APPUNTI INFORMAZIONE E FORMAZIONE

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APPUNTI INFORMAZIONE E FORMAZIONE
AZIENDA CERTIFICATA
SERVIZI DI RACCOLTA, TRASPORTO
E CONFERIMENTO RSU
Sede in viale Elba n.171 – 57037 Portoferraio (LI) 0565/916.557 (2 linee r.a.) – Fax 0565/930.722
C.F. P.IVA e C.C.I.A.A. di Livorno n. 01280440494 – R.E.A. n. 114926 – Capitale Sociale € 100.000
E-mail: [email protected] – Internet: www.esaspa.it – Numero verde utenti 800/450703
ELBANA SERVIZI AMBIENTALI ESA SPA
UFFICIO SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE
APPUNTI
INFORMAZIONE E FORMAZIONE
PERSONALE OPERATIVO
(Servizi di Istituto di ESA SpA)
ISTRUZIONI DI LAVORO E PROCEDURE OPERATIVE
INERENTI LA SALUTE E LA SICUREZZA NEI LUOGHI
DI LAVORO
Artt. 36 e 37 del D. Lgs. 9 aprile 2008 n. 81
(attuazione dell’art. 1 della legge 3 agosto 2007 n. 123, in materia di tutela
della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro – GU n. 101 del 30 aprile
2008)
Redatto a cura del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Aziendale
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ISTRUZIONI OPERATIVE PER LA SICUREZZA NEI SERVIZI DI ISTITUTO
1. - Misure generali di tutela
Le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro
sono:
a) la valutazione di tutti i rischi per la salute e sicurezza;
b) la programmazione della prevenzione, mirata ad un complesso che integri in modo coerente
nella prevenzione le condizioni tecniche produttive dell'azienda nonchè l'influenza dei
fattori dell'ambiente e dell'organizzazione del lavoro;
c) l'eliminazione dei rischi e, ove ciò non sia possibile, la loro riduzione al minimo in relazione alle
conoscenze acquisite in base al progresso tecnico;
d) il rispetto dei principi ergonomici nell'organizzazione del lavoro, nella concezione dei
posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro e
produzione, in particolare al fine di ridurre gli effetti sulla salute del lavoro monotono e di quello
ripetitivo;
e) la riduzione dei rischi alla fonte;
f) la sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non lo è, o è meno pericoloso;
g) la limitazione al minimo del numero dei lavoratori che sono, o che possono essere,
esposti al rischio;
h) l'utilizzo limitato degli agenti chimici, fisici e biologici sui luoghi di lavoro;
i) la priorità delle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale;
l) il controllo sanitario dei lavoratori;
m) l'allontanamento del lavoratore dall'esposizione al rischio per motivi sanitari inerenti la
sua persona e l'adibizione, ove possibile, ad altra mansione;
n) l'informazione e formazione adeguate per i lavoratori;
o) l'informazione e formazione adeguate per dirigenti e i preposti;
p) l'informazione e formazione adeguate per i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;
q) l'istruzioni adeguate ai lavoratori;
r) la partecipazione e consultazione dei lavoratori;
s) la partecipazione e consultazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;
t) la programmazione delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo
dei livelli di sicurezza, anche attraverso l'adozione di codici di condotta e di buone prassi;
Redatto a cura del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Aziendale
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u) le misure di emergenza da attuare in caso di primo soccorso, di lotta antincendio, di
evacuazione dei lavoratori e di pericolo grave e immediato;
v) l'uso di segnali di avvertimento e di sicurezza;
z) la regolare manutenzione di ambienti, attrezzature, impianti, con particolare riguardo ai
dispositivi di sicurezza in conformità alla indicazione dei fabbricanti.
2. Le misure relative alla sicurezza, all'igiene ed alla salute durante il lavoro non devono in
nessun caso comportare oneri finanziari per i lavoratori.
Il documento sarà utilizzato come guida da tutti i soggetti facenti parte del sistema organizzativo
della sicurezza per applicare al meglio tutte le misure da adottare durante le varie lavorazioni in
relazioni ai fattori di rischio presenti.
Tutti saranno tenuti alla piena osservanza ed applicazione delle misure di sicurezza riportate nel
presente documento.
Le misure, i dispositivi di protezione individuale e le cautele di sicurezza sono:
●
●
●
tassativamente obbligatorie
da impiegare correttamente e continuamente
da osservare personalmente
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Definizioni Ricorrenti
Si adottano, nel presente documento le definizioni seguenti:
Pericolo:
proprietà o qualità intrinseca di una determinata entità (per es. materiali o attrezzature di
lavoro, metodi e pratiche di lavoro) avente la potenzialità di causare danni.
Danno:
lesione fisica e/o danno alla salute o ai beni
Rischio:
probabilità che sia raggiunto il limite potenziale di danno nelle condizioni di impiego, ovvero di
esposizione, di un determinato fattore.
Rischio residuo:
rischio che permane dopo che sono state adottate le appropriate misure per ridurlo.
Valutazione dei rischi:
procedimento di valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, della possibile
entità del danno, quale conseguenza del rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori
nell'espletamento delle loro mansioni, derivante dalla circostanze del verificarsi di un pericolo
sul luogo di lavoro.
Progettazione:
percorso di ideazione e pianificazione delle attività.
Processo:
attività lavorativa connessa e successiva alla progettazione, avente lo scopo di applicare
quanto ideato e pianificato durante la fase di progettazione.
Un processo può indifferentemente identificarsi in una reazione o serie di reazioni chimiche,
nella manipolazione di agenti biologici, nel funzionamento di macchine,ecc.
Lavoratore:
persona che presta il proprio lavoro alle dipendenze di un datore di lavoro, esclusi gli addetti ai
servizi domestici e familiari, con rapporto di lavoro subordinato anche speciale. Sono equiparati
i soci lavoratori di cooperative o di società, anche di fatto, che prestino la loro attività per
conto delle società e degli enti stessi, e gli utenti dei servizi di orientamento o di formazione
scolastica, universitaria e professionale avviati presso datori di lavoro per agevolare o per
perfezionare le loro scelte professionali. Sono altresì equiparati gli allievi degli istituti di
istruzione ed universitari e i partecipanti a corsi di formazione professionale nei quali si faccia
uso di laboratori, macchine, apparecchi ed attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici,
fisici e biologici. I soggetti di cui al precedente periodo non vengono computati ai fini della
determinazione del numero di lavoratori dal quale il presente decreto fa discendere particolari
obblighi.
A cura del Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione – Per. Ind. Sauro Marinari
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Datore di lavoro:
il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che,
secondo il tipo e l'organizzazione dell'impresa, ha la responsabilità dell'impresa stessa ovvero
dell'unità produttiva, quale definita in seguito alla voce unità produttiva, in quanto titolare dei
poteri decisionali e di
spesa. Nelle pubbliche amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2, del decreto legislativo 3
febbraio 1993, n. 29, per datore di lavoro si intende il dirigente al quale spettano i poteri di
gestione, ovvero il funzionario non avente qualifica dirigenziale, nei soli casi in cui quest'ultimo
sia preposto ad un ufficio avente autonomia gestionale.
Servizio di prevenzione e protezione dei rischi (SPP):
insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all'azienda finalizzati all'attività di
prevenzione e protezione dai rischi professionali nell'azienda, ovvero unità produttiva.
Il servizio di prevenzione e protezione dai rischi professionali provvede:
a) all'individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all'individuazione delle
misure
per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa
vigente sulla base della specifica conoscenza dell'organizzazione aziendale; b) ad elaborare,
per quanto di competenza, le misure preventive e protettive di cui all'articolo 28, comma 2, e
i sistemi di controllo di tali misure;
c) ad elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali;
d) a proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori;
e) a partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro,
nonchè alla riunione periodica di cui all'articolo 35;
f) a fornire ai lavoratori le informazioni di cui all'articolo 36.
I componenti del servizio di prevenzione e protezione sono tenuti al segreto in ordine ai
processi lavorativi di cui vengono a conoscenza nell'esercizio delle funzioni di cui al
presente decreto legislativo.
Il Servizio di prevenzione e protezione è utilizzato dal datore di lavoro, il Responsabile è figura
“Ausiliaria” del Datore di Lavoro.
Medico competente:
medico in possesso di uno dei seguenti titoli:
Titoli e requisiti del medico competente
1. Per svolgere le funzioni di medico competente è necessario possedere uno dei seguenti titoli
o requisiti:
a) specializzazione in medicina del lavoro o in medicina preventiva dei lavoratori e
psicotecnica;
b) docenza in medicina del lavoro o in medicina preventiva dei lavoratori e
psicotecnica o in tossicologia industriale o in igiene industriale o in fisiologia e igiene del
lavoro o in clinica del lavoro;
c) autorizzazione di cui all'articolo 55 del decreto legislativo 15 agosto 1991, n. 277;
d) specializzazione in igiene e medicina preventiva o in medicina legale.
2. I medici in possesso dei titoli di cui al comma 1, lettera d), sono tenuti a frequentare
appositi
percorsi formativi universitari da definire con apposito decreto del Ministero
dell'università e della ricerca di concerto con il Ministero della salute. I soggetti di cui al
precedente periodo i quali, alla data di entrata in vigore del presente decreto, svolgano
le attività di medico competente o dimostrino di avere svolto tali attività per almeno un
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anno nell'arco dei tre anni anteriori all'entrata in vigore del presente decreto legislativo, sono
abilitati a svolgere le medesime funzioni.
A tal fine sono tenuti a produrre alla Regione attestazione del datore di lavoro
comprovante l'espletamento di tale attività.
3. Per lo svolgimento delle funzioni di medico competente è altresì necessario
partecipare al programma di educazione continua in medicina ai sensi del decreto legislativo
19 giugno 1999, n. 229, e successive modificazioni e integrazioni, a partire dal
programma triennale successivo all'entrata in vigore del presente decreto legislativo. I
crediti previsti dal programma triennale dovranno essere conseguiti nella misura non
inferiore al 70 per cento del totale nella disciplina «medicina del lavoro e sicurezza degli
ambienti di lavoro».
4. I medici in possesso dei titoli e dei requisiti di cui al presente articolo sono iscritti nell'elenco
dei medici competenti istituito presso il Ministero della salute.
svolgimento dell'attività di medico competente
1. L'attività di medico competente è svolta secondo i principi della medicina del lavoro e del
codice etico della Commissione internazionale di salute occupazionale (ICOH).
2. Il medico competente svolge la propria opera in qualità di:
a) dipendente o collaboratore di una struttura esterna pubblica o privata,
convenzionata con l'imprenditore;
b) libero professionista;
c) dipendente del datore di lavoro.
3. Il dipendente di una struttura pubblica, assegnato agli uffici che svolgono attività di
vigilanza, non può prestare, ad alcun titolo e in alcuna parte del territorio nazionale, attività di
medico competente.
4. Il datore di lavoro assicura al medico competente le condizioni necessarie per lo
svolgimento di tutti i suoi compiti garantendone l'autonomia.
5. Il medico competente può avvalersi, per accertamenti diagnostici, della collaborazione di
medici specialisti scelti in accordo con il datore di lavoro che ne sopporta gli oneri.
6. Nei casi di aziende con più unità produttive, nei casi di gruppi d'imprese nonchè
qualora la valutazione dei rischi ne evidenzi la necessità, il datore di lavoro può
nominare
più
medici
competenti individuando tra essi un medico con funzioni di
coordinamento.
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS):
persona, ovvero persone, eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne
gli aspetti della salute e sicurezza durante il lavoro.
Prevenzione: il complesso delle disposizioni o misure adottate o previste in tutte le fasi
dell'attività lavorativa per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della
popolazione e dell'integrità dell'ambiente esterno.
Agente:
l'agente chimico, fisico o biologico, presente durante il lavoro e potenzialmente dannoso per la
salute.
Unità produttiva: servizi
dotata di stabilimento o struttura finalizzata alla produzione di beni o autonomia finanziaria e
tecnico funzionale.
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3. Servizi di Istituto
I servizi espletati da ESA S.p.A sono:
ƒ
Sede Legale Uffici Direzionali e Gestione Tariffa Igiene Ambientale;
ƒ
Gestione Servizi di raccolta rifiuti urbani e assimilati e servizi di igiene urbana;
-
Spazzamento Manuale;
-
Spazzamento Meccanico;
-
Raccolta Manuale;
-
Raccolta con autocompattatori a caricamento posteriore;
-
Raccolta con autocompattatori (side loader) monooperatore;
-
Raccolta Differenziata con Automezzo portascarrabili.
ƒ
Gestione Impianto Selezione e Trattamento - Sito di Buraccio;
ƒ
Gestione Discarica di servizio - Sito di Literno.
4. Prescrizioni di carattere generale
• In tutti gli ambienti di lavoro è severamente vietato fumare;
• L’operatore ha l’obbligo di attenersi scrupolosamente alle indicazioni ricevute dal proprio
superiore.
• Al momento dell’entrata in servizio l’operatore ha l’obbligo di indossare correttamente i DPI
necessari allo svolgimento della mansione assegnatagli.
• L’operatore autista deve guidare
preventivamente formato e abilitato.
esclusivamente
automezzi
per
i
quali
è
stato
• Prima di uscire con il proprio automezzo il conducente ha l’obbligo di verificare che esso sia
nelle condizioni di essere utilizzato in servizio rispettando le norme contenute nel vigente
codice della strada.
