Presentazione del progetto in pdf

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Presentazione del progetto in pdf
Letizia
Cariello
Nata a Copparo (Ferrara)
da una famiglia di origini
napoletane dedita alla scultura
da oltre duecento anni.
Si è laureata in Storia dell’Arte
all’Università Statale di Milano
e diplomata in Pittura
all’Accademia di Brera, dove
è titolare di cattedra dal 2000.
Ha lavorato per il cinema
in Italia e Stati Uniti.
La sua ricerca è tesa a tradurre
in luoghi fisici e oggetti concreti
i temi della ripetizione.
La separatezza e l’isolamento,
insieme alla dimensione ossessiva,
sono indagate nel mondo
delle relazioni, degli affetti,
della botanica e del cosmo,
della fotografia, del video
e del disegno.
Born in Copparo (Ferrara)
in a Neapolitan family committed
to sculpture since more than two
hundred years. She graduated
from the University of Milan
in Art History and previously
in Paint from Brera Academy,
where since 2000 she has been
a lecturer. She worked
for the film industry in Italy
and in the United States.
Her research is aimed
to translate in physical places
and concrete objects the themes
of the repetition.
The division and the isolation,
along with the obsessive aspect,
are inspected in the world
of relationships, affections,
botany and cosmos, photography,
video and drawing.
mostre personali/solo exhibition
2015 2014 2013 2012 2011 2010 2003 2001
1999 1998 Letizia Cariello Studio LCA, Milano
Isola/Island
installazione site specific per Fratelli Rossetti Salone del Mobile, Milano
In-Between
progetto sit-specific, Galleria Massimo Minini presso Hotel Byron,
Forte dei Marmi
In Piedi Controcorrente
performance presso fiume Flaz, Pontresina CH
Zio Albert
Galleria Riccardo Crespi, Milano
in collaborazione con Galleria Massimo Minini
Don-Don Galleria Massimo Minini, Brescia
A cena con Timeo Art For The World Europa c/o Open Care
Hallenbad Project
Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato
Atlantide. Letizia Cariello: Io, Caterina
Palazzo delle Papesse, Centro Arte contemporanea, Siena
Non respirare/respira ViaFarini, Milano
Letizia Cariello Studio Casoli, Milano
Willibald, Kramm. Preiss Stiftung Heidelberg
B Y G A L L E R I A C A M PA R I
principali mostre collettive/main group shows
2014 2013
2011
2010
2007
2005
2004 2003
2001 La Casa Morbida. Tra Arte e Design
Museo Poldi Pezzoli, Milano
Massimo Minini – 40 anni di arte contemporanea
Museo della Triennale, Milano
Alfabeta2 è un’altra cosa… Riflessi dell’arte italiana
54° Esposizione Internazionale d’Arte –
La Biennale di Venezia Casino’ – Ca’ Vendramin Calergi
La Scultura Italiana del XXI secolo
Fondazione Pomodoro, Milano
Modern Love: gifts to the Collection
from Heather and Tony Podesta
National Museum of the Women in the Arts, Washinghton d.c.
Me, Myself and I: Artist’s Self-Portraits
from the Heather and Tony Podesta Collection Contemporary Art center of Virginia, Virginia Beach VA-USA
5-infinities, Web radio PS1
New York and la Biennale di Venezia - 51.
Esposizione Internazionale d’Arte, Venezia
Swissincheese
Premio internazionale Milano – 1° premio sezione fotografia
Moltitudini - Solitudini
Museion e Ar/ge Kunst, Galleria Museo di Bolzano
Il racconto del Filo. Cucito e ricamo
nell’arte contemporanea
MART – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto
Ex.It – Nuove geografie della creatività italiana
(sezione ‘Antenati’) Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino
Szenen Aus dem Alltags Leben
Kunstverein Ludvigsburg, Ludvigsburg
Border Stories
IX Biennale Internazionale di Fotografia, Palazzo Bricherasio, Torino
Sincretismi Fondazione A. Olivetti, Roma
Letizia
Cariello
C|A|L|E|N|D|A|R|I|O
In collaborazione con
Campari Wall by Galleria Campari
via F. Sacchetti 20 Sesto S. Giovanni – Milano; telefono +39 02 62251
[email protected] www.campari.com www.camparigroup.com
26 maggio – 31 ottobre 2015
dal lunedì al venerdì dalle ore 09.00 alle ore 19.00
Galleria Massimo Minini
Il Tempo
di Letizia Cariello
The Time
of Letizia Cariello
Marina Mojana
Letizia Cariello prende il tempo in contropiede: lo aspetta,
lo accompagna, sta con lui mentre arriva − è − sarà.
