Le nostre prove di selezione per la danza di Ginevra Di Nardo e

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Le nostre prove di selezione per la danza di Ginevra Di Nardo e
La nostra esperienza nei provini della danza per le Convittiadi.
di Ginevra Di Nardo e Claudia Vergari Classe II E Scuola Media
Un lunedì pomeriggio, si sono svolti i provini di danza per le convittiadi.
Essendo noi una coppia di danza, gran parte del lavoro preparatorio svolto è stato
dedicato alla coordinazione dei movimenti in modo da impressionare favorevolmente
la giuria, formata dall'educatore Strada e qualche sua allieva di Liceo Classico
Europeo, complice nel e del suo giudizio.
Il giudizio della giuria ci rendeva inquiete, tanto che nell'aria si poteva intuire un
pizzico di paura mischiata all'adrenalina; noi, amiche per la pelle, eravamo sul punto
di diventare come una coppia che scoppia!!
Ogni ragazza ha avuto più di un momento per se, sfruttato al massimo per dimostrare
ogni sua capacità.
Quando è arrivato il nostro turno ci siamo guardate... nella mente avevamo più ansia
che passi.
Ci siamo incoraggiate a vicenda sorridendo alla giuria per dimostrarci forti. (Chissà
se ci sono cascati!...Si! lo sappiamo che non è bello…che così non si fa…Ma si sa
anche che tentare non nuoce…)
Via… parte la musica!...
Nei primi passi sentivamo solo il nostro cuore che batteva all'impazzata, neanche
fosse un tamburo!
Man mano che la musica continuava il nostro corpo si muoveva da solo, accendendo
sempre di più luce sulle nostre speranze.
A bordo campo, o meglio lungo una parte del corridoio dell’Europeo, si scorgevano
altre "lucette" che provavano: anche loro in attesa... un'agonia comune che ci ha reso
subito solidali nonostante la altissima posta in palio: la partenza per Lignano
Sabbiadoro!
Alla fine del nostro ballo, che abbiamo ripetuto come le altre concorrenti per tre
volte, ci siamo avvicinate alle altre danzatrici tutte soddisfatte della loro esibizione,
mentre il Giustiziere (Oh!...scusi esimio professore Strada…non volevamo
mancarle di rispetto…) prendeva gli ultimi appunti consultandosi con le sue
assistenti.
Nei suoi occhi non si intuiva alcuna decisione: a tutte lo stesso sguardo, lo stesso
sorriso…che attore!
Certo, il comportamento della giuria ci lasciava un po' perplesse sulla bontà della
nostra esibizione e comunque un pensiero ci faceva sorridere e ci sembrava dare
consolazione e speranza: cosa potrà capire mai un educatore, un uomo, di
movimenti armonici, di salti e spaccate? Mah!...Questo però noi non lo sappiamo
né lo sapremo mai ma a riflettere bene certamente la sua intensa attenzione ai minimi
particolari ed il fitto parlottio con le sue comari ( Oh!...Aripardon…) le sue
bravissime colleghe di giuria ci dovrebbe rassicurare e farci ben sperare in un
giudizio favorevole.
Questi anni di adolescenza vengono chiamati anni verdi, non perché abitiamo su
Marte,
ma per le prime esperienze di vita, e questa la ricorderemo per sempre.
Ginevra Di Nardo e Claudia Vergari IIE Scuola Media