• Il conducente deve rispettare sempre la segnaletica verticale orizzontale e ogni altro
dispositivo atto a regolamentare la viabilità su vie e strade pubbliche e private come da
vigente codice della strada.
• L’operatore/autista ha l’obbligo di utilizzare il dispositivo lampeggiante nei seguenti casi:
-
durante tutte le fasi di lavoro dove è previsto che il proprio mezzo debba avere il
motore in funzione;
-
durante la fermata del proprio veicolo, mezz’ora dopo il tramonto del sole e
mezz’ora prima del sorgere del sole, unitamente alle luci di posizione e le luci di
targa;
-
non deve utilizzare il dispositivo lampeggiante quando il veicolo viene posizionato in
sosta.
• L’operatore/autista tutte le volte che si ferma, deve parcheggiare il proprio automezzo in
modo da non intralciare o impedire il traffico veicolare o pedonale, azionando il freno di
stazionamento e togliendo le chiavi dal cruscotto.
• La salita o la discesa dalla cabina di guida deve essere effettuata previo accertamento del
traffico veicolare.
• Il rifornimento di carburante ed i controlli dei livelli debbono essere effettuati a motore
spento.
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FASI OPERATIVE
Spazzamento manuale
Nelle fasi operative di spazzamento e prelievo dei rifiuti, evitare di maneggiare o calpestare
gli stessi, prestando la massima attenzione ad oggetti accuminati o taglienti, evitando inoltre di
appoggiare i sacchi/sacchetti di rifiuti al corpo o agli arti.
•
In caso di presenza di siringhe, adottare le seguenti precauzioni:
- Rammentare che i guanti antinfortunistici, anche a doppio strato, non sempre preservano
dalla puntura di aghi, prelevare quindi le siringhe con apposite pinze, ed inserirle in contenitori
a perdere e chiuderli correttamente.
•
In caso di ritrovamento di rifiuti pericolosi (RUP), ad esempio batterie di automezzi,
bombole di gas ecc, verificarne il loro stato, ed effettuare in trasporto separatamente dagli
altri rifiuti.
•
In caso di imprevedibile sollevamento di polvere durante lo spazzamento aver cura, per
quanto possibile, di operare restando sopravvento.-
UTILIZZARE I DPI PRESCRITTI
(scarpe di sicurezza, corpetto alta visibilità, guanti, facciali filtranti (mascherine usa e getta)
occhiali, elmetto – se necessario).
Il personale dovrà essere formato sulle modalità di utilizzo dei vari DPI, il relativo verbale
sarà sottoscritto dal RSPP, RLS e Preposti.
Pulizia Caditoie stradali
Nello svolgimento del servizio l’operatore o gli operatori, dovranno attivare tutte quelle cautele
contro gli investimenti, predisponendo di volta in volta, intorno alle caditoie un’apposita area
opportunamente delimitata da transenne e indicata con idonei segnali posizionando il mezzo
utilizzato dal lato di provenienza della circolazione stradale, per evitare l’investimento.
Dovrà/dovranno altresì dotarsi di idonei contenitori che serviranno al conferimento e
allontanamento del materiale asportato.
Gli stessi dovranno indossare oltre al normale vestiario quale abbigliamento e corpetto ad alta
visibilità, guanti e scarpe di sicurezza (in caso di pioggia con tuta in tyvek con corpetto alta
visibilità e stivali di sicurezza) e di specifici DPI quali facciale filtrante tipo FFP2 e occhiali
integrali.
Allo scopo gli operatori dovranno essere appositamente informati e formati sui rischi e sulle
corrette procedure degli interventi, oltre a questo, qualora, si faccia uso di prodotti sanificanti
e/o disinfestanti o altri prodotti chimici, gli operatori dovranno essere messi in grado di leggere
e capire i contenuti della scheda di sicurezza che accompagna i prodotti, in particolare sulle
modalità di utilizzo, dosaggio, diluizione ecc, su eventuali particolari DPI richiesti per la
manipolazione nonché sulle misure di primo soccorso e sulla tossicità del prodotto. Copia
della/le schede di sicurezza, per prudenza, dovrà/dovranno obbligatoriamente seguire il
prodotto sul luogo di utilizzo dello stesso.
Il verbale di informazione-formazione, di quanto sopra, opportunamente sottoscritto dal RSPP,
RLS, Preposto/i e Operatori interessati, unitamente alla SCHEDA/SCHEDE DI SICUREZZA, dovrà
essere custodito in copia c/o gli Uffici delle Unità Operative, ed esibito su richiesta alle autorità
preposte ai controlli.
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Attività per il Diserbo
Per lo svolgimento del servizio di diserbo sarà necessario tener conto dei luoghi dove questo
viene effettuato, è chiaro che laddove vi è la presenza di traffico pedonale e veicolare
dovranno essere poste in atto le seguenti prescrizioni.
Il servizio dovrà essere effettuato da tre operatori, di cui uno addetto al taglio erba e gli altri
due addetti ai dispositivi per evitare la proiezione di oggetti e frammenti, mediante dispositivi
posti a mo di barriera (tra l’operatore e la via), costituita da una idonea rete a maglia fine
contenuta alle estremità da due paletti sorretti, appunto, dai due operatori, il tutto dovrà
essere completato da idonea segnaletica stradale e transenne a delimitazione dell’area
interessata dagli interventi. Gli operatori dovranno essere dotati di idonei D.P.I. quali vestiario
e corpetto ad alta visibilità, guanti e scarpe di sicurezza, casco e visiera in policarbonato contro
le proiezioni, oltre alle cuffie antirumore (rischio rumore D. Lgs. 195/2006) e facciale filtrante
in presenza di emissione di polveri e grembiale in materiale idoneo.
Alfine di tutelare gli operatori dal rischio vibrazioni (mano-braccio) di cui al D. Lgs. n.
187/2005, il tempo di esposizione dell’operatore addetto al taglio erba con
decespugliatotre/tagliaerba, non dovrà superare le due ore/giorno continuative. Per
precauzione, si dovrà quindi prevedere la rotazione degli operatori ogni ora e
40’(quarantaprimi).
Allo scopo gli operatori dovranno essere appositamente informati e formati sui rischi e sulle
corrette procedure degli interventi, compreso l’utilizzo dei DPI e dell’attrezzatura
decespugliatotre/tagliaerba, oltre a questo, qualora, si faccia uso di lubrificanti, diserbanti e/o
altri prodotti chimici, gli operatori dovranno essere messi in grado di leggere e capire i
contenuti della scheda di sicurezza che accompagna i prodotti, in particolare sulle modalità di
utilizzo, dosaggio, diluizione ecc, su eventuali particolari DPI richiesti per la manipolazione
nonché sulle misure di primo soccorso e sulla tossicità del prodotto. Copia della/le schede di
sicurezza, per prudenza, dovrà/dovranno obbligatoriamente seguire il prodotto sul luogo di
utilizzo dello stesso.
Il verbale di informazione-formazione, di quanto sopra, opportunamente sottoscritto dal RSPP,
RLS, Preposti e Operatori interessati, unitamente alla SCHEDA/SCHEDE DI SICUREZZA, dovrà essere
custodito in copia c/o gli Uffici delle Unità Operative, ed esibito su richiesta alle autorità
preposte ai controlli.
Spazzamento Meccanizzato
-
Durante le fasi operative, non avvicinarsi a persone con le attrezzature di spazzamento in
movimento.-
-
Prima di scendere dalla macchina, disattivare l'attrezzatura spazzante.
-
Durante le fasi di movimentazione del cassone di raccolta, per lo scarico degli stessi,
mantenersi a distanza di sicurezza e non inserire le mani in corrispondenza delle zone di
schiacciamento e/o cesoiamento.
-
L’operatore di ausilio munito di granatone e/o soffione, dovrà indossare sempre i seguenti
DPI: Corpetto alta visibilità, occhiali, guanti, facciale filtrante (mascherina) e casco.
Pulizie mercatali – Aree di abbandono incontrollato rifiuti
-
Prima di procedere alla pulizia, provvedere a transennare, per quanto possibile, eventuali
vie di transito interessate.
-
Durante gli spostamenti, sia a piedi che con automezzi, prestare particolare attenzione
all'elevata scivolosità delle aree mercatali.
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-
Gli operatori che intervengono con gli automezzi o motocarri di ausilio, debbono prestare la
massima attenzione nei confronti dei colleghi che operano a piedi nell'area di lavoro, in
particolare durante le manovre di retromarcia.-
-
Gli operatori che intervengono con gli automezzi o motocarri di ausilio, all’interno dell’area
mercatale, non debbono superare i 10 km orari e verificare che i mezzi siano dotati di
dispositivi di allarme luminoso ed acustico per la retromarcia.
-
Gli operatori a piedi, devono evitare di transitare in prossimità delle suddette macchine.
Raccolta e Trasporto RU e Assimilati
-
Per la guida degli autoveicoli, attenersi scrupolosamente al codice della strada;
-
Nel movimentare i cassonetti occorre:
-
Usare eclusivamente le apposite maniglie, in particolare nel momento di aggancio al
dispositivo di sollevamento;
-
Se possibile, preferibilmente spingere anziché tirare, evitando di compiere movimenti
bruschi, strattonamenti o sforzi eccessivi;
-
Coordinare bene i propri movimenti con quelli del collega;
-
Evitare urti contro ostacoli vari;
-
Non porre i piedi in prossimità delle ruote, onde evitare schiacciamenti;
-
Prestare attenzione ad eventuali annidamenti di insetti pericolosi (api, ragni ecc.);
-
Non inserire le mani o affacciarsi all'interno del cassonetto, fare attenzione alla chiusura
accidentale del coperchio;
-
Prestare attenzione durante il prelievo
impropriamente al di fuori dei cassonetti;
-
Prima di attivare il comando per il sollevamento del cassonetto accertarsi che l'eventuale
collega sia in posizione sicura ed abbia le mani distanti dagli organi in movimento;
-
Durante le fasi di sollevamento, svuotamento e abbassamento del cassonetto non
avvicinarsi agli organi in movimento, né tenere le mani in corrispondenza dei dispositivi di
aggancio, impedire altresì l'avvicinamento di altre persone;
-
Non sostare o passare sotto i cassonetti sollevati;
-
Nelle fasi di raccolta del porta a porta, effettuate con motocarro dotato di cassone tipo
culla, evitare il riempimento oltre la sagoma del cassone;
-
Durante tutte le fasi indossare sempre corpetto alta visibilità, guanti ed eventualmente
casco, occhiali e facciali filtranti(mascherine).-
di
oggetti
acuminati
o
pesanti,
conferiti
Raccolta Automatica RU e Assimilati (monooperatore)
-
Accertarsi che il cassonetto sia stato correttamente agganciato dal meccanismo di
movimentazione prima di procedere al sollevamento;
-
Durante le fasi di sollevamento, svuotamento e abbassamento del cassonetto controllare
costantemente attraverso le telecamere i monitor e gli specchietti retrovisori, che non vi
siano persone presenti nel raggio di azione dell'attrezzatura in movimentazione.
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Conferimento RU e Assimilati c/o Impianto Trattamento/Discarica
-
Nell'impianto di trattamento è vietato l'accesso alle persone non autorizzate;
-
Non devono avvicinarsi alla zona di scarico persone non specificatamente addette;
-
Gli autisti addetti al conferimento di RU presso gli impianti devono Osservare le prescrizioni
in materia di sicurezza;
-
È vietato fumare;
-
È vietato effettuare la cernita dei rifiuti;
-
Moderare e rispettare i limiti di velocità;
-
Seguire i percorsi stabiliti e le indicazioni verbali impartite di volta in volta dai responsabili
/preposti degli impianti;
-
Non allontanarsi mai a piedi dai propri veicoli;
-
Indossare i DPI specifici (vestiario giubbetto alta visibilità, scarpe antinfortunistiche, guanti,
facciale filtrante tipo FFP2, elmetto);
-
In caso di allarme avvicinarsi all'ingresso dell'impianto lasciando libere le vie di
comunicazione interne, e seguire le disposizioni del responsabile dell'impianto senza
prendere iniziative personali.
Raccolta rifiuti ingombranti
Gli addetti al servizio di raccolta ingombranti prima di essere avviati al lavoro devono ricevere
adeguata informazione e formazione sulle procedure operative inerenti la tipologia dei rifiuti da
prendere in carico, le modalità di movimentazione e carico degli stessi, l’utilizzo
dell’attrezzatura di sollevamento (gru), nonché su tutti i rischi collegati alla specifica mansione.
Il personale destinato alla raccolta degli ingombranti dovrà inoltre attenersi scrupolosamente
alle norme del codice della strada ed indossare correttamente i DPI forniti dall’azienda quali:
vestiario, scarpe di sicurezza, giubbetto alta visibilità, guanti, casco di protezione e ove
necessario in caso di presenza di rifiuti pulverulenti l’utilizzo di occhiali protettivi e facciale
filtrante (mascherina).
Raccolta con autoveico portascarrabili
Prima di azionare la gru è obbligatorio stabilizzare correttamente la macchina seguendo le
seguenti indicazioni:
•
•
•
Il veicolo deve essere frenato e disposto con le apposite calzatoie;
Il terreno deve essere piano;
Verificare la consistenza del terreno per evitare cedimenti che pregiudichino la stabilità
della macchina;
• Le traverse devono essere estese completamente;
• Appoggiare gli stabilizzatori al suolo senza scaricare le sospensioni del veicolo;
• Chiudere i rubinetti delle valvole degli stabilizzatori.
