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I viaggi di Benedetto Morini
Roma:
passeggiando nella città eterna
Da sabato 29 ottobre a martedì 1 novembre
Sabato 29 ottobre – Roma Barocca
Ritrovo dei partecipanti nell’atrio della stazione Mediopadana di Reggio Emilia e partenza alle ore 07.01 con treno
alta velocità. Dopo l’arrivo a Roma (9.40) rilascio dei bagagli in hotel 3* nei pressi della stazione Termini.
Trasferimento in metro alla Fontana di Trevi per pranzo in
ristorante. Il pomeriggio sarà dedicato alla visita guidata della
Roma Barocca. È la veste più “sfacciata” della città, la meno
nascosta e la più sfolgorante. Non è possibile camminare per il
centro di Roma senza imbattersi in uno dei capolavori dell’arte
barocca: per capirlo basta passare per Piazza Navona con la
splendida Fontana dei Fiumi di Bernini e la Chiesa di sant’Agnese
con le sue bellissime sculture; ad un passo si è a Sant’Ivo alla
Sapienza con l’immaginifica guglia di Borromini o a Palazzo Spada,
dove si può ammirare la sua illusionistica prospettiva. Le
architetture sul Quirinale dove, una accanto all’altra, si trovano la Sant’Andrea berniniana e il San Carlo alle Quattro
Fontane borrominiano. Caravaggio merita un percorso tutto suo, da San Luigi dei Francesi a Santa Maria del Popolo.
Poi infine i fantastici “sfondati” affrescati nella volte delle chiese di Sant’Andrea della Valle (Lanfranco), di
Sant’Ignazio (Andrea Pozzo), del Gesù e dei Santi Apostoli (Gaulli). Cena libera. Pernottamento in hotel.
Domenica 30 ottobre – Foro Romano - Cinecittà
Prima colazione in albergo. Mattinata dedicata alla visita del Foro Romano e della Chiesa di Santa Maria ab Antiqua.
La valle del Foro tra i sette colli di Roma era anticamente una palude. Dalla fine del VII secolo a.C. dopo la bonifica
della palude nella valle fu realizzato il Foro Romano che fu il centro della vita pubblica romana per oltre un millennio.
Nel corso dei secoli furono costruiti i vari monumenti: dapprima gli edifici per le attività politiche, religiose e
commerciali, poi durante il II sec. a.C. le basiliche civili, dove si svolgevano le attività giudiziarie. Alla fine dell’età
repubblicana, l’antico Foro Romano era ormai insufficiente e inadeguato a svolgere la funzione di centro
amministrativo e di rappresentanza della città. Le varie dinastie di imperatori aggiunsero solo monumenti di
prestigio: il Tempio di Vespasiano e Tito e quello di Antonino Pio e Faustina dedicati alla memoria degli imperatori
divinizzati, il monumentale Arco di Settimio Severo, costruito all’estremità occidentale della piazza nel 203 d.C. per
celebrare le vittorie dell’imperatore sui Parti. L’ultimo grande intervento fu realizzato dall’imperatore Massenzio ai
primi anni del IV secolo d.C. Massenzio fece costruire il Tempio dedicato alla memoria del figlio Romolo e
l’imponente Basilica sulla Velia che fu ristrutturata alla fine del IV secolo d.C. L’ultimo monumento realizzato nel Foro
fu la Colonna eretta nel 608 d.C. in onore dell’imperatore bizantino Foca. Riaperta al pubblico dopo più di trent’anni,
dopo un complesso intervento architettonico proseguito con il restauro delle pitture, Santa Maria ab Antiqua è il più
antico e importante monumento cristiano del Foro Romano. Scoperta nel 1900 alle pendici del Palatino, la chiesa
conserva sulle sue pareti un patrimonio di pitture unico nel mondo cristiano del primo millennio, databile dal VI al IX
secolo. Resta eccezionale testimonianza nello sviluppo della pittura non solo romana, ma di tutto il mondo greco
bizantino contemporaneo: l’iconoclastia, infatti, cancellò gran parte delle immagini sacre di quell’epoca. Pranzo in
ristorante. Nel pomeriggio in metropolitana ci spostiamo a Cinecittà per una visita guidata dei famosi studios. Oltre
ai 20 teatri di posa, fiore all’occhiello del complesso, negli oltre 40 ettari di estensione degli Studios sono presenti i
grandi set permanenti realizzati dal settore costruzioni di Cinecittà, noto in tutto il mondo per le abilità tecniche ed
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Corso Garibaldi, 16/b – 42121 Reggio Emilia – tel. 0522 435046 – fax 0522 454634
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I viaggi di Benedetto Morini
artistiche: Roma antica, Firenze del Quattrocento, il Tempio di Gerusalemme. Dopo la visita, rientro in città. Cena
libera. Pernottamento in hotel.
