La Voce di Romagna - Unindustria Rimini
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La Voce di Romagna - Unindustria Rimini
UNINDUSTRIA RIMINI Lunedì, 29 giugno 2015 UNINDUSTRIA RIMINI Lunedì, 29 giugno 2015 Stampa Locale 29/06/2015 Corriere di Romagna Pagina 6 1 Aeroporto. L' Ufficio informazioni turistiche è chiuso dal 2014 29/06/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 13 2 E c' è molto ancora da fare: segnalazione su quello che non va.... 29/06/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 13 4 L' emorragia di passeggeri 29/06/2015 Corriere Imprese Pagina 2 6 Al primo posto Ferrara è capolista con 7.425 imprese in rosa su un... 29/06/2015 Corriere Imprese Pagina 2 Dalla Guidi alla Seragnoli Ora il potere è donna MARIA CENTUORI 7 29 giugno 2015 Pagina 6 Corriere di Romagna Stampa Locale Aeroporto. L' Ufficio informazioni turistiche è chiuso dal 2014 Gambaccini (Rimini reservation): «Aspettiamo AiRiminum. Pronti a riaprirlo se ci saranno le giuste condizioni» RIMINI. L' Ufficio di accoglienza turistica all' aeroporto di Rimini resta solo un ricordo. Dai giorni del fallimento di Aeradria, lo Iat situato dentro il Fellini è stato smantellato e mai più riallestito. Un' immagine tutt' altro che accogliente per coloro che sbarcano in Riviera anche se il presidente d i AiRiminum Laura Fincato ha spiegato che «nelle prossime settimane alcune delle aree interne del Fellini cambieranno look. In attesa di lavori strutturali, previsti dopo ottobre, abbiamo deciso di vestire in modo nuovo già quest' estate alcuni spazi in cui transiteranno i viaggiatori: vogliamo offrire ai passeggeri la sensazione della vacanza». Affermazioni che però stridono con l' assenza di un punto informazioni dentro il Fellini. «Il contratto per l' ufficio dell' aeroporto n o n è stato rinnovato. Tutto è rimasto come a ottobre 2014, quando con il fallimento di Aeradria abbiamo dovuto sgomberare quegli spazi» spiega Ivan Gambaccini, presidente di Rimini reservation (la società del Comune che si occupa di promozione turistica). Da allora «con AiRiminum non ci siamo ancora incontrati, perché nei primi mesi di attività la nuova gestione aveva altre priorità, a partire dalla definizione del piano voli 2015». Il presidente Gambaccini chiarisce di aver inviato una lettera ad AiRiminum in cui si manifesta l' interesse di riaprire il punto accoglienza: «Avrei voluto incontrare i vertici di AiRiminum in occasione della presentazione del Piano industriale, ma non è stato possibile». «Probabilmente aggiunge il peresidente per quest' estate non se ne farà nulla, anche perché se arrivano dei voli charter la presenza dello Iat non è imprescindibile. Molto più interessanti per noi, sono invece i voli di linea, i cui passeggeri solitamente non viaggiano con un' organizzazione alle spalle. E' chiaro però che serve un traffico aereo adeguato: l' idea è quella di riaprire. Se non sarà possibile faremo altro. AiRiminum proprio la scorsa settimana ha cominciato a ragionare della riorganizzazione degli spazi interni del Fellini: se saremo coinvolti, noi vogliamo esserci ma ovviamente anche in base a numeri e costi». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 29 giugno 2015 Pagina 13 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Stampa Locale E c' è molto ancora da fare: segnalazione su quello che non va. Autonoleggio, bancomat e negozi restano le pecche più evidenti L' aeroporto ha riaperto da più di due mesi e per fortuna l' infrastruttura più importante del territorio e allo stesso tempo la peggio sfruttata da almeno quindici anni a questa parte, ha ricominciato a portare turisti in Riviera. Avremo tuttavia un bel calo passeggeri (e quindi di turisti, vista la relazione diretta che c' è tra arrivi al Fellini e presenze turistiche in Riviera), anche solo confrontando i dati di quest' anno con quelli della gestione