Il progetto 2009 del Laboratorio della Memoria

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Il progetto 2009 del Laboratorio della Memoria
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Uscita dal disastro della seconda guerra mondiale, l’Italia fu attraversata da profonde tensioni sociali, politiche, economiche.
Sullo sfondo, il nuovo scenario globale della guerra fredda, vicina all'Italia la grande democrazia vincitrice, gli Stati Uniti, con il Piano Marshall; all'interno, con i governi De Gasperi,
l'esordio di una politica di laboriosa ricostruzione.
La situazione nelle campagne divenne esplosiva e la riforma agraria risultò urgente ovunque, tanto più nel Mezzogiorno. In questo ambito sono considerate poi le ricadute della riforma
sulla questione meridionale e sulla nascita della Cassa per il Mezzogiorno, e i difficili punti di conciliazione individuati tra le bonifiche e l'espropriazione dei terreni.
Un suggestivo confronto tra la realtà del Mezzogiorno del dopoguerra e quella di oggi e tra
l’esperienza della Cassa per il Mezzogiorno e la proposta della Cgil, nel febbraio del 1950, di
"sacrifici supplementari" da parte dei lavoratori per sviluppare un “Piano del Lavoro” che
avrebbe combattuto la disoccupazione.
Destinatari
Il progetto è rivolto agli studenti delle quarte e/o quinte classi – due classi per ogni scuola
selezionata - degli istituti scolastici superiori della provincia di Foggia, alle pensionate/i, ed anziane/i delle
leghe SPI-Cgil, dei circoli AUSER, delle associazioni e dei centri sociali per anziani.
Hanno aderito al progetto le istituzioni scolastiche sottoelencate:
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Liceo Scientifico “A.Volta” – Foggia
I.T.C. “P. Giannone” – Foggia
Ist. Magistrale “ Roncalli” – Manfredonia
Liceo Classico “Zingarelli” – Cerignola
I.T. “ Righi” – Cerignola
I.I.S.S. “P.Giannone” - San marco in Lamis
I.I.S.S. “Pestalozzi” – San Severo
I.I.S.S. “Checchia Rispoli” – San Severo
Le finalità del progetto sono essenzialmente due:
• consolidare la memoria collettiva su passaggi cruciali della storia del Mezzogiorno e della Capitanata,
favorendo l'incontro inter-generazionale. Caratterizzando il percorso di memoria e di confronto
nell’acquisizione di una più incisiva conoscenza storica sui temi proposti dal progetto.
• sperimentare nuovi metodi didattici come il cooperative learning da adottare per gli studenti ed il
metodo autobiografico per gli anziani.
Il metodo del cooperative learning ( utilizzato per gli studenti delle scuole partecipanti)
Il cooperative learning costituisce oggi una delle metodologie di insegnamento-apprendimento più
accreditate. Rappresenta, infatti, uno degli strumenti privilegiati attraverso i quali promuovere lo sviluppo
integrale del soggetto-persona. Valorizzando la relazione intersoggettiva, l’apprendimento cooperativo
chiama in causa la relazione esistente tra apprendimento e socializzazione consente di perseguire obiettivi di
conoscenza a partire dall’attivazione, all’interno del gruppo classe, di dinamiche socio-affettive.
Più in generale, si propone come metodologia che può contribuire alla costruzione di una scuola
democratica che insegna agli alunni i valori della solidarietà e della cooperazione proponendoli non come
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principi astratti a cui fare riferimento in maniera occasionale quando, ad esempio, gli eventi richiedono una
riflessione da parte dei docenti su temi come la pace e la solidarietà, ma come modo di essere con gli altri.
Le Scuole, la Sede Universitaria, le Camere del Lavoro e le altre sedi sindacali saranno considerate
“sedi laboratorio” dove incrociare le esperienze e le conoscenze personali, biografiche e di apprendimento in
uno scambio tra generazioni. Il percorso di conoscenza tenderà a divenire percorso di memoria, di confronto
e di riflessione storica. Gli anziani e i giovani saranno chiamati a confrontarsi imparando a narrare la propria
esperienza di vita; raccontarsi ed interrogare l’altro.
Il metodo e la ricerca sulla narrazione autobiografica
Nello specifico la narrazione autobiografica stimolerà la ricerca finalizzata al recupero della
“memoria storica” degli anziani, ma faciliterà anche la loro formazione poiché la narrazione permette agli
anziani di scoprirsi fruitori ed insieme produttori di cultura, soggetti ancora in formazione e,
contemporaneamente, “formatori”.
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A tale scopo il progetto intende:
riscoprire e valorizzare, mediante il recupero delle narrazioni autobiografiche degli anziani, la
memoria storica di anni cruciali della nostra storia recente;
sviluppare in loro processi di auto ed etero formazione;
promuovere presso le nuove generazioni la conoscenza e la valorizzazione della “memoria storica”
degli anni del secondo dopoguerra, della ricostruzione, delle lotte bracciantili, di cui i racconti di
vita degli anziani sono insostituibili custodi e rievocatori;
costituire un “archivio della memoria” rendendo disponibili alla fruizione ed alla consultazione
pubblica i materiali autobiografici, i prodotti dei laboratori, gli elaborati realizzati dalle scuole, i
materiali di ricerca e di sperimentazione.
