L`attrice Claudia Pandolfi, molestata da un paparazzo si ribella e

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L`attrice Claudia Pandolfi, molestata da un paparazzo si ribella e
Voci dal Sud
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AnnoVI° nr. 5 Maggio 2010
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A l t a r e...
L’attrice Claudia Pandolfi, molestata da un
paparazzo si ribella e viene trascinata
dall’auto di questi per parecchi metri
La Bella e popolare attrice è stata abbandonata sull’asfalto dall’investitore
(recidivo!) è stata ricoverata d’urgenza in ospedale ed operata.
Bruno Ruggiero - Gazzetta del Sud
ROMA - «Claudia è una persona molto forte, capace
di reagire e sdrammatizzare: sta bene, è sveglia e ha parlato con i familiari venuti a visitarla».
L’agente di Claudia Pandolfi, l’attrice ricoverata in chirurgia d’urgenza al Policlinico Umberto I dopo essere stata
trascinata per alcuni metri dall’auto di un “paparazzo”,
descrive lo stato d’animo della vittima di questa assurda
storia da deriva della “Dolce vita”.
Il punto di vista dei medici si esprime nel linguaggio del
bollettino diramato nella tarda mattina di ieri dalla direzione sanitaria della città-ospedale: «Le condizioni di Claudia Pandolfi sono stabili, la paziente rimane in prognosi
riservata, ma attualmente non è in pericolo di vita».
Operata giovedì sera per drenare alcune fonti di versamento interno al torace causate dalla violenta caduta con
relativa frattura di due costole, la popolare interprete di
“fiction” all’italiana come “Un medico in famiglia” e “Distretto di Polizia” pare non abbia perso il suo sorriso,
circondata da mazzi di fiori e tanta solidarietà.
Si mette male, invece, per Mauro Terranova, il
fotoreporter di 46 anni protagonista del «fattaccio».
Il pm Andrea Mosca ha chiesto al gip di convalidare
l’arresto di Terranova con detenzione in carcere.
Nell’istanza l’accusa ha ipotizzato il reato di lesioni gravissime, con l’ulteriore aggravante di aver messo a rischio
l’incolumità dell’attrice e aver fatto uso di un’arma impropria qual è la pistola elettrica e lo spray al peperoncino
spruzzato sul volto della «star» che aveva inseguito il
“paparazzo” e protestava vivacemente per le foto «carpite» mentre si trovava in un negozio con un’altra persona.
Sulla richiesta di convalida il gip si pronuncerà entro 48
ore dal fermo.
Contro Terranova, oltre al racconto della vittima, le parole di due testimoni.
D’altra parte, la cronaca nera delle notti romane segnala che lo stesso fotografo, nel gennaio 2007, era già incappato
in un «incidente del mestiere»: fu picchiato assieme a un collega dal cantante napoletano Gigi D’Alessio dopo essersi
appostato davanti alla sua villa nel quartiere residenziale dell’ Olgiata.
Il nuovo episodio è successo giovedì intorno alle 17, in piazza Vescovio, nella zona est di Roma.
L’attrice, secondo il racconto del “paparazzo”, era in un negozio con un’altra persona, e lui ha cominciato a scattare
fotografie.
Lei se n’è accorta e l’ha rincorso: ne è nata una lite, poi il fotografo è partito con la sua “Micra”, trascinandola.
I carabinieri della Compagnia Salario-Parioli e della Stazione di viale Libia, avvertiti da numerose telefonate di passanti,
hanno cominciato a cercare quell’auto scura: ma è stato lo stesso Terranova a chiamare il 113 prima di andare al
Commissariato Vescovio.
Voleva denunciare la Pandolfi per aggressione: “lei era una furia”, dirà l’avvocato dello studio Mennella, che aveva già
difeso il fotografo nella causa con D’Alessio.
L’attrice è stata soccorsa da alcune persone in transito e trasportata con un’ambulanza in «codice giallo» al Policlinico
Umberto I°.
In pochi minuti al pronto soccorso sono arrivati i familiari: la madre, la sorella più piccola, Enrica, e Roberto Angelini,
il musicista con cui l’attrice ha una relazione dal 2001 dalla quale nel 2006 è nato un figlio.
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Anno VI° nr. 5 Maggio 2010
... e contraltare
I legali del paparazzo Terranova:
‘’Si è solo difeso’’
E’ stato liberato, ma deve rimanere reperibile nell’ambito comunale
Yahoo Notizie
Roma (Adnkronos) - Sarà rilasciato in giornata (n.d.r.:
24Aprile) il fotoreporter Mauro Terranova, accusato del
ferimento dell’attrice Claudia Pandolfi.
Il GIP Carmine Castaldo ha però convalidato per il
paparazzo il fermo, disponendo l’obbligo di dimora nel comune di residenza.
