L`EV@SO VITA BELLA O BELLA VITA?
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L`EV@SO VITA BELLA O BELLA VITA?
ORRACOLO 27 GENNAIO 2005 L'EV@SO LIBERI DI AVERE Ma la libertà di avere è ancora possibile??? Vi lanciamo alcuni spunti che volutamente ci provocano e interrogano… a voi la parola… “a queste parole però egli se ne andò triste poiché aveva molti beni” Mc 10,22 A questo mondo non si diventa ricchi per quello che si guadagna ma per quello a cui si rinuncia Harriet Beecher Stowe “ La ricchezza mi fa povero.” “Giovani, non cedete a mendaci illusioni e mode effimere che lasciano non di rado un tragico vuoto spirituale! Rifiutate le seduzioni del denaro, del consumismo e della subdola violenza che esercitano talora i mass-media.” GPII Ovidio Che cosa caratterizza una scelta che rende liberi? Quali i rischi di “schiavitù” nella gestione dei beni? Quali scelte di libertà sono oggi possibili? Perché? Quando? Quali i frutti??? Scriveteci!!! L’Ev@so VITA BELLA O BELLA VITA? Questa settimana per la “Vita bella... o bella vita” ho pensato di andare a parlare con due ragazze che hanno deciso di spendere gli ultimi giorni del 2005 in un modo abbastanza particolare. Silvia Stefani ( giovane scout della nostra parrocchia ) e Federica Sorato sono infatti state, dal 27 al 31 Dicembre, ad un campo di lavoro organizzato dalla Caritas di Reggio Emilia. Io: Innanzi tutto dove si è svolto questo campo di lavoro? E come avete fatto a partecipare? S: Partecipare è stato molto semplice: un giorno ho trovato sul bollettino l’avviso e la cosa ha iniziato ad incuriosirmi! Così ne ho parlato con qualche amica e… F: …abbiamo deciso di partecipare, perché non era molto lontano ( visto che si è svolto all’Oratorio Cittadino di Reggo Emilia), ma soprattutto perché ritenevamo che potesse essere un’esperienza diversa dal solito e magari costruttiva! Io:Nel vostro gruppo della Caritas in quanti eravate? Avevano tutti la vostra età? S+F: il nostro gruppo era formato da 7 persone provenienti da Rubiera, Fiorano, Boretto… In generale eravamo tutti abbastanza giovani, infatti l’età variava tra i 14 e i 17 anni, e poi c’erano due tutor di 20 anni. Ma naturalmente ci teniamo a sottolineare l’importante presenza di Don Giovanni (…già il nome dice tutto!) Io: Allora, spiegateci un po’ in cosa consistevano le attività quotidiane. F: C’erano vari gruppi in cui potevamo dividerci. Prima di tutto quello della Casa della Carità, il nostro compito era quello di stare con gli ospiti e aiutare le suore nei lavori di casa. Un po’ come si fa anche nella casa della Carità a Sassuolo. Poi c’era il gruppo dei Magazzini della Caritas, dove dovevamo sistemare i vestiti e tutto ciò che ci veniva consegnato. E un giorno abbiamo perfino dovuto fare un trasloco. S: L’ultimo gruppo è quello che mi è piaciuto di più in assoluto! La mensa dei poveri: abbiamo cucinato e servito circa 150 persone al giorno. E’ stato veramente incredibile… prima di provare questa esperienza non pensavo minimamente che potessero esserci così tanti poveri attorno a noi! Io: Vi sono state proposte altre attività oltre a quelle di lavoro giornaliero? S+F: Sì, abbiamo fatto diversi momenti di preghiera, di condivisione e l’ultima sera ci è stata proposta una veglia molto inte- ressante. Un’altra sera siamo stati invitati a cena da un gruppo di universitari che svolgono attività di volontariato. Questi ragazzi vivono insieme in un appartamento vicino ad un dormitorio destinato all’accoglienza dei senzatetto e appunto gestito da loro. Cosa molto interessante è che questi universitari non erano solo italiani, c’erano anche degli stranieri. Io: C’è ancora qualcosa che vi è piaciuto particolarmente, ma di cui non avete parlato? S: Credo che un’altra cosa molto bella sia stata la presenza di un gruppo numerosissimo di ragazzi, Gli Amici del