Montagne basse e «mari» colorati La «mille » Renault con i freni a
Transcript
Montagne basse e «mari» colorati La «mille » Renault con i freni a
&<v .6/cultura l ' U n i t à " / giovedì 27 settembre 1962 Il pianeta di cui si parla: MARTE scienza e tecnica Visita alla rassegna della tecnica Le dimensioni comparate tra la Terra (a sinistra) e Marte Montagne basse e «mari» colorati e da Ven^, a di e e ìon è opaca ed è possibile e il suolo del pianeta con una a contimità. Non che si possa e di una a . e e ompleta. Ad esempio se i a il pianeta in muo da e solo la luce hi. a non si e a e e niene del suolo e si ha una mmagine quasi . Ciò è la luce blu *el sole viene a e iffusa a iana come fosse i ?an da una nube continua diffusa; quella che giune' a noi non ci dà alcuna e sulla costiuzione della e olida. Se si a invece il iatleta in modo da "icee la luce gialla, a i e a , in maa che possiamo e sufficiente, la eie solida del pianeta con suoi cosiddetti « contienti » e « i », insieme e tipiche i . i due , col mpo, i nella a, ma i « i » mutano : lo ultime ono i bianche e vaiano di estensione m i i delle stagioni. La à della coe assai dei « i >e ta o queste umazioni non già come i e i , ma iuttosto come il o el i di una i attività di vegetazione piante * 1011 ntenente . Tale legazione non può i ffatto soddisfacente, ma on si vede. ogni, come die e !e vaazio.ni , molte elle quali hanno o stagionale. sono chi, e molto sece i che la e bassa tempea , sca ni o di condensazione delle piccole e di e acqueo che si vano a le quali, al e del sole, ma di e inumidiscano il suolo quel tanto che basta a e alla vegetazione una a nu. a e si ta di e pensate pe e di e d'aco i fatti , non facilmente i in i « i ». La e solida di e e più piatta della . Le montagne esistono ma la o altezza si a in media sugli 800 ; qualche catena a e i 3 mila . Alcune di tali montagne o avee e vulcanico. Lo si e e non é si o tamente fenomeni i come dovuti ad attività vulcanica, bensì dalla a a di anie a dell'atmo. E' o che l'assenza di piante a e « e » ne giustifica la a in quanto viene a , con essa, la causa della sua ne; ma non sono solo le piante a e de : anche i gi luminosi del sole vocano lo stesso effetto. spezzandone la molecola. Con l'anda del tempo dunque una eventuale quantità di e a « e » te a e e a dall'azione dei i . l fatto quindi che oggi. come si è detto, si i tuia abbondantissima quantità di tale composto (il Ciò che e poco sodisfacente tale one è o il fat'o ie a a molto a di e . come a alle i opiche. e i vi è e asnte. Anche i l vapor Alberto Masani La « potuto a su t 8 >. che i i italiani hanno e nei i i in una convincente , à ad e consegnata agli i italiani con l'inizio dell'anno . Come già avviene pe la « 4 ». la nuova a à montata in a dall'Alfa o e a dalla , la società a capitale misto . La « 8 » — che à in a 985 mila e — è una a a 4-5 posti con un e e di 958 ce. che sviluppa una potenza di 48 cavalli a 5200 i e e di e i 125 i . Come la e 4 >, di un cancerologo italiano in URSS Le novità al Salone di Torino L'Unione Sovietica presente per la prima volta Salone della Tecnica di Torino lui oramai una sua struttura tipica, una sua tradizione: fuori dai padiglioni, (ira, trasporti speciali, macchine per lavori stradali e una selva di strutture e colpiscono subito l'occhio del visitatore, mentre le audaci strutture in cemento armato degli edifici albergano macchine, apparecchi, prodotti diversi. Sono i due aspetti tipici delle mostre mercato: da un lato merci e macchine destinate alla compravendita, intorno alle quali avvengono quasi esclusivamente incontri tra fornitori e clienti, e dall'altro elementi d'interesse più generale, sul piano scientifico e tecnico, tesi a illustrare ad un pubblico più vasto le nuove realizzazioni. Evoluzione complessa ft o delle nuiechtuc e dei mezzi destinati a lavori di sterro e sbancamento e di mezzi di sollevamento e trasporto esposti al Salone è veramente notevole. La classica gru, l'argano, il carrello, l'escavatrice, che avevano già vent'anni fa una sagoma ed una serie di funzioni ben definite e chiare, hanno subito un'evoluzione complesso e confinilo, hanno dato vita a forme nuove, a mezzi particolari, alcuni molto specializzati, altri adatti invece ad una serie di impieghi differenti. Al traliccio di ferro e alle tipiche funi avvolte su tamburi e