Gli armadi segreti della Villa dei Capolavori

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Gli armadi segreti della Villa dei Capolavori
Gli armadi segreti della Villa dei Capolavori
Testimonianze e ricordi della famiglia Magnani
Fondazione Magnani Rocca
Mamiano di Traversetolo – Parma
1 e 2 Novembre 2014
La Villa dei Capolavori sede della Fondazione Magnani Rocca a Mamiano di Traversetolo
presso Parma, a trent’anni dalla morte del suo fondatore Luigi Magnani (Reggio Emilia,
1906 – Mamiano, 1984) apre per la prima volta al pubblico gli armadi che custodiscono
testimonianze importanti e oggetti preziosi di Magnani stesso e della sua famiglia,
rendendo omaggio all’affascinante storia privata di un uomo dal colto e raffinato gusto
artistico che dedicò la sua eclettica collezione alla memoria del padre Giuseppe, grande
proprietario terriero e imprenditore caseario, e della madre, la nobildonna Eugenia Rocca
di Chiavari, nipote di papa Benedetto XV.
La storia della Villa e del suo proprietario si intrecciano con quella degli amati genitori,
delle sorelle Ada e Lisetta, morte entrambe ventenni di tubercolosi, e di illustri personaggi
del mondo della cultura, dell’aristocrazia colta e dell’arte; tra questi anche l’amico pittore
Giorgio Morandi, le cui opere sono esposte al piano superiore insieme a tele di Monet,
Cézanne e Renoir. Proprio al piano superiore sono state aperte al pubblico le stanze
private di Luigi e della madre Eugenia, che oggi ospitano capolavori d’arte affiancate dai
luminosi corridoi con i guardaroba a muro di fine Ottocento, celati dalla boiserie ad ante
laccate di bianco, che venivano utilizzati per ordinare gli abiti di famiglia, i raffinati
accessori, i corredi e tanti preziosi ricordi.
Eccezionalmente questi armadi vengono aperti ai visitatori soltanto nelle giornate dell’ 1 e
2 Novembre 2014. Sarà così possibile rievocare gli splendori dell’alta società grazie al
ricco abito in pizzo nero degli anni trenta che la signora Eugenia indossava quando era
ricevuta a corte dalla regina Elena di Savoia, di cui era dama di compagnia. Ancora attuale
risulta il prezioso abito da ballo in tessuto arricciato con fili in oro degli anni venti,
indossato da Ada, una delle sorelle di Luigi, fra le prime donne in Italia ad adottare il taglio
di capelli a la garçonne. Di Luigi Magnani è esposto anche il frac per le serate di gala e il
cappello a cilindro, realizzato a Parigi negli anni quaranta, che riporta all’interno le sue
cifre.
A svelare i gusti di un tempo ci sono anche gli accessori (collane, cinture, borsette, guanti)
provenienti dalle più rinomate case di moda dell’epoca, tra cui spicca per la pregevole
manifattura l’ombrellino Belle Epoque in pizzo nero e manico in ebano intagliato, oltre alla
collezione di vezzosi cappellini che ripercorrono un lungo periodo di storia del costume
con modelli dagli anni venti agli anni sessanta, che Donna Eugenia commissionava in via
Condotti a Roma.
Completano la raccolta per la preziosità della fattura e dei tessuti i magnifici corredi
ricamati e cifrati fra Ottocento e Novecento, utilizzati dagli ospiti della Villa, come
Margaret, sorella della regina Elisabella d'Inghilterra, Giorgio Morandi, Eugenio Montale; di
Montale è esposto anche uno dei rarissimi dipinti del grande poeta Premio Nobel, con la
passione per l'arte e la musica, amico fra i più cari di Luigi Magnani.
Non mancano i documenti di famiglia: oltre a fotografie d’epoca e al menù del
transatlantico Giulio Cesare datato 1957 per un pranzo di commiato in onore dei signori
Magnani, sono stati ritrovati e ora esposti al pubblico i cimeli legati alla pratica religiosa
della signora Eugenia che, per affrontare il dolore della perdita delle figlie morte
giovanissime, aveva preso i voti come terziaria di Santa Teresa con il nome di Suor
Teresa dell’Addolorata.
Oltre ai guardaroba, custodi di storie intime e private, anche le sale della Villa accolgono
rari pezzi di alta qualità acquistati da Luigi Magnani e mai esposti al pubblico, come la
bellissima lampada vittoriana Birmingham del 1858 in pasta di vetro turchese e bronzi
dorati e i grandi vasi cinesi ottocenteschi.
Quelle che oggi sono diventate sale espositive ci fanno immaginare l’atmosfera vissuta dal
proprietario, insieme alle supreme opere d’arte acquistate a partire dal 1941,
testimonianze di diverse epoche, stili e correnti, che venivano svelate durante ricevimenti
esclusivi. In pochi infatti varcavano la soglia della Villa coi suoi saloni e i suoi eventi; dalla
biblioteca, ai concerti, alle cene che riunivano intellettuali, artisti e aristocratici. Rimangono
a testimonianza di una speciale quotidianità le due logge all’ingresso della Villa con vista
sul parco, in cui era servita la colazione agli ospiti con la speciale marmellata che la
governante Elge ricavava dai cedri secolari che ancora ornano lo scalone d’ingresso coi
tronchi nodosi avvinghiati ai grandi vasi di antica manifattura.
La mostra “Manzù/Marino. Gli ultimi moderni” allestita nella Villa dei Capolavori,
rappresenta l’omaggio alla passione di Luigi Magnani per la scultura; le opere di Tiziano,
Filippo Lippi, Dürer, Canova, Rubens, Van Dyck, da lui raccolte, dialogano con gli arredi in
stile impero e ora anche gli oggetti di una vita intera, seguendo quelle correspondances
che egli tanto apprezzava.
Fondazione Magnani Rocca
via Fondazione Magnani Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma).
1 e 2 Novembre 2014
Orario continuato 10-19 (la biglietteria chiude alle 18).
Ingresso: € 9,00 valido per le raccolte permanenti e per la mostra “Manzù/Marino” - € 5,00 per le
scuole.
Informazioni: tel. 0521 848327 / 848148 Fax 0521 848337 [email protected]
www.magnanirocca.it
Per chi lo desidera, sabato 1 e domenica 2 novembre alle ore 16, visita alla mostra
“Manzù/Marino” con guida specializzata che guiderà anche alla scoperta degli armadi segreti di
Villa Magnani; non occorre prenotare, basta presentarsi alla biglietteria; costo € 12,00 (ingresso e
guida).
Ristorante nella corte del museo tel. 0521 848135.
www.magnanirocca.it