UNI EN 1335 – 1 - Vigano` Office
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UNI EN 1335 – 1 - Vigano` Office
L’attività lavorativa trova nella seduta uno dei principali protagonisti. Ci si siede per lavorare a videoterminale , per riunirsi, per telefonare , per scrivere ma anche per rilassarsi e recuperare energie . L o s t a re s e d u t i , tuttavia, non è u n a f u n z i o n e statica ma, al contrario, d i n a m i c a e discontinua. Questa è la sfida che i produttori più attenti hanno raccolto, sviluppando sedute che g ar ant isc ano una p o s t u ra ‘ p e r s o n a l i z z a t a ’ , consona alle caratteristiche antropometriche del singolo utilizzatore , ed al tempo stesso sicura nell’utilizzo, ergonomica e gradevole nel design. V i g a n o ’ è da s empre i n p r i m a l i n e a n e l l o s v i l u p p o d i s o l u z i o n i avanzate e rivolge da anni la massima attenzione al design, alla dinamicità ed alla sicurezza delle proprie soluzioni come dimostrano le cer tificazioni rilasciate dal Catas. Non solo, propone in queste pagine alcuni consigli per l’uso corretto della seduta, perché al pari di una la seduta va scelta non solo per i l c o m fo r t ‘ e m o z i o n a l e ’ , che scaturisce dal design e dai rivestimenti, m a a n c h e p e r q u e l l o ‘ e r go n o m i c o ’ , risultato della felice interazione macchina, tra i meccanismi di regolazione , la conformazione della seduta e l’utilizzatore . 3 quando si è comodi si lavora meglio ...basta provare! Se proviamo a considerare il grado di influenza dell’ambiente di lavoro sulla produttività individuale , ci rendiamo conto del valore ‘ s t ra t e g i c o ’ d e l l a s e d u t a p e r u f fi c i o . In un mondo del lavoro che si apre a nuovi modelli organizzativi ad esempio la condivisione della stessa postazione di lavoro da par te di più persone (desk-sharing) - l a s e d u t a p e r u f fi c i o diventa spesso l’unica componente della postazione di lavoro i n g ra d o d i g a ra n t i re , grazie ai sistemi di regolazione di cui è dotata, la ‘personalizzazione’ dell’assetto. c h i l a v o ra i n u f fi c i o t ra s c o r re p i ù d i 8 0 . 0 0 0 o re d e l l a p ro p r i a v i t a l a v o ra t i v a i n p o s i z i o n e ‘ s e d u t a ’ - sebbene il corpo umano non sia stato Se poi consideriamo che ‘progettato’ per questo… - ci rendiamo conto di quanto sia centrale la corretta progettazione di uno strumento così ‘prezioso’. Non si tratta, infatti, di un oggetto staccato dalla nostra ‘persona’, m a d i u n v e ro e p ro p r i o ‘ p ro l u n g a m e n t o ’ d e l n o s t ro c o r p o , tanto più adeguato quanto più ‘neutro’ e ‘impercettibile’ nell’uso. La progettazione della seduta è oggi regolata da una serie di conoscenze nel campo della fisiologia della postura e da un pacchetto di norme (ripor tate nel seguito) che lasciano for tunatamente s e m p re m e n o s p a z i o a l l a i n t e r p re t a z i o n e s og ge t t i v a d e l c o m fo r t . Variare a piacere l’inclinazione del sedile , la sua altezza da terra, l’inclinazione dello schienale seguendo esclusivamente l’ispirazione formale non è oggi più possibile . Ma anche se si viaggia nella direzione di un comfor t oggettivo, c i p i a c e ca. 45-70 cm s u g ge r i re a i n o s t r i c l i e n t i d i ‘ t e s t a re ’ u n p ro d o t t o c o s ì p re z i o s o per almeno 8 ore 90° ca. 5-10 cm consecutive . 90° Noi ve lo consentiamo: chiamate il nostro numero telefonico e prenotate la Vostra prova perché…. quando si è comodi si lavora meglio! 4 5 cosa dice la norma UNI EN 1335 – 1-2-3 Caratteristiche costruttive, dimensionali, di sicurezza e prestazionali Generalità Le sedie devono essere stabili e devono permettere all’utilizzatore una certa libertà di movimento ed una posizione comoda. I meccanismi di elevazione e inclinazione previsti devono garantire una regolazione soggettiva della seduta in modo che questa sia adattabile alle diverse esigenze operative, stature e posture degli utenti. I sistemi di regolazione devono essere di facile uso, posti in modo da evitare azionamenti accidentali.Tutti gli elementi esterni della poltrona ed i meccanismi di regolazione presenti devono essere conformi. Le dimensioni funzionali delle sedie per uso generale devono essere conformi a quanto prescritto nella norma UNI EN 1335-1 (tipo A,B,C). Tutte le sedie non devono ribaltarsi quando provate secondo la norma UNI EN 1335-3. Le sedie devono rispettare i requisiti di sicurezza previsti dalla norma UNI EN 1335-2. Caratteristiche prestazionali UNI EN 1335 – 1 Dimensioni, determinazione delle dimensioni: UNI EN 1335-1 SEDIA TIPO A Con i requisiti dimensionali più restrittivi, rispetta più delle altre, le dimensioni antropometriche del 5° e del 95° percentile delle persone. - Inter vallo minimo di regolazione in altezza