Ville di lusso sul lago di Garda L`assalto di arabi, russi e cinesi
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Ville di lusso sul lago di Garda L`assalto di arabi, russi e cinesi
Codice cliente: 521082 8 VR Cronaca Verona Nuovi investimenti Sabato 28 Dicembre 2013 Corriere di Verona I tedeschi si allontanano, crescono gli acquisti di dimore prestigiose. E gli stranieri ingrandiscono gli edifici sfruttando le agevolazioni del Piano Casa Vista mozzafiato A sinistra, la villa dell’ex sindaco Carlo Delaini: i nuovi proprietari sono cinesi. A destra, la villa in costruzione dello «sceicco» BARDOLINO — Le nuove frontiere del mercato immobiliare. Sempre più in mano a cinesi, arabi e russi. Bardolino, cartina di tornasole, non sfugge al fenomeno: il paese della sponda veronese del lago di Garda che forse più rappresenta il benessere economico della riviera degli olivi è diventato oggetto del desiderio delle brame straniere. Le ville più esclusive e simboliche se le stanno accaparrando i miliardari dei Paesi che ormai governano l’economia mondiale. Basta tedeschi che per decenni si sono costruiti e comperati mezzo lago di Garda. Adesso loro vendono e scappano verso lidi più conservati. Un esempio per tutti è rappresentato dalla villa che domina dall’alto Bardolino, in località Cà Brusà, situata proprio sul cucuzzolo della collina, alle spalle, per capirci, della nota discoteca Hollywood. Lì è stata ristrutturata e ampliata la villa dell’ex sindaco del paese e, poi, dal 1970 al 1975 di Verona, Carlo Delaini. Ad acquistarla è stato un cinese, il cui logo è in bella mostra sul cancello di ingresso, sul retro della casa. Sul davanti della villa si può quasi toccare con un dito la penisola di Sirmione. Dietro il verde dei campi coltivati a vigneti e olivo. E proprio ai piedi della villa che fu per generazioni della famiglia tra le più in vista del territorio scaligero, si trova un’altra enorme tenuta che si sviluppa in orizzontale sulla collina: una villa anni sessanta, comperata da un potente petroliere del Kuwait, un iraniano presidente di una multinazionale araba. Almandil Abdulaziz Abdulmohse il suo nome: è a capo della compagnia Rafid Group, con sede in Arabia Saudita. Ma ha investito anche in Italia, nelle società Sanco spa e Citco srl, quest’ultima nel settore dei marmi veronesi, con sede a Rivoli e a Cavaion. A Bardolino si fa un gran vociferare di questa dimora da mille e una notte. Il nuovo proprietario lo chiamano lo «sceicco»: ha demolito il vecchio edificio, l’ha ricostruito con stile moderno e con il piano casa lo ha ampliato del 45 per cento. Adesso c’è una villa tutta vetrate, affacciata sul lago e con una vista mozzafiato. Anche la piscina coperta è niente male: vi si potrà nuotare avendo la sensazione di volare sopra le acque azzurre del lago. Intorno lo sbancamento della collina, Ville di lusso sul lago di Garda L’assalto di arabi, russi e cinesi no fruttare dai 3 ai 15 mila euro. Ritorna quindi l’allarme sul Garda, poiché negli anni scorsi si sono già verificati numerosi furti di motori dalle barche ormeggiate nei porti o alle boe circostanti, in diverse località gardesane. E’ dell’aprile di quest’anno, l’arresto della banda composto da tre romeni, con base a Padova, che avevano fatto razzia di motori e di gasolio sulla sponda veronese del lago. Indagine che era iniziata nel giugno del 2012 e che aveva portato i carabinieri, dopo diversi appostamenti notturni, a individuare i romeni nel porto di Bardolino, in flagranza di reato. una grande area, dove con l’autorizzazione della Provincia di Verona, si è realizzata anche una nuova strada di accesso. In paese si racconta anche dell’enorme scavo realizzato sotto terra, dove sarebbe in corso la costruzione di una specie di «harem»: stanze personalizzate con saune e zone fitness per le «concubine dello sceicco». Ma anche i russi non scherzano. A Cisano, in via Campagnola, a pochi passi dall’hotel Caesius di proprietà del sindaco Ivan De Beni, è in costruzione la villa di un russo. Anche lì, sottoterra un’enorme zona relax, con sauna, palestra, piscina. Un terreno che era stato concesso con una variante al piano regolatore dalla precedente amministrazione a un immobiliarista bardolinese, che avrebbe dovuto costruirci la propria casa, con vincolo di non cessione per almeno cinque anni. Vincolo che la Regione Veneto ha considerato illegittimo e quindi tolto dal lotto reso edificabile, con una volumetria di 500 metri cubi. Il privato, così, ha potuto vendere il terreno a un magnate russo, il quale ha trovato «insufficiente» per i suoi bisogni la cubatura concessa e così si è ampliato sotto il giardino. E sono proprio gli immobiliaristi a spiegare come sul Garda siano richiestissime le ville extra lusso e come si vendono ancora i piccoli appartamentini ad uso turistico, (nella fascia di prezzo intorno ai 200 mila euro), mentre tutto il mercato intermedio, quello con metrature residenziali, sia rimasto fermo per la crisi economica. Laconico e polemico il commento del sindaco di Bardolino Ivan De Beni: «Il fenomeno è triste, è un peccato che non ci siano cittadini bardolinesi che possono permettersi di sborsare cifre del genere per acquistare ville così belle e in posizione così prestigiosa. Per la villa dell’arabo ci era stato presentato un progetto con il doppio del volume attuale, noi abbiamo rifiutato e allora si sono avvalsi del Piano casa. Del resto se la Regione Veneto è così pazza da concedere ampliamenti del 45% con una semplice installazione di pannelli fotovoltaici, noi non possiamo farci nulla, possiamo solo prenderne atto». A.Sch. Annamaria Schiano © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Case da sogno, zona harem per le concubine e saune sotterranee ❜❜ Ivan De Beni/1 E’ un peccato che nostri concittadini non possano acquistare queste dimore ❜❜ Ivan De Beni/2 A Cisano La villa in costruzione ìn via Campagnola. I proprietari sono russi (Fotoservizio Sartori/Fotoland) L’allarme Indagano i carabinieri e la polizia nautica Rubati i motori a sei barche nel porto di Pacengo LAZISE — Ritornano i furti di motori dalle barche sul lago di Garda. E ancora una volta è stato preso di mira il porto di Pacengo. Nella notte della vigilia di Natale sono stati sottratti sei motori da altrettante imbarcazioni. I ladri hanno rotto gli ormeggi di quattro fuoribordo, con installati motori da 40 cavalli e di un catamarano che aveva a bordo due motori da 135 cavalli. Rotti gli ormeggi, i ladri hanno portato le barche sulla vicina spiaggia, dove hanno smontato più agevolmente i motori, poi caricati su di un furgone, a bordo del quale sono poi fuggiti. I proprietari sono veronesi e un paio di tedeschi, che come sempre accade, lasciano le proprie imbarcazioni ormeggiate al ripa- ro nei porti per i mesi invernali. Ad avvisare le forze dell’ordine è stato il proprietario di una delle barche, allertato a sua volta da un pescatore che ha visto il natante spiaggiato. Sul posto sono quindi intervenuti i carabinieri di Lazise e la polizia nautica di Peschiera, incaricati ora delle indagini. I motori rubati sono preziosi e sul mercato posso- Gli ampliamenti? Il Piano caso li permette, noi non possiamo che prenderne atto