Verde e colorata la primavera è arrivata. Fiori fioriti e fate fatate

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Verde e colorata la primavera è arrivata. Fiori fioriti e fate fatate
Marzo
Verde e colorata
la primavera
è arrivata.
Fiori fioriti
e fate fatate
ballan felici
nel prato sbocciato.
Numero 52
Anno 2010
o Pagina 2 « C’era una volta »
o Pagina 4 « Papà al nido »
o Pagina 8 « Carnevale al
Girasole »
o Pagina 9 « Frasi Celebri »
o Pagina 11 «In tutte le lingue
del mondo »
o Pagina 13 «L’angolo del DJ »
o Pagina 15 «Tutti in cucina »
o Pagina 17 «Poesia Pasquale »
o Pagina 18 «Disegni da
colorare»
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C’ERA UNA VOLTA…
Cera una volta, ma non troppo tempo fa, una bambina molto curiosa, che si chiamava
Jessica. Un giorno, camminando qua e là, la bimba vide da lontano, sopra alla collina, una
macchiolina gialla: “che strano” pensò, “devo proprio andare a scoprire di cosa si tratta” e
si incamminò.
Arrivata in cima, Jessica fu colta da un gran stupore vedendo che la macchiolina altro non
era che un grandissimo e splendido GIRASOLE. “Chissà che profumo dolce deve avere
questo bellissimo fiore. Devo arrampicarmi fin lassù per sentirlo” e così fece.
Dopo un po’ di fatica, la bambina arrivò proprio al centro del grande Girasole e di fronte al
lei si presentò un magnifico spettacolo: il Girasole aveva nove petali gialli come l’oro e
sopra ciascuno di essi vi era posato un piccolo bocciolo delicato.
Jessica si avvicinò al primo bocciolo che, sentendo qualcuno arrivare, si dischiuse
mostrando il suo interno.
Che sorpresa!!!!
Il bocciolo conteneva una bimba minuta, ma dallo sguardo forte e coraggioso, che sapeva
donare sorrisi preziosi a chi aveva la fortuna si starle accanto. “Come ti chiami?” le chiese
Jessica e lei rispose “BENDETTA”, o almeno così le parve di capire, perché il bocciolo
stava ancora imparando a parlare. Fino ad allora Benedetta si era specializzata a dire:
mamma, papà, nonno, nonna e NO!
Ed era bravissima!!!
Nel secondo bocciolo, Jessica incontrò MARTINA una bambina molto speciale. Pensate
un po’: non aveva ancora due anni e sapeva già un sacco di cose importanti, alcune delle
quali imparate dal suo fratellone Luca, e spesso si prodigava ad aiutare grandi e piccoli
nelle mansioni di tutti i giorni. Oltre alla generosità, l’indole di Martina era caratterizzata da
una lieve timidezza che, quando la coglieva, le faceva muovere le gambine veloci veloci.
Dal terzo bocciolo, spuntò AZIZ il bimbo più coccolone che Jessica avesse mai incontrato.
Ma dopo un iniziale conoscenza, Jessica scoprì che ad Aziz non piaceva solo stare in
braccio, anzi…quel furbetto era molto attratto dalle nuove esperienze: scoprire nuovi
giochi, nuovi sapori e, da quando aveva imparato a gattonare, si divertiva a rincorrere
affascinati palline colorate, che rotolavano qua e là per tutto il Girasole!
Nel quarto bocciolo, c’era ANGELO, un bimbo vispo e molto curioso, che adorava
conoscere tutto quello che lo circondava, ma, soprattutto, voleva a tutti i costi sapere cosa
succedeva quando ciò che aveva in mano cadeva a terra… che mistero! Angelo era anche
un bimbo molto dolce, che raramente si lasciava andare al pianto. Ultimamente, poi, era
sempre molto impegnato a farsi ammirare mentre muoveva i suoi primi passi!
Nel quinto bocciolo, Jessica conobbe SABRINA: questa bimba dolcissima, superata la
diffidenza iniziale, sapeva donare un affetto così intenso, da doversi stupire che
una creatura così piccola potesse regalarti emozioni così grandi. Jessica si divertiva
spesso a guardare Sabrina mentre si muoveva a ritmo di musica, ma anche mentre faceva
lunghi e seri discorsi, che, per il momento, solo Sabrina capiva. A volte il “Bambinese”
(cioè la lingua segreta dei bambini) è davvero complicata!!
