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RomaLive Pubblicazione mensile ANNO
IV n° 7 - luglio 2008
registrazione tribunale di Roma
110/2005 del 24/03/2005
Editore:
Sergio Di Mambro
Direttore Responsabile:
Sergio Di Mambro
Consulenti di redazione:
Domenico Dell’Omo
Redazione:
Viale degli Eroi di Rodi n. 214
Tel. 06/5083731
Grafica:
Fabio Zaccaria
Eva Tarantino
Stampa:
Ripoli snc
Hanno collaborato:
Fabio Zaccaria, Marta Cecchini,
Francesca Colaiocco, Barbara Frascà.
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La direzione si riserva di valutare i testi
pervenuti. Il materiale non verrà restituito.
Finito di stampare nel mese di
luglio 2008
4 editoriale - di Sergio Di Mambro
5 Intervista al Direttore Generale di
Sviluppo Lazio: Gianluca Lo Presti
9
14
18
21
Uno sguardo alle mostre
Municipio XII informa
Consiglio Regionale informa
Regione Lazio
5
Calendario fieristico 2008
29
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39
40
43
44
45
46
Note Storiche: Pixies
Romalive & IFO informano
Arte a Roma
Riletture
Bau & Miao: la rubrica degli animali
Bacheca annunci
9
Musica: Francesco Tricarico
Planet Cinema
Planet Flowers
La Regione informa
40
editoriale:
[ di • Sergio Di Mambro ]
Vorrei soffermarmi su cosa è successo negli ultimi
cinque anni nel XII Municipio. Un totale stravolgimento urbanistico e, direi, culturale. L’Eur non
sarà più lo stesso, e soprattutto diventerà qualcosa di diverso e, purtroppo, come spesso capita,
un centro di affari per pochi. La nuvola di Fuksas,
le torri ex-finanze, il Velodromo,
l’Europarco, l’acquario sotto il laghetto, l’interramento della Colombo, i nuovi centri commerciali di cui
si vocifera interrati nella zona di
piazza Marconi, la chiusura del Luneur con un progetto mastodontico. Un’infernale macchina di cemento e stress dove la qualità della
vita del cittadino è presa a calci. Certo l’Eur è nata nel periodo fascista,
ma non per questo bisogna stravolgerla e metterla a soqquadro. È difficile capire come certi professionisti, architetti, ingegneri, professori,
imprenditori, immaginano il futuro.
Forse vivremo tutti in alto, sulle “nuvole”, in alto e, invece di vedere la
luna, “ammireremo le torri “. Spesso mi chiedo: “Quale futuro?” Francamente è difficile rispondere, so-
4:romalive
prattutto pensando a chi gestisce il “potere”,
quello vero, sicuramente non i politici e nemmeno gli architetti, gli ingegneri o altro. Forse il potere è gestito da logge massoniche deviate senza
scrupoli? Forse il loro obiettivo è riportare Satana
in auge? Battute a parte: chi lo sa!
Il Testo Unico per l’Artigianato e le sue potenzialità
Intervista con il Direttore Generale di Sviluppo Lazio Gianluca Lo Presti
[ a cura di • Paola D’Angelo ]
Cos’è il “testo unico per l’artigianato”?
Quali sono le sue potenzialità?
Vogliamo parlare di questo con il Direttore Generale di Sviluppo Lazio Gianluca
Lo Presti. Il “testo unico per l’artigianato”, questa legge che dovrebbe regolamentare una materia complessa, Ce ne
può parlare?
È una legge regionale del 10 luglio 2007 ed è
un primo tentativo nel settore dell’artigianato
per riunificare diverse norme che negli anni
passati avevano regolamentato questo settore. Ha avuto una gestazione molto lunga, gestita in maniera efficace con le associazioni
che hanno dato un fortissimo contributo per
migliorare e affinare questa nuova legge. È il
testo unico, nel senso che racchiude e include
tutte le varie norme e interventi che prima
erano sparpagliati. Questo agevola la parte
della progettazione, quindi la parte di indirizzi strategici che dà la regione, perché questa
legge prevede un piano annuale e uno triennale, e inoltre semplifica tutte le attività in termini normativi.
Parliamo di un primo aspetto che per l’artigiano può essere sicuramente importante.
Ci sono finanziamenti per coloro i quali
svolgono questo mestiere nei vari settori?
Sicuramente sì. Il nuovo testo unico prevede
questa nuova definizione di Pacchetti Integrati per Agevolazioni PIA, inerventi diretti alle imprese artigiane. Per il 2008 l’ammontare
complessivo degli interventi è superiore ai sei
milioni di euro direttamente alle imprese artigiane. Questa sarà una delle azioni che seguirà direttamente Sviluppo Lazio in stretta connessione con la Regione, e saranno interventi
legati alla sicurezza nei luoghi di lavoro e all’assunzione di nuovo personale. Quindi
avranno delle indicazioni ben precise.
Precedentemente abbiamo parlato con
degli artigiani che, per quanto riguarda le
“Botteghe Scuola”, nella contentezza erano scettici. Secondo lei, saranno un momento importante per rivitalizzare e ridare nuovo slancio all’artigianato laziale?
Le “Botteghe Scuola” sono un’idea innovativa di questo nuovo testo unico. Le abbiamo
pensate insieme all’Assessore De Angelis, che
è il fautore di questa legge, per cercare di riattivare quegli aspetti formativi non in corsi
d’aula, ma direttamente sul posto di lavoro. È
una linea d’intervento che rientra nella legge,
e la stiamo inserendo nell’ambito del piano
operativo del Fondo Sociale Europeo, legato
proprio alla formazione. Noi siamo convinti
che possa essere uno strumento utile proprio
per non abbandonare quelle attività che, senza un supporto in termini di formazione sui
giovani, andrebbero perse.
Se, ad esempio, un giovane è interessato a
formarsi presso il settore dell’artigianato
utilizzando il mezzo delle “Botteghe Scuola”, riceve inizialmente un compenso?
Stiamo valutando, insieme all’Assessore Costa,
le modalità operative. Riteniamo che ci saranno
dei contributi sia alle imprese che ai giovani.
Si parla spesso della moda femminile, ma
in realtà a Roma è presente anche una
moda uomo a cui grandi star si sono rivolte, però questo mondo dell’artigianato, molto variegato, non riesce a consorziarsi per riuscire ad arrivare ai mercati
esteri. Avete pensato anche a questo?
Su questo abbiamo lavorato molto negli ultimi due anni e, sul fronte dell’internazionalizzazione, c’è una grossa collaborazione con
tutti gli attori del territorio inclusa la Camera
di Commercio e incluse tutte le associazioni.
Per quanto riguarda l’artigianato in senso lato, quindi la moda, Sviluppo Lazio ha realizzato diversi interventi. La moda è per il Lazio un
settore di eccellenza, ricordo le sfilate in Cina
e in Australia, recentemente abbiamo fatto
una sfilata più istituzionale in Egitto e non dimentichiamo Dubai dove ci sono state vendite Business to business. Tutti eventi che hanno
avuto un enorme successo in loco e sono serviti per far conoscere al mondo questa eccellenza nel settore della moda. Un altro settore
su cui abbiamo puntato con diverse missioni è
“L’oro per Roma”. L’artigianato dei gioielli è
un settore in cui abbiamo avuto un enorme
successo.
Stiamo cercando di creare dei modelli da
esportare all’estero, e non dimentichiamoci
neanche dell’internazionalizzazione in maniera inversa: facciamo venire l’estero nel Lazio. Per quanto riguarda, ad esempio, il settore dell’artigianato nautico, abbiamo avuto
delle missioni dall’estero in Italia, per conoscere ed apprezzare tutto il settore, e questo
porterà ad ottimi risultati nel futuro.
Ci sono altri finanziamenti di cui si parla e
che avete intenzione di mettere in campo
per quanto concerne l’artigianato, tenendo conto di come si vanno ad inter-
secare i distretti industriali con il sistema
della produzione artigianale?
Un altro intervento importante legato al “testo unico per l’artigianato” è il fondo di garanzia. Il supporto dell’accesso al credito tramite “Artigian Credito”, un partner con cui
ha già collaborato, per diversi anni, la Regione
Lazio in maniera fattiva. Poi c’è il tema dei distretti industriali e, quindi, le eccellenze del
territorio laziale vedono coinvolti anche gli artigiani. A breve ci sarà l’approvazione dei primi interventi sul POR, che quindi andrà a toccare i distretti industriali, le frontiere di eccellenza a livello tecnologico e in questo caso vedremo coinvolti gli artigiani anche tramite
l’approvazione recente della legge sull’internazionalizzazione. Internazionalizzazione sì,
ma solo per quei settori che sono già in grado,
e pronti, per affrontarla. Questi bandi che andremo a fare sull’internazionalizzazione, dunque, saranno mirati ad aiutare e supportare anche quei settori dell’artigianato di eccellenza.
Spesso l’imprenditore e l’artigiano non
ha il tempo per documentarsi. Ci sono dei
centri ai quali è possibile accedere per
avere delle informazioni circa la legge sul
testo unico, ma anche, e soprattutto, sulle modalità di accesso ai finanziamenti?
Per analizzare e valutare al meglio il testo unico e i bandi, c’è il nostro sito www.sviluppo.lazio.it. E per quanto riguarda i finanziamenti a cui accennavo prima, i sei milioni di
euro, Sviluppo Lazio li erogherà tramite gli
sportelli di “Artigian Credito”.
Un aspetto importante è che la Regione Lazio
ha immaginato la creazione di centri e servizi
per l’artigianato, quindi, il loro incentivo sarà
una delle misure che gestirà direttamente la
Regione. Luoghi in cui gli artigiani possano
avere il maggior numero di informazioni ed essere supportati nel migliore dei modi per poter
sfruttare al meglio gli interventi pubblici.
Il Direttore Gianluca Lo Presti
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Il telaio di Elena:
ANTICHE DONNE DI OGGI
[ a cura di • Alessia Niccolucci ]
Mento o non mento? Questo è il problema:
se sia più nobile opporsi ai colpi di un’ingiusta
valutazione oppure salvarsi il posto per cui si è
studiato e lavorato per vent’anni.
Che fare? Di fronte ai programmi degni di una
III media inadeguata approvati ad una maturità liceale? “Un programma per domarli e nel
buio incatenarli..”.
La soluzione del Codice da Vinci scioglierebbe
il dilemma e al posto dell’enigmatico volto del-
la Gioconda apparirebbe il tratto confuso della scuola italiani: “Chi è Renzo Tramaglino?”;
“Un personaggio di Pirandello” risponde la
impunita e impunibile candidata che viene
promossa con 62.
Orali tenuti in uno stentato dialetto romano e
pagati con un 21, con una promozione: ma il
ragazzo ha problemi, è povero, è straniero…
E io? Chi sono io che per 5 anni ho studiato e
raggiunto la media dell’8 e che all’orale mi ve-
do attribuito solo un 32 “perché studio a memoria la matematica?”.
Che fare? Mento o non mento?
Ma il “nostro istituto” deve essere salvaguardato e il ragazzo col piercing al sopracciglio
che non sa ripetere nemmeno la tesina di educazione fisica, ma è figlio di un albergatore,
DEVE essere promosso!
Che fare? Mento o non mento?
Che ne deve sapere una povera prof di lettere,
che legge poesie, parla una lingua morta che
mai come qui, nella scuola dove l’ignoranza
fa la hola, è stata pure sepolta? Ma non nei
Sepolcri che da 200 anni rendono eterni i caduti: nella bocca di sei bulli del litorale che rigano la macchina della prof che osa fargli domande fuori tesina.
Che fare? Mento o non mento?
Ho paura di crescere in questo mondo, ho
paura di far crescere i bambini in questo paese
dove un dirigente scolastico, un dipartimento,
accettano di “sopravvivere” per il fine mese e
ho paura di scoprire che, fra 10 anni, le scuole
così esisteranno ancora impunemente, mentre insegnanti fittizi, che premiano i picciotti e
non l’ingegno, continuino a lavorare danneggiando generazioni di studenti.
Che fare? Mento o non mento?
Taccio, che è meglio: e parlo di donne, di madri
che, se mi sentiranno, avranno la forza di battere un colpo. Anche la Legge, e la Giustizia,
anche l’Italia sono donne, ma non basta: non
basta perché sono troppo giovani per questo
luogo che rimane un paese per vecchi.
Auguratevi che questi diplomati entrino fra le
schiere dei disoccupati storici, perché se diventano ministri poi, non vi dovrete lamentare.
E l’ultimo chiude il pacco, chiunque sia, tanto
quest’anno i voti non si pubblicano…
Che fare? Mento o non mento?
Filomena
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Uno sguardo alle mostre
[ a cura di • Rossana Bartolozzi ]
Agostino Tassi
Palazzo Venezia • 19 giugno - 21 settembre
Agostino Tassi ha subìto purtroppo un destino di oblio pur essendo un grande artista, paesaggista e quadraturista: la mostra di
Palazzo Venezia vuole
riabilitarlo.
Nel suo tempo ebbe numerosi incarichi e affrescò i più importanti
Palazzi romani. Ten denzialmente un visionario, ilustrò il mondo
del fantastico pur tenendosi aderente alla
realtà. Ebbe un ruolo
primario nella Roma papale, da Paolo V a Urbano VIII, Innocenzo X.
Lavorò al Quirinale, al
Vaticano, nei Palazzi
Pallavicini, Odescalchi,
Costaguti e Taverna.
Collaborò con grandi artisti come Domenichino, Guercino e Lanfranco. Amò rappresentare soggetti che, pur rifacendosi al visibile, spaziavano nel mondo onirico, esaltando
il carattere teatrale a lui così congeniale,
nelle architetture, nelle tempeste di mare. Fu
abile quadraturista, specializzazione di non
facile esecuzione, in cui pochi si sono distinti. Purtoppo, però, la fama che ci tramandarono i posteri fu solo legata al processo per
stupro della figlia di Orazio Gentileschi,
Artemisia, che comunque si costruì una vita
decorosa e una fama come pittrice. Al seguito di questo processo il Tassi, che in realtà si
chiamava Buonamici, subì il carcere e in
seguito fu esiliato da Roma. Su questa vicenda fiumi di parole furono scritti ma poco si
parlò di come questo grande artista-decoratore incarnò nel '600, secolo di grandi personaggi, un ruolo di primissimo piano dovuto
sia alla sua notevole fantasia ma anche alla
grande operosità.
Mario Ceroli
Le forme in movimento • Siena 24 giugno - 7 settembre
La fortuna, se così possiamo dire, di Mario
Ceroli, è stata quella di essere entrato nel
quadro artistico italiano negli anni immediatamente anteriori ai fatidici ‘60 che aprirono
le porte alle nuove sperimentazioni artistiche, sia nel campo metodologico che ideologico. Erano, gli anni ‘60, gli anticipatori dell'Arte Povera, figlia non negletta della Pop Art.
Mario Ceroli vi entra a pieno diritto con la
sua ricerca di un materiale povero come il legno che forse, come dice l’artista, cominciò
ad usare per uno stato di povertà in cui viveva. Materiale che però nel tempo ha pienamente caratterizzato l’opera di Mario Ceroli,
tanto che pur usando materiali diversi, si è
identificato nell’artista che lavora, plasma il
legno e lo traduce in opere in continuo movimento. Negli anni ‘60, per questa sua capacità di esplorare i materiali, si introduce nelle
tematiche dell’arte povera, fenomeno italiano oggi riconosciuto come trampolino per il
superamento del linguaggio dell’arte, dando
ad esso un nuovo significato. Oggi Mario Ceroli ha la sua produzione artistica sparsa in tutto il mondo ed è riconsciuto dalla critica internazionale come un autorevole esponente di
quella ricerca.
L’artista ha spesso affrontato il tema del cavallo con architetture lignee che esprimono vigore ed eleganza. In particolare a Siena è esposto un monumentale gruppo di cavalli affian-
cati concepito come un unico organismo ma
differenziato: solido e autonomo al tempo
stesso.
È chiaro, ma anche voluto, il riferimento alle
battaglie di Paolo Uccello, che l'artista riecheggia con il fine di creare un'arte in movimento, un’arte in perenne divenire ma anche una sfida e un confronto con l’arte del
passato. L’artista, nel richiamarsi a Paolo Uccello, dice che la sua non è una “citazione”,
ma una trasformazione.
Un’altra opera di grande impatto creativo e
coloristico è il Maestrale, una grande onda
realizzata in scaglie di vetro.
L’artista si definisce modestamente un artigiano forse perché fin dagli inizi della sua car-
riera ha lavorato e plasmato un materiale povero ma caldo e pieno di vita come il legno.
Non a caso, osservando come ha modellato
con abilità, pazienza e diremmo con amore la
struttura anatomica del dorso dei suoi cavalli, possiamo avvertirne il lavoro abile e amoroso.
“Gli scultori generalmente tolgono, io nel mio
lavoro aggiungo”. Così dice Mario Ceroli alludendo alle sue opere, in particolare a quelle
in legno in cui con abilità estrema assembla
pezzi di legno, tagliati, forgiati e curvati.
Il Comune di Siena gli ha affidato l'incarico
di produrre il Palio che ogni anno viene consegnato alla contrada vincente
:9
romalive
Identità Rom
Rom
Identità
[ a cura di Barbara Frascà ]
I
l termine rom fa riferimento ad una delle etnie della popolazione romanì originaria dell’India del Nord. Si ritiene che il termine rom
designi gli artisti dell’India antica, in particolare cantanti, ballerini, attori e percussionisti intenti a trasmettere al popolo la saggezza indiana in un linguaggio più accessibile del sanscrito. Sotto le occupazioni mogol e soprattutto britannica la parola ha preso un senso
peggiorativo che non aveva precedentemente. A volte per indicare i rom vengono usati
nomi impropri che appartengono ad altre etnie come quello di zingari o nomadi. Il nomadismo oltretutto sta diventando un ricordo in
quanto molti di loro sono ormai stanziali da
generazioni.
La famiglia (padre, madre, figli) è la struttura
base della comunità rom. La famiglia estesa
I rom hanno subìto secoli di
schiavitù e persecuzioni. Per cinque
secoli furono costretti a vivere come
servi nei principati di Moldavia e
Valacchia, nell’attuale Romania e
ottennero la libertà solo nel 1855
comprende invece i parenti con i quali si allacciano rapporti legati anche agli interessi e agli
affari. Oltre alla famiglia estesa, presso i rom
esiste la kumpania, cioè l’insieme di più famiglie non necessariamente unite tra loro da legami di sangue, ma tutte appartenenti allo
stesso gruppo.
I rom adottano la religione appartenente alle
popolazioni locali fra cui vivono, perché la
considerano come un elemento culturale che
deve essere acquisito per realizzare una buona
integrazione sociale. Nella tradizione rom il rispetto tra le persone e i gruppi, come i gruppi
confessionali, risulta più importante dell’ideologia stessa. La lingua parlata dall’etnia rom è
la lingua romanì. È una lingua che presenta
forti analogie con i dialetti dell’India nord-occidentale.
In Europa, ancora oggi molti rom osservano
tradizioni di origine indiana, come il conside-
rare i momenti della nascita e della morte come profondamente impuri. O come il kris, che
sarebbe una sorta di corte di giustizia che risolve i conflitti interni a un villaggio.
Fra i rom le classi sociali come noi le intendiamo non esistono. Le ricchezze accumulate all’interno di una famiglia si distribuiscono. Le
uniche distinzioni all’interno delle comunità
sono quelle tra i sessi e un po’ meno quelle
relative alle diverse età. Il senso della solidarietà interna è molto evidente. Sono tutti disposti ad aiutarsi quando si ha bisogno. I rom
hanno macellerie equine, fanno gli sfasciacarrozze, i rottami, lavorano il ferro, vendono i
prodotti della loro attività (pale, zappe, ecc.)
nei mercati rionali, chiedono l’elemosina. Alcuni di essi praticano l’attività di usurai, in
qualche caso sono legati alla malavita non zingara e sopravvivono grazie ai furti.
Molti rom rifiutano il lavoro salariale in quanto
vogliono essere padroni del loro tempo.
In Italia i rom rappresentano solo lo 0,25%
della popolazione. Oltre metà di loro è cittadino italiano e vive in Italia da secoli, come i rom
abruzzesi o i sinti del Nordest. Questi ultimi si
distinguono da altre realtà perché non vi sono
state edificate baracche o altre strutture più o
meno stabili, ma si vedono solo roulotte. La
sistemazione nei campi nomadi è molto spesso contestata dalle comunità, in quanto ritenuta un’imposizione amministrativa.
I rom hanno subìto secoli di schiavitù e persecuzioni. Per cinque secoli furono costretti a vivere come servi nei principati di Moldavia e
Valacchia, nell’attuale Romania e ottennero la
libertà solo nel 1855. Per non parlare dell’olocausto che ha visto i rom subire persecuzioni
pari a quelle degli ebrei. Dopo la seconda
guerra mondiale è stata creata l’Unione Internazionale dei Rom. Questa Unione mira al riconoscimento di un’identità e di un patrimonio culturale e linguistico nazionale senza stato né territorio, cioè presente in tutti i paesi
europei.
