trasportonotizie - Gente in Movimento
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FAMIGLIA PROFESSIONI IMPRESA POSTE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 1, NO/CUNEO - SUPPLEMENTO N.1 AL NUMERO 2-2015 ANNO XVII DI TN TRASPORTONOTIZIE - IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIARE AL CMP/CPO CUNEO PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE PREVIO PAGAMENTO RESI. IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA GENTE IN MOVIMENTO L’INNOVATIVO MAGAZINE E SITO WEB DI INFORMAZIONE E APPROFONDIMENTO PER GLI IMPRENDITORI, I PROFESSIONISTI E LE LORO FAMIGLIE INTERAGISCI CON LA COMMUNITY ONLINE REGISTRATI sul sito web genteinmovimento.com con un semplice clic, COMMENTA gli articoli online, CONDIVIDI le tue idee ed esperienze, PARTECIPA alla nostra community REGALA UNA COPIA OMAGGIO DEL MAGAZINE Omaggia un tuo collega, familiare o amico di una copia gratuita della rivista. Inviaci il suo contatto: penseremo noi a inviare a tuo nome il MAGAZINE REGALO nella versione DIGITALE o nel prestigioso formato CARTACEO www.genteinmovimento.com genteinmovimento [email protected] genteinmov Gente in Movimento IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA SOMMARIO IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA EDITORIALE PAG. 02 ATTUALITÀ PAG. 04 IMPRESA PAG 06 PROFESSIONI PAG. 12 INNOVAZIONE PAG 17 EUROPA PAG. 18 POLITICA PAG. 20 ECONOMIA E LAVORO PAG 25 PREVIDENZA PAG. 27 COSTUME E SOCIETÀ PAG. 28 CONSUMATORE PAG. 33 SICUREZZA PAG. 34 MOTORI PAG. 35 DESIGN PAG. 39 VIAGGI PAG. 42 SPORT PAG. 46 FOOD & WINE PAG. 48 BENESSERE E BELLEZZA PAG. 52 MODA PAG. 57 FOTOGRAFIA PAG. 59 EVENTI E SPETTACOLI PAG. 60 CINEMA E LIBRI PAG. 67 COMICS & GAMES PAG. 70 MUSICA PAG. 71 N.2 | MARZO - APRILE 2015 SEGUICI SU genteinmovimento @genteinmov gente in movimento Tutti i diritti riservati, è vietata la pubblicazione, anche parziale, senza l’autorizzazione dell’Editore. Nell’eventualità che testi e illustrazioni di terze persone siano riprodotti in questa pubblicazione, l’editore è a disposizione degli aventi diritto non citati. L’editore porrà inoltre rimedio, a seguito di segnalazione, ad eventuali non volute omissioni e/o errori nei relativi riferimenti. In assenza di specifico accordo scritto tra le parti, i collaboratori della testata forniscono a titolo gratuito il materiale per la pubblicazione, che diventa proprietà dell’Editore anche per usi futuri. Garanzia di riservatezza per gli abbonati. L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richiedere gratuitamente la rettifica o la cancellazione scrivendo a: “Alpina Edizioni s.c.” - Responsabile dati - Zona Autoportuale Pollein-Brissogne, 11020 Pollein (AO). Le informazioni custodite nell’archivio elettronico della “Alpina Edizioni s.c.” saranno utilizzate al solo scopo di inviare agli abbonati la testata e gli allegati, anche pubblicitari, di interesse pubblico (legge 675/96). Questo numero è stato chiuso in redazione il 08/05/2015 NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 GENTE IN MOVIMENTO 1 editoriale IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA EDITORIALE Direttore responsabile Secondo Sandiano GENTE IN MOVIMENTO Iscrizione al 3/14 del Registro Stampa del Tribunale di Aosta in data 29/09/2014 ADERENTE A: Unione Stampa Periodica Italiana PROPRIETARI DGConsulting s.c., Roberto Gianusso EDITORE: DGConsulting s.c. Iscrizione al ROC n. 24934 Azienda Certificata ISO 9001:2008 Cari lettori, il viaggio di Gente in Movimento prosegue a gonfie vele con un magazine che arriva nelle vostre case con contenuti adatti a tutta la famiglia. Un posto speciale, una rivista che vi propone allo stesso tempo approfondimenti dedicati a professionisti ed imprenditori e rubriche per il tempo libero, che spaziano dalla moda alla lettura. Per offrirvi contenuti di alto livello, GM collabora con illustri esperti, businessman carismatici ed esponenti politici. È questa la vera innovazione, far coinvogliare tutte queste personalità in un unico luogo interattivo e in pieno spirito propositivo. Se anche tu - professionista, imprenditore o esperto di un settore specifico - vuoi contribuire alla redazione del prossimo numero, siamo a tua completa disposizione. GM è per voi, è un magazine dove potrete far vagare la vostra “mente in movimento”! Anche per questo numero ci sono importanti novità, partendo dalla rubrica Consumatori. Uno spazio dove ognuno di noi si può immedesimare, perché siamo tutti consumatori in un’era difficile. In quest’area potete lasciare la vostra opinione, fare domande ad esperti, portando esperienze e suggerimenti per migliorare la qualità dei nostri acquisti. Da questo numero si aggiunge anche un approfondimento sulla fotografia, perché non esiste nulla di più bello che immortalare in uno scatto un pezzo della nostra vita. Condividete con noi la vostra lettura, il nostro motto è “sharing is caring”: visitate il nostro sito internet genteinmovimento.com, seguiteci su Facebook e Twitter, diffondete e regalate GM ai vostri amici e colleghi. Restate in contatto, scriveteci a: [email protected]. Leggete, condividete e viaggiate insieme a noi. Buona lettura. COEDITORE Alpina Edizioni s.c. DIRETTORE RESPONSABILE Secondo Sandiano IN REDAZIONE Elisa Galvagno, Francesca Vinai, Roberto Gianusso, Fabrizio Civallero, Gabriella Tomasi REDAZIONE Alpina Edizioni s.c. Notizie Valle d’Aosta: Zona Autoportuale Pollein-Brissogne, 11020 Pollein (AO) DGConsulting s.c. Notizie dall’Italia e rubriche specializzate: Corso Soleri 3, 12100 Cuneo [email protected] www.genteinmovimento.com AMMINISTRAZIONE Ilaria Ponzo, Marcella Farina PUBBLICITÀ Tel. 0171.412816 [email protected] COLLABORATORI Vedi pagina 72 STAMPA Tipografia Tipolitoeuropa di Cuneo VUOI CONTRIBUIRE AL PROSSIMO NUMERO? SCRIVICI A [email protected] 2 GENTE IN MOVIMENTO NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 TRASPORTONOTIZIE www.trasportonotizie.com pagina 8 Germania, obbligo di salario minimo per gli stranieri pagina 9 Trasporto merci pericolose , novità ADR 2015 pagina 10 Dal territorio. Focus Piemonte , Liguria, Lombardia pagina 14 pagina 14 pagina 8 pagina 28 Lombardia Liguria, IN PRI MO PIA marzo computer da esami al superiori, Patenti NO pagina 5 pagament o modalità di nuove 2015, Quote Albo pagina 10 si multe per aprile Sistri, da da gennaio sanzione nessuna Sistri, pagina 4 Piemonte , Focus Dal territorio. iscrive chi non pagina 28 le proposte sporto merc i, ferro nel tragommaIntegrazio ne pagina 36 2015 novità ADR pericolose , merci Trasporto pagina 9 guida nel 2015 più ore di circolazio ne, Divieti di pagina 15 IN PRI MO PIA trasporti novità per i important i Italia, Sblocca NO .P.I eneitnoc - IVX onnA 5 .rN - 2771 .N OENUC/BCD .tua %07 - elatsop otnemanobba ni enoizidepS - enailatI etsoP iser otnemagap oiverp etnettim la enoizutitser al rep oenuC OPC/PMC la eraivni otipacer otacnam id osac nI .P.I eneitnoc - IVX onnA 6 .rN - 2771 .N OENUC/BCD .tua %07 - elatsop otnemanobba ni enoizidepS - enailatI etsoP iser otnemagap oiverp etnettim la enoizutitser al rep oenuC OPC/PMC la eraivni otipacer otacnam id osac nI .P.I eneitnoc - IIVX onnA 1 .rN - 2771 .N OENUC/BCD .tua %07 - elatsop otnemanobba ni enoizidepS - enailatI etsoP iser otnemagap oiverp etnettim la enoizutitser al rep oenuC OPC/PMC la eraivni otipacer otacnam id osac nI pagina 28 gli stranieri minimo per salario obbligo di Germania, Ann o XVI Num ero 4/2 014 pagina 36 pagina 37 Sicilia Liguria, Piemonte , Focus Dal territorio. pagina 10 sporto dell’autotr aper il rilanc io le proposte Stabilità 2015 , Quote Albo 2015, nuove modalità di pagament o Sblocca Italia, important i novità per i trasporti pagina 4 Integrazio ne gomma- pagina 5 Sistri, nessuna sanzione da gennaio ferro nel trasporto merc i, le proposte pagina 15 pagina 28 pagina 25 pagina 36 Expo 2014 al Move.App protagonis ta multimod ale Trasporto Associazio ni Governod’Intesa Protocollo Disdetta del pagina 4 IN PRI MO PIA escluso totrasport o Italia”: au“Sblocca Trasporto multimod ale protagonis ta al Move.App Expo 2014 pagina 10 Dal territorio. Focus Piemonte , Liguria, Sicilia pagina 25 pagina 13 Disdetta del Protocollo pagina 18 Dal territorio. Focus Piemonte , Liguria, Toscana d’Intesa GovernoAssociazio ni pagina 22 pagina 27 colpito bersaglio Sistri: “Zombie” pagina 50 pagina 4 UGL Assotrasp orti il CCNL Cossa dice permessi : Ferie e pagina 8 camion riposo sul “adieu” al Francia, pagina 18 IN PRI MO PIA Francia, “adieu” al riposo sul camion Finalment e un Disegno di Legge contr o il cabotagg io abusivo pagina 36 pagina 37 abusivo il cabotagg io Legge contr o un Disegno di Finalment e NO “Sblocca Italia”: autotrasport o escluso pagina 4 Toscana Liguria, Piemonte , Focus Dal territorio. pagina 13 giustizia UE dalla Corte di bocciatur a Costi minim i, Costi minim i, bocciatur a dalla Corte di giustizia UE Stabilità 2015 le proposte , per il rilanc io dell’autotr asporto Poste Italiane - Spedizione in abbonamento postale - 70% aut. DCB/CUNEO N. 1772 - Nr. 4 Anno XVI - contiene I.P. In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO Cuneo per la restituzione al mittente previo pagamento resi Patenti superiori, esami al computer da marzo .P.I eneitnoc - IVX onnA 3 .rN - 2771 .N OENUC/BCD .tua %07 - elatsop otnemanobba ni enoizidepS - enailatI etsoP iser otnemagap oiverp etnettim la enoizutitser al rep oenuC OPC/PMC la eraivni otipacer otacnam id osac nI Sistri, da aprile multe per chi non si iscrive Poste Italiane - Spedizione in abbonamento postale - 70% aut. DCB/CUNEO N. 1772 - Nr. 5 Anno XVI - contiene I.P. In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO Cuneo per la restituzione al mittente previo pagamento resi Divieti di circolazio ne, più ore di guida nel 2015 .P.I eneitnoc - IVX onnA 4 .rN - 2771 .N OENUC/BCD .tua %07 - elatsop otnemanobba ni enoizidepS - enailatI etsoP iser otnemagap oiverp etnettim la enoizutitser al rep oenuC OPC/PMC la eraivni otipacer otacnam id osac nI NO Edizione extralarge Autotrasport o riform tutte le novità ato, 2015. ALBO AUTOTRA Ma è vera rivol SP ORTO , uzio“Sneal?viamo i tr Au totr as po LA ST RA DA asporti e il Pa rt o È SC IVOLOS A in fe ese!” rm en to È l’appello degl L’Europa av an i operatori de l trasporto al za ... e l’I ta lia la politica IN PRI MO PIA NO ar ra nc a IN PRI MO PIA NO IN PRI MO PIA NO Poste Italiane - Spedizione in abbonamento postale - 70% aut. DCB/CUNEO N. 1772 - Nr. 6 Anno XVI - contiene I.P. In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO Cuneo per la restituzione al mittente previo pagamento resi Poste Italiane - Spedizione in abbonamento postale - 70% aut. DCB/CUNEO N. 1772 - Nr. 1 Anno XVII - contiene I.P. In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO Cuneo per la restituzione al mittente previo pagamento resi IN PRI MO PIA Ann o XVI - Num ero 5/2 014 Ann o XVI - Num ero 6/2 014 Ann o XVI I - Num ero 1/2 015 presidente del vice nomina Albo, la NO il giornale e il quotidiano online, Ma è vera rivol uzione? tutte le novità 2015. Autotrasport o riformato, www.tra Ed i z i one e xt r a l tizie.com TRASPO RTONOTI ZIE sportono sportono a rg e tizie.com TRASPO RTONOTI ZIE tizie.com TRASPO RTONOTI ZIE Dispositivo unico, il dibattito è aperto pagina 22 pagina 8 Ferie e permessi : Cossa dice il CCNL Assotrasp orti UGL pagina 11 Dal territorio. Focus Piemonte , Liguria, Lazio pagina 27 pagina 35 pagina 27 pagina 35 Lazio Liguria, Piemonte , Focus Dal territorio. pagina 11 aperto il dibattito è unico, Dispositivo rubrica TN la nuova che di veico li, Prove tecni pagina 10 pagina 35 c’è da sape re legale: cosa RCA e tutel a Copertura pagina 12 segnalati come vann o velocità, ecco Limiti di IN PRI MO PIA Toscana Liguria, Piemonte , Focus Dal territorio. pagina 18 unico a bord o dispositivo lano: sì al On. Cata- NO sistema per lo stop al campagna Sistri: “Zombie” beni e serv e le nuove co izi nvenzioni pe r AC IT: le pr im e prop os te ai ta vo li l’Europa appr ova l’Italia si muo ve, Concorrenza sleale: dei trasportatori e di chi viaggia sportono www.tra www.tra “Zombie” Sistri: bersaglio colpito pagina 21 Ann o XVI - Num ero 3/2 014 Ann o XVI - Num ero 4/2 014 Ann o XVI - Num ero 5/2 014 Ann o XVI - Num ero 6/2 014 Albo, la nomina del vice presidente pagina 4 pagina 50 È l’appello degl L’Europa av an i operatori de za ... e l’I ta lia LA ST RA DA È l trasporto al Au totr as po SC IV ar ra nc a “Salviamo i tr la po rto in fe rm en lit ica asporti e il Pa ALBO AUTOTRA OLOSA to ese!” SP ORTO Ann o XVI I - Num ero 1/2 015 ie.com ie.com ie.com ie.com ortonotiz ortonotiz ortonotiz ortonotiz TRASPO RTONOTI ZIE www.tra sp TRASPO RTONOTI ZIE www.tra sp TRASPO RTONOTI ZIE www.tra sp TRASPO RTONOTI ZIE www.tra sp www.tra sportono tizie.com TRASPO RTONOTI ZIE www.tra sportono tizie.com TRASPO RTONOTI ZIE tutta l’attualità sul mondo dei trasporti a portata di mano e di click www.trasportonotizie.com NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 TNtrasportonotizie [email protected] NotizieTN GENTE IN MOVIMENTO TNtrasportonotizie 3 attualità 4 IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Inoccupati con le mani in tasca Sì al divieto di guida in Europa Ennesima maglia nera conquistata dall’Italia nelle statistiche in fatto di occupazione. Il belpaese è al primo posto della classifica europea per inoccupati che non cercano lavoro. Da dati Eurostat del 2014 emerge infatti che il 13,6% degli italiani disoccupati (di cui il 60% di sesso femminile), non ricerca lavoro, nonostante ne abbia la disponibilità. Un dato sconfortante che peggiora la situazione economica italiana. Sul fronte dei lavoratori occupati part-time, il 22,2% degli intervistati preferirebbe lavorare di più. L’Italia si posiziona di poco sotto la media, con il 18,3% dei lavoratori part-time sottoccupati. Anche in questo caso, sono le donne che dominano tale percentuale. Commettere infrazioni in Europa avrà conseguenze più gravi. Da oggi è infatti possibile che ad un guidatore sia rifiutato il diritto di guidare in un Paese comunitario dopo avervi commesso un’infrazione grave. Lo stabilisce una sentenza della Corte di Giustizia europea sul caso di una guidatrice austriaca fermata in territorio tedesco, multata in quanto positiva alla cannabis. La donna potrà continuare a guidare in Austria, ma non potrà più mettere piede a bordo del suo veicolo in Germania. Una precisazione dalla Corte, “tale diritto non dev’essere negato indefinitivamente ed i requisiti imposti per la sua riacquisizione devono rispettare il principio di proporzionalità”. Aeroporti, top e flop Aziende assenti dal web Nella classifica dei 100 migliori aeroporti del 2015 non è presente nemmeno uno scalo italiano. La notizia non sorprende data la poca efficienza del sistema trasportistico italiano. Poco lusinghiero è tuttavia il posizionamento a classifica rovesciata secondo eDreams, il sito che racchiude le migliori offerte di voli aerei di tutte le compagnie low cost e tradizionali. Tra i dieci peggiori aeroporti al mondo al numero 5 si posiziona quello di Roma Ciampino; peggio di noi ci sono Rio de Janeiro e Berlino (Schönefeld Airport). I migliori sono nuovamente gli orientali, con un primo posto vinto dallo scalo di Singapore Changi. Essere sul web è prerogativa fondamentale per un’azienda di successo. Purtroppo pare non essere così per il popolo italiano ed europeo, dove il digital divide continua ad essere una variabile primaria, aumentando di fatto il gap con il resto del mondo. Secondo i dati diffusi da Michael Berz, del Policy Officer Key Enabling Technology and Digital Economy della Commissione europea, il 41% delle imprese dell’Unione europea non è presente sul web, non adotta una comunicazione 2.0 sui social media e non utilizza strumenti quali cloud computing e big data. Solo il 14% delle Pmi ha all’attivo un sito e-commerce. GENTE IN MOVIMENTO NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 attualità IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Università italiane, fondi in picchiata libera Google trucca lo shopping online? Quando si parla di classifiche, l’Italia è la prima della classe. Peccato che l’accezione sia quasi sempre negativa, anche nel caso delle università statali. Secondo uno studio UE, tra il 2008 e il 2012 la spesa nazionale all’istruzione superiore si è ridotta di più del 10%, il tutto senza controbilanciare questa contrazione facendo ricorso a fondi comunitari alternativi. Una nefasta conseguenza è sicuramente uno scoraggiamento generale ad intraprendere percorsi universitari, soprattutto nella fascia fino ai 35 anni. In questa categoria infatti, secondo un’indagine Eurostat, l’Italia si posiziona all’ultimo posto per numero di persone laureate. Google è nei guai. La Commissione europea indaga sul colosso dei motori di ricerca per un presunto abuso di posizione dominante da parte dell’azienda sui mercati dei servizi generali di ricerca online. Stando alla comunicazione, Google favorirebbe sistematicamente i propri prodotti nelle pagine che mostrano i risultati delle ricerche, nello specifico in quelle comparative. In via preliminare, l’UE valuta tale comportamento in contrasto con le norme antitrust, danneggiando di fatto i consumatori. Ora, è stata inviata una comunicazione degli addebiti da parte dell’UE sui servizi di acquisti comparativi, che non inciderà sull’esito dell’indagine. Formazione per gente di mare Professione codista Migliorare la formazione degli equipaggi a bordo di navi risulta, soprattutto alla luce dei recenti fatti di cronaca, più che mai dovuto. Il Consiglio dei Ministri ha approvato un provvedimento che attua la direttiva dell’Unione europea n. 2012/35/UE, sui requisiti minimi della formazione della gente in mare. Obiettivo è di assicurare, ancora meglio, la presenza a bordo delle navi mercantili di lavoratori marittimi in possesso di idonei certificati di formazione, addestrati ed impiegati in aderenza alle disposizioni internazionali in materia di sicurezza della navigazione. Il provvedimento prevede ammende effettive e proporzionate contro chi viola tali norme. Chi di noi almeno una volta nella vita ha passato ore in coda in qualche ufficio pubblico? La soluzione c’è, potete farvi sostituire dal codista. Ma di cosa stiamo parlando? Quella del codista è la professione delle “commissioni per conto terzi”, inventata come risposta alla disoccupazione da Giovanni Cafaro. Bastano 10 euro l’ora per dire addio alle lunghe ed interminabili code agli sportelli. Non sono burocrazia, ma anche attese per far firmare libri o comprare biglietti di concerti. La notizia ha fatto il giro del mondo, tanto da far pensare di standardizzare questo nuovo lavoro. È stato firmato il contratto nazionale del codista e si stanno organizzando corsi di formazione per questo mestiere anticrisi. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 GENTE IN MOVIMENTO 5 impresa IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Il coaching per il successo aziendale Il successo in un’azienda dipende anche dalla capacità di operare con le persone. a cura di Aurelio Prisco 6 GENTE IN MOVIMENTO S pesso, di fronte alla necessità di affrontare cambiamenti, si suggerisce di ripensare l’intera struttura dell’organizzazione, la sua vita, le sue modalità operative. Questo tipo d’approccio solleva facilmente molte resistenze, e il risultato ultimo di questo processo è cambiare tutto per non cambiare nulla. Crediamo che l’unica via perseguibile per creare un cambiamento coerente con gli obiettivi che si vogliono raggiungere e persistente nel tempo sia quella di operare con la logica dei piccoli impatti. Questa logica modifica, ma non snatura, l’identità di un’organizzazione e dei valori che essa esprime. Nella gestione del cambiamento è inoltre necessario ricercare le risorse esistenti nell’organizzazione e utilizzarle come leva efficace ed economica per favorire il cambiamento. Un ruolo fondamentale in questo scenario viene ricoperto dalle tecniche di coaching: un processo che si attua per far crescere i collaboratori attraverso un lavoro di squadra continuo. Grazie a questo processo, i dirigenti ed i collaboratori partecipano all’identificazione, all’elaborazione e al raggiungimento degli obiettivi prestazionali e risultati positivi per tutta l’organizzazione. Nello specifico: • I collaboratori soddisfatti difficilmente cercano un’altra opportunità di lavoro. Gli insoddisfatti al contrario disturbano l’ambiente e creano ulteriore lavoro per passaggi di consegna, con conseguente crollo della produttività ed aumento dei costi; • I manager diventano un punto di riferimento ed una fonte di estro per NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 impresa IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA i collaboratori, grazie al sostegno da quest’ultimi ricevuto ed al continuo scambio di informazioni; • Grazie alle maggiori competenze dei collaboratori che operano linearmente con i “loro clienti”, si sviluppa una maggiore efficacia nella soluzione dei problemi proprio da chi li vive in prima persona e la motivazione accresce l’efficienza del lavoro svolto grazie ad una maggiore soddisfazione dei collaboratori; • La più efficace comunicazione tra manager e collaboratori favorisce un clima aziendale ottimale e forma una “squadra” più competitiva per affrontare situazioni più difficili. Ma non sempre si attribuisce la giusta importanza a tale attività, infatti si ritiene che la direzione abbia cose più importanti di cui occuparsi, invece di favorire il processo di coaching. In realtà, si dimentica che il successo aziendale dipende anche dalle capacità di operare con le persone le quali, se ben guidate, possono favorire migliori risultati aziendali. Fondamentalmente si teme di quello che potrebbero pensare i collaboratori, ma tra i compiti della direzione risulta proprio la gestione ottimale delle risorse, soprattutto umane. Bisogna quindi avere un dialogo, altrimenti non si saprà mai qual’è la realtà. Il coaching consiste proprio nel parlare con i collaboratori, illustrare loro le aspettative aziendali e della direzione per stabilire insieme obiettivi che non lasciano spazio ad incomprensioni. Microcredito, opportunità per le PMI L ’operazione microcredito è una forma di sostegno per le PMI. Si tratta di 40 milioni di euro di risorse, di cui 30 stanziate dal Ministero dello sviluppo economico (Mise) e 10 derivanti da versamenti volontari, fra cui il taglio degli stipendi dei parlamentari 5 Stelle. Il via ufficiale scatterà con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del relativo Decreto ministeriale. I Consulenti del lavoro si sono già resi disponibili ad assistere le imprese ed i professionisti interessati ai finanziamenti. I beneficiari sono coloro che intendono aprire una nuova attività o ne hanno una da 5 anni al massimo, ma non dispongono delle sufficienti garanzie per accedere al credito bancario. Precisamente, i professionisti titolari di partita IVA e le microimprese organizzate in forma individuale o in forma di società di persone, di associazione, di Srl semplificata o di cooperativa. Sono previste alcune limitazioni circa il numero massimo di dipendenti, pari a 5 (10 nel caso di società di persone, Srl semplificate e cooperative), l’attivo patrimoniale (massimo 300.000 euro), i ricavi (fino a 200.000 euro) e il livello di indebitamento (non superiore a 100.000 euro). Con il microcredito è possibile finanziare l’acquisto di beni e servizi diretNUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 tamente connessi all’attività svolta (compreso il pagamento dei canoni del leasing, il microleasing finanziario e il pagamento delle spese connesse alla sottoscrizione di polizze assicurative), il pagamento di retribuzioni di nuovi dipendenti o soci lavoratori e il sostenimento dei costi per corsi di formazione. Il tutto, senza che sia richiesta alcuna garanzia reale per il prestito. Come ottenere la garanzia per accedere al microcredito? Chi è interessato può prenotare la garanzia in via telematica sul sito web www.fondidigaranzia.it. Tale prenotazione resta valida per 5 giorni, termine entro cui deve individuare un soggetto - banca, intermediario finanziario o altro operatore accreditato - disponibile a finanziare il proprio progetto e a confermare la prenotazione. Il soggetto finanziatore avrà quindi 60 giorni di tempo per concludere la pratica. È possibile effettuare più richieste di prenotazione, ma il limite massimo di finanziamenti ottenibili per ogni beneficiario è di 25.000 euro. Altra peculiarità rilevante consiste nei servizi di monitoraggio: l’operatore che eroga il microcredito ha l’obbligo di assistere il beneficiario per tutta la durata del prestito, assicurandogli supporto all’attività imprenditoriale. Un sostegno importante per l’imprenditoria italiana grazie al fondo pubblico di garanzia al microcredito. a cura della redazione Per informazioni contattate lo staff di DGConsulting s.c.: 0171 412816 [email protected] GENTE IN MOVIMENTO 7 impresa IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Alla ricerca del fondo perduto Le peripezie di un imprenditore che si rivolge ad istituti bancari per accedere al Fondo di Garanzia delle PMI. a cura di Gaetano La Legname 8 GENTE IN MOVIMENTO D a un paio di mesi il sottoscritto - in accordo con l’On. Ivan Catalano, attuale Vicepresidente della IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati - cambiandosi d’abito, da collaboratore parlamentare ad imprenditore e manager di rete d’imprese, ha visitato a Milano i più grandi istituti di credito italiani. Partendo dal basso, il sottoscritto ha iniziato scrivendo una mail tramite il sito istituzionale di ogni banca per richiedere un appuntamento nella filiale di competenza territoriale. Premessa: prima di collaborare con l’On. Catalano svolgevo l’attività d’imprenditore nel settore del trasporto di merci su strada per conto di terzi (in realtà la svolgo ancora, an- che se dedico più tempo all’attività di collaboratore parlamentare). L’attività imprenditoriale mi ha portato a creare una rete d’imprese formata da 6 soggetti: la Pointcar Srl (la mia azienda in qualità di impresa di riferimento), e altre 5 aziende che per non menzionerò per motivi di privacy. Tre aziende sono presenti sul mercato da oltre 5 anni, mentre le altre possono considerarsi start up. Le 3 aziende “anziane” hanno i bilanci in ordine e non presentano problemi presso il Crif, Cerved e simili. Fatta questa doverosa premessa, passiamo al fatto in questione. Ci presentiamo come rete d’imprese e chiediamo, per una delle nostre start up, la possibilità di accedere al Fondo di Garanzia delle PMI per il massimo dell’importo, ovvero 2,5 NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 