guidate da pulegge, si sono aggiunti clementi nuovi, come congegni pneumatici o ad olio in , e olhninnbiii e n telescopio =>. ruote pneumatiche per gli spostamenti, cingoli con clementi in gomma. Un tipico esempio di questa evoluzione s'impone all'attenzione del visi- latore che s'arrienia all'ingresso principale; un mezzo di sollevamento per carichi pesunti, .semovente su strada. Una struttura bassa e larga, sorretta da un treno anteriore di 8 pneumatici, e da lino posteriore, sterzante, di tre. braccio di traliccio si allunga < a telescopio ». al comando dell'operatore, e s'inclina più o meno, sempre a comando, per l'azione di una coppia di cilindri ad olio in pressione. numero dei carrelli elevatori-trasportatori presentati è assai notevole: la richiesta di questi mezzi è sempre più attiva, e le prestazioni e sempre più spinte. Questi curiosi veicoli, mossi da motori l o i eleti a batteria, corrono oramai a migliaia lungo le piste degli aeroporti, le banchine delle stagioni, nelle stive dei bastimenti, sulle banchine dei porti, nei magazzini, nei reparti delle fabbriche anche ai piani superiori. campo delle macchiti e agricole, si nota un orientamento abbastanza deciso verso i tipi di piccole e medie dimensioni. Le macchine, le apparecchiature elettriche ed elettroniche, le gru ed i trattori, con i loro organi complicati e i colori vivaci delle verniciature, appagano l'occhio e solleticano la fantasia dei visitatori, assai più che non tutti quei dispositivi, quelle piccole macchine, quelle attrezzature minute che rientrano tra le cosiddette < forniture per uffici !», nel campo, importantissimo anche se non ben definito, dell'* arredamento d'officina ». Salone di Torino dedica però ampio spazio a tutte queste cose, a permette di farsi un'idea dei progressi notevoli i neoli ultimi anni in questo campo, ove il ferro domina incontrastato, a ha quasi completamente spodestato il legno. Dell'industria meccani- La «mille » Renault con i freni a disco acqueo quasi del tutto assente. ccetto e o le zoe i dove i si ova in quantità minime. Anche sul suolo l'acqua anca del tutto ad ecceione. si , di qualche a o le zone p o i sotto a di a neve. T e si à pe naie motivo a e i del suolo «li . si dicono * i >. i a di un motivo stoico. » al fatto che i O i i ili i , deimitato dalle e più . le o omo i (e le seconde omo continenti): di qui il omo, che e o ne quando si è stabilito h e di i non si può ssolutamente . e le condizioni a t n i e a e si apisce che e delle i staggiali. come domite ad un o di vegetazione sia o , non lai molto soddisfatti. A ciò e anche il fatto che a se può e i + 24x cmdi nei 32 i ontinenti e i ci i e le e mediatamente *<»pu.?nti me77op':on:o nini zi ino. uò e fino a — :*0 e la notte Un cosi allo sbalzo di a indica ebe il olo è un fattivo condnte di : ,ente v costituito di poie deccn. sia pe i confitenti che pe i . ché a e il suolo quale e viene consumato. se non dalle piante, dai i ) induce a e a una a attività vulcanica sul suolo . n un e lo abbiamo esposto alcuni aspetti del a che a e agli studiosi e oggi ne abbiamo o alcuni i a ; lo abbiamo fatto in un momento in cui e del pubblico è insistentemente o o i due più vicini pianeti dai i i che sovietici e i hanno fatto o si o a . i che tali pianeti o sono e i Noi ne conosciamo bene, o meglio cominciamo a coe bene, uno: la a che ci ospita; ma pe quanto bene possiamo lo da solo non può e pe una adeguata conoscenza degli mi fenomeni che sulle sui e si svolgono, o a tutti quello della vita. i qui dunque tanza che hanno e e . e come si svolgono quindi i fenomeni cosmici sulia o e e e come essi si sono svolti nel o della o , che data da i di anni, è un motivo che vale a fa meglio e il piano e di cui i fenomeni i sono una e Su questo sfondo e con queste e ci si de conto del motivo pe cui gli scienziati compiono tanti i pe e piede, quando à possibile, su tutte e due i pianeti Esperienze anche la nuova a è dotata dello speciale impianto di o ad acqua a o sigillato, che non abbisogna «li manutenzione. la qualità più insolita della < 8 > e quella di e la i « mille > con i i a disco sulle o ; poiché la a delle sospensioni a una a a al , la nuova a t e a chi la guida eccezionali i di : un vantaggio inestimabile, con le condizioni e i del . NELLA FOTO: la a della « 8 >. Il tumore e l'organismo ** cu i(;i o