In particolare, la possibilità di intrecciare storie tra giovani e anziani diviene opportunità formativa
per ridare senso e valore alla dimensione esistenziale dell’anziano, che è poi un riconoscere senso e
significato a tutte le generazioni, in quanto l’esclusione della vecchiaia implica e comporta l’esclusione di
memoria, di storia, di cultura e di vita.
La chiave di volta del progetto risiede nel bisogno di restituire le storie di vita a coloro che ne sono i
protagonisti e che, quindi, possono diventare gli unici interpreti di un percorso volto al cambiamento e
all’assunzione di nuove responsabilità. Ciò pone in evidenza anche la necessità, soprattutto nella formazione
di soggetti anziani, di coltivare la capacità, propria di ogni essere umano, di apprendere dall'esperienza e da
se stesso.
Percorsi del progetto
formazione per docenti e formatori
La formazione è riservata ai docenti delle scuole aderenti al progetto e formatori SPI CGIL e AUSER,
che saranno formati sulle tematiche del progetto, con una particolare attenzione agli aspetti metodologici
di ricerca e storiografici.
Il seminario di formazione si svolgerà presso la Facoltà di Scienze della Formazione e sarà articolato in
tre pomeriggi di 3 ore ciascuno. Sarà curato dall’Ufficio Scolastico Provinciale di Foggia, dalla Facoltà
di Scienze della Formazione dell’Università di Foggia, dall’IPSAIC di Bari e dall’Associazione “Casa
Di Vittorio” di Cerignola.
Seguiranno altri due incontri per approfondire, in particolare, le attività e gli indirizzi di ricerca e di attualizzazione dei temi proposti dal progetto.
Ai docenti sarà rilasciato attestato di partecipazione da parte della Facoltà di Scienze della Formazione.
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Attuazione :
Presentazione del progetto agli studenti, in ogni scuola, ed agli anziani nelle sedi AUSER, SPI e centri
anziani a cura dello SPI CGIL, dell’AUSER e dell’Associazione “Casa Di Vittorio”;
preparazione degli studenti e degli anziani alle conduzione delle interviste in funzione degli ulteriori
incontri per scambi di riflessioni comuni, confronto intergenerazionale, con il metodo della doppia
intervista (a giovani e ad anziani) e con i tempi propri del montaggio televisivo;
incontri intergenerazionali tra studenti ed anziani condotti da esperti e con la collaborazione della
Facoltà di Scienze della Formazione.
incontro di una rappresentanza di studenti, dei docenti e di esperti del Comitato Promotore per
concordare in modo partecipato e democratico i temi di approfondimento e di ricerca di ogni classe
anche per evitare ripetizioni e duplicazioni;
laboratorio di formazione, tenuto da esperti e rivolto agli studenti ed ai docenti, finalizzato alla
realizzazione di prodotti multimediali;
Il laboratorio di fonti testimoniali dirette verrà integrato da un laboratorio di fonti scritte, giornali
dell’epoca, pubblicazioni e documenti storici degli archivi dell’IPSAIC, della Fondazione Di
Vittorio, dell’Associazione “Casa Di Vittorio” e della CGIL, che sarà messo a disposizione di tutti i
partecipanti al progetto, ed in particolar modo delle scuole.
Il patrimonio di memoria così costruito verrà messo a disposizione dei partecipanti e dell’intera
cittadinanza attraverso la pubblicazione di volumi e/o di supporti audiovisivi, nonchè sul sito
dedicato del progetto “Laboratoriodellamemoria.it”.
Manifestazione conclusiva
• E’ prevista una iniziativa pubblica di chiusura del progetto con la partecipazione di tutti gli
studenti, docenti, anziani, formatori e specialisti coinvolti con la rappresentazione multimediale
delle ricerche effettuate.
Entità e modalità del finanziamento
Il Comitato promotore finanzia l'iniziativa con 4.800 euro, da suddividere tra gli 8 (otto) istituti
d'istruzione secondaria superiore che saranno selezionati dal comitato promotore stesso, tenendo conto
dell'ordine di arrivo delle disponibilità e dell'ambito territoriale di riferimento (Foggia-Alto Tavoliere;
Foggia-Basso Tavoliere; Gargano e Subappennino dauno").
L’importo del premio potrà essere utilizzato per un riconoscimento economico dell’impegno profuso
dai docenti che hanno partecipato al progetto. Le modalità di impiego sono demandate alle scuole, che
dovranno unicamente garantire il rispetto delle norme contrattuali e di correttezza che vincolano le scuole
nell’utilizzo dei finanziamenti.
Il premio verrà corrisposto alla fine del percorso progettuale ed è collegato al corretto svolgimento
delle iniziative progettuali.
Le scuole che non porteranno a termine il progetto non avranno diritto al finanziamento.
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