Nel nostro Paese, episodi di antiziganismo sono aumentati, come denuncia il Cerd. I rapporti tra i Rom e la società circostante sono
sempre stati difficili. Oggi i Rom si sentono
esclusi anche dal processo di modernizzazione
che la Romania sta intraprendendo. Molti scelgono così di emigrare.
Il problema della corretta integrazione in termini di inserimento e non di assimilazione delle comunità minoritarie in seno a quella egemone e maggioritaria è sempre stato di difficile soluzione. I Rom a quest’assimilazione forzata hanno risposto con l’autoemarginazione
e sono spesso vittime di stereotipi negativi in
quanto si tende ad allargare a macchia d’olio
l’errore di un singolo a tutta la comunità. Nel
riuscire a non perdere la propria cultura, i Rom
hanno preferito escludersi da una società che
lascia poco spazio all’essere.
Municipio XII informa
[ a cura di • Augusto Culasso ]
Il Municipio e la mobilità
Parlare della mobilità del nostro Municipio significa partire da un dato certo: lo sviluppo del
sistema della mobilità è stato storicamente influenzato dalla geografia fisica del nostro territorio che ha fortemente condizionato sin dall’antichità la scelta relativa all’allocazione dei
tracciati stradali. Infatti il reticolato viario si è sviluppato in senso radiale, con una fortissima carenza di trasversalità: si vedano le consolari di
antica realizzazione che, come i raggi di una
ruota, si dirigono dal centro alla periferia e viceversa. Ne consegue che per spostarsi da un
quartiere all’altro ci si deve spesso immettere
nelle vecchie consolari con la certezza di rimanere “imbottigliati“ nel traffico.
Ho più volte segnalato l’esigenza di affrontare il
problema viario in modo più coerente, affrontando i vari punti critici della mobilità urbana in
maniera aperta e senza la sindrome di “ninby “
che significherebbe adottare delle decisioni senza favoritismi o posizioni di parte in modo da
migliorare la funzionalità generale del municipio. Tali decisioni non sono necessariamente
rappresentate dai grandi interventi infrastrutturali che richiederebbero ingenti finanziamenti,
non sempre disponibili nei bilanci pubblici ma,
spesso, si tratterebbe di veri e propri interventi
“sottili“ di cablaggio interquartierale che, più
che di quattrini, necessiterebbero di una buona
dose di cultura pubblica.
Si tratterebbe di creare in municipio le condizioni politiche per dire basta alle egoistiche resistenze dei “frontisti di turno”, che con pressioni
e motivazioni spesso incoerenti e demagogiche
ma efficaci, riescono a perpetuare rendite di posizioni che si traducono in veri e propri abusi di
potere. Il municipio è disseminato di tante opere incompiute che gridano vendetta! Se poi a
questa incultura si associa un approccio integralista-ambientalista, la partita è chiusa ed il risultato è rappresentato dalle file chilometriche di
auto incolonnate lungo le vie consolari con l’aggiunta della Colombo, della via del Mare, della
Pontina e del GRA. Ciò non vuol dire che occorra dire basta alla politica di tutela e di salvaguardia del nostro straordinario sistema storico-ambientale, che dobbiamo restituire il più possibile
integro alle future generazioni, o non tener conto delle esigenze di quiete pubblica dei cittadini
dei quartieri minacciati dagli automobilisti. Significherebbe soprattutto amministrare con
buon senso e con orientamenti e scelte strategiche atte a favorire lo “stappamento“ della viabilità, e quindi, una più efficace ed efficiente
mobilità urbana. Risulterebbe quantomeno
pleonastico sottolineare l’esigenza, ormai condivisa da tutte le persone ragionevoli, di favorire
l’uso del mezzo pubblico preferendolo al mezzo
privato, e che occorrerebbe lavorare per favorire
nuovi stili di vita: uso del bus, del tram, del treno,
della bicicletta o la moda crescente del trekking,
mentre sarebbe interessante capire perché i
quartieri sono spesso scollegati tra di loro, costringendo gli automobilisti ad utilizzare la viabilità principale e non quel reticolato interquartierale spesso arbitrariamente sconnesso, interrotto o reso inservibile dalle solite velleitarie motivazioni di parte. È come se la rete della mobilità, che a detta degli esperti funziona come un
vero e proprio sistema simile ai bacini idrografici
che obbediscono alla logica dell’idraulica, fosse
caratterizzata solo dai fiumi e non da quel reticolato di affluenti, fossi, canali naturali ed artificiali senza i quali la rete fluviale esonderebbe alla prima piena. Così, la viabilità del nostro XII
Municipio per difendersi dalla pressione dell’uomo sceglie di difendersi. Fino a quando saremo
costretti a soccombere a questi diktat ?
Via Carlo Levi: un’opera fondamentale
Non so se tutti conoscono questa ultraperiferica
via che non credo si fosse mai sognata di essere
innalzata agli onori della cronaca quotidiana, nei
discorsi dei cittadini del Laurentino, e credo anche di quelli del Torrino, è “sparata“ prepotentemente dentro il circuito della mobilità strategicamente indispensabile per l’apertura ormai imminente di un elemento strutturale di quella moderna centralità denominata dal PRG Eur-Castellaccio. Tale emblema di quel cambiamento
strategico dell’Eur da polo direzionale preminentemente pubblico ad attrattore di quella internazionalizzazione congressuale e degli affari,di cui speriamo vivamente potremo beneficiare tutti, sta ormai verificandosi in tutta la sua poderosa portata. Torri disegnate da grandi architetti, megastore dai nomi altisonanti, appartamenti di gran lusso, uffici direzionali pubblici e
sedi di ministeri ed enti; tutti fanno a gara per occupare questo nuovo status-symbol di 860.OOO
metri cubi, che fa tremare i polsi persino alla tradizionale rendita di posizione dominante esercitata da un quarantennio dai commercianti del
vecchio EUR, ormai “obsoleti” e forse inadeguati a misurarsi nella sfida della competizione globale. Via Carlo Levi, ubicata in una posizione
strategica che sembra una vera via di fuga dai
famigerati Ponti del Laurentino 38 in direzione
Colombo, è avulsa da questo “putiferio“ che sta
rendendo tale quadrante emblema di uno dei
14:romalive
più grandi processi di trasformazione urbana.
Via Carlo Levi sta diventando arteria principale di
collegamento tra il “minaccioso“ Laurentino e
quel quadrante della moderna borghesia municipale, su cui risiedono le nostre speranze di poter rompere la rendita di posizione dominante, di
quel blocco politico-affaristico che ha avuto nell’Eur il tempio di quella cultura ormai divenuta
orpello autoreferenziale di una città ormai in trasformazione. Parlo del quadrante della Piana di
Montorio, un tempo distesa di verde agricolo,
che insieme ai Monti della Creta e a Casal Grottone accoglie ed accoglierà i nuovi programmi di
trasformazione urbana insieme ai vecchi ed amabili quartieri storici di Decima e Mostacciano.
Questo nuovo insieme di funzioni pregiate e
questa moderna middle-class che li popola e che
li anima, rappresenta per molti motivo di preoccupazione, per noi una grande speranza. Saremo capaci di fare in modo che il tunnel di via
Carlo Levi diventi una via di comunicazione e di
crescita di tanti ragazzi del Laurentino un tempo
dati per persi? I loro genitori hanno combattuto
contro i Ponti demoliti. Oggi queste famiglie
guardano disincantate a quello che sta avvenendo al di là della Colombo con il cuore pieno di
speranza. Via Carlo Levi, non immaginava proprio di essere diventata all’improvviso così importante. Chissà se il “nuovo Eur“ sarà capace di
divenire classe dirigente e borghesia illuminata di
un grande processo di sviluppo locale che metta
insieme braccia curiose, vogliose di lavoro e vere
teste pensanti, capaci di trascinare questa parte
strategica del nostro municipio e della nostra città verso quel cambiamento tanto atteso. In fondo il Rinascimento, emblema dell’italia che tutti
ci invidiano, si inverò allorquando soprattutto
nelle città del centro-nord i “campagnoli“ entrarono in contatto con la borghesia decisa a
guardare oltre le decadenti sicurezze della rendita fondiaria-nobiliare. Da quelle condizioni, nacque quella scintilla che fu la leva di quella crescita civile ed economica di tante città come Milano, Firenze, Genova, Venezia e di tanti centri minori, che esportarono nel cuore dell’Europa i loro
saperi, l’arte, la scienza e la tecnica. Altro che retorica!
Noi, più che parlare della centralità dell’Eur-Castellaccio in chiave preoccupata (moriremo di
traffico! Che ne sarà dei nostri guadagni! È finita la pace! È la solita speculazione !), vorremmo
continuare a sperare e lavorare insieme per accompagnare quel cambiamento.
Le borgate esistono ancora?
C’e ancora qualche sprovveduto o qualche irriducibile nostalgico che continua a considerare le cosiddette borgate così come ce le ha
rappresentate Pier Paolo Pisolini nel film Accattone? Pensavo di no! Eppure mi sbagliavo.
Esistono politici anche di buona levatura che
sostengono che la sinistra, o meglio, il centrosinistra, abbia perso le elezioni perché non è
stato più in grado di rappresentare il disagio di
quei luoghi lontani dal centro, privi di infrastrutture, di servizi, di luoghi di socialità, di
spazi verdi attrezzati che hanno deciso di ripudiare la falce e martello ed i suoi derivati.
Personalmente ritengo che i vecchi schemi
ideologici con i quali un tempo si elaborava la
società ed i suoi processi attraverso la critica
sociale, non siano più in grado di leggere efficacemente la realtà di oggi. Infatti, se si esaminasse la periferia delle borgate, come ad
esempio quelle del nostro Municipio comprese tra l’Ardeatina e la via del Mare, ci si renderebbe conto che si tratta di piccoli centri abitati diversi dai ghetti del passato, spesso situati negli ambiti territoriali più pregiati dal punto
di vista storico-ambientale. Tali centri, seppur
carenti dal punto di vista urbanistico, presentano una invidiabile qualità edilizia, con volumetrie pro-capite ben al di sopra degli standard delle case dell’edilizia residenziale pubblica. Per non parlare della proprietà armai acquisita dalla stragrande maggioranza dei residenti, che consente agli stessi di affittare volumi, magari ricavati da volumetrie tecniche,
spesso a giovani ed immigrati a prezzi non certamente popolari. C’è un pullulare di affari
spesso non propriamente legali che stanno arricchendo la periferia: manodopera immigrata
pagata in nero, evasione fiscale, caporalato,
abusivismo edilizio, commerciale ed artigianale, affitti in nero, intermediazioni immobiliari,
usura, discariche abusive e cave sospette. Insomma un grande dinamismo economico che
comincia a far gola persino alle organizzazioni
criminali che vedono le borgate romane come il luogo adatto per fare affari lontano da
occhi indiscreti. Non si spiegherebbe infatti il
costo degli appartamenti al metro quadro (dai
4.000 ai 5.000 euro!), o la presenza di banche
e sportelli postali con una invidiabile e ricca
rete commerciale, e attività industriali e artigianali prevalentemente esercitati nei vecchi
capannoni sanati. Abbiamo avviato in questi
15 anni la più grande azione di riqualificazione
urbana realizzata in un ambito territoriale e
culturale difficile, con programmi di recupero,
attivati attraverso ricuciture urbanistiche, paesaggistiche ed ambientali, adottate con il coinvolgimento dei cittadini nei piani particolareggiati e nei toponimi. Un esempio straordinario di progettazione partecipata dal basso,
che è stata una grande scuola, capace di far
crescere una significativa classe dirigente di
periferia spesso immessa nei circuiti della politica e delle istituzioni. Purtroppo non siamo
stati capaci di trasformare il repentino benessere materiale in bene immateriale (meno
macchinoni e più scuole, meno lussi e più cultura, più sapere, più capitale sociale), attraverso la fatica della sana politica di militanza, di
servizio e di educazione civica. Siamo stati percepiti come sostenitori del vecchio, delle tasse,
delle regole e dei controlli, incapaci persino di
non contrastare la dilagante criminalità degli
immigrati visti un tempo come una risorsa ed
ora come una pericolosa minaccia. Non siamo
stati capaci di trasformare la periferia in città,
la ricchezza in civiltà, lasciando incompiuto
quel cammino di cambiamento sul quale avevamo riposto la speranza di chiudere per sempre con quel mito del passato, rappresentato
dalle vecchie borgate di pasoliniana memoria
che ancora affascinano ed offuscano le analisi degli ultimi “giapponesi“ di una sinistra che
non c’è più.
Questa poesia in dialetto romanesco rappresenta la Biancona (l’Eur), alle prese con le insidie di quei cambiamenti urbanistici che minacciano il suo primato. Preoccupata dal mondo
che cambia, decide di reagire e di scrollarsi di
dosso un passato ormai pesante al fine di
mantenere il suo “Dominio” su gli altri quartieri.
La Biancona
Stasera la Biancona sé decisa
de dasse ‘na lavata e ‘na svestita
volèsse assai diversa la Regina
più sciorta, più mondana e più carina
“So stanca d’apparì così stantia
er monno cambia e io me sò stufata
de fa la gran signora imbarzamata
guardata con rispetto e mai sciattata”
“Purjo so donna e sotto sto biancume
de razionale italica parvenza
me friccica ‘n calore e n’irruenza
che stigneno le tinte der passato”
“Fosse la vorta bona amica mia “
disse la Biancona alla Laurentina
“Qui tutto cambia e persino la Torrina
se messa’ntesta dèsse Lei la capa”
Pe’ questo la Biancona sé decisa
de dasse ‘na lavata e’na svestita
più sciorta, più mondana e più carina
è pronta p’esse sempre la Regina
Augusto Culasso
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:17
romalive
CONSIGLIO REGIONALE INFORMA
[ a cura di • Barbara Frascà ]
Bullismo – Milana: «Nuovi strumenti di aiuto»
Al convegno promosso dal consigliere regionale Augusto Pigliacelli (Udc), presentata la proposta di Legge regionale che
disciplina gli interventi per prevenire e curare la devianza giovanile e, in particolar
modo, il fenomeno del bullismo.
Si è svolto oggi, 20 giugno, a Trevigliano (Fr), il
convegno dibattito: “Bullismo tra scuola, casa,
strada...” organizzato da Centro Studi Civis di
Veroli e promosso dal Consigliere regionale
Augusto Pigliacelli insieme a Padre Matteo Tagliaferri, fondatore della Comunità “In Dialogo”. Al convegno, dove è stata presentata tra
l’altro la proposta di Legge regionale proposta
da Pigliacelli sul fenomeno del bullismo ed il
disagio giovanile, ha partecipato il presidente
del Consiglio regionale del Lazio, Guido Milana (Pd). Dopo i saluti di Ennio Quartana, sindaco di Trivigliano, sono intervenuti: Padre
Matteo Tagliaferro; il consigliere regionale Augusto Pigliacelli; Fernando Ferrauti, direttore
del dipartimento 3D (disagio, devianze e dipendenze) della Asl di Frosinone; Corrado Guglielmucci, presidente onorario della Corte di
Cassazione; Alessia Cocuzza, sociologa; Mario
Magini, psicologo; Roberto Pellegrini, dirigente scolastico. Dopo le toccanti testimonianze
di alcuni giovani, ha curato le conclusioni il
presidente del Consiglio regionale, Guido Milana. Ad aprire i lavori il vescovo della Diocesi
di Anagni, Mons. Lorenzo Loppa, che ha salutato con favore l’iniziativa della Proposta di
legge di Pigliacelli, evidenziando come la stessa si qualifichi in un percorso volto a far “ritrovare ai giovani il baricentro dell’esistenza negli
stessi luoghi in cui vivono”. Appassionata la
relazione di Padre Matteo, fondatore ed anima della Comunità “In Dialogo”, che ha ripercorso la sua straordinaria missione che da
diciassette anni lo trova protagonista di un’esperienza umana e valoriale altamente qualificante. Padre Matteo ha sottolineato come “l’identità della persona, oggi, sia spesso minata
dall’indifferenza, come il potere senza amore
sia violenza, ribellione”. Pigliacelli ha illustrato,
partendo dalle motivazioni che lo hanno indotto ad affrontare il tema delle devianze giovanili, ed in particolar modo il fenomeno del
bullismo, i punti salienti di un intervento legislativo che si caratterizza per il fatto di articolare una proposta di cambiamento che voglia
sopperire alle logiche perverse della società
On. Guido Milana
contemporanea, assegnando all’ente Regione la promozione ed il sostegno degli interventi previsti nella Proposta, ed individuando
nella famiglia, nella scuola, e negli enti territoriali gli ambiti di intervento attraverso i quali
realizzare gli obiettivi fissati nel precetto legislativo. “Per condividere – come ha sostenuto –
la volontà di evitare la riproposizione dell’attuale paradigma, nella consapevolezza di voler
suggerire un percorso diverso, indicando ai
nostri giovani una strada che aiuta a migliorarli e a cambiare la società in cui viviamo, sostenendo quanti hanno ferite aperte laddove
non sono stati amati”. Non ha voluto far mancare al convegno la propria, se pur breve, presenza, il prefetto di Frosinone, Piero Cesari,
che ha sottolineato come l’iniziativa possa
contribuire a ricostruire una società migliore,
attraverso “la riproposizione dei valori e dei
princìpi che ne rappresentano le fondamenta, attualmente minate da un’attitudine a seguire modelli diversi, che nell’arroganza e nella forza sintetizzano le espressioni identitarie
lontane dai sentimenti della dignità, della legalità, di ciò che si esprime attraverso il sogno
della vita”, lavorando in quella “sottile linea
grigia nella quale trovano matrice i fenomeni
devianti della società contemporanea”.Il presidente Guido Milana, nella relazione conclusiva del convegno, ha posto l’accento “sull’individualità del lavoro interiore” quale cura più
efficace per la problematica in esame. Partendo dal concetto filosofico di “conoscenza”,
ha individuato nei media, nei valori, nell’impunità e nella trasgressione le variabili che
hanno modificato radicalmente l’essenza della società contemporanea. “Occorre giungere
– ha sostenuto il presidente Milana – ad una
rigorosa regolamentazione e limitazione dell’uso spregiudicato delle tecnologie, che hanno distorto l’attuale modello del messaggio
sociale esaltandone le apparenze e limitandone l’essenza”. Di qui la necessità di un intervento legislativo, sull’esempio della testimonianza che Augusto Pigliacelli ha voluto dare,
per arginare questa pericolosa deriva. “Prevenzione, ma soprattutto individuazione del
fenomeno nel momento in cui origina, sono i
capisaldi attraverso i quali la presente proposta di Legge – secondo le intenzioni del presidente Milana – dovrà innestarsi all’interno dei
servizi sociali, permettendo in tal modo di articolare una efficace risposta nei rispettivi territori”. Ha concluso accordando il suo impegno “affinché possa germogliare il seme della
consapevolezza che pervade la proposta di
cambiamento”, un sentimento di ammirazione a Padre Matteo per l’immensità della missione che quotidianamente onora, e un incoraggiamento ai ragazzi della Comunità a proseguire lungo il cammino intrapreso.
Saluto del Senatore Stefano De Lillo,
nell'aula del Consiglio regionale del Lazio
18/06/08 - Il Consigliere Segretario ha
optato, così come il collega di FI Gianfranco Sammarco, per l’incarico parlamentare.
Questa mattina, poco prima dell’inizio della
18:romalive
seduta del Consiglio regionale del Lazio, il Senatore Stefano De Lillo (FI) ha tenuto un saluto
nell’aula.
Le dimissioni dalla carica di Consigliere regionale e di membro dell’Ufficio di Presidenza,
sono state presentate ieri, optando così per
l’incarico parlamentare (Senato), così come ha
fatto il suo collega di partito Gianfranco Sammarco (FI) eletto alla Camera dei Deputati nelle ultime elezioni politiche.
A loro subentrano Nicola Palombi e Vincenzo
Saraceni, presenti in aula e accolti dal presidente di turno della seduta odierna, Bruno Prestagiovanni.
"Porterò in Senato le ragioni del Lazio – ha
detto De Lillo – sono stato Consigliere regionale dal 1995 ad oggi, ho vissuto l'esperienza
della maggioranza e quella dell'opposizione,
ho combattuto e condiviso battaglie importanti per il futuro di questa Regione e sento il
dovere di portare questa esperienza in Parlamento a servizio di tutto il Lazio. Quelli in Regione sono stati per me anni importanti an-
che come esperienza umana, in cui ho vissuto
momenti importanti, di contrasto e discussione, ma sulle basi della massima correttezza,
dell’onestà intellettuale e del più intenso impegno politico. Nel momento in cui lascio questa Assemblea sento il dovere di ringraziare
anche tutto il personale del Consiglio regionale, che ha dato corpo alle mie iniziative con
grande impegno ed altissima professionalità”.
Poi l’abbraccio ed il simbolico passaggio di testimone ai due subentranti Palombi e Saraceni, la stretta di mano cordiale a tutti i presenti.