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Il sesto bocciolo conteneva REBECCA, che, più di tutto adorava le coccole della sua
mamma. Rebecca aveva imparato a tenere un posto tutto speciale nel suo cuoricino per la
mamma, così, anche se non era presente, la bimba poteva comunque essere tranquilla
perché sicura che sarebbe tornata da lei. Fatto questo, c’era un sacco di tempo per
giocare, scoprire, imparare, ballare, mangiare e, ogni tanto, riposare…che fatica essere
delle piccole donne!
Dal settimo bocciolo spuntò JONATHAN, un simpatico bambino, biondo come il sole e
veloce come una leprotto. La parola d’ordine per Jonathan era “MAI FERMO!” ed era
proprio così; questo bimbo tutto speciale era sempre impegnato ad esplorare e assaggiare
tutto ciò che gli capitava a tiro, ma, ogni tanto, anche a lui piaceva assicurarsi che ci fosse
qualcuno che vegliasse su di lui e che fosse pronto per una veloce coccola, ma non per
questo, meno importante.
Nell’ottavo bocciolo Jessica vide due occhi azzurri come il cielo e dolci come il miele.
Erano gli occhi di SARA, una bimba timida e riservata, a cui piaceva studiare per bene
coloro che incontrava lungo il suo cammino. Sara adorava la compagnia degli altri boccioli,
ma, a volte, aveva così bisogno di concentrarsi nei suoi giochi, che preferiva stare per un
po’ da sola, per non essere disturbata. Era semplice vedere Sara sorridere: bastava
aspettare che si nascondesse per bene e, poi, dopo averla cercata, aspettare che facesse
“cù –cù” dalla sua tana segreta. In quel momento era davvero la bimba più felice del
mondo!
Ed, infine, nell’ultimo bocciolo riposava beato LEO MOSE’, il più piccolino. Leo non
sapeva ancora parlare, ma nonostante questo si faceva capire benissimo. Ad esempio si
capiva che adorava la sua mamma, il suo papà e i suoi fratelli; si intuiva che gli piaceva
stare in compagnia degli altri boccioli e, che era deliziato dal gustoso sapore della pappa.
Leo sapeva ringraziare le persone con il suo sguardo gentile e non aveva bisogno di
parole, per dire al mondo che lui era felicissimo di esserci!!!
E così, da quel giorno, Jessica tornò spesso a trovare i boccioli del Girasole perchè, ogni
volta, loro le insegnavano come guardare il mondo con uno sguardo diverso e un po’
magico. Cos’ altro aggiungere a questa storia se non dicendo che…si! Jessica era
davvero una bambina molto fortunata.
P.S.
Appena poteva, Jessica si recava a far visita ai furbi GATTI e alle vivaci COCCINELLE,
ma questa è un'altra storia…
Jessica,educatrice degli orsetti
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In questi mesi abbiamo ospitato al Nido girasole
mamme e papà per trascorrere una giornata
insieme…sono stati momenti davvero speciali!
Abbiamo visto genitori alle prese con impasti,
travasi, palloncini, tempere, travestimenti!!!
In questo numero del giornalino riportiamo le
esperienze vissute da due papà…Enrico, papà di
Gaia dei gatti e Francesco, papà di Azzurra delle
coccinelle!
Buona lettura
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PRIMA “Ma scusa, li paghi per tenere la bimba e poi ti chiedono di saltare un giorno di lavoro per stare
con lei al nido?” Parlando con alcuni conoscenti, così mi è stato detto. Beh, è vero che la prima
volta che le educatrici ci hanno proposto di trascorrere una mattinata al nido con Gaia, mi è
sembrata una cosa strana. Ma nel contempo mi è parsa una interessante opportunità. Non tanto
perché volessi “controllare” dove Gaia trascorre le sue giornate (ho sempre avuto molta fiducia
dello staff del nido, che nel percorso di inserimento abbiamo avuto modo di conoscere bene), ma
perché mi piaceva l’idea di vedere Gaia “in società”, vedere cosa faceva, come si muoveva
senza di noi.
