Il cinema

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Il cinema
IL CINEMA
Prima del cinema
Antenati della foto e del cinema furono i diorami, le
lanterne magiche, le stereoscopie il mondo nuovo
(o pantoscopio): sistemi di macchine in legno, fogli
di vedute, lenti convesse, fonti luminose, portati in
giro come spettacoli itineranti.
L'esperimento del Cavallo in movimento (Animal
locomotion) è una sequenza animata di un cavallo
da corsa al galoppo. Le immagini fotografiche
furono realizzate da Eadweard Muybridge e
pubblicate per la prima volta nel 1887 a Philadelfia.
L'Ottocento: il secolo delle macchine
Fotografia
Cinema
Treno
Industrie
Questi sono tutti strumenti figli della cultura
ottocentesca e che forniranno a più bassi costi
beni e servizi, grazie appunto al sistema
industriale che abbatte i costi e aumenta la
diffusione. Si parla di democratizzazione delle
folle
I fratelli Lumière
Produssero un singolo strumento che funzionava sia da
camera che da proiettore, il cinématographe, che
brevettarono il 13 febbraio 1894. La prima pellicola venne
girata con questo strumento il 19 marzo 1895; il film era
L'uscita dalle officine Lumière (La sortie des usines Lumière).
Il primo spettacolo a pagamento si tenne il 28 dicembre a
Parigi al Grand Café sul Boulevard des Capucines.
Andarono in tour con il cinématographe nel 1896 visitando
Londra e New York. Le immagini in movimento ebbero
un'immediata e significativa influenza sulla cultura popolare
con L'arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat (L'arrivée
d'un train à la gare de La Ciotat) e La colazione del bimbo
(Le Repas de bébé), e il primo esempio di commedia con la
farsa L'innaffiatore innaffiato (L'arroseur arrosé).
I primi cinema
Il cinema era itinerante, le prime proiezioni si facevano
sotto dei tendoni
Negli USA nacquero i nickelodeon, Il nome deriva
dall'unione della parola "odeon" (nome con cui nell'antica
Grecia si designavano gli edifici destinati alle
rappresentazioni musicali) con la parola "nickel", termine
che designava la monetina da cinque centesimi di dollaro
(nichelino), che serviva per pagarsi l'ingresso. il cinema,
economico e divertente, divenne uno dei passatempi
preferiti della classe lavoratrice delle metropoli, in
particolare operai e immigrati.
Le nazioni produttrici
FRANCIA: patria dei fratelli Lumière, il contributo di Georges Méliès fu
uno tra i più prolifici ed efficienti. È suo il primo film di fantascienza
della storia: Le Voyage dans la Lune, 1902. A questo periodo risalgono
le prime case di produzione: la Pathé Frères, fondata da Charles Pathé
nel 1896, e la Gaumont, fondata da Lèon Gaumont nel 1897.
STATI UNITI: Porter e il primo cinema americano (The Great Train
Robbery) del 1903, con i movimenti di camera i primi effetti speciali.
GRAN BRETAGNA: La scuola di Brighton, il cinema narrativo (David
Wark Griffith, Birth of a Nation (1915).
GERMANIA: I tre filoni principali in Germania furono l'espressionismo,
il Kammerspiel e la Nuova oggettività. Tra i registi più famosi vanno
segnalati almeno Friedrich Wilhelm Murnau (Nosferatu il vampiro,
1922), Georg Wilhelm Pabst e Fritz Lang (Metropolis, 1927).
ITALIA: Le prime opere si legano alle esperienze documentaristiche di
Filoteo Alberini.
L'Italia e lo sviluppo policentrico
Il boom della produzione cinematografica si ebbe fra il
1906 e il 1907 con la Cines di Filoteo Alberini
Roma , Milano, Napoli e Torino. Prima di Hollywood
Torino era la Mecca del cinema
I primi lungometraggi: La caduta di Troia (Itala), L'inferno
(Milano Films) e la Gerusalemme Liberata (Cines)
Film storico e peplum (spada e sandalo)
Il periodo aureo
Tra il 1910 e il 1914 il cinema italiano riscosse in ogni parte del mondo un
successo oltre ogni previsione, con kolossal storici e religiosi diretti da
Mario Caserini (Gli ultimi giorni di Pompei, del 1913), Enrico Guazzoni
(Marc'Antonio e Cleopatra sempre del 1913) e soprattutto Giovanni
Pastrone, che realizzò nel 1914 il celeberrimo Cabiria che ebbe il grande
onore di venire proiettato in anteprima alla Casa Bianca di fronte al
Presidente degli Stati Uniti d'America ed a tutto il personale.
