Pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia n. 53 del

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53
Anno XLIV – N. 332 – Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) – Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia – Sede Direzione e
redazione: p.zza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano – Direttore resp.: Fabrizio De Vecchi – Redazione: tel. 02/6765 int. 4041 – 5748; e-mail: [email protected]
Serie Avvisi e Concorsi - Mercoledì 31 dicembre 2014
REPUBBLICA ITALIANA
BOLLETTINO UFFICIALE
SOMMARIO
A) STATUTI
Parco regionale della Valle del Lambro - Triuggio (MB)
Statuto approvato con deliberazione di Giunta regionale n. X/2658 del 14 dicembre 2011 e modificato con d.g.r. n. X/2791
del 5 dicembre 2014 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Consorzio Agridifesa Lombardia - Milano
Statuto approvato con deliberazione di Giunta regionale n. X/2774 del 5 dicembre 2014. . . . . . . . . . .
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Azienda di Servizi alla Persona «ASP Basso Lodigiano» - Codogno (LO)
Statuto approvato con deliberazione di Giunta regionale n. X/2940 del 19 dicembre 2014.
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Società Cooperativa Agricola COOP.DI. Italia - Sondrio
Statuto approvato con deliberazione di Giunta regionale n. X/2945 del 19 dicembre 2014.
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Comune di Porto Mantovano (MN)
Statuto approvato con deliberazione di c.c. n. 3 del 6 marzo 1992, modificato con deliberazioni di c.c. n. 79 del 8 luglio 1994, n. 117 del 9 dicembre 1999, n. 127 del 5 dicembre 2003, n. 70 del 27 novembre 2014 . . . . . . . . .
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Unione dei Comuni Lombarda della Valletta - Rovagnate (LC)
Statuto modificato con deliberazione dell’Assemblea dell’Unione n. 39 del 15 dicembre 2014. . . . . . . . . .
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Comunicato regionale 19 dicembre 2014 - n. 154
Direzione centrale Organizzazione, personale e sistema informativo - Contratto relativo alla ripetizione del servizio di assistenza tecnica e supporto per le attività di competenza dell’autorità di Audit di cui all’art. 62 del Reg. CE 1083/2006 per i
programmi operativi competitività regionale e occupazione parte FESR e parte FSE 2007/2013 cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera 2007/2013 - Avviso relativo agli appalti aggiudicati . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Comunicato regionale 19 dicembre 2014 - n. 155
Direzione centrale Organizzazione, personale e sistema informativo - Contratto di appalto per la fornitura di un notiziario
dedicato alla Regione Lombardia con notizie focus ed aggiornamenti sulle attività del Presidente e della Giunta regionale
e di un notiziario sportivo - Avviso relativo agli appalti aggiudicati . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Comunicato regionale 19 dicembre 2014 - n. 156
Direzione centrale Organizzazione, personale e sistema informativo - Contratto relativo alla ripetizione del servizio di assistenza tecnica di supporto alla programmazione comunitaria dell’autorità di gestione del POR Lombardia ob.2 FSE 2007/2013
- Avviso relativo agli appalti aggiudicatI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..
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Comunicato regionale 19 dicembre 2014 - n. 157
Direzione centrale Organizzazione, personale e sistema informativo - GECA 6/2014 - Codice CIG 5597369704 - Avviso di
aggiudicazione di appalto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Comunicato regionale 19 dicembre 2014 - n. 158
Direzione centrale Organizzazione, personale e sistema informativo - GECA 3/2014 - CIG 561770332B - Avviso di aggiudicazione di appalto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Comune di Calolziocorte (LC)
Estratto del bando di indizione di istruttoria pubblica, finalizzata all’individuazione di soggetti del terzo settore disponibili alla
coprogettazione di interventi innovativi e sperimentali per la gestione del centro diurno disabili (CIG 6062356E6B) . . . .
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Comune di Magenta (MI)
Procedura aperta realizzazione di una palestra comunale nel plesso scolastico E. De Amicis.
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B) GARE
Amministrazione regionale
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Comune di Vimodrone (MI)
Esito affidamento gestione del centro di aggregazione giovanile - Avviso relativo agli appalti aggiudicati . .
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Comune di Visano (BS)
Avviso di vendita immobiliare.
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Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Metropolitana Milanese s.p.a. - Milano
Servizio di recupero dei fanghi biologici prodotti dai depuratori acque reflue di Milano Nosedo e Milano San Rocco (CIG Lotto 1 5915368C16 – CIG Lotto 2 59157539CD – CIG Lotto 3 5915766489 - CUP J46G14000450005) - Comunicazione appalto
aggiudicato. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Metropolitana Milanese s.p.a. - Milano
Servizio di revisione motori elettrici e fornitura di nuovi motori completi di gruppi di spinta delle Centrali A.P. dell’acquedotto
della città di Milano (CIG 5865621F8F - CUP J46J14000220005) - Comunicazione appalto aggiudicato . . . . . . .
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Metropolitana Milanese s.p.a. - Milano
Servizi di pulizia e spurgo con smaltimento e conferimento a idonea discarica dei materiali presenti negli alvei dei corsi
d’acqua esistenti nel territorio del Comune di Milano, anno 2014 (CIG 5716904A6A - CUP B43J13000840004) - Comunicazione appalto aggiudicato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Metropolitana Milanese s.p.a. - Milano
Realizzazione delle opere di adeguamento delle cabine elettriche alla regola tecnica di connessione (RCT) e rifasamento
degli impianti elettrici a servizio dell’acquedotto della città di Milano (CUP J41E14000180005 - CIG 5904609D7A) - Comunicazione appalto aggiudicato. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Metropolitana Milanese s.p.a. - Milano
Servizio di rimozione dei sedimenti dell’impianto di decantazione e grigliatura delle acque del torrente Seveso - Anno 2014
(CIG 5863499870 - CUP B43J13000830004). Comunicazione appalto aggiudicato . . . . . . . . . . . . .
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Decreto dirigente unità organizzativa 16 dicembre 2014 - n. 12212
Direzione centrale Programmazione integrata e finanza - Aggiornamento dell’elenco degli idonei alla nomina a componenti del Collegio dei revisori dei conti della Regione e autorizzazione a procedere alla fase di estrazione a sorte del nominativo a seguito delle dimissioni di uno dei componenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Decreto dirigente unità organizzativa 23 dicembre 2014 - n. 12635
Direzione generale Commercio, turismo e terziario - Nomina cinque esperti esterni a Regione Lombardia nell’Osservatorio
del Commercio - Esito della procedura selettiva di cui all’avviso d.d.u.o. 4 dicembre 2014, n. 11722 . . . . . . . .
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Comune di Erba (CO)
Bando per l’assegnazione di n. 2 licenze per l’esercizio del servizio taxi.
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Comune di Limbiate (MB)
Avviso di mobilità volontaria fra pubbliche amministrazioni per la copertura di un posto di funzionario di polizia locale - comandante - categoria D - p.e. accesso D3 - con titolarità di posizione organizzativa. . . . . . . . . . . ..
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Azienda ospedaliera di Desio e Vimercate - Vimercate (MB)
Sorteggio di componenti in seno a commissione esaminatrice di concorso pubblico per n. 1 posto di dirigente medico
nella disciplina di medicina e chirurgia d’accettazione e urgenza . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Azienda ospedaliera di Desio e Vimercate - Vimercate (MB)
Bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di n. 1 posto di collaboratore tecnico professionale - ingegnere gestionale - categoria D per la s.c. controllo di gestione . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Azienda ospedaliera di Desio e Vimercate - Vimercate (MB)
Bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di n. 1 posto di dirigente medico nella disciplina di anestesia e rianimazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Azienda ospedaliera Ospedale Luigi Sacco - Milano
Avviso pubblico per il conferimento dell’incarico quinquennale di direzione di struttura complessa per un posto di dirigente
medico direttore della u.o.c. urologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Azienda ospedaliera Ospedale San Paolo - Milano
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per n. 1 posto di dirigente biologo da assegnare alla s.s.d. di ostetricia e ginecologia
- procreazione medicalmente assistita. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Azienda ospedaliera Ospedale San Paolo - Milano
Sorteggio dei componenti della commissione esaminatrice del concorso pubblico per dirigente medico u.o. medicina del
lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna «Bruno Ubertini» - Brescia
Avviso di concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura di n. 1 posto a tempo indeterminato - tempo pieno - di
assistente tecnico addetto ai servizi di laboratorio categoria C da assegnare alla sede di Brescia interamente riservato alle
categorie protette di cui all’art. 1 della legge n. 68/99 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..
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Commissione provinciale espropri di Milano
Provvedimento n. 24/2014 del 2 dicembre 2014. Determinazione indennità di asservimento - Lavori di costruzione nuova
linea Metropolitana M5 da Garibaldi a Monza Bettola - Tratta Garibaldi Bignami. . . . . . . . . . . . .
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Commissione provinciale espropri di Milano
Provvedimento n. 25/2014 del 2 dicembre 2014. Determinazione indennità di esproprio. Lavori di costruzione nuova linea
Metropolitana di Milano M5 da Garibaldi a Monza Bettola - Tratta Garibaldi San Siro. . . . . . . . . . . .
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C) CONCORSI
Amministrazione regionale
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D) ESPROPRI
Commissioni provinciali espropri
Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Province
Provincia di Brescia
Decreto n. 108 di esproprio e di occupazione temporanea di aree. Snam Rete Gas s.p.a. - Costruzione metanodotto «Ampliamento impianto di Azzano Mella». . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
Decreto n. 02/14/ESPR del 28 novembre 2014. S.P. VII «Bagnolo Mella-Seniga». Realizzazione di pista ciclabile dal bivio per
Seniga/Alfianello al limite del centro abitato di Pralboino. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento
coatto degli immobili espropriati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..
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Provincia di Brescia
Decreto n. 03/14/ESPR del 28 novembre 2014. S.P. 11 «Orzinuovi - Borgo San Giacomo - Confine Mantovano». Costruzione
variante nord dell’abitato di Gottolengo. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili espropriati. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
Decreto n. 04/14/ESPR del 28 novembre 2014. S.P. BS ex S.S. 11 «Padana Superiore». Riqualificazione e costruzione della terza
corsia della Tangenziale Sud di Brescia. I lotto. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli
immobili espropriati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
Decreto n. 05/14/ESPR del 28 novembre 2014. S.P. ex S.S. 572 «Desenzano-Salò»/S.P. V «Cunettone-Tormini». Messa in sicurezza e razionalizzazione dei flussi di traffico transitanti. Intervento G: rotatoria all’intersezione tra la S.S. 45 bis e la S.P. IV in
località Tormini in comune di Roè Volciano. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli
immobili espropriati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
Decreto n. 06/14/ESPR del 28 novembre 2014. S.P. BS ex S.S. 11 «Padana Superiore». Riorganizzazione a circolazione rotatoria
intersezione con la via C. Marx in comune di Sirmione. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili espropriati. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
Decreto n. 07/14/ESPR del 28 novembre 2014. Realizzazione variante alla S.S. 45 bis in corrispondenza degli abitati di Pontevico (BS) e Robecco d’Oglio (CR). 2° stralcio: nuova rotatoria sulla S.P. 64. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del
trasferimento coatto degli immobili espropriati. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
Decreto n. 08/14/ESPR del 28 novembre 2014. S.P. ex S.S. 235 «Orceana». Realizzazione I lotto variante: circonvallazione
all’abitato di Orzivecchi. I stralcio. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili
espropriati. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
Decreto n. 09/14/ESPR del 28 novembre 2014. Realizzazione dell’itinerario ciclopedonale Lonato del Garda - Castiglione
delle Stiviere nell’ambito del progetto «Il Garda Bresciano; uno sguardo dalle mura antiche alle oasi naturali»; programma
operativo regionale FESR 2007-2013. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili
espropriati. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Milano
Decreto n. 12628 del 15 dicembre 2014 - Lavori di completamento del v.le delle Industrie di Monza dalla S.P. n. 2 «MonzaTrezzo» alla S.P. n. 45 «Villasanta-Vimercate» - Svincolo indennità depositata. . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Milano
Decreto r.g. 12683/2014 - Lavori di completamento della variante di Morimondo - frazione Caselle - lungo la strada provinciale n. 183 «Abbiategrasso - Ozzero - Gudo Visconti». Reintegro nel possesso ai signori Cornaggia - Marelli del mappale
censito al fg. 2, n. 363, in comune di Morimondo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Consorzio Parco del Lura - Cadorago (CO)
Procedura accelerata. Ordine di pagamento, a seguito di condivisione, dell’indennità di espropriazione (art. 26
d.p.r. 27/2001). Lavori di riqualificazione e riconnessione fluviale del torrente Lura con creazione di un sistema verde multifunzionale tra i comuni di Saronno, Caronno Pertusella, Lainate. Ordine di pagamento, a seguito di condivisione della
indennità determinata ai sensi e per gli effetti del d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 e successive modificazioni ed integrazioni.
Eventuale opposizione di terzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Consorzio Parco del Lura - Cadorago (CO)
Procedura accelerata. Ordine di pagamento, a seguito di condivisione, dell’indennità di espropriazione (art. 26
d.p.r. 27/2001). Realizzazione di opere per la riduzione del rischio idraulico, la laminazione controllata delle piene e la
riqualificazione ambientale del torrente Lura nei comuni di Bregnano e Lomazzo. Ordine di pagamento, a seguito di condivisione della indennità determinata ai sensi e per gli effetti del d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 e successive modificazioni ed
integrazioni. Eventuale opposizione di terzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde
s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con Decreto
Interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione n. 367 del 17 dicembre 2014 (Art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.). Collegamento autostradale
Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo
lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 – A9 del Collegamento Autostradale Dalmine – Como – Varese – Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A - Immobili siti nel territorio del
Comune di Limido Comasco – Provincia di Como. Ditte dell’Asse Principale N.P. 10, 31, 37, 40, 47, 52; 6; 5 . . . . . . .
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103
Comuni
Comune di Vedano Olona (VA)
Decreto di esproprio per opere di pubblica utilità n. 2/2014 dell’11 dicembre 2014. Espropriazione per pubblica utilità degli
immobili necessari alla realizzazione della rotatoria tra via Marconi e via Adua (S.P. 65) . . . . . . . . . . .
Altri
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Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde
s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con Decreto
Interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione decreto n. 368 del 17 dicembre 2014 (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. i.). Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del
primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 – A9 del Collegamento
Autostradale Dalmine – Como – Varese – Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A - Immobili siti nel territorio
del Comune di Turate – Provincia di Como. Ditte dell’Asse Principale N.P. 3, 4, 24, 34, 108; 162 . . . . . . . . . .
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107
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde
s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con Decreto
Interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione n. 412 del 17 dicembre 2014. (Art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.). Collegamento autostradale
Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo
lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 – A9 del Collegamento Autostradale Dalmine – Como – Varese – Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A - Immobili siti nel territorio del
Comune di Mozzate – Provincia di Como. Ditte dell’Asse Principale N.P. 29-30; 105-115; 112-113-134; 107; 52, 95 . . . . .
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110
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde
s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto
interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 413 del 17 dicembre 2014. Collegamento autostradale
Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo
lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Como - Immobili siti
nel territorio del comune di Villa Guardia - Provincia di Como. Ditte dell’Asse Principale N.P. 11, 17, 28, 36. Ditte dell’Opera
Connessa TRCO03 N.P. 82, 94; 4, 14, 45-98 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde
s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto
interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 415 del 17 dicembre 2014. Collegamento autostradale
Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo
lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Como - Immobili siti nel
territorio del comune di Grandate - Provincia di Como. Ditte dell’Asse Principale N.P. 31; 1, 56, 73-79-80, 81-129, 102, 111, 141,
155PE. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde
s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto
interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 491 del 17 dicembre 2014. Collegamento autostradale
Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo
lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Como - Immobili siti nel
territorio del comune di Luisago - Provincia di Como. Ditte dell’Asse Principale N.P. 9, 17-29. . . . . . . . . . .
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Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde
s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto
interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 492 del 17 dicembre 2014. Collegamento autostradale
Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo
lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Como - Immobili siti nel
territorio del comune di Como - Provincia di Como. Ditta dell’Asse Principale N.P. 10 . . . . . . . . . . . .
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121
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde
s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto
interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Ordinanza di deposito n. 509 del 17 dicembre 2014 (art. 20, comma 14; artt. 21, 26, 27 del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.). Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP F11B06000270007.
Realizzazione della Tratta B1 - Asse Principale - Comune di Lomazzo - N.P. 96. Ditta: Turano Sergio Angelo nato il 10 febbraio 1967 a Acri (CS) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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123
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde
s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto
interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Ordinanza di pagamento diretto o deposito n. 516 del 17 dicembre 2014 (art. 26 del d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.). Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007).
Realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del
collegamento autostradale Dalmine - Como - Varese - Valico del Giaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Varese - Asse Principale - Comune di Lozza - N.P. 55-57-58-110. Ditta: Grisù s.r.l. con sede in Lozza C.F. 01899970121 - prop. 1/1. .
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123
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125
E) VARIE
Amministrazione regionale
Comunicato regionale 18 dicembre 2014 - n. 152
Direzione generale Infrastrutture e mobilità - EXPO 2015 opere essenziali 7a 7b 7c (collegamento Molino Dorino - A8) indizione della conferenza di servizi ai sensi della l.r. 4 maggio 2001 n. 9, dell’art. 1 bis, comma 2 della l.r. 25 novembre 2008 n. 30,
della legge 7 agosto 1990 n. 241 e s.m.i. e della l.r. 1 febbraio 2012 n. 1 per l’approvazione dell’«Allungamento delle corsie
di connessione con autostrada A8 e relativa messa in sicurezza del tronco di scambio» . . . . . . . . . . .
Bollettino Ufficiale
–5–
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Comunicato regionale 18 dicembre 2014 - n. 153
Presidenza - Sede Territoriale di Bergamo - Istanza di concessione di derivazione d’acqua ad uso potabile dalla sorgente
Nossana nel territorio dei comuni di Premolo (BG) e Parre (BG), presentata in data 5 giugno 2000 per un massimo di 10
moduli (1000 l/s). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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126
Provincia di Bergamo
Settore Tutela risorse naturali – Servizio Risorse idriche – Domanda di variante sostanziale della concessione della società
Autogrill s.p.a. di derivare acque sotterranee mediante la riclassificazione da uso industriale ad uso scambio termico da
n. 1 pozzo in comune di Osio Sopra (BG) e l’aumento di portata.. . . . . . . . . . . . . . . . ..
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127
Provincia di Bergamo
Settore Tutela risorse naturali – Servizio Risorse idriche – Domanda di concessione in sanatoria della società Radici Pietro
Industries & B7rands s.p.a. per la derivazione di acque sotterranee per uso industriale ed antincendio da n. 2 sorgenti denominate Reggiolino 1 e 2 in comune di Cazzano Sant’Andrea (BG) . . . . . . . . . . . . . . . ..
