Programma di

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Programma di
Biol. Mar. Mediterr. (2011), 18 (1): 159-160
E. Ricevuto, M. Tognotti, C. Trombetti*
Provincia di Livorno, Via Galilei, 40 - Livorno, Italia.
[email protected]
*Cooperativa Pelagos
PROGRAMMA DI ATTIVITÀ SCIENTIFICA:
MONITORAGGIO DELLE SPECIE E INDAGINI
DEGLI IMPATTI ANTROPICI SUGLI HABITAT MARINO-COSTIERI
SCIENTIFIC ACTIVITIES’ PROGRAMME,
MONITORING SPECIES AND SURVEYS ON ANTHROPOGENIC
IMPACTS ON MARINE-COASTAL HABITATS
Abstract - The Provincial Administration of Livorno, Tuscany, as committed partner of GIONHA,
Governance and Integrated Observation of Marine Natural Habitat, is in charge of some scientific
activities concerning the preservation and monitoring of cetaceans in the study area of northern
Mediterranean and more specifically of the coast of Tuscany and its archipelago including seven very
differentiated islands. These activities are operated by “Soc. Coop. Pelagos”, with monthly surveys and
reports.
Key-words: Mediterranean Sea, coast of Tuscany, cetaceans, GIONHA.
Introduzione - Tra le attività previste dal progetto comunitario GIONHA, al
quale la Provincia di Livorno partecipa come partner, sono state delineate alcune
azioni a carattere scientifico, che bene si integrano nel contesto della salvaguardia e
del monitoraggio delle popolazioni dei cetacei e delle tartarughe presenti nell’area di
mare dell’alto Mediterraneo compresa tra la penisola di Giens in Francia, la costa
settentrionale della Sardegna e la costa continentale italiana fino al confine toscolaziale. In particolare, la Provincia di Livorno ha affidato alla Soc. Cooperativa
Pelagos i servizi riguardanti le attività scientifiche di ricerca storico-bibliografica e
di monitoraggio e indagine in mare. In tale prospettiva, il progetto di “monitoraggio
della specie e indagini degli impatti antropici sugli habitat marino – costieri”,
attualmente in corso di svolgimento, si pone come obiettivo principale quello di
approfondire e aumentare le attuali conoscenze sulle popolazioni di cetacei stanziali
e di transito nelle acque toscane, indagando sui seguenti punti:
-- stato e tendenza delle popolazioni di cetacei nella Regione Toscana;
-- impatto sulle popolazioni oggetto di studio di attività antropiche (pesca
professionale e navigazione commerciale e/o sportiva);
-- stato dell’habitat di interesse, in particolare riguardo l’integrità dei fondali e la
presenza di rifiuti antropici.
Materiali e metodi - Secondo tale schema il progetto si articola in cinque fasi
distinte ma temporalmente sovrapposte.
1. Ricerca bibliografica
2. Monitoraggio in mare delle popolazioni dei cetacei e foto-identificazione
3. Analisi della distribuzione geografica
4. Indagine degli impatti antropici derivanti dalla pesca professionale e dalla
navigazione commerciale o sportiva
5. Indagine sull’integrità ambientale dei fondali della fascia marino-costiera e del
mare aperto
L’area di studio, caratterizzata da un insieme di ambienti molto diversificati,
comprende il litorale toscano e tutte le isole del suo Arcipelago. Si estende nella zona
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E. Ricevuto, M.
tognotti,
C. Trombetti
di mare compresa tra la batimetrica dei 200 m e la costa toscana delimitata dalla
bocca del fiume Magra e dal promontorio del monte Argentario. L’arcipelago toscano
include sette isole, molto diverse tra loro per formazione geologica, conformazione
e caratteristiche dei fondali. Le zone in prossimità dell’Elba, Capraia e Pianosa,
all’interno della batimetrica dei 100 metri, disegnano un dedalo di ambienti di
bassi fondali e secche, mentre le aree nei margini a ovest e a sud dell’area di studio
includono fondali di scarpata, fino a raggiungere – fra la Corsica e l’isola d’Elba batimetrie di oltre 500 metri di profondità. L’area è suddivisa in 4 zone, due disposte
a nord dell’Isola dell’Elba, nelle acque del Mar Ligure, le quali risentono dell’influsso
della corrente più fredda proveniente dalla zona nord-occidentale della Corsica, e
due a sud dell’Isola d’Elba, nel Mar Tirreno settentrionale, caratterizzato da una
temperatura superiore e da minor profondità rispetto al bacino ligure.
Il censimento delle specie con foto-identificazione include survey mensili, una
per ciascuna sub-area di campionamento, che termineranno a novembre 2011.
Compatibilmente con le condizioni meteo-marine (le uscite possono avvenire con
stato del mare inferiore a Beaufort 3, con visibilità buona/discreta) sono garantite
circa 48 uscite, effettuate a bordo di una imbarcazione a vela, con altezza
all’avvistamento del ponte di 1.5-2 metri e con velocità media di crociera durante
le fasi di avvistamento di 4 nodi. Il campionamento sarà condotto in modo da
coprire l’area di studio sistematicamente e con rotte prestabilite, secondo un disegno
di campionamento che consenta di campionare nel corso del tempo le 4 zone di
studio in modo uniforme. Pelagos ha proposto un disegno a zig zag delle rotte, in
modo da ampliare l’area coperta e coprendo minimo 30 Km2 giornalieri, consentire
l’utilizzo della tecnica di foto-identificazione, rimanere entro la batimetrica dei 200
metri, tagliare perpendicolarmente i profili batimetrici in modo da consentire di
monitorare il più possibile habitat diversi. L’analisi geospaziale è un altro obiettivo
del programma, con lo scopo di applicare tecniche GIS per integrare le diverse
tipologie di dati (comportamentali, di identificazione individuale…) collezionati
durante i surveys in mare. Verranno considerati i diversi impatti antropici, con
particolare attenzione alle popolazioni costiere di tursiope.
Risultati - I risultati sperimentali ottenuti sono in via di elaborazione e
costituiranno, al termine del progetto, un’indagine completa sull’analisi della
distribuzione geografica, necessariamente consecutiva alle campagne di monitoraggio.
I dati sugli avvistamenti inoltre verranno inseriti periodicamente nella banca dati
Intercet, condivisa dai partner del progetto GIONHA.
Conclusioni - In ultimo, per quanto riguarda l’indagine sull’integrità ambientale
dei fondali e la mappatura georeferenziata dei rifiuti antropici, verrà effettuata
l’analisi di dati bibliografici, prodotti da istituzioni pubbliche che operano nell’area di
studio; verranno raccolte informazioni sulla presenza di rifiuti sui fondali attraverso
questionari, rivolti ai pescatori che utilizzano la pesca strascico e verrà quindi
creato un database sui dati raccolti con lo scopo di creare una mappa accurata della
distribuzione dei rifiuti nell’area di studio.