relazione tecnica PdC aggiorn sett 2013

Transcript

relazione tecnica PdC aggiorn sett 2013
TICHEM S.r.l. (socio unico)
Via Leonardo da Vinci n.17
Turbigo (Mi)
Comune di Ferno (VA)
Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP)
REALIZZAZIONE PIAZZALE A SERVIZIO DELL’ATTIVITA’
PRODUTTIVA CON INSERIMENTO PIATTAFORME DI CARICO E
SCARICO E IMPIANTI TECNOLOGICI.
RELAZIONE TECNICO - ILLUSTRATIVA
TICHEM S.r.l. (socio unico)
Committente e
____________________________
proprietaria
Ing. Candiani Elio
I progettisti
____________________________
Arch. Rolla Elena
____________________________
Settembre 2013
Agg. Settembre 2013
2
Agg. Settembre 2013
Sommario
1
PREMESSA
4
2
CARATTERISTICHE DELLA PROPOSTA PROGETTUALE PRESENTATA AL SUAP
4
2.1
2.2
2.3
2.4
MOTIVAZIONI DELL’INTERVENTO.
LOCALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO
VARIANTE E PARAMETRI URBANISTICI
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
4
5
8
9
3
Agg. Settembre 2013
1
Premessa
La proposta progettuale, presentata allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP)
del Comune di Ferno dalla Ditta Tichem s.r.l. riguarda l’area di cui ai mapp.li 7871-76257623-7619-7621 del fg. 9, posta a nord del fabbricato esistente a destinazione industriale
identificato come “fabbricato B lotto B del PA2 di Via Quarto”, di cui ai mapp.li 7408 sub.
505, Capannone e cabina elettrica, sub. 504 uffici,½ mapp. 7499 del fg. 9 e consiste nella
realizzazione di un piazzale a servizio dell’attività produttiva, l’inserimento di piattaforme
di carico e scarico e di impianti tecnologici.
Le opere da realizzare, insistenti su un’“Area destinata all’esercizio dell’attività agricola
titolo III N.d.P.”, sono in contrasto con la destinazione urbanistica dell’area, come prevista
nel vigente Strumento Urbanistico (P.G.T.), pertanto col procedimento in oggetto si
richiede la variazione urbanistica dell’area, contestuale al rilascio del permesso di costruire
secondo quanto previsto dall’art. 8 del D.P.R. 160/10.
2
2.1
CARATTERISTICHE DELLA PROPOSTA PROGETTUALE
PRESENTATA AL SUAP
Motivazioni dell’intervento.
La proposta progettuale riguarda la formazione di un piazzale al servizio dell’attività
produttiva della ditta TICHEM s.r.l., trasferitasi dal Comune di Turbigo per insediarsi nel
capannone sito in Via Quarto, distinto al mapp. 7408 sub 505 (capannone, area di
pertinenza, cabina elettrica utente) e sub 504 uffici del fg 9 e identificato come lotto B nel
PA2 di Via Quarto.
L’area oggetto del presente intervento, ha una superficie complessiva di mq. 1532,04, è
posta a nord del complesso industriale esistente, avente una superficie totale m2 5026 circa
di cui coperti m2 3055 circa. La ditta Tichem s.r.l. ha acquisito il capannone, edificato con i
P.d.C. 27/05-48/06-21/07 intestate all’Impresa costruzioni edilizie Geom. Giovanni
Tamborini & C. Sas e lo ha adeguato alle proprie esigenze di produzione con i seguenti
titoli abilitativi:
- P.d.C. 08/2008 del 21/11/2008 variante ai P.d.C. 27/05, 48/06 e 21/07
- D.I.A. del 29/01/2009 p.e. 1/2009 ultimazione lavori del P.d.C. 08/2008
- D.i.a. del 19/02/2010 n. 07/2010 Ampliamento modifiche interne ed esterne
- D.i.a del 25/07/2011 n. 28/2011 variante alla P.e. 07/2010.
L’attività svolta nello stabilimento dalla ditta TICHEM s.r.l. è quella di miscelazione
ausiliari chimici per il settore conciario.
L’attuale mercato ha imposto importanti modifiche all’impianto produttivo generale della
ditta, per tale motivo le aree oggetto della presente istanza, acquistate inizialmente per
svolgere una funzione di connessione tra l’area industriale e le zone circostanti, ora
rappresentano l’unica possibilità di ampliamento dell’attività.
Le modifiche al processo produttivo, poste in atto mentre già erano in fase di realizzazione
le opere impiantistiche, hanno comportato un nuovo e diverso reparto inserito nella parte
nord del fabbricato a servizio del quale si è dovuto prevedere uno stoccaggio di materiale
in silos, che per esigenze di prevenzione incendi, sono stati collocati all’esterno del
4
Agg. Settembre 2013
capannone, oltre alla realizzazione di nuovi impianti tecnologici (torri di raffreddamento)
anch’esse da posizionare all’esterno del fabbricato.
L’accesso delle autocisterne ai silos risulta attualmente molto difficoltoso, data l’esigua area
a disposizione che non permette le manovre degli automezzi.
L’unica alternativa resta pertanto quella di poter usufruire dell’area oggetto dell’intervento
proposto che risulta essere il minimo indispensabile per garantire lo scarico delle
autocisterne e la viabilità agli automezzi interessati dallo scarico, oltre ad essere utilizzata
come area di manovra di tutti i mezzi che accederanno all’unità produttiva.
Per le motivazioni sopra esposte, verificata l’assoluta necessità di utilizzo dell’area, che
data la sua ubicazione è l’unica che può soddisfare le necessità dell’azienda, pena il
mancato raggiungimento degli obiettivi di produzione con la conseguente vanificazione
degli investimenti finanziari sostenuti ed in atto, la ditta TICHEM srl ha ritenuto
opportuno presentare la presente istanza per la variazione urbanistica al Vigente P.G.T.
dell’area in esame.
