donato bramante - Comune di Fermignano

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donato bramante - Comune di Fermignano
CALENDARIO EVENTI CELEBRAZIONI BRAMANTESCHE
Donato Bramante
a Fermignano
Maggio - Settembre - Centro Storico
Bramante a Fermignano: “Esposizione didattica delle opere di Bramante Asdrualdino” a cura del Centro Studi della Cattedrale di Urbino.
Sabato 17 Maggio - ore 11.00 - Municipio
Presentazione copia medaglia del “Caradosso”
“Bramantes Asdr valdinus”
Martedì 20 maggio - ore 16.00 - Sala Monteverdi - UNILIT
“Il Nostro Bramante”, conferenza della prof.ssa Bonita Cleri.
Sabato 24 maggio - ore 17.00 - Museo dell’Architettura
Inaugurazione mostra “Nel segno di Bramante, l’Arte ritrovata”.
Dipinti restaurati provenienti dalla Chiesa di San Gregorio di Monte
Asdrualdo, a cura del Centro Studi della Cattedrale di Urbino
e di Mons. Davide Tonti e Sara Bartolucci.
Mercoledì 4 Giugno - ore 10.30 - I.C. Donato Bramante via Carducci
Presentazione del dipinto su parete dedicato a Donato Bramante.
Sabato 28 giugno - ore 21.00 - Villa Isola
Concerto in onore di Donato Bramante
Coro Polifonico “G. Giovannini” Fermignano e “Accademia Marchigiana
Musica Antica” Pesaro.
Giugno - data da definire
Convegno “Fortuna degli schemi bramanteschi nell’architettura
coloniale e nel mondo” a cura di Limen Beni Culturali A.P.S.
Giugno - data da definire
Progetto di educazione all’arte contemporanea “My Bramante”
a cura degli studenti dell’I.C. Bramante e dell’Associazione Culturale
Etra. tra arte e educazione.
Sabato 2 agosto - ore 22.00 - Palazzo Tommasoli - P.zza Garibaldi
Proiezione immersiva delle opere di Donato Bramante
a cura di Paolo Buroni - STARK con commento di Matteo Giardini.
Agosto-Settembre - data da definire
Partecipazione dello scrittore Sebastian Fleming
autore del best-seller “La Cupola del Mondo” protagonista Donato Bramante. In esclusiva per l’Italia su licenza Mondadori.
Settembre - data da definire
Conferenza “Restauri alla Chiesa di San Bernardino ad Urbino e rivisitazione delle problematiche della sua attribuzione da Bramante a
Francesco Di Giorgio Martini” arch. Stefano Gizzi.
Sabato 13 settembre - ore 21.00 - Piazza Santa Veneranda
La Compagnia Teatrale CUST Urbino interpreterà i sonetti di Bramante:
“Liriche bramantesche al suono del liuto”.
Venerdì 10 Ottobre - ore 17.00 - Sala Monteverdi
Conferenza: “La famiglia Bramante dalle più recenti indagini archivistiche urbinati” a cura della prof.ssa Anna Falcioni dell’Università degli
Studi di Urbino.
Venerdì 7 novembre - ore 21.00 - Sala Monteverdi
Presentazione del volume “Il Genio conteso: mito e fortuna di Bramante nel suo territorio di origine” prof.ssa Bonita Cleri.
BOLOGNA
SAN MARINO
RIMINI
SAN LEO
FIRENZE
AREZZO
SAN SEPOLCRO
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sul Metauro
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Sant'Angelo
in Vado
Urbania
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Urbino
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Sassocorvaro
Lunano
A14
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Montecchio
Fano
Fossombrone
Piobbico
Fermignano
1514-2014
Superstrada
Acqualagna
GUBBIO
ASSISI
COMUNE DI
FERMIGNANO
ANCONA
PESCARA
arcidiocesi di
urbino
urbania
sant’angelo in vado
Provincia di
Pesaro e Urbino
Regione
Marche
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici
e Etnoantropologici delle Marche
Per informazioni e prenotazioni:
Comune di Fermignano - www.comune.fermignano.pu.it
Ufficio Cultura - tel. 0722 332142 - [email protected]
Ufficio IAT - Pro Loco - tel. 0722 330523 - [email protected]
Donato
Bramante
a Fermignano
1514-2014
In qualità di Sindaco di Fermignano, città natale di
Donato Bramante, grande genio del Rinascimento,
sono onorato di dare inizio alle Celebrazioni per il
V centenario della morte.
In questi tempi così difficili per la nostra nazione,
è significativo riscoprire le proprie radici culturali,
i tesori nascosti e gli splendori del passato. Questa ricchezza di civiltà, che ebbe inizio nel nostro
piccolo paese è significativa ancor oggi, grazie
all’opera artistica di Donato Bramante, che ha dato
un contributo indelebile al Patrimonio artistico e
culturale italiano. Come Fermignanesi, siamo orgogliosi di poter vivere questi festeggiamenti in
onore del nostro più Illustre concittadino proponendo una serie di eventi culturali e di iniziative,
che vogliono presentare alla cittadinanza l’opera
dell’artista asdrubaldino, e dare visibilità e lustro
al nostro patrimonio ed alla nostra terra.
