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Exhibits 2014 prof.ssa Monica Sambo Liceo Giuseppe Veronese Chioggia emonstrative experiments, incorrectly also called Exhibits, are small and fast qualitative experiences in which these two questions are asked: what am I observing? Why is that happening? D Meccanica Il pendolo a filo Materiale utilizzato: tre masse uguali, due fili della stessa lunghezza, un filo di lunghezza minore rispetto ai due fili precedenti, una base per i pendoli. Cosa osservare: in questo esperimento si osserva il comportamento di un pendolo a filo. In particolare l’esperimento si sviluppa in queste fasi: nella prima parte si confrontano due pendoli che hanno la stessa massa ma non la stessa lunghezza, nella seconda parte si confrontano due pendoli che hanno la stessa lunghezza e masse diverse. Nella prima parte dell’esperimento si osserva che il periodo di oscillazione dipende dalla lunghezza, cioé all’aumentare della lunghezza del filo aumenta il periodo di oscillazione. Nella seconda parte dell’attivitá il periodo di oscillazione del pendolo rimane costante pur aumentando la massa del sistema. Cosa vuol dire: conoscendo la relazione che lega il periodo di oscillazione di un pendolo con la lunghezza q di un filo e l’accelerazione di gravitá: T = 2π gl , si puó affermare che il periodo di oscillazione T é proporzionale alla lunghezza del filo e non dipende dalla massa. molla con una costante di rigiditá minore rispetto alle precedenti; una base di sostegno per pendoli. Cosa osservare: in questo esperimento si osserva il comportamento di un pendolo a molla. Nella prima parte dell’esperimento si considerano tre molle che hanno la stessa costante di rigiditá k, a queste molle si applicano tre masse diverse, si osserva che all’aumentare della massa aumenta il periodo di oscillazione. Nella seconda parte dell’esperienza le due molle hanno una costante di rigiditá diversa, si puó notare che all’aumentare della costante di rigiditá diminuisce il periodo di oscillazione del pendolo a molla. Cosa vuol dire: conoscendo la relazione per calcolare il periodo p di oscillazione di un pendolo a molla: T = 2π m k si puó affermare che il periodo di oscillazione T aumenta all’aumentare della massa, diminuisce all’aumentare della costante di rigiditá della molla. Il piano inclinato Materiale utilizzato: un piano inclinato munito di goniometro, masse e bilancia. Cosa osservare: inserire nel piatto del piano inclinato delle masse in modo da ottenere una situazione di equilibrio. Successivamente variare l’inclinazione del piano inclinato e trovare il rapporto tra le masse che si devono aggiungere nel carrello e nel piatto per ottenere una situazione statica. Cosa vuol dire: la situazione di equilibrrio si ottiene se e soltanto se la somma di tutte le forze applicate al carrello e al piattoé uguale allo zero. Se M é la massa aggiunta nel carrello ed m é la massa Il pendolo a molla aggiunta nel piatto, si deve risolvere questo sistema Materiale utilizzato: una serie di masse uguali, di due equazioni per ottenere la relazione che esiste tre molle con la stessa costante di rigiditá k, una tra M e m: Page 1 of 4 Figure 1: Piano inclinato Figure 2: Emisferi di Magdeburgo T − M gsenα = 0 e −T + mg = 0 da cui si ottiene: nel 1657, una spettacolare esperienza alla quale asm = M senα, dove α é l’angolo del piano inclinato. sisté un enorme numero di concittadini. Cosa osservare: Appoggiare la valvola leggermente aperta degli emisferi sul disco della pompa a vuoto, ed azionare la pompa in modo da togliere l’aria Il moto rettilineo uniforme con la rotaia a all’interno. Dopo un breve intervallo di tempo sará cuscino d’aria quasi impossibile staccare i due oggetti metallici. Materiale utilizzato: una rotaia a cuscino d’aria, Cosa vuol dire: La pressione esterna degli emisferi un contatempi, un dispositivo di sganciamento e dei impedisce il loro distacco. Per separare gli emistraguardi a fotocellula. feri sará sufficiente inserire all’interno degli stessi Cosa osservare: la rotaia deve essere perfettamente dell’aria in modo che la pressione interna diventi orizzontale, si misurano i tre tempi e le relative dis- uguale a quella esterna. tanze percorse, si verifica che spazi uguali vengono attraversati in tempi uguali. Campanello elettrico Cosa vuol dire: il moto del carrello rettilineo uniforme e la velocitá risulta costante v = ∆s Materiale utilizzato: Pompa pneumatica, cam∆t . panello elettrico o qualsiasi altra sorgente di suono e campana di vetro Esperimenti con la pompa per il Cosa osservare: Il campanello viene posto sul pivuoto atto della pompa aspirante e si aziona collegandolo in cc ad una ddp di circa 10 V, infine viene coperto dalla Crepavesciche campana di vetro e si aziona la pompa. Si osserva Pompa pneumatica, che, man mano che l’aria viene aspirata, il suono del Materiale utilizzato: bichiere ricoperto con una pellicola trasparente (do- campanello diviene sempre pi impercettibile fino a scomparire. mopack) Cosa osservare: Un bicchiere di vetro, ricoperto Cosa vuol dire: Il suono e la luce sono due diversi da una pellicola fissata con un elastico alla estremitá tipi di onde: meccaniche ed elettromagnetiche. Le cava, viene appoggiato sul supporto della pompa onde meccaniche necessitano di un mezzo per propapneumatica. Azionando la pompa, estraiamo l’aria garsi, quale l’aria, mentre le onde elettromagnetiche dalla campana. La pellicola si gonfia fino a rompersi. si possono propagare anche nel vuoto. Quando viene Cosa vuol dire: La pressione esercitata dall’aria tolta l’aria dalla campana di vetro, viene tolto il esterna, non piú bilanciata da quella in precedenza mezzo di propagazione per le onde sonore, mentre esercitata dall’aria interna, provoca in pochi istanti la propagazione delle onde elettromagnetiche non viene influenzata; per questo non si recepisce piú il la lacerazione della pellicola. suono del campanello, mentre gli oggetti interni alla campana sono ancora visibili. Emisferi di Magdeburgo Materiale utilizzato: Pompa pneumatica, emisferi di Magdeburgo Notizie storiche: Intorno al 1655 Otto von Guericke (1602-1686), borgomastro di Magdeburgo, mise a punto una pompa pneumatica che poteva estrarre l’aria da recipienti a tenuta. Grazie a questo nuovo strumento, von Guericke poté allestire a Magdeburgo, Tubo di Newton Materiale utilizzato: Pompa pneumatica, tubo di Newton con due oggetti di massa diversa all’interno Notizie storiche: L’esperimento del tubo a vuoto é stato ideato e progettato da Galileo Galilei, che non Page 2 of 4 in aria. Quando invece, per mezzo di una pompa pneumatica, viene tolta l’aria da sotto la campana, si nota che la bilancia s’inclina pendendo dalla parte della sfera cava, che nel vuoto pesa dunque di piú del contrappeso. Cosa vuol dire: La sfera, avendo un volume maggiore, sposta una maggiore quantitá d’aria ricevendo cosı́ una spinta maggiore verso l’alto che le permette di stare in equilibrio con il contrappeso posto sulla bilancia. Figure 3: Campanello elettrico é stato peró il suo esecutore, a causa dell’inesistenza di macchine pneumatiche. Il primo scienziato ad eseguire questo esperimento é stato Isaac Newton. Cosa osservare: Nel tubo di vetro sono state inserite una piuma, una sfera di metallo e un pezzettino di cartone; ad una estremitá del tubo si trova un rubinetto dal quale, per mezzo di una macchina pneumatica é possibile aspirare l’aria dall’intero tubo. Se all’interno del tubo é presente l’aria, si puó notare che capovolgendo lo strumento la sfera di metallo tocca l’estremitá del tubo per prima, il cartoncino per secondo e la piuma per ultima. Se invece al tubo é stata tolta l’aria, si puó notare che tutti e tre gli oggetti nel tubo cadono contemporaneamente. Cosa vuol dire: l’esperimento del tubo di Newton serve a dimostrare come in assenza di aria sia valido il principio di Galileo Galilei, secondo cui ogni corpo cade con la stessa accelerazione, e pertanto due oggetti lasciati cadere contemporaneamente arrivano nello stesso istante. In aria la differente velocitá di caduta dei gravi é dovuta alla diversa resistenza che l’aria pone sui corpi. Baroscopio Materiale utilizzato: Pompa pneumatica, Baroscopio Notizie storiche: Il baroscopio, strumento inventato da Otto von Guericke (1602-1686), serve per la dimostrazione del principio di Archimede applicato ai gas, secondo cui ”un corpo immerso in un fluido riceve una spinta dal basso verso l’alto uguale al peso del fluido spostato”. Cosa osservare: l’esperimento consiste nel porre sotto una campana di vetro una bilancia che invece dei due piatti consueti ha agganciati da una parte una sfera cava di grande volume, dall’altra un peso di massa maggiore ma di minor volume. Si nota subito che i due pesi sono perfettamente in equilibrio Palloncino nel vuoto Materiale utilizzato: Pompa pneumatica, campana di vetro, palloncini. Cosa osservare: Si prende un palloncino di gomma, lo si gonfia leggermente e lo si annoda all’estremitá. In seguito lo si mette sotto ad una campana di vetro insieme ad un palloncino vuoto, collegata tramite un tubo ad una macchina pneumatica che toglie da sotto la campana tutta l’aria presente, creando il vuoto. Dopo poco tempo dall’accensione della macchina pneumatica il palloncino comincia a gonfiarsi sempre di piú. Se invece si toglie dalla campana il tubo che la collega alla macchina pneumatica, cosı́ da lasciar entrare l’aria, il palloncino si sgonfia fino a ritornare allo stato iniziale. Cosa vuol dire: Con questo esperimento viene verificata la legge di Boyle, cioé a temperatura costante pV = cost: appena la pressione esterna diminuisce, grazie all’aspirazione dell’aria, il volume dell’aria all’interno del palloncino aumenta; viceversa quando la pressione esterna aumenta, il volume dell’aria nel palloncino diminuisce. Tutto ció avviene perché i gas, al contrario