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Speciale SBSNews MASTER SBS ON THE ROAD: LONDRA 2009
Anno 4 – Numero IX O2 ARENA, SPORT E DIVERTIMENTO VICINO ALLA CITY
Fa effetto vederlo nelle cartoline per i turisti, stagliarsi nel profilo della città di Londra. Fa tuttavia ancora maggiore
effetto trovarlo di fronte, entrare nella sua “pancia” scoprendo che ciò che sta all’interno del cosiddetto Millennium
Dome non è un semplice impianto, bensì un vero e proprio mondo. Gli studenti del Master in Strategie per il
Business dello Sport hanno avuto la fortuna di scoprire questo mondo che si colloca nel cuore di Londra, raccontato
dalla viva voce di uno dei suoi demiurghi, Brian Kabaznick,
Kabaznick rappresentante della AEG Worldwide,
Worldwide la società
americana che ha portato all’interno del Millennium Dome la O2 Arena,
Arena uno dei palcoscenici più suggestivi a livello
planetario sia per eventi sportivi che mondani.
(nelle foto, da sx: l’esterno del Millennium Dome; Brian Kabaznick con gli studenti; l’interno dell’O2Arena)
C’era una volta solo il Millennium Dome, la struttura avveniristica a pochi passi dal centro di Londra, innalzata per
celebrare appunto il nuovo millennio dall’amministrazione locale: arriva poi AEG che dà contenuto a una forma
quanto mai suggestiva, trovando una sinergia perfetta con le istituzioni da un lato e con un partner globale (O2,
ramo telecomunicazioni) dall’altro. Obiettivo: far diventare il Millennium un contenitore di divertimento a 360°
famoso in tutto il mondo, non solo per i 20mila posti che offre in occasione di concerti, eventi sportivi e meeting,
meeting
quanto per l’incredibile offerta di divertimento (“entertainment”, come sottolinea più volte Kabaznick nella sua
esauriente descrizione) che attornia l’impianto, con negozi, ristoranti, bar, sale giochi, una piccola fiera.
fiera
(nelle foto, da sx: l’ingresso; gli accessi interni al Millennium Dome; gli skybox visti dall’interno dell’O2Arena)
Un vero mondo, insomma, con tutte le caratteristiche per diventare in breve tempo una calamita per tutti i
Londoners, che alla O2 ci vanno dalla sera alla mattina (praticamente fa orario continuato, dalle 9 di mattina all’1
di notte)
notte per i motivi più svariati, ma soprattutto per divertirsi nel proprio tempo libero.
libero
20mila posti per una struttura costruita secondo i “sacri crismi” americani, ovvero seguendo il concetto di
polivalenza:
polivalenza e infatti, sedersi in uno dei seggiolini alla O2 Arena è speciale, sia che si assista ad un concerto sia a
una partita di basket NBA. Tra l’altro, nel giorno della visita dei ragazzi del Master SBS, veniva presentata in
esclusiva la tourneè di Michael Jackson,
Jackson che tornerà a breve sul palco alla O2 Arena per una serie di concerti live.
Una struttura capace di ospitare una serie di eventi per l’intero calendario dell’anno e che non si ferma mai,
lavora costantemente e a più livelli, accontentando praticamente tutte le richieste di divertimento e per tutte le
fasce di pubblico: dagli abituali frequentatori ai vip con 70 sky box anch’essi concepiti in perfetto stile USA
USA,
SA fino
al main partner O2,
O2 con il quale ogni settimana nascono nuove idee, strategie di comarketing (dal ristorante
dedicato alle sale dove è possibile collegarsi wi fi solo se si è clienti O2) per alimentare un rapporto di
collaborazione tra i più solidi e vivaci nel panorama dello sport business internazionale.
O2 non è solo un’arena, ma un modo di concepire lo spazio e di adattarlo alla domanda di tempo libero delle
persone: negli States come a Londra, la lungimiranza di AEG, colosso che ha aperto e gestisce arene in tutto il
mondo, sta proprio nell’adattarsi
adattarsi alle differenti realtà e capirne le esigenze,
esigenze entrando nel tessuto sociale ed
economico ed incontrando i favori di tutti gli attori in campo, dal pubblico alle istituzioni, passando per gli sponsor,
tutti di primissimo livello e tutti “coccolati” da uno staff dedicato.
(nelle foto, da sx: la lounge, “Bubble O2”; uno sky box “classico”; interno di uno sky box “personalizzato”)
Ripetere l’avventura di O2 in Italia sembra utopia,
utopia lo stesso Kabaznick dimostra di conoscere profondamente la
realtà nostrana e non si sbilancia sul futuro. Tuttavia, per gli studenti del Master SBS, poter attingere a piene mani
da un contenitore di eventi e idee così ricco come la O2 Arena ha rappresentato un’occasione unica per nuovi
stimoli “da mettere in valigia” e, magari, concretizzare almeno in parte nelle future esperienze lavorative.
Nelle prossime settimane altre immagini, racconti e interviste raccolte durante la visita del Master SBS a Londra.
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