On. Stefano De Lillo
Lazio – Milana: «Con il nuovo portale la YouTube della democrazia»
17/06/08 – Nasce anche la prima “eBay”
regionale. “Tra una settimana tutti gli acquisti del Consiglio regionale si faranno
con le aste on line”.
“Costruire un Consiglio regionale diverso, più
alla portata dei cittadini”. Uno strumento di
partecipazione che realizzi il principio democratico attraverso una “vera trasparenza”.
È quanto ha annunciato il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Guido Milana, nel
presentare www.consiglio.regione. lazio.it, il
nuovo portale con cui la Pisana è entrata nel
web. “Un prodotto a costo zero – ha detto
Milana – costruito utilizzando esclusivamente
forze interne al Consiglio regionale ed alla
Lait, società collegata alla Regione”. Attraverso il sito sono state portate “a sistema” una
serie di banche dati, archivi video e non, tutti
già presenti nel patrimonio dell’istituzione. Oltre ai dati su stipendi dei consiglieri e consulenti, tra le innovazioni introdotte per una rea-
le trasparenza figurano le aste on line. “Dalla
prossima settimana – ha spiegato il presidente, sottolineando che quello del Lazio è il primo consiglio regionale in Italia a varare tale sistema – non si comprerà all’esterno più nulla
se non attraverso le aste on line. I fornitori accreditati potranno fare le loro offerte, tutti sapranno quanto costa ad esempio un computer al Consiglio regionale, perché l’asta sarà
trasparente.
Abbiamo fatto una sorta di eBay pubblica”.
ma non è così. Quando si costruisce una legge, l’elemento di valutazione non è se l’aula è
piena o vuota, oppure quante leggi si approvano, ma il lavoro che si fa prima”. Milana ha
infatti ricordato che grazie al portale i cittadini
potranno seguire interamente il percorso legislativo di una proposta prima che approdi in
assemblea, i passaggi in commissione e le audizioni dei soggetti coinvolti. Sono disponibili
materiali che risalgono anche al 2005, vale a
dire all’inizio della legislatura.
“Le sedute del Consiglio – ha inoltre affermato Milana – saranno trasmesse online nel
mondo e tutti potranno seguire in diretta i lavori dell’aula”. Una web-tv (www.consigliolazio.tv) produrrà un magazine settimanale nel
quale consiglieri e membri della Giunta affronteranno i temi “caldi”. I filmati saranno
scaricabili in alta risoluzione per essere utilizzati dal sistema delle televisioni locali. Una You
Tube della democrazia, insomma. “Qualcuno
potrà pensare che questo sarà ‘pericoloso’,
Il sito è stato pensato per colmare un deficit di
conoscenza verso il Consiglio regionale. “Il
portale – ha detto Milana – mira a favorire la
partecipazione alle attività di una Istituzione
storicamente percepita come ‘opaca’ e ‘distante’ dai cittadini – basti pensare che secondo una ricerca della Conferenza dei Presidenti
dei Consigli regionali del 2007, il 50% degli
uomini ed il 70% delle donne non la conoscono nemmeno”.
Www.consiglio.regione.lazio.it sarà utile anche per le associazioni e le organizzazioni territoriali, per le Province e per i Comuni, specialmente per quelli più piccoli, che così potranno accedere in tempo reale al patrimonio
informativo del Consiglio e colmare una carenza che rischia di penalizzarli ulteriormente. Lo slogan del sito è, infatti, “Partecipare è
un buon Consiglio”. Non si tratta però solo di
un “sito”, ma di un sistema integrato di informazione e comunicazione che sfrutta le potenzialità di internet, radio, TV e Televideo Rai
3 (pag. 501-502-503-504) per mettere in condizione i cittadini di partecipare a tutte le fasi
della vita dell’assemblea legislativa. Il progetto
opera grazie ad una redazione diffusa che coinvolge l’ufficio stampa, le commissioni, i
gruppi, i servizi aula, legislativo e commissioni
della Pisana. Questa scelta – oltre a garantire
la maggior tempestività nella diffusione delle
informazioni – vuole essere un investimento
duraturo attraverso la riorganizzazione dei
processi di comunicazione interna ed esterna,
il potenziamento tecnologico e la riqualificazione delle risorse umane. Alla presentazione
sono intervenuti il Direttore generale di Lait
spa Alessandra Poggiani, Roberto Santi, responsabile dell’Osservatorio sulla Multimedialità nella PA, e il professor Stefano Rolando,
uno dei massimi esperti in Italia e in Europa
nel settore della comunicazione pubblica. A
moderare i lavori il giornalista Rai del TGR-Lazio, Vincenzo D’Ambra.
:19
romalive
Regione Lazio
Assessorato Piccola & Media Impresa
Presenta
Calendario delle manifestazioni fieristiche
nella Regione Lazio
per l’anno 2008
Roma
Tarquinia
Greccio
Viterbo
Fiuggi
Sora
22:romalive
Data
di svolgimento
anno 2008
dal 30 maggio al 2
giugno
Luogo
di svolgimento
Roma
Nuova Fiera di Roma
Denominazione, Ente organizzatore
e tipologia della manifestazione
Settori merceologici
autorizzati dalla L.R 14/91
AMBIENTE ROMA
Ente organizzatore: Fiera di Roma S.r.L. via
Cristoforo Colombo 293, 00147 Roma - Tel 06
51781- fax 06 5178205
www.fieradiroma.it
Regionale - Mostra mercato
Arredamento casa, per esterni, bagni e sanitari, mobili, camere per ragazzi, cucine, complementi d’arredo, articoli da regalo, bigiotteria,
artigianato, addobbi floreali, gioielleria, pelletteria e cuoio.
dal 5 all’8 giugno
Roma
Nuova Fiera di Roma
TRAS.COM
Salone dei trasporti commerciali.
Organizzazione: Fiera di Roma Srl –
Via C. Colombo 293 – 00147 Roma.
Tel. 065178205. Nazionale – Mostra Mercato
Furgoni, rimorchi, camion, autobus.
dal 7 al 10 giugno
Roma
Nuova Fiera di Roma
ROMA COLLEZIONI SPOSA
Ente organizzatore: Fiera di Roma S.r.l Via C.
Colombo 293 – 00147 Roma
Regionale – Mostra mercato
Abbigliamento, auto d’epoca, moda, alta moda accessori,
moda sartoriale.
dal 12 al 14 giugno
Roma
Nuova Fiera di Roma
EFFETTEX
Ente organizzatore: Fiera di Roma S.r.l Via C.
Colombo 293 – 00147 Roma
Regionale – Mostra mercato
Articoli sportivi per la pesca.
dal 14 al 15 giugno
Roma
Palaparioli
ARTE E CULTURA AL PALAPARIOLI
Ente Organizzatore: Headline S.r.l.
Via Vespasiano, 48 – 00192 Roma
Tel. 06 39746766 – Fax 06 39725935.
Regionale – Mostra Mercato
Antiquariato, complementi d’arredo, arte, articoli da regalo, chincaglieria, artigianato, auto d’epoca, cinematografia, fotottica, pavimenti e rivestimenti, restauro, filatelia e numismatica, florovivaismo,
giocattoli, gioielleria, pellicceria, strumenti musicali, hobby e collezionismo, ristorazione, mobili, servizi.
dal 20 al 23 giugno
Roma
Nuova Fiera di Roma
CINA’S WORLD
Ente organizzatore: Fiera di Roma S.r.l
Via C. Colombo 293 – 00147 Roma
Regionale – Mostra mercato
Autoveicoli e attrezzature, cinematografia, elettronica, macchinari per l’industria, sport e tempo libero, tecnologie, hobby,
informatica, telecomunicazioni, video e audio, accessori automoto, articoli sportivi.
dal 4 al 6 luglio
Veroli
BIENNALE D’ARTE DEL FERRO BATTUTO
Artigianato.
Ente organizzatore: Comune di Veroli – P.zza Mazzoli, 2 – 077588521
Regionale – Mostra mercato
dal 25 al 27 luglio
Tarquinia
FIERA D’ESTATE
Ente organizzatore: Associazione Pro Tarquinia –
Via G. Marconi, 33 – 01016 Tarquinia (VT).
Regionale – Mostra mercato
Tutti i settori merceologici
dall’1 al 3 agosto
Pertignano Orte (VT)
FIERA BORGO SAN LORENZO
Ente organizzatore: Comitato Borgo San Lorenzo
– Via dell’Acqua Acetosa, 5
01028 Orte (VT) Tel 338/7963592
Regionale – Mostra mercato
Abbigliamento, prodotti tipici alimentari, alimenti per animali,
agricoltura e macchinari, arredamento casa, per esterni, bagni e
sanitari, per il commercio, camere per ragazzi; cucine, articoli da
regalo, artigianato, macchinari per pulizia, autoveicoli, calzature
e macchinari, cosmesi, lavorazione del legno, edilizia, pavimenti
e rivestimenti, impiantistica, elettronica, florovivaismo, giocattoli, parchi gioco, macchine utensili, tessili, movimento terra, pelletteria, sport e tempo libero, tessuti, PC, video-audio, attrezzature ufficio, moda, articoli sportivi, elettrodomestici, mobili, riscaldamento, termica e idraulica, animali domestici, energie alternative.
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romalive
dal 7 al 10 agosto
Tarquinia (VT)
TARQUINIA IN FESTA D’ESTATE
Antiquariato, minore da collezione, antiquariato d’epoca, artigianato.
Ente organizzatore:
Hermes Società Cooperativa – Via Roma 18
– 01016 Tarquinia (VT).
(Regionale – Mostra mercato)
dall’1 al 14 settembre
Orte (VT)
FIERA DEI CAMPANELLI
Mercato medievale: Ente organizzatore:
Comune di Orte – P.zza Plebiscito, 1
01028 Orte (VT) – Tel 07614041.
Regionale – Mostra mercato
Antiquariato, arte antica e sacra, artigianato, cosmesi, profumeria ed
erboristeria, moda.
dal 4 al 7 settembre
Roma
Nuova Fiera di Roma
SUL VERDE PUBBLICO
Ente organizzatore: Fiera di Roma Srl
Via C. Colombo 293 – 00147 Roma
Regionale – Mostra mercato
Agricoltura e macchinari, vivaistica, arredamento per esterni, florovivaismo, fertilizzanti, addobbi floreali, piante, attrezzature per parchi gioco.
dal 12 al 15 settembre
Viterbo
Fiera di Viterbo
SABOPIU’
XIV Salone nazionale dell’innovazione
e della tendenza nel regalo
Organizzazione: Fiera di Viterbo S.r.l.
Strada Statale Cassia Nord, km 88,200
01100 Viterbo Tel 0761353100. Nazionale
– Mostra specializzata – Complementi d’arredo, articoli da regalo, oggettistica, casalinghi, bomboniere, artigianato, oreficeria,
gioielleria, argenteria.
dal 17 al 19 settembre
Roma
Nuova Fiera di Roma
PROMOTION EXPO ROMA 2008
Organizzazione: O.p.s – Piazzale Accursio,
14, 20156 Milano. Tel. 0239206.
Nazionale – Mostra specializzata
Articoli da regalo, oggettistica, casalinghi, editoria, informatica e telematica, servizi.
dal 20 al 21 settembre
Roma
Palaparioli
ARTE E CULTURA AL PALAPARIOLI
Ente Organizzatore: Headline S.r.l.
Via Vespasiano, 48 – 00192 Roma
Tel. 06 39746766 – Fax 06 39725935.
Regionale – Mostra Mercato
Antiquariato, complementi d’arredo, arte moderna, contemporanea e
sacra, articoli da regalo, artigianato, auto d’epoca, cinematografia,
fotottica, restauro, filatelia e numismatica, florovivaismo, giocattoli,
gioielleria, pellicceria, strumenti musicali, hobby e collezionismo, ristorazione, mobili, servizi.
dal 26 al 29 settembre
OROCAPITAL XLV Edizione
Roma
Palazzo dei Congressi Organizzazione: Consorzio Oro Italia
Via G. B. Vico, 20 – 00196 Roma
E.U.R.
Oreficeria, orologeria, gioielleria, argenteria.
Tel 06/3203554 – Fax 06/3203554.
Nazionale – Mostra specializzata
dal 26 settembre
al 5 ottobre
Sora (FR)
XXXIV FIERA CAMPIONARIA DI SORA
Organizzazione: Coinar Bruni S.p.a. Via
Barca San Domenico, 1 – 03039 Sora (FR)
Tel 0776/813179 – Fax 0776/813799.
Nazionale – Mostra mercato
Tutti i settori merceologici
dal 26 settembre
al 5 ottobre
Roma
Palaparioli
COUNTRY & CHIC
Ente organizzatore: Heradline Srl
Via Vespasiano, 48 – 00192 Roma
Regionale – Mostra Mercato.
dal 2 al 5 ottobre
ROMA AUTO SHOW
Autoveicoli e relative attrezzature, cicli e motocicli, fuoristrada, furgoni,
Roma
Aeroporto Centocelle Organizzazione: Pigreco Immagine Sas di rimorchi, camion e autobus, auto d’epoca, roulottes, caravan, camper, sta-
Abbigliamento, prodotti alimentari e tipici, antiquariato, arredamento
casa, arte, articoli da regalo, artigianato, fotografia, cosmesi, collezionismo, florovivaismo, giocattoli, gioielleria, sport e tempo libero, strumenti musicali, zootecnia, medicina veterinaria, turismo, accessori per animali, ristorazione, articoli per equitazione, mobili, servizi, ecologia, trasporti, animali domestici.
Azzera Quirica & c. sas – Via M. Boiardo 17 tion wagon, campeggio e attrezzature, hobby e collezionismo, settore
00185 Roma – Tel./fax 06/27801278.
video-audio, accessori auto-moto, ristorazione, abbigliamento sportivo.
Nazionale – Mostra mercato
dal 2 al 5 ottobre
Roma
Nuova Fiera di Roma
IO SPOSA
Abbigliamento, arredamento, arte, articoli da regalo, artigianato, auto
Organizzazione: Edizione Condé Nast Spa. d’epoca, fotografia, cosmesi, addobbi floreali, gioielleria, tessuti, filati e
c/o Fiera di Roma – Via C. Colombo 293 – merceria, turismo, moda, alta moda.
00147 Roma. Tel. 065178205.
Nazionale – Mostra Mercato
dal 3 al 5 ottobre
Roma
Nuova Fiera di Roma
ROMICS
Articoli da regalo, bigiotteria e chincaglieria, cinematografia, fotografia, ediFestival del fumetto e dell’animazione:
toria, giocattoli, hobby e collezionismo, informatica e telematica, videoEnte organizzatore: Fiera di Roma S.r.l.
audio, HI-FI, videoregistratori...
Via Cristoforo Colombo 293 – 00147
Roma. Regionale – Mostra mercato
dal 4 al 6 ottobre
Roma
Hotel Ergife
MODA MEETING XX edizione
Organizzazione: Pigreco Immagine Sas di
Azzera Quirica & c. sas – Via M. Boiardo
17 00185 Roma – Tel./fax 06/27801278.
Nazionale – Mostra mercato
Abbigliamento donna e uomo, calzature, macchinari per l’industria tessile, pelletteria e cuoio, moda, alta moda, maglieria, accessori, gastronomia, biancheria intima, abbigliamento sportivo.
dall’8 al 10 ottobre
Roma
Nuova Fiera di Roma
SALONE DELL’OUTSOURCING 2008
Mostra convegno dei servizi alle imprese e
alla pubblica amministrazione – commerciali. Organizzazione: Fiera di Roma Srl
Via C. Colombo 293 – 00147 Roma.
Tel. 065178205. Nazionale Mostra Mercato
Convegnistica e terziario avanzato.
24:romalive
dal 9 al 12 ottobre
Roma
Nuova Fiera di Roma
ENADA
Mostra internazionale degli apparecchi da
intrattenimento e da gioco.
Ente Organizzatore: Associazione Sapar
Via di Villa Patrizi, 10 – 00161 Roma
Tel. 064402718 Mostra internazionale
dal 10 al 12 ottobre
Roma
Nuova Fiera di Roma
ROMAFIL
Filatelia, numismatica, hobby e collezionismo.
Ente organizzatore: Fiera di Roma S.r.l.
Via Cristoforo Colombo 293 – 00147
Roma. Regionale – Mostra mercato
dall’11 al 19 ottobre
Campagnano di Roma IL GRANDE MERCATO D’AUTUNNO 2008 Antiquariato, da collezione, d’epoca, artigianato, auto d’epoca,
Ente organizzatore: Le grandi fiere dell’an- hobby e collezionismo.
(RM) Autodromo di
tiquariato S.r.l. – Piazza Regina Elena, 19
Vallelunga
Sport e tempo libero.
00063 – Campagnano di Roma (RM)
Tel. 069077312 – Fax 069044261.
Regionale – Mostra mercato
dall’11 al 20 ottobre
Roma
Complesso
Monumentale S.
Spirito
in Sassia
ANTIQUARI NELLA ROMA RINASCIMENTALE Antiquariato, collezioni e antiquariato d’epoca, arredamento casa,
III MOSTRA MERCATO D’ANTIQUARIATO arte antica, arte sacra, auto d’epoca, mobili antichi.
Organizzazione: Firmamenta Srl
Via Vecchia Fiuggi, 382 – 03015 – Fiuggi
(FR) Tel 0775515277 – fax 0775514218.
Nazionale – Mostra mercato
dal 16 al 19 ottobre
Roma
ROMASPOSA
Anteprima sposa - II sessione di Roma
sposa 2007. Salone nazionale dell’abito da
sposa e cerimonia Organizzazione: Tecnicon S.r.l. Via del Bricchetto 3/A, 00053 –
Civitavecchia (RM)
Tel. 0685355454 - Fax 06/85355101.
e-mail: [email protected]
Nazionale – Mostra mercato
dal 17 al 26 ottobre
Tarquinia (VT)
SAGRA DEL FUNGO FERLENGO
Ente organizzatore: Cooperativa Hermes
Soc. Coop. A R. L. Via Roma 18 – 01016
Tarquinia (VT) – Tel/fax 0766840183.
Regionale – mostra mercato
Tutti i settori merceologici
dal 18 al 19 ottobre
Roma
Palaparioli
ARTE E CULTURA AL PALAPARIOLI
Ente Organizzatore: Headline S.r.l.
Via Vespasiano, 48 – 00192 Roma
Tel. 06 39746766 – Fax 06 39725935.
Regionale – Mostra Mercato
Antiquariato, complementi d’arredo, arte moderna, contemporanea e sacra, articoli da regalo, artigianato, auto d’epoca, cinematografia e fotografia, florovivaismo, giocattoli, gioielleria, pellicceria
alta moda, strumenti musicali, hobby e collezionismo, ristorazione,
mobili, servizi.
dal 18 al 21 ottobre
Roma
Nuova Fiera di Roma
PA.BO.GEL
Ente Organizzatore: Divisione Mostre Pubbliespo Srl Via del Fontanile Arenato, 144
00163 Roma Tel. / Fax 066634333
Mostra internazionale
Bomboniere e accessori, editoria specializzata, bevande, registratori di
cassa, etichettatrici, confezionatrici, industria dolciaria, scaffalature, impianti e attrezzature per la ristorazione, autobar, servizi bancari e leasing.
dal 24 al 27 ottobre
Roma
Nuova Fiera di Roma
SETTIMANA DELLA VITA COLLETTIVA
Ente Organizzatore:
Sevicol Srl – Via Vigliena, 10 – 00192
Roma Manifestazione internazionale
Abbigliamento, alimentari, arredamento, edilizia, attrezzature e
accessori per case e attività produttive e turistiche, arte sacra, attrezzature e tecnologie medico-ospedaliere, autoveicoli, restauro e
impiantistica, giochi per giardini e parchi, registratori di cassa, sport
e tempo libero, strumenti musicali, informatica e telematica, sistemi
di ripresa e diffusione, mobili per ufficio, turismo, ristorazione, elettrodomestici, presepi, convegni, terziario avanzato, impianti di
depurazione, prevenzione, energie alternative, prodotti di igiene,
trattamento e smaltimento rifiuti.
dal 25 ottobre al 2
novembre
Viterbo
L’ISOLA DEL TESORO
XXVIII^ Mostra mercato nazionale
dell’antichità e del modernariato di Viterbo. Organizzazione: Tuscia Expo S.p.a. Via A.
Saffi, 49 – Viterbo.
Tel. 0761390058 - 0761390571.
e-mail: [email protected]
Nazionale - Mostra mercato
Antiquariato, artigianato, auto d’epoca, restauro, filatelia e numismatica, macchinari, gioielleria, tecnologia, hobby e collezionismo, PC, sistemi video-audio, turismo, mobili antichi, lavorazione dei mobili, servizi,
prodotti per la pulizia e igiene.
dal 25 ottobre al 2
novembre
Roma
Nuova Fiera di Roma
MOA CASA 2008
Mostra mercato del mobile e dell’arredamento Organizzazione: Cooperativa Moa
S.r.l. Viale A. Ciamarra, 280 - 00173 Roma
Tel 06/72900200/1 - Fax 06/72900184.