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127
Provincia di Bergamo
Settore Tutela risorse naturali – Servizio Risorse idriche - Domanda di concessione alla derivazione di acque ad uso zootecnico, potabile ed igienico – Società agricola S. Alessandro di Maffeis Giampaolo & C. s.s. . . . . . . . . . . .
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127
Comune di Bergamo
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante al piano di governo del territorio (PGT) finalizzata alla ridefinizione delle previsioni urbanistiche relative all’ambito di trasformazione «AT_A/E/S37 – Flypark». . . . . .
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127
Comune di Bergamo
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante al piano di governo del territorio (PGT) relativa
all’approvazione del piano attuativo «AT14 - via Briantea». . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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127
Comune di Berzo San Fermo (BG)
Avviso di deposito. Adozione variante n. 2 al piano di governo del territorio (PGT) .
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127
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128
Comune di Costa Volpino (BG)
Decreto prot. n. 19008 del 18 dicembre 2014. Sdemanializzazione tratto di strada comunale “Ex via Piccina” e approvazione
permuta aree via Brine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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128
Comune di Curno (BG)
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante correzione materiale del piano di governo del
territorio (PGT) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..
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128
Comune di Osio Sotto (BG)
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la rettifica al piano di governo del territorio (PGT). . . .
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128
Comune di Villongo (BG)
Avviso di deposito delibera di adozione delle varianti al piano delle regole e al piano dei servizi . . . . . . . . .
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129
Comune di Zanica (BG)
Avviso di approvazione rettifica atti costituenti il piano di governo del territorio (PGT).
Provincia di Bergamo
Comune di Carona (BG)
Avviso deposito atti adozione piano zonizzazione acustica. .
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129
Comune di Zanica (BG)
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti variante al piano di governo del territorio (PGT) .
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129
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante tre pozzi ubicati nel comune di Brescia (BS) assentita al Comune di Brescia ad uso innaffiamento aree verdi – pozzo Poggio dei Mandorli fg. 189 map. 12 – pozzo Giardini Buffalora fg. 270 map.
61 – pozzo Campo Rugby fg. 236 map. 617 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..
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130
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Pontoglio (BS) assentita all’azienda agricola Ranghetti Marco ad uso irriguo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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130
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Pontevico (BS) assentita alla Fondazione
Giroldi Forcella – Ugoni Onlus ad uso innaffiamento aree verdi. . . . . . . . . . . . . . . . . .
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130
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Brescia (BS) assentita al Comune di Brescia
ad uso innaffiamento aree verdi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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130
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Provaglio d’Iseo (BS) assentita alla ditta
Florovivaistica Franciacorta di Brianza Roberto ad uso irriguo. . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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130
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Pontevico (BS) assentita alla Fondazione
Giroldi Forcella – Ugoni Onlus ad uso innaffiamento aree verdi. . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
–6–
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Brescia (BS) assentita al Comune di Brescia
ad uso innaffiamento aree verdi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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131
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Mairano (BS) assentita alla Minerva società agricola di Battagliola Giuseppe & C. s.s. ad uso irriguo . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante tre pozzi ubicati nel comune di Manerbio (BS) assentita alla A2A Ciclo
Idrico s.p.a. ad uso potabile. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Ghedi (BS) assentita all’azienda agricola
Bellini Luigi ad uso zootecnico, potabile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..
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Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante sei pozzi ubicati nel comune di Brescia (BS) assentita al Comune di Brescia ad uso innaffiamento aree verdi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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132
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Bagnolo Mella (BS) assentita all’azienda
agricola Baronchelli Andrea ad uso irriguo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante quattro pozzi ubicati nel comune di Brescia (BS) assentita al Comune
di Brescia ad uso innaffiamento aree verdi – pozzo Farfengo fg. 60 map. 230 – pozzo Cavallerizza fg. 223 map. 7 – pozzo
Mascheda fg .195 map. 283 – pozzo Campo Menta fg. 28 map. 23 . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Capriano del Colle (BS) assentita al Comune di Capriano del Colle ad uso potabile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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133
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Rudiano (BS) assentita al Comune di Rudiano ad uso scambio termico in impianti a pompa di calore. . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel Comune di Dello (BS) assentita al Comune di Dello ad
uso potabile ed igienico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Montirone (BS) assentita all’Amministrazione Giudiziaria Aziende Suardi s.s. ad uso irriguo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Comune di Cologne (BS)
Avvio procedimento per la redazione e l’approvazione della variante al piano del governo del territorio (PGT) e verifica
ambientale strategica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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134
Comune di Corte Franca (BS)
Avviso adozione del piano di zonizzazione acustica del Comune di Corte Franca in adeguamento al piano di governo del
territorio vigente (PGT) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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134
Comune di Ghedi (BS)
Avviso di deposito del piano di rischio aeroportuale (PRA) dell’aeroporto di Montichiari .
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Comune di Rezzato (BS)
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti il regolamento locale di igiene . . . . . . . . .
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134
Comune di Toscolano Maderno (BS)
Approvazione definitiva piano di recupero per ristrutturazione e traslazione volumetrica con variazione di sagoma edificio
esistente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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134
Comune di Villanuova sul Clisi (BS)
Avviso contestuale di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la seconda variante al piano di governo del
territorio (PGT) e degli atti di correzione al PGT ai sensi dell’art. 13 comma 11 e 14 bis della l.r. 12/2005 . . . . . . .
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Provincia di Cremona
Avviso di esclusione dalla procedura di VIA relativa al progetto di un impianto di gestione rifiuti non pericolosi in regime
ordinario già autorizzato in regime semplificato, in comune Grumello Cremonese ed uniti località Vezzolino, azienda Micheli
Ottorino & c. s.n.c. (VER49-CR) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Como
Comune di Carbonate (CO)
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti il piano del governo del territorio (PGT) .
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Provincia di Cremona
Bollettino Ufficiale
–7–
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Provincia di Cremona
Settore Agricoltura e ambiente - Rilascio di concessione di derivazione d’acqua pubblica sotterranea da pozzo ad uso
igienico e irrigazioni aree verdi alla società agricola Talamazza s.s. in comune di Annicco – R.r. n. 2/06. . . . . . .
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139
Comune di Castel d’Ario (MN)
Avviso di pubblicazione e deposito adozione piano di classificazione acustica comunale di Castel d’Ario ai sensi della l.r.
n. 13 del 10 agosto 2001. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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139
Comune di Ponti sul Mincio (MN)
Pubblicazione delle mappe di vincolo art. 707 comma 1 del Codice della navigazione aerea - Aeroporto Valerio Catullo di
Verona Villafranca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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139
Provincia di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 2 pozzi ad uso pompe di calore
siti in comune di Cusago presentata da Pisati Federico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Milano
Settore Parco Agricolo Sud Milano e parchi metropolitani – Avviso di assunzione della d.g.p. n. 337/2014 .
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140
Provincia di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 1 pozzo di presa ad uso sito/i
in comune di Melegnano presentata da coop. soc. Eureka s.r.l. . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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140
Provincia di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Istanza di concessione derivazione a mezzo di n. 1 pozzo di presa ad uso scambio termico in impianti a pompe di calore, innaffiamento aree verdi o aree sportive sito/i in comune di Cusago, presentata
da azienda agricola Gianluca Roberti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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140
Provincia di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 0 ad uso sito/i in comune di
Pioltello presentata da GIS Milano SSD s.r.l.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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140
Provincia di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 1 pozzo ad uso innaffiamento
aree verdi sito in comune di Pozzuolo Martesana rilasciata al Comune Pozzuolo Martesana ex Cap Holding s.p.a. . . . .
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140
Provincia di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 1 pozzo di presa ad uso pompe
di calore con contestuale autorizzazione alla resa in falda a mezzo di n. 1 pozzo di resa, siti nel comune di Tribiano presentata da Comune di Tribiano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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140
Provincia di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 0 ad uso sito/i in comune di
Sedriano presentata da High Quality House . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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140
Provincia di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Istanza di variazione concessione sostanziale a mezzo di n. 2 pozzi di presa ad
uso pompa di calore, antincendio sito/i in comune di Zibido San Giacomo, presentata da Meadwestvaco Calmar s.r.l. . .
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141
Provincia di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive – Rilascio di concessione per piccola derivazione di acque sotterranee alla società Deoris s.r.l., ad uso pompe di calore nel comune di Milano, in Via De Cristoforis n. 7. . . . . . . . . . . .
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141
Provincia di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 1 pozzo di presa ad uso innaffiamento area verde sito/i in comune di Milano presentata da Euromilano s.p.a. ex Cascina Merlata . . . . . . ..
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141
Provincia di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 0 ad uso sito/i in comune di
Albairate presentata da Immobiliare Primac s.r.l.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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141
Provincia di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 0 ad uso sito/i in comune di
Milano presentata da Fratelli Prada s.r.l.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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141
Comune di Baranzate (MI)
Avviso di adozione e deposito del piano particolareggiato AT2 via Merano in variante (n. 4) al piano di governo del territorio
(PGT) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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141
Comune di Mediglia (MI)
Avviso di deposito relativo all’adozione del nuovo piano di governo del territorio (PGT) ed atti integrativi. . . . . . .
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142
Comune di Pregnana Milanese (MI)
Variante parziale al piano di governo del territorio (PGT) – Zona via Castellazzo – Cascina Orombella.
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142
Provincia di Lecco
Provincia di Lecco
Settore Ambiente ed ecologia - Ufficio Acque e derivazioni - Idroelettrica Giuseppe Angeli s.r.l. - Variante non sostanziale
rispetto alla concessione di derivazione ad uso idroelettrico dal torrente Varrone in comune di Dervio (LC) - Avviso ai sensi
del r.r. n. 2 del 24 marzo 2006 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Provincia di Mantova
Provincia di Mantova
Esito verifica di assoggettabilità a VIA - Ditta G.L.M. s.r.l..
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Provincia di Milano
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–8–
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Provincia di Monza e della Brianza
Comune di Besana in Brianza (MB)
Deposito e pubblicazione deliberazione di Consiglio comunale n. 74 del 17 dicembre 2014 inerente le osservazioni e controdeduzioni alla variante al piano delle regole del PGT – Azienda agricola Mapj di Alagia Filippina Cascina Selva. . . .
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144
Comune di Caponago (MB)
Avviso pubblico di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la zonizzazione acustica ai sensi e per gli effetti
dell’art. 3 della l.r. 10 agosto 2001 n. 13 e s.m.i. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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144
Comune di Limbiate (MB)
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti il piano del governo del territorio (PGT) .
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144
Provincia di Pavia
Divisione Agro-ambientale - Domanda di concessione per derivazione irrigua dal fiume Olona Meridionale e dal colatore
Roggione nei comuni di Lardirago e Bornasco. Azienda agricola Rovati Luigi & co. . . . . . . . . . . . .
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145
Provincia di Pavia
Divisione Agro-ambientale - Domanda di rinnovo alla concessione di derivazione d’acqua da due pozzi per uso irriguo,
igienico sanitario, innaffiamento orti e giardini e abbeveraggio bestiame in comune di Casei Gerola. Azienda agricola
Bagnolino. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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145
Provincia di Pavia
Divisione Agro-ambientale - Domanda di concessione di derivazione d’acqua da un pozzo per uso innaffiamento aree
verdi, igienico, preparazione miscele agro farmaci, lavaggi mezzi ed attrezzature agricole e antincendio. Società agricola
semplice Castello del Poggio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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145
Provincia di Pavia
Divisione Agro-ambientale - Settore Tutela ambientale - U.o. Rifiuti - Ditta De.A. s.r.l. con sede legale e operativa in via Tiziano
Vecellio n. 271 – Mortara (PV). Decreto di verifica di assoggettabilità alla VIA, ai sensi dell’art. 20 del d.lgs. 152/2006 e s.m.i.,
per la realizzazione di varianti sostanziali presso un centro di raccolta e trattamento di carcasse di veicoli a motore, rimorchi
e simili nonchè impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi (R13, R4). . . . . . . . .
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145
Comune di Bressana Bottarone (PV)
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la rettifica al piano di governo del territorio (PGT). . . .
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145
Comune di Mortara (PV)
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante n. 2 al piano di governo del territorio (PGT) . .
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145
Comune di Santa Maria Della Versa (PV)
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la rettifica al piano delle regole del vigente piano di governo del territorio (PGT). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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146
Comune di Vigevano (PV)
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante parziale al piano di governo del territorio (PGT)
vigente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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146
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147
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148
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Provincia di Pavia
Provincia di Sondrio
Comune di Delebio (SO)
Avviso di adozione, deposito e pubblicazione degli atti costituenti il piano di governo del territorio (PGT). Aggiornamento
piano di classificazione acustica del territorio comunale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Provincia di Varese
Comune di Cuveglio (VA)
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante al piano di governo del territorio (PGT) .
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Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
A) STATUTI
Parco regionale della Valle del Lambro - Triuggio (MB)
Statuto approvato con deliberazione di Giunta regionale
n. X/2658 del 14 dicembre 2011 e modificato con d.g.r.
n. X/2791 del 5 dicembre 2014
TITOLO I
GENERALITA’
Art. 1
Trasformazione del Consorzio di Gestione
in ente di diritto pubblico
Il Consorzio Parco Valle del Lambro, istituito con legge regionale 16 settembre 1983, n. 82, ampliato con legge regionale 19
gennaio 1996, n. 1, è trasformato in Ente di diritto pubblico ai
sensi e per gli effetti della l.r. 4 agosto 2011, n. 12 .
L’Ente di diritto pubblico per la gestione del Parco Regionale
della Valle del Lambro, nel prosieguo del presente statuto individuato come Ente Parco, è composto dalle Province di Como,
di Lecco e Monza e Brianza e dai Comuni di Alserio, Albavilla,
Albiate, Anzano del Parco, Arcore, Arosio, Besana B.za, Biassono, Bosisio Parini, Briosco, Carate B.za, Casatenovo, Cassago
Brianza, Cesana B.za, Correzzana, Costa Masnaga, Eupilio, Erba,
Giussano, Inverigo, Lambrugo, Lesmo, Lurago d’Erba, Macherio,
Merone, Monguzzo, Monza, Nibionno, Pusiano, Rogeno, Sovico,
Triuggio, Vedano al Lambro, Veduggio, Verano B.za, Villasanta. Lo
Statuto dell’Ente Parco si ispira ai principi di efficienza, partecipazione e trasparenza enunciati sia dalla legislazione nazionale
che regionale.
Art. 2
Territorio
Il Parco Regionale della Valle del Lambro è costituito dal territorio dei Comuni di cui all’art. 1, compreso nell’area perimetrata
e vincolata a parco dal piano territoriale di coordinamento.
Art. 3
Finalità e funzioni
L’Ente Parco ha lo scopo di progettare, realizzare e gestire il
Parco della Valle del Lambro, individuato e classificato dalla l.r. 8 novembre 1996, n. 32, come parco fluviale e di cintura
metropolitana.
In particolare l’Ente Parco:
a) elabora ed adotta la proposta di piano territoriale di coordinamento del parco;
b) esprime parere agli Organi della Regione e degli enti locali su provvedimenti che riguardino il territorio del parco,
nei casi previsti dalla legge, ovvero a loro richiesta;
c) promuove l’acquisizione, anche mediante espropriazione
per pubblica utilità, delle aree individuate nel piano territoriale come necessarie al conseguimento delle finalità
del parco;
d) propone alla Regione gli interventi finanziari occorrenti;
e) promuove lo studio e la conoscenza dell’ambiente e indica gli interventi per la sua migliore tutela;
f) attua gli interventi previsti nei piani;
g) provvede alla gestione del parco, alla manutenzione ed
all’esercizio, sia in via diretta che in via indiretta, delle aree
del parco;
h) esercita la vigilanza nei modi previsti dalle vigenti leggi
nazionali e regionali;
i) può attivare, nel rigoroso rispetto delle finalità e funzioni
sopra elencate, iniziative di tipo economico, compatibili
con le finalità del Parco, anche con l’obiettivo di assicurarsi quote di autofinanziamento;
l) esercita ogni altra funzione prevista dalla legge;
m) partecipa a Società per Azioni.
Art. 4
Sede
L’Ente Parco ha sede legale nel Comune di Triuggio (MB).
Con provvedimento del Consiglio di Gestione si possono costituire sedi e uffici decentrati.
Art. 5
Durata
La durata dell’Ente Parco è stabilita fino al 20 febbraio 2038,
anno in cui verrà a scadenza l’originaria durata di 40 anni prevista per il Consorzio a decorrere dal 20 febbraio 1998, data di
approvazione dello Statuto Consortile da parte della Regione
Lombardia.
Il termine potrà essere prorogato alla sua scadenza, sempreché permanga in vigore la legge istitutiva.
Art. 6
Adesione e recesso
L’adesione e il recesso di nuovi Enti sono disciplinati dalla Legge Regionale. Le eventuali nuove adesioni devono comunque
essere previamente deliberate dalla Comunità del Parco, e dai
Consigli Provinciali e Comunali degli Enti che compongono l’Ente Parco, anche ai fini della rideterminazione delle quote di partecipazione stabilite dall’articolo 7.
Art. 7
Quote di partecipazione
Le Province ed i Comuni che compongono l’Ente Parco partecipano alle spese di gestione ed assumono decisioni in seno
alla Comunità del Parco sulla base delle quote obbligatorie di
partecipazione così come determinate nel presente statuto.
Le quote obbligatorie di partecipazione sono così
determinate:
a) Per le Provincie 300/1000 così suddivisi:
−− 50/1000 Provincia di Como;
−− 25/1000 Provincia di Lecco;
−− 225/1000 Provincia di Monza e Brianza;
b) Per i Comuni 700/1000 da suddividersi per 200/1000 in
rapporto alla popolazione residente di ciascuno all’ultimo
censimento e per 500/1000 in rapporto alla superficie del
proprio territorio inserito nel perimetro del Parco.
La quota millesimale arrotondata assegnata nel rispetto dei
suddetti criteri per ciascun Comune è la seguente:
−− Comune di Albavilla 10
−− Comune di Albiate 7
−− Comune di Alserio 6
−− Comune di Anzano del Parco 12
−− Comune di Arcore 21
−− Comune di Arosio 4
−− Comune di Besana B.za 49
−− Comune di Biassono 15
−− Comune di Bosisio Parini 16
−− Comune di Briosco 37
−− Comune di Carate B.za 32
−− Comune di Casatenovo 12
−− Comune di Cassago Brianza 7
−− Comune di Cesana B.za 3
−− Comune di Correzzana 4
−− Comune di Costa Masnaga 22
−− Comune di Erba 33
−− Comune di Eupilio 15
−− Comune di Giussano 25
−− Comune di Inverigo 38
−− Comune di Lambrugo 13
−− Comune di Lesmo 13
−− Comune di Lurago d’Erba 14
−− Comune di Macherio 7
−− Comune di Merone 20
−− Comune di Monguzzo 26
−− Comune di Monza 108
−− Comune di Nibionno 9
−− Comune di Pusiano 10
−− Comune di Rogeno 20
−− Comune di Sovico 6
−− Comune di Triuggio 51
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−− Comune di Vedano al Lambro 6
−− Comune di Veduggio 12
−− Comune di Verano B.za 7
−− Comune di Villasanta 10
TITOLO II
ORGANI
Art. 8
Organi
Sono Organi dell’Ente Parco:
•La Comunità del Parco, nel prosieguo del presente statuto
individuata come Comunità;
•Il Consiglio di Gestione, nel prosieguo del presente statuto
individuato come Consiglio;
•il Presidente;
•Il Revisore dei conti.