2.2
Localizzazione dell’intervento
La proposta progettuale, riguarda la formazione di un piazzale al servizio dell’attività
produttiva della ditta TICHEM s.r.l. sull’adiacente area posta a nord del complesso
industriale esistente, sempre di proprietà della ditta Tichem s.r.l., distinta ai mappali 78717625-7623-7619-7621 del fg.9 del Comune censuario di Ferno. (Figura 1).
Area oggetto della
presente istanza
Complesso industriale
esistente proprietà
Tichem s.r.l.
Figura 1 Estratto mappa del fg. 9 - In rosso le aree di cui ai mapp.li 7871-7625-7623-7619-7621 oggetto di Intervento.
(non in scala)
5
Agg. Settembre 2013
Il lotto è ubicato nella zona nord- ovest del territorio, vicino all’aeroporto di Malpensa.
L’accesso avviene dalla via Quarto, strada secondaria che sfocia nella via A. de Gasperi, di
itinerario urbano principale1. A nord, est, ovest confina con aree agricole, a sud con
l’insediamento industriale, di proprietà Tichem s.r.l.
L’intorno edificato è caratterizzato da una pluralità di destinazioni e funzioni urbane,
ovvero:
- da un’edilizia prettamente industriale; sono presenti molteplici fabbricati e attività sia
produttive che artigianali
- da spazi destinati a standard urbani quali zone a verde, parcheggi e strada
- da un’edilizia residenziale diffusa, sia monofamiliare a bassa densità, che plurifamiliare a
media densità, generalmente dotata di aree verdi pertinenziali.
Figura 2 Inquadramento territoriale dell’area oggetto dell’intervento(fonte geoportale regione Lombardia)
Via Quarto
Figura 3 Foto aerea - in rosso l’area oggetto di intervento. Fonte google Earth
1
Vedi tavola P.G.T. vigente D.P. 8.2 -Sistema della mobilità locale
6
Agg. Settembre 2013
Figura 4 stralcio Foto aerea dell’area in esame (fonte geoportale della Lombardia) In rosso l’area oggetto dell’intervento.
Via Quarto
Ingresso
comune
Ingresso
esclusivo
Aree oggetto di
intervento
Figura 5 Planimetria generale stato di fatto P.A: di via Quarto
7
Agg. Settembre 2013
L’unità produttiva esistente ed insistente sul mapp. 7408 è costituita da un capannone della
superficie di mq. (56.70 x 52.38 )= mq. 2969.95 (filo esterno pareti) con altezza utile media
sotto copertura di mt. 9.00 circa e altezza pareti perimetrali di tamponamento mt. 10.25.
L’area su cui insiste il capannone esistente, compreso nel PA2, LOTTO B, in fase di
ultimazione, comprende nell’intorno a nord ed est, l'interposizione di fasce di vegetazione
naturale con funzione tampone.
Tutte le opere di urbanizzazione previste nel PA sono state da tempo ultimate; anche le reti
tecnologiche, gas, acqua, rete elettrica e rete fognaria acque chiare dei piazzali comuni sono
state realizzate, compreso i relativi allacciamenti.
Il piazzale esterno di proprietà della ditta Tichem srl è da ultimare.
Nell’estratto dell’elaborato P.R. 3.1 del PGT vigente, (Figura 6) si evince la destinazione del
lotto oggetto di intervento, “Area destinata all’esercizio dell’attività agricola titolo III
N.d.P.”, art. 31,32,33; il complesso industriale esistente compreso nel PA2, LOTTO B,
risulta essere compreso nell’ambito “ tessuto urbano consolidato soggetto a particolare
disciplina, aree con funzioni non residenziali” scheda n. 7.
Area oggetto della
presente istanza
Complesso industriale
esistente compreso nel
PA2, LOTTO B.
Figura 6 Estratto tav. P.R. 3.1 del PGT vigente, in blu la localizzazione dell’intervento in variante al PGT.
2.3
Variante e Parametri urbanistici
La variante urbanistica prevede la modifica della destinazione funzionale attuale
dell’area, da “Area destinata all’esercizio dell’attività agricola titolo III N.d.P.” a “Tessuto
urbano consolidato soggetto a particolare disciplina. Aree con funzione non residenziale”,
scheda n. 7 delle N.t.A. del P.g.t. vigente.
I parametri urbanistici della scheda 7 sono:
Rc
2/3
It
0,60 mq/mq o esistente
8
Agg. Settembre 2013
H. Max ammessa =
9.00 mt o esistente
H. Min, ammessa=
4,50 mt
Distanza dai confini
0 o 5 mt
Distanza dai fabbricati 0 o 10 mt
Destinazioni non ammissibili = art. 10 e tabella A delle N.d.P.
attività agricole; residenza ed assimilate alla residenza di cui al punto 1.1 della tabella A
allegata alle presenti norme se superiore ai mq. 150 di Slp per ogni intervento non
residenziale; in ogni caso, è esclusa qualsiasi tipo di residenza, compresi gli alloggi dei
custodi o proprietari, per le aree poste all’interno della curva determinante il vincolo
aeronautico assunta per l’individuazione delle aree oggetto di accordo quadro Malpensa delocalizzazione
Norme particolari
Ove le condizioni dell’edificato lo consentisse, l’insediamento deve prevedere lungo i
confini d’ambito una barriera vegetata . L’area non pavimentata deve essere sistemata a
giardino urbano
Per comprovate esigenze tecnologiche sono ammesse altezze diverse dall’altezza
massima (H max) indicata per gli impianti tecnologici e produttivi degli edifici. In tal
caso si dovrà avere cura di mettere in atto una serie di presidi architettonici-ambientali
atti a mitigare l’impatto ambientale.
2.4
Descrizione dell’intervento
L’area oggetto del presente intervento, di proprietà della Tichem s.r.l., è compresa nel
paesaggio agricolo esistente; confina sui lati est, ovest, nord con aree coltive e si estende su una
superficie reale di mq. 1564,15 di cui mq. 1530,29 sono oggetto di trasformazione urbanistica e i
restanti mq. 29.96, posti fra la recinzione da realizzare sul lato est dell’intervento ed il confine
catastale della proprietà, avranno la destinazione originaria di PGT “Area destinata all’esercizio
dell’attività agricola” titolo III N.d.P.
