1. In preparazione dell`undicesima sessione del Consiglio di
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1. In preparazione dell`undicesima sessione del Consiglio di
Consiglio dell'Unione europea Bruxelles, 11 marzo 2015 (OR. fr) 6926/15 TU 7 NOTA PUNTO "I/A" Origine: Destinatario: in data: Segretariato generale del Consiglio Comitato dei rappresentanti permanenti (parte seconda)/Consiglio 11 marzo 2015 Oggetto: Relazioni con la Tunisia - Adozione della posizione dell'Unione europea in vista dell'undicesima sessione del Consiglio di associazione (Bruxelles, 17 marzo 2015) 1. In preparazione dell'undicesima sessione del Consiglio di associazione UE-Tunisia del 17 marzo 2015, il Gruppo "Mashrek/Maghreb" ha messo a punto il progetto di dichiarazione dell'Unione europea che figura nell'allegato I della presente nota, nonché il progetto di ordine del giorno che figura nell'allegato II. 2. Con riserva di conferma da parte del COREPER, si invita il Consiglio ad approvare, tra i punti "A" dell'ordine del giorno della prossima sessione, il progetto di dichiarazione dell'UE e il progetto di ordine del giorno che figurano negli allegati I e II della presente nota. ________________________ 6926/15 bag/bp/S DG C 2B 1 IT ALLEGATO I UNDICESIMA SESSIONE DEL CONSIGLIO DI ASSOCIAZIONE UE-TUNISIA (Bruxelles, 17 marzo 2015) Progetto di Dichiarazione dell'Unione europea 1. L'Unione europea (UE) si rallegra con le tunisine e i tunisini per il successo di un processo elettorale libero, credibile, inclusivo e trasparente entro i termini definiti dalla nuova costituzione, con lo svolgimento delle elezioni legislative e presidenziali tra ottobre e dicembre 2014. Questo risultato è stato il frutto della risoluzione del governo tunisino e del senso di responsabilità dell'intera classe politica, della determinazione della società civile e soprattutto della volontà del popolo tunisino. L'UE plaude in particolare all'importante lavoro dell’istanza superiore indipendente per le elezioni (ISIE) che è riuscita a garantire la buona organizzazione dei tre scrutini, in un clima di trasparenza ed imparzialità. La transizione in Tunisia è un messaggio di speranza per tutti i popoli che, in particolare nella regione, aspirano alla pace e alla democrazia. 2. L'UE esprime al nuovo presidente della Repubblica Béji Caïd Essebsi, al nuovo capo del governo Habib Essid e a tutto il suo team i migliori auguri di successo nei loro sforzi per rispondere alle numerose sfide che la Tunisia deve affrontare, in particolare per consolidare le conquiste democratiche, garantire la sicurezza di tutti i tunisini e intraprendere le riforme socioeconomiche di cui il paese ha bisogno. 3. Tra queste sfide, l'attuazione della nuova costituzione, che sancisce i diritti e le libertà fondamentali nonché l'uguaglianza di tutti i cittadini, rimane prioritaria. 6926/15 bag/bp/S DG C 2B 2 IT 4. Nel 2014 la situazione economica è rimasta difficile. Il debole tasso di crescita, accompagnato da disavanzi di bilancio e della bilancia dei pagamenti, costituisce una sfida urgente per l'economia tunisina. A ciò si aggiungono un tasso di disoccupazione persistentemente elevato soprattutto tra i giovani, disparità sociali e regionali, tensioni sociali all'interno del paese, la diminuzione degli investimenti diretti esteri e la fragilità del settore bancario. 5. In questo contesto, il governo e le forze economiche e sociali della Tunisia dovranno intraprendere rapidamente le riforme economiche, sociali e finanziarie necessarie allo sviluppo del paese e al proseguimento della transizione democratica. 6. La Tunisia si trova ad affrontare anche le conseguenze della crisi libica; l'UE si compiace degli sforzi delle autorità tunisine per accogliere le centinaia di migliaia di libici che hanno dovuto lasciare il proprio paese e della loro azione per contribuire a trovare una soluzione politica alla crisi. 