provvisoria, e questo non è un gran risultato, anche se va detto che le tensioni con la Russia non aiutano di certo... Finora nessun "nuovo volo" è arrivato con la nuova gestione, anzi ne sono stati persi dei vecchi... L e g g i a m o n e l l ' i n t e r v i s t a a l l a Presidente Fincato, che sono previsti lavori per rendere più accogliente la struttura da parte degli utenti. Ma purtroppo la situazione attuale dell' aeroporto dal punto di vista dell' accoglienza al passeggero, non sembra affatto soddisfacente, mancano infatti alcuni servizi essenziali; a Rimini aeroporto n o n s o n o presenti le principali compagnie di autonoleggio, non c' è il bancomat e la maggior parte dei negozi è chiusa. Il motivo pare sia la richiesta di sproporzionati canoni di affitto come se si stesse parlando dell' aeroporto di Venezia che fa 20 volte il traffico di Rimini. Quindi zero servizi e zero ricavi, e altrochè accoglienza, l' aeroporto sembra il deserto dei tartari. Non si pensi che realizzando sale per slot machine o simildiscoteche o altre invenzioni si diano servizi basilari al passeggero perchè essi sono gli stessi in qualsiasi aeroporto al mondo che si rispetti, e al momento al Fellini sono assenti. Eppure tutto il tessuto economico dell' indotto ha fatto il tifo per Airiminum, cosi come tutto il territorio della Riviera, ma purtroppo una bella fetta di persone, operatori economici che facevano parte di questo indotto, e che pagavano e hanno sempre pagato e non minimamente responsabili dei danni delle gestioni precedenti, dopo il danno della chiusura dello scalo oggi si ritrovano pure la beffa: diverse decine di persone, imprenditori che hanno anche investito nella propria attività, si ritrovano oggi, con la stagione turistica saltata e senza prospettive per il futuro... cosi come i dipendenti che lavoravano presso di loro. Gilberto Riccardi, Angela Russo, Edoardo Fabbri, Luca Pari, Roberto Angelini, Clementina Buda, Elisa Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 2 29 giugno 2015 Pagina 13 < Segue La Voce di Romagna (ed. Rimini) Stampa Locale Casadei, Antonella Berardi, Monia Lolli, Roberto Casadei, Vadim Vadchenko, Thomas Parise, Silvana Berti e altre svariate decine di persone. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 29 giugno 2015 Pagina 13 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Stampa Locale AEROPORTO DI RIMINI. L' emorragia di passeggeri Si ritiene corretto premettere che la causa della perdita del traffico che si registrerà nel 2015 non potrà essere addebitata alla nuova società di gestione bensì, a nostro avviso, come vedremo, alla mancata volontà da parte dell'ENAC di applicare la prevista normativa per evitare la chiusura dello scalo. Dal programma voli settimanali che il gestore aeroportuale pubblica su internet è possibile tracciare una previsione di consuntivo del mese di giugno e confrontarlo con lo stesso mese dell'anno scorso quando si verificò l'arrivo di 210 voli e 35.108 passeggeri provenienti dal Belgio, Bielorussia, Finlandia, Estonia, Germania, Lussemburgo, Russia che rappresentò l'84% degli arrivi. Dai 13 Paesi dell'Europa Occidentale, che in passato hanno rappresentato il primato del traffico, solo quattro Belgio, Finlandia, Germania, Lussemburgo hanno dato con 4.283 passeggeri un modesto contributo pari al 13% del totale. Abbiamo perso i mercati della Gran Bretagna, Irlanda, Danimarca, Svezia e Norvegia. Nel giugno di quest'anno, secondo le nostre previsioni, dovrebbero arrivare circa 98 voli (53%) e 14.450 passeggeri (69%) così ripartiti: Belgio 461 (37%), Bielorussia 584 (24%), Estonia 590 (+31%), Finlandia 1.456 (8%), Francia 258 (+100%), Germania 1.604 (+24%), Lussemburgo 479 (27%), Russia 9.020 (70%) che, sul totale arrivi, passa dall'84% al 62%. Va ricordato che nel triennio 20112014 su un totale di 1.128.403 arrivi la Russia, con 658.965 passeggeri, ha