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Week-end Mondo WecNurburgring di Cesare Maria Mannucci N URBURG - Dopo il trionfo di Le Mans, continua l’onda favorevole per la Porsche 919 H, che ottiene un’altra doppietta. Questa volta la vittoria va all’equipaggio Webber-Hartley-Bernhard. Con il pilota australiano che torna finalmente al successo, dopo il Gp di Inghilterra del 2012 con la Red Bull. Del resto a lui il Nurburgring porta bene, considerando che su questa pista aveva ottenuto il primo successo in F.1 nel 2009. Una gara dominata dalla Porsche con entrambe le vetture, prima che sulla 919 di Jani-Lieb-Dumas non si verificassero ripetuti problemi ad un sensore che hanno finito per generare 3 “stop and go”, per un totale di 1’35” persi ai box, per avere violato il valore di consumo imposto per giro. Determinante è risultata la scelta della Porsche di adottare la configurazione aerodinamica high-downforce, qui sensibilmente modificata rispetto alle prime due gare a Silverstone e Spa. Scelta sulla carta logica, visto che il Nurburgring è molto diverso come caratteristiche da Le Mans. Porsche bis da urlo MARK NON VINCEVA DAI TEMPI DELLA F.1 Era dal Gp Inghilterra 2012 che Mark Webber, in basso a sinistra, non assaporava il gusto della vittoria. L’australiano ha portato alla vittoria la 919 numero 17 assieme a Hartley e Bernhard. Il terzetto ha approfittato dei problemi che hanno attardato la vettura gemella di Jani-Lieb-Dumas UN’ALTRA DOPPIETTA DELLE 919 E RITORNO ALLA VITTORIA PER WEBBER CHE CON HARTLEY E BERNHARD BATTE I COMPAGNI JANI-LIEB-DUMAS. E LA CASA DI STOCCARDA FA SALTARE IL BANCO ANCHE IN GT Audi e Toyota tratte in inganno Scelta che però ha finito per trarre in inganno sia Audi che Toyota, che invece si sono presentate in Germania con la stessa configurazione aerodinamica adottata a Le Mans. Risultando sensibilmente più lente sul giro rispetto alla Porsche. Se a questo aggiungiamo che l’Audi di punta, quella di Lotterer-Fassler-Treluyer ha dovuto fare i conti con un propulsore che obbligatoriamente dovrà utilizzare sino all’ultima gara di campionato, e che non potendolo sforzare più di tanto, non ha potuto difendersi come avrebbe potuto nell’ultima ora di gara, scivolando così al terzo posto, il quadro in casa Audi è completo. Considerando che l’altra vettura di Di Grassi-Duval-Jarvis è stata attardata nell’ultima ora per un contatto con una Lmp2 e ha concluso al quarto posto. Webber-Hartley-Bernhard ottengono la vittoria nonostante il disastroso primo turno di guida del pi- AL TRAGUARDO Gara: 1. Bernhard-Webber-Hartley (Porsche); 2. Dumas-Jani-Lieb (Porsche); 3. Fassler-LottererTreulyer (Audi) Le classifiche complete sono riportate alle pag. 78-80 42 43 Week-end Mondo WecNurburgring PORSCHE N°18 SENSORE IN TILT lota tedesco, che rispetto a Jani, aveva accumulato un distacco di oltre 15”, prima di fermarsi per il primo rifornimento e sostituire il cofano anteriore con un altro regolato in modo diverso. La Porsche di Jani-Lieb-Dumas, avrebbe comunque meritato la vittoria. Non solo ottiene il giro più veloce in 1’37”955 contro il migliore tempo ottenuto dall’Audi di Di Grassi in 1’38”608, a dimostrazione del gap cronometrico tra le due tedesche. Ma risolto il problema al sensore, con una esaltante rimonta, ha passato entrambe le Audi, concludendo al secondo posto, comunque attardata di 1 giro. MONZA, SPERANZA WEC Ad Austin il Wec comunicherà il calendario 2016. Gerard Neveu vuole mantenere le attuali gare o al massimo aggiungerne un’altra extra europea. Austin potrebbe essere sostituita da Città del Messico. Contatti ci sono stati anche con Monza, la Ferrari era disposta ad organizzare una gara del Challenge Europa in concomitanza, ma visto il successo di pubblico di Silverstone, Spa e Nurburgring, è difficile per la pista lombarda trovare un posto, dato che le corse in Europa non possono essere più di 4. Erano stati gli autentici dominatori Jani-Lieb e