A sud risulta direttamente collegata all’area su cui insiste il complesso industriale esistente.
L’accesso principale avviene da via Quarto attraverso l’accesso carraio posto sull’area
dell’insediamento principale, via con la quale il lotto su cui insiste il capannone confina verso
ovest.
La recinzione risulterà edificata a confine lungo i lati ovest e nord ed arretrata di m.1,50 dal
confine catastale lungo il lato est.
L’arretramento comporta la demolizione di piccola porzione di recinzione ,esistente sull’angolo
nord-est del sedime annesso al capannone esistente, che verrà ricostruita in prosecuzione della
recinzione da realizzare.
La fascia compresa tra la recinzione ed il confine est rimarrà di proprietà della Tichem srl e sarà
adibita ad uso pubblico per il miglioramento della viabilità della strada consorziale esistente.
L’area oggetto di trasformazione urbanistica ha una superficie di mq. 1530,29; nel progettato
intervento si prevede la formazione di un’area a verde vegetata di mq. 479.07 quale fascia
tampone, a connessione con le aree agricole poste a confine, dove verrà posto a dimora un filare
di carpini (CARPINUS BETULUS), aventi un’altezza di m.3,50 di prima piantumazione a
distanza di circa m. 3.00 l’uno dall’altro, in continuità con la barriera vegetata esistente sul lato
est dell’insediamento della Ditta Tichem s.r.l..
Nel piazzale adibito prevalentemente ad area di manovra, di mq. 1050.23, sono posizionate la
zona di scarico delle autobotti adiacente ai silos esterni, la zona di stazionamento dei cassoni
9
Agg. Settembre 2013
chiusi dei rifiuti solidi (carta, plastica e metalli) e la zona per l’installazione di una torre
evaporativa silenziata collegata agli impianti del reparto liquidi, con possibile posizionamento
in futuro di un’altra torre in adiacenza a quella esistente.
Anche sul lato ovest, adiacente alla centrale termica, viene posizionata un’ulteriore zona di
scarico delle autobotti; entrambe le zone di scarico sono delimitate da una canalina di
contenimento, per la raccolta di eventuali sversamenti delle sostanze scaricate.
Nella banchina lato ovest, verranno scaricate le seguenti materie prime liquide sfuse stoccate
nei serbatoi all’interno del magazzino:
- Serbatoio 10 m3 Olio di Colza Raffinato
- Serbatoio 10 m3 Resina Acrilica
- Serbatoio 10 m3 Resina Acrilica
- Serbatoio 10 m3 Resina Acrilica
- Serbatoio 18 m3 Solfocloro Paraffina
- Serbatoio 18 m3 Code Dodecilbenzene
Nella banchina lato nord, verranno scaricate le seguenti materie prime, stoccate nei serbatoi
esterni lato nord del capannone:
- Serbatoio 16 m3 Acido Solforico
- Serbatoio 16 m3 Ammoniaca
- Serbatoio 16 m3 Idrossido di Sodio
- Serbatoio 30 m3 Bisolfito di Sodio in Soluzione
- Serbatoio 30 m3 Olio Vegetale Ossidato
- Serbatoio 30 m3 Olio di Pesce Ossidato
- Serbatoio 30 m3 Estere Metilico
L’attività è soggetta al rispetto delle norme contenute nel R.R. 4 del 24/03/2006 in quanto,
essendo i piazzali scolanti di superficie maggiore di mq. 2000 e trattandosi di un’industria
chimica, rientra nelle casistiche di cui art. 3 comma 1, lett. a- n. 2. Pertanto, visto in particolare
l’art. 5 comma 1 del suddetto Regolamento, che recita “tutte le superfici scolanti di cui all’art. 3
devono essere impermeabili”, tutto piazzale viene realizzato pavimentazione impermeabile in
calcestruzzo.
Tutte le superfici scolanti saranno mantenute in condizioni di pulizia tali da evitare
l’inquinamento delle acque di prima pioggia e di lavaggio. Nel caso di sversamenti accidentali,
la pulizia delle superfici interessate sarà eseguita immediatamente, a secco o con idonei
materiali inerti assorbenti; i materiali derivanti da tali operazioni saranno smaltiti
congiuntamente ai rifiuti derivanti dall’attività svolta.2
Tutta la rete fognaria di scarico proveniente dai reparti interni al capannone, che raccoglie
eventuali perdite di sostanze utilizzate o prodotte e stoccate all’interno del capannone, l’acqua
di lavaggio dei fusti, lo scarico dei piccoli bottali installati per il testaggio dei prodotti finiti, lo
scarico dei lavelli installati nei laboratori di analisi e la rete esterna nella quale posso confluire
eventuali reflui provenienti dalle operazioni di scarico nelle banchine esterne, è collegata ad un
serbatoio interrato di stoccaggio di liquidi inquinanti mediante tubazioni in PEAD saldato.
Le tubazioni di connessione interrate tra il pozzetto di raccolta acqua di lavaggio
impermeabilizzato contenente le pompe di sollevamento ed il serbatoio interrato sono dotate di
incamiciatura, prevedendo il recupero di eventuali perdite mediante un sistema di drenaggio in
apposito pozzetto impermeabile. (art. 2.2.10 R.L.I. tipo.)
2
R.R. Lombardia 04/06, art. 8comma 1-2-3
10
Agg. Settembre 2013
Il serbatoio di stoccaggio dei reflui inquinanti, cilindrico a doppia parete con capienza di mc 40,
da interro, è realizzato in conformità al D.M. 29/11/2002 CE, con entrambe le pareti in
vetroresina, resistenti a sollecitazioni metalliche e alle corrosioni; è provvisto di pozzetto
antispandimento, passo d’uomo e rilevatore automatico di perdite elettronico oltre che di un
dispositivo di sovrappieno del liquido atto ad interrompere automaticamente il flusso dello
stesso al raggiungimento di non più del 90% della capacità geometrica del serbatoio. Sarà
conforme a quanto prescritto dall’art. 2.2.9 del R.L.I. tipo vigente e dalle “ Linee guida serbatoi
interrati” dell’ARPA.