Controlli visivi, molto importanti sono gli accertamenti preliminari da effettuarsi prima di ogni
sessione di lavoro, ispezionando visivamente con molta attenzione la gru, per scoprirne difetti
o danneggiamenti.
Controllare:
• l’impianto idraulico ed in special modo i tubi di gomma ( sostituirli se danneggiati ),
i raccordi e i componenti per verificare difetti o perdite di olio che possano provoca
re
inconvenienti
o
pericoli
per
gli
addetti;
L’utilizzatore, per quanto riguarda l’impianto idraulico, è autorizzato solo alla
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•
•
•
•
•
sostituzione dei tubi di gomma(leggere capitolo M).
l’integrità’ dei collegamenti bullonati, degli accoppiamenti dei perni delle articolazioni,
dei dispositivi di sicurezza e dei di positivi di bloccaggio;
l’integrità’ della struttura, degli accessori di sollevamento e di imbracatura, degli organi
di presa,
che le targhe le scritte ammonitorie siano perfettamente leggibili; sostituirle qualora
siano deteriorate;
che le protezioni siano sempre efficienti e attive;
la
pulizia
e
l’agibilità
dei
posti
di
manovra:
a) per le postazioni di terra verificare che esse siano piane, asciutte ed esenti da intralci
di vario genere che rendano precario l’equilibrio di lavoro, in modo da poter manovrare
sempre
in
assoluta
tranquillità.
b) per le postazioni in alto, gli accessi ( scale e passerelle ) e le maniglie di presa
debbono sempre essere ben puliti e asciutti, esenti da unto o da sottili strati di ghiaccio
nella stagione fredda;
Officina – Lavori di manutenzione autoveicoli
All’interno dell’officina gli elementi o le parti delle macchine che possono costituire un pericolo
devono essere adeguatamente protette, segregate o provviste di dispositivi di sicurezza.
Le protezioni ed i dispositivi di sicurezza delle macchine possono essere rimossi soltanto per
necessità di manutenzione a macchina ferma, con motore disinserito e poi ricollocati non
appena ultimato il lavoro.
Le protezioni ed i dispositivi predetti non devono essere ne manomessi ne danneggiati. La loro
mancanza, come pure la loro rottura od i difetti di funzionamento devono essere
immediatamente segnalati per i conseguenti ripristini. Nel contempo la macchina non deve
essere utilizzata.
I rischi che gli addetti all’officina e alla manutenzione possono incontrare sono, rumore,
vibrazioni, movimentazione manuale dei carichi, polveri, oli minerali, vernici e diluenti, colle,
operazioni di saldatura, uso delle apparecchiature e degli utensili, pericolo di scivolamento e
caduta.
In sintesi si suggeriscono i seguenti comportamenti:
Per ciò che concerne l’illuminazione, sostituire le lampade con plafoniere antiurto; adeguare se
necessario, l’illuminazione naturale con quella artificiale.
Per quanto riguarda le strutture, mantenere i pavimenti liberi da oggetti sparsi e puliti da
sostanze sdrucciolevoli; utilizzare scale portatili a norma e scale di pedata in gomma.
In riferimento all’esposizione al rumore di seguire tutte le indicazioni delle variabili con il livello
del rumore; utilizzare attrezzature ed utensili poco rumorose (es. scarichi silenziati sugli
utensili pneumatici, dischi silenziati ecc.), utilizzare, se necessario, i DPI (cuffie o tappi) e
sottoporsi alla sorveglianza prevista dal protocollo sanitario.
Relativamente alle vibrazioni, scegliere ove possibile mezzi con adeguati ammortizzatori ed
appositi sedili antivibrazioni, installare le macchine/attrezzature che trasmettono le vibrazioni
al suolo su adeguati basamenti, utilizzando materiale antivibrante tra macchina e pavimento,
ed utilizzando calzature con suola assorbente; scegliere, ove possibile, l’utilizzo di trapani,
mole e flessibili, decespugliatori ecc. che trasmettono il minor livello di vibrazioni, con
impugnatura ammortizzata e sottoporli ad una corretta manutenzione; utilizzare gli adeguati
DPI e ridurre mediante turnazione la durata dell’esposizione.
Per le polveri effettuare la rimozione periodica delle polveri depositate sulle
macchine/attrezzature e negli ambienti di lavoro, evitando di utilizzare per la pulizia soffi d’aria
compressa, ma utilizzando attrezzature idonee (bidoni aspirapolvere ecc), le pistole ad aria
compressa possono essere dotate di dispositivi per la commutazione in aspiratori.
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Nella movimentazione manuale dei carichi (MMC) evitare quando possibile di prelevare o
depositare carichi a terra o sopra l’altezza della propria testa; organizzare lo spazio di lavoro in
modo che i piani di appoggio siano vicini e a lato dell’operatore; utilizzare calzature antiscivolo,
con buona presa sul pavimento; adottare posture corrette, è preferibile spingere anziché
tirare; sottoporsi alla sorveglianza prevista dal protocollo sanitario.
Per l’utilizzo degli oli minerali si ricorda di prendere visione delle relative schede di sicurezza;
evitare il contatto cutaneo tramite schermi antispruzzo ed utilizzando i DPI (guanti, grembiuli,
occhiali, facciali filtranti); evitare di mettere in tasca stracci sporchi e imbrattati, non utilizzare
scarpe in tela, utilizzare abiti da lavoro puliti; Pulire bene le mani con saponi neutri o
lievemente acidi, asciugamani a perdere (utilizzando il meno possibile paste abrasive);
verificare che vi sia il necessario ricambio d’aria onde evitare nebbie e formazioni di aerosoli
dispersi; segnalare immediatamente al Datore di lavoro o al SPP rischi o mancanze.
Nell’utilizzo di Vernici, solventi, colle e sostanze chimiche,ricordarsi di prendere visione delle
relative schede di sicurezza, copia della/le schede di sicurezza, per prudenza, dovrà/dovranno
obbligatoriamente seguire il prodotto sul luogo di utilizzo dello stesso.
Per quanto riguarda le operazioni di saldatura o taglio al cannello o elettrica, seguire in genere
le seguenti indicazioni, eseguire le operazioni di taglio e saldatura sotto aspirazione che
allontani fumi, vapori, gas e polveri; verificare che sia sempre garantita una sufficiente
aspirazione localizzata ed un adeguato ricambio d’aria; utilizzare sempre i DPI messi a
disposizione; separare le operazioni di saldatura dalle altre lavorazioni con barriere di tipo
fisico, in particolare se nelle vicinanze sono presenti vernici, solventi clorurati ecc; prestare
particolare attenzione alle bombole gas (ossigeno-ascetilene); segnalare immediatamente al
Datore di lavoro o al SPP rischi o mancanze.
Utilizzo di macchine, apparecchiature e attrezzi vari, utilizzare macchinari, utensili e attrezzi
secondo le indicazioni ricevute; verificare che sulle macchine/attrezzature vi siano le protezioni
previste, segnalando immediatamente al Datore di lavoro o al SPP rischi o mancanze; non
rimuovere o alterare i dispositivi di protezione e sicurezza di ogni genere posti sulle macchine;
sottoporre le macchine, gli utensili e le attrezzature a regolare manutenzione periodica,
revisione e lubrificazione degli organi meccanici (cuscinetti, pulegge ecc.) sostituire i
componenti usurati, si ricorda che un corretto programma di manutenzione consente di
mantenere l’efficienza e la rumorosità attorno ai livelli originari.
Manutenzione Cassonetti di raccolta
Gli addetti alla manutenzione dei cassonetti per la raccolta stradale dei rifiuti urbani, prima di
essere avviati al lavoro debbono aver ricevuto la necessaria informazione/formazione per la
specifica mansione.
Nella fattispecie si raccomanda di osservare scrupolosamente il codice della strada e di operare
elusivamente sul lato destro della carreggiata, utilizzando ove necessario cartelli e transenne e
stazionando l’autoveicolo sul lato di scorrimento del traffico stradale.
Durante gli interventi gli operatori hanno l’obbligo di indossare correttamente i DPI forniti
dall’azienda quali: vestiario, scarpe di sicurezza, giubbetto alta visibilità, guanti, casco di
protezione e ove necessario in caso di presenza di polveri e/o aerosoli dispersi, l’utilizzo di
occhiali protettivi e facciale filtrante (mascherina).
Addetto cantiere e ricezione RD
L’addetto al cantiere prima di essere avviato alla mansione deve aver ricevuto una adeguata
informazione e formazione per la mansione specifica ed essere messo a conoscenza delle
procedure relative alla ricezione delle varie tipologie di rifiuto, le modalità di gestione degli
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stoccaggi, l’ottimizzazione dei carichi e quant’altro necessario agli adempimenti che la
mansione comporta.
Per evitare interferenze con l’organizzazione del cantiere deve disciplinare gli accessi degli
utenti conferitori, facendo in modo che l’accesso alle zone di scarico sia consentito ad un solo
utente alla volta.
Assistere se necessario il conferitore indicando le modalità ed i contenitori idonei alla ricezione
delle varie frazioni merceologiche dei rifiuti differenziati.
Deve mantenere in ordine il cantiere, provvedendo se necessario ad interventi di sanificazione
con i prodotti biologici in dotazione all’unità operativa, secondo le istruzioni di lavoro e
seguendo le indicazioni dettate dalla scheda di sicurezza in riferimento alle modalità d’uso, di
manipolazione e di conservazione del prodotto utilizzando gli eventuali DPI specifici richiesti.
L’addetto al cantiere ha l’obbligo di indossare correttamente i DPI forniti dall’azienda quali:
vestiario, scarpe di sicurezza, giubbetto alta visibilità, guanti, casco di protezione e ove
necessario in caso di presenza di polveri e/o aerosoli dispersi, l’utilizzo di occhiali protettivi e
facciale filtrante (mascherina).
Igiene del Lavoro
Tutti i lavoratori sono tenuti ad osservare, oltre alle disposizioni di legge ed alle norme
aziendali, le seguenti indicazioni generali.
Si devono astenere da:
•
•
Consumare vino e bevande alcoliche durante l’orario di lavoro;
Consumare pasti e bevande in locali non adibiti a tale uso ed in particolare dove vi è
presenza di sostanze venefiche, corrosive, infettanti, insudicianti;
• Fumare in prossimità di rifiuti, di stoccaggi di materiale infiammabili o combustibili e
durante i rifornimenti di carburante;
• Miscelare prodotti diversi e comunque impiegarli per usi difformi da quanto prescritto
sulle etichette;
• Utilizzare indumenti personali od abbigliamento che possa costituire pericolo
all’incolumità personale, in relazione alla natura delle operazioni.
Sono tenuti a:
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
Sottoporsi agli esami ematochimici ed alle visite di idoneità programmate dal medico
competente;
Sottoporsi alle misure di profilassi (antitetanica-epatite) rispettando le scadenze fissate
dall’Az.USL per la somministrazione delle varie dosi, richiami ecc.
Disinfettare immediatamente ogni ferita, taglio o abrasione anche lieve, dandone
immediata comunicazione al responsabile dell’unità produttiva (Preposto);
Avere cura di tenere distinti gli indumenti sporchi utilizzati per il lavoro, da quelli puliti;
Utilizzare il vestiario ed i dispositivi di protezione individuale o collettiva, messi a
disposizione dal datore di lavoro;
Mantenere puliti ed in ordine i luoghi di lavoro e di passaggio;
I conducenti degli automezzi dovranno provvedere a mantenere in ordine la cabina degli
autoveicoli;
Lavarsi adeguatamente prima di lasciare i luoghi di lavoro;
Rispettare le procedure indicate sulle schede di sicurezza dei prodotti impiegati: le
istruzioni contengono informazioni relative all’uso, ai pericoli ed alle precauzioni da
utilizzare, nonché le azioni da intraprendere in caso di incidente.
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Responsabili di settore, Capi turno e Capi zona
Queste figure responsabili che ricoprono le mansioni di Preposto, debbono avere la specifica
formazione in materia di salute e sicurezza, come previsto dall’art. 37 comma 7 del D.Lgs. n.
81 del 2008 e, partecipare annualmente a specifici corsi di formazione ed a tutte le riunioni
informative che la società riterrà necessario effettuare.
Debbono rispettare e far rispettare dal personale operativo, tutte le istruzioni di lavoro e le
Procedure Operative.
Durante i sopralluoghi lungo strade provinciali impianti ecc. debbono osservare
scrupolosamente il codice della strada e richiedere sempre le necessarie autorizzazioni per gli
accessi ai responsabili degli impianti.
Come tutto il personale, durante le mansioni operative di vigilanza e controllo, debbono
indossare correttamente i DPI forniti dall’azienda quali: scarpe di sicurezza, giubbetto alta
visibilità, casco di protezione e ove necessario, guanti ed in caso di presenza di polveri e/o
aerosoli dispersi, l’utilizzo di occhiali protettivi e facciale filtrante (mascherina).
Debbono altresì conoscere anche le disposizioni del Testo Unico Ambientale parte IV° in
materia di gestione dei rifiuti, nonché tutti gli adempimenti e le procedure in riferimento alla
norma UNI EN ISO 14001, partecipando annualmente a specifici corsi di formazione ed a tutte
le riunioni informative che la società riterrà necessario effettuare.