Dumas prima che si verificassero ripetuti problemi a un sensore. In basso a sinistra le due Toyota solo 5a e 6a. In basso l’Audi di Fassler-Lotterer-Treluyer finita al terzo posto Fassler-Lotterer-Treluyer leader fra i piloti Se a Silverstone e Spa l’affidabilità era stato il problema primario della Porsche, questa volta le cose sono filate lisce. La Porsche al Nurburgring - circuito più corto rispetto alle precedenti gare di campionato - ha corso nella configurazione energetica di 4,683 Mj, l’Audi 2,341 Mj, la Toyota 3,512 Mj. Gli ultimi correttivi apportati al regolamento tecnico non hanno prodotto nessun cambiamento determinante. La lunga pausa estiva dopo Le Mans, le numerose sessioni di prove svolte, non sono servite a cambiare uno status quo tecnico, che ormai appare pesantemente a favore della Porsche. Che ora comanda la classifica di campionato con 184 punti contro i 151 dell’Audi. Mentre nel campionato piloti, Lotterer-Fassler-Treluyer sono ancora al comando con 95 punti, ma ora sono incalzati da HartleyWebber- Bernhard con 78 punti. Proprio non c’ è stata storia, con le Toyota ancora una volta distanziate da distacchi abissali, con la vettura di Davidson-Buemi-Nakajima che conclude al 5° posto, a 3 giri dai vincitori. Ormai alla Toyota sono tutti orientati al progetto della nuova vettura per il 2016, ma la loro abdicazione è davvero triste. Considerando che alla fine del campionato mancano ancora 4 gare. Nella classe Lmp2, vince ancora l’Oreca, che replica così il risultato di Le Mans. Trionfano Tandy- Howson- Bradley davanti alla Ligier di Bird-Rusinov-Canal. l FIORI D’ARANCIO È capitolato anche lui. Davide Marchi, responsabile Ferrari per la comunicazione del programma Wec, ha approfittato della pausa estiva per sposarsi a New York con Letizia Baudanza, da molti anni la sua fidanzata. Alla giovane coppia, gli auguri della redazione di Autosprint. Consumi tripla penalità alla 919 IN RICORDO DI LIGIER I funerali di Guy Ligier si sono tenuti venerdi a Vichy nela chiesa di SaintLouis. Nello stesso tempo le quattro JS-P2 in azione sul circuito del Nurburgring, sfoggiavano un nasto nero sulla carrozzeria in segno di lutto per la scomparsa del grande Costruttore francese. TRE STOP AND GO ALLA PORSCHE DI DUMAS-JANI-LIEB PER NON AVER RISPETTATO IL CONSUMO MEDIO PREVISTO SUL GIRO NUOVA CARROZZERIA Il trionfo di Le Mans ha convinto la Porsche ad accelerare ulteriormente lo sviluppo della 919 H. Al Nurburgring ha debuttato una nuova carrozzeria: «L’80% degli elementi sono nuovi, soprattutto nella parte frontale e nel cofano motore - ha detto Alex Hitzinger sempre in configurazione high-downforce, ma sensibilmente diversa rispetto a quella adottata nelle prime gare a Silverstone e a Spa». La nuova carrozzeria è stata provata a Barcellona dove la Porsche ha percorso 1.900 km di test. Configurazione aerodinamica diversa invece per Audi e Toyota, entrambe hanno adottato la versione low-downforce, la medesima utilizzata a Le Mans. P er la prima volta da quando esiste l’attuale regolamento tecnico Lmp1, ossia dal 2014, una vettura è stata penalizzata per non avere rispettato il consumo medio previsto sul giro. È accaduto per ben tre volte sulla Porsche 919 di Dumas-Jani-Lieb, penalizzata da tre stop and go rispettivamente lunghi 5”, 30” e 1 minuto. Una cosa davvero bizzarra perché il regolamento prevede che se una vettura per un giro non rispetti questo limite, può rientrare nei valori prefissati nei successivi due giri, compensando l’eccesso di consumo del giro precedente. Il fatto che siano scattate le penalità per ben 3 volte, vuole dire che la Porsche di Dumas-Jani-Lieb non ha rispettato questi valori per almeno 9 giri complessivi! Ma cosa è successo? Inizialmente i sospetti si erano concentrati sul flussometro fornito dalla Fia. Sospetti infondati perché ogni vettura ne ospita 2 - l’Audi R18 addirittura 3 - con il secondo di riserva che si attiva immediatamente qualora il