Art. 9
Comunità del Parco
1. La Comunità è composta da un rappresentante per ciascuno degli Enti territorialmente interessati, nonché di quelli
volontariamente aderenti, nella persona del Sindaco o del Presidente degli enti stessi, o loro delegato, purché Consigliere o
Assessore.
2. I componenti della Comunità esprimono un voto rapportato alla propria quota obbligatoria di partecipazione, che per i
Comuni è proporzionata alla estensione del territorio incluso nel
Parco e alla contribuzione fissa, mentre per gli altri Enti è commisurata alla sola contribuzione fissa.
3. Partecipano ai lavori della Comunità, con diritto di parola,
un rappresentante delle Associazioni Ambientaliste, un rappresentante delle Associazioni Agricole o Produttive, un rappresentante delle Associazioni Venatorie e Piscatorie, un rappresentante delle Associazioni di Promozione del Territorio e un
rappresentante dei Fornitori di Servizi Turistici presenti all’interno
del Parco. A tal fine il Parco provvederà, con apposito regolamento, ad istituire un Albo delle associazioni più significative del
territorio che abbiano sede nei Comuni del Parco, all’interno del
quale verranno individuati i rappresentanti che parteciperanno
alla Comunità del Parco.
Sono componenti di diritto, con voto consultivo, i Presidenti
dell’ALSI – Alto Lambro Servizi Idrici s.p.a., di Monza e dell’ ASIL
– Azienda Servizi Integrati Lambro s.p.a., di Merone, ai sensi
dell’art. 3 della legge regionale 82 del 16 settembre 1983. Art. 10
– Convocazione della Comunità del parco
Le convocazioni della Comunità avvengono, nelle forme di
legge, almeno cinque giorni prima dell’adunanza, con lettera
raccomandata recante l’ordine del giorno, il luogo, la data e l’ora della riunione, da recapitare alla sede legale degli Enti che
compongono l’Ente Parco.
Nei casi d’urgenza, la Comunità può essere convocata ventiquattr’ore prima dell’adunanza mediante posta elettronica
certificata, telegramma, telefax, fonogramma, recante in sintesi
gli argomenti da trattare. la Comunità si raduna ordinariamente
due volte l’anno.
Può essere convocata in via straordinaria per determinazione
del Presidente, o su richiesta scritta motivata di rappresentanti di
Enti che siano detentori di almeno il 20% delle quote di partecipazione dell’Ente Parco.
Almeno ventiquattr’ore prima della riunione, gli atti relativi
agli argomenti posti all’ordine del giorno sono depositati nella
Segreteria dell’Ente Parco a disposizione dei componenti della
Comunità.
Il Regolamento disciplina in dettaglio convocazione, adunanze e deliberazioni.
Art. 11
Adunanze e deliberazioni della Comunità del parco
La Comunità è validamente costituita, in prima convocazione,
con la presenza della maggioranza assoluta delle quote di partecipazione e, in seconda convocazione, con la presenza di 1/3
delle quote di partecipazione.
Le adunanze della Comunità sono verbalizzate dal Direttore.
Art. 12
Attribuzioni e competenze della Comunità del parco
La Comunità è l’organo di indirizzo e controllo politico amministrativo dell’attività dell’Ente Parco.
Ad essa compete il potere deliberativo sui seguenti atti
fondamentali:
a) l’elezione, con separata votazione, del Presidente del Parco e del Consiglio di Gestione;
b) la revoca del Presidente e dei componenti il Consiglio di
Gestione;
c) l’elezione del Revisore dei Conti;
d) l’approvazione del bilancio di previsione e del rendiconto
di gestione;
e) le acquisizioni e le alienazioni relative al patrimonio immobiliare dell’Ente;
f) l’adozione delle modifiche allo statuto;
g) l’adozione degli strumenti di pianificazione territoriale e le
relative varianti;
h) la proposta alla Giunta regionale di istituzione del parco
naturale;
i) la proposta alla Giunta regionale di modifica dei confini
del parco;
l) l’approvazione dei piani di gestione dei siti di Rete Natura
2000;
m) l’espressione del parere obbligatorio, preliminare all’approvazione dei regolamenti dell’Ente;
n) l’espressione del parere obbligatorio, preliminare alla determinazione della dotazione organica dell’Ente;
o) l’espressione del parere obbligatorio, preliminare all’approvazione del Regolamento di Organizzazione degli Uffici
e dei Servizi.
Le deliberazioni di cui alle lettere a, b, d, f, g, devono essere
assunte con la maggioranza assoluta delle quote di partecipazione e degli Enti che compongono l’Ente Parco.
Ai membri della Comunità del Parco spetta esclusivamente
il rimborso spese per la partecipazione alle sedute della stessa.
Art. 13
Consiglio di Gestione: composizione, elezione e durata
Il Consiglio di Gestione è nominato dalla Comunità nella prima adunanza ovvero entro sessanta giorni dalla sua cessazione per qualsiasi causa.
La Comunità del Parco, nella elezione del Consiglio, deve tenere
conto delle pari opportunità, in conformità alla normativa vigente.
Il Consiglio di Gestione è composto dal Presidente e da quattro
membri, eletti dalla Comunità del Parco, uno dei quali eletto su designazione della Giunta Regionale, tra amministratori esperti o personalità di rilievo del territorio degli enti locali interessati dal Parco.
La nomina del Presidente e degli altri componenti del Consiglio avviene a scrutinio palese su lista presentata con documento sottoscritto da almeno il 40% degli Enti rappresentanti le
tre Provincie per un minimo del 40% di quote di partecipazione.
L’elezione è validamente effettuata solo se sono rispettate le
clausole dei precedenti commi.
Per i membri del Consiglio si applicano le cause di incompatibilità e ineleggibilità, nonché la normativa dei permessi e delle
aspettative per l’esercizio della carica, di cui al Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e successive modifiche e integrazioni.
Non possono essere eletti componenti del Consiglio i membri
della Comunità.
I componenti del Consiglio durano in carica cinque anni.
Qualora per qualsiasi causa venga a mancare uno dei componenti del Consiglio la Comunità provvede alla sostituzione
nella sua prima successiva seduta. Il subentrante rimane in carica fino alla scadenza del mandato del Consigliere sostituito.
Al Presidente e ai membri del Consiglio spetta un’indennità di
carica, determinata dal Consiglio medesimo, entro i limiti massimi stabiliti con Deliberazione della Giunta Regionale.
Art. 14
Adunanze e deliberazioni del Consiglio di Gestione
Il Consiglio è convocato e presieduto dal Presidente o, in sua
assenza, da chi ne fa le veci, e si raduna di norma nella sede
dell’Ente Parco.
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Può essere convocato su richiesta scritta e motivata di 1/3 dei
suoi membri.
Per la validità delle sedute del Consiglio è necessaria la presenza della maggioranza degli amministratori in carica.
Il regolamento disciplina in dettaglio convocazione, adunanze e deliberazioni.
Il Revisore esercita le funzioni previste dalla legge e dal regolamento di contabilità.
Art. 15
Attribuzioni e competenze del Consiglio di Gestione
Il Consiglio compie tutti gli atti di gestione per il conseguimento dei fini statutari dell’Ente che non siano riservati alla Comunità, al Presidente, al Direttore ed ai dirigenti o funzionari.
Compete al Consiglio, in particolare:
a) l’approvazione dei regolamenti dell’ente;
b) la determinazione della dotazione organica dell’ente;
c) l’approvazione del regolamento di organizzazione degli
uffici e dei servizi;
d) l’approvazione dei piani attuativi, dei progetti e delle
convenzioni;
e) l’assunzione degli impegni di spesa pluriennali.
Nell’esercizio delle sue funzioni, il Revisore può accedere agli
atti ed ai documenti connessi alla sfera delle sue competenze e
consultare il Direttore e i Funzionari, nonché i rappresentanti dei
Comuni e delle Province e presentare relazioni e documenti agli
Organi dell’Ente Parco.
Art. 16
Attribuzioni del Presidente
Il Presidente è eletto dalla Comunità al di fuori della stessa fra
i residenti nel territorio dei Comuni che compongono l’Ente Parco. Deve avere i requisiti di eleggibilità a Consigliere Comunale,
nonché adeguata competenza tecnico amministrativa.
In particolare competono al Presidente le seguenti attribuzioni:
a)Rappresenta legalmente l’Ente Parco;
b)Convoca, stabilisce l’ordine del giorno, presiede e dirige i
lavori della Comunità;
c)Convoca, stabilisce l’ordine del giorno, presiede e dirige i
lavori del Consiglio;
d)vigila sull’esecuzione delle deliberazioni della Comunità e
del Consiglio;
e) conferisce, sentito il Consiglio, l’incarico al Direttore;
f) conferisce, sentito il Consiglio, gli incarichi di Responsabile
delle Aree in posizione organizzativa ai funzionari dell’Ente;
g)conferisce, sentito il Consiglio, gli incarichi di Responsabile
di Servizio ai funzionari dell’Ente;
h)cura insieme al Direttore le relazioni esterne e controlla la
trasparenza e correttezza dell’azione amministrativa.
i) promuove le azioni possessorie, i provvedimenti conservativi ed in genere tutti i ricorsi e le azioni aventi carattere
d’urgenza, sottoponendo i provvedimenti al Consiglio per
la ratifica;
l) firma la corrispondenza avocata alla sua competenza;
m)provvede alla consultazione degli Enti che compongono
l’Ente Parco e delle formazioni sociali;
n)esercita quelle altre funzioni che gli siano conferite dai regolamenti e da deliberazioni della Comunità o del Consiglio che non siano di competenza di altri Organi dell’Ente
Parco.
Il Presidente nomina tra i componenti del Consiglio il Vice
Presidente.
Il Presidente dura in carica cinque anni.
Art. 17
Cessazione e decadenza dei Consiglieri
Il Presidente ed i Consiglieri cessano per dimissioni volontarie,
morte, revoca o decadenza per sopravvenuta causa di ineleggibilità o incompatibilità.
Il Presidente, il Vice Presidente ed i Consiglieri possono essere
singolarmente o insieme revocati dalla Comunità con deliberazione motivata assunta a maggioranza assoluta di voti, su proposta di almeno 2/3 delle quote di partecipazione. La deliberazione di revoca dell’intero Consiglio è inefficace se nella stessa
seduta non venga eletto il nuovo Consiglio.
Art. 18
Revisore dei Conti
Il controllo sulla gestione economico-finanziaria dell’Ente Parco è esercitato dal Revisore dei Conti nominato dalla Comunità.
Il Revisore dura in carica cinque anni decorrenti dalla deliberazione di nomina, non è revocabile, salvo inadempienza ed è
rieleggibile per una sola volta. Al fine di garantire la posizione di
imparzialità e indipendenza del Revisore, la sua attività è disciplinata esclusivamente dalla legge e da apposito regolamento.
Il Revisore può assistere alle sedute della Comunità e del
Consiglio.
Al Revisore spetta un’indennità di funzione, determinata dal
Consiglio, entro i limiti massimi stabiliti con Deliberazione della
Giunta Regionale.
TITOLO III
ORGANI AUSILIARI
Art. 19
Commissioni consultive
Per lo studio di determinate materie e di iniziative afferenti le
attività d’istituto dell’Ente Parco, la Comunità ed il Consiglio possono costituire Commissioni consultive inserendovi, se opportuno, anche esperti esterni.
Nei provvedimenti di nomina sono specificati gli obiettivi delle
Commissioni e le condizioni regolanti la loro opera.
Art. 20
Comitato tecnico-scientifico
Il Comitato Tecnico Scientifico può essere istituito dal Consiglio nel numero massimo di cinque componenti nominati dalla
Comunità.
La deliberazione della Comunità determina la durata in carica del Comitato tecnico-scientifico, che non può essere superiore ad un triennio.
TITOLO IV
ORGANIZZAZIONE
Art. 21
Dotazione organica
La dotazione organica dell’Ente Parco è determinata dal Consiglio, su parere obbligatorio e preliminare della Comunità.
La dotazione organica, nel rispetto della normativa vigente,
è sottoposta a periodiche verifiche ed aggiornamenti, commisurati al bilancio dell’Ente ed agli obiettivi di sviluppo e di
investimento.
La dotazione organica, articolata per uffici e servizi, viene annualmente riportata nell’apposita tabella numerica allegata al
Bilancio di Previsione.
Art. 22
Organizzazione degli uffici e dei servizi
L’organizzazione del lavoro, nonché le funzioni – attribuzioni
del personale dell’Ente Parco sono disciplinate dal Regolamento di Organizzazione degli uffici e dei Servizi.
Il Presidente conferisce, sentito il Consiglio, gli incarichi di Responsabile di Servizio ai funzionari dell’Ente.
Il Presidente in relazione a particolari esigenze può, altresì,
conferire, sentito il Consiglio, incarichi di Responsabile delle Aree
in posizione organizzativa ai funzionari dell’Ente mediante forme
contrattuali a termine previste dalla normativa vigente.
Art. 23
Il Direttore
Il Direttore dell’Ente Parco è nominato dal Presidente, sentito il
Consiglio.
Il Direttore deve essere scelto tra gli iscritti nell’elenco dei Direttori di Parco istituito dalla Giunta Regionale.
L’incarico di Direttore è conferito con contratto di diritto privato, che ne stabilisce anche la durata, compresa fra tre e cinque
anni; l’incarico è rinnovabile.
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In ogni caso, il direttore resta in carica fino al conferimento
dell’incarico al nuovo Direttore.
Il contratto stabilisce inoltre il trattamento economico, nonché
i casi di risoluzione anticipata del rapporto.
Quando l’incarico di Direttore è conferito a dirigenti già dipendenti dell’Ente, la sottoscrizione del contratto a tempo determinato comporta la novazione del rapporto di lavoro in atto.
Alla cessazione del contratto a tempo determinato, salvo
che quest’ultima sia dovuta a giusta causa di licenziamento, il
dipendente è riassunto automaticamente nella posizione giuridica in godimento prima della sottoscrizione del contratto a
termine con conservazione dell’anzianità complessivamente
maturata ai fini del trattamento giuridico, economico, di quiescenza e di previdenza.
In particolare competono al Direttore le seguenti attribuzioni:
a) dirige il parco;
b) rilascia le autorizzazioni, i pareri e i nulla osta di competenza dell’ente;
c) assiste ai lavori della comunità e del consiglio in qualità
di segretario;
d) comunica alla Giunta regionale ogni variazione intervenuta nell’assetto degli organi di gestione del Parco e trasmette la documentazione relativa agli obblighi informativi per l’attività di monitoraggio, come definita dalla Giunta
Regionale.
In caso di assenza o impedimento temporaneo del Direttore /
Segretario, le relative funzioni sono conferite con provvedimento
del Presidente a funzionari con incarichi di Responsabile in Area
Posizione Organizzativa.
Art. 24
Il Segretario
Le funzioni di Segretario sono svolte dal Direttore.
In tale veste, il Direttore provvede ai compiti ed alle incombenze allo stesso attribuite dalla legge, dallo Statuto e dai regolamenti. In particolare:
a)partecipa alle riunioni della Comunità e del Consiglio e ne
redige e sottoscrive i verbali;
b)cura l’istruttoria delle proposte di deliberazione ed attende
ad ogni altra incombenza necessaria al funzionamento
degli organi collegiali;
c) roga i contratti dell’Ente Parco e ne cura il repertorio;
d)cura la conservazione e la raccolta degli atti dell’Ente e
delle deliberazioni.
TITOLO V
FINANZA E CONTABILITA’
Art. 25
Mezzi finanziari ed equilibrio della gestione
L’Ente Parco provvede al conseguimento degli scopi statutari
con i seguenti mezzi:
•quote di partecipazione degli Enti che compongono l’Ente Parco;
•proventi derivanti dagli atti di concessione e dalla gestione di eventuali servizi;
•conferimenti
ordinari e straordinari disposti dallo Stato,
dalla Regione, dall’Unione Europea e da altri Enti.
Fermo restando l’obbligo degli Enti che compongono l’Ente
Parco di partecipare alle spese generali, la gestione degli altri
servizi deve assicurare l’integrale copertura di tutti i restanti costi,
compresi gli oneri di ammortamento e gli interessi passivi, così
da garantire al bilancio il pareggio economico e finanziario.
Art. 26
Riparto delle spese
Gli Enti che compongono l’Ente Parco partecipano all’attività
economica con le quote determinate in base all’ art. 7, al netto
dei contributi regionali.
Le spese di carattere generale sono annualmente ripartite tra
i gli Enti che compongono l’Ente Parco in sede di approvazione
del bilancio di previsione.
Gli Enti che compongono l’Ente Parco provvedono a stanziare
nei propri bilanci, nel quadro dei propri impegni programmati-
ci, i fondi necessari per il finanziamento dei contributi a proprio
carico.
I contributi degli Enti che compongono l’Ente Parco possono
essere versati in due rate annuali con scadenza rispettivamente
31 marzo e il 30 settembre, oppure in un unica soluzione successiva all’approvazione delle quote di riparto da parte della
Comunità del Parco.
Art. 27
Servizi di cassa e tesoreria
L’Ente Parco ha un proprio tesoriere.
Il servizio di cassa e tesoreria è espletato da Istituto di credito
individuato secondo le procedure previste dalla normativa.
TITOLO VI
TRASPARENZA - ACCESSO – PARTECIPAZIONE
Art. 28
Trasparenza
L’Ente Parco uniforma la propria attività al principio della trasparenza ed a tal fine, fatte salve le specifiche riserve stabilite
dalla legge, tutti i procedimenti e gli atti dell’ente sono pubblici ed estensibili ai cittadini, per garantire l’imparzialità della
gestione.
L’Ente Parco favorisce la più ampia diffusione delle notizie sulla propria attività.
Art. 29
Albo delle pubblicazioni
Gli atti degli Organi dell’ente per i quali la legge, lo statuto
o altre norme, prevedano la pubblicazione, vengono pubblicati
con l’affissione in apposito spazio destinato all’Albo, nella sede
dell’Ente Parco e sull’albo pretorio on line, pubblicato sul sito internet dell’Ente.
I regolamenti devono comunque essere sottoposti a forme di
pubblicità che ne consentano l’effettiva conoscibilità. Essi devono essere accessibili a chiunque intenda consultarli.
Art. 30
Accesso
I titolari di interessi pubblici e privati possono accedere alle
informazioni e ai dati in possesso dell’Ente, secondo le norme di
legge e del presente statuto e del relativo regolamento.
Il regolamento stabilisce le modalità di informazione e di accesso dei cittadini interessati agli atti dell’Ente Parco e di intervento nei procedimenti amministrativi posti in essere dall’Ente.