Lunedì 31 ottobre – Celio – Ghetto Ebraico
Prima colazione in albergo. Incontro con la guida che ci accompagnerà nell’itinerario previsto per la giornata: Santo
Stefano Rotondo, una delle più antiche chiese cristiane, fu eretta ai tempi di papa Simplicio, tra il 468 ed il 483. La
chiesa paleocristiana, dedicata al diacono e primo martire Santo Stefano, è situata sul Celio, uno dei più alti tra i
sette leggendari colli di Roma. La soluzione architettonica della chiesa, con i suoi tre cerchi concentrici e la forma a
croce greca, la fa assomigliare alla basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Proprio considerando la forma così
particolare della chiesa, già nel X secolo si era pensato che essa in origine fosse il tempio della divinità pagana
Faunus o dell’imperatore Claudio, e che nei primi tempi della cristianità fosse stata dedicata al primo martire,
analogamente al più conosciuto, e anch’esso rotondo, Pantheon. Le domus romane del Celio sottostanti la basilica
dei Santi Giovanni e Paolo, alle pendici del Celio, sul Clivo di Scauro tra il Colosseo e il Circo Massimo, sono state
aperte al pubblico nel 2002. Insieme agli Scavi di San Clemente rappresentano uno dei luoghi più affascinanti della
Roma sotterranea per la straordinarietà dello stato di conservazione degli ambienti affrescati e per l’altissimo
valore artistico e di interesse religioso del sito. Le domus, note anche come la casa dei martiri Giovanni e Paolo,
racchiudono oltre quattro secoli di storia e testimoniano il passaggio e la convivenza tra paganesimo e
cristianesimo. I vasti ambienti affrescati, in origine botteghe e magazzini di un edifico popolare a più piani (insula),
furono infatti trasformati nel corso del III sec. d.C. in un’elegante domus. Al loro interno è possibile ammirare alcuni
tra gli affreschi più belli di età tardo-antica. La basilica di S.Clemente, che sorge a circa 400 metri dal Colosseo, in via
di S.Giovanni in Laterano. Qui abbiamo la possibilità di ripercorrere tre periodi storici: al livello della strada c'è una
chiesa (quella attuale) che risale ai tempi di Pasquale II (XII secolo); sotto giace una chiesa del IV secolo e sotto
ancora vi sono i resti di antichi edifici romani.
Pranzo in ristorante.
Il pomeriggio sarà dedicato alla visita della Sinagoga e del Ghetto Ebraico. La Sinagoga, o il Tempio, come è chiamata
dagli ebrei romani, testimonia la riconquistata cittadinanza della comunità israelitica dopo l’onta del ghetto.