Nazionale - Mostra mercato
Settore alimentare, antiquariato, arredamento casa e attività produttive, bagni, cucine e sanitari, camere per ragazzi, arte, casalinghi, bomboniere, artigianato, ottica, lavorazione del legno, igiene
ambientale, pavimenti e rivestimenti, ristrutturazione, tutto per l’edilizia e l’impiantistica, florovivaismo, giochi per giardini, sport e
tempo libero, impianti ricreativi per la casa, strumenti musicali, tessile, hobby, informatica, settore audio-video, mobili casa, ufficio e
scuola, giardinaggio, turismo, attrezzature per il commercio, articoli sportivi, elettrodomestici, terziario avanzato, acquari, agriturismo,
energie alternative, pulizia, trattamento rifiuti.
dal 25 ottobre al 2
novembre
Roma
Palaparioli
NONSOLOTARLI
II Edizione 2008 – Organizzazione: Headline
S.r.l. Via dei Polacchi 2/A, 00186 Roma –
Tel. 0639746776 – Fax 0639725935.
Nazionale – Mostra mercato
Antiquariato, mobili, complementi d’arredo, arte, articoli da regalo,
oggettistica e casalinghi, artigianato, auto d’epoca, cinematografia,
fotottica, pavimenti e rivestimenti, restauro, filatelia e numismatica,
florovivaismo, giocattoli, gioielleria, strumenti musicali, collezionismo, ristorazione.
Abbigliamento, arredamento, accessori bagni, cucine e rivestimenti,
complementi d’arredo, arte, articoli da regalo, oggettistica, casalinghi, bomboniere, bigiotteria, medicina estetica, parrucchieri, artigianato, auto d’epoca, fotografia, cosmesi, addobbi floreali, giochi
per giardini e parchi, gioielleria, pasticceria e industria dolciaria, tessuti e filati, turismo, moda e accessori, alta moda, maglieria, moda
sartoriale, modisteria, ristoranti, biancheria intima e per la casa, elettrodomestici.
:25
romalive
dal 30 ottobre al 9
novembre
San Cesareo (RM)
1° FIERA REGIONALE CASTELLI SPOSA DI
SAN CESAREO – II Edizione Castelli sposa
Ente organizzatore: Agenzia di San
Cesareo – Via Giovanni Amendola, 8
00030 San Cesareo (RM)
Tel/Fax 069588623.
Regionale – Mostra mercato
Abbigliamento, antiquariato, arredamento casa, articoli da regalo,
autoveicoli, fotografia, cosmesi, florovivaismo, gioielleria, pelletteria,
moda, articoli sportivi, mobili antichi.
dal 6 al 9 novembre
Roma
Palalottomatica
FIORI D’ARANCIO
Anteprima collezione 2008
Ente organizzatore: F.M. G. Via Andrea
Millevoi, 65 00178 Roma
Tel. 065193189 Fax 065031571.
Regionale – Mostra mercato
Abbigliamento, addobbi floreali, fotografia, pasticceria, turismo, moda e
alta moda.
dall’8 al 9 novembre
Fiera di Sora
Sora (VT)
SORA MOTOR SHOW
II Sessione 2008 – Ente organizzatore:
Coinar Bruni S.p.A., – Via Barca S.
Domenico, 1 – 03039 Sora (FR) – Tel.
0776813179 – Fax 0776813799.
Regionale – Mostra mercato
Antiquariato, articoli da regalo, artigianato, autoveicoli, cicli e motocicli, fuoristrada, furgoni, camion, auto d’epoca, editoria specializzata,
sicurezza, sport e tempo libero, campeggi, caravan, station wagon,
roulottes, PC, telecomunicazioni, hi-fi, turismo, accessori auto-moto,
scaffalature, ristorazione, servizi, abbigliamento sportivo, ambientalismo, attrezzature per discoteche.
dal 12 al 15 novembre
Roma
Nuova Fiera di Roma
SITE
Salone dell’impiantistica termoidraulica ed
elettrica e dell’arredo da bagno.
Organizzazione: Fiera di Rona Srl – Via C.
Colombo 293 – 00147 Roma
Tel. 065178205. Nazionale – Mostra
Mercato
Arredamento casa e per esterni, edilizia, pavimenti e rivestimenti,
ristrutturazione, impiantistica in tutti i settori per case e attività produttive, elettronica, tecnologie, informatica e telematica, telecomunicazioni, hi-fi, settore audio-video, trasmissione via satellite, scaffalature, insegne, sistemi di illuminazione, attrezzature e impianti per ristorazione collettiva, impianti depurazione acque, energia alternativa,
prodotti per igiene e sanificazione, bonifica idrogeologica, trattamento dei rifiuti.
dal 12 al 15 novembre
Roma
Nuova Fiera di Roma
EXPO EDILIZIA
Autoveicoli, edilizia, pavimenti e rivestimenti, ristrutturazione, editoEnte organizzatore: Fiera di Roma Srl Via ria specializzata, elettronica, progettazione di sistemi integrati, macC. Colombo 293 – 00147 Roma.
chinari usati, informatica e telematica.
Regionale – Mostar mercato
dal 13 al 16 novembre
Roma
SPOSIDEA
Ente organizzatore: Tecincon Srl
Via Topino – Roma
Regionale – Mostra mercato
Abbigliamento, arredamento, articoli da regalo e bomboniere, artigianato, auto d’epoca, fotografia, cosmesi, restauro, addobbi floreali,
gioielleria, pasticceria, tessuti, turismo, moda e alta moda, ristorazione,
biancheria intima, per la casa, elettrodomestici.
dal 15 al 16 novembre
Roma
Palaparioli
ARTE E CULTURA AL PALAPARIOLI
Ente Organizzatore: Headline S.r.l.
Via Vespasiano, 48 – 00192 Roma
Tel. 06 39746766 Fax 06 39725935.
Regionale – Mostra Mercato
Antiquariato, complementi d’arredo, arte moderna, contemporanea
e sacra, articoli da regalo, artigianato, automobili, auto d’epoca,
cinematografia e fotografia, edilizia, filatelia e numismatica, florovivaismo, giocattoli, gioielleria, pellicceria, strumenti musicali, hobby e
collezionismo, ristorazione, mobili.
dal 20 novembre 2008
all’11 gennaio 2009
Roma
Piazza del Popolo
Sala del Bramante
100 PRESEPI – XXXIII Edizione
Antiquariato minore da collezione, antiquariato d’epoca, arte antica e
Organizzazione: Rivista delle Nazioni S.r.l. moderna, presepi e accessori.
Piazza d’Aracoeli, 12 – 00186 Roma
Tel 06/6793572 – Fax 06/6790864.
Nazionale – Mostra mercato
dal 21 al 24 novembre
Viterbo
Fiera di Viterbo
TUSCIARTE
XXI Mostra dell’Artigianato – XVII
Campionaria della Tuscia
Ente organizzatore: Fiera di Viterbo S.r.l.
– S.S. Cassia Nord Km 88,200 – 01100
Viterbo – Tel. 0761353100
Regionale – Mostra mercato
Prodotti tipici alimentari, antiquariato, arredamento, arte, articoli da
regalo, artigianato, cosmesi, edilizia, addobbi floreali, gioielleria, pelletteria e cuoio, tessuti, mobili, articoli idrosanitari, impianti depurazione acque.
dal 21 al 24 novembre
Viterbo
Fiera di Viterbo
HABITANDO
Sposarsi oggi – XIX Mostra della casa e
dell’arredamento: Ente organizzatore:
Fiera di Viterbo S.r.l. – S.S. Cassia Nord
Km 88,200 – 01100 Viterbo
Tel. 0761353100
Regionale – Mostra mercato
Antiquariato, arredamento, arte, articoli da regalo, fotografia, lavorazione legno, edilizia, florovivaismo, gioielleria, sicurezza, tessuti, PC, hi-fi,
giardinaggio, biancheria per la casa, elettrodomestici, mobili, acquari,
articoli idrosanitari, energia alternativa, prodotti per pulizia e igiene.
dal 22 al 30 novembre
Roma
Palaparioli
COLOSSEUM
Ente organizzatore: Analogie S.r.l.
Via Vespasiano, 48 – 00192 Roma
Tel. 0639746776 – Fax 0639725935.
Regionale – Mostra mercato
Antiquariato, complementi d’arredo, arte, articoli da regalo, artigianato, automobili e auto d’epoca, cinematografia e fotografia, pavimenti e rivestimenti, restauro, filatelia e numismatica, florovivaismo,
giocattoli, gioielleria, pellicceria, strumenti musicali, hobby e collezionismo, ristorazione, mobili, convegni.
dal 27 al 30 novembre
Roma
Nuova Fiera di Roma
RIMI
Edilizia, restauro e ristrutturazione, impiantistica, editoria specializzaOrganizzazione: Camera di Commercio, ta, marketing, servizi.
Industria, Artigianato e Agricoltura di Roma – Via de Burrò, n. 147 Roma
Tel. 066796586.
Nazionale – Mostra mercato
dal 6 all’8 dicembre
Greccio (RI)
GRECCIO …
IL PRESEPIO – X Mostra mercato
dell’artigianato e dell’oggettistica per il
presepio – Ente Organizzatore: Comune
di Greccio – Via Limiti Nord, 17 02045
Greccio – Tel. 0746750591/2.
Regionale – Mostra mercato
Arte e arte sacra, artigianato
26:romalive
dal 6 al 14 dicembre
Roma
Nuova Fiera di Roma
NATALE OGGI
Abbigliamento, alimentari, prodotti tipici, antiquariato, arte, articoli
Organizzazione: Studio Biesse S.r.l. – Via da regalo, artigianato, calzature, fotottica, cosmesi, filatelia e numiTivoli, 40 – 00156 Roma - Tel.
smatica, giocattoli, gioielleria, industria dolciaria, pellicceria e alta
064111113 - Fax 064111116 moda, sport e tempo libero, strumenti musicali, tecnologie, hobby e
[email protected]
collezionismo, informatica e telecomunicazioni, giardinaggio, turiNazionale – Mostra mercato
smo, moda, ristorazione, articoli sportivi, elettrodomestici, presepi,
acquari, riscaldamento, termica e idraulica.
dal 6 al 14 dicembre
Roma
Palaparioli
ARTIGIANAMENTE
Ente organizzatore: Headline S.r.l.
Via Vespasiano, 48 – 00192 Roma
Tel. 0639746776 – Fax 0639725935.
Regionale – Mostra mercato
Abbigliamento, antiquariato, arredamento, articoli da regalo, artigianato, cosmesi, settore legno, florovivaismo, giocattoli, settore orafo, pelletteria, strumenti musicali, collezionismo, moda, ristorazione, presepi,
agriturismo, animali domestici.
dall’11 al 14 dicembre
Roma
Nuova Fiera di Roma
ARTI E MESTIERI
Ente organizzatore: Fiera di Roma S.r.l.
Via Cristoforo Colombo 293 – 00147
Roma. Regionale – Mostra mercato
Abbigliamento, prodotti tipici alimentari, industria alimentare, antiquariato, arredamento, arte, articoli da regalo e oggettistica, artigianato, fotottica, cosmesi, settore legno e restauro, florovivaismo, giocattoli, settore orafo, industria dolciaria, pelletteria, strumenti musicali, tessile, hobby e collezionismo, giardinaggio, turismo, moda, ristorazione, mobili, presepi, acquari, agriturismo, ambiente, servizi.
dal 20 al 21 dicembre
Roma
Palaparioli
ARTE E CULTURA AL PALAPARIOLI Ente
Organizzatore: Headline S.r.l.
Via Vespasiano, 48 – 00192 Roma
Tel. 06 39746766 - Fax 06 39725935.
Regionale - Mostra Mercato
Antiquariato, complementi d’arredo, arte, articoli da regalo, artigianato, settore auto, cinema e fotografia, edilizia, filatelia e numismatica, floreale, giocattoli, settore orafo, pellicceria, strumenti musicali,
hobby e collezionismo, ristorazione, mobili, servizi.
Sposaidea
Artigianato Rinascimentale
Arte del Ferro Battuto
Roma Motor Show
Tali eventi possono subire delle variazioni di data e luogo.
Per ulteriori informazioni contattare direttamente le singole organizzazioni.
:27
romalive
Regione Lazio
Assessorato Piccola & Media Impresa
note storiche
Pixies
[ di • Fabio Zaccaria ]
Secondo la leggenda, i pixies (folletti, fate)
erano esseri non abbastanza buoni per il paradiso, ma neanche abbastanza cattivi per l’inferno, condannati a vagabondare sulla Terra
per l’eternità. Piccoli e dispettosi, erano soliti
scagliare oggetti contro gli abitanti dei villaggi, ma allo stesso tempo erano dei formidabili lavoratori. Quando Joey Santiago, chitarrista
di origini filippine, si trovò a do ver scegliere un nome per la band che di lì a poco
avrebbe fondato assieme al suo amico
Charles Thompson (alias Frank Black), non
trovò niente di meglio da fare che rivolgersi
ad un vocabolario, pescando a casaccio tra
pagine e pagine di parole. La scelta cadde
proprio su Pixies, e analizzando il loro percorso musicale, il loro modo di scrivere canzoni,
la piccola leggenda introduttiva non suonerà
del tutto estranea alla parabola dei quattro
ragazzi di Boston. Grazie ad un annuncio su
un giornale in cui dichiaravano di essere alla
ricerca di un bassista appassionato di Husker
Dü e Peter, Paul & Mary, arruolano Kim Deal
(futura fondatrice delle altrettanto importanti Breeders) che porta con sé l’amico David
Lovering da piazzare dietro i tamburi. Quando si dice la fortuna… Inizia così la storia di
una delle più importanti band del circuito
“indie” degli anni ‘80, dalla quale avrebbe
tratto dichiaratamente ispirazione lo stesso
Kurt Cobain, solo per citarne uno. Power-Pop,
Garage-Rock e Post-Punk, queste le coordinate entro le quali l’irresistibile mix strumentale dei Pixies si muove. Alle escursioni vocali
del pingue Frank Black, fa da contraltare la
voce candidamente allucinata della Deal, efficace al basso almeno quanto Santiago alla
chitarra, altro elemento chiave del sound, cui
contribuiva in maniera altrettanto determinante il preciso drumming di Lovering. Reso il
giusto credito ai musicisti, è indubbio che le
due “teste pensanti” della band risultavano
essere Black e la Deal, come le loro carriere
soliste avrebbero in seguito confermato. Le
composizioni sono caratterizzate dalla pre-
senza costante di un
nucleo melodico, attorno al quale si raggrumano materie rumorose di varia natura, generate dalle escursioni
vocali di Black, in grado
di spaziare da un irritante falsetto fino al crooning, o dalle chitarre
angolari di Santiago.
Una sbilenca ciurma dalle
idee chiarissime, insomma, che con rigore scientifico inizia a spopolare
tra i club di Boston, approdando all’etichetta
4AD, che consentirà loro di registrare il primo
EP, Come on Pilgrim: lavoro non del tutto a fuoco ma che già riesce a tracciare le linee guida
del loro sound, rendendo palese un’attitudine allo stravolgimento dei consueti linguaggi
del Rock, e lasciando intuire che i quattro
avevano ben assimilato tanto la lezione dei
Velvet Underground quanto quella di band
come Violent Femmes o Pere Ubu. Nel 1988
arriva la definitiva consacrazione con Surfer
Rosa, prodotto da Steve Albini, non solo grazie alla pietra miliare Where is my Mind, ma
soprattutto grazie alla furia iconoclasta che lo
pervade: un esempio di quello che alcuni hanno definito l’inizio dell’art-Punk. Brevi canzoni che raramente superano i tre minuti, in
puro stile Ramones, in cui si gioca danzando
su testi psicotici e ironici, cantati in alcuni casi
(Vamos) nel cosiddetto spanglish, convinti, a
detta della Deal, che ciò servisse ad esprimere meglio il messaggio che si voleva veicolare.
L’anno seguente i quattro sono già maturi per
il loro capolavoro: Doolittle (1989), caleidoscopico nella sua varietà sonora, autentico
manifesto dello stato di grazia attraversato
dalla band. Disarmante la facilità con cui riescono a muoversi attraverso territori che
spaziano dai brani da classifica (Here comes
your Man) a brani dal respiro epico (Monkey
Gone to Heaven). Non mancano dei veri e
propri divertissement (La La love you, cantata
da Lovering) che conferiscono all’album quel
tono scanzonato, uno humour nero sempre
giocato sul contrasto tra viaggi negli angoli
oscuri della psiche e gioiose sfuriate punk. Indubbiamente, rispetto al lavoro precedente,
la melodia ha un certo sopravvento. Ma è proprio in Doolittle che i Pixies riescono a mettere a fuoco la formula del cosiddetto NoisePop, “un terzo di Pop, due terzi di Rumore”.
Nelle mani della sezione ritmica Deal-Lovering,
le composizioni di Black assumono una fisicità
che nella sua carriera solista andrà perduta:
certe alchimie, si sa, si manifestano piuttosto
di rado, e possono durare lo spazio di un album. Nel successivo Bossanova, del 1990, si
tende a “campare di rendita”, appoggiando-
si ad ottime composizioni, che tuttavia sembrano aver già perso quell’impeto “di rottura”
dell’album precedente. I suoni appaiono più
levigati, pur nel persistere di una certa asperità delle distorsioni, ma tutto è più “innocuo”.
Trompe le Monde, del 1991, è composto quasi esclusivamente da Frank Black, che inizia a
confinare la Deal nell’angolo, accelerando,
suo malgrado, il concretizzarsi del progetto Breeders. Si tratta, ad ogni modo, di un disco nettamente superiore alla media del tempo, che
soffre tuttavia le serpeggianti tensioni in seno
alla band. I Pixies, anche quando girano al minimo, regalano lampi di assoluta genialità, e
il lavoro è comunque un altro tassello, magari meno importante di altri, nel campionario
di idee al quale troppe, davvero troppe, band
attingeranno a piene mani negli anni a venire. Ad ogni modo, è un presagio della fine,
che si materializza durante un’intervista di
Black, nei primi mesi del 1993, in cui ad insaputa degli altri viene annunciato lo scioglimento dei Pixies.
Della carriera solista di Black abbiamo già
accennato, aggiungendo solamente che, tra
alti, bassi, e fatue reunion della band storica,
procede più che dignitosamente per la sua
strada di songwriter dal passato mitico in
grado ancora di cavar fuori dal cilindro piccoli
capolavori (si ascolti il suo ultimo Svn Fingers).
Le Breeders, progetto prima parallelo ai Pixies,
poi unico impegno della Deal, meritano invece
uno sguardo più approfondito.
Indubbiamente i primi due album, Pod del 1990
e Last Splash del 1993, rappresentano una
chiave per meglio comprendere quali personalità si celassero dietro gli impasti vocali e gli
incastri strumentali dei Pixies: l’alternanza e la
commistione con scanzonata schizofrenia di
muscoli e cervello, femminilità e virilità, innescarono una piccola rivoluzione destinata a
dare i suoi frutti negli anni a venire. Tanto alle
Breeders quanto ai Pixies riconobbero il loro
giusto tributo, come già ricordato, i Nirvana
di Cobain, ma anche gli U2, i Radiohead,
Josh Homme (prima nei Kyuss poi fondatore
dei Queens Of The Stone Age) che al di là
degli esiti e delle vicende scrissero nel bene e
nel male pagine importanti della musica del
decennio a cavallo tra i due millenni.
Lovering sparì quasi del tutto dal circuito
musicale riciclandosi come prestigiatore,
mentre Santiago fondò i Martinis, assieme
alla moglie, e gode oggi di un discreto successo come compositore di musiche per la TV.
Una reunion del 2004 segnò il ritorno sulle
scene dei quattro folletti, ormai visibilmente
appesantiti e svogliati, nel vano tentativo di
recuperare le magiche atmosfere degli anni
d’oro. Un dignitoso tour per infiammare schiere di fans accorsi per ritrovare un’energia andata ormai perduta. Troppo differenti le strade seguite dai singoli, troppi anni trascorsi ad
inseguire qualcosa di diverso, per poter agevolmente ritornare ad incarnare ciò che ormai
non si era più.
:29
romalive
Romalive e IFO informano:
La ricerca al servizio dei pazienti
Ricerca sul cancro: il viaggio è terminato
con qualche speranza
Si conclude questa sera il ciclo di appuntamenti
di Romalive dedicato alla ricerca sul cancro. Abbiamo in studio la dott.ssa Mina Locaturo, dirigente biologo dell’Istituto tumori Regina Elena
di Roma, la prof.ssa Paola Muti, direttore scientifico dell’IRE, il dott. Stefano Canitano, medico
radiologo dell’IRE e il dott. Carlo Garufi, dirigente medico di oncologia dell’Istituto Regina
Elena.
Siamo andati all’Istituto Regina Elena (IRE) per visitare i nuovi laboratori. Grazie al prof. Giovanni
Blandino e alla dott.ssa Paola Muti abbiamo potuto visitare le nuove strutture adibite alla ricerca
e conoscere lo staff del prof. Blandino.