rappresentato il 58%. L'importanza del mercato russo è altresì dimostrata dal fatto che da gennaio a ottobre 2014 (mese di chiusura dell'aeroporto) Rimini è stata collegata con 14 città, ivi compresa San Pietroburgo le cui relazioni risalgono alla metà degli anni '90 e, pertanto, non può essere considerato dall'ufficio stampa di Airiminum come un nuovo collegamento. Le difficoltà che si riscontrano nel mese di giugno sono dimostrate anche dalla ripartizione degli arrivi nei giorni della settimana i cui voli sono così programmati. Lunedì: nessun volo (1); martedì: (); mercoledì: 4 (5); giovedì: (1); venerdì: (); sabato: 19 (15); domenica: 1 (8). La tipologia di volo dei 24 arrivi settimanali (30): 12 sono collegamenti charter (26) e 12 di linea (2). Da una ipotesi di consuntivo sulla base della programmazione voli della settimana tipo del mese di giugno e degli aumenti e decrementi dovuti alla stagionalità di diversi collegamenti, si può supporre (salvo un netto miglioramento dopo la stagione estiva) che alla fine del 2015 i passeggeri in arrivo saranno circa 70.000. Risultato poco confortante che rappresenta una perdita rispetto al periodo gennaioottobre 2014 del 70% (pax arrivati 254.183) e del 79% se si fa riferimento alla media degli arrivi di 331.000 previsti nei piani di sviluppo presentati dalle 4 società che hanno partecipato alla gara indetta dall'ENAC nel Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 4 29 giugno 2015 Pagina 13 < Segue La Voce di Romagna (ed. Rimini) Stampa Locale giugno 2014. LA CAUSA DELLA FLESSIONE E LA PERDITA ECONOMICA. La chiusura dello scalo per cinque mesi (novembre 2014marzo 2015) non solo ha causato una rilevante perdita di passeggeri, ma il conseguente balletto per la data di apertura dello scalo ha sostanzialmente compromesso la programmazione voli aprile dicembre, come risulta dal consuntivo giugno 2015. In cifre la perdita rispetto al 2014 può essere valutata in circa 164.000 passeggeri. Questo quadro poco edificante, che potrebbe far sorgere un serio contenzioso in quanto i partecipanti alla gara nel formulare i piani di sviluppo del traffico hanno certamente tenuto conto dei risultati del 2013 (movimento pax 562.830) lo si deve, a nostro avviso, alla presidenza dell' ENAC che, pur sapendo che il Tribunale non avrebbe concesso un' ulteriore proroga dopo il 31/10/2014, ha disatteso l' applicazione delle norme che prevedono la nomina di un commissario per la gestione dello scalo fino all' assegnazione della gestione totale (art. 13 del dec.521/97 e art.15 della convenzione di gestione). Si può valutare che il presunto mancato arrivo di 164.000 passeggeri comporterà una perdita di circa 390 milioni di euro relativa al mancato introito dell' indotto economico turistico e acquisti commerciali russi, oltre alla grave perdita del lavoro di buona parte dei dipendenti della precedente società. A tale riguardo ci permettiamo chiedere al Ministro dei Trasporti e Infrastrutture che da emilianoromagnolo conosce l' importanza e l e problematiche della nostra riviera se non sia opportuno verificare le responsabilità, anche economiche, degli amministratori dell' ENAC, provvedendo inoltre stante la vetustà degli incarichi alla loro "rottamazione". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 29 giugno 2015 Pagina 2 Corriere Imprese Stampa Locale Al primo posto Ferrara è capolista con 7.425 imprese in rosa su un totale di 32.938 centuali, ma diminuiscono le ditte individuali e le società di persone. Sempre secondo i dati del Registro delle imprese, le aziende maschili hanno fatto molto peggio scendendo dell' 1,5%. La prima provincia emiliano romagnola per percentuale di imprese femminili sul totale, secondo Unioncamere, è quella ferrarese con 7.425 aziende in rosa su un totale di 32.938 attive, con una percentuale del 22,5%. A seguire ci sono Piacenza con il 21,8%, Rimini