Aconfermarlo i legali Vittorio Mennella e Gianluca Benedetti al termine dell’udienza nel carcere di Regina Coeli,
dove è detenuto il fotografo.
“Terranova ha subito un’aggressione da Claudia
Pandolfi.
Chiaramente ci dispiace che si sia fatta male, ma ha
avuto una reazione quanto meno veemente”, spiega
Mennella.
Il Pubblico Ministero Andrea Mosca ha ipotizzato per il
fotoreporter il reato di lesioni gravissime aggravate per aver
determinato il pericolo di vita per l’attrice e dall’uso di un’arma impropria quale lo spray al peperoncino spruzzato sul
volto della Pandolfi.
“La Pandolfi voleva indietro le fotografie o la macchina fotografica -ha spiegato Mennella- e ha introdotto il
braccio nell’abitacolo, colpendo Terranova con dei pugni.
E’ vero che non lo ha ferito ma lui per evitare conseguenze ha tentato di fuggire con il veicolo”.
L’episodio è avvenuto giovedì pomeriggio tra via di
Priscilla e piazza Vescovio a Roma dove l’attrice stava passeggiando in compagnia di alcuni amici, quando si è accorta che qualcuno le stava scattando delle foto.
A quel punto l’attrice ha deciso di rincorrere il paparazzo
che è fuggito salendo in macchina.
Nel tentativo di recupere gli scatti l’attrice si è
aggrappata allo sportello dell’auto venendo trascinata dall’auto in moto per alcuni metri.
Per le lesioni subite al torace la Pandolfi è ancora ricoverata al Policlinico Umberto I° a Roma ove è stata operata
per tamponare un fenomeno emorragico e per la frattura di
due costole.
“E’ stato Terranova ad avvertire le forze dell’ordine ha aggiunto Gianluca Benedetti altro legale del paparazzo.
Inoltre l’uso dello spray al peperoncino deve essere
analizzato con attenzione.
Infatti gran parte della sostanza urticante, essendo quasi
chiuso l’abitacolo è tornata indietro provocandogli un’irritazione degli occhi, e non permettendogli di accorgersi
che la Pandolfi era ancora aggrappata all’interno
dell’abitacolo con la mano quando ha ripreso la marcia
dell’automobile”.
(n.d.r.: se non era in condizione di vedere la Pandolfi
ad un metro di distanza aggrappata allo sportello, come
ha fatto a guidare e fuggire?)
A proposito del ferimento dell’attrice, il fotografo
Umberto Pizzi commenta all’ADNKRONOS: “Non mi sono
ancora fatto un’idea precisa su ciò che è successo visto
che per il momento si è sentita solamente una campana,
quella della Pandolfi, mentre non ho ancora saputo niente sulla versione del fotografo.
Io conosco bene Mauro Terranova - ha proseguito Pizzi
- non l’ho ancora sentito dopo il fatto, ho stima di lui e
posso dire che è anche un ragazzo abbastanza timido, un
tipo a posto insomma.
Il fatto che portasse con sé una bomboletta spray, che
tra l’altro usano anche le donne, mica solo i
fotografi,(n.d.r.: sarebbe come dire che il fatto che qualcuno usi la pistola non è una aggravante visto che anche
le forze dell’ordine la portano!), è dovuto a quanto accaduto in passato a lui e ad un altro collega, quando vennero aggrediti dall’entourage di un famoso cantante napoletano. (n.d.r.: Questo potrebbe anche significare che il
paparazzo è abituato a dare fastidio oltre il lecito nell’espletare la sua pur legittima attività)
Dopo quanto successo in quell’occasione probabilmente Mauro si è preso un po’ paura. Con questo non voglio
giustificare il suo gesto, ma come tutte le cose anche quest’abitudine ha avuto un inizio, e in questo caso è stata
l’aggressione subita tempo fa.
I Vip chiamano i fotografi quando ne hanno bisogno,
per farsi pubblicità - spiega sempre il fotoreporter.
Quando poi si stufano della loro presenza succedono
queste cose.
Il problema inoltre è che dopo la famosa storia dei
ricatti ora tutti i personaggi celebri sospettano sempre
che dietro ad uno scatto possa trovarsi sempre una specie
di ricattopoli’.
Comunque adesso danno tutti addosso al ragazzo, che
forse avrà anche sbagliato (n.d.r.: ... forse?) - conclude
Pizzi - ma lo ha fatto nel modo in cui ha avuto un colloquio con lei, poteva fermarsi a parlare e invece è successo
quello che è successo.
Io, che non ho mai avuto problemi del genere in tanti
anni di carriera, mi sarei fermato e avrei cercato un colloquio con lei.
Ovviamente mi dispiace tantissimo per ciò che le è successo”.