Dott. Blandino, il laboratorio è diviso per
aspetti che riguardano la ricerca. Quali sono quelli principali e già attivi?
Il laboratorio è diviso in varie aree. Quelle più vicine alla parte clinica, che stanno prendendo
maggiore consistenza in questo momento, sono sicuramente l’area della stratificazione molecolare, in cui verranno condotte analisi di espressione dei profili genici e di micro Rna e pian piano identificate le signature trascrizionali (cioè le
impronte digitali compiute direttamente sulla
cromatina, derivata da campioni tumorali, che
arriveranno direttamente dalla sala operatoria),
e l’area della chemioprevenzione molecolare,
ovvero la comprensione dei meccanismi di alcune sostanze che si pongono l’obiettivo di interrompere il processo di trasformazione neoplastica. Com’è noto, un processo quale la formazione di un tumore alla mammella può durare
anche vent’anni, per cui tutti gli interventi che riescono in qualche modo a bloccare e ad interferire con questo processo di trasformazione sono ovviamente dei presidi terapeutici straordinari, perché possono impedire la formazione del
tumore conclamato. Questo ampio concetto di
chemioprevenzione viene oggi applicato con varie sostanze: noi ci occupiamo di comprendere i
meccanismi molecolari attraverso cui queste sostanze svolgono la loro attività.
La tecnologia applicata a questo laboratorio è all’avanguardia?
È molto all’avanguardia, nel senso che l’Istituto
era già in possesso di strumentazioni abbastanza sofisticate e in questi mesi ne abbiamo acquistate altre, ad esempio una piattaforma oncogenomica abbastanza complessa e moderna;
inoltre, è stato avviato l’acquisto di ulteriori strumentazioni, come particolari sequenziatori molto sofisticati che saremo quasi gli unici ad avere
in tutta Italia, oltre a delle stazioni che permettono di combinare le attività dell’oncogenomica
a quelle della proteomica. Quindi possiamo dire
32:romalive
che da settembre avremo una strumentazione
perfettamente funzionante e molto sofisticata
che porterà questo centro ad essere veramente
all’avanguardia nel nostro Paese.
Dott.ssa Barbara Benassi: Qui ci occupiamo
di progetti di chemioprevenzione, nel senso che
cerchiamo di studiare in vitro (quindi su colture
cellulari mediante esperimenti di biologia molecolare che si avvalgono di tutte queste forme di
oncogenomica) in che modo la somministrazione di certe molecole è in grado di rallentare la
crescita di una neoplasia, cioè di una patologia
tumorale. In particolar modo, in questo momento in laboratorio ci stiamo occupando degli
studi che riguardano due molecole: la metformina, un farmaco convenzionalmente utilizzato
per i pazienti diabetici, e la vitamina D, un ormone fisiologicamente prodotto dall’individuo
ma che può anche essere somministrato o supplementato con l’alimentazione. La prassi degli
esperimenti è la seguente: dalle colture cellulari
estraiamo le macromolecole principali, quindi
acidi nucleici (Dna o Rna) oppure proteine; i primi servono per fare indagini di natura oncogenomica propriamente detta, gli altri per esperimenti di proteomica. Isolando ed estraendo dalle colture cellulari questi tipi di molecole, siamo
in grado di “marcarle” con vari tipi di metodiche
e di tecnologie, generalmente con delle sonde
fluorescenti, dopodiché possono essere applicate su un vetrino (in gergo, chip) per l’estrazione
dell’Rna messaggero, una molecola che in qualche modo porta le informazioni contenute nel
Dna alle proteine ed è quindi in grado di “ibridare” una serie di sonde che sono covalentemente legate al supporto di vetro. Il vetrino così
ibridato viene caricato su un’apparecchiatura
(un fornetto di ibridazione composto da numerosi alloggi che costituisce il momento clou dell’analisi) e letto da uno scanner che fornisce una
serie di immagini con spot colorati in varie gradazioni di fluorescenza e di colore, ad indicare
quanto è espresso quel gene, cioè quanto funziona e quanto sta lavorando in quella cellula.
Dott.ssa Giulia Fontemaggi, di cosa vi occupate in questa parte del laboratorio di
oncogenomica?
Ci occupiamo di mettere in pratica delle tecnologie che sono state sviluppate negli ultimi anni
e che permettono di analizzare sia l’espressione
di geni all’interno di una cellula tumorale, sia
l’espressione di micro Rna.
Quindi in questa parte del laboratorio i
pazienti che sono nell’Istituto hanno la
possibilità di avere in tempo reale una
diagnosi?
Più che una diagnosi è una caratterizzazione di
geni che sono più o meno espressi all’interno
delle loro cellule tumorali, espressione che può
fornire importanti informazioni specialmente
per la decisione della terapia da intraprendere.
[ a cura di Francesca Colaiocco ]
Ci può spiegare cosa rappresenta quell’immagine?
Rappresenta un chip, cioè un piccolo supporto
dove ognuno di questi pallini rappresenta l’espressione di un gene, quindi a seconda del colore corrispondente avremo un valore di espressione di ogni singolo gene e analizzando l’intero
chip potremo appunto derivare l’analisi dell’espressione di tutti i geni presenti all’interno di
un genoma. Nel prossimo futuro le informazioni che vengono tratte dall’utilizzo di queste piattaforme saranno direttamente incluse nelle cartelle cliniche dei pazienti, allo scopo di avere una
radiografia della propria patologia: uno strumento di grande utilità non solo per il trattamento del singolo paziente ma, negli anni futuri, anche per analisi retrospettive di grandi gruppi di pazienti.
Dott. Blandino: Il nostro gruppo di ricerca è
composto dalla dott.ssa D’Agostino, responsabile e coordinatrice di un’area di ricerca che studia approfonditamente i meccanismi molecolari che presiedono alla morte programmata cellulare indotta in risposta a vari farmaci; la
dott.ssa Biagioni e la dott.ssa Fausti che sono
Ph.D., ovvero dottorandi dell’Università La Sapienza; il dott. Bertini, che è rientrato da un periodo di formazione presso il Weizmann Institute di Israele e si avvia a proseguire gli esperimenti
nel nostro laboratorio. Il gruppo che si occupa
della stratificazione molecolare dei pazienti, invece, è formato dalla dott.ssa Benassi, che abbiamo avuto modo di conoscere; la dott.ssa Marani, che sta conducendo degli esperimenti per
una tesi sperimentale presso il nostro Istituto; la
dott.ssa Giulia Fontemaggi, che coordina le attività di stratificazione molecolare; la dott.ssa
Donzelli, dottorando dell’università La Sapienza,
focalizzata sugli studi di micro Rna; la dott.ssa
Dell’Orso, borsista Airc per il centro di oncogenomica che sta sviluppando degli studi sull’identificazione delle signature trascrizionali mediante chip; la dott.ssa Ganci, che si è appena
laureata con noi sostenendo brillantemente una
tesi all’Università di Tor Vergata ed è coinvolta
Dott. Blandino
Dott.ssa Muti
negli studi di stratificazione molecolare dei tumori della testa e del collo, oltre ad essere la nostra punta più avanzata verso le sale operatorie
in quanto riceve i pazienti, i campioni che provengono dai pazienti e realizza la prima analisi di
processamento; la dott.ssa Raffaella Santoro,
che ha appena completato il suo Ph.D. all’università di Odense in Danimarca e da circa una
settimana ha iniziato il suo post-doc presso il
nostro laboratorio; il dott. Pelosi, che ha svolto le
sue attività di post-doc sia all’Università La Sapienza sia all’Mbl di Monterotondo e che qui si
occuperà di sviluppare degli studi molto importanti sui meccanismi molecolari che presiedono
all’attività della metformina, questo vecchio
agente antidiabetico che ora sembra avere un
ruolo molto importante nell’inibizione dei processi tumorali; il dott. Galanti, che si è avvicinato
all’Istituto per svolgere il dottorato presso l’Università La Sapienza e che sta iniziando degli studi sull’identificazione delle signature trascrizionali modulate dalla vitamina D, che è un agente
molto importante per la chemioprevenzione
molecolare; il dott. D’Angelo, che oltre a partecipare alle sperimentazioni è responsabile dello
sviluppo tecnico del laboratorio e di controllo; la
dott.ssa Bona, responsabile del coordinamento
amministrativo del laboratorio oltre al coordinamento e ai rapporti internazionali con i vari partner del Consorzio europeo Actp 53; e per finire
la dott.ssa Strano, che coordina in gran parte il
lavoro di ricerca.
Prof.ssa Paola Muti, cosa può dirci dei
nuovi laboratori dell’Ire?
I nuovi laboratori rappresentano il futuro del nostro Istituto, un futuro che stiamo vivendo in
questo momento, dato che permetteranno l’avvicinamento della ricerca di base all’intervento
clinico sul paziente, alla fase di diagnosi e probabilmente anche alla fase di prevenzione. Tutti
i ricercatori che si sono occupati di malattie cardiovascolari, nella loro esperienza hanno avuto
una grande fortuna perché ad un certo punto
della loro storia hanno trovato il colesterolo e
da quel momento sono iniziate le grandi cam-
pagne di prevenzione, hanno saputo dove e come lavorare, quali erano i gruppi a rischio e quelli più protetti all’interno della popolazione. Nel
caso dei tumori non è stato così, non abbiamo
ancora trovato un biomarker così forte come il
colesterolo, ma probabilmente adesso siamo arrivati a capire che molti aspetti che riguardano le
cause e la potenziale prognosi dei tumori sono
legati a caratteristiche genetiche, quindi al Dna.
E proprio al Dna e al suo metabolismo sono dedicate le attività dei nuovi laboratori, oltre a
quelli preesistenti di ricerca di base del centro
sperimentale di Pietralata.
Dott. ssa Mina Locaturo, ci sono novità
per quanto riguarda il vaccino del papilloma virus?
Il papilloma virus ci sta facendo vivere un momento cruciale nella lotta al tumore perché avere la disponibilità di un vaccino che lo previene è
un fatto importantissimo. Da quando si è scoperto che questa neoplasia, il cancro del collo
dell’utero, è causata da un virus, il virus del papilloma appunto, si è lavorato per mettere a
punto un vaccino. Tutte le fasi sperimentali hanno dato risultati non buoni, ma ottimi, tanto è
vero che questo vaccino è stato messo sul mercato con modalità personalizzate nei vari Paesi.
In Italia è disponibile da alcuni mesi e lo Stato lo
rende gratuito per le ragazzine entro il dodicesimo anno di età, mentre dà la possibilità alle ragazze tra il 12° e il 26° anno di età di averlo ad
un prezzo “di costo” presso i centri vaccinali, altrimenti si può comprare in farmacia ad un prezzo normale. In questo modo siamo in grado di
prevenire la malattia, non solo la neoplasia vera
e propria ma anche le fasi precedenti come i
condilomi e le displasie che hanno un’incidenza
molto alta soprattutto nelle persone giovani.
Dott. Canitano, quanto è affidabile una
diagnosi radiologica?
Questo è un tema molto spinoso perché normalmente il messaggio che passa in maniera diffusa è che l’aumento della tecnologia avvicini
sempre più la medicina alla sicurezza, senza
considerare che dietro alla radiologia ci sono i
medici, quindi la possibilità di lavorare sul paziente. Non esiste la metodica perfetta, quella
che fa diagnosi su tutto: le metodiche sono
complementari una con l’altra e all’interno di
esse non esistono gerarchie. Per esempio, negli
anni passati si diede una grande enfasi alla diagnostica ecografica per il cancro alla prostata e
adesso in qualche maniera si torna indietro sapendo che nel caso specifico l’ecografia è affidabile soltanto nel 40-50% dei casi, tra cui molti falsi positivi e molti falsi negativi. A mio avviso,
si affida alla tecnologia troppo di quello che invece è la clinica; nella società italiana di radiologia medica e in tutte le sedi scientifiche in cui si
lavora cerchiamo di riportare quella che chiamiamo la radiologia clinica, cioè la competenza
del medico radiologo sui casi e sulle specialità,
per poter intervenire anche sulla scelta della me-
todica più adatta alla ricerca di una determinata
patologia.
Abbiamo incontrato anche il dott. Gennaro Citro, responsabile della banca sieri
dell’Istituto IRE, che ci ha parlato della
banca biologica. Dott. Citro, a cosa serve
la “banca sieri”?
Uno degli aspetti più moderni della ricerca traslazionale in oncologia è quello dello studio della
proteomica, cioè lo studio dei profili proteici che
sono presenti nei sieri di pazienti e di individui sani. Se il tumore produce una proteina particolare
o nel siero dei pazienti si trovano frammenti di
tale proteina, tramite gli studi di proteomica è
possibile indagare, verificare e analizzare se questa molecola è specifica per un tipo di malattia.
Generalmente si fa l’analisi del profilo proteico di
un numero significativamente alto su campioni
di siero di individui sani; parallelamente, a scopo
di confronto, si realizza il profilo di un gruppo di
pazienti affetti da una certa patologia, ad esempio il tumore del polmone, dell’ovaio o della
mammella. Confrontando i profili proteici di
queste patologie (singole ma omogenee nel numero e consistenti come campione) con il profilo proteico di individui sani, omogenei per confronto e per alcune caratteristiche fisiche come
l’età o i cicli mestruali, si può verificare se nei profili dei pazienti affetti da patologie esistono delle
differenze. Tali differenze, se effettivamente correlate alla malattia, possono essere poi utilizzate
come marker prognostici, di diagnosi, di risposta
a una terapia o addirittura di insorgenza di recidive; quindi, se una molecola specifica è legata
ad una patologia, è possibile evidenziala per poter dire se sta tornando una metastasi, se sta
comparendo un nuovo tumore oppure una recidiva: spie biologiche che andiamo a cercare per
prevenire al meglio la cura del cancro.
Dott. Citro, lei ci ha parlato della massa di
dati che conservate per riuscire a capire
meglio gli aspetti della patologia. Per
quanto riguarda il tumore al polmone,
conservare questi sieri significa riuscire
ad evidenziare anche i vari sottogruppi
del tumore stesso?
Sì. Quando si parla di tumore, sappiamo ovviamente che è un insieme di malattie e non una
singola malattia; per esempio nel caso del tumore al polmone esistono diversi sottogruppi
(tumore a piccole celle, tumore non a piccole
celle e così via). Avere in deposito una banca sieri con i campioni di persone che hanno questo
tipo di patologie ci permette un domani, in collegamento anche con altre istituzioni internazionali, di avere un grande numero di pazienti
omogenei per malattia, quindi un’eventuale differenza che andiamo ad osservare nel profilo
proteico diventa veramente significativa nel momento in cui esiste, perché è legata a quel tipo di
malattia. Naturalmente per realizzare questo tipo di indagine c’è bisogno, da una parte di una
strumentazione altamente sofisticata, e questo
:33
romalive
è oggi possibile perché esistono delle macchine
che permettono di studiare algoritmi di molecole biologiche abbastanza precisi, dall’altra ci
occorre un grande numero di campioni da analizzare per la significatività, per cui un’istituzione
che possiede la banca sieri ha sicuramente più
facilità di entrare in contatto in un network, in
una relazione con altre istituzioni che possiedono a loro volta delle banche sieri, per poter dire
se l’eventuale differenza riscontrata è specifica
di quel tipo di alterazione cellulare, ossia del tipo
di tumore che si sta analizzando.
Lei ha parlato di una ricerca traslazionale, che non comprende quindi solo l’IRE
ma anche altri Istituti come il vostro. In
particolare, quali Paesi coinvolge questo
progetto oltre all’Italia?
Il progetto di fosfoproteomica e di proteomica,
il cosiddetto “progetto Italia-Usa” firmato a suo
tempo dal Ministro Sirchia con il Ministro della
Sanità americano, consisteva nella disponibilità
di un network tra le istituzioni che fanno ricerca
in Italia, come l’Irc, al fine di raccogliere una
grandissima quantità di campioni di pazienti affetti da una neoplasia e in parallelo un grande
campione di individui da analizzare insieme ai
gruppi americani, tanto è vero che alcuni nostri
borsisti lavorano all’Nih in America e fanno proprio analisi di questo tipo, cioè di proteomica e
fosfoproteomica sui sieri, proprio perché facciamo parte del progetto. Oltre al campione di siero è importante avere anche una serie di dati
clinici patologici del paziente, perché dobbiamo conoscere bene se quelle anomalie nei profili di proteine che riscontriamo nel siero corrispondono o sono quanto meno correlate anche ai dati clinici patologici registrati nella cartella clinica del paziente, perché alcune alterazioni potrebbero essere dovute a un’infezione
batterica o virale non legata al tumore. In sintesi, avere parallelamente i dati clinici patologici e
il profilo, ci permette di selezionare e osservare
la significatività di quello che stiamo studiando.
Prof.ssa Paola Muti, cosa può dirci della
banca biologica?
Nei laboratori dell’Istituto si stanno mettendo
in piedi strumenti di alta tecnologia che riguardano gli aspetti di oncogenomica, proteomica e
farmacocinetica, sostanzialmente un impianto
nuovo e profondamente innovativo nel campo
della ricerca oncologica che però ha bisogno di
un forte substrato strutturale, nel senso che la
banca biologica deve fornire il materiale su cui
tutti questi test verranno elaborati. Affinché
questo avvenga in maniera efficace ed efficiente, è necessario che la banca biologica venga
costruita con caratteristiche di grande dettaglio
paziente per paziente; l’idea sarebbe proprio
quella di creare una banca biologica istituzionale, almeno per tutti i pazienti che afferiscono all’IRE, legata a determinate patologie tumorali o
di grande frequenza o letalità, che rappresentano una priorità sanitaria dal punto di vista della
salute pubblica. Accanto alla banca biologica è
necessario costruire anche un impianto che ci
permetta di elaborare i numerosi dati che avremo e che integri l’attività dei laboratori della
nuova area di medicina molecolare di Mostacciano: un impianto molto grande che si sta realizzando e che sta affacciando la ricerca alla realtà clinica.
Dott. Garufi, anche lei si occupa di ricerca. Di cosa in particolare?
34:romalive
In Istituto vi è un forte interesse per quanto riguarda l’applicazione di nuovi farmaci e molecole nella realtà clinica; questo è ovviamente ciò
che interessa maggiormente gli ammalati che
tutti i giorni frequentano i day hospital e gli ambulatori dell’Istituto. Dal punto di vista istituzionale, l’IRE si occupa di sviluppare protocolli di
ricerca innovativi che consistono nell’utilizzazione di nuovi farmaci, di nuove peculiarità di trattamento e, specialmente, in un contesto strettamente multidisciplinare e integrato quale il
nostro Istituto, il valore aggiunto è dato proprio
dalla contemporanea presenza di specialisti di
molti settori sulla stessa malattia, determinando
innegabili vantaggi dal punto di vista pratico.
Dott. Canitano, è possibile sbagliare radiografia e quindi nel caso di una neoplasia essere operati per un motivo piuttosto che per un altro?
Uno dei più grandi scienziati che studiano l’errore medico ha intitolato il suo articolo storico
“Sbagliare è umano”, per cui il problema non è
se sia possibile sbagliare, perché sbagliare è possibile, ma più che altro è necessario porre degli
ostacoli all’eventualità che l’errore produca una
conseguenza grave. Probabilmente lei si riferisce
al recente incidente avvenuto a Bologna in cui
una persona è stata operata senza necessità e
oltretutto ha avuto una complicanza post-operatoria, per cui all’errore si è aggiunta una fatalità piuttosto tragica. La verità è che nell’Istituto
Regina Elena, nel mio reparto diretto dal dott.
Crecco con il supporto forte della direzione
scientifica e sanitaria, stiamo lavorando proprio
ad un sistema che minimizzi quanto più possibile l’errore di identificazione del paziente, che a
volte è vissuto come un’adempienza amministrativa mentre in realtà è un’adempienza fortissimamente sanitaria, dato che lungo il percorso
della diagnostica e della terapia andiamo a curare una persona con una propria identità, con
un nome e una patologia. Purtroppo gli errori
possono essere rari ma avere conseguenze pesantissime, per cui in questi casi niente è banale.
Dott. Mina Locaturo, come può una donna prevenire il tumore al collo dell’utero?
Attualmente l’unica maniera per prevenirlo è il
vaccino, che rappresenta una grandissima opportunità. Poi esiste la diagnosi precoce delle
patologie pre-neoplastiche, quindi con gli screening, il pap test e se necessario accoppiando
quest’ultimo con il test dell’hpv, che è molto
preciso, si può arrivare a determinare il momento in cui avviene la trasformazione iniziale delle
cellule e intervenire per fare in modo che non si
giunga alla neoplasia vera e propria. Vorrei precisare che questo virus, all’origine del cancro al
collo dell’utero, è una causa necessaria ma non
sufficiente: essere positivi ad un test virale non
significa avere il cancro, piuttosto è un campanello d’allarme, un’informazione che accoppiata al pap test permette al ginecologo di gestire
la paziente in maniera più appropriata e in modo tale che non arrivi a sviluppare il cancro. Queste sono le opportunità che abbiamo per avere
una diagnosi precoce, perché l’unico modo per
prevenire il tumore al collo dell’utero è solamente il vaccino.