Sidamo, ( dai 14 anni in su) guidati da due preti salesiani. Praticamente, questi giovani condividevano con noi colazione, pranzo e cena, oltre naturalmente ai momenti serali. F: Gli Amici del Sidano fanno volontariato in vari modi, come bancarelle, raccolta di ferro o traslochi, comunque tutto finalizzato al supporto delle missioni in Etiopia. Mi ha fatto molto piacere poterli conoscere, con noi sono stati veramente disponibili e qualche volta sono anche venuti ad aiutarci alla mensa dei poveri. Io:Cosa pensate che vi abbia lasciato questa esperienza di servizio nei confronti dei più bisognosi? S: Credo che sia stata un’esperienza talmente sorprendente che devo ancora riuscire a riflettere bene su tutto… comunque penso che abbia contribuito ad aprire i miei orizzonti verso diverse realtà alle quali, prima, avevo pensato poco. F:Credo che sia stata un’esperienza fondamentale e che abbia lasciato qualcosa di importante a tutti. Forse si tratta di un cambiamento interiore, abbastanza difficile da spiegare agli altri… Io: Vi sono state proposte altre esperienze del genere? S+F: Sì, ci hanno chiesto di partecipare ad altri campi Caritas oppure di andare questa estate in Kosovo. Siamo sicure che sarebbero attività, se non altrettanto, ancora più interessanti! Io: Consigliereste un’esperienza del genere a un vostro amico/ a? S+F: Certamente!!!!! La consigliamo a tutti! Come al solito, un ringraziamento particolare va a chi ha avuto la pazienza di rispondere alle mie domande! Alla prossima, Frency LO SAPEVATE CHE... JURI JURI NON LO SA Amore ++ Come non negare, si avvicina San Valentino, ma l’amore alla Conso è già arrivato. Le coppie aumentano a vista d’occhio non puoi far finta di non vederle loro ci sono!! Sono copiose le richieste di partecipazione al gruppo dei amorosi, ma don Sergio chiede il time-out la situazione all’apice….in pochi possono ammettere di non aver trovato la dolce metà, chissa se per San Valentino tutti potranno dire stiamo insieme!!! Voi che ne pensate ormai se ne parla da per tutto nessuno riesce a fermare l’amore!!! Pensate alla gioia dell’Ivana che con occhio vispo scruta tutte le coppie che entrano in bar!! Nessuno è più al sicuro dagli occhi indiscreti della Conso’s people. Le coppie ormai sono sulla boccali tutti e più forte di noi non riusciamo a non parlarne… Pensate che l’agenzia di Eliana Monti (creatrice di nuovi amori) ha dichiarato banca rotta dopo che ha saputo ciò che accadeva alla Conso!! Vince l’amore genuino!! E chi sa che non sia proprio tu il prossimo ad essere colpito dall’amore…. Allora occhi aperti!! Beh a parte gli scherzi crediamo che sia veramente che sia un domo quello di tante nuove coppie!! Le affidiamo al Signore perché possano continuare a lungo il loro cammino.. Frasi di oggi: Ogni giorno è un giorno in più per amare, un giorno in più per sognare, un giorno in più per vivere. Padre Pio Ciò che il cuore conosce oggi la testa comprenderà domani Seneca GIOVEDI’ 2 FEBBRAIO Anniversario di Matrimonio di Alessio Rossi e Francesca Prandini VENERDI’ 3 FEBBRAIO Compleanno di Francesco Bedini DOMENICA 5 FEBBRAIO Compleanno di Luigi Lodesani LUNEDI’ 6 FEBBRAIO Compleanno di Luca Bandini MARTEDI’ 7 FEBBRAIO Compleanno di Paola Ascari MERCOLEDI’ 8 FEBBRAIO Compleanno di Anna Lodesani Angi e Juri [email protected] - [email protected] GROUPS' GOSSIP CAMPO INVERNALE REPARTO PHOENIX "Avendo teste’ appreso la notizia della completa assenza di vitale liquido acquoso in svariati pianetucoli orbitanti in differenti galassie, ci apprestiamo a fornire un resoconto dettagliato del viaggio intrapreso nei remoti giorni di travaglio interstellare: 26-27-28/12/2005” DIARIO DI BORDO,ANNO 2019, INTERSTELLA 777,PIANETA SCONOSCIUTO. Dopo una grama traversata di sistemi di astri celesti dai nomi più disparati, quali:Reggio, Sassuolo, e niente