Giorgio Cancellieri
Sindaco di Fermignano
www.bramante2014.it
Per una biografia di
Donato Bramante
Donato Bramante nasce nel 1444, da una famiglia
di contadini proprietari di alcuni terreni a Monte
Asdrualdo di Fermignano. Ne Le Vite, Giorgio Vasari lo dice, ancora fanciullo, introdotto alla lettura,
alla scrittura e all’esercizio dell’abaco, indirizzato dal
padre all’arte della pittura, dilettarsi sempre nell’architettura e nella prospettiva. Nonostante gli ostacoli
e le limitazioni politiche e sociali dell’umile ceto di
provenienza, Bramante, diventerà primo architetto
della corte pontificia, cosa affatto comune per l’epoca.
Secondo la biografia di Vasari, il giovane è a Urbino,
alla corte di Federico da Montefeltro, culla dell’Umanesimo rinascimentale, apprendista di Bartolomeo
B
Corradini, Fra’ Carnevale. Da questo straordinario
uomo di cultura e dagli intellettuali ed artisti che
gravitano nel Palazzo del principe, come Piero della Francesca, Luciano Laurana, Francesco di Giorgio
Martini, pur non essendo definiti i rapporti, deve apprendere le conoscenze architettoniche e prospettiche più innovative del tempo, acquisendo la tecnica
del pittore prospettico, esperto di allestimenti scenici. Si è ipotizzato che nel Palazzo di Federico, siano
riconducibili alla prima attività di Bramante, peraltro
non documentata, alcune intelaiature architettonicoprospettiche dello studiolo e quelle della biblioteca,
oltre all’ideazione delle Cappelle del Perdono e delle
Muse. È questo cantiere aperto il laboratorio ideale
della formazione e dello studio per il giovane artista,
la stessa città di Urbino per cui operano, oltre ai maestri già ricordati, Luca Signorelli, Melozzo da Forlì, e
si risente l’eco di Filippo Brunelleschi, Leon Battista
Alberti e Andrea Mantegna.
Dal 1477, Bramante si sposta in Lombardia per soddisfare nuove committenze; a Bergamo affresca la
facciata del Palazzo del Podestà. È a Milano probabilmente già dal 1478, forse su richiesta dello stesso
Federico da Montefeltro per lavorare nel Palazzo a
Porta Ticinese, ricevuto in dono da Galeazzo Maria
Sforza. Gli esordi milanesi sono legati alla fabbrica di
S. Maria presso S. Satiro e alla realizzazione del finto
coro in cui esprime la cultura prospettica di ascendenza urbinate. La presenza dell’artista a Milano diviene stabile, come documenta in maniera esemplare
l’Incisione Prevedari realizzata su suo disegno, che
testimonia una nuova concezione dello spazio. Negli
anni 1480-1485, Bramante continua la sua attività di
pittore, eseguendo i dipinti attualmente conservati
nella Pinacoteca di Brera, Uomini d’arme, affreschi
staccati da casa Visconti-Panigarola e Cristo alla
Colonna, dall’abbazia di Chiaravalle; inoltre, gli affreschi per Casa Fontana Silvestri, non più esistenti.
Bramante è insieme a Leonardo nei cantieri del Castello Sforzesco e di S. Maria delle Grazie, in un’intesa
amicale che va aldilà della condivisione dei progetti;
lavora con impegno alla progettazione architettonica,
realizzando negli ultimi due decenni del XV secolo
alcuni interventi che influenzano l’architettura lombarda. Assai dibattuta la paternità della tribuna di S.
Maria delle Grazie, della sacrestia vecchia e del chio-
stro minore.
Nel 1492, Bramante elabora l’ideazione della canonica di S. Ambrogio, che resta incompiuta; nel 1498, è
attestato per l’ultima volta a Milano in relazione al pagamento dei due chiostri del monastero cistercense,
compiuti successivamente. A causa dell’occupazione francese, molti artisti lasciano Milano: Bramante
parte per Roma nel 1499, dove realizza il chiostro di
S. Maria della Pace, il Tempietto di S. Pietro in Montorio e il Cortile del Belvedere.
Il suo genio trova l’espressione più matura, arricchita dal
rapporto con architetti quali
Fra’ Giocondo, Giuliano da
Sangallo e Baldassarre Peruzzi, con le menti geniali di
Raffaello e Michelangelo. A
Palazzo Caprini, poi Palazzo
di Raffaello, oggi distrutto,
Bramante elabora una
tipologia di facciata di
dimora privata, che conosce grande diffusione
per le geniali soluzioni
architettoniche adottate. L’apice del successo
arriva nel 1506, quando
Papa Giulio II lo nomina
primo architetto pontificio, incaricandolo della
demolizione e ricostruzione dell’antica basilica
di S. Pietro. Il suo progetto
mante
Casa natale di Bra
è originale e grandioso, ma
egli muore nel 1514, prima
di poterlo portare a termine. Malgrado i contrasti,
il grande Michelangelo confesserà a Vasari che, nel
completare S. Pietro, eseguirà i disegni e l’ordine di Bramante.
Bramante ha profondamente
segnato il Rinascimento italiano, affermando una nuova concezione dello spazio architettonico, che costituisce ancora oggi
un imprescindibile riferimento.

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