Il regolamento individua il funzionario responsabile, disciplina
tutte le modalità dell’intervento, fissa i termini di tempo entro i
quali i soggetti interessati possono formulare le proprie osservazioni e l’Amministrazione deve pronunciarsi, nonché il soggetto
competente ad emettere il provvedimento finale.
Art. 31
Partecipazione
L’Ente Parco cura ogni possibile forma di partecipazione e, in
particolare:
•assicura che ai reclami dei cittadini sia data tempestiva
risposta scritta;
•promuove e, se richiesto, partecipa ad assemblee o incontri indetti da associazioni o da gruppi;
•cura i rapporti con le istituzioni scolastiche, di ogni ordine
e grado, mediante incontri, visite guidate, concorsi di idee
e predisposizione di sussidi didattici;
•predispone pubblicazioni divulgative per illustrare ai cittadini i dati essenziali dell’Ente Parco e della sua attività;
Allo scopo di valorizzare in modo completo l’apporto che le
organizzazioni e le libere forme associative possono dare all’attività istituzionale dell’Ente Parco, il Presidente ed il Consiglio,
possono convocare riunioni dei rappresentanti delle Amministrazioni pubbliche, e delle associazioni culturali, naturalistiche,
ricreative e piscatorie aventi sede ed operanti da almeno un anno nell’ambito del territorio del Parco, nonché di rappresentanze
economiche e sindacali.
Altre forme di partecipazione possono essere realizzate dal
Consiglio in presenza di contingenze di carattere particolare o
di interesse strettamente locale.
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TITOLO VII
DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI
Art. 32
Disposizioni transitorie
1. Il Direttore del Consorzio resta in carica sino alla nomina del
Direttore dell’Ente Parco nei modi e nelle forme previste dalla l.r.
n. 12/2011.
Art. 33
Disposizione finale
Dal giorno successivo alla pubblicazione dello Statuto adeguato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, l’Ente di
diritto pubblico per la gestione del Parco Regionale Valle del
Lambro, subentra nella titolarità di tutti i rapporti giuridici attivi
e passivi facenti capo al preesistente Consorzio per la gestione
del Parco della Valle del Lambro.
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Consorzio Agridifesa Lombardia - Milano
Statuto approvato con deliberazione di Giunta regionale
n. X/2774 del 5 dicembre 2014
TITOLO I
COSTITUZIONE - SEDE - DURATA - SCOPI
Art. 1
E’ costituita una Associazione di Imprenditori Agricoli con la
denominazione di
«CONSORZIO AGRIDIFESA LOMBARDIA»
con sede in Milano Viale Isonzo n. 27.
Art. 2
La durata dell’associazione è fissata fino al 31 dicembre
2050 e può essere prorogata una o più volte con deliberazione
dell’assemblea.
Art. 3
L’associazione, senza fini di lucro, ha per scopo di effettuare
l’assistenza tecnica organizzativa dei propri associati intesa a
promuovere il miglioramento e la difesa anche economica delle
loro produzioni. Tale assistenza si può estrinsecare attraverso:
a) la costituzione di un ufficio tecnico;
b) la tenuta di corsi professionali;
c) lo studio di nuove varietà nel campo della viticoltura, frutticoltura, orticoltura e di ogni altra coltura;
d) la sorveglianza dei vivai;
e) l’agrometeorologia e la difesa attiva, ancorché a carattere sperimentale, delle produzioni agricole degli associati;
f) la difesa passiva delle produzioni degli associati contro le
avversità atmosferiche, le fitopatie e le epizoozie ed ogni
altra malattia del bestiame nonché per la copertura dei
costi di rimozione, distruzione e smaltimento dei capi morti e tutte le altre patologie animali che possono colpire
gli allevamenti, i danni arrecati dalla selvaggina e dalla
fauna selvatica o domestica inselvatichita alle produzioni agricole e alle opere approntate sui terreni coltivati, da
attuarsi mediante iniziative mutualistiche e/o con ricorso
alla stipulazione di contratti di assicurazione nelle forme
regolamentate dalle Leggi vigenti in materia;
g) le iniziative di promozione per la commercializzazione delle produzioni agricole degli associati;
h) il ricorso, nell’interesse degli associati, a tutte le provvidenze legislative comunali, provinciali, regionali, statali e
comunitarie;
i) azioni di tutela da attuarsi mediante iniziative mutualistiche e/o con ricorso alla stipulazione di contratti di assicurazione nelle forme regolamentate dalle leggi vigenti in
materia, contro le avversità atmosferiche che colpiscono
le strutture aziendali poste in campo (serre, tunnel, impianti di climatizzazione ed irrigazione, reti di protezione,
ecc.) finalizzate al miglioramento delle produzioni degli
associati;
j) l’organizzazione e lo studio di programmi di assistenza per
la raccolta e lo smaltimento degli imballi e dei rifiuti derivati da ogni attività agricola;
k) l’istituzioni di fondi rischi di mutualità e solidarietà nonché
la partecipazione ad iniziative mutualistiche anche di tipo
associativo per lo sviluppo di forme di difesa;
l) l’elaborazione di studi e progetti tesi all’innovazione, alla
sperimentazione e alla diffusione delle migliori pratiche
nel campo del risparmio energetico, delle fonti rinnovabili e del miglioramento dell’impatto ambientale derivante
dalle produzioni energetiche;
m) l’esecuzione di ogni altra attività atta a promuovere il progresso dell’azienda agricola associata.
L’associazione persegue le finalità sopra riportate sul territorio
della Regione Lombardia.
I servizi di assistenza, in presenza di specifici ordinamenti
comunitari e/o nazionali, possono essere estesi anche ai non
associati.
Art. 4
L’associazione può partecipare a società ed Enti le cui finalità
possano concorrere, direttamente o strumentalmente, al raggiungimento dei fini sociali. Essa può inoltre compiere, a con-
dizione che tali attività non assumano carattere prevalente, le
operazioni mobiliari e immobiliari e tutte le attività di qualsiasi
altro tipo e/o specie utili al perseguimento dei propri scopi istituzionali e del proprio scopo.
Ha, altresì, la facoltà di fondersi con analoghi Organismi aventi le stesse finalità.
TITOLO II
ASSOCIATI
Art. 5
Il numero degli associati è illimitato. Hanno diritto all’ammissione tutti gli imprenditori agricoli della zona, aventi i requisiti prescritti, con esclusione di coloro che facciano parte di organismi
similari, salvo il diritto di opzione. Possono, altresì, essere associati,
Enti, Società, Cooperative, Associazioni, Consorzi, interessati alla
tutela, al miglioramento ed allo sviluppo delle produzioni agricole e/o allevamenti.
Art. 6
L’aspirante associato deve presentare domanda al Consiglio
di Amministrazione, compilando e sottoscrivendo l’apposito modulo di cui al Regolamento dell’associazione stessa.
Con la domanda, l’aspirante deve dichiarare di assumere i
seguenti obblighi:
1) impegno al versamento della quota di ammissione determinata dall’Assemblea con un minimo di euro 6 (sei);
2) impegno al versamento dei contributi associativi e/o mutualistici nella misura deliberata dall’Assemblea;
3) impegno ad osservare le norme del presente Statuto e del
Regolamento di cui all’art. 12;
4) autorizzare l’associazione, nei casi di insolvenza nel pagamento dei contributi dovuti al consorzio stesso, a richiedere alla Società assicuratrice il deposito presso il Tesoriere
dell’Ente, con pieno effetto liberatorio, l’importo dell’indennizzo dovuto fino alla concorrenza del credito dell’associazione nei confronti dell’associato.
Il Consiglio di Amministrazione ha facoltà di chiedere all’aspirante associato ulteriori informazioni e l’esibizione dei documenti comprovanti la legittimità della domanda ed il possesso dei
titoli e dei requisiti dichiarati.
L’associato è obbligato a comunicare all’associazione entro il
28 febbraio di ogni anno le variazioni dei dati anagrafici indicati
nella domanda di ammissione.
Art. 7
Sulle domande di ammissione decide il Consiglio di Amministrazione. Avverso il provvedimento di reiezione della domanda
è dato ricorso in prima istanza al Collegio dei Probiviri nel termine perentorio di trenta giorni dalla comunicazione.
La decisione di accoglimento del ricorso ha la stessa efficacia del provvedimento di ammissione deliberato dal Consiglio
di Amministrazione.
Art. 8
Il nuovo associato è tenuto a versare l’importo della quota di
ammissione, nella misura determinata dall’assemblea entro un
mese dalla comunicazione del provvedimento di ammissione o
dalla decisione del Collegio dei Probiviri.
Nel caso di inosservanza, il provvedimento o la decisione di
ammissione si intendono annullati ad ogni effetto.
Le somme versate a titolo di quota di ammissione non sono
ripetibili e restituibili.
Art. 9
Nel caso di morte di un associato il rapporto associativo
può continuare con gli eredi, a condizione che questi siano in
possesso dei requisiti per l’ammissione e presentino la relativa
domanda corredata dalla documentazione prevista dal precedente art. 6, escluso il punto 1, entro centoventi giorni dall’apertura della successione tramite un loro rappresentante.
Gli eredi sono comunque tenuti in solido al pagamento di tutte le somme dovute all’associazione dal loro dante causa.
Art. 10
Oltre che nei casi previsti dalla legge, si perde la qualifica di
associato:
Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
a) per recesso. La relativa domanda è presentata per iscritto
al Consiglio di amministrazione. Il recesso ha effetto immediato, fermo restando il rispetto degli obblighi assunti e non assolti alla cessazione del rapporto. Il Consiglio
di amministrazione può, entro il termine perentorio di 40
giorni, non accogliere la domanda di recesso con motivazione scritta. L’interessato, fermo restando quanto previsto
dall’art. 24 C.C., può ricorrere contro questa decisione al
Collegio dei Probiviri;
b) per decadenza a causa della perdita dei requisiti prescritti per l’ammissione o per non aver partecipato per almeno due anni consecutivi alle iniziative, anche di difesa
attiva o passiva, realizzate dall’associazione. L’associato è
obbligato a comunicare subito per iscritto la perdita dei
requisiti e documentarla in modo appropriato al fine di far
risultare la causa che ha effetto immediato. In entrambe
le ipotesi resta fermo il rispetto degli obblighi assunti e non
assolti alla cessazione del rapporto;
c) per morte. In questo caso il rapporto associativo può continuare ai sensi del precedente art. 9;
d) per scioglimento, in caso di Enti e società, che va comunicato all’associazione entro trenta giorni, fermo restando il
rispetto degli obblighi assunti e non assolti alla cessazione
del rapporto.
Art. 11
L’associato perde la qualifica per esclusione nel caso in cui:
a) non sia più in grado di concorrere al raggiungimento degli scopi dell’Ente;
b) con l’inosservanza degli obblighi assunti o con la
propria condotta, rechi danno morale o materiale
all’associazione;
c) per quattro esercizi consecutivi non abbia provveduto al
pagamento dei contributi associativi;
d) in caso di inosservanza delle disposizioni del presente Statuto o delle deliberazioni degli organi dell’associazione o
in conseguenza di atti o fatti in contrasto con gli interessi
dell’associazione.
L’esclusione è deliberata ed il recesso è accertato dal Consiglio di amministrazione e comunicata per iscritto all’interessato.
Contro la deliberazione del Consiglio di Amministrazione, fermo
restando quanto previsto dall’art. 24 C.C., può essere proposto
ricorso al Collegio dei Probiviri.
L’accoglimento
riammissione.
del
ricorso
comporta
il
diritto
alla
TITOLO III
REGOLAMENTO
Art. 12
Il regolamento interno, da approvarsi dall’Assemblea a norma dell’art. 20, stabilirà le norme per l’esplicazione dell’attività
dell’associazione nonché le modalità di votazione delle assemblee e potrà, altresì, determinare le penalità in caso di inadempienza da parte degli associati.
TITOLO IV
PATRIMONIO SOCIALE - BILANCIO
Il patrimonio è costituito:
Art. 13
−− dal fondo di dotazione iniziale di Euro 52.000,00 (cinquantaduemila virgola zero zero);
−− dalle quote di ammissione degli associati;
−− da beni mobili ed immobili;
−− dai valori per acquisti, lasciti o donazioni che per
qualsiasi altro titolo spettino o vengano in possesso
dell’associazione;
−− dalle riserve.
Le entrate sono costituite:
−− dai contributi associativi annuali;
−− da eventuali contributi straordinari da destinare al funzionamento dell’associazione;
−− da eventuali contributi per il funzionamento e le necessità dell’associazione erogati da enti pubblici o privati;
−− dai contributi versati dagli associati per la difesa attiva e
passiva o per iniziative mutualistiche;
−− dai contributi degli associati per la costituzione di
un fondo o per la partecipazione ad altre iniziative
mutualistiche;
−− da eventuali altre entrate.
Art. 14
L’esercizio sociale va dal 1° Gennaio al 31 Dicembre di ogni
anno.
Alla fine di ciascun esercizio, il Consiglio di Amministrazione
provvede alla compilazione del bilancio consuntivo da sottoporre all’Assemblea entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio sociale o entro sei mesi quando particolari esigenze lo
richiedono.
L’associazione per le finalità previste dal «Fondo di Solidarietà Nazionale» ha l’obbligo di tenere una contabilità separata
dei contributi associativi e pubblici attinenti le attività di difesa
passiva delle produzioni e per le iniziative mutualistiche con l’accensione di un apposito conto corrente sul quale gestire le entrate e le spese della contabilità separata.
Provvede pure alla compilazione di una relazione illustrante
l’attività svolta durante l’esercizio, con particolare riguardo all’aspetto tecnico.
Art. 15
Gli avanzi netti di gestione non sono ripartibili fra gli associati,
ma destinati ad incrementare il Fondo di Riserva.
Il Consiglio di Amministrazione ne potrà destinare una parte
ad iniziative di carattere mutualistico, al miglioramento alle strutture tecniche dell’associazione o comunque per il perseguimento degli scopi istituzionali.
TITOLO V
ORGANI SOCIALI
Art. 16
Sono organi dell’associazione:
a) L’Assemblea degli associati (generale o parziale);
b) Il Consiglio di Amministrazione;
c) Il Presidente;
d) Il Collegio Sindacale;
e) Il Collegio dei Probiviri.
Art. 17
L’Assemblea generale è costituita dagli associati o dagli associati delegati nominati in sede di assemblee parziali se indette,
per gruppi di Comuni di appartenenza, qualora le stesse si rendano obbligatorie per Legge.
In tale ultimo caso ogni delegato deve intervenire personalmente all’assemblea. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione convoca l’Assemblea generale facendola precedere
dalla convocazione delle assemblee parziali degli associati, le
quali eleggono i delegati che parteciperanno all’assemblea
generale. Le Assemblee parziali ai sensi delle Leggi vigenti sono
disciplinate dal Regolamento interno di cui all’art. 12 del presente Statuto.
Compito esclusivo delle Assemblee parziali è la elezione degli associati delegati che dovranno partecipare personalmente
all’Assemblea generale.
La convocazione dell’Assemblea generale può aver luogo
non prima di sette giorni dalla data di svolgimento dell’ultima
Assemblea parziale.
Art. 18
L’Assemblea, sia parziale che generale ordinaria o straordinaria, è convocata dal Presidente del Consiglio di Amministrazione
o da chi ne esercita le funzioni dopo specifica delibera assunta
dal Consiglio di Amministrazione, mediante avviso da affiggere
nei locali dell’associazione e da comunicarsi a ciascun associato almeno otto giorni prima dell’adunanza con mezzi idonei
atti ad attestarne l’avvenuta ricezione, nonché eventualmente
da pubblicarsi sui quotidiani locali e sui giornali di categoria.
L’avviso deve indicare la sede di convocazione, gli argomenti
da trattare e la data della eventuale seconda convocazione.
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Art. 19
L’assemblea generale deve essere convocata ogni anno
entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio sociale o entro
sei mesi quando particolari esigenze lo richiedano e quante
altre volte il Consiglio di Amministrazione lo ritenga necessario
o ne sia fatta motivata richiesta da almeno un decimo degli
associati.
caso di impedimento di quest’ultimo partecipano con un Rappresentante munito di delega dell’Organo competente.
Un associato non può, in Assemblea, rappresentare per delega più di altri due associati oltre alle ragioni proprie. La delega
deve risultare da un atto scritto, anche in calce all’avviso per
l’Assemblea e deve essere rimessa al Presidente prima della riunione od all’inizio di essa.
E’ di competenza dell’assemblea generale ordinaria:
a) Approvare il bilancio consuntivo redatto secondo le
disposizioni delle normative vigenti che sarà posto a disposizione degli associati soci almeno sette giorni prima
della convocazione delle Assemblee parziali presso la
sede dell’Associazione. Laddove non siano previste le assemblee parziali, il bilancio sarà posto a disposizione degli
associati almeno quindici giorni prima della data di convocazione della Assemblea Generale.
b) Nominare i membri del Consiglio di Amministrazione, del
Collegio Sindacale, determinando gli emolumenti, nominare i membri del Collegio dei Probiviri nonché nominare
il Presidente del Collegio Sindacale salvo casi diversi previsti dalla legge;
c) Determinare la quota di ammissione per i nuovi associati
la quota del contributo associativo annuale a carico degli associati non assicurati, le quote dei contributi associativi annui per la copertura degli oneri di funzionamento e
per la copertura degli oneri connessi alle forme di difesa
passiva e attiva prescelte;
d) Determinare in merito ai programmi di assistenza tecnicoproduttiva ed organizzativa rientranti tra quelli contemplati nell’art. 3;
e) Deliberare la istituzione di fondi mutualistici, adottando il
relativo regolamento di attuazione o deliberare di partecipare a iniziative mutualistiche di tipo associativo e può
delegare il Consiglio di Amministrazione su questi argomenti conferendogli pieni poteri;
f) Approvare il Regolamento di cui all’art. 12; nonché quelli
relativi alle iniziative mutualistiche.
E’ di competenza dell’Assemblea generale straordinaria:
1) Deliberare le modificazioni dello Statuto sociale;
2) Deliberare lo scioglimento dell’associazione e la devoluzione dei beni patrimoniali;
3) Nominare i liquidatori secondo le disposizioni attuative
dell’art. 11 del Codice Civile.
Art. 20
Le Assemblee parziali sono valide in prima convocazione
quando sia presente o rappresentata la maggioranza assoluta degli associati; in seconda convocazione, che potrà avvenire anche nello stesso giorno, ad un’ora di distanza dalla prima
convocazione, qualunque sia il numero degli associati presenti
o rappresentati.
Le deliberazioni sono validamente adottate con voto favorevole della maggioranza degli associati presenti o rappresentati.
Le stesse maggioranze sono richieste anche per la costituzione dell’assemblea generale ordinaria e straordinaria.