7. Infine, la Tunisia si trova di ad affrontare importanti sfide in materia di sicurezza ed in particolare la minaccia terroristica, segnatamente nelle regioni frontaliere della Libia e dell'Algeria. 8. L'UE è convinta che lo spirito di dialogo inclusivo e di responsabilità che ha prevalso fino ad oggi accompagnerà il paese nel consolidamento della transizione. Il partenariato privilegiato al servizio del rafforzamento delle relazioni UE-Tunisia Aspetti politici 9. L'UE, che dal 2011 ha sostenuto il processo di transizione avviato dai tunisini, desidera ora intensificare le relazioni e gli scambi con la Tunisia in tutti i settori - politico, culturale, umano, economico e sociale e commerciale. Nel contesto dei progressi democratici della Tunisia e della volontà dell'UE di rivedere la politica di vicinato per adattarla maggiormente alle esigenze dei partner, l'UE ribadisce il suo impegno a consolidare un partenariato privilegiato con la Tunisia. Invita la Tunisia a contribuire al processo di riflessione di tale revisione e a partecipare alla riunione ministeriale informale che si terrà a tale proposito il 13 aprile a Barcellona. Il governo e il popolo tunisino possono contare sul sostegno dell'UE per far progredire l'agenda delle riforme democratiche, economiche e sociali, affrontando nel contempo le sfide politiche e di sicurezza cui la Tunisia deve far fronte. 6926/15 bag/bp/S DG C 2B 3 IT 10. L'offerta specifica dell'UE alla Tunisia, concretizzata nel partenariato privilegiato e nel piano d'azione per il periodo 2013-2017, rispecchia il desiderio dell'UE di lavorare con la Tunisia in uno spirito di partenariato, pur rispettando le sensibilità specifiche della società e dell'economia tunisine in questa fase di transizione. 11. In tale ambito, l'UE si compiace di questa undicesima sessione del Consiglio di associazione, che conferma la volontà di rafforzare il partenariato privilegiato mediante l'intensificazione del dialogo politico e la mobilitazione effettiva da parte dell'UE dell'insieme degli strumenti a sua disposizione. 12. L'UE intende affrontare i molteplici aspetti del partenariato mediante relazioni rafforzate con le autorità, ma anche tramite un dialogo continuo con la società civile tunisina, comprese le parti sociali, di modo che essa possa continuare a svolgere pienamente il suo ruolo nelle decisioni fondamentali per il futuro del paese. In tal senso, l'UE accoglie con favore l'istituzione, nell'ambito dell'organizzazione dei sottocomitati, del dialogo tripartito tra autorità, attori della società civile e rappresentanti dell'UE. 13. Sul piano politico, l'UE è pronta ad accompagnare la Tunisia nella presa in carico dei cantieri essenziali connessi all'attuazione della nuova costituzione (in particolare la creazione di organi costituzionali, compreso il Consiglio superiore della magistratura e la Corte costituzionale), all'adozione delle riforme legislative e regolamentari necessarie per il rispetto delle disposizioni costituzionali - come il divieto della tortura, la libertà di opinione e di espressione anche su Internet, i diritti delle donne, la lotta contro tutte le forme di discriminazione - e alla preparazione delle elezioni locali e regionali nella prospettiva di accompagnare il processo di decentramento. Riforme approfondite sono necessarie anche nei settori della sicurezza e della giustizia, per radicare il rispetto dello stato di diritto e dei diritti umani, l'indipendenza della magistratura e il diritto a un processo equo, nonché il successo dell'autorità nazionale per la giustizia di transizione ("Commission vérité et dignité"), potenziandone al contempo l'efficacia. L'UE si compiace della proficua collaborazione tra la Tunisia e il Consiglio d'Europa, che ha sostenuto politicamente e finanziariamente, e che offre l'opportunità di compiere progressi su tutti questi aspetti. 