pop o di meno che La Veggia, la nostra vettura interstellare si e’ docilmente adagiata su un fiorente manto nevoso...FREEZERIA. Il nostro equipaggio ha dovuto far fronte ai morsi della fame, finchè un supremo capo del parlamento locale ha deciso di dare il via ai banchetti. Strane usanze sono seguite in codesti lochi selvaggi: è norma portarsi il cibo dalla propria dimora e condividerlo con gli altri invitati. In siffatto luogo si’ lontano dalla civiltà, usa ancora riscaldarsi per mezzo di un vero e proprio fenomeno di combustione, detto rozzamente fuoco....che oltretutto, come fenomeno, non era nemmeno ben conosciuto...pensate che i nativi, privi di fiammiferi e accendini, non riuscirono a cavarci fuori una scintilla! Al gran banchetto serale, dopo uno stolto balletto intrapreso dagli indigeni della regione, ogni razza ha esibito le proprie qualità, tra le quali spicca una speciale dote culinaria in fatto di dolci. Ogni etnia, inoltre, si è cimentata in una riproduzione di scene di vita vissuta, per presentarsi all’assemblea. Alle 96:40 ora locale ci dirigemmo ai nostri umili giacigli, stanchi e desiderosi di un sonno ristoratore.....MA...nel cuore della notte fummo malamamente risvegliati dai terrorizzati parlamentari locali a causa della scoperta di un ordigno di orologeria installato nei paraggi. Ci dovemmo ordunque dilettare nell’assai misteriosa arte dell’algebra per poter disattivare la si’ detta bomba. Naturalmente la missione riuscì magnificamente e noi finalmente potemmo dormire ANNO 2020, INTERSTELLA 05, FREEZERIA. Dopo una lauta colazione, siamo stati coinvolti in una contemplazione, attraverso un silenzioso pellegrinaggio. Ormai rassegnati al basso grado di civilizzazione del luogo, non abbiamo sporto denuncia nemmeno alla notizia che MARTEDI 31 GENNAIO SAN GIOVANNI BOSCO Ore 19.00 Siete invitati tutti alla Messa seguita dalla cena in sala San Paolo. E' gradita conferma a Juri o Matteo Ponticelli. avremmo dovuto sfamarci cocendo il cibo sopra ad un fuoco nel bel mezzo di un campo innevato con polvere galattica. Al pranzo e’ seguita un’aperta guerriglia tra città per contendersi e conquistare l’acqua, prima mediante il gioco d’azzardo, poi attraverso spietati combattimenti. Oh, quanto a dir qual’era la scena che mi parve agli occhi è cosa dura: coloro che avevano prospettive di pace sono ora assassini o assassinati!! Sforzandosi ognuno di trattenere la rabbia ch’avea in corpo, si è tentata una riconciliazione in un momento di riflessione più tardo. Questa veglia era sulla falsa riga di un film anteguerra del XX secolo:Matrix. Gli indigeni del loco ci fecero riflettere sulla vita di ognuno di noi e sul suo vero significato..giunta l’ora del riposo ci coricammo.. Ma tra le 2 fazioni v’era ancora feroce ostilità: tutti i membri anziani delle popolazioni ospitate si allearono contro le popolazioni di Freezeria...e tutti si passò una notte d’inferno...gli indigeni promisero un’alba di sangue...In questa simil guerra fredda, furono però proprio questi ultimi a cedere al nervosismo: alcuni non hanno dormito dalla paura, altri hanno rimesso sostanze simili ai filetti di gambero spaziale mangiati la sera precedente... ANNO2021, INTERSTELLA 05, FREEZERIA. Mattino: il pulviscolo atmosferico (la neve) è aumentato di 90 cm, al punto che le nostre imbarcazioni interstellari sono state costrette ad attenderci in lontana piaggia. I maschi delle varie specie sono stati ingaggiati per rimorchiare un antiquato mezzo di trasporto degli abitanti del luogo. Fra loro si è distinto in particolare un baldo e vigoroso giovane, chiamato con reverenza Dudo. A lui verrà dedicata una statua di 90 m interamente costruita coi rimasugli di gambero spaziale. Allo stesso tempo le varie specie femminili si sono apprestate a trasportare un fardello eccessivamente pesante, per oltre 90 