Le deliberazioni dell’Assemblea generale sono validamente
adottate con il voto favorevole della maggioranza degli associati o delegati presenti aventi diritto al voto. In caso di parità
iniziale di voto si procederà a successive votazioni. Nelle assemblee generali straordinarie che devono deliberare sulle modifiche statutarie, sul cambiamento dell’oggetto sociale, sulla
trasformazione dell’Associazione, il trasferimento di esso o sullo
scioglimento dell’associazione, è richiesto il voto favorevole di
almeno tre quarti degli associati o delegati aventi diritto al voto.
Per le deliberazioni riguardanti le modifiche statutarie in adeguamento a normativa di Legge, l’Assemblea Straordinaria delibera con le maggioranze previste dallo Statuto per le Assemblee Ordinarie.
Art. 21
Alle Assemblee parziali partecipano gli associati, che risultino
iscritti nel libro Soci da almeno tre mesi e risultino in regola con il
pagamento delle quote e dei contributi.
Ogni associato ha diritto ad un solo voto. Le persone giuridiche, gli Enti, le Società, le Associazioni, i Consorzi partecipano
alle Assemblee in persona del loro Legale rappresentante e in
Art. 22
Le Assemblee, sia ordinarie che straordinarie, sono presiedute
dal Presidente del Consiglio di Amministrazione ed, in caso di
sua assenza o impedimento, dal Vice - Presidente.
In mancanza dei due, saranno presiedute da uno degli associati designato dall’assemblea. Le deliberazioni dell’assemblea
ordinaria devono risultare da verbale sottoscritto dal Presidente
e dal Segretario (che può anche essere non associato).
Quelle dell’assemblea straordinaria devono risultare da verbale redatto da Notaio.
Art. 23
Le deliberazioni dell’Assemblea sono vincolanti per tutti gli associati, anche non presenti o dissenzienti.
Art. 24
Il Consiglio di Amministrazione è composto da 9 (nove) a 15
(quindici) membri nominati dall’Assemblea e dei quali almeno i
2/3 devono essere scelti fra i soci.
Qualora l’elezione del Consiglio di Amministrazione avvenga sulla base di liste presentate dai soci, i seggi del Consiglio
di Amministrazione sono attribuiti, nella misura di due terzi, alla
lista che ha riportato il maggior numero di voti, il restante terzo
sarà attribuito alla lista o suddividendo in proporzione i seggi,
alle due liste che seguono nell’ordine dei voti riportati.
Fra i candidati della stessa lista saranno nominati quelli che
avranno riportato un maggior numero di voti preferenziali, senza
preferenza in ordine della lista.
Gli amministratori durano in carica quattro anni e sono rieleggibili; il presidente non può essere eletto per più di due mandati
consecutivi.
Se, nel corso dell’esercizio, vengono a mancare uno o più
consiglieri, si applicano le norme dell’art. 2386 del C.C. ove è
previsto che gli Amministratori che restano in carica provvedono
a sostituirli con deliberazione approvata dal Collegio Sindacale,
purché la maggioranza sia sempre costituita da Amministratori
nominati dall’Assemblea. Gli Amministratori così nominati, restano in carica sino alla prossima Assemblea.
Qualora l’elezione del Consiglio di Amministrazione sia avvenuta sulla base di liste presentate, subentrano i primi degli esclusi della lista di appartenenza, che restano in carica fino allo scadere del Consiglio di Amministrazione in carica.
In caso di vacanza di posti nel Consiglio di Amministrazione
per cessazione della carica di uno o più membri eletti dall’Assemblea, il Consiglio provvederà alla sostituzione, con il primo
dei non eletti della lista di appartenenza del consigliere vacante, fino ad esaurimento della lista stessa. In sua mancanza può
essere cooptato qualsiasi associato. I membri cooptati restano
in carica fino alla prima assemblea successiva alla cooptazione. In detta ipotesi, nella prima riunione che ha luogo dopo l’Assemblea che lo ha eletto, il Consiglio di Amministrazione elegge
il Presidente ed il Vice-Presidente.
Sono assolutamente incompatibili con l’esercizio delle funzioni di membro del Consiglio di amministrazione, del Collegio
sindacale e del Collegio dei Probiviri coloro che direttamente, o
per interposta persona, svolgono attività di agente, subagente
o broker nel settore assicurativo o il cui coniuge, convivente, parenti entro il secondo grado, svolgano le medesime attività.
Art. 25
Il Consiglio di Amministrazione è convocato dal Presidente ogni qual volta lo reputi utile o necessario o quando ne sia
fatta domanda da almeno 1/3 dei consiglieri o dal Collegio
Sindacale.
La convocazione è fatta con mezzi idonei ad attestarne l’avvenuta ricezione da parte dei destinatari, preferibilmente mediante posta elettronica certificata fatta pervenire almeno un
giorno prima della riunione.
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Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Le adunanze sono valide quando intervenga la maggioranza
dei membri in carica. Le deliberazioni sono prese a maggioranza semplice dei voti dei consiglieri presenti.
dono quali arbitri amichevoli compositori con dispensa da ogni
formalità e la loro decisione è inappellabile.
Nelle votazioni palesi, in caso di parità, prevale il voto del Presidente; in quelle segrete, la parità comporta la reiezione della
proposta.
TITOLO VI
RISCOSSIONE DEI TRIBUTI CONSORTILI
Il consigliere che, senza giustificato motivo, è assente per più di
3 (tre) sedute consecutive decade dal mandato. La decadenza
è comunicata dal Presidente a mezzo lettera raccomandata.
Art. 26
Il Consiglio di Amministrazione è investito della gestione
dell’associazione e potrà, quindi, compiere tutti gli atti ed operazioni ordinarie e straordinarie di amministrazione che comunque rientrino negli scopi associativi, fatta eccezione soltanto per
quelli che per disposizione di legge e dell’atto costitutivo siano
riservati all’Assemblea.
Il Consiglio di Amministrazione può conferire eventuali deleghe di funzioni sia al Presidente, sia ai singoli Componenti il
Consiglio stesso, nei limiti individuati con propria deliberazione
assunta e depositata nelle forme di Legge
Art. 27
Il Presidente del Consiglio di amministrazione ha la rappresentanza legale dell’associazione e la firma sociale. Egli ha facoltà
di transigere e di conciliare, di rilasciare quietanza liberatoria e
di provvedere a quanto altro occorre per la esecuzione delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione. Spetta al Presidente
di promuovere le azioni davanti alla Autorità Giudiziaria od Amministrativa di qualsiasi ordine e grado e di nominare procuratori alle liti. Nel caso di assenza o di impedimento, il Presidente
è sostituito dal Vice-Presidente od, in mancanza, da altro consigliere delegato dal Presidente.
Art. 28
Il Collegio Sindacale si compone complessivamente di tre
membri effettivi di cui un rappresentante del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ed un rappresentante della Regione
dove ha sede l’Ente e di due supplenti scelti tra gli iscritti negli
appositi Albi Professionali.
L’assemblea può deliberare l’ampliamento del collegio sindacale fino ad un massimo di 5 (cinque) membri effettivi, qualora
ciò si renda necessario in applicazione di norme che prevedano la presenza di membri di diritto.
L’assemblea nomina i membri eletti. Nei casi in cui i membri
di diritto non siano stati tempestivamente nominati dagli Organi
Competenti per le riunioni per l’approvazione del bilancio e per
le revisioni trimestrali, il Collegio Sindacale può funzionare anche in mancanza dei membri di diritto.
L’assemblea nomina il Presidente del Collegio Sindacale salvo casi diversi previsti per legge.
I sindaci durano in carica tre anni e sono rieleggibili.
L’emolumento dei Sindaci viene fissato dall’assemblea prima
della loro nomina.
Art. 29
Il Collegio Sindacale, vigila sull’osservanza della Legge, dello Statuto, dei provvedimenti emessi dal Ministero delle Politiche
Agricole e Forestali e dalla Regione Lombardia, sul rispetto dei
principi di corretta amministrazione ed in particolare sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile
adottato dall’associazione e sul suo corretto funzionamento.
Il Collegio Sindacale esercita, inoltre, il controllo contabile.
Art. 30
Il Collegio dei Probiviri è costituito da tre persone elette dall’assemblea al di fuori degli iscritti all’associazione. I Probiviri durano
in carica quattro anni e sono rieleggibili.
Art. 31
Tutte le controversie che potessero insorgere fra gli iscritti oppure tra un iscritto e l’associazione in dipendenza dell’esecuzione od interpretazione dello Statuto, delle deliberazioni dell’assemblea e del Consiglio di Amministrazione, escluse quelle che
per Legge non possono formare oggetto di compromesso, saranno deferite al giudizio del Collegio dei Probiviri, i quali deci-
Art. 32
La riscossione delle quote e dei contributi consortili può essere effettuata anche mediante ruolo in base alle vigenti disposizioni in materia di esazione dei contributi non erariali.
TITOLO VII
DISPOSIZIONI FINALI
Art. 33
Per tutto quanto non disciplinato dal presente statuto e dal
regolamento, valgono le norme del codice civile e le altre disposizioni di legge vigenti in materia di persone giuridiche di diritto
privato.
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Azienda di Servizi alla Persona «ASP Basso Lodigiano» Codogno (LO)
Statuto approvato con deliberazione di Giunta regionale
n. X/2940 del 19 dicembre 2014
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Società Cooperativa Agricola COOP.DI. Italia - Sondrio
Statuto approvato con deliberazione di Giunta regionale
n. X/2945 del 19 dicembre 2014
TITOLO I
COSTITUZIONE SEDE - DURATA - SCOPI
Art. 1
Costituzione – denominazione - sede
E’ costituita con sede in Sondrio tra cooperative agricole e
produttori titolari di aziende agricole residenti in tutte le Regioni
Italiane, una società cooperativa agricola per azioni a mutualità
prevalente, denominata «Società Cooperativa Agricola COOP.
DI. ITALIA» in breve denominata «COOP.DI. ITALIA».
E’ facoltà della cooperativa istituire e sopprimere sedi operative e/o secondarie e/o locali.
Art. 2
Durata
La durata di COOP.DI. ITALIA è fissata fino al 31 dicembre 2050
e può essere prorogata una o più volte dall’Assemblea straordinaria dei soci, salvo il diritto di recesso per i soci dissenzienti, nei
modi legge
Art. 3
Scopo mutualistico
COOP.DI. ITALIA, operando secondo i principi della mutualità
e senza fini di lucro, si propone di contribuire al miglioramento
delle condizioni economiche, professionali e culturali dei propri
soci.
Tale attività si esplica ai sensi della legge 31 gennaio 1992 n. 59 e successive modificazioni ed integrazioni e ai sensi
degli articoli 2511 e seguenti del Codice Civile.
COOP.DI. ITALIA, si riconosce come parte del movimento cooperativo e opera attivamente per definirne gli orientamenti, etici,
sociali, economici, finanziari, strategici, e organizzativi.
Il conseguimento degli scopi, si esplicano partendo dal concetto del «buon padre di famiglia» e dal «buon senso» correlandola ai principi della solidarietà, della sussidiarietà e trasparenza nel rispetto della Legge.
Art. 4
Oggetto sociale
La COOP.DI. ITALIA per il conseguimento dello scopo sociale,
potrà compiere tutti gli atti e concludere tutte le operazioni contrattuali di natura immobiliare, mobiliare, industriale e finanziaria necessarie od utili alla realizzazione degli scopi sociali e o
comunque direttamente o indirettamente attinenti ai medesimi
nonché tra l’altro e solo per indicazione esemplificativa e non
limitativa potrà intraprendere le seguenti attività di:
a)Assistenza tecnica, organizzativa e commerciale dei propri
soci, intesa a favorire la produzione e il miglioramento delle produzioni agricole e zootecniche, la riduzione dei costi
diretti e indiretti, la difesa passiva e attiva delle produzioni
agricole zootecniche e delle strutture, il tutto al fine di tutelare e migliorare il reddito, il capitale mobiliare e immobiliare ed umano degli associati;
b)Difesa passiva e attiva delle produzioni agricole zootecniche e delle strutture, è attuata nei termini di cui alla Legge
102/2004 e Legge 82/2008 e s.m.i., a tutela:
−− delle produzioni agricole e zootecniche contro le avversità atmosferiche, le fitopatie e le epizoozie ed ogni altra
malattia del bestiame;
−− dei redditi dei soci;
−− della copertura dei costi: di rimozione, distruzione e
smaltimento dei capi morti;
−− di tutte le patologie animali che possono colpire gli
allevamenti;
−− dei danni arrecati dalla selvaggina e dalla fauna selvatica o domestica inselvatichita alle produzioni agricole, zootecniche ed alle opere approntate sui terreni
coltivati;
−− dei danni arrecati dalle avversità naturali e atmosferiche alle strutture aziendali poste in campo (serre, tunnels, impianti di irrigazione, ecc),.
−− Le modalità adottate per raggiungere gli obiettivi di tale attività, possono contemplare iniziative mutualistiche
e/o assicurative nelle forme regolamentate dalle Leggi
vigenti in materia.
−− L’attività di gestione del rischio di cui al Reg. UE
n. 1305/2013 del 17 dicembre 2013 e Reg. UE 702/2014
della Commissione e s.m.i., sono trattate con le stesse
regole e modalità dell’attività di difesa di cui al D.Lgs.
102/2004 e s.m.i..
c)Raccolta, movimentazione, trasporto, lavorazione, trasformazione e la commercializzazione, anche al minuto, delle
produzioni agricole e zootecniche realizzate dai propri soci;
d)Acquisto, rappresentanza commerciale e la vendita dei
mezzi tecnici necessari per la realizzazione delle produzioni
agricole e zootecniche dei soci;
e)Conduzione diretta di terreni agricoli, al fine di produrre
prodotti agricoli, anche mediante la bonifica, dei terreni di
proprietà dei soci ed eventualmente anche di terzi;
f) Promozione, pubblicizzazione, valorizzazione e difesa della
produzione ed il commercio dei prodotti dei propri soci;
g)Reperimento nell’interesse dei soci, delle provvidenze legislative regionali, statali e comunitarie;
h)Stimolare la creazione e il consolidamento di legami fiduciari e di capitale sociale tra i soci;
i) Promuovere, sviluppare e gestire iniziative mutualistiche per
le attività comuni e o collaterali.
Art. 5
Attività
Ai fini del raggiungimento dell’oggetto sociale la cooperativa
potrà inoltre:
a)stipulare contratti con società di assicurazione, nelle forme
regolamentate dalle vigenti Leggi in materia, a fronte del
rischio di perdite economiche per gli associati causate da:
−− avversità atmosferiche, da epizoozie o fitopatie, da infestazioni parassitarie;
−− emergenza ambientale del raccolto, degli animali e
delle piante;
−− danni arrecati dalla selvaggina e dalla fauna selvatica
alle produzioni agricole e alle opere approntate sui terreni coltivati ed alle strutture aziendali poste in campo;
−− crisi di mercato ed ogni eventuale evento assicurabile;
b)attuare mediante iniziative mutualistiche, nelle forme regolamentate dalle vigenti Leggi in materia, la tutela dei Soci;
anche mediante l’istituzione di fondi di mutualità e solidarietà, nonché partecipazione ad iniziative mutualistiche,
anche di tipo associativo;
c)gestire fondi di mutualizzazione, nelle forme regolamentate dalle vigenti Leggi in materia, che consentano, agli imprenditori agricoli associati ai consorziati, di assicurarsi e di
beneficiare di pagamenti compensativi in caso di perdite
economiche causate da avversità atmosferiche o dall’insorgenza di focolai di epizoozie o fitopatie o da infestazioni
parassitarie o dal verificarsi di un’emergenza ambientale o
a seguito di un drastico calo del reddito.
Tra questi, è possibile la gestione dei fondi di mutualizzazione per la stabilizzazione del reddito, consistente nel versamento di contributi finanziari, per il pagamento di compensazioni finanziarie agli agricoltori a seguito di un drastico
calo di reddito;
d)collaborare con gli organi Comunitari, Statali, Regionali,
e Locali per l’applicazione delle disposizioni legislative e
regolamentari;
e)partecipare a Società ed Enti le cui finalità possono concorrere direttamente o strumentalmente al raggiungi mento dei fini sociali;
f) istruire, aggiornare ed addestrare i soci, il personale dipendente ed eventualmente terzi che operino nei settori
agricolo alimentare e silvo-pastorale al fine di elevarne la
cultura e la professionalità;
g)gestire per conto dei propri soci il servizio di elaborazione
dati relativo alla loro attività;
h)rappresentare i soci, per le attività delegate o gestite, verso gli organismi finanziari quali banche, società finanziarie,
società di factoring e di leasing verso le istituzioni locali,
regionali, nazionali e internazionali, in particolare con il Mi-
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nistero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ed Enti
collegati e con gli organi della Unione europea;
i) accrescere la produttività e l’immagine sociale ed incrementare l’attività dei soci attraverso iniziative di promozione, di studio, di ricerche di mercato, di informazione ed
attraverso ogni altro mezzo idoneo a far conoscere ai potenziali soci e clienti i beni ed i servizi che gli stessi sono in
grado di assicurare;
j) istituire servizi comuni di assistenza tecnica, amministrativa,
di marketing da mettere a disposizione dei soci, anche per
il controllo delle gestioni, di elaborazione dei dati, di valutazione e di comparazione dei risultati conseguiti da ogni
singolo socio;
k) elaborare, per conto dei soci ed in stretta collaborazione
con gli stessi, progetti, preventivi, programmi di sviluppo
e di investimento afferenti qualsivoglia attività legata al
campo assicurativo di difesa attiva e passiva, ad effettuare
studi, progetti di fattibilità, ricerche e di consulenza di programmazione, organizzazione, direzione e marketing, ad
elaborare programmi di studio, di ricerca, di sperimentazione e di aggiornamento delle tecniche di gestione di servizi
con la predisposizione di strumenti per il controllo qualitativo e per la valutazione dell’efficacia dei servizi gestiti utilizzando criteri di garanzia, di affidabilità e di ottimizzazione
nel rapporto costi benefici delle risorse umane e materiali
impegnate nella gestione dei servizi;
l) contribuire nel modo più efficace alla conduzione sia tecnica che economica delle attività delle imprese dei soci,
nel rispetto dell’autonomia delle singole imprese, per la
partecipazione a gare, a trattative, ad aste, a licitazioni
pubbliche e private e per l’eventuale definizione delle offerte e ad organizzare la partecipazione, nel caso in cui si
renda opportuno e necessario il concorso integrato di più
soci alle singole gare per l’acquisizione di beni e/o servizi
previsti dagli statuti dei soci;
m)favorire l’accesso al credito bancario, all’ottenimento di
mutui e di finanziamenti di vario genere da parte dei soci,
mediante la stipula di apposite convenzioni con gli istituti di credito, società finanziarie e con altri enti provinciali,
regionali, nazionali e comunitari che operano nel settore
creditizio;
n) curare, per conto dei soci le pratiche necessarie per richiedere ed utilizzare le provvidenze agevolate disposte dalla
U.E., dallo Stato, dalla Regione e da Enti locali, oltre ai finanziamenti ed ai contributi agevolati disposti da Ministeri, da
altri Organismi pubblici, statali, parastatali o da privati;
o) favorire lo sviluppo e la produttività sociale dell’attività lavorativa dei soci, anche acquisendone e commercializzandone i prodotti ed i servizi ed offrendo a terzi, ivi compresi
enti pubblici e privati direttamente o tramite la partecipazione a gare d’appalto, licitazioni, ecc. prodotti e servizi;
p)promuovere e gestire attività di formazione e di riqualificazione rivolta ai soci, realizzate con risorse proprie, della Regione, dei Fondi Comunitari o di terzi, volte a stimolare e ad
accrescere le specifiche competenze e le professionalità
degli stessi, a promuovere forme di integrazione tra i soci
per la selezione del personale, per le prestazioni integrate dei servizi alla utenza, per il recupero di risorse umane,
economiche, tecnologiche e finanziarie, al fine di ottimizzare la gestione delle imprese dei soci, ad adottare marchi
ed iniziative comuni, ad approntare cataloghi, opuscoli ed
ogni altro mezzo promozionale ritenuto idoneo a sensibilizzare e ad informare sui servizi e sulle attività dei soci, a
promuovere incontri con Compagnie Assicuratrici, Committenti, Enti, Strutture Tecniche, Professionisti, Amministratori
e Rappresentanze di categoria interessati alle attività dei
soci per definire norme comuni di fornitura e di gestione
dei servizi e/o per la risoluzione di problemi comuni, a predisporre adeguati strumenti innovativi di valutazione e di
analisi dell’attività delle imprese dei soci quali, ad esempio,
il bilancio sociale dell’impresa ed i contenuti delle convenzioni tra i soci, i Consorzi cui gli stessi aderiscono e gli Enti
Pubblici, a coordinare, nel rispetto delle singole autonomie,
l’attività delle imprese dei soci, riducendo diseconomie,
contrasti, sprechi di risorse umane e materiali, a studiare,
progettare e realizzare sistemi informativi aziendali e ad
introdurre nelle organizzazioni delle imprese dei soci, tecniche e strumenti idonei nella gestione interna e nell’organizzazione del lavoro nei servizi;
q)promuovere e favorire attraverso adeguati interventi il sorgere di nuove iniziative di cooperazione;
r) assegnare a terzi l’esecuzione di quelle attività che i Soci
o COOP.DI. ITALIA non sono in grado di svolgere, previa stipulazione di opportuni contratti o convenzioni, anche con
finalità promozionali tese a favorire l’adesione a COOP.DI.