Il serbatoio sarà dotato di una targa sulla quale verranno riportati i dati identificativi del
serbatoio e delle sostanze contenute.
Le acque meteoriche provenienti dalle piattaforme di scarico delle autocisterne poste a ovest e a
nord, sono convogliate, tramite le canalette perimetrali, in un pozzetto (denominato C nella
tavola dello schema fognatura allegata alla presente) dal quale si diramano due condotti, l’uno
collegato alla rete delle acque meteoriche esistente e l’altro alla rete industriale che confluisce
nel serbatoio interrato.
Prima di iniziare le operazioni di scarico l’operatore metterà in atto una specifica procedura
predisposta dalla ditta Tichem, che prevede la chiusura della saracinesca installata sul condotto
che collega il pozzetto alla rete delle acque meteoriche in modo che accidentali spandimenti di
sostanze nocive siano convogliati esclusivamente nel serbatoio interrato. I reflui accumulati nel
serbatoio di stoccaggio sono prelevati e smaltiti da ditte autorizzate. Non vengono pertanto
scaricate in fognatura acque reflue di tipo industriale. Nelle restanti aree del piazzale non è
previsto l’accatastamento o il deposito dei prodotti in soluzione liquida.
La rete fognaria del piazzale, da realizzarsi, è collegata alla rete delle acque meteoriche già
esistente che confluisce in un pozzetto di separazione e da qui in una vasca di accumulo delle
prime piogge. Le acque di prima pioggia sono quindi convogliate alla rete delle acque reflue e
della fognatura pubblica esistente di PL, mentre le acque di II° pioggia vengono immesse nei
pozzi perdenti esistenti
A monte e a valle di ogni recapito sono previsti pozzetti di campionamento.
Si specifica che l’allaccio della rete fognaria delle acque meteoriche, prime piogge, pozzi perdenti ecc. e
delle acque reflue dei servizi igienici oltre che l'allacciamento alla rete fognaria comunale, sono
esistenti e comuni per tutto il comparto; realizzati dal precedente proprietario in fase di
esecuzione delle opere di P.L. secondo lo schema allegato ai P.d.C. 27/05 - 48/06 - 21/07 e alla
richiesta di allacciamento, ed in conformità alle normative e regolamenti comunali vigenti alla
data di realizzazione.
Lo scarico in fognatura dei reflui provenienti dall’insediamento di proprietà della ditta Tichem
srl, avviene nel rispetto delle norme tecniche, delle prescrizioni regolamentari e dei valori limite
di emissione adottate dal gestore del servizio idrico e approvati dall’Autorità d’Ambito, nonchè
dal D.lgs 152/06.
Sarà installato un serbatoio di raccolta delle acque piovane provenienti da parte dei pluviali
esistenti sul lato nord del fabbricato a scopo irriguo.
La vasca è in materiale plastico di tipo monolitico, provvista di filtro, con ingresso acqua troppo
pieno e pompa sommersa di sollevamento automatica.
L’acqua recuperata è destinata all’irrigazione delle aree verdi poste sul lato nord del piazzale.
Lo scarico in esubero verrà immessa in pozzo perdente.
In sintesi le opere edilizie contemplate dal progetto sono le seguenti:
11
Agg. Settembre 2013
o demolizione della recinzione esistente sul lato nord dell’insediamento e del verde realizzato
lungo tale tratto in conformità ai titoli abilitativi conseguenti all’approvazione del piano di
Lottizzazione di Via Quarto Lotto B;
o Sculturamento e sbancamento dell’area interessata dall’intervento;
o riempimento con mista naturale di cava;
o formazione di recinzione avente le caratteristiche di quella esistente su Via Quarto lungo i
confini nord, est e ovest del piazzale;
o formazione di area a verde vegetata, delimitata da cordoli in calcestruzzo prefabbricati
lungo in confini nord, est, ovest;
o esecuzione di pavimentazione impermeabile in cls del piazzale;
o posa serbatoio interrato di stoccaggio di liquidi inquinanti;
o realizzazione di rete fognaria di scarico delle acque meteoriche del piazzale;
o Installazione di un serbatoio per la raccolta delle acque piovane di copertura e di pozzo
perdente per lo scarico delle acque in esubero.
Barriera vegetata da
inserire
PIAZZALE IN PROGETTO A
SERVIZIO DELL’ATTIVITA’
Barriera
vegetata
esistente
Via Quarto
COMPLESSO
INDUSTRIALE ESISTENTE
PROPRIETA’ TICHEM
S.r.l. Lotto B del P.L. di
via Quarto
Figura 7 Inserimento del progetto nel contesto (ortofoto)
12
Agg. Settembre 2013
Verifica parametri urbanistici
1
SUPERFICIE FONDIARIA dell’area in progetto
2
R.C. AMMISSIBILE
3
INDICE DI UTILIZZAZIONE TERRITORIALE AMMISSIBILE
4
SUPERFICIE SCOPERTA DRENANTE MINIMA RICHIESTA
mq
mq
mq
1530,29
1530,29
1532,04
x
x
x
2/3
0,6 mq/mq
15%
= Mq
1530,29
= mq
1020,19
= mq
918,17
= mq
229,54
La superficie dell’area a verde individuata nel progetto, di mq. 479,07 è superiore a quella
calcolata come somma dell’area a verde esistente e rimossa internamente al lotto B e
dell’area a verde pari al quindici per cento della superficie totale oggetto dell’intervento.
In generale è verificata l’area a verde e drenante di competenza riferita al Lotto B del PA2 e
dell’area in progetto. (Vedi calcoli urbanistici allegati al P.d.C.)
Nel progettato intervento non vengono realizzate superfici coperte.
E’ prevista lungo i confini, una barriera vegetata, con messa a dimora di specie arboree ed
arbustive autoctone.