dei solidi e dei liquidi, non hanno un proprio volume e quindi, in assenza di pressione esterna, le loro molecole possono allontanarsi tra di loro a piacimento. Ebollizione dell’acqua a temperatura ambiente Materiale utilizzato: Pompa pneumatica, bicchiere con acqua. Cosa osservare: Eliminando l’aria all’interno della campana a vuoto si osserva che l’acqua bolle pur mantenendosi a temperatura ambiente. Cosa vuol dire: In situazioni normali l’acqua bolle a circa 100o C, questo perché a quella temperatura il calore conferisce alle molecole un’energia cinetica sufficiente per spezzare i legami dello stato liquido e le molecole si possono liberare sotto forma di gas; sarebbe peró piú corretto dire che questo accade Page 3 of 4 a quella temperatura (100o C) e a quella pressione (1 atm). Togliendo l’aria si abbassa la pressione e l’acqua bolle ad una temperatura minore dei 100o C, esattamente a temperatura ambiente. Ottica Un raggio di luce Materiale utilizzato: Il banco ottico é costituito, normalmente da una solida sbarra di acciaio, munita di suddivisioni millimetrate; su di esso possono essere fissati mediante dei sostegni, chiamati cavalieri, i vari strumenti per le esperienze. Il proiettore diottrico é costituito da una lampada e da una portalampada che possono scorrere all’interno di un tubo cilindrico detto carter. Nell’altro estremo del tubo puó scorrere una lente convergente (condensatore) (30 W, 6V). Si definisce prisma ottico un mezzo ottico delimitato da due facce piane e non parallele. In alternativa puó essere usato un proiettore magnetico. Osservazione 1: La luce viene scomposta nelle sette componenti monocromatiche (colori dell’arcobaleno) cioé si disperde. Inserendo un secondo prisma nel cammino ottico del fascio deviato si osserva che le componenti non possono essere scomposte ulteriormente. Inserendo nel cammino ottico della luce una lente convergente (f = 15 cm), questa si ricompone e diventa bianca. Inserendo dei filtri nel cammino ottico, vicino allo schermo si possono effettuare delle interessanti osservazioni, ad esempio inserendo un filtro verde, questo assorbe tutte le componenti tranne il verde che é l’unica che riesce passare attraverso il filtro. Se, successivemente, si inserisce nel cammino ottico un filtro rosso allora si ossserverá una situazione di estinzione. Definizione La luce é un’onda trasversale e la vibrazioni dell’onda é sempre perpendicolare alla direzione di propagazione secondo infiniti piani paralleli. Osservazione 2: La polarizzazione della luce: inserendo due filtri polarizzatori nel cammino ottico della luce, si possono effettuare ulteriori osservazioni. Il microscopio polarizzatore: che cos’é e a che cosa serve. Osservazione di una sezione sottile di roccia a nicol paralleli ed incrociati. La corrente indotta Esperimento di Faraday Cosa osservare: se si avvicina o si allontana il magnete alla bobina, si osserva nel galvanometro lo spostamento dell’indice che indica un passaggio di corrente. Cosa vuol dire: con una variazione del flusso del campo magnetico si genera corrente che viene chiamata corrente indotta, il flusso del campo magnetico viene definito come: φ = BScosα, e in questa esperienza di Faraday varia l’angolo α. Alternatore Materiale utilizzato: alternatore e galvanometro. Cosa osservare: girando la manovella dello strumento, viene fatto ruotare il magnete all’interno della bobina, ai capi della quale sono collegati due led, uno rosso ed una verde che si accendono in modo alternato. Cosa vuol dire: i fenomeni che si osservano sono quelli dell’induzione elettromagnetica e la produzione di corrente alternata. In tal caso il flusso del campo magnetico é variabile ed il suo andamento ha carattere sinusoidale. Il carattere alternato della corrente lo si puó osservare direttamente nel galvanometro e dall’accensione alternata dei due led colorati. Motore dinamo Materiale utilizzato: modello di dinamo. Cosa osservare: ruotando la manovella dello strumento si produce energia meccanica che viene trasformata in energia elettrica. Cosa vuol dire: la dinamo é una macchina rotante in grado di trasformare energia meccanica in elettrica. Essa gode del principio di reversibilitá in quando si puó effettuare il viceversa (motore elettrico) cioé trasformare energia elettrica in energia meccanica, il fenomeno fisico che permette la trasformazione dell’energia meccanica in elettrica si chiama induzione elettromagnetica. Nella dinamo si fa ruotare una parte mobile chiamato rotore rispetto ad una parte fissa chiamata statore. La potenza elettrica che si osserva attraverso l’intensitá luminosa é direttamente proporzionale alla velocitá di rotazione. Ringraziamenti Si ringraziano tutti gli studenti delle classi dell’indirizzo scientifico per il contributo fornito e per la loro disponibilitá. Materiale utilizzato: una bobina con N spire, cavi di collegamento, un galvanometro, un magnete rettangolare. Page 4 of 4