ITALIA di altre cooperative e loro consorzi in possesso dei
prescritti requisiti;
s)predisporre marchi e denominazioni specifiche con cui
contraddistinguere i propri servizi e/o prodotti; sotto l’osservanza delle nome in materia, tali marchi e denominazioni
possono essere concesse in utilizzo, anche dietro corrispettivo, a terzi, preferibilmente cooperative od a consorzi tra
cooperative aventi attività affini, che dovranno impegnarsi
al rispetto degli specifici obblighi previsti da apposito regolamento predisposto dall’organo amministrativo;
t) assumere interessenze e partecipazioni, nelle forme consentite dalla legge, in altre imprese, sotto qualsiasi forma
costituite, Consorzi ed Associazioni, che svolgono attività
analoghe o comunque accessorie all’attività sociale, allo
scopo di realizzare l’oggetto principale nonché allo scopo
di stabile investimento e non di collocamento sul mercato;
u)promuovere e partecipare ad enti ed organismi anche
consortili finalizzati a sviluppare e ad agevolare gli approvvigionamenti di beni e di servizi a favore dei propri aderenti; potrà inoltre aderire a consorzi fidi al fine di ottenere,
per il loro tramite, agevolazioni e facilitazioni nell’accesso
al credito bancario per sopperire alle esigenze finanziarie,
prestando all’uopo le necessarie garanzie e fidejussioni;
v) costituire fondi per lo sviluppo tecnologico o per la ristrutturazione o il potenziamento aziendale, ai sensi della legge
59/92 ed eventuali norme modificative ed integrative;
z) costituire una sezione di risparmio, disciplinata da un apposito regolamento approvato dall’ Assemblea, per la raccolta di fondi fra i propri soci destinati al perseguimento
degli obiettivi sociali;
aa)emettere strumenti finanziari, secondo le modalità e nei limiti previsti dalla vigente normativa;
bb)
ricevere prestiti dai soci finalizzati esclusivamente al conseguimento dell’oggetto sociale, stabilendone la disciplina con apposito regolamento approvato con decisione
dei soci, il tutto sotto l’osservanza della normativa tempo
per tempo vigente in materia con espressa esclusione di
qualsiasi operazione inerente la raccolta del risparmio tra
il pubblico, della sollecitazione del pubblico risparmio ai
sensi dell’Art. 18 della legge n. 216/74 e successive modificazioni, delle attività di cui alla legge n. 1/91 e n. 197/91
e successive modificazioni, e di ogni altra operazione comunque vietata dalle vigenti e future disposizioni di Legge.
Sono comunque escluse dall’oggetto sociale le attività riservate agli intermediari finanziari di cui all’Art. 106 del D.Lgs. 1
settembre 1993 n. 385, quelle riservate alle società di intermediazione mobiliare di cui al D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 e
quelle di mediazione di cui la legge 3 febbraio 1989 n. 39, le
attività professionali protette di cui alla legge 23 novembre
1939 n. 1815 e loro modifiche, integrazioni e sostituzioni e comunque tutte le attività che per legge sono riservate a soggetti muniti di particolari requisiti non posseduti dalla Società;
cc)aderire a Gruppi Cooperativi Paritetici ai sensi dell’art. 2545
septies del Codice civile;
dd)richiedere le autorizzazioni necessarie ed avvalersi di tutte
le provvidenze ed agevolazioni di legge previste per la cooperazione in generale e o per gli specifici settori di attività
nei quali opera;
ee)partecipare a Società od Enti le cui finalità possano concorrere, direttamente o strumentalmente, al raggiungimento dei propri fini;
ff) fondersi con analoghe cooperative aventi le stesse finalità;
gg)costituire società ed organismi vari, assumere partecipazioni, realizzare accordi di collaborazione e interscambi
tecnici, produttivi e finanziari (comunque non nei confronti del pubblico), commerciali e di servizi con altri soggetti
allo scopo di assicurare il migliore svolgimento e sviluppo
della propria attività;
hh)svolgere qualunque altra attività connessa ed affine agli
scopi sopraelencati, nonché compiere tutti gli atti e concludere tutte le operazioni contrattuali di natura immobiliare, mobiliare e industriale;
ii) prestare avalli, fideiussioni ed ogni altra garanzia, anche
reale e per debiti di terzi nell’interesse della società e può
assumere, sia direttamente sia indirettamente e sempre
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in via non prevalente, interessenze e partecipazioni in altre società od imprese aventi oggetto analogo od affine o
connesso al proprio;
jj) avvalersi di tutte le provvidenze ed agevolazioni della
legge;
kk)Coordinamento delle attività svolte dai Soci, nel rispetto
delle autonomie dei singoli, fornendo tutta l’assistenza necessaria per assicurare i migliori risultati economici delle
loro imprese;
ll) Stimolare la collaborazione fra i Soci;
mm)Stimolare la ricerca e la promozione di innovazione imprenditoriale e organizzativa;
nn)Organizzare ed integrare le risorse umane, economiche,
i processi di qualità e di know - how dei Soci per meglio
rispondere ai bisogni dei territori e agli interessi della
collettività;
Le attività di cui sopra, in presenza di specifici ordinamenti
comunitari e/o nazionali e/o regionali, possono essere estesi,
nel limiti di legge, anche ai non soci nell’ambito del territorio
comunitario.
Il tutto nel rispetto delle vigenti disposizioni legislative.
TITOLO II
ADESIONI-REQUISITI-DIRITTI E DOVERI DEI SOCI
Art. 6
Soci cooperatori
Possono essere soci cooperatori tutti coloro che abbiano
compiuto il diciottesimo anno di età e che abbiano i requisiti
soggettivi per partecipare alla attività della impresa per il conseguimento degli scopi sociali.
Possono essere ammessi a soci:
a)i produttori agricoli singoli, e associati, i proprietari, gli affittuari, gli enfiteuti e gli usufruttuari produttori agricoli, i
coltivatori diretti, i mezzadri, i coloni e i compartecipanti e
comunque tutti coloro che sono interessati alla tutela, al
miglioramento ed allo sviluppo delle produzioni agricole
derivanti da coltivazione o allevamento che siano soggette a danni da calamità naturali;
b)le persone giuridiche come enti, associazioni, cooperative, consorzi, le cooperative a conduzione associata, anche privi di personalità giuridica, le quali esercitino attività
nell’ambito dell’agricoltura, della zootecnia, della forestazione e della filiera agro-alimentare, o accessorie, così come definito dall’art, 2135 del C.C. ovvero abbiano interessi
sociali, culturali o scientifici in tale ambito;
c)elementi tecnici e amministrativi e in grado di concorrere, a vario titolo, al raggiungimento degli scopi sociali nel
numero strettamente necessario al buon funzionamento
della cooperativa o in ragione dell’interesse al loro inserimento nell’impresa.
A tal fine possono essere ammessi a soci anche persone giuridiche purché funzionali al raggiungimento degli scopi sociali
nel numero strettamente necessario al buon funzionamento.
Per divenire socio cooperatore, l’aspirante socio deve transitare dal ruolo di socio in prova di cui all’Art. 9 dello Statuto.
Il numero dei soci cooperatori è illimitato ma non può comunque essere inferiore al minimo stabilito dalla legge.
Nella costituzione e nell’esecuzione dei rapporti mutualistici
la cooperativa rispetterà il principio di parità di trattamento tra i
soci cooperatori.
Oltre ai soci cooperatori i soci possono essere suddivisi nelle
seguenti categorie:
−− soci sovventori (articolo 7);
−− soci sottoscrittori di azioni di partecipazione (articolo 8);
−− soci in prova (articolo 9);
Appositi Regolamenti d’attuazione dovranno regolamentare
la vita sociale ed economica delle diverse categorie di soci.
Art. 7
Soci sovventori
I soci sovventori sono coloro i quali, ai sensi della legge 31-011992 n. 59 ed eventuali norme modificative ed integrative, partecipano a programmi di sviluppo tecnologico, ristrutturazione e
potenziamento aziendale.
Per i soci sovventori spetta a COOP.DI. ITALIA determinare il periodo minimo necessario per il completamento dei progetti di
sviluppo, prima del quale non è consentito il recesso.
Tale limitazione deve essere espressamente accettata e
sottoscritta.
La qualifica di socio cooperatore è incompatibile con la qualifica di socio sovventore.
La responsabilità di ciascun socio sovventore per le obbligazioni sociali, in qualsiasi caso, è limitata all’ammontare delle azioni sottoscritte, che non possono essere superiori a Euro
100.000,00 (centomila virgola zero zero).
I voti attribuiti ai Soci sovventori non possono superare il terzo
dei voti spettanti a tutti i soci.
Art. 8
Soci di partecipazione
Possono essere ammessi a soci i sottoscrittori dì azioni di partecipazione COOP.DI. ITALIA secondo le modalità e condizioni e
con le limitazioni previste dalla legge e dal presente statuto.
Art. 9
Soci in prova
La Cooperativa istituisce una categoria speciale di soci, denominati soci in prova, ai sensi dell’art 2527, comma 3 del codice civile, i cui diritti ed obblighi sono disciplinati dal presente
articolo.
I soci in prova sono gli aspiranti soci cooperatori di cui all’Art. 6
che al fine della loro formazione ovvero dell’inserimento nell’impresa, nell’arco di tempo definito da un ciclo produttivo, acquisiscono le informazioni necessarie per poter esprimersi coscientemente nell’ambito dell’attività della COOP.DI. ITALIA.
I soci in prova non possono superare un terzo del numero totale dei soci cooperatori.
La durata dell’appartenenza del socio in prova a tale categoria speciale, viene fissata dalla Assemblea dei soci cooperatori
entro i termini di legge mediante apposito regolamento ed è distinto per tipologia di attività produttiva e relativo ciclo.
La durata dell’appartenenza del socio in prova, per le attività
di difesa passiva delle produzioni agricole zootecniche e delle
strutture coincide con la campagna assicurativa dell’anno, che
in ogni caso termina il 31 dicembre dell’anno.
Il socio in prova ha diritto di voto solo nelle decisioni relative
all’approvazione del bilancio e non può rappresentare altri soci.
I voti espressi dai soci in prova non possono in ogni caso superare un decimo dei voti spettanti ai soci che partecipano alla
relativa decisione.
I soci in prova non possono essere eletti nell’Organo amministrativo della Cooperativa e non godono dei diritti di cui agli Art.
2422, 2545 bis e 2476, comma 2, del codice civile.
Il socio in prova deve rispettare in ogni caso gli obblighi di cui
all’Art. 10.
Qualora il socio appartenente alla categoria speciale dei
soci in prova, intenda essere ammesso a godere dei diritti che
spettano ai soci cooperatori, il suo passaggio al termine del
periodo di formazione e inserimento, è automatico trascorsi sessanta giorni senza che il Consiglio di Amministrazione non deliberi diversamente.
Il Consiglio di Amministrazione, entro sessanta giorni dalla scadenza del termine di formazione e inserimento, deve verificare la
sussistenza della condizione di compiuto inserimento nell’impresa del socio in prova; qualora non ravvisi il compimento di tale
percorso, delibera, nei termini previsti dal Regolamento, in merito
alla sua eventuale sospensione e o esclusione.
In caso di sospensione il socio appartenente alla categoria
speciale dei soci in prova, deve ripetere il percorso di formazione e l’inserimento, in questo caso il Regolamento può prevedere delega al Consiglio di Amministrazione per la prescrizione di
condizioni integrative personali alle norme ordinarie.
In caso di esclusione, il socio in prova non ha diritto alla restituzione del capitale sociale sottoscritto (valore dell’azione) che è
destinata al fondo di riserva.
L’effetto della esclusione in ogni caso coincide con la chiusura dell’esercizio di formazione e inserimento.
Il socio in prova escluso dal Consiglio di Amministrazione, non
è liberato dai debiti contratti da COOP.DI. ITALIA anteriormente
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alla data della esclusione per suo conto; in ogni caso con la
dichiarazione di esclusione, il socio in prova deve estinguere
immediatamente tutte le obbligazioni in essere e non ancora
estinte.
Art. 10
Domanda di ammissione
Coloro che intendono diventare soci devono presentare domanda al Consiglio di Amministrazione il quale delibererà in
merito ai sensi dell’art. 2528 Codice Civile.
La domanda di ammissione alla COOP.DI. ITALIA deve essere
sottoscritta dal titolare della attività o dal rappresentante legale
nel caso trattasi di persona giuridica.
La domanda della persona fisica deve specificare:
a)Dati relativi a cognome e nome, luogo e data di nascita,
domicilio del richiedente codice fiscale e/a partita IVA e la
categoria del produttori agricoli a cui il richiedente stesso
appartiene;
b)La località di ubicazione delle produzioni del richiedente
ed in particolare i dati relativi alle produzioni oggetto della
difesa, con l’indicazione, se di specie erbacea, della estensione, se di specie arborea, della estensione e del numero
delle piante coltivate;
c) I dati relativi alla consistenza dell’allevamento;
d)L’indicazione del quantitativo del prodotto o dei prodotti
oggetto della difesa mediamente ottenibili;
e)La dichiarazione espressa di accettazione del presente
statuto unitamente all’impegno ad osservare le norme dei
Regolamenti;
f) L’impegno di adempiere agli obblighi di cui all’articolo 13
ed in particolare di versare il capitale sociale sottoscritto,
determinato annualmente dall’ Assemblea dei soci in misura comunque non inferiore a euro 25,00 (venticinque virgola zero).
La domanda se presentata da persona giuridica deve
contenere:
a)Ragione sociale, partita IVA e sede della persona giuridica
rappresentata, unitamente a copia dello statuto ed estratto autentico delle delibere di adesione a COOP.DI. ITALIA,
adottate dai rispettivi organi sociali competenti per statuto
integrati da cognome e nome, luogo e data di nascita, domicilio e codice fiscale del legale rappresentante;
b)La località di ubicazione delle produzioni del richiedente
ed in particolare i dati relativi alle produzioni oggetto della
difesa, con l’indicazione, se di specie erbacea, della estensione, se di specie arborea, della estensione e del numero
delle piante coltivate;
c) I dati relativi alla consistenza dell’allevamento;
d)L’indicazione del quantitativo del prodotto o dei prodotti
oggetto della difesa mediamente ottenibili;
e)La dichiarazione espressa di accettazione del presente
statuto unitamente all’impegno ad osservare le norme dei
Regolamenti;
f) L’impegno di adempiere agli obblighi di cui all’articolo 13
ed in particolare di versare il capitale sociale sottoscritto,
determinato annualmente dall’ Assemblea dei soci in misura comunque non inferiore a euro 25,00 (venticinque virgola zero).
Il socio sovventore dovrà altresì indicare il periodo minimo di
permanenza nella cooperativa prima del quale non è ammesso il recesso.
Art. 11
Persone fisiche e giuridiche non ammesse
Non possono in ogni caso essere soci le persone fisiche e
giuridiche:
a)Interdette;
b)Inabilitate;
c) Fallite non riabilitate;
d)Che abbiano interessi contrastanti, a qualsiasi titolo, con
COOP.DI. ITALIA;
e)Che, pur rispondendo ai requisiti di cui all’art. 6, svolgono
attività di impresa in concorrenza con quella della COOP.
DI. ITALIA;
f) Facciano già parte di altri organismi similari che svolgono
attività di difesa passiva e attiva di cui al D,Lgs. 102/2004 e
D,Lgs. 88/2006 e s.m.i., salvo il diritto d’opzione.
Art. 12
Accoglimento domanda
Sull’accoglimento della domanda di ammissione a socio decide il Consiglio di Amministrazione entro quindici giorni.
L’accoglimento della domanda di ammissione da parte del
Consiglio di Amministrazione, per il socio che svolge attività di
difesa attiva e passiva delle produzioni agricole zootecniche e
delle strutture, nei termini del D. Lgs. 102/2004 e s.m.i., è stabilita
in quindici giorni dalla chiusura della campagna assicurativa
dell’anno.
Il rifiuto all’ammissione quale socio, dovrà essere motivato e
comunicato entro sessanta giorni all’interessato, il quale entro
sessanta giorni potrà ricorrere all’Assemblea.
In mancanza della comunicazione di cui sopra, la domanda
di ammissione si intende accolta ed il Consiglio di Amministrazione è tenuto ad iscrivere il richiedente nel registro dei Soci il
giorno successivo alla scadenza del termine di cui sopra e ad
inviare la relativa comunicazione al nuovo socio.
Le domande di ammissione debbono essere annotate in apposito registro con l’indicazione della data di accoglimento da
parte del Consiglio di Amministrazione.
Ciascun socio può esaminare e consultare il Libro Soci.