DURANTE Devo dire che mi son divertito. Avevo preparato un piccolo repertorio di canzoni per bambini, da
suonare con chitarra ed armonica a bocca. Certo, alcuni bambini erano in lacrime (spaventati
forse da questi suoni strani), ma vedevo Gaia tutto inorgoglita, vedevo come ballava e come era
felice. Poi il gruppo di bambini si è diviso (metà con la maestra Elisabetta, e metà con la maestra
Daniela) e io, rimasto con Gaia, ho partecipato ad una seconda attività: disegnare una chitarra su
un foglio, con il contributo dei 5 bambini rimasti. E poi ho visto il momento della pappa, il momento
in cui con il bruco si va tutti in bagno a cambiarsi e lavarsi … Insomma, sono state delle ore molto
intime tra me e Gaia e, sebbene fossimo in gruppo, mi è sembrato di entrare in un pezzo della sua
vita (ebbene si, sebbene abbia solo 20 mesi, mi rendo conto che anche lei fa le sue esperienze e
prova le sue emozioni!).
DOPO Beh, ammetto che il giorno dopo mi son ritrovato al lavoro a pensare a Gaia con più intensità. Ah,
ora sono le 9:30, starà facendo lo spuntino. Ah, già le 11:00, staranno preparando la tavola.
Insomma, ora le giornate di Gaia sono un po’ meno oscure per me. E mi ritrovo ad immaginarmela
al nido; e quando a casa io e Giulia le chiediamo come è andata la giornata, riesco meglio a
figurarmela in quell’ambiente. Insomma, probabilmente sarei potuto benissimo vivere senza
passare questa giornata al nido, ma averlo fatto mi ha fatto molto piacere, e mi permette ora di
aver più consapevolezza del fatto che la nostra bambina sta facendo delle importanti esperienze
e sta crescendo.
Enrico,papà di Gaia dei gatti
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Ciao a tutti sono Francesco, il papà di Azzurra delle
coccinelle, anche quest’anno ho colto l’occasione di
trascorrere una giornata al nido con mia figlia.
Ho proposto ancora la pizza, a grande richiesta, ed è stata
un’esperienza divertente e rilassante anche più della
passata.
Mi sono divertita moltissimo e mi sono trovato subito a mio
agio per cui ho potuto lavorare e relazionarmi con tranquillità
e spensieratezza.
Ho apprezzato la possibilità di vivere mia figlia nella sua vita
fuori casa e di rendermi conto di come la mia bimba sia
cresciuta.
Talvolta la quotidianità, lo stress e gli innumerevoli impegni
ci offuscano la mente e ci fanno perdere di vista i progressi
dei nostri figli, tappa per tappa, trovandoci a constatare
quanto sappiano fare e quanto siano cambiati nel momento
in cui ci stupiscono!
Ringrazio quindi le educatrici che mi hanno accolto e mi
hanno reso parte integrante del nido; sento già la nostalgia
di quando la mia Azzurra finirà questi 3 anni piacevoli e
costruttivi insieme a queste donne splendide.
Sono riconoscente a tutto il personale del nido per essere
stato attento e presente nella crescita della mia bimba e
nell’incontro e il sostegno con la mia famiglia.
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A tal proposito vi lascio una chicca del mio pensiero…che mi è venuta in mente in
un baleno…
QUESTA POESIA ASSAI CARINA
LA SCRIVO PER LA MIA AZZURRINA
LA VITA E’ FATTA DI COSE BRUTTE
E DI COSE BELLE, TANTI SALUTI
ALLE MAESTRE DELLE MIE COCCINELLE.
MA LA VITA E’ FATTA ANCHE
DI BEI GESTI E DI GRANDI DONI
TANTI SALUTI ALLE EDUCATRICI
DELLE ALTRE SEZIONI.
SPERO CHE LA VITA PER LA MIA AZZURRINA
SIA BRILLANTE COME LE STELLE
TANTI SALUTI ANCHE ALLA CUOCA
E ALLE BIDELLE.
PASSERA’ IL BRUTTO TEMPO
E RISPLENDERA’ IL SOLE
TANTI SALUTI A TUTTO IL NIDO GIRASOLE!!!
Francesco, papà di Azzurra delle coccinelle
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Il 16 febbraio, di non molto tempo fa, al castello Girasole fu organizzata una festa
con re, regine e giullari di corte.
Più o meno la storia fu la seguente…
Simpaticamente
Rossella, educatrice delle coccinelle
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Sabrina è in bagno seduta sul vasino.
Dopo aver fatto pipì Rossella le dice “Sei capace
di rivestirti da sola?”
Sabrina risponde “Si, io sono brava sono una
campionessa!”…e rivestendosi torna a giocare
serenamente!