L’area non pavimentata è sistemata a verde.
13
TICHEM S.r.l. (socio unico)
Via Leonardo da Vinci n.17
Turbigo (Mi)
Comune di Ferno (VA)
Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP)
REALIZZAZIONE PIAZZALE A SERVIZIO DELL’ATTIVITA’
PRODUTTIVA CON INSERIMENTO PIATTAFORME DI CARICO E
SCARICO E IMPIANTI TECNOLOGICI.
RELAZIONE TECNICO - ILLUSTRATIVA
TICHEM S.r.l. (socio unico)
Committente e
____________________________
proprietaria
Ing. Candiani Elio
I progettisti
____________________________
Arch. Rolla Elena
____________________________
Settembre 2013
Agg. Settembre 2013
2
Agg. Settembre 2013
Sommario
1
PREMESSA
4
2
CARATTERISTICHE DELLA PROPOSTA PROGETTUALE PRESENTATA AL SUAP
4
2.1
2.2
2.3
2.4
MOTIVAZIONI DELL’INTERVENTO.
LOCALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO
VARIANTE E PARAMETRI URBANISTICI
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
4
5
8
9
3
Agg. Settembre 2013
1
Premessa
La proposta progettuale, presentata allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP)
del Comune di Ferno dalla Ditta Tichem s.r.l. riguarda l’area di cui ai mapp.li 7871-76257623-7619-7621 del fg. 9, posta a nord del fabbricato esistente a destinazione industriale
identificato come “fabbricato B lotto B del PA2 di Via Quarto”, di cui ai mapp.li 7408 sub.
505, Capannone e cabina elettrica, sub. 504 uffici,½ mapp. 7499 del fg. 9 e consiste nella
realizzazione di un piazzale a servizio dell’attività produttiva, l’inserimento di piattaforme
di carico e scarico e di impianti tecnologici.
Le opere da realizzare, insistenti su un’“Area destinata all’esercizio dell’attività agricola
titolo III N.d.P.”, sono in contrasto con la destinazione urbanistica dell’area, come prevista
nel vigente Strumento Urbanistico (P.G.T.), pertanto col procedimento in oggetto si
richiede la variazione urbanistica dell’area, contestuale al rilascio del permesso di costruire
secondo quanto previsto dall’art. 8 del D.P.R. 160/10.
2
2.1
CARATTERISTICHE DELLA PROPOSTA PROGETTUALE
PRESENTATA AL SUAP
Motivazioni dell’intervento.
La proposta progettuale riguarda la formazione di un piazzale al servizio dell’attività
produttiva della ditta TICHEM s.r.l., trasferitasi dal Comune di Turbigo per insediarsi nel
capannone sito in Via Quarto, distinto al mapp. 7408 sub 505 (capannone, area di
pertinenza, cabina elettrica utente) e sub 504 uffici del fg 9 e identificato come lotto B nel
PA2 di Via Quarto.
L’area oggetto del presente intervento, ha una superficie complessiva di mq. 1532,04, è
posta a nord del complesso industriale esistente, avente una superficie totale m2 5026 circa
di cui coperti m2 3055 circa. La ditta Tichem s.r.l. ha acquisito il capannone, edificato con i
P.d.C. 27/05-48/06-21/07 intestate all’Impresa costruzioni edilizie Geom. Giovanni
Tamborini & C. Sas e lo ha adeguato alle proprie esigenze di produzione con i seguenti
titoli abilitativi:
- P.d.C. 08/2008 del 21/11/2008 variante ai P.d.C. 27/05, 48/06 e 21/07
- D.I.A. del 29/01/2009 p.e. 1/2009 ultimazione lavori del P.d.C. 08/2008
- D.i.a. del 19/02/2010 n. 07/2010 Ampliamento modifiche interne ed esterne
- D.i.a del 25/07/2011 n. 28/2011 variante alla P.e. 07/2010.
L’attività svolta nello stabilimento dalla ditta TICHEM s.r.l. è quella di miscelazione
ausiliari chimici per il settore conciario.
L’attuale mercato ha imposto importanti modifiche all’impianto produttivo generale della
ditta, per tale motivo le aree oggetto della presente istanza, acquistate inizialmente per
svolgere una funzione di connessione tra l’area industriale e le zone circostanti, ora
rappresentano l’unica possibilità di ampliamento dell’attività.
Le modifiche al processo produttivo, poste in atto mentre già erano in fase di realizzazione
le opere impiantistiche, hanno comportato un nuovo e diverso reparto inserito nella parte
nord del fabbricato a servizio del quale si è dovuto prevedere uno stoccaggio di materiale
in silos, che per esigenze di prevenzione incendi, sono stati collocati all’esterno del
4
Agg. Settembre 2013
capannone, oltre alla realizzazione di nuovi impianti tecnologici (torri di raffreddamento)
anch’esse da posizionare all’esterno del fabbricato.
L’accesso delle autocisterne ai silos risulta attualmente molto difficoltoso, data l’esigua area
a disposizione che non permette le manovre degli automezzi.
L’unica alternativa resta pertanto quella di poter usufruire dell’area oggetto dell’intervento
proposto che risulta essere il minimo indispensabile per garantire lo scarico delle
autocisterne e la viabilità agli automezzi interessati dallo scarico, oltre ad essere utilizzata
come area di manovra di tutti i mezzi che accederanno all’unità produttiva.
Per le motivazioni sopra esposte, verificata l’assoluta necessità di utilizzo dell’area, che
data la sua ubicazione è l’unica che può soddisfare le necessità dell’azienda, pena il
mancato raggiungimento degli obiettivi di produzione con la conseguente vanificazione
degli investimenti finanziari sostenuti ed in atto, la ditta TICHEM srl ha ritenuto
opportuno presentare la presente istanza per la variazione urbanistica al Vigente P.G.T.
dell’area in esame.