In particolare si dovrà vigilare e provvedere affinché:
•
Per i dipendenti di nuova assunzione, prima di avviarli ai servizi di istituto dovranno
accertare che:
-
il dipendente sia idoneo alla mansione/i che dovrà svolgere;
-
Il dipendente abbia ricevuto la informazione/formazione relativa alla mansione/i
che dovrà svolgere;
-
Il dipendente sia dotato del vestiario e dei DPI idonei alla mansione/i e sia stato
informato/formato sulle modalità di utilizzo dei vari DPI.-
•
In mancanza anche di uno solo dei requisiti sopra richiesti, il dipendente non potrà
essere avviato ai servizi di istituto;
•
In caso di infortunio sul lavoro, l’infortunato o suo delegato, il giorno stesso
dell’infortunio consegni il primo certificato alla sede Legale di V.le Elba, recandosi subito
dopo presso gli uffici del consulente (Rag. M. Poli) munito della documentazione
necessaria e fornendo tutte le notizie utili al fine della compilazione della denuncia di
infortunio;
•
Che ogni qualvolta il personale Dipendente sia oggetto di infortunio o incidente sul
lavoro, il Preposto dell’Unità Operativa di competenza, ne dia immediata informazione
scritta al Servizio Prevenzione e Protezione ed al Rappresentante dei Lavoratori per la
Sicurezza.
Tale informativa dovrà contenere i seguenti dati:
• Nome e Cognome del dipendente;
• Mansione svolta al momento dell’infortunio/incidente;
• Data e ora dell’accadimento dell’incidente/infortunio;
• Descrizione delle cause, modalità e/o dinamica dell’incidente/infortunio;
• Eventuali terzi coinvolti;
• Entità del danno subito e/o provocato;
• Presenza di eventuali testimoni.
Oltre a questo:
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o
In caso di incidente, il Dipendente coinvolto dovrà appena possibile riferire
personalmente al S.P.P. le cause, le modalità e/o dinamica dell’incidente.
o
Il Dipendente prima della ripresa del lavoro dopo l’infortunio, dovrà
obbligatoriamente recarsi dal RSPP per l’eventuale verifica dell’idoneità alla
mansione.
Art. 20. D. Lgs. 81/2008 “Obblighi dei lavoratori”
1. Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre
persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni,
conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro.
2. I lavoratori devono in particolare:
a) contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all'adempimento degli
obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
b) osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai
preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale;
c) utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i
mezzi di trasporto, nonchè i dispositivi di sicurezza;
d) utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione;
e) segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei
mezzi e dei dispositivi di cui alle lettere c) e d), nonchè qualsiasi eventuale
condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in
caso di urgenza, nell'ambito delle proprie competenze e possibilità e fatto salvo
l'obbligo di cui alla lettera f) per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e
incombente, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;
f) non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione
o di controllo;
g) non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza
ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori;
h) partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di
lavoro;
i) sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque
disposti dal medico competente.
3. I lavoratori di aziende che svolgono attività in regime di appalto o subappalto, devono
esporre apposita tessera di riconoscimento, corredata di fotografia, contenente le generalità
del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro. Tale obbligo grava anche in capo ai
lavoratori autonomi che esercitano direttamente la propria attività nel medesimo luogo
di lavoro, i quali sono tenuti a provvedervi per proprio conto.
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ADEMPIMENTI DEGLI ADDETTI ALLA GUIDA DI AUTOVEICOLI PER LA RACCOLTA DEI
RIFIUTI
GENERALITA’
I mezzi possono essere utilizzati solo per esigenze di servizio dal personale autorizzato e
munito di patente di guida adeguata.
E’ vietato fare uso di bevande alcoliche.
Il rifornimento del carburante deve essere effettuato a motore spento, controllando che
nelle vicinanze non vi siano persone che fumano o fiamme libere.
Prima di iniziare la guida di un mezzo è necessario:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
verificare lo stato dei pneumatici;
controllare il posizionamento degli specchi retrovisori interni ed esterni;
controllare il funzionamento dei tergicristalli e lo stato delle relative spazzole;
controllare la carica ed il funzionamento dell’impianto frenante;
controllare i livelli dei liquidi funzionali;
controllare lo stato delle pedane posteriori (se presenti);
verificare la presenza e la carica dell’estintore in dotazione (se previsto);
verificare l’efficienza e la pulizia delle luci e dei segnalatori;
verificare l’inserimento ed il disinserimento della presa di forza (se presente);
verificare, eseguendolo, il ciclo completo dell’attrezzatura (volta contenitori, di
compattazione, di sollevamento, ecc…);
verificare il funzionamento dei dispositivi di emergenza con particolare riguardo ai
pulsanti di arresto e soccorso;
accertarsi della presenza degli eventuali accessori previsti ( triangolo, catene antineve,
segnali stradali, accessori tecnici, ecc..);
segnalare ai preposti le anomalie o i guasti riscontrati.
Durante la guida dell’automezzo il conducente deve:
• rispettare le norme della circolazione stradale;
• non compiere movimenti od azioni che distolgono la sua attenzione pregiudicando la
sicurezza ( come liberarsi da insetti, cercare oggetti, ecc..);
• controllare, prima di ripartire, che sia completata la salita o la discesa degli operatori;
• utilizzare sistematicamente le cinture di sicurezza quando esistenti;
• segnalare al responsabile ogni anomalia riscontrata durante il controllo o l’uso dei
mezzi;
• evitare di mantenere inutilmente il motore acceso durante le soste, quando non
richiesto da esigenza operative, ed in prossimità di prese di areazione locali.
GUIDA SU STRADA
Quando si è impegnati nella normale guida è necessario ricordare alcune regole fondamentali,
per altro rese obbligatorie dal codice della strada, in particolare quanto segue:
• i veicoli devono viaggiare sul lato destro della carreggiata ed in vicinanza del margine
della stessa anche se la strada è libera;
• la marcia su file parallele è ammessa solo quando la carreggiata è a 3 corsie a senso
unico, nei tratti prossimi agli incroci controllati da segnali luminosi o manuali e nei
centri urbani ad alta densità di circolazione, purché siano segnalate le corsie;
Negli incroci la precedenza spetta sempre ai veicoli provenienti da destra, eccetto in alcuni casi
ove la precedenza deve essere data ai veicoli provenienti sia da destra che da sinistra, come
ad esempio:
• negli incroci regolati da appositi segnali;
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•
•
•
•
•
quando si esce da luoghi privati;
quando si esce dai parcheggi;
ai veicoli su rotaia;
ai veicoli di soccorso con sirena in funzione;
quando si effettua retromarcia od inversione di marcia.
Quando il conduttore di un veicolo ha intenzione di cambiare direzione di marcia deve
segnalarlo, con congruo anticipo, con i segnali luminosi di cambio di direzione.
Il sorpasso di un veicolo deve avvenire sulla sinistra; è consentito il sorpasso a destra solo
quando il veicolo che precede segnala che intende svoltare a sinistra o quando la marcia è su
file parallele.
Quando il conduttore di un veicolo intende effettuare il sorpasso deve assicurarsi che:
• visibilità e spazio siano sufficienti;
• nessun altro veicolo che segue o precede abbia già iniziato analoga manovra.
Il sorpasso è vietato:
• in prossimità di curve o dissi;
• in caso di scarsa visibilità;
• nei pressi di passaggi a livello senza barriere o di incroci non regolati;
• quando i veicoli che precedono sono fermi ai passaggi a livello, ai semafori o per altre
cause;
• nelle corsie di accelerazione e decelerazione delle autostrade.
Particolare attenzione deve essere posta al carico dei veicoli.
La sistemazione del carico deve essere fatta in modo che:
• non venga superata la portata indicata nel documento di circolazione;
• non sia diminuita la visibilità del conducente, né impedita la libertà di movimento della
guida;
• il carico sia stabile e le cose trasportate non striscino sul fondo stradale.
• I rifiuti dovranno essere contenuti all’interno della carrozzeria (culla, cassoni ecc).
Il carico può sporgere longitudinalmente dalla parte posteriore del veicolo non oltre i tre
decimi della lunghezza del veicolo stesso o solo quando ciò è giustificato dalla dimensione del
carico stesso.
L’altezza non dovrà mai superare i 4,00 ml.
Il ogni caso la sporgenza va segnalata con un pannelli (due se il carico sporge per l’intera
larghezza del veicolo) delle dimensioni di 50X50 cm a strisce diagonali munito di quattro
catarifrangenti rossi, qualora non abbia superficie riflettente.
GUIDA DI VEICOLI SPECIALI ATTREZZATI
Durante la circolazione e l’impiego di veicoli attrezzati (gru, ganci, auto compattatori e simili) il
conducente dovrà:
• accordarsi con gli operatori sul significato delle segnalazioni da scambiarsi durante le
manovre di retromarcia o passaggi difficoltosi (restringimenti di carreggiata,
autovetture in sosta, ecc..);
• informare, su richiesta, gli operatori sul corretto uso dell’attrezzatura e sul
funzionamento dei comandi;
• inserire la presa di forza esclusivamente nelle normali fasi di lavoro;
• non superare, durante le fasi di lavoro, il regime previsto di giri del motore;
• attenersi alle segnalazioni previste con gli operatori, per quanto riguarda la fermata e il
riavvio dell’autocompattatore e conseguentemente l’inserimento ed il disinserimento
della presa di forza;
A cura del Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione – Per. Ind. Sauro Marinari
AZIENDA CERTIFICATA
SERVIZI DI RACCOLTA, TRASPORTO
E CONFERIMENTO RSU
Sede in viale Elba n.171 – 57037 Portoferraio (LI) 0565/916.557 (2 linee r.a.) – Fax 0565/930.722
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•
•
•
•
non manomettere e non consentire la manomissione dei dispositivi in genere e di
sicurezza in particolare;
al momento dello scarico del veicolo attenersi alle segnalazioni del personale addetto;
fare eseguire le operazioni di scarico (apertura e chiusura portella o cuffia e
azionamento espulsore) esclusivamente al personale all’uopo addetto o agli operatori di
macchina;
durante le operazioni di scarico non deve essere presente nessun operatore in cabina
oltre all’autista.
Qualora debba essere eseguita una manovra straordinaria (per esempio in caso di
interferenza dell’operatore con parti in movimento) il conducente dovrà porre la macchina in
sicurezza, e cioè:
• disinserire la presa di forza;
• eseguire un corretto stazionamento;
• spegnere il motore;
• porre o far porre l’attrezzatura in posizione di riposo.
In caso di azionamento dei dispositivi di sicurezza o comunque di fermata di emergenza
della attrezzatura, il conducente in collaborazione con gli operatori dovrà, prima di riavviare la
macchina:
• accertarsi che nessuno dei componenti dell’equipaggio interferisca con organi di
movimento e che tutte le normali condizioni di funzionamento siano ripristinate;
• in caso di afferramenti/schiacciamenti, e prima di sbloccare l’attrezzatura, quando non
dotata di apposito comando di soccorso, accertarsi che i comandi siano posti in
posizione di ciclo manuale.
Per l’uso delle pedane posteriori, se il veicolo ne è dotato, il conducente deve:
• trasportare gli operatori sulle pedane esclusivamente tra una tappa ed un’altra dei
percorsi di raccolta per brevi tragitti;
• gli operatori dovranno allacciare le apposite cinture di sicurezza onde evitare cadute
accidentali durante i tragitti, ed indossare i seguenti DPI:
- Vestiario da lavoro; - Corpetto ad alta visibilità; - scarpe di sicurezza; - Facciale filtrante (mascherina monouso FFP2); - occhiali paraschizzi; - Casco di protezione.
• procedere a velocità ridotta non superando i 20 km/h;
• azionare il dispositivo a luce gialla lampeggiante e il segnale di pericolo;
• non compiere manovre di inversione o retromarcia con gli operatori sulle pedane;
• consentire l’utilizzo delle pedane esclusivamente al personale addetto;
• accertarsi che le pedane siano state richiuse durante la normale circolazione stradale
Se il veicolo è dotato di dispositivo supplementare a luce gialla lampeggiante, lo stesso
deve essere impiegato esclusivamente nei seguenti casi:
• operazioni di raccolta e, nei tratti tra una tappa e l’altra del percorso, con trasporto di
operatori sulle pedane;
• operazioni di incarro e scarro di cassoni mobili da autoveicoli dotati di gancio;
• azionamento di autogru;
• circolazione stradale di mezzi d’opera, come definiti dal codice della strada;
• azionamento di attrezzature sulla sede stradale o con ingombro della stessa;
• circolazione con veicoli che possono superare la portata di 330 q. esclusivamente a
pieno carico e con esclusione dei tratti autostradali.
In tutte le situazioni non previste il dispositivo supplementare a luce gialla lampeggiante deve
essere mantenuto spento
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GUIDA DI VEICOLI IN SPAZI PRIVATI
Nelle aree private la circolazione deve avvenire osservando di norma il codice della strada
ed attenendosi alle seguenti regole:
• procedere a velocità ridotta;
• dare la precedenza ai pedoni;
• porre la massima attenzione nelle manovre, facendosi aiutare da terra se necessario;
• assicurarsi che non stiano sopraggiungendo convogli, in caso di attraversamento di
strade ferrate;
• dare la precedenza, in una strettoia o in un passaggio difficoltoso al mezzo meno
manovrabile;
• lasciare almeno uno spazio di 70 cm per i pedoni, in caso sosta in luoghi di passaggio
pedonale;
• non transitare su manufatti fissi o provvisori quando vi siano dubbi sulla loro resistenza
al carico;
• non trasportare persone sui cassoni o sui predellini dei veicoli.