Dott. Garufi, qual è l’incidenza di neoplasie colo-rettali nella popolazione italiana?
Le neoplasie di questo tipo hanno un forte impatto dal punto di vista sociale, perché ogni an-
Dott. Garufi
no in Italia ci sono dai 35mila ai 40mila nuovi casi. Di questi, un 25% arriva al momento della
diagnosi in fase avanzata di malattia, mentre le
possibilità di guarigione sono eccellenti per tutti coloro che riescono ad arrivare in uno stadio
più precoce, quindi con una malattia limitata
solamente alle pareti dell’intestino o che ha interessato marginalmente le ghiandole vicine alle neoplasie primarie.
Quali sono i sintomi di questo tipo di tumore?
Le neoplasie del colon-retto hanno dei sintomi
che possono variare a seconda della sede in cui
insorge la malattia; generalmente le neoplasie
del colon destro sono caratterizzate sostanzialmente da anemia, legata ad una carenza di ferro proprio per un sanguinamento microscopico
della neoplasia nel lume intestinale. Completamente diverse sono le neoplasie del colon sinistro del sigma, in cui prevale invece l’effetto di
restringimento del lume intestinale che determina stitichezza o l’alternanza di stitichezza e
diarrea; infine, le neoplasie del retto distalo, cioè
dell’ultima parte dell’apparato gastroenterico,
sono frequentemente caratterizzate dalla presenza di sangue rosso vivo nelle feci, spesso trascurata perché si ritiene che sia dovuta alle
emorroidi. Sono sostanzialmente delle neoplasie semplici da diagnosticare. Un’iniziativa molto importante dell’Istituto riguarda proprio queste neoplasie: è previsto, infatti, un programma
assolutamente originale di screening che permette di effettuare l’esame coloscopico con
pressoché assoluta mancanza di sofferenza da
parte dei soggetti.
Prof.ssa Paola Muti, cosa può dire della
chemioprevenzione?
La chemioprevenzione è il sogno del nostro secolo e consiste nell’introdurre delle sostanze
nell’organismo che ci permettano di sopravvivere liberi da tumori. Per il momento quest’attività è in gran parte un’ipotesi su cui lavorare e
presso il nostro Istituto abbiamo in corso dei
trials che, come riferivano i ricercatori dei laboratori, riguardano da una parte la metformina e
dall’altra la vitamina D. Nel laboratorio si valutano gli aspetti molecolari, cioè come queste sostanze agiscono a livello di cellule normali, tumorali o trasformate; in realtà, pur avendo degli
strumenti molto sofisticati dal punto di vista
molecolare, dobbiamo dire che gli interventi su
popolazione sono ancora molto grossolani,
questo perché è abbastanza utopico pensare
che una sostanza possa prevenire qualsiasi rischio di qualsiasi tipo di tumore, e in qualsiasi
soggetto. Per questo, anche nell’ambito della
prevenzione, è assolutamente necessario trovare la maniera di definire le “suscettibilità” individuali per attuare di conseguenza una specifica
azione chemiopreventiva. Tale azione dovrebbe
essere dedicata a persone che sono sensibili a un
determinato tipo di sostanze, quali gli antiossidanti, il selenio, la metformina, la vitamina D e la
melatonina. In un nostro studio, pubblicato sul
Journal National Cancer Institute, abbiamo osservato che ad esempio elevati livelli di melatonina endogena, prodotta da un ormone, ha effetti fortemente protettivi nei confronti dei tumori al seno, per cui le sostanze esistono (ovviamente devono essere naturali e prive di effetti collaterali) ma dobbiamo trovare la maniera
di utilizzare strumenti di maggiore definizione
per le popolazioni o gli individui ad alto rischio,
in modo che possano giovarsi in maniera totale
di questi interventi.
Dott.ssa Mina Locaturo, la ricerca ha fatto passi avanti, come nel caso del vaccino per il papilloma. Ma l’evoluzione del
tumore si può controllare solamente con
il pap test?
Nel campo della ricerca stiamo andando avanti,
perché avere l’opportunità di un vaccino non significa essere tranquilli e aver concluso il proprio
lavoro. Come abbiamo detto prima, il vaccino
viene somministrato e ha la sua maggiore efficacia nelle ragazzine dodicenni, ma sappiamo
anche che la maggiore incidenza di questa neoplasia avviene intorno ai quarant’anni di età: ciò
significa che fra trent’anni vedremo gli effetti di
questa vaccinazione, sperando di ottenere
un’ampia copertura vaccinale. Nel frattempo
dobbiamo mantenere la guardia alta, il che significa non solo prevenzione ma anche diagnosi precoce; la ricerca sta andando avanti perché si
stanno cercando dei marcatori (prodotti del virus
o fattori specifici dell’ospite, quindi del paziente)
che possano, in una maniera molto sensibile e
specifica, individuare una sottoclasse di popolazione che presenta l’infezione del virus e dare
indicazioni sull’evoluzione della malattia.
Dott. Carlo Garufi, qual è il ruolo dei nuovi farmaci nel trattamento dei tumori gastrointestinali?
Negli ultimi 5-6 anni si sta assistendo ad una vera rivoluzione nel trattamento di queste neoplasie, perché la ricerca pre-clinica e farmacologica
hanno portato, innanzitutto, all’identificazione
di nuovi bersagli molecolari sulle cellule neoplastiche o nel torrente circolatorio che “vascolarizza” le neoplasie. La ricerca ha consentito di
trovare nuovi farmaci, degli anticorpi che, insieme agli schemi classici di chemioterapia, stanno
portando realmente dei risultati importanti nel
trattamento delle neoplasie perché consentono
di aumentare il bersaglio da colpire e di raggiungere risultati migliori in termini di riduzione
delle masse antitumorali e soprattutto di prolungamento della sopravvivenza. Nei prossimi
anni assisteremo a una definizione ancora più
accurata dei bersagli e probabilmente riusciremo a identificare, attraverso gli studi di biologia
molecolare, i pazienti nei quali questi farmaci
agiscono in modo eccellente e risparmiare i pazienti nei quali i bersagli non sono colpiti dai farmaci. Queste sfide, che sembrano futuristiche,
sono in realtà delle battaglie che la ricerca si appresta a vincere perché, per alcuni di questi farmaci, l’introduzione nella pratica clinica in com-
36:romalive
mercio dipenderà dall’identificazione precisa di
alcuni bersagli molecolari.
Sms: “Sono stata curata al Regina Elena di Roma
4 anni fa per un cancro al seno. Ora ho 38 anni
e sto abbastanza bene, vorrei ringraziare tutti
coloro che vi lavorano e si impegnano per sconfiggere questo male. Sono stati tutti fantastici,
grazie Barbara”.
Dott. Canitano, ci può parlare della qualità dei percorsi diagnostici terapeutici?
L’IRE è un Istituto di ricovero e cura a carattere
scientifico, per cui abbiamo dei doveri oltre che
nella ricerca clinica anche in quella organizzativa. Il progetto di cui parlavo prima ha, naturalmente, il supporto forte del Ministero e delle
professioni infermieristiche e tecniche perché
le modificazioni organizzative e degli amministrativi hanno bisogno di essere vissute da un
equipe, per essere efficaci: lavorando insieme
riusciamo ad ottenere dei risultati di buon livello. I percorsi diagnostico-terapeutici sono
due percorsi separati e uniti allo stesso tempo:
esistono le linee guida diagnostiche, gli esami,
gli approfondimenti, i provvedimenti clinici
dettati dalle migliori evidenze e quindi le azioni suggerite dalla ricerca, dall’esperienza e dagli studi. Lungo questi percorsi, che in qualche
modo riguardano la parte tecnica, è necessario
accompagnare passo passo i pazienti dal momento in cui si avvicinano alla struttura, o meglio ancora a partire dal medico di famiglia. Il
programma del Lazio rappresenta l’alba di una
rete oncologica che dovrebbe permettere in
qualche maniera l’applicazione su tutto il territorio delle migliori evidenze e la presa in carico
del paziente, che dovrebbe essere assistito nel
miglior modo possibile.
Prof.ssa Paola Muti, i tumori si possono
prevenire?
Prima di tutto non bisogna fumare, perché in
questo modo si elimina l’eccesso maggiore di
rischio. Poi, come sappiamo, per la prevenzione dei tumori è fondamentale lo stile di vita.
Per esempio un aspetto importante e ancora
poco conosciuto è quello di evitare le esposizioni di bambini e adolescenti alle radiazioni
ionizzanti, cioè alle radiografie, a meno che
non ce ne sia bisogno assoluto e anche in quel
caso valutando bene il rapporto tra rischi e benefici. Per quanto riguarda l’età adulta, sicuramente è importante la qualità della vita, quindi
una dieta attenta con verdure ed eliminazione
delle proteine animali (della carne rossa per i
tumori al colon-retto), l’assunzione di pesce,
che è in grado di proteggere dal tumore, e l’attività fisica, intesa come una camminata quotidiana di circa mezz’ora, che è un fattore protettivo molto forte per le malattie cardiovascolari e abbastanza forte per alcuni tumori di frequenza elevata nella nostra popolazione, come
quello al seno. Esistono inoltre una serie di raccomandazioni che sono state indicate dalle linee-guida di prevenzione, come evitare la terapia ormonale sostitutiva in menopausa in cui
esista una componente estrogenica e una
componente progestinica, fattore molto importante conosciuto di recente grazie a uno
studio americano. Un altro suggerimento fondamentale, per le donne e in parte per gli uomini, è quello di evitare l’incremento di peso in
età post-menopausale o più tardiva, da sempre
associato ad un incremento di rischio per i tumori al seno e abbastanza decisivo anche per
quelli alla prostata.
Dott.ssa Mina Locaturo, lei è membro
della Commissione Oncologica Nazionale. In tale ambito, sono state prese decisioni per la popolazione italiana?
In Commissione Oncologica, presieduta dal
prof. Veronesi e di cui fa parte anche la dott.ssa
Muti, abbiamo elaborato un documento, che è
in fase di stesura finale, in cui si pone l’attenzione, soprattutto per il cancro del collo dell’utero,
sulla necessità della diagnosi precoce e in particolare sulla necessità di avere i registri di tutti i
dati, altrimenti non è possibile “tirare le fila” e
utilizzare le informazioni nella pratica clinica.
Dott. Garufi, cosa bisognerebbe non
mangiare per evitare anche parzialmente i rischi?
Come ha spiegato la prof.ssa Muti, sicuramente
alcune abitudini alimentari delle popolazioni occidentali aumentano il rischio di neoplasie gastrointestinali. Tali abitudini si riflettono sostanzialmente nell’aumento di peso attualmente diffuso, per cui l’obesità e la riduzione dell’attività
fisica, mentre non sono esattamente chiari i rapporti tra l’assunzione di sostanze come l’alcool e
le neoplasie pancreatiche e primitive del fegato.
Esistono poi altri Paesi in cui, ad esempio, l’uso
di cibi molto caldi o cotti aumenta il rischio di
neoplasie dell’esofago o del cancro gastrico. In
Italia, negli ultimi trent’anni, abbiamo osservato
una diminuzione delle neoplasie dello stomaco,
per le quali eravamo uno dei primi Paesi al mondo, e contemporaneamente un lieve aumento
pressoché costante delle neoplasie colo-rettali,
oltre ad un aumento di quelle pancreatiche.
Dott. Canitano, per essere sicuri di non
incorrere in errori nel caso delle radiografie, come bisogna comportarsi?
“Sicuro” è una parola che in medicina non esiste, però a livello probabilistico è preferibile non
effettuare un’altra radiografia, proprio perché
come diceva la prof.ssa Muti l’esposizione alle
radiazioni può essere rischiosa. La cosa migliore
è lavorare con lentezza, quindi poter parlare con
il paziente, potergli chiedere come si chiama, capire come si sente e magari poterlo confortare.
Prof.ssa Muti, per concludere…
Vorrei ringraziare moltissimo il sig. Di Mambro
per la serie di trasmissioni sul nostro Istituto, che
ci hanno permesso di farci conoscere dalla comunità cittadina e laziale ed esporre quello che
facciamo, sia in ambito di ricerca che in ambito
clinico.
Dott.ssa Locaturo
arte a Roma
[ di • Francesca Colaiocco ]
MACRO presenta:
Paolo Chiasera e le sperimentazioni contemporanee
Fino al 31 agosto, la sede principale del
MACRO dedica un’esposizione al contemporaneo Paolo Chiasera, curata da Danilo Eccher
e destinata alla Collezione permanente del
museo. Il progetto dell’artista emergente dal
titolo “Forget the Heroes” è basato sulla trasformazione delle teorie di quattro personaggi che hanno segnato la storia del Novecento:
l’economista e filosofo Adam Smith, fautore
dell’economia politica liberista, l’architetto Le
Corbusier, artefice di un piano urbanistico per
tre milioni di abitanti, l’ingegnere elettronico
Seymour Cray, che progettò il “supercalcolo”
utilizzato oggi nelle animazioni video, e il linguista Noam Chomsky, fondatore della grammatica basata sulla conoscenza innata dei
princìpi universali che regolano la creazione
del linguaggio. Le opere saranno esposte nelle
due Sale Panorama del museo, appositamente riservate agli esordienti, la prima con quattro video proiettati simultaneamente e ciclicamente, la seconda con la ricostruzione dell’officina dell’artista. Paolo Chiasera nasce a Bologna nel 1978 e si impone nel panorama contemporaneo come promettente artista dall’impostazione provocatoria. Con “Forget the
Heroes”, il giovane presenta infatti un’originale tesi secondo la quale le teorie espresse da
Smith, Le Corbusier, Cray e Chomsky, seppur
valide e fondate finirebbero per scontrarsi con
realtà differenti e in continua evoluzione che
farebbero perdere loro la strada indicata dal
postulato di partenza, generando conseguenze inattese. La “distruzione” delle teorie utopistiche dei quattro personaggi è simboleggiata dal crollo delle statue di creta a grandezza naturale che li raffigurano, mostrato nel
video iniziale proiettato nella prima sala. Le
immagini successive fanno vedere le mani dell’artista che impugnano un martello per distruggere i frammenti delle statue e poi mentre mescolano con un bastone una nuova materia all’interno di un catino: l’intento è facilmente comprensibile. Nelle ultime sequenze
le mani dell’artista plasmano una forma originale, metafora di una nuova ideologia che si
contrappone ad utopie ormai obsolete. La seconda sala, oltre ad ospitare alcuni disegni dedicati ai quattro personaggi e al loro operato,
definiti dallo stesso Chiasera lo “storyboard
sentimentale del progetto”, riproduce lo spazio
di lavoro dell’artista con gli attrezzi e gli strumenti utilizzati per creare le simboliche sculture di creta. Tra i progetti di Paolo Chiasera esposti in mostre collettive, ricordiamo “La Sindrome di Pantagruel” del 2005 a Torino, l’“Italy
Made in Art Now” del 2006 al Museum for
Contemporary Art di Shangai e le “Laws of Re-
lativity” nel 2007 presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, sempre a Torino. Per
quanto riguarda le mostre personali, citiamo
invece lo “Young Dictators’ Village” del 2005
presso il W139 di Amsterdam, “The Trilogy:
Cornelius” del 2006 presso il MAMBO di
Bologna e il “Tupac Project” del 2007 presso
la LAF Limehouse Arts Foundation e la Raine’s
Foundation School di Londra.
Orario: martedì - domenica,
dalle 9.00 alle 19.00
Biglietto: € 1
Per informazioni
06 671070400
Roma e Correggio: un rapporto avvolto nel mistero
“Correggio e l’Antico” è la mostra ospitata
dalla Galleria Borghese di Roma, fino al prossimo 14 settembre. Un’occasione imperdibile
per ammirare i bellissimi dipinti del maestro
Antonio Allegri, detto il Correggio, esposti per
la prima volta nella Capitale in una rassegna
interamente dedicata al pittore. La sua grandezza non fu sufficiente per raggiungere la
fama di artisti quali Michelangelo e Raffaello,
forse a causa della sua assenza dalla scena
romana del Cinquecento, nonostante alcune
tracce testimonierebbero il suo contatto con
Roma. Le fonti ufficiali (ad esempio i testi del
Vasari) sostengono infatti che il Correggio
non abbia mai soggiornato a Roma ma le sue
opere, seppur ispirate al maestro Mantegna e
dotate di uno stile proprio, ricordano con chia-
38:romalive
rezza i capolavori di Raffaello, protagonista in
quegli anni del rinnovamento artistico della
Capitale, e alcuni tratti tipicamente romani.
L’esposizione, curata dalla direttrice della Galleria Anna Coliva, è dedicata proprio al rapporto del Correggio con la nostra città, simbolo dell’antichità e luogo in cui l’artista approfondì, probabilmente, lo studio delle cupole e la concezione degli spazi e delle forme.
Venticinque le opere in mostra, accompagnate da altrettanti bozzetti, tra le quali spiccano
i temi classici e mitologici come la serie degli
Amori di Giove, commissionata dal duca di
Mantova Federico Gonzaga e raffigurante quattro scene d’amore riprese dalle Metamorfosi
di Ovidio (tra cui Danae e Io); queste, originariamente concepite come un unico insieme,
andarono disperse in seguito alla donazione
all’Imperatore Carlo V di Spagna. Numerosi i
dipinti prestati da parte di importanti gallerie
europee, ad esempio la Leda proveniente dalla Gemäldegalerie di Berlino, Io e Ganimede
della Kunsthistoriches di Vienna, l’Educazione
di Amore della National Gallery di Londra o
Venere, satiro e Cupido del Louvre. In quest’ultimo capolavoro, datato intorno al 1525,
il Correggio esprime al massimo grado la morbidezza e l’eleganza delle forme, attraverso
figure corpose e sensuali e una grande sensibilità nell’uso del colore. Tra le opere in esposizione ricordiamo anche il Ritratto di Dama, l’unico ritratto femminile realizzato dall’artista.
La rassegna romana è la prosecuzione ideale
delle mostre dedicate a Raffaello nel 2006 e
allo scultore Canova nel 2007, nell’ambito del
programma “Dieci grandi mostre della Galleria
Borghese”. Le prossime esposizioni avranno
come protagonisti Francis Bacon e Caravaggio
nel 2009, Dosso Dossi nel 2010, Tiziano nel
2011, Lucas Cranach nel 2012, Gian Lorenzo
Bernini nel 2013, il Domenichino nel 2014 e
nel 2015 la famiglia Borghese. Tra settembre
e gennaio del prossimo anno, “Correggio e
l’Antico” sarà ospitata a Parma, luogo di fondamentale importanza per l’artista.
Sede: Roma, Galleria Borghese
Piazzale Scipione Borghese, 5
Orario: Lunedì chiuso. Martedì domenica, dalle 9.00 alle 19.00
Biglietti: Prenotazione obbligatoria
Intero € 13,50
Per informazioni:
www.galleriaborghese.it
Riletture...
Don Delillo, L’uomo che cade, Einaudi
[ di • Fabio Zaccaria ]
Torna, sette anni dopo l’attacco alle Twin
Towers di New York, uno dei maestri della narrativa americana, con un romanzo nel quale
si sceglie di raccontare l’avvenimento che più
di ogni altro ha segnato la storia mondiale
degli ultimi decenni, seguendo due linee temporali: da una parte la storia di Hammad e
compagni, la preparazione dell’attentato dalla
Germania al dirottamento degli aerei sulle
torri, dall’altra il “dopo-attentato”, attraverso
la storia di Keith Neudecker, un sopravvissuto
al tragico evento. Keith riesce a mettersi in
salvo pochi minuti prima del crollo. Completamente coperto di cenere e con i polmoni sanguinanti a causa delle polveri respirate,
tornerà nella casa che ha lasciato un anno
prima, dalla moglie Lianne e dal figlio Justin.
Tutto appare sospeso in una glaciale insensatezza, con le vite dei personaggi appese ad una
impossibilità oggettiva di comprendere realmente l’accaduto, consci solamente di un tragico mutamento piovuto dal cielo, abbattutosi sul sogno americano in tutta la sua violenza. «Il futuro era questo, il futuro c’è appena stato». Keith e Lianne cercano di riconciliarsi, il figlio Justin passa le giornate scrutando il cielo alla ricerca di altri aerei mandati da “Bill Lawton” (distorsione fonetica di “Bin
Laden”). Tre anni dopo, il tentativo di ricostruire la famiglia sarà definitivamente naufragato:
Keith trascorre lunghi periodi in viaggio, tra
Parigi e Las Vegas, preso dai tornei di poker,
ridotto ormai ad individuo privo di personalità. Lianne si dedica agli anziani affetti dall'Alzheimer cercando di aiutarli con corsi di
scrittura creativa, e si è avvicinata alla religione cattolica. Le loro vite sono intersecate dall’uomo che cade, un performer deriso dalle
istituzioni che si lancia in caduta statica da
vari punti della città, assumendo le posizioni
di un uomo che si era buttato dalle Torri pri-
ma del crollo: “a testa in giú, con le braccia
tese lungo i fianchi, un ginocchio sollevato”.
