novembre - Stampa Reggiana
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STAMPA REGGIANA periodico di attualità > cultura > spettacolo > sport - anno XII numero 8 > OTTOBRE-NOVEMBRE 2014 € 2,00 Mauro Severi Costruiamo insieme un Sistema Mediopadano Intervista al nuovo presidente di Unindustria Reggio Emilia POLITICA L’autunno caldo del PD EMERGENZA MALTEMPO L’acqua continua a fare danni VENE E ARTERIE Una nuova struttura all’ASMN, intervista al Dott. Ghirarduzzi SOMMARIO RUBRICHE p. 5 – PRIMO PIANO Il PD è vivo ma non si sente bene di Dario Caselli p. 7 – SOTTOSOPRA Renzi si sta facendo troppi nemici? di Enrico Pirondini SERVIZI - ATTUALITA’ p. 8-11 - NEWS DALL’ESAGONO e non solo p. 12-15 – Costruiamo insieme un Sistema Mediopadano. Intervista a Mauro Severi di Isabella Trovato p. 16 e 17 - Mafie di casa nostra, c’è poco da ridere di Isabella Trovato p. 19 – La nuova Provincia, una roccaforte del PD di Isabella Trovato p. 24 – L’acqua continua a far danni di Antonio Lecci ECONOMIA p. 20 e 21 – Formare i giovani per rilanciare le aziende p. 23 – Economia montana. A trainare è ancora l’agricoltura REGGIO CITTA’: STORIE, EVENTI, COSTUME p. 26 e 27 – REGGIANI ALL’ESTERO A Hong Kong, tra gli studenti in rivolta di Simona Onniboni p. 28 e 29 – REGGIANI ALL’ESTERO New York “tutto e niente” di Riccardo Caselli p. 30 – Dante Alighieri Un monumento per le maestrine d’Italia TERRITORIO p. 31 – Quella strada “non s’ha da fare” di Antonio Lecci p. 32 e 33 – Sgarbi lancia il “Museo della Follia” di Enrico Pirondini p. 34 e 35 - VEGGIA di Casalgrande di Danilo Morini ARTE E CULTURA p. 36 – La tela racconta di Emanuele Filini p. 37 – Viaggio nella storia dell’arte di Monica Baldi SPORT p. 44-46 – A Reggio Emilia c’è sempre più fame di basket di Lorenzo Marcacci p.47 p. 48 e 49 – Mountain Bike. Non è mai troppo tardi di Romano Pezzi SALUTE, PASSIONI, BENESSERE p. 25 – PREVENZIONE Un nastro rosa per contrastare il tumore al seno p. 38 e 39 – SALUTE E PREVENZIONE. Vene e arterie: al Santa Maria una nuova struttura di Simona Onniboni p. 40 e 41 – LIBRI. Autunno in libreria di Giulia Misti p. 42 e 43 – MUSICA. I Migliori anni con Radioerre di Luigi Cocconcelli p. 50 e 51 – L’INDIRIZZO DEL MESE. Da 25 anni portiamo in tavola la tradizione reggiana p. 52 – MODA. Gli oggetti del desiderio a cura di Biancamaria Tirelli p. 53 – LA RICETTA DEL MESE a cura di Paolo Braglia p. 54 e 55 – VERDE E DINTORNI Garden Show di Giuseppe Baldi p. 56 e 57 – ESCURSIONISMO Autunno sull’ Appennino Reggiano a cura del CAI p. 58 e 59 – ROMANZO STORICO Anche i tedeschi hanno i pidocchi di Isabella Trovato p. 61 – IL RACCONTO DEL MESE Politically correct di Franco Zanichelli p. 62 e 63 – AGENDA Appuntamenti dedicati ai più piccoli p. 64-73 – AGENDA Appuntamenti in città, a Teatro e nelle Galleria d’Arte p. 74-82 – EVENTI IN CTTA’ STAMPA REGGIANA Direttore responsabile: GIOVANNI MAZZONI Proprietà: Editoriale Tricolore s.r.l. -Editore: Editoriale Tricolore srl, via Pasteur, 2 - 42122 Reggio Emilia Direzione e Redazione: via Pasteur 2 - 42122 Reggio Emilia Tel. 0522.557893 Fax 0522.557825 e-mail: [email protected] ISSN 2239-5946 Pubblicità: Rete 7 e Editoriale Tricolore Tel. 0522.557893 - fax 0522.557825 Progetto grafico: Corbelli Tiziana - Foto: Stefano Rossi di Foto Artioli - Editoriale Tricolore srl - Stampa: BERTANI & C. - CAVRIAGO (RE) Autorizzazione del Tribunale di Reggio Emilia n. 1157 del 14/02/2006 Poste italiane spa - spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art. 1 comma 1, DCB Reggio Emilia - Iscrizione ROC nr. 4492 del 4/4/1997 3 CO.MAS Srl nasce più di trent’anni fa, occupandosi agli inizi principalmente di assistenza tecnica, manutenzioni e rifacimenti su impianti di sollevamento esistenti, fino a quando la crescente soddisfazione dei clienti e le numerose richieste, hanno generato - a partire dalla fine degli anni ‘80 - la necessità di organizzarsi per lo studio, la progettazione e la realizzazione di impianti di sollevamento completi. Ora CO.MAS è strutturata con un proprio Ufficio Tecnico che utilizza le più avanzate strumentazioni di calcolo e modellazione ed i vari reparti produttivi interni sono dotati di attrezzature di ultima generazione e di personale altamente qualificato, costantemente formato e aggiornato. CO.MAS realizza impianti di sollevamento completi, di qualsiasi portata e tipologia costruttiva : dalle gru a ponte a quelle a cavalletto e a bandiera, oltre a realizzare impianti speciali che soddisfino le specifiche esigenze del cliente e svariate tipologie di attrezzature sottogancio. Ogni prodotto CO.MAS è progettato, costruito e certificato nel rispetto delle vigenti Direttive Comunitarie e l’azienda è in grado di fornire un continuo supporto tecnico e ispettivo per qualsiasi macchina di propria produzione, indipendentemente dall’anno di fabbricazione. Oltre a questo - nell’importante ambito della manutenzione e dell’assistenza post-vendita - CO.MAS è in grado di fornire un servizio puntuale, efficiente e rapido, grazie al proprio personale specializzato e dedicato a questo servizio, attrezzato con un parco mezzi in grado di intervenire con competenza e tempestività sia su propri impianti che su quelli di altri costruttori. Rimanendo nell’ambito del post-vendita - che da sempre costituisce uno dei punti focali della mission aziendale - vengono inoltre proposti dei contratti annuali omni-comprensivi per il controllo periodico e la gestione degli interi parchi macchine della clientela, sollevando in tal modo la stessa dalle varie incombenze di tenuta dei registri di controllo, scadenziari, verifiche ed ispezioni ordinarie e straordinarie, oltre a fornire il proprio supporto alle verifiche periodiche obbligatorie da effettuare con gli enti preposti. Per approfondimenti e contatti: www.comasgru.com [email protected] Tel. 0422.484548 4 primo piano Renzi “liberal” n Il PD è vivo ma non si sente bene Il partito è sempre più leggero e la figura del leader solitario sempre più pesante di Dario Caselli I l Pd è vivo e lotta con noi, anzi governa in ogni luogo: Comuni, Regioni, Stato, Province, ma non erano state abolite? E’ così vivo che non solo governa, ma fa anche l’opposizione, uno penserebbe che Forza Italia sia una forza di contrasto, invece è la corrente renziana occulta, incappucciata (malignano), Verdini ha sostituito Delrio come consigliere del Principe, è il conte zio che sta uccidendo il centrodestra, per proteggere l’amico di famiglia. Gli oppositori veri sono D’Alema, Bersanov e il Civatino. Eppure, mentre scoppia di potere, il partito egemone non scoppia di salute. Alle primarie in Emilia, peraltro un po’ farlocche, hanno votato in pochissimi, neppure tutti gli iscritti, che erano 75000, ma a leggere Repubblica gli iscritti se ne sono andati, da mezzo milione diverranno la metà, se va bene. Il partito è sempre più leggero e la figura del leader solitario, sempre più pesante. Non è solo il problema della berlusconizzazione ad agitare i sonni degli oppositori, è il cambio di li- nea politica. Renzi si sta spostando sempre di più verso inevitabili politiche “liberal”: jobs act, ridimensionamento dei sindacati, fine della concertazione, abbracci con Marchionne, lotta alle rappresentanze, non solo i confederali, ma anche imprenditoriali, con l’invito alle aziende di Stato ad uscire da Confindustria, sottraendo 25 milioni di euro di contributi ad una struttura molto pletorica e perciò molto costosa. Renzi è furbo, ha capito che i partiti, con la diminuzione del finanziamento pubblico, rischiano un eccesso di debolezza, rispetto ai sindacati e pertanto vuole ridurre le risorse anche a loro, vedi il taglio dei permessi e dei contributi ai Caf, che oggi ricevono 400 milioni di euro, non noccioline. Forse il Tartarino di Firenze vuole salvare l’Italia, di sicuro vuole indebolire i poteri alternativi, le sponde a cui si appoggiano i suoi oppositori di destra (pochi) e di sinistra. Il tempo della manovra vera non è anco- ra arrivato, ma il nostro sa che arriverà e vuole avere un consenso plebiscitario, fatto di concessioni e pochi tagli. Il regime è dolce, ma prepara tagli corposi alle pensioni e allo Stato sociale, peraltro attualmente insostenibili e iniqui, come le pensioni di reversibilità per tutti o gli sprechi nella sanità, per non parlare dei troppi privilegi e delle troppe rendite di potere che ammorbano l’Italia. Il percorso dell’austerità è obbligatorio, noi non lo abbiamo neppure iniziato, se non dal lato delle tasse, peraltro il lato sbagliato. Il debito pubblico si ripaga crescendo, l’alternativa è il default, tradotto in italiano: fallimento. Per crescere bisogna tagliare le tasse e quindi la spesa, il resto è fuffa. Bene gli 80 euro, peccato che per darli si vada al 3% di deficit, il governo distribuisce benefit, facendo nuovi debiti a carico delle future generazioni. Il Pd non si sente bene perché il tempo del tassa e spendi sta finendo e con esso la ragione sociale della ditta. n 5 6 sottosopra n Frattura in casa PD Renzi si sta facendo troppi nemici? Il premier di fatto sembra voler rottamare la vecchia guardia per mancanza di risultati di Enrico Pirondini M atteo Renzi è uscito indenne giorni fa dall’agguato che la minoranza gli ha teso in direzione del partito che un tempo (lontano) fu di Togliatti. Avrebbero voluto sbranarlo ma non ci sono riusciti. La direzione Pd ha approvato il documento sulla delega lavoro che include l’abolizione dell’art.18. Punto. D’Alema e Bersani sono tornati a casa con le pive nel sacco, più neri di un prete del Gabon in una notte illune. Baffino ha tentato l’assalto con un rosario di “cattiverie” come quando ha consigliato al Narciso di Firenze “meno spot e meno slogan” ma non ha incantato nessuno. Lo statista piacentino ha fatto ancor peggio. Ha detto: “Noi sull’orlo del baratro non ci andiamo per l’art.18 ma per il metodo Boffo perché se uno dice la sua deve poterla dire senza che gli venga tolta la dignità”. Esagerato. Morale: la Direzione del Pd non li ha seguiti. I vecchi leoni cresciuti nel Pci - gli ultimi due uomini simbolo della “ditta” - hanno perso. E se ne sono andati con quell’aria da martiri che ha stonato parecchio. Ora è bene ricordare che lorsignori sono stati al governo migliaia di giorni ed ancora pontificano nonostante i guai in cui siamo finiti. Il famoso “ventennio berlusconiano” è un mito che va sfatato. Il 3 settembre scorso c’è stato anzi il “sorpasso” storico: tra il 1994 e oggi, Prodi, D’Alema & Co. hanno passato più giorni a Palazzo Chigi rispetto al Cavaliere. Lo ha ricordato pure Roberto Giachetti,vice presidente della Camera. Il solo governo Bersani ha infilato 2.571 giorni, la Bindi 2.158, D’Alema 1.271 ma ha fatto il premier per 552 giorni tra l’ottobre 1998 e l’aprile 2000. Voglio dire: Ulivo, Unione e Pd hanno governato 3.366 giorni,una trentina in più di Pdl e Fi. Renzi di fatto vuole rottamare la vecchia ditta proprio perché non ha combinato granchè. Non a caso pure le truppe di Baffino e Bersani ora vacillano. E questo, a mio avviso, vuol dire due cose: che la scissione del Pd è solo questione di tempo e che le elezioni non sono lontane. La frattura in casa Pd è profonda, umana, rugginosa. Tra i vecchi e il nuovo c’è una antipatia viscerale evidente. Direi insanabile. E senza sbocchi. D’Alema ha 65 anni, Bersani 63. I loro eserciti si stanno squagliando. L’ala post-comunista, dopo aver governato per vent’anni tutti i partiti eredi del Pci (Pds-Ds-Pd) ha cominciato a sgretolarsi con le Primarie (perse da Gianni Cuperlo). Poi sono arrivati Letta e Renzi. Fine della storia. Tutti ora si chiedono. Durerà Renzi? E quanto durerà? Il premier ha nemici dappertutto a cominciare dai dissidenti. E pure il fedelissimo Richetti ha preso le distanze dal premier (“Non è così che si governa”). Le botte da orbi scambiate in direzione hanno lasciato pericolosi bernoccoli. Eppoi ci sono i vecchi sindacati che, benché divisi, sono tignosi e non gradiscono il “labbro di Firenze”. Cgil e Uil sono scettiche sulle aperture del premier, la Cisl no. E’ vero, il Paese non ha bisogno di elezioni anticipate ma di riforme. Epperò è improbabile che passi una riforma radicale del mercato del lavoro. Ergo è notte fonda. Delle due l’una: o Matteo cerca una intesa con Berlusconi (pure su Lavoro e Giustizia) o si va al voto anticipato nel 2015. Ovviamente con una nuova legge elettorale. La gente è stufa di bla-bla (visto che flop i nuovi talk show?), chiede occupazione, pace sociale, dignità, regole condivise. E le chiede con urgenza. Prima che sia troppo tardi. n 7 NEWS dall’esagono e non solo Fatti, storie, notizie Mercato del Contadino Rigenerazione urbana Iter più snelli e semplificati Diventano sempre più concrete le opportunità di rigenerazione urbana e le azioni per favorire il recupero del patrimonio esistente, evitando il consumo di nuovo suolo. Grazie al pacchetto di misure predisposto dall’Amministrazione comunale riqualificare o trasformare edifici non più adeguati alle attuali esigenze produttive, residenziali o del terziario sarà più semplice e veloce. Il Comune introduce infatti significative novità nell’ambito della semplificazione delle procedure, dotandosi di strumenti che permetteranno ai privati - proprietari di immobili, imprese e associazioni di categoria - di rispondere più velocemente alle necessità poste dal nuovo contesto economico e sociale. Il tutto avverrà all’insegna della legalità e di maggiori controlli sia sugli interventi convenzionati per contrastare possibili infiltrazioni malavitose, sia rispetto alle compravendite di immobili e alla loro regolarità urbanistica ed edilizia e all’iter delle autorizzazioni costruttive. Tra le novità introdotte, la possibilità di intervenire in maniera più snella e semplificata in alcuni ambiti cosiddetti “speciali” del territorio cittadino che necessitano, più di altri, di riqualificazione a beneficio della complessiva qualità sociale e urbana cittadina, come la zona stazione, il quartiere Santa Croce, la via Emilia fuori porta e l’area produttiva di Mancasale. Inoltre misure più “stringenti” per la tutela della legalità nel settore dell’edilizia e nuove condizioni per l’insediamento di strutture legate al gioco d’azzardo, il cui iter di approvazione diventa più articolato con il passaggio in Consiglio comunale. Ecobonus Incentivi riconfermati per i prossimi tre anni Grande soddisfazione ha espresso il Presidente provinciale della CNA Nunzio Dallari all’annuncio del Vice Ministro dell’Economia, Enrico Morando, di riconfermare per i prossimi tre anni gli incentivi per le ristrutturazioni nelle attuali proporzioni del 50 per cento per le ristrutturazioni e del 65 per cento per gli efficientamenti energetici. “Siamo sicuri che efficientamento energetico e rigenerazione urbana siano gli strumenti principali in grado di contribuire al riavvio della domanda interna, allo sviluppo e all’occupazione, con effetti positivi sul fronte delle entrate”. Queste le parole di Dallari in occasione della due giorni sul tema “Riuso e rigenerazione urbana” che si è svolta al Tecnopolo con l’obiettivo di affrontare uno dei temi strategici per il rilancio del settore edile, ovvero la riqualificazione del patrimonio edilizio diffuso. 8 Non si placano le polemiche dopo i sequestri in Piazza Fontanesi A seguito delle polemiche sui controlli di sabato 11 ottobre al Mercato del Contadino di piazza Fontanesi, il sindaco Luca Vecchi sottolinea che “il Mercato del Contadino è una bella realtà e va sostenuta. Tant’è vero che il Comune sta favorendo la prossima apertura di un ulteriore mercato di questo tipo, in un altro luogo della città. La vicenda di sabato scorso, - prosegue il sindaco - pur spiacevole, impone una riflessione che coinvolge tutti i soggetti coinvolti e non certamente il solo Comune di Reggio Emilia, che in questi anni si è fatto parte attiva, quale facilitatore per favorire l’avvio del Mercato, divenuto anche occasione apprezzata di incontro e socialità. La riflessione riguarda gli operatori del Mercato in primis, riguarda inoltre le associazioni di categoria e naturalmente tutti gli organi di controllo”. “Le regole – conclude il sindaco Vecchi - sono state condivise assieme a tutti i soggetti, ivi compresa la Asl di Reggio Emilia, deputata ai controlli di legge sulla igiene pubblica. Convocheremo certo un tavolo con tutti i soggetti coinvolti e non ho dubbi che ciò agevolerà il prosieguo dell’attività del Mercatino in modo ottimale”. Da parte sua Coldiretti, che nel 2009, un anno e mezzo dopo l’approvazione del decreto, è riuscita a convincere anche il Comune di Reggio Emilia dell’importanza di questa forma di vendita sia per il mondo agricolo sia per l’intero bacino dei consumatori, replica che lo scopo di tutta la normativa che ha sostenuto l’avvio dei mercati contadini in Italia, sia quello di valorizzare e promuovere i prodotti tipici del territorio. Sulla stessa piazza insieme a Coldiretti è presente al contempo un mercato del biologico che segue normative differenti ed ha modalità di partecipazione differenti. Coldiretti ritiene indispensabili ed imprescindibili tutte le azioni a tutela della sicurezza del consumatore e le valuta come un utile strumento per combattere la battaglia della “qualità” e della trasparenza e un valido aiuto per potersi fidare di ciò che si compra. Tuttavia, alla luce del blitz dell’Ausl al mercato, Coldiretti si chiede quanti consumatori, produttori, turisti, appassionati delle tradizioni, bambini, quante persone apprezzeranno fiere, sagre e mercati senza poter vedere come si spacca una forma di Parmigiano Reggiano e come avviene il delicato taglio di questo storico prodotto conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo. Per tutelare il consumatore e al contempo preservare il reddito degli agricoltori Coldiretti da tempo sollecita momenti di incontro con il settore veterinario dell’Ausl per capire e definire dettagliatamente quali sono le condizioni igienico sanitarie obbligatorie per ogni singolo prodotto posto in vendita al mercato. Il consumatore apprezza il contatto diretto con l’agricoltore, scopo principale di questa formula di vendita, dal quale può ricevere indicazioni sulle modalità di produzione, sulle caratteristiche del prodotto e sulla sua origine. I produttori hanno fatto grandi investimenti per adeguare i propri laboratori aziendali e le prassi di trasformazione degli alimenti così come giustamente previsto dalle norme. A questo punto, senza prescindere dalla sicurezza alimentare avanti ad ogni cosa, un confronto chiaro diventa imprescindibile per garantire un futuro a questa forma di vendita che ha prima di tutto un valore sociale oltre ad un importante valore economico. NEWS dall’esagono e non solo Fatti, storie, notizie Unindustria a FabLab Fondazione Manodori Con i bambini alla scoperta del Tecnopolo Volontari e cittadini insieme per il welfare Opportunità per giovani, disabili, donne straniere, famiglie indigenti. Volontari che collaborano, cittadini che si attivano. Questi, in sintesi, i risultati del bando per il welfare che la Fondazione Manodori ha indetto lo scorso anno e che si sta concludendo in questi giorni. 200.000 euro a disposizione di progetti per prevenire il disagio e favorire la coesione sociale realizzati da associazioni di volontariato, promozione sociale e cooperative sociali. Il bando era finalizzato a stimolare risposte innovative ai bisogni più urgenti segnalati dagli operatori del Terzo Settore del territorio reggiano, incentivando il lavoro in rete tra le organizzazioni e gli enti pubblici e privati. Era la prima volta che la Fondazione Manodori avviava un’esperienza di erogazione mirata e promossa in prima persona e il riscontro positivo rilevato ha convinto gli amministratori ad indire un nuovo bando anche per il 2014. Stranieri Reggio caso unico in Italia per Imprenditoria immigrata L’Europa si è accorta del boom dell’imprenditoria straniera a Reggio Emilia. Con la crescita del 20 per cento delle imprese create da immigrati, registrata dalla Camera di Commercio - mentre quelle italiane calano del 7 per cento - il Consiglio d’Europa ha deciso di verificare da vicino la situazione economica dell’area vasta reggiana, caso unico in Italia, attraverso il progetto Deli (Diversity in the Economy and Local Integration), che coinvolge anche le città di Bucarest, Dublino, Lisbona, Londra Lewisham, Monaco di Baviera, Rotterdam e Vienna, Cartagena e Getxo. A questo proposito, il 16 ottobre scorso il Comune di Reggio, insieme al Centro studi sulla giustizia nelle organizzazioni (Giuno) dell’Università di Modena e Reggio Emilia, ha invitato nella sede dell’ateneo reggiano di via Allegri aziende, enti pubblici, associazioni di categoria e sindacali a una tavola rotonda tenuta dal Consiglio d’Europa e dal Migration Policy Group per discutere del potenziale, spesso sottovalutato e poco studiato, dell’imprenditoria degli immigrati e del valore della diversità nel sistema economico locale e nel commercio in città. Il progetto Deli, finanziato dall’Unione Europea per 885 mila euro, di cui 54 mila destinati a Reggio, “rappresenta un punto di partenza per analizzare, attraverso la lente del lavoro, il grado di integrazione socio economica dei cittadini stranieri - ha detto l’assessore alla Città internazionale Serena Foracchia - Inoltre è in linea con l’attenzione che l’assessorato intende avere nel leggere l’immigrazione e le competenze dei cittadini di origine straniera come asset per lo sviluppo economico locale”. “Nella nostra città i tempi sono maturi per superare lo stereotipo dell’immigrazione come problema; cambiare chiave di lettura, vedere come opportunità le differenze di cui i nuovi cittadini sono portatori è presupposto di sviluppo economico - ha aggiunto Natalia Maramotti, assessora al Commercio e alle attività produttive - Il progetti Deli può creare le condizioni per avviare un nuovo percorso, a partire dalle strategie per l’integrazione degli imprenditori migranti nell’ambito del commercio in centro storico”. Nei giorni scorsi cinquanta bambini sono stati ospitati nella suggestiva cornice del Tecnopolo, alla scoperta dei segreti della stampa 3D. Un tuffo nell’innovazione all’interno di un luogo della memoria, nel riqualificato Capannone 19 dell’Area Ex Officine Reggiane, che rappresentano una forte valenza sul piano storico, sociale ed urbano dell’industria locale. L’iniziativa è stata realizzata da Unindustria Reggio Emilia e FabLab, in collaborazione con Reggio Emilia Innovazione. Francesco Bombardi, Fondatore e Responsabile FabLab, ha accolto e guidato i bambini delle classi quarta e quinta della scuola primaria “Telesforo Righi” di Brescello, che sono stati affascinati dalle potenzialità della struttura, un vero e proprio “luogo del fare tecnologico”, un laboratorio di fabbricazione digitale che, grazie ad una tecnologia ormai alla portata di tutti permette a creativi, designer e artisti di creare oggetti e prototipi di ogni genere e a prezzi contenuti, avvalendosi di macchine come stampanti in 3D, laser cutter o plotter vinilici. Si è trattato di una visita premio per aver vinto la prima edizione reggiana del Concorso Eureka, promosso da Federmeccanica per le scuole primarie con l’obiettivo di stimolare i bambini ad utilizzare “l’invenzione” come strumento per imparare. “Se vi piace inventare e siete creativi, siete nel posto giusto - questa la risposta di Claudio Lodi, Vicepresidente Unindustria Reggio Emilia con delega all’Education e Rapporti con la Scuola, che ha aggiunto - Oggi non è sufficiente saper fare, è importante essere curiosi, saper aprire i propri orizzonti alla multidisciplinarietà per afferrare le tante opportunità di un mondo in rapida e continua evoluzione. 9 NEWS dall’esagono e non solo Fatti, storie, notizie Salute Inquinamento Visite gratuite per anziani e disabili nell’ambulatorio di Via Vecchi Limitazioni della circolazione Reggio Emilia aderisce al 10° Accordo di Programma regionale su Qualità aria 20122015. Dal 5 ottobre 2014 al 31 marzo 2015 sono in vigore i provvedimenti di limitazione alla circolazione per tutti i veicoli a motore ad eccezione di quelli alimentati a gpl o metano e dei cittadini con specifiche esenzioni. Nelle giornate di giovedì dal 5 ottobre al 30 novembre 2014 e dal 7 gennaio al 31 marzo 2015 le limitazioni verrano estese ad ulteriori categorie di veicoli. Con particolari condizioni metereologiche le limitazioni previste per i giovedì potranno essere revocate. In caso di revoca restano in vigore le limitazioni previste dal lunedì al venerdì. Rifiuti Due punti mobili per la distribuzione di sacchi e contenitori della differenziata Cambia la modalità di distribuzione dei materiali - sacchetti e bidoni - necessari per la raccolta differenziata dei rifiuti nel comune di Reggio Emilia. Da lunedì 6 ottobre sono infatti attivi due punti mobili, ovvero due furgoni, che dal lunedì al sabato si sposteranno sull’intero territorio comunale per offrire un servizio più vicino ai cittadini. I reggiani, esaurite le proprie dotazioni o in caso di danneggiamento dei propri contenitori, potranno ricevere le nuove forniture recandosi in 12 nuovi punti che andranno a sostituire gli attuali. Per rendere più agevole il servizio sono stati scelti parcheggi o zone raggiungibili comodamente anche con l’automobile ed è stato allungato il tempo di distribuzione, suddividendolo in due momenti: dalle 7.00 alle 13.00 e dalle 13.00 alle 19.00. I due furgoni di Iren Ambiente sosteranno a Massenzatico, Biasola, Codemondo, Masone, Cella, Fogliano, Sesso e nei parcheggi delle ex circoscrizioni di via Adua, via Gandhi, via Tamburini, via fratelli Cervi e via Wybicki. Come in passato tutti i materiali che costituiscono la fornitura annua per ogni nucleo familiare saranno distribuiti gratuitamente a fronte della presentazione di un documento d’identità. Per informazioni e segnalazioni: numero verde 800 212607, [email protected] - www.irenambiente.it 10 Dal 6 ottobre è aperto al pubblico un nuovo ambulatorio per prestazioni sanitarie volontarie in via Vecchi, zona Stazione. In accordo con Comune e Ausl, sono prodotte prestazioni sanitarie volontarie sulla base di precise prescrizioni del medico curante. “E’ un esempio di come il sindacato può andare incontro ai cittadini, in particolare alla fasce più fragili. Da una parte un bisogno espresso, in questo caso di semplici prestazioni sanitarie, e dall’altra la disponibilità di persone professionalmente competenti che decidono di mettere la propria capacità ed il proprio tempo a disposizione degli altri. Piccole azioni, che in tempo di fragilità relazionali e di povertà economica rendono accogliente la città, in una zona che per la varietà dei cittadini è certamente complessa. Grazie a tutti gli uomini e le donne che hanno concretizzato questo progetto di ambulatorio”, è quanto ha affermato Margherita Salvioli Mariani, segretaria generale della Cisl di Reggio Emilia commentando la nascita del nuovo ambulatorio gestito da medici e infermieri volontari in pensione, che produrrà prestazioni sanitarie totalmente gratuite per anziani e cittadini in difficoltà della zona Reggio Est. L’apertura dell’ambulatorio seguirà questi orari: dalle ore 9 alle 10 nei giorni di lunedì, martedì e mercoledì. NEWS dall’esagono e non solo Fatti, storie, notizie “Reggio Film Festival” Al via la tredicesima edizione Biblioteca “Panizzi” Una mostra celebra i 150 anni di attività “La Biblioteca Panizzi è un’istituzione, nel senso più pieno del termine, cioè un punto di riferimento per tutti, perché credibile, autorevole e vicina alle persone nel diffondere cultura, sapere ed educazione”. Così il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, intervenuto l’11 ottobre scorso all’inaugurazione della mostra La Biblioteca la Città. Palazzo San Giorgio: storia, cronaca, protagonisti. La mostra, realizzata per i 150 anni dalla riapertura della Biblioteca, è allestita nel salone espositivo Pianoterra interno al palazzo San Giorgio, sede della Biblioteca di via Farini: un evento che celebra e soprattutto spiega e fa comprendere con una densa sintesi di immagini, testi e cimeli, l’interessante percorso storico dell’istituzione e il suo legame aperto con la città, dalla riapertura al pubblico del 1864 (uno dei primi e più salienti atti civili e democratici dell’Italia unita a Reggio Emilia) ad oggi. “La mostra - aveva affermato nei giorni scorsi il direttore Gasparini, presentando l’esposizione in anteprima alla stampa - è una bella sorpresa per i reggiani che possono scoprire la storia straordinaria della Biblioteca e del palazzo che la ospita. La biblioteca Panizzi oramai è riconosciuta come centro cittadino della cultura, e i numeri lo confermano: ogni giorno entrano dai 1500 ai 1800 visitatori, nel 2013 sono stati registrati 730.000 prestiti per il sistema bibliotecario e ogni anno vengono organizzate più di 800 attività per i più piccoli”. La mostra è aperta fino al 4 aprile 2015, ad ingresso libero e visitabile negli orari di apertura della Biblioteca. Dal 23 al 27 ottobre torna a Reggio Emilia il Reggio Film Festival, manifestazione internazionale dedicata al cinema e ai cortometraggi. “Falso” è il tema di questa tredicesima edizione. I filmmaker di tutto il mondo sono stati invitati a proporre opere legate a questo attualissimo argomento: 1200 le opere iscritte, provenienti da tutta Europa, Brasile, Egitto, Cina, Canada, Colombia, Australia, Israele, Palestina, Iran e tantissimi altri paesi. La location principale di questa edizione sarà la Fonderia 39, sede della Fondazione Nazionale della Danza Compagnia Aterballetto, ma sono tanti i luoghi che ospiteranno gli eventi collaterali: lo Spazio Gerra, City-In, l’Atelier Bligny, Dinamo, ed altri. Guastalla Bagno di folla per la riapertura straordinaria del Duomo Tremila visitatori in due giorni - Già ripresi i lavori di restauro. Il vescovo Camisasca: “La Cattedrale è il cuore da cui fluisce e cui rifluisce la storia di un popolo” Bagno di folla per la riapertura straordinaria del Duomo/Concattedrale (27-28 settembre): 3mila visitatori in una dozzina di turni di visite guidate. Il Duomo, chiuso per restauri dal gennaio 2012 (l’ultima messa è stata celebrata il 3 dicembre 2011), è stato riaperto per consentire al pubblico di verificare lo splendido lavoro fatto nei paramenti murari, nelle volte; mezza navata è già agibile. Domenica 28 il vescovo Camisasca ha celebrato una messa tra i ponteggi esordendo così: ”Cari fratelli e sorelle,non ho voluto mancare a questa occasione. Non si tratta della riapertura definitiva della nostra Cattedrale, ma di una tappa significativa verso di essa”. E poi, citando una omelia del 1975 del cardinale Giovanni Colombo: “LaCattedrale è il luogo dell’appuntamento tra il Padre che sta nei cieli e i suoi figli pellegrini sulla terra, dove questi portano i loro bisogni e Dio reca i suoi misericordiosi esaudimenti”. Poi ha rimarcato: “La Cattedrale è il cuore da cui fluisce e cui rifluisce la storia di un popolo”. I lavori di restauro sono già ripresi sotto la direzione del progettista arch. Mauro Severi (coadiuvato dall’arch.Giancarlo Grassi). Saranno conclusi entro Natale 2015 come hanno auspicato Arrigo Bonfanti presidente del Comitato di restauro del Duomo con il segretario generale Luciano Alfieri ed il parroco don Alberto Nicelli. (e.p.) 11 n l’intervista Mauro Severi Intervista al nuovo presidente di Unindustria Reggio Emilia Costruiamo insieme un Sistema Mediopadano ‘Nel futuro del nostro territorio è necessaria una prospettiva che esca dai confini geografici e si inserisca in un’ottica di Area Vasta di Isabella Trovato Mauro Severi al Teatro Valli in occasione dell’Assemblea Generale del 4 luglio scorso I nnovazione, formazione, lavoro di squadra, reti, infrastrutture e infine un sogno: la costituzione degli Stati Uniti d’Europa con un biglietto da visita per Reggio Emilia, inserita in una grande Regione del Nord. Pratico, concreto ed imprenditore, ma anche sognatore ed architetto. Non c’è argomento di cui parlare con Mauro Severi, neoeletto Presidente di Unindu- 12 stria Reggio lo scorso 4 luglio, in cui non emerga la sua doppia natura, da un lato di persona legata ad obiettivi da raggiungere e risultati da analizzare, dall’altro di uomo d’arte e persona spiccatamente appassionata e positiva. Alla luce delle significative novità che interessano la nostra provincia - come la fermata dell’Alta Velocità con la Stazione Mediopadana - Severi vede nel futuro del nostro territorio una prospettiva che travalica la realtà locale dettata dai confini geografici e si inserisce in un’ottica di Area Vasta. Mette quindi da parte il modello emiliano, per parlare di Sistema Mediopadano. Così come parla di una Regione del Nord, non con la presunzione di separare l’Italia, ma con l’idea di ridisegnare i confini in base alle uguaglianze, guardando al Nord come al grande distretto l’intervista industriale dello Stivale. Il perno intorno al quale costruisce il suo ragionamento è la rivoluzione nel mondo dei collegamenti, attraverso la nascita e il funzionamento di nuove ed innovative infrastrutture. Viene in mente ‘Il giro del mondo in 80 giorni’, il celebre romanzo scritto nella seconda metà dell’800 da Jules Verne, ispirato proprio da questo genere di tematiche. Parlando di Sistema Mediopadano, vede quindi nel futuro una sorta di trasformazione da modello emiliano a mediopadano? “La stazione ha rivoluzionato i tempi di collegamento tra le varie città d’Emilia e il resto d’Italia. Di questo vedremo i risultati nel tempo, ma già ce ne accorgiamo dal fatto che per prendere il treno arrivano nella nostra città persone provenienti da Mantova, Cremona, Modena e Parma. Il solo fatto che abbia questo nome, ‘Mediopadana’, rappresenta una realtà nuova. E’ in corso una rivoluzione e gli imprenditori l’avevano preannunciata. Mi ricordo che, come Consigliere Delegato di Unindustria Reggio Emilia al Progetto di Sviluppo Territoriale (prima ancora di diventarne Presidente, ndr), avevamo fatto presente che, in tanti altri casi, il bacino d’utenza di un territorio cambia dopo l’inaugurazione di infrastrutture come queste. Il territorio ora si misura anche in termini di percorrenza e raggiungimento di una località”. Quindi parliamo di due cose diverse, riferendoci a modello emiliano e Sistema Mediopadano? “Abbiamo visto modelli policentrici con città che hanno servizi uguali o ruoli simili, qualcuno parla anche della centralità di Bologna rispetto al territorio. A mio parere le centralità, l’interesse e l’importanza si determinano attraverso i cittadini e la spinta che gli stessi danno affinché si realizzino determinati programmi o progetti. Spesso si realizzano anche senza un controllo diretto, come è successo nel caso della Tav. Sicuramente per ragionare e progettare infrastrutture di ampio respiro serve che tutti i soggetti coinvolti si mettano in rete e operino tramite un’unica cabina di regìa. Soprattutto a fronte del fatto che purtroppo è ancora carente la viabilità in senso nord-sud e, se da un lato il trasporto passeggeri è diventato imbattibile, lo stesso non si può dire per il traffico delle merci. Ora dobbiamo concentraci su questo, visto che ci sono zone che facciamo ancora fatica a raggiungere. Le nostre imprese ci chiedono di essere aiutate per essere maggiormente competitive anche tramite una riduzione dei costi e delle tempistiche legate alla logistica”. Qual è l’idea che ha elaborato? “I perimetri ed i confini regionali dovreb- bero essere ridisegnati in base alla realtà di oggi. Le nostre strade erano state pensate in base ai vecchi stati regionali e ad alcuni obiettivi politici. Non è possibile oggi, per la nostra realtà economica, che ogni Regione crei un piano di sviluppo per sé, in una sterile ottica campanilistica. Io penso al Nord Italia come un’unica grande realtà amministrativa che deve progettare il futuro di queste Regioni. Auspico poi che vi sia una maggiore coesione a livello europeo, magari arrivassimo agli Stati Uniti d’Europa”. n Expo 2015? “E’ una grande opportunità di sviluppo, una vetrina internazionale unica anche per le nostre piccole e medie imprese che finora hanno faticato maggiormente ad imporsi all’estero. L’Associazione ha Quali ricadute hanno i vari conflitti internazionali sull’economia del nostro territorio? “Molte delle nostre imprese vivono di export. E’ evidente quindi che se chiudiamo i mercati dei paesi dell’Est e della Russia, ci saranno ricadute pesanti in termini di fatturato e occupazione. Ma non dimentichiamo che anche la psicosi di attentati incide sugli affari. C’è molta preoccupazione. Ritengo comunque che si debba in ogni modo far ripartire anche la domanda interna e che si debbano riscoprire i mercati europei, oltre a quelli internazionali. E questo non dipende solo da noi, ma anche dall’impatto delle Riforme su cui abbiamo sensibilizzato il Governo ad agire”. Il Tecnopolo sta funzionando? “Speriamo che funzioni a pieno regime quanto prima, anche Unindustria sta lavorando da tempo in questa direzione. In Regione ci sono altre esperienze simili, ma la nostra struttura può contare sulle vere eccellenze che il territorio esprime. Diverse attività si stanno già trasferendo nei capannoni delle Ex Officine Reggiane, penso a Reggio Emilia Innovazione e ad alcune aziende importanti. Il Tecnopolo non è quindi solo un immobile, ma è soprattutto un luogo da dove dovranno partire relazioni di valore. L’Università poi ne occuperà una parte per metterci i propri laboratori”. q segue a pag. 15 “Io penso al Nord Italia come a un’unica grande realtà amministrativa che deve progettare il futuro di queste Regioni. Auspico poi che vi sia una maggiore coesione a livello europeo. Magari arrivassimo agli Stati Uniti d’Europa!” 