In discarica, il conducente dovrà:
• prestare particolare attenzione allo stato del terreno, evitando impantanamenti e il
ciglio di coltivazione della discarica;
• in caso di bisogno accettare il traino solo da parte di veicoli idonei;
• durante il ribaltamento del cassone azionare tutti i dispositivi di stabilizzazione previsti;
• percorrere esclusivamente le piste segnalate.
Anche nelle aree private è necessario parcheggiare il veicolo in modo corretto, evitando intralci
al transito degli altri veicoli, alle uscite di sicurezza, agli idranti e agli altri mezzi o dispositivi di
emergenza o salvataggio.
Lo stazionamento del veicolo deve essere sempre effettuato in sicurezza, e cioè:
• azionando il freno di stazionamento;
• usando, per aree in pendenza, i cunei o calzatoie;
• ruotando comunque lo sterzo verso uno ostacolo.
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PROCEDURA OPERATIVA
REVISIONE AUTOVEICOLI
TUTTI
GLI
AUTOVEICOLI
DI MASSA COMPLESSIVA SUPERIORE AI
35
Q.LI SONO SOTTOPOSTI A REVISIONE
ANNUALE PER LA PRIMA VOLTA NELL’ANNO SUCCESSIVO ALLA PRIMA IMMATRICOLAZIONE, ENTRO IL MESE DI
RILASCIO DELLA CARTA DI CIRCOLAZIONE E SUCCESSIVAMENTE OGNI ANNO ENTRO IL MESE CORRISPONDENTE A
QUELLO IN CUI È STATA EFFETTUATA L’ULTIMA REVISIONE.
GLI
AUTOVEICOLI DI MASSA COMPLESSIVA INFERIORE AI
35
Q.LI SONO SOTTOPOSTI A REVISIONE BIENNALE,
CON LE STESSE MODALITÀ DI CUI SOPRA.
AUTOVEICOLI PER TRASPORTO DI PERSONE, AUTOVETTURE, MOTOCARRI ECC., SONO SOTTOPOSTI A
GLI
REVISIONE
PERIODICA,
PER
LA
PRIMA
VOLTA
NEL
QUARTO
ANNO
SUCCESSIVO
A
QUELLO
DI
PRIMA
IMMATRICOLAZIONE ENTRO IL MESE DI RILASCIO DELLA CARTA DI CIRCOLAZIONE E SUCCESSIVAMENTE OGNI DUE
ANNI ENTRO IL MESE CORRISPONDENTE A QUELLO IN CUI E’ STATA EFFETTUATA L’ULTIMA REVISIONE.
Circolazione degli autoveicoli da sottoporre a revisione
Tutti gli autoveicoli non presentati a revisione che continuano a circolare dopo le rispettive
scadenze, sono soggetti all’applicazione delle sanzioni previste dall’art. 80 C.d.S., cioè a
sanzione amministrativa ed al sequestro della carta di circolazione:
Allo scopo di facilitare tali operazioni, si emette la presente procedura operativa.
-
Almeno 20 (venti) giorni prima della scadenza annuale/biennale della revisione, l’Ufficio
Aziendale preposto (U.A.), dopo aver effettuato la relativa prenotazione c/o la sede
distaccata del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ex Motorizzazione Civile, da
comunicazione scritta all’Officina Aziendale, della Data di effettuazione della revisione;
-
Contestualmente invia il foglio di prenotazione alla revisione annuale (foglio giallo) che
dovrà essere custodito sul mezzo interessato, insieme alla carta di circolazione.
-
L’Officina Aziendale, si attiva immediatamente per far effettuare un precollaudo
all’automezzo da sottoporre a revisione, presso un’officina di fiducia autorizzata;
-
In funzione dell’esito del precollaudo il RMM di concerto con il Coordinatore
Manutenzioni, pianifica gli eventuali interventi di manutenzione da effettuarsi o
nell’officina Aziendale o presso officine esterne;
-
Nel caso che gli interventi possano essere effettuati all’interno dell’officina aziendale,
RMM attiva la procedura per gli acquisti con la Funzione aziendale preposta,
programmando di conseguenza la successiva data per il fermo macchina.
-
Nel caso che gli interventi debbano essere effettuati c/o officine esterne, RMM comunica
al Coordinatore Manutenzioni in forma scritta gli interventi da effettuare. Di
conseguenza RIL provvede ad attivare L’Ufficio Acquisti per la procedura del caso.
-
L’Ufficio Acquisti, sentito il parere del Coordinatore Manutenzioni e previa autorizzazione
della DG, conclude la procedura, autorizzando l’accesso all’officina esterna
dell’automezzo.
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-
Tutti gli interventi dovranno essere pianificati in modo tale che il mezzo sia
perfettamente efficiente e pronto alla data della revisione.
ESITO DELLE REVISIONI
Esito sfavorevole senza particolari anomalie
Qualora la visita di revisione abbia avuto esito sfavorevole senza che il veicolo sia stato per
ciò escluso dalla circolazione, il veicolo stesso può continuare a circolare anche oltre la
scadenza per esso prevista, ma in ogni caso non oltre un mese dalla data di annotazione sulla
carta di circolazione dell’esito dell’avvenuto controllo tecnico.
Sulla carta di circolazione viene apposto il timbro - REVISIONE DA RIPETERE – DA RIPRESENTARE
- consentendo così al veicolo nel contempo di circolare, sempre che si sia
provveduto al ripristino della prescritta efficienza, ferma restando l’applicazione delle sanzioni
di legge per l’eventuale riscontrata mancanza, inefficienza o deficienza dei dispositivi prescritti.
ENTRO UN MESE
Esito sfavorevole con particolari anomalie e difetti
Allorché le anomalie ed i difetti riscontrati risultino tali da compromettere la sicurezza della
circolazione, oppure siano tali da determinare inquinamento acustico od atmosferico, sulla
carta di circolazione deve essere apposto il timbro – REVISIONE RIPETERE – VEICOLO SOSPESO DALLA
CIRCOLAZIONE FINO A NUOVA VISITA CON ESITO FAVOREVOLE.
TUTTI I RESPONSABILI DELLE FUNZIONI AZIENDALI COINVOLTE SONO TENUTI AD
OSSERVARE E FAR OSSERVARE LA PRESENTE PROCEDURA OPERATIVA. –
*****************************************
PROCEDURA PER LO SVUOTAMENTO DEI SERBATOI DEL PERCOLATO
DAGLI AUTOCOMPATTATORI
Al fine di garantire il necessario svuotamento giornaliero dei serbatoi del percolato degli
autocompattatori, è stato individuato allo scopo il pozzetto posto in prossimità della porta di
uscita dell’Aia di Ricezione (Impianto Buraccio).
E’ condizione imprescindibile che, l’utilizzo di questo pozzetto venga effettuato con la
massima cautela al fine di evitare possibili sversamenti sulla pavimentazione circostante.
Allo scopo si indicano le relative procedure esecutive:
1. Lo scarico del percolato dovrà essere effettuato con idonea manichetta da inserire sotto
il rubinetto del serbatoio;
2. Ogni autista dovrà essere dotato dei seguenti DPI:
Tuta in tyveck - guanti contro le aggressioni chimiche (quelli in plastica) – mascherina
FFp2 – occhiali paraschizzi;
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3. Dopo ogni scarico gli autisti dovranno provvedere all’accurato lavaggio del pozzetto
mediante l’utilizzo della manichetta posizionata in adiacenza al pozzetto;
4. In caso di attesa per lo scarico, gli automezzi dovranno essere parcheggiati in zone che
non rechino intralcio alla circolazione dei mezzi e del personale dell’impianto;
5. agli autisti ed al loro personale ausiliario, è severamente vietato l’accesso ai reparti di
lavorazione ed alle zone dell’impianto non di loro pertinenza;
6. Eventuali anomalie che dovessero verificarsi durante le operazioni di svuotamento,
dovranno essere immediatamente segnalate al Capo Impianto Sig. Marco Gasparri
oppure al Responsabile dei Controlli Ambientali Sig. Paolo Nardelli.
************************************************
PROCEDURA OPERATIVA
Modalità Operative per il conferimento Ingombranti e Raccolta Differenziata c/o
Impianto selezione e trattamento RU di Buraccio (in comune di Porto Azzurro)
1
SCOPO E CAMPO D’APPLICAZIONE
La presente procedura ha lo scopo di garantire adeguati controlli operativi e una rigorosa
pianificazione delle operazioni di accettazione dei
RIFIUTI
DA
RACCOLTA
DIFFERENZIATA,
RIFIUTI URBANI, RIFIUTI ASSIMILATI AGLI URBANI
e
in conformità alle vigenti disposizioni normative che
disciplinano la materia.
ACCESSO ALL’IMPIANTO
2.
Ogni qualvolta un mezzo adibito al trasporto di rifiuti accede all’impianto di Buraccio, l’addetto
all’ingresso dovrà verificare che:
•
l’automezzo
di trasporto adibito alla raccolta di rifiuti non produca polveri o
aerodispersi da rifiuto; in caso negativo il carico verrà respinto;
•
il rifiuto sia idoneo ad essere preso in carico dall’impianto (sulla base delle
autorizzazioni); in caso negativo il carico verrà respinto;
•
l’automezzo non abbia perdite di fluidi (percolato, olio, gasolio, ecc); in tal caso
l’accesso all’impianto è consentito previo ripristino delle funzionalità del mezzo;
•
l’automezzo non abbia emissioni di scarico eccessive; in caso negativo verrà richiesto
all’autista un controllo sulle emissioni e momentaneamente negato l’accesso all’aia di
ricezione;
•
l’automezzo non produca rumore eccessivo; in caso negativo verrà richiesto all’autista
un controllo sulle emissioni;
•
il rifiuto sia rispondente a quanto riportato sul FIR (formulario identificativo rifiuto)
qualora richiesto dalla normativa, o comunque conforme a quelli che l’impianto può
ricevere (paragrafo 1.); in caso negativo il carico verrà respinto.
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L’operatore addetto alla pesa dovrà altresì assicurare che l’accesso all’aia di ricezione avvenga
solo dopo l’uscita dall’impianto del precedente automezzo; poiché tale procedura dovrà essere
resa operativa anche in fase di scarico al di fuori dell’orario dell’ufficio pesa, in tal caso la
verifica sarà di competenza dell’addetto all’aia di ricezione, lo stesso dovrà riportare la
mancata osservazione della procedura da parte degli operatori/autisti sul Mod.A 4.4.2.9
“Rapporto operatore ricezione e selezione RU”.
Tutte le verifiche suddette, sono riportate dall’operatore ingresso sul Mod.A 4.4.2.1 “Registro
operazioni ingresso impianto”. L’operatore procede, quindi, alla pesatura dell’automezzo; in
caso di primo accesso viene consegnato all’operatore/autista il regolamento di accesso
all’impianto(Art. 7 D.Lgs. 626/94 e ss.mm.ii), per i successivi accessi viene solo ricordato
verbalmente.
Qualora l’autista abbia necessità di svuotare la vasca di contenimento adibita alla raccolta dei
liquami del mezzo, deve effettuare le seguenti operazioni:
•
accertarsi che il pozzetto di scarico sia libero;
•
scaricare i liquami nell’apposita griglia;
•
provvedere al lavaggio della griglia e della zona circostante.
Lo stesso autista, prima di uscire dall’aia di ricezione, deve verificare l’assenza di rifiuti
attaccati al mezzo e perdite di liquami.
L’operatore addetto alla ricezione deve verificare la corretta esecuzione delle suddette attività
e, prima di far accedere un altro automezzo all’interno del sito, deve accertarsi che il
precedente sia uscito dall’aia di ricezione.
3
GESTIONE STAZIONE TRASFERIMENTO RACCOLTA DIFFERENZIATA (RD)
Allo scopo di evitare dispersioni di materiali di qualsiasi genere e natura, minimizzare eventuali
aerodispersioni del rifiuto, rumore, polveri ed emissioni odorigene, nonché ottimizzare le
operazioni di scarico e carico dei materiali derivati da Raccolte Differenziate quali:–
INGOMBRANTI
tetrapak) ƒ
–
LEGNO
–
FERRO
CARTA E CARTONE
(bianco e nero) –
PLASTICA
-
MULTIMATERIALE
(vetro, plastica, lattine,
ecc., l’addetto alla pesa deve adottare le seguenti regole:
Verificare che gli automezzi in arrivo/uscita, che trasportano rifiuti provenienti da RD,
siano adeguatamente coperti, al fine di evitare fuoriuscite e dispersioni di frazioni e/o
parti del rifiuto trasportato, lungo le tratte percorse;
ƒ
Provvedere alla pesatura dell’automezzo in ingresso ed in uscita.
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Inoltre gli operatori e/o gli autisti, durante la permanenza degli automezzi all’interno
dell’impianto, dovranno seguire le seguenti procedure:
ƒ
evitare al massimo le perdite di materiali;
ƒ
verificare, ad operazione terminata, che l’area circostante sia perfettamente scevra da
qualsivoglia tipo di rifiuto.