6926/15 bag/bp/S DG C 2B 4 IT 14. Dal 2011, l'UE ha fatto dell'accompagnamento del processo elettorale una delle sue priorità. In tale contesto, ha fornito nel 2014 assistenza tecnica all'ISIE, ha sostenuto gli sforzi della società civile tunisina e ha inviato una missione di osservazione elettorale che ha formulato raccomandazioni. L'UE mantiene il suo impegno a proseguire tale sostegno, in particolare ai vista dell'organizzazione delle prossime elezioni locali e regionali. 15. L'UE desidera rafforzare la cooperazione con la Tunisia nel settore della sicurezza, anche per quanto riguarda la gestione integrata delle frontiere nel cui ambito è stato adottato nel 2014 un programma precursore dell'UE finalizzato a sostenere la modernizzazione dei metodi di lavoro e la cooperazione. L'UE, che dal 2012 ha avviato un dialogo in materia con le autorità tunisine, è determinata a sostenere un'autentica riforma del settore della sicurezza, fondata sulle disposizioni della nuova costituzione che sancisce uno stato di diritto moderno e democratico. In questo contesto, l'UE invita altresì la Tunisia a riformare l'attuale legislazione antiterrorismo dotandosi di norme compatibili con le conquiste democratiche. La firma, da parte della Tunisia, delle principali convenzioni della Conferenza dell'Aia permetterebbe a sua volta di migliorare sensibilmente la cooperazione giudiziaria in materia civile con l'UE. 16. L'UE ribadisce inoltre il suo incoraggiamento alle autorità tunisine nei loro sforzi volti a garantire che i responsabili degli assassini politici del 2013, in particolare quelli di Chokri Belaid e Mohamed Brahmi, siano assicurati alla giustizia e rispondano dei loro atti nel quadro di processi equi. 17. Dinanzi all'entità dei rischi legati al terrorismo che richiedono una risposta internazionale coordinata, l'UE intende intensificare la cooperazione con la Tunisia e altri partner chiave della regione attraverso un dialogo politico specifico e l'identificazione di progetti concreti che consentano di combattere il terrorismo e le sue cause profonde, in particolare il fenomeno dei combattenti terroristi stranieri e la radicalizzazione, nel rispetto dello stato di diritto e delle libertà individuali fondamentali. 6926/15 bag/bp/S DG C 2B 5 IT Aspetti socioeconomici 18. L'UE ribadisce il suo sostegno alle autorità tunisine e alle forze economiche e sociali per attuare le necessarie riforme socioeconomiche, secondo un approccio decentrato e nel rispetto dei principi dello sviluppo sostenibile. 19. L'intervento dell'UE in materia di inclusione sociale attiva accompagnerà gli sforzi del governo secondo le priorità che esso avrà individuato nei settori portanti e in quelli di potenziale sviluppo in futuro. L'UE incoraggia le autorità tunisine ad attuare, in cooperazione con le parti sociali, riforme del mercato del lavoro e delle politiche di creazione di posti di lavoro, in particolare ai fini dell'inserimento dei giovani e delle donne. Il rafforzamento delle istituzioni che inquadrano il mercato del lavoro e lo sviluppo del capitale umano permetteranno di lottare in modo più efficace contro la disoccupazione, la povertà e le disparità. 20. L'UE incoraggia inoltre il nuovo governo tunisino a intraprendere, per rafforzare la competitività dell'economia, azioni concrete allo scopo di migliorare il clima imprenditoriale, in particolare il codice degli investimenti, ridurre gli ostacoli al commercio e agli investimenti, sostenere le PMI in tutto il territorio, rafforzare la politica di partenariato pubblico-privato (PPP) adottando la nuova legislazione e il ricorso agli investimenti pubblici e privati onde favorire la creazione di posti di lavoro, nonché intensificare la cooperazione industriale tra UE e Tunisia come convenuto nella dichiarazione e nel programma di lavoro per la cooperazione industriale euromediterranea per il periodo 2014-2016. 