13 14 l’intervista C’è stato un uso improprio degli ammortizzatori sociali? “Non nel nostro territorio. Ricordiamo che la cassa integrazione è frutto dei soldi che le aziende hanno versato negli anni attraverso una contribuzione obbligatoria. Li dispensa l’Inps, ma è un costo che viene sostenuto dalle imprese proprio per tamponare situazioni di crisi come quella che stiamo vivendo”. Della Riforma del Lavoro voluta da Renzi, cosa pensa? “Condivido soprattutto il tema della flessibilità che è uno dei capisaldi che Confindustria chiede da tempo”. Cosa pensa dell’azione svolta da Graziano Delrio come Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri? messo in campo, insieme anche ad altri soggetti, diversi progetti ed iniziative per accompagnarle in questa avventura”. Che immagine ha degli imprenditori reggiani? “Sono molto legati al loro territorio e lavorano a stretto contatto con i loro collaboratori. I nostri figli frequentano le stesse scuole dei nostri operai, e si curano nelle stesse strutture sanitarie. E’ chiaro che delle differenze ci sono, ma tra un industriale e un operaio non c’è un divario sociale così forte come avviene in altre realtà. E questa credo che sia anche la nostra forza, perché contribuisce a creare rispetto e stima reciproca”. “Mi auguro che il suo impegno a favore delle Riforme dia i frutti sperati, soprattutto per quanto riguarda la diminuzione del carico fiscale e della burocrazia. Delrio è un reggiano preparato, che a Roma ricopre un incarico operativo prestigioso: questa è la dimostrazione che una città di provincia come la nostra, può fornire competenze di livello”. Come giudica l’operato del Sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi? “Condivido parte dei suoi programmi, sicuramente conosce i problemi del nostro territorio. Come sempre l’Associazione dialogherà e collaborerà con l’Amministrazione Comunale per contribuire a dare risposte alle esigenze delle imprese che, con la loro attività, concorrono concretamente alla tenuta dell’occupazione e quindi al benessere della comunità”. n n Mauro Severi Dopo un’ampia consultazione della base associativa, Mauro Severi è stato nominato Presidente di Unindustria lo scorso 4 luglio, e ricoprirà questo incarico per il quadriennio 2014-’18. E’ consigliere delegato di Corghi spa e Nexion spa Holding industriale, con sede a Correggio, organizzata attraverso cinque stabilimenti in Italia, due all’estero, e filiali commerciali nelle principali regioni mondiali. Nel 2013 il gruppo Nexion spa ha prodotto 155 milioni di euro di fatturato consolidato con 990 addetti. Il gruppo Nexion è leader mondiale negli equipaggiamenti per l’assistenza agli pneumatici dei veicoli. All’attività industriale affianca quella di architetto. E’ attivo in tale ambito con lo studio ‘Severi Architetti Associati’ attraverso il quale ha realizzato importanti interventi progettuali in Italia. Tra gli altri, il restauro del Teatro Municipale Romolo Valli e della Cattedrale, a Reggio Emilia, e il restauro della Galleria Nazionale dell’Umbria, a Perugia. Nel corso degli anni ha ricoperto importanti incarichi nel sistema confindustriale. E’ stato membro del Consiglio Direttivo e della Giunta Unindustria Reggio Emilia, dove per quattro anni è stato Consigliere con Delega ai Progetti di Sviluppo Territoriale. A sin.: Stefano Landi e Mauro Severi. Sopra il pubblico presente al Teatro Valli in occasione dell’Assemblea Generale del 4 luglio scorso 15 n attualità Emergenza criminalità Mafie di casa nostra, c’è poco da ridere I recenti fatti di cronaca devono far riflettere sulla realtà delle infiltrazioni mafiose in terra reggiana di Isabella Trovato C’ è poco da ridere quando si parla di mafia. Ciò nonostante, i recenti fatti accaduti nella nostra provincia, suscitano esplosioni di ilarità. Come il film di Pif (Pierfrancesco Diliberto, ndr), ‘La mafia uccide solo d’estate’, una commedia drammatica in cui, attraverso gli occhi di un bambino, si ricostruiscono omicidi e stragi di mafia a Palermo, rendendo ridicolo il fenomeno se non addirittura paradossale. Evidentemente Pif deve avere lanciato una moda perchè il 18 settembre scorso, quando nella sala civica del Teatro De Andrè a Casalgrande è stata proiettata la videoinchiesta ‘La ‘ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana’, in più di un’occasione, durante la proiezione, il pubblico non è riuscito a trattenersi dal ridere. Amare risate, frutto di un magistrale lavoro di montaggio di immagini ed interviste. Ma, soprattutto, suscitate dalle risposte degli intervistati alle schiette domande dei giovani reporter della webtv cortocircuito. Gli autori della videoinchiesta hanno elaborato una fotografia della presenza malavitosa nella nostra provincia che, se non fosse per la gravità del tema, continua a fare ridere dalla sera della proiezione ad oggi per tutti i colpi di scena ai quali ci stiamo abituando. I due protagonisti per eccellenza sono il sindaco di Brescello, Marcello Coffrini, che ha rilasciato dichiarazioni benevole nei confronti di Francesco Grande Aracri, persona sulla quale pesa una condanna per mafia che risale all’inchiesta Edilpiovra, e Paolo Colli, sindaco di Montecchio, per l’atteggiamento assunto davanti all’obiettivo delle telecamere, nell’intervista 16 Sopra: incontro Sala del Tricolore con procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti sull’appalto per la scuola media del paese, affidato con un ribasso del 23% ad una ditta di Caserta senza avere il certificato antimafia. La stessa ditta ha poi lasciato il cantiere a metà lavori. Dalla sera di quella proiezione, è successo di tutto. Si è scatenata l’opinione pubblica, ed è intervenuta la politica. Il sindaco di Brescello è stato chiamato a rapporto dal Partito Democratico che ha indetto un’assemblea dei sindaci per affrontare il tema. Dopo quattro ore di riunione a porte chiuse, è venuto fuori che il primo cittadino di Brescello appena processato, non è tesserato del Pd. Però il processo, oltre che l’opinione pubblica, glielo hanno fatto i colleghi del Partito di maggioranza a Reggio. Dopo di che a Brescello c’è stata una manifestazione pro Coffrini. Ma prima ancora, durante la processione del Cristo Crocifisso e per la Benedizione del Po, il parroco Evrandro Gherardi, ha ripetuto per tre volte che Brescello non è mafio- attualità n Da sin.: Questore Fusiello, Elia Minari, Presidente Caruso, Colonnello Zito durante la serata di presentazione della videoinchiesta “La ‘Ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana” del 18 settembre scorso sa, e ha espresso solidarietà al sindaco pur riconoscendo la faciloneria con cui si è pronunciato sulla presenza malavitosa nel suo paese. Le processioni lo ricordiamo, quando si parla di mafia, hanno sempre un loro peso. A Oppido Mamertina il Vescovo ha dovuto sospendere una processione perchè la statua della Madonna si era fermata davanti alla casa del boss del paese. Dopo di che c’è stata la manifestazione proCoffrini, che sarebbe stata organizzata da alcuni cittadini grandi sostenitori del sindaco. Ma è diventato un giallo un camioncino elettorale con lo slogan ‘Brescello contro le mafie e con il sindaco Coffrini’. La domanda che la stampa si è posta è: chi ha pagato per quella pubblicità? Prima si è pensato alla Proloco, poi la Proloco ha smentito, poi si è scoperto che a pagare sono stati dei cittadini che però fanno parte della Proloco, e infine è venuta fuori una mail in base alla quale a fornire la foto del sindaco con il tricolore, e lo slogan per la cartellonistica, sarebbe stato lo stesso Coffrini. E si è scoperto che la curiosità non era venuta solo ai giornalisti, ma pure ai carabinieri. E che la Procura ha aperto un fascicolo. Il sospetto che aleggia nell’aria è che sia stato Grande Aracri a finanziare la campagna post terremoto Coffrini. I figli di Francesco Grande Aracri erano in piazza quella sera, è stato sottolineato. Ma può bastare questo a pensare che per fare un piacere alla mafia tante persone abbiano messo venti euro a testa per sponsorizzare un sindaco come Coffrini? Tra un colpo di scena e l’altro, anche le congetture fanno ridere. Nel frattempo in diversi hanno chiesto le dimissioni del sindaco di Brescello, i 5stelle in primis. La parlamentare Maria Edera Spadoni ha definito vergognoso e imbarazzante il caso Brescello. Poi a Reggio è arrivato il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti. E si è riempita pure la Sala del Tricolore in un incontro molto partecipato. Soprattutto dai politici locali che dopo questa inchiesta sulla ‘ndrangheta di casa nostra, ridono molto meno quando parlano di mafie a Reggio. Espressioni contrite quelle di chi ha rivolto domande o fatto affermazioni davanti al procuratore Roberti. A Montecchio invece sono stati più furbi. I riflettori sul caso della scuola si sono spenti molto prima che a Brescello. Sono bastate le minacce di querele del sindaco e le querele avviate. A margine di questa sorta di commedia, restano le domande di sempre, senza risposta. Se le mafie, come dicono i rapporti degli esperti e degli inquirenti, sono così radicate a Reggio, perchè se ne parla solo negli ultimi anni e non dai tempi dei soggiorni obbligati nella nostra provincia? E quale sistema fertile hanno trovato per infiltrarsi nell’economia locale e pubblica? Con chi hanno fatto affari? Chi doveva controllare? La mafia di cui si parla infatti, non è la mafia che al Sud spara, e uccide solo d’estate come dice Pif. E’ un mix esplosivo di commistione tra la criminalità organizzata e chi si offre per favorirla. Allora forse, anche nei convegni antimafia, bisognerebbe approfondire la differenza secolare tra criminalità organizzata e mafia di qualunque provenienza essa sia. La mafia è un sistema di corruzione tra chi proviene dalle fila della criminalità organizzata, e chi asseconda i criminali ai danni della collettività. La mafia è un sistema corrotto in cui la criminalità organizzata trova casa. Il Procuratore nazionale antimafia ha spiegato che non si può pretendere che i cittadini siano eroi, e che sono i rappresentanti delle istituzioni e dello Stato a dover dare l’esempio di rettitudine. A cominciare dalle piccole cose, le consulenze agli avvocati amici per esempio, come accade anche nelle amministrazioni locali. Questo aspetto del discorso di Roberti però non ha suscitato lo stato interesse dal caso Coffrini, forse perchè rideremmo tutti meno se approfondissimo. n Il folto pubblico presente durante la serata del 18 settembre scorso 17 Commercio e lavorazione di materiali ferrosi e non ferrosi Recupero e trasporto di legno, carta, imballaggi, plastica, batterie esauste Possibilità di noleggio contenitori per raccolta rottami 18 attualità Politica n Giammaria Manghi è il nuovo Presidente di Palazzo Allende La nuova Provincia, una roccaforte del PD Il Partito Democratico gestirà l’ente post riforma Delrio. All’opposizione solo Giuseppe Pagliani e Daniele Erbanni, due contro dieci G iammaria Manghi, sindaco di Poviglio, è il nuovo Presidente della Provincia di Reggio, cioè di Palazzo Allende, fino a pochi giorni fa guidato da Sonia Masini e dalla sua giunta. Non solo. E’ anche il primo Presidente della nuova Provincia cioè di un ente di secondo grado, come prevede la riforma Delrio per le Province. La sua elezione infatti non è dipesa dal voto dei reggiani quanto da quello dei sindaci dei comuni di tutto il nostro territorio, e dai consiglieri. Non sono mancate le polemiche, piccoli ma anche attesi colpi di scena come la mancata espressione di Sel. Lucia Lusenti, consigliera comunale a Reggio e in maggioranza, non si è espressa a favore dei democratici. Per Manghi si tratta di mancanza di coerenza da parte del partito di Vendola. Ma tutte queste scaramucce sono nulla a confronto con il risultato ottenuto dal Partito Democratico. La Provincia infatti è in mano ai dem. Non che prima non lo fosse sotto l’egida della Masini. Ma la riforma Delrio ha messo subito in evidenza, alla prima occasione di voto, la sua più grande pecca. L’ente finisce nelle mani del Partito, sia esso di centro sinistra sia esso di centro destra, che detiene il maggior numero di Comuni. Perchè l’elezione del Presidente e del Consiglio, si determina attraverso il voto dei sindaci e dei consiglieri. Non solo. Questi voti pesano in base all’importanza del Comune. Reggio per esempio pesa di più di un piccolo paese della provincia. Ed ecco che in base al voto cosiddetto ‘ponderato’, si pondera quanto un Comune influisce sulla gestione dell’ente rispetto ad un altro, determinando la scelta di chi lo governa. Insomma, tante parole per dire che l’elezione del 12 ottobre è stata un risultato scontato. Al massimo la partita sulla scelta del Presidente se l’è giocata in casa il Pd che ha dovuto scegliere appunto tra Ilenia Malavasi, sindaco di Correggio e figlia del candidato alle regionali sempre in quota Pd Ivan Malavasi, e il sindaco di Poviglio Giammaria Manghi. Unico colpo di scena forse è stata la nomina al consiglio di Giuseppe Pagliani per Terre Reggiane, centrodestra, ed acerrimo nemico in assemblea della Masini. Pagliani ha ottenuto molte preferenze. Cosa cambia per la Provincia come ente è difficile dirlo al momento. L’unica certezza è che il Presidente non percepisce un compenso. Gli organi di governo sono la Presidenza, il consiglio formato da dodici membri, e l’assemblea dei sindaci. Manghi ha nominato suo vicepresidente Ilenia Malavasi e probabilmente opterà per un consigliere delegato poiché non ci sono gli assessori. Ma non si conoscono ancora le deleghe che la Provincia manterrà rispetto al pre-riforma. In attesa che arrivino decreti attuativi, Manghi ha riconfermato i dirigenti. In consiglio siedono dieci consiglieri per il Pd, e due per il centrodestra. I dieci dei dem sono Enrico Bini, super votato, e sindaco di Castelnovo Monti; Alessio Mammi, sindaco di Scandiano, Paola Casali, sindaco di Bagnolo, Ilenia Malavasi di Correggio, Andrea Tagliavini di Quattro Castella, Marcello Moretti di Sant’Ilario d’Enza e come consiglieri comunali ci sono Pierluigi Saccardi, Mariachiara Morelli, Claudia Aguzzoli e Chiara Albanese. Per il centrodestra ci sono Giuseppe Pagliani e Daniele Erbanni. Fuori dai giochi il Movimento 5stelle. Isabella Trovato Al centro la proclamazione del nuovo Presidente. In primo piano Giammaria Manghi 19 n economia Scuola e lavoro Gli industriali di Reggio puntano sulla formazione Formare i giovani per rilanciare le aziende Il progetto di scambio tra scuola e lavoro prepara tecnici specializzati capaci di gestire i processi di innovazione L anciare al Paese una sfida sulla formazione come strumento di sviluppo economico e sociale, di occupazione per i lavoratori e di competitività per le imprese. E’ l’obiettivo della prima giornata dell’Educazione promossa da Confindustria. Le proposte degli industriali partono dall’analisi delle criticità della scuola e dell’università italiane cui manca un collegamento efficace con il mercato del lavoro e un sufficiente livello di orientamento. Prima di tutto occorre colmare il ritardo in termini di capitale umano e di competenze funzionali del nostro Paese: l’Italia ha il tasso di laureati tra i più bassi dei paesi OCSE e un alto tasso di abbandono. Le linee guida elaborate da Viale dell’Astronomia, oltre a premiare gli insegnanti, propongono altre significative innovazioni per il nostro sistema educativo: dall’inglese curriculare nelle scuole al rafforzamento dell’insegnamento dell’economia. Dal potenziamento dei laboratori, a cui le imprese potranno collaborare, alla mappatura delle competenze che migliorerà il matching tra domanda di lavoro e offerta formativa. Dal sostegno ai digital makers alla sperimentazione dell’insegnamento del code primario dalle elementari. Per gli industriali sono quattro le grandi leve del cambiamento: merito, valutazione, scuola-lavoro, innovazione. Le proposte di Confindustria puntano a collegare l’istruzione alla formazione e al lavoro, introducendo l’alternanza scuola-lavoro a 20 tutti i livelli, rendendola obbligatoria negli ultimi 3 anni degli Istituti Tecnici ed estenderla di un anno negli Istituti Professionali innalzando il monte ore dedicato a 600 ore da distribuire nel triennio, mettere in primo piano merito e valutazione, con una riforma dei meccanismi per l’immissione in ruolo degli insegnanti e l’abolizione delle graduatorie per anzianità. Unindustria Reggio ha fatto passi da gigante in questo percorso di avvicinamento delle scuole al mondo del lavoro, nell’attività svolta fino a luglio da Maria Licia Ferrarini, ex Vicepresidente Unindustria Reggio Emilia con delega al- l’Education e Rapporti con la Scuola, e con l’attuale Presidente Claudio Lodi. Maria Licia Ferrarini, da cosa è nata, nel tempo, l’esigenza dell’Associazione di avvicinare il mondo del lavoro al mondo della scuola? “Da molti anni Confindustria dedica costantemente attenzione e impegno all’education e alla formazione delle nuove generazioni. Sono molti gli imprenditori protagonisti della vita di scuole e università, che traducono il loro ruolo sociale in una vera e propria responsabilità educativa. Nell’attuale società, dove conoscenza e capitale umano sono fattori chiave per lo sviluppo del nostro paese, per la competitività dell’economia e per il miglioramento della qualità della vita delle persone, le imprese guardano con preoccupazione al calo di interesse dei giovani verso la forAl centro immagine presa dal sito: www.itsmaker.it economia to delle iscrizioni sia agli Istituti tecnici e professionali sia alla locale Facoltà di Ingegneria”. Perché un giovane oggi dovrebbe scegliere di essere un ‘super diplomato’, piuttosto che un laureato ‘basic’ (cioè con laurea di primo livello, ndr)? “Abbiamo sicuramente bisogno di più laureati, ma anche di più tecnici specializzati. I percorsi ITS rappresentano una grande opportunità per il nostro Paese e rimandano a esperienze di successo già sperimentate in Francia e Germania. Il modello di sviluppo italiano è un sistema industriale medium high tech e i tecnici intermedi hanno avuto e continueranno ad avere un peso rilevante. C’è un grado di occupabilità molto alto per chi segue questi percorsi, che si risolvono molto spesso in una occupazione stabile nel tempo con un ruolo forte all’interno delle aziende”. Maria Licia Ferrarini mazione scientifica e tecnologica, confermata da un basso numero di iscrizioni alle scuole tecniche e alle facoltà scientifiche. Una formazione aperta e costruita su competenze adeguate ai bisogni del sistema produttivo può contribuire all’occupabilità dei giovani, alla produttività delle imprese, alla rinascita dell’economia e della nostra società”. Lei è stata responsabile della formazio- ne per l’associazione per quattro anni, prima di lasciare l’incarico a Claudio Lodi. Quale è stato il vostro impegno in questi anni di lavoro, come lo avete organizzato e quali risultati avete prodotto? “Le analisi realizzate da Confindustria per iniziativa del Club dei 15, il network delle Associazioni provinciali dove è più alta l’incidenza del manifatturiero nella formazione del Pil, e da McKinsey, fotografano un crescente divario tra la domanda professionale e la galassia giovani. I ragazzi sembrano subire un mercato del lavoro che non li cerca e non li attira. Uno sforzo importante della nostra attività è stato indirizzato a sostenere le attività di orientamento svolte dalle scuole con interventi volti a rimuovere i comportamenti culturali che distorcono le scelte di studenti e famiglie, presentando lo stretto collegamento tra scuola e sviluppo economico (sbocchi occupazionali, prospettive professionali, competenze richieste), e fornendo informazioni per la scelta dell’indirizzo di studi. Devo riconoscere che lo sforzo congiunto di imprese, scuole e amministrazioni locali ha portato i risultati. Da un paio d’anni a questa parte abbiamo registrato una inversione di tendenza nelle scelte dei percorsi formativi, con un incremen- Claudio Lodi, Vicepresidente Unindustria Reggio Emilia con delega all’Education e Rapporti con la Scuola, che eredità le ha lasciato il lavoro svolto dallo staff di Maria Licia Ferrarini? “Un’eredità preziosa che si fonda su rapporti sempre più stretti con numerose scuole della nostra provincia, che spaziano dall’orientamento ai progetti di alternanza, dalla scuole primarie alle superiori. L’avvio a Reggio del percorso ITS a indirizzo meccatronico è stato un importante risultato per un territorio, quello reggiano, che grazie alla perseveranza di Unindustria Reggio Emilia, delle imprese coinvolte, dell’Amministrazione provinciale e delle istituzioni scolastiche, è riuscito a dar vita ad un Istituto Tecnico Superiore che forma ragazzi con competenze subito spendibili nelle aziende del territorio. È stata vinta una sfida grande, quella di guardare al di là dei propri confini e quella di mettere scuole, imprese, enti di formazione, università ed enti locali a lavorare insieme. Un percorso all’avanguardia che ha già dimostrato di dare dei frutti. La quasi totalità dei ragazzi diplomati è stata assunta direttamente dalle aziende che li hanno ospitati durante il biennio di formazione”. n voro e impresa nel vivo del loro processo di formazione. Oggi, più che mai, occorre promuovere la progettazione congiunta a sostegno di tirocini e percorsi di alternanza scuola-lavoro, che costituiscono strumenti efficaci sia per l’acquisizione di competenze scientifiche e tecnologiche spendibili nel mercato del lavoro, sia per orientare i giovani alle successive scelte di studio e di lavoro. Parallelamente dovremo lavorare sulle nostre aziende per creare quell’osmosi strategica tra scuola ed impresa indispensabile per tornare a crescere”. Ad oggi quali sono le figure che volete formare e dunque quali figure professionali cerca il mondo dell’industria a Reggio? “L’industria oggi è profondamente diversa rispetto al passato: una grande incertezza, caratterizzata da cambiamenti repentini, una accresciuta complessità, l’utilizzo delle nuove tecnologie e relazioni diventate ormai globali. E se in passato la determinante per fare industria era possedere i mezzi di produzione, oggi la differenza la fanno l’ideazione, l’informazione e la capacità di prevedere il futuro: ecco perché lavorare sulla formazione è strategico. Noi dobbiamo lavorare sulle persone che porteranno innovazione fra qualche anno e senza tecnici non ci sarà innovazione. Occorrono competenze che saranno molto diverse da quelle del passato. Sempre più avremo bisogno di gente formata in modo diverso, più evoluto. E questa sfida si affronta in due: mondo della scuola e mondo delle imprese. In questo contesto la cultura tecnica ha un’opportunità di risorgere e bisogna coglierla”. n I.T. Cosa farà per i prossimi quattro anni? Sono nate nuove esigenze su cui indirizzare il vostro lavoro rispetto a quando si è dato il via al progetto? “Vorrei proseguire il lavoro portato avanti in questi anni da Maria Licia Ferrarini promuovendo azioni volte a rafforzare i rapporti tra Scuole e Imprese della nostra provincia. Il lavoro e l’impresa devono tornare centrali all’interno dei processi formativi. L’idea che “prima si studia, poi si lavora”, ha fatto il suo tempo, e oggi si riconosce l’importanza di consentire anche ai ragazzi italiani di incontrare laClaudio Lodi, Vicepresidente Unindustria Reggio Emilia 21 Riboni Segatrici S.r.l. Via Copernico 56 20090 Trezzano S/N (MI) E-MAIL: [email protected] Internet: www.riboni-krs.it Telefono: +39 02 48841782 Fax: +39 02 48842432 SEGATRICI A NASTRO E A DISCO AD ALTA TECNOLOGIA PER IL TAGLIO DEI METALLI LAME ORIGINALI KRS La Riboni Segatrici segue professionalmente da oltre 40 anni la spett. 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Modesta, invece, la presenza di imprese gestite da stranieri: con il 6,8% sul totale, infatti, hanno un peso percentuale quasi dimezzato rispetto all’intero territorio provinciale. Questi dati, che disegnano il profilo aggiornato dell’economia montana, emergono dalle analisi dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia sulle caratteristiche delle imprese dei tredici comuni dell’Appennino reggiano. Un territorio in cui, come si diceva, permane un fortissimo legame con l’agricoltura, mentre nell’industria manifatturiera (che pure proprio in montagna ha registrato un aumento del fatturato dell’1,6% nel primo semestre 2014, mentre la crescita dell’intero territorio provinciale si è fermata allo 0,1%) si registra la presenza del 10,5% delle imprese, connotate da una dimensione media pari a 6,3 addetti. Nella montagna reggiana operano complessivamente 5.079 imprese (il 9% di quelle dell’intero territorio provinciale): quelle agricole sono 1.268 (con 177 ad esclusivo allevamento di bovini da latte, 471 che associano la coltivazione all’allevamento, 237 cerealicole e 138 foraggere), seguite da quelle delle costruzioni (1.065 unità), dal commercio (938 aziende, con un peso sul totale inferiore di circa 1,5 punti al dato provinciale) e dai pubblici esercizi (bar, ristoranti, pizzerie, servizi di alloggio in generale), che con 397 unità rappresentano una quota di oltre due punti percentuali superiore al totale della provincia di Reggio Emilia (5,6%). Fra le attività manifatturiere, il metalmeccanico è il settore che, per con- Imprese dell’Appennino reggiano per settore d’attività economica e comune - giugno 2014 Agricoltura Baiso Busana Industria s.s. Costruzioni Commercio Alloggio e ristorazione n.c. Altri servizi Totale 113 47 35 66 20 64 6 351 11 18 40 25 20 32 2 148 Carpineti 156 71 91 60 29 79 2 488 Casina 137 54 130 86 38 59 10 514 Castelnovo ne’ Monti 236 101 269 294 83 221 16 1.220 Canossa 90 42 104 81 35 76 8 436 Collagna 18 10 21 18 23 24 1 115 Ligonchio 17 14 22 14 16 7 2 92 Ramiseto 71 10 30 22 17 19 3 172 Toano 137 50 101 94 22 71 6 481 Vetto 84 17 48 48 23 32 5 257 Viano 81 61 68 60 27 59 9 365 117 40 106 70 44 62 1 440 1.268 535 1.065 938 397 805 71 5.079 Villa Minozzo Totale Appennino reggiano Resto della provinicia 5.107 7.793 11.492 10.276 2.753 12.101 1.560 51.082 6.375 8.328 12.575 11.214 3.150 12.906 1.631 56.161 Provincia di Reggio Emilia sistenza e numero di addetti, ricopre il ruolo principale: 170 aziende che occupano quasi 1.200 persone fra titolari e dipendenti. Numerose anche le imprese di trasformazione alimentare (86 aziende con oltre 500 addetti), le industrie di lavorazione del legno (57 e più di 200 addetti) e della ceramica (53 con quasi 800 addetti). Approfondendo le analisi sulle tipologie d’impresa, emerge che quelle femminili, cioè le imprese la cui percentuale di partecipazione femminile è superiore al 50%, nell’area montana sono 924 e rappresentano il 18,2% delle attività locali, con punte che superano il 20% nell’alto Appennino, come attestano i dati di comuni come Collagna, Villa Minozzo e Busana. Le imprese giovanili – nelle quali la partecipazione di persone fino a 35 anni supera il 50% - ammontano a 453 unità e rappresentano una quota di mezzo punto percentuale inferiore rispetto alla provincia di Reggio Emilia nel suo complesso: 8,9% contro il 9,6%. Castelnovo ne’ Monti è il comune con il maggior numero di imprese giovanili (121 aziende), ma è Busana il comune con la maggior incidenza di giovani imprenditori. Infine, le imprese nelle quali la partecipazione straniera risulta superiore al 50% sono 343 e rappresentano solo il 6,8% del totale contro il 13% del totale provinciale: Ligonchio è l’unico comune della provincia di Reggio Emilia a non avere imprese straniere insediate sul proprio territorio. n 23 n attualità Maltempo Violenti temporali hanno provocato allagamenti e disagi da Guastalla a Boretto L’acqua continua a far danni In tilt le comunicazioni per un guasto alla rete TIM di Parma di Antonio Lecci “S e questo violento temporale fosse capitato in estate, le conseguenze sarebbero state terribili...”