anni luce. Tutte hanno ceduto sotto il peso del pesante fardello...eccezion fatta per Giulia, graziosa giovincella che si è addossata il peso di almeno 5 zaini atomici. Finita questa avventura ognuno è tornato al proprio corpo celeste stanco ma entusiasta dell’esperienza...senza che nessuno abbia capito se si sia ripristinata la pace o ci sia stato un vincitore...FINE GIULY & DUDO GIOVEDI' 2 FEBBRAIO Ore 19.00 Messa di ringraziamento per il Fidanzamento di Marco Chiletti e Chiara Coriani DOMENICA 5 FEBBRAIO Ore 10.00 UNICA SANTA MESSA della Parrocchia presso Aula Magna ITIS VOLTA. Sulle Orme di San Paolo ROCK YOUR MIND & CO ... rumore alla conso ... Ciao lettori. La pausa invernale è stata particolarmente lunga, e alcuni di voi hanno trovato il tempo di meditare e inviarci richieste riguardo i suoi gustosi gusti musicali. Il caso del possessore della meravigliosa opel corsa verde di casa M.(ussini), per non fare nomi, che ci ha richiesto della roba senzazionale. Negli ultimi tempi sono spuntati come Franz Ferdinand Alex Kapranos, Bob Hardy, Paul Thomson, Nick McCarthy, quattro ragazzi scozzesi che nel giro di due anni sono passati dall’anonimato alle vette delle classifiche anglosassoni e non, sotto il nome di “Franz Ferdinand” (dall’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo). Tutto comincia nel 2001 a Glasgow dove i quattro vivono, quando il leader e voce Alex Kapranos riceve in regalo un basso dal suo amico Mick e chiede a Bob Hardy di imparare a suonarlo, Bob sembra essere riluttante ma alla fine Alex lo convince. Qualche tempo dopo i due si uniscono al chitarrista Nick McCarthy e al batterista Paul Thomson e per loro l’obiettivo diventa crearsi un proprio stile di musica che faccia ballare. E ci riescono benissimo. La loro prima esibizione in pubblico risale al 22 maggio 2002 e, strano ma vero, il palco è la camera da letto di una ragazza della Glasgow School of Art. Proprio così, un’amica di Bob organizza una festa e adibisce tutto l’appartamento a galleria d’arte, così loro trasformano la camera da letto in un posto per esibirsi in concerto. Fu un successo di fronte ad uno sparuto pubblico di conoscenti, anche se Alex dichiara di essersi sentito più in imbarazzo allora che di fronte all’anonima platea della Brixton Academy di Londra, un anno dopo, la quale contava circa 2.500 persone. Il loro legame artistico si salda ancora di più e i quattro decidono di avere un quartier generale che trovano in un enorme magazzino in disuso. Chiedono le chiavi al proprietario, si stabiliscono e lo battezzando Chateau. In poco tempo lo Chateau non è più solo il loro quartier generale ma anche un punto d’aggregazione per tutta la comunità artistica e per i musicisti della città. Ma alla polizia quel covo di artisti non autorizzato non andò tanto a genio, così venne chiuso. L’esilio durò poco fino a quando non si riusci a trovare un altro posto per riunirsi, un carcere vittoriano abbandonato da oltre trent’anni. La svolta verso il successo arriva con l’arrivo del manager Tor Johannsen, che riesce in breve tempo a lanciarli e a far raggiungere la vetta di numerose classifiche internazionali con il loro primo disco omonimo “FRANZ FERDINAND” lanciato dal potente singolo “Darts of Pleasure” che apre la scena ad altri bellissimi pezzi come “The dark of matinee”, “Auf Achse”, “This Fire”, “Take me Out” e alla bellissima “Jaqueline”. L’eco provocato dall’album non si è ancora spento tanto funghi numerosi gruppi dalla cara England, che sembrano portare avanti a passo deciso la bandiera del brit rock (genere cosi etichettato perchè sembra essere eredita e portare il sapore della stessa terra inglese), e oggi vi propineremo una bella pagina riguardo ad alcuni di loro, per saperne di più…… che i quattro scozzesi hanno gia pubblicato un nuovo album, non meno interessante