impresa IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA MLN di Euro, chiedendo la garanzia pubblica dell’80%, avendo noi la disponibilità liquida del restante 20% come controgaranzia, ovvero 500 mila Euro. Inviata la mail, quasi tutti gli istituti di credito ti fanno richiamare da una gentile signorina di un call center “esternalizzato”, la quale è in grado solo di indirizzarti presso la filiale di riferimento e non sa nulla di reti e di Fondi. Su questo possiamo sorvolare. Otteniamo gli appuntamenti con i seguenti istituti di credito: INTESA San Paolo, Unicredit, Monte dei Paschi di Siena, BNP Paribas, Banca Popolare di Milano. Avevamo chiamato anche Banca Sella, ma l’operatore che ci risponde non sa se l’istituto eroga questi servizi, dando risposte evasive; capiamo che con loro avremmo perso tempo, ringraziamo e salutiamo tirando una linea su questo istituto. Altra banca interpellata è il Credito Cooperativo, che però non ha filiali in città e quindi non può operare territorialmente. Le altre sono banche minori e preferiamo escluderle. Partiamo da INTESA San Paolo, che è l’unica con la quale stiamo portando avanti un discorso, anche se ormai 2 mesi sono diventati veramente troppi e, prima di arrivare al responsabile, abbiamo dovuto girare ben 3 filiali nelle quali il personale non aveva competenza per scelte della banca stessa e abbiamo dovuto recarci presso la filiale diverse volte poiché il direttore ha dovuto chiedere informazioni ai propri superiori. Parliamo di Unicredit: siamo partiti da una piccola filiale, il cui solerte direttore ci ha prontamente ricevuto e ammesso di non sapere molto su contratti di rete e Fondo di Garanzia delle PMI, quindi ci metterà in contatto con il loro esperto, passa almeno un mese e poi avviene l’incontro. Anche qui non ci siamo, idee confuse: veniamo reindirizzati al direttore di una filiale di una provincia diversa, che contattiamo prontamente ma purtroppo il tempo passa ma nessuno ci ricontatta. È il turno del Monte dei Paschi di SieNUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 Un imprenditore che ha idee innovative ma non ha i soldi, come fa ad accedere ad uno strumento che lo Stato ha messo a disposizione? na e anche qui la musica non cambia, il direttore di filiale dice che dovrà fissarci un appuntamento con un loro responsabile; passa oltre un mese e mezzo, nonostante le nostre richieste via mail e alla fine il direttore si scusa di non poter assolvere alla nostra richiesta. Arriviamo a BNP Paribas. Qui il colloquio è stato rapidissimo, la direttrice ci dice che per un importo così elevato dovevamo rivolgerci ad un’altra filiale “corporate”, il tutto dopo averci fatto aspettare oltre 30 minuti perché assente dalla filiale. Ci manderà via mail i contatti, passa il tempo e mandiamo un reminder, ma la stessa, con una mancanza di professionalità che rasenta la maleducazione, ci liquida con una mail di due righe dicendo che la banca non può assolvere alle nostre richieste. Ma il fondo l’abbiamo toccato con il direttore della Banca Popolare di Milano. Intanto, avevamo avuto la conferma dell’appuntamento e a lui non risultava, quindi abbiamo dovuto aspettare 40 minuti. Poi ci fa esporre tutte le nostre richieste, ci dice che avrà bisogno di una mole di documentazione tale da far impallidire un Archivio di Stato e poi ci chiede se abbiamo un business plan. Alla lettura dei dati inizia a sorridere, mettendo da parte la professionalità richiesta e facendo commenti non proprio consoni al codice di condotta che dovrebbe avere un direttore di banca. Concludendo, in questi 2 mesi abbia- mo avuto dei costi di circa 600 Euro per spese vive, che devono sommarsi al tempo perso dal sottoscritto per visitare queste banche senza alcun costrutto. Quello che è emerso non è confortante: lungaggini burocratiche, incompetenza, ignoranza, maleducazione, stupidità in un caso. A questo punto sono lecite alcune osservazioni: questi istituti di credito nei loro siti istituzionali hanno delle pagine dedicate a promuovere l’accesso al Fondo di Garanzia delle PMI, tutte hanno aderito dando comunicazione ufficiale sia all’ABI che al Ministero dello Sviluppo Economico. Salvo un singolo caso, tutte non hanno saputo dare risposte certe ad un possibile cliente che avrebbe fatto un ingente deposito (i 500.000 euro citati in precedenza); o forse non hanno voluto. Nessuna di quelle escluse è entrata mai nel merito del progetto proposto, sebbene sia realizzabile ed innovativo nel suo genere. Concludo lasciando il lettore che con alcune domande. Un imprenditore che ha delle idee innovative e non ha i soldi, come fa ad accedere ad uno strumento che lo Stato ha messo a disposizione proprio per chi non ha garanzie da offrire? Oppure, un imprenditore in difficoltà come fa a rilanciare la propria impresa? In questa vicenda ci sono troppi lati oscuri e sarà nostra premura chiarirli al più presto nelle sedi competenti. GENTE IN MOVIMENTO 9 IMPRESA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Giappone, opportunità per il business italiano Quali occasioni per gli operatori italiani nel mercato nipponico dell’agroalimentare? Intervista al Presidente di Cepi-Uci Giappone. a cura di L.P. Ufficio Stampa Cepi-Uci 10 GENTE IN MOVIMENTO E liano Fiore vive in Giappone da quarant’anni, già direttore generale della camera di commercio italiana a Tokio, insegna lingua e cultura italiana in diverse università giapponesi, ed è il Presidente di Cepi-Uci Giappone. Se c’è un italiano che ha il sentiment del Giappone questo è lui. Gli chiediamo quali occasioni ci siano per gli operatori italiani nel mercato nipponico. Per un imprenditore italiano serio le opportunità di inserimento nel Paese sono tante. In primis nell’agroalimentare. Se ti fai un giro a Tokio ti accorgerai che ci sono più tricolori lì che in tutta Italia, sono i ristoranti italiani che imbandierano. Ciò non toglie che spesso all’annuncio di cucina italiana, esibito con le bandiere, non corrisponda un’offerta adegua- ta, per qualità e origine dei prodotti. Il che è un bel problema per il Made in Italy. Allora che fare? In Giappone non esiste una sola scuola di cucina improntata alla dieta mediterranea o alla cucina italiana. Questo è il problema di fondo, ci vorrebbe una maggiore professionalizzazione nella ristorazione e formazione nell’alimentare. Manca un controllo ed una promozione della qualità dei nostri prodotti. Anche il vino e il formaggio italiano che arrivano non sono abbastanza conosciuti. Insomma, dobbiamo riconoscere che purtroppo la cucina occidentale per i Giapponesi è ancora quella francese. Alla fine il cibo è cultura quindi dobbiamo insegnare come si conNUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA sumano i nostri prodotti. Serve una promozione proattiva. I francesi in questo sono bravi, hanno promosso i loro formaggi e i loro vini e anche grazie alla Sopexa, bisogna riconoscere che sono riusciti. Dobbiamo promuovere, promuovere e ancora promuovere, ma questo significa educare al consumo e credo si possa fare attraverso la ristorazione, la professionalizzazione della ristorazione. Dobbiamo stimolare il consumo. Lo scorso settembre lei accompagnò a Roma l’imprenditrice Giapponese Hiroko Kodama, Amministratore Delegato della TANAKA PLAN Co.ltd per perfezionare l’accordo commerciale con Antica Norba e Bioalimenta, promosso da Cepi-Uci, per l’acquisto di prodotti biologici e senza glutine da esportare in Giappone. Quali sono stati gli sviluppi di quell’intesa? L’operazione ha avuto un esito positivo, anche se ci siamo imbattuti in alcuni problemi logistici che comunque siamo riusciti a superare. Abbiamo aperto un canale importante e contiamo di riuscire ad aprirne altri. Si pensi che il problema della celiachia comincia ad essere molto presente anche in Giappone. Quali opportunità crede che Cepi-Uci Giappone possa offrire ad un imprenditore dell’agroalimentare italiano che voglia misurarsi con il mercato Giapponese? Possiamo offrire un ampio spettro di opportunità. Dalla promozione alla vendita al dettaglio. Con eventi mirati sia aperti al pubblico che B2B. Organizzati direttamente da noi e specifici per i prodotti che si intende promuovere. Una delle cose fondamentali che gli imprenditori italiani che vogliono misurarsi con il mercato giapponese devono tenere presente è che è utile arrivare direttamente o affidarsi a player italiani. Con eventi mirati possiamo mettere insieme gli importatori e gli imprenditori interessati per raggiungere nel modo più semplice l’obbiettivo. La cosa fondamentale, lo ribadisco, è la presenza diretta degli italiani in Giappone. E in questo Cepi-Uci GiapNUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 pone può essere l’alter ego dei produttori in loco. Per il nostro agroalimentare ci sono opportunità? Tutti vogliono mangiare italiano, dagli svedesi agli americani e ovviamente anche i giapponesi. Una grande opportunità saranno le olimpiadi in Giappone. Nell’estate del 2020 gli occhi del mondo saranno tutti puntati su Tokyo. Il binomio sport alimentazione, soprattutto in un Paese come quello di cui stiamo parlando dove c’è un serio problema di obesità della popolazione, potrebbe essere vincente. La dieta mediterranea, con le sue caratteristiche salutiste, potrebbe conquistare grandi fette di mercato. Siamo però in competizione con gli americani, i cileni, i francesi, gli australiani, insomma, non mancano i concorrenti. Dal Mediterraneo invece arriva poco. L’Expo di Milano? Non mi pare che per il momento abbia avuto un particolare eco in Giappone ma è presto per dirlo. Vinitaly invece resta l’unica manifestazione italiana del settore di cui si parla. Qual è la percezione che hanno i Giapponesi del Made in Italy? Ci viene riconosciuta l’eccellenza del IMPRESA nostro design. Dalle macchine per il caffè alle automobili. La bellezza del nostro Paese è percepita con chiarezza e in qualche modo questo si riflette sui nostri prodotti di cui direi viene riconosciuta la pienezza. Esiste il problema del falso Made in Italy? Si purtroppo soprattutto nell’agroalimentare. Parmisan ed altre amenità sono presenti anche nel mercato giapponese. Facciamo conto che io sia un imprenditore italiano che cerca uno sbocco nel mercato nipponico, produco fichi secchi, ti contatto e che facciamo insieme? Organizziamo promozione nell’ambito della ristorazione con monitoraggio ad ampio spettro. Tu mi fai avere una confezione assaggio e io ti darò un feedback sia qualitativo che relativamente agli ordini. E poi come ti ho detto creiamo, se del caso, eventi mirati sia B2B che aperti al pubblico. Un settore che vorrei continuare segnalare è quello salutista e dietetico, il cui mercato in Giappone non potrà che crescere. La cosa singolare è che già la semplice dieta mediterranea sarebbe una risposta. GENTE IN MOVIMENTO 11 professioni IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Consulenti del Lavoro per superare la crisi Un sostegno importante da parte di professionisti a favore dell’impresa. a cura di Rosario De Luca L a figura del Consulente del Lavoro è una professione in forte espansione nel mercato italiano ed internazionale del lavoro, un ruolo fondamentale per aiutare le aziende a superare la crisi. Recentemente è stata infatti istituita la piattaforma Asse.Co (Asseverazione Contributiva) tramite la quale i Consulenti del Lavoro potranno asseverare la conformità dei rapporti di lavoro, certificando di fatto le imprese virtuose. Grazie a questo strumento - attuato a seguito di un Protocollo d’intesa siglato tra Ministero del Lavoro e Consiglio Nazionale dell’Ordine - i Consulenti del Lavoro potranno semplificare gli adempimenti contributi e retributivi delle imprese nella gestione dei rapporti di lavoro, promuovendo altresì la cultura della legalità. Asse.Co. sarà rilasciata dal Consiglio Nazionale dell’Ordine, su istanza volontaria del datore di lavoro, sulla base di due dichiarazioni di responsabilità: una del datore di lavoro sulla non commissione di illeciti nell’anno A BRUXELLES INCONTRO SUL MERCATO DEL LAVORO Il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro Marina Calderone è stata ricevuta a Bruxelles, presso la sede del Comitato Economico e Sociale, per confrontarsi con il Vicepresidente del Parlamento europeo David Sassoli ed altre personalità istituzionali sui principali temi legati alla politica economica italiana ed internazionale. L’incontro, cui ha partecipato una delegazione di Consulenti del lavoro, ha approfondito il ruolo cruciale delle categorie professionali, datori di lavoro e sindacati i quali, fungendo da intermediari fra i responsabili decisionali ed i cittadini, possono influenzare positivamente i primi e tutelare i diritti dei secondi. 12 GENTE IN MOVIMENTO precedente l’istanza (lavoro minorile, tempi di lavoro, sicurezza sul lavoro, lavoro nero); l’altra del Consulente del Lavoro sulla sussistenza dei requisiti per il rilascio del Durc e sul rispetto della contrattazione collettiva. L’elenco delle aziende che otterranno l’asseverazione sarà pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro e del Consiglio Nazione dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro. Con l’ottenimento della conformità contributiva e retributiva, le aziende “certificate” entreranno a far parte dei criteri di selezione dell’attività ispettiva del Ministero del Lavoro, che terrà conto delle aziende “asseverate” nella definizione degli accertamenti e potrà utilizzare l’asseverazione anche per la verifica delle regolarità delle imprese negli appalti privati. Altra importante forma di sostegno a favore dell’impresa è l’accesso al microcredito (approfondimento a pagina 7). Sul portale del Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro è visionabile l’elenco, suddiviso per provincia, dei consulenti che si sono resi disponibili ad offrire prima assistenza e le informazioni iniziali per accedere al fondo, il tutto in maniera gratuita. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 professioni IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Lavoro senza frontiere Autorità, consulenti del lavoro ed esperti professionisti discutono sulle criticità e opportunità del lavoro transfrontaliero. a cura della redazione I l lavoro transfrontaliero è una tematica molto sentita e complessa che coinvolge migliaia di cittadini che, pur essendo residenti in Italia, svolgono un’occupazione oltre confine. A discutere delle criticità e delle soluzioni legate alla tale pratica, sempre più diffusa, un convegno-dibattito dello scorso 20 marzo a Sanremo (IM) ha coinvolto i Consulenti del lavoro, altre categorie professionali, istituzioni, lavoratori e loro rappresentanti. La normativa è articolata e restano confuse e ambigue le risposte alle inevitabili problematiche emergenti in materia fiscale, tributaria e previdenziale. Sono questioni e incertezze che coinvolgono, oltre ai pendolari transfrontalieri, i Consulenti del lavoro che devono svolgerne gli adempimenti e le Autorità chiamate a tutelarli. Da qui la volontà di allestire un evento formativo di portata nazionale, organizzato dal Consiglio provinciale dell’Ordine (CPO) dei Consulenti del lavoro di Imperia e dall’Unione provinciale di Imperia dell’ANCL (Associazione Nazionale Consulenti del lavoro), in collaborazione con il Consiglio nazionale dell’Ordine, la Fondazione Studi NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 del Consiglio nazionale, la Consulta dei CPO della Liguria e l’associazione ligure Frontalieri Autonomi Intemeli (F.A.I.). Numerosissimi i rappresentanti istituzionali e sindacali, gli esperti e i professionisti del settore interpellati per far luce, confrontarsi e dibattere sulle principali questioni in sospeso del lavoro “senza frontiere”. Dopo l’iniziale presentazione del convegno - affidata al Presidente CPO di Imperia Francesco Cerqueti, al Coordinatore della Consulta dei CPO liguri Luisella Dellepiane e al Presidente regionale ANCL Luigi Schenone - si sono succedute sul palco le Autorità presenti per i saluti di rito. Ha introdotto il tema in discussione il Presidente nazionale dell’Ordine dei Consulenti del lavoro, nonché Presidente del Collegio Unitario Permanente degli Ordini e dei Collegi professionali (CUP), Marina Calderone. A succedersi, le relazioni degli esperti, introdotte e moderate dal Presidente della Fondazione Studi dei Consulenti del lavoro, Rosario De Luca. Il Segretario F.A.I. Roberto Parodi, definito il concetto di lavoro transfrontaliero, ha illustrato gli ultimi dati disponibili relativi ai lavoratori fronta- lieri italiani, mostrando in particolare la crescita occupazionale nel Principato di Monaco, le nuove opportunità occupazionali e gli scenari futuri derivanti dallo sviluppo del telelavoro. Il Consigliere ed esperto della Fondazione Studi CdL Paolo Puppo, ricordando che nel diritto italiano non esiste una definizione di “lavoratore frontaliero”, ha precisato le differenze tra quest’ultimo e il lavoratore migrante o distaccato. Ha quindi discusso gli aspetti contributivi e pensionistici e il regime fiscale applicabile al lavoro oltre frontiera, presentando la normativa comunitaria e le convenzioni internazionali bilaterali vigenti - fra Italia e Francia, Svizzera, Austria, San Marino, Slovenia - e i casi del Principato di Monaco e di Città del Vaticano. Roberto Lacchin, Vicepresidente F.A.I., dopo una breve cronistoria del bonus fiscale, ha messo a confronto le aliquote fiscali tra Italia e Francia e ha presentato un nuovo sistema di calcolo proposto dalla sua associazione in sostituzione del bonus. È stato poi analizzato il trattamento pensionistico, con accenno al Garante del Contribuente, e la tutela sanitaria vigenti nel Principato di Monaco. GENTE IN MOVIMENTO 13 PROFESSIONI IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Mediazione civile, quale futuro? Resistenze psicologiche delle parti. Uno strumento poco valorizzato da migliorare. a cura di Luigi Rea L a mediazione in materia civile e commerciale è stata reintrodotta dal cd. “Decreto del Fare”) e resterà obbligatoria per un periodo sperimentale di quattro anni, nel corso dei quali il Ministero dovrà eseguire un monitoraggio sugli esiti registrati. Sebbene i dati sui primi 9 mesi del 2014 segnalano un calo delle cause in materie soggette a mediazione obbligatoria, rispetto al periodo in cui essa non era condizione di procedibilità, permangono una serie di fattori critici che rendono ad oggi lo strumento poco valorizzato e sicuramente migliorabile (opinione dello scrivente). Fra tali fattori, di sicuro, è da segnalare la forte resistenza delle parti a dare il consenso ad esperire effettivamente il procedimento, ossia a proseguire oltre l’incontro iniziale informativo. Se ciò accade, circa il 50% dei procedimenti si chiude con un accordo. Ma perché tante resistenze? I motivi sono molteplici, si possono individuare sicuramente ragioni prettamente di natura economica, in quanto l’esperimento del procedimento dà luogo al pagamento delle indennità di mediazione e motivazioni prettamente 14 GENTE IN MOVIMENTO psicologiche e culturali. Su quest’ultime è il caso di spendere qualche parola di commento. Su quali logiche si basa un percorso di mediazione? Un percorso di mediazione si basa su una logica procedurale di compromesso e su una dinamica psicologia di fiducia relazionale. Esso, infatti, mira alla composizione della lite attraverso una proposta che possa “mettere d’accordo” le parti, le quali si andranno ad incontrare su un territorio che non è di nessuno, ossia su una zona di confine che, inevitabilmente, implica il ridimensionamento delle pretese iniziali. Abbracciare tale logica è difficoltoso per l’essere umano in genere, in quanto permeato da una sorta di difficoltà relazionale di base e ancor più difficoltoso per l’uomo nel “conflitto” in quanto abituato alla “distruzione totale” della controparte e a totalizzare in positivo la chiusura dello stesso. Nei confronti delle relazioni sociali l’individuo vive una forte attrazione e, allo stesso tempo, una repulsione, una sorta di ambivalenza affettiva. Siamo spinti alla ricerca della relazione, ma contemporaneamente essa ci spaventa, ci incute il timore di vedere tradita la nostra fiducia di base. L’altro da sé rappresenta, in casi estremi, un pericolo, qualcosa di minaccioso che potrebbe non accogliere le nostre richieste di supporto e di legame. Il rischio di chiudersi in una specie di isolamento è sempre dietro l’angolo. Tali dinamiche psicologiche assumono un peso rilevante anche nella mediazione, e vanno ad intrecciarsi con aspetti di natura diversa e con ulteriori elementi e personalità che si interpongono fra le parti in causa, ossia il mediatore, la presenza dei rispettivi legali, l’organismo stesso. La dinamica relazionale in mediazione è, quindi, molto complessa, e gioco forza, sulla riuscita del procedimento pesano anche influenze esterne. La figura del mediatore, in questo caso, si pone come àncora di salvezza della fiducia delle parti, sta a lui prospettare una sicurezza che è prima di tutto emotiva e poi processuale. Il mediatore, quindi, in termini psicologici va ad assumere il ruolo di “contenitore” delle ansie legate alla relazione che le parti sperimentano nel procedimento, e solo successivamente aver ottemperato tale funzione, eserciterà il ruolo di negoziatore delle posizioni. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA PROFESSIONI Una questione di etica P arlare di etica in un mondo come quello in cui viviamo oggi potrebbe far sorridere chi, guardandosi intorno, non può non notare come questo termine sembri riferirsi sempre di più ad un lontano passato. Eppure l’etica dovrebbe essere un prerequisito ineludibile, una base indispensabile, un principio irrinunciabile per qualunque attività umana, proprio perché dovrebbe trattarsi di un qualcosa di non normato e forse di nemmeno normabile, ma connaturato con la più auspicabile delle nature umane. Il primario che acquista valvole cardiache scadenti e che ritrova successivamente pazienti in gravi condizioni o addirittura morti dopo l’intervento, non desta riprovazione per il fatto di aver percepito denaro per fare scelte NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 sbagliate, quanto per il fatto stesso di averle fatte. Il politico che percepisce tangenti per pilotare un appalto non è da condannare per aver violato una o più leggi dello Stato, ma perché ha commesso un’azione che nella sua posizione non doveva essere commessa, perché l’etica avrebbe dovuto impedirglielo. Anche a livello d’impresa alimentare quello dell’etica è un argomento di cui si sente un gran bisogno e ciò si evince chiaramente da molti eventi, come per esempio dal fatto che tutti i maggiori standard certificabili internazionali impongono al candidato la redazione di un codice etico, cioè di una dichiarazione d’intenti in cui la direzione dell’impresa fissa i paletti di comportamento, a cui ufficialmente dichiara che si atterrà per il futuro. Etica, onestà e trasparenza si intravedo- L’etica professionale e lavorativa non può essere insegnata e regolamentata, o c’è o non c’è. a cura di Ferruccio Marello GENTE IN MOVIMENTO 15 PROFESSIONI no anche nelle sezioni dei codici etici più diffusi in settori nevralgici, come la sicurezza sul lavoro o la prevenzione dei reati ambientali, dove il rispetto per tutto ciò che circonda l’azienda travalica nettamente gli aspetti meramente economici, sia che si parli di acqua, di aria, di ambiente o di persone che in esso vivono e lavorano. Un mondo produttivo come il nostro, in cui si valuta comunemente la performance aziendale in termini di produttività netta o di risparmio nei costi o di aumento della penetrazione di mercato e nulla più, forse è arrivato a fine corsa, non tanto per colpa della fatidica crisi, quanto per le conseguenze che da essa direttamente derivano. Controlli pubblici discontinui e disomogenei, insieme con normative talvolta incongruenti e contraddittorie spesso creano le condizioni ed il substrato giusto, per la nascita e la crescita di comportamenti al limite del legale o anche dichiaratamente inaccettabili, soprattutto nei settori dove maggiore è la domanda di etica. È infatti chiaro, al di là di ogni ragionevole dubbio, che comunque siano scritte le leggi e chiunque sia il controllore preposto a verificarne l’attuazione, l’etica professionale e lavorativa non può essere normata, insegnata o regolamentata, perché o c’è o non c’è. Se da un lato questa considerazione potrebbe rallegrare, perché in fondo permetterebbe di raggiungere risultati apprezzabili in modo più facile, dall’altro però inquieta, data la diffusa tendenza tipicamente italiota a non fare nulla, se una specifica legge non lo 16 GENTE IN MOVIMENTO IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA impone. La funzione copia-incolla presente in tutti gli elaboratori di testo per computer ha fornito un’arma terribile a tutti i creatori di vuota ed inutile carta fine a sé stessa ed ha consentito la clonazione di codici etici facilmente reperibili su Internet, svuotando un’attività assolutamente di primaria importanza di ogni significato sociale ed applicativo pratico. Peccato, perché se è vero che il mondo viaggia così, è però del resto vero che la storia degli ultimi 5 o 6 anni ha dimostrato che questa strada non è quella giusta e che la direzione deve essere cambiata. Occorre riportare l’impresa in una dimensione sociale che ha purtroppo in larga misura perduto, fatta di presenza sul territorio, d’interazione con le persone, di sostegno all’economia spicciola della gente comune, di motore importantissimo di un più generale benessere collettivo e diffuso, di restituzione al proprio habitat di una parte degli introiti da esso ottenuti. Come possono entrare i professionisti della salute e cioè medici, veterinari, tecnologi alimentari, biologi, chimici, avvocati, ecc. in questi bei discorsi? Entrano pesantemente in tutte le filiere alimentari in cui sono presenti, negli allevamenti che seguono direttamente, nelle istituzioni pubbliche in cui sono inseriti, talvolta con incarichi di primo piano, perché l’etica delle imprese non parte dalle imprese stesse, che sono entità inanimate di per sé, ma dalle persone che decidono al loro interno e le trasformano in soggetti economici di successo. Per questo motivo, l’impegno etico delle aziende alimentari nei confronti dei clienti può essere importantissimo ed estremamente pratico, da capire e da applicare, per il semplice motivo che, indipendentemente dalla considerazione che possa piacere o meno, l’aria che tira è questa. La cura ed il benessere degli animali, l’impiego responsabile dei farmaci, le valutazioni di impatto ambientale, la correttezza contrattuale ed il comportamento verso i dipendenti e collaboratori, il rispetto per il cliente e consumatore, la tracciabilità delle merci con tutte le sue valenze fiscali, sono solo alcuni macroscopici esempi del vastissimo mondo della quotidianità operativa delle imprese, in cui l’etica dovrebbe entrare a piene mani ed in cui i consulenti dovrebbe operare attivamente. Tanto sono vasti ed importanti gli argomenti citati e tanto è difficile il lavoro da fare, talvolta ostico al punto da risultare impossibile da portare avanti, se non con una tenacia ed una volontà ferrea, perchè le leggi ineludibili del commercio impongono di distribuire dividendi agli azionisti o di incrementare gli introiti dell’imprenditore con costanza, altrimenti avanti non si va. Troppi imprenditori italiani sono abituati a ragionare in termini di verifica delle entrate e uscite e nulla più, esponendo pesantemente le loro imprese a rischi molto gravi, come peraltro la crisi ha ampiamente dimostrato, di trovarsi totalmente impreparati in caso di rovesci improvvisi o, peggio, di andare a traino del mercato, cioè facendo le cose solo dopo che le abbiano fatte tutti gli altri competitori, etica compresa. Questa mentalità retrograda ed ottusa è purtroppo diffusissima ed è contro di essa che bisogna lottare, parlando di etica, di ambiente, di tutela del lavoro, di scenari lontani, di aria che tira, di ciò che c’è da fare proprio perché nessun altro lo fa, di trasparenza a 360 gradi, di collaborazione con l’Autorità Competente, di rispetto del consumatore. Sarà un lavoro duro, ma si sa, qualcuno lo deve pur fare. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 INNOVAZIONE IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Libero, Liber, Libro: l’importanza di leggere C he cos’è un libro? Tutti sapremmo rispondere, è un oggetto che tutti abbiamo nelle nostre case. Eppure, spesso non ci rendiamo conto di quali e quanto profondi significati intrinsechi porta con sé questo oggetto tanto diffuso. Non siamo un Paese con indici di cultura di fascia media elevata, ma siamo un Paese di giovani lettori. La fascia d’età in cui si legge di più è quella adolescenziale, dove la percentuale di lettori supera appena il 50%. Dobbiamo domandarci, perché l’altra metà dei nostri giovani è lontana dal mondo della carta stampata? La causa sono le nuove tecnologie, tanto utili a migliorare e facilitare la nostra vita, e tanto accattivanti per le nuove generazioni. La tecnologia ha cambiato le abitudini delle giovani menti, offre loro stimoli che il libro, nella sua semplicità, non è in grado di offrire. I media sono interessanti, interagenti, reperibili, il libro offre “soltanto” una momentanea fuga dalla realtà. La lettura non è più l’unico mezzo per stimolare l’immaginario dei ragazzi, per scoprire nuovi mondi, per imparare, per vivere emozioni. Con questi presupposti, non dobbiamo stupirci se la “non lettura” si sta diffondendo come un’epidemia. Il Salone del Libro di Torino (ndr: vedi anche pagina 69), in questo senso, si presenta come un occasione, una vera e propria inversione di rotta. Se la vendita di libri e le statistiche di lettura in generale sono contrassegnate da un segno meno, la manifestazione si pone controcorrente, mostrando un aumento sia di pubblico che di vendite. Mi rivolgo ai giovani, in particolare a quei giovani ancora lontani dal meraNUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 viglioso mondo della lettura. Voglio dire loro che nonostante la tecnologia sia in crescita costante, non possiamo e non dobbiamo rinunciare alla ricchezza della lettura e della scrittura. Non possiamo rinunciare ai testi, ai saperi che trasmettono, ai sentimenti che suscitano, alle verità che svelano, al pensiero critico che mettono in circolo. Perché anche di questo si tratta, capire che la lettura non è un mero mezzo di evasione, ma un potente antidoto all’appiattimento delle coscienze, ossigeno per le proprie idee. Leggendo sviluppiamo un pensiero critico, idee che ci appartengono. La lettura fa nascere la cultura e lo scambio di idee. Se svilupperete idee vostre nessuno potrà dirvi cosa e come pensare, sarete liberi. Non a caso in latino la parola liber significa sia libro che libero, perché la lettura è libertà. Attraverso il sapere diffuso e condiviso della lettura potrete conquistare una libertà più avanzata e solida. La nostra vera ricchezza, anche se immateriale, sono i libri. Non lasciate che avvizziscano, coltivateli e germoglieranno i semi di un ritiro migliore. Una riflessione sulle conseguenze che le nuove tecnologie moderne hanno sulle abitudini alla lettura dei giovani d’oggi. a cura di Luigi Bobba GENTE IN MOVIMENTO 17 EUROPA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Chi si occupa di Europa Chi rappresenta il nostro Paese e interloquisce con le Istituzioni europee di Bruxelles? a cura di M. Cherchi e G. Fernandes I n questo numero, identifichiamo i soggetti che difendono gli interessi dell’Italia in Europa. A livello governativo, il principale punto di riferimento è il Dipartimento per le politiche europee. È la struttura di supporto di cui il Presidente del Consiglio dei Ministri si avvale per le attività inerenti all’attuazione delle politiche generali e settoriali dell’Unione europea. Il Dipartimento esercita una serie di attività di comunicazione ed informazione per rafforzare la conoscenza delle politiche dell’Unione europea e dei diritti fondamentali dei cittadini. Previene il contenzioso comunitario e segue le questioni riguardanti la libera circolazione delle persone, dei servizi e delle merci. A livello diplomatico, a giocare un ruolo di primo piano è la Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione europea. Questa Istituzione, che rappresenta ogni Stato membro dell’UE, viene comunemente definita l’Ambasciata dell’Italia presso l’UE (a Bruxelles ogni Paese membro ha due Ambasciate, l’Ambasciata presso il Regno del Belgio e l’Ambasciata presso l’UE). La Rappresentanza Permanente svolge un ruolo di coordinamento nei rapporti fra le Autorità italiane e le Istituzioni dell’Unione, sia nella fase di condotta dei ne- 18 GENTE IN MOVIMENTO goziati sia nella cura delle relazioni con le altre istituzioni, in particolare il Parlamento e la Commissione europea. L’obiettivo principale della Rappresentanza Permanente è quello di difendere gli interessi dell’Italia nei diversi settori. Ora, contrariamente a quanto spesso si crede, l’Europa non ci impone unilateralmente delle decisioni, ma ogni decisione è il frutto di «trattative» a cui hanno partecipato i Rappresentanti di ogni Stato membro. Ecco dunque che la Rappresentanza Permanente svolge un ruolo particolarmente rilevante in seno al COREPER, ossia il Comitato dei Rappresentanti Permanenti dei diversi Paesi membri dell’Unione. Composto dai capi o dai vice-capi delegazione degli Stati membri presso l’UE, Il COREPER è il principale organo preparatorio del Consiglio dell’Unione europea, infatti il suo compito principale è quello di preparare le discussioni ed elaborare i negoziati che anticipano le riunioni del Consiglio UE. Pur non avendo potere decisionale, il COREPER svolge così un ruolo fondamentale perchè la maggior parte dei negoziati tra gli Stati membri sulle decisioni da prendere avviene al suo interno. È in questa sede che i nostri Rappresentanti devono difendere gli interessi nazionali, e ciò in armonia con l’interesse generale dell’Unione. A livello territoriale, quasi tutte le Regioni italiane hanno il proprio ufficio di rappresentanza a Bruxelles. Tale ufficio si rapporta essenzialmente con la propria Amministrazione regionale, trattandosi dunque di strumenti di collegamento tecnico e operativo tra le strutture regionali e le Istituzioni europee. Il punto di vista offerto dagli uffici regionali di rappresentanza dovrebbe riuscire ad avvicinare le esigenze del territorio alle scelte politiche intraprese a livello comunitario. Vista la crescente importanza del contesto europeo e la necessità di individuare nuove fonti di finanziamento, la maggior parte dei comuni italiani si sta dotando di appositi uffici dedicati alle politiche comunitarie. Inoltre, ad occuparsi direttamente di Unione europea sono anche i rappresentanti di interessi particolari, associazioni di categoria, camere di commercio e sindacati. Tutte queste organizzazioni hanno propri uffici che seguono le tematiche comunitarie. Quanto sopra esposto ha come scopo quello di coinvolgere ogni cittadino nel processo della politica comunitaria ed incitarlo a conoscere il «sistema» che gli appartiene. Il nostro appello è dunque: l’Europa vi appartiene, occupatevene! NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 EUROPA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Erasmus per giovani imprenditori I ndetto bando europeo volto ad europeizzare l’imprenditoria italiana. Questo programma di scambio transfrontaliero si inserisce nel contesto del COSME (Programme for the Competitiveness of Enterprises and SMEs), dell’area Ricerca e Innovazione della Commissione europea. Il bando “Erasmus per giovani imprenditori” è un programma per la mobilità che permette ai giovani industriali italiani di trascorrere un periodo formativo e lavorativo in un altro Paese membro. Un’opportunità reale ed importante per la nuova classe imprenditoriale per arricchire le loro esperienze, conoscere una cultura manageriale dif- ferente ed imparare a fare rete, anche in previsione di collaborazioni future. Il bando è rivolto ai nuovi imprenditori, ovvero coloro che abbiano intenzione di costituire la propria impresa o che abbiano già avviato una start-up, e ad imprenditori affermati, ossia i titolari di PMI. Il totale del budget messo a disposizione è di € 6.000.000,00. La scadenza per la presentazione delle domande è il 3 giugno 2015 e l’identificativo è il COSME-04-2015. Tutte le informazioni, le specifiche e la documentazione da presentare sono consultabili sul sito ufficiale della Commissione europea all’indirizzo: https://ec.europa.eu. Aumentare il potenziale della neo imprenditoria italiana grazie ad un bando UE. a cura della redazione consulenza globale la tua azienda ha bisogno di consulenza? sei un professionista desideroso di ampliare le tue competenze? la nostra società di consulenza raggruppa professionisti di ogni settore per fornire assistenza aziendale a 360°: fiscale • legale • finanziamenti nazionali ed europei organizzazione • formazione • sicurezza sul lavoro Sede operativa: Corso Soleri 3, 12100 Cuneo Tel. 0171 412816 • Fax 0171 426964 • Email [email protected] NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 GENTE IN MOVIMENTO 19 politica IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Ferrovie dello Stato: “Un errore privatizzarle” La privatizzazione rappresenta secondo l’On. Catalano un errore storico, che graverà sulle generazioni future. a cura di Ivan Catalano 20 GENTE IN MOVIMENTO N on posso nascondere il mio disappunto per l’esito dell’incontro degli scorsi mesi sulla privatizzazione delle Ferrovie dello Stato. Durante tale incontro, promosso dal Ministro Padoan e dall’allora Ministro dei Trasporti Lupi, con la partecipazione dei vertici di Ferrovie dello Stato, si sono predisposte le misure necessarie alla parziale privatizzazione del Gruppo. Tale privatizzazione, seppur parziale e senza preventivo scorporo della rete infrastrutturale, rappresenta un errore storico, destinato a gravare sul futuro delle giovani generazioni. I Ministri, i politici e gli amministratori che stanno promuovendo tale perverso disegno - giustificato per mere esigenze di cassa - saranno chiamati per decenni a venire ad assumersene la piena responsabilità politica. Definirlo “errore” è già un eufemismo. Si poteva parlare al più di errore quando la medesima operazione di vendita senza scorporo è stata posta in essere rispetto a Telecom, anche allora giustificandola per esigenze a breve termine di fare cassa. Le nefaste conseguenze le paghiamo ancora oggi. Esse sono notorie conosciute da coloro che si apprestano ad applicare la stessa ricetta. Non vi è quindi alcun errore, ma una piena e colpevole volontà. La rete ferroviaria è un monopolio naturale, rispetto al quale non può esistere vera concorrenza. È chiaro a chiunque che non vi è alcun vantaggio nell’avere due linee parallele tra loro in competizione. La concorrenza si può invece creare tra i diversi operatori di trasporto ferroviario, facendoli competere ad armi pari nell’uso di una rete che è e resta unica. Sono noti i limiti e le possibili inefficienze dei monopoli pubblici. Su un punto pare invece esservi un generale consenso: un monopolio pubblico è comunque preferibile ad uno privato. Inoltre, la gestione della rete porta con sè un patrimonio di dati che non devono essere in mano di soggetti privati, bensì pubblici. La gestione di tali dati in modo aperto, OpenDATA, fornirà nei prossimi anni opportunità di sviluppo e di risparmio. Sono favorevole ad una ragionata liberalizzazione dei servizi ferroviari. A tal fine, può essere sensato privatizzare parzialmente, tramite progressivo unbundling, le Ferrovie dello Stato, ma tale privatizzazione deve riguardare i servizi di trasporto, a cominciare dal trasporto merci. Il gestore della rete ferroviaria deve invece rimanere indipendente, terzo e imparziale: RFI deve pertanto rimanere in mano pubblica al 100%. Mi opporrò con decisione a privatizzazioni illiberali, funzionali alla costituzione di monolitici blocchi di potere privato (o pubblico-privato), tali da ostacolare la concorrenza ed ingessare il mercato italiano per decenni, in contraddizione con qualsiasi teoria economica moderna e con i principi fondamentali dell’integrazione economica europea. Non sarò complice di un’operazione economica inequivocabilmente diretta contro il mercato, contro l’interesse nazionale e contro il popolo. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 POLITICA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Salvini: “Italiani, abbiate coraggio e buon senso” D a qualche giorno è stata nuovamente depositata in tutti i Comuni d’Italia la proposta di referendum, promossa dalla Lega Nord, per abrogare la Legge Merlin e regolarizzare la prostituzione in Italia. Inutile dire come l’emersione di un fenomeno così grave rappresenti una conquista di civiltà, perchè toglie dal degrado e dallo sfruttamento migliaia di persone che fingiamo di non vedere agli angoli delle nostre strade. Peraltro, regolarizzare vuol dire anche recuperare risorse fiscali da investire per far ripartire l’economia e dare quei servizi che concretamente NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 fanno la differenza nella vita reale delle persone. Uno su tutti, la creazione di asili nido gratuiti sul modello francese. Per questo, al di là delle appartenenze politiche, mettere la propria firma per questo referendum è più che mai importante. Tutte le informazioni a riguardo si possono trovare sul sito www. vieniafirmare.org, oppure è possibile contattare il “numero amico” 02.66234234. Nella speranza che il coraggio e il buon senso degli italiani, di destra e di sinistra, da Nord a Sud, riesca là dove l’ipocrisia delle nostre classi politiche ha sempre fallito. Abrogare la Legge Merlin significa anche recuperare risorse fiscali per far ripartire l’economia. a cura di Matteo Salvini GENTE IN MOVIMENTO 21 POLITICA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Ricetta anti-crisi: investire e mutui facilitati On. Vignali: puntare alla sola stabilità senza crescita è un’illusione. Occorre investire e facilitare l’accesso ai mutui. a cura di Raffaello Vignali I l quadro internazionale, dal punto di vista dell’economia, è estremamente favorevole: il cambio euro-dollaro, il prezzo del petrolio basso e politiche europee che stimolano la crescita come il quantitative easing e il Piano Juncker. Pertanto non dobbiamo perdere questa occasione per uscire definitivamente dalla crisi. Il nostro obiettivo deve essere la crescita, come creazione di ricchezza per poi essere in grado di redistribuirla. Politiche esclusivamente redistributive, in questo momento, adesso sarebbero quantomeno inefficaci. Analogamente puntare alla sola stabilità sarebbe controproducente. La stabilità senza crescita è un’illusione: è come pensare di stare in bicicletta in equilibrio stando fermi. 22 GENTE IN MOVIMENTO È impossibile: inevitabilmente si cade. È prima di tutto necessario favorire gli investimenti: trainano la crescita e l’occupazione. Bisogna puntare sul Sud con un provvedimento come una super-DIT che elimini la tassazione degli utili reinvestiti senza imporre dove reinvestirli. Bisognerebbe, poi, rivedere i criteri della tassazione locale. Il criterio del metro quadro penalizza il manifatturiero, l’artigianato, i servizi soprattutto quelli legati al turismo. Sarebbe molto più equo utilizzare il criterio del lavoro aggiunto. Per far crescere il PIL è necessario intervenire, poi, sul mercato immobiliare: su quello privato, non soltanto sugli investimenti pubblici nelle opere pubbliche. La filiera immobiliare è la filiera più lunga di questo Paese ed è anche quella più reattiva. Un altro fronte di intervento sarebbe mettere le banche in condizione di erogare più facilmente mutui, anche trovando altre forme, ad esempio estendendo il leasing alle persone fisiche ma a fisco di mutuo. Infine, bisogna fare una riflessione sulle nuove norme in gestazione riguardo al sistema bancario, la cosiddetta Basilea 4. Esse potrebbero annullare definitivamente tutti gli sforzi fatti dalla BCE, poiché chiederebbero alle banche una nuova capitalizzazione e questo limiterebbe, in modo pesantissimo, il credito soprattutto alle PMI, che sono quelle che ne hanno più bisogno in tutta Europa. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 POLITICA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Di Maio: “Italicum come il Porcellum” Riforma elettorale e scandalo Expo. Intervista al Vicepresidente della Camera On. Luigi Di Maio. a cura della redazione Addio “Porcellum”, benvenuto Italicum. Un pregio e un difetto della riforma che dovrebbe rivoluzionare il meccanismo elettivo in Italia. Non vedo pregi in questa nuova legge elettorale, ma solo difetti. Preferisco rispondere dicendo che questa legge assomiglia troppo al Porcellum, è stata imposta dal Governo al Parlamento con una procedura vergognosa ed è talmente antidemocratica da consegnare ad una minoranza la maggioranza assoluta dei parlamentari. Se, come credo, ci consentirà di vincere le elezioni, quando andremo al Governo sarà tra le prime leggi vergogna che cancelleremo per approvare una nuova legge elettorale che garantisca una rappresentanza democratica ed effettiva. Infine, dobbiamo considerare la vergogna rappresentata da un Parlamento eletto con una legge dichiarata incostituzionale che riforma la legge elettorale e la Costituzione. L’Italia sarà un palcoscenico mondiale per i prossimi sei mesi grazie ad NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 Expo 2015, ma è già stato oscurato da ombre che ne macchiano il suo nome. Come evitare che proseguano i classici “scandali all’italiana”? L’Italia purtroppo non è un Paese in grado di organizzare grandi eventi, come nel caso dell’Expo. In mezzo a queste colate di cemento fiorisce un sistema corruttivo che moltiplica esponenzialmente le spese e il tutto si risolve in un festival della corruzione con sperpero di miliardi di euro di soldi pubblici, ovvero dei contribuenti. In queste occasioni si crea una mangiatoia per politici corrotti e organizzazioni criminali. Inoltre, avete notato che gli sponsor dell’Expo 2015, il cui motto è “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”, sono Mc Donald’s e la Nestlè? Se non fosse vero, ci sarebbe da ridere: le multinazionali degli OGM e del cibo spazzatura come sponsor del buon cibo! Il Movimento 5 Stelle è attivo su più fronti. La battaglia che le sta più a cuore in questo periodo? Di battaglie ne abbiamo fatte tante, a partire dal taglio dei nostri stipendi con il quale faremo, entro fine mese, partire il meccanismo del microcredito (ndr: approfondimento a pagina 7) fino alla lotta agli sprechi nelle istituzioni dove siamo riusciti ad entrare. Tuttavia, direi che la battaglia che più mi sta a cuore è quella legata al reddito di cittadinanza. Noi del MoVimento 5 Stelle riteniamo che si tratti di uno strumento per liberare dalla catena della povertà milioni di cittadini italiani, moltissimi dei quali sono bambini. Siamo anche profondamente convinti che dando a tutti i cittadini un reddito minimo riusciremo a rompere il meccanismo di alcuni fenomeni corruttivi come, per esempio, quello del voto di scambio, ancora largamente diffuso in molte regioni italiane. Infine, mi lasci dire che un’importantissima battaglia dei prossimi mesi sarà quella della difesa della Costituzione: cercheremo di sabotare la riforma in ogni modo in via parlamentare, ma se non dovessimo riuscirci il referendum consultivo sarà una lotta senza quartiere in difesa della Carta scritta dai nostri Padri costituenti. GENTE IN MOVIMENTO 23 POLITICA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Renzi: “L’Italia ha un grande futuro” Ad Aosta arriva il Presidente del Consiglio Renzi, il quale esorta gli italiani a cooperare per uscire dalla crisi. a cura di Roberto Gianusso 24 GENTE IN MOVIMENTO S i è svolto oggi, venerdì 8 maggio, ad Aosta il comizio di chiusura di Fulvio Centoz. A sostenere il segretario regionale del Pd, il Premier Matteo Renzi. Un incontro che ha rischiato di essere annullato. L’aereo che trasportava il Presidente del Consiglio non è potuto atterrare al Corrado Gex a causa di un violento temporale. Atterrato a Torino, il Premier è giunto ad Aosta intorno alle 17.30, tra imponenti misure di sicurezza. Di fronte a una sala gremitissima del Teatro Giacosa, Fulvio Centoz ha tenuto un breve discorso di presentazione, in cui ha ricordato l’importanza della difesa dell’autonomia regionale e l’impegno profuso dal Pd nelle riforme, importanti tanto a Roma quanto in Valle d’Aosta. Matteo Renzi si scusa subito per il ritardo: “Mi dispiace soprattutto perché vedo tanti bambini, costretti a sorbirsi un incontro di campagna elettorale”. “Queste - continua il Presidente del Consiglio - sono le ultime ore decisive. Tirate fuori il telefonino, scaricate i nomi, andate a trovare la vecchia zia, magari prima chiedetele come sta. E fate votare Fulvio Centoz”. Un discorso che trascina il teatro Giacosa tra applausi e risate, Renzi spiega che “la politica non è una schifezza, non è riservata agli addetti ai lavori e a quei soliti che occupano le poltrone senza davvero cambiare le cose. La politica è una cosa bella, è un impegno che anima il cuore e l’animo delle persone”. Il Premier affronta le grandi questioni attuali, dicendo “basta alle polemiche sull’immigrazione. Per risolvere il problema bisogna avere il coraggio di fare un grande investimento sull’Africa come motore di sviluppo del futuro, rispettando il principio di solidarietà a tutti i livelli”. Sul tema dell’autonomia, Renzi afferma “Tra qualche minuto firmerò un accordo importante che riconosce alla Valle d’Aosta lo spazio del Patto di Stabilità. Questo impegno doveva essere preso tempo fa ed io lo sostengo da tanto. Credo che autonomia voglia dire responsabilità. Questo significa che noi abbiamo bisogno della Valle d’Aosta e di Aosta come queste hanno bisogno di un Paese che funzioni”. Conclusione ad effetto: “Cambiamento e innovazione porteranno l’Italia fuori dalla crisi”. Ma per il Presidente del Consiglio nonchè Segretario generale del Pd non bastano: “Questa operazione dobbiamo farla tutti insieme. Facciamo in modo che ‘insieme si può’ non sia solo uno slogan. Mi metto in gioco anche io, perché voglio bene ad Aosta e voglio bene all’Italia!” Dopo il comizio, un incontro istituzionale a Palazzo regionale con il Presidente Rollandin e la giunta, dove è stata firmata l’intesa sul patto di stabilità. “Lo spazio di patto che questo documento apre - afferma Renzi - era già stato condiviso in passato, senza concretizzarsi. Questo è semplicemente il mantenimento di un impegno”. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA ECONOMIA E LAVORO L’Inail finanzia la sicurezza sul lavoro Anche quest’anno l’Inail finanzia le aziende che investono per migliorare la sicurezza dei lavoratori in azienda. a cura di Bruno Bravi N on solo obblighi a cui attenersi, ma anche azioni in cui lo Stato, in questo caso attraverso l’Inail, investe in prima persona. È questo il senso che va dato al “Bando Isi 2015”: un diverso modo di interpretare e vivere la prevenzione sui luoghi di lavoro da parte delle imprese. L’Inail mette a disposizione delle aziende, anche individuali, iscritte alla Camera di Commercio oltre 267 milioni a fondo perduto, destinati a finanziare progetti di investimento tesi a migliorare le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori o per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale che abbiano il medesimo scopo. Come detto, il contributo è a fondo perduto (quindi non dovrà essere restituito) e verrà riconosciuto per coprire fino al 65% dei costi, al netto dell’Iva, sostenuti dall’impresa per realizzare i relativi progetti. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 L’entità del contributo concesso è compresa tra un minimo di 5mila ed un massimo di 130mila euro, ed il finanziamento sarà cumulabile con eventuali benefici derivanti da interventi pubblici di garanzia sul credito (quali, ad esempio, quelli gestiti dal Fondo di Garanzia delle Pmi e da Ismea). La “dote” complessiva sopra descritta sarà ripartita in budget regionali, i quali saranno assegnati fino ad esaurimento secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande inoltrate attraverso il portale telematico dell’Inail. Logicamente, i fondi potranno essere erogati solo dopo l’espletamento di una verifica tecnico-amministrativa, nonché la realizzazione del progetto da parte dell’azienda richiedente. Tuttavia, per i progetti per i quali è previsto un contributo superiore a 30mila euro sarà possibile chiedere un’anticipazione non superiore al 50% dell’importo, la cui erogazione verrà concessa previo rilascio di garanzia fideiussoria a favore dell’Istituto al fine di garantirne la restituzione nel caso in cui, a consuntivo, il progetto non risultasse finanziabile. Le domande di accesso al contributo si possono inviare telematicamente nel periodo intercorrente tra il 3 marzo ed il 7 maggio 2015. In questo periodo le aziende interessate devono provvedere all’inserimento dei propri dati nel format telematico appositamente predisposto, dalla cui analisi l’Inail verificherà l’esistenza dei requisiti ed il raggiungimento del punteggio minimo ammissibile. In un secondo momento, le aziende “promosse” alla seconda fase verranno dotate di un apposito codice identificativo che permetterà loro di inviare la vera e propria domanda di ammissione al contributo nelle date ed orari, che verranno pubblicati sul sito Inail non prima del prossimo 3 giugno. GENTE IN MOVIMENTO 25 ECONOMIA E LAVORO IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Investire sui giovani 5x1000 ad AURIS per dare una mano concreta ai giovani laureandi e laureati disoccupati. a cura della redazione 26 GENTE IN MOVIMENTO I l futuro del patrimonio intellettuale è in mano ai giovani, i quali, armati di aspettative e sogni da realizzare, si scontrano con un presente lavorativo a dir poco tragico. Un’occasione importante per dare una mano concreta ai giovani laureandi e laureati disoccupati la offre AURIS Onlus, l’Associazione Università Ricerca Innovazione Società. Donando il 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche ad AURIS Onlus, l’associazione destinerà tutti gli importi ricevuti alla corresponsione di borse di studio a giovani laureati disoccupati, scelti attraverso bandi pubblici disponibili sul sito web dell’associazione. Obiettivo è far crescere e valorizzare le competenze e i talenti dei giovani, impegnandoli in progetti ed attività qualificate dall’associazione. Un’opportunità importante, soprattutto in questo momento difficile per l’economia del Paese dove le prospettive di occupazione sono ai minimi storici. Un vero paradosso se si pensa che, ora più che mai, servirebbe investire nello sviluppo della conoscenza, dell’innovazione e della qualità. Ma chi è AURIS? Si tratta di un’associazione di utilità sociale, senza fini di lucro, fondata da docenti provenienti dalle Università del Lazio e da ricercatori di enti e strutture pubblici e privati. L’associazione sviluppa il suo impegno sui temi dell’università, della ricerca e dell’innovazione, con particolare attenzione al ruolo strategico della conoscenza per lo sviluppo sostenibile e il progresso della società. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA PREVIDENZA Nasce la Naspi Dal 1° maggio per chi perde il lavoro c’è la nuova assicurazione sociale per l’impiego. a cura di Giovanni Firera L a NASPI è quella misura innovativa varata dal Governo Renzi (decreto legislativo approvato in via definitiva lo scorso 20 febbraio), che sta a indicare l’Assicurazione Sociale per l’Impiego. Sostituirà la vecchia Aspi e MiniAspi, in vigore fino al 30 aprile. È una nuova prestazione indirizzata ai lavoratori dipendenti, ad esclusione di quelli a tempo indeterminato della Pubblica Amministrazione e degli operai agricoli a tempo determinato e indeterminato, per i quali si applica una diversa normativa per il sostegno alla perdita di lavoro involontario. Requisito essenziale per avere diritto alla NASPI è lo stato di disoccupazione (articolo 1, comma 2, lettera c, Dlgs 181/00), per la perdita di lavoro involontario dal 1° maggio in poi, ma anche poter far valere almeno 13 settimane di contribuzione nei precedenti 4 anni dall’inizio della disoccupazione ed avere almeno 30 giornate di lavoro effettivo, indipendentemente dal minimale contributivo. La nuova indennità sta nel solco delle tutele tracciate dalla vecchia Aspi (legge 92/2012). È prevista l’applicazione della NASPI anche in caso di dimissioni per giusta causa, oltre che nelle ipotesi di risoluzione consensuale sottoscritta presso la Dtl (direzione territoriale del lavoro), in linea con le indicazioni introdotte dalla riforma Fornero circa il tentativo NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 obbligatorio di conciliazione. Elemento importante della Naspi è che l’erogazione della prestazione è subordinata alla regolare partecipazione alle politiche attive proposte dai Centri per l’Impiego. Per l’Aspi si ricorda, invece, che è richiesta la presenza di contribuzione (Ds/Aspi) nella misura di almeno un contributo nel biennio precedente il primo giorno di disoccupazione e almeno un anno nel biennio antecedente nel periodo di disoccupazione. La NASPI non segue le logiche dell’età del lavoratore che caratterizzano le misure in Aspi. Essa è concessa mensilmente per un numero di settimane pari alla metà di quelle oggetto di contribuzione, considerati gli ultimi 4 anni. Quindi, la durata sarà al massimo di 24 mesi. Dal 1° gennaio 2017, la prestazione si ridurrà fino ad un massimo di 78 settimane di fruizione. I lavoratori che hanno diritto di poter accedere ai benefici della NASPI devono richiederla telematicamente all’INPS entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. La nuova prestazione decorre dal giorno successivo a quello di trasmissione all’Inps della domanda e l’indennità decorrerà dall’ottavo giorno successivo a quello della cessazione dell’attività lavorativa. Il termine di presentazione all’Inps entro i 68 gg della domanda è condizione tassativa, pena la decadenza della prestazione stessa. Elemento importante della corresponsione della NASPI è che l’indennità mensile prevista può essere richiesta, in via anticipata e per tutto l’importo spettante, in caso di avvio di lavoro di impresa o autonomo, oltre che di partecipazione a quota di capitale sociale all’interno di una Cooperativa in cui la prestazione lavorativa del socio ha la caratteristica di rapporto mutualistico. In merito alla compatibilità e la cumulabilità della Naspi circa gli eventuali casi di svolgimento di altra attività lavorativa (autonoma o subordinata), si può evidenziare che il lavoratore che usufruisce della prestazione Naspi, può occuparsi di un rapporto di lavoro subordinato con una durata massima di sei mesi, senza il pericolo che decada l’indennità prevista. Ovviamente, in questo caso la prestazione Naspi è sospesa d’ufficio per tutta la durata del rapporto di lavoro. Nel caso in cui dall’occupazione superiore a sei mesi il lavoratore ricavi un reddito annuale maggiore di quello minimo (8 mila euro), senza imposizione fiscale, è prevista la decadenza del beneficio. A chi si trova in condizioni di bisogno (misurato con Isee) ed è privo di occupazione, una volta terminata la Naspi può essere erogato l’Assegno ASDI, assegno di disoccupazione, per un massimo di 6 mesi. È riservato a lavoratori con figli minori e “vicini” alla data di pensionamento. È pari al 75% dell’ultima Naspi. GENTE IN MOVIMENTO 27 COSTUME E SOCIETÀ IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Abusi in famiglia, atto tristemente attuale Il 19% delle vittime di violenze non ha sporto denuncia: un fatto in costante evoluzione, ma che si può contrastare. a cura di Maurizio Riverditi 28 GENTE IN MOVIMENTO L a famiglia, il “luogo” più noto a ciascun individuo, è da sempre esposto alle più tristi e cupe manifestazioni di sopruso e violenza, caratterizzate da un’elevata “cifra oscura”, sovente taciute non solo ai riflettori della cronaca, ma anche alla magistratura penale. Le tabelle ISTAT, ferme al 2006, riferiscono infatti che il 19% delle donne intervistate che ha subito violenze dal partner non hanno denunciato nulla. Le ragioni sono molteplici: dalla difficoltà di “accettare” di essere vittima di una persona “cara”, alle resistenze poste dalla famiglia (intesa come insieme di vincoli interpersonali che fungono da barriera/ostacolo alla denuncia), dalla paura di innalzare il livello di conflitto, al senso di vergogna e solitudine. Non ultimo il timore del costo che si deve sopportare per ottenere giustizia. Le cronache recenti, del resto, confermano che si tratta, purtroppo, di un fenomeno di estrema attualità, e del tutto singolare per le intrinseche particolarità che lo caratterizzano. A tal riguardo basti pensare che, nonostante il carattere evocativo ed originario del concetto di famiglia, l’ordinamento (soprattutto quello penale) non ne fornisce alcuna definizione. La nostra Costituzione fa indubbio riferimento alla famiglia “fondata sul matrimonio” (art. 29), ma questa rapNUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA presenta solo una delle molte realtà e concezioni di famiglia che la nostra società conosce. E proprio perché si tratta di una nozione “parziale” è necessariamente limitante (indipendentemente dalle convinzioni politico-religiose di ciascuno), soprattutto se collocata in una dimensione di “tutela” dei soggetti deboli che, nell’ambito della propria personale esperienza di famiglia, subiscono violenze. Un così evidente (e pericoloso) vuoto normativo è stato colmato dall’attività interpretativa e di aggiornamento della magistratura penale, che, a varie riprese (non sempre seguendo un percorso omogeneo e coerente), è giunta a focalizzare l’attenzione sul concetto di stabile convivenza che lega due o più persone unite da un rapporto fondato sull’affidamento e sulla solidarietà reciproca. Si tratta, a mio vedere, di un approdo interpretativo importante, che giunge al cuore del problema delle violenze intrafamiliari, incentrando l’attenzione sul dato che più di altri le rende particolarmente insidiose e terribilmente frustranti: si tratta di violenze che colpiscono quell’ambito di vita tanto più sicuro e protetto quanto più dovrebbe fondarsi sulla fiducia e sulla solidarietà di chi ne fa parte. Ed è proprio partendo da queste considerazioni che si coglie la particolare vulnerabilità della vittima, sovente incapace di ribellarsi nei confronti di chi ha tradito questi legami così profondi e fondamentali, trasformandosi in persona violenta e pericolosa. Anche la stessa nozione di violenza è stata interessata da un importante “adeguamento” alla realtà contemporanea, che l’ha resa maggiormente coerente con le finalità di tutela affidate, in quest’ambito, al diritto penale. A tal riguardo, è particolarmente utile evidenziare come la nozione di violenza che, a tal fine, è stata elaborata è ben più ampia di quella che si risolve sul piano “meramente” fisico, ricomprendendo anche le manifestazioni disprezzo e di offesa alla dignità dell’individuo, che si risolvono in vere e proprie sofferenze morali. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 In quest’ottica, le sentenze di condanna sono giunte a prendere in considerazione anche quei fatti lesivi del dell’integrità psichica della vittima, che, pur non costituendo reato se considerati singolarmente, a motivo della loro reiterazione sono tali da rendere abitualmente dolorosa la relazione familiare. Ad esempio, sono stati ricondotti a questa nozione “ampia” di violenza anche le ipotesi di “annientamento” della personalità, perpetrata in modo sistematico, come nel caso del costante utilizzo di espressioni infamanti ed umilianti, oppure nel caso in cui si faccia pesare alla vittima di non percepire un reddito autonomo, così da instaurare un regime di vita logorante, volto al continuo discredito del soggetto debole. Si tratta, indubbiamente, di un ulteriore passo in avanti e di modernizzazione nell’applicazione di ipotesi di reato che, per l’epoca storica in cui vennero concepite, potrebbero altrimenti risultare desuete o, comunque, difficilmente adattabili alla società contemporanea. Il diritto vivente ha in tal modo compiuto un salto di qualità nel contrasto di un fenomeno che, ciononostante, non potrà essere sradicato né dagli interventi riformatori del legislatore (sovente animato più da intenti mediatici che non da un’effettiva convinzione nella possibilità d’incidere sulla realtà che si accinge a disciplinare), né dalle sentenze, pur pregevoli, che hanno offerto tutela a chi ne è rimasto vittima. Pur con la sicura consapevolezza che un così importante obbiettivo deve COSTUME E SOCIETÀ essere anzitutto perseguito sul terreno culturale e di rispetto per il prossimo, oltre che della formazione e dello sviluppo di un imprescindibile senso civico, l’evoluzione interpretativa che ha interessato questa materia può essere estremamente utile per consentire al diritto penale di svolgere un ruolo credile (pur se non centrale) di supporto alla prevenzione della violenza domestica. Al riguardo, infatti, pur se può convenirsi sul fatto che chi realizza simili reati ben difficilmente si lascia orientare nei propri comportamenti da indicazioni razionali, legate al rischio di incorrere nelle maglie della giustizia, la prevenzione che può ambire a svolgere il diritto penale è piuttosto affidata alla fiducia che la vittima può riporre in un sistema giudiziario capace di comprendere le ragioni di tutela dalla stessa rappresentate. In tal modo, pertanto, si può aspirare a ridurre la “cifra oscura” cui prima ho fatto cenno e, contestualmente e per le stesse ragioni, ad offrire alla vittima stessa la possibilità di pensare ad un cambiamento rispetto ad una realtà che, altrimenti, potrebbe presentarsi ai suoi occhi senza ragionevoli alternative. Ma quest’obbiettivo richiede uno sforzo ed un coinvolgimento di tutti gli attori che s’interfacciano con le vittime, a cominciare, certo, dagli operatori della giustizia, ma anche di chiunque che, per professione (penso anzitutto agli psicologi) o per caso (il confidente) vengono a trovarsi nelle concrete possibilità di suggerire la strada della denuncia, piuttosto che della tacita rassegnazione. GENTE IN MOVIMENTO 29 COSTUME E SOCIETÀ IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA ŠCEC, solidarietà che cammina Un nuovo modo di fare economia e trattenere la ricchezza sul territorio: il denaro assume un nuovo valore grazie ai buoni locali ŠCEC. a cura di Gaetano La Legname 30 GENTE IN MOVIMENTO P arlare di Arcipelago ŠCEC è come fare un salto nel futuro, è come intravedere quello che potrebbe essere l’economia e i rapporti fra le persone non più basati sul profitto e sulla sopraffazione degli uni sugli altri, una sbirciatina in un potenziale liberato dalla paura del futuro e dalla scarsità basato sulla collaborazione e la gioia di riscoprirsi comunità nell’aiuto reciproco. Lo ŠCEC è la comunità che si organizza dal basso per riparare i danni della disgregazione economica e sociale operata da una economia che ha riconosciuto come solo fine il profitto, a danno di tutto il resto. Un buonissimo sapore antico condi- to da aromi moderni ancora tutti da riscoprire. Un modo intelligente per trattenere la ricchezza sul territorio e farla circolare fra i suoi componenti, aiutando la resilienza ai grandi cambiamenti in atto nelle nostre vite. Lo ŠCEC è l’acronimo di Solidarietà ChE Cammina ed è il nome che abbiamo dato ai buoni che utilizziamo insieme alla valuta ufficiale (l’Euro) e che rappresentano quella diminuzione di prezzo che si riconosce ai vecchi amici. Nel circuito possono entrare solo soggetti che aiutano il processo di ricostruzione della comunità e quindi sono naturalmente escluse le multinazionali, i franchising e la GDO. L’azienda che offre un bene o il NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA professionista che propone un servizio entra in Arcipelago ŠCEC decidendo liberamente quale percentuale di “buoni” accettare, ovviamente più alta è l’accettazione più si è solidali con la comunità, che per questo la premierà privilegiandola rispetto agli altri nelle sue scelte di acquisto. Un esempio chiarificatore: ho bisogno di comprare del pane, di un falegname per riparare l’armadio, di andare dal dentista o di un parere dall’avvocato? Prima di tutto mi iscrivo ad Arcipelago ŠCEC sul sito arcipelagoscec.org per ricevere i primi 100 ŠCEC e partecipare così alle successive distribuzioni. Poi, sempre sul sito, cerco nella pagine auree dove poterli utilizzare nella mia città e in quale percentuale di prezzo e semplicemente li uso. Il falegname che accetta il 25% di ŠCEC mi chiede 100 euro per riparare l’armadio? Io pagherò 75 euro e 25 ŠCEC. Poiché essi sono sia cartacei che elettronici, potrò indifferentemente pagare in contanti oppure attraverso il ContoŠCEC, che mi viene automaticamente aperto all’iscrizione e dove mi vengono versati gli ŠCEC in formato elettronico. Addirittura, grazie al lavoro donato alla comunità dai nostri informatici, è possibile pagare la parte in ŠCEC anche con lo smartphone utilizzando anche il QRcode. Il falegname che li riceve potrà a sua volta utilizzarli per le sue spese personali oppure per pagare il suo fornitore di fiducia da cui compra il legno e così via. Una cosa da sottolineare è che tutto questo è completamente gratuito. Solo le aziende supportano le spese della rete con un obolo annuale puramente simbolico di 10 euro e 10 ŠCEC. Ovviamente, visto lo sforzo profuso da parte di tutti i numerosi volontari di Arcipelago, le donazioni sono bene accette. Fiscalmente lo ŠCEC rappresenta un abbuono passivo o attivo e quindi pur essendo inserito nello scontrino o nella fattura, viene dedotto dalla massa imponibile. A scanso di equivoci, la sua legittimità è già stata esaminata NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 positivamente sia dalla Guardia di Finanza che dall’Agenzia dell’Entrate. Lo ŠCEC da una parte aiuta e sostiene le famiglie, che vedono aumentare il loro potere di acquisto e dall’altra supporta la rinascita dell’economia territoriale, che si vede privilegiata rispetto a multinazionali, franchising e GDO. Per fare un esempio, 10.000 famiglie (che equivalgono ad una cittadina di 35/40.000 abitanti circa), spendono mediamente 5 milioni al mese per il fabbisogno alimentare ovvero 60 milioni di euro all’anno che, se si riesce a farli rimanere nel territorio, producono ricchezza ogni volta che passano di mano. Un’altra particolarità interessante dello ŠCEC è che, se per coloro che hanno obblighi fiscali rappresenta una percentuale del prezzo, fra privati che occasionalmente si offrono beni e servizi può essere usato fino al 100%, aumentando così i vantaggi per tutta la comunità. La quantità di ŠCEC da distribuire è decisa liberamente e secondo le necessità dalla comunità di Arcipelago con criteri semplici e uguali per tutti. I buoni della Solidarietà ChE Cammina sono gli stessi in tutta la rete nazionale di Arcipelago in cui vengono usati, varia solo il timbro di attivazione, che rimane legato al luogo di emissione. Perché questo? Perché naturalmente COSTUME E SOCIETÀ verranno usati per sostenere la comunità dove si abita, ma dove ci sono beni che non vengono prodotti in loco (pensiamo agli agrumi in Trentino), si possono utilizzare per fare acquisti anche fuori regione, in modo da aiutare un’altra economia locale a svilupparsi. Con lo ŠCEC ricevuto ad esempio nel Lazio, posso andare nello splendido mare siciliano, pugliese o calabrese oppure soggiornare nelle magnifiche montagne friulane, trentine o piemontesi e durante il viaggio fermarmi a dormire in centro a Firenze o Bologna e visitare la città d’arte usando sempre gli ŠCEC. Il concetto usato è quello biologico, prima si risana la cellula malata e poi la si mette in relazione con altre cellule risanate, che così facendo rafforzano e guariscono l’intero organismo. Arcipelago ŠCEC ha creato e donato alle comunità che lo vorranno accogliere, uno splendido strumento di cambiamento che fa stare bene chi lo usa e che crea armonia e benessere ogni volta che questo atto solidale passa di mano in mano. Arcipelago ŠCEC è una rete di PMI e di cittadini. Lo ŠCEC è un atto di amore verso noi stessi e la nostra comunità e va usato e raccontato così a piccoli passi si cambia in meglio il mondo...il nostro sicuramente. GENTE IN MOVIMENTO 31 COSTUME E SOCIETÀ IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Odissea di un viaggio in treno La denucia di un viaggiatore sulla mancanza di fasciatoi nei treni a lunga percorrenza di Trenitalia. a cura di Gaetano La Legname 32 GENTE IN MOVIMENTO S abato 28 Marzo io, la mia compagna Luana e la piccola Hera di 5 mesi torniamo da Napoli per un breve soggiorno alla volta di Milano. Optiamo per l’IC 596, un viaggio oltre 8 ore al costo di 72 euro, grazie ad un’offerta 2X1. Prenotiamo la carrozza n°3, sperando che sia attrezzata per i neonati, ma con enorme disappunto vediamo che non solo non è presente il fasciatoio, ma nemmeno una nicchia per poter adagiare la piccola, magari con un telo, per cambiarla e sciacquarla. Chiamiamo il personale, che ci informa che non tutti i treni hanno questa dotazione ma solo le frecce. Quando faccio notare che ai bimbi non interessa dell’offerta di Trenitalia e i bisogni li fanno a prescindere - soprattutto nei treni a lunga percorrenza - lui risponde che il materiale rotabile è vecchio e soggetto a normative diverse. A quel punto, non ci resta che recarci presso l’assistenza clienti, dove all’inizio il personale ci dice con tono serafico che il fasciatoio è previsto solo sui treni di fascia superiore, ovvero le Frecce. Dovevamo pensarci prima. Caspita! Non sapevamo che il fasciatoio fosse un gadget usato per vendere un servizio. Io e la mia compagna iniziamo ad irritarci davanti a tanta insensibilità e chiediamo di essere autorizzati a salire sul primo treno utile che abbia una simile dotazione, ma ovviamente ci viene negato. Torniamo al treno e ci imbattiamo nel signore incontrato all’inizio di questa odissea, il quale ci dice che può farci un favore e offrirci un intero compartimento non prenotato. Io gli faccio notare - con cortesia - che non è un favore, poiché i neonati hanno bisogni fisiologici che possono essere equiparati a quelli delle persone disabili e, quindi, visto che la carrozza da noi prenotata è una di quelle che hanno subito il revamping per attrezzarla per l’accesso agli invalidi, Trenitalia poteva anche pensare ai piccoli. In Europa com’è la situazione? Per i nostri concittadini (anche per gli svizzeri) avere i fasciatoi sui treni a lunga e media percorrenza è la normalità. Stesso discorso in Francia, Spagna, Danimarca, Svezia, Finlandia, persino la Repubblica Ceca, un altro mondo. In Italia il personale di Trenitalia “ti fa un favore” se ti dà un compartimento intero. Concludendo, da buon logistico abituato a vedere le cose con gli occhi dell’efficienza, vorrei far notare ai dirigenti di Trenitalia e anche al nuovo A.D. Ing. Elia quanto segue: 1) i neonati (ma anche i bambini più grandi) hanno bisogni crescenti con il passare delle ore; 2) un’area dedicata ai loro bisogni non è un gadget da vendere in abbinamento al servizio, ma un diritto degno di un Paese che si definisce civile; 3) quando una famiglia prenota un treno pensando di avere delle dotazioni minime per fare un viaggio tranquillo e non le trova, il personale dovrebbe valutare secondo coscienza, “con senno e ponderatezza”, com’era scritto in passato nel vademecum del capotreno, quando i treni erano Ferrovie dello Stato ed i passeggeri non erano clienti ma viaggiatori; 4) l’area per i bimbi della carrozza 3 va creata sui treni a media e lunga percorrenza poiché, durante il viaggio, si avranno sicuramente diversi cambi; 5) i dirigenti di Trenitalia si chiedano come mai chi ha un neonato preferisce gli spostamenti con il mezzo privato. Quindi, si rifletta su queste semplici osservazioni e cerchiamo di diventare un paese civile. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA CONSUMATORE Consumatori 24 ore al giorno Parte il viaggio sui consumi di oggi con l’AECI. Perché consumatori si nasce e si diventa. a cura di Leonardo Peruffo È opinione diffusa che i consumatori siano divisi in aree: di sinistra, di destra, di centro e che così, in base ad un ordine di merito di partito, si possa ottenere giustizia e si possa quindi avere più o meno voce in capitolo sulle problematiche in discussione. Mai un’opinione è stata più sbagliata di questa. Da troppo tempo siamo abituati a vedere tutto al di là di lenti colorate in tutti i settori: lavoro, studio, divertimento, sport. Tutto in tecnicolor a seconda della tessera che si ha nel portafogli o dall’idea espressa ad alta voce nei bar, per la strada, a scuola. Le nostre abitudini diventano le nostre regole e le nostre regole diventano quelle del nostro nucleo familiare, ma le nostre abitudini sono in linea con il viver comune dei nostri vicini? La comunità vive nella nostra dimensione o è la nostra dimensione che si NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 deve allargare entrando a far parte di una vita comune? Le grandi cause trovano facilmente casa, non importa poi se chi le promuove sia di destra o di sinistra, l’importante è che sia una grande causa su cui giocare con grandi numeri e con grande attenzione dei media. Le piccole cause, i problemi giornalieri, le rogne di pochi sono lasciate all’improvvisazione, all’auto convincimento, alla mercè di avvocati, banche, assicurazioni, ecc, improvvisazioni deleterie e costose come non mai. Eppure il danno quando c’è è di tutti, non chiede la tessera a nessuno ma ci compensa con la beffa e con il metter mano al portafogli. Consumatori si nasce e si diventa, 24 ore al giorno, in una lotta continua ed in un salasso giornaliero che tocca le tasche di tutti senza distinzione di razza, colore, identità politica. Perché allora non sentire il bisogno di una casa comune per un ordine unico delle cose senza sperperi, forzature ed appartenenze che nulla hanno a che fare con la nostra identità di consumatori? AECI, Associazione Europea Consumatori Indipendenti, è composta da persone che, come voi, un giorno hanno deciso di dire basta alla standardizzazione di regole comunque imponibili dal buon senso e non da una tessera, di dire che la giustizia è uguale per tutti e trarne l’applicazione certa per tutte le cause - grandi o piccole che siano - ed aiutando così le persone a difendersi dai soprusi e dalle truffe che sono oramai di normale quotidianità. Niente colori quindi, se non quelli naturali di un cielo azzurro per tutti sotto il quale poter vivere liberi dal pensiero che dietro ogni angolo sia pronto un trabocchetto, una truffa e un’ingiustizia, il tutto con una strategia comune per farci sentire forte e chiaro in Europa. GENTE IN MOVIMENTO 33 SICUREZZA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Quanto sono sicure le nostre strade? Da Bruxelles arrivano le statistiche sulla sicurezza stradale: lieve miglioramento nel 2014. a cura della redazione L e strade europee sono ancora poco sicure. Dai dati della Commissione sulla sicurezza stradale emerge una triste verità: non si è migliorati abbastanza. Infatti, nel 2014 il numero di decessi sulle strade è diminuito dell’1% circa rispetto al 2013, mentre nel 2012 e 2013 la riduzione era stata dell’8%. Dai dati emerge che nei 28 Stati membri dell’UE vi è stato un totale di 25.700 morti su strada nel 2014: anche se si tratta di 5.700 casi in meno rispetto al 2010, si è lontani dall’obiettivo prefissato. È lo stesso Commissario UE ai Trasporti Violeta Bulc che richiama l’attenzione sul tema: “È triste e duro dover ammettere che ogni giorno muoiono sulle nostre strade in media 70 cittadini europei e molti altri sono gravemente feriti. I dati pubblicati dovrebbero far suonare un campa- nello di allarme”. Prosegue poi ribadendo gli obiettivi comunitari: “Nei prossimi anni dobbiamo intensificare gli sforzi per raggiungere l’obiettivo prefissato dell’UE di ridurre del 50% il numero dei decessi per incidenti stradali entro il 2020. È una delle mie priorità e dovrebbe essere una priorità di tutti i Governi in tutti gli Stati membri”. Come fare a raggiungere l’obiettivo? Prima di tutto, definire un programma d’azione nel breve periodo, ultimando la relazione sulla politica dell’UE in materia di sicurezza stradale, successivamente proseguire il lavoro sulle lesioni gravi causate da incidenti stradali. A tal proposito, la Commissione europea fa sapere che nell’autunno di quest’anno sarà avviato uno studio per valutare eventuali interventi volti a ridurre tali lesioni. Anche coloro che viaggiano per professione non sono stati dimenticati. Entro la fine del 2016 la Commissione riesaminerà la normativa in materia di formazione e qualificazione dei conducenti professionali. Strade ed infrastrutture infine rientrano nel piano UE con una proposta di aggiornare la rete infrastrutturale europea secondo nuovi standard di sicurezza. La sicurezza è un tema importante per te e per chi ti è intorno. Hai un argomento che ti sta a cuore? Scrivici a: [email protected] 34 GENTE IN MOVIMENTO NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 MOTORI IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Un duo ad alta velocità Mercedes-AMG acquisisce il 25% di MV Agusta, una cooperazione strategica. a cura di Roberto Gianusso I l marchio Mercedes-AMG della Daimler AG e la casa motociclistica MV Agusta hanno firmato un accordo di cooperazione, una sorta di partnership a lungo termine. La cooperazione tra i due marchi di fascia alta, accomunati da una lunga ed importante tradizione sportiva, includerà l’area del marketing e delle vendite. Allo stesso tempo, Mercedes-AMG GmbH acquisirà una partecipazione del 25% in MV Agusta Motor SpA. Tobias Moers, Chief Executive di Mercedes-AMG GmbH, ha commentato positivamente la definizione dell’accordo: “Con MV Agusta, abbiamo trovato il partner a due ruote perfetto per Mercedes-AMG, siamo accomunati non solo dalla tradizione sportiva, ma anche da valori ed obiettivi condivisibili”. Prosegue Moers: “La collaborazione con MV Agusta sottolinea anche l’importanza della AMG come auto sportiva e del marchio ad alte prestazioni di Mercedes-Benz Cars”. È chiaro che l’accordo consoliderà il posizionamento di Mercedes-AMG come marchio performance di Mercedes-Benz. La collaborazione strategica con MV Agusta offrirà agli appassionati della NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 velocità sia automobili che motociclette. Mercedes-AMG GmbH è il marchio sportivo-macchina e le prestazioni di Mercedes-Benz Cars. L’azienda fondata nel 1967 da Hans Werner Aufrecht ed Erhard Melcher si è costruita una reputazione sulla base dei successi ottenuti nel motor sport. Attualmente, la sede di Affalterbach impiega circa 1.200 persone, di cui 700 sono attive nel settore dell’ingegneria sviluppo. Ciò riflette elevati standard tecnologici e di auto-immagine della società, nella fabbrica di motori AMG, la meccanica del motore è realizzata a mano secondo i più elevati standard di qualità. Il principio “un uomo, un motore” è testimoniato dalla targa motore AMG, che porta la firma del meccanico responsabile. Questo artigianato esclusivo si adatta perfettamente con la filosofia MV Agusta di aumentare lo sviluppo e la produzione dei motocicli ad un altro livello: “motorcycle art”. MV Agusta Motor SpA, è stata fondata nel 1945 da Domenico Agusta. Il produttore italiano ha raggiunto fama internazionale per la sua tecnologia avanzata e ad alte prestazioni, che ha contribuito a renderlo uno dei marchi di maggior successo nel mondo del motociclismo. Moto MV Agusta rappresentano dedizione al perfetto equilibrio tra alte prestazioni e design mozzafiato italiano. La società impiega attualmente una forza lavoro di circa 260 dipendenti nella sua sede centrale sulle rive del Lago di Varese, di cui 90 di lavoro nel campo della ricerca e dello sviluppo. Il portafoglio prodotti di MV Agusta si basa su due piattaforme principali, che comprendono modelli a tre e quattro cilindri vanno 6751100 cilindrata centimetri cubici e che occupano i segmenti supersport, superbike, sport-naked e di crossover. MV Agusta Motor SpA - che controlla anche Cagiva, altro rinomato marchio motociclistico italiano - attraverso la partnership di vendita e-marketing con Mercedes-AMG intende favorire ulteriormente la propria crescita. Grazie alla sinergia commerciale con AMG, MV Augusta vuole rivolgersi a nuove fasce di mercato in tutto il mondo. L’ampliamento della propria gamma di moto sarà presentata in occasione dell’EICMA, il Salone internazionale del motociclo a Milano. GENTE IN MOVIMENTO 35 MOTORI IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Toyota Avensis, le novità Nuovo il design, nuovi i motori per la rinnovata Toyota Avensis 2015. a cura di Roberto Gianusso A l salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra, la Toyota ha presentato la rinnovata Avensis, sia in versione berlina che station wagon. Arrivata alla quarta generazione, l’Avensis è disponibile in quattro livelli di allestimento, è più lunga di 40 millimetri e presenta il logo Toyota in posizione pronunciata, inserito in una griglia più piccola dal design aggressivo. Le dimensioni della griglia inferiore sono aumentate in maniera significativa, dando la percezione di una vettura più larga. I Led sono utilizzati sia nei gruppi ottici anteriori, per le luci di marcia diurna, che in quelli posteriori, mentre i cerchi in lega da 17” e 18” sono stati ridisegnati. La casa giapponese ha studiato nuove finiture, ma le novità riguardano soprattutto la strumentazione e il sistema infotainment. Al centro del quadro strumenti c’è un nuovo display da 4,2”, mentre il sistema multimediale Toyota Touch2 36 GENTE IN MOVIMENTO dispone di uno schermo da 8”. Rivisti anche i tessuti, ora disponibili in nuove combinazioni di colori, e i sedili, studiati per garantire un comfort migliore duranti i lunghi viaggi. Infine, l’utilizzo di materiali fonoassorbenti, dotati di uno spessore maggiore, riduce la rumorosità nell’abitacolo. Tutti gli allestimenti prevedono la presenza del Toyota Safety Sense, messo a punto per raggiungere le 5 stelle Euro NCAP. Il nuovo sistema di sicurezza attiva è sviluppato per ridurre i rischi di collisione: tra le funzioni, fondamentale è il Pre-Collision System (PCS), basato su un radar laser e una telecamera usata per rilevare la presenza di oggetti davanti al veicolo. Completano il Lane Departure Alert (avviso di cambio corsia involontario), il sistema di frenata automatico Autonomous Emergency Braking e l’Adaptive High Beam, in cui una telecamera rileva i fari degli altri veicoli, selezionando automaticamente la modalità più corretta tra abbaglianti e anabbaglianti. Parliamo delle motorizzazioni. Per quanto riguarda la meccanica, Toyota è intervenuta su sospensioni e sterzo con l’obiettivo di migliorare maneggevolezza e guida. Sotto il cofano invece, l’Avensis propone cinque alternative, con due novità diesel: la prima, condivisa con l’Auris, è il propulsore 1.6 D-4D da 112 CV, pronto a rimpiazzare il 2.0 turbodiesel; il motore è in grado di spingere l’Avensis fino a 180 km/h, accelerando da 0 a 100 km/h in 11,4 secondi. Toyota dichiara inoltre consumi da 4,1 l/100 km nel ciclo combinato ed emissioni pari a 108 g/km di CO2. L’altra novità è il 2.0 D-4D da 143 CV, con accelerazione 0-100 in 9,5 secondi, velocità massima di 200 km/h, consumi da 4,5 g/100 km ed emissioni di CO2 pari a 119 g/km. Per quanto riguarda le alimentazioni a benzina, l’Avensis equipaggia gli esistenti 1.6 da 132 CV, l’1.8 da 147 CV e il 2.0 da 152 CV, su cui Toyota è intervenuta per contenere i consumi: il miglioramento, secondo la casa, è nell’ordine del 4%. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 MOTORI IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA La Mille Miglia 2015 I l programma prevede l’arrivo di 438 vetture in gara provenienti da Brescia nella Capitale per effettuare un controllo orario allo Stadio Olimpico, luogo simbolo dello sport italiano. Da lì, gli equipaggi si dirigono verso il centro di Roma, percorrendo il Lungotevere Prati, Piazza dei Tribunali, Via Triboniano, Piazza Adriana, Lungotevere Castello fino ad immettersi sulla passerella di Castel Sant’Angelo per vivere il tradizionale bagno di folla che Roma è capace di regalare. Il passaggio della più celebre rievocazione automobilistica a Roma non rappresenta semplicemente un momento dedicato agli appassionati di auto d’epoca, quanto un evento che garantisce un tangibile ritorno d’immagine internazionale. In cambio della spettacolare acNUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 coglienza, che da più di trent’anni Roma offre ai partecipanti, la Mille Miglia porta con sé la condivisione della notorietà mediatica che la Freccia Rossa offre alle località attraversate: ogni anno, migliaia di fotografie e filmati sono diffusi in tutto il mondo da giornali, televisioni e siti Internet. Da sempre, esiste una fortissima correlazione d’immagine tra la Mille Miglia e il paesaggio italiano che le fa da cornice, le bellezze artistiche, architettoniche e naturali del nostro Paese. Quest’anno, ad ammirare Roma e tutte le altre magnifiche località sui circa 1.700 km di percorso, oltre a circa 1.500 operatori dei media saranno i 438 equipaggi delle vetture storiche, con accompagnatori e appassionati al seguito. Migliaia le persone provenienti da Tra spettacolo ed emozioni, più di 400 auto d’epoca sul mitico percorso A/R Brescia - Roma. a cura di Roberto Gianusso GENTE IN MOVIMENTO 37 MOTORI tutti i continenti, a conferma dell’internazionalità della Freccia Rossa. Se le edizioni originali di velocità hanno avuto il merito di contribuire al progresso tecnologico automobilistico, il maggior pregio delle odierne rievocazioni è di diffondere in tutto il mondo l’immagine delle peculiarità italiane più positive, in un clima di sportività e amicizia internazionale. La promozione del territorio attraversato dalla Freccia Rossa, delle sue bellezze, delle tradizioni e dei suoi prodotti ha sempre rappresentato uno dei primi obiettivi della Mille Miglia. Grazie alle centinaia di media al seguito, ancora una volta, insieme a Brescia, anche Roma, si confermerà Città della Mille Miglia. Nella scorsa edizione, il percorso aveva subito delle modifiche allo scopo di tornare a far transitare la manifestazione in località dove era assente da anni. Quest’anno, proseguendo con la medesima filosofia, sono apportate IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA alcune variazioni al percorso; in particolare la tappa del 17 maggio, che prevede due novità per il percorso della Mille Miglia. La Freccia Rossa, allo scopo di portare il proprio contributo ad un evento straordinario qual’è Expo Milano, rende un tributo effettuando un controllo di passaggio a Villa Reale di Monza, che dell’esposizione universale è la Sede di Rappresentanza. Dopo un giro di pista nell’Autodromo di Monza, passando per Bergamo e la Franciacorta, le vetture in gara rientrano a Brescia, dopo oltre 1.760 chilometri percorsi. Coppa dei fiori S i è conclusa a Sanremo lo scorso 11 aprile l’edizione 2015 della Coppa dei Fiori, la tradizionale gara del ponente ligure che ogni anno raggruppa centinaia di auto d’epoca. La gara si affianca al Rally Storico di Sanremo, validi per il Trofeo Europeo FIA Regolarità e per il Campionato Italiano della Regolarità. Tra gli appassionati che hanno fatto sfrecciare per l’entroterra sanremese autovetture storiche della seconda metà del XX secolo anche due consulenti del lavoro. Roberto Bracco e Francesco Cerqueti, veri e propri “consulenti in movimento”, sono saliti a bordo di una Fiat 500L e sono stati i primi a tagliare il traguardo nella loro categoria. 38 GENTE IN MOVIMENTO NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 DESIGN IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Fuorisalone, essenzialità e contrasti M atericità, essenzialità e giochi di luce. Tre parole che descrivono il concept dell’edizione 2015 del Fuorisalone, la mostra-evento che ha invaso le strade milanesi tra il 14 e il 19 aprile scorso. L’evento si inserisce nel contesto della Milano Design Week, con centinaia di appuntamenti che culminano con il Salone del Mobile. Ma cos’è Fuorisalone? Una forma d’arte innovativa, show ed esposizione allo stesso tempo che esce dalle quattro mura per essere accessibile a tutti nelle vie della città della madonnina, con Via Tortona e Brera come fulcro. In questi quattro giorni Milano cambia volto e apre le porte a tutti coloro che desiderano scoprire tutte le novità del design e dell’architettura, il tutto applicato a 360 gradi a tutti i campi (automotive, tecnologia, telecomunicazioni, arte, moda e food). Elemento che più di altri ha contraddistinto questa Design Week è il focus sulle emozioni sensoriali: non solo arte bella da vedere, ma anche da sentire, odorare e gustare. Questa caratteristica assume connotati importanti, perché oggi più che mai si è continuamente bombardati da immagini e, di conseguenza, il senso che utilizziamo maggiormente è la vista. Con l’edizione 2015 di Fuorisalone si ritorna alle origini grazie ad elementi più naturali e sentimentali quali il tatto, l’udito e l’olfatto: il design del futuro dovrebbe puntare su queste sensazioni, è quello di cui la gente ha bisogno. Un ritorno dunque a materiali “puri”, poco artificiali, quasi lasciati come sono in natura. Una matericità vera, non intaccata da un mondo diventato troppo digital e poco reale. Un’arte che si percepisce, come quella NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 presentata da Viabuzzino con “Solis Silos, nutrirsi di luce” e progettata da Mario Nanni, un’installazione che porta il visitatore in un percorso che ha come protagonista la luce. La composizione è costituita da sette silos alti 10 m e ciascuna torre richiama un elemento naturale: terra, aria, sole, lampadine (nella foto in basso la creazione di David Chipperfield), luna, acqua e fuoco. L’esperienza di questi cilindri artistici è palpabile: caldo e freddo, luce e buio, profumi e odori e così via. Contrasti che nel loro insieme creano un’armonia perfetta nella quale il visitatore può perdersi completamente. Una forma d’arte innovativa che invade le strade milanesi. Il design del futuro ritorna alle origini. a cura di Monica Montanaro GENTE IN MOVIMENTO 39 DESIGN IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Costruire in terra cruda La terra è il primo materiale da costruzione conosciuto. Ancora oggi il 40% della popolazione vive in case di terra cruda. a cura di Francesca Landriani 40 GENTE IN MOVIMENTO A ttorno al termine Terra ci sono tanti significati più o meno evidenti: è il nostro pianeta che ci ospita, ma indica anche il suolo, ed è stata per millenni materiale da costruzione. È lo strato che ci dà la possibilità di vivere coltivando fiori, ortaggi e alberi, e per molti è una vera e propria divinità dotata di tangibili virtù taumaturgiche. Quale altro materiale da costruzione è una divinità? Il polistirolo, forse? O la fibra di roccia o di vetro? Tra i materiali edili la comunissima “terra” rivela doti sconosciute (o dimenticate): è in grado di essere duratura nel tempo se posata e mante- nuta a regola d’arte. Al tempo stesso riesce a dissolversi velocemente in natura e con facilità. Promuovere un’architettura della dissolvenza e/o biodegradabile significa trasformare la pesantezza della nostra impronta ecologica in un passo felpato felino (come quello dell’architetto giapponese Kengo Kuma). La terra è il primo materiale da costruzione conosciuto e utilizzato, ed ancora oggi il 40% della popolazione mondiale vive in case di terra cruda. Grazie all’utilizzo di questo materiale si riesce a stabilire un nesso, un legame stretto con il territorio, creando una sintonia tra il paesaggio, l’ecosistema circostante e il microclima NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 Viaggi IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA interno, limitando al massimo gli impatti irreversibili. Con la terra cruda si possono fare sia muri portanti sia di tamponamento, cupole o volte, pavimenti o solai, intonaci o pitture. La parte argillosa funge da legante, mentre quella sabbiosa e pietrosa da inerte. Non esiste una casa in terra cruda uguale all’altra e, a seconda della località geografica, cambia il colore e la tessitura del manufatto edile. Anche strutturalmente la terra si adatta: se è ghiaiosa e magra di argilla si usa per il pisè; se è grassa e sabbiosa è perfetta per i mattoni crudi, mentre per la tecnica del torchis (con telaio ligneo) è più opportuno avvalersi di un humus più ricco e limoso. L’uso della terra cruda non è limitato esclusivamente all’edilizia rurale: un esempio di qualche anno fa, che ha superato abbondantemente la prova di durabilità nel tempo, è rappresentato dal quartiere urbano “Domaine de la Terre”, a Villefontaine vicino a Lione, realizzato nel 1985: un intervento pilota moderno fra i più significativi sul fronte del rinnovamento della tecnologia costruttiva di questo materiale. E non si tratta dell’anacronistica casetta di qualche anarco-ambientalista rivoluzionario, ma di un vero e proprio quartiere di buona edilizia popolare, rappresentato da 12 gruppi di edifici. In questa realizzazione, sostenibile in tempi non sospetti, è stata data la giusta attenzione agli aspetti energetico-ambientali, adottando tecniche costruttive e materiali a basso contenuto di energia, riciclabili, dotati di un’alta inerzia termica ed esenti da sostanze nocive. La struttura d’insieme risultante ha mantenuto la sua coerenza nel tempo, aggiornandosi tramite le logiche aggiunte posteriori, ma sempre integrandosi nel verde circostante, grazie agli interventi spontanei ma consapevoli che si sono susseguiti nel tempo ad opera dei fruitori. Il bello di questo quartiere è rappresentato, oltre che dai materiali e dalle tecnologie salubri adottate, anche dal fatto che, nell’attuazione NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 di un programma di habitat sociale, i dodici gruppi di edifici sono stati progettati da diversi architetti, promuovendo una piacevole, stimolante e positiva sfida del confronto. Si tratta di una chiara dimostrazione di come i materiali aiutano il coinvolgimento emotivo e l’integrazione con il contesto: a distanza di anni il luogo nell’insieme non si presenta degradato, come normalmente ci si aspetta per un quartiere popolare. Qui il grigio e l’assenza di armonia formale ha lasciato il posto ad un ambiente vivo e animato, “preso in carica” dalla gente che ci abita e, proprio per questo, umanizzato. L’Europa e l’Italia sono piene di case in terra cruda, sia nei centri cittadini sia nelle campagne, ma l’abbandono di questa tecnica costruttiva è iniziato dal secondo dopoguerra. Si è trattato di un distacco mentale volontario, di una rimozione da ricordi di sofferenza, povertà, guerra, paura, malattie. Allora si cercava un modo di abitare apparentemente più pratico e facilmente gestibile. A quest’allontanamento hanno sicura- mente contribuito i numerosi, tecnici e moderni materiali edili. Tale affrancamento è stato determinante per cancellare la manualità collegata a questa tradizione edile e al suo disciplinare di manutenzione, andando a perdere dei frammenti importantissimi della nostra storia costruttiva. Dalla quotidianità domestica, la terra cruda è passata al laboratorio per essere studiata, iniziando così un processo d’innovazione delle tecniche collegate a questo materiale, con rapide evoluzioni su tutti i livelli, dall’estetico al funzionale. Tanto che l’utilizzo della terra cruda oggi, alla luce dei rinnovamenti tecnologici odierni, può rappresentare un diverso ed innovativo modo di costruire, dotato di performance prestazionali in campo energetico e di salubrità non indifferenti. In definitiva: costruire in terra significa utilizzare materiali veramente a km zero e con un consumo di energia primaria ridotto, dal costo contenuto e dalla totale riciclabilità in fase di decostruzione dell’edificio. GENTE IN MOVIMENTO 41 VIAGGI IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Riflessi d’acqua dolce Alla scoperta degli angoli incantati del lago Maggiore. Isole, ville, fiori e monasteri a strapiombo sul lago. a cura di Francesca Vinai 42 GENTE IN MOVIMENTO È primavera. Tempo di gite fuori porta per assaporare i primi, caldi raggi di sole nel blu frizzante di una limpida giornata. Periodo perfetto per passeggiare sui lidi di uno dei laghi di casa nostra, appena prima che i turisti - perlopiù stranieri - li prendano d’assalto in estate. Tra quei placidi bacini di languida malinconia, il lago Maggiore offre alcuni tra gli scorci più suggestivi. Ottimo punto di partenza per gustarne le bellezze, incuneate fra Piemonte, Lombardia e Canton Ticino, è Stresa, sulla sponda piemontese. La città, nota come la “perla” del lago, è un centro molto animato e gremito di botteghe di souvenir. Un groviglio di edifici alti e stretti. Un tuffo nel lusso liberty dei suoi alberghi, a cominciare dallo storico Grand Hotel des Iles Borromées, tripudio di specchi, porpora e oro. Un lungolago di ville, giardini ed eleganza, da cui è impareggiabile la panoramica sul Golfo Borromeo, insenatura lacustre che custodisce le isole Bella, Superiore e Madre. Tre scrigni di fiori e voci. Raggiungiamo gli isolotti in traghetto, imbarcandoci dal molo di Carciano a Stresa, alle falde del Monte Mottarone, dove si acquistano i biglietti sia per la navigazione che per l’ingresso ai monumenti isolani. Approdiamo dapprima sull’isola Bella. Visitarla significa addentrarsi nelle stanze del palazzo seicentesco dei Borromeo e perdersi nei suoi giardini, che fanno interamente loro l’isola. Il palazzo è un archetipo di barocco asfissiante, fra ricchi scaloni, stucchi, decori, arredi raffinati e grandi opere d’arte. È un susseguirsi di cupe salette interne e di ampie sale ariose, affacciate sul lago. Nelle prime, massicce cornici dorate affollano pareti bordeaux e tabacco. Nelle altre, lampadari in vetro di Murano o cristallo di Boemia scendono in picchiata da volte altissime e NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 VIAGGI IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA lunghe finestre si rincorrono fra pareti tinte di pastello. Al piano terra, passando per le stanze decorate a grotta e l’atrio di Diana, ci ritroviamo immersi nel verde esuberante dei giardini isolani. Ad accoglierci, un’attenta scenografia di giochi d’acqua, ordinate terrazze e scalinate in pietra locale. Simmetrie di statue, colori e profumi, fra aiuole e stagni. Curatissimi labirinti di siepi smeraldo, piante esotiche e nostrane, qua e là candidi pavoni. Molto diversa è la vicina isola Superiore, conosciuta come isola dei Pescatori, percorribile a piedi in una manciata di minuti. Libero dalle rigide geometrie dell’isola Bella, questo isolotto è l’unico stabilmente abitato dell’arcipelago borromeo. Disordinato, vivo e vissuto, nel susseguirsi convulso di ristoranti, osterie e wine bar. Così piccolo che in alcuni degli stretti vicoli, oltre i panni stesi e le vecchie barche riconvertite a fioriere, basta volgere lo sguardo da un lato all’altro per ritrovare, vicinissime, le acque del lago. Scampiamo la frenesia dell’isola rifugiandoci nella penombra dell’isola Madre, interamente occupata da villa e giardini annessi. Una vera oasi di pace. Su una panchina del lungolago origliamo il pacato sciabordio delle ondicciole, tra alberi e fiori di ogni specie e faraone che, indifferenti ai visitatori, fanno sfoggio dei loro brillii d’oro e rubino. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 Scalinate in pietra fanno breccia nella fitta vegetazione, incuneandosi ripide verso la villa cinquecentesca che domina dall’alto l’isola. Altra opera dei Borromeo, ma lontana dai fasti del palazzo d’isola Bella. Preferiamo questa villa per gli arredi più sobri e i colori delicati, per i bei teatrini di marionette, per i caldi pavimenti scricchiolanti e i rassicuranti soffitti a cassettoni, entrambi in legno. Rivive la tenuta di campagna di un qualche signorotto, algida e confortevole, misteriosa e accomodante. Lo scalone d’ingresso - semplice rigore di pietra e chiarore diffuso, rabbuiato ogni due passi da ritratti alle pareti d’inquietante respiro - rievoca le mura di Thornfield Hall, così come la descrive Jane Eyre. Meraviglioso il parco che cinta la villa, fra dolci riflessi lacustri di carta da zucchero. Uno scenario affascinante, soprattutto quando sale una nebbia leggera a renderlo impalpabile, sospeso dietro un velo azzurrognolo che sfoca i contorni e annacqua i colori brillanti di Stresa e delle sue isole. È così che le ammiriamo dall’eremo di Santa Caterina del Sasso, sulle rive lombarde del lago Maggiore. L’eremo è un monastero duecentesco, abbarbicato sulla balza collinare che affonda scoscesa nel lago. Lo raggiungiamo in traghetto e, non appena sbarcati, ci accoglie una scalinata in pietra immersa nel verde. Poi un portico arioso a picco sul lago, i ciottoli a terra, l’erba, gli affreschi, la piccola chiesa. Un campanile in equilibrio instabile sulle rocce, a strapiombo sul lago. Spiritualità e quiete. GENTE IN MOVIMENTO 43 VIAGGI IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Un viaggio Down Under Dedicato a tutti coloro che almeno una volta nella vita hanno pensato “Mollo tutto e vado a vivere dall’altra parte del mondo”. a cura di Erika Romano 44 GENTE IN MOVIMENTO M i chiamo Erika e sono nata a Torino 29 anni fa. Nel 2013 ho deciso di intraprendere un viaggio che mi ha portato a Sydney, in Australia, con un biglietto di sola andata. Mi ricordo perfettamente la sensazione di quando sono atterrata in questa terra di canguri, dopo 28 ore di viaggio aereo, e ho pensato: “Brava Erika. Ma ora cosa fai qui da sola?”