con il 21,6% e Bologna con il 20,6%. A chiudere la classifica arriva Reggio Emilia che ha il 17,8% di ditte femminili. Che sia una terra in cui le donne ricoprono ruoli apicali lo testimonia Federica Guidi, già manager dell' azienda di famiglia Ducati Energia e ora chiamata da Renzi a guidare il ministero dell' industria. Poi c' è Tiziana Primori, amministratore delegato di «Eataly World», che per essere tra i promotori di Fico è stata da poco premiata come «Woman Ceo» dell' anno per Expo Women Global Forum. C' è poi Cristiana Fantozzi, titolare della «Fan tozzi Fgm Petroli Centese», e presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento. Su tutte svetta, in termini di peso industriale, il numero uno del colosso del packaging Coesia Isabella Seragnoli, appena insignita della laurea ad honorem in Ecomonia e management dall' Università di Bologna. Una laurea in ingegneria meccanica, conquistata in aula, ce l' ha invece Sonia Bonfiglioli, presidente e ad di un' altra big della meccanica come Bonfiglioli Group. A queste se ne aggiungono altre, come le «gemelle» della ristorazione collettiva della Legacoop, Antonella Pasquariello, presidente di Camst, e Chiara Nasi presidente della reggiana Cir. Nella moda una su tante: Giovanna Furlanetto, presidente della Furla. Nell' agroalimentare la signora Anna Majani, regina dei cioccolatini Fiat e l' amministratore delegato di Ferrarini Prosciutti Lisa Ferrarini che guida anche l' associazione dei salumifici italiani As sica. E in Confindustria Anna Maria Artoni dell' omonimo gruppo di logistica, è stata presidente nazionale del Gruppo giovani, succedendo ad Emma Marcegaglia mentre Simonetta Monica Talmelli, già alla guida della ferrarese Fa mar, è appena stata riconfermata presidente della Piccola Industria di Confindustria EmiliaRomagna. In Regione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 29 giugno 2015 Pagina 2 Corriere Imprese Stampa Locale Crescono al contrario dei colleghi maschi e rappresentano 85 mila aziende su 413 mila. Cna: «Resistono alla crisi perché più flessibili» Dalla Guidi alla Seragnoli Ora il potere è donna Donne che nella vita privata sono mamme, mogli e compagne, al lavoro sono manager e amministratori delegati di aziende piccole, medie, e multinazionali. Siedono dalla parte della «governance», studiano e applicano ardite strategie. Operano soprattutto nel campo dei servizi pubblici, sociali e in società di persone, ma anche nella dura meccanica. Sono le donne emiliano romagnole che in quanto a quote rosa negli ultimi anni hanno i numeri dalla loro. Senza però negare che c' è ancora molto da fare. Secondo i dati di Unioncamere il 20,5% delle imprese in Emilia Romagna è femminile, una percentuale che corrisponde a quasi 85 mila aziende delle 413 mila presenti in regione. Con una crescita dello 0,1% in un anno. Accelerano le società di capitale, che salgono di 6 punti per hanno un interlocutore dello stesso sesso nell' assessore alle attività produttive Palma Costi, già per anni in posizioni di primo piano nelle pubbliche amministrazioni. Le quote di genere debuttano nei consigli di amministrazione e nei collegi sindacali delle società quotate in Borsa a partire dall' agosto del 2012, all' incirca un anno dopo l' approvazione della legge Golfo Mosca. Subito dopo arrivano nelle società a controllo pubblico. Il 20% è la quota fissata per il primo rinnovo, il 33% per i successivi due. La percentuale delle «quote rosa» in EmiliaRomagna, secondo i dati regionali di Cna, è del 24,1%. Apripista Ferrara con il 27,72% di donne titolari, legali rappresentati e socie nelle aziende, a seguire Rimini e Bologna. Ultima, seppure con una buona percentuale di presenza femminile, Reggio Emilia con il 22,71%. Oggi in EmiliaRomagna le donne legali rappresentanti sono 4.468 (20,16%), le. MARIA CENTUORI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7