2.2
Localizzazione dell’intervento
La proposta progettuale, riguarda la formazione di un piazzale al servizio dell’attività
produttiva della ditta TICHEM s.r.l. sull’adiacente area posta a nord del complesso
industriale esistente, sempre di proprietà della ditta Tichem s.r.l., distinta ai mappali 78717625-7623-7619-7621 del fg.9 del Comune censuario di Ferno. (Figura 1).
Area oggetto della
presente istanza
Complesso industriale
esistente proprietà
Tichem s.r.l.
Figura 1 Estratto mappa del fg. 9 - In rosso le aree di cui ai mapp.li 7871-7625-7623-7619-7621 oggetto di Intervento.
(non in scala)
5
Agg. Settembre 2013
Il lotto è ubicato nella zona nord- ovest del territorio, vicino all’aeroporto di Malpensa.
L’accesso avviene dalla via Quarto, strada secondaria che sfocia nella via A. de Gasperi, di
itinerario urbano principale1. A nord, est, ovest confina con aree agricole, a sud con
l’insediamento industriale, di proprietà Tichem s.r.l.
L’intorno edificato è caratterizzato da una pluralità di destinazioni e funzioni urbane,
ovvero:
- da un’edilizia prettamente industriale; sono presenti molteplici fabbricati e attività sia
produttive che artigianali
- da spazi destinati a standard urbani quali zone a verde, parcheggi e strada
- da un’edilizia residenziale diffusa, sia monofamiliare a bassa densità, che plurifamiliare a
media densità, generalmente dotata di aree verdi pertinenziali.
Figura 2 Inquadramento territoriale dell’area oggetto dell’intervento(fonte geoportale regione Lombardia)
Via Quarto
Figura 3 Foto aerea - in rosso l’area oggetto di intervento. Fonte google Earth
1
Vedi tavola P.G.T. vigente D.P. 8.2 -Sistema della mobilità locale
6
Agg. Settembre 2013
Figura 4 stralcio Foto aerea dell’area in esame (fonte geoportale della Lombardia) In rosso l’area oggetto dell’intervento.
Via Quarto
Ingresso
comune
Ingresso
esclusivo
Aree oggetto di
intervento
Figura 5 Planimetria generale stato di fatto P.A: di via Quarto
7
Agg. Settembre 2013
L’unità produttiva esistente ed insistente sul mapp. 7408 è costituita da un capannone della
superficie di mq. (56.70 x 52.38 )= mq. 2969.95 (filo esterno pareti) con altezza utile media
sotto copertura di mt. 9.00 circa e altezza pareti perimetrali di tamponamento mt. 10.25.
L’area su cui insiste il capannone esistente, compreso nel PA2, LOTTO B, in fase di
ultimazione, comprende nell’intorno a nord ed est, l'interposizione di fasce di vegetazione
naturale con funzione tampone.
Tutte le opere di urbanizzazione previste nel PA sono state da tempo ultimate; anche le reti
tecnologiche, gas, acqua, rete elettrica e rete fognaria acque chiare dei piazzali comuni sono
state realizzate, compreso i relativi allacciamenti.
Il piazzale esterno di proprietà della ditta Tichem srl è da ultimare.
Nell’estratto dell’elaborato P.R. 3.1 del PGT vigente, (Figura 6) si evince la destinazione del
lotto oggetto di intervento, “Area destinata all’esercizio dell’attività agricola titolo III
N.d.P.”, art. 31,32,33; il complesso industriale esistente compreso nel PA2, LOTTO B,
risulta essere compreso nell’ambito “ tessuto urbano consolidato soggetto a particolare
disciplina, aree con funzioni non residenziali” scheda n. 7.
Area oggetto della
presente istanza
Complesso industriale
esistente compreso nel
PA2, LOTTO B.
Figura 6 Estratto tav. P.R. 3.1 del PGT vigente, in blu la localizzazione dell’intervento in variante al PGT.
2.3
Variante e Parametri urbanistici
La variante urbanistica prevede la modifica della destinazione funzionale attuale
dell’area, da “Area destinata all’esercizio dell’attività agricola titolo III N.d.P.” a “Tessuto
urbano consolidato soggetto a particolare disciplina. Aree con funzione non residenziale”,
scheda n. 7 delle N.t.A. del P.g.t. vigente.
I parametri urbanistici della scheda 7 sono:
Rc
2/3
It
0,60 mq/mq o esistente
8
Agg. Settembre 2013
H. Max ammessa =
9.00 mt o esistente
H. Min, ammessa=
4,50 mt
Distanza dai confini
0 o 5 mt
Distanza dai fabbricati 0 o 10 mt
Destinazioni non ammissibili = art. 10 e tabella A delle N.d.P.
attività agricole; residenza ed assimilate alla residenza di cui al punto 1.1 della tabella A
allegata alle presenti norme se superiore ai mq. 150 di Slp per ogni intervento non
residenziale; in ogni caso, è esclusa qualsiasi tipo di residenza, compresi gli alloggi dei
custodi o proprietari, per le aree poste all’interno della curva determinante il vincolo
aeronautico assunta per l’individuazione delle aree oggetto di accordo quadro Malpensa delocalizzazione
Norme particolari
Ove le condizioni dell’edificato lo consentisse, l’insediamento deve prevedere lungo i
confini d’ambito una barriera vegetata . L’area non pavimentata deve essere sistemata a
giardino urbano
Per comprovate esigenze tecnologiche sono ammesse altezze diverse dall’altezza
massima (H max) indicata per gli impianti tecnologici e produttivi degli edifici. In tal
caso si dovrà avere cura di mettere in atto una serie di presidi architettonici-ambientali
atti a mitigare l’impatto ambientale.
2.4
Descrizione dell’intervento
L’area oggetto del presente intervento, di proprietà della Tichem s.r.l., è compresa nel
paesaggio agricolo esistente; confina sui lati est, ovest, nord con aree coltive e si estende su una
superficie reale di mq. 1564,15 di cui mq. 1530,29 sono oggetto di trasformazione urbanistica e i
restanti mq. 29.96, posti fra la recinzione da realizzare sul lato est dell’intervento ed il confine
catastale della proprietà, avranno la destinazione originaria di PGT “Area destinata all’esercizio
dell’attività agricola” titolo III N.d.P.