Costruita nel 1904 da architetti non ebrei dato che la comunità non aveva ancora diritto ad avere architetti propri. E'
frequentata praticamente dalla quasi totalità degli ebrei romani, sebbene a Roma vi siano almeno altre cinque
sinagoghe minori in altri Rioni. Lo stile della Sinagoga è un misto di Liberty e Arte Babilonese, con esplicito richiamo
alla derivazione medio-orientale della religione ebraica e allo stile in voga all’epoca della fabbrica. Non presenta
immagini ma esclusivamente simboli; le numerose scritte in ebraico sono quasi tutte tratte dalla Scrittura e
contribuiscono a esaltare la sacralità della Sinagoga di Roma. Il ghetto di Roma è considerato il più antico del mondo
occidentale. Fu il papa Paolo IV ad ordinarne la costruzione nel 1555 revocando tutti i diritti concessi agli ebrei
romani e dotandolo, originariamente, di soli due accessi per entrare ed uscire. La vita per gli ebrei era molto dura ed
era sottoposta ad una serie di obblighi e divieti: obbligo di risiedere all’interno del ghetto e di portare sempre con se
un segno distintivo di appartenenza alla comunità ebraica, proibizione di esercitare ogni tipo di commercio ad
eccezione di stracci e vestiti e di possedere beni immobili. Gli ebrei fecero di necessità virtù diventando, grazie anche
a questi divieti, scaltri commercianti di abbigliamento e abili uomini d’affari nel campo dei prestiti. All’alba del 16
ottobre 1943 i nazisti circondarono il quartiere e catturarono oltre 1.000 ebrei prelevandoli a forza dalle loro
abitazioni. Due giorni dopo i prigionieri furono caricati sui vagoni di un treno diretto ad Auschwitz: dei 1.023
deportati solo 16 sopravvissero allo sterminio. Con il passare degli anni il ghetto ha allargato sempre più i propri
confini territoriali fino alla “liberazione” del 1849 quando, a seguito della proclamazione della Repubblica Italiana, fu
abolita la segregazione. Nel 1870 gli ebrei furono equiparati ai cittadini italiani e nel corso degli anni le antiche
stradine e i vecchi edifici furono demoliti per lasciare il posto a nuove costruzioni e alla realizzazione di tre nuove vie:
via del Portico d’Ottavia, via Catalana e via del Tempio. Cena libera e pernottamento in hotel.
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Martedì 1 novembre – Villa Farnesina – Trastevere
Dopo la prima colazione in albergo, alle 9.00 incontro con la guida per la visita di Villa Farnesina, nel cuore di
Trastevere. La villa è una delle più nobili e armoniose realizzazioni del Rinascimento italiano, commissionata ai primi
del cinquecento da Agostino Chigi a Baldassarre Peruzzi, e affrescata con dipinti ispirati ai miti classici da Raffaello,
Sebastiano del Piombo, Giovanni da Udine, Giovanni Bazzi detto il Sodoma, Giulio Romano e Giovan Francesco
Penni. Proseguiamo con la visita del quartiere di Trastevere: strade acciottolate, trattorie sempre aperte, palazzi
ricoperti di edera, bar e locali con il patio, viuzze in cui perdersi, piccoli birrifici, la vista sul fiume. Trastevere però
non è solo il quartiere Bohemien di Roma. Il rione è ricco di luoghi d’interesse, tesori nascosti, scorci dell’antica
Roma: la famosa Basilica di Santa Maria nella piazza omonima con i suoi mosaici ed affreschi medievali: un autentico
gioiello. Fuori, al centro della piazza, si trova una delle più antiche fontane di Roma. Restaurata numerose volte è
alimentata dall'Acqua Paola, che si narra dissetò i trasteverini prima dell'avvento della rete idrica cittadina.
Continuando per via della Paglia, si incontra un altro meraviglioso scorcio in piazza di Sant'Egidio, sede del Museo di
Roma in Trastevere, dedicato agli aspetti folcloristici della città. E ancora la Chiesa di Santa Maria della Scala in onore
della Vergine o Piazza San Calisto con i suoi locali e ristoranti nelle vicinanze; Piazza Sonnino dove si trova la Chiesa di
San Crisogono e la Chiesa di Sant'Agata, fino alla suggestiva Piazza Giacchino Belli, dedicata al poeta romanesco.
Pranzo in ristorante a Trastevere. Pomeriggio libero.
Rientro in hotel per recuperare i bagagli. Appuntamento in hotel alle 17.00 per il trasferimento in stazione.
Partenza con treno alta velocità alle 18.05 e arrivo alla stazione AV di Reggio alle 20.42
Quota di partecipazione:
Supplemento camera singola:
La quota comprende:
 Viaggio in treno a/r Alta Velocità
 3 Pernottamenti e prime colazioni in hotel 3*
 4 pranzi in ristorante (bevande incluse)
 Ingressi e visite guidata ove previste
 Trasporti con mezzi locali (metro, bus)
 Tassa di soggiorno
 Assicurazione medico bagaglio
 Accompagnatore dell’agenzia
€ 445,00 (minimo 20 partecipanti)
€ 90,00
La quota non comprende:
● extra di carattere personale
● Quanto non indicato alla voce:”La quota
comprende”
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