Isa, la mamma di Sabri ci ha raccontato un
momento divertente della sua bambina.
Isa per convincere Sabri a pettinare i suoi
folti capelli ricci le dice “Guarda che se non
ti pettini ti vengono i pidocchi!”.
E Sabri un momento dopo le dice “Mamma
Isa mi crescono i gorilla in testa!!!????”
Siamo a tavola davanti ad una fumante minestra e Ljuba
dopo vari pensieri afferma: “Camilla Camilla!!!Dopo aver
mangiato sposiamoci!!!” e soddisfatta torna a mangiare la
squisita minestra.
Martina C. dei gatti mentre siamo in cerchio a
canticchiare qualche canzoncina mi dice “Betta!!!??? NO
CANTA…TONATA” che per chi non avesse capito
significa “Elisabetta non cantare che sei stonata!!!”
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Elisabetta entra in sala gatti e sente una
puzza tremenda e esclama “Che puzza,
chi ha fatto la cacca?”
Giulio si avvicina a me, mi annusa e dice
“ Bettaeli fatto cacca!”
Un lunedì di febbraio i gatti si recano in biblioteca per una
mattina speciale!
Tutti eccitati appena il pulmino ci lascia in bibliocuccioli
Giulio esclama “ SIAMO IN BICALECA!!!!!!”
Daniela C. grida euforica “Amici siamo
pronti per salire sul pulmino giallo?” .
Adriano la corregge “No pulmino, su
BUS!!!”
Angelo ha in mano un cavallo, si avvicina alla Daniela C. e
indicando gli zoccoli dice “ciabatte”.
Sabrina che li vicino segue la scena interviene dicendo: “Non
sono ciabatte, lui quando è grande mette i
SOCULI”!!!!!!(zoccoli in bergamasco).
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Carissimi lettori vi proponiamo alcune canzoncine proposte da due mamme tipiche del
loro paese d’origine!
Aspetto anche le altre che ho chiesto tempo fa e non ho ancora ricevuto!!!Ci conto per
il prossimo numero del giornalino!!!!
AKO AY MAY LOBO
LUMIPAD SA LANGIT
DI KO NA MAKITA
PUMUTOK NA PALA
SAYANG LANG PERA KO
PAMBILI NG LOBO
KUNG PAGKAIN SANA
NABUSOG PA AKO…
I HAVE TWO HANDS
THE LEFT AND THE RIGHT
HOLD THEM APART
SO CLEAN AND BRIGHT
WASH IT SOFTLY
ONE, TWO, THREE
CLEAN LITTLE HANDS
ARE GOOD TO SEE
IO HO UN PALLONCINO
VOLATO NEL CIELO
NON L’HO PIU’ VISTO
PERCHE’ E’ SCOPPIATO
MI DISPIACE PER I MIEI SOLDI
PERCHE’ CON QUELLI HO PAGATO
IL MIO PALLONCINO
SE LI AVESSI SPESI PER IL CIBO
AVREI LO STOMACO PIENO…
IO HO DUE MANI
LA SINISTRA E LA DESTRA
NE PRENDO UNA
COSI’ PULITA E SPLENDENTE
LA LAVO DELICATAMENTE
UNO, DUE,TRE
LAVO LE PICCOLE MANI
SONO BELLE DA VEDERE
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GIRO GIRO TONDO
GIRO GIRO TONDO
IL PANE E’ COTTO IN FORNO
UN MAZZO DI VIOLE
PER DARLE A CHI LE VUOLE
LE VUOLE LA SANDRINA
CASCHI IN TERRA LA PIU’
PICCINA!
NANNA IERI, NANNA IERI
E LE SPORTE ‘UN SON PANIERI
E I PANIERI ‘UN SON LE SPORTE
E LA VITA ‘UN E’ LA MORTE
E LA MORTE ‘UN E’ LA VITA…
LA CANZONE L’E’ GIA’ FINITA!
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Ecco le nuove canzoni proposte dalle nostre DJ Ivana e Viviana…
La scimmietta
C’era una volta una scimmietta
Che se ne stava sola soletta
Attaccata alla cima di un ramo
Si dondolava piano piano.
Lemme lemme passa la zebra
E la scimmietta le fece CU CU’
Ma la giraffa dal collo lungo
Prende la scimmia e la fa cader giù!
