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acqua il monitoraggio in Campania 2002 - 2006 “L’acqua è probabilmente l’unica risorsa naturale che interessa tutti gli aspetti della civiltà umana, dallo sviluppo agricolo e industriale ai valori culturali e religiosi radicati nella società.” Koichiro Matsuura, Direttore Generale UNESCO. INTRODUZIONE Migliorare la qualità dell’acqua o, meglio, del ciclo integrato delle acque. E’ questa la sfida che l’Assessorato alle Politiche Ambientali della Regione Campania si propone di raggiungere con la programmazione 2007-2013. Un risultato che passa da una visione globale della risorsa idrica. Puntiamo al miglioramento dei sistemi di gestione e di depurazione con la realizzazione e il potenziamento delle reti di monitoraggio e degli impianti; all’incremento del riuso delle acque reflue opportunamente trattate; alla captazione delle risorse idriche, alla razionalizzazione e al potenziamento delle reti di distribuzione, alla riduzione delle perdite lungo gli acquedotti, a migliorare e preservare la salubrità dei corpi idrici superficiali e sotterranei. Ma dobbiamo pensare anche alle aree marine, alle lagune, alla conservazione e salvaguardia dell’ambiente marino, quale elemento fondamentale per le collegate risorse economiche e la qualità della vita degli abitanti della Campania. Interventi saldamente ancorati al concetto di gestione virtuosa della risorsa acqua. Ma programmi, strumenti legislativi e piani finanziari non possono prescindere da azioni di conoscenza, garantite da un costante monitoraggio dei fenomeni e delle criticità connesse come elemento fondante di ogni intervento di pianificazione e programmazione. E’ in quest’ottica che il lavoro effettuato dall’Agenzia Regionale Protezione Ambientale e raccolto in questo volume, rappresenta una fondamentale base di partenza. Nel volume sono raccolti i dati rilevati negli ultimi sei anni dalle reti di monitoraggio ARPAC, implementate con le risorse del POR Campania 2000-2006, relativi alla balneazione, alle acque marino-costiere, alle acque superficiali e sotterranee. In più sono presenti le serie storiche e i trend dei fenomeni. Elementi che hanno contribuito a rendere possibile, tra l’altro, la recente adozione del Piano di tutela delle acque da parte della Giunta Regionale della Campania finalizzato alla programmazione delle risorse idriche sia in termini quantitativi che qualitativi. Il tutto nell’ottica dello sviluppo sostenibile. Per ottimizzare le risorse, la Regione Campania si sta attivando con un progetto tecnologicamente all’avanguardia: il Sistema Informativo Regionale Ambientale che I prevede, tra l’altro, un centro attrezzato con sistemi telematici in grado di ricevere, validare ed elaborare i dati che provengono dall’ insieme delle reti ambientali (di cui l’Agenzia è punto nevralgico) identificando gli impatti e consentendo le opportune risposte del decisore politico. Indagini ed elaborazioni ARPAC, interventi e strategie della Regione puntano, per il comparto Acque, a ridurre gli sprechi ed ottimizzare una risorsa che è di tutti. On. dott. Luigi Nocera Assessore Ambiente e Ciclo integrato delle acque Regione Campania II PREFAZIONE Le risorse idriche sono fondamentali per il futuro del pianeta: l’acqua è elemento indispensabile per la vita sulla terra. L'acqua, attraverso gli apporti meteorici, va a formare i diversi corpi idrici: le acque superficiali interne, fiumi, torrenti, laghi e invasi, le acque sotterranee, le acque di transizione, foci di fiumi, lagune e laghi costieri, le acque marine. Tutti i corpi idrici, attraverso un complesso e delicato sistema di interscambi fra acque sedimenti suolo e aria, consentono la vita degli organismi viventi, animali e vegetali. Ma l’acqua costituisce anche una risorsa fondamentale per lo sviluppo delle attività umane e per la qualità stessa della vita: acque non contaminate sono indispensabili per l’uso potabile, per l’irrigazione, per le attività produttive, per le attività ricreative. E’ per queste ragioni che l’acqua non può essere considerata soltanto una risorsa da utilizzare e sfruttare, ma anche e soprattutto un patrimonio comune da preservare e tutelare. La tutela qualitativa e quantitativa dell'acqua deve partire dalla conoscenza della “consistenza” effettiva di tale patrimonio: le attività di monitoraggio e controllo consentono di costruire un sistema strutturato di dati e informazioni relativo allo stato, agli impatti, ai determinanti, alle pressioni del sistema “risorse idriche”. La conoscenza consente di predisporre strumenti di tutela, sia in termini normativi, attraverso leggi, piani e programmi, sia in termini di interventi strutturali. Nella consapevolezza che il primo passo per la tutela è rappresentato dalla conoscenza, a livello europeo e nazionale sono state emanate normative che definiscono obiettivi di qualità per le acque, nonché tempi e metodi per la raccolta, l’elaborazione e la valutazione dei dati. A questo fine le attività di metrologia, che comprendono norme di campionamento e metodologie di analisi, sono fondamentali per l’acquisizione di dati ed informazioni omogenei e fra loro confrontabili, sia a livello nazionale sia a livello comunitario. In conformità con quanto previsto dalle normative nonché dalle norme tecniche, di concerto con il Ministero dell’Ambiente e con l’APAT, ARPAC svolge attività di monitoraggio e controllo di acque superficiali interne, sotterranee, marino-costiere e di transizione per valutare lo stato della risorsa, le criticità esistenti e le tendenze evolutive nel territorio regionale. III Le reti di monitoraggio sono state attivate dall’ARPAC fin dal primo anno della sua istituzione e rappresentano il primo sistema strutturato di conoscenza della qualità delle risorse idriche in Campania. Questo volume raccoglie i risultati, e le conseguenti valutazioni, ottenuti in sette anni di gestione delle reti di monitoraggio, coordinate dalle Direzione Tecnica e gestite dai Dipartimenti Provinciali competenti per territorio per tutte le attività tecniche relative a campionamenti ed analisi. Le reti di monitoraggio sono state implementate nel corso degli anni grazie ai progetti dell’Agenzia cofinanziati dalla Comunità Europea attraverso la Misura 1.1 del POR Campania 2000-2006. Tutti gli interventi realizzati sono descritti in questo volume e sono relativi all’acquisizione di un battello oceanografico, all’ampliamento della rete delle acque interne superficiali e sotterranee, all’evoluzione tecnica del sistema di raccolta ed elaborazione dei dati grazie all’acquisizione di apparecchiature scientifiche da campo e da laboratorio, all’acquisizione di 45 stazioni per il telemonitoraggio. Proseguire nell’attività qualificata di monitoraggio da parte di ARPAC e promuovere da parte della Regione l’attivazione di un circolo virtuoso per la conoscenza e la gestione del ciclo dell’acqua è un’importante opportunità per lo sviluppo sostenibile della Campania. Il successo dell’insieme di azioni già intraprese in ambito regionale: approfondimento delle conoscenze, pianificazione territoriale e interventi strutturali, può consentire di raggiungere gli obiettivi di qualità previsti dalla normativa vigente e garantire alle generazioni future la fruibilità di una risorsa indispensabile per il progresso delle future generazioni. Luciano Capobianco Direttore Generale ARPAC IV