primo dimostra di avere un problema. Tutta questa procedura, come i relativi consumi giro per giro, sono controllati dai tecnici Fia collegati in telemetria. La Porsche ha riconosciuto che il problema era invece nel loro motore. Nello specifico, di un sensore dell’iniezione, che finiva per non controllare il programmato flusso di carburante agli iniettori. Essendoci due sensori predisposti a questa funzione, alla Porsche ci hanno messo circa due ore per capire quale fosse quello che generava il problema, e di conseguenza disattivarlo. Per questo motivo Lieb-Jani-Dumas hanno perso una gara che avevano dimostrato nelle prime fasi e in termini di velocità sul giro, di avere saldamente in mano. l 44 45 Week-end Mondo WecNurburgring PORSCHE DAPPERTUTTO RING, 24 ANNI DOPO Il campionato mondiale Endurance è tornato al Nurburgring dopo una pausa di 24 anni. L’ultima volta era stato nel 1991 e la vittoria era andata alla Jaguar XJR 14 di Gary Brabham e Derek Warwick. All’epoca erano 18 le vetture al via, contro le 31 attuali. A sinistra, Patrick Dempsey, ormai sempre più pilota e che assieme a Long e Seefried ha chiuso 4° in Gte-Am. Sotto la Porsche di Pilet e Makowiecki che ha chiuso al secondo posto in Gte-Pro dietro alla vettura gemella del compagni di squadra Lietz e Christensen UN ALBERO PER GUSTAV Durante la 24 ore di Le Mans, colpito da infarto era deceduto in pista Gustav Busing, 72 anni, decano dei giornalisti tedeschi, in passato P.R della Sauber e autore di numerosi libri. Per ricordarlo, gli organizzatori del Nurburgring hanno piantato un albero con il suo nome, sul viale di ingresso al paddock, già dedicato alla memoria di Rolf Stommelen. IL DRAMMA DEL SIGILLO Porsche fa bis pure in Gt DOPPIETTA DELLA CASA DI STOCCARDA. RIGON E CALADO CON LA 458 CHIUDONO TERZI. BRUNI ULTIMO DI CLASSE A lla doppietta della Porsche nella classe Lmp1, fa eco l’analogo risultato della casa tedesca anche nella classe Gte-Pro, con Lietz-Christensen che precedono l’altra 911 Rsr di Pilet-Makowiecki. Questi ultimi attardati da due penalità inflitte dai commissari, per avere anticipato la partenza e per avere tamponato la Ferrari di Calado quando la gara era stata neutralizzata con le bandiere gialle. Per la Ferrari una gara da incubo, con la vettura di Rigon-Calado che concludono doppiati al terzo posto, mentre la vettura di Bruni-Vilander, nettamente la più veloce in pista, termina all’ultimo posto di classe, causa problemi di natura elettronica che provocano un ritardo 46 di 8 giri. Una Caporetto per il Cavallino. Proprio sul circuito dove la 458 aveva dimostrato di essere più a suo agio, per la sua abituale superiorità in fase di frenata, qui sempre determinante. La pole position ottenuta da Bruni-Vilander e il secondo posto di Rigon-Calado lasciava intravedere una possibile doppietta per il Cavallino. Al via, Bruni è andato subito al comando con la solita autorità, ma al 9° giro era già fermo lungo la pista con il motore ammutolito. Via radio è stato istruito su come ripartire, resettando il sistema, ma quando la Ferrari di Bruni è riuscita a rientrare ai box, dove è stata sostituita la centralina elettronica, la corsa era ormai compromessa per il pesan- GTE-AM ALLA FERRARI DI BERTOLINI Ferrari 458 davanti a tutti nella Gte-Pro? Neanche per sogno. Bruni è stato attardato da noie elettriche e Rigon-Calado hanno chiuso terzi dietro alle Porsche che hanno infilato una strepitosa doppietta. In basso Bertolini che con Shaytar e Basov ha vinto in Gte-Am te distacco accumulato. A quel punto Bruni si è lanciato in una serie di giri record, e alla fine con il tempo di 1’55”191 contro il giro più veloce della Porsche di Pilet in 1’55”777, ha dimostrato come in termini prestazionali, la Ferrari al Nurburgring non avesse rivali. Purtroppo, l’altra Ferrari di Calado- Rigon, nella giornata dove toccava a loro fare il “lavoro”, non è andata oltre il terzo posto. Attardata inizialmente da una poco opportuna