Oi oi oi oi disse la scimmia
Andate presto a chimare un dottor
Sulla mia testa ci sono già
Quattro bernoccoli eccoli qua( X2)!
Colori
Rosso rosso
è il cane che salta nel fosso
Verde, verde
La palla nel bosco si perde
Blu, blu
La barca che va su e giù(X2)
Arancio,arancio
È il grande cappello che lancio
Marrone,marrone
È il vestito del mago ciccione
Viola è la viola
Peccato che è sola (X2)
Mani(battendo le mani): “La la la la la la la la la la ,la la la la la la la la la la
laaaa!!!!”
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E ora tre fantastiche danze:
Il tortellino
Io che sono un tortellino,
cammino un po’ di qua, E!
cammino un po’ di là, E!
Tutto ben condito
Con un popò di sale
Con un popò di pepe
Mi vuoi mangiare tu???
( Si ripete la canzone con diversi toni di voce , mimando le sequenze)
Pinocchio
Alla larga, alla stretta
Pinocchio in bicicletta
Alalì, alalalà
Pinocchio se ne va!
Va giù, va su
Pedala sempre più!
La sardina
Una sardina
Due sardine
Trovarono il modo
Di entrare in una stanza
E cicci cicci cicci cicci uaua
E uaua uaua uaua uaua cicci
E adesso lo ripete
Proprio….( e insieme si sceglie il compagno chiamandolo per nome)
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A febbraio Antonella, mamma di Martina C., durante una bella mattinata al nido ci ha
proposto delle deliziose tagliatelle che poi abbiamo gustato con tutti i bambini!
Ci ha anche preparato una buonissima torta e visto che è una ricetta particolare la
proponiamo anche a voi!
Antonella non è stata l’unica a viziarci con dei dolci…anche altre mamme ci hanno preso
per il palato: budini, torte al cioccolato eeee…tanto altro!!!
Ingredienti:
-cannella ½ cucchiaino
-cioccolato in gocce 100g
-fecola di patate 10g
-mascarpone 250g
-ricotta 250g
-uova 2 tuorli
-vanillina 1 bustina
-zucchero 200g
-pasta frolla 400g
Preparazione:
Per prima cosa dedicatevi alla preparazione della pasta frolla.
Nel frattempo imburrate e foderate con della carta forno una teglia del diametro di 22-24
cm.
Stendi i ¾ della pasta frolla con un matterello e disponetela nella tortiera; tenete da parte
la restante pasta frolla che utilizzerete per la guarnizione finale.
Cominciate a preparare la crema che vi servirà per il ripieno della torta: in una ciotola
versate la ricotta, i tuorli, lo zucchero, la fecola di patate, la vanillina e la cannella.
Amalgamate il tutto con uno sbattitore elettrico e poi aggiungete alla crema ottenuta il
mascarpone, le gocce di cioccolato e mescolate il tutto con una spatola.
Versare la crema all’interno della tortiera.
Livellate la crema con una spatola e appiattite i bordi di pasta frolla.
Con una rotella dentata, ritagliate le strisce di pasta che serviranno a decorare la
superficie della crostata(larghe circa 2 cm) e disponetele a intervalli regolari sulla
superficie della crostata, fino a formare delle losanghe incrociate.
Infornate la crostata a 180° per 40-50 minuti.
Una volta sfornata, spolverizzate la crostata con dello zucchero a velo.
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La nostra SILVANA invece ci delizia con…
Si può usare la bistecchina di vitellone o di manzo. Se si desidera una carne più morbida
scegliere allora la fesa di tacchino.
Cucinate la carne in una padella antiaderente, aggiungete pochissimo extravergine d’oliva
e un po’ di brodo vegetale, quindi aggiungete la spremuta di limone fino a cottura
ultimata.
Pulire ed affettare a rondelle le zucchine.
Mettete la verdura in una teglia con un po’ d’olio e brodo vegetale, poi passare in forno.
Negli ultimi dieci minuti di cottura circa cospargere le zucchine con qualche fiocchetto di
burro e del parmigiano, infine ripassare in forno a far gratinare.
Buon appetito dalla cuoca Silvana
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Dall'uovo di Pasqua è uscito un pulcino
di gesso arancione col becco turchino
ha detto "vado mi metto in viaggio" e
porto a tutti un grande messaggio.
E volteggiando di qua e di la
attraversando paesi e città ha scritto
sui mari nel cielo e per terra
W LA PACE, ABBASSO LA GUERRA.
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