. Il geometra Eber Bianchi, tecnico del Comune di Guastalla, è chiaro mentre attende di sapere l’esatta quantità di pioggia - almeno 50 millimetri - in poco più di mezz’ora sul centro storico della cittadina sul Po. “Se fosse capitato in estate - aggiunge il tecnico comunale - ci sarebbero stato i canali di bonifica già pieni d’acqua per le esigenze dell’irrigazione dei campi agricoli. Dunque, non ci sarebbe stata possibilità di far defluire una parte d’acqua in quei corsi. Trovandoli invece semivuoti, una parte della pioggia è confluita proprio nei canali, evitando ulteriori problemi”. A Guastalla, come negli altri paesi della zona, il sistema di scolo della pioggia è in grado di far fronte a una certa quantità d’acqua, calcolato sulla media massima delle precipitazioni degli ultimi dieci anni. Ma quando capitano acquazzoni così violenti e persistenti, non c’è fognatura che tenga. Qualcuno ha indicato i bocchettoni delle fogne intasati dalle foglie secche ca- Sopra immagini degli allagamenti a Guastalla dute dagli alberi. Ma va detto che anche quando gli stessi tombini sono stati completamente liberati dalla grata in metallo, l’acqua non è defluita, se non quando ha smesso di piovere e il sistema di scolo ha ripreso a “tirare”. L’allagamento del pomeriggio del 13 ottobre, che ha seguito di qualche giorno la tragica alluvione di Genova, ha lasciato il segno, in particolare in piazza della Repubblica, dove proprio pochi mesi fa sono stati eseguiti lavori alle fogne, con tanto di posa di tubazioni più capienti rispetto a quelle che c’erano in precedenza. Ma anche quest’opera non ha evitato che l’acqua entrasse in abitazioni e negozi, rendendo necessaria l’azione dei vigili del fuoco per liberare alcune aree allagate. Non sono rimasti indenni neppure alcuni negozi e abitazioni di via Gonzaga, via Zaffanelle, via Palazzina, con interessamento pure della zona di Pieve, fra le corti di San Cristoforo e via Sacco e Vanzetti, dove alcuni edifici si sono allagati a causa della pioggia infiltratasi dal tetto e dalle pareti laterali. Anche a Gualtieri e Boretto non sono mancati gli allagamenti, mentre il vento, fra Rolo e Reggiolo, ha fatto cadere un albero sulla linea ferroviaria, con ritardi sulla Modena-Mantova. Tra i problemi provocati dall’acquazzone, anche il black out nelle comunicazioni. L’allagamento della centrale Tim di Parma ha messo fuori uso il sistema della telefonia mobile nelle province limitrofe, fra cui quella Reggiana, con effetti pure sui collegamenti internet e sulle telefonia fissa, in certe aree della Bassa, perfino in zone non particolarmente colpite dall’acquazzone. Quando accaduto deve comunque far riflettere una volta ancora sui mutamenti del clima, sulle possibilità di sempre più frequenti violentissimi acquazzoni e sulla necessità di adottare gli adeguati provvedimenti tecnici per evitare danni e disagi. n Danni ingenti a Parma e nel piacentino Stalle allagate, bloccata la raccolta del mais, a rischio le semine autunnali se non torna presto il bel tempo. E’ questo il primo bilancio di Coldiretti Emilia Romagna sulle forti piogge che hanno colpito l’Emilia Romagna, in particolare le province di Parma e Piacenza dove in poche ore è caduta tanta pioggia quanto in tre mesi di normale piovosità. Nel parmense, nelle zone dell’alta Val Parma, sono state colpite in modo particolare le zone di Corniglio, dove è finito sott’acqua un prosciuttificio con trenta mila prosciutti, e Calestano, con problemi di allagamenti per stalle e capannoni; in Val Taro, le zone con maggiori frane sono Bedonia e Compiano. Nella bassa, in particolare nella zona di Colorno, sono state allagate diverse stalle. Nei centri abitati di Parma e di Colorno i danni sarebbero stati ben maggiori se non ci fosse stata la cassa di espansione del Consorzio della Bonifica Parmense della zona di Marano che ha attenuato la velocità e la quantità d’acqua che ha allagato i centri abitati. Nella montagna piacentina la pioggia torrenziale ha dilavato i terreni mandando il fumo le semine, soprattutto nelle zone di Ottone e località Perino (comune di Coli). In Val Trebbia e in Val d’Aveto le precipitazioni hanno raggiunto il 170 millimetri in poche ore. 24 l’iniziativa del mese n Prevenzione Un nastro rosa per contrastare il tumore al seno Per tutto il mese di ottobre, screening gratuito all’ospedale Santa Maria Nuova per le donne sotto i 45 anni, grazie alla Lilt e l’iniziativa ‘Nastro Rosa’ O ttobre è il mese della prevenzione del tumore al seno. Grazie alla Lega per la lotta i tumori, tante donne tra i 30 e i 45 anni si stanno sottoponendo a visite gratuite in oncologia. Giancarlo Bisagni responsabile Breast Ermanno Rondini oncologo SMN Corrado Boni Direttore Nella nostra proUnit Oncologia SMN RE e vicepresidente Lilt Oncologia SMN - RE vincia, si registrano circa 500 casi insorgenza precoce di tumore mammario buona alimentazione. E’ importante evitaall’anno, un numero in aumento rispetto sotto i 35 anni, oppure con alto rischio di re l’eccesso di zuccheri, ricorrere di più a agli anni passati ma è diminuito il tasso eredità familiare, c’è un servizio apposito frutta e verdura. Questo è importante sin di mortalità. La patologia dunque è ogper valutare il rischio di trasmissione gedai primi anni di vita.” getto in questo mese della campagna di netica. Per le donne sintomatiche, c’è la prevenzione ‘nastro rosa’ simboleggiata dagli zampilli rosa della fontana del TeaDottor Corrado Boni, lei è il direttore possibilità di una visita urgente in caso di tro Valli. Una campagna organizzata dalla del dipartimento di oncologia del San- noduli, attraverso la richiesta del mediLilt, la Lega Italiana per la lotta ai tumori ta Maria Nuova, qual è dunque la foto- co della mutua. E’ molto importante fare in collaborazione con Andos, l’associaziografia di questa patologia nella nostra l’auto palpazione al decimo giorno post ciclo. E’ fondamentale farlo ogni mese.” ne nazionale delle donne operate al seno, provincia? in particolare dal comitato reggiano, nato “E’ un tumore molto frequente, c’è una Erika Gallinari, Presidente di Andos onlus appena un anno fa ma già molto operaincidenza in aumento ma cala il tasso Reggio Emilia. La sua associazione è a litivo. Il mese di prevenzione è possibile di mortalità, frutto dell’efficacia degli ovviamente grazie alla disponibilità delvello nazionale. Ora è anche a Reggio. interventi come prevenzione, diagnosi l’ospedale Santa Maria Nuova e dei me“Il comitato reggiano si è costituito un precoce,sia come trattamenti chirurgici o dici e degli infermieri del dipartimento di anno fa. Siamo tutte donne che dopo di radioterapia. A Reggio esiste da tempo oncologia. avere incontrato il tumore al seno, abuna breast unit che permette di avere alte Un lavoro di squadra in cui ciascuno fornibiamo deciso di fare qualcosa per le altre professionalità nel trattamento di questa sce la propria competenza. Anello di condonne. Questa iniziativa, Nastro Rosa, ci malatti, nel lavoro di oncologi e chirurghi. giunzione tra la struttura sanitaria e la Lilt interessava particolarmente perchè riQuesta è una patologia il cui rischio auè il dottor Ermanno Rondini, oncologo del guarda donne della nostra fascia di età, menta con l’aumento dell’età. Nei pazienSanta Maria Nuova ma anche vicepresisotto i 45. Abbiamo diffuso la campagna ti giovani è una rarità. Bisogna tuttavia dente della Lega antitumori di Reggio. anche nelle nostre mailing list e sui social sempre tenere presente anche i casi di network. Abbiamo incontrato tante donfamiliarità. A Reggio esiste un consultorio ne in aziende ad alto tasso di percentuale Dottor Rondini perchè fare queste iniziaper questo.” femminile. E poi siamo riusciti col Comune tive? “E’ dall’89 che organizziamo un mese di Dottor Giancarlo Bisagni lei è il respon- ad illuminare di rosa la fontana del Teatro informazione, il Nastro Rosa appunto, per sabile della Breast Unit. Cosa vuol dire? Valli di rosa. Tutto questo grazie alla Lilt che ha accettato la nostra collaborazione informare le donne sul tumore al seno Cosa fate? al loro fianco.” e dunque fare prevenzione. Questo per “Stiamo parlando del percorso di trattanoi è una campagna importante perchè mento del carcinoma. In Emilia Romagna Roberta Salsi, lei è una volontaria della arriva a sensibilizzare anche le donne e dunque anche a Reggio, è previsto lo giovani che devono ancora entrare nello Lilt. A capo di tutto ci siete voi. screening gratuito per le donne tra i 45 screening al quale si accede d’ufficio dal “La nostra associazione si preoccupa di e i 75 anni. Dai 45 ai 50 è prevista una 45esimo anno di età. Sottolineamo l’iminformare la cittadinanza di eventi finalizmammografia annuale. Dai 50 ai 75 ogni portanza della prevenzione primaria: stile zati alla prevenzione. Raccogliamo fondi biennio. E’ un percorso al quale le dondi vita corretto, attività fisica, consumo di attraverso manifestazioni allestendo banne, a Reggio, aderiscono per l’80%. Oltre alcol consapevole, evitare il fumo e una chetti per informare e divulgare” n a questo programma, per le donne con 25 n reggiani all’estero Barbara Nicoli A Hong Kong, tra gli studenti in rivolta L’artista reggiana che esponeva all’Hong Kong Arts Center, ha vissuto in diretta la manifestazione di piazza I di Simona Onniboni nvitata ad Hong Kong su invito istituzionale per presentare 45 delle sue opere sulla natura, vede esplodere la rivolta degli studenti e un giorno viene anche fatta evacuare dall’Hong Kong Arts Center, il posto appunto in cui esponeva. Protagonista di questa avventura, è l’artista reggiana Barbara Nicoli. Un’artista giovane e poliedrica che dipinge, incide, e studia, nel suo atelier immerso nel verde ad Albinea. Come ha vissuto quei momenti? Ci sono state delle conseguenze per l’esposizione? “Gli studenti hanno manifestato in modo pacifico, non abbiamo avuto paura. Erano 26 seduti in mezzo a una strada ed era tutto sotto controllo. Non ci sono mai state sensazioni di pericolo in questo senso. Il giorno dei lanci di lacrimogeni l’ho seguito guardando la televisione. Manifestavano nella zona dove eravamo anche noi quindi un giorno, usciti dal museo, ci siamo trovati ad attraversare questo blocco di stu- denti per strada. Non abbiamo mai avuto paura e l’esposizione non ha avuto conseguenze negative. Anche perché abbiamo inaugurato prima dello scoppio di queste proteste. Se fosse avvenuto dopo ci sarebbero stati dei problemi perchè hanno bloccato le strade e l’accesso alla mostra sarebbe stato difficile”. In alto alcune immagini della protesta di Hong Kong. Al centro Barbara Nicoli all’interno della sua mostra reggiani all’estero Quindi la mostra, nonostante tutto, ha avuto una buona affluenza di visitatori. “Si. Per fortuna la manifestazione si è sovrapposta all’esposizione solo negli ultimi due giorni. In tanti sono venuti soprattutto nel week end e durante l’inaugurazione”. Ha esposto 45 opere. Nei suoi lavori utilizza una tecnica antica di centinaia di anni, da lei rivisitata. In cosa consiste? “Utilizzo la tecnica dell’incisione calcografica che è una tecnica del 1500. La uso esattamente come veniva usata dai grandi maestri del tempo. Le metodiche per arrivare alla stampa di una incisione sono esattamente identiche ad allora. A queste aggiungo una sperimentazione di linguaggio successiva a questa prima parte, come se facessi due fasi di lavoro: nella prima riprendo la tecnica nel suo modo originale, poi applico interventi che realizzo in modo sperimentale usando un linguaggio nuovo, a volte anche usando materiali aggiunti. Il tema della mostra di Hong Kong era sulla natura. Quindi tutta la mia ricerca era attorno a questo dialogo dell’uomo con la natura”. Lei è un’artista poliedrica. Prende parte anche ad un progetto teatrale che vede tra i protagonisti la compagnia reggiana Statale 9 Teatro. Qual è il suo ruolo? “Sono anche attrice. Ad ottobre, con la compagnia, abbiamo debuttato con uno spettacolo al cimitero monumentale di Milano, “Orfeo canta!”. E’ uno spettacolo itinerante che dura due ore, snodandosi proprio nei luoghi del cimitero con un cast di oltre 70 persone. Siamo due attori, Orfeo e Euridice. E’ un viaggio nel regno delle metamorfosi, ispirato a “I sonetti di Orfeo” di Rilke, ideato e diretto da Franco Brambilla”. Quali sono i suoi progetti futuri? “Vorrei continuare a percorrere entrambe le strade. Ritengo che entrambe queste espressioni artistiche siano semplicemente degli strumenti, delle vie diverse per esprimere in un qualche modo quello che è il mio pensiero, la mia poetica. Di volta in volta cerco di trovare il modo più consono per esprimere quello in cui fondamentalmente credo a livello artistico, intellettuale e poetico. Diciamo che la mia idea è sempre quella di tenere un livello molto alto, molto onesto. Non vado incontro alla cosa facile ma vado incontro alla cosa che ritengo più vera. All’origine c’è sempre una selezione in quello che faccio data proprio dalla mia onestà intellettuale”. Sopra Barbara Nicoli all’interno della sua mostra e le opere esposte n Dunque una grande soddisfazione per un’artista giovane come lei che ha però già fatto tante cose. “Direi di si. Devo anche dire che Hong Kong era un grande punto interrogativo. Il confronto con una cultura così diversa dalla nostra poteva creare una reazione imprevedibile. Per quanto il mio lavoro sia molto delicato e raffinato, quindi in un qualche modo incontra il gusto di quei posti, c’era sempre questo punto interrogativo. Invece devo dire che ho raccolto pareri favorevoli anche dalla stampa di Hong Kong. Ho avuto più di una trentina di articoli sulla mostra e tutti favorevoli. Non me lo aspettavo nemmeno io. Posso ritenermi davvero molto molto soddisfatta perché questa per me è proprio stata una sorpresa. Continuerò su questa strada”. Lei ha uno studio ad Albinea, circondato dal verde. Anche questo l’aiuta nella realizzazione delle sue opere? “Si. Mi piace molto vivere nel verde perché in qualche modo alimenta anche spiritualmente il mio lavoro. Il clima della mostra di Hong Kong era sulla natura. Tuttavia spazio anche attraverso altre tecniche, dipingo, faccio fotografia ed altro ancora. Mi muovo sempre alla ricerca del linguaggio più consono a tradurre quello che voglio esprimere. Credo che l’arte sia questo, che non ci siano delle vere distinzioni fra le tecniche così come tra i linguaggi: la recitazione piuttosto che la musica che la poesia che l’arte visiva in sé. Credo che sia un bacino nel quale si deve cercare lo strumento migliore e il più adatto”. n 27 n reggiani all’estero Riflessioni dalla Grande Mela New York “tutto e niente” La città delle contraddizioni suscita sentimenti discordanti di Riccardo Caselli D i New York i turisti (52 milioni l’anno) pensano sia la meta delle mete, il luogo dove andare a vivere per trasformare i propri sogni in realtà. Dopo pochi mesi di vita però ci si rende conto della competizione esasperata, dello stress che permea l’aria, le storture grottesche del sistema capitalistico consumista portato alle estreme conseguenze, le dolorose disparità sociali e spesso un taciuto senso di solitudine. L’amore si trasforma presto, anzi prestissimo, in amore-odio. A volte il secondo prevale e viene voglia di dire ‘New York è solo un grande inganno’, anche se ogni volta c’è quello skyline, quelle luci che si riflettono sul fiume a trattanerti dal giudizio. Però non riesci nemmeno ad amarla del tutto, a dire con piena sincerità che a New York hai realizzato il tuo sogno. Poi dopo un anno, torni per un pò in Europa e all’inizio tutto sembra così rilassante, la gente più autentica, gentile, le giornate che paiono più lunghe, l’aria meno inquinata dal ru- more dei pensieri e dei clacson. Però anche questo dura poco. Dopo un pò sorge come la sensazione di essere relegato in mezzo ai campi mentre nella piazza del villaggio si svolge la festa. Non sei più nel centro del mondo e ti manca Al centro e sotto: Central Park 28 quell’adrenalina, quel clima rigido, quella gente di corsa, quella competizione per ogni aspetto della vita a partire dal trovare un affitto decente, che sono proprio le cose che ti hanno spinto a tirare fuori il meglio di te stesso. Non hai più Wall Street, l’ONU, il Madison Square Garden e Park Avenue a due passi. Sei nella periferia dell’impero mentre prima rockstar, capi di Stato, artisti, presidenti di aziende, attori di Hollywood ti passavano sotto casa a decine ogni giorno. Poi parli con altri che vi hanno vissuto e scopri che anche loro provavano amoreodio. Magari erano arrivati al punto di non poterne più eppure ora che sono lontani gli manca. E allora tutto si fa chiaro. Accetti quel sentimento e capisci che è impossibile amarla del tutto, così come odiarla. Verso New York si può provare solo un sentimento contraddittorio perchè la città è una grande contraddizione! La odi per quella superficialità consumista che non lascia spazio a nulla di più pro- reggiani all’estero Vista aerea di Coney Islanda fondo ma poi ti rendi conto che spuntano più centri yoga che MacDonald’s. Dici “basta è troppo costosa non ci posso vivere” e poi se togli l’affitto scopri che tutto il resto lo trovavi a meno che in molte citta’ europee. Passi un anno a constatare la generale mancanza di rapporti umani veri ma il giorno in cui parti scopri che sarà pure così in generale eppure nel tuo caso specifico stai lasciandoti alle spalle i più profondi che hai mai avuto. New York è il centro della spietata finanza eppure a due passi da Wall Street sorge un tempio buddhista. Dittatori nel mondo, ma liberi in casa propria. Constati che tutto è improntato all’individualismo più sfrenato eppure nel momento del bisogno, centinaia di eroi si lanciarono dentro due torri in fiamme offrendo la propria vita per quella dei concittadini. La città sembra soffocarti con quei grattacieli che ti inghiottono e chiudono la vista eppure hai a disposizione un polmone verde che si estende per quaranta isolati proprio nel mezzo. Ti sembra di vivere tra estranei indifferenti che mai si rivedranno eppure ti basta andare ad Astoria per assaporare la vita di un paesino, e sedere in un beergarden per conversare con sconosciuti come al bar della parrocchia, solo che qui quegli sconosciuti sono di cento nazionalità diverse. New York è simbolo dell’americanità con le sue parate, la Statua della Libertà, le bandiere ovunque, eppure Giardino botanico del Bronx se vai a Little Odessa pure l’insegna di McDonald’s è in cirillico. Pensi che sei soffocato dal cemento, che vorresti vivere sul mare, ma in cinquanta minuti di metro da Manhattan, o anche meno, ci sei. Hai Coney Island, Brighton beach, la spiaggia al Bronx, senza contare Long Island. Vivi in una città e non vivi in nessuna città, stai a Manhattan dove con atteggiamento snob definiscono i cittadini degli altri ‘borough’ “bridges and tunnels” e tu invece quei ponti e tunnel li prendi volentieri per scappare un pò nelle altre ‘città. E allora respiri l’aria pulita e ti disintossichi nel giardino botanico del Bronx dove hai persino il secondo zoo più grande al mondo, scappi a Williamsburg con la sua movida intensa ma più rilassata, passi un pomeriggio silenzioso a Prospect Park a Brooklyn, te ne vai a Queens per vedere quanto è bello lo skyline di Manhattan visto da fuori e senza turisti, perchè lì a Gantry Plaza, pur essendo solo a tre fermate di linea viola da Grand Central, nessuno si avventura. E poi magari prosegui per mangiare cinese nella Chinatown di Queens e fino a Flushing Meadows a passeggiare, oppure ti fai un economico e abbondante pranzo domenicale ad Harlem, mentre i fighetti newyorkesi fanno i Sunday brunch dalla quattordicesima in giù . Puoi andartene a Hoboken in New Jersey in tre quarti d’ora, trovarti Wall Street n Flushing Meadows in un paesino con il campanile e manco mezzo grattacielo e poi scoprirvi una vita notturna che dopo le undici si scatena al punto da mettere in imbarazzo quella di Manhattan, oppure guidare due o tre ore in Upstate New York, dove quasi nessuno sa che c’è il maggior numero di stazioni sciistiche di tutti gli Stati Uniti ed il parco naturale più grande della nazione, nel caso il mare non bastasse. E quindi capisci che New York è tutto e niente, è il centro del mondo perchè è nel centro che gli opposti si fondono, o meglio la sorgente da cui nascono, luce e ombra, giusto e sbagliato, bello e brutto, amore e odio, e quindi New York non ha fatto altro che insegnarti l’essenza della vita. E poi ti ricordi che per fortuna ci devi ritornare, almeno per un altro pò. Metti in conto che poi ti rifarà arrabbiare e la odierai di nuovo in certi giorni, ma soprattutto sei grato perchè non sei ancora pronto a dirle addio perchè probabilmente hai ancora qualcosa da compiere. Perché in fondo sai anche che grande o piccolo che sia il tuo sogno, se sai cadere e rialzarti mille volte pur di realizzarlo, alla fine per quanto dura e fredda, New York te lo permetterà. n 29 n costume e società Dante Alighieri Un monumento per le maestrine d’Italia U Nel ricco programma di iniziative culturali, la società rende omaggio alle prime insegnanti di fine ottocento n calendario ricco di iniziative culturali artistiche letterarie, ma tra queste ce n’è una che spicca per eccellenza e cioè la presentazione del monumento alle maestrine d’Italia grazie alle quali tra l’Ottocento ed il Novecento si costruì il Paese nel segno della lingua italiana. E’ con questo approccio che la Società Dante Alighieri, sotto l’egida della sua vulcanica Presidente, Prof. Edmea Sorrivi Guidetti, ha inaugurato il nuovo anno sociale 2014 - 2015 nell’aula magna dell’istituto Achille Peri a Reggio lo scorso 3 ottobre. L’evento è in programma per l’8 marzo 2015 quando nel giorno della festa della donna, al Parco Tocci, sarà presentato al pubblico il monumento in bronzo realizzato dall’artista Alessandro Romano, scultore che ha già realizzato opere esposte al Quirinale, nel Campidoglio e alla Basilica di San Pietro. 30 Una scultura che ricorda dunque il lavoro di tutte quelle maestrine che lasciarono le proprie case per insegnare l’idioma di Dante in ogni parte dello stivale a un popolo di italiani che parlava i dialetti locali. Non manca la musica nel programma annuale con una serie di concerti ma anche mostre ed esposizioni. Un incontro per esempio con Elisabetta Farioli alla scoperta dei nuovi musei civici di Reggio. E sono tanti gli appuntamenti al femminile. Da un passaggio sulla letteratura, per parlare della donna come modello e stile di femminilità a gennaio, alla figura di Beatrice nella Divina Commedia, alla figura di Matilde di Canossa. E poi anche quest’anno la Dante bandisce i nuovi concorsi riservati agli studenti delle scuole reggiane, da quello di detta- to ‘Lingua nostra’ per gli studenti degli ultimi tre anni delle elementari, al concorso ‘Marta Spallanzani: una voce per la poesia’ e il ‘Vanna Barbieri Tedeschi: il tema più bello’ per le scuole superiori, il ‘Romeo Galaverni’ per il miglior studente di ragioneria, il concorso ‘Le menti donate alle scienze’ per lo studente reggiano che si classificherà primo alle prove di selezione delle Olimpiadi di matematica, fisica, chimica, e informatica. E ancora l’hotel Astoria-Mercure’ al miglior studente dell’alberghiero Motti, il Premio ‘Laerte Guidetti’ una giovane penna dello sport, ‘ il ‘Neda Corradini Zini’ per giovani pianisti ed infine il ‘Maria Motti’ per giovani violinisti del Peri. Fino alla giornata della Dante in programma per il 29 maggio in Sala del Tricolore con la premiazione degli studenti eccellenti di tutta la nostra provincia. n Prof. Edmea Sorrivi Guidetti Fotografie di Sergio Volo territorio n Bassa Quella strada “non s’ha da fare” Il lungo e sofferto progetto della “Cispadana” dopo tanti anni ancora non è partito di Antonio Lecci S embra che alla parola “Cispadana” sia legata una... maledizione. Anni fa furono necessari parecchi anni per concludere il collegamento viario tra Suzzara - Luzzara - Guastalla - Gualtieri - Boretto - Brescello, necessario per togliere traffico (soprattutto pesante) dai centri abitati e dagli argini del Po. E quella strada, a parecchi anni di distanza dal suo avvio, non è ancora conclusa, perché originariamente doveva arrivare fino a Parma e non fermarsi nel paese di don Camillo. Ora c’è un’altra Cispadana che sta vivendo un parto lungo e tortuoso. E’ il progetto dell’autostrada regionale prevista dal casello dell’A22 di Reggiolo-Rolo per raggiungere Ferrara sud e il collegamento per Porto Garibaldi, come alternativa all’Autosole. Un progetto, questo, che divide da sempre: dal lontano 1986, quando la Regione Emilia-Romagna elaborò un percorso preliminare. Un progetto che ha diviso le autorità comunali di paesi confinanti, gruppi di cittadini, partiti politici... E nel dibattito di questi giorni perfino i candidati alla presidenza della Regione, Stefano Bonaccini si dice favorevole alla realizzazione della strada, mentre Roberto Il progetto prevede un’autostrada regionale che dal casello dell’A22 di Reggiolo-Rolo raggiunga Ferrara sud con il collegamento per Porto Garibaldi, come alternativa all’Autosole Balzani è convinto che quel piano non sia più attuale e che manchino le necessarie risorse finanziarie. E i Grillini, alla recente notizia che il progetto è stato provvisoriamente tolto dal decreto “Sblocca Italia”, in cui sembrava blindato, avevano esultato, augurandosi la cancellazione di quell’operazione, suggerendo invece investimenti in interventi di sicurezza, miglioramento stradale e strutturale del territorio. Ma l’esclusione dal decreto sembra avere effetti temporanei, in attesa del reperimento dei fondi necessari per un’opera che doveva inizialmente costare 1,1 miliardi, somma lievitata nel tempo di altri 200 milioni. Intanto, chi dovrà costruire l’autostrada regionale, ovvero un gruppo di società di cui fa parte pure Auto- brennero, non sembra preoccupato del rinvio, visto che si è ancora in attesa della valutazione di impatto ambientale e di altre procedure legate non solo alla salvaguardia del territorio, ma anche ad aspetti legati alle condizioni cambiate con il terremoto del 2012, che ha colpito proprio gran parte delle zone del tracciato della Cispadana. Sta di fatto che il cantiere non sarà aperto prima della fine dell’anno prossimo. E sarà necessario prevedere pure quelle opere - come tangenziali, aree di rispetto ambientale, nuovi collegamenti viari e mitigatori ambientali fortemente richieste anche dalle amministrazioni comunali per compensare gli effetti negativi di una simile strada. n 31 n territorio Personaggi della bassa reggiana L’omaggio itinerante alla pazzia con le opere di Ligabue e Ghizzardi Sgarbi lancia il “Museo della Follia” Già fissate le tappe: Expo, Mantova e probabilmente Gualtieri di Enrico Pirondini Augusto Agosta Tota (organizzatore) e Vittorio Sgarbi (ideatore Museo della follia) “S ì, nascerà in Italia il Museo della Follia e sarà itinerante. L’idea è stata lanciata domenica 28 settembre da Vittorio Sgarbi al Palazzo della Ragione di Mantova durante la conferenza tenuta da Roberto Maroni, governatore della Lombardia. Maroni ha detto sì. I grandi maestri reggiani faranno presto il...giro d’Italia”. Augusto Agosta Tota, guastallese doc, presidente del “Centro studi & Archivio Antonio Ligabue di Parma”, annuncia a Stampa Reggiana il varo ufficiale di un progetto corposo e ambizioso. Presidente Tota,il tour di Ligabue e Ghizzardi quali tappe farà? “Debutto in due padiglioni ad Expo 2015, cioè i padiglioni Emilia e Eataly di Oscar Farinetti. Poi tappa a Mantova e, probabilmente Gualtieri; quest’ultima tappa è in via di definizione. Seguirà Fontanellato, nel labirinto verde di Franco Maria Ricci. 32 Augusto Tota: “Abbiamo messo a disposizione cento opere di Toni e Pietro. E tutti i loro capolavori” Abbiamo messo a disposizione cento opere e tutti i capolavori”. Ci può spiegare il progetto della Fondazione Sgarbi? Volentieri. Oltretutto Sgarbi è un consigliere del nostro Centro studi nato nel 1983 anche con il contributo di Cesare Zavattini che ne è stato un solerte fondatore. Ecco, il Museo della Follia nasce da una idea vera e propria di regia e punta ad una evocazione poetica di tutti coloro che hanno lavorato nei manicomi”. Come si articola ? In quattro sezioni. La prima si chiama “Tutti i Santi”, vi campeggiano le sculture di Inzerillo; una installazione dove si ritrovano pazienti, dottori e infermieri, distinguibili solo dai dettagli dell’abbigliamento, ridotti a mummie, uniti dalla improba lotta contro la sofferenza e la morte. Le altre sezioni? La seconda è fotografica e presenta novanta ritratti di pazienti. La terza sezione è la “Sala dei ricordi” con decine e decine di teche contenenti libri di letteratura in territorio I maestri della Bassa lingua originale che hanno trattato il tema della follia nel corso dei secoli, farmaci ritrovati nei manicomi, effetti personali dei pazienti, giocattoli e disegni dal passato inquietante”. Toni Ligabue (Zurigo 1899-Gualtieri 1965) è nato in Svizzera,figlio di emigrati italiani. E’ arrivato in Italia nel 1919, ha iniziato la sua vita di selvaggio nel boschi e nelle golene del Po nel 1927. Scoperto da Marino Mazzacurati,internato più volte nell’ospedale psichiatrico di Reggio Emilia, ha realizzato la sua prima mostra nel 1955. Poi l’esploit di Roma (1961). Augusto Tota ha poi fatto conoscere il pittore a Parigi, Montreal, Zurigo, persino al Parlamento europeo. I Nomadi nel 1991 gli hanno dedicato una canzone. Celebre lo sceneggiato Rai (1977), film scritto da Zavattini e Arnaldo Bagnasco, interpretato da Flavio Bucci. E la quarta sezione? E’ uno spazio intitolato a Franco Basaglia ed ospita la proiezione del video “X-day” dove Basaglia parla della futura legge 180. Grazie al contributo del senatore Francesco Marini sarà proiettato un video-denuncia sugli ospedali psichiatrici italiani”. E Ligabue e Ghizzardi? “Sono le grandi firme di questo tour. A pieno titolo. Ligabue (1899-1965) ha conosciuto per la prima volta il S.Lazzaro di Reggio nel 1937 con l’accusa di “carattere violento e irascibile”. Poi è stato internato altre due volte, nel 1940 e 1945. Ghizzardi, morto a Boretto nel 1986, ha avuto una vita difficile specie quando è rimasto solo con la madre riducendosi ai margini di un mondo contadino nel quale del resto non si era mai integrato intuendone la disgregazione culturale che lo stava colpendo e l’avrebbe profondamente mutato. Sì, con questo museo itinerante gli italiani conosceranno ancor meglio due straordinari figli della nostra Bassa reggiana”. n n Pietro Ghizzardi (Viadana 1906-Boretto 1986),ol- Sopra: Pietro Ghizzardi (19061986) - A destra: Toni Ligabue sulla sua moto Guzzi treché pittore naif e contadino, è stato incisore, scultore e scrittore. Invecchiando aveva fatto di sé una icona: impettito, alto, magro. “Si presentava avvolto nel tabarro che ricadeva sul petto senza pieghe, liscio e morbido come un paramento di liturgia” (Marzio Dall’Acqua). A Guastalla nel 1961 il primo riconoscimento della sua arte. Nel 1977 ha vinto il prestigioso Premio letterario Viareggio con l’opera “Mi richordo anchora” edito da Einaudi. Nel 1968 alla mostra nazionale di Luzzara ha ricevuto la medaglia d’oro del Presidente della Repubblica. Cesare Zavattini ha scritto molto su di lui. (e.p.) 33 n territorio Storia e storie di paesi reggiani VEGGIA di Casalgrande Sulla pedecollina reggiana di Danilo Morini N ei miei primi ricordi giovanili, abitando a pochi chilometri da Veggia, sentivo ricordare dagli anziani due eventi eccezionali: una disastrosa piena del fiume Secchia avvenuta nel novembre del 1911 che aveva portato l’acqua del fiume ad invadere l’abitato di Veggia e poi il fatto che i Sindaci dei due comuni confinanti, e cioè Castellarano e Casalgrande, si erano giocati a carte l’appartenza di Veggia, ed avendo il Sindaco di Castellarano perso la partita la frazione di Veggia era così passata sotto la favorevole a Casalgrande. La piena del Secchia del 1911 fu di una portata eccezionale mai più verificatasi a tutt’oggi: invase tutto l’abitato di Veggia ma anche sulla sponda destra il territorio di Sassuolo, allagando le borgata più vicine al fiume come L’Ancora e Borgo Venezia e spazzando via dal piano terra delle abitazioni tutto quanto in esse contenuto. Nell’osteria di Veggia, detta dei “Montagnola”, le botti della cantina galleggiavano. 