Dal 1914 si affermò un nuovo genere, il dramma mondano, spesso tratto
da testi di D'Annunzio o di Henry Bataille. I film basati sulle nuove dive,
Lyda Borelli, Francesca Bertini e Lina Cavalieri, eclissano presto i film
spettacolari, imponendo sceneggiature melodrammatiche e ribollenti di
passioni implacabili.
In questo periodo si affermò anche un movimento d'avanguardia: il
Manifesto della Cinematografia Futurista risale al 1916 (ma alcuni
esperimenti erano già avvenuti anteriormente) e fu firmato, tra gli altri, da
Filippo Marinetti, Arnaldo Ginna, Bruno Corra, Giacomo Balla, ecc.
Cinecittà
1935: incendio della Cines. Nel 1937 rinasce lungo la
via Tuscolana, in piena campagna con il nome di
Cinecittà e fu una vera e propria città del cinema.
La storia di Cinecittà comincia durante il fascismo.
Negli anni venti l'industria cinematografica italiana
entrò in crisi venendo messa in ombra sia dalla
cinematografia americana che da quella tedesca.
Negli anni Trenta il regime sosteneva fortemente
l'importanza del cinema come strumento di
propaganda, varò una legge tendente a penalizzare le
importazioni e a stimolare la produzione nazionale
Hollywood
Il primo brevetto cinematografico fu del 1907.
Già nel 1920 Hollywood era divenuta il centro
dell'industria cinematografica americana per
eccellenza
Sistema produttivo basato sullo star system e
sull'happy ending
IL SONORO
I film muti avevano le didascalie ed erano accompagnati
nelle sale da musicisti dal vivo e dagli anni Venti con
musica registrata.
Il sonoro si effettuò con l'introduzione di una banda sonora
sincronizzata
Il primo film con sonoro prodotto a fini commerciali fu un
film della Warner Bros, Don Giovanni e Lucrezia Borgia,
del 1926.
In Italia, il primo film sonoro e parlato fu La canzone
dell'amore, realizzato nel 1930 da Gennaro Righelli e
tratto, per ironia della sorte, dalla novella di Luigi
Pirandello intitolata In silenzio.
IL COLORE
Colorazione manuale
Il primo processo di colorazione che ebbe successo
commerciale fu introdotto nel 1905 dalla Pathé Frères. Il Pathé
Color (ribattezzato Pathéchrome nel 1929) divenne uno dei più
accurati e affidabili sistemi di colorazione a maschere.
Il Technicolor è stato, dopo il britannico Kinemacolor, il
secondo procedimento di cinematografia a colori a essere
impiegato su larga scala e, dal 1922 al 1952, il più usato negli
Stati Uniti. Questo procedimento, famoso per i colori saturi e
realistici, è stato comunemente usato per girare film musicali,
come Il mago di Oz (The Wizard of Oz, 1939) e Cantando sotto
la pioggia (Singing in the Rain, 1952).
L'uso dei film a colori si affermò negli anni Cinquanta
Totò a colori è un film del 1952, diretto da Steno.
Neorealismo commedia all'italiana
e cinema d'autore
Il Neorealismo è stato un movimento culturale sviluppatosi in Italia tra l'inizio degli
anni quaranta e la metà degli anni cinquanta, che si è espresso soprattutto nella
narrativa e nel cinema. Il film di Visconti, Ossessione, del 1943, è considerato il
primo film neorealista.
Commedia all'italiana è il termine con il quale viene indicato un filone
cinematografico sorto in Italia nella seconda metà degli anni cinquanta del
Novecento e sviluppatosi nei successivi anni sessanta e settanta. L'espressione fu
coniata parafrasando il titolo di uno dei più grandi successi dei primi anni di questo
genere cinematografico, il film Divorzio all'italiana del regista Pietro Germi. Si
tentava di emanciparsi dal neorealismo affrontando le tematiche esistenziali da
punti di vista differenti, più introspettivi che descrittivi.
Fra gli anni Cinquanta e Settanta furono attivi in Italia importanti registi quali
Vittorio De Sica, Roberto Rossellini, Federico Fellini, Michelangelo Antonioni,
Pierpaolo Pasolini.
In Francia dal dopoguerra agli anni Settanta si sviluppò la stagione della Nouvelle
Vague alla quale si associano i nomi di Jean-Luc Godard e François Truffaut