Perfetti sconosciuti - Comune di Buccinasco
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Perfetti sconosciuti - Comune di Buccinasco
COMUNE DI BUCCINASCO Servizio Cultura e Comunicazione Associazione Culturale Teatrale GLI ADULTI in collaborazione con l’Associazione Culturale “Gli Adulti” CINEMA, MON AMOUR 4 novembre 2016 ore 21.00 - Auditorium Fagnana via Tiziano, 7 “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese Interpreti: Valerio Mastandrea, Alba Rohrwacher, Marco Giallini, Kasia Smutniak, Anna Foglietta, Edoardo Leo, Giuseppe Battiston Durata 1h e 37 min Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata e una segreta. Un tempo quella segreta era ben protetta nell'archivio della nostra memoria, oggi nelle nostre sim. Cosa succederebbe se quella minuscola schedina si mettesse a parlare? Nel corso di una cena che riunisce un gruppo di amici, Eva, la padrona di casa, ad un certo punto, si dice convinta che tante coppie si lascerebbero se ogni rispettivo partner controllasse il contenuto del cellulare dell'altro.. Parte così una sorta di gioco dove una delle tre componenti della vita, definite da Márquez, quella segreta appunto, viene completamente messa a nudo per cui tutti dovranno mettere il proprio telefono sul tavolo e accettare di leggere sms/chat o ascoltare telefonate pubblicamente. L’ambientazione casalinga, la diversa estrazione delle coppie protagoniste al tavolo da pranzo, i dialoghi asciutti e calibrati, possono far pensare a un’impostazione teatrale simile a Carnage, riduzione cinematografica diretta da Roman Polanski. In realtà Perfetti Sconosciuti ha un approccio lontano dal teatrale, già dalla sequenza iniziale è chiaro che sarà il linguaggio cinematografico l’arma migliore con cui affrontare la serata insieme a questo gruppo di «amici imborghesiti» riuniti, per godersi un'eclissi lunare, in un appartamento romano nel quale la serie progressiva d’incidenti scatenanti, sotto forma di messaggi di testo, e-mail, fotografie degne del più liso sexting, coinvolgono lo spettatore, tranquillizzandolo e spaventandolo in un crescendo di tensione, rivelazioni e sempre più dolorosi colpi di scena. Felice e in stato di grazia il cast: il ritmo del film è costruito non solo sui dialoghi ma anche sugli sguardi e sulle espressioni dei diversi personaggi: occhi sgranati, labbra che tremano o si stiracchiano nel disappunto, mani che percorrono il volto . La casa degli ospiti è quella di un chirurgo plastico (Marco Giallini) e della sua melliflua compagna (Kasia Smutniak). Gli “amici” invitati sono la giovane e ingenua veterinaria, Alba Rohrwacher, che ha scelto come compagno un “animale” sotto le spoglie del buontempone romano (Edoardo Leo), la coppia segnata da una velata tragedia, che trova sollievo nell’appiattimento rituale del sexting, composta da Anna Foglietta, molto naturale persino nei momenti più esasperati e Valerio Mastandrea, il cui personaggio smaschererà il perbenismo di questo ben nutrito gruppo di eroi. Chiude un serafico (e cinico per difesa) Giuseppe Battiston, protagonista con Alba di una delicata e poetica sequenza con un rossetto. Il gioco cinematografico di Perfetti sconosciuti mette intorno ad una tavola e sul piatto, (letteralmente) la meschinità – quel «frocio, ripetuto e sempre scandito con tutte le “f” e le “r” possibili» – la sterilità e l’incoscienza di cui l'essere umano è capace. Mentre termina l’eclissi, l’incanto si dissolve e i segreti tornano a essere non celati ma percepiti e ignorati secondo quel perbenismo di comodo tutto italiano che sembra non vogliamo proprio scrollarci di dosso. Perfetti sconosciuti è anche un film che mette bene in evidenza un'altra realtà (collaterale, che non viene raccontata dal film, ma implicita) connessa al fatto che l'aumento esponenziale dei contatti umani tramite chat, blog, sms, ecc. non ha aumentato la facilità di comprensione e conoscenza dei propri simili. Anzi il titolo di questo film 'Perfetti sconosciuti' è il prodotto finito di questo processo mediatico che dà come sconcertante risultato quello di scoprire personalità diverse in partners ed amici che credevamo di conoscere come le proprie tasche. Si ride e si pensa durante la visione del film di Genovese che ha avuto proposte di remake stranieri: solo dall’America sono arrivate tre richieste. E' una commedia italiana che arricchisce un filone interessante, separato da quello delle commedie consegnate alla risata facile se non alla volgarità, che vuole essere specchio della società con i suoi vizi e le sue debolezze come ai tempi dei maestri Monicelli, Risi, Sordi, Amidei. A cura di Pino Nuccio PROSSIMO FILM 18 novembre 2016 - ore 21 “Dio esiste e vive a Bruxelles” di Jaco Van Dormael