A sud risulta direttamente collegata all’area su cui insiste il complesso industriale esistente.
L’accesso principale avviene da via Quarto attraverso l’accesso carraio posto sull’area
dell’insediamento principale, via con la quale il lotto su cui insiste il capannone confina verso
ovest.
La recinzione risulterà edificata a confine lungo i lati ovest e nord ed arretrata di m.1,50 dal
confine catastale lungo il lato est.
L’arretramento comporta la demolizione di piccola porzione di recinzione ,esistente sull’angolo
nord-est del sedime annesso al capannone esistente, che verrà ricostruita in prosecuzione della
recinzione da realizzare.
La fascia compresa tra la recinzione ed il confine est rimarrà di proprietà della Tichem srl e sarà
adibita ad uso pubblico per il miglioramento della viabilità della strada consorziale esistente.
L’area oggetto di trasformazione urbanistica ha una superficie di mq. 1530,29; nel progettato
intervento si prevede la formazione di un’area a verde vegetata di mq. 479.07 quale fascia
tampone, a connessione con le aree agricole poste a confine, dove verrà posto a dimora un filare
di carpini (CARPINUS BETULUS), aventi un’altezza di m.3,50 di prima piantumazione a
distanza di circa m. 3.00 l’uno dall’altro, in continuità con la barriera vegetata esistente sul lato
est dell’insediamento della Ditta Tichem s.r.l..
Nel piazzale adibito prevalentemente ad area di manovra, di mq. 1050.23, sono posizionate la
zona di scarico delle autobotti adiacente ai silos esterni, la zona di stazionamento dei cassoni
9
Agg. Settembre 2013
chiusi dei rifiuti solidi (carta, plastica e metalli) e la zona per l’installazione di una torre
evaporativa silenziata collegata agli impianti del reparto liquidi, con possibile posizionamento
in futuro di un’altra torre in adiacenza a quella esistente.
Anche sul lato ovest, adiacente alla centrale termica, viene posizionata un’ulteriore zona di
scarico delle autobotti; entrambe le zone di scarico sono delimitate da una canalina di
contenimento, per la raccolta di eventuali sversamenti delle sostanze scaricate.
Nella banchina lato ovest, verranno scaricate le seguenti materie prime liquide sfuse stoccate
nei serbatoi all’interno del magazzino:
- Serbatoio 10 m3 Olio di Colza Raffinato
- Serbatoio 10 m3 Resina Acrilica
- Serbatoio 10 m3 Resina Acrilica
- Serbatoio 10 m3 Resina Acrilica
- Serbatoio 18 m3 Solfocloro Paraffina
- Serbatoio 18 m3 Code Dodecilbenzene
Nella banchina lato nord, verranno scaricate le seguenti materie prime, stoccate nei serbatoi
esterni lato nord del capannone:
- Serbatoio 16 m3 Acido Solforico
- Serbatoio 16 m3 Ammoniaca
- Serbatoio 16 m3 Idrossido di Sodio
- Serbatoio 30 m3 Bisolfito di Sodio in Soluzione
- Serbatoio 30 m3 Olio Vegetale Ossidato
- Serbatoio 30 m3 Olio di Pesce Ossidato
- Serbatoio 30 m3 Estere Metilico
L’attività è soggetta al rispetto delle norme contenute nel R.R. 4 del 24/03/2006 in quanto,
essendo i piazzali scolanti di superficie maggiore di mq. 2000 e trattandosi di un’industria
chimica, rientra nelle casistiche di cui art. 3 comma 1, lett. a- n. 2. Pertanto, visto in particolare
l’art. 5 comma 1 del suddetto Regolamento, che recita “tutte le superfici scolanti di cui all’art. 3
devono essere impermeabili”, tutto piazzale viene realizzato pavimentazione impermeabile in
calcestruzzo.
Tutte le superfici scolanti saranno mantenute in condizioni di pulizia tali da evitare
l’inquinamento delle acque di prima pioggia e di lavaggio. Nel caso di sversamenti accidentali,
la pulizia delle superfici interessate sarà eseguita immediatamente, a secco o con idonei
materiali inerti assorbenti; i materiali derivanti da tali operazioni saranno smaltiti
congiuntamente ai rifiuti derivanti dall’attività svolta.2
Tutta la rete fognaria di scarico proveniente dai reparti interni al capannone, che raccoglie
eventuali perdite di sostanze utilizzate o prodotte e stoccate all’interno del capannone, l’acqua
di lavaggio dei fusti, lo scarico dei piccoli bottali installati per il testaggio dei prodotti finiti, lo
scarico dei lavelli installati nei laboratori di analisi e la rete esterna nella quale posso confluire
eventuali reflui provenienti dalle operazioni di scarico nelle banchine esterne, è collegata ad un
serbatoio interrato di stoccaggio di liquidi inquinanti mediante tubazioni in PEAD saldato.
Le tubazioni di connessione interrate tra il pozzetto di raccolta acqua di lavaggio
impermeabilizzato contenente le pompe di sollevamento ed il serbatoio interrato sono dotate di
incamiciatura, prevedendo il recupero di eventuali perdite mediante un sistema di drenaggio in
apposito pozzetto impermeabile. (art. 2.2.10 R.L.I. tipo.)
2
R.R. Lombardia 04/06, art. 8comma 1-2-3
10
Agg. Settembre 2013
Il serbatoio di stoccaggio dei reflui inquinanti, cilindrico a doppia parete con capienza di mc 40,
da interro, è realizzato in conformità al D.M. 29/11/2002 CE, con entrambe le pareti in
vetroresina, resistenti a sollecitazioni metalliche e alle corrosioni; è provvisto di pozzetto
antispandimento, passo d’uomo e rilevatore automatico di perdite elettronico oltre che di un
dispositivo di sovrappieno del liquido atto ad interrompere automaticamente il flusso dello
stesso al raggiungimento di non più del 90% della capacità geometrica del serbatoio. Sarà
conforme a quanto prescritto dall’art. 2.2.9 del R.L.I. tipo vigente e dalle “ Linee guida serbatoi
interrati” dell’ARPA.
