LA GESTIONE

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LA GESTIONE
TITOLO V – LA PROGRAMMAZIONE – LA GESTIONE - IL CONTROLLO
Art. 86
Art. 87
Art. 88
Art. 89
Art. 90
Art. 91
Art. 92
Art. 93
I contratti di fornitura di beni e servizi
La gestione delle risorse tecnologiche
La pianificazione strategica
Il processo di budget
I documenti della pianificazione, programmazione ed organizzazione aziendale
Il Sistema dei controlli
Il Nucleo di Valutazione
Il Servizio Ispettivo
Art. 86 - I contratti di fornitura di beni e servizi
L’Azienda Sanitaria Locale TO5, nell’acquisizione di beni e servizi, impronta la sua
attività a principi di efficacia, economicità, omogeneità, unitarietà, coerenza metodologica,
correttezza e regolarità del processo di acquisto.
L’attività contrattuale, riferita agli acquisti di beni e alla fornitura di servizi, deve
rispettare principi della programmazione annuale, in coerenza con il sistema budgetario,
perseguendo obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità, nel rispetto dei vincoli di spesa
definiti negli atti di programmazione economica aziendali.
L’esperimento delle procedure di gara viene effettuato in conformità ai dettami del
decreto legislativo 163 del 12.04.2006 e successive modificazioni.
Per i contratti di fornitura di beni e servizi di valore inferiore a quello stabilito dal
decreto legislativo 163/2006 e successive modificazioni, l'Azienda ha adottato con
determinazione n. 188 dell’11.07.2006 apposito regolamento come previsto dal D.P.R.
20.08.2001 n. 384 (“Regolamento di semplificazione dei procedimenti di spese in
economia”) e dal D.Lgs. 12/04/2006 n. 163 e smi. (“Codice dei contratti pubblici di lavori,
servizi e forniture”). Si fa riferimento infine alle disposizioni contenute nel libro IV, titolo II e
titolo III del codice civile e delle altre leggi speciali complementari.
Nelle gare sottosoglia, al fine di garantire l'imparzialità, la trasparenza dei
comportamenti e i principi della concorrenza nella selezione dei contraenti, unitamente alla
economicità dei risultati, l'azienda si impegna a ricorrere in via ordinaria al cottimo fiduciario
o, quando previsto, alla trattativa diretta con il singolo fornitore, previa indagini di mercato,
valutazione dei dati di analoghe e/o confronti concorrenziali, non soggetti alle formalità
previste per le procedure concorsuali pubbliche.
L’Azienda, previa adeguata informazione ai concorrenti dei criteri e delle modalità di
individuazione del contraente, potrà di volta in volta in relazione al bene o al servizio da
acquisire ricorrere a sistemi basati sul solo profilo economico ovvero anche sul profilo
qualitativo dell’offerta, utilizzando ogni sistema di comparazione delle offerte pervenute, ivi
comprese le forme più avanzate di e-commerce.
Nei casi di urgenza, comunque determinatasi, e negli altri casi indicati dal citato
Regolamento, l’Azienda può individuare il contraente direttamente o con meccanismi di
scelta semplificati rispetto alle ordinarie procedure.
La rinnovazione dei contratti in essere è consentita, sulla base della normativa vigente,
in presenza di un accertato e significativo beneficio per l’Azienda, in termini economico
funzionali, solo se prevista espressamente bando di gara, dal capitolato speciale d’appalto
o dalla lettera d’invito, ai sensi di quanto indicato dall’art. 57 comma 4 lettera b) del D.Lgs.
163/2006 e smi.
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Per l’affidamento dei servizi alla persona a soggetti operanti nel terzo settore, l’Azienda
applicherà le specifiche normative vigenti e gli indirizzi dettati a livello nazionale e regionale
in materia.
L'azienda promuove e favorisce le forme più avanzate di “e-procurement” ed ogni
iniziativa connessa all’evoluzione dei processi di acquisizione informatizzata e, con
particolare riferimento all'area della contrattazione sotto il valore di soglia comunitaria,
s’impegna a realizzare con i propri fornitori strategie innovative di “partnership”,
indirizzando la disciplina contrattuale alla ricerca di forme condivise di collaborazione e di
coinvolgimento, finalizzate alla riduzione dei costi e alla riqualificazione del settore.
In ottemperanza alla normativa nazionale (Legge Finanziaria 2007) e regionale (L.R. n.