Ma è nella descrizione del percorso di Hammad che Delillo riesce a tracciare con grande
maestria il viatico psicologico intrapreso e
seguito fino in fondo dagli attentatori, dalle
simulazioni attraverso le cabine di volo virtuale ad un allenamento prima di tutto spirituale, atto a forgiare l’animo e renderlo in grado
di compiere un gesto così lucidamente spietato. Hammad, nel suo percorso di “educazione”, deve necessariamente «lottare contro il
bisogno di essere normale», deve diventare
“una mente sola” con gli altri diciassette
compagni destinati al martirio, un martirio
percepito come necessario perché, da punti di
vista diametralmente opposti, l’Islam appariva
loro “sotto attacco” almeno quanto lo apparì l’America quel tragico 11 settembre.
La storia riesce dunque ad essere, allo stesso
tempo, dentro le torri, dentro l’aereo che le
abbatte, e dentro il futuro piegato dall’avvenimento. L’autore racconta con stile serratissimo l’America del nuovo secolo, il trauma
inaudito che la travolge, la paura e i rituali per
esorcizzarla. La forma narrativa appare come
un mosaico di frammenti di memoria, legati
insieme dal filo conduttore del “dopo 11/09”,
che si intersecano a livello temporale guidando il lettore nella ricostruzione di un panorama psicologico devastato, incerto, impreparato ad una totale ridefinizione del ruolo dell’America nel Mondo.
:39
romalive
Bau & Miao:
la Rubrica
degli Animali
Animali in vacanza
Prima di partire per le vacanze, oltre a decidere
con anticipo la meta dei nostri sogni, ci troviamo
di fronte al bivio: portare o no il nostro amico a
quattro zampe con noi. Per chi decide di lasciarlo a casa, perché magari ha raggiunto un’età
avanzata oppure perché la meta scelta delle vacanze non consente l’accesso agli animali da
compagnia, vi presentiamo diverse possibilità:
affidarlo alle cure amorevoli dei vostri cari; scegliere un bravo dog/cat sitter che, prima della
partenza, dovrà trascorrere qualche ora con l’animale, da solo. La conoscenza deve avvenire in
maniera graduale per evitare possibili traumi e
per far capire al cane o al gatto che il distacco
non sarà definitivo; affidarlo ad una struttura
preposta all’accoglienza di animali che deve essere sempre scelta sotto consulto del proprio veterinario oppure ascoltando il parere dei propri
amici e conoscenti. Ricordatevi di prenotare con
largo anticipo. Per chi, al contrario, decide di
portare in vacanza il proprio animale, dovrebbe
scegliere la meta ideale tenendo conto, prima di
tutto, delle esigenze del cane o del gatto e della
sua età. Nella scelta della meta turistica, dobbiamo cercare il più possibile di rispettare le sue
abitudini e di evitare gli ambienti che possano
acuire le patologie da cui sono affetti. Scegliete
con cura un luogo di villeggiatura che possa essere consono alle caratteristiche etologiche dell’animale. È molto utile conoscere in anticipo gli
orari degli studi veterinari che troverete sul posto
delle vacanze e verificare l’idoneità dell’alloggio:
ringhiera del balcone/recinzione difficile, se non
impossibile da scavalcare. Attenzione alle piante
velenose come il tasso, l’oleandro, il colchico e
l’aquilegia.Prima della partenza, ricordatevi di
portare il vostro amico dal veterinario di fiducia
per controllare il suo stato di salute e per verificare la regolarità delle vaccinazioni. Se non l’avete ancora fatto, identificate il vostro animale
40:romalive
[ a cura di • Marta Cecchini]
con il tatuaggio o il microchip, utile nel caso di
smarrimento o allontanamento (OBBLIGATORIO PER IL CANE) e fornitegli una medaglietta
con nome e numero di telefono per il riconoscimento. Portate sempre con voi il suo libretto sanitario e una foto recente dell'animale.
Visto che le norme e le limitazioni variano da
paese a paese, vi consigliamo di contattare le
ambasciate del paese estero scelto o gli Enti Nazionali per il Turismo, che vi possono fornire informazioni utili per una serena villeggiatura con
il vostro animale.
Ricordatevi che in base al codice della strada non
è ammesso il trasporto di animali domestici in
numero superiore a uno e sempre senza che
questo possa costituire un pericolo per chi conduce la vettura.
È ammesso il trasporto di più di un animale, solo se custodito in trasportino oppure se allocato
nel vano posteriore dell’auto con una rete o altro mezzo a disposizione che possa dividere l’animale dal guidatore.
Per gli amanti delle due ruote, vi ricordo che
l’art. 170 del Codice della strada consente il trasporto dell’animale sul mezzo, solo se in apposita gabbia senza che questa sporga lateralmente né longitudinalmente dalla sagoma del
mezzo. Vi consigliamo, in questo caso, di partire
in orari tranquilli per evitare il caos cittadino, poco piacevole per il vostro animale.
La partenza è sempre un momento molto delicato per i nostri animali, quindi cercate di arrecare loro meno disagi possibili, preferendo le ore
meno calde della giornata ed evitando di causargli ansia prima e durante il tragitto in macchina. Ricordate di portare con voi le ciotole dell’acqua e degli alimenti, il guinzaglio e la museruola per il cane e per il gatto un comodo trasportino. Durante il tragitto sono necessarie alcune soste per permettere al vostro animale di
muoversi e di bere acqua fresca. RICORDATE DI
NON LASCIARE MAI DA SOLO IL VOSTRO ANIMALE IN MACCHINA!
Se poi volete portarlo con voi all’estero per la
villeggiatura, ricordatevi di richiedere al servizio
veterinario della ASL di appartenenza, il passaporto europeo, contenente le seguenti documentazioni: vaccinazioni, trattamenti terapeutici in corso, numero tatuaggio o microchip. Informatevi in anticipo sui regolamenti e sulle leggi che governano il trasferimento di animali nel
paese prescelto per le vacanze.
Per chi decide di prendere l’aereo, fate attenzione agli scali con cambiamento del velivolo (rottura del trasportino e smarrimento dell’animale)
e alle norme dei paesi di transito che prevedono
rigidi controlli sanitari.
IN CABINA E NELLA STIVA: le norme variano
da compagnia a compagnia in base alla taglia e
al numero degli animali ammessi in cabina, alla
tipologia della gabbietta e alla possibilità di farli
uscire o meno. In genere sono ammessi in cabina gli animali di taglia piccola, se invece si tratta
di cani di media/grande taglia, viaggeranno nella stiva.
IN TRENO: sull’Eurostar il trasporto degli animali è consentito con trasportino. Sugli Intercity, i regionali e interregionali, con il guinzaglio
e la museruola. Nelle cuccette e Wagon Lit basta
prenotare l’intero scompartimento (nel Wagon
Lit si paga il supplemento pulizia). I cani di piccole dimensioni e gatti possono viaggiare con il
proprietario ma solo in seconda classe.
TRAGHETTI ALISCAFI: In genere, sono ammessi i cani con guinzaglio e museruola, e i gatti nel trasportino. I cani di piccola taglia possono
viaggiare in cabina con il padrone previo consenso degli altri pendolari. I cani di taglia grande
o media possono alloggiare negli appositi canili
di bordo, anche se è possibile tenerli sul ponte
con guinzaglio e museruola al seguito del padrone.
Bacheca Annunci
Tre gattini grigio scuro con occhi azzurri cercano casa. Educati, affettuosi… Hanno veramente bisogno d’amore! Foglio
adozione e controlli PRE/POST
affido. Si trovano a via Appia
(ALTEZZA PALAGHIACCIO).
ALESSIO 347.0364868
Questa dolce setterina dallo sguardo tanto
triste si chiama Carola… è una taglia medio
piccola, con pelo lungo bianco e arancio. È
dolcissima… ma solo lontano dalla gabbia i
suoi occhi potranno tornare vispi e allegri…
com'erano prima che venisse abbandonata!
Correte a liberarla! È entrata al canile di
Roma Muratella il 04/02/2008 matricola
217-08
Antonio, detto Spillo, è un cagnolino di taglia
medio/piccola simpaticissimo. Adora le coccole,
Ha circa due anni ed è già microchippato. Si trova
a Montelibretti (RM), ma può raggiungere qualsiasi posto al centro/nord Italia dove vi sia qualcuno disposto ad amarlo per sempre.
Nina 339.7755954
Raffaella al 347.5879364 [email protected]
Apple è una deliziosa meticcia bianco e
arancio... dopo essere stata abbandonata adesso si ritrova in gabbia... Venite a
conoscerla, è buona e non merita proprio
di vivere in canile! È entrata l’8/10/2007
al canile di Roma muratella matricola
1807-07. Aggiornamento: Le condizioni di
salute della cagnolina stanno rapidamente peggiorando. Ha bisogno di un'adozione urgente, un'adozione di cuore! Per
chi non la conosce: è di una dolcezza unica e adatta ad ogni situazione. Un
tesoro di cagnolina che dopo essere vissuta 6 anni in famiglia è ora rinchiusa
in una gabbia, con una zampina che deve ancora guarire perfettamente.
Sei stanca Lara? Ti vedo sempre così,
sdraiata nel tuo recinto. È l'immagine
che meglio ti rappresenta, con quello
sguardo rassegnato alla prigionia. Eri
poco più che una cucciolona quando sei
arrivata in canile tre anni fa…tu cucciola con i tuoi cinque cuccioli, in un'estate di abbandoni in cui ti sei trovata a fare
da mamma a tante altre cucciolate trovate
nelle campagne di Roma. Eri affettuosa e viva. Ti sei spenta giorno dopo
giorno… i tuoi figli tutti adottati… tu ancora qui. Tu che ti accontenteresti
di un cuscino morbido e un po’ di coccole, tu adattabile ad ogni situazione..qualcuno si accorgerà delle tue grandi orecchie, del tuo grande cuore?
Lara ha circa 3 anni, è sterilizzata e microchippata. Nina 3397755954
Raffaella 3475879364 - [email protected]
DAILY è una dolcissima pincherina di 10 anni abbandonata dal suo padrone dopo anni di sofferenza. La
piccola infatti veniva tenuta chiusa in una stanza tutto
il giorno senza ricevere mai una carezza ma solo tante
botte perché sporcava e piangeva...Per fortuna ora è
nel nostro rifugio in attesa di famiglia. Soffre molto
chiusa nel box… ed è molto spaventata… vi prego
venite a liberarla da un’altra prigione! Per lei cerchiamo una famiglia senza bambini con giardino oppure
che sia sempre in casa per ricevere tutte le attenzioni di
cui ha bisogno. Va d'accordo con gli altri cani, è molto remissiva. Sterilizzata e in ottima forma, sa andare a guinzaglio senza problemi. Per adozione: SABRINA
339/8380232 - [email protected] DANIELA 338/6226280 - mailto: [email protected]
Piccoli gattini di tutti i colori cercano al più presto una famiglia
che li sappia riempire di coccole e
amore! Siamo a l'Aquila ma ve le
possiamo portare nel week end.
Chiara 329 4333345
[email protected]
Sono tre sorelline tigrate
con sfumature rosse particolari.Hanno circa 50 o
60 gg. Gianluca 340
7893476 [email protected]
6 cuccioli di taglia piccola cercano casa. Sono
stati abbandonati insieme alla mamma. Hanno
30 giorni e sono bellissimi! La mamma pesa soltanto 8 kg. Verranno affidati con firma foglio
adozione. 340 4036345 oppure 327 2018759
LAV SALVA CANI DA MALTRATTAMENTI. ORA CERCANO FAMIGLIA
La LAV ha finalmente ottenuto la custodia giudiziaria di sette cani trovati
nell’abitazione di un cacciatore in cattive condizioni. Di quattordici cani
sequestrati inizialmente, e di nove nati in canile, purtroppo ne sono
sopravvissuti soltanto sette, risultati alle visite veterinarie stremati, denutriti, infestati dai parassiti e spaventati. Eccoli:
Ezio
Betty
Lancillotto
Laura
Rosaria
Libera
Selvaggio
INVIACI SEGNALAZIONI, SMARRIMENTI O ANNUNCI PER ADOZIONI A
[email protected]
E NOI PROVVEDEREMO AD INSERIRLI NELLA BACHECA ANNUNCI DEL PROSSIMO NUMERO.
:41
romalive
42:romalive
[ a cura di • Francesca Colaiocco ]
Il suo ultimo album si intitola “Giglio” e contiene il singolo “Vita tranquilla”, da lui stesso definito “un invito a lasciarsi andare”, che ha conquistato il premio della critica allo scorso Festival
di Sanremo, nonostante un’esecuzione spesso
imperfetta. Il disco è composto da undici brani
in perfetto “stile Tricarico”: semplici, simpatici,
fantasiosi e delicatamente ironici. Un approccio “fanciullesco” che colpisce per l’ingenuità e
allo stesso tempo per la capacità di comunicare
pensieri profondi e importanti, che probabilmente nascondono un conflitto interiore non
ancora risolto. Così il singolo “Ghiaccio”, “Pomodoro”, “Figli di tutti i colori”, l’ironica “Oroscopo”, le malinconiche “Eternità” e “Il mio
amico” sono solo alcune delle emozioni proposte da Francesco, all’interno di un originale album che ha visto la partecipazione del famoso
percussionista jazz originario dell’India, Trilok
Gurtu.
Classe 1971, Tricarico nasce a Milano. Fin da
piccolo è appassionato di musica e consegue il
diploma di flauto dolce al Conservatorio della
sua città. Comincia a comporre le prime canzoni e a presentarle nei locali di Milano e provincia
insieme alla sua band. Il primo singolo esce nel
settembre del 2000 con il titolo “Io sono Francesco” e si impone come vero tormentone, coinvolgente nel ritmo e nelle sensazioni suggerite dal testo, conquistando il disco di platino e
numerosi riconoscimenti e nomination, come
quella al P.I.M. per la “Canzone dell’anno” e
agli Italian Music Awards. Seguono i singoli
“Drago”, accompagnato dal brano “La neve
blu” e prodotto dallo stesso Tricarico, e “La pe-
sca”, con la b-side “Lavanda”. Nel maggio del
2002 esce l’omonimo album di debutto, che
raccoglie i brani pubblicati e altri inediti come
“Caffè” e la dolcissima “Musica”. A giugno Tricarico è ospite del Premio Città di Recanati, che
segna il suo debutto davanti al grande pubblico, oltre alla successiva partecipazione al Festivalbar. Un anno dopo viene invitato da Jovanotti ad aprire i concerti del “Quinto Mondo
Tour”, preziosa occasione per presentare dal vivo il disco d’esordio. Decisivo l’incontro, nel settembre del 2003, con i produttori Patrick Benifei e Fabio Merigo: il risultato è “Frescobaldo
nel recinto”, pubblicato l’anno successivo e
composto da dieci brani che abbracciano lo stile funk, il soul, il punk-rock e, come sempre, la
canzone d’autore. Francesco si concede un periodo di pausa e nel frattempo partecipa alla
colonna sonora del film di Pieraccioni “Ti amo in
tutte le lingue del mondo”. Nel 2007 passa alla
casa discografica SonyBmg: il singolo di “debutto” si intitola “Un’altra possibilità” ed è pubblicato insieme all’inedito “Libero”. Nello stesso
periodo compone il brano “La situazione non è
buona” per Adriano Celentano, il quale prende
spunto per il titolo di un programma televisivo
al quale partecipa come ospite lo stesso cantautore.
Il tour di Tricarico, partito lo scorso 28 giugno
da Borgo San Lorenzo (FI), comprende una decina concerti in giro per l’Italia: il 5 luglio presso
Piazza Plebiscito ad Ancona, l’8 alla Rotonda
Vassallo di Lerici (SP), il 9 al Libra Festival di Sordevolo (BI), il 10 all’Asti Musica di Asti, il 18 all’Italia Wave di Livorno, il 19 luglio alla Fonda-
zione Bertoni di Saluzzo (CN) in occasione del
Premio Grinzane, il 5 agosto al Parco Vallelunga
di Casalgrande (RE) e il 10 agosto presso Piazza
del Popolo ad Ascoli Piceno.
:43
romalive
PLANET CINEMA
Le anteprime di agosto-settembre
Grace Is Gone
[ a cura di • Francesca Colaiocco ]
(dal 1° agosto al cinema)
Spesso le circostanze della vita ci portano a percorrere strade completamente diverse da quelle che abbiamo sempre sognato.
È quello che accade a Stanley Phillips, aspirante militare costretto a rinunciare al proprio sogno di ragazzo per un problema agli
occhi. Ironia della sorte, la moglie Grace è un sergente che combatte in Iraq. Le giornate di Stanley si dividono tra il lavoro in
un negozio di articoli per la casa e la cura delle figlie, la dodicenne Heidi e sua sorella Dawn di otto anni. L’uomo cerca in ogni
modo di essere un padre attento, ma le ragazze sentono profondamente la mancanza dell’affetto materno. Un giorno arriva la
tragica notizia: Grace è rimasta uccisa al fronte. Stanley è del tutto impreparato ad affrontare la situazione e non sa come avvertire le figlie della morte della madre. Durante un viaggio, destinazione il parco tematico di Enchanted Gardens, l’uomo riesce a tirare fuori il suo lato più dolce, cercando di vivere insieme alle ragazze gli ultimi momenti di spensieratezza. Un film
di James C. Strouse. Con John Cusack, Shélan O’Keefe, Gracie Bednarczyk, Alessandro Nivola, Doug Dearth, Doug James, Zachary Gray e Dana Lynne Gilhooley.
Le cronache di Narnia: il Principe Caspian
(dal 14 agosto al cinema)
Nuova avventura per i fratelli Pevensie, trasportati ancora una volta dalla noiosa Inghilterra al fantastico mondo di Narnia, dove li attendono emozionanti peripezie che metteranno a dura prova il loro coraggio e la loro fede. Trascorso un anno da “Il leone, la strega, l'armadio”, l’età d’oro di Narnia si è conclusa e il luogo magico è stato conquistato dai Telmarini, guidati dallo
spietato re Miraz. I ragazzi faranno conoscenza con un nuovo personaggio: il giovane principe Caspian, legittimo erede al trono di Narnia, osteggiato dallo zio Miraz che ha in progetto di ucciderlo per far salire al trono il figlio appena nato. Nel corso
dell’avventura, sotto la fedele guida dei cavalieri Caspian e Peter, i Pevensie saranno accompagnati dal topo parlante Reepicheep, dal tasso Trufflehunter e dal nano nero Nikabrik. Obiettivo dell’impresa la ricerca di Aslan, per liberare Narnia dalla tirannia di Miraz e riportare il paese al suo splendore. Regia di Andrew Adamson. Con Georgie Henley, Skandar Keynes, William
Moseley, Anna Popplewell, Ben Barnes, Peter Dinklage, Pierfrancesco Favino e Sergio Castellitto.
Kung Fu Panda
(dal 29 agosto al cinema)
Questo film d’animazione americano, ambientato in Cina, racconta la storia di un simpatico panda di nome Po, scelto da alcuni maestri di Kung Fu per contrastare il perfido leopardo bianco delle nevi Tai Lung, che minaccia gli abitanti della Valle della pace. Riuscirà il celebre Maestro Shifu ad allenare il pigro e lento Po alle arti marziali, rendendolo un perfetto combattente? L’impresa sembra quasi impossibile, anche perché Po non ha esattamente il fisico adatto per la disciplina: grasso e impacciato, è un amante del cibo e del riposo, mentre suo padre, l’oca Ping, ha in progetto di fargli proseguire il lavoro di famiglia, lo spaccio di spaghetti. Simpatica parodia dei wuxiapian, genere cinematografico cinese che narra di personaggi mitici
ed eroi epici della tradizione, di cavalieri erranti e spadaccini volanti, “Kung Fu Panda” conquista grandi e piccoli con i suoi colori, l’ironia dei protagonisti e una bella morale: ognuno ha il proprio posto nel mondo, il segreto è trasformare le debolezze
in punti di forza. Le voci originali sono di Jack Black, Jackie Chan, Dustin Hoffman, Lucy Liu, Ian McShane, Angelina Jolie, Michael Clarke Duncan, David Cross e Dan Fogler.
Doomsday
(dal 29 agosto al cinema)
Il virus mortale soprannominato “Il Mietitore” si espande nelle isole britanniche, provocando il contagio di milioni di persone e la morte di centinaia di migliaia. Le autorità del posto sono costrette a dichiarare lo stato di quarantena che, se da un lato riesce ad arginare l’epidemia, dall’altro finisce per isolare definitivamente quelle zone dal resto del mondo. Nonostante tutto, l’incubo sembra essere ancora in agguato: dopo trent’anni di apparente calma, una grande città torna ad essere minacciata
dal terribile virus. Un gruppo di esperti, chiamato ad occuparsi dell’emergenza, ispeziona con solerzia i luoghi in cui si manifestò per la prima volta l’epidemia, cercando di raccogliere maggiori informazioni possibili. Arrivati a destinazione, si troveranno davanti un paesaggio desolato che li costringerà ad operare in circostanze decisamente drammatiche. Un film d’azione
e fantascienza per la regia dell’inglese Neil Marshall. Nel cast, Rhona Mitra, Jeremy Crutchley, Stephen Hughes, Cecil Carter,
Caryn Peterson, Karl Thaning e Adeola Ariyo.
