Il gruppo di Fisica teorica dell`Università del Salento

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Il gruppo di Fisica teorica dell`Università del Salento
n. 10/11, novembre-dicembre 2012
Il gruppo di Fisica teorica dell’Università
del Salento segnalato dall’editrice “American
Institute of Physics” tra le pubblicazioni del
filone di ricerca dei premi Nobel per la Chimica
Robert J. Lefkowitz e Brian K. Kobilka
Risonanza internazionale per il gruppo di ricerca di Fisica
teorica dell’Università del Salento in relazione al Nobel
per la Chimica ai ricercatori Robert J. Lefkowitz e Brian K.
Kobilka: la casa editrice “American Institute of Physics”,
editrice di numerose riviste scientifiche nel campo della
Fisica applicata, ha evidenziato le pubblicazioni del
gruppo proprio in quanto attinenti al filone di ricerca
che ha ricevuto il Premio (http://journals.aip.org/
NobelChemistry2012.html).
Il Nobel è stato assegnato per ricerche nel campo delle
proteine sensoriali appartenenti alla famiglia delle G
Protein Coupled Receptors (GPCRs); il maggior numero
di pubblicazioni dell’“American Institute of Physics” in
materia è frutto dell’attività svolta, appunto, dal gruppo
di Fisica teorica della materia dell’Università del Salento,
di cui fanno parte la dottoressa Eleonora Alfinito, la
dottoressa Maria Leuzzi, la professoressa Cecilia Pennetta,
il dottor Jeremy Pousset, il professor Lino Reggiani
(responsabile). Lo stesso gruppo di scienziati, nello
scorso luglio, aveva organizzato presso il Rettorato un
incontro scientifico internazionale sul tema “Bio-inspired
Smell Nanobiosensors” (sviluppo di sensori olfattivi su
piattaforma biologica).
Questa tematica, da anni sostenuta dalla Comunità
Europea, vede l’Ateneo salentino impegnato in un circuito
internazionale di ricerca integrata (fisica, chimica, biologia,
ingegneria), svolta da alcuni dei più qualificati laboratori
a livello internazionale. La realizzazione dei primi prototipi
di sensori biologici è, infatti, oggetto di un’agguerrita
competizione internazionale fra gruppi appartenenti a
diversi continenti (America, Asia, Europa).
La collaborazione europea coinvolge due compagini
italiane: una del Politecnico di Milano, guidata dal
professor Marco Sampietro, e una dell’Università del
Salento, guidata dal professor Lino Reggiani. Sull’hardware
del dispositivo sono impegnate l’Università di Barcellona,
il Centro Nazionale di Microelettronica della Catalogna,
l’Istituto Tyndall di Cork e UNISCAN, una società per
la produzione di dispositivi elettronici (Manchester).
I processi di produzione dei recettori olfattivi e di
caratterizzazione dei campioni sono affidati al CNRS-INRA
di Parigi ed all’Università Claude Bernard di Lione.
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