34 Sdraiandosi sul selciato del ponte sul Secchia con un braccio si poteva toccare l’acqua del fiume. Quanto poi al passagio della frazione di Veggia sotto la competenza del Comune di Casalgrande, la verità storica al riguardo è però ovviamente diversa dalla diceria della partita a carte tra i due Sindaci. Infatti il Comune di Casalgrande nel 1891, invocando la puntuale applicazione del Decreto del 1859 con il quale Carlo Luigi Farini determinò la nuova divisione della provincia in 45 comuni, e alcuni dei quali come Casalgrande erano stati creati ex-novo, ottenne dal Consiglio Provinciale la propria competenza su Veggia. Il comune di Castellarano si oppose a questa decisione ed avviò una lunga vertenza giudiziaria che si concluse nel 1913 con una sentenza inappellabile del Consiglio di Stato favorevole a Casalgrande. attorno all’antico mulino che sfruttava un rilevante dislivello dell’antico, ma tuttora attivo, Canale di Reggio che preleva l’acqua dal Secchia a nord di Castellarano per giungere sino a Reggio facendo funzionare in passato lungo il suo percorso tanti mulini ed anche i folli per le seterie e favorendo oggi l’irrigazione dei campi. Con la costruzione a fine Ottocento del ponte sul Secchia al servizio sia della strada provinciale del Passo delle Radici sia della ferrovia Reggio-Sassuolo è nato l’abitato di Veggia collocato lungo detta strada con nuove abitazioni ed anche esercizi commerciali e artigianali. Ha invece una storia più antica la Chiesa e l’abitato di Sant’Antonino, che oggi è un tutt’uno con Veggia; esiste infatti un documento del 1327 tra il reggiano Guido da Fogliano ed il milanese Barnabò Visconti riguardante proprio la Chiesa e l’abitato di Sant’Antonino. La parte più antica dell’abitato di Veggia, tuttora esistente, si trovava Nel censimento del 1951 Veggia comprendendo anche Sant’Anto- territorio nino, ove tuttora si trova la Chiesa Parrocchiale, e Villalunga contava 2189 residenti ma attualmente ne conta oltre 6000. Si tratta di un aumento parallelo a quello verificatosi per l’intero comune di Casalgrande che è passato dagli 8.148 del 1951 agli attuali oltre 15.000. Nella classifica per popolazione residente Casalgrande ora si colloca sui 45 comuni della provincia al 5° posto e superato solo dalla città capoluogo e da Guastalla, Correggio e Scandiano. Questo dato è dovuto al successo del distretto industriale della ceramica con centro a Sassuolo ma che riguarda anche i comuni reggiani di Casalgrande, Castellarano, Scandiano e Rubiera. Nel 1926 si installò a Veggia lo stabilimemto ceramico Carani-Giglioli, il primo in territorio reggiano, che nel dopoguerra raggiunse come Ceramica Veggia una rilevante occupazione di manodopera e grandi successi commerciali grazie ad un prodotto del tutto innovativo chiamato Ker.Vit brevettato e messo a punto dal direttore della ceramica, il faentino Antonino Dal Borgo che come direttore viveva con la famiglia nella palazzina direzionale sita all’interno dello stabilimento stesso. Ora i capannoni dello stabilimento non sono più adibiti alla ceramica ma ospitano tante altre attività artigianali e commerciali tra le quali anche un’importante concessionaria di auto per l’intero distretto di Sassuolo. Attualmente Veggia comprende tante altre industrie ceramiche tutte felicememente produttive. Per produrre le mattonelle inizialmente si usava l’argilla estratta da cave in loco ed a Veggia ne furono aperte più di una: è infatti tuttora ben visibile e inattiva quella già usata dall’allora Ceramica Veggia sita sul confine tra Tressano e Veggia. ; un’altra per decenni utilizzata dalla storica prima ceramica di Sassuolo, la “Marca Corona”, era sita a ridosso del centro di Veggia e l’entità degli scavi ha cancellato parte della collina sovrastante Veggia ricavandone un ampio spazio pianeggiante, in parte ora adibito a parcheggio. Il territorio di Veggia è quasi del tutto utilizzato dall’abitato e dagli stabilimemti produttivi, rimanendo così all’agricoltura il terreno sito sul declivio verso il Secchia e la parte più a nord del pianoro di Farneto dove esiste tuttota l’antico caseggiato denominato Le Vigne che prende appunto il nome dall’antica “Vigna Duca- n le di Monte Armone in località La Vezza”, come si ricava da una mappa del 1697. Da questa posizione dominante durante l’ultimo anno di guerra l’artigliera contraerea tedesca contrastava gli aerei anglo-americani che bombardavano il ponte sul Secchia che venne però ugualmemte parzialmente distrutto e poi ricostruito nel dopoguerra. Il ricordato Monte Armone è una collinetta franosa che incombe sulla strada delle Radici e che durante l’ultima guerra segnava il confine tra il territorio di pianura controllato dalle truppe tedesche e quello collinare e montano controllato dalle brigate partigiane ed ivi era stato installato un cartello molto evidente con la scritta “ACHTUNG BANDITEN ! “. Un nuovo ponte sul Secchia ed una nuova viabilità esterna agli abitati, il tutto realizzato alla fine dei passati anni “70 a valle di Veggia, ne ha liberato il centro dal traffico pesante degli autocarri, rimanendo però Veggia ugualmemte un trivio importante per la viabilità da e per Sassuolo e Scandiano. n 35 n arte e cultura Luigi Galeotti La tela racconta Formatosi alla scuola di Ottorino Davoli, Galeotti seppe mettere in pratica i preziosi insegnamenti del maestro di Emanuele Filini U n giorno incontrai Remo Tamagnini, nel solito bar di via Naborre Campanini, che si dichiarò incuriosito dalla mia collezione di pittori reggiani, e aggiunse che l’avrebbe vista volentieri. Detto fatto, in dieci minuti raggiungemmo casa mia e, posate le biciclette iniziammo a guardare e commentare quadri. Dopo aver controllato come erano sistemati quelli di sua produzione, spaziò tra tutte le pareti commentando le opere che gli stimolavano la memoria. Ad un certo punto, si fermò davanti ad un quadretto, ad olio su tavola, che rappresentava il ponte del Crostolo a S. Pellegrino. Mi avvicinai a lui e vidi che aveva gli occhi lucidi. Non lasciò che gli chiedessi ragione di quell’emozione, che esordì: “poverino, era stato il mio compagno di banco, alla scuola di Ottorino Davoli, poi ci siamo persi di vista, e imparai più tardi, che morì il 25 aprile 1945, il giorno della Liberazione, ucciso da una fucilata che lo colpì alla schiena”. Tanto bastò per incuriosirmi sia del personaggio che dell’artista e iniziai a fare qualche ricerca. Oltre alla tavoletta in mio possesso, in perfetto stile Davoliano, non ne trovai altri eseguiti ad olio , nelle diverse collezioni reggiane. Solo qualche anno dopo un amico mi sottopose una serie di disegni acquerellati, firmati Galeotti Luigi e datati tra il 1936 e 1938, localizzati in diverse località africane. Rappresentavano momenti di vita militare, vissuti durante la conquista del “posto al sole” in Africa Orientale, negli anni in cui l’Italia iniziava a costruire le basi dell’Impero. La tavoletta col Ponte del Crostolo, era un dono di nozze che ricevette mia madre quando si sposò nel ‘36. Il donatore, era Rodolfo Magnani, valente storico, teologo Luigi Galeotti “il Crostolo a San Pellegrino” e uomo di cultura, che aveva lasciato l’abito talare, per sposare Lucia, la migliore amica di mia madre (ma questa è un’altra storia). Voglio solo far rilevare che una semplice veduta della periferia di Reggio, senza pretese , è stata giudicata degna di diventare un dono di nozze, da un così valente uomo di cultura della prima metà del XX secolo, l’artefice perciò non doveva certo essere considerato, modesto. D’altra parte, da quel poco materiale che mi è stato dato di analizzare, appare la robusta formazione di un pittore che, formatosi sotto la guida di un grande maestro, ha cercato di non dimenticarne gli insegnamenti, dall’analisi del chiaro-scuro alla pennellata materica del colore ad olio, alla spazialità africana così piena di luce. E’ chiaro che la morte prematura ha fatto si che non siano rimaste più opere di mano di Luigi Galeotti, sparse tra amici e parenti, tutto ciò perché la sua buona fede non lo ha mai fatto rinnegare la divisa della G.N.R. (Guardia Nazionale Repubblicana), che rappresentava gli ideali nei quali aveva creduto, ai quali aveva obbedito, e per cui, volontario in Africa, aveva combattuto. n L.Galeotti in Africa orientale 36 arte e cultura n Agostino Salsedo e Fabrizio Bussotti Viaggio nella storia dell’arte Dall’arte classica all’Espressionismo astratto di Monica Baldi U na mostra. Un viaggio nella storia dell’arte. Dall’arte greco-romana fino all’Espressionismo astratto dei primi decenni del ‘900. Questa è la mostra degli artisti Agostino Salsedo e Fabrizio Bussotti, rispettivamente scultore e pittore, seguono due filoni artistici completamente diversi. Trovarsi davanti alle sculture di Salsedo è un po’ come fare un viaggio nell’antica Roma. La ceramica incontra il legno e insieme danno vita a sculture che rappresentano i volti, ma soprattutto le acconciature delle antiche dame romane. Dalla matrona Cornelia all’imperatrice Giustina, donne etrusche, romane, pompeiane, forse non vi erano delle grandi differenze nei loro lineamenti, mentre ciò che balza subito all’occhio è la grande differenza e particolarità delle loro acconciature. Quei volti che solitamente rivivono attraverso mezzi busti marmorei, l’artista invece li ripropone rivisitati, in una versione in ceramica, materia tuttavia non sconosciuta agli antichi romani ed etruschi che già la utilizzavano nel VIII secolo a.C. Le sue sculture sono caratterizzate dal craquelè, effetto tipico della ceramica e soprattutto di quella antica tecnica giapponese che è il Raku. Ma altra particolarità sono le forme tondeggianti dei volti, gli antichi scultori ci hanno abituato a figure longilinee e volti magri, invece Salsedo ci presenta forme che ci portano subito a pensare a quelle ampie e morbide di Botero. Fil rouge infatti che accomuna le sue opere sono proprio queste forme tra l’ironico e il divertito. Oltre all’arte antica romana, Salsedo trae ispirazione anche dal Rinascimento italiano. In particolare i suoi putti musicanti nelle pose scanzonate e “dionisiache” ci ricordano gli angeli di Luca Della Robbia e di Donatello realizzati per il Duomo di Firenze. L’artista In alto: Putti, sculture tecniche Raku - Sotto: Pillow, cm 31x25, installazioni multimateriche rompe volutamente i canoni classici per un’interpretazione più moderna e disinvolta stravolgendo la fisionomia di angeli, Madonne e dame romane. E dall’arte classica si fa un salto in avanti, per arrivare ai primi decenni del ‘900 quando nasce quella corrente che prende il nome di Espressionismo astratto. Forme, linee e colori che si intrecciano perfettamente sulla tela, questa è l’arte del pittore modenese ma fiorentino di nascita, Fabrizio Bussotti. Pittore estremamente contemporaneo, nei suoi dipinti si intravede un certo astrattismo della prima metà del ‘900 fino ad arrivare al concetto di spazialismo teorizzato da Lucio Fontana e Mario Deluigi. Nelle sue opere si nota perfettamente un nuovo rapporto tra luce, spazio e tela. L’artista, fin dalle sue prime opere, ha sempre gio- cato molto con i colori ma ad un tratto inizia a giocare anche con la materia, quella matericità tipica della pittura contemporanea, così unisce tra loro stucchi, sabbia, olio, acrilici, acidi e acquerelli e li dispone sulla tela e il risultato che ne esce è una materia ruvida e grezza. L’artista sceglie quei rossi che ci riportano a Burri o colori decisi che ci riconducono a quelle tele di Kandinsky, artista ossessionato dal colore. Ed era proprio l’artista russo che diceva “il colore è un mezzo per esercitare sull’anima un’influenza diretta. Il colore è un tasto, l’occhio il martelletto che lo colpisce, l’anima lo strumento dalle mille corde.” Dalla tela alla pura materia, blocchi di colore, quei blocchi che in pittura ci ricordano Mark Rothko. Ma per Bussotti non è più pittura, qui si sconfina nell’installazione. Poliuretano, corde, colori, insomma elementi vari che si uniscono per dare forma a delle piccole sculture dalla tecnica mista. Quindi dall’espressionismo astratto, con queste sculture arriviamo in pieno clima Bauhaus. Sono gli anni ‘30 quando gli artisti sentono una nuova necessità di rinnovamento dell’arte e sarà proprio il Bauhaus a dare inizio ad un movimento d’innovazione. n In mostra alla Galleria Zannoni dall’11 ottobre al 2 novembre 2014 37 n salute e prevenzione Il medico risponde Fusione all’ospedale di Reggio tra Medicina II e Angiologia Vene e arterie: al Santa Maria una nuova struttura A capo del nuovo dipartimento il dottor Angelo Ghirarduzzi di Simona Onniboni Sopra il Dottor Angelo Ghirarduzzi I l dottor Angelo Ghirarduzzi è il nuovo direttore della Struttura Complessa di Medicina Seconda Angiologia dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova, oggi Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico. Il dottor Ghirarduzzi svolge la sua professione medica nel nosocomio locale da venticinque anni, prima è stato in Medicina Prima, poi è diventato direttore della struttura semplice di Angiologia fino all’incarico attuale. E’ laureato in Cardiologia e Medicina interna e vanta un curriculum di tutto rispetto. Lo incontriamo nel suo studio al primo piano della nuova ala ospedaliera. 38 Dottor Ghirarduzzi che struttura è quella che dirige? “La Struttura Complessa di Medicina II°Angiologia è nata a settembre di quest’anno col fine di unificare in una struttura unica all’interno del Dipartimento di Medicina Interna e delle specialità mediche l’attività di gestione delle patologie vascolari. Dalla Medicina II° possiamo dire di raccogliere l’esperienza in tema di ipertensione arteriosa mentre l’angiologia porta in eredità i tre grossi capitoli di cui si è sempre occupata: la gestione della malattia trombo embolica venosa, quella delle arteriopatie degli arti inferiori e delle complicanze croniche. La struttura complessa che dirigo si avvale di tre livelli di attività. Un’attività di reparto con 42 posti letto, una intensa attività ambulatoriale che comprende tutta l’attività di eco color doppler e la medicazioni delle ulcere trofiche. Abbiamo in dotazione strumentazioni notevolissime: quattro ecografi, un pletismografo, un capillaroscopio. Abbiamo la possibilità di effettuare il monitoraggio delle 24 ore con cinque apparecchi per tale funzione. Abbiamo anche la possibilità di monitorare l’ossimetria e la valutazione simmetrica degli arti inferiori fondamentale nella terapia delle lesioni trofiche. Il terzo livello è il Day Hospital. Un’ attività quest’ultima che ci permette di trattare in maniera molto intensa ed efficace salute e prevenzione pazienti che hanno un livello di gravità intermedia”. Chi sono i vostri pazienti? “Si tratta soprattutto di fumatori, diabetici. E’ fondamentale la diagnosi precoce che si avvale di tutta una serie di strumenti, in particolare della valutazione della circolazione periferica mediante un apparecchio che è un pocket doppler con cui possiamo misurare la cosiddetta caviglia-braccio, il famoso Abi. Questo ci permette di distinguere i pazienti a rischio di avere patologie da arti inferiori, dai pazienti che non lo sono”. Dunque quali sono le patologie che trattate? “Abbiamo quattro importanti capitoli specialistici più una quinta mission. Prima di tutto la malattia trombo embolica venosa degli arti inferiori. E’ una patologia cronica che ha un’alta incidenza nella popolazione, potenzialmente letale perché la sua complicanza più grave è l’embolia polmonare e perché è difficile da diagnosticare. I sintomi d’esordio, l’edema ed il dolore di gamba, sono sintomi molto specifici che possono ricorrere, soprattutto negli anziani, in svariatissime condizioni. Questo rende necessario tutta una organizzazione per arrivare alla diagnosi precoce. L’ apertura, nel nostro caso, di un ambulatorio di urgenze aperto dalle 8 di mattina alle 19, e al quale tutti possono accedere, rappresenta un importante riferimento. Occorre tenere presente che la trombosi venosa profonda non diagnosticata e quindi non trattata, nel 50% dei casi evolve rapidamente. Tra l’altro la terapia immediata consente di gestire a domicilio questi pazienti. Adesso abbiamo a disposizione terapie che già dopo un paio d’ore mettono il paziente in condizioni di sicurezza. Un tempo questo tipo di patologia prevedeva il ricovero dai 10 ai 14 giorni, e così per l’embolia polmonare. Adesso, nell’80% dei pazienti, la trombosi venosa profonda viene gestita a domicilio. Abbiamo un ambulatorio “dedicato” per questi pazienti perché li dobbiamo vedere nella fase acuta per tre o quattro giorni per verificare che le condizioni di salute siano buone per potere già eseguire gli esami di laboratorio di controllo che necessitano, caso per caso e che un tempo venivano gestiti in ospedale durante la fase di ricovero. Quindi accanto all’ambulatorio urgenze abbiamo l’ambulatorio del trombo embolismo venoso che ci permette di seguire questi pazienti. Le visite sono molto ravvicinate nelle prime due o tre settimane poi questi pazienti vengono controllati una volta al mese. In questo stesso ambulatorio decidiamo nel tempo la durata ottimale della terapia coagulante di questi pazienti. In questo stesso ambulato- n Come si sviluppano le cure? “Eseguiamo anche eco color doppler degli arti inferiori e da qui parte tutta la diagnostica. Alle volte occorre abbinare la terapia medica con quella chirurgica. L’importante è che i pazienti seguano la terapia farmacologica”. Arteriosclerosi rio seguiamo i pazienti con neoplasia, particolarmente fragili perché hanno un rischio abbastanza alto di non rispondere bene alle cure e di avere complicanze emorragiche per via della patologia, di conseguenza è molto importante seguirli in maniera continuativa. L’80% dei pazienti con trombosi venosa è seguita ambulatorialmente. Il 20% dei pazienti che ricoveriamo spesso sono neoplastici critici. Il secondo campo d’azione è l’arteropatia degli arti inferiori. Sono malattie arterosclerotiche. L’arterosclerosi è una malattia molto diffusa nella popolazione: si stima che in una provincia come Reggio Emilia almeno ventimila persone abbiano un problema clinicamente rilevante di arterosclerosi. Le forme principali sono l’arterosclerosi delle coronarie perché determina infarto miocardico e l’arterosclerosi del distretto cerebro vascolare perché ad essa è collegato, per fare un esempio, il fenomeno dell’ictus. Ma non dobbiamo dimenticare che anche l’arterosclerosi delle arterie dell’aorta addominale e degli arti inferiori possono avere conseguenze molto importanti. Bisogna ricordare che l’’infarto miocardico rappresenta la complicanza più grave della patologia coronarica mentre in quella degli arti inferiori è l’amputazione di gamba a rappresentare l’elemento finale di una forma aggressiva non trattata o non riconosciuta ed è comunque un evento molto grave nella vita e nella storia di questi pazienti”. L’interdisciplinarità è un elemento centrale in tutta la medicina. Quanto è importante anche nel vostro settore? “La malattia emotrombotica vede rapporti molto stretti con altri specialisti: ad esempio con la neurochirurgia ma anche con gli specialisti degli altri distretti. In particolare nel nostro campo, con il cardiologo, perché l’associazione fra arteropatia ischemica e arteropatia degli arti inferiori è strettissima e molti dei nostri pazienti sono cogestiti con un continuo scambio di informazioni proprio con l’unità di cardiologia. Una collaborazione davvero indispensabile”. Come prevenire queste patologie? “La prevenzione è fondamentale. Prevenire significa agire su quegli stili di vita che sappiamo essere pericolosi nella progressione della malattia trombotica. Il controllo precoce delle alterazioni ciclo metaboliche, quello precoce degli squilibri alimentari , in particolare la tendenza all’obesità e ovviamente più di ogni altro, nel nostro campo, il controllo del fumo di sigaretta perché nella patologia arterotrombotica degli arti inferiori il fumo è il determinante. Insistiamo sulla importanza di non fumare, in modo particolare nei pazienti che hanno sviluppato la prima fase della malattia, la claudicazione, che è il dolore durante il movimento o durante la marcia e che fa si che questi pazienti dopo qualche centinaio di metri debbano fermarsi un attimo per riprendere l’attività muscolare. Per queste persone l’attività fisica è molto importante, anche trenta minuti al giorno di cyclette sono sufficienti”. n 39 Autunno in libreria Dalla saggistica alla narrativa numerosi sono i titoli in uscita tra ottobre e novembre di Giulia Misti “ Vivere senza leggere è pericoloso, ci si deve accontentare della vita, e questo comporta notevoli rischi”, ha scritto Michel Houellebecq e, grazie ad un autunno foriero di novità, abbracciare l’accezione più positiva di tale messaggio, risulta assai più facile. Dalla saggistica alla narrativa, numerosi sono i generi e i titoli, inediti e non, italiani e stranieri, in uscita tra ottobre e novembre, preservando, così, l’importanza “di quegli oggetti irriducibili alle merci, capaci di fare esistere nuovi mondi”, come è stato recentemente ricordato. L’impegno di Umberto Veronesi, medico, scienziato, ma ancor prima, uomo, che, in quanto agnostico in perenne ricerca di risposte, viene ripercorso in “Ai confini dell’uomo” (Einaudi). Confini tracciati da volti, ricordi e storie, qui rievocati, e toccati dall’essere umano, talvolta trascendendo la scelta della via percorribile. Profondamente compulsati da Umberto Veronesi i tanti temi che hanno generato annose e controverse lotte di pensiero: il tramonto della fede, l’inutilità del dolore, la libertà e il diritto di autodeterminazione e di procreazione, i diritti degli animali - il vegetarianesimo e il consumo sostenibile -, lo sradicamento di ogni genere di superstizione. 40 Considerato il più importante romanziere storico vivente italiano, Valerio Massimo Manfredi riporta in vita “Le meraviglie del mondo antico” (Mondadori): le sette meraviglie costruite più di 2000 anni fa, contemporaneamente visibili soltanto tra il 250 a.C. e il 226 a.C. e poi andate distrutte. Unica eccezione, la piramide di Cheope, la “meraviglia” più antica che ancora sopravvive. Sono illustrati, quindi, con imperiosa magnificenza mitopoiesi e leggende di questi maestosi monumenti: dai giardini pensili di Babilonia, dal colosso di Rodi e dal mausoleo di Alicarnasso al tempio di Artemide a Efeso, al faro di Alessandria in Egitto, alla statua di Zeus a Olimpia sino alla piramide di Cheope a Giza. L’arte del Novecento, difficilmente inquadrabile entro un sistema museale chiuso e immutabile, bensì espressione di molteplicità e contaminazioni continue, è protagonista di un programma di mostre temporanee tematiche. Curatore d’eccezione di queste “esposizioni immaginate” è Philippe Daverio, depositario di quel singolare “passepartout”, abile chiave artistica della reinterpretazione, che ne “Il secolo spezzato delle Avanguardie” (Rizzoli) prosegue la sua operazione di capovolgimento delle categorie storicizzate tessendo connessioni, rimandi e affinità tra artisti anche apparentemente distanti. Ispirato al provvedimento di legge omonimo, approvato dal Parlamento Inglese nel 1989, che sancisce “il benessere del bambino come considerazione preminente di cui ogni tribunale deve tener conto”, “The Children Act” (Einaudi) segna il ritorno di Ian McEwan al tema del conflitto tra scienza e religione. La vicenda, che narra di una coppia di genitori saldamente fedele al proprio credo religioso sino alla negazione delle cure al figlio malato, è nuovamente occasione per lo scrittore inglese di ratificare la propria convinzione secondo cui “la mente laica appaia di gran lunga superiore nel formulare giudizi ragionevoli”. Le ripercussioni giudiziarie - nel romanzo - saranno immediate e gli esiti catastrofici altrettanto. Sei ragazzini giocano nella piazza di San Michele calciando la testa mozzata del rampollo della famiglia loro avversaria, trofeo di guerra conquistato a colpi di mitra durante l’ultimo atto della faida tra i due clan di un piccolo borgo nei pressi dell’Aspromonte. Sono “quei bravi ragazzi” “destinati a conquistare presto il mondo a suon di coca e denaro sporco” che Giovanni Tizian, giornalista dell’ “Espresso”, sotto scorta dal 2011 e da sempre impegnato nelle inchieste legate alla criminalità organizzata, tra finzione e cronaca ne “Il clan degli invisibili” (Mondadori) identifica essere le nuove generazioni della ‘ndrangheta, cancro esiziale che surrettiziamente professa il suo verbo esercitando fascinazione sui giovani. Bravo ragazzo lungi dallo spirito scorsesiano è, invece, il protagonista di “Io sono il messaggero” (Frassinelli), nuovo romanzo dell’australiano Markus Zusak, reduce dal successo di “La bambina che salvava i libri” e vincitore del Premio Margaret Edwards nel 2014 per i suoi contributi alla letteratura per ragazzi negli Stati Uniti. Dall’indole placida e impacciata, un giovane tassista, insignito di notorietà per aver coraggiosamente sventato una rapina, si trova a compiere salvifiche missioni indicate su misteriose missive a lui indirizzate e scritte su carte da gioco. Nata come strumento d’elezione per comunicare, torna la scrittura di Andrea Vitali che con “Biglietto, signorina” (Garzanti), reinterpreta la storia apparsa in una prima versione nel 2001 titolata L’aria del lago. “Quel ramo del lago di libri Como”, consueta ambientazione delle sue narrazioni, definite “campioni dell’antica arte del racconto italiano”, è, ora, il luogo prescelto da una forestiera squattrinata alla ricerca di una nuova esistenza. È il 1949 e sullo sfondo di un Paese impegnato a risollevarsi dalle macerie della guerra, il futuro è l’obiettivo da tutti anelato. “I segreti abitano dappertutto, perché nascono e vivono dentro di noi” sostiene Mauro Corona, terzo al Premio Campiello 2014 con “La voce degli uomini freddi” e presto nelle librerie con “I misteri della montagna” (Mondadori). Allegorie e metafore dell’esistenza umana. Segreti sopiti nei boschi, dentro l’alba, nel mare verticale, sulle cime innevate, sino al pulsante abete bianco. E se il buio, per lo scrittore-alpinista “scolpisce” e veicola le presenze nascoste avvertite dall’uomo, nella solitudine, per approdare alla consapevolezza che i segreti della montagna consistono nella ricerca di se stessi andando alle origini delle proprie paure, il buio per l’acclamato scrittore giapponese Haruki Murakami, nel suo inedito romanzo “Sonno” (Einaudi), traghetta verso un piano superiore del sentimento. Cosa accadrebbe se si smettesse di dormire? Secondo lo scrittore illusionista e onirico per eccellenza, cantore di universi paralleli, che in queste pagine incontra l’illustratrice visionaria Kat Menschik sul crinale tra il sonno e la veglia, la stanchezza si trasformerebbe in una sensazione sconosciuta e lontana, e il non sonno sospingerebbe verso una dimensione parallela alla realtà, trascendente ogni logica convenzionale. Evocativo e suggestivo, come sempre, nel suo perpetuo allontanarsi dalla vita pur rimanendovi profondamente ancorato. La riflessione sul tempo del metaforico “Non so niente di te” di Paola Mastracola cede il testimone a quella sul valore dell’”inutilità” de “L’esercito delle cose inutili” (Einaudi), ultima fatica della scrittrice torinese. Una storia epica e al contempo lirica interpretata da un vecchio asino greco, un timido ragazzino e da un libro reso, e una sorta di apologo teso ad un prezioso insegnamento: un’energia misteriosa può animare anche ciò che è vecchio, desueto, marginale, eccentrico, assurgendo quasi ad “agalma”, intraprendendo percorsi inaspettati, e l’inversione di ruoli dell’utile e dell’inutile approdare ad una rinnovata essenza. Ispirato ad un fatto realmente accaduto, la rivolta del 1987 nel distretto di Cangshan in Cina, “Le canzoni dell’aglio” (Einaudi) di Mo Yan, Premio Nobel per la letteratura nel 2012, è un grido di vendetta contro la ferocia e l’ottusità del potere. Le promesse da parte del governo comunista, poi disattese, di successi commerciali legati alla coltivazione intensiva dell’aglio degenera in una profonda crisi cui segue una cruenta repressione delle sommosse contadine. In differenti piani temporali Mo Yan mostra come nello squallore della vita quotidiana dominata dalla crudeltà della lotta per la sopravvivenza di una classe contadina cieca e calcolatrice, brillino soltanto storie d’amore e di amicizia. Conclude questo elenco, non esaustivo bensì rappresentante una selezione dei molti appuntamenti dedicati non solo ai bibliofili ma anche ai più sediziosi alla lettura, “Il Grande Romanzo Americano” - sinora pressoché introvabile - di Philip Roth rieditato e nuovamente tradotto (Einaudi). Un romanzo nel romanzo, grazie all’abilità diegetica di colui che è considerato il più grande scrittore vivente (ma che, purtroppo, nel 2012 ha annunciato l’uscita di scena, come il “suo fantasma”), narrato dal verboso, “allitterante”, “romanziere postumo inedito”, giornalista sportivo Smith Word il quale, nutrendo velleità letterarie, dall’Ospizio “Valhalla” celebra il suo di grande romanzo americano, forse perché esso “non è estinto come lo pterodattilo, bensì mitico, come l’Ippogrifo”, recita, infatti, Frank Norris in esergo dell’opera. Sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale, la storia del campionato di baseball della squadra dei Ruppert Mundys della Patriot League, dell’annichilimento di questa squadra pervicacemente cancellata dalla memoria nazionale e relegata ad un destino itinerante, si concreta in un’impietosa, caustica, grottesca e dissacrante satira della società americana con la sua pruderie, il suo bigottismo borghese, il suo mito del successo e della conquista, le storture del suo capitalismo, preconizzando quegli spasmi agonici, quel crollo dei sogni e delle speranze, quella caduta di utopia che nella Pastorale, sempre americana, saranno memorabili. n n I libri più venduti nell’estate 2014 a Reggio Emilia A cura della Libreria all’Arco 1 “I giorni dell’eternità” di Ken Follett Mondadori, 25 euro 2 “Colpa delle stelle” di John Green Rizzoli, 16 euro 3 “L’ora di lezione” di Massimo Recalcati Einaudi, 14 euro 4 “Il telefono senza fili” di Marco Malvaldi Sellerio, 14 euro 5 “Il capitale nel XXI secolo” di Thomas Piketty Bompiani, 22 euro 6 “Eia Eia Alalà” di Giampaolo Pansa Rizzoli, 19,90 euro 7 “La musica provata” di Erri De Luca - Feltrinelli, 9 euro 8 “Il bacio di Giuda” di Sveva Casati Modignani - Mondadori, 14,90 euro 9 “I diabolici” di Pierre Boileau e Thomas Narcejac Adelphi, 16 euro 10 “Lo strano caso dell’apprendista libraia” di Deborah Meyler Garzanti, 16,40 euro) 41 n musica I migliori anni con... 2005 La classifica di Radioerre 1) I bambini fanno “ooh” - Povia 2) Semplicemente Zero Assoluto 3) Lascia che io sia - Nek 4) La nostra vita Eros Ramazzotti 5) Angelo - Francesco Renga 6) L’amore che non c’e’ Gigi D’Alessio 7) (Tanto)3 - Jovanotti 8) Non capiva che l’amavo Paolo Meneguzzi 9) Una poesia anche per te Elisa 10) Cleptomania - Sugarfree A destra: da sin. Antonella Clerici, Paolo Bonolis, Federica Felini. Sopra la copertina di Francesco Renga “Angelo” 42 20 2005 Festival di Sanremo Presenta Paolo Bonolis con Antonella Clerici e Federica Felini 1) “Angelo” - Francesco Renga 2) “Come noi nessuno al mondo” - Toto Cutugno e Annalisa Minetti 3) “Echi d’infinito” Antonella Ruggiero Premio della critica: “Colpevole” - Nicola Arigliano F di Luigi Cocconcelli u in un certo qual modo rivoluzionario il festival di Sanremo diretto e condotto da Paolo Bonolis nell’anno 2005. E del resto Paolino se lo poteva permettere... Reduce dal grande successo di “Affari tuoi” (che per la prima volta era riuscito a battere in ascolti la corazzata “Striscia la notizia”su Canale5), Bonolis provò per la prima volta a modificare il regolamento del festival e lo fece dividendo i cantanti partecipanti in categorie (Uomini, Donne, Gruppi, Classic e Giovani) e ripristinando dopo tanti anni le crudeli eliminazioni. Il risultato fu un festival innovativo che venne premiato dal pubblico con percentuali di ascolto sempre superiori al 50% di share. Vincitore assoluto risultò Francesco Renga con il brano “Angelo” ma radiofonicamente parlando ando’bene anche per Marcella (“Uomo bastardo”), Alexia (“Da grande”), Gigi D’Alessio (“L’amore che non c’e’”), Anna Tatangelo (“Ragazza di periferia”), Le Vibrazioni (“Ovunque andrò”) e i Negramaro (“Mentre tutto scorre”). In realtà il motivo uscito da questo festival che ebbe il maggior successo in assoluto fu un brano non in gara (eliminato poiché già eseguito in precedenza e le regole del festival, lo si sa, non lo permettono). Stiamo parlando di “I bambini fanno ooh” di Povia che durante le serate festivaliere fu scelto come colonna sonora per la campagna di solidarietà a favore dei bambini del Darfur. La canzone ebbe un tale successo da ve- musica 05 nire poi definita “il singolo piu’gettonato del nuovo millennio in Italia (periodo 2000-2010)”. Il Sanremo di Bonolis verrà ricordato anche per l’incursione della cronaca nel festival. Nella prima serata fu annunciata in diretta la morte del conduttore e giornalista Alberto Castagna, annuncio a cui segui’una standing ovation da parte di tutto il pubblico dell’Ariston. Non dimentichiamo poi che la serata finale fu interrotta per dare la linea al Tg1 che mandò in onda l’arrivo della salma di Nicola Calipari, il funzionario del Sismi ucciso in Irak mentre faceva da scudo col suo corpo alla giornalista del “Manifesto” Giuliana Sgrena che era appena stata rilasciata dai rapitori dopo lunga trattativa condotta dallo stesso Calipari. Tragicità a parte, il Sanremo di Bonolis verrà ricordato a livello musicale anche per aver riportato sul palco un grande artista come Nicola Arigliano che con la sua “Colpevole”si aggiudicherà il premio della critica; inoltre per la prima volta nella storia del festival, l’orchestra fu spostata ai piedi del palco a seguito delle innovative scelte dello scenografo Gaetano Castelli. Da segnalare infine che Bonolis volle ad affiancarlo all’Ariston la giovanissima Federica Felini insieme alla regina dei fornelli Antonella Clerici, la cui popolarità crebbe a tal punto che la Rai poi le affidò tutti i principali programmi di punta della rete tra cui il collaudatissimo “Ti lascio una canzone”. Dopo cinque anni la Clerici avrà poi la sua consacrazione ufficiale all’Ariston quando la Rai le affidò la conduzione del festival di Sanremo da sola. A dispetto di tutte le malelingue, il festival della Clerici ebbe inaspettatamente un grandissimo successo di audience e di gradimento. Insomma Paolo Bonolis cinque anni prima aveva davvero visto giusto... n n 2005 cosa succedeva... in Italia Gennaio: n il motociclista italiano Fabrizio Meoni muore in un incidente durante la Dakar 2 Aprile: n dopo due giorni di agonia, muore Papa Giovanni Paolo II - Si svolgono i funerali davanti a quasi tutti i capi di Stato del mondo e ad una folla di 600.000 fedeli presenti in Piazza San Pietro 19 Aprile: n viene eletto Papa il cardinale tedesco Joseph Ratzinger, sara’Benedetto XVI Luglio: n 13 condanne e 3 assoluzioni nel processo sul disastro avvenuto nel tunnell del Monte Bianco il 24 giugno 1999 in cui morirono 39 persone. Ottobre: n omicidio da parte della ‘Ndrangheta di Francesco Fortugno, vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria Novembre: n Valentino Rossi vince a Valencia il campionato del mondo di motociclismo classe motoGP con la Yamaha, è il suo settimo titolo mondiale Dicembre: n Mario Draghi è il nuovo governatore della Banca d’Italia nel mondo Gennaio: n l’Europarlamento di Strasburgo approva la Costituzione europea 4 Febbraio: n viene rapita la giornalista Giuliana Sgrena dall’Organizzazione della Jihad islamica mentre si trovava a Baghdad (Iraq) per realizzare una serie di reportage per il suo giornale 15 Febbraio: n in California viene fondato YouTube 4 Marzo: n dopo aver liberato Giuliana Sgrena, viene ucciso a Baghdad da “fuoco amico”statunitense il funzionario del Sismi Nicola Calipari 28 Marzo: n un potente sisma al largo di Sumatra provoca la morte di centinaia di persone Giugno: n Michael Jackson viene dichiarato innocente dalle accuse di molestie sessuali su minore Luglio: n quattro esplosioni avvenute su diversi mezzi pubblici sconvolgono Londra. 5 i morti e 700 i feriti Agosto: n Rogo in un palazzo nel Marais a Parigi. 