Il Piano di Miglioramento: dagli obiettivi alle azioni

Transcript

Il Piano di Miglioramento: dagli obiettivi alle azioni
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ufficio Scolastico Regionale della Sardegna
Misure di accompagnamento per l’avvio del
Sistema Nazionale di Valutazione
ORISTANO 13 Gennaio 2015
Piano di miglioramento
Dagli obiettivi alle azioni
L’esperienza dell’ICS Carloforte
Valentino Pusceddu
ICS Carloforte.
PARTIAMO DAI VALORI
ALCUNE PAROLE CHIAVE
__________________________________
MIGLIORARE
ISTRUZIONE – FORMAZIONE
SCUOLA
COLLABORAZIONE
Come innescare azioni di miglioramento ?
Un’esperienza che non può essere vissuta:
come un adempimento formale,
come un’attività aggiuntiva alle consuetudinarie
azioni
Tenere presenti due aspetti fondamentali:
- la valorizzazione della collaborazione professionale
- la consapevolezza e l’assunzione di responsabilità rispetto
ai problemi
Valorizzare la collaborazione professionale
Cosa dice la circolare ministeriale:
_____________________________________________________________________
“Le scuole si doteranno di un'unità di autovalutazione,
costituita preferibilmente dal dirigente scolastico, dal
docente referente della valutazione e da uno o più
docenti con adeguata professionalità individuati dal
Collegio dei docenti”;
Altro passaggio importante della circolare riferita all’attività di valutazione, e in particolare di definizione
del RAV
“Fondamentali saranno i momenti da dedicare alla
ricerca, al confronto e alla condivisione all’interno
di ogni realtà scolastica”.
Valorizzare la collaborazione professionale
Cosa dice la circolare ministeriale:
_____________________________________________________________________
“Le scuole si doteranno di un'unità di autovalutazione,
costituita preferibilmente dal dirigente scolastico, dal
docente referente della valutazione e da uno o più
docenti con adeguata professionalità individuati dal
Collegio dei docenti”;
Altro passaggio importante della circolare riferita all’attività di valutazione, e in particolare di definizione
del RAV
“Fondamentali saranno i momenti da dedicare alla
ricerca, al confronto e alla condivisione all’interno
di ogni realtà scolastica”.
Consapevolezza e assunzione
di responsabilità rispetto ai problemi
_________________________________
Curare l’informazione
Messa a disposizione dei materiali
• Costruire occasione per la condivisione
•
Promuovere e orientare la riflessione
Partire dall’analisi dei dati riportati dai documenti a disposizione
Tener presenti nell’attività riflessiva i seguenti criteri: equità,
partecipazione (inclusione), qualità delle attività e dei processi,
la differenziazione (flessibilità e personalizzazione)
Orientare l’analisi alla ricerca di problematicità (criticità) e
priorità riferite agli esiti degli apprendimenti
Dagli obiettivi alle azioni di miglioramento
L’esperienza dell’ICS di Carloforte
___________________________Progetti Vales e Valutazione e Miglioramento
1.
Presa di coscienza degli ambiti forti e deboli
del servizio offerto e loro messa a fuoco
2.
L’individuazione di priorità e traguardi riferiti
agli esiti
3.
Definizione degli obiettivi di processo
4.
Predisposizione di un piano di miglioramento
Presa di coscienza dei punti critici del
servizio offerto e loro messa a fuoco
____________________________________________________________________________________________________
Individuare i punti di forza e di debolezza in riferimento
alle aree (esiti e processi)
Come si è fatto
Si è seguito un percorso
Conoscenza degli strumenti e dei dati a disposizione
Ci si è posti delle domande in riferimento ad ogni area.
Le risposte sono state socializzate non solo con i docenti
dell’unità di autovalutazione
Si è espresso un giudizio sulla base di una rubrica
e in fine si è MOTIVATO IL GIUDIZIO
quest’ultima fase è centrale per rendere il lavoro
effettivamente significativo
L’individuazione di priorità e traguardi
riferiti agli esiti
_________________________________________________________________________________________________________
L’ auto - valutazione porta a rintracciare un
buon numero di criticità che sarebbe
velleitario pensare di affrontare tutte insieme
PORTA AD AVERE UNA VISIONE DEI PROBLEMI
Passare da una visione alla definizione di
un percorso (di un piano) di miglioramento
Individuare: priorità,
traguardi,
obiettivi di processo
Priorità: obiettivi generali che la scuola si prefigge
di realizzare nel lungo periodo attraverso l’azione
di miglioramento
devono necessariamente riguardare gli esiti degli
studenti
Traguardi: riguardano i risultati attesi in
relazione alle priorità strategiche (in un arco
temporale di tre anni)
Obiettivi di processo: rappresentano una
definizione operativa delle attività su cui si
intende agire concretamente per raggiungere le
priorità individuate. Sono obiettivi operativi da
raggiungere nel breve periodo (un anno scolastico)
L’esperienza dell’ICS di Carloforte
________________________________________________________________________________________
Area individuata: Risultati nelle prove standardizzate
Priorità: Riduzione della variabilità fra le classi
Sviluppo di un curricolo verticale per competenze
Traguardi: portare la varianza tra le classi al di sotto del 10%;
ridurre di un ¼ il numero degli alunni che si collocano nei
livelli 1-2 (livelli insufficienti per le prove Invalsi)
Obiettivi di processo:
Formazione di classi modulari nella scuola primaria e nella
scuola sec. 1° grado
Nuovi strumenti d’istituto per la programmazione delle equipe
docenti
Definizione di un curricolo verticale per tre competenze (lingua
madre; matematica; competenze civiche e sociali).
MOTIVAZIONE delle scelte
Per migliorare bisogna diagnosticare le cause
ossia individuare correttamente e con
precisione gli aspetti da modificare con le
azioni di miglioramento
Inoltre bisogna individuare le cause su cui è
possibile agire
Un esempio tratto dall’esperienza di Carloforte
La variabilità tra classi
determinata dalla scelta del tempo scuola da
parte dei genitori, che di fatto era una scelta
della classe; dalla assenza di flessibilità
nell’organizzazione delle classi
Definire chiaramente i risultati attesi
____________________________________________________________________________________________
Aver presente l’arco temporale (2-3 anni);
Articolare in forma osservabile e/o misurabile i
contenuti delle priorità;
Individuare il relativo traguardo di lungo periodo
per ogni priorità individuata.
Non perdere mai di vista la fattibilità dei processi
da attivare, in particolare quali risorse è possibile
mobilitare;
Rin-tracciare le azioni necessarie per raggiungere
i risultati attesi
Obiettivi di processo – azioni di
miglioramento
__________________________________________________________________________________________________________________
Partire dall’area di processo che presenta ampie criticità
ICS Carloforte > Curricolo, progettazione e valutazione
Individuare obiettivi di processo
Formazione di classi modulari nella scuola primaria e nella scuola sec. 1° grado
Nuovi strumenti d’istituto per la programmazione delle equipe docenti
Definizione di un curricolo verticale per tre competenze (lingua madre; matematica;
competenze civiche e sociali).
Azioni rintracciate
Esempio relativo al curricolo verticale per competenza
•
•
•
•
•
•
Ricerca di un modello
Studio del modello da parte di una commissione
Approvazione del modello da parte del C.d.D.
Formazione docenti su curricolo per competenze
Lavoro all’interno delle attività di programmazione per modificare il
modello
Sperimentazione del curricolo realizzato