21. Il ravvicinamento e l'allineamento progressivo della legislazione tunisina all'acquis comunitario hanno lo scopo di costruire solide basi per il partenariato. Tale approccio abbraccia i settori politici, umani, economici e commerciali. 6926/15 bag/bp/S DG C 2B 6 IT 22. In tale contesto, in seguito alla conclusione del processo preparatorio nel giugno 2014 e con l'obiettivo di sostenere la modernizzazione e la competitività dell'economia tunisina, l'UE ribadisce l'auspicio di avviare negoziati per la conclusione di un accordo di libero scambio completo e approfondito (ALECA). Questo accordo globale, che mira al ravvicinamento economico mediante l'integrazione progressiva dell'economia tunisina nel mercato interno europeo, sosterrà il modello economico scelto dalla Tunisia, secondo un approccio inclusivo che prevede la piena partecipazione della società civile e determina le modalità e il ritmo adeguati alla sua economia. L'UE è altresì pronta ad accompagnare la Tunisia nel processo negoziale e nell'attuazione del futuro accordo, affinché l'economia tunisina possa trarne il massimo beneficio possibile. 23. La decisione eccezionale adottata dall'UE di modificare i contingenti mensili di olio d'oliva tunisino nel 2015 per agevolare le esportazioni dopo un'ottima stagione è un segnale dell’intenzione dell'UE di fare in modo che la Tunisia possa beneficiare di tutte le componenti di questo partenariato. 24. L'UE ribadisce la volontà di accelerare i negoziati nei settori del trasporto aereo, in particolare in vista dell'accordo euromediterraneo sui servizi aerei, e la preparazione ai negoziati di un accordo sulla valutazione della conformità e l'accettazione dei prodotti industriali (ACAA), dopo la conclusione del processo preliminare di allineamento della normativa tecnica, delle norme e delle infrastrutture tunisine con il sistema dell'UE. L'UE ritiene che la conclusione di tale accordo, offrendo un accesso più facile ai rispettivi mercati, sarà senz'altro positiva per i settori prioritari selezionati dalla Tunisia, come quelli dei prodotti elettrici e dei materiali da costruzione. L'UE si compiace della ratifica da parte della Tunisia della convenzione regionale sulle norme di origine preferenziali paneuromediterranee e la invita a continuare a impegnarsi nel dibattito in corso sulla revisione delle norme di origine nell'ambito della convenzione. 25. L'UE invita la Tunisia a continuare a partecipare attivamente al dialogo euromediterraneo nel settore dell'industria tessile e dell'abbigliamento. 6926/15 bag/bp/S DG C 2B 7 IT Componente "scambi interpersonali" 26. In materia di migrazione, l'UE accoglie con favore l'imminente ripresa dei colloqui in vista dell'attuazione della «Dichiarazione congiunta che istituisce un partenariato per la mobilità tra la Tunisia e l'UE e alcuni Stati membri», firmata il 3 marzo 2014, e ricorda la sua disponibilità ad avviare negoziati sull'agevolazione dei visti e su un accordo di riammissione. Ricorda che l'obiettivo di questo partenariato è aiutare l'UE, la Tunisia e gli Stati membri interessati a rispondere in modo congiunto, globale ed equilibrato a tutti gli aspetti del fenomeno migratorio e offrire opportunità concrete ai cittadini ed alle autorità di entrambe le parti al fine di facilitare l'utilizzo dei canali regolari della migrazione e della mobilità, i legami tra migrazione e sviluppo, la protezione dei richiedenti asilo e dei rifugiati ed i diritti di tutti i migranti. In tale contesto, l'UE invita la Tunisia ad adottare un quadro giuridico che garantisca le protezione di queste tre categorie di persone. 