abbastanza completo di macchine utensili convenzionali (torni, fresatrici, limatrici, presse e così via), accanto ad un certo numero di macchine speciali, esempi tipici di < automazione 7)Cs(inte » o « ntitomazione rigida ». Automazione » rigida » La cosa e assai interessante, e rispecchia una situazione che si è venuta definendo in questi ultimi anni: introdurre l'automazinne e le sue grandi macchine a lavorazioni multiple richiede infatti molto tempo, l'immobilizzo di ingenti capitali, e la stabilizzazione dello, produzione per un lungo tempo. che lavora su grandissime serie, come l'industria automobilistica, quella delle macchine da scrivere a da , ed alcune altre, l'automazione « pesante », cioè basata su singole unità di grande mole, e « rigida > in quanto adatta ad una sìngo*. la, particolare produzione, trova un terreno favorevole, mentre in t'olì e e meccaniche, elettromeccaniche ed a n eh e elettroniche, le macchine convenzionali, e coadiuvate da una miriade di macchine speciali ausiliarie e di dispositivi nuovi, si guardano bette dal e il campo, sostenute da solidi motivi economici. L'esposizione delle macchine al Salone rispecchia iptcsta situazione in modo evidente. Troviamo esposto il modello della saldatrice multipla usata nella produzione della piastra di base della « Fiat 1300 >; una macchina che. nella realtà, misura parecchi metri di lunghezza, ed è capace dì finire un < pezzo i> in un tempo assai breve. ina che può e soltanto ed esclusivamente quel determinato pezzo. Troviamo pure esposta, con la dicitura < macchina speciale >. tino grossa unità con tre teste multiple di lavorazione, per operare forature ed alesature di fori su pezzi complessi i do una tavola tante. Accanto a queste unità. ed a qualche altra con analoghe caratteristiche. molte sono le macchine utensili convenzionali di sagoma a mn di tipo classico, fornite di dispositivi ausiliari molto bene studiati. L'Unione Sovietica partecipa per la prima volta al Salone di Torino, e si presenta con un'esposizione tipicamente specializzafn. oseremmo dire monografica: una serie di microscopi che vanno dal tipo « da preparatore >, capace di un centinaio di ingrandimenti, al tipo complesso, binoculare, per osservazioni accurate su campioni, microrganismi, e tessuti viventi. Un film a colori, proiettato da una macchinetta automatica su schermo trasparente, illustra le caratteristiche di questo apparecchio. nel quale e particolarmente messa in evidenza la possibilità di illuminare l'oggetto osservato dall'alto, dal basso e lateralmente. sistema di illuminazione è basato sull'impiego di una lampada a cu i di mercurio e di una serie di filtri colorati, in modo da ottenere l'illuminazione dell'oggetto osservato con luce monocromatica. o anche con raggi ultravioletti, secondo le esigenze del lavoro. Giorgio Bricchi Questo « oggetto misterioso », è una benna a margherita. La sua caratteristica particolare è di aprirsi e chiudersi mediante una serie di cilindri e pistoni mossi da una sorgente d'aria compressa, e non dal gioco di funi d'acciaio tese e allentate a comando schede la centrale dei sensi L'ameba è un piccoliss'mo animale che vive negli stagni; è ei possa e a o è necessao e il . L'ameba è un animale unicel. cioè fatto di una sola cellula. E' soltanto un po' di a vivente, senza testa, senza p : edi, senza occhi, senza bocca o qualsiasi a te del o che ci e di dove e e in un animale. mente. l'ameba non ha vello: la cellula che lo costituisce è sensibile agi' stimoli , ossia ai mutamenti che o nell'ambiente. La a di un po' eli cibo, pe esempio, è uno stimolo e l'ameba e a questo stimolo o il cibo e . Una un'ca cellula basta pe mane in vita l'animale e compie tutto il o neo pe la sua esistenza : e e die il cibo, e l'ossigeno. si a dei . s : muove, e gli stimoli dell'ambiente e . All'opposto e della scala della vita ci sono animali i il cui o contiene milioni e milioni di cellule. Ad esempo. nel po umano di orni compito che dove e svolto è sabile un e o di cellule, specializzate pe quell'attività, e nessun ni. Alcune cellule, pe esempio. sono specializzate nel i e i a m: e mano i muscoli: , o nel «ansile, o l'ossigeno a tutte le cellule del o c o via i . // sistema nervoso Che cosa è che coni i tutto queste e le i e complicate ? E' il sistema , fatto di un o e di cellule specializzate, le