La Mummia: La Tomba dell'Imperatore Dragone
(dal 26 settembre al cinema)
Protagonista dell’ultimo capitolo della saga, questa volta ambientata in Asia, è come sempre l’esploratore Rick O’Connell (Brendan Fraser) impegnato a combattere contro il resuscitato Imperatore Han, tra le catacombe dell’antica Cina e le ghiacciate cime dell’Himalaya. In questa impresa, Rick è accompagnato dal figlio Alex, dalla moglie Evelyn e dal fratello Jonathan per cercare di fermare la Mummia, risvegliatasi a causa di una vecchia maledizione, che minaccia il mondo con la sua spietatezza.
L’Imperatore cinese Drago e i suoi diecimila guerrieri sono stati dimenticati per lungo tempo, ma adesso l’audace archeologo
Alex O’Connell sarà costretto a cercare l’aiuto dei suoi genitori: le uniche persone in grado di liberarsi dei morti. La fame di potere dell’Imperatore si è rafforzata nel corso dei millenni e la Mummia è ormai pronta a guidare una combattiva legione dotata di poteri soprannaturali. Riusciranno gli O’Connell a contrastarla? Un film d’azione di Rob Cohen. Con Brendan Fraser, Michelle Yeoh, Jet Li, Maria Bello, John Hannah e Luke Ford.
Mezzanotte a Barcellona
(dal 26 settembre al cinema)
Woody Allen torna al cinema con una commedia sugli intrighi amorosi. Vicky e Cristina sono legate da una buona amicizia, pur
avendo una visione completamente differente dell’amore. La prima è una ragazza di sani principi, fedele all’uomo che sta per
sposare, mentre Cristina è una persona disinibita alla continua ricerca di una passione amorosa. La proposta “tentatrice” arriva da Barcellona: due amici ospitano Vicky nella loro casa in occasione dell’estate e la ragazza ne approfitta per approfondire la conoscenza della cultura catalana, proponendo all’amica di accompagnarla. Una sera Cristina incontra il famoso (e impegnato) pittore Juan Antonio in una galleria d’arte, il quale in un secondo momento propone alle ragazze di accompagnarlo in un hotel ad Oviedo con il suo aereo privato, per visitare il luogo e fare l’amore con entrambe. Cristina accetta di buon grado, mentre Vicky è seccata dall’offerta. Riusciranno le amiche a restare ferme nelle loro posizioni o finiranno per cambiare atteggiamento? Con Scarlett Johansson, Penelope Cruz, Javier Bardem e Rebecca Hall.
44:romalive
Planet Flowers
[ a cura di • Marta Cecchini ]
Ibisco
L’ibisco è una meravigliosa pianta ornamentale sempreverde che appartiene alla famiglia
delle Malvacee, dalle trecento specie che differiscono per dimensioni, forma delle foglie,
tipo di crescita e resistenza al freddo. È una
pianta dall’alta resistenza agli agenti inquinanti e alle condizioni climatiche più varie, che
può essere coltivata tranquillamente all’aperto, in condizioni climatiche miti, e anche in vaso, per abbellire le terrazze di tutta Italia. È poco resistente alle temperature che vanno al di
sotto dei 13°C. Se volete spostare l’ibisco da
un ambiente chiuso ad una posizione soleggiata, all’aperto, ricordatevi che il passaggio
deve avvenire in maniera graduale: al sole per
10 giorni preferibilmente solo di mattina, per
poi riportarla all’ombra nelle ore più calde.
Trascorsi questi giorni, potete posizionarla
tranquillamente al sole, per darle la possibilità
di abituarsi naturalmente al cambiamento,
senza concimarla. L’ibisco può essere collocato anche in appartamento, purché in una posizione luminosa, ma poco arieggiata. Attenzione al periodo estivo: la temperatura non
deve mai superare i 25°C. Nel periodo invernale, dotate i vostri termosifoni di umidificatori.
Nella scelta dell’Hibiscus, ricordatevi che esistono due specie: l’Hibiscus annuale e l’Hibiscus perenne. Il primo muore dopo la fioritura.
Annaffiate e nebulizzate l’ibisco tutti i giorni,
facendolo crescere in un ambiente dal terreno
sempre umido, evitando i ristagni d’acqua.
Prediligete, quindi, i terreni leggeri, fertili e accuratamente drenati. Utilizzate un vaso con
sottovaso dove sistemare l’argilla espansa o
ghiaia, per garantire alla pianta un filo d’acqua
costante.
Le annaffiature si effettuano da maggio a settembre, ogni quindici giorni, somministrando
un buon fertilizzante liquido. L’Hibiscus della
specie perenne deve essere rinvasato ogni anno, in un vaso che contiene un terriccio leggermente acido. Per una maggiore azione drenante, mescolate al terriccio la vermiculite o la
perlite, assieme a della corteccia. Dalla ripresa
vegetativa e per tutta l'estate, va concimato
ogni due settimane con concimi da diluire nell’acqua di irrigazione. I concimi da usare per
l’ibisco devono contenere microelementi come il ferro, il rame, il manganese, ecc.
Sospendere le concimazioni negli altri periodi
dell’anno.
Al raggiungimento del terzo anno d’età si
consiglia di potare l’ibisco per modellare la sua
forma ed eliminare le parti danneggiate. Ricordate che potare significa tagliare nettamente sopra il nodo, nella direzione in cui desiderate che il ramo si sviluppi. Dopo la fioritura potate gli arbusti che crescono all’aperto,
accorciando i rami più lunghi, mentre per gli
esemplari coltivati in vaso, potateli energicamente a fine inverno.
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romalive
La Regione informa
[ a cura di • Barbara Frascà ]
Crescita Export Lazio: Soddisfatto De Angelis
«I dati forniti dall’Istat costituiscono un’ottima
notizia e la conferma della grande qualità del
lavoro portato avanti dal territorio regionale.
Una ulteriore spinta per la Regione, gli Enti e le
imprese nel cammino attraverso il quale si vuole
proseguire il rilancio economico del territorio e
lo sviluppo dell’internazionalizzazione». Francesco De Angelis, assessore alla piccola e media
impresa, commercio e artigianato della Regione
Lazio, commenta con soddisfazione i dati Istat
relativi alla crescita delle esportazioni che, nel
Lazio, hanno fatto registrare nel primo trimestre
2008 un aumento del 19% rispetto allo stesso
periodo dell’anno precedente. «Quello del Lazio
è un risultato straordinario – prosegue De Angelis – soprattutto se paragonato ai singoli incrementi del resto d’Italia. Il territorio sta sfruttando al meglio gli strumenti che abbiamo messo a disposizione per aumentare la capacità
competitiva dell’intero sistema produttivo. Abbiamo rafforzato, e continueremo a farlo, il sistema dei distretti per incrementare l’appeal del
territorio e consentire alle nostre produzioni di
essere sempre più all’avanguardia relativamente
al tasso di innovazione e ricerca. E poi c’è la recente approvazione, da parte del Consiglio regionale, della legge sull’Internazionalizzazione,
un grande e concreto supporto per un compiuto sviluppo delle nostre piccole e medie imprese.
Una legge che consentirà agli imprenditori della
nostra regione di poter emergere con le proprie
produzioni e proiettarsi sui mercati internazionali come vero e proprio sistema-impresa “targato” Lazio. Le imprese del Lazio possono contare su un quadro normativo certo, che agevola
e supporta l’attività delle PMI all’estero, tutelando e sostenendo il made in Lazio nel mondo».
Nella foto: On. Francesco De Angelis,
Assessore alle PMI della Regione Lazio
BIC Lazio, Un premio per la ricerca e l’innovazione
19/06/08 - Il Bic Lazio, nell’ambito dell’iniziativa
Università & Impresa condotta in collaborazione
con l’Università di Cassino e le altre Università e
Centri di ricerca della regione Lazio, ha istituito il
Premio ricerca e innovazione 2008. Il bando si rivolge ai docenti, ricercatori universitari, dottorandi di ricerca, titolari di assegni di ricerca e personale impegnati in attività di ricerca nelle Università e nei Centri di ricerca pubblici operanti
nel Lazio, con l’obiettivo di selezionare e premiare i lavori di ricerca che abbiano un’applicazione pratica ed innovativa nel mondo impren-
ditoriale, attraverso il trasferimento di tecnologie e/o di know-how verso le imprese già esistenti e attraverso la creazione di nuove imprese.
Il bando prevede l’assegnazione di 3 premi di
10.000 euro ciascuno (al lordo delle imposte di
legge), unitamente ad un pacchetto di servizi
personalizzati di pre-incubazione (assistenza al
Business Plan, tutela della proprietà intellettuale,
ricerca di partner, disponibilità di una postazione
attrezzata di lavoro presso l’incubatore ITech di
Bic Lazio). La scadenza del bando è il 30 settembre. Il prossimo 30 giugno alle ore 11, presso
l’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria di Cassino, si terrà il Road Show informativo del Premio. Questo evento, a cui parteciperà un responsabile Bic Lazio, intende, oltre che presentare l’iniziativa, essere un momento di confronto con i docenti ed il personale dell’Ateneo potenzialmente candidati al Premio, al fine di approfondire le tematiche connesse alla partecipazione al bando e realizzare un primo scouting
delle attività di ricerca attualmente in essere in
Ateneo.
Marrazzo: infrastrutture e identità del territorio gli elementi
capitali per lo sviluppo imprenditoriale del Lazio
Un processo di crescita qualitativa e quantitativa
del tessuto imprenditoriale che parte da Roma
ma investe tutto Lazio. Secondo il rapporto
commissionato da Bic Lazio all’Istituto Tagliacarne e presentato a Roma nel corso del convegno
“Creare impresa: nuove sfide, nuove opportunità, nuovi servizi”, tra il 1998 e il 2007, le imprese nel Lazio sono cresciute del +19% (più di
100mila nuove imprese), con punte superiori al
+20% per Frosinone e Latina e del +23,8% a
Roma. Una vitalità d'impresa che ha contribuito
a far crescere l’occupazione del 21% (generando, nell'arco di tempo preso in considerazione,
circa 384mila posti di lavoro). Dai contenuti del
Rapporto Tagliacarne emergono anche alcune
indicazioni per il futuro: è necessario incoraggiare la creazione di reti di imprese, favorire iniziative che aumentino il numero di quelle innovative, valorizzare il patrimonio di risorse endogene, promuovere l'imprenditorialità, con particolare attenzione ai talenti e alle categorie svantaggiate di lavoratori. Alla presentazione del
rapporto hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione Piero Marrazzo, il presiden-
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te della Cciaa e Unioncamere Andrea Mondello,
rappresentanti delle Province del Lazio e il presidente di Bic Lazio Enrico D’Agostino. In particolare il presidente Marrazzo ha posto l’accento
sulle priorità strategiche dell'azione dell’esecutivo regionale nell’immediato futuro: sviluppo
delle infrastrutture e attenzione alle esigenze e
all’identità del territorio romano e laziale; il tutto
affrontato con spirito istituzionale, grazie alla
collaborazione di tutte le amministrazioni, indipendentemente dagli orientamenti politici. “La
crescita dei territori passa per le infrastrutture:
strade, ferrovie, porti e aeroporti che sappiano
essere arterie dello sviluppo – ha infatti detto il
presidente – è necessario condividere insieme
con tutte le istituzioni locali gli interventi da realizzare andando al di là delle differenze politiche”. Per Marrazzo è possibile oggi “attrarre risorse, ma con una strategicità pubblica, perché
gli anni ‘90 ci hanno insegnato che si sono
scambiate le liberalizzazione con le privatizzazioni e il ruolo del pubblico con quello del privato. Il ruolo del pubblico è quello di progettare e
di programmare – ha aggiunto – lasciando inve-
ce l’esercizio e la gestione ai privati”. Il presidente Marrazzo ha poi continuato affermando che
deve essere riconosciuta la specificità dell'identità territoriale del Lazio: “Noi – ha detto – non
vogliamo togliere nulla agli altri, ma non vogliamo che qualcuno tolga qualcosa al Lazio”. Per
questo è necessario “avere un grande rapporto
leale con il Governo e con il Comune di Roma,
ma la lealtà non può essere cambiata per debolezza politica”. Marrazzo ha concluso di voler
affrontare le problematiche che interessano il
territorio regionale a vari livelli assieme al “sindaco Alemanno, al presidente della Provincia di
Roma Nicola Zingaretti e i presidenti delle altre
Province del Lazio” con un approccio istituzionale e tenendo ben presente la specificità del
territorio e l’unicità della presenza di Roma:
“sembra quasi che stia diventando una colpa
avere la Capitale d'Italia sul proprio territorio o
avere cinque Policlinici che offrono i loro servizi a
tutto il Paese”, ha concluso.
1000 ristoranti ambasciatori vini nel Lazio
17/06/08 - Centosette produttori, oltre 446 etichette e 40 esperti tra enologi e giornalisti, suddivisi in otto commissioni da cinque membri. Sono questi i numeri della IV edizione della selezione dei vini del Lazio che si terrà a Roma, a Palazzo Rospigliosi, dal 19 al 21 giugno. La tre
giorni, presentata oggi all’Enoteca regionale Palatium registra quest’anno, rispetto all’edizione
del 2005, un incremento del 25% di etichette
partecipanti. In concorso le maggiori cantine del
Lazio, ma anche le realtà più giovani e di minori
dimensioni. I migliori trenta vini, che otterranno
il punteggio più alto verranno insigniti del prestigioso premio Calix aureus (Calice d'oro) e
avranno la possibilità di rappresentare il Lazio
nelle varie manifestazioni nazionali e internazionali. La manifestazione, organizzata dall'as-
sessorato regionale all'Agricoltura e da Arsial è
strettamente collegata al progetto Ambasciatore dei vini del Lazio, che partirà a settembre, promosso e anticipato oggi dall'assessore all'Agricoltura della Regione Lazio, Daniela Valentini.
“Il progetto Ambasciatore dei vini del Lazio vuole portare ad almeno mille ristoranti i vini della
nostra Regione – ha dichiarato la Valentini – Le
nostre priorità sono infatti quelle di promuovere
la vendita dei prodotti enologici del Lazio presso
i ristoratori della Capitale, attraverso la creazione
di una piattaforma logistica-distributiva impegnata nella gestione di stoccaggio dei prodotti,
degli ordini e delle consegne, e di soddisfare la
richiesta di una singola bottiglia entro 24 ore”.
Per i ristoratori che aderiranno al progetto ci saranno anche dei loghi, l’affissione di locandine e
brochure e corsi per il personale alberghiero e
dei locali. “Non tutti i ristoranti possono permettersi un sommelier – ha osservato infine l’assessore – ma tutti devono avere personale in
grado di raccontare con passione il proprio territorio. E saranno più cultura, identità territoriale condivisa, un logo e investimenti pubblicitari a
creare sbocchi di mercato e riconoscimento sociale per i produttori laziali”. “E saranno proprio
i 30 vini meritevoli del massimo riconoscimento
della Selezione, il Calix Aureus, a debuttare per
primi – ha sottolineato il commissario straordinario Arsial, Massimo Pallottini – sulle tavole dei
ristoranti e alberghi. A testimonianza della concretezza commerciale del concorso”.
Dal 10-06-2008 al 10-08-2008 presso Roma,
comune di Roma (Roma)
Dopo il successo dello scorso anno, torna
Agricoltura in Città, l’iniziativa organizzata
dall’Assessorato all’Agricoltura del Lazio all’interno di RomaEstate al Foro Italico dal 10
giugno al 10 agosto. Due mesi per promuovere il meglio delle produzioni regionali all’interno di un percorso espositivo appositamente
allestito; un evento per continuare a raccontare una realtà che in questi tre anni è cresciuta tornando ad essere competitiva sui mercati.
Agricoltura in Città unisce sana alimentazione, degustazioni, spettacoli di cabaret, spazio
bimbi, ricerca scientifica e pubblicazioni, istituzioni e mondo agricolo in un’area di 2000
metri quadrati in cui 180 aziende agricole del
Lazio saranno protagoniste con i loro prodotti d’eccellenza e il loro legame con la cultura e
la storia dei territori provinciali. Agricoltura in
Città è anche un modo per parlare di sviluppo.
E per farlo al meglio 4 convegni affronteranno
temi fondamentali per la crescita del settore
con un confronto tra le varie anime del mondo agricolo, istituzioni, esperti e ricercatori. Si
va allora dal dibattito sul Modello di sviluppo
per una nuova economia agricola del Lazio,
avviato con il Programma di Sviluppo Rurale,
al ruolo dell’agricoltura come servizio alla metropoli fino alla qualità dei nostri vini di cui si
discuterà assieme ai ristoratori e agli albergatori romani. Per concludere con il tema della
solidarietà alimentare verso i Paesi che appartengono alle aree meno sviluppate del pianeta. Agricoltura in città è anche FRAGOLosamente MELA rido, l’area bimbi, con giochi,
spettacoli e laboratori creativi pensati per
bambine e bambini. Il tutto in una cornice di
note e colori assicurati dai piatti tipici e dalle
degustazioni proposti dall’Enoteca regionale
Palatium.
L’agricoltura del Lazio è cresciuta e ha avviato
una fase di rilancio senza precedenti. Un cambio
di passo che nasce da una programmazione seria, che guarda al futuro delle nuove generazioni e punta su un nuovo rapporto tra metropoli
ed aree rurali. Un rapporto che si è consolidato
nel tempo, proponendo un modello di sviluppo
che ha saputo mettere a disposizione della Città
il meglio della qualità e sicurezza della produzione enogastronomica regionale. La campagna
torna finalmente a essere un importante sbocco
commerciale. Sono questi i risultati e queste le
prospettive di un settore che, oggi, riveste un
ruolo fondamentale per tutta l’economia laziale.
Un settore che, negli ultimi anni, ha visto crescere e consolidarsi anche l’occupazione e che,
con il nuovo PSR, apre le
porte all’imprenditoria
agricola giovanile e femminile. L’agricoltura del
Lazio, anche quest’anno,
con
l’appuntamento
“Agricoltura in Città”
torna nella Capitale per
presentare a cittadini e
turisti il suo nuovo volto
all’interno di RomaEstate al Foro Italico, una delle manifestazioni più im-
portanti del panorama estivo romano. Si tratta
di un’occasione unica per continuare a fare sistema con le istituzioni, il mondo del commercio
e della distribuzione e la ricerca scientifica, a partire dalle eccellenze. Insieme collaboriamo per
garantire opportunità alle imprese dell’agroalimentare e a tutti i consumatori qualità, sana alimentazione e genuinità.
Piero Marrazzo Presidente della Regione Lazio
Città e campagna, agricoltura e contesto urbano, un binomio che in questi tre anni è diventato realtà intrecciando la ricchezza di un settore
agricolo che caratterizza l’80% del territorio regionale e il patrimonio artistico, storico e ambientale di Roma, al tempo stesso Metropoli e
Comune rurale più grande d’Europa. E tutto
questo grazie anche a iniziative come Agricoltura in Città che, assieme ai mercatini verdi e alla
BioFiera, hanno visto il mondo agricolo protagonista nel cuore della Capitale. Un evento che,
dopo il successo dello scorso anno, abbiamo voluto riproporre per continuare a promuovere il
meglio delle produzioni regionali; una manifestazione per raccontare una realtà che è cresciuta tornando ad essere competitiva sui mercati attraverso una programmazione attenta
che ha già visto l’approvazione di una legge che
vieta le coltivazioni di organismi geneticamente
modificati, lo snellimento di tutte le procedure
burocratiche per aprire un agriturismo, l’istituzione dei distretti rurali in tutte le province e l’avvio del nuovo Programma di Sviluppo Rurale:
sette anni (2007-2013) di programmazione economica dove città e campagna sono entrambe
protagoniste. Agricoltura in Città torna così ad
unire sana alimentazione, degustazioni, spettacoli, spazio bimbi, ricerca scientifica e pubblicazioni, istituzioni e mondo agricolo in un’area di
2000 metri quadrati in cui 180 aziende agricole
porteranno i loro prodotti d’eccellenza evidenziando il loro legame con la cultura e la storia dei
territori provinciali. Una vetrina ideale per sottolineare che l’agricoltura è un elemento portante
della nostra economia. Un’opportunità per parlare di sviluppo con convegni che affronteremo
temi fondamentali per la crescita del settore con
un confronto tra le varie anime del mondo agricolo, istituzioni, esperti e ricercatori. Senza dimenticare lo spazio destinato esclusivamente ai
più piccoli con giochi, spettacoli e laboratori
creativi pensati per bambine e bambini, il nostro futuro, il futuro delle nostre città e della nostra agricoltura in un mondo capace di proporre
quotidianamente qualità, sana alimentazione e
genuinità.
Agricoltura in città
Nella foto: On. Daniela Valentini, Assessore
allʼAgricoltura della Regione Lazio
Daniela Valentini Assessore all’Agricoltura della Regione Lazio
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