del primo, “you could have it so much better”. Kaiser Chiefs Il quintetto nasce a Leeds (Uk) nell’estate del 2003 (con l’obiettivo di partecipare al Leeds Festival), senza prefiggersi di riempire stadi o di cambiare il mondo. Ma diciotto mesi più tardi i cinque inglesini sbancano le charts britanniche, suonano persino a Mosca e fanno da supporter ai Franz Ferdinand. La storia ha, comunque, inizio sui banchi della scuola (ancora quindicenni), passa attraverso tribute bands (Rolling Stones), electro punk bands (Pigs) e crisi più o meno gravi, che portano la formazione a prendere, un paio d’anni fa, una radicale decisione: “per ottenere, finalmente, qualcosa di concreto è necessario cambiare tutto, ricominciare da capo con un nuovo nome e dimenticare tutte le vecchie canzoni”. Musicalmente, oggi, i Kaiser Chiefs si avvicinano ad un mondo beat pop con sonorità a metà tra Madness, Kinks, Roxy Music, Jam e Blur. A livello di testi (tralasciati temi riguardanti i lavoratori della ferrovia ed i balli studenteschi), trattano argomenti d’amore traballante o della tipica vita di tutti i giorni nell’Inghilterra del nord. “Oh my God” (Drowned in Sound Records), il primo singolo della band, autoprodotto, raggiunge la posizione 66 nelle classifiche, nonostante sia stato registrato nella camera da letto di Nick e sia uscito in numero di copie limitato. Il successivo brano “I predict a riot” entra, invece, nella Top20 e permette ai Kaiser Chiefs di firmare un contratto con l’Universal, per Giappone e Stati Uniti, dove comincia ad essere proposto da una delle radio rock più influenti, KROQ. Il 2005 li vede aprire l’NME Awards Tour, privilegio spettato nel passato, tra gli altri, a Coldplay e Franz Ferdinand. Persino il produttore dei Blur, Stephen Street, rimane così colpito ed affascinato dal gruppo che, di spontanea volontà, decide di offrire i propri servigi per l’album di debutto “Employment”, una diga di robusto e brillante pop rock. Formazione Ricky Wilson lead vocals Andrew ‘Whitey’ White guitar Simon Rix bass Nick ‘Peanut’ Baines keyboards Nick Hodgson drums and vocals SEGUE Bloc Party Tutto comincia verso la fine del 2002, quando una band di poco più che ventenni allora chiamata Diet realizza un demo di due brani, che dà loro l’esposizione necessaria per cominciare a suonare nei pub di Londra. La ruota comincia realmente a girare quando, nella seconda metà del 2003, un secondo demo finisce nelle mani del dj di Radio One / 6 Music Steve Lamacq: l’airplay e una live session, sono garantiti. Nel frattempo, il frontman degli Union (così il gruppo ha cominciato a farsi chiamare) Kele Okereke viene a conoscenza di una nuova band proveniente da Glasgow, i Franz Ferdinand; da quello che legge al riguardo, sembra che il suono degli scozzesi abbia molto in comune con la loro musica, e decide così di entrare in contatto con loro. Questa amicizia garantirà al gruppo - che nel frattempo ha trovato in Bloc Party la definitiva ragione sociale - l’apertura delle porte “giuste”, a partire da un concerto per la Domino (label dei FF) tenutosi all’Electrowerkz di Londra. Una volta reclutato l’ex Menswear Simon White come manager, il resto è venuto da sé: prima due 7’’distribuiti da label indipendenti (She’s Hearing Voices per Trash Aesthetics e Banquet per Moshi Moshi), poi il contratto con la Wichita e la conseguente pubblicazione di un paio di singoli in madrepatria (Little Thoughts, Helicopter); infine, nell’estate 2004 viene distribuito al di fuori della Gran Bretagna questo Bloc Party EP, biglietto da visita di sei tracce che, sulla scia dell’exploit dei FF, comincia a destare attenzione intorno ai quattro londinesi in vista del primo full lenght. Per un pub- blico già sintonizzato sulle frequenze di Interpol, Rapture!!! e stessi, il dischetto non suona come una grande sorpresa, anzi non saranno sicuramente mancate reazioni del tipo “ma come? un’altra band che rifà la new wave???” o “c’era proprio bisogno anche di questi qui?”