18 e n. 19 del 06/08/2007), la S.C. Approvvigionamenti e Logistica collaborerà con le aree
di coordinamento sovrazonale e con eventuali centrali di committenza regionali al fine
del contenimento e della razionalizzazione della spesa per l’acquisto di beni e servizi
(riduzione dei costi delle procedure stesse e dei prezzi dei prodotti da acquistare).
Con determinazione del Direttore Generale n. 1364 del 12.10.2001 è stato adottato il
Regolamento per la disciplina dei contratti di fornitura di beni e servizi, dove vengono
esplicitati i limiti e le modalità di ricorso alle diverse tipologie di contratto e le relative
procedure.
Sono inoltre individuati i limiti economici entro i quali i responsabili delle strutture
possono impegnare direttamente l'amministrazione.
L'azienda si impegna a rispettare i contenuti e le finalità indicate nell'accordo con la
Regione Piemonte per la "Valutazione e definizione di una soluzione tecnica ed
organizzativa per la riduzione della spesa sanitaria per acquisti di beni e servizi", approvato
con determinazione del direttore generale n. 453 dell'11/4/2001.
Art. 87 - La gestione delle risorse tecnologiche
L'ASL TO5 cura la regolare manutenzione delle apparecchiature biomediche e dei
dispositivi medici e garantisce l'uso sicuro, economico ed appropriato delle apparecchiature
e dei dispositivi.
Le funzioni sono esercitate attraverso la struttura “Reti di comunicazione e tecnologie”.
Il compito di tale servizio è quello di garantire il perfetto funzionamento di tutte le
apparecchiature elettromedicali presenti nelle varie strutture aziendali, al fine di garantire
un sicuro utilizzo sia nei confronti dei pazienti che degli operatori.
A tale scopo il servizio:
•
effettua i necessari reporting per la redazione dei piani di dismissione e collabora con la
Direzione Generale alla redazione dei Piani di acquisto;
•
supporta la Direzione Generale nella valutazione di impatto delle tecnologie;
•
definisce, in collaborazione con i servizi utilizzatori e i servizi del Dipartimento di
appartenenza, le specifiche, i capitolati e i contratti riguardanti le tecnologie mediche;
•
partecipa alla progettazione, congiuntamente al servizio Tecnico, delle installazioni dei
sistemi tecnologici di maggiore complessità;
•
esegue collaudi per le nuove apparecchiature;
•
acquisisce apparecchiature in prova, noleggio e/o comodato (in collaborazione con la
struttura complessa Approvvigionamento e Logistica);
•
stipula contratti di manutenzione;
•
esegue le attività programmate (controlli di sicurezza, controlli funzionali, manutenzione
preventiva) per garantire funzionalità, sicurezza e continuità di esercizio;
•
esegue e monitorizza gli interventi programmati con ditte esterne;
•
esegue interventi di primo livello su richiesta di manutenzione effettuata dalle varie
strutture sanitarie;
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•
effettua pratiche di dimissione di apparecchiature obsolete o non più a norma;
Art. 88 - La pianificazione strategica
Il sistema sanitario, alla luce della riforma del titolo V della Costituzione, si realizza
mediante la presenza delle Regioni e delle Aziende Sanitarie Locali e delle Aziende
Ospedaliere.
Tali Istituzioni assolvono alle finalità di garantire i livelli essenziali di assistenza alla
popolazione attraverso un complesso sistema a cascata che passa dalla fase di
programmazione della politica sanitaria regionale, all’attribuzione di obiettivi ai Direttori
Generali, alla conseguente pianificazione a livello aziendale delle strategie da attuare, a
quella della realizzazione e quindi della verifica dell’attività svolta e dei risultati raggiunti; il
tutto in un quadro armonico che collega la responsabilità dell’agire ad un giudizio finale che
condiziona le azioni successive.
L'ASL TO5 adotta il metodo della pianificazione strategica delle proprie attività intesa
come processo di correlazione fra gli obiettivi predeterminati e le decisioni assunte a livello
organizzativo per il loro conseguimento.