27. L'UE desidera intensificare gli scambi con la Tunisia nei settori dell'istruzione superiore e della ricerca, e si compiace dell'impegno intrapreso dal paese a questo riguardo. Accoglie con favore la richiesta delle autorità tunisine di associazione della Tunisia al Programma quadro di ricerca e innovazione "Orizzonte 2020" e si propone di esaminare tale richiesta quanto prima. In tale contesto, l'UE ricorda l'importanza dell'accordo di cooperazione scientifica e tecnologica con la Tunisia che è stato valutato positivamente nel 2013 e che costituisce un prezioso ambito per la cooperazione scientifica tra la Tunisia e l'Unione europea. L'UE conferma altresì la volontà di proseguire e rafforzare la cooperazione scientifica con la Tunisia nel contesto regionale, in particolare sostenendo l'iniziativa "PRIMA", intesa a rilanciare il partenariato per la ricerca e l'innovazione nel Mediterraneo. L'UE incoraggia inoltre le autorità e gli attori tunisini a fare pieno uso del nuovo programma Erasmus + nel settore dell'istruzione superiore e della gioventù, ed è pronta a prendere in considerazione misure di sostegno a tal fine. 6926/15 bag/bp/S DG C 2B 8 IT Componente "sviluppo sostenibile" 28. L'UE si rallegra dei progressi compiuti nel settore della società dell'informazione, in particolare per quanto riguarda la finalizzazione del piano nazionale strategico «Tunisia digitale 2018» che mira a rendere la Tunisia un paese ospitante nel settore delle attività informatiche e a creare posti di lavoro, nonché dei progressi nel campo della ricerca e dell'innovazione, in particolare per quanto riguarda gli accordi conclusi con organismi o enti internazionali riconosciuti. Infine, l'UE accoglie con favore la conclusione dell'accordo sulla convalida dei brevetti europei con la Tunisia, che mira a semplificare l'accesso alla tutela brevettuale in Tunisia per richiedenti e titolari di brevetti europei. 29. La scelta della Tunisia a favore dell'economia verde e l'inclusione nella costituzione di vari capitoli dedicati alla natura e allo sviluppo sostenibile dimostrano un impegno che l'UE desidera parimenti accompagnare. Sulla base degli articoli relativi alla protezione della natura e allo sviluppo sostenibile contenuti nella nuova costituzione e delle raccomandazioni scaturite dal gemellaggio in materia di sostegno istituzionale nei settori della protezione dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile conclusosi nel giugno 2014, l'UE incoraggia la Tunisia ad adottare standard più efficaci, in particolare per quanto riguarda gli aspetti legislativi e istituzionali. L'UE invita altresì la Tunisia ad adottare misure per migliorare la gestione dei rifiuti e promuovere l'integrazione dell'economia circolare e della dimensione ambientale nei settori prioritari come l'agricoltura, i trasporti, il turismo e l'industria. L'UE accoglie favorevolmente la partecipazione della Tunisia alle iniziative regionali, in particolare al progetto di disinquinamento del Mediterraneo e di gestione integrata dell'acqua. 6926/15 bag/bp/S DG C 2B 9 IT 30. L'UE accoglie con favore l'organizzazione del dibattito nazionale sull'energia che si è concluso nel giugno 2014 e ha permesso al governo di elaborare una nuova visione per il mix energetico della Tunisia a medio e lungo termine e di mettere a punto una nuova strategia per la gestione dell'energia. Segue con interesse la messa a punto della strategia nazionale sul clima e ribadisce l'importanza che la Tunisia si impegni a ridurre le proprie emissioni di gas a effetto serra ancor prima del 2020. L'UE incoraggia altresì la Tunisia a preparare entro il primo trimestre del 2015 il suo contributo in termini di mitigazione al nuovo accordo sul clima applicabile a tutti. L'UE si compiace inoltre che la Tunisia abbia proseguito lo sviluppo delle azioni di mitigazione appropriate a livello nazionale, nonché il perfezionamento del suo sistema di monitoraggio e verifica delle emissioni di gas a effetto serra. Risorse finanziarie a sostegno degli obiettivi del partenariato privilegiato 31. Nel corso della transizione, l'UE ha mantenuto il proprio impegno finanziario sostanziale con la Tunisia, con un totale di finanziamenti a fondo perduto di circa 200 milioni di EUR per il solo anno 2014 nel quadro dello strumento europeo di vicinato (ENI). Tale importo comprende 50 milioni di EUR del programma «quadro» che rispecchia il riconoscimento da parte dell'UE degli sforzi dei paesi partner del vicinato in materia di riforme democratiche. È opportuno sottolineare che tra i paesi del vicinato europeo, la Tunisia è stata di gran lunga il paese che ha ricevuto la dotazione più elevata dei programmi multinazionali quadro: un quarto del bilancio del programma. 