Lo stesso obbligo è esteso agli autisti/operatori che effettuano le operazioni di carico dei
cassoni da avviare agli impianti di recupero e la loro copertura.
SCARICO RIFIUTI NELL’AIA DI RICEZIONE
4
L’operatore dovrà assicurare che l’autista/operatore addetto allo scarico dei rifiuti esegua le
operazioni di movimentazione e scarico adottando ogni cautela per minimizzare eventuali
aerodispersioni del rifiuto, rumore, polveri ed emissioni odorigene, durante le fasi di scarico dei
rifiuti nell’aia di ricezione; allo scopo è fatto obbligo di osservare le disposizioni formalizzate nel
“disciplinare di gestione” redatto in proposito dalla Direzione Tecnica dell’Impianto e
consegnate a ciascun autista. Ultimate le operazioni di scarico i preposti dovranno comunque
coordinare l’uscita dell’automezzo dall’impianto, accertandosi che:
ƒ
non vi siano fuoriuscite o perdite di percolato (in maniera particolare nelle giornate
piovose);
ƒ
l’automezzo non abbia residui del rifiuto scaricato che possano essere dispersi nelle
tratte di percorrenza;
ƒ
5.
venga effettuata la pesatura dell’automezzo (se necessaria).
DISPOSIZIONI DI CARATTERE GENERALE
Tutti gli operatori/autisti dovranno attenersi:
ƒ
al regolamento (Art. 7 D. Lgs. 626/94 e ss.mm.ii.);
ƒ
al disciplinare di gestione redatto dalla Direzione Tecnica;
ƒ
alle disposizioni insindacabili impartite dal personale preposto.
*****************************************************
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ISTRUZIONE DI LAVORO
LAVAGGIO AUTOMEZZI
VALUTAZIONE E DESCRIZIONE
VRMC (Valutazione di Rischio Media Complessiva)
Correttamente gestita e in condizioni normali, l’operazione ha VRMC medio-alto poiché:
•
l’operatore è esposto direttamente alle soluzioni di lavaggio, ordinariamente
irrorate ad alta pressione e alta nebulizzazione,
•
l’operatore è esposto agli aerosol contaminati derivanti dal lavaggio,
•
l’ambiente di lavaggio presenta elevata umidità e pavimentazioni scivolose, che
implicano maggior rischio elettrico e maggior rischio di traumi/lesioni dovute a
cadute per scivolamento.
VRS (Valutazione di Rischio Specifico)
•
esposizione ai prodotti detergenti/disinfettanti contenuti nelle soluzioni di
lavaggio, per contatto o inalazione: VRS medio alto,
•
esposizione agli aerosol dei reflui di lavaggio contaminati: VRS medio-alto,
•
cadute per inciampi o scivolamenti: VRS medio-alto,
•
elettrocuzione e rumore: VRS medio-basso,
•
contatto con getti d’acqua a pressione elevata, microclima critico (caldo, freddo,
umido, pioggia): VRS medio-alto.
Preparazione personale all’esecuzione
Abbigliamento intimo ed esterno adatto al luogo e al clima.
I DPI necessari sono:
•
tute integrali, impermeabili ma traspiranti, per rischi chimici e biologici,
•
guanti per rischi biologici/chimici,
•
calzature da lavoro impermeabili con suola antiscivolo,
•
protezione delle vie respiratorie mediante facciale filtrante tipo FFP2(mascherina
monouso),
•
protezioni oculari (occhiali a mascherina).
RACCOMANDAZIONI SPECIFICHE
¾
Indossare e utilizzare correttamente i dispositivi di protezione individuale.
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¾
Evitare il contatto con le soluzioni di lavaggio e le acque reflue.
¾
Rispettare i dosaggi e le modalità di utilizzo di detergenti e disinfettanti.
¾
Verificare prima dell’utilizzo, le condizioni di manutenzione delle attrezzature di
lavaggio, in particolare per quanto riguarda i collegamenti elettrici.
¾
In caso di emergenza, in particolare se dovuta all’utilizzo dei prodotti detergenti e
disinfettanti, attenersi rigorosamente alle procedure aziendali e alle indicazioni
contenute nelle schede di sicurezza dei prodotti.
¾
Non fumare, mangiare o bere o toccarsi il viso durante le operazioni.
**************************************************
ISTRUZIONE DI LAVORO
SVUOTAMENTO REFLUI LAVAGGIO
Valutazione e descrizione
VRMC(Valutazione di Rischio Media Complessiva)
Correttamente gestita e in condizioni normali, l’operazione ha VRMC medio poiché:
•
ci si muove su pavimentazioni scivolose per sporco, bagnato, residui di
detergenti,
•
si è a contatto con soluzioni chimiche sporche di potenziali contaminanti.
VRS(Valutazione di Rischio Specifico)
•
scivolamenti sulle superfici bagnate: VRS medio-basso,
•
sforzi muscolari-posturali e lesioni agli arti per maneggio della tubazione di
scarico, del coperchio del serbatoio di scarico, dei meccanismi del valvolame:
VRS medio-basso,
•
esposizione all’azione irritante e allergizzante per contatto con residui chimici del
refluo: VRS medio-alto,
•
esposizione a potenziali agenti infettivi per contatto o inalazione, inoculazione,
ingestione del refluo contaminato: VRS medio-alto.
Preparazione personale all’esecuzione
Abbigliamento intimo ed esterno adatto al luogo e al clima: che ripari dal freddo, dal caldo,
dalla pioggia e dall’umidità.
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I DPI necessari sono in funzione delle successive operazioni. La dotazione minima è costituita
da:
•
calzature da lavoro con suola antiscivolo, eventualmente impermeabili o stivali;
•
i guanti a protezione chimico-biologica,
•
eventuale grembiule impermeabile a protezione chimico-biologica.
•
Occhiali paraschizzi;
•
Facciale filtrante monouso.
RACCOMANDAZIONI SPECIFICHE
¾
Rispettare scrupolosamente le norme di circolazione interna e bloccare il mezzo durante
l’operazione .
¾
Attenzione agli sforzi di apertura-chiusura e movimentazione-regolazione di valvole,
rubinetteria, tubazioni in pressione, coperchi della cisterna e dei serbatoi.
¾
Maneggiare tubazione e superfici della cisterna e dei serbatoi con guanti a protezione
chimico-biologica, facendo attenzione a sversamenti, schizzi, creazione di aerosol
potenzialmente contaminanti.
¾
In caso di infezioni, irritazioni, dermatiti, crisi allergiche o ingestione accidentale dei
prodotti utilizzati, avvertire il medico e consultare, assieme al responsabile, le schede
di sicurezza delle sostanze.
*****************************************************************
ISTRUZIONE DI LAVORO
MANUTENZIONE DEL VERDE PUBBLICO
DISERBO
Definizione e ambito di attività
Manutenzione del verde pubblico, operazione necessaria a mentente l’igiene pubblica e
urbana come la raccolta periodica e continuativa dei rifiuti urbani e assimilati, lo spazzamento,
la pulizia meccanizzata e il lavaggio di tutte le superfici e aree pubbliche.
Per lo svolgimento di questa mansione sono individuati quei dipendenti, opportunamente
formati ed informati che, sono inquadrati nel 2° o 3° livello del vigente C.C.N.L.
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Luogo di attività
Gli interventi si svolgono prevalentemente in strade, viali, vie, vicoli, piazze, larghi, parti
pedonali di giardini, parchi e altri luoghi pubblici aperti (mercati, stadi, posteggi, ecc.
I Pericoli e rischi riscontrabili nello svolgimento della mansione, sono di seguito elencati:
1- da fruibilità degli spazi
2- da traffico veicolare sulla rete urbana ed extraurbana
3- rischio chimico per il deposito e l’uso di sostanze e diserbanti
4- rischio biologico (legato al contatto con insetti, terra, siringhe, escrementi, ecc.)
5- rischio di taglio e abrasione (uso decespugliatore, tagliaerba, ecc.)
6- legato all’uso di macchine ed attrezzature
8- da esposizione a rumore, legato all’uso di attrezzature rumorose o a traffico veicolare
9- da esposizione a vibrazioni mano-braccio, legato all’uso di macchine e attrezzature
Istruzioni
Per quanto concerne le modalità operative e gli Interventi di prevenzione, si ritiene
opportuno fornire le seguenti istruzioni:
¾ Gli operatori dovranno avere una conoscenza preliminare dei luoghi, per verificare con i
Capi Zona, la presenza di eventuali fattori interni od esterni, quali impianti, reti elettriche
ecc. che, possano in qualche modo rappresentare potenziale fonte di pericolo per lo
svolgimento del servizio;
¾ Gli operatori dovranno essere dotati di adeguati DPI:
-
guanti,
-
scarpe o stivali, antiforo e antischiacciamento,
-
facciale filtrante tipo FFP2,
-
elmetto con cuffie antirumore,
-
visiera in policarbonato,
-
indumenti ad alta visibilità.
¾ Gli operatori dovranno essere opportunamente formati sull’utilizzo delle attrezzature e
dei DPI
¾ Nei luoghi dove vi è difficoltà di traffico veicolare, si dovrà utilizzare adeguata segnaletica
stradale (transenne e/o cartelli), dotandosi sempre e comunque di vestiario ad alta
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visibilità e operando sulla sede stradale, sempre, almeno in due persone, uno dei quali
addetto alla segnalazione;
¾ nel caso di utilizzo di diserbanti, fornire agli operatori copia della scheda del prodotto,
informare e formare,
¾ gli attrezzi e le macchine devono essere conformi alla normativa (D.P.R. 549 Direttiva
macchine) e idonei al lavoro da svolgere; tutti gli organi in movimento devono essere
protetti contro i contatti accidentali;
¾ Durante le operazioni di diserbo, dovranno essere previsti schermi, o comunque adottate
tutte le necessarie cautele, per evitare la proiezione di oggetti e frammenti;
¾ verificare l’esposizione dei lavoratori, misurare Lepd (277/91); dotare i lavoratori di
opportune cuffie, tappi o inserti auricolari; scegliere attrezzature meno rumorose
¾ sostituire le macchine e le attrezzature obsolete con altre più moderne; lubrificare e
sostituire i pezzi usurati; dotare i lavoratori di idonei DPI.
¾ adottare misure di profilassi (vaccinazioni: tetano, epatite B, ecc.);
N.B.
Per questa Mansione è prevista la Sorveglianza sanitaria.
Controlli operativi
Il Responsabile di settore e i Capi Zona sono preposti alla vigilanza degli interventi,
provvedendo a verificare che:
-
Il personale sia opportunamente formato ed informato sulle modalità di uso e
manutenzione delle attrezzature di lavoro quali Decespugliatori, tagliaerba ecc.;
-
Il personale sia preliminarmente,
manutenzione dei DPI;
-
Venga istituito e conservato apposito registro della formazione ed informazione, degli
operatori avviati a tale mansione, in disponibilità del SPP.
-
Il personale operativo sia dotato dei DPI e formato in proposito, oltre alla copia di
schede di sicurezza di eventuali prodotti utilizzati.
-
Il personale curi adeguatamente i DPI specifici forniti;
formato ed informato sulle modalità di uso e
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I SOGGETTI RESPONSABILI
Il decreto legislativo n. 81/2008 ha apportato rilevanti modifiche rispetto all'individuazione dei
soggetti destinatari delle norme di prevenzione antinfortunistiche, riconfermando peraltro quali
principali destinatari della normativa antinfortunistica,
il datore di lavoro, i dirigenti e i preposti
IL DATORE DI LAVORO
Il D.Lgs. 81/2008 individua il datore di lavoro (art. 2 comma 1/b) nel "soggetto titolare del
rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, nel soggetto che, secondo il tipo e
l'organizzazione dell'impresa, ha la responsabilità dell'impresa stessa ovvero dell'unità
produttiva, quale definita ai sensi della lettera i), in quanto titolare dei poteri decisionali e
di spesa."
I DIRIGENTI
La seconda figura di persona autonomamente responsabile e destinataria della normativa
antinfortunistica, è quella del dirigente. Anche qui, applicando i principi già enunciati in
precedenza, si dovranno accertare in concreto le mansioni che egli svolge. L'individuazione del
dirigente non va fatta con riferimento alla qualifica dirigenziale, intesa come rapporto di lavoro
con l'impresa, ma con riferimento all'attività che in concreto costui svolge e
all'autonomia che costui ha nello svolgimento di tale attività.
I PREPOSTI
Altra figura destinataria naturale della normativa antinfortunistica è quella del preposto. E'
necessario individuare chi può essere considerato preposto. In sostanza il preposto è colui che
ha una posizione di supremazia rispetto ad altri operai ed ha il compito di controllarne l'attività,
cioè un dipendente con un potere generico nei confronti degli altri. Per quanto riguarda i suoi
obblighi, va subito detto che egli non è tenuto ad attuare le misure di sicurezza e cioè a
rendere le macchine e l'ambiente conformi alle disposizioni antinfortunistiche. Proprio per la
sua presenza costante sul posto di lavoro, egli deve controllare l'efficienza dei
dispositivi antinfortunistici, adeguare tali misure allo specifico lavoro da compiere,
controllare l'uso da parte dei lavoratori dei mezzi di prevenzione e di protezione e la
corretta esecuzione dei lavori affidati.