Il processo di pianificazione è articolato in modo integrato e flessibile in fasi successive:
1. quella della individuazione dei bisogni di salute espressi dalle comunità locali e di
domanda di servizio, anche a seguito di analisi del quadro epidemiologico, dei fattori
demografici e sociologici e delle informazioni ottenute tramite il "Sistema di ascolto"
dell'Azienda;
2. quella della individuazione degli obiettivi prioritari di intervento nel quadro delle
indicazioni della programmazione sanitaria nazionale e regionale, (obiettivi proposti
dalla direzione generale e obiettivi proposti dai direttori di dipartimento in fase di
negoziazione del budget);
3. quella della valutazione delle risorse necessarie al raggiungimento degli obiettivi nei
limiti delle risorse disponibili;
4. quella della conseguente attivazione dei programmi di intervento predisposti;
5. quella del "controllo" dei risultati conseguiti (intermedi e finali) a conferma o modifica
del processo in relazione agli indici di accostamento-scostamento verificati nel
raffronto obiettivi/risultati.
Art. 89 - Il processo di budget
Al fine di realizzare una gestione efficace ed efficiente delle risorse dell'Azienda e di
responsabilizzare in questo tutta la struttura aziendale, viene adottato il processo di budget.
Attraverso tale processo, che diviene sistema corrente di gestione dell'Azienda, si
intende pervenire, con una periodicità annuale, alla definizione delle scelte di
programmazione, alla formulazione di previsioni relativamente ai risultati da conseguire,
alle attività da realizzare, ai fattori produttivi da utilizzare, alle risorse finanziare da acquisire
e da impiegare, agli investimenti da compiere.
Il processo di budget tende in particolare a definire a livello dei singoli centri di
responsabilità individuati dal modello organizzativo dell'azienda obiettivi specifici di
carattere operativo per l'attuazione delle scelte della programmazione, previa assegnazione
delle risorse da mettere a disposizione ai fini del conseguimento degli stessi nell'arco
temporale previsto. Affinché tale processo assicuri i risultati sperati è necessario che gli
obiettivi pianificati dalla Direzione Aziendale vengano condivisi con i livelli organizzativi
sottostanti ovvero, che gli obiettivi di breve periodo individuati dalle singole strutture
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organizzative, rientrino nell’ambito dell’indirizzo aziendale e che siano negoziati con l’alta
dirigenza.
Il documento di budget si inserisce all’interno del processo di programmazione e
controllo di gestione permettendo la traduzione dei programmi di medio e lungo periodo in
piani di azione annuali tramite l’attribuzione degli obiettivi aziendali alle strutture
organizzative ed alla conseguente trasformazione degli indirizzi di carattere globale in
obiettivi puntuali negoziati con i titolari degli stessi.
Il processo di budget ha l'obiettivo di condurre ad unitarietà i molteplici processi operativi
ed organizzativi e guidare le strutture verso il raggiungimento della missione aziendale.
Esso costituisce, altresì, un fondamentale strumento di aggregazione dell’intero personale
aziendale, prima nella definizione degli obiettivi generali ed operativi poi nel raggiungimento
dei risultati.
Il Processo di budget si articola nelle seguenti fasi:
1. Pianificazione strategica. Sulla base delle indicazioni della programmazione regionale e
locale, il direttore generale, coadiuvato dal direttore amministrativo e dal direttore
sanitario e supportato dalle strutture dell’area di staff e dal collegio di direzione, elabora
le principali linee annuali e indica la previsione di budget generale a disposizione per
l’esercizio di riferimento e gli obiettivi da perseguire.
2. Indirizzi di budget. Il direttore generale formula, altresì, un’ipotesi di assegnazione di
risorse e obiettivi agli ospedali, ai distretti sanitari, ai dipartimenti e alle strutture
dell’area di staff ovvero definisce per ogni struttura complessa le principali aree critiche
e delle linee-guida per le proposte di budget.
3. Negoziazione del budget. Partendo da tali indicazioni, le strutture dipartimentali
definiscono, in collaborazione con i direttori e/o responsabili dei centri di responsabilità
afferenti e con il supporto del controllo di gestione, programmi e progetti operativi e
formulano una proposta di budget. Tale proposta sarà oggetto di contrattazione con la
direzione generale, che avvallerà o modificherà le proposte indicate, in correlazione alle
compatibilità economiche aziendali e alla loro coerenza con le indicazioni
programmatiche dell’azienda. Ad ogni dipartimento saranno dunque assegnati obiettivi e
risorse (piano di budget) e gli incentivi collegati agli obiettivi assegnati.
L’insieme dei budget delle articolazioni aziendali e della struttura amministrativa di
supporto approvati costituirà il budget dell’azienda sanitaria per l’esercizio di riferimento.