Art. 13
Obblighi dei Soci
I soci sono obbligati a:
a)Versare il capitale sociale corrispondente al valore correlato al numero delle azioni sottoscritte;
b)Versare la quota di funzionamento annuale, stabilita annualmente dal Consiglio di Amministrazione;
c) Versare un contributo annuo in rapporto al servizio ricevuto
da COOP.DI. ITALIA nella misura che il Consiglio d’Amministrazione stabilirà di anno in anno, tenuto conto delle previsioni sulle spese di esercizio dell’attività specifica;
d)Svolgere attività di difesa attiva e o passiva di cui D. Lgs.
102/2004 e s.m.i., fatte salve le peculiarità del singolo associato in termini di figura professionale;
e)Attenersi in materia di difesa delle produzioni di cui D. Lgs.
102/2004 e s.m.i., a tutte le norme e le prescrizioni deliberate dal Consiglio di Amministrazione, nonché a prestarsi
a facilitare ed a favorire gli interventi della COOP.DI. ITALIA
nelle rispettive aziende per l’attuazione di quelle forme di
difesa che necessariamente li richiedono;
f) Osservare lo Statuto, i Regolamenti e le delibere legalmente prese dall’Assemblea dei Soci, dal Consiglio di Amministrazione e dagli organi competenti di COOP.DI. ITALIA;
g)Consentire i controlli e le ispezioni che saranno disposti da
parte del Consiglio di Amministrazione al fine di accertare
l’adempimento delle obbligazioni assunte;
h)Contribuire al perseguimento degli scopi sociali partecipando effettivamente all’attività sociale nelle forme e nei
modi stabiliti dallo Statuto e dai Regolamenti.
E’ facoltà degli organi esecutivi della COOP.DI. ITALIA disporre
tutti i controlli necessari al fine della verifica del rispetto degli obblighi assunti dai soci.
Art. 14
Perdita del titolo di Socio
La qualità di socio si perde per:
a)Morte;
b)Recesso;
c)Esclusione;
d)Decadenza.
La persona fisica e giuridica che perde a qualsiasi titolo la
qualità di socio:
−− ha l’obbligo della contribuzione per l’esercizio in corso;
−− non è liberato dai debiti contratti da COOP.DI. ITALIA
anteriormente alla perdita della qualità di socio, se non
con apposita delibera del Consiglio di Amministrazione;
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−− deve provvedere tempestivamente all’estinzione di tutte
le obbligazioni in essere e non ancora estinte.
Il socio che cessa di far parte di COOP.DI. ITALIA, a causa del
recesso, decadenza, esclusione o della cessione dell’azione, risponde verso COOP.DI. ITALIA nei termini dell’Art. 2536 C.C.
La liquidazione della partecipazione in tutti i casi previsti dal
presente articolo è regolata dall’art. 2535 e 2514 del C.C.
Art. 15
Morte del Socio
In caso di morte di un socio, il rapporto associativo può continuare con tutti o parte degli eredi del defunto, ove questi lo
richiedano espressamente, sempre che gli stessi siano in possesso dei requisiti per l’ammissione a socio e non sussista una
giusta causa per la loro non ammissione.
Gli eredi di un socio devono designare, entro sei mesi dalla
morte del loro dante causa, uno di loro che subentri nella qualifica di socio e succeda nella posizione sociale con i relativi diritti
ed obblighi individuali ai sensi dei precedenti articoli.
Se entro il termine suddetto non è stato designato alcuno a
subentrare nella posizione del socio defunto, gli eredi, hanno diritto al rimborso delle azioni del loro dante causa, sulla base del
bilancio di esercizio nel quale il rapporto sociale si scioglie limitatamente al socio, in misura però mai superiore al valore nominale delle azioni detenute e previa formale richiesta da inoltrarsi
al Consiglio di Amministrazione, entro il termine di mesi sei dalla
chiusura dell’esercizio.
Qualora gli eredi non chiedano il rimborso delle azioni versate
dal defunto nell’ulteriore termine di mesi sei, decadono da ogni
diritto sulle azioni stesse che saranno devolute al fondo di riserva
legale.
L’erede designato deve presentare in ogni caso nuova
domanda di ammissione con subentro e diventa però socio soltanto se il Consiglio di Amministrazione avrà accolta la
designazione.
In caso di trasferimento dell’azienda si applica l’articolo 2610
C.C.
Art. 16
Recesso del Socio
Oltre che nei casi previsti dall’articolo 2532 C.C. e salvo quanto stabilito dallo statuto per il socio sovventore, il recesso è consentito al socio che:
a)abbia perduto i requisiti per l’ammissione;
b)non si trovi più nelle condizioni di partecipare al raggiungimento degli scopi sociali;
c) per un anno non ha usufruito dei servizi della Cooperativa
mediante lo scambio di beni o servizi.
In caso di recesso il socio deve darne comunicazione formale
con le modalità che ne garantisca l’avvenuto ricevimento (PEC,
R.R.R. etc.) spedita almeno tre mesi prima della chiusura dell’esercizio sociale, contenente le motivazioni del recesso.
Gli amministratori devono esaminarla entro sessanta giorni
dalla ricezione.
Se non sussistono i presupposti del recesso, gli amministratori devono darne immediata comunicazione al socio, che entro
sessanta giorni dal ricevimento della comunicazione, può proporre opposizione innanzi il Tribunale.
La dichiarazione di recesso, ha effetto con la chiusura dell’esercizio dell’anno in corso se comunicata tre mesi prima della
chiusura e, in caso contrario, con la fine dell’esercizio dell’anno
successivo.
Il socio receduto non è liberato dai debiti contratti da COOP.
DI. ITALIA anteriormente alla data del recesso se non con apposita delibera del Consiglio di Amministrazione.
L’accettazione del recesso da parte del Consiglio di Amministrazione comporta l’estinzione immediata di tutte le obbligazioni in essere e non ancora estinte, nonché della rifusione dei
danni eventualmente causati alla cooperativa.
Art. 17
Recesso del Socio per attività di difesa passiva
Oltre che nei casi previsti dall’articolo 16 il socio che svolge
attività di difesa passiva, può recedere qualora eserciti il diritto
d’opzione, di cui all’Art. 12 comma 3 lettera a) D. Lgs. 102/2004 e
s.m.i., a favore di altri organi similari.
In questo caso il recesso ha effetto sempre immediato.
Il socio receduto non è liberato dai debiti contratti da COOP.
DI. ITALIA anteriormente alla data del recesso se non con apposita delibera del Consiglio di Amministrazione.
L’accettazione del recesso da parte del Consiglio di Amministrazione comporta l’estinzione immediata di tutte le obbligazioni in essere e non ancora estinte, nonché della rifusione dei
danni eventualmente causati alla cooperativa.
Art. 18
Decadenza del Socio
La decadenza è lo stato di un socio che non abbia partecipato attraverso lo scambio di beni e la prestazione di servizi,
all’attività di COOP.DI. ITALIA, per un periodo correlato alla tipologia di attività svolta, solitamente negli ultimi due esercizi.
Nel caso in cui lo scambio di beni e prestazioni di servizi tra
il socio e COOP.DI. ITALIA è l’attività di difesa passiva delle produzioni agricole zootecniche e delle strutture, di cui al D. Lgs.
102/2004 e s.m.i., il periodo di inattività che genera la decadenza è pari a un esercizio.
Il Consiglio di Amministrazione nel momento in cui rileva lo stato di decadenza è tenuto a comunicarlo al socio con le modalità che ne garantisca l’avvenuto ricevimento (PEC, R.R.R. etc.).
Il socio ha 30 (trenta) giorni per giustificare la propria situazione innanzi al Consiglio di Amministrazione che trascorso tale
periodo, delibera in merito:
−− sospensione dallo stato di decadenza per un ulteriore
periodo;
−− dichiarazione di formale decadenza.
La deliberazione di formale decadenza da parte del Consiglio di Amministrazione deve essere immediatamente comunicata al socio con le modalità che ne garantiscano l’avvenuto
ricevimento (PEC, R.R.R. etc.).
Il socio può nel termine di sessanta giorni dal ricevimento della comunicazione proporre opposizione al Tribunale.
Al socio dichiarato decaduto, deriva l’obbligo della estinzione
immediata di tutte le obbligazioni in essere e non ancora estinte nonché della rifusione dei danni eventualmente causati alla
cooperativa.
Art. 19
Esclusione del Socio
Oltre che nei casi previsti dall’art. 2533 del Codice Civile può
con deliberazione del Consiglio di Amministrazione, essere
escluso il socio che:
a)non è più in grado di concorrere al raggiungimento delle
finalità della COOP.DI ITALIA e non abbia chiesto di recedere dalla stessa;
b)dopo essere stato messo in mora con l’invito a provvedere
al versamento dei contributi associativi entro venti giorni
dal ricevimento di detta comunicazione e non provveda
tempestivamente ai versamenti richiesti;
c) che non osserva le disposizioni statutarie e le deliberazioni
dell’Assemblea e del Consiglio di Amministrazione legalmente prese o che abbia violato o comunque non abbia
osservato le norme del presente Statuto, dei relativi regolamenti, o quanto previsto e/o disposto da deliberazioni
legalmente assunte dagli organi della COOP.DI. ITALIA;
d)senza giustificato motivo non adempie puntualmente agli
obblighi assunti a qualunque titolo verso COOP.DI. ITALIA
o si renda moroso nel pagamento delle azioni o fatture; in
questi casi al socio moroso deve essere inviata comunicazione formale con le modalità che ne garantiscano l’avvenuto ricevimento (PEC, R.R.R. etc.) a mettersi in regola con i
pagamenti. L’esclusione del socio, può aver luogo soltanto
trascorsi novanta giorni dal detto invito e sempreché il socio si mantenga inadempiente;
e)in qualunque modo danneggi o tenti di danneggiare la
COOP.DI. ITALIA;
f) senza preventiva autorizzazione del Consiglio di Amministrazione prenda parte in imprese che abbiano interessi
contrastanti con quelli della COOP.DI. ITALIA;
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Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
g)al termine del periodo di formazione ovvero dell’inserimento nell’impresa, nell’arco di tempo definito da un ciclo produttivo, non acquisisca le informazioni necessarie per poter esprimersi coscientemente nell’ambito dell’attività della
COOP.DI. ITALIA.
La dichiarazione di esclusione ha effetto con la chiusura
dell’esercizio dell’anno in corso salvo che nel caso del socio in
prova di cui all’Art. 9 che ne definisce la decorrenza.
La comunicazione della esclusione deve essere inviata all’interessato da parte del Consiglio di Amministrazione, con comunicazione formale con le modalità che ne garantiscano l’avvenuto ricevimento (PEC, R.R.R. etc.) entro trenta giorni dal giorno
in cui detta decisione è stata presa.
Il socio può entro i trenta giorni successivi al ricevimento della
comunicazione di cui sopra, esporre le proprie ragioni al Consiglio di Amministrazione per iscritto.
Il Consiglio di Amministrazione, valutate le giustificazioni fornite
dall’inadempiente, delibera definitivamente entro i trenta giorni
successivi; la deliberazione deve essere immediatamente inviata al socio escluso, con comunicazione formale con le modalità
che ne garantiscano l’avvenuto ricevimento (PEC, R.R.R. etc.).
Il socio può, nel termine di sessanta giorni dal ricevimento della comunicazione, proporre opposizione al Tribunale.
Al socio dichiarato escluso, deriva l’obbligo della estinzione
immediata di tutte le obbligazioni in essere e non ancora estinte nonché della rifusione dei danni eventualmente causati alla
cooperativa.
Art. 20
Diritto di accesso ai libri sociali
I soci cooperatori, ai sensi dell’art. 2545 bis del C.C., quando
almeno un decimo del numero complessivo di essi lo richiedano, hanno diritto di esaminare attraverso un rappresentante,
eventualmente assistito da un professionista di sua fiducia, il libro delle adunanze e delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo se attivo.
Art. 21
Responsabilità dei Soci
Per le obbligazioni sociali risponde soltanto COOP.DI. ITALIA
con il suo patrimonio e, conseguentemente, i soci nel limite delle
azioni sottoscritte.
Qualora COOP.DI. ITALIA assuma obbligazioni verso terzi
nell’interesse di taluno dei soci, questi sono tenuti a prestare idonee garanzie del loro adempimento, nelle forme e con le modalità stabilite dal Consiglio di Amministrazione.
Art. 22
Sanzioni dei Soci
Nei confronti dei soci che non provvedano a sanare le loro
esposizioni debitorie verso il COOP.DI. ITALIA a qualunque titolo
maturate, o che si siano resi inadempienti nella osservanza degli
obblighi sociali, con infrazioni che non comportino l’adozione
del provvedimento di esclusione, il Consiglio di Amministrazione può adottare sanzioni, consistenti nel pagamento di una
somma determinata, nella temporanea sospensione dei servizi,
o di altri diritti sociali, con le modalità previste nel regolamento
interno.
Nessun provvedimento può essere adottato prima che l’interessato sia stato invitato, per iscritto, a regolarizzare la propria
posizione o a far pervenire chiarimenti o giustificazioni, entro il
termine di 15 giorni dalla ricevuta comunicazione.
Tutte le deliberazioni di cui sopra devono essere comunicate
agli interessati, a mezzo di lettera raccomandata o fax o posta
elettronica o altro mezzo idoneo a garantire la prova dell’avvenuto ricevimento, entro quindici giorni dalla loro assunzione.
Art. 23
Rimborso delle azioni
I soci receduti, decaduti od esclusi, hanno esclusivamente
il diritto al rimborso delle azioni interamente liberate, eventualmente aumentate per rivalutazione o ristorno o ridotte in proporzione alle perdite imputabili al capitale.
Le modalità del rimborso delle azioni ha luogo sulla base del
bilancio dell’esercizio nel quale lo scioglimento del rapporto so-
ciale, limitatamente al socio, diventa operativo e, comunque, in
misura mai superiore all’importo effettivamente versato e rivalutato come previsto dall’articolo 2535 C.C.
La liquidazione comprende anche il rimborso del sovrapprezzo, ove versato, qualora sussista nel patrimonio della società e
non sia stato destinato ad aumento gratuito del capitale ai sensi dell’Art. 2545 quinquies comma 3, Codice Civile.
Il pagamento salvo il diritto di compensazione spettante a
COOP.DI. ITALIA fino alla concorrenza di ogni proprio eventuale credito liquido, è effettuato entro 180 (centoottanta) giorni
dall’approvazione del bilancio stesso.
Art. 24
Termini di decadenza, limitazioni al rimborso, responsabilità
dei soci cessati
COOP.DI. ITALIA, non è tenuto al rimborso delle quote in favore dei soci receduti od esclusi, ove questo non sia stato richiesto entro cinque anni dalla data di approvazione del bilancio
dell’esercizio nel quale lo scioglimento del rapporto sociale è
divenuto operativo.
Il valore delle quote per le quali non sarà richiesto il rimborso
nel termine suddetto sarà devoluto con deliberazione dell’Organo Amministrativo alla riserva legale.
COOP.DI. ITALIA, può compensare il debito derivante dal rimborso delle quote, del sovrapprezzo, o dal pagamento della
prestazione mutualistica e dal rimborso dei prestiti, con il credito
derivante da penali, ove previste da apposito regolamento, da
risarcimento danni e da prestazioni mutualistiche fornite, anche
fuori dai limiti di cui all’Art. 1243 Codice Civile.
I soci esclusi per i motivi indicati nell’articolo 19 dovranno
provvedere al risarcimento dei danni ed al pagamento dell’eventuale penale, ove determinata nel regolamento.
COOP.DI. ITALIA al socio che cessa, può chiedere il pagamento dei conferimenti non versati, per un anno dal giorno in cui il
recesso o la esclusione hanno avuto effetto.
Se entro un anno dallo scioglimento del rapporto associativo
si manifesta l’insolvenza verso COOP.DI. ITALIA, il socio uscente è
obbligato verso questa nei limiti di quanto ricevuto.
TITOLO III
REGOLAMENTO
Art. 25
Principi generali
I rapporti tra COOP.DI. ITALIA e i soci sono disciplinati da regolamenti proposti dal Consiglio di Amministrazione e deliberati
dall’Assemblea Ordinaria dei Soci.
La vita sociale ed economica dei soci sovventori, soci sottoscrittori di azione di partecipazione e soci in prova così come
le modalità per il rinnovo delle cariche sociali è definita da appositi regolamenti proposti dal Consiglio di Amministrazione e
deliberati dall’Assemblea Ordinaria dei Soci.
I regolamenti tecnici, quale quello per le attività di difesa passiva delle produzioni agricole zootecniche e delle strutture e per
le diverse attività di servizio, su delega preventiva della Assemblea dei Soci, sono deliberati dal Consiglio di Amministrazione e
ratificati dalla Assemblea Ordinaria dei soci.
I regolamenti inerenti le opportune misure sanzionatorie conseguenti a irregolarità e inadempienze da parte dei soci debbono essere stabilite con apposito regolamento approvato dal
Consiglio di Amministrazione e ratificato dalla Assemblea Ordinaria dei soci.
Apposito regolamento determinerà le modalità e le forme di
emissione ed assegnazione delle azioni nominative dei soci sovventori e delle azioni di partecipazione COOP.DI. ITALIA.
Le modalità di convocazione e di svolgimento dell’assemblea
speciale degli azionisti di partecipazione saranno oggetto di
uno specifico regolamento.
Art. 26
Regolamenti
Per meglio disciplinare il funzionamento interno, il Consiglio
di Amministrazione propone e l’Assemblea delibera, con le
maggioranze previste per le Assemblee ordinarie e nei termini
dell’Articolo precedente, l’adozione di regolamenti interni per
disciplinare:
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a)Le modalità di nomina del Consiglio di Amministrazione
con particolare riguardo:
− alla determinazione del numero degli amministratori;
− alle modalità di presentazione delle liste;
− alle caratteristiche degli amministratori;
− alle modalità di attribuzione dei seggi.
L’adozione o le modifiche al Regolamento interno delle
modalità di nomina del Consiglio di Amministrazione, non
può essere deliberato in occasione della Assemblea del
rinnovo cariche sociali;
b)I rapporti tra COOP.DI. ITALIA ed i soci cooperatori, determinando criteri e regole inerenti lo svolgimento dell’attività
mutualistica;
c) I rapporti tra COOP.DI. ITALIA e i soci in prova di cui all’Art. 9,
determinandone:
− la durata del periodo di inserimento del socio cooperatore in prova;
−i criteri e le modalità attraverso i quali si articolano le
fasi di inserimento nell’assetto del Consorzio;
− la quota che il socio cooperatore in prova deve sottoscrivere al momento dell’ammissione come stabilita dal
regolamento;
d)I rapporti tra COOP.DI. ITALIA e i soci per le attività di gestione del rischio di cui al REG. UE N. 1305/2013 del 17 dicembre 2013;
e) I rapporti tra COOP.DI. ITALIA e i soci per le attività di difesa
passiva e attiva delle produzioni agricole zootecniche e
delle strutture di cui al D.Lgs. 102/2004 e s.m.i.;
f) Emissione di titoli di debito, determinando:
− i compiti che vengono attribuiti all’organo amministrativo ai fini del collocamento dei titoli;
− l’importo complessivo dell’emissione, il numero dei titoli
emessi ed il relativo valore nominale unitario;
− le modalità di circolazione;
− i criteri di determinazione del rendimento e le modalità
di corresponsione degli interessi;
− il termine di scadenza e le modalità di rimborso;
g)Le modalità e le forme di partecipazione dei soci cooperatori alle attività gestite da COOP.DI. ITALIA;
h) Le modalità di ripartizione dei ristorni ai soci cooperatori;
i) I rapporti con i soggetti esterni coinvolti per le attività gestite da COOP.DI. ITALIA, istituendo apposite commissioni tecniche consultive nelle quali siano presenti i rappresentanti
dei soggetti economici coinvolti.