. Ho iniziato a vivere in Australia e ho cominciato a capire perchè questo Paese risulta così affascinante nell’immaginario collettivo mondiale. Ho trovato lavoro dopo una settimana in una gelateria vicino al mare. Mi svegliavo al mattino presto e andavo a correre lungo la spiaggia prima di iniziare il turno e le persone che incontravo con lo sguardo mi salutavano tutte sorridenti. Mi sembrava irreale. Vivendo qui mi sono resa conto che in Italia passavo buona parte della settimana nell’attesa del week-end per po- ter avere del tempo libero. Ora ho più tempo da dedicare a me stessa ed è più facile sentirsi felici quando si ha più tempo a disposizione. Dopo Sydney mi sono trasferita a Melbourne e poi ho deciso di prendere un van e partire per un viaggio on the road lungo la costa. Ho percorso la Great Ocean Road fino ad Adelaide, poi a sud ovest nella direzione di Perth e poi la costa est fino a Sydney. A parte un primo momento di confusione causato dalla guida a destra, per il resto è stato un viaggio indimenticabile. Penso che viaggiare con un camper sia il modo migliore per scoprire l’Australia e vivere a pieno la sua natura selvaggia. Svegliarsi al mattino all’alba direttamente sul mare e vedere il sole sorgere tra le onde, su queste immense spiagge disabitate australiane è uno degli spettacoli più belli a cui abbia mai assistito nella mia vita. Vedere i delfini, pinguini, koala, canguri, coccodrilli e tutti gli animali nel loro habitat NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 VIAGGI IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA naturale è decisamente un’esperienza memorabile. Successivamente mi sono diretta verso l’Outback australiano, nel mezzo del Queensland. Ho iniziato a lavorare in una farm di agrumi in un minuscolo e sperduto paese chiamato Gayndah. Mi ricordo che il primo giorno di lavoro nella piantagione è stato massacrante: sveglia alle 4.30, ho iniziato la raccolta alle 6.00 del mattino e finito alle 6 di sera. 12 ore di lavoro per riempire 1 barile di lime. Ho lavorato nella farm per 88 giorni, i giorni necessari per poter applicare per il secondo visto working holiday e restare un altro anno in Australia. Mentre lavoravo nella piantagione mi sono spesso chiesta: “Erika perché lo stai facendo? Perché non torni a casa?”. Ma vedere la terra piatta e l’immenso cielo stellato la notte, senza assolutamente nulla nel mezzo è un’emozione indescrivibile. E questa esperienza mi è servita per sperimentare un altro modo di vivere, nel mezzo della natura, lavorando per soddisfare esclusivamente solo i bisogni primari. Il tempo non si occupa, si vive. Ed è più facile farlo nel mezzo nel nulla, dove non si hanno distrazioni a disposizione, nessun centro commerciale, nessuna discoteca. Quando si vive in una grande città non serve ingegnare la mente, è tutto pronto all’uso. Invece nella farm ho iniziato a fare una marea di cose apparentemente inutili. Alcune volte mi sono svegliata di notte, senza l’ansia di dover dormire per forza solo perché è notte e mi sono goduta l’immenso cielo stellato senza essere disturbata da nessuna luce, perdendomi in mezzo a quei mille puntini irregolari. Ho letto e sono pienamente d’accordo con l’idea che il vero viaggiatore non è colui che si affanna per arrivare ad una meta, ma chi riesce ad assaporare il percorso che si compie per raggiungerla: il luogo dove vorremmo già essere, il posto che ci attende. Ma nel mezzo, tra ciò che si lascia e ciò che si va a cercare, ci sono le emozioni del passaggio, gli occhi che osservano attenti e il cuore che batte. E ringrazio l’esperienza di Gayndah per avermelo fatto capire. Dopo aver finito i mesi di isolamento e NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 lavoro nella piantagione, mi sono trasferita a Brisbane. Tutt’ora vivo qui e devo ammettere che Brisbane non ha nulla da invidiare alle due altri grandi sorelle: Sydney e Melbourne. Prima di tutto adoro il clima, ci sono 10 mesi di caldo e sole. E poi la gente con l’aria rilassata e felice. Quando sono arrivata ho iniziato la ricerca di un lavoro, e ammetto che ho avuto fortuna. Mi sono iscritta in una palestra vicino a casa e mentre seguivo una lezione, ho conosciuto il direttore di un’agenzia pubblicitaria che, interessato alla mia laurea e alle mie precedenti esperienze lavorative, mi ha proposto di passare in sede da loro per un colloquio. Così è iniziata la mia collaborazione con l’agenzia. Sono entusiasta del metodo di lavoro che hanno. Il primo giorno mi sono stupita quando ho visto il Direttore creativo e l’Art Director sfidarsi a freccette durante la pausa pranzo per poi riprendere a lavorare duramente. Ho la percezione che gli australiani abbiano un modo diverso di gestire il bilanciamento tra tempo libero e lavoro rispetto alla mia esperienza italiana. Sono stata inserita nel team dei creativi e sto imparando molto, ma soprattutto sto avendo la conferma che sapere l’inglese è fondamentale se si vuole lavorare in un contesto globale. E purtroppo a volte noi italiani siamo svantaggiati. L’altro giorno ho letto un articolo onli- ne che descriveva le cose che cambiano quando vivi all’estero e, nella sua semplicità, ho trovato questa frase che riassume perfettamente cosa mi ha insegnato l’esperienza australiana: “In realtà non è cambiato molto, sei libero proprio quanto lo eri prima, ma la sensazione che ti avvolge è tutt’altra cosa. Dopo aver superato momenti difficili da sola in un posto a migliaia di chilometri da casa, senti che riusciresti a fare qualsiasi altra cosa.” Penso che questo senso di “possibilità” è la sensazione più bella che provo a vivere qui ed è il motivo che mi spinge a non tornare in Italia ancora per un pò. GENTE IN MOVIMENTO 45 SPORT IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Il Trofeo Mezzalama Un’avvincente gara di sci alpinismo, maratona ricca di emozioni. a cura di Eleonora Barone U na traversata faticosa ma appassionante, immersi nel bianco delle nevi e nel blu del cielo, questo è il Trofeo Mezzalama, una delle gare di sci alpinismo più note della Valle d’Aosta. Giunta alla sua XXa edizione, la competizione del 2015 è stata completamente rinnovata, pur ricalcando lo stesso affascinante percorso. A stravolgere i piani e le tattiche dei quasi 800 atleti iscritti è stata la decisione di invertire il percorso. Per festeggiare i 150 anni dalla conquista del Cervino, montagna simbolo della competizione, Gressoney La Trinité e Cervinia si sono invertiti, diventando rispettivamente la partenza e l’arrivo, discese ardite che diventano salite. Non è stato solo il percorso a tenere sulle spine i partecipanti, ma anche il tempo. A pochi giorni dalla gara, svoltasi il 25 aprile, le previsioni meteo non erano le migliori. Il direttore tecnico Adriano Favre, in collaborazione con Luca Mercalli e il suo team, ha quindi deciso di posticipare il Mezzalama al 2 maggio, data per la quale era previsto uno spiraglio di bel tempo. Dopo una notte di neve e tempesta, all’alba del giorno della partenza è arrivata la finestra meteo che Mercalli aveva previsto. Sulla linea erano schierate 260 cordate, di cui 15 femminili, provenienti da 22 nazioni, atleti pronti 46 GENTE IN MOVIMENTO ad affrontare una maratona totalmente nuova. I 45 chilometri della Maratona dei Ghiacciai (con 3.145 metri di dislivello positivo e 2.863 metri di dislivello in discesa) hanno dato subito filo da torcere ai partecipanti. Lo sperone del Naso del Lyskamm, il ghiacciaio a 4.100 metri di quota, era sferzato da raffiche di vento gelido e micidiale, una cittadella di neve e ghiaccio da espugnare. Le quattro cordate di testa si sono contese il podio fino oltre la vetta del Castore, il punto più alto della gara, a 4.226 metri. Infine, una trionfale discesa di 12 chilometri dal colle del Breithorn, altezza 3.826 metri, fino al traguardo di Breuil-Cervinia, 2.020 metri, sotto un sole sfavillante, di fronte a un magnifico Cervino imbiancato. Crediamo sia giusto, però, ricordare che la vittoria è stata anche di Adriano Favre e del suo staff, le guide alpine che hanno preparato il percorso sul filo dei quattromila. “Non potrei mai non essere soddisfatto - commenta Favre - l’organizzazione è talmente complicata che quando il trofeo giunge al termine è soddisfazione allo stato puro”. La cordata vincente è stata quella del Centro Sportivo Esercito di Courmayeur, composta dal valsusino Matteo Eydallin, al suo terzo successo al Mezzalama, il giovane valtellinese Mi- chele Boscacci e l’ossolano Damiano Lenzi, che hanno concluso la prova con il tempo di 5h10’49’’. I vincitori, durante la salita al Castore, hanno guadagnato cinque minuti di vantaggio che hanno mantenuto fino al traguardo. Il team di Italia 2, formato da Robert Antonioli, Manfred Reichegger e Lorenzo Holzknecht ha combattuto a lungo con la squadra del tedesco Anton Palzer, lo svizzero Martin Anthamatten e il bergamasco Pietro Lanfranchi, terzi a 17’’, superati durante la lunga discesa finale. Tra le partecipanti, vince a sorpresa il team esordiente di Emelie Forsberg (Svezia), Axelle Mollaret (Francia) e Jennifer Fiechter (Svizzera) dopo una battaglia agguerrita contro le favorite Laetitia Roux (Francia), Mireia Mirò Varela (Spagna) e Severine Pont Combe (Svizzera) superate sul Naso del Lyskamm e battute per 2’51’’. “Quest’anno - commenta Adriano Favre - la partecipazione femminile ha registrato un calo a causa del ribaltamento del percorso che era estremamente tecnico e faticoso”. “Negli ultimi 10 anni, però, la partecipazione delle atlete è sempre andata in crescendo”. Alle 15:00 di sabato due maggio il Mezzalama era finito, e per fortuna, perché la finestra meteo che aveva permesso questa emozionante gara si stava già richiudendo. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 SPORT IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Playoff NBA Il momento più spettacolare dell’anno per tutti gli amanti del basket. a cura di Federico Rosa L ’Nba è quella magica lega che riesce a far appassionare ad uno sport anche senza averlo mai praticato e senza conoscere tutte le regole. Questo sport negli Stati Uniti è visto come uno spettacolo e come tale è studiato per offrire storie ed emozioni di livello assoluto. Al momento di scrivere siamo in pieno svolgimento dei playoff, per l’esattezza si stanno disputando le semifinali di Conference. Le grandi favorite della stagione stanno faticando (e non poco) per colpa di infortuni (i Cleveland Cavaliers hanno perso Kevin Love per infortunio) o per merito di avversari che mettono l’anima in campo (come ad esempio Mike Conley di Memphis NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 che gioca con un’importante frattura facciale). Alcune superstar sono state estromesse ancora prima dell’inizio (Kobe Bryant o Kevin Durant) mentre altri hanno già dovuto lasciare il ballo come Tim Duncan e Dirk Nowitzki. In campo stanno ancora lottando l’mvp (ovvero il miglior giocatore della stagione) Stephen Curry, il most improve player (il giocatore le cui performance sono migliorate più di tutti) Jimmy Butler e le superstar Lebron James, Derrick Rose, James Harden e Chris Paul. Attualmente sono playoff molto spettacolari, con serie combattute e decise spesso e volentieri con tiri sulla sirena all’ultimo secondo (il famoso buzzer beater). Spettacolari in questo senso i finali di Cavaliers-Bulls, con le ultime due partite decise con l’ultimo tiro da parte delle due superstar di casa Rose e James. Chi vincerà quest’anno? Difficile pronosticarlo, i Cavs sono falcidiati dagli infortuni, i Bulls non paiono avere le capacità di arrivare in fondo e anche gli Hawks, dopo aver dominato la East Conference, stanno faticando e non poco. Probabilmente il vincitore, a meno di miracoli, arriverà dalla costa Ovest, con Clippers e Warriors favoriti su tutti. Il motto della lega è “I Love this game”, e non si può fare a meno di dirlo guardando lo spettacolo dei playoff. Che vinca il migliore! GENTE IN MOVIMENTO 47 FOOD & WINE IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Food, scienza dai semi al piatto Una visione del cibo differente nella mostra milanese, dove trionfano i sapori e i colori della nostra tradizione culinaria. a cura della redazione 48 GENTE IN MOVIMENTO I l cibo rappresenta una componente intrinseca del DNA italiano, è tradizione, passione, cultura ed innovazione. Un differente punto di vista lo propone la mostra “Food, la scienza dai semi al piatto” con una visione puramente scientifica che svela tutti i segreti degli ingredienti che compongono ogni singolo nostro piatto, il tutto senza nulla togliere alla componente gastronomica e “sensoriale” dell’alimento. La mostra, aperta al pubblico fino al 28 giugno presso il Museo di Storia Naturale di Milano, è promossa e prodotta dal Comune di Milano - Cultura, Museo di Storia Naturale Milano, Co- dice. Idee per la cultura, 24 ORE Cultura - Gruppo 24 ORE e ha ottenuto il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. È lo stesso Ministro Martina a ricordare come sia “fondamentale sapere cosa mangiamo e l’origine dei cibi che abbiamo nel piatto. Questa mostra ci accompagnerà verso Expo Milano 2015, un momento di confronto internazionale nel corso del quale oltre 140 Paesi sono chiamati proprio ad affrontare i grandi temi legati alla nutrizione”. Food, la scienza dai semi al piatto è un’esposizione interattiva e dinamica, grazie ad immagini che mostrano un prodotto sezionato al microscoNUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA pio, elementi e video multimediali e giochi per i più piccoli. La mostra si sviluppa in 4 sezioni, che accompagnano il visitatore in un approfondimento sugli ingredienti che costituiscono la nostra alimentazione quotidiana. La prima sezione “Tutto nasce dai semi” narra la storia delle materie prime che compongono i nostri piatti. Successivamente si è trasportati in quello che viene definito “Viaggio ed evoluzioni degli alimenti”. Qui, tre attori interpretano personaggi di epoca romana, medievale e moderna e mostrano come la formulazione di una stessa ricetta sia differente a seconda dell’epoca storica. Terza sezione è riservata alla scienza e all’arte di mangiar bene, di cui noi italiani siamo custodi di un modello esportato in tutto il mondo. Il viaggio alla scoperta del cibo si conclude con l’ultima tappa dedicata ai sensi, nella quale il visitatore è messo alla prova in prima persona: formazione ed informazione per riconoscere, attraverso la vista e l’olfatto, tutte le sostanze contenute negli alimenti, anche quelle dannose da cui stare alla larga. Un alimento non si riesce - quasi sempre - a preparare senza gli strumenti adatti. All’interno della mostra viene infatti dedicata una vasta area agli elettrodomestici e ai macchinari per la lavorazione degli alimenti, come la risatrice, il tostino per caffè, la temperatrice per la produzione del cacao. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 Questa sensazionale mostra - è il caso di dirlo, in tutti i sensi - è curata dal chimico Dario Bressanini, con il coordinamento scientifico di Beatrice Mautino. Una rassegna assolutamente da non perdere, che si inserisce perfettamente nel clima internazionale food oriented di Expo 2015, nella quale riuscirete a perdervi tra profumi, immagini meravigliose ed esperienze assolutamente da provare. FOOD & WINE In questa pagina: Orzo - FOOD | La scienza dai semi al piatto. Courtesy Modernist Cuisine LLC; Farina di mais © Barbara Torresan; Roastbeef cottura 180° © Barbara Torresan. Nella pagina accanto: Frullatore - FOOD | La scienza dai semi al piatto. Courtesy Modernist Cuisine LLC GENTE IN MOVIMENTO 49 FOOD & WINE IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Dolciaria Orsobianco Una “dolce” novità per le nostre colazioni. Scopriamo la qualità e l’innovazione di Dolciaria Orsobianco. a cura della redazione 50 GENTE IN MOVIMENTO I l Croissant Cotto Surgelato, questa è la sfida che la Dolciaria Orsobianco, azienda di Borgo San Dalmazzo (CN), specializzata nella produzione di croissant dal 1988, ha lanciato al mercato mondiale della croissanterie. “Nel 2012 abbiamo brevettato a livello mondiale, un processo per la produzione di prodotti dolciari da forno” ci spiega Ivano Bonelli, direttore di produzione e fondatore con il fratello Luca dell’azienda “che consente di surgelare il croissant a fine cottura e lo rende facilmente e velocemente preparabile dai nostri clienti, siano essi utenti domestici che utenti professionali. Fino ad oggi i croissant presenti sul mercato erano freschi o surgelati crudi. I prodotti freschi per essere conservati necessitano di aggiunta di conservanti o hanno il problema di una vita utile troppo breve, in ogni caso non hanno caratteristiche organolettiche pari a quelle del prodotto venduto nei bar. I prodotti surgelati crudi richiedono lunghi tempi di preparazione (circa 40 minuti) prima di essere consumati e l’utilizzo di attivanti chimici per farli lievitare e cuocere. Il nostro prodotto permette di ottenere un croissant con le qualità di quello appena sfornato con un tempo di preparazione di 3 minuti in un semplicissimo fornetto elettrico di uso domestico. Inoltre i nostri prodotti non hanno nè conservanti o additivi chimici”. Nel 2013 il prodotto è stato premiato come prodotto innovativo dell’anno da parte del Il Sole 24 Ore per il canale HoReCa e alla fiera TuttoFood. “Il nuovo processo” racconta Luca Bonelli, direttore commerciale dell’azienda “ci ha consentito l’ingresso con un prodotto innovativo sul mercato dei bar e dei ristoranti, che ora serviamo in modo continuativo con più di 700 clienti su tutto il territorio italiano. Inoltre la tipologia di prodotto, data l’alta qualità e la facilità d’uso, ha riscontrato l’interesse del mercato retail. Per questo, alla fine dello scorso anno abbiamo stretto una partnership con la Findus Italia per il lancio sul mercato dei surgelati di una nuova linea per la prima colazione a marchio Findus. Oggi i nostri prodotti sono presenti presso tutte le maggiori catene italiane della Grande Distribuzione. Al lancio è stata affiancata un’importante campagna pubblicitaria sulle principali reti televisive nazionali. Nel corso del 2015 abbiamo intenzione di espandere la commercializzazione all’estero in particolare in Europa”. Oggi la Dolciaria Orsobianco ha più di 50 dipendenti che lavorano nello stabilimento di Borgo San Dalmazzo e nei due negozi, uno adiacente allo stabilimento e uno in piazza Galimberti, a Cuneo. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 Food & Wine IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Capunsei di Solferino Un piatto tipico delle colline solferinesi. Tradizione e sapore si incontrano in una ricetta della famiglia Tomasi. a cura della redazione INGREDIENTI PER 4 PERSONE 350 gr di pane grattugiato 150 gr di grana padano grattugiato 50 gr di burro Prezzemolo tritato 2 uova Brodo di carne 1 spicchio intero d’aglio Sale e pepe q.b. COME SI PREPARA Scaldate in un tegamino il burro con lo spicchio d’aglio, facendo attenzione a non abbrustolirlo. In una ciotola mettete il pane, il grana, le uova, sale e pepe ed unite il burro fuso (lasciandone una piccola parte per condimento finale), togliendo l’aglio. Mescolate amalgamando gli ingredienti, aggiungendo il brodo caldo fino ad ottenere un impasto morbido, a questo punto fate dei piccoli gnocchetti allungati a due punte. Versateli nel brodo (operazione consigliata anziché nell’acqua) fino a quando riemergeranno a galla, scolateli e posateli nel piatto, coprendoli con una generosa grattata di grana padano. Versate il burro fuso e, per dare colore ma anche profumo, guarnite con una presina di prezzemolo tritato fresco. Buon appetito! ECCELLENZA DEL GUSTO L’edizione del decimo compleanno di Taste, il salone-evento dedicato alle eccellenze del gusto, dell’Italian lifestyle e del design della tavola, si è concluso lo scorso 9 marzo a Firenze con numeri più che positivi. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 Taste si conferma sempre più come appuntamento di riferimento per i professionisti dell’eccellenza gastronomica: oltre 14.000 visitatori si sono riuniti alla Stazione Leopolda di Firenze per apprezzare a fondo lo stile italiano dell’arte culinaria. In occasione di Expo 2015, non è dunque solo Milano a consacrare l’Italia come patria mondiale del cibo. Il capoluogo toscano ha accolto un pubblico di professionisti dell’enogastronomia arrivati da tutto il mondo, di personaggi legati alla cultura del cibo, oltre che di appassionati di cucina. Il salone - organizzato da Pitti Immagine e nato da un’idea del gastronauta Davide Paolini - ha registrato un’affluenza complessiva di oltre 4.500 buyer ed operatori del settore, confermando gli alti livelli di presenze raggiunti alla passata edizione. Alimenti da scoprire, ma anche da acquistare. Il Taste Shop, supermercato del gusto, ha registrato un record di vendite con 23.300 prodotti venduti su una vasta gamma di oltre 1.900 tipologie differenti. GENTE IN MOVIMENTO 51 BENESSERE E BELLEZZA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Cosmoprof svela i propri trucchi Il meglio della cosmesi mondiale ha fatto scalo a Bologna. Definite le tendenze beauty per il 2015. a cura di Elisa Galvagno 52 GENTE IN MOVIMENTO C ase cosmetiche, buyer, blogger e semplici appassionati riuniti tutti insieme nel più importante evento internazionale leader della cosmesi. È questo il Cosmoprof Worldwide, svoltosi lo scorso 20-23 marzo a Bologna, che ha sbaragliato ogni più rosea aspettativa registrando cifre da record: 20% in più di visitatori rispetto al 2014, per un totale di 248.000 partecipanti e 2.493 espositori, dei quali il 70% provenienti dall’estero. Un’opportunità di business irripetibile per aziende e operatori del settore. Con questa manifestazione il nostro Paese, che produce il 60% dei cosmetici di tutto il mondo, ha saputo esal- tare tutto il know-how italiano, l’innovazione, la ricerca e l’eccellenza in fatto di prodotti per la cura del corpo, make-up e profumi. Oltre alla ricca offerta espositiva, molti gli eventi e le iniziative che hanno arricchito il Cosmoprof. Tra le aree più visitate è spiccata l’originalità del “The Mascara Factory”, con la riproduzione dal vivo del processo di produzione del mascara. Per l’occasione è stato creato, in edizione limitata, il “Mascara Cosmopack”, un prodotto incurvante con una formula senza parabeni, nel completo rispetto della natura grazie alle ridotte emissioni di CO2. Non solo occhi, ma spazio anche NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA all’universo dei capelli. “On Hair” è stato un vero e proprio show nel quale i migliori parrucchieri, a colpi di spazzola e forbici, hanno fatto sfilare in passerella vere e proprie opere d’arte. Spazio anche alle giovani promesse grazie a “Hair Ring” e al mondo wedding con “Io sposa”, dove sono state raccontate tutte le novità hair e make-up per chi si appresta a salire sull’altare. Quanto si pensa alla cura di sé stessi la parola d’ordine è Spa. Lo spazio di riferimento per gli operatori e i titolari di centri estetici è stato senza ombra di dubbio l’Eshetiforum, con sessioni live di esperti e focus sulle nuove tecnologie. Le amanti della manicure hanno trovato il paradiso nel padiglione 36, rinominato “Nails World”. In un tripudio di colori, centinaia di migliaia di boccette di smalto hanno animato gli stand delle principali case cosmetiche specializzate nel comparto nails. Dalla ricostruzione unghie ai semipermanenti, spazio anche a prodotti professionali, utilizzati da estetiste e centri specializzati. Il tutto condito da dimostrazioni ed NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 applicazioni gratuite, musica e nail art strepitose, veri dipinti “in miniatura”. Dulcis in fundo, come non citare il BENESSERE E BELLEZZA comparto make-up. Nuovi brand si sono affacciati al mercato italiano, altri hanno confermato la loro leadership. I visitatori si sono immersi in polveri colorate, fondotinta performanti di ultima generazione, ombretti e mascara. Si conferma l’attenzione verso il mondo biologico, con prodotti a base di ingredienti naturali, basti pensare che questo mercato è l’unico con una crescita a due cifre. Passione ma anche impegno sociale. Tra le varie iniziative citiamo la campagna per la sicurezza stradale del noto brand americano Sinful Color. Attraverso l’hashtag #notextred hanno voluto sensibilizzare l’opinione pubblica contro la pericolosa pratica del mandare sms mentre si guida: con uno smalto rosso, creato per l’occasione, hanno invitato tutte le donne a dipingersi il pollice della mano, in modo da ricordarsi di non messaggiare quando si è alla guida di un veicolo. Il prossimo appuntamento con il Cosmoprof sarà dal 17 al 20 marzo 2016, nel frattempo, non ci resta che sfoggiare i trend esibiti durante la manifestazione per quest’anno. GENTE IN MOVIMENTO 53 BENESSERE E BELLEZZA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA La vera essenza dello Yoga Molte persone praticano lo yoga come fonte di guadagno, dimenticando la vera essenza della disciplina. a cura di Aurelio Prisco U n saggio indiano non molto tempo fa scrisse che era in corrispondenza con alcune società dalla lontana America, i cui membri si interessavano allo yoga. “Stanno riscoprendo l’India, con un migliore senso di orientamento di quello che ebbe Colombo! Sono lieto di aiutarli. La conoscenza dello yoga è liberamente avvicinabile a tutti coloro che sono disposti ad accogliere, come la pura luce del giorno”. Il suo messaggio racchiudeva una grande verità: non occorre svigorire per noi occidentali ciò che gli antichi saggi indiani consideravano fondamentale per la salvezza dell’uomo. Molte persone in Italia praticano lo yoga come una fonte di guadagno o contro il logorio della vita moderna o, al massimo, per migliorare lo stato di forma fisica, dimenticando la vera es- 54 GENTE IN MOVIMENTO senza dello yoga. La filosofia dello yoga inizia invece proprio dallo spirito ed il suo scopo principale è di entrare in contatto con se stessi. Il viaggio più affascinante che possa esistere è quello interiore per arrivare alla vera saggezza. Noi occidentali, cercando di dominare la natura, ci siamo svincolati dalla nostra origine naturale privandoci di un’importante sorgente di energia. Per accedere alla fonte del vero sapere è essenziale placare la mente dalle tante distrazioni ed un ruolo fondamentale lo ricopre la meditazione, scopo ultimo dello yoga. Per vivere sereni, sicuri e pieni di amore è bene vedere noi stessi come uno spirito libero senza limiti. Ma come per la costruzione di una casa le fondamenta sono essenziali: le posizioni yoga (Asana) e il controllo del respiro e dell’energia (Pranayama) permettono di iniziare il percorso di consapevolezza. Coscienti del proprio corpo, della nostra energia, della nostra natura e dei nostri movimenti. Con queste solide basi possiamo iniziare il percorso per comprendere quali sono le forze, anche celate, che ci fanno muovere nella vita di tutti i giorni. Nella profonda calma dobbiamo comprendere quali sono le forze che ci portano “verso il basso” e quali ci spingono in avanti e in alto. Ciò che è vero è ciò che una semplice illusione. E in questo risveglio nella dualità innata della vita, possiamo rifiutare o accettare solo ciò che ci rende veramente felici. Dobbiamo conquistare un’autonomia personale e un’indipendenza dal mondo esterno ma sviluppando, parallelamente, i nostri potenziali fisici e relazionali. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA BENESSERE E BELLEZZA Oli essenziali, cosa sono? G li oli essenziali sono l’anima del fiore, del frutto, del legno, del seme, della bacca, sono il cuore di essi. Sono la parte odorosa estratta dai vegetali, il profumo concreto della pianta. Esso può essere ricavato dalle differenti parti di un vegetale: foglie (per esempio eucalipto), fiori (camomilla), corteccia (cannella), legno (cedro), scorza (limone), oltre che da semi, bacche, frutti, bulbi. Sicuramente siete già entrati in contatto con alcuni oli essenziali, ad esempio, l’odore forte che pizzica gli occhi quando sbucciate un’arancia o una clementina. Gli oli essenziali sono oleosi ma, conNUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 trariamente a quelli vegetali, non sono grassi poiché evaporano. Sono più leggeri dell’acqua e non si possono mescolare ad essa ma, in compenso, si mescolano al sale, miele, zucchero e panna. Nel diffusore, l’olio viene evaporato grazie agli ultrasuoni che agitano le molecole e permette ad esso di evaporare. Esistono vari metodi di estrazione, più o meno costosi. Il metodo di estrazione più sicuro, ma anche il più oneroso, si chiama estrazione in corrente di vapore. Gli agrumi vengono invece estratti per spremitura a freddo. Un olio estratto in corrente di vapore L’aromaterapia è l’insieme delle azioni sulla salute psichica, fisica e emozionale, prodotta dagli oli essenziali. a cura di Irene Campisi GENTE IN MOVIMENTO 55 benessere e bellezza mantiene tutte le proprietà e le vibrazioni. Gli oli che costano poco possono essere puri, ma c’è la possibilità che siano estratti con solventi. Quest’ultima tecnica è più semplice e rapida, ma l’olio non manterrà le stesse vibrazioni. Se si vuole lavorare con gli oli essenziali, bisogna farlo con quelli vivi. Esistono oli morti, perché tagliati con il sintetico, riprodotti in laboratorio o estratti con metodi poco consoni. Un metodo per capire se un olio è puro è il prezzo. Gli oli essenziali non sono a buon mercato, basti pensare che per “esistere” hanno bisogno di una serie di condizioni: dalla nascita stessa della pianta, fiore o petalo, al sapere calcolare il giusto tempo di crescita e di raccolta, estraendo l’olio nel modo corretto. Stesso discorso vale per le fasi successive di confezionamento e distribuzione. Anche la collocazione della pianta stessa è fondamentale affinchè vengano mantenute tutte le proprietà e vibrazioni. Quando si compra un olio è importante guardare l’etichetta, dove deve essere indicato l’equivalente in latino, in quanto specifica la vera pianta da cui si ricava l’estratto. Esistono talmente tante varietà di alcune piante (es: lavanda, legno di cedro, rosmarino, timo), con proprietà differenti l’una dall’altra, che solo con la dicitura latina si ha la certezza di star comprando l’olio giusto. La lavanda vera, ad esempio, non ha controindicazioni, ma la lavanda spica, a causa dei suoi chetoni, deve essere utilizzata, in caso di punture di insetti o bruciature, esclusivamente a livello locale per i bambini e le donne in gravidanza. Sull’etichetta inoltre deve essere segnalato il metodo di estrazione (corrente in vapore oppure spremitura a freddo), nonché il paese di produzione. Infine, diffidate dagli oli che sanno troppo di “saponetta” o che hanno un troppo buon odore in quanto a volte gli oli essenziali puri non sono gradevoli all’olfatto. 56 GENTE IN MOVIMENTO IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA AROMATERAPIA SOTTILE, ECCO COME AGISCE Gli oli essenziali agiscono su tre livelli: fisico, emozionale e vibrazionale. Fisico: Tutti gli oli essenziali hanno una funzione fisica (agiscono sul mal di gola, raffreddore, mal di testa). Questi oli hanno un peso molecolare molto basso, penetrano facilmente nel sangue. Ad esempio, per disintossicare il fegato si può usare il limone o il rosmarino verbenone, che agiscono fisicamente sul fegato ma lavorano anche sulla rabbia, essendo il fegato il suo “custode”. Quindi, nello stesso momento, se si vuole lavorare sul fegato bisogna essere ben consapevole che si smuoverà tutta la rabbia accumulata. Emozionale: è il livello più potente, in quanto andiamo a lavorare direttamente con l’olfatto, che è il senso più diretto che noi abbiamo. A differenza degli altri sensi, le stimolazioni olfattive sono le sole a passare direttamente nella corteccia celebrale, senza essere filtrate dal centro recettore «talamo» per un’analisi preliminare. Quando sentiamo odore di gas o bruciato, immediatamente siamo in allerta, quando sentiamo il profumo di una rosa o dell’erba appena tagliata avvertiamo una sensazione di pace. Tutto questo spiega come mai un odore o un profumo possa evocare istantaneamente ricordi vivi, vissuti anche molto tempo addietro. Quando vediamo le cose, quando le udiamo, passano dalla razionalità, le ragioniamo. Il nostro cervello non ragione con gli odori. L’olio essenziale arriva a dare dei comandi al cervello quasi involontariamente. Quando un odore non piace vuol dire che se ne ha bisogno. Questo significa che l’olio essenziale è in grado di farci appacificare con i nostri problemi più reconditi. L’olio agisce facendo riaffiorare emozioni, stadi che noi avevamo rimosso. Vibrazionale o Energetico: Ogni cellula del nostro corpo ha una vibrazione: più è alta e più il corpo è nel benessere. Quando le vibrazioni si abbassano arriva il malessere che, se non curato, si trasforma in malattia. I corpi si misurano in Megahertz (come le onde della radio): in un corpo sano la vibrazione va dai 62 ai 72 Mhz. Ad oggi non esiste nulla in natura che abbia le vibrazioni più alte di un olio essenziale, è il mezzo più potente che esista. La vibrazione di un olio va infatti dai 52 ai 320 MHz ed è 70 volte più forte della pianta stessa. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 MODA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Next Generation I concorsi, si sa, sono da sempre un trampolino di lancio per appassionati che vogliono fare della loro passione una professione. Dai cuochi ai pasticceri passando per il fatato mondo dello show business, che ha permesso - a pochi fortunati - di diventare cantanti ed attori di fama mondiale. Anche la moda non è da meno, rendendosi ogni anno protagonista in questo settore con un concorso per giovani stilisti neodiplomanti under 30, provenienti dalle più prestigiose scuole italiane di moda e design. Next Generation, giunto oramai alla 9° edizione, è promosso ed organizzato dalla Camera Nazionale della Moda Italiana, l’associazione che disciplina e coordina lo sviluppo della moda in Italia. Una giuria di esperti, formata da NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 Jane Reeve, AD della CNMI, Danda Santini, direttore Elle Italia, Mario Dell’Oglio, Presidente della Camera Italiana Buyer Moda e Carla Biffi, punto di riferimento del settore, ha elettro 4 vincitori dopo aver visionato più di 200 candidati. La prima fase ha visto trionfare Alessandro Canti e Gianluca Visconti (AFOL Moda), Deyse Cottini (NABA), Claudio Cotugno (IED) e Luca Lin (Haute Future Fashion Academy), i quali hanno potuto realizzare il sogno che ogni aspirante stilista desidera: presentare una propria collezione durante la settimana della moda milanese. Queste giovani promesse sono state sostenute interamente dalla Camera Nazionale della Moda nel percorso che ha portato alla sfilata, fornendo tutto il supporto necessario dall’or- 200 candidati, 20 finalisti e 4 vincitori. Il contest per trovare gli stilisti emergenti del 2015. a cura della redazione GENTE IN MOVIMENTO 57 MODA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA ganizzazione alla promozione della collezione. Un mondo immenso si è aperto per questi quattro aspiranti stilisti, i quali hanno dovuto da subito imparare un mestiere dominato dai grandi della moda italiana, punta di diamante che tutto il mondo ci invidia. La scelta dei tessuti, il casting con le modelle, il tema della sfilata sono solo alcuni passaggi della fase di preparazione dello show, che è culminato con la realizzazione del sogno di tanti: veder sfilare i propri capi nella città capitale internazionale della moda. Ma le novità non finiscono qui. Il contest per quest’edizione ha subito una vera evoluzione, diventando un Web Talent. Il nuovo format 2015 ha trasformato questo concorso in un reality online, utilizzando una forma di comunicazione evoluta legata al web ed ai social, più mirata al target cui si rivolge. Ambasciatrice ufficiale Chiara Fer- 58 GENTE IN MOVIMENTO ragni, founder del blog “The Blonde Salad” nonché italiana under 30 più influente al mondo secondo Forbes, con un impero da 8 milioni di dollari guadagnato solo nel 2014. La Ferragni, già presente nella giuria nella fase iniziale della gara, ha accompagnato i 4 finalisti durante la preparazione della sfilata e ha indossato i capi del vincitore del premio speciale assegnato alla sfilata in un servizio fotografico per Elle Italia. Sul suo blog “The Blonde Salad” e sul sito ufficiale del contest sono stati pubblicati 14 episodi che hanno ripercorso tutte le fasi del Web Talent, da quella preparatoria al fitting con le modelle, per poi concludersi con il vincitore delle sfilate. Ma chi si è aggiudicato la vittoria? A salire sul gradino più alto del podio il ventunenne siciliano Claudio Cotugno, che ha sbaragliato la concorrenza presentando una collezione che ha convinto all’unanimità tutti i giudici, nella prestigiosa cornice del Teatro Piazza Vetra a Milano. A spiccare è stato il suo estro creativo, che si è concretizzato con una collezione monocromatica composta da 12 outfit sui toni del nero intitolata “Günaikès”. Gli outfit sono stati infatti presentanti in una veste dark con piume e trasparenze, il tutto abbinato ad un make-up insolito con splendide modelle dal viso completamente dipinto di nero. Sei una blogger, una stilista o un’esperta di moda? Vorresti comparire sulle pagine del prossimo numero? Scrivici a: [email protected] NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 FOTOGRAFIA IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Stelle, luci da fotografare Ammirare un cielo splendente di luci, circondati dalle vette più alte d’Europa. a cura di Eleonora Barone M olti conoscono la Valle d’Aosta per i meravigliosi paesaggi, le eccellenze agroalimentari e gli sport invernali, ma la più piccola regione d’Italia offre altri tesori da scoprire, come l’Osservatorio Astronomico di Saint-Barthélemy. La struttura è attiva da metà 2003 ed è considerata unica nel suo genere per caratteristiche e strumentazione, tra le più importanti in Italia e in Europa. La costruzione inizia negli anni ’90 quando il Comitato Promotore, sulla base dei dati raccolti da Clément Fillietroz, conduttore della stazione termopluviometrica, propose al Presidente della Giunta e ai Consiglieri Regionali di costruire un Osservatorio Astronomico e un Planetario nel paese valdostano. Saint-Barthélemy, situato a trenta chilometri da Aosta, venne considerato particolarmente favorevole a ospitare un Osservatorio, poiché ogni anno vi si contano oltre 250 nottate serene, vi sono inoltre un bassissimo inquinamento luminoso ed una bassa turbolenza atmosferica. Dopo 12 anni di attività, l’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta (OAVdA) vanta numerose pubblicazioni scientifiche e importanti NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 progetti. Tra questi, quello cui vengono dedicate più energie è il Progetto Pianeti Extrasolari, sviluppato in collaborazione con l’Osservatorio Astrofisico di Torino, che si occupa di cercare altri pianeti di tipo terrestre. Uno strumento importantissimo per la ricerca e utilissimo ad avvicinare il grande pubblico all’astronomia è la fotografia astronomica. L’astrofotografia è il metodo che, forse più di tutti, unisce senso estetico e metodo scientifico. Al di là della sua bellezza, infatti, questo tipo di fotografia permette di catturare dettagli e colori troppo deboli che l’occhio umano, per la sua scarsa sensibilità, non è in grado di catturare. Nonostante l’innegabile bellezza di questo tipo di immagini che possiamo reperire ovunque, è innegabile che l’osservazione diretta delle stelle all’oculare di un telescopio, seppur meno precisa, possa regalare emozioni difficilmente eguagliabili da qualsiasi fotografia. È per permettere al pubblico di vivere queste emozioni che all’Osservatorio vengono organizzate sia visite guidate al percorso didattico sia osservazioni del cielo notturno. Siamo sicuri che trovarsi all’aperto, circondati dai monti, davanti a uno spettacolo di stelle, sia davvero un’esperienza da non perdere. GENTE IN MOVIMENTO 59 EVENTI E SPETTACOLI IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Illuminata da scoprire Dieci giorni di “Illuminata” nel capoluogo cuneese per inaugurare il restyling della storica via Roma. a cura di Massimiliano Cavallo 60 GENTE IN MOVIMENTO D a oltre quattro secoli la Carminela, la Festa della Madonna del Carmine, è la festa nel cuore della città storica di Cuneo. E quest’anno avrà un significato particolare, perché il cuore della “vecchia” Cuneo apparirà fra due mesi rinnovato in tutto la sua scenografica immagine, con via Roma lastricata a nuovo e i palazzi intorno ritornati agli antichi splendori. Per questo il Comitato della Festa Madonna del Carmine ha avuto l’idea di festeggiare la Madonna del Carmine e l’inaugurazione della “nuova” via Roma con un evento speciale diluito in due settimane. La via maestra sarà illuminata con migliaia di lampioni e lampade con la grande porta di apertura della strada su piazza Galimberti, una galleria di luci coperta con volta a botte di dodici metri di lunghezza, seguita da 140 metri di archi sistemati lungo la strada per concludersi con 24 candelabri, posizionati ai lati dopo la galleria. 50.000 led a tende luminose, 1.200 lampade strobo effetto flash, 150 tubi in plexiglass illuminato con effetto pioggia di luci: il tutto in movimento a suon di musica. Un allestimento scenico di straordinario impatto, curato dalla Marianolight, una società di Lecce che è leader nel settore (installazioni dalla Polonia alla Spagna), e che è un’assoluta novità per tutto il Nord Italia e le regioni francesi confinanti. Il progetto de “L’illuminata” sta coinvolgendo un pò tutti: Diocesi, Comune, Comitato per il futuro del Centro Storico, Atl, Comnitours, Comitato commercianti del centro storico della Confcommercio, La Guida che ha recentemente stabilito la sua sede proprio nel centro storico e nel 2015 compie 70 anni, la Fondazione San Michele e il Museo diocesano, la Promocuneo, la Cegat, l’Associazione nazionale e Protezione Civile Alpini e la Misericordia di Cuneo, la società Marco Polo con una iniziativa di ecosostenibilità. Un’iniziativa che mette insieme due avvenimenti: la novità di via Roma e la festa antica della tradizione come quella della Madonna del Carmine, già documentata nella grande processione fin dalla fine del ‘500, con i suoi simboli carichi di ritualità e di spiritualità, con l’emozione di usare gli stessi oggetti devozionali, gli stessi percorsi, addirittura le stesse divise da più di quattrocento anni. E ovviamente il corteo con la statua della Madonna del Carmine, che parte dalla confraternita di San Sebastiano in Contrada Mondovì, con le oltre 50 confraternite nei loro costumi tradizionali (i grandi Cristi della Liguria, gli incappucciati del Piemonte, le sobrie divise francesi e monegasche, i profumi degli incensi spagnoli, fino alla rappresentanza della Contrada senese della Selva, i cavalli delle compagnie di Sant’Eligio, i costumi storici locali) passerà proprio sotto l’Illuminata. Le iniziative partiranno da sabato 4 luglio con la rievocazione storica del 1515 e il corteo storico e allo stesso tempo il Festival internazionale dei giovani artisti circensi in piazza Virginio con “Fuma che n’duma” e il Ruggito delle pulci, e su via Roma “strada d’Europa” un’apericena a cura di Apice per ricordare che i denari per la nuova via Roma (e tutti gli interventi di recupero nel entro storico) sono arrivati proprio dall’Europa, e poi la cena con Mangiarti, una mongolfiera in piazza Galimberti e alle 22 la prima accensione dell’illuminata con musica (replica alle 23). Le iniziative proseguiranno fino a lunedì 13 con la grande processione della Madonna del Carmine alle 20,30 e la “Grande Illuminata finale” alle 23. E in tutti quei giorni di luglio si alterneranno due differenti spettacoli di luci alle 22 ed alle 23 e tutte le sere “Aperiluci” nei bar, chiese e museo diocesano aperti e tante iniziative dalle visite guidate a mostre temporanee, dai concerti alle cene, dai negozi aperti a Pastà, dal grande flash mob davanti alla Torre civica alla notte bianca fino alla partenza di un altro grande classico del cuneese, la Fausto Coppi. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 eventi e spettacoli IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Van Gogh Alive, The Experience Un’esperienza multimediale per vivere in modo nuovo l’arte in scena a Firenze. a cura di Roberto Gianusso F irenze, una chiesa sconsacrata, un innovativo sistema di proiezioni ad alta definizione, sinfonie di suoni e luci che animano l’opera di un genio incompreso, rivalutato solo dopo la sua morte. L’arte di un pittore che ispirò le correnti future ed influenzò gli stili avvenire: tutto questo è Van Gogh Alive, un’esperienza multimediale immersiva che prospetta un nuovo modo di vedere e vivere l’arte. Oltre 3.000 immagini proiettate su schermi e architettura per mezzo di quaranta proiettori, danno vita ad uno spettacolare evento fatto di luci e suoni, tra Handel, Tiersen, Lalo, Delibes, Viseur, Barber, Schubert, Kusturica, Godard, Part, Chabrier, Nielsen, Sakura, Satie, Zorn, SaintSaëns, Liszt, Delibes e Godard. “Questa è un’esperienza visiva e divulgativa inedita per avvicinare al mondo di Van Gogh, al suo immaginario e alle sue opere, anche per il pubblico meno abituato a frequentare le sale di mostre e musei – ha dichiarato il curatore italiano della mostra Fabio Di Gioia – e per la prima volta Van Gogh Alive sarà integrata in un’architettura particolarissima come quella di una chiesa. La sensaNUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 zione offerta dalla visione della mostra multimediale nel contesto di S. Stefano è un’emozione, ancora mai provata nel mondo”. Un immergersi all’interno del segno di Vincent, quel segno così espressivo e deciso di un animo tormentato che già risulta essere vivo, dando l’impressione di poter prendere vita da un momento all’altro, poiché il movimento che genera con le sue pennellate appare come un frammento di esistenza mutevole che scalpita cercando la sua espressione e ragion d’ essere. A proposito del suo gesto, si sono affrontati molti studi su questa sua necessità di esprimersi, a volte arrivando quasi alla violenza (intesa sempre come segno), spesso condotti col fine di associarlo alla sua condizione mentale. Ebbene, io mi chiedo, che bisogno c’è di approfondire con sì tanta meticolosità il lavoro di un Artista, riducendolo ad uno sterile studio su forma e colore associati ad un più o meno centrato equilibrio mentale? Ora che non c’è più e che il suo patrimonio, generosamente regalatoci, fa incantare l’anima di noi comuni mortali e regala ad essa un contatto profondo con la nostra esistenza che va oltre le cose tangibili e analizzabili, che bisogno c’è di impoverire così la sua Opera? Ora nulla ha senso, se non la sua Arte. E noi dovremmo essere onorati di questo dono, e semplicemente onorarlo. Il suo gesto pittorico rispettato dal nostro gesto di ringraziamento. E condividere la sua Opera in varie forme è un grande gesto di riconoscimento. Ecco che l’intervento di queste nuove tecnologie non fa altro che avvicinarci a quel gesto, farne apprezzare i dettagli e dare vita a questo così già chiaro intento permettendoci di godere, per esempio, di un “reale” volo dei corvi sui suoi amati campi di grano. Ma, caro Vincent, tutto ciò era già presente nel tuo dipinto e, seppur immobili, quei corvi già sembravano volteggiare in quello spazio aperto. Essi parevano già venirci incontro e già ci angosciavano portandoci alla scelta di quale strada percorrere, quale sentiero imboccare, sapendo che comunque saremmo andati incontro alla notte più buia, verso quel cielo blu scuro, a tratti nero, che ci chiama e cerca il nostro sguardo mostrandoci pur sempre una luce, anche’essa ipnotica e attraente come una speranza. Come le luminose, vibranti e rassicuranti stelle delle tue notti. GENTE IN MOVIMENTO 61 eventi e spettacoli IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Camion d’Europa insieme a Verona Il Salone dei Trasporti e della Logistica conferma un rinnovato ottimismo per il settore dell’autotrasporto. a cura della redazione 62 GENTE IN MOVIMENTO S ono stati 24.107 i visitatori che nelle giornate dal 16 al 19 aprile hanno popolato l’area fieristica di Verona, in occasione del Transpotec Logitec, il salone dedicato al trasporto merci su strada e alla logistica. Il Salone biennale, organizzato da Fiera Milano, ha registrato una crescita del 16% rispetto all’edizione 2013, oltre 50.000 i metri quadrati occupati, in aumento del 30% rispetto all’ultima edizione, e 260 gli espositori, per un incremento di offerta rispetto al 2013 del 33%. Aziende, case costruttrici, associazioni di categoria e stampa specializzata hanno offerto ai visitatori - dagli auto- trasportatori agli operatori della filiera, ma anche semplici appassionati di camion - una gamma di prodotti e servizi di alta qualità. Fra le presenze di primo piano, nove costruttori di mezzi pesanti e leggeri Citroën, Daf, Isuzu, Iveco, Man, Mercedes-Benz, Peugeot, Scania e Volkswagen - che hanno presentato numerose anteprime e nuove proposte “ecologiche” come i motori a gas o a doppia alimentazione, in grado di ridurre i consumi e offrire concrete occasioni di risparmio nel rispetto dell’ambiente. Accanto ai veicoli, grande spazio alle tecnologie: soluzioni all’avanguardia per migliorare la qualità del lavoro e di vita dell’autotrasportatore. NumeNUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA rose anche le proposte di componenti, ricambi, pneumatici, oli, allestimenti, carburanti e anche un mercato dell’usato per veicoli garantiti e affidabili. Non solo. Grandi emozioni al volante grazie ai test drive nelle aree esterne ai padiglioni, che hanno dato la possibilità ai visitatori di testare, su uno speciale circuito, i truck di ultima generazione. Nel weekend, al business si è aggiunta la passione di trasportatori e camionisti, con molte iniziative ludiche e l’arrivo dei camion decorati e personalizzati che hanno ricreato in fiera l’atmosfera unica dei grandi raduni. Un modo per stare insieme, ammirare truck modificati e aerografati, ma anche sensibilizzare l’opinione pubblica sulla professionalità, l’etica e la serietà della figura del “camionista”, il cui mezzo, a volte, diventa anche strumento per veicolare sorrisi a chi soffre. È il caso di Highway Truck Team, associazione ispirata dalla consapevolezza e dalla voglia di raccontare una professione ricca di umanità e solidarietà, che ha portato in fiera anche la mascotte, il “camion che balla”, esibitosi a ritmo di musica e che gira l’Italia raccogliendo fondi per i bambini malati di leucemia. Spettacoli ma anche formazione. Nello stand di Gente in Movimento è stato svolto un approfondimento sulla sicurezza stradale, tema cardine della manifestazione internazionale, di cui ricordiamo GM è media-partner. Il tutto grazie all’”aula virtuale” con focus su sicurezza, controlli su strada e molto altro ancora. Un’aula che è diventata reale con il simulatore di guida e grazie agli esperti istruttori dell’associazione “A.S.D. IPA Insieme per amicizia”, ora A.P.I. Una formazione di vitale importanza, che ha permesso ai visitatori di testare le loro abilità nel condurre un veicolo in condizioni critiche. Infine, insieme all’associazione Assotrasporti e alla testata specializzata Trasportonotizie sono stati organizzati convegni e workshop patrocinati dal CIRT, il Centro Ricerche e Trasporti dell’Università di Genova. I temi sono i più discussi del trasporto merci su strada. In primis si è parlato di Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti che fa discutere per le sue inefficienze. Hanno partecipato esperti ed esponenti politici, eventi e spettacoli lo stesso Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, pur non potendo partecipare per impegni istituzionali, ha voluto in ogni caso lasciare il suo contributo al workshop con un intervento dedicato. Da sempre attenta a ridurre i costi per l’azienda, in un secondo convegno sono state presentate soluzioni efficaci per le imprese di trasporti quali il retrofit elettrico ed i sistemi bi-fuel, tematiche portate avanti dal Vicepresidente della VIII Commissione Trasporti alla Camera On. Ivan Catalano. È stato inoltre illustrato l’innovativo progetto Os.car, grazie all’intervento del Direttore del Centro di Ricerca sulla Logistica dell’Università Luic, il Prof. Fabrizio Dallari. Di concorrenza estera sleale si è discusso durante il convegno di punta del sabato, dal quale si è da subito instaurata una costruttiva discussione tra i relatori e gli autotrasportatori presenti in sala. Il ciclo dei convegni si è chiuso domenica con un focus sulla sicurezza stradale, nel quale hanno partecipato case costruttrici, europarlamentari ed esperti in materia. Il tema della sicurezza stradale è molto sentito, e per questo serve fare prevenzione. Allo scopo, Gente in Movimento sarà presente all’Imola International Motorfest (box sottostante), evento che ospiterà la maratona televisiva Guidopervivere a favore della sicurezza stradale. Il prossimo appuntamento con Transpotec Logitec? A Verona nel 2017. #GUIDOPERVIVERE Dal 22 al 24 maggio l’autodromo internazionale di Imola (BO) ospiterà l’International Motorfest, una grande festa dei motori con ingresso gratuito. Un vero e proprio motorshow estivo a sostegno dell’11esima maratona 24 ore tv Guidopervivere, la onlus che da 15 anni sostiene progetti legati alla sicurezza stradale. Noi di Gente in Movimento vi aspettiamo al nostro stand, in collaborazione con IM Incognita e Motorizzazione. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 GENTE IN MOVIMENTO 63 eventi e spettacoli IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Milano al centro del mondo Expo 2015 è pronto a nutrire il pianeta. Tutto sul sito espositivo, curiosità e gli eventi collegati. a cura della redazione 64 GENTE IN MOVIMENTO L o scorso 1° maggio, l’esposizione universale di Milano ha aperto le porte ai cittadini di tutto il mondo. Condito da numerosi scandali all’italiana, retroscena e molta aspettativa, il palcoscenico di Expo farà parlare di sé sino al prossimo 31 ottobre. “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” è il tema centrale della manifestazione, cui ogni Paese partecipante è invitato a darne una sua personale interpretazione. Un’occasione per riflettere e confrontarsi sui diversi tentativi di trovare soluzioni alle contraddizioni del nostro mondo: se da una parte c’è ancora chi soffre la fame (circa 870 milioni di persone denutrite nel biennio 2010-2012), dall’altra c’è chi muore per disturbi di salute legati a un’alimentazione scorretta e troppo cibo (circa 2,8 milioni di decessi per malattie legate a obesità o sovrappeso). Da non dimenticare la spaventosa cifra di 1,3 miliardi di tonnellate di cibo che vengono sprecate ogni anno. Con un’area totale di 1,1 milioni di metri quadrati, pari a 140 campi di calcio, la manifestazione si concentrerà sulle due grandi vie principali, il Cardo e il Decumano, su cui si affacceranno i padiglioni dei 145 PaeNUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 eventi e spettacoli IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA si partecipanti. I padiglioni - costruiti seguono criteri di efficienza energetica e sostenibilità, smontabili e riutilizzabili alla fine dell’evento - sono vere e proprie opere d’arte create dai più grandi architetti e designer mondiali. Ma quale sarà il lascito di Expo? La risposta è la Carta di Milano, un documento che racchiuderà tutti i risultati dei dibattiti scientifici della società civile e delle istituzioni sul tema della nutrizione del pianeta. Il documento si articola su 4 domande cardine: • i modelli economici e produttivi che possono garantire uno sviluppo sostenibile in ambito economico e sociale; • quali, tra i diversi tipi di agricoltura esistenti, riusciranno a produrre una quantità sufficiente di cibo sano senza danneggiare le risorse idriche e la biodiversità; • le migliori pratiche e tecnologie per ridurre le disuguaglianze all’interno delle città, dove si sta concentrando la maggior parte della popolazione umana; • come riuscire a considerare il cibo non solo come mera fonte di nutrizione, ma anche come identità socio-culturale. Un atto condiviso che richiama ogni cittadino ad assumersi le proprie responsabilità per la nutrizione delle generazioni future. Il primo a firmare la Carta di Milano è stato il Premier italiano Matteo Renzi, al termine della cerimonia inaugurale. Piè_Pagina_Chambre_Valdotaine_v_004.psd.pdf 10 CURIOSITÀ SU EXPO 2015 MILANO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 In deroga alle normative europee, ad Expo si potranno assaggiare carne di coccodrillo, di serpente e perfino il Fugu, il pericoloso pesce palla nipponico che solo pochi chef al mondo sanno cucinare. Foody è la mascotte di Expo 2015. Insieme con i suoi amici, rappresentano i temi fondanti della manifestazione in una chiave positiva, originale, empatica. Tra tutti gli spettacolari padiglioni presenti, quello che è più costato di più è costruito, manco a dirlo, dagli Emirati Arabi. Il tutto alla modica cifra di 60 milioni di euro. Sono quasi 10.000 i volontari che lavoreranno alla manifestazione. Questi tuttavia, sono stati conteggiati nei più di 20.000 nuovi posti di lavoro promessi: in molti sono insorti con l’hashtag #iononlavorogratisxExpo. Su Facebook sono nati gruppi che ironizzano sugli scandali dei ritardi di costruzione; tra i più divertenti citiamo “Soffiare sul cemento dell’Expo per asciugarlo in tempo” e “Vestirsi da muratore per entrare gratis all’Expo”. Un milione di euro. È questa la cifra stanziata dal bando creato appositamente per coprire con dei teli le opere incompiute, anche successivamente all’inaugurazione del sito. Uno sguardo ai cugini d’oltralpe: la Tour Eiffel, simbolo parigino d’eccellenza, era stata costruita in occasione dell’esposizione universale del 1889. In Italia si pensa già a cosa “recuperare”: l’ipotesi è di trasferire l’albero della vita in Piazzale Loreto a Milano, ricordato come luogo dove fu esposto il corpo di Mussolini. Una vera e propria città è stata costruita intorno al sito espositivo: supermercati, ambulatori, banche e palestre saranno a disposizione deì 160.000 visitatori previsti al giorno. La manifestazione non è ancora iniziata che già si pensa ad Expo 2020. L’appuntamento sarà a Dubai con il tema “Connecting Minds, Creating the Future”. 1 5/18/15 3:45 PM C M Y CM MY CY CMY K NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 GENTE IN MOVIMENTO 65 eventi e spettacoli IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Maison&Loisir, la casa in esposizione Al salone dell’abitare dell’Expo VdA, tutto su casa, benessere ed enogastronomia valdostana. a cura di Eleonora Barone M aison&loisir, il salone dell’abitare di Aosta, si è concluso domenica 3 maggio dopo cinque giorni di appuntamenti, conferenze e spettacoli. Un bilancio estremamente positivo: “Abbiamo avuto - dichiara l’organizzatore, Diego Peraga - 30 mila visitatori, in crescita del 20% rispetto al 2014, e un vero boom di pubblico dalla Svizzera, anche grazie alla convenzione con il Traforo del Gran San Bernardo che prevedeva il ritorno gratuito. Ai 56 appuntamenti in programma hanno partecipato circa 1.200 persone ed è un risultato davvero significativo”. La quarta edizione dell’evento, 7 mila metri quadrati di esposizione e 238 stand, era suddivisa in quattro aree tematiche: costruire, decorare, arredare, vivere. Una vetrina completa delle novità del “settore casa”: bioedilizia, pannelli solari, sistemi di sicurezza, arredamento di interni ed esterni, piscine, fiori e molto altro ancora. Molto interessante “The Sign”, lo spazio creativo dedicato al design in cui 66 GENTE IN MOVIMENTO artisti e artigiani di settori diversi aprono la mente e cercano soluzioni che sposino artigianato e innovazione. Degno di nota anche lo stand del Forte di Bard, che ha presentato le iniziative culturali promosse insieme a Expo VdA. La Regione Valle d’Aosta, invece, ha proposto un percorso, tanto interessante quanto esteticamente bello, dedicato agli antichi “saper fare”, antichi mestieri e prodotti tipici agroalimentari nella ricerca di un legame fra tradizione e innovazione. Oltre all’esposizione, un ampio ventaglio di appuntamenti. Numerose conferenze tecniche dedicate all’energia, all’ecosostenibilità e alla sicurezza. Hanno riscosso notevole successo i convegni sul benessere organizzate da Andrea Nicola. In particolare, l’intervento di Attilio Speciani su cibo e benessere sintetizzabile nella frase “non esiste il cibo contro” ha richiamato un pubblico numeroso. I temi trattati sono stati fotoprotezione, oli essenziali, ayurveda, alimentazione naturale, omeopatia, floriterapia e gravidanza. La Regione Valle d’Aosta ha organizzato una serie di conferenze dedicate alla valorizzazione del territorio, dei suoi prodotti e dei suoi materiali. Tre serate di musica alla manifestazione: mercoledì 29 aprile il concerto dei Tamtando, band nata nel 1999 che propone una vivace musica afro pop. Le serate del 30 aprile e del 2 maggio sono state dedicate, rispettivamente, alla musica rock dei RE-VISIONE e al jazz di Patrick Mittiga & The Swing Crew. Ultima, ma non meno importante, la gastronomia, cui è stato dedicato un doppio spazio: un corridoio con le bancarelle dello street food con zuppe, panini, birre, vini dell’Associazione Viticoltori Valle d’Aosta, salumi, formaggi, miele e tante altre golosità, e un ristorante da 200 posti dove gustare le specialità della cucina valdostana servite direttamente al tavolo. Una manifestazione a 360 gradi, che ha saputo coinvolgere esperti del settore e turisti. Un appuntamento che, speriamo, conoscerà ulteriore crescita nelle edizioni future. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA CINEMA E LIBRI Mineralogia, tre documentari da vedere N el numero scorso abbiamo viaggiato nel paese di Tavagnasco, un borgo di 800 anime del basso Canavese, in provincia di Torino. Qui, stretta tra la Dora Baltea e la montagna, un’intera comunità ha ritrovato un’identità mineraria perduta, nascosta da nonni e bisnonni, cancellata, per dimenticare il dolore del ricordo di una vita dura e immolata al lavoro. Nel 2014, l’anno Internazionale della Cristallografia, il comune si è attivato per portare avanti una serie di iniziative volte a esaltare il legame del paese con le sue miniere, che si sono concretizzate in una manifestazione internazionale, svoltasi nel mese di giugno: le GMT, Giornate Mineralogiche di Tavagnasco. Durante tre giorni, si sono tenuti seminari sulla mineralogia regionale italiana e sulla cristallografia mineralogica piemontese inframmezzati da momenti dedicati allo scambio di minerali e all’Enocristallogia, in cui si è imparato ad abbinare i cristalli e i vini pregiati. A questo si sono uniti un’apericena nel bosco e la visita delle stesse miniere. La risposta di popolazione, esperti del settore e semplici curiosi è andata ampiamente al di là di ogni aspettativa del sindaco, Giovanni Franchino, dell’Associazione Micromineralogica Italiana e del comitato organizzatore. È stato un evento che ha fatto riscoprire a un paese intero un’identità dimenticata da tempo e cementare nuove amicizie, come quella con Luca Bindi, professore Associato di Mineralogia e Cristallografia dell’università di Firenze. Un cervello che non è fuggito e che ama l’Italia tanto da rifiutare una cattedra a Princeton, definito “una NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 persona che ha fatto una scoperta” da Roger Penrose, premio Wolf per la fisica nel 1988. E, quando le amicizie funzionano, è giusto coltivarle. Per questo motivo, la Palestra del comune è stata il primo teatro ad ospitare quasi mille persone, studenti delle scuole del Canavese e della bassa Valle d’Aosta, ad assistere alla conferenza sui quasi-cristalli che il professor Luca Bindi tiene da anni di fronte a platee, generalmente, di soli addetti ai lavori. A seguire questo nuovo successo ci sarà la serata del 12 Giugno prossimo, cui è stata dato un nome che rievoca la tradizione del luogo “Tesori nascosti”. Infatti, del tutto inaspettatamente, un gruppo di amanti della mineralogia della zona ha scoperto, proprio a Tavagnasco, un nuovo minerale che ha ottenuto la certificazione internazionale grazie al prof. Luca Bindi. Durante la serata, verranno proiettati 3 cortometraggi: uno sulla nuova scoperta mineralogica, uno sulla Valle del Cervo, territorio montano della provincia di Biella che si estende fra i territori aostani della valle del Lys (o valle di Gressoney) e la Valsesia (a nord-ovest) e, il terzo, sulla magia di Torino. Terminati i documentari, il sindaco firmerà una convenzione con l’università di Torino per il finanziamento di una borsa di studio per una tesi in ambito mineralogico, da prodursi nel comune. È bello vedere che è possibile, anche per una piccola realtà, fare cose grandi, inaspettate e premiate dal pubblico che ancora ama e cerca la genuinità che si incontra in momenti, dove chi sale sul palco ha la voce che trema per il coinvolgimento emotivo. Il connubio tra il comune di Tavagnasco e la sua tradizione raccontati in tre cortometraggi che vi stupiranno. a cura di Monica Chivino GENTE IN MOVIMENTO 67 Cinema e libri IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Sangue e neve, il noir di Jo Nesbø Un leggero cambio di stile per il re norvegese dei gialli. Un libro da scoprire. a cura di Federico Rosa 68 GENTE IN MOVIMENTO S e avete imparato ad amare questo scrittore per la serie di Harry Hole, preparatevi a rimanere leggermente spiazzati. Non è un giallo classico a cui ci ha abituato lo scrittore norvegese, bensì è un noir, con una piccola evoluzione anche nello stile. Il protagonista è Olav, un criminale sui generis, dislessico e dal cuore tenero: è negato come rapinatore di banche, come pusher e come protettore di prostitute perché ci si affeziona. Scopre anche di essere negato come killer (l’unica sua dote riconosciuta) quando gli propongono un omicidio di una donna; non solo, peggiora la situazione innamorandosi della sua potenziale vittima. In un vortice di situazioni si trova a dover scappare dal mandante dell’omicidio (un grosso boss della droga), il marito della vittima, che adesso vuole fare uccidere anche Olav. Il protagonista sarà in grado di uccidere chi li sta braccando? A differenza del solito, Nesbø propone un libro corto (170 pagine in totale) privo delle consuete trame articolate ricche di colpi di scena. È un noir tragicomico ed intimista, in- centrato sulla figura di Olav e sulle sue scelte. Come detto anche lo stile è diverso, meno scene cupe ma una scrittura asciutta, sincopata, molto più veloce di prima con battute fulminanti, ironia a go-go, atmosfere da film di qualche decennio fa, con gangster e donne fatali, passioni travolgenti e situazioni paradossali. Non si leggesse il nome in copertina si potrebbe quasi pensare ad un lavoro di Tarantino. Piccola nota a margine: parrebbe che Leonardo di Caprio sia rimasto talmente colpito dalla figura di Olav da far pressioni per l’acquisizione dei diritti del libro per poter interpretare questo personaggio. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 Cinema e libri IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Riscoprire le meraviglie d’Italia La città di Torino riscopre le bellezze di tutta l’Italia grazie al Salone Internazionale del Libro. a cura della redazione P er la ventottesima volta Torino ospita il Salone Internazionale del Libro, una vastissima esposizione dove ogni amante dalla carta stampata può immergersi nella lettura delle ultime novità letterarie. Tema conduttore del Salone 2015, che si tiene a Lingotto Fiere dal 14 al 18 maggio, è “Le Meraviglie d’Italia”. Eredità inestimabile, l’Italia offre vere e proprie opere d’arte nei suoi paesaggio, monumenti e tesori Unesco, il tutto condito dall’innovazione e dall’eccellenza italiana in tanti campi: quale modo migliore di rappresentarle se non il libro? La riflessione che il Salone propone vuol essere un invito a ripensare la nostra storia e le ragioni che l’hanno modellata, nel bene e nel male. A guidare in questo percorso ci penseranno illustri divulgatori come Philippe Daverio e Flavio Caroli, storici d’arte di fama mondiale quali Salvatore Settis e Tomaso Montanari e NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 molti altri ancora. Ad inaugurare la 28° edizione del Salone Internazionale del Libro il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, cui seguirà l’intervento di esponenti del mondo politico, editoriale e culturale italiano. Gli stand da non perdere sono molteplici. Il mondo del Food&Wine è in primo piano grazie a Casa Cookbook, con i suoi 29 provenienti da tutto il mondo mentre, per gli under 20, l’appuntamento è al Bookstock Village. In quest’area i genitori potranno partecipare alle oltre 250 ore di laboratorio insieme ai loro figli, oppure potranno affidarli alla Nursery Lette- raria, il servizio di Babysitting Letterario a cura dell’Arca di Noè. Spazio anche alle start-up con la nona edizione dell’Incubatore, l’area del Salone dedicata alle case editrici con meno di 24 mesi di vita e non legate a grandi gruppi editoriali. Qui, gli editori esordienti avranno la possibilità di dialogare direttamente con i professionisti del settore, al fine di individuare le strategie migliori per farsi strada nel mercato editoriale. Cultura, intrattenimento e riscoperta di valori. Sono queste le tre parole chiave che racchiudono al meglio il Salone del Libro torinese. GENTE IN MOVIMENTO 69 COMICS & GAMES IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA The Unemployed L e storie di “The Unemployed Comic Strip” ruotano intorno a Sam e al suo coinquilino, lo scarabeo Yoko. Alla perenne ricerca di un impiego come i suoi amici, Sam vive nel limbo a cui sono condannati i trentenni di oggi, troppo “vecchi” per fare ancora parte del mercato del mondo del lavoro e per vivere con i genitori e troppo “giovani” per farsi una famiglia, guadagnare l’indipendenza, avere prospettive chiare per il futuro. Surreale, volutamente sopra le righe e con riferimenti al mondo del fumetto americano. The Unemployed parla di tutto e niente allo stesso tempo. Il progetto è nato a novembre 2013 ma ha già ottenuto consensi e riconoscimenti ed è seguito da un numero di lettori in costante crescita. Attualmente è in corso di realizzazione una serie animata ispirata alla strip. a cura di Samuele De Marchi Project Cars G li appassionati di racing game sono sempre stati frustrati dalle ultime uscite, da una parte c’erano giochi contraddistinti da un’ottima grafica ma da una pessima giocabilità, dall’altra giochi divertenti da usare (per qualche ora) ma con grafiche scadenti. Project Cars dovrebbe diventare il nuovo punto di riferimento per i giochi di guida. Sviluppato dal talentuoso Slightly Mad Studios, l’idea alla base del gioco era quella di avere una simulazione il più realistica possibile, e va detto che hanno fatto un lavoro eccezionale. Quindi, gli appassionati potranno ge- 70 GENTE IN MOVIMENTO stire ogni singolo dettaglio dell’assetto, con l’esatta percezione in pista delle modifiche effettuate. Indubbiamente un gioco “frustrante”, che richiede concentrazione e attenzione massima ma, una volta imparato a controllare, diventa oltremodo divertente e soddisfacente. I casual gamers non devono spaventarsi, si può anche scegliere di dedicarsi ad uno stile di guida più arcade, lasciando decidere alla CPU la parte di rifinitura e dedicarsi solo a spingere sul pedale dell’acceleratore. La modalità carriera è vasta e garantisce una lunga longevità, potendo scegliere se partire da zero e conquistare il mondo dei motori, partire già da campione e difendere la corona, oppure dimostrare la propria versatilità confrontandosi con discipline differenti. Se a questo si aggiunge un’intelligenza artificiale finalmente stimolante e un ottimo comparto multiplayer, diventa un gioco imprescindibile per gli amanti del settore. Ah, dimenticavo, la grafica è dir poco strabiliante, sia le macchine che i paesaggi sono stati resi per lasciare il giocatore a bocca aperta. Per completare l’opera giocate con le cuffie ad alto volume: sentire il rombo dei 450 cavalli di un V8, è da pelle d’oca. a cura di Federico Rosa NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 Musica IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Alta fedeltà, cd da ascoltare BLUR Le migliori uscite “The Magic Whip”. Damon Albarn torna in studio con la band originale e sforna l’ottavo disco, ben dodici anni da “Think Tank”. L’album è sintesi della maturità che i vari membri del gruppo hanno raggiunto nelle loro carriere da solisti, con qualche pizzico di psichedelia qua e là che non fa mai male. 12 tracce, livello altissimo. DANZERECCIO CON STILE del mese e gli show di artisti italiani ed internazionali da vedere dal vivo. a cura di Federico Rosa FABRI FIBRA “Squallor”. Lanciata quasi a sorpresa, l’ottava fatica del rapper di Senigallia è schizzata in vetta alle classifiche. Un ritorno alle origini, lontano dalla vena pop che avrà portato soldi e vendite ma un certo disamore da parte dei fan storici. 21 tracce di livello (con tanto di dissing a Fedex). Il vero maestro della scena rap italiana è tornato. RAP DI LIVELLO Concerti da non perdere BLUVERTIGO DAVID GUETTA LIMP BIZKIT Morgan, abbandonati (per sempre?) i panni del giudice più amato di X Factor, torna alle origini e sarà di scena con i Bluvertigo. Tutti presenti venerdì 12 giugno all’autodromo di Monza, dove saranno tra i protagonisti del Brianza Rock Festival. Appassionati di musica dance segnatevi questa data: sabato 6 giugno. Quel giorno sarà di scena alla Summer Arena di Assago il popolare dj francese. Criticato dai puristi, eppure amato dalla folla, i suoi show sono sempre molto adrenalinici e spettacolari. Spariti nel dimenticatoio per qualche anno, anche i Limp Bizkit tornano sulle scene. I paladini del movimento nu-metal sono pronti a far “pogare” e saltare il loro pubblico venerdì 11 giugno alla Summer Arena di Assago. Esserci è d’obbligo. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 GENTE IN MOVIMENTO 71 COLLABORATORI IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA HANNO COLLABORATO ALLA REALIZZAZIONE DI QUESTO NUMERO RAFFAELLO Vignali 72 ROSARIO De Luca MARIAPAOLA Cherchi MARINA Calderone Consulente del lavoro, avvocato e giornalista. Ricopre la carica di Presidente della Fondazione Studi dei Consulenti del lavoro. Avvocato presso lo studio legale “Cherchi & Partners, European Law Firm », con sede a Bruxelles, assiste le imprese e le amministrazioni interessate a cogliere le opportunità offerte dall’Unione europea. Presidente del Comitato Unitario Permanente degli Ordini e Collegi Professionali (C.U.P.) e Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro. GIOVANNI Firera MATTEO Salvini MAURIZIO Riverditi Responsabile Area Comunicazione Sede Regionale INPS del Piemonte, già Presidente dei Giornalisti Uffici Stampa del Piemonte, già Vicesegretario dell’Associazione Stampa Subalpina. Classe 1973, è un politico ed europarlamentare italiano. Dal dicembre 2013 è Segretario federale della Lega Nord. Docente di diritto penale presso l’Università di Torino, Dipartimento di Culture, politiche e società, esercita la professione di avvocato penalista a Torino. È autore di diverse pubblicazioni di natura penale, fiscale e civile. IVAN Catalano LUIGI Bobba ROBERTO Gianusso È Vicepresidente dell’XI Commissione ai Trasporti, Poste e Telecomunicazioni alla Camera dei deputati. Iscritto al gruppo parlamentare Scelta Civica. Sottosegretario di Stato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nominato dal Governo Renzi nel febbraio 2014. È giornalista e direttore del sito web Heavy Motors Magazine. È conduttore del format televisivo “A pieno carico”, prodotto da Alpina Edizioni e trasmesso a cura del network ReteBiella. LEONARDO Peruffo FRANCESCA Landriani GAETANO La Legname BRUNO Bravi SAMUELE De Marchi Consulente del Lavoro, esperto in materia di diritto del lavoro ed amministrazione del personale, collabora con le principali società di formazione in materia. Laurea in Musica al Dams di Bologna, lavora nel campo della Computer Animation e della produzione e post-produzione audio e video. The Unemployed è la sua prima comic strip. Segretario dell’Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati, è altresì membro dell’X Commissione alle attività produttive, commercio e turismo. Dal 2003 è Presidente nazionale di A.E.C.I. l’Associazione Europea dei Consumatori Indipendenti. Architetto in un prestigioso studio di Cuneo, applica i dettami della progettazione naturale dal 1990, come cifra esclusiva del suo fare architettura. Collaboratore parlamentare, imprenditore nel settore del trasporto di merci, logistico ed esperto in reti d’impresa è uno dei soci fondatori e l’attuale segretario nazionale di Arcipelago ŠCEC. LUIGI Rea FERRUCCIO Marello Dipendente pubblico, appassionata di storia, letteratura, fotografia, cinema, arte e spettacolo. Ama raccontare scorci di vita e il suono di una tastiera che compone storie. AURELIO Prisco Laureato in economia, è consulente organizzativo presso prestigiose aziende. Da molti anni sviluppa l’integrazione dei princìpi del Coaching aziendale Ericksoniano e quelli dell’Ananda Yoga per la crescita delle risorse umane. ERIKA Romano MASSIMILIANO Cavallo Psicologo esperto in mediazione dei conflitti e responsabile Media-Conciliare s.r.l., organismo di mediazione civile e commerciale iscritto al num° 1031 del registro tenuto dal Ministero di Giustizia. Esperto in servizi di consulenza HACCP, certificazioni ISO 9001, servizi di consulenza per attività formative, servizi di consulenza per laboratori di prova con metodiche accreditate ISO 17025. MONICA Chivino FEDERICO Rosa MONICA Montanaro ELEONORA Barone FRANCESCA Vinai IRENE Campisi Appassionato di libri, musica, cinema, serie tv e gastronomia. Ha collaborato con Slow Food, RockIt ed alcune testate locali del torinese e del cuneese. In gioventù fonda il gruppo musicale Adelinquere, band poprock. Laureata in Design. È libera professionista nella progettazione e ristrutturazione di abitazioni e locali commerciali. Collabora con aziende operanti nel settore del design industriale, artigianale e della comunicazione grafica. ELISA Galvagno GENTE IN MOVIMENTO Laureata in Beni Culturali Storico Artistici, è appassionata di arte, lingue straniere, letteratura e make-up. Attualmente è iscritta alla Making Beauty Academy per diventare truccatrice professionista. Laureata in Economia, nel 2007 fonda il beauty blog “Elisavsmakeup”, che da sette anni dispensa consigli sul mondo della bellezza. Grazie alla sua attività collabora attivamente con le principali case cosmetiche. Viaggiatrice e appassionata di scrittura. Italiana di nascita ma cittadina del mondo per scelta. Attualmente risiede e lavore in Australia Viaggiatrice entusiasta dai tempi dei suoi soggiorni di studio all’estero, collabora con il portale web Latitudes Life, con il blog NonSoloTuristi e con la community di viaggiatori Turisti per caso. È redattrice di TN Trasportonotizie. Giornalista professionista, è caposervizio del settimanale La Guida di Cuneo. Segue in particolare i temi della cultura, della politica e del territorio. Diplomata in grafica pubblicitaria, da qualche anno, attraverso un profondo percorso personale, ha rivolto la sua attenzione alla disciplina dello Yoga e allo studio degli Oli Essenziali. NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 Musica SERVIZI PER IL TRASPORTO E LA CIRCOLAZIONE STRADALE IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA NI ASSICURAZIO TESSERE E CARBURANT PAGAMENTO PEDAGGI NE PRENOTAZIO TRAGHETTI Imprenditori e Professionisti s.c.a r.l. Via XX Settembre 2, 12100 Cuneo • Tel. 0171 41.31.46 • Fax 0171 42.69.64 Email: [email protected] • Web: www.imprenditorieprofessionisti.it Azienda con Sistema Qualità conforme secondo la norma Uni En Iso 9001:2008 NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015 GENTE IN MOVIMENTO 73 Musica IL MAGAZINE DELL’IMPRENDITORE, DEL PROFESSIONISTA E DELLA FAMIGLIA Via degli Artigiani, 17 • 12100 Cuneo Tel. 0171.60.36.33 (4 linee r.a.) • Fax 0171.68.14.15 www.tipolitoeuropa.com e-mail: [email protected] 74 GENTE IN MOVIMENTO NUMERO 2 | MARZO - APRILE 2015
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