7 morti di cui 4 bambini 31 Agosto: n in Iraq 648 morti e 322 feriti per ressa in una moschea sciita di Baghdad Novembre: n Alberto II viene ufficialmente incoronato a capo del Principato di Monaco 43 n sport Dalla parte dei tifosi Riapre il PalaBigi per ospitare la sfida con la Cremona degli ex Pancotto e Campani A Reggio Emilia c’è sempre più fame di basket Dopo il positivo esordio a Trento la truppa di Menetti esordisce nel catino di via Guasco, dovendo fare i conti con i ravvicinati impegni di coppa e l’infermeria ancora affollata di Lorenzo Marcacci É la prima è andata. Dopo un’estate fatta di grandi colpi di mercato, di sogni ad occhi aperti, di infortuni, di amichevoli e tornei; domenica scorsa, nella stupenda cornice del PalaTrento, capitan Cinciarini e compagni hanno disputato una buona gara e conquistato i primi due punti di questa lunga stagione ai danni della neo promossa Dolomiti Energia alla quale auguriamo un ottimo campionato di massima serie, il primo della propria storia. La Grissin Bon salita in Trentino ha dovuto fare i conti con i diversi infortuni che ancora costringono ai box Giovanni Pini (strappo muscolare), Ojars Silins (ricaduta di un altro strappo muscolare) 44 Polonara e Cinciarini esultano e carican il pubblico accorso a Trento RISULTATI - Andata - Giornata 1 Vanoli Cremona - EA7 Emporio Armani Milano 61-68 Sidigas Avellino - Umana Reyer Venezia 71-76 Upea Capo d’Orlando - Giorgio Tesi Group Pistoia 71-74 Enel Brindisi - Consultinvest Pesaro 92-56 Dolomiti Energia Trento - Grissin Bon Reggio Emilia 69-78 Acea Roma - Pasta Reggia Caserta 75-62 Banco di Sardegna Sassari - Granarolo Bologna 89-76 Openjobmetis Varese - Acqua Vitasnella Cantù 93-84 sport n LEADER STATISTICI Andata - Giornata 1 PUNTI Yakhouba Diawara (Varese) Tony Mitchell (Trento) Samardo Samuels (Milano) Darius Johnson-Odom (Cantù) David Logan (Sassari) 28 26 22 22 22 RIMBALZI e Darjus Lavrinovic (operato al pollice della mano sinistra dopo il ritorno dal campionati Mondiali iberici); ma l’esperienza e la classe degli “arruolabili” ha permesso di condurre in porto una gara iniziata maluccio in difesa e così così in attacco. Reggio ha cambiato ritmo quando sul parquet ha fatto il suo ingresso il gigante lituano ex Siena Ksistof Lavrinovic, ultimo arrivo in casa PR, che con la sua immensa sapienza cestistica ha predicato pallacanestro per tutto il tempo in cui è stato in campo: 13 punti, 8 rimbalzi, 2 assist e un’intesa coi compagni sicuramente da affinare, ma che grazie al tasso elevato di talento ha aiutato e non poco i compagni a conquistare questi primi due punti stagionali. La gara con l’Aquila Trento è stato anche l’esordio ufficiale in maglia biancorossa per l’MVP della passata stagione regolare, Drake Diener, che ha prodotto una di quelle gare da fuoriclasse vero: mai una forzatura (7/11 totale dal campo per 17 punti totali), tanti minuti da playmaker (con i ringraziamenti di capitan Cinciarini) e la continua sensazione che quando la palla scotti le sue mani non attendano altro che poterla stringere tra i polpastrelli. Molto bene anche la linea verde: per un Cervi che all’inizio ha faticato e subito il notevole atletismo dei lunghi avversari, q segue a pag. O.D. Anosike (Avellino) James Mays (Brindisi) Dario Hunt (Capo d’Orlando) Samardo Samuels (Milano) Linton Johnson (Pistoia) 13 11 11 10 10 ASSIST Jerome Dyson (Sassari) Phil Goss (Venezia) Dawan Robinson (Varese) Andrea Cinciarini (Reggio Emilia) Ronald Moore (Caserta) CLASSIFICA Enel Brindisi Banco di Sardegna Sassari Acea Roma Openjobmetis Varese Grissin Bon Reggio Emilia EA7 Emporio Armani Milano Umana Reyer Venezia Giorgio Tesi Group Pistoia Upea Capo d’Orlando Sidigas Avellino Vanoli Cremona Acqua Vitasnella Cantù Dolomiti Energia Trento Pasta Reggia Caserta Consultinvest Pesaro Granarolo Bologna 7 6 6 6 6 2 2 2 2 2 2 2 2 2 0 0 0 0 0 0 -2 45 n sport si è potuta apprezzare la faccia tosta e il talento di un Amedeo Della Valle sempre meno oggetto misterioso; molto positiva nel complesso la gara di Achille Polonara che, seppur con diversi cali di tensione a volte inspiegabili, ha regalato al pubblico reggiano un ultimo quarto di intensità e agonismo feroci. Ottima la prova di Kaukenas, miglior marcatore dei suoi con 21 punti e diverse giocate da professore dei canestri; molto bene anche capitan Cinciarini che, seppur non ancora in pieno controllo di questa nuova Ferrari fiammante che è la Grissin Bon, ha trovato il modo di servire 6 assist e concedersi un paio di canestri di pregevole fattura. Ma il tempo per festeggiare è davvero poco in quanto all’orizzonte già si staglia il profilo minaccioso del Brose Baskets Bamberg, quotata squadra tedesca allenata dal “nostro” Andrea Trinchieri, che mercoledì (mentre scriviamo, n.d.r.) al pala Dozza di Bologna terrà a europeo battesimo la truppa di coach Menetti. Un esordio da brividi per i reggiani contro la squadra che forse più di tutte, nel girone A, possiede il profilo di compagine da Eurolega: agli ordini del coach ex Cantù scenderanno in campo vecchie conoscenze del basket di casa nostra come Dalibor Bagaric (centro, 215 cm, indimenticato ex Fortitudo Bologna) e Mindaugas Katelynas (ala, 206 cm, per un paio d’anni all’Olimpia Milano con alterne fortune) fino ai freschi ex Brad Wa- 46 namaker (play, 193 cm, l’anno passato guida della rivelazione Pistoia) e Trevor Mbakwe (centro, 207 cm, una delle tante scommesse vinte dal DS di Roma Nicola Alberani). Roster di tutto rispetto, profondo e ricco di talento che mai come in questa occasione potrà dirci a che punto è realmente la Pallacanestro Reggiana: certo si tratta solo della prima gara del girone, nonché dell’esordio in una prestigiosa coppa europea, ma le risposte da cercare in questo match potrebbero essere tante. Chiusa la parentesi europea, si dovrà subito tornare ad immergersi nel clima campionato: questa sera (palla a due alle 20.30 con diretta streaming su gazzetta. it) il PalaBigi riaprirà le porte al pubblico reggiano e ospiterà la rinnovata Vanoli Cremona dei grandi ex Cesare Pancotto e Luca Campani. La squadra lombarda, dopo l’esordio casalingo con i campioni d’Italia dell’EA7 Milano, giunge a Reggio Emilia con la consapevolezza che dovrà lottare per ogni minuto di ogni gara se vorrà centrare l’ennesima salvezza che da anni ormai è il leit motiv della squadra gialloblu. Agli ordini di coach Pancotto, ancora orfani del figliol prodigo Luca Vitali (ai box per infortunio), scenderanno in campo Kenny Hayes in cabina di regia; Jazzmarr Ferguson sarà la guardia titolare, Cameron Clarck e James Bell le ali; il già citato Luca Campani agirà da centro. A disposizione dalla panchina le guardie Nicola Mei e Fabio Mian, l’ala Giulio Gazzotti e il nuovo arrivato, nel ruolo di centro, Matija Poscic. Come detto i ritmi sono serratissimi e il tempo per rifiatare davvero poco; l’esordio al Bigi sarà la terza partita in sei giorni per la compagine reggiana e il passo falso può nascondersi dietro ad ogni angolo. La grande esperienza dei propri uomini di punta unita alla faccia tosta e alla freschezza dei prorpi talentuosi giovani sono le armi con cui la Grissin Bon incerottata di questo avvio di stagione proverà ad onore al massimo tutti i propri impegni. Con la speranza che l’infermeria si svuoti e che il pubblico reggiano, mai affamato di pallacanestro come quest’anno, possa gustarsi anche il “nuovo” Ojars Silins in definitiva versione ala piccola. n Drake Diener in penetrazione Federico Mussini posa con la nuova maglia dedicata ai 40 anni della società PROSSIMO TURNO Andata Giornata 2 (19/10/2014) m Grissin Bon Reggio Emilia Vanoli Cremona (18/10, ore 20.30, diretta streaming su gazzetta.it) m m m m m Pasta Reggia Caserta Enel Brindisi Consultinvest Pesaro Openjobmetis Varese Granarolo Bologna Upea Capo d’Orlando Acqua Vitasnella Cantù Sidigas Avellino Umana Reyer Venezia Acea Roma (ore 20.30, diretta su RaiSport 1) m EA7 Emporio Armani Milano - Dolomiti Energia Trento (20/10, ore 20.30) m Giorgio Tesi Group Pistoia - Banco di Sardegna Sassari (20/10, ore 20.30) sport n Triathlon “Con Alex un’esperienza unica” E’ Parla Giovanni Cimurri che ha accompagnato il campione Zanardi nell’eroica impresa alle Hawaii rientrato martedì dalle Hawaii, dopo l’esaltante esperienza come accompagnatore del campione Alex Zanardi, il giovane Giovanni Cimurri, nipote di due grandi nomi dello sport reggiano e non solo: gli indimenticati Giannetto e Chiarino. Come è nata l’idea di partire per questa “avventura” con Alex Zanardi? Prima di tutto devo dire che mi ritengo molto fortunato ad aver accompagnato Alex Zanardi alle Hawaii per questa nuova avventura. Seguendo gli atleti come marketing manager di Enervit mi è capitato spesso di partecipare a grandi eventi con i nostri campioni, ma questa di Kona è stata certamente un’occasione unica e molto emozionante. Alex è stato invitato alla finale dell’Ironman dagli organizzatori ed ha deciso insieme al suo allenatore Francesco Chiappero di partecipare. Il tempo per prepararsi non era molto - i professionisti si allenano tutto un anno per questo evento - quindi Giorgio Cimurri ha messo Alex in contatto con Enervit. Sono state studiate le migliori soluzioni di integrazione per affrontare una competizione unica come questa, sia da un punto di vista tecnico che di prodotto. Tutto ciò su cui ha lavorato l’Equipe Enervit era personalizzato sulle necessità di Alex per questa particolare gara. Sono cosi nate molte nuove soluzioni specifiche, a partire dai metodi di assunzione degli integratori, fino allo sviluppo di veri e propri prodotti nuovi, studiati apposta per l’occasione e che diventeranno poi probabilmente dei veri e propri prodotti per il mercato. È stata una settimana intensa e concitata, che mi ha permesso di vivere quotidianamente l’avvicinamento alla gara con questo campione. Alex non ha tralasciato nulla ed i giorni precedenti ha sistemato HandBike e carrozzina olimpica, studiato il percorso, provato la nuova muta prodotta ad hoc dal suo partner Castelli, oltre a molti altri dettagli. Dalla teoria alla pratica, una volta arrivati sul posto Alex ed il preparatore Francesco Chiappero hanno dovuto modificare ed adattare molte cose, sia da un punto di vista alimentare che tecnico e tecnologico. Hanno anche potuto contare sul supporto delle aziende partner di Alex, presenti sul posto. Giovanni Cimurri ed Alex Zanardi dopo aver tagliato il traguardo Il pensiero non può non andare al ricordo di tuo nonno, il Sig. Giannetto, che per tanti anni abbiamo visto accanto a nomi illustri dello sport. Si può dire che tu abbia raccolto la sua eredità nella professione che hai scelto? Il nonno è stato il precursore nella nostra famiglia, ma il DNA è stato trasferito a tutti: dall’indimenticabile zio Chiarino al papà Giorgio che sono nati in mezzo alle imprese dei vari campioni della Coppa Davis, della Valanga Azzurra e della Grande atletica italiana sole per citarne alcuni. Mi sento fortunato ad essere nato in questo ambiente sportivo che trasmette oggi giorno dei valori importanti per i ragazzi più giovani. Sono orgoglioso oggi di essere un “Cimurri”; il papà mi ha insegnato tanto portandomi sempre con lui a conoscere e a vivere a stretto contatto con campioni di tutte le discipline ma oggi sono pronto a raccogliere il testimone senza tirarmi indietro. D’altronde in questi ultimi 4 anni in Enervit ho già potuto assaggiare le Olimpiadi di Londra seguendo i campioni olimpici Clemente Russo, Di Francisca e Molmenti. Cosa ha significato per te condividere questa esperienza con un campione conosciuto per la sua forza esemplare? Ha significato moltissimo! Non solo per l’incredibile spettacolo a cui si assiste a Kona, e nemmeno soltanto per il sorprendente risultato ottenuto da Alex. La cosa certamente più significativa è stata quella di poter vivere vicino a lui un momento così importante da un punto di vista sportivo e umano, e poter godere della sua forza psicologica, della sua determinazione, del suo entusiasmo inarrestabile. Sono stati giorni di grande concentrazione e lavoro, ma anche vissuti con tranquillità e leggerezza, senza l’incubo del risultato, senza la paura di fallire. Alex e’ tutto questo, in ogni attività sportiva a cui si dedica: riesce sempre a trasmettere a chi gli sta vicino entusiasmo, passione, voglia di divertirsi e stare bene. Certo, anche un po’ di voglia di vincere! n A sin.: Giovanni, Alex e il coach Francesco Chiappero i giorni prima della gara per una ricognizione 47 n sport Mountain Bike Non è mai troppo tardi Ernesto Pedroni, ultrasessantenne, ha vinto il titolo mondiale nel Downhill, categoria Master di Romano Pezzi N on è mai troppo tardi, anche per diventare campioni del mondo di Mountain Bike. Ernesto Pedroni, sessant’anni e passa, di Rivalta, ha vinto infatti il titolo mondiale nella categoria “Master” nel Downhill, ovvero nelle gare di discesa in bici, una specialità diventata olimpica a Sidney. Una vittoria completa; la forza di spingere sui pedali, l’abilità nei condurre il mezzo, il coraggio di affrontare ostacoli, nonché l’organizzazione che ruota attorno all’atleta e soprattutto, la tecnologica, perché la speciale bike usata da Pedroni per questo tipo di gare, è una sua creazione, costruita dal proprio team, dopo anni di ricerche e prove. I campionati mondiali di Mountain Bike UCI, 2014, si sono disputati nel settembre scorso a Lillehammer, la cittadina norvegese, di 26.000 abitanti, sul lago Miosa, già sede delle Olimpiadi invernali del 1994. Per le gare Downhill infatti, sono state usate proprio le piste di Hafjell, le stesse ove furono disputate le prove di sci alpino. Sul luogo delle gare è intervenuto anche il campione ciclista locale, Lars Nordhang, già professionista alla Sky, al via tra l’altro ai mondiali di Varese, al Giro D’Italia e alla Milano-Sanremo. Pedroni in occasione di questi mondiali, ha battuto in due manche, lo svizzero Claude Sex, un ostico avversario, incontrato anche in passato nel corso dei campionati europei, ma sempre battuto. Questa volta più nettamente. Il biker reggiano dal canto suo, è impegnato nel Downhill da una ventina d’anni e come in ogni cosa, del quale si occupa, anche in questa occasione lo fa a 380 gradi. Senza rubare tempo però, al suo lavoro di fotografo pubblicitario. Pedroni si prepara infatti intensamente, ha 48 La speciale bike usata da Pedroni per questo tipo di gare, è una sua creazione, costruita dal proprio team, dopo anni di ricerche e prove sport n Sopra e sotto: Pedroni durante una gara sporgenti e grosse radici di alberi. Poi gli ostacoli artificiali, consistenti in ponti e trampolini, sono affrontati dal reggiano con estrema lucidità, confidando soprattutto della stabilità della sua bici. Infine l’ultima parPedroni, a sinistra, riceve un premio dal Presidente Fci te, un tratto di discesa pura, mentre il Lago fondato un proprio team, registrato alla Miosa in fondo, si fa sempre più vicino e Unione Ciclistica Internazionale, il Team poi piombare sul traguardo, tra due ali di Pedroni Cicles e partecipa a tutte le manifolla. Un’occhiata al cronometro ed un grifestazione del genere, in ogni parte. do di gioia. Il suo tempo di 6’29”, risulta il migliore: è campione del mondo. In questo progetto l’uomo, ha coinInfine il podio, gli applausi di una marea volto tra l’altro, i propri figli Marcello di sportivi provenienti da tutto il mondo, di 38 anni e Michele di 34, entrambi la commozione per l’inno nazionale e le campioni di bike e con loro, ha iniziapremiazioni. Si è trattato di un’emozione to il progetto Pedroni Bike, ovvero indescrivibile per Pedroni. Unico italiano la progettazione e la costruzione di tra l’altro, a vincere un campionato del queste speciali mountain bike per il mondo di mountain bike nel torneo iridadownhill. to del 2014. Nelle altre categorie master, A Lillehammer, Ernesto Pedroni ha gareghanno vinto svizzeri, inglesi, svedesi e un giato con estrema sicurezza. Il tracciato di francese. Per un anno il biker di casa noHafjell era ostico ma tecnico, soprattutstra, nel corso delle gare future, vestirà to quando, dopo il via, dato a oltre mille metri di quota, lasciata la pista da sci, si entra nel bosco a velocità vertiginosa, passando, in sella alla bici tra sassi quindi la maglia iridata. Un titolo che completa la bacheca di questo non più giovanissimo funambolo della bicicletta. L’anno scorso Pedroni ha vinto il campionato europeo, in Slovenia ed in passato, ha vestito per ben otto volte la maglia tricolore di campione d’Italia. Questo titolo mondiale, conquistato da Pedroni, proietta d’altro canto il Downhill verso i vertici nelle specialità ciclistiche. Praticare queste gare in discesa, infatti non è facile. Occorrono località montane attrezzate per praticarlo, quindi sostenere impegnative trasferte. Soprattutto occorrono conoscenza e amore del brivido. Sono pochi minuti di gara, ma che diventano un’eternità. In questo periodo, un atleta si trova a superare innumerevoli ostacoli e improvvisare ogni sua azione, in frazioni di secondo. In pratica è sport per chi ama le emozioni forti. Pedroni dal canto suo, è uno dei pochi a Reggio, che pratica queste gare, anche se aumentano gli appassionati. Si tratta di un precursore in questo contesto, nonché di un promotore. Nel proprio Team infatti gareggiano con successo, alcuni giovani tra i quali Simone Medici, di Montecchio, diventato azzurro tra gli juniores e under 23. In passato appartenevano nel suo team anche Giorgio Beggin e Davide Don, due friulani già campioni italiani e ancora sulla cresta dell’onda. n Al centro Pedroni sul podio 49 n indirizzo del mese Ristorante Il Pozzo Da 25 anni portiamo in tavola la tradizione reggiana “L a nostra storia di ristoratori affonda le sue radici nel 1800. Il bisnonno Giovanni Davoli, nell’atto di battesimo di suo figlio Domenico, indicò come professione “oste”. Era il 1888, il bambino in questione era mio nonno a cui seguì Amedeo, mio padre. Con me siamo alla quarta generazione”. A parlare è Marco Davoli, gestore del ristorante Il Pozzo, locale storico della città, che sorge a lato dei giardini pubblici. Scendendo le scale che conducono al ristorante, l’occhio cade su una mattonella decorata che riporta l’emblematica frase “Chi di vin non s’intenda la scala non discenda”. E’ sufficiente questa iscrizione per suggerire agli avventori l’atmosfera da antica osteria, carica di profumi e di storia, che si ritrova nel locale. Le volte in pietra sovrastano i tavoli mentre tutto intorno dalle nicchie nel muro si scorgono le etichette di vini pregiati. La cucina propone un trionfo di sapori tradizionali e specialità gastronomiche reggiane per chi è alla ricerca di tradizione e genuinità. Salumi tagliati a coltello, erbazzone, pasta fatta in casa e gustose pietanze tipiche, fino ai dolci della tradizione reggiana rigorosamente fatti in casa. 50 E’ una lunga tradizione la vostra, passata per locali che hanno fatto la storia della città. “Negli anni ‘60 mio padre aveva il Bar dei Mille, luogo di ritrovo immancabile di tanti amici e clienti, poi negli anni ‘70 è stata la volta della Tavernetta, lo storico bar che è rimasto nel cuore dei reggiani”. La Tavernetta è stata il punto di incontro di una generazione, irrinunciabile una sosta ad assaggiare i vostri leggendari panini. “Erano famosi il Tartufato, il panino Ortega e il Sottomarino. A volte ancora oggi su richiesta lo preparo al ristorante. Il Sottomarino era farcito con una base di salsa tartara, lingua salmistrata o arrosto, verdurine sott’olio, carciofini, peperoni e cetriolo e poi olive e acciughe. Il Tartufato invece veniva preparato con un concentrato di tartufo bianco fatto da mio padre”. Quando avete aperto il Pozzo? “L’avventura al Pozzo è iniziata nel 1989. Dopo l’esperienza all’Aquila d’oro dove ho conosciuto mia moglie, abbiamo deciso di venire qui, con l’aiuto dei miei genitori. Quest’anno festeggiamo i 25 anni in questo locale che ci ha regalato tante soddisfazioni”. Cos’è cambiato in questo quarto di secolo? La ristorazione sta cambiando per una serie di fattori, sociali ed economici. La crisi in primis, che costringe la gente a tagliare le spese, ma anche le nuove Indirizzo del mese abitudini che hanno creato nuove forme di ristorazione e di aggregazione, con i cosiddetti ‘aperi-cena’ ai tavolini del bar che spesso precludono la possibilità di concludere la serata al ristorante. Ci sono poi le nuove catene per non parlare di tutta l’offerta “orientale”, dai cinesi alle cucine straniere come i kebab, i sushi bar, ecc. Questa realtà indubbiamente fa sì che la ristorazione tradizionale viva un momento di difficoltà. Tuttavia noi puntiamo su una proposta legata alla filosofia del piacere della tavola. I nostri punti di forza sono la qualità delle materie prime, la filiera tradizionale con cui da sempre qui vengono preparati piatti e pietanze, e non ultima l’attenta e ricercata selezione che è alla base della nostra cantina. Ogni mattina qui da noi le patate migliori diventano gnocchi e gli spinaci si trasformano in tortelli. La pasta frolla della crostata rigorosamente fatta a mano viene accostata alla marmellata brusca che ne esalti il sapore secondo la migliore tradizione reggiana. Il prosciutto nella morsa viene tagliato a coltello in sala mentre nell’erbazzone si ritrovano ancora tutti i sapori della nostra storia locale. E’ su questa gestualità, sul rispetto delle tradizioni e su una catena controllata di preparazioni e cibi che si fonda il nostro lavoro. A questo si affianca la costante ricerca sul vino. Per decenni abbiamo visitato le migliori cantine in Italia e all’estero alla ricerca di etichette e vini di grande qualità. E devo confessare che la curiosità e la voglia di continuare a cercare non si esauriscono mai. La sfida ora è quella di proporre la qualità a prezzi contenuti. Lo impone il momento di crisi che stiamo vivendo. La bravura dell’oste sta nel trovare bottiglie di qualità a prezzi accessibili. Come è cambiata la vostra clientela? Durante la settimana abbiamo una clientela legata al turismo d’affari, con pranzi e cene aziendali, mentre nel week end il locale si riempie di reggiani. C’è stato un tempo in cui il nostro locale era un riferimento per il dopo teatro, anche per la sua posizione a poche decine di metri dall’Ariosto e dal Municipale. Per anni si attendeva l’uscita degli attori e del pubblico al termine delle rappresentazioni teatrali. Ricordo serate in cui abbiamo servito la cena a notte inoltrata, come quella volta in cui Raf Vallone arrivò a ristorante all’una e un quarto di notte! Oggi non è più così, un po’ perché su consiglio di Abbado gli spettacoli sono stati anticipati, come succede nel Nord Europa, e un po’ perché con il cantiere per il parcheggio sotterraneo raggiungere il nostro locale dal teatro è diventato più complicato. A proposito del cantiere, che ha suscitato infinite polemiche da parte dei cittadini, ha creato disagi anche alla vostra attività? E’ innegabile che il locale abbia risentito della chiusura al traffico e dell’ingombro delle strutture del cantiere, per non parlare del rumore che ne deriva. Tuttavia i responsabili della costruzione ci hanno rassicurato sui tempi e sulla velocità con cui stanno procedendo i lavori, che dovrebbero essere ultimati a inizio 2016. Ristorante il Pozzo Viale Antonio Allegri, 7, Reggio Emilia 0522.451300 - www.ristoranteilpozzo.com e-mail: [email protected] 51 n moda Stili e tendenze a cura di Biancamaria Tirelli A Gli oggetti del desiderio ccessori, borse, scarpe, occhiali, sono la passione di tutte noi donne, fondamentali per definire e completare i nostri look. Possono renderci romantiche, old Style, sportive, trendy, casual, dure o sexy, riescono a renderci originali. Quali colori? Quali materiali? Quali forme troveremo? Quali saranno gli oggetti del desiderio delle fashion victims? Il maculato come fantasia sarà presente oltre che per capi per occhiali, décolleté e tronchetti appuntiti. L’argento, brillante e metallico, per borse scarpe e bijoux. Il nero, intramontabile, lo vedremo proposto per tronchetti, stivali, anfibi, décolleté e stringate maschili. Il tartan sia per accessori che per capi d’abbigliamento anche da mixare a contrasto. Cromie accese per gli accessori, rosso, giallo, zucca (ormai siamo anche in novembre !!) che in alcuni casi sono anche giocosi come nella linea di Moschino dedicata a Spogibop e a Mc Donalds. Guanti, calze e cappelli impreziositi da pietre ed applicazioni da indossare come gioielli. Andando incontro ad una stagione piovosa anche le grandi case di moda come ad esempio Givency e Prada ci propongono stivali in gomma e cuciù. Oltre a tacchi vertiginosi nelle boutiques vedremo stringate maschili ed anfibi. La moda in questo momento predilige lo stile casual i pezzi quindi che una vera fashion victim non può non avere ora nel proprio guardaroba sono un chiodo in pelle nera, una felpa (se ne trovano di ogni tipo e fattezza proposte da varie collezioni) un jeans, meglio ancora se una salopette ed una Church stringata all’inglese da indossare su una calza gioiello. n 52 ricetta n Apericena A cura di Paolo Braglia La voglia di.... bocconcini di pollo fritto allo zenzero Preparazione : Pulite bene il pollo dal grasso, tagliatelo a cubetti di circa 2cm. Pelate lo zenzero e grattugiatelo in una ciotola fino ad avere 4 cucchiaini. Aggiungete la farina di mais e mescolate bene. Unite i cubetti di pollo al composto e amalgamate in modo uniforme. Scaldate l’olio In una pentola dal fondo alto, quando e’ ben caldo immergete i bocconcini e friggeteli fino a doratura. Una volta cotti, scolateli con una schiumarola e riponeteli su un foglio di carta assorbente. Disponete i bocconcini di pollo in una ciotola o piatto di portata e servite caldi accompagnati da maionese e mostarda. Foto di Lodovica Delpiano Ingredienti per 2 persone m Olio extravergine d’oliva m 200gr di petto di m m m m m pollo senza grasso Mostarda di Digione 50gr di farina di mais Maionese 1 radice di zenzero fresco Sale I turbanti conturbanti.... involtini di peperoni e sedano in salsa guacamole Preparazione : Scaldate il forno in modalità ventilata a 200° e, a temperatura raggiunta, disponete i peperoni interi su una pirofila e infornate per circa 15 minuti o fino a quando la pelle si puo staccare senza difficoltà. Per la salsa guacamole: pelate gli avocados e levate il nocciolo, tagliate metteteli in una ciotola, tagliandoli a pezzi grossi; tagliate i pomodorini a dadini, aggiungeteli agli avocados con un pizzico di sale, il succo di lime, il peperoncino e il cipollotto tritato e schiacciate gli ingredienti con una forchetta fino a ottenere un composto omogeneo. Fate riposare in frigo per dieci minuti. Sfornate i peperoni, metteteli in un sacchetto di plastica, chiudeteli e lasciateli dentro per 20 Foto di Lodovica Delpiano minuti. Poi aprite e rimuovete la pelle, i semi, il picciolo e tagliateli a strisce larghe circa 3cm e 1/2 . dovreste ottenere circa 5 o 6 strisce per peperone.Prendete il cuore del sedano, pulitelo dai filamenti e tagliatelo a bastoncini per il lungo alti circa 4cm. Stendete le strisce di peperoni su un piano di lavoro, spalmate una po’ di salsa guacamole sulla parte interna di ogni striscia, mettete 3 bastoncini di sedano per striscia e arrotolate in modo da formare il turbante. Infilzate ciascun turbante su uno spiedini lungo. Disponete i turbanti su un piatto da portata come da immagine. Il consiglio dello chef: il piatto puo’ essere preparato utilizzando melanzane lunghe grigliate al posto dei peperoni Ingredienti per 4 persone m 2 peperoni m olio extravergine d’oliva m 2 Avocados, piccoli a pelle scura, maturi m succo di mezzo lime m 4 pomodorini datterini m 1 peperoncino rosso fresco m 1/4 cipollotto di tropea Paolo Braglia... Cuoco a domicilio Cucina regionale, etnica e creativa - APERITIVI - BUFFET - CENE A TEMA Per contatti: 348.9108002 53 n verde e dintorni ... i saggi stanno nel giardino Garden Show Alle mostre mercato di floro vivaistica la realtà propria e immutabile del giardino è palpabile e immediata di Giuseppe Baldi Collezione di garofanini N on sono solito adottare inglesismi, se non veramente necessario, ma in questo caso non esiste un’espressione analoga in italiano. I Garden Show sono mostre mercato, dove la realtà propria e immutabile del giardino è palpabile, limpida ed immediata: piante particolari, collezioni vegetali, arredo per giardino, editoria e soprattutto la possibilità di incontrare persone appassionate, sicuramente esperte, ognuna per il suo argomento preferito, spesso per un gruppo di piante a cui ha dedicato anni di vita. Sono appuntamenti nati in Inghilterra e Francia, nel XIX sec., sull’onda del piacere di esporre, e vendere, una nuova scoperta botanica, seme o piantina che sia, semmai proveniente da paesi lontani, o per diffondere notizie botaniche e scientifiche. Noi italiani, maestri dell’arte del giardino dal ‘500, nell’ultimo secolo di tempo ci 54 siamo persi la passione, le formule giuste, ma direi proprio il gusto di vivere un giardino, e quindi anche un po’ il gusto della ricerca, del chiacchierare con passione sul tema. A differenza, gli inglesi non contenti di coltivare il loro giardino inglese, si sono presto accorti delle enormi potenzialità del nostro paesaggio e sono scesi a colonizzare pacificamente, e spesso magnificamente, angoli incantevoli, trasformandoli in autentiche meraviglie: il giardino di Villa Hambury, il Giardino della Landriana, La Mortella, pochi esempi per definire l’incredibile passione per il giardino e ancora oggi inglesi, francesi e tedeschi giustamente ci criticano, perchè non capiscono come non riusciamo a fare cultura con i nostri patrimoni storici tra cui i magnifici giardini, tanto da darsi da fare in tal senso. E’ il caso, per esempio, dell’amica Judith Wade Bernardi, scozzese e profonda Esposizione a Giardini d’Autore verde e dintorni n Collezione di erbacee perenni conoscitrice della gestione dei patrimoni storici in Gran Bretagna: quando venne in Italia negli anni ‘90, vide quanto spazio c’era nell’affrontare il tema del marketing del giardino e fondò GRANDI GIARDINI ITALIANI, una iniziativa privata con lo scopo di affiancare ed illuminare i proprietari nella gestione di patrimoni altrimenti destinati al degrado, tanto che oggi è divenuta un’insostituibile supporto a chi volesse proporre e promuovere giardini e soprattutto preservali tra le sempre più rilevanti costi di mantenimento. Gli italiani oltre ad avere difficoltà ad organizzare le visite nei propri luoghi di pregio architettonico e paesaggistico, non sono riusciti a mantenere la conoscenza nel fare giardino e la cultura del viverlo: questo è percepibile vivendo questi eventi. I garden show italiani si sono ispirati al Chelsea Flower Show in Inghilterra o al Le Journées des Plantes di Courson in Francia, dando vita a I Tre Giorni per il Giardino di Masino, Orticola e Orticolaria tra Milano e Cernobbio, la Primavera alla Landriana o Frutti Antichi a Paderna, eventi nati per offrire al visitatore quando di più specialistico e vero ci sia intorno al giardino, in un contesto spesso suggestivo. Quest’anno mi sono concesso una visita ad alcune di queste manifestazioni e tranne qualche eccezione, mi sono accorto dell’incipiente generale e sostanziale decadenza della qualità: presenza di articoli estranei, al giardino, una spudorata tendenza al commercio di articoli da Garden Center provenienti a carrelli dall’Olanda, la frequente incapacità e disinteresse degli espositori alla collezione e produzione di esemplari speciali, per non parlare della fastidiosa enfasi di alcuni protagonisti nell’apparire esperti giardinieri con tanto d’immagine english style. Fenomeni in parte causati da visioni stilistiche contorte, ma anche da errori, a mio modo di vedere, delle Direzioni degli eventi, che per affollare la piazza espositiva accolgono un po’ tutti. Ciò lo vivo con dispiacere perchè sono occasioni uniche per sollecitare e stimolare il mantenimento di una sana cultura del giardino, o se volete di uno stile autentico, appassionato, perchè no, irresistibile. Detto ciò, sollecito chiunque appassionato di giardino a continuare a cercare le persone autentiche ed a esigere la qualità in favore del giusto sapere, perchè, per fortuna, ci sono. n Giuseppe Baldi www.giuseppebaldi.com [email protected] Collezione di garofanini 55 n escursionismo CON IL CAI ALLA SCOPERTA DELL’APPENNINO Autunno sull’ Appennino Reggiano L’ Appennino Reggiano è bello in tutte le stagioni, ma è particolarmente d’autunno che riesce a dare il meglio di sè. Le faggete, i castagneti, i boschi misti che ricoprono le nostre montagne tra ottobre e novembre si infiammano di colori, e percorrere i tanti sentieri ben segnati dal Cai diventa una emozione forte. Fra le tantissime escursioni che si possono fare in autunno ne proviamo a indicare qualcuna: si tratta di una piccola selezione, perchè sia l’alto crinale che le zone di media montagna e collinari sono praticamente tutte ottime soluzioni per una escursione autunnale. Una escursione molto semplice, praticamente senza salite, è quella che dal Passo di Pratizzano (dove poco distante sorge l’omonimo rifugio, tel. 348 3060240) porta con il sentiero Cai 667 al Passo della Scalucchia, seguendo in buona parte la tranquilla e poco frequentata strada asfaltata. Il panorama, maestoso, si estende dai sottostanti pascoli di Valbona a buona parte dell’Appennino Reggiano. Dal Passo della Scalucchia, la- Sotto immagini del sentiero di Succiso 56 sciata la strada, si prosegue o sul sentiero il sentiero 667 o sul parallelo 667 B, che si congiungono nei pressi del rifugio (incustodito) di Pra Po, tra boschi e belle radure. Si prosegue poi sul 667 fino alla splendida conca delle Fonti di Capiola, proprio sotto l’imponente versante est del Casarola. L’ambiente è magico, tra la severità del Casarola e la tranquillità dei pascoli e dei torrentelli delle Fonti di Capiola. Si ritorna al Passo di Pratizzano per lo stesso itinerario. E’ una escursione che fatta con tranquillità può riempire una giornata autunnale. Un viaggio nei boschi dell’alto Appennino lo si può fare poco distante, partendo da Succiso. Un comodo sentiero, il 673, che parte dall’Agriturismo Valle dei Cavalieri (tel. 0522.892346) , risale verso sud senza eccessivi dislivelli i bellissimi boschi della valle della Liocca, che scendono dai ripidi fianchi dell’Alpe di Succiso. Con una comoda camminata si arriva nella spettacolare conca dei Ghiaccioni, dove ci si può immergere completamente nel sapore dell’alta montagna. Nella conca immerso tra i faggi, si trova anche il piccolo Bivacco dei Ghiaccioni. Chi vuole percorrere un bel sentiero in salita può proseguire, tra immense distese di boschi, lungo il sentiero 659 fino al Lago di Monte Acuto, una delle perle del Parco Nazionale, sulle cui rive sorge il Rifugio Città di Sarzana (tel. 339.2245117, www.rifugiosarzana.it). Si ritorna a Succiso per il medesimo itinerario. Uno dei più bei panorami sull’Appennino Reggiano lo si può godere dal Monte Barazzone, in Comune di Casina. Per arrivare in cima al Barazzone (736 m) si può partire da Cerredolo de’ Coppi (poco distante dalla provinciale Ciano-Casina), borgo molto interessante affacciato sulla valle del rio Cerezzola. Dal bivio della Provinciale per Cerredolo si prende il sentiero Cai 650 (che in questo tratto coincide con il Sentiero dei Ducati) che segue per un breve tratto la Provinciale per poi seguire a destra una comoda mulattiera che porta al borgo di Vercallo, tra i più belli del nostro Appennino. Attraverso prati e boschi, sempre sul 650, si arriva alla Sella di Monte Barazzone, da dove in breve si sale sulla cima, coperta in parte da boschi. Ritornati alla Sella si riprende il sentiero 650 che dopo aver attraversato la provinciale per Casina sale a Faieto. Si attraversa il escursionismo n Sopra a sin. Escursione a Barazzone. A destra: Vercallo - Sotto a sin.: Vercallo - a destra: Succiso paese lungo la strada asfaltata che riporta alla Provinciale. Prima della Latteria di S. Lucia si imbocca a sinistra il sentiero 654, che con un interessante percorso in quota riporta sulla Provinciale nei pressi di Cerredolo de’ Coppi. Escursione che si può fare anche in mezza giornata. Un’altra zona bellissima del medio Appennino reggiano è quella che si distende nei dintorni di Villaberza, dietro Felina. Un percorso breve ma di grande interesse ce lo consiglia Elio