Il serbatoio sarà dotato di una targa sulla quale verranno riportati i dati identificativi del
serbatoio e delle sostanze contenute.
Le acque meteoriche provenienti dalle piattaforme di scarico delle autocisterne poste a ovest e a
nord, sono convogliate, tramite le canalette perimetrali, in un pozzetto (denominato C nella
tavola dello schema fognatura allegata alla presente) dal quale si diramano due condotti, l’uno
collegato alla rete delle acque meteoriche esistente e l’altro alla rete industriale che confluisce
nel serbatoio interrato.
Prima di iniziare le operazioni di scarico l’operatore metterà in atto una specifica procedura
predisposta dalla ditta Tichem, che prevede la chiusura della saracinesca installata sul condotto
che collega il pozzetto alla rete delle acque meteoriche in modo che accidentali spandimenti di
sostanze nocive siano convogliati esclusivamente nel serbatoio interrato. I reflui accumulati nel
serbatoio di stoccaggio sono prelevati e smaltiti da ditte autorizzate. Non vengono pertanto
scaricate in fognatura acque reflue di tipo industriale. Nelle restanti aree del piazzale non è
previsto l’accatastamento o il deposito dei prodotti in soluzione liquida.
La rete fognaria del piazzale, da realizzarsi, è collegata alla rete delle acque meteoriche già
esistente che confluisce in un pozzetto di separazione e da qui in una vasca di accumulo delle
prime piogge. Le acque di prima pioggia sono quindi convogliate alla rete delle acque reflue e
della fognatura pubblica esistente di PL, mentre le acque di II° pioggia vengono immesse nei
pozzi perdenti esistenti
A monte e a valle di ogni recapito sono previsti pozzetti di campionamento.
Si specifica che l’allaccio della rete fognaria delle acque meteoriche, prime piogge, pozzi perdenti ecc. e
delle acque reflue dei servizi igienici oltre che l'allacciamento alla rete fognaria comunale, sono
esistenti e comuni per tutto il comparto; realizzati dal precedente proprietario in fase di
esecuzione delle opere di P.L. secondo lo schema allegato ai P.d.C. 27/05 - 48/06 - 21/07 e alla
richiesta di allacciamento, ed in conformità alle normative e regolamenti comunali vigenti alla
data di realizzazione.
Lo scarico in fognatura dei reflui provenienti dall’insediamento di proprietà della ditta Tichem
srl, avviene nel rispetto delle norme tecniche, delle prescrizioni regolamentari e dei valori limite
di emissione adottate dal gestore del servizio idrico e approvati dall’Autorità d’Ambito, nonchè
dal D.lgs 152/06.
Sarà installato un serbatoio di raccolta delle acque piovane provenienti da parte dei pluviali
esistenti sul lato nord del fabbricato a scopo irriguo.
La vasca è in materiale plastico di tipo monolitico, provvista di filtro, con ingresso acqua troppo
pieno e pompa sommersa di sollevamento automatica.
L’acqua recuperata è destinata all’irrigazione delle aree verdi poste sul lato nord del piazzale.
Lo scarico in esubero verrà immessa in pozzo perdente.
In sintesi le opere edilizie contemplate dal progetto sono le seguenti:
11
Agg. Settembre 2013
o demolizione della recinzione esistente sul lato nord dell’insediamento e del verde realizzato
lungo tale tratto in conformità ai titoli abilitativi conseguenti all’approvazione del piano di
Lottizzazione di Via Quarto Lotto B;
o Sculturamento e sbancamento dell’area interessata dall’intervento;
o riempimento con mista naturale di cava;
o formazione di recinzione avente le caratteristiche di quella esistente su Via Quarto lungo i
confini nord, est e ovest del piazzale;
o formazione di area a verde vegetata, delimitata da cordoli in calcestruzzo prefabbricati
lungo in confini nord, est, ovest;
o esecuzione di pavimentazione impermeabile in cls del piazzale;
o posa serbatoio interrato di stoccaggio di liquidi inquinanti;
o realizzazione di rete fognaria di scarico delle acque meteoriche del piazzale;
o Installazione di un serbatoio per la raccolta delle acque piovane di copertura e di pozzo
perdente per lo scarico delle acque in esubero.
Barriera vegetata da
inserire
PIAZZALE IN PROGETTO A
SERVIZIO DELL’ATTIVITA’
Barriera
vegetata
esistente
Via Quarto
COMPLESSO
INDUSTRIALE ESISTENTE
PROPRIETA’ TICHEM
S.r.l. Lotto B del P.L. di
via Quarto
Figura 7 Inserimento del progetto nel contesto (ortofoto)
12
Agg. Settembre 2013
Verifica parametri urbanistici
1
SUPERFICIE FONDIARIA dell’area in progetto
2
R.C. AMMISSIBILE
3
INDICE DI UTILIZZAZIONE TERRITORIALE AMMISSIBILE
4
SUPERFICIE SCOPERTA DRENANTE MINIMA RICHIESTA
mq
mq
mq
1530,29
1530,29
1532,04
x
x
x
2/3
0,6 mq/mq
15%
= Mq
1530,29
= mq
1020,19
= mq
918,17
= mq
229,54
La superficie dell’area a verde individuata nel progetto, di mq. 479,07 è superiore a quella
calcolata come somma dell’area a verde esistente e rimossa internamente al lotto B e
dell’area a verde pari al quindici per cento della superficie totale oggetto dell’intervento.
In generale è verificata l’area a verde e drenante di competenza riferita al Lotto B del PA2 e
dell’area in progetto. (Vedi calcoli urbanistici allegati al P.d.C.)
Nel progettato intervento non vengono realizzate superfici coperte.
E’ prevista lungo i confini, una barriera vegetata, con messa a dimora di specie arboree ed
arbustive autoctone.
L’area non pavimentata è sistemata a verde.
13