Il tempo passa a ogni respiro e ogni essere umano
raramente ne ha piena coscienza. Cariello, con il suo
gesto artistico, ci esorta ad accorgerci di lui −
il Signor Tempo − a non temerlo, a non ingabbiarlo,
a non sottovalutarlo, a farcelo amico. Perché il tempo
è un galantuomo che svela sempre la verità.
Quello che l’artista presenta attraverso il tema arcaico
del calendario è uno stratagemma di contemplazione
della realtà che, attraverso una domanda sul tempo,
chiede allo spettatore una risposta sull’effettiva esistenza
del reale. Il tempo viene esplorato attraverso la scrittura
di calendari. È questa una cifra caratteristica
della ricerca di Cariello fin dagli esordi del suo lavoro:
scritto a penna o a matita, su lenzuola oppure
su oggetti e supporti vari − inclusa la pelle stessa
di Cariello − il Calendario si presenta come una lunga
sequenza di numeri e di lettere che sono le iniziali
dei giorni e delle settimane a venire.
«I calendari li scrivo a penna sul lenzuolo o li incido
nel ferro. Scrivo i nomi dei giorni della settimana
e i numeri delle date. Sempre del tempo futuro, quello
che manca, quello che riesco a pensare.
Quando non riesco più a farlo mi fermo e l’opera
è terminata». L’artista si concentra sulla relazione
fra il tempo e gli oggetti e si prende cura di loro
fisicamente. Lavora a mano libera e impiega fino a tre
o quattro mesi prima di staccare la penna dal lenzuolo.
«I puntini rossi ricamati − commenta − sono un ritmo
che proietto visivamente sul lenzuolo e poi ricamo,
come un battito del cuore figurato».
I calendari iniziano con il giorno in cui l’artista dà
il via all’opera, un esercizio performativo di scrittura
e di concentrazione mentale rivolti al tempo che verrà.
I giorni cerchiati sono quelli in cui l’autrice è in vacanza
o quelli in cui vive qualche festa di famiglia.
La distanza tra una riga e l’altra non è calcolata,
ma generata in modo organico, come si formano
gli anelli concentrici dei tronchi d’albero.
Sono porzioni di vita, segni del tempo trascorso.
I calendari sono spoglie sotto cui l’artista materializza
il tempo, sono mappe per catturare la luce che passa
sulle cose in modo inesorabile e impercettibile,
con una tale lentezza da suggerirci che la vita vera
sia qui e adesso, come il nostro respiro.
Letizia Cariello catches time off-guard: she waits for it,
accompanies it, remains with it while it arrives
− is − will be. Time passes at each breath and every
human being rarely is fully aware of it.
Cariello, with her artistic action, encourages to notice
it − Mr. Time − and not to be afraid of it, not to cage
it, not to underestimate it, to became friend of it.
Time is a gentleman and always unveils the truth.
The artist, through the archaic theme
of the calendar, discloses a stratagem of reality
contemplation that, through a question about time,
demands to the spectator an answer
on the actual existence of the reality.
Time is investigated through the calendar composition.
This is, since the debut of her work, a characteristic
code of Cariello’s research: written by pen or pencil,
on sheets, objects or various frames − including
Cariello’s own skin − the Calendar is the result of a
long sequence of numbers and letters, which represent
the initials of the days and weeks to come.
«I write calendars by pen on sheets or I engrave them
on iron. I write the name of the week days and the
dates numbers; always of future time, the coming one,
the one I succeed in thinking. When I do not succeed
in it anymore, I cease and the work is completed».
The artist is focused on the relationship between time
and objects and physically takes care of them.
She works free-hand and takes till three or four months
before being able to move the pen away from the
sheets. «The embroidered red dots − Cariello comments
− are a rhythm I visually project on the sheets and that
then I embroider, as a figurative heart beat».
The calendars begin with the day in which the artist
starts the artwork, a performative exercise of writing
and mental concentration, oriented to the coming time.
The circled days are the ones in which the artist is
on holiday or the ones in which she experiences family
parties. The distance between the lines is not
calculated, but produced in an organic way,
as the concentric rings inside tree trunks.
They are portions of life, signs of the expired time.
The calendars are remains under which the artist
materializes the time, they are maps to catch the light
which relentlessly and imperceptibly passes on things,
with such a slowness which suggests
that real life is here and now, just as our breath.
Calendario, 2015
Wall Painting Installation
penna su lenzuolo intelaiato
in teca di legno e
pittura Rosso Cariello su muro
324,5 x 190,7 cm