del sedile 400-510 mm. (con 120 mm. di escursione minima) - Profondità del sedile: solamente regolabile da seduti - Inclinazione del sedile: solamente regolabile (≥6°) - Inclinazione dello schienale: solamente regolabile (≥ 15°) - Altezza supporto lombare: solamente regolabile SEDIA TIPO B Con i requisiti dimensionali intermedi fra le classi. - Inter vallo minimo di regolazione in altezza del sedile 420-510 mm. (con 100 mm. di escursione minima) - Profondità del sedile: fissa o regolabile da seduti - Inclinazione del sedile: fissa o regolabile - Inclinazione dello schienale: solamente regolabile (≥ 15°) - Altezza supporto lombare: fissa o regolabile (con inter vallo minimo 170-220 mm.) SEDIA TIPO C Con i requisiti dimensionali minimi. - Inter vallo minimo di regolazione in altezza del sedile 420-480 mm. (con 80 mm. di escursione minima) - Profondità del sedile: fissa o regolabile da seduti - Inclinazione del sedile: fissa o regolabile - Inclinazione dello schienale: nessun requisito - Altezza supporto lombare: fissa o regolabile senza inter vallo minimo Prescrizioni di Legge Responsabilità Committente/Progettista Responsabilità Fornitore D.Lgs. n.626/94 all. VII art. 1.e) Il sedile di lavoro deve essere stabile, permettere all’utilizzatore una certa libertà di movimento ed una posizione comoda. I sedili debbono avere altezza regolabile. Il loro schienale deve essere regolabile in altezza ed in inclinazione (...) Linee guida art. 2.g) Il sedile deve (...) disporre del piano e dello schienale regolabili in maniera indipendente così da assicurare un buon appoggio dei piedi ed il sostegno della zona lombare. Definire destinazione d’uso della seduta. Verificare i requisiti richiesti dal Committente/Progettista rispetto alle norme richiamate dalla Legge. Se non conformi, segnalazione scritta al Committente /Progettista per definire responsabilità. 8 Prescrizioni di Legge Responsabilità Committente/Progettista Responsabilità Fornitore Linee guida art. 2.h) Il sedile deve (...) avere i bordi del piano smussati, in materiale non troppo cedevole, permeabile al vapore acqueo e pulibile. Definire destinazione d’uso della seduta. Verificare i requisiti richiesti dal Committente/Progettista rispetto alle norme richiamate dalla Legge. Se non conformi, segnalazione scritta al Committente /Progettista per definire responsabilità. Definire destinazione d’uso della seduta e richiedere al produttore il tipo di ruote, adeguate al pavimento. Mettere a disposizione del Committente/Progettista una gamma di ruote adeguata. Linee guida art. 2.i) Il sedile deve (...) essere facilmente spostabile anche in rapporto al tipo di pavimento. UNI EN 1335 – 3 Metodi di prova per la sicurezza: UNI EN 1 3 3 5 - 3 - Prove di stabilità - Resistenza al rotolamento - Prova di fatica delle ruote - Resistenza a fatica sedile e schienale - Resistenza a fatica dei braccioli - Carico statico sui braccioli Prescrizioni di Legge Responsabilità Committente/Progettista Responsabilità Fornitore D.Lgs. n.626/94 all. VII art. 1.e) Il sedile di lavoro deve essere stabile, permettere all’utilizzatore una certa libertà di movimento ed una posizione comoda(...) Linee guida art. 2.f) Il sedile deve essere di tipo girevole, saldo contro slittamento e rovesciamento, dotato di basamento stabile o a cinque punti di appoggio. Definire destinazione d’uso della seduta. Verificare i requisiti richiesti dal Committente/Progettista rispetto alle norme richiamate dalla Legge. Se non conformi, segnalazione scritta al Committente /Progettista per definire responsabilità. 9 cosa dice l a norma UNI EN 1335 – 1-2-3 UNI EN 1335 – 2 Requisiti di sicurezza delle sedie per ufficio: UNI EN 1 3 3 5 - 2 - Requisiti generali di sicurezza - Requisiti dei meccanismi di regolazione - Stabilità della sedia durante l’uso Tabella riepilogativa Caratteristiche prestazionali Dimensioni Norma di rif erimento UNI EN 1335-1 – 2000 Requisiti generali di sicurezza UNI EN 1335-2 – 2000 Stabilità UNI EN 1335-3 – 2000 Resistenza al rotolamento UNI EN 1335-3 – 2000 Prova di fatica delle ruote UNI EN 1335-3 – 2000 Resistenza a fatica sedile e schienale UNI EN 1335-3 – 2000 Resistenza a fatica dei braccioli UNI EN 1335-3 – 2000 Carico statico sui braccioli UNI EN 1335-3 – 2000 U l t e r i o r i c a ra t t e r i s t i c h e p re s t a z i o n a l i s o n o r i c h i e s t e d a l r i s p e t t o d e i re q u i s i t i m i n i m i d e l l e s e g u e n t i n o r m e U N I non ritirate c o n l ’ i n t ro d u z i o n e d e l l e n o r m e U N I E N Caratteristiche prestazionali Durata della rotazione del sedile Requisito livello 5 Norma di rif erimento UNI 8591 Durata del meccanismo di regolazione altezza sedile livello 5 UNI 9084 Resistenza alla caduta livello 5 UNI 9083 Ur to contro schienale e braccioli livello 5 UNI 9089 10