. Ad un ascolto attento tuttavia, ci si accorge presto che questi ragazzi possono già poggiarsi su uno stile consolidato - ritmiche micidiali, incastri di chitarre a orologeria, tempi in levare, soli di chitarra spastici e rumorosi e soprattutto una voce espressiva e “colorata”, a metà tra il Robert Smith più giovane e il Damon Albarn più sguaiato. La personalità dunque non manca, e anzi risulta più che marcata in due brani cardine come Banquet e She’s Hearing Voices (che non a caso saranno due episodi di punta di Silent Alarm); il resto mette ben a fuoco il potenziale dei Bloc Party, i quali mostrano di sapersi ben destreggiare tra diversi stili di matrice new wave (Talking Heads in Staying Fat, Fall in Marshals are Dead) conservando comunque un’innegabile attitudine rock (le chitarre scintillanti à la Sonic Youth di The Answer), che viene meno soltanto nel ruffiano-quantobasta disco mix di Banquet (praticamente, un rifacimento di Blue Monday). Lista delle 500 migliori canzoni secondo Rolling Stone Nel 2004, la nota rivista musicale statunitense “Rolling Stone” ha pubblicato un articolo che elencava quelle che, secondo una giuria scelta dalla redazione della rivista, erano le 500 migliori canzoni di tutti i tempi. A voi la lista delle prime cinquanta… Cosa ne pensate? Quali sono le canzoni che dovrebbero esserci? E quelle da eliminare? Quali dovrebbero essere più in alto?Quali più in basso? Scriveteci a [email protected] La lista 1. “Like a Rolling Stone” – Bob Dylan (1965) 2. “(I Can’t Get No) Satisfaction” – The Rolling Stones (1965) 3. “Imagine” – John Lennon (1971) 4. “What’s Going On” – Marvin Gaye (1971) 5. “Respect” – Aretha Franklin (1967) 6. “Good Vibrations” – The Beach Boys (1966) 7. “Johnny B. Goode” – Chuck Berry (1958) 8. “Hey Jude” – The Beatles (1968) 9. “Smells Like Teen Spirit” – Nirvana (1991) 10. “What’d I Say” – Ray Charles (1959) 11. “My Generation” – The Who (1965) 12. “A Change Is Gonna Come” – Sam Cooke (1964) 13. “Yesterday” – The Beatles (1965) 14. “Blowin’ in the Wind” – Bob Dylan (1963) 15. “London Calling” – The Clash (1980) 16. “I Want to Hold Your Hand” – The Beatles (1963) 17. “Purple Haze” – Jimi Hendrix (1967) 18. “Maybellene” – Chuck Berry (1955) 19. “Hound Dog” – Elvis Presley (1956) 20. “Let It Be” – The Beatles (1970) 21. “Born To Run” – Bruce Springsteen (1975) 22. “Be My Baby” – The Ronettes (1963) 23. “In My Life” – The Beatles (1965) 24. “People Get Ready” – The Impressions (1965) 25. “God Only Knows” – The Beach Boys (1966) 26. “A Day in the Life” – The Beatles (1967) 27. “Layla” – Derek and the Dominos (1970) 28. “(Sittin’ on) the Dock of the Bay” – Otis Redding (1968) 29. “Help!” – The Beatles (1965) 30. “I Walk the Line” – Johnny Cash (1956) 31. “Stairway to Heaven” – Led Zeppelin (1971) 32. “Sympathy for the Devil” – The Rolling Stones (1968) 33. “River Deep, Mountain High” – Ike & Tina Turner (1966) 34. “You’ve Lost that Lovin’ Feeling” – The Righteous Brothers (1964) 35. “Light My Fire” – The Doors (1967) 36. “One” – U2 (1991) 37. “No Woman, No Cry” – Bob Marley (1975) 38. “Gimme Shelter” – The Rolling Stones (1969) 39. “That’ll be the Day” – Buddy Holly (1957) 40. “Dancin’ in the Streets” – Martha and the Vandellas (1964) 41. “The Weight” – The Band (1968) 42. “Waterloo Sunset” – The Kinks (1968) 43. “Tutti Frutti” – Little Richard (1956) 44. “Georgia on My Mind” – Ray Charles (1960) 45. “Heartbreak Hotel” – Elvis Presley (1956) 46. “Heroes” – David Bowie (1977) 47. “Bridge Over Troubled Water” – Simon & Garfunkel (1970) 48. “All Along the Watchtower” – Jimi Hendrix (1968) 49. “Hotel California” – The Eagles (1976) 50. “The Tracks of My Tears” – Smokey Robinson (1965)