Pepella - Registro Nazionale delle Varietà di Vite

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Pepella - Registro Nazionale delle Varietà di Vite
Pecile M., Zavaglia C., Ciardi A.
Pepella
pagina
1. RIFERIMENTI NORMATIVI
inferiore
è
mediamente
lanuginosa,
con
nervature
leggermente rossastre; il seno peziolare è ad U, aperto, a volte con
Nome: Pepella B.
un dente; i seni laterali superiori sono ad U a bordi sovrapposti; i
Codice: 385
seni laterali inferiori sono a V aperti; il lembo è mediamente bolloso,
Sinonimi ufficiali:
ondulato; i denti sono medi a lati rettilinei o uncinati.
Data di ammissione: 9/06/2005, decreto pubblicato sulla G.U. 210
Grappolo a maturità industriale: mediamente lungo, conico
del 9/09/2005
piramidale, alato, spargolo, a peduncolo corto, robusto e
parzialmente lignificato.
2. INFORMAZIONI GENERALI
Acino: piccolo o molto piccolo, di dimensioni non uniformi, di
Le informazioni presentate in questa sezione sono tratte da: Estratto dalla domanda di iscrizione della varietà al Registro
Nazionale presso il MIPAAF
forma ellittica; la buccia è di colore verde giallo, poco pruinosa, con
ombelico apparente; la polpa è incolore, consistente, succosa, a
sapore neutro; il pedicello è sottile, medio, a separazione difficile; il
2.1. Sinonimie ed omonimie
pennello è verde, corto.
E' conosciuto solo con questo nome che, peraltro, non viene mai
Vinaccioli: in numero di 2-3 per bacca, sono medi, globosi, con
citato da nessun ampelografo campano, nonostante la tipica
becco sottile, di colore marrone chiaro
difformità di dimensione degli acini, dovuta a difetti di morfologia
Tralcio
fiorale. E' da ritenere infatti che il nome Pepella derivi dalla
legnoso:
robusto,
a
superficie
striata,
di
colore
bruno-rossastro, a sezione circolare, con corteccia aderente.
presenza, accanto ad acini normali, di acini molto piccoli, come
grani di pepe.
2.3. Fenologia
Condizioni d'osservazione: la valutazione del vitigno, dal punto di
2.2. Descrizione Ampelografica
vista biomolecolare, ampelografico, fenologico, agronomico ed
Germoglio di 10-30 cm
enologico è stata condotta nel quinquennio 1998-2002. Tutti i dati
Apice: aperto, lanuginoso, di colore verde a margini leggermente
rilevati per la "Pepella" sono stati confrontati con il vitigno
rosei.
"Biancolella", considerato come varietà di riferimento per quanto
Foglioline apicali (dalla 1a alla 3a): lanuginose, di colore giallo, ad
attiene i parametri agronomici e tecnologici, e con il "Trebbiano
orli marroncini, a gronda.
toscano"
relativamente
alle
epoche
fenologiche.
Il
vitigno
"Biancolella" è presente in modo significativo in Costiera amalfitana
Foglioline basali (dalla 4a in poi): spiegate, lanuginose, di colore
e rientra, come vitigno prevalente, nella base varietale della DOC
verde con zone ramate.
"Costa d'Amalfi".
Asse del germoglio: eretto.
Ubicazione
Tralcio erbaceo: eretto, tomentoso, di colore rosso da un lato e
Due
verde a strisce rosse dall'altro, liscio, a sezione circolare.
località
della
provincia
di
Salerno:
Scala
(Azienda
"Vuilleumier") e Castel S. Lorenzo (Az. Mucciolo, vigneto
Viticci: bifidi, lunghi, discontinui.
sperimentale della Regione Campania, Piattaforma ampelografica).
Infiorescenza: di lunghezza media, cilindrica, con ala, inserita al
Portinnesto: 1103 Paulsen.
3°-4° nodo.
Età delle viti: 4 anni.
Fiore: ermafrodita o femminile a stami reflessi.
Sistema di allevamento: allevate a Guyot bilaterale, con una carica
Foglia: di dimensioni medie, pentagonale, pentalobata; la pagina
di circa 20 gemme.
superiore è di colore verde scuro, con punto peziolare rosso; la
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Pepella
catalogoviti.politicheagricole.it
Fenomeni vegetativi
grappolo più spargolo e la buccia della bacca più spessa. Entrambi i
Germogliamento: II decade di Aprile.
vitigni osservati risultano mediamente tolleranti a condizioni di
siccità.
Fioritura: I decade di Giugno.
Affinità d'innesto: buona.
Invaiatura: II decade di Agosto.
Lignificazione: III decade di Agosto.
2.5. Utilizzazione
Maturazione dell'uva: II decade di Settembre.
Per la vinificazione.
Caduta delle foglie: II decade di Novembre.
3. COLTIVAZIONE
2.4. Caratteristiche ed Attitudini colturali
Vigoria: maggiore nella Pepella: peso medio (media del
3.1 Classificazione
quinquennio) di 0.7 kg legno asportato con la potatura per pianta nel
3.1.1. Idonea
primo caso contro 0.57 kg/pianta della Biancolella.
Nella provincia di: Salerno (Solo area DOC Costa d'Amalfi)
Produzione: la Pepella presenta una produzione unitaria media
nettamente inferiore (3.8 kg/pianta contro 6.94 kg/pianta della
3.2 DOP ed IGP
"Biancolella"); anche il peso medio del grappolo risulta decisamente
inferiore per la "Pepella" rispetto alla "Biancolella" (169 g e 227 g
La varietà è ammessa nelle seguenti denominazioni di
rispettivamente), sia per il minor numero di acini/grappolo, sia per la
origine e/o indicazioni geografiche.
presenza di spiccata acinellatura, dovuta alla presenza di fiori
3.2.1. DOC
morfologicamente non funzionali (stami corti e reflessi).
Costa d'Amalfi
Fertilità: la fertilità reale risulta sempre inferiore per la
Pepella rispetto alla varietà di controllo (1.30 contro 1.53), mentre i
3.2.1. IGT
livelli di fertilità potenziale sono abbastanza simili (intorno a 1.80).
Campania, Colli di Salerno, Paestum
Resistenza ai parassiti ed altre avversità: rispetto alle più
comuni fitopatie, la "Pepella" risulta più tollerante alla botrite, per il
4. SUPERFICIE VITATA
Evoluzione della superfice vitata dal 1970 ad oggi, rilevata dai censimenti ISTAT (dati espressi in ettari).
1970
1982
1990
2000
2010
-
-
-
-
3
5. PRODUZIONE VIVAISTICA
Di seguito sono riportate le produzioni di barbatelle innestate, divise per categoria di materiale, dal 2007 all'ultimo dato disponibile.
Anno
Standard
Certificato
Base
Iniziale *
2014
632
-
-
-
2011
144
-
-
* : la categoria "Iniziale" è stata introdotta nel 2005
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