6926/15 bag/bp/S DG C 2B 10 IT 32. L'accompagnamento dell'UE per il 2014-2015 concerne i tre settori di concentrazione definiti nel quadro della programmazione strategica: riforme socioeconomiche per una crescita inclusiva, consolidamento degli elementi fondamentali della democrazia e sviluppo regionale e locale sostenibile. L'UE ribadisce inoltre il suo impegno a continuare a sostenere la transizione in Tunisia, politicamente e finanziariamente, all'altezza dei progressi compiuti e delle esigenze e priorità individuate dal nuovo governo. Nel maggio 2014 l'UE ha inoltre approvato un'assistenza macrofinanziaria, con un potenziale di 300 milioni di EUR di prestiti erogati in quote di 100 milioni. L'erogazione dell'assistenza è legata all'entrata in vigore dei documenti di prestiti, alla corretta esecuzione del programma con l'FMI, nonché al completamento delle riforme convenute nell'ambito dell'accordo di prestito con l'UE. 33. L'UE si è impegnata a definire con la Tunisia i programmi futuri, in linea con le strategie settoriali e i piani d'azione che il nuovo governo deve definire nel corso del 2015. Per il 2015, l'UE prevede un sostegno alla riforma del settore della sicurezza, alla formazione professionale e alla gestione delle finanze pubbliche per favorire il rafforzamento della governance economica pubblica. Questioni regionali 34. Sulla base della propria esperienza, l'UE è persuasa che l'integrazione regionale magrebina sia essenziale per operare in modo efficace e sostenibile a favore della stabilità, della sicurezza e dello sviluppo economico e sociale. Ricordando al riguardo la comunicazione del 17 dicembre 2012 intitolata "Sostenere il rafforzamento della cooperazione e dell'integrazione regionale nel Maghreb: Algeria, Libia, Mauritania, Marocco e Tunisia", riconosce il ruolo positivo svolto dalla Tunisia in tale contesto. 6926/15 bag/bp/S DG C 2B 11 IT 35. L'UE esprime il proprio sostegno al ruolo costruttivo svolto dalla Tunisia nel contesto regionale, in particolare per il suo contributo attivo alle diverse iniziative di cooperazione regionale, quali l'Unione per il Mediterraneo ed il dialogo 5 + 5. 36. L'UE rimane seriamente preoccupata per la crisi politica e di sicurezza in Libia, che ha conseguenze importanti in Tunisia e ramificazioni in diversi paesi del Sahel. I paesi limitrofi della Libia hanno un ruolo essenziale da svolgere nel contribuire a condurre le parti al tavolo dei negoziati: solo il dialogo può infatti consentire ai cittadini libici di trovare una soluzione duratura al conflitto. L'UE ribadisce il suo pieno sostegno alle Nazioni Unite ed è pronta ad accompagnare il processo una volta concluso l'accordo. ________________________ 6926/15 bag/bp/S DG C 2B 12 IT ALLEGATO II ASSOCIATION ENTRE L'UNION EUROPÉENNE ET LA TUNISIE ——— Bruxelles, le 11 mars 2015 - Le Conseil d'Association - UE-TU 2601/15 ORDRE DU JOUR PROVISOIRE du : La onzième session du Conseil d'Association UE-Tunisie en date du : 17 mars 2015 à: Bruxelles 1. Adoption de l’ordre du jour. 2. Adoption du compte rendu de la dixième session du Conseil d'association UE-Tunisie. 3. Adoption de la recommandation sur la mise en œuvre du Plan d'action 2013-2017. 4. Situation en Tunisie et dans l'Union européenne. 5. Partenariat Privilégié : état des relations UE-Tunisie, leur renforcement et perspectives. 6. Dialogue politique sur des sujets d’intérêt commun 1. 1 Point traité dans la partie informelle. 6926/15 bag/bp/S DG C 2B 13 IT