cellule \o^e to , che sono di tip». Ci sono i sensitivi, in e » midollo spinale, che no mussassi i dalia pelle, dalle . dai muscoli o dagli i che sono o dei . C: sono anche de; i mo. che danno e ai muscoli e li pongono in azione Quella che viene chiamata la a sneia del vello umano è costituita d.i hen dieci i di cellule : eli impulsi nienti dalla , da qualsiasi e del . Clangono alle cellule e della a a se le e che costituiscono la a bianca del vello e. e o queste o Ì impulsi che dalle cellule vose della a a vanno a tutte Je i del . Studiando il o vivente uli scienziati sono sciti non solo a e una - del o (la quale a esattamente quali i del o sono cone dalle ! e zone del o e qual i del vella o facoltà imi conio lo , l'udito. il , e così via) ma a , , che i i o un flusso costante di debolissimi impulsi , che mutano e o muta di attività. Impulsi al cervello Questi impulsi i sono. dunque, un punto o nella difficile questione del come funziona il . Si conosce che questi impulsi hanno un o con le ì e e cose che il o può : ma come accade tutto ciò? E poiché è o e che sii impulsi vosi della a del o occhio sono i al vello e che. in definitiva, e il o o che vede, analogamente che è il o che ode , che il o è la sode dell'olfatto, del tatto ! e del gusto e d .tutti questi i sensi che di solito non sono i in quell'elenco che e viene a limitato in cinque. l o o o è una a e a cene dei sensi, come la detìnsce e di questo gevole o (Leo : La e dei ; pa^it. U»', e 1.500. e Fel) che fa , come : : nniinc:a , 'di una coì'-ana che è stata studiata apposta per i ragazzi della nuora generazione ». i e nvlioni di impulsi i si o continuamente nel o po: ziunsono al o e ne o pe i . pe i e il mondo e o a a e queste paqine. che sono e da diesinosi disegni e da una sene d. -espei - indubbiamente ben scelti, o e che la scienza ha a molto da e sull'uomo e sulla sua e dei sensi. , infatti, come fa e quando a del fun-! zionamento del . queste i domande: Come può un impulso o die il e di pane e salame? O ii di un W.ÌAZ.O" O l'.-.b htà di e quanto fa 435x214? Tutto un mondo nano : si e e un vasto cama si e alla po d mento, anche a quella dei p;ù s.ovani. f. f. Lo studio dei più minuti i della cellula cana non devo fa dimene che il e non è o da una mazione localizzata solo in un o punto del, quasi avulsa da questo, ma che vi ò invece una costante e a o e , ognuno dei due influenzandosi a vicenda. i studi sono stati quindi compiuti e sono a in via di zionamento in alcuni tuti , sull'influenza del sistema o (Soloviev) o dei i endoi ) sui si di sviluppo e genza dei . e tene i queste zioni pe pote e la genesi dì alcuni i maligni. specie quelli della mammella, o e della , i quali sono dovuti, in buona , a squii . n molti i delS si studiano e i ottenuti do e sostanze in animali di . i i si sono avuti o i pol. e è o ad e mutamenti i e i i in polmoni di i a cui aveva somminio sostanze . o 9,10 dimetil1,2 e e 3.4 bene in a di i v ha o in buona e di animali di mento i del polmone che a o volta hanno poi dato metastasi e che istologicamente o del tipo dei i i dell'uomo. Nel o di ali i sono stati i i del fegato o composti del selenio a i tenuti a dieta a di colina , . Questi i sono molto i in quanto si viene a e che il tue del fegato e con più facilità é l'alimentazione sia a di te sostanze fondamentali così come accade pe la poa gente e nei i sottosviluppati. Si spiega in questo modo la a quenza del o del fegato negli abitanti di alcune i a e dell'Asin. Come si può e da questo o s le e nell'Unione Sovietica sono e nei più i campi del vasto blema del . tati conseguiti in i seti di a sono molto i e o la à con cui vengono afi i . tamente utile è stata quindi la possibilità di scambio di opinioni e di e che si è potuta e a sca e so e del o e che ha sottolineato a o l'assoluta necessità di contatti i a i i i pe una collae a e stabile. Anche a gli studiosi italiani e quelli sovietici sono stati stabiliti validi legami; o a questo sito la e a gli istituti oncologici di sca. o e v con la Scuola medica di , . a dal gliosi. o del o di , o dal fesso . e la Scuola di oncologia sità di Genova, a dal . Antonio Giampalmo il quale a o e stato invitato » e ze scientifiche e che a o anche a a e a Leonardo Santi / precedenti articoìì tìtll'arpomcnio sono stat: pubblicati nelle pagine di * Scienza e tecnica dll S f 6*1