chiamata dai box per rifornire in regime di neutralizzazione, rientrando poi successivamente per sostituire le gomme. Poi Calado ha subito la tamponata da Pilet, il cui comportamento è stato sanzionato dai commissari con un colpevole ritar- POSSIBILE TITOLAZIONE DI CAMPIONATO DEL MONDO Gte diventa iridato? Si discute tra Aco e Fia per attribuire alla classe Gte la titolazione di campionato del mondo, oggi di fatto riservata solo alle due classifiche piloti e costruttori, in funzione della classifica assoluta. Un passo importante, che sancirebbe la definitiva consacrazione della classe Gte nel Wec rispetto ad ogni altro campionato Gt nel mondo e che premierebbe concretamente gli sforzi dei Costruttori oggi presenti in forma ufficiale. La Fia però vorrebbe che il regolamento sportivo fosse un poco diverso dall’attuale. Soprattutto in termini di Bop tra le varie vetture. Al Nurburgring si è tenuta una riunione tra i vari costruttori: Porsche, Ferrari e Aston Martin erano favorevoli all’idea di introdurre delle penalità in funzione dei risultati ogni 2 gare, stile Dtm o Wtcc, mentre la Ford è favorevole all’attuale sistema, che prevede una sola eventuale correzione durante la stagione. Discussa anche la possibilità di variare il posizionamento della zavorra in funzione del passo. VIVA 47 Durante il warm up a Le Mans è accaduto un fatto che potrebbe avere pesanti ripercussioni sulla parte finale del campionato. I commissari infatti hanno trovato un sigillo manomesso tra i motori a disposizione dell’Audi di Lotterer-FasslerTreluyer. I tecnici tedeschi hanno detto che il punzone si sarebbe rotto da solo, ma come prevede il regolamento questa vettura ha “perso” un motore tra i 5 a disposizione per tutto il campionato. Lotterer-Treluyer-Fassler devono così disputare le gare del Nurburgring, Austin, Shanghai, Fuji e Bahrain, con il motore che ha corso a Le Mans e con un altro propulsore a zero km. Qualora dovessero utilizzarne un altro, scatterebbe una penalità di 3 minuti da scontare in gara. Come dire quasi due giri di pista in Bahrain. Week-end Mondo WecNurburgring do. Infine Rigon ha forato una gomma, tagliata dal paraurti proprio danneggiato dal precedente contatto con la Porsche. Problemi tangibili che però Calado e Rigon non sono riusciti a sovvertire, perché per farlo avrebbero dovuto correre con l’abituale intensità messa in mostra da Bruni. Alla fine, sono arrivati alle spalle della Porsche di Pilet-Makowiecki, che comunque hanno dovuto scontare due penalità con passaggio obbligato in pit lane. Nella classifica di campionato, la Ferrari mantiene il comando con 166 punti ma ora la Porsche si è sensibilmente riavvicinata e ora insegue a 142 punti, precedendo l’Aston Martin a 106 punti. Nella classifica piloti invece, “ribaltone” totale, con richard Lietz ora al comando con 73 punti, davanti a Rigon-Calado con 72 punti e Bruni- Vilander a 62,5 punti. Rinvigorita da 10 kg di peso in meno e da un Andrea Bertolini sempre più in palla, la Ferrari 458 ottiene almeno la vittoria nella classe Gte-Am, con il pilota modenese in coppia con i russi Basov e Shaytar, che replicano così il trionfo di Le Mans. Alle loro spalle l’Aston Martin di Lauda-LamyDella Lana, con il pilota canadese che nelle ultime fasi di gara proprio non è riuscito a contenere l’esaltante rimonta di Bertolini. l Ferrari 488 Gte esce allo scoperto ECCO LA NUOVA VETTURA DEL CAVALLINO PER IL WEC E L’IMSA CHE SEGNA IL RITORNO DEL MOTORE TURBO V8. HA SVOLTO I PRIMI TEST A VALLELUNGA CON BRUNI E RIGON DEBUTTO IN GARA ALLA 24 ORE DI DAYTONA Sulla pista di Vallelunga la nuova Ferrari 488 Gte ha coperto circa 2000 km di test. La vettura con ogni probabilità debutterà in gara alla 24 Ore di Daytona che andrà in scena a fine gennaio 2016. La grande novità è il motore turbo V8 di 3.9 litri. Nuovo anche il cambio XTrac E ccola la nuova Ferrari 488 Gte, che nel 2016 correrà nel campionato Wec e nella serie Imsa, dando vita ad una