IL LAVORATORE
La maggiore novità del nuovo decreto legislativo è rappresentata dal coinvolgimento attivo del
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lavoratore nel conseguimento degli obiettivi di sicurezza aziendali. Così come sancito dall'art.
20 comma 1: "Ciascun lavoratore deve prendersi cura della propria sicurezza e della propria
salute e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro".
I lavoratori sono altresì tenuti a contribuire insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai
preposti, agli adempimenti di tutti gli obblighi necessari per tutelare la sicurezza e la salute dei
lavoratori. Questa nuova impostazione dovrebbe incidere anche sul regime di responsabilità dei
datori di lavoro, dirigenti e preposti, che non dovrebbero più essere
considerati
responsabili
delle
negligenze
dei
lavoratori
dovute
ad
inosservanza
delle
disposizioni impartite agli stessi,
in quanto il lavoratore è considerato soggetto garante in prima persona della propria ed altrui
sicurezza e non più solo come soggetto beneficiario della normativa di prevenzione
antinfortunistica.
Il decreto legislativo introduce altresì alcune figure ed alcuni istituti del tutto nuovi nel sistema
della sicurezza del lavoro Si tratta di una figura già introdotta nel nostro ordinamento dal
D.Lgs. n. 277/91.
IL MEDICO COMPETENTE
attribuisce, almeno ai sensi degli artt. 38 e 41, la sorveglianza sanitaria preventiva e periodica
sui singoli lavoratori. Tra i
suoi compiti spicca la collaborazione all'informazione e alla
formazione dei lavoratori in merito ai rischi specifici connessi all'attività da essi svolta. Il
medico competente può essere sia un dipendente del datore di lavoro sia dipendente di un
ente pubblico o privato convenzionato con l'imprenditore.
IL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
E' un rappresentante dei lavoratori designato dagli stessi nell'ambito delle rappresentanze
sindacali o eletto tra i lavoratori. Gli sono attribuiti alcuni poteri di controllo estremamente
penetranti: 1.accesso ai luoghi di lavoro,
2.collaborazione alla valutazione del rischio, 3.consultazione sulla designazione degli addetti al
servizio di prevenzione e sulla formazione dei lavoratori.
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IL PREPOSTO
Il preposto è colui che“sovrintende” le attività. Dopo il datore di lavoro che le
“esercita” ed il dirigente che le “dirige”; è quindi subordinato ad entrambi,
con poteri più limitati rispetto ad essi ed autonoma responsabilità limitata
alle sue reali mansioni.
La figura non richiede alcuna particolare qualificazione o requisito o titolo
professionale, essendo sufficiente che si tratti di persone tecnicamente capaci, dotate
di un potere di supremazia su di un gruppo di lavoratori, finalizzato alla sorveglianza
ed al controllo del loro lavoro (il quale deve
appunto svilupparsi secondo il
programma impostato dai superiori e con i mezzi messi da loro a disposizione).
Il PREPOSTO ha il compito di fare osservare quelle che sono le misure di sicurezza
disposte da altri (datori di lavoro e dirigenti), in particolare:
ƒ
Ha il compito di CONTROLLARE che il comportamento dei lavoratori, a causa di
imprudenza o negligenza, possa provocare danni a sé o ad altri.
ƒ
Ha il compito di CONTROLLARE che i lavoratori usino i Dispositivi di Protezione
Individuali e gli altri mezzi di protezione in dotazione;
ƒ
VERIFICA se, nello svolgimento delle lavorazioni, si presentino rischi imprevisti e
prende le opportune cautele;
ƒ
ATTUA il piano di manutenzione delle macchine e predispone verifiche e controlli
sulle stesse per garantire la perfetta efficienza;
ƒ
SEGNALA prontamente al R.S.P.P. o al Datore di lavoro pericoli e/o carenze dei
sistemi di protezione.
Gli AUTISTI degli Autocompattatori tradizionali nello svolgimento del servizio,
assumono la figura di PREPOSTO e pertanto, sono responsabili del mezzo e del
comportamento degli operatori di supporto, ed allo scopo attuano la relativa vigilanza
e controllo.
RESPONSABILITÀ:
Cassazione Penale del 20/03/2002
Al Preposto compete in via autonoma la sorveglianza dei lavoratori per
evitare che questi possano eseguire operazioni o manovre avventate.
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Ne consegue che, in caso di infortunio, la responsabilità del preposto non
sarà mai oggettiva o di posizione.
Bensì, fondata sull’inosservanza di precisi obblighi correlati alla sua
funzione di vigilanza.
RISCHIO CHIMICO
1. Definizioni
Il termine generico “Agenti Chimici” si riferisce a tutti gli elementi e composti chimici, o loro
miscele, in condizioni naturali o no, utilizzati o presenti, in qualsiasi attività lavorativa, siano
essi materie prime, intermedi, prodotti, sottoprodotti o rifiuti, siano prodotti intenzionalmente
e commercializzati.
2. Agenti Chimici Pericolosi:
¾
Le sostanze e i preparati disponibili in commercio, classificati come pericolosi
dalla vigente normativa.
¾
Agenti chimici non classificati ed etichettati, ma che possono comportare un
rischio a causa delle loro proprietà chimico-fisiche e tossicologiche (es. cosmetici
e farmaci …..).
¾
Agenti chimici ai quali è stato comunque assegnato un valore limite di
esposizione professionale, cioè un limite da non superare nella concentrazione
dell’ambiente.
Negli ambienti di Lavoro gli agenti chimici possono ritrovarsi in seguito a:
-
-
Accadimento accidentale:
a)
cedimento, perdita o anomalia impiantistica;
b)
esplosione o incendio;
c)
reazione anomala o traboccamento.
Normale presenza nell’ambiente:
a) Evaporazione
b) contatto;
c) dispersione;
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d) abrasione;
e) sintesi.
Le sostanze e i preparati considerati pericolosi in tutta l’Unione Europea sono classificate
come riportato nella seguente tabella:
Esplosivi
Comburenti
Infiammabili
Molto Tossici
Tossici
Nocivi
Corrosivi
Irritanti
Sensibilizzanti
Cancerogeni
Mutageni
Pericolosi per l’ambiente
Per riconoscere se un determinato tipo di sostanza rientra nelle sopraelencate categorie
possiamo fare ricorso a due metodi:
o
Visione immediata: possiamo leggere l’etichetta adesiva che è obbligatoriamente
attaccata sul recipiente che contiene il prodotto;
o
Visione approfondita: possiamo consultare le schede di sicurezza che accompagnano
obbligatoriamente i prodotti pericolosi e non, in commercio;
3. Come è fatta un etichetta:
L’etichetta di una sostanza o di un preparato permette di identificare immediatamente e
sinteticamente i principali rischi chimico-fisici e tossicologici noti.
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Sulle etichette su sfondo arancione si trovano i simboli di pericolo.
Sommario dei simboli di rischio chimico
Simbolo e
denominazione
Significato (definizione e precauzioni)
C
Classificazione: questi prodotti chimici causano la distruzione di tessuti viventi e/o
materiali inerti.
Precauzioni: non inalare ed evitare il contatto con la pelle, gli occhi e gli abiti.
CORROSIVO
E
Classificazione: sostanze o preparazioni che possono esplodere a causa di una
scintilla o che sono molto sensibili agli urti o allo sfregamento.
Precauzioni: evitare colpi, scuotimenti, sfregamenti, fiamme o fonti di calore.
ESPLOSIVO
O
Classificazione: sostanze che si comportano da ossidanti rispetto alla maggior
parte delle altre sostanze o che liberano facilmente ossigeno atomico o
molecolare, e che quindi facilitano l'incendiarsi di sostanze combustibili.
Precauzioni: evitare il contatto con materiali combustibili.
COMBURENTE
F
INFIAMMABILE
Classificazione: Sostanze o preparazioni:
• che possono surriscaldarsi e successivamente infiammarsi al contatto con
l'aria ad una temperatura normale senza impiego di energia
• solidi che possono infiammarsi facilmente per una breve azione di una fonte
di fiamma e che continuano ad ardere
• liquidi che possiedono un punto di combustione inferiore ai 21 °C
• gas infiammabili al contatto con l'aria a pressione ambiente
• gas che a contatto con l'acqua o l'aria umida creano gas facilmente
infiammabili in quantità pericolosa.
Precauzioni: evitare il contatto con materiali ignitivi (come aria ed acqua).
F+
Classificazione: sostanze o preparazioni liquide il cui punto di combustione è
compreso tra i 21 ºC ed i 55 ºC.
Precauzioni: evitare il contatto con materiali ignitivi (come aria ed acqua).
ESTREMAMENTE
INFIAMMABILE
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T
Classificazione: sostanze o preparazioni che, per inalazione, ingestione o
penetrazione nella pelle, possono implicare rischi gravi, acuti o cronici, e anche la
morte.
Precauzioni: deve essere evitato il contatto con il corpo.
TOSSICO
T+
Classificazione: sostanze o preparazioni che, per inalazione, ingestione o
assorbimento attraverso la pelle, provocano rischi estremamente gravi, acuti o
cronici, e facilmente la morte.
ESTREMAMENTE
TOSSICO
Xi
Precauzioni: deve essere evitato il contatto con il corpo, l'inalazione e l'ingestione,
nonché un'esposizione continua o ripetitiva anche a basse concentrazioni della
sostanza o preparato.
Classificazione: sostanze o preparazioni non corrosive che, al contatto immediato,
prolungato o ripetuto con la pelle o le mucose possono espletare un'azione
irritante.
IRRITANTE
Xn
Precauzioni: i vapori non devono essere inalati ed il il contatto con la pelle deve
essere evitato.
Classificazione: sostanze o preparazioni che, per inalazione, ingestione o
assorbimento cutaneo, possono implicare rischi, per la salute, di gravità limitata, e
raramente la morte.
NOCIVO
Precauzioni: i vapori non devono essere inalati ed il il contatto con la pelle deve
essere evitato.
N
Classificazione: il contatto dell'ambiente con queste sostanze o preparazioni può
provocare danni all'ecosistema a corto o a lungo periodo.
Precauzioni: le sostanze non devono essere disperse nell'ambiente.
PERICOLOSO PER
L'AMBIENTE
Oltre ad essi nella parte centrale dell’etichetta sono riportate:
o
Le frasi di rischio (frasi R) che meglio precisano la natura dei rischi;
o
I consigli di prudenza (frasi S) che forniscono sintetiche indicazioni sulle modalità
per operare in sicurezza.
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FRASI DI RISCHIO E DI SICUREZZA
Le sigle “R” e “S” sempre presenti sulle etichette dei prodotti chimici utilizzati in laboratorio
rappresentano rispettivamente una definizione dei rischi specifici connessi con l’impiego della
sostanza chimica considerata nei consigli di prudenza con le precauzioni da adottare durante
l’impiego.
Natura dei rischi specifici
R1
Esplosivo allo stato secco.
R2
R3
R4
R5
R6
R7
R8
R9
R10
R11
R12
R13
R14
R15
R16
R17
R18
R19
R20
R21
R22
R23
R24
R25
R26
R27
R28
R29
R30
R31
R32
R33
R34
R35
R36
R37
R38
R39
R40
R41
R42
R43
R44
R45
Rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti di ignizione
Elevato rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti di ignizione
Forma composti metallici esplosivi molto sensibili
Pericolo di esplosione per riscaldamento
Esplosivo a contatto o senza contatto con l’aria
Può provocare un incendio
Può provocare l’accensione di sostanze combustibili
Esplosivo in miscela con sostanze combustibili
infiammabile
Facilmente infiammabile
Altamente infiammabile
Gas liquefatto altamente infiammabile
Reagisce violentemente con l’acqua
A contatto con l’acqua libera gas facilmente infiammabili
Pericolo di esplosione se mescolato con sostanze comburenti
Spontaneamente infiammabile all’aria
Durante l’uso può formare con l’aria miscele esplosive/infiammabili
Può formare perossidi esplosivi
Nocivo per inalazione
Nocivo a contatto con la pelle
Nocivo per ingestione
Tossico per inalazione
Tossico a contatto con la pelle
Tossico per ingestione
Altamente tossico per inalazione
Altamente tossico a contatto con la pelle
Altamente tossico per ingestione
A contatto con l’aria libera gas tossici
Può divenire facilmente infiammabile durante l’uso
A contatto con acidi libera gas tossico
A contatto con acidi libera gas altamente tossico
Pericolo di effetti cumulativi
Provoca ustioni
Provoca gravi ustioni
Irritante per gli occhi
Irritante per le vie respiratorie
Irritante per la pelle
Pericolo di effetti irreversibili molto gravi
Possibilità di effetti cancerogeni – Prove insufficienti
Rischio di gravi lesioni oculari
Può provocare sensibilizzazione per inalazione
Può provocare sensibilizzazione a contatto con la pelle
Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato
Può provocare il cancro
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R46
R48
R49
R50
R51
R52
R53
R54
R55
R56
R57
R58
R59
R60
R61
R62
R63
R64
R65
R66
R67
R68
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
Può provocare alterazioni genetiche ereditarie
Pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione prolungata
Può provocare il cancro per inalazione
Altamente tossico per gli organismi acquatici
Tossico per gli organismi acquatici
Nocivo per gli organismi acquatici
Può provocare a lungo termine effetti negativi per l’ambiente acquatico
Tossico per la flora
Tossico per la fauna
Tossico per gli organismi del terreno
Tossico per le api
Può provocare a lungo termine effetti negativi per l’ambiente
Pericoloso per lo strato di ozono
Può ridurre la fertilità
Può danneggiare i bambini non ancora nati
Possibile rischio di ridotta fertilità
Possibile rischio di danno ai bambini non ancora nati
Possibile rischio per i bambini allattati al seno
Può causare danni polmonari se ingerito
L’esposizione ripetuta può provocare secchezza e screpolatura della pelle
L’inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigini
Possibilità di effetti irreversibili
15/29 A contatto con l’acqua libera gas tossici e facilmente infiammabili.