Pelli, vicepresidente del Cai e attivissimo nella Commissione Sentieri del Cai. E’ recente il sentiero ad anello (segnavia 674) tracciato intorno al suggestivo borgo di Montecastagneto, nei pressi di Villaberza. “Il percorso - spiega Pelli - parte dalla chiesa di S. Ambrogio di Villaberza - e si snoda su antiche mulattiere che collegavano la chiesa alle borgate vicine. La prima tappa è Predolo, dove inizia la breve salita al Monte Battuta; qui ci imbattiamo in un binario che, attraversando il sentiero, si perde in una piccola valletta dove un tempo venivano scavate le pietre da costruzione, caricate su dei vagoncini e poi scaricate al ciglio della scarpata, dove, in fondo, altri le caricavano sui birocci. Continuando la salita, dopo pochi minuti, si arriva al monumento commemorativo dell’eccidio dell’aprile del ‘44, quando furono fucilati tre abitanti di Gombio creduti partigiani dai nazifascisti. Il percorso continua scendendo a Montecastagneto. Qui, nei pressi di una vecchia fontana si sale a destra su per una carraia e si giunge al prato sommita- Le faggete, i castagneti, i boschi misti che ricoprono le nostre montagne tra ottobre e novembre si infiammano di colori, e percorrere i tanti sentieri ben segnati dal Cai diventa una emozione forte le, a forma di tacco, detto delle Mandrie. In questo prato l’uomo ha vissuto dall’età della pietra all’età del Bronzo, poi del Ferro, fino ai Liguri, agli Etruschi, ai Romani, ai Longobardi, per arrivare al Medioevo come testimoniano i ruderi del castello sulla collinetta adiacente. Si scende per una ripida carraia, si ritorna sulla strada comunale, dove, girando a sinistra, si entra in Montecastagneto, piccolo borgo ricco di sorprese. Continuiamo la discesa sulla strada comunale. Oltrepassato il primo e il secondo incrocio, si arriva dove la strada fa una curva a gomito, lì i segni del Cai indicano di entrare in una suggestiva vallecola, ricca di acqua sorgiva. La vegetazione è molto variegata e in alto si intravedono tra le chiome degli alberi ripide pareti di arenaria con nidi di uccelli rapaci, qua e là, tane di tassi e volpi. Ancora pochi metri e si arriva sulla strada comunale che sale a Predolo; si gira a destra e in un attimo si arriva al punto di partenza, nei pressi della chiesa di Villaberza”. Sono diverse le escursioni sull’Appennino reggiano programmata in autunno dal Cai. Il 26 ottobre la Sezione reggiana e la Sottosezione di Scandiano hanno in programma una uscita nella bellissima Val Tassaro, uno degli angoli più belli dell’Appennino emiliano, particolarmente affascinante in autunno. Una escursione organizzata per le famiglie e i bambini è quella proposta dal Geb di Bibbiano il 19 ottobre nei castagneti di Marola. Sempre il Geb ha in programma il 9 novembre una escursione sulle colline matildiche. Il 19 ottobre la Sottosezione Cani Sciolti di Cavriago e il gruppo Gatti Randagi, organizzano una escursione con grigliata al ponte di Cadignano sul Dolo e alle terme di Quara. Sempre i Cani Sciolti hanno in programma il 26 ottobre una escursione tra Ciano, Rossena, Cerredolo de’ Coppi e Canossa. n Per informazion: CAI viale dei Mille 32 - Reggio Emilia Orari: merc., giov., ven. 18-19,30 - sab. 17,30-19,00 Tel. 0522.436685 [email protected] [email protected] www.caireggioemilia.it 57 n romanzo storico Anche i Tedeschi hanno i pidocchi di Rino Cavalchi, scritto da Isabella Trovato di Isabella Trovato Rino Cavalchi XVI CAPITOLO Ultimo capitolo Anche i Tedeschi hanno i pidocchi D iventare vecchi è bello, anzi di più, è bellissimo. E’ un dono. E’ la vecchiaia che fa paura. Mi è arrivata addosso tutta d’un colpo. Ho novant’anni e non dovrei lamentarmi. E infatti non lo faccio e non intendo farlo. Ma fino a pochi giorni fa, a parte il dolore alla schiena che me lo porto dietro dai tempi delle frustate durante i lavori forzati nei campi, non sentivo la vecchiaia. Ora invece si. E non è perché sono entrato ed uscito dall’ospedale. Prima un intervento agli occhi, poi un altro, poi la perdita dell’udito. No. Non è per questo. Non ho avuto paura mai nella vita perché ho imparato a non averne sotto i tedeschi. Nei campi, se avevi paura non sopravvivevi. Anche quando ho fatto un intervento al cuore con l’anestesia locale e dunque 58 “Eppure adesso ho paura. La vecchiaia mi fa paura perché all’improvviso, da un giorno all’altro, ho imparato a riconoscerla. Mi cammina vicino. Le ripeto in continuazione che io sto bene in questo mondo, che sono contento. Ma soprattutto, che sono fortunato. Così da qualche notte, parlo alla mia vecchiaia. E le racconto perché posso dire a gran voce di essere un uomo tanto tanto fortunato” sono rimasto sveglio, anche allora non ho avuto paura. E ho chiesto ai medici di poter guardare e di spiegarmi il viaggio che la sonda stava facendo nelle mie arterie. Niente mi ha mai più impressionato dopo avere visto uomini con parti del corpo devastate sui lettini dell’ospedale da campo durante la prigionia. Una macelleria umana. Corpi che i medici provavano a salvare poi quando la vita spirava, venivano presi e accatastati in terra ancora sanguinanti. “Sotto a chi tocca, avanti il prossimo” su quei lettini. Queste sono le immagini che la mia memoria non cancella. Eppure adesso ho paura. La vecchiaia mi fa paura perché all’improvviso, da un gior- no all’altro, ho imparato a riconoscerla. Mi cammina vicino. Le ripeto in continuazione che io sto bene in questo mondo, che sono contento. Ma soprattutto, che sono fortunato. Così da qualche notte, parlo alla mia vecchiaia. E le racconto perché posso dire a gran voce di essere un uomo tanto tanto fortunato. Quando sono tornato dalla Germania, eravamo ormai poveri. A casa c’erano solo mia madre e mia sorella. Avevo perso mio padre nel ‘35. E non avevo un soldo. Avevo una famiglia ma non un soldo. Ho trovato una persona che mi ha fatto mettere in piedi una gelateria senza che avessi mai mangiato un gelato. E ho fatto il gela- romanzo storico taio. Ho avuto la fortuna di aprire un bar, e il negoziante di generi alimentari vicino a me mi chiese se volevo acquistare la tabaccheria. E la comprai. La comprai a parole, perché non avevo un soldo e mi è stata data l’opportunità di renderglieli nel tempo. E’ stata una fortuna. Anche nella vita privata sono stato un uomo fortunato, per la famiglia che ho avuto. Mia moglie. Una vita trascorsa insieme. E i miei figli e i miei nipoti. Ma sono stato fortunato anche durante la prigionia. Eravamo a Rottweil Neckar. Nella foresta nera. Nel campo io lavoravo alla mensa degli ufficiali tedeschi. Lavavo le loro gamelle. C’era un tedesco che parlava francese. Non era un nazista. E mi voleva bene. Iscrisse il mio nome su una lista per il trasferimento in un altro campo. Un posto dove si stava meglio. Io a mia volta iscrissi Vanillo, il mio amico di Cadelbosco Sopra. Ma Vanillo si era ammalato di itterizia e dissenteria. Non riusciva a reggersi in piedi. Quando gli dissi del trasferimento si mise a piangere. Non ce la faceva a seguirmi. Così mi feci cancellare dalla lista. Ed io e lui rimanemmo sempre prigionieri insieme fino al rimpatrio in Italia. Sarei stato altrettanto fortunato a tornare a casa se avessi cambiato campo? Chi può dirlo. In troppo pochi siamo tornati alle nostre famiglie. Né mai avrei immaginato in tutti gli anni, poi i decenni trascorsi dal mio rientro a casa, che a distanza di 70 anni da allora avrei incontrato una giornalista alla quale raccontare la mia storia. Tante volte mi sono chiesto chi sono io per godere di questa fortuna. Perché proprio a me? E raccontando, rileggendo queste pagine, incontrando le persone, i vicini di casa, o uomini e donne che non conosco ma mi riconoscono perché leggono la storia degli IMI attraverso le pagine di questi capitoli, ancora di più mi ritengo un uomo fortunato. Tempo fa in un bar, e sono tanti i locali dove volentieri mi intrattengo in conversazioni, mi è capitato di parlare con un ex ufficiale catturato come me dopo l’armistizio. Ad un certo punto, parlando, lui mi ha detto: “io sono scappato dal campo e sono riuscito a salvarmi”. L’ho guardato fisso negli occhi e gli ho detto: “tu sei un traditore dell’Italia. Nessun internato militare italiano è riuscito a scappare dai campi. Chi lo ha fatto è perché ha firmato per il nazismo”. Abbiamo minacciato di denunciarci reciprocamente poi lui si è allontanato. E mi ha lasciato solo coi ricordi di quando, nei campi, provavano a reclutarci nuovamente. A chiederci di firmare per il nazismo. E noi non accettavamo. Ci promettevano una paga qualora avessimo firmato, ci promettevano lo stato di civile e anche di pagarci i contributi. Ma furono in pochissimi a scendere a compromessi. I più disperati. Per capire chi rifiutò e chi accettò, basta andare all’Inps. Chi ha i contributi versati dalla Germania, è stato n La medaglia d’oro assegnata a Rino Cavalchi nel 2012 “Tante volte mi sono chiesto chi sono io per godere di questa fortuna. Perché proprio a me? E raccontando, rileggendo queste pagine, incontrando le persone, i vicini di casa, o uomini e donne che non conosco ma mi riconoscono perché leggono la storia degli IMI attraverso le pagine di questi capitoli, ancora di più mi ritengo un uomo fortunato” un traditore dell’Italia. Noi Imi abbiamo davvero amato l’Italia. La storia di questo mio diario è iniziata quando nel 2012 il Prefetto di Reggio Emilia, Sua Eccellenza Antonella De Miro, mi ha consegnato la medaglia d’oro. Qualche settimana dopo, sul mensile Stampa Reggiana, trovai un articolo che riportava quell’evento. E provai a contattare la redazione. Mi dissero che dovevo sentire la giornalista che se ne era occupata. Lo feci. Ebbi il suo numero e la chiamai. Mi presentai dicendo che ero uno degli Imi che avevano avuto il riconoscimento e che mi sarebbe piaciuto avere la foto di quel momento. Ma la giornalista sembrava perplessa. Mi fece ripetere il mio nome e come mi ero qualificato. Le dissi nuovamente che mi chiamavo Rino Cavalchi e che ero un Imi. E lei insistette dicendomi: “Signor Cavalchi, che vuol dire Imi?”, sembrava non capire bene quella parola. Tradussi il termine, le dissi che avevo fatto causa alla Germania perché volevo anche il riconoscimento degli anni di lavoro nei campi e lei annuì. Mi fece avere la foto dalla Prefettura, ma qualcosa di quella telefonata evidentemente non l’aveva convinta fino in fondo. Mi chiese il numero di casa e mi domandò se poteva disturbarmi per farmi un’intervista per la televisione per cui lavorava. Accettai e la incontrai in un bar di un centro commerciale. Le offrii un caffè. Era arrivata di corsa con una telecamera e un microfono. Faceva tutto da sola. E le rilasciai l’intervista sulla causa alla Germania mettendola anche in contatto con l’avvocato che aveva curato la pratica. Ma soprattutto le spiegai chi erano gli immigrati militari italiani. Le parlai dei pidocchi e le dissi che ce li avevano avuti anche i tedeschi, le accennai alla vita nei campi, e le confessai che in tutti quegli anni non avevo voluto raccontare tante cose della mia drammatica esperienza. Come tutti gli Imi, aveva voluto rimuovere. Vidi il servizio in tv e qualche giorno dopo la richiamai per ringraziarla. Volevo offrirle un altro caffè. Accettò. Non ci credevo perché tra me e me pensavo che era un peccato che una donna così giovane perdesse del tempo ad ascoltare un anziano come me. E invece tornò con la sua telecamera. E di nuovo sedemmo in quel bar. E appena si fu seduta mi disse che aveva voluto rivedermi perché le era rimasta una curiosità. Mi chiese semplicemente perché ‘anche i tedeschi hanno i pidocchi?’. E cominciammo a scrivere questo diario. n Fine 59 60 REGGIO EMILIA - Via Farini, 1/N - Piazza Scapinell, 7/A-B - www.lauranocco.com il racconto del mese n Politically correct di Franco Zanichelli “Per essere politically correct, le donne piatte si chiameranno portatrici sane di capezzoli” Luciana Littizzetto N el bioparco della città un gruppo di diversamente abili stava osservando il lavoro dell’operatore ecologico alle prese con la ramazza. «Guarda quell’addetto alla nettezza urbana che spinta che ha a lavorare» disse il non udente al non vedente e al parzialmente non vedente «Si trascina come un alcoldipendente ed è vestito come un clochard. Sembra uno da personalità borderline. Guarda che faccia! ». «Magari potessi vedere» rispose il non vedente. «Io son troppo piccolo e non riesco a vedere, ma l’immagino», intervenne il verticalmente svantaggiato. «Io un po’ ci vedo e quel po’ mi basta» convenne l’ipovedente «Mi viene in mente un operatore scolastico della mia scuola, anche lui non lavorava di certo come un diversamente bianco». «Neanche l’operatrice domestica che avevo un po’ di tempo fa» intervenne l’audioleso. «Se per questo, penso che anche la mia colf non lavorasse certo come un uomo di colore» concluse il diversamente abile a mettere a fuoco gli oggetti. Il non udente fece segno che sul comportamento in genere delle colf era perfettamente d’accordo con tutti. «E pensare che ci sono tante persone senza lavoro che sarebbero felici di poter lavorare, anche di fare un mestiere considerato umile come il netturbino o il paramedico o l’operatore dell’ultima dimora» continuò il diversamente abile a catturare i suoni. «A proposito di addetto cimiteriale, lo sapete che Giovanni si è spento pochi giorni fa? » disse il disabile motorio. «Chi? Giovanni, il coadiutore di pratiche agricole? Se n’è andato? Difficile da credere. Non era più giovanissimo ma era in gamba». «Si, se l’è portato via un brutto male: aveva sofferto moltissimo per quella donnina allegra di sua moglie, una vera e propria rovinafamiglie, ma non dimostrava sicuramente gli anni che aveva, anche se uno diversamente pettinato come lui tende a dimostra- re più anni di quelli che ha». «Diversamente pettinato? Ma se era completamente calvo!» intervenne il parzialmente non vedente. «Certo che era calvo, l’ho solo detto in termini più politically correct». «Hai sempre voglia di scherzare. Stai attento piuttosto che c’è un ausiliare del traffico che ti sta facendo una multa». «Quel figlio di peripatetica...Stanno nascosti dietro le siepi e poi saltano fuori e ti fregano; bisognerebbe mandarli a quel paese». «Ragazzi, vado se no mi frega davvero!». Il gruppo si sciolse e ognuno se ne andò per i cavoli suoi. Rileggendo quanto scritto mi sono reso conto che la storiella è molto povera, non ha senso e non è utile al mondo.In poche parole è una solenne cazzata. Però è molto politically correct. n Il racconto è tratto dal libro: “Così è la vita, più o meno”. In tutte le librerie - euro 12 61 APPUNTAMENTI dedicati ai più piccoli 18 ottobre Laboratorio creativo: Arriva Halloween: facciamo un grosso spaventoso ragno Presso La Giraffa Blu, via San Carlo 11 B/C. - Orario: sab. 10,30 e 16,30. Costo 16 euro. Info: Tel. 0522.1535270 - 348.2603539 - e-mail: lagiraffablu@ gmail.com 19 ottobre Giocagiocattolo - Quando i bambini dormono ... i giocattoli giocano Con la magia del teatro su nero e teatro d’attore, orsacchiotti e bambole prendono vita sul palco. Ore 16,00 presso il Teatro della Rocca di Novellare (RE) 22 ottobre Il francobollo e la sua storia Presso Biblioteca San Pellegrino-Marco Gerra. Ore 16,30 - da 6 a 10 anni - Incontro con proiezione di interessanti immagini sulla filatelia a cura di Poste italiane - A seguire laboratorio creativo e piccolo dono ad ogni bambino - Info: panizzi.comune.re.it/ - tel. 0522.585616 25 ottobre Laboratorio creativo: È Halloween: testa di scheletro con cartapesta Presso La Giraffa Blu, via San Carlo 11 B/C. - Orario: sab. 10,30 e 16,30. Costo 17 euro. Info: Tel. 0522.1535270 - 348.2603539 - email: [email protected] 26 ottobre Il sogno di Matilde a Canossa Presso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3. Ore 11,00 - Testi di Federica Soncini e illustrazioni di Daria Manenti. Presentazione del libro alla presenza dell’autrice. Dal progetto Slow Book nell’ambito de “I Reggiani per esempio” a cura di AR/S Archeosistemi Soc. Coop. Info: Tel. 0522.456084 62 27 ottobre Che paura! Piccoli brividi in biblioteca Presso Biblioteca Santa Croce, via Adua, 57. - ore 16.30 da 18 a 36 mesi - ore 17.30 dai 4 ai 7 anni - a cura dei lettori volontari NatiperLeggere e NatiperlaMusica - Tel. 0522.585600 29, 30 e 31 ottobre Libriamoci. Giornate di lettura nelle scuole di ogni ordine e grado Le biblioteche partecipano mettendo a disposizione delle scuole i libri, gli spazi, le competenze. Info: Biblioteca Panizzi Tel. 0522.456084 29 ottobre Che paura! Piccoli brividi in biblioteca Presso Biblioteca San Pellegrino-Marco Gerra. Ore 17,00 - da 3 a 6 anni - Su prenotazione - A cura dei lettori volontari NatiperLeggere - Info: panizzi.comune.re.it/ - tel. 0522.585616 31 ottobre La Notte di Halloween Presso Biblioteca Ospizio, via Emilia Ospizio, 30/B. Ore 20,30 e 22,30. Storie per bambini e genitori - Con Alice Franchi per AR/S Archeosistemi Soc. Coop Info: Tel. 0522.585639 31 ottobre Che paura! Piccoli brividi in biblioteca Presso Biblioteca Rosta Nuova - ore 16,45 - dai 3 ai 6 anni - a cura dei lettori volontari NatiperLeggere - Info: Tel. 0522.585636 31 ottobre Le streghe si raccontano Presso Biblioteca San Pellegrino-Marco Gerra. Ore 17,00 - da 3 a 10 anni - Narrazione a cura della biblioteca - A seguire una sorpresa per tutti offerta da Cavalcart - Info: panizzi.comune.re.it/ - tel. 0522.585616 1 novembre Laboratorio creativo: Una casetta di feltro salvadanaio Presso La Giraffa Blu, via San Carlo 11 B/C. - Orario: sab. 10,30 e 16,30. Costo 17 euro. Info: Tel. 0522.1535270 - 348.2603539 - e-mail: lagiraffablu@ gmail.com 2 novembre Storie di paura e di coraggio Presso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3. ore 10,45 bambini 18-36 mesi - ore 11,30 dai 4 ai 7 anni - sezione Bambini e ragazzi - A cura dei lettori volontari Natiperleggere e NatiperlaMusica - Info: Tel. 0522.456077 - www.bibliotecapanizzi.it 5 novembre Il gufo acchiappa sogni Presso Biblioteca San Pellegrino-Marco Gerra. Ore 16,45 - da 3 a 7 anni - laboratorio a cura di libreria C’era una volta - su prenotazione - Info: panizzi.comune.re.it/ - tel. 0522.585616 6 novembre Girotondo di foglie Presso il Parco Biblioteca Rosta Nuova ore 16,45 - dai 3 ai 7 anni - laboratorio a cura di libreria C’era una volta - su prenotazione - Info: Tel. 0522.585636 8 novembre Laboratorio creativo: Costruiamo una macchina che funziona a palloncini Presso La Giraffa Blu, via San Carlo 11 B/C. - Orario: sab. 10,30 e 16,30. Costo 6 euro. Info: Tel. 0522.1535270 - 348.2603539 - e-mail: lagiraffablu@ gmail.com 9 novembre 20 novembre 22 novembre Ore 16,00 - Pinocchio esce dal racconto per cantare le sue gesta come i cantastorie e per narrare le sue avventure. Una grande prova d’attore di Giovanna Digito, premiata come miglior Pinocchio 2003 dalla Fondazione Collodi, che sa intrattenere un pubblico di ogni età. Presso Teatro De Andrè, piazza Ruffilli 1 - Casalgrande (RE) - Info: Teatro De Andrè tel. 0522.1880040; 334.2555352 Presso Biblioteca Orologio - ore 16,45 per bambini da 3 anni e gli adulti che li accompagnano - su prenotazione - Assaggi di cioccolato Venchi a cura Paolo Cucchi - lettura a cura dei lettori volontari NatiperLeggere e NatiperlaMusica - A cura dei lettori volontari Nati per Leggere - Info: Tel. 0522.585636 Presso La Giraffa Blu, via San Carlo 11 B/C. - Orario: sab. 10,30 e 16,30. Costo 17 euro. Info: Tel. 0522.1535270 - 348.2603539 e-mail: [email protected] Teatro ragazzi: Pinocchio cantastorie 10 novembre Quella meraviglia dell’acqua Presso Biblioteca Santa Croce, via Adua, 57- ore 16,30 dai 3 ai 7 anni - laboratorio a cura della libreria C’era una volta - Info: Tel. 0522.585636 12 novembre Laboratorio Presso Biblioteca Ospizio, via Emilia Ospizio, 30/B. Ore 16,30 - bambini dai 3 ai 7 anni - su prenotazione - Laboratorio a cura della libreria C’era una volta - Info: Tel. 0522.585639 15 novembre Laboratorio creativo: Cuciamo un cuscino decorativo Presso La Giraffa Blu, via San Carlo 11 B/C. - Orario: sab. 10,30 e 16,30. Costo18 euro. Info: Tel. 0522.1535270 - 348.2603539 e-mail: [email protected] 15 novembre Biblioteca al cioccolato - Diritti alle storie! In occasione della Settimana Naz. Nati per Leggere Presso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3. ore 10,45 bambini 18-36 mesi - ore 11,30 dai 4 ai 7 anni - Assaggi di cioccolato - A cura dei lettori volontari Natiperleggere e NatiperlaMusica - Info: Tel. 0522.456077 17 novembre Biblioteca al cioccolato - Diritti alle storie! In occasione della Settimana Naz. Nati per Leggere Presso Biblioteca Santa Croce, via Adua, 57- ore 16,30 bambini 18-36 mesi - ore 17,30 dai 4 ai 7 anni - su prenotazione - Assaggi di cioccolato - lettura a cura dei lettori volontari NatiperLeggere e NatiperlaMusica - A cura dei lettori volontari Nati per Leggere - Info: Tel. 0522.585636 Biblioteca al cioccolato - Diritti alle storie! In occasione della Settimana Naz. Nati per Leggere 18 novembre Biblioteca al cioccolato - Diritti alle storie! In occasione della Settimana Naz. Nati per Leggere Presso Biblioteca Ospizio, via Emilia Ospizio, 30/B.- ore 16,35 - dai 3 anni - Assaggi di cioccolato Venchi a cura Paolo Cucchi - lettura a cura dei lettori volontari NatiperLeggere e NatiperlaMusica - A cura dei lettori volontari Nati per Leggere - Info: Tel. 0522.585636 19 novembre Biblioteca al cioccolato - Diritti alle storie! In occasione della Settimana Naz. Nati per Leggere Presso il Parco Biblioteca Rosta Nuova ore 16,45 - dai 3 anni - lettura a cura dei lettori volontari NatiperLeggere e NatiperlaMusica - A cura dei lettori volontari Nati per Leggere - Info: Tel. 0522.585636 21 novembre Biblioteca al cioccolato - Diritti alle storie! In occasione della Settimana Naz. Nati per Leggere Presso Biblioteca San Pellegrino-Marco Gerra. Ore 16,45 da 18 a 36 mesi / ore 17,00 da 4 a 7 anni - su prenotazione A seguire golosa merenda offerta da cioccolato Venchi - lettura a cura dei lettori volontari NatiperLeggere e NatiperlaMusica - Info: panizzi. comune.re.it/ - tel. 0522.585616 21 novembre Abracadabra. La magia delle parole se diventano disegno Presso Biblioteca Santa Croce, via Adua, 57- ore 15 per bambini - ore 16,30 per adulti - una raccolta di poesie visive di autori di differenti Paesi ed epoche storiche, organizzata in forma di alfabetiere, rivolta a bambini, ragazzi, adulti - Inaugurazione e visita guidata a cura di Giuseppe Caliceti - Info: Tel. 0522.585636 Laboratorio creativo: Facciamo un cattura sogni 23 novembre “Sssssh! Non svegliate il drago di San Giorgio. Storie di draghi, cavalieri e figlie di re” Presso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3. Ore 11,00 - per bambini e famiglie - letture e narrazioni con Alice Franchi AR/S Archeosistemi Soc. Coop e visita guidata alla mostra “La Biblioteca e la città: Palazzo San Giorgio: storia, cronaca, protagonisti” con Renza Grossi - Info: Tel. 0522.456077 - www.bibliotecapanizzi.it 26 novembre Caccia al tesoro tra libri e storie Presso Biblioteca San Pellegrino-Marco Gerra. Ore 16,45 da 3 a 10 anni - su prenotazione - Narrazioni, giochi e laboratorio per portare il Natale in biblioteca! A cura del gruppo Galline Volanti. - Info: panizzi.comune.re.it/ - tel. 0522.585616 28 novembre La bibliotechina di Natale Presso Biblioteca San Pellegrino-Marco Gerra. Ore 16,45 da 3 a 10 anni - su prenotazione - Costruzione di un originale calendario dell’avvento a cura del personale della biblioteca - Info: panizzi.comune.re.it/ - tel. 0522.585616 29 novembre Laboratorio creativo: Si avvicina il Natale: il calendario dell’Avvento Presso La Giraffa Blu, via San Carlo 11 B/C. - Orario: sab. 10,30 e 16,30. Costo 16 euro. Info: Tel. 0522.1535270 - 348.2603539 - e-mail: lagiraffablu@ gmail.com 63 n l’agenda da ottobre a novembre Gli APPUNTAMENTI a Reggio Emilia e Provincia 18 ottobre - REGGIO EMILIA Soli Deo Gloria - Seminario L’organo storico e il suo ruolo nella società del ventunesimo secolo: anacronismo o attualità? Interverranno: Mons. Tiziano Ghirelli Direttore Ufficio Beni Culturali della Diocesi di RE-Guastalla - Pier Paolo Donati Università di Firenze, Direttore di “Informazione Organistica” - Luigi Swich Ispettore onorario per gli organi storici delle province di PR e PC - Carlo Giovannini Ispettore onorario per gli organi storici delle province di MO e RE - Sauro Rodolfi Musicista e storico della musica - Giuliana Montanari Ricercatrice e insegnante di organologia - Pierpaolo e Federico Bigi Maestri d’organo e restauratori, Castellazzo RE - Ore 11,00 - Presso Auditorium “G. Masini” - Istituto Superiore di Studi Musicali di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti “A. Peri - C. Merulo” - Sede “A. Peri”, via Dante Alighieri 11 - Ingresso libero e limitato ai posti disponibili. - Info: Ass. Cultura 0522.456249 - [email protected] 18 ottobre - CARPINETI (RE) Il nostro appennino - “Escursione con l’artista” Presentazione zona Collagna-Cerreto Alpi e incontro con lo scultore Remo Belletti. Con Giuliano Cervi (architetto del territorio) e Remo Belletti. Presso Palazzo Cortina, ore 17,30. Info: Associazione Stana Tel.: 3387378038 (Prampolini). Email: [email protected] 18 e 19 ottobre - REGGIO EMILIA L’Oasi di Marmirolo Attività di educazione ambientale e visite guidate all’interno dell’Oasi a cura del Centro di Educazione Ambientale WWF di Reggio Emilia - Orario: sab. 14.00 - 19.00; dom. e festivi 09.00 - 19.00. Presso Oasi di Marmirolo, via Della Pace - Info. Tel. 0522.957291 - e-mail: [email protected] 18 e 19 ottobre - CORREGGIO (RE) Gli ori dell’Autunno - Fiera di San Luca Mercato con bancarelle, antiquariato, esposizione di prodotti gastronomici tipici e di prodotti artigianali, mostre, spettacoli, laboratori del gusto, lavorazione casalinga del maiale. 19 ottobre - ore 11,30: Concorso “Raccontavino” con gara tra i produttori di vino fatto secondo le antiche usanze. Centro cittadino. Info.: tel. 0522.631770; Pro Loco tel. 0522.641817 18 ottobre - REGGIO EMILIA Coderdojo | Workshop di programmazione per bambini Un’occasione per iniziare ad acquisire dimestichezza con le nuove tecnologie, dove giovani potranno approcciarsi al mondo del computer, imparando a scrivere programmi videogiochi, a creare applicazioni e molto altro. Presso Spazio Gerra, piazza Venticinque Aprile 2 - Ore 15,00 - Costo: gratuito Requisiti: 7 - 13 anni. Ad ogni partecipante è richiesto un computer portatile. Info: tel. 0522 585654/585653 64 19 ottobre - CARPINETI (RE) XXX Festa dei contadini Presso Velucciana Piazzetta dei contadini ore 12.30 - Per prenotazioni e informazioni Circolo Ricreativo ACLI Velucciana Tel. 339/1324775 19 ottobre - SAN POLO D’ENZA (RE) Festa della Castagna Esposizione e vendita di caldarroste, castagnaccio, castagnole e vin brulè. In Piazza Matteotti dalle 9,30 alle 19. Organizzato da: Comune tel. 0522.241771 19 ottobre - REGGIO EMILIA Soli Deo Gloria Alessandro Buffone organo - Chiara Giroldini soprano - Coro e Schola Cantorum Canossa - Gian Pietro Capacchi direttore - Musiche di J. S. Bach, B. Marcello, W. A. Mozart, C. Gounod, C. Franck - Ore 17,00 - Presso la Chiesa di Santa Teresa, via Campo Marzio 13 - Ingresso libero e limitato ai posti disponibili. - Info: Ass. Cultura 0522.456249 - [email protected] 19 e 26 ottobre - MAROLA di CARPINETI (RE) Festa della Castagna, il cinquantenario E’ l’anno delle nozze d’oro per la storica Festa della Castagna di Marola, la prima tra quelle dell’Appennino Tosco-Emiliano e pioniera in tutta Italia. L’anniversario della Festa che ha nobilitato il “pane dei poveri” in tutte le sue forme. Rievocazione storica dell’incontro tra Matilde di Canossa e l’abate Giovanni da Marola. Info: tel. e fax 0522/813253, [email protected], www.marola.it 19 ottobre - CARPINETI (RE) Il nostro appennino - “Escursione con l’artista” Escursione in territorio zona Collagna Escursione con l’artista Remo Belletti. In collaboraz. col CAI di Reggio Emilia. Con Patrizio Prampolini, Angela Pietranera e Carlo Possa (giornalista). Ritrovo in Piazza ore 9,00. Info: Associazione Stana Tel.: 3387378038 (Prampolini). Email: [email protected] 19 ottobre - REGGIO EMILIA La Madolena 39ª Camminata. Ore 9,15. Presso Circolo Arci di pieve, Via F.lli Cervi 216 - Organizzato da: UISP - Circolo Arci Pieve Modolena 19 ottobre - Loc. CORTOGNO di CASINA Festa del Marrone del Faieto Musica, stands gastronomici, caldarroste, vin brulè, prodotti tipici e pranzo rustico. Presso il Centro Polivalente dalle 10 alle 18. Organizzato da: Pro Loco tel. 0522.607150-607419 19 ottobre - Loc. FELINA di CASTELNOVO NE’ MONTI (RE) Festa del Marrone Mostra mercato di prodotti tipici e artigianato artistico, degustazione di castagne. In Piazza della Resistenza dalle 9 alle 20. Org.: Pro Loco tel. 339.7739744 19 ottobre - GUALTIERI (RE) Sagra di Ottobre Degustazione e vendita di prodotti gastronomici tipici, luna park, mercato, cottura del formaggio Parmigiano-Reggiano. In Piazza Bentivoglio. Organizzato da: Comune tel. 0522.221811-221869 19 ottobre - QUATTRO CASTELLA (RE) Fiera di Ottobre Mercato artigianale, artisti di strada, contrade locali, punti ristoro, spettacoli per bambini e adulti, luna park. Organizzato da: Comune tel. 0522.249211-249267 19 ottobre - SAN MARTINO IN RIO (RE) Mercatino dell’usato 80 banchi intorno alla Rocca Estense. Dalle 10 alle 19. Info: 342.7797299 19 ottobre - FABBRICO (RE) Mercato del Riuso Centro cittadino - In collaborazione con l’associazione Gruppo volontari per Fabbrico. Org.: Comune tel. 0522.751935 19 ottobre - REGGIO EMILIA Presentazione del libro Dreaming America - Un viaggio di sei mesi attraverso gli Stati Uniti d’America con il mio camper e il gatto Interverranno l’autrice Silvia Basenghi e Angelo Mascolo - ore 11 - Sala Reggio. Biblioteca Panizzi - Sala Reggio - Via Farini 3 - 42121 Reggio Emilia Tel.: 0522 456084 www.bibliotecapanizzi.it 19 ottobre - REGGIO EMILIA Divertiti con lo sport .. aiutati con la prevenzione Una giornata di sport, divertimento e balli. Durante tutta la giornata esercitazioni gratuite per tutti di rianimazione bls con il personale del 118 e la sera presentazione delle attività di Casina dei bimbi L’intero ricavato sarà finalizzato al progetto 2014 di Orgoglio Reggiano Onlus a sostegno dei 100 anni di Croce Verde per la nuova auto medica. Prenotazioni 393.3329100 [email protected] 19 ottobre - Loc. RONCAGLIO di CANOSSA (RE) Festa della Castagna Mostra mercato con marroni crudi, caldarroste, vin brulé, gnocco fritto, Parmigiano-Reggiano, salumi, aceto balsamico, pane casereccio, miele e derivati; cottura dei ciccioli, artigianato ed espositori vari, animazione musicale dal vivo, animazione per bambini, produzione ciccioli in diretta da parte del “gruppo cicciolai”. Comune tel. 0522.248426 - Pro Loco tel. 338.4950574; 339.6043502 l’agenda da ottobre a novembre 19 ottobre - Loc. Cinquecerri di LIGONCHIO (RE) Festa della Castagna Stands enogastronomici, degustazione di prodotti a base di castagne, intrattenimento musicale. Comune tel. 0522.891110 19 ottobre - REGGIO EMILIA Workshop Business Model Canvas Un’esperienza tesa a sviluppare un modello di Business innovativo, capace di visualizzare le basi del modello di generazione del valore, all’interno di una start up o di un’ azienda che necessita di innovarsi. Docente: Stefano Guerrieri Ore 11,00 - Durata: 8 ore Costo: 35 euro Requisiti: Entrepreneur, Startupper, Creativi - Presso Spazio Gerra, piazza Venticinque Aprile 2 - Info: tel. 0522 585654/585653 - e-mail: [email protected] 19 ottobre - REGGIO EMILIA Festa d’Autunno Gastronomia e opere dell’ingegno - Si svolge in via Emilia San Pietro - tutto il giorno - Info: Comune tel. 0522.456316 20 ottobre - REGGIO EMILIA La Grande Guerra il conflitto che ha cambiato l’Europa Ciclo di incontri sulla prima Guerra Mondiale: Simonetta Giglioli “La patria da icona letteraria a scenario di guerra. Ore 15,30-17,30. Presso Istituto Regionale G. Garibaldi per i ciechi di Reggio Emilia. Organizzato dal Circolo Il Crostolo Universita’ dell’Eta’ Libera Corso Garibaldi, 42 - 42121 Reggio Emilia Info: Tel.: 0522/452182 - www.circolocrostolo.it 22 ottobre - CAMPEGINE (RE) Astronomia per tutti: “Tradizione ermetica e rivoluzione astronomica” Ciclo di conferenze dedicate all’astronomia. Ore 21,15 presso Sala della Associazione Archeosofica in Via Fermi n.34/1. Info: 0522 673700 oppure 339 4360071 23 ottobre - REGGIO EMILIA Planisfero 2014: Nuvole. Casa di Elfriede Jelinek Incontri con l’autore, concerti, performance e presentazioni di libri. Tre repliche: ore 16.00, ore 17.20, ore 18.40 - Chiara Guidi A cura di Festival Focus Jelinek - Nell’ambito di Festival Aperto Informazioni: www.iteatri.re.it - Presso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3 - Tel.: 0522 456084 Email: [email protected] dal 23 al 26 ottobre - REGGIO EMILIA XIII Reggio Film Festival Concorso internazionale per cortometraggi - Presso: Atelier Bligny, via Bligny 52; City- In, via Ariosto 6/B; Dinamo, viale Monte San Michele 4; Fonderia 39 - Fondazione Nazionale della Danza, via della Costituzione 39; Spazio Gerra, piazza XXV Aprile 2 - Info: Reggio Film Festival tel. 370.3037904 25 ottobre - REGGIO EMILIA Soli Deo Gloria - ...Tra i prodigi del nuovo Organo Hauptwerk di Reggio Emilia: lo charme ritrovato degli antichi organi francesi... Conferenza di Paolo Terni musicista e scrittore Nell’ambito di L’Orecchio del Sabato - Ore 17,30 - Presso Auditorium “G. Masini” - Istituto Superiore di Studi Musicali di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti “A. Peri - C. Merulo” - Sede “A. Peri”, via Dante Alighieri 11 - Ingresso libero e limitato ai posti disponibili. - Info: Ass. Cultura 0522.456249 - [email protected] 25 e 26 ottobre - REGGIO EMILIA L’Oasi di Marmirolo Attività di educazione ambientale e visite guidate all’interno dell’Oasi a cura del Centro di Educazione Ambientale WWF di Reggio Emilia - Orario: sab. 14.00 - 19.00; dom. e festivi 09.00 - 19.00. Presso Oasi di Marmirolo, via Della Pace - Info. Tel. 0522.957291 - e-mail: [email protected] 25 e 26 ottobre - ROLO (RE) Fiera di San Simone Rassegna Agroalimentare e Folkloristica. La via dei sapori, artisti di strada, mestieri antichi, mercatino e curiosità, antiquariato, stands