4. Controllo dei risultati raggiunti. Nel corso dell’esercizio, dovranno essere prodotte, con
periodicità sistematica, informazioni di attività e di utilizzo delle risorse per la verifica che
l’andamento della gestione sia in linea con gli obiettivi previsti e adottare, in caso
contrario, le misure correttive necessarie. Il controllo periodico del raggiungimento degli
obiettivi è svolto dal Direttore Generale, sulla base dei dati elaborati e delle valutazioni
di andamento forniti dal Controllo di Gestione, avvalendosi delle rilevazioni dei costi per
la destinazione a cura del servizio contabilità generale e dei costi nonché delle altre
strutture di controllo previste. Al termine dell’intero processo saranno erogati gli incentivi
in funzione dei risultati raggiunti.
Art. 90 - I documenti della pianificazione, programmazione ed
organizzazione aziendale
Sono strumenti della programmazione e dell’organizzazione socio-sanitaria a livello
locale:
1. I Profili e i Piani di Salute
2. Il Piano Attuativo Locale
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3. I Piani di Zona, di cui all’art. 17 della legge regionale 8 gennaio 2004 n. 1
4. Il Programma delle Attività Territoriali
5. La Relazione socio sanitaria aziendale
6. Il Piano di riqualificazione dell’assistenza e riequilibrio economico-finanziario 2008-2010
7. L’Atto Aziendale
8. Gli obiettivi aziendali
Il Profilo e Piano di Salute (PEPS), è lo strumento con cui la comunità locale, a livello
distrettuale, definisce il proprio profilo di salute, individua gli obiettivi di salute e produce
linee di indirizzo volte ad orientare le politiche del territorio.
È compito del PEPS:
• definire gli obiettivi prioritari di salute e benessere;
• identificare tutti i soggetti coinvolti, i rispettivi ruoli e i contributi specifici;
• attivare gli strumenti di valutazione del raggiungimento degli obiettivi.
Il Piano Attuativo Locale, è lo strumento di programmazione con il quale l’ASL
programma le attività da svolgere recependo, per le attività sanitarie e socio-sanitarie
territoriali, quanto previsto dai PEPS di distretto e dai Piani di zona; ha la durata del Piano
socio-sanitario regionale e può prevedere aggiornamenti annuali.
Il Piano Attuativo locale (piano strategico) si realizza attraverso il Programma annuale
di attività.
Esso è adottato dal direttore generale entro l’anno precedente a quello di riferimento,
previa intesa, per la parte relativa alle attività afferenti all’area dell’integrazione sociosanitaria, con il Comitato dei sindaci di distretto e lo trasmette alla Conferenza dei sindaci e
alla Giunta regionale.
Il Piano di Zona, è definito dai comuni singoli od associati, a tutela dei diritti della
popolazione, d'intesa con le ASL.
Esso rappresenta lo strumento fondamentale e obbligatorio per la definizione del
sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali del territorio di competenza. Tramite il
Piano viene realizzata l’attuazione della rete dei servizi sociali, il cui obiettivo è il benessere
della persona, del miglioramento continuo della qualità dei servizi nonché della promozione
sociale.
La parte dei piani di zona relativa alle attività di integrazione socio sanitaria trova
obbligatoria corrispondenza nella parte dei programmi di attività territoriale contenuta nei
piani attuativi aziendali per garantire la preventiva convergenza di orientamenti dei due
comparti interessati, l'omogeneità di contenuti, tempi e procedure.
Il Programma delle Attività Territoriali, previsto dall’articolo 7 della legge regionale n.
1/2004 e dal PSSR 2007-2010, è proposto dal Direttore di distretto, previa concertazione e
coordinamento con i responsabili delle strutture territoriali e dei presidi ospedalieri dell'ASL,
sentito l'Ufficio di Coordinamento e, in accordo con il Comitato dei Sindaci di Distretto per
quanto attiene alle attività socio-sanitarie.
Il programma viene elaborato sulla base di una ricerca ai bisogni di salute presenti nel
territorio di riferimento.
Esso prevede:
• la localizzazione dei servizi a gestione diretta,
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• determina le risorse per l'integrazione socio-sanitaria e le quote rispettivamente a
carico dell'ASL e dei comuni, nonché la localizzazione dei presidi per il territorio di
competenza.
