Amburgo – Stoccolma - Lubecca: tra incontri e progetti E` rientrata a
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Amburgo – Stoccolma - Lubecca: tra incontri e progetti E` rientrata a
Trieste, 14 novembre 2012 Amburgo – Stoccolma - Lubecca: tra incontri e progetti E’ rientrata a Trieste dopo la visita a Stoccolma, Amburgo e Lubecca la delegazione di Italia Nostra e dell’Istituto di Cultura Marittimo Portuale. Importanti accordi sono stati raggiunti con gli Istituti Italiani di Cultura per rafforzare i legami, esistenti da tantissimi anni, con le realtà delle città anseatiche. Le relazioni con questi scali nascono da lontano, i rapporti non si sono mai interrotti ma anzi sempre più consolidati soprattutto dopo il processo di riqualificazione del Porto Vecchio di Trieste. Lo scalo giuliano è diverso dai porti dell'area mediterranea perché riproduce, nelle regole costruttive dei suoi edifici e nell'impianto generale, le caratteristiche dei Lagerhäuser, brani di città destinati alla circolazione delle merci, come nei porti del nord Europa, in particolare la Speicherstadt di Amburgo. Il patrimonio storico del Porto di Trieste, le macchine della rivoluzione industriale nel Friuli Venezia Giulia e la cultura dello sport internazionale sono state il leitmotiv durante gli incontri istituzionali e culturali. In particolare con l’ Hamburg Maritime International Museum dove la delegazione ha incontrato il suo fondatore Peter Tamm per gettare le basi di una futura collaborazione. Grande la partecipazione degli studiosi di Stoccolma agli incontri sul patrimonio culturale e commerciale di Trieste che si sono tenuti nella prestigiosa sede dell’Istituto Italiano di Cultura. L’edificio ha conservato la struttura e gli arredi originari ed è stato realizzato da due importanti progettisti italiani, Gio Ponti e Pierluigi Nervi. Il direttore dell’Istituto, Paolo Grossi, ha impegnato la sezione di Italia Nostra a richiedere l’attenzione e il vincolo per questo importante bene. Ha illustrato la realtà della nostra città e le relazioni commerciali con i Porti Baltici il console di Svezia e Presidente della omonima Casa di Spedizioni Francesco Parisi. La Centrale Idrodinamica e il repertorio tecnologico storico delle macchine del Friuli Venezia Giulia (Ursus, Centrale Elettrica di Malnisio, gli Scalandroni della Stazione Marittima e le gru idrauliche) sono state spiegate dal direttore dell’ ICMP Antonella Caroli. “L’avanzamento tecnologico dell’epoca” ha sottolineato la Caroli “ha permesso all’epoca di portare lo scalo triestino alla ribalta internazionale incentivando il livello di competitività e il traffico commerciale marittimo”. Questi scambi sono molto interessanti perché, ha affermato il Presidente dell’ICMP Alfonso M. Rossi Brigante ci permettono di confrontare le attività delle altre città del Nord , individuare e condividere le linee guida, prendere spunto dalle loro esperienze ma anche e soprattutto diffondere la conoscenza dei rispettivi patrimoni industriali, commerciali e storici. La visita si è conclusa con un “fuori programma” a Lubecca dove la delegazione ha visitato i magazzini storici che si trovano in una situazione molto simile a quella di Trieste. La città anseatica ha conservato il regime di punto franco e i magazzini vengono usati temporaneamente per incontri pubblici. dott.ssa Eliana de Giacomi Addetta Stampa ICMP Cell. 335 316050