gastronomici, spettacoli. Organizzato da: Comune tel. 0522.658011 - Roloinfesta tel. 339.3237126 25 e 26 ottobre - SCANDIANO (RE) Fiera Regionale dell’Elettronica Prodotti d’elettronica ed elettricità, telefonia, componentistica, computer, hi-fi car, radiantismo CB e OM, videoregistrazione, mercatino delle pulci radioamatoriali. Presso il Centro Fieristico, Piazza Prampolini, 1 - Orario: sab. 9-18,30 e dom. 9-18. Dalle ore 21,00 presso la Rocca del Boiardo, viale della Rocca - Org.: Comune/Ufficio Fiere tel. 0522.764302-857436 25 ottobre - BRESCELLO (RE) Presentazione del volume: Sancta Maria de Lentesoni Di Giovanni Santelli e Giuseppe Ligabue La storia di Lentigione e della sua chiesa, dalle origini fino ai giorni nostri Presso il Centro Sociale di Lentigione, ore 16.30. Con il patrocinio del Comune di Brescello - Assessorato alla Cultura 25, 26 e 27 ottobre - MONTECCHIO EMILIA (RE) Fiera di San Simone Bancarelle, produttori e commercianti del mondo agricolo, artigianale e commerciale. Mercatino di antiquariato, mostre, luna park, intrattenimento, sport. Info: Comune tel. 0522.861864 n Fiera di San Simone - 25, 26 e 27 ottobre MONTECCHIO EMILIA (RE) dal 25 ottobre al 2 novembre MONTECCHIO EMILIA (RE) Rassegna di Antiquariato “San Simone” Mostra-mercato di antiquariato. Esposizione di dipinti, sculture, miniature, libri antichi, mobili, tappeti. Si svolge in occasione della 885° Fiera di San Simone. Presso Casa Cavezzi, via Veneto, 29 Info: Comune tel. 0522.861863-861864 25 ottobre REGGIO EMILIA Falso Movimento | Workshop sul film d’animazione Workshop per la realizzazione di un film animato ispirato al tema del “FAKE” e delle aspettative tradite, con proiezione finale nella serata conclusiva del Reggio Film Festival 2014. A cura di: OTTOmani in collaborazione con Reggio Film Festival - Ore 10-17,30 - Durata: 6 ore - Costo: 25 euro - Requisiti: aperto a tutti gli studenti, artisti e appassionati di cinema Presso Spazio Gerra, piazza Venticinque Aprile 2 - Info: tel. 0522 585654/585653 - e-mail: [email protected] 25 e 26 ottobre REGGIO EMILIA Immagina - Mostra Mercato Con la partecipazione di gallerie di arte moderna e contemporanea - Presso il Centro Esposizioni, via Filangieri 15 Info: FieREmilia tel. 0522.503511; SGPeventi tel. 059.643664 26 ottobre REGGIO EMILIA Soli Deo Gloria Elena Cattini, Elisa Lubrano, Rodney Francis Akuffo, Giovanni Basile, Renato - Negri, Leonardo Renzi organo - Musiche di J. S. Bach - Concerto in memoria dei coniugi Marte e Antonietta Magnani - Ore 17,00 - Presso Basilica di San Prospero, piazza San Prospero - Ingresso libero e limitato ai posti disponibili. - Info: Ass. Cultura 0522.456249 - [email protected] 65 n l’agenda da ottobre a novembre 26 ottobre - ALBINEA (RE) Festa d’Autunno - Ciccioli Balsamici Degustazioni, tradizioni; mostra mercato dei prodotti agricoli e alimentari, antichi mestieri, sbandieratori, musici, falconieri, castagnata, cottura della forma di Parmigiano Reggiano, cottura dei ciccioli da parte dei norcini per il VI Palio del Cicciolo e Concorso Balsamica Bonissima. Info: 0522/590211-590244 - www.comune.albinea.re.it 26 ottobre Loc. FEBBIO di VILLA MINOZZO (RE) Festa della patata Centro cittadino. Info: IAT 0522.810430 26 ottobre - REGGIO EMILIA Il sogno di Matilde a Canossa Testi di Federica Soncini ed illustrazioni di Daria Manenti - Presentazione del libro alla presenza dell’autrice - Dal progetto Slow Book nell’ambito de “I Reggiani per esempio” a cura di AR/S Archeosistemi Soc. Coop. - ore 11 - Saletta Primo Piano - Biblioteca Panizzi - Sala Reggio - Via Farini 3 - 42121 Reggio Emilia Tel.: 0522 456084 www.bibliotecapanizzi.it 26 ottobre REGGIO EMILIA Art ciack! Crea la tua pellicola | Workshop per bambini Un laboratorio per scoprire il fascino delle vecchie pellicole e avere l’occasione di manipolarle e rielaborarle creativamente con materiali di uso comune. Per imprimere sulla pellicola il proprio film e diventare per un giorno...registi-artisti! A cura di: ICS Associazione Culturale / Giulia Sassi, Elisa Svignano - Ore 10,30 - Durata: 1.30 ore - Costo: 4 euro - Requisiti: dai 6 ai 10 anni - Presso Spazio Gerra, piazza Venticinque Aprile 2 - Info: tel. 0522 585654/585653 - e-mail: spaziogerra@ municipio.re.it 26 ottobre - BRESCELLO (RE) Musica intorno al Fiume Coro Città di Parma - Simone Campanini direzione e organo - musiche di Pasquini, Bach, da Victoria, Palestrina e Poulenc - Presso la Chiesa della Concezione, via Roma - ore 21 - Info: Associazione culturale Giorgio Serassi tel. 340.6349601 26 ottobre - Loc. PRATICELLO DI GATTATICO (RE) Mercatino del riuso Esposizione e vendita di materiale usato - in centro storico - dalle 8 alle 18 - Info: Comune tel. 0522.477919; 348.3983290 27 ottobre - REGGIO EMILIA La Grande Guerra il conflitto che ha cambiato l’Europa Ciclo di incontri sulla prima Guerra Mondiale: Carlo Perucchetti, Antonio Bonfrisco “Musica dai fronti della Grande Guerra” Ore 15,30-17,30. Presso I’aula multimediale del Liceo Scientifico L. Spallanzani. Organizzato dal Circolo Il Crostolo Universita’ dell’Eta’ Libera Corso Garibaldi, 42 - 42121 Reggio Emilia Info: Tel.: 0522/452182 - www.circolocrostolo.it 27 ottobre - REGGIO EMILIA Premiazione del Reggio Film Festival Premiazione con proiezione dei cortometraggi vincitori del Reggio Film Festival, e presentazione degli esiti del workshop Falso Movimento - Ore 21,00 Presso Spazio Gerra, piazza Venticinque Aprile 2 Info: tel. 0522 585654/585653 29 ottobre - CAMPEGINE (RE) Astronomia per tutti: “il linguaggio degli astri: destino o libero arbitrio?” Ciclo di conferenze dedicate all’astronomia. Ore 21,15 presso Sala della Associazione Archeosofica in Via Fermi n.34/1. Info: 0522 673700 oppure 339 4360071 30 ottobre - SAN BARTOLOMEO (RE) Seminario: “Eden - Wellness Way” Ore 20,45 presso Circolo Golf Matilde di Canossa - San Bartolomeo. Seminario di approfondimento - Nuovo programma “Wellness Way” Metetadolismo, Alimentazione, Attività fisica - Relatori: Dott.Gb Camurri, Dott.ssa Camilla Rota, Prof. Stefano Fontanesi, Tecnico Fitness Claudio Paganelli - Seguirà Buffet - Prenotazione obbligatoria, posti limitati - Info e Regium antiquaria prenotazioni: Cendall’ 1 al 9 novembre - REGGIO EMILIA tro Benessere Eden Tel.0522.944244 66 dal 31 ottobre al 2 novembre VILLA MINOZZO (RE) 18ª Festa del Cinghiale Centro cittadino. Info: IAT 0522.810430 1 e 2 novembre - REGGIO EMILIA L’Oasi di Marmirolo Attività di educazione ambientale e visite guidate all’interno dell’Oasi a cura del Centro di Educazione Ambientale WWF di Reggio Emilia - Orario: sab. 14.00 - 19.00; dom. e festivi 09.00 - 19.00. Presso Oasi di Marmirolo, via Della Pace - Info. Tel. 0522.957291 - e-mail: [email protected] 1 novembre - COLLAGNA (RE) Festa della Castagna e del Cinghiale Vendita ed esposizione di prodotti tipici, degustazione di piatti tipici a base di castagne preparati artigianalmente dagli abitanti del luogo, stands gastronomici. Pranzo con prodotti tipici. Al pomeriggio festa in piazza (in caso di maltempo la festa si terrà c/o la palestra comunale). Pro Loco tel. 333.9631009 - Info: Comune tel. 0522.897120 dall’ 1 al 9 novembre - REGGIO EMILIA Regium antiquaria Mostra Mercato Nazionale di Antiquariato. Una selezione esclusiva di sessanta gallerie d’arte d’antiquariato e del Novecento storico con opere d’arte che vanno dall’alta epoca e fino appunto al Novecento storico. Orari: 1-2 e 8- 9 novembre: 10-20; 3-7 novembre: 15-20. Presso il Centro Esposizioni, Via Filangieri 15. Info: Tel. 0522.503511 Tel. 059.643664 - www.regium.it/ 1 novembre - REGGIO EMILIA Workshop Frequentazioni Sonore Workshop + Frequenze by Cambusa Wave. A cura di MICRO CLUB Arci Tunnel Ore 14,00 - Durata: 4 ore - Presso Spazio Gerra, piazza Venticinque Aprile 2 - Info: tel. 0522 585654/585653 2 novembre Loc. CARNIANA di VILLA MINOZZO (RE) Mondinata e Brulè Centro cittadino. Info: IAT 0522.810430 2 novembre - REGGIO EMILIA Presentazione del libro: La donna, il mondo Con la partecipazione di poeti che hanno scritto poesie sulla condizione della donna nel mondo d’oggi. L’iniziativa ha il patrocinio dell’Unesco. Presenta Carlo Pellacani - ore 11 - Sala Reggio - Biblioteca Panizzi - Sala Reggio - Via Farini 3 - 42121 Reggio Emilia Tel.: 0522 456084 2 novembre - Loc. CERVAREZZA di BUSANA (RE) Festa della Castagna Mercato di prodotti tipici di stagione e artigianali, pranzo con piatti a base di castagna tipici della cucina montanara. Per tutta la giornata divertimento per grandi e piccini con giochi e musica dal vivo, quintali di caldarroste, vin brulè. Pro Loco tel. 338.3948889 Info: tel. 0522.897120 l’agenda da ottobre a novembre n 2 novembre - REGGIO EMILIA Musica Riciclata | Workshop per bambini Come creare ottima musica...dai materiali di scarto! Con questo workshop si potrà diventare ingegneri del suono per un giorno, parlando di musica, rumore, ritmo e...costruendo il proprio strumento riciclato! A cura di: Miatralvia - letteralmente “non buttarlo via” è una band che suona solo rigorosamente con strumenti prodotti da materiali di riciclo. Miatralvia è un progetto di Cooperativa Sociale Lunezia - Ore 14,00 - Durata: 4 ore - Costo: 10 euro - Requisiti: dai 7 ai 10 anni - Presso Spazio Gerra, piazza Venticinque Aprile 2 - Info: tel. 0522 585654/585653 - e-mail: [email protected] 8 e 9 novembre REGGIO EMILIA L’Oasi di Marmirolo Attività di educazione ambientale e visite guidate all’interno dell’Oasi a cura del Centro di Educazione Ambientale WWF di Reggio Emilia Orario: sab. 14.00 19.00; dom. e festivi 09.00 - 19.00. Presso Oasi di Marmirolo, via Della Pace - Info. Tel. 0522.957291 - e-mail: [email protected] 3 novembre REGGIO EMILIA Soli Deo Gloria - Nei Campi delle Fiandre, Musica dalla Grande Guerra Lorna Windsor soprano - Peppe Servillo canto e voce recitante - Antonio Ballista pianoforte - A cura di Carlo Perucchetti - Musiche di C. Arona, C. Debussy, E. De Curtis, I. Gurney, F. Poulenc, J. Ibert - Letture da lettere di soldati reggiani e di E. Lussu, E. M. Remarque, M. Ravel - Concerto in memoria dei caduti reggiani - In collaborazione con Struttura di missione per la Commemorazione del centenario della Prima Guerra Mondiale, Presidenza del Consiglio dei Ministri; Centro Studi Musica Grande Guerra; Istoreco - Serata benefica per il restauro dell’organo della Cattedrale di Reggio Emilia - Ore 21,00 Presso Teatro Cavallerizza, viale Allegri 8 - Info: Ass. Cultura 0522.456249 - info@ solideogloria.eu Festa ed San Martein - 9 novembre - SAN MARTINO IN RIO (RE) 9 novembre - VEZZANO SUL CROSTOLO (RE) Fiera di San Martino 9 novembre - REGGIO EMILIA Mercato straordinario, mostre, artigianaCucinare e vendere le nuvole | to, intrattenimento musicale, luna park. Workshop per bambini Info: tel. Comune 0522/601933 Meteorologia, Arti Culinarie & Management: un laboratorio creativo che par9 novembre - SAN MARTINO IN RIO (RE) tendo dallo studio delle nuvole, porterà Soli Deo Gloria alla creazione e alla “vendita” di biscotti Ensemble Adorno - Luigi Pagliarini diretispirati ad esse. A cura di: Minimess, una tore - F. Liszt: Via Crucis - Concerto in mini fabbrica digitale che cataloga le più memoria di Claudio Fabianelli - Ore 17,00 strampalate idee dei bambini ed insegna - Presso Chiesa di San Martino Vescovo, ai piccoli creativi come trasformarle in piazza Martiri - Ingresso libero e limitainvenzioni e imprese nascenti. Ore 10.30 to ai posti disponibili. - Info: Ass. Cultura - Durata: 1 ora circa - Costo: 10 euro 0522.456249 - [email protected] Requisiti: 3 - 9 anni - Presso Spazio Gerra, piazza Venticinque Aprile 2 - Info: tel. 9 novembre - VIANO (RE) 0522 585654/585653 - e-mail: [email protected] Festa del tartufo “Valle del Tresinaro” La festa propone spazi per l’esposizione e la vendita di tartufo “Valle del Tresinaro”, 9 novembre - REGGIO EMILIA Parmigiano-Reggiano, Aceto Balsamico TraUna stanza tutta per sé | Workshop con Anna dizionale di Reggio Emilia, miele e altri proBaldi dotti gastronomici locali, mostra del fungo Un’occasione per esplorare i propri mondi e lo spazio dell’artigianato artistico. Stands interiori e dar loro una casa, trasformangastronomici con polenta e casagai, panetti do, con materiali di legatoria e origine e frittelle di castagne, vin brulè e intrattenaturale, una semplice scatola di cartonimenti artistici e musicali per bambini ed ne in un contenitore che sia specchio dei adulti. Info: tel. 0522/988321 propri sogni e della propria identità. Un laboratorio per riscoprire la bellezza del9 e 16 novembre - CAVOLA di TOANO (RE) le piccole cose, della calma, dell’ascolto, Festa del tartufo del fare artigianale e creativo - A cura di: Attrazione principale della festa è il tartuAnna Baldi e ICS Associazione Culturale fo e tutti i prodotti di origine locale come - Costo: 15 euro - Ore 15,30 - Durata: il Parmigiano-Reggiano, i funghi porcini 3 ore - Requisiti: è richiesta la fotocopia freschi ed essiccati, il pecorino tosco-emiuna foto personale, possibilmente in più liano, i formaggi di latte vaccino, il saladimensioni - Presso Spazio Gerra, piazme, le coppe, i prosciutti, il miele, gli aceti za Venticinque Aprile 2 - Info: tel. 0522 balsamici e il lambrusco reggiano. Risto585654/585653 - e-mail: spaziogerra@ ranti e stands gastronomici con piatti a municipio.re.it base di tartufo. Info: tel. 335/7012434 10 novembre - REGGIO EMILIA La Grande Guerra il conflitto che ha cambiato 9 novembre - SAN MARTINO IN RIO (RE) l’Europa Festa ed San Martein Ciclo di incontri sulla prima Guerra MonRievocazione storica di San martino a cadiale: Claudia Correggi “La memoria della vallo che dona metà del proprio mantello Grande Guerra”. Ore 15,30-17,30. Presso al povero. Fanno da cornice bancarelle di Istituto Regionale G. Garibaldi per i ciechi artigianato artistico e di hobbistica. Sono di Reggio Emilia. Organizzato dal Circolo Il inoltre presenti diversi stand e ambulanCrostolo Universita’ dell’Eta’ Libera Corso ti del settore eno-gastronomico. Info: Garibaldi, 42 - 42121 Reggio Emilia Info: 0522/636736 - prolocosanmartinoinrio@ Tel.: 0522/452182 - www.circolocrostolo.it gmail.com 3 novembre - REGGIO EMILIA La Grande Guerra il conflitto che ha cambiato l’Europa Ciclo di incontri sulla prima Guerra Mondiale: Beatrice Spallanzani “Dal mito al disincanto. La Grande Guerra nella letteratura europea”. Ore 15,30-17,30. Presso Istituto Regionale G. Garibaldi per i ciechi di Reggio Emilia. Organizzato dal Circolo Il Crostolo Universita’ dell’Eta’ Libera Corso Garibaldi, 42 - 42121 Reggio Emilia Info: Tel.: 0522/452182 Email: [email protected] - www. circolocrostolo.it 7 novembre - REGGIO EMILIA Planisfero 2014: Presentazione del libro “I minimi sistemi e altre storie” Incontri con l’autore, concerti, performance e presentazioni di libri. Ore 17,30 - di Corrado Costa a cura di Eugenio Gazzola - Partecipano insieme al curatore: Giuseppe Caliceti, scrittore, Daniela Rossi, organizzatrice culturale, Auro Franzoni, regista teatrale, Davide Carnevali, attore. Filmato di scena del Teatro d’Arte e Studio diretto da Auro Franzoni. Presso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3 - Tel.: 0522 456084 Email: [email protected] 67 n l’agenda da ottobre a novembre 13 novembre - REGGIO EMILIA Presentazione del libro: “Il male non dimentica” Roberto Costantini, diventato in pochi anni una delle voci più amate della narrativa italiana, presenterà la conclusione della Trilogia del Male, capitolo finale dell’affresco dedicato al commissario Balistreri - Ore 18,00 - Presso la Libreria All’Arco - via Emilia Santo Stefano, 3 - Tel. 0522 440065 - www.libreriallarco.it 14 novembre - REGGIO EMILIA Planisfero 2014: Reggio all’Avanguardia Incontri con l’autore, concerti, performance e presentazioni di libri. Ore 17,30 - Cinquant’anni dopo la riunione reggiana del Gruppo 63 - Nanni Balestrini e Renato Barilli in dialogo con Ivanna Rossi - Presso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3 - Tel.: 0522 456084 Email: [email protected] 15 e 16 novembre - REGGIO EMILIA L’Oasi di Marmirolo Attività di educazione ambientale e visite guidate all’interno dell’Oasi a cura del Centro di Educazione Ambientale WWF di Reggio Emilia - Orario: sab. 14.00 - 19.00; dom. e festivi 09.00 - 19.00. Presso Oasi di Marmirolo, via Della Pace - Info. Tel. 0522.957291 - e-mail: [email protected] 15 novembre - REGGIO EMILIA Research Lab | Workshop di ricerca sul movimento con musica dal vivo Laboratorio nell’ambito della contaminazione degli stili in cui la tecnica delle danze urbane e la gestualità della danza contemporanea si fondono con esercizi di teatro fisico e improvvisazioni, in stretto rapporto con la musica dal vivo. A cura di: Elisa Balugani Ballerina e coreografa, direttrice artistica della compagnia di danze urbane BlakSoulz di Modena | Gaia Diavolio Attrice, si occupa di teatro pedagogia e ricerca | Enrico Pasini Musicista diplomato presso il conservatorio di Parma, compositore di musica elettronica. Ore 15.00 - 17.30 Durata: 2 ore e mezzo - Costo: 15 euro Aperto a tutti fino a esaurimento posti (15 posti disponibili) - Presso Spazio Gerra, piazza Venticinque Aprile 2 - Info: tel. 0522 585654/585653 - e-mail: [email protected] 16 novembre - REGGIO EMILIA Soli Deo Gloria Istvan Batori organo - Coro della Cappella Musicale San Francesco da Paola - Silvia Perucchetti direttore - Musiche di J. U. Steigleder, J. S. Bach, J. Brahms, O. di Lasso, canto gregoriano - Ore 17,00 Presso Chiesa di Santo Stefano, via Emilia Santo Stefano 32 - Ingresso libero e limitato ai posti disponibili. - Info: Ass. Cultura 0522.456249 - [email protected] 16 novembre - SAN MARTINO IN RIO (RE) Mercatino dell’usato 80 banchi intorno alla Rocca Estense. Dalle 10 alle 19. Per informazioni: 342.7797299 68 16 novembre - REGGIO EMILIA ‘La biblioteca la città. P alazzo San Giorgio: storia, cronaca, protagonisti’ Visita guidata alla mostra - ore 11 - Sala mostre. Biblioteca Panizzi - Sala Reggio - Via Farini 3 - 42121 Reggio Emilia Tel.: 0522 456084 www.bibliotecapanizzi.it 16 novembre - REGGIO EMILIA Presentazione del libro: La bellezza è per tutti di Marisa Bertani - In dialogo con l’autrice lo psichiatra e scrittore Veniero Galvagni di Reggio Emilia - ore 11 - Sala Reggio. Biblioteca Panizzi - Sala Reggio - Via Farini 3 - 42121 Reggio Emilia Tel.: 0522 456084 www.bibliotecapanizzi.it 16 novembre - REGGIO EMILIA Fotografando l’Incanto | Workshop per famiglie sul rapporto tra genitori e figli Per sperimentare, indagare ed esplorare il legame familiare mediante il movimento e l’immaginifico. Ore 15-16 età 6/10 anni - condotto da Anna Albertarelli (coreografa) Ore 16-16,45 età 3/5 anni - condotto da Laura Matano (coreografa) Ore 17-19 età 8/9 anni - Il linguaggio segreto delle immagini condotto da Samuela Faccin (illustratrice) Costo: 25 euro a nucleo familiare - Aperto a tutti fino a esaurimento posti (15 posti disponibili) - Presso Spazio Gerra, piazza Venticinque Aprile 2 - Info: tel. 0522 585654/585653 - e-mail: [email protected] 16 novembre REGGIO EMILIA Il Prosperino Vendita ed esposizione di materiali e attrezzature del mondo agricolo in piazza San Prospero. Vendita di oggetti artigianali e prodotti gastronomici del mondo agricolo in Piazza Prampolini e Piazza San Prospero. “Giornata del ringraziamento”, a cura di Coldiretti. Partecipazione di CNA, Confederazione Italiana Agricoltori, Confagricoltura, Confesercenti. Informazioni: Comune tel. 0522.456316 16 novembre - CASTELLARANO (RE) Sagra del Cicciolo Esibizione di esperti norcini nella cottura dei ciccioli nei tradizionali paioli, mercato contadino e prodotti gastronomici. Info: tel. Pro Loco 339/3947299; Comune 0536/850114 18 novembre - REGGIO EMILIA Presentazione del libro: “Cacciatore del buio” Donato Carrisi condurrà fra le tenebre del suo “Cacciatore del buio” - Ore 18,00 - Presso la Libreria All’Arco - via Emilia Santo Stefano, 3 - Tel. 0522 440065 Email: [email protected] - www.libreriallarco.it 21, 22 e 23 novembre - REGGIO EMILIA 75º Esposizione Ornitologica Internazionale “Città del Tricolore” Esposizione di colombi da hobby: razze nazionali ed estere selezionate dagli allevatori italiani - Esposizione nazionale avicoli-amatoriali - Presso il Centro Esposizioni, via Filangieri 15 - Info: FieREmilia tel. 0522.503511 22 e 23 novembre - REGGIO EMILIA L’Oasi di Marmirolo Attività di educazione ambientale e visite guidate all’interno dell’Oasi a cura del Centro di Educazione Ambientale WWF di Reggio Emilia - Orario: sab. 14.00 - 19.00; dom. e festivi 09.00 - 19.00. Presso Oasi di Marmirolo, via Della Pace - Info. Tel. 0522.957291 - e-mail: [email protected] 22, 23 e 25 novembre - GUASTALLA (RE) Fiera di Santa Caterina Mostra-mercato, stands commerciali, luna park, spettacoli, animazione, mostre, esposizione di macchine agricole, attrazioni ludiche per i bambini, dibattiti e convegni, mostre d’arte. 559° Edizione. In centro storico. Info: Tel. 0522.839711 - 0522.839763 22, 23 e 25 novembre - SCANDIANO (RE) “Fotovoltaico, Eolico, Idroelettrico, Energie Alternative e Fonti Rinnovabili” Presso il Centro Fieristico, Piazza Prampolini, 1 - Orario: sab. 9-18,30 e dom. 918. Dalle ore 21,00 presso la Rocca del Boiardo, viale della Rocca - Org.: Comune/Ufficio Fiere tel. 0522.764302-857436 23 novembre - REGGIO EMILIA Ritratto di un insegnante - parole, immagini, suoni ed esperienze dalla scuola di tutti Alla presenza dell’autore Marco Cosentina - narrazioni di Graziella Ferraccù, accompagnamento musicale di Ovidio Bigi. Introduzione a cura di Paola Terranova e intervento di Barbara Bertani - ore 11 Sala Reggio. Biblioteca Panizzi - Sala Reggio - Via Farini 3 - 42121 Reggio Emilia Tel.: 0522 456084 24 novembre - REGGIO EMILIA Soli Deo Gloria Fabio Biondi violino - G. P. Telemann: Integrale delle 12 Fantasie per violino solo Concerto in memoria di Adriana Cavallini - Ore 21,00 - Presso Chiesa Cattedrale di Santa Maria Assunta - coro ligneo, piazza Prampolini - Ingresso libero e limitato ai posti disponibili. - Info: Ass. Cultura 0522.456249 - [email protected] 24 novembre - REGGIO EMILIA Festa del Patrono San Prospero Solenni cerimonie religiose dedicate al Vescovo Prospero, Santo Patrono di Reggio Emilia. In Piazza San Prospero e vie del centro storico. Info: IAT Comune Tel. 0522.451152 l’agenda da ottobre a novembre n Mostre, arte e gallerie a Reggio Emilia e Provincia ROCCA ESTENSE di S.MARTINO IN RIO - fino 8 marzo 2015 Gli scarti preziosi Mostra di gioielli realizzati con rame, ottone e alluminio. Più di cinquanta realizzazioni, collane, bracciali, orecchini, anelli e sculture gioiello in esposizione. Orario: sab. 10-12,30, dom. e festivi 10-12,30 e 15,3018,30 - giorni feriali su appuntamento. Presso la Rocca Estense, Corso Umberto I, 1. Info.: Tel. 0522636709 - e-mail: [email protected] GALLERIA BONIONI ARTE dal 18 ottobre al 30 novembre Giacomo Cossio, “L’ultima ruota del carro” Mostra che aderisce all’iniziativa “In Contemporanea”. A cura di Chiara Canali e Niccolò Bonechi Orari: mart.-dom. 1013 e 16-20, chiuso il lunedì. Info: Galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia - Corso Garibaldi, 43 - tel. 0522 435765 - www. bonioniarte.it - [email protected] GALLERIA SAN FRANCESCO - fino al 19 ottobre Sul far della sera Mostra personale di Sara Giuberti, pittrice acquerellista. L’esposizione, intitolata “Sul fare della sera”, propone dipinti di paesaggio molto vicini alle sperimentazioni a cui la tecnica dell’acquerello va soggetta nel panorama dell’arte contemporanea. L’artista lavora bagnando abbondantemente il supporto cartaceo e lasciando i colori liberi di vagare sulla superficie screziata del foglio. Il risultato finale non è mai una composizione astratta, ma un paesaggio fatto di elementi riconoscibili, anche se generati da procedimenti presi a prestito dalla pittura informale.. Orario tutti i pomeriggi dalle 16 alle 19,30 escluso lun. e giov. Presso Galleria San Francesco via Bardi 4/B - Reggio Emilia Tel. 0522/440458 - [email protected] - www. galleriasanfrancesco.com PALAZZO DEI PRINCIPI di CORREGGIO (RE) - fino al 19 ottobre SPAZIO GERRA dal 24 ottobre al 2 novembre Personale di pittura di Pier Domenico Magri. Orario: sab. 15,30-18,30, dom. e festivi 10-12,30 e 15,30-18,30. Presso Palazzo dei Principi Corso Camillo Benso Conte Di Cavour 7 Tel. 0522693296 Una suggestiva immersione nell’atmosfera delle sale cinematografiche reggiane di una volta, attraverso scatti fotografici che fermano il tempo e permettono, proprio nell’era dei multisala, di rivivere l’autentico valore del cinema. Gli Improbabili Attori di Maurizio Rinaldi invitano lo sguardo a riscoprire le poltrone, le luci soffuse, i piccoli gesti e le vite che hanno animato i cinema del nostro territorio. Orario: sab. 10-23, dom. 10-21 - Presso Spazio Gerra, piazza Venticinque Aprile 2 - Info: tel. 0522 585654/585653 - Nessundove CHIOSTRI DI SAN DOMENICO fino al 19 ottobre Riflessi Opere fotografiche pittoriche realizzate su tela, trattate con resine e vernici. Protagonista delle opere è la figura femminile ed i riflessi creati dall’acqua, dall’aria e dalle ombre. Artisti della mostra Francesca Aristarchi - Enrico Rossi - Federica Oppi. Orario: sab. e dom. 17-19. Info: [email protected] PUB “LA GALERA” - di CORREGGIO (RE) - fino al 20 ottobre Colpi d’occhio Personale fotografica di Marco Venghi. In esposizione tra gli altri, scorci di Correggio e di Mantova e volti di familiari. Orari: tutti i giorni 19-01. Presso Pub “La Galera” - corso Cavour 19/a - Info: tel. 338 6071314 GALLERIA 8,75 ARTECONTEMPORANEA - fino al 22 ottobre Collettiva “Because I’m Happy!” 8,75: vent’anni di attività Mostra che aderisce all’iniziativa “In Contemporanea”. Orari: mart., merc., ven., sab. 17,30-19,30, oppure su appuntamento. Info.: Galleria 8,75 Artecontemporanea, Corso Garibaldi, 4 - Tel. 3403545183; 0522556806 Mostra fotografica Maurizio Rinaldi CENTRO D’ARTE MEDARDO ROSSO Montecavolo (RE) fino al 25 ottobre La Pietra è una fonte dove i sogni gemono Mostra di scultura degli insegnanti della Scuola di Scultura su Pietra di Canossa. Espongono gli scultori Annalisa Fanfoni, Marco Montepietra, Luca Prandini, Michele Sassi, Alessandro Toni, Stefano Vignali. Orario: 16,00-19,30. Presso Centro d’Arte Medardo Rosso, via Firenze n° 3 loc. Montecavolo (RE). Info: tel. 0522.880365 - Info: e-mail: [email protected] CASTELLO DI BIANELLO - fino al 26 ottobre Il mistero di Monte Lucio Mostra archeologica, che nasce dopo un progetto biennale di scavi archeologici per valorizzare i quattro colli Monte Vetro, Monte Zane, Monte Lucio e Bianello. Lo studio si è focalizzato su Monte Lucio e sui suoi aspetti storici. Orari: dom. e festivi 15-19, altri su prenotazione. Presso il Castello di Bianello - Strada Provinciale, 23 - Quattro Castella (RE) Info: tel. 0522 249267 GALLERIA PARMEGGIANI fino al 19 ottobre Assenze - Riccardo Varini Il titolo del progetto espositivo - “Assenze” - fa riferimento da una ricerca portata avanti negli ultimi dieci anni e mai presentata nella sua interezza. Lasciati momentaneamente da parte i paesaggi chiari del passato, l’autore si concentra sugli spazi, ricostruendo l’idea di assenza a partire da eventi non eccezionali, solitudini, misteri e luci che arrivano comunque a portare colore e meraviglia. Orari: mart.-ven. 9-12; sab.-dom. e festivi 10.00-13.00 e 16.00-19.00, lun. chiuso. Ingresso libero. Info:: tel. 0522 456477, www.musei.re.it. Assenze - Riccardo Varini - fino al 19 ottobre - GALLERIA PARMEGGIANI 69 n l’agenda da ottobre a novembre GALLERIA DE’ BONIS fino al 1 novembre Sonia Maria Luce Possentini “L’innocenza delle cose” Mostra che aderisce all’iniziativa “In Contemporanea”. Orari: lun..sab. 10-13 e 16-19, giov. 10-13, chiuso lunedì, giovedì pomeriggio e domenica. Per info: GALLERIA DE’ BONIS Viale dei Mille ,44/B - tel. 0522/580605 / 338/3731881 - email [email protected] PALAZZO DUCALE di Castelnovo ne’ monti - fino al 2 novembre Antichissima Bismantova I reperti archeologici del sito preprotostorico di Campo Pianelli 150 anni di ricerche - Orari di apertura: fino al 4 maggio tutti i gg. 15.30/18.30 - dal 5 maggio al 29 giugno sabato, domenica e festivi 16/19 - Presso Palazzo Ducale - Via Roma, 12/b - Castelnovo ne’ Monti - Info: Biblioteca 0522/610204 L’Orlando Furioso: Incantamenti, Passioni e Follie - fino all’11 novembre PALAZZO MAGNANI CORTE OSPITALE di RUBIERA (RE) fino al 26 ottobre Tissue Collettiva sul tema intrigante del tessuto interpretato e analizzato nelle sue varie peculiarità, da elemento puramente estetico e suggestivo dietro a cui si celano storie, a una ricerca che va oltre diventando espressione di una identità personale e di un pensiero. In esposizione, opere di Giorgia Beltrami, Barbara Bonfilio, Mimmo Iacopino, Cristina Iotti, Florencia Martinez, Elisa Rossi e Ketty Tagliatti. Orari: sab.-dom. 10/13 e 16/19 e su richiesta. Presso Corte Ospitale, via Fontana , 2 Rubiera - Tel. 0522 629392; 339 4953893 PALAZZO DEI PRINCIPI di CORREGGIO (RE) - fino al 26 ottobre Giuseppe Andreoli La camera di San Paolo Omaggio di un capolavoro del Correggio. Bassorilievi in terracotta. Orario: mart-dom. 1012,30 e 15,30-18,30, lun. chiuso. Presso Palazzo dei Principi Corso Camillo Benso Conte Di Cavour 7 - Correggio (RE) Tel. 0522693296 L’OTTAGONO di BIBBIANO (RE) fino al 26 ottobre Matteo Pantano Personale del pittore veneto Matteo Pantano. Orari: sab. e dom. 10-12,30 e 1618,30. Info.: L’Ottagono Piazza Damiano Chiesa, 2 - Bibbiano (RE) Tel. 348 5306266. Info: [email protected] 70 GALLERIA 13 - ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA fino al 2 novembre “Habitat”personale di Jonathan Guaitamacchi Jonathan Guaitamacchi nasce a Londra nel 1961, vive e lavora tra Milano, Londra e Cape Town. Guaitamacchi dipinge paesaggi la cui essenza e sintesi formale nascono dalla memoria, dal ricordo che lega l’artista al territorio inglese e alla cultura anglosassone dalla quale proviene. Le imponenti scogliere di Dover o la M25 (tangenziale londinese), diventano veri e propri varchi, luoghi che stimolano continuamente l’immaginario dell’artista. Orari: giov. ven. sab. e dom. 9,30-13 e 15,30-19,30 Presso Galleria 13 - Arte Moderna e Contemporanea Via Roma 34/b, 42100 Reggio Emilia. Info: www.galleria13.com VV8artecontemporanea fino al 2 novembre Vasco Ascolini, “Low Tone” Mostra che aderisce all’iniziativa “In Contemporanea”. Orari: mart-sab. 10,3013,00 e 16,30-19,30, lun. e dom. chiuso. Info.: VV8artecontemporanea - Cortile di Palazzo Borzacchi, via Emilia S. Stefano, 14 - Reggio Emilia Tel. 0522 432103 - email: [email protected] MAX CAFE’ - fino al 6 novembre Galline 3.5 Personale di Karim Sabbagh, nato a Firenze nel 1973 e residente da anni a Rubiera (RE). In esposizione, opere che rappresentano un innovativo approccio alla Pop Art. Sabato 18 ottobre: incontro con l’artista alle ore 18,00 - Orari: 7,30-19,30, dom. chiuso. Info: Max Cafè via Guidelli 1/F - Reggio Emilia Tel. 0522/432712 SPAZIO GERRA dall’8 al 17 novembre Ode - Mostra di Anna Baldi Un’esposizione evocativa e silenziosa dell’illustratrice Anna Baldi, un suggestivo percorso intessuto fra carta e fili di cotone, dove la poetica del fare artistico si lascia ispirare dalla natura. Con le sue opere, pezzi unici nati dal dialogo fra molteplici linguaggi e materiali, Anna Baldi offre un invito a ricercare la preziosità e la bellezza delle piccole cose, essenziali solo come le cose vere sanno essere, e un ritmo più rispettoso dei delicati equilibri tra uomo e natura. Orario: sab. 10-23, dom. 10-21 - Presso Spazio Gerra, piazza Venticinque Aprile 2 - Info: tel. 0522 585654/585653 - e-mail: spaziogerra@ municipio.re.it MUSEO DEI CAPPUCCINI fino al 9 novembre Dalla Terra ai Frati alla Luna di Astolfo L’esposizione comprende due sezioni: la prima legata all’aspetto storico documentario con l’esposizione delle cinquecentine delle opere di Ariosto e dei documenti relativi alla donazione del terreno su cui sorge il convento da parte di Orazio Malaguzzi; la seconda legata alla presenza dei Cappuccini nell’ex ospedale psichiatrico San Lazzaro con l’esposizione di disegni provenienti dall’archivio storico dell’ospedale psichiatrico San Lazzaro e di opere a tema create per l’anno ariostesco su suggestioni del Furioso negli atelier del Dipartimento di salute mentale e dipendenze patologiche dell’Ausl di Reggio Emilia e della Bethlem Gallery di Londra. Presso il Museo dei Cappuccini, via Ferrari Bonini, 6. Info: 0522.580720 www.museocappuccini.it PALAZZO MAGNANI fino all’11 novembre L’Orlando Furioso: Incantamenti, Passioni e Follie A Reggio Emilia una grande mostra con oltre cinquanta tra i più grandi artisti contemporanei : pittori, scultori, fumettisti, illustratori e fotografi. Per celebrare il genio visionario di Ludovico Ariosto - Mostra a cura di Sandro Parmiggiani. Presso Palazzo Magnani, Corso G. Garibaldi, 29. Info. Tel. 0522/454437 - [email protected] SPAZIO GERRA - 15 e 16 novembre Fotografando l’incanto Arte creata con l’infanzia: video/istallazioni/fotografia/illustrazioni a cura di Anna Albertarelli. Orario: sab. 10-23, dom. 10-21 - Presso Spazio Gerra, piazza Venticinque Aprile 2 - Info: tel. 0522 585654/585653 - e-mail: spaziogerra@ municipio.re.it l’agenda da ottobre a novembre n REZARTE CONTEMPORANEA fino al 16 novembre “Passione e sentimento. Angela Bergomi Mario Pini” Mostra che aderisce all’iniziativa “In Contemporanea”. Orari: mart., ven. e sab. 9-12,30 e 16-19,30, merc. e giov. 9-12,30, dom. 16-19,30, lun. chiuso. Info: RezArte Contemporanea Via Emilia Ospizio, 34/D - Reggio Emilia Tel. 0522/333351 - [email protected] STUDIO BFMR & PARTNERS DOTTORI COMMERCIALISTI fino al 21 novembre Bonjour, Monsieur Calatrava Stanislao Farri incontra Santiago Calatrava In mostra, quarantadue fotografie in bianco e nero che catturano le linee e i volumi dei tre ponti di Calatrava e della Stazione Mediopadana che ormai caratterizzano l’area nord della città. Una ricognizione appassionata, avviata da Farri nel 2006, quando i ponti erano in fase avanzata di costruzione, ed ultimata nel 2014, che ci restituisce la visione d’insieme, e i dettagli segreti, delle opere, e la loro interazione con lo spazio, segnato dalla presenza ineludibile degli alberi sulla terra e delle nuvole nel cielo. Orari: lun.