Il programma inoltre definisce le modalità di verifica dei risultati raggiunti rispetto agli
obiettivi prefissati, in termini di efficienza, efficacia ed economicità, al fine di rendere
possibili periodici riadeguamenti delle attività.
Inoltre il programma recepisce il profilo di salute della comunità locale, nel quale sono
individuati gli obiettivi di salute e le linee di indirizzo volte ad orientare le politiche del
territorio.
La Relazione Socio Sanitaria Aziendale, ai sensi dell'art. 17 della legge regionale n. 18
del 06/08/2007, è lo strumento di accertamento e documentazione dei risultati raggiunti in
rapporto agli obiettivi definiti dalla programmazione socio-sanitaria regionale e aziendale,
anche sulla base di un apposito insieme di indicatori di valutazione.
Essa è predisposta dal direttore generale, previo parere del collegio di direzione e del
consiglio dei sanitari, entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello di riferimento.
La relazione viene trasmessa alla Giunta regionale e alla Conferenza dei sindaci.
Le conferenze dei sindaci esprimono le proprie valutazioni sulla relazione socio
sanitaria e le trasmettono alla Giunta regionale, anche ai fini della valutazione sull’operato
del direttore generale.
Il Piano di riqualificazione dell’assistenza e riequilibrio economico-finanziario 2008-2010,
ai sensi delle deliberazioni di Giunta regionale del 5 luglio 2007, n. 59-6349 e del 30 luglio
2007, n. 84-6615, è il documento che indica:
• gli obiettivi per il potenziamento e la riorganizzazione delle attività di prevenzione e
promozione della salute;
• gli obiettivi assistenziali, ovvero di riqualificazione dell’assistenza;
• gli obiettivi strumentali, ovvero di riordino delle attività;
• gli obiettivi economici, ovvero di perseguimento dell’equilibrio economico-finanziario.
L'Atto Aziendale, ai sensi del decreto legislativo n. 229/99 e della DGR n. 80-1700 del
11.12.2000, rappresenta l’atto costitutivo dell’azienda.
Il documento definisce il sistema etico- valoriale dell’azienda, ne traccia la struttura
organizzativa, ne disciplina il funzionamento e regola i rapporti tra le varie articolazioni.
Esso viene adottato dal Direttore Generale, attraverso un ampio processo di
consultazione con gli operatori e previa informazioni alle organizzazione sindacali aziendali
e discussione nel Collegio di Direzione.
Gli Obiettivi Aziendali sono adottati dal Direttore Generale, in coerenza con il Piano
attuativo locale e i documenti che hanno origine dai momenti della programmazione di cui
ai punti precedenti, previa consultazione con il Collegio di Direzione, la Rappresentanza dei
Sindaci e le Organizzazioni sindacali aziendali.
Gli obiettivi aziendali vengono, inoltre, presentati nella Conferenza dei Servizi dell'ASL
TO5.
Nell'ambito di tali consultazioni è possibile, da parte di organismi consultati e degli stessi
cittadini, proporre modifiche ed integrazione all'elenco degli obiettivi.
Art. 91 - Il Sistema dei controlli
Ai sensi dell'art. 1 del D.Leg.vo n. 286 del 30/7/1999, è istituito il sistema dei controlli
interni dell’ASL TO5:
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1. Controllo sull’integrità ed i valori etici; ovvero la verifica che il comportamento e la
condotta degli operatori siano conformi al sistema etico valoriale dell’azienda, a quanto
prescrivono norme e regolamenti e a quanto contenuto nel Codice di comportamento.
2. Controllo sulla regolarità amministrativa e contabile, ovvero garantire la legittimità, la
regolarità e la correttezza dell'azione amministrativa.
3. Controllo strategico, ovvero valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di
attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo
politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti.
4. Controllo di gestione, ovvero verificare l'efficacia, l'efficienza ed economicità dell'azione
amministrativa al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione,
il rapporto tra costi e risultati.
5. Controllo di qualità, ovvero la valutazione e miglioramento della qualità dei dei servizi,
sotto il profilo tecnico professionale, relazionale, organizzativo, ambientale ed
economico.
A tale scopo, sono definiti, adottati e pubblicizzati gli standard di qualità, le modalità di
adozione delle carte dei servizi ed i casi e le modalità d’indennizzo per il mancato
rispetto degli standard.