sfida contro la Ford Gt del team di Chip Ganassi che si annuncia davvero stellare. La nuova Ferrari 488 Gte segna il ritorno del motore turbo V8, su una vettura da competizione della Ferrari. L’ultima volta era accaduto con il modello F40 a fine Anni ‘80. Dopo un breve collaudo funzionale sulla pista di Adria, la Ferrari 488 Gte colorata in stile “camouflage”, è scesa in pista a Vallelunga, affidata a Gimmi Bruni e Davide Rigon, per una intensa sessione di prove, dove sono stati percorsi oltre 2000 km. «Mi sembra una vettura davvero nata bene, il motore turbo è affascinante per la guida che richiede - dice Bruni - nonostante avessimo ancora le gomme Michelin realizzate per la 458 e non gli pneumatici appositamente prodotti, i tempi sono stati subito molto soddisfacenti». Per Antonello Coletta, responsabile del programma Gt, una vettura in grado di proseguire la tradizione vincente della Ferrari nella categoria, dopo i trionfi dei modelli 430 e 458. «Quando debutteremo? È ancora presto per dirlo. Inizialmente pensavo alla 12 Ore di Sebring 2016, come avevamo fatto con la 458, ma visto le prime risultanze delle prove, forse possiamo farcela anche per la 24 Ore di Daytona (a fine gennaio, ndr), dove vorremmo essere presenti con entrambi i modelli della nuova 488, la versione Gte e la versione Gt3, considerando che dal 2016, quest’ultima categoria potrà correre in Imsa con lo stesso regolamento europeo». Ancora non comunicato il prezzo della versione Gte, ma dovrebbe essere di circa 680.000 euro. Meno costosa la versione Gt3, che però potrà essere “convertita” in Gte attraverso un apposito kit. Dal punto di vista commerciale, le regole che impediscono l’utilizzo delle nuove vetture conformi al regolamento Gte nella classe Am per il 2016, limitano la presenza della nuova Ferrari 488 Gte ai soli pro- RODA E RUBERTI 27ESIMI CON LA CORVETTE C7 Al Nurburgring gli italiani Gianluca Roda e Paolo Ruberti assieme a Kristian Poulsen hanno chiuso al 27esimo posto assoluto, quinti nella classe Gte-Am con la Chevrolet Corvette C7 48 49 grammi “ufficiali” di Af Corse nel Wec e Giuseppe Risi in America. Che sarà la squadra che porterà al debutto la 488 Gte. Sul piano commerciale quindi, la Ferrari punta molto sulla versione Gt3, che dovrebbe essere prodotta in oltre 100 esemplari. Per la prima volta, la versione Gt3 sarà derivata direttamente dal modello Gte, e non dalla versione Challenge, come era accaduto in precedenza. I test continueranno nelle prossime settimane sulla pista francese di Ladoux, di proprietà della Michelin, e anche sul rettilineo di Vairano, per verificare l’efficienza aerodinamica. Ma quali sono le caratteristiche tecniche principali della nuova Ferrari per la 24 Ore di Le Mans? La grande novità è il motore turbo V8 di 3.9 litri (invece che 4,5 litri come l’attuale aspirato) i cui scambiatori sono posti in alto, lateralmente, davanti alle ruote posteriori. Al banco il motore avrebbe già fornito risultanze superiori alla “finestra prestazionale” prevista dalla Fia per questa categoria. Nuovo anche il cambio, trasversale di produzione XTrac, mentre sulla 458 la trasmissione era longitudinale e di produzione Hewland. L’aerodinamica è conforme al nuovo regolamento 2016, quindi con un ampio profilo estrattore nel posteriore, mentre tutta la parte inferiore della carrozzeria, in pratica dal centro ruota in giù, è diversa dal modello di serie e frutto di approfonditi test aerodinamici alla galleria del vento della Ferrari. Unico elemento in comune con la 458 è la scocca, ancora realizzata in alluminio. Una vettura, la Ferrari 458 Gte, sul cui progetto è intervenuto in modo rilevante anche l’ingegner Amedeo Felisa, grande amico del programma Endurance della Ferrari, che a fine anno lascerà il ruolo di amministratore delegato. Mancano appena 5 mesi alla prossima 24 Ore di Daytona. Il ritorno della grande sfida Ferrari-Ford, entra ora nella sua fase più intensa ed emozionante. l