-ven. 10-12 e 16-18. Info.: Studio BFMR & Partners Dottori Commercialisti, Piazza Vallisneri, 4 - Tel. 0522 455000 Bonjour, Monsieur Calatrava - Stanislao Farri incontra Santiago Calatrava - fino al 21 novembre STUDIO BFMR & PARTNERS DOTTORI COMMERCIALISTI 2000 & NOVECENTO GALLERIA D’ARTE - fino al 4 dicembre Collettiva “Dialoghi d’Arte. Tra realismo e astrattismo” Mostra che aderisce all’iniziativa “In Contemporanea”. Un’esposizione che ha l’intento di individuare costanti comunicative attraverso diversi linguaggi artistici, al fine di documentare l’equilibrio tra novità e tradizione su cui si basa e si regge la creatività moderna. Orari: tutti i giorni 10-12,30 e 16-19,30 (aperto dom. e festivi). Presso 2000 & NOVECENTO GALLERIA D’ARTE, Via Emilia San Pietro, 21 - tel. 0522 580143 SPAZIO GERRA fino al 23 novembre GALLERIA D’ARTE RADIUM ARTIS di SAN MARTINO IN RIO - fino al 28 dicembre Fotografia, danza, cinema, design, green,nuove tecnologie, musica, DIY sono gli ambiti tematici degli otto weekend in cui si articola il programma di Kraftwerk. Ogni fine settimana alterna momenti di formazione, riflessione e confronto a intrattenimento ed eventi culturali, in modo da permettere la più ampia partecipazione alle diverse attività. Una sezione particolare è dedicata ai bambini e alle famiglie, che hanno la possibilità di cimentarsi insieme nei laboratori più bizzarri, dalla costruzione di strumenti musicali con materiali riciclati, alla scoperta di come vendere le nuvole, passando per la programmazione informatica, la manipolazione di fotografie e pellicole cinematografiche, fino alla scoperta dei legami attraverso il movimento. Orari: giornate inaugurali 2/05 ore 18,30-24 - 3 e 4/05 ore 10-24; dal 6 maggio al 15 giugno: sab. 10-23, dom. e festivi 10-21, chiuso lun. Info. Tel. 0522/456249 www.fotografiaeuropea.it Personale di pittura di Gianfranco Asveri (Fiorenzuola d’Arda, 1948). L’esposizione presenta un ciclo inedito di dipinti, al quale l’artista ha lavorato negli ultimi due anni su un motivo a lui particolarmente caro: il ricordo della madre. Orari: sab. e dom. 10-12,30 e16-19,30. Presso Galleria d’Arte Radium Artis - via Don Pasquino Borghi, 1/A - Info: Galleria d’Arte Radium Artis tel. 349/4958166 Kraftwerk_Energy Station Memorie “Il tesoro nascosto” COLLEZIONE MARAMOTTI fino al 31 gennaio 2015 Il corpo figurato Una piccola selezione di opere, un open storage del proprio patrimonio iconografico, che hanno come elemento comune la raffigurazione del corpo concepito e realizzato utilizzando soluzioni tecniche e formali molto variegate. Giov. e ven. 14.30 - 18.30 Sab.e dom. 10.30 - 18.30 (chiuso: 25-26 dicembre, 1 e 6 gennaio) Info: Collezione Maramotti via F.lli Cervi 66 - Tel. 0522.382484 - [email protected] BIBLIOTECA PANIZZI fino al 4 aprile 2015 La Biblioteca e la città Palazzo San Giorgio: storia, cronaca, protagonisti Via Farini, 3. Sala mostre Piano Terra - mostra ad ingresso libero, visitabile negli orari di apertura. Quest’anno la Biblioteca festeggia i 150 anni dalla riapertura al pubblico dopo l’Unità d’Italia (1864-2014): un’occasione preziosa per presentare alla città la storia e il patrimonio della biblioteca e di Palazzo San Giorgio, la sede che la accoglie fin dalla sua formazione. COLLEZIONE MARAMOTTI fino al 14 aprile 2015 Ariatti - Joffe Ritratto di donne Alessandra Ariatti e Chantal Joffe hanno concentrato la loro ricerca artistica nel ritratto, una tradizione figurale che ha percorso ininterrottamente l’arte occidentale (ma non solo) dal Quattrocento a oggi. Il ritratto, come investigazione dell’interiorità, oltre che delle fattezze, di una persona o personaggio, risale, ancor prima dell’epoca moderna, ai ritratti in marmo greci e romani; pur adattandosi all’evoluzione degli stili e delle forme, ha sempre mantenuto la necessità storica di testimoniare istanze di coesione o dissociazione sociale. La mostra, a ingresso libero, è visitabile negli orari di apertura della collezione permanente. Giov. e ven. 14.30 - 18.30 Sab.e dom. 10.30 - 18.30 (chiuso: 2526 dicembre, 1 e 6 gennaio) Info: Collezione Maramotti via F.lli Cervi 66 - Tel. 0522.382484 - [email protected] 71 n l’agenda da ottobre a novembre TEATRI a Reggio Emilia e Provincia 18 ottobre - REGGIO EMILIA Festival Aperto: Sogni capovolti Audiovideoinstallazione per il 40° della strage di Piazza della Loggia a Brescia. Il progetto (legato all’opera Il sogno di una cosa) è stato realizzato come tesi di laurea presso l’Istituto Europeo di Design dai due studenti/autori. Il percorso di lavoro che ha portato verso l’installazione è partito da una ricerca iniziale su libri, articoli, immagini, documentari e, soprattutto, dall’incontro con la Casa della Memoria. Ore 18,00 inaugurazione, apertura fino al 2 novembre - Presso Chiesa di S. Carlo 18 ottobre - REGGIO EMILIA Festival Aperto: Mike Stern Band Featuring Bob Franceschini, Chris Minh Doky, Keith Carlock. Mike Stern è un protagonista della storia chitarristica moderna. Salito alla fama internazionale per la sua partecipazione alla band di Miles Davis negli anni Ottanta. Ore 20,30 presso il Teatro Ariosto 18 ottobre - BRESCELLO (RE) “Chi ha incastrato Charley Grant” TeatroBarrique - Compagnia Zimmer FreiRegia di Paolo Guatteri - Presso Teatro Gino Cervi, Via F.lli Rosselli (dietro Scuola Media). Info: Biblioteca Comunale 0522/482520 18 e 19 ottobre - REGGIO EMILIA Dialettale: “35 anni di teatro dialettale da Belica ad Adelmo Adelmo” Teatro San Prospero, via Guidelli, 5 - Sab. ore 21,00, dom. ore 16,00 - Di e con Antonio Guidetti 19 ottobre - REGGIO EMILIA Finalmente domenica: Senza sapere. Il costo dell’ignoranza in Italia Di Giovanni Solimine, con l’autore dialoga Massimiliano Panarari. Presso il Teatro Valli, Sala degli Specchi, ore 11,00. Appuntamento della domenica mattina con scrittori, filosofi, giornalisti e musicisti. . Dalle 10 alle 13 sono aperte le terrazze e le sale del Ridotto del Teatro Municipale Valli con caffetteria, bookshop e mostre. Info: 0522.58811, 0522.45885 19 ottobre - REGGIO EMILIA Festival Aperto: Voci vicine. Concerto-passione Per musica, video e giornalista di Fabio Cifariello Ciardi - prima assoluta - Un lavoro che lega inestricabilmente l’arte compositiva, l’indagine sociale, una riflessione sui linguaggi, l’impiego di tecnologie audio e video in un’inventiva forma di concerto rappresentato, in cui frammenti video diventano solisti di un’opera sui generis, o meglio, di una Passione. Ore 18,00 presso il Teatro Cavallerizza 72 21 ottobre - CASALGRANDE (RE) Dialettale: Teresianum: “Me, an so gnan chi te!” Teatro De Andrè - piazza Roberto Ruffilli, 1 - ore 21,00. Brillante commedia dialettale, a cura della compagnia amatoriale Teresianum di Scandiano 22 ottobre - REGGIO EMILIA Festival Aperto: Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto Nuove coreografie: Di Stefano - Longo Kratz - La seconda presenza di Aterballetto nel programma di Aperto è una serata composita, con tre coreografie di altrettanti autori diversi: “Upper East Side” - prima assoluta, coreografia Michele Di Stefano - “Nude Anime”, coreografia Valerio Longo - “SENTieri” new creation by Philippe Kratz - Ore 20,30 presso il Teatro Cavallerizza 23 ottobre - REGGIO EMILIA Festival Aperto: Nuvole. Casa di Elfriede Jelinek Di e con Chiara Guidi - Orari: tre repliche ore 16.00, ore 17.20, ore 18.40 presso la Biblioteca Panizzi 24 ottobre - REGGIO EMILIA Festival Aperto: Virgilio Sieni Quadri della Passione - prima assoluta - Progetto Cerbiatti del nostro futuro - Partendo dalla collaborazione con la Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, il coreografo Virgilio Sieni con la sua Accademia sull’arte del gesto ha ideato il Progetto Cerbiatti del nostro futuro_Reggio Emilia allo scopo di creare e sviluppare un repertorio di danza contemporanea destinato e interpretato da giovani danzatori del territorio emiliano. Orari: ven. 20,30 e sab. 18,00 e 19,30 presso il Palcoscenico del Teatro Valli 25 ottobre - REGGIO EMILIA Festival Aperto: Rob Mazurek Una delle più recenti avventure di Rob Mazurek nell’universo del suono è il Pulsar Quartet: un’incredibile miscela esplosiva tra la magia e la potenza di una delle pianiste del momento, Angelica Sanchez; le curve melodiche di Matthew Lux, basso; le galassie poliritmiche del batterista, John Herndon; l’arco solare di Rob Mazurek alla cornetta. Ore 20,30 presso il Teatro Cavallerizza 26 ottobre - REGGIO EMILIA Finalmente domenica: Marguerite Di Sandra Petrignani con l’autrice dialoga Laura Artioli. Presso il Teatro Valli, Sala degli Specchi, ore 11,00. Appuntamento della domenica mattina con scrittori, filosofi, giornalisti e musicisti. Dalle 10 alle 13 sono aperte le terrazze e le sale del Ridotto del Teatro Municipale Valli con caffetteria, bookshop e mostre. Info: 0522.58811, 0522.45885 26 ottobre - REGGIO EMILIA Festival Aperto: Sincronie spettrali Simone Beneventi, percussioni - Flavio Virzì, chitarra elettrica - Sincronie spettrali racchiude in un’unica fantascientifica espressione le dimensioni microscopiche del ritmo e del timbro: particelle infinitesimali di tempo e infinitesima costituzione spettrale del suono. È su queste linee di lavoro che l’ultima generazione di compositori italiani ha spinto le proprie ricerche. Ore 18,00 presso il Palcoscenico del Teatro Ariosto 26 ottobre - BRESCELLO (RE) Concerto: Coro Città di Parma Ore 21,00 presso la Chiesa della Concezione, via Roma - Simone Campanini, direzione e organo - Musiche di Pasquini, Bach, da Victoria, Palestrina, Poulenc - Promosso da Associazione Serassi - “Musiche intorno al fiume” 28 ottobre - CASALGRANDE (RE) Dialettale: Ridere per vivere “Una sera con le barze” Teatro De Andrè - piazza Roberto Ruffilli, 1 ore 21,00. Serata di beneficenza al De Andrè di Casalgrande, il ricavato andrà a favore dell’associazione RIDERE PER VIVERE che opera con i suoi clown presso l’ospedale di Sassuolo. 29 ottobre - REGGIO EMILIA Festival Aperto: Jesus Babilonia Teatri - produzione 2014 - Jesus è uno spettacolo sulla figura di Gesù. A partire dalla sua storia, dalle sue parole, dalle sue azioni. A partire dai Vangeli. Ore 20,30 presso il Teatro Cavallerizza 29 ottobre - CASALGRANDE (RE) Prosa: Othello, la H è muta Teatro De Andrè - piazza Roberto Ruffilli, 1 - ore 21,00. Anno Domini 2013. Verdi compie 200 anni. Wagner compie 200 anni. Gli Oblivion compiono 10 anni. 200+200+10 = 410 anni in totale. 2013 - 410 = 1603 Nel 1603 Shakespeare scrive Othello. Othello è la prima opera di Verdi in cui si avverte chiaramente l’influsso di Wagner. L’inevitabile si è compiuto. Gli Oblivion accolgono la sfida lanciata dalla numerologia dando vita ad un evento eccezionale 31 ottobre e 2 novembre - REGGIO EMILIA Festival Aperto: Il sogno di una cosa Opera per il 40° della strage di Piazza della Loggia a Brescia - Una commemorazione non può che fondarsi su un atto forte di memoria, l’imperativo resta quello di non dimenticare ciò che di terribile accadde il 28 maggio 1974. Essere oggi testimoni vuol dire che quei fatti, quelle vicende, sono diventate racconto di un passaggio generazionale che diviene monito e civile appuntamento. Orari: ven. 20,30, dom. 15,30 presso il Teatro Valli l’agenda da ottobre a novembre n 1 novembre - REGGIO EMILIA 12 novembre - CASALGRANDE (RE) 18 e 19 novembre - REGGIO EMILIA Carlo Boccadoro, direttore - Davvero selvaggio è il sentiero tracciato in questo concerto, o forse meglio: “selvatico”. Nel senso di un cammino che conduce in luoghi bellissimi e disparati, paesaggi accidentati in cui dominano varietà e rigoglio, e lo scarto inatteso che tuttavia lascia il tempo del raccoglimento, o della concitazione, prima di passare a una nuova sorpresa. Ore 20,30 presso il Teatro Cavallerizza Teatro De Andrè - piazza Roberto Ruffilli, 1 ore 21,00. Anna Galiena, Sergio Muniz, Amanda Sandrelli, Marina Massironi per una brillante commedia di Juan Carlos Rubio. Regia Chiara Noschese - Rincontrarsi dopo tanti anni riserva sempre grandi sorprese: ognuno intraprende i propri percorsi, vive le proprie esperienze, costruisce la propria realtà..., ma a volte c’è qualcosa che può comunque accomunare persone anche molto diverse tra loro. Fondazione Teatro S.Torino-E.R.T. - da Enrico IV/Enrico V di William Shakespeare - adattamento e regia Andrea De Rosa - con Giuseppe Battiston e con Giovanni Franzoni Elisabetta Valgoi, Martina Polla, Annamaria Troisi e cast in via di definizione. Orari:mart. e merc. 20,30 presso il Teatro Valli Festival Aperto: Sentieri Selvaggi 2 novembre - REGGIO EMILIA Finalmente domenica: Il sorriso rivoluzionario di Mozart Con Giovanni Bietti. Presso il Teatro Valli, Sala degli Specchi, ore 11,00. Appuntamento della domenica mattina con scrittori, filosofi, giornalisti e musicisti. Letture, musica dal vivo e attività per ragazzi. Dalle 10 alle 13 sono aperte le terrazze e le sale del Ridotto del Teatro Municipale Valli con caffetteria, bookshop e mostre. Info: 0522.58811, 0522.45885 4 novembre - CASALGRANDE (RE) Dialettale: Qui’d Cadross “Amor A mor” Teatro De Andrè - piazza Roberto Ruffilli, 1 - ore 21,00. Serata di beneficenza al De Andrè di Casalgrande, il ricavato andrà a favore dell’associazione RIDERE PER VIVERE che opera con i suoi clown presso l’ospedale di Sassuolo. 6 novembre - REGGIO EMILIA Concerto: Orchestra da Camera di Mantova Umberto Benedetti Michelangeli, direttore - Maria Joao Pires, pianoforte - Lilit Grigoryan, Pianoforte - Programma: Mozart, Concerto in mi bem. magg. per pianoforte e orch. K. 271 (Jeunehomme-Konzert) Mozart, Concerto in mi bem. magg. per 2 pianoforti e orch. K. 365 - Mozart, Sinfonia in si bem magg. K 319. Ore 20,30 presso il Teatro Valli Prosa: Tres 14, 15 e 16 novembre - REGGIO EMILIA Operetta/musical: Sette spose per sette fratelli Con Flavio Montrucchio, Roberta Lanfranchi Una delle commedie più divertenti e longeve del grande schermo torna in scena a teatro nel 60esimo anniversario del celebre film, con uno straordinario cast di 25 cantanti-ballerini-acrobati. Roberta Lanfranchi è Milly, dolce e inflessibile moglie di Adamo Pontipee, rude e intrepido boscaiolo dal cuore tenere, interpretato da Flavio Montrucchio. Una colonna sonora indimenticabile, che valse il Premio Oscar 1955. Orari: ven. e sab. 20,30, dom. 15,30 presso il Teatro Valli Prosa: Falstaff 21 novembre - REGGIO EMILIA Concerto: Martin Fröst e Roland Pöntinen Martin Fröst (clarinetto) e Roland Pöntinen (pianoforte).Programma: Schumann, 3 Stücke im Volkston Bartók, Dalle Danze popolari rumene - Chopin, Mazurka in la minore op. 17 n. 4 per pianoforte - Chopin, Mazurka in re maggiore op. 33 n. 3 per pianoforte - Chopin, Mazurka in do diesis minore op. 63 n. 3 per pianoforte Brahms, 4 Danze ungheresi (arr. per clarinetto e pianoforte) - Schumann, Fantasiestücke op. 73 - De Falla, Dalle 7 Canzoni popolari spagnole (arr. Pöntinen/Fröst) - Alfven, The Herd Maiden’s Dance (arr. Fröst /Pöntinen) - Fröst, Tre danze Klezmer. Ore 20,30 presso il Teatro Valli 22 e 23 novembre - REGGIO EMILIA Prosa: Spettacolo di farse di Dario Fo 15 e 16 novembre - REGGIO EMILIA Teatro San Prospero, via Guidelli, 5 - Sab. ore 21,00, dom. ore 16,00. Compagnia “Della Chiocciola” RE - Regia di Auro Franzoni Teatro San Prospero, via Guidelli, 5 - Sab. ore 21,00, dom. ore 16,00. Di Damiano Scalbrini. Commedia dialettele - compagni “Fnil Bus Theater” - Regia Damiano Scalabrini 23 novembre - REGGIO EMILIA Dialettale: “Al cow boy d’la basa” 16 novembre - REGGIO EMILIA Finalmente domenica: Renzo Piano di Francesco Dal Co - Lectio magistralis. Presso il Teatro Valli, Sala degli Specchi, ore 11,00. Appuntamento della domenica mattina con scrittori, filosofi, giornalisti e musicisti. Letture, musica dal vivo e attività per ragazzi. Info: 0522.58811, 0522.45885 Finalmente domenica: Stoner Di John E. Williams - reading di Sergio Rubini. Presso il Teatro Valli, Sala degli Specchi, ore 11,00. Appuntamento della domenica mattina con scrittori, filosofi, giornalisti e musicisti. Letture, musica dal vivo e attività per ragazzi. Dalle 10 alle 13 sono aperte le terrazze e le sale del Ridotto del Teatro Municipale Valli con caffetteria, bookshop e mostre. Info: 0522.58811, 0522.45885 7, 8 e 9 novembre - REGGIO EMILIA Prosa: La leggenda del Grande Inquisitore Compagnia Umberto Orsini s.r.l. dai Fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij - regia Pietro Babina - con Umberto Orsini e Leonardo Capuano. Orari: ven. e sab. 20,30; dom. 15,30 presso il Teatro Ariosto 9 novembre - REGGIO EMILIA Finalmente domenica: Ci siamo persi i bambini. Perché l’infanzia scompare Di Marina D’Amato con l’autrice dialoga Piergiuseppina Fagandini. Presso il Teatro Valli, Sala degli Specchi, ore 11,00. Appuntamento della domenica mattina con scrittori, filosofi, giornalisti e musicisti. Letture, musica dal vivo e attività per ragazzi. Dalle 10 alle 13 sono aperte le terrazze e le sale del Ridotto del Teatro Municipale Valli. Info: 0522.58811, 0522.45885 Concerto: Orchestra da Camera di Mantova 6 novembre Teatro Valli 73 EVE NTI Croce Verde Un concerto per i 100 anni Marcello Mazzoni con il Pathos Ensemble nell’impervio Totentanz di Liszt Domenica 12 ottobre presso il Teatro Valli si è tenuto il concerto conclusivo delle celebrazioni del centenario della Croce Verde, volto alla raccolta di fondi per la Pubblica Assistenza. La serata, presentata da Stefania Bondavalli, ha visto in primis l’intervento del presidente della Croce Verde, Livio Vacondio e del presidente di BUS74 (organizzatore dell’evento), Ivan Spelti. Protagonisti della serata sono stati musicisti di livello internazionale: la divina Sonia Ganassi, finalmente di nuovo presente sul palco del nostro teatro, Renato Negri, organista notissimo e di eccelso valore che si è esibito sull’organo di scena recentemente restaurato dalla famiglia Terrachini, Glauco Bertagnin, strepitoso virtuoso del violino, Marcello Mazzoni, pianista di caratura internazionale e il Pathos Ensemble, formazione composta da Glauco Bertagnin (1º violino), Matteo Marzaro (2º violino), Alessandro Pandolfi (viola), Giordano Pegoraro (violoncello), Luigi Fontana (clavicembalo). Va registrato lo strepitoso successo di tutti i musicisti e l’ottima affluenza di pubblico in una serata che resterà nella memoria di tutti per anni. Il Pathos Ensemble con il clavicembalista Luigi Fontana La divina Sonia Ganassi sul palco del nostro teatro accompagnato dal Maestro Mazzoni Ancora il Pathos Ensamble nei Tango di Piazzolla La platea gremita del Teatro Valli 74 A destra: Il funambolico Glauco Bertagnin nel concerto di Vivaldi EVE NTI Basilica di San Pietro A Monsignor Ghirelli è il nuovo parroco ccompagnato dal Vescovo di Reggio Emilia – Guastalla, ha fatto ingresso nella maestosa chiesa di s. Pietro in città il nuovo parroco, mons. Tiziano Ghirelli. Ad accoglierlo, oltre una chiesa gremita di semplici fedeli, amici e parenti, le massime autorità cittadine: il Prefetto Vicario dott. Cocode; le Autorità militari; la prof.ssa Emanuela Caselli, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale; la Soprintendente ai beni architettonici, arch. Paola Grifoni, con l’arch. Elisabetta Pepe; i funzionari della Soprintendenza Archeologica dell’Emilia Romagna, dott.ssa Renata Curina e dott. Marco Podini; molti sindaci della Provincia. Insieme a diversi confratelli sacerdoti, presente anche il vescovo emerito di Reggio Emilia – Guastalla, S. E. mons. Giovanni Paolo Gibertini, del quale da oltre 25 anni mons. Ghirelli è segretario particolare. Il suggestivo rito di consegna simbolica degli “strumenti di lavoro” al neo parroco da parte del Vescovo Camisasca è stato sottolineato dagli splendidi canti della corale parrocchiale. Nelle immagini di questa pagina alcuni momenti della Cerimonia con Mons. Ghirelli, Mons. Camisasca Vescovo di Reggio, Mons. Gibertini vescovo emerito e alcune autorità 75 EVE NTI Museo Diocesano Arte e gourmet al gala benefico E leganza, lusso e beneficenza. Nell’esclusiva location delle sale del Museo Diocesano, si è svolto il gala organizzato da Casimiro Eventi per lanciare il loro nuovo servizio di organizzazione e catering. L’occasione (rigorosamente a invito e per sole cento persone) è stata anche quella di aprire le meravigliose stanze di proprietà della Diocesi, che contengono opere d’arte antica, ai più inedite. Così, tra le note di un violino, lumi di candela, bicchieri di bollicine, la rarissima acqua nera, cocktail detox, assaggi di tartare, bottarga e salmone al mohito, i partecipanti hanno avuto il piacere di ammirare anche un nuovo scorcio su piazza San Prospero e sulla facciata della chiesa illuminata. Erano presenti, tra gli altri, l’assessore al commercio Natalia Maramotti, la direttrice dei Musei Elisabetta Farioli, il sostituto procuratore Maria Rita Pantani, l’avvocato Federica Padovani, il notaio Valentina Rubertelli, l’avvocato Maria Stella Mescoli e la sorella Maria Cristina Mescoli. Buffet nella Sala Museo Diocesano 76 da sin.: Notaio Di Girolamo Teresita e De Bonis Lao Buffet nella Sala Museo Diocesano da sin.: Prof. Sido Bonfatti e Gigliola Iotti da sin.: Dott. Fulvio Curti, Raffaella Bondi e Bianchi Giovanni (La Perla) EVE NTI da sin.: Giovanni Bianchi (La Perla), Dott Fulvio Curti e Cesare Schiarea Buffet nella Sala Museo Diocesano da sin.: Dott Valentina Rubertelli e Dott Antonio Caranci da sin.: Avv. Maria Stella Mescoli e Fernando Murueta Aldrete da sin.: Dott.sa Mariarita Pantani e Avv. Federica Padovani da sin.: Assessore Natalia Maramotti e consorte da sin.: Dott Claudio Vincetti e consorte da sin.: Veronica Barbato e (Basco) 77 EVE NTI A.C. Reggiana Buon Compleanno Regia ! L a Reggiana ha spento le 95 candeline insieme ai propri tifosi in Piazza Prampolini, nel cuore del centro della città, davanti alla targa di Severino Taddei.. Un incontro simbolico, in cui tutti insieme si è voluto brindare alle 95 candeline spente dalla soceità granata ed anche un modo per creare ancora più sinergia tra la società e la piazza, dopo il ritrovato entusiasmo di questo inizio di stagione. I tifosi, come sempre, hanno fatto sentire il proprio attaccamento alla maglia granata, intonando cori di sostegno alla Reggiana. Piazza Prampolini è stata tutta colorata di granata grazie anche alla presenza di tutto il settore giovanile della Reggiana, con più di duecento atleti, tra bambini e ragazzi che non sono voluti mancare all’appuntamento, fancendo così capire quello che è il loro attaccamento alla maglia granata. La serata, tra i cori dei tifosi, ha visto l’onorevole Mauro Del Bue, ex assessore allo sport raccontare ai presenti quella che è stata la storia della Reggiana, con la speranza di festeggiare il centenario della società in una categoria superiore rispetto alla Lega Pro. Va ricordato che fu proprio Mauro Del Bue uno dei principale sostenitori dell’installazione della targa in onore di Severino Taddei che è oggi visibile proprio in Piazza Prampolini. Alla conclusione della festa con i tifosi la Reggiana, nelle figure del capitano Beppe Alessi e Andrea Parola ha consegnato ai ragazzi della Curva Sud una maglia granata autografata da tutti i giocatori per Ioda, in un invito simbolico per continuare a lottare dopo l’incidente avuto. La prima squadra granata e i suoi tifosi hanno poi brindato insieme all’interno del Caffè Europa ai 95 anni della società, consolidando ancora di più questo entusiasmo ritrovato e questa coesione tra la società e la piazza che già si respira all’interno dello stadio”Città del Tricolore” durante le sfide casalinghe della Reggiana. 78 immagini prese dal sito: www.reggianacalcio.it Foto di Gianni Santandrea EVE NTI Pallacanestro Reggiana Serata di Gala al Teatro Valli per i 40 anni I l Teatro Valli ha aperto il sipario per la serata di Gala in onore dei 40 anni della Pallacanestro Reggiana. Ospiti da tutto il mondo sono accorsi alla grande festa che ha fatto accendere i riflettori su Reggio Emilia, non solo del mondo del basket, ma anche istituzioni locali come il primo cittadino Luca Vecchi. Tra i giocatori più noti erano presenti Montecchi, Codeluppi, Ragazzi, Slanina, Fus, Basile, Zappi, Grisanti, Chiacic, Bouie, Robinson, Young, Infante, oltre a tutti i giocatori della squadra odierna. Il palco del Teatro Valli è stato domato egregiamente dal vice direttore di Sky Sport, il reggiano Lorenzo Dallari, che ha contribuito in modo insostituibile a far diventare la serata davvero indimenticabile e che era affiancato dalla showgirl Federica Fontana. Tra i presenti anche l’ex presidente di Lega Basket Valentino Renzi, l’attuale presidente Fernando Marino, il commissario tecnico della nazionale italiana Simone Pianigiani e Gianni Petrucci presidente della Federazione Italiana Basket, mentre a rappresentare il maggiore sponsor, il responsabile marketing della Grissin Bon Callisto Scanarini. Sulla lista anche il primo presidente Enrico Prandi, mentre a rappresentare l’ex presidente Chiarino Cimurri, scomparso nel 2004, il fratello Giorgio e la figlia Veronica. Presente il coach Max Menetti e tra il pubblico anche Carnevali dell’U.S. Sassuolo, l’ex allenatore Fabrizio Frates, Mario Ghiacci, Sandro Crovetti. Nel corso della serata è stato proiettato il video storico realizzato appositamente per l’occasione: gioie e dolori di una vera famiglia che oggi compie 40 anni e che ha affrontato tutto sempre a testa alta fino ad arrivare ai successi di oggi. 79 EVE NTI Società La Torre Il S.Ilario vince il primo Memorial Francesco Vallery V Luciano Vallery premia i vincitori (2° posto Planet) Luciano Vallery premia i vincitori (1° posto Sant’Ilario) MVP Dotti Sant’Ilario Luciano Vallery premia i vincitori (3° posto La Torre) Luciano Vallery premia i vincitori (4° posto Albinea) A destra il Poster realizzato con le tante immagini, sportive e non, di Francesco Vallery 80 a in archivio con soddisfazione la prima edizione del Memorial Francesco Vallery di pallacanestro, organizzato dalla Torre per ricordare il suo giocatore, allenatore e dirigente, prematuramente scomparso il 21 luglio scorso. Nella due giorni di sabato 4 e domenica 5 ottobre, presso la palestra Scaruffi, sono stati tantissimi gli amici di ‘Cesco’ che hanno assistito alle quattro partite di Promozione, passando per un saluto, o fermandosi a lungo. Il torneo è stato conquistato dal Sant’Ilario, che ha superato in finale 61-58 il Planet Parma, dopo aver battuto 66-69 La Torre. I ducali, invece, nella propria semifinale avevano piegato 4449 l’Iwons Albinea. La finale 3° posto è stata appannaggio dei padroni di casa, che si sono imposti 60-44 sulla truppa di coach Brevini, mentre a vincere il premio di miglior giocatore è stata la guardia santilariese Giovanni Dotti. Inoltre, ai famigliari di Vallery - genitori, sorella e nipoti – La Torre ha voluto consegnare una targa ricordo, ritirata dal padre Luciano, per il grande contributo offerto da Francesco alla società grigiorossa in tanti anni. “Vogliamo ringraziare tutti quanti sono intervenuti a questa iniziativa – commenta il presidente della Torre Raul Siligardi –, partendo dalle società partecipanti e dalla FIP, ma anche i media che hanno dato risalto alla manifestazione, contribuendo a renderla ancora più partecipata. I tanti amici presenti sugli spalti in questi due giorni sono stati l’ennesima dimostrazione di quanto Francesco fosse apprezzato e stimato”. EVE NTI Cicloturistica lungo le strade del Po Grande successo dell’ “Impavida d’Emilia” Circa duecento i partecipanti a Guastalla (RE), insieme a vecchie glorie del ciclismo e a costruttori storici di biciclette 194 partecipanti, fra cui molti giovanissimi, alcuni non ancora maggiorenni, e ben 73 biciclette d’epoca. L’evento ha condotto lungo gli argini di bonifica e le golene del Po a Guastalla, Gualtieri, Boretto, Novellara, Reggiolo e Luzzara duecento appassionati delle due ruote che hanno pedalato sui due percorsi proposti (di 45 km e di 72 km). A dar ulteriore colore alla manifestazione ci hanno pensato poi i “ciclisti d’epoca” con le loro antiche biciclette e l’abbigliamento vintage che hanno reso omaggio alla storia del ciclismo eroico del secolo passato. Fra le chicche della kermesse, anche la presenza di una replica di biciclo inglese del 1875, condotto da Mario Labadessa, direttore di “Bici D’Epoca”, che si è aggiudicato un premio speciale. Nata da un’idea di Vitaliano Biondi, Giuseppe Alai, Ivan Pavesi e Armando Nocco, e organizzata dal Comune di Guastalla, con l’adesione dei Comuni di Gualtieri, Boretto, Novellara, Reggiolo, Luzzara e del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, L’impavida d’Emilia intende preservare un patrimonio di strade sterrate, elemento imprescindibile del paesaggio del Po. A tutti i ciclisti è stato offerto, all’arrivo in piazza Mazzini, Epò Basta, un portentoso elisir contenente qualche goccia di Lambrusco delle terre reggiane. Una provocazione, nata dalla fantasia di Mauro Del Bue, per dire no all’uso delle sostanze dopanti in ambito sportivo. Poi, per rifocillare i corridori, è stata offerta una buona pastasciutta preparata dalla Pro Loco di Guastalla, insieme a fragrante gnocco fritto. Nella classifica finale sono risultati vincitori per gli uomini: al primo posto Paolo Cavazzuti di Modena (con bicicletta Gladiator a cardano 1875), al secondo Lorenzo Borelli sempre di Modena (su una Labor del 1910) e al terzo un altro modenese, Ermes Leonardi (su una Durchopp). Tra le donne ha ottenuto il primo premio la modenese Denis Bavutti (Hirondelle retropedal del 1907), Giulia Rocca di Reggio Emilia con una Marastoni del 1957 e Antonella Guerci con una Marastoni del 1968. Sono stati attribuiti anche tre premi speciali: il primo ad Alessandro Lombardi (Peugeot 1908), il secondo a Giuseppe Zombardi (Dei 1920) e a Simone Lamacchi (Cilles Ludovic Morin Rennes 1905). L’impavida è stata anche l’occasione per incontrare vecchie glorie del ciclismo reggiano come Danilo Barozzi professionista alla Cimatti (dieci anni e nove vittorie, dal 1949 al 1958, gli anni di Bartali e Coppi), Pietro Partesotti, ottimo ciclista, che partecipò a cinque edizioni del Giro, dal 1962 al ‘66, al Tour del ‘65 e a due mondiali; Lauro Grazioli, lo scandianese, classe 1943, professionista verso la fine della stagione 1966, giusto in tempo per partecipare al Giro di Lombardia, e arrivare 17°, e Licinio Marastoni, storico produttore di telai per tanti campioni, fra cui Moser che con la bicicletta di Marastoni vinse il Giro nel 1984. “L’Impavida d’Emilia”, forte del successo di questa seconda edizione, dà appuntamento a tutti gli appassionati per il prossimo anno. www. impavida.info 81 EVE NTI Ascmad Prora “I Stefano Baldini testimonial di “Io mi impegno” O MI IMPEGNO” è lo slogan della campagna pubblicitaria di Ascmad Prora onlus, di cui il campione olimpico Stefano Baldini è uno dei testimonial e l’impegno, il grande sportivo, ce lo mette davvero con la sua costante presenza, la sua generosità e solidarietà! Come promesso, Baldini, ha destinato una quota del ricavato delle iscrizioni per “Atene 2004+10”, la grande manifestazione del 29 agosto scorso a Rubiera per la ricorrenza del decimo anniversario del suo oro olimpico ad Atene 2004, alla onlus reggiana e ha consegnato personalmente alla associazione un assegno di 1500 euro. Presenti alla cerimonia il Presidente di Ascmad Prora, dott. Giovanni Fornaciari, il dott. Romano Sassatelli, la dott.ssa Maria Paola Ruggieri, i volontari dell’associazione ed il Direttore Generale ASMN Dott. Ivan Trenti, che ha espresso al campione maratoneta tutta la sua ammirazione e gratitudine per la collaborazione così assidua a favore della onlus ospedaliera. I ringraziamenti a Baldini sono stati tanti da parte di Ascmad Prora, non solo per il sostegno economico importante ma anche per l’affetto che ormai lega il grande campione a coloro che lavorano per la onlus con la stessa tenacia, impegno, professionalità e cuore tipica di uno sportivo come lui. Le grandi sfide di Ascmad Prora sono state vinte proprio come una maratona ... correre avanti senza fermarsi mai, credendo in ciò che si fa ed impegnandosi fino al raggiungimento della meta, dell’obiettivo prefissato. Stefano Baldini, oggi direttore tecnico della nazionale giovanile , non è solo un grande campione con le ali ai piedi ma è anche una persona che sa che cosa significa la vera solidarietà. La donazione di Stefano Baldini e della sua società sportiva è a favore del progetto di Ascmad Prora per la nuova Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, sostenuta da “IO MI IMPEGNO”. A Sant’Ilario serata da record U n vero record di solidarietà, ottimismo e sana voglia di stare insieme con la consapevolezza anche di fare qualche cosa di molto buono. In 360 hanno partecipato alla consueta cena al Parco S. Rocco , organizzata dal gruppo Cacciatori Val d’Enza e coordinata da sig. Ernesto Grossi, a favore di Ascmad Prora Onlus. “Eventi di questa portata sono possibili solo con persone speciali, che sanno trascinare con entusiasmo e da persone come i presenti che sanno che cosa significa solidarietà.” Questo il primo ringraziamento della Onlus reggiana dinanzi alle lunghe tavolate di commensali che hanno gremito l’ampio salone del Centro al S. Rocco. L’evento, appuntamento fedele ed annuale a favore della Onlus, è stato dedicato alla campagna di raccolta fondi “IO MI IMPEGNO” e anche a S.Ilario l’impegno è stato forte. Una collaborazione che ha coinvolto alla grande la provincia di Reggio e anche quella di Parma, ed il Sindaco Moretti ha ringraziato i presenti, sentendosi onorato di rappresentare una comunità che sa riconoscere il vero senso di stare insieme. Sono stati tanti anche i volontari che hanno prestato la loro opera per l’ evento di beneficenza, persone sempre pronte a mettersi in gioco senza risparmiarsi .... Una vera serata di primati : record anche nel numero dei tortelli, ne sono stati fatti 4500! e record per la somma devoluta ad Ascmad Prora: Undicimila Euro per “IO MI IMPEGNO”! 82 83 Via Alberto Pansa, 1 42124 Reggio Emilia T +39 0522 516251 F +39 0522 516273 Corso Canalchiaro, 80 41121 Modena T +39 059 243338 f +39 059 214192 [email protected] www.studiosla.net 84