20/21 Nocivo per inalazione e contatto con la pelle.
21/22 Nocivo a contatto con la pelle e per ingestione.
20/22 Nocivo per inalazione e ingestione.
20/21/22 Nocivo per inalazione, ingestione e contatto con la pelle.
23/24 Tossico per inalazione e contatto con la pelle.
24/25 Tossico a contatto con la pelle e per ingestione.
23/25 Tossico per inalazione e ingestione.
23/24/25 Tossico per inalazione, ingestione e contatto con la pelle.
26/27 Altamente tossico per inalazione e contatto con la pelle.
27/28 Altamente tossico a contatto con la pelle e per ingestione.
26/27/28 Altamente tossico per ingestione, inalazione e contatto con la pelle.
36/37 Irritante per gli occhi e le vie respiratorie.
37/38 Irritante perle vie respiratorie e la pelle.
36/38 Irritante per gli occhi e la pelle.
36/37/38 Irritante per gli occhi, le vie respiratorie e la pelle.
42/43 Può provocare sensibilizzazione per inalazione e contatto con la pelle.
Consigli di prudenza
S1
Conservare sotto chiave.
S2
S3
S4
S5
S6
S7
Conservare
Conservare
Conservare
Conservare
Conservare
Conservare
fuori dalla portata dei bambini.
in luogo fresco.
lontano dai locali di abitazione.
sotto... (liquido indicato dal produttore).
sotto... (gas inerte indicato dal produttore).
in recipiente ben chiuso.
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S8
S9
S10
S11
S12
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S18
S20
S21
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S31
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S40
S41
S42
S43
S44
S45
S46
S47
S48
S49
S50
S51
S52
S53
S56
S57
Conservare al riparo dall’umidità.
Conservare il recipiente in luogo ben ventilato.
Mantenere il prodotto umido.
Evitare il contatto con l’aria.
Non chiudere ermeticamente il recipiente.
Conservare lontano da alimenti o mangimi e da bevande.
Conservare lontano da... (sostanze incompatibili indicate dal produttore).
Conservare lontano dal calore.
Conservare lontano da fiamme o scintille. Non fumare.
Tenere lontano da sostanze combustibili.
Manipolare e aprire il recipiente con cautela.
Non mangiare né bere durante l’impiego.
Non fumare durante l’impiego.
Non respirare le polveri.
Non respirare i gas/fumi/vapori/aerosoli.
Evitare il contatto con la pelle.
Evitare il contatto con gli occhi.
In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente e abbondantemente con
acqua e consultare il medico.
Togliersi di dosso immediatamente gli indumenti contaminati.
In caso di contatto con la pelle, lavarsi immediatamente e abbondantemente con
i...(prodotti idonei indicati dal produttore).
Non gettare i residui nelle fognature.
Non versare acqua sul prodotto.
Tenere lontano da sostanze esplodibili.
Evitare l’accumulo di cariche elettrostatiche.
Evitare l’urto o lo sfregamento.
Non disfarsi del prodotto o del recipiente se non con le dovute precauzioni.
Usare indumenti protettivi adatti.
Usare guanti adatti.
In caso di ventilazione insufficiente, usare un apparecchio respiratorio adatto.
Proteggersi gli occhi e il viso.
Per pulire il pavimento e gli oggetti contaminati da questo prodotto usare... (da
precisare da parte del produttore).
In caso d’incendio e/o esplosione non respirare i fumi.
Durante Ia fumigazioni usare un apparecchio respiratorio adatto.
In caso di incendio usare... (mezzi estinguenti indicati dal produttore). Se l’acqua
aumenta il rischio precisare esplicitamente di non usare acqua.
In caso di malessere consultare il medico (se possibile mostrargli l’etichetta).
In caso di incidente odi malessere consultare immediatamente il medico (se possibile,
mostrargli l’etichetta).
In caso di ingestione consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore o
l’etichetta
Conservare a temperatura non superiore a … °C (da precisare da parte del fabbricante)
Mantenere umido con … (mezzo appropriato da precisare da parte del fabbricante)
Conservare soltanto nel recipiente originale
Non mescolare con … (da specificare da parte del fabbricante)
Usare soltanto in luogo ben ventilato
Non utilizzare su grandi superfici in locali abitati
Evitare l’esposizione – procurarsi speciali istruzioni prima dell’uso
Smaltire questo materiale e relativi contenitori in un punto di raccolta rifiuti pericolosi o
speciali autorizzato
Usare contenitori adeguati per evitare l’inquinamento ambientale
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S59
S60
S61
Richiedere informazioni al produttore/fornitore per il recupero/riciclaggio
Questo materiale e il suo contenitore devono essere smaltiti come rifiuti pericolosi
Non disperdere nell’ambiente. Riferirsi alle istruzioni speciali schede informative in
materia di sicurezza
Non provocare il vomito: consultare immediatamente il medico e mostrargli il
contenitore o l’etichetta
In caso di incidente per inalazione, allontanare l’infortunato dalla zona contaminata e
mantenerlo a riposo
In caso di ingestione sciacquare la bocca con acqua (solamente se l’infortunato è
cosciente)
S62
S63
S64
S 1/2 Conservare sotto chiave e fuori dalla portata dei bambini.
S3/9 Tenere il recipiente in luogo fresco e ben ventilato.
S 7/9 Tenere il recipiente ben chiuso e in luogo ben ventilato.
S 7/8 Conservare il recipiente ben chiuso e al riparo dall’umidità.
S 20/21 Non mangiare, né bere, né fumare durante l’impiego.
S 24/25 Evitare il contatto con gli occhi e con la pelle.
S 36/37 Usare indumenti protettivi e guanti adatti.
S 36/39 Usare indumenti protettivi adatti e proteggersi gli occhi e il viso.
S 37/39 Usare guanti adatti e proteggersi gli occhi e il viso.
S 36/37/39 Usare indumenti protettivi e guanti adatti e proteggersi gli occhi e il viso.
Completano l’etichetta le indicazioni sul contenuto e sul produttore.
4. Come è fatta una scheda di sicurezza:
Le schede di sicurezza (Material Safety Data Sheet) sono composte da 16 voci
standardizzate, redatte nella lingua del paese di impiego.
Nelle schede di sicurezza sono contenute indicazioni più approfondite rispetto all’etichetta e
sono riportate le seguenti informazioni:
1
Identificazione preparato /produttore
2
Composizione/informazioni sui componenti
3
Identificazione dei pericoli
4
Misure di primo soccorso
5
Misure antincendio
6
Misure per fuoriuscita accidentale
7
Manipolazione e stoccaggio
8
Controllo esposizione/protezione individuale
9
Proprietà fisiche/chimiche
10
Stabilità e reattività
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11
Informazioni tossicologiche
12
Informazioni ecologiche
13
Considerazioni sullo smaltimento
14
Informazioni sul trasporto
15
Informazioni sulla regolamentazione
16
Altre informazioni
5.
Modalità di contrazione del Rischio chimico:
¾
Contatto.
¾
Inalazione.
¾
Ingestione.
Contaminanti Chimici
Gli inquinanti chimici sono una serie di sostanze che agiscono direttamente sull’aria,
peggiorandone la qualità. Tra i principali contaminati chimici negli aerosoli dispersi, troviamo:
ossido di azoto (NOx);
monossido di carbonio (CO);
ozono (O3);
ossido di zolfo (SOx);
particolato aerodisperso (PM10, PM2.5);
benzene (C6H6);
formaldeide;
composti organici volatili;
idrocarburi aromatici policiclici;
fumo di tabacco;
pesticidi;
amianto.
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Rischio BIOLOGICO
•
Rifiuti trattati,
•
superfici e polveri contaminate,
•
aerosol,
•
roditori,
•
artropodi
PUNTI CRITICI
•
Fase di ricezione e selezione (Inalazione di aerosol;
•
Conduzione benne ed automezzi senza filtrazione di aria in cabina;
•
Pulizia e manutenzione
VIE DI ESPOSIZIONE
-
Inalazione di aerosol,
-
tagli,
-
punture,
-
abrasioni,
-
contatto,
-
ingestione accidentale (mani contaminate)
EFFETTI SULLA SALUTE
-
Infezioni gastrointestinali e cutanee;
-
disturbi alle vie respiratorie,
-
infiammazioni;
-
allergopatie
PREVENZIONE E PROTEZIONE
•
Compartimentazione degli ambienti e separazione degli uffici amministrativi;
•
Captazione, aspirazione, depurazione e ricambio adeguato dell’aria inquinata;
•
Contenimento della polverosità;
•
Compartimentazione delle strutture igieniche (spogliatoi, docce, lavabi…) per
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separare l’ambiente “sporco”, in cui sono conservati gli indumenti da lavoro,
dall’ambiente “pulito” per gli abiti civili;
•
Pulizia “ad umido” degli ambienti;
•
Periodiche campagne di disinfezione, disinfestazione e derattizzazione;
•
Divieto di mangiare, bere e fumare nei luoghi in cui sono svolte le lavorazioni sui
rifiuti;
•
Formazione ed informazione sul rischio biologico;
•
Oltre ai DPI necessari per svolgere tutte le funzioni operative, per il rischio
biologico è necessario:
-
ricorrere ad una fornitura individuale che comprenda:
-
facciale filtrante FFP2 per la polvere (a perdere),
tuta in Tyvek (a perdere),
guanti,
occhiali.-
AGENTI BIOLOGICI POTENZIALMENTE PRESENTI
Batteri e derivati
Stafilococchi Enterobatteri
Endotossine
Enterovirus
Virus
Funghi
Artropodi
Mammiferi
Cladosporium spp., Penicillium spp., Alternaria alternata,
Fusarium spp., Aspergillus spp. , Aspergillus fumigatus
Zanzare
Mosche
Blatte
Ratti
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MONITORAGGIO AMBIENTALE
USO DI AGENTI BIOLOGICI
Non deliberato
Rifiuti trattati
Superfici e polveri contaminate
FONTI DI PERICOLO
Roditori
Artropodi
PRINCIPALI PARAMETRI
BIOLOGICI DA
RICERCARE
Carica batterica mesofila e psicrofila
Carica fungina (muffe e lieviti)
Enterobatteri
Microclima
ASPETTI CORRELATI DA
VALUTARE
Captazione polveri
Compartimentazione/separazione area
impianto
Fasi lavorative
MATRICI/SUBSTRATI
AMBIENTALI
Aria, superfici, polveri, filtri
condizionatori/captazione polveri, indumenti
lavoratori
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ESTRATTO DAL C.C.N.L
NORME COMPORTAMENTALI E DISCIPLINARI
79
Art. 63 - Doveri e divieti
1 - Il lavoratore deve
all’esplicazione delle
tenere
un
contegno
rispondente
ai
doveri
inerenti
mansioni affidategli ed in particolare, a titolo esemplificativo e non esaustivo deve:
a) rispettare l’orario di servizio ed adempiere le formalità prescritte dall’Azienda per
il controllo della presenza;
b) svolgere le mansioni affidategli con la dovuta diligenza, osservando le disposizioni
del presente contratto, nonché le istruzioni impartite dai superiori e rispettando
l’ordine gerarchico fissato dall’Azienda;
c)
osservare scrupolosamente tutte le norme di legge sulla prevenzione infortuni
che l’Azienda deve portare a sua conoscenza, nonché tutte le disposizioni al riguardo
emanate dall’Azienda stessa;
d)
conservare assoluta segretezza sugli interessi dell’Azienda;
e) astenersi dallo svolgere, durante l’orario di lavoro, attività che possano procurargli
lucro e che, comunque, possano sviare la sua attività che deve essere interamente
acquisita dall’Azienda;
f)
aver cura dei locali, nonché di tutto quanto a lui affidato (mobili, attrezzi,
macchinari, strumenti, automezzi, eccetera).
g) tenere, nell’espletamento delle sue funzioni, un contegno che concorra al buon
nome dell’Azienda;
h) mantenere un contegno rispettoso verso i superiori, colleghi di lavoro e gli utenti;
i)
osservare e far osservare tutte le disposizioni di carattere disciplinare,
organizzativo e regolamentare in genere disposte con ordine di servizio;
l)comunicare tempestivamente all’Azienda l’eventuale variazione del proprio domicilio
rispetto a quello risultante all’atto di assunzione.
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2.- Il lavoratore, oltre che al presente contratto, deve uniformarsi, nell’ambito del
rapporto di lavoro, anche a tutte le altre norme che potranno essere stabilite
dall’Azienda.
Tali norme devono essere portate a conoscenza del lavoratore.
3. - Il lavoratore, a richiesta dell’Azienda, deve sottoporsi in qualsiasi momento a
visita medica di accertamento dell’idoneità fisica.
4.- Il lavoratore non deve svolgere, anche al di fuori dell’orario di lavoro, attività di
pertinenza dell’Azienda o che siano comunque contrarie agli interessi della stessa.
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