6. Controllo delle prestazioni (valutazione della dirigenza), ovvero valutare, in coerenza
con quanto stabilito dai contratti di lavoro, le prestazioni del personale con qualifica
dirigenziale, nonché i comportamenti relativi allo sviluppo delle risorse professionali,
umane ed organizzative ad essi assegnate (competenza organizzativa);
7. Controllo e trattamento dei dati personali, ovvero il controllo che le disposizioni in
materia di trattamento dei dati sensibili siano rispettate ed uniformi ai provvedimenti del
Garante. A tale scopo l’organizzazione, con apposito atto del direttore generale, ha
individuato i Responsabili del trattamento dei dati.
Tutti i controlli, ad eccezione di quelli di cui al punto 2, che sono svolti dal Collegio
Sindacale, sono effettuati dalla direzione generale tramite le proprie strutture di staff.
In particolare: i controlli di cui ai punti 1, 3, 5 e 6, tramite l’OSRU; quelli di cui al punto 4,
tramite il Controllo di Gestione; quelli di cui al punto 7, tramite la struttura Affari Generali e
Legale.
Art. 92 - Il Nucleo di Valutazione
La valutazione delle prestazioni del personale con qualifica dirigenziale è effettuata dalla
direzione generale attraverso un apposito organismo denominato "Nucleo di Valutazione",
posto in staff al direttore generale.
Il nucleo di valutazione dell'ASL TO5, è stato istituito con determinazione n. 253 del 2
dicembre 1999 e modificato con determinazione n. 1042 del 2/08/2005 e n. 193 del
18/04/2007.
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Il nucleo di valutazione effettua:
•
•
•
•
l'analisi dei dati economici e dei dati di attività finalizzati alla valutazione della
realizzazione degli obiettivi da parte delle strutture complesse;
la definizione delle modalità di valutazione degli obiettivi delle singole strutture
complesse, con cadenza almeno annuale;
la definizione delle modalità di misurazione dei risultati delle strutture complesse oggetto
di valutazione, con cadenza almeno annuale;
la verifica, con cadenza almeno trimestrale, sulla scorta di parametri e indici di
riferimento predeterminati, dei risultati conseguiti dalle singole strutture in relazione agli
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obiettivi assegnati, ai fini della valutazione della produttività e della correlata retribuzione
dei risultati;
•
la valutazione annuale dei risultati conseguiti dai dirigenti in relazione allo svolgimento
degli incarichi di direzione di struttura loro affidati, ai sensi dei contratti collettivi di lavoro
delle aree dirigenziali e del decreto legislativo n. 229/1999, ed in particolare:
a) la verifica dei risultati di gestione del dirigente di dipartimento, del dirigente di
struttura complessa ed anche di struttura semplice ove sia affidata la gestione di
risorse;
b) la verifica dei risultati raggiunti da tutti i dirigenti, compresi quelli di cui alla lett. a) in
relazione agli obiettivi;
c) la verifica dei comportamenti e le attività svolte dal personale del Comparto.
•
La definizione del contenuto e dei supporti informatici che le strutture complesse devono
fornire per l'espletamento delle funzioni del Nucleo di valutazione;
•
L'accesso alla documentazione amministrativa con potestà di richiesta, orale e scritta, ai
dirigenti delle strutture complesse di qualsiasi atto o notizia utile alla valutazione di
competenza del Nucleo.
La composizione, l'organizzazione e le modalità di funzionamento del Nucleo sono
disciplinate con apposito Regolamento che sarà approvato entro 6 mesi dall’adozione del
presente Atto Aziendale.
Art. 93 - Il Servizio Ispettivo
E' costituito, con determinazione del direttore generale n. 213 del 21/10/1999, il servizio
ispettivo dell'ASL TO5.
Il Servizio ha le seguenti finalità:
•
Il controllo del rispetto da parte dei servizi delle norme dettate da leggi, da regolamenti e
da disposizioni interne sulla loro attività;
•
Il controllo per la verifica dell'imparzialità e del buon funzionamento dell'attività
amministrativa svolta dai Servizi;
•
Il controllo dell'osservanza delle disposizioni sull'incompatibilità e sul part-time da parte
del personale dipendente.
Il Servizio Ispettivo è posto in staff al direttore generale.
La composizione, l'organizzazione e il funzionamento del servizio è disciplinato da
apposito regolamento che sarà approvato entro 6 mesi dall’adozione del presente Atto
Aziendale.
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