I rappresentanti di tali commissioni sono nominati dal Consiglio di Amministrazione e, a invito, possono partecipare
alle riunioni del Consiglio senza diritto di voto;
j) Le misure sanzionatorie derivanti da irregolarità e inadempienze da parte dei soci, che saranno esaminate dal Consiglio di Amministrazione, il quale, se del caso, delibererà di
applicare in relazione alla gravità della irregolarità e inadempienza, le opportune sanzioni stabilite con apposito
regolamento.
TITOLO IV
STRUMENTI FINANZIARI PARTECIPATIVI E NON PARTECIPATIVI
Art. 27
Emissione di strumenti finanziari
Ferme restando le disposizioni di cui al Titolo II e l’art. 42 del
presente statuto che non si applicano ai soci non cooperatori,
la Cooperativa può emettere strumenti finanziari partecipativi e
non partecipativi secondo le regole fissate dal presente capo,
da offrire in sottoscrizione ai soci o a terzi.
L’emissione degli strumenti finanziari partecipativi è deliberata dall’Assemblea Straordinaria dei soci, con la quale vengono
stabiliti l’importo complessivo dell’emissione, le eventuali modalità di esercizio del diritto di opzione dei soci sulle azioni emesse,
il prezzo di emissione, il termine minimo di durata del conferimento e la misura dei diritti patrimoniali o anche amministrativi
ad essi attribuiti.
L’Assemblea Straordinaria, in ossequio a quanto disposto
dall’articolo 2526 C.C., con modifica dell’atto costitutivo, può
emettere altri strumenti finanziari partecipativi, disciplinando
la misura dei diritti patrimoniali e di amministrazione ad essi
attribuiti.
L’emissione degli strumenti finanziari non partecipativi è approvata dall’Assemblea ordinaria che ne stabilisce l’importo e
le caratteristiche.
Art. 28
Conferimento e apporto e imputazione
degli strumenti finanziari
I conferimenti dei possessori di strumenti finanziari partecipativi possono avere ad oggetto denaro, beni in natura o crediti e
sono rappresentati da azioni nominative trasferibili del valore di
euro 25,00 (euro venticinque) ciascuna.
Tali conferimenti confluiscono in una specifica sezione del capitale sociale della Cooperativa e attribuiscono la qualifica di
socio finanziatore.
Gli apporti dei possessori di strumenti finanziari non partecipativi possono avere ad oggetto denaro, beni in natura, crediti, prestazioni d’opera o servizi e confluiscono fra i debiti della
cooperativa.
Art. 29
Diritti amministrativi e patrimoniali
Ai possessori di strumenti finanziari a cui spetta il diritto di voto
è attribuito un numero di voti proporzionale al numero delle azioni sottoscritte, secondo criteri fissati dall’Assemblea Straordinaria
nella delibera di emissione.
Gli strumenti finanziari non partecipativi possono essere forniti,
secondo criteri fissati dall’Assemblea ordinaria, di diritti patrimoniali ed amministrativi, con la sola esclusione del diritto di voto
nell’Assemblea generale.
In ogni caso, i possessori degli strumenti finanziari forniti di
diritto di voto, unitamente ai soci sovventori, non possono possedere, complessivamente, più del 10% (dieci per cento) delle
quote sociali con diritto di voto e non possono esprimere più di
1/10 (un decimo) dei voti spettanti all’insieme dei soci presenti
o rappresentati in ciascuna Assemblea Generale.
Qualora per qualunque motivo si superi tale limite, l’incidenza
del voto sarà ridotta in capo al singolo possessore di strumenti finanziari ed in capo al singolo socio sovventore, applicando
un coefficiente correttivo determinato dal rapporto tra il numero
massimo dei voti ad essi attribuibili per legge ed il numero di voti
da essi portato.
Gli strumenti finanziari sono remunerati nella misura stabilita
dalla deliberazione dell’Assemblea in sede di emissione dei titoli, fermi tuttavia restando i vincoli previsti dall’articolo 2514 C.C.,
vale a dire il divieto di remunerare gli strumenti finanziari offerti in
sottoscrizione ai soci cooperatori in misura superiore a 2 (due)
punti rispetto al limite massimo previsto per i dividendi.
Le azioni dei possessori di strumenti finanziari partecipativi sono privilegiate nella ripartizione degli utili e all’atto dello scioglimento della cooperativa hanno diritto di prelazione nel rimborso del capitale per l’intero valore nominale, cosi come previsto
dai successivi articoli 39 e 70.
La riduzione del capitale sociale in conseguenza di perdite
non comporta riduzione del valore nominale degli strumenti finanziari partecipativi, se non per la parte della perdita che eccede il valore nominale complessivo di tutte le altre azioni.
Ai possessori di strumenti finanziari partecipativi spetta la designazione e nomina di un Amministratore, fermi restando i vincoli
dell’articolo 2542 C.C., e di un sindaco effettivo.
I soci non cooperatori non possono partecipare al voto per
le decisioni relative al fondo di esercizio e non devono svolgere
attività concorrenziali con quelle di COOP.DI. ITALIA.
Art. 30
Trasferibilità dei titoli
Salvo che sia diversamente disposto dall’Assemblea Straordinaria in sede di emissione dei titoli, le azioni dei possessori di
strumenti finanziari partecipativi possono essere trasferite esclusivamente previo gradimento del Consiglio di Amministrazione.
Il socio che intende trasferire le azioni deve comunicare al
Consiglio di Amministrazione il proposto acquirente e gli Amministratori devono pronunciarsi entro 60 (sessanta) giorni dal ricevimento della comunicazione.
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Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
In caso di mancato gradimento del soggetto acquirente indicato dal socio che intende trasferire i titoli, gli Amministratori
provvederanno ad indicarne altro gradito e, in mancanza, il socio potrà vendere a chiunque.
Art. 31
Recesso dei possessori di strumenti finanziari partecipativi
Oltre che nei casi previsti dall’articolo 2437 C.C., ai possessori
di strumenti finanziari partecipativi, emessi dall’assemblea straordinaria, spetta il diritto di recesso nei termini stabiliti in sede di
emissione.
Il recesso dei possessori di strumenti finanziari partecipativi
dovrà essere esercitato tramite l’invio di comunicazione formale con le modalità che ne garantiscano l’avvenuto ricevimento
(PEC, R.R.R. etc.) nei trenta giorni successivi dalla data di approvazione del bilancio di esercizio.
In tutti i casi in cui è ammesso il recesso, il rimborso delle azioni dovrà avvenire per un importo pari al loro valore nominale,
se corrisposto ad un socio cooperatore titolare degli strumenti
finanziari stessi, mentre potrà avvenire per un importo pari al loro
valore nominale, maggiorato della quota parte delle riserve divisibili nella misura stabilita dalla deliberazione dell’Assemblea
Straordinaria in sede di emissione dei titoli, se corrisposto ad un
socio non cooperatore titolare degli strumenti finanziari.
La liquidazione del corrispettivo del recesso dovrà essere effettuata entro il termine di 180 giorni dalla data di ricevimento
della richiesta di esercizio di recesso ed è in ogni caso effettuata
in via privilegiata rispetto al conguaglio spettante ai soci in aggiunta al prezzo interprofessionale sulla base delle risultanze del
bilancio.
L’anzidetto conguaglio non potrà mai essere liquidato se
non è stato effettuato l’esatto e puntuale pagamento dell’intero corrispettivo del recesso ai possessori di strumenti finanziari
partecipativi.
Art. 32
Conferimento e azioni dei soci sovventori
I conferimenti dei soci sovventori possono avere ad oggetto
denaro, beni in natura o crediti, e sono rappresentati da azioni
nominative trasferibili del valore di euro 50,00 (cinquanta virgola
zero zero).
La società ha la facoltà di non emettere i titoli ai sensi dell’articolo 2346 del codice civile.
Art. 33
Alienazione delle azioni dei soci sovventori
Salvo che sia diversamente disposto dall’Assemblea ordinaria in occasione della emissione dei titoli, le azioni dei sovventori possono essere sottoscritte e trasferite esclusivamente previo
gradimento del Consiglio di Amministrazione.
In caso di mancato gradimento del soggetto acquirente indicato dal socio che intende trasferire i titoli, gli Amministratori
provvederanno ad indicarne altro gradito e, in mancanza, il socio potrà vendere a chiunque.
Il socio che intenda trasferire le azioni deve comunicare al
Consiglio di Amministrazione il proposto acquirente e gli Amministratori devono pronunciarsi entro 60 (sessanta) giorni dal ricevimento della comunicazione.
Art. 34
Deliberazione di emissione ai soci sovventori
L’emissione delle azioni destinate ai soci sovventori deve essere disciplinata con deliberazione dell’Assemblea ordinaria, con
la quale devono essere stabiliti:
a)l’importo complessivo dell’emissione;
b) l’eventuale esclusione o limitazione, motivata dal Consiglio
di Amministrazione, del diritto di opzione dei soci cooperatori sulle azioni emesse;
c) il termine minimo di durata del conferimento;
d) i diritti patrimoniali di partecipazione agli utili e gli eventuali
privilegi attribuiti alle azioni, fermo restando che il tasso di
remunerazione non può essere maggiorato in misura superiore a 2 (due) punti rispetto al dividendo previsto per i
soci cooperatori;
e) i diritti patrimoniali in caso di recesso.
A tutti i detentori delle azioni di sovvenzione, ivi compresi i destinatari delle azioni che siano anche soci cooperatori, spettano
da 1 (uno) a 5 (cinque) voti, in relazione all’ammontare dei conferimenti, secondo i criteri seguenti:
−− 1 (uno) voto per conferimento di capitale fino ad euro
100.000,00 (centomila virgola zero zero);
−− 2 (due) voti per conferimento oltre euro 100.000,00 (centomila virgola zero zero);
−− 3 (tre) voti per conferimento oltre euro 200.000,00 (duecentomila virgola zero zero);
−− 4 (quattro) voti per conferimento oltre euro 300.000,00 (trecentomila virgola zero zero);
−− 5 (cinque) voti per conferimento oltre euro 500.000,00 (cinquecentomila virgola zero zero).
I soci sovventori, unitamente ai possessori degli strumenti
finanziari forniti di diritto di voto non possono esprimere complessivamente più di 1/10 (un decimo) dei voti spettanti all’insieme dei soci presenti o rappresentati in ciascuna assemblea
generale.
Qualora, per qualunque motivo, si superi tali limite, i voti dei
soci sovventori verranno computati applicando un coefficiente correttivo determinato dal rapporto tra il numero massimo
dei voti ad essi attribuibili per legge ed il numero di voti da essi
portati.
Fatta salva l’eventuale attribuzione di privilegi patrimoniali ai
sensi della precedente lettera d), qualora si debba procedere
alla riduzione del capitale sociale a fronte di perdite, queste ultime graveranno anche sul fondo costituito mediante i conferimenti dei sovventori, in proporzione al rapporto tra questo ed il
capitale conferito dai soci ordinari.
La deliberazione dell’Assemblea stabilisce altresì i compiti che
vengono attribuiti al Consiglio di Amministrazione ai fini dell’emissione dei titoli.
Art. 35
Recesso dei soci sovventori
Oltre che nei casi previsti dall’articolo 2437 del codice civile,
ai soci sovventori il diritto di recesso spetta qualora sia decorso il
termine minimo di durata del conferimento stabilito dall’Assemblea in sede di emissione delle azioni a norma del precedente
articolo.
Ai soci sovventori non si applicano le disposizioni concernenti i requisiti di ammissione e le cause di incompatibilità previste
per i soci cooperatori.
Art. 36
Azioni di partecipazione cooperativa
Con deliberazione dell’Assemblea, la Cooperativa può adottare procedure di programmazione pluriennale finalizzate allo
sviluppo e all’ammodernamento aziendale, secondo quanto
stabilito dall’articolo 5 della legge 59/92.
In tal caso la Cooperativa può emettere azioni di partecipazione cooperativa, anche al portatore se interamente liberate,
prive del diritto di voto e privilegiate nella ripartizione degli utili.
Le azioni di partecipazione cooperativa possono essere
emesse per un ammontare non superiore al valore contabile
delle riserve indivisibili o del patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio certificato e depositato presso il Ministero delle Attività Produttive.
Il valore di ciascuna azione è di euro 500,00 (cinquecento virgola zero zero).
Le azioni di partecipazione cooperativa devono essere offerte,
in misura non inferiore alla metà, ai soci e ai lavoratori dipendenti della Cooperativa.
All’atto dello scioglimento della Società, le azioni di partecipazione cooperativa hanno diritto di prelazione nel rimborso del
capitale sulle altre azioni, per l’intero valore nominale.
La riduzione del capitale sociale in conseguenza di perdite
non comporta riduzione del valore nominale delle azioni di partecipazione cooperativa, se non per la parte della perdita che
eccede il valore nominale complessivo delle altre azioni.
L’Assemblea, in sede di delibera di emissione delle azioni di
partecipazione cooperativa, determina:
a)l’importo complessivo dell’emissione, nel rispetto dei limiti
sopra indicati;
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b)la durata delle azioni, in relazione ai programmi pluriennali
approvati dall’Assemblea;
c) i criteri ulteriori per l’offerta in opzione delle azioni di partecipazione cooperativa, nonché per il collocamento delle
azioni eventualmente rimaste inoptate.
Ai possessori delle azioni di partecipazione cooperativa spetta una remunerazione massima maggiorata di 2 (due) punti rispetto a quella dei soci cooperatori.
I possessori di azioni di partecipazione cooperativa sono
obbligati:
a)al versamento degli importi sottoscritti, secondo le modalità e nei termini previsti in sede di emissione;
b)all’osservanza dello statuto e degli altri atti interni, limitatamente alle disposizioni ad essi applicabili.
Art. 37
Assemblea speciale possessori azioni di partecipazione
L’Assemblea speciale dei possessori di azioni di partecipazione cooperativa, per la quale valgono, in quanto compatibili, le
norme fissate per le Assemblee dei soci dalla legge e dal presente statuto, viene convocata dal Consiglio di Amministrazione
della Cooperativa o dal rappresentante comune, quando lo ritengano necessario o quando ne sia fatta richiesta da almeno
1/3 (un terzo) dei possessori dei titoli.
Le deliberazioni saranno prese attribuendo a ciascun possessore un voto per ogni azione posseduta.
L’Assemblea delibera sulle materie ad essa attribuite dalla
legge.
Il rappresentante comune può esaminare i libri sociali e chiederne estratti, può assistere alle Assemblee dei soci, con facoltà
di impugnarne le deliberazioni; provvede all’esecuzione delle
deliberazioni dell’Assemblea speciale e tutela gli interessi dei
possessori di azioni di partecipazione cooperativa nei confronti
della Società.
Art. 38
Recesso dei detentori di azioni di partecipazione
Ai detentori di azioni di partecipazione cooperativa il diritto di
recesso spetta qualora sia decorso il termine minimo di durata
delle azioni stabilito dall’Assemblea in sede di emissione delle
azioni medesime.
TITOLO V
PATRIMONIO SOCIALE E BILANCIO
Art. 39
Elementi costitutivi
Il Patrimonio Sociale è costituito:
a)dal capitale sociale, che è variabile ed è formato da:
1) un numero illimitato di azioni del valore nominale non
inferiore a Euro 25,00 (venticinque virgola zero) ciascuna possedute dai soci cooperatori;
2) dai conferimenti effettuati dai soci sovventori, confluenti nel Fondo per lo sviluppo tecnologico, per la
ristrutturazione o per il potenziamento aziendale, ex
articolo 4 legge 59/92, costituito dalle azioni nominative trasferibili dei soci sovventori, del valore nominale
non inferiore a Euro 500,00 (cinquecento virgola zero) ciascuna, detenute dai soci sovventori;
3) dai conferimenti rappresentati dalle azioni di partecipazione cooperativa;
4) dai conferimenti effettuati dai possessori di strumenti
finanziari;
b)dal fondo di riserva legale, che è costituito dalla quota dei
residui attivi del bilancio annuale e dalle azioni non rimborsate ai sensi dello statuto;
c) da eventuali riserve straordinarie;
d)da ogni altro fondo o accantonamento costituito a copertura di particolari rischi o oneri futuri o investimenti;
e)da qualunque liberalità che pervenisse alla COOP.DI. ITALIA per essere impiegata al fine del raggiungimento degli
scopi sociali.;
f) dalle altre riserve in ogni modo costituite.
Tutte le riserve, i fondi ed il patrimonio sono indivisibili, per tale
motivo non possono essere distribuite tra i soci durante la vita
sociale, né all’atto dello scioglimento della COOP.DI. ITALIA.
Ai sensi dell’art. 2346 c.c. la società ha facoltà di non emettere
i certificati azionari.
Ai sensi dell’art. 2518 c.c. per le obbligazioni sociali risponde
esclusivamente la società con il suo patrimonio.
Le azioni sociali non possono essere sottoposte a pegno o vincolo e non possono essere cedute, sia a terzi che ad altri soci,
senza apposita autorizzazione del Consiglio di Amministrazione.
Il socio che intende trasferire le proprie azioni deve darne comunicazione agli amministratori con comunicazione formale
con le modalità che ne garantiscano l’avvenuto ricevimento
(PEC, R.R.R. etc.).
Il provvedimento che concede o nega l’autorizzazione deve
essere comunicato al socio entro 60 (sessanta) giorni dal ricevimento della richiesta.
Decorso tale termine, il socio è libero di trasferire la propria
partecipazione e la società deve iscrivere nel libro dei soci l’acquirente che abbia i requisiti previsti per divenire socio.
Il provvedimento che nega al socio l’autorizzazione deve essere motivato.
Contro il diniego il socio entro 60 (sessanta) giorni dal ricevimento della comunicazione può proporre opposizione al
Tribunale.
Art. 40
Elementi aggiuntivi connessi alla attività di difesa
Il Patrimonio Sociale di cui all’articolo 39, in caso di svolgimento dell’attività di difesa passiva di cui al D. Lgs. 102/2004 e s.m.i.
è integrato da:
a)dal Fondo di Riserva patrimoniale per la difesa passiva
avente consistenza minima di Euro 52.000,00 (cinquantaduemila virgola zero zero) e comunque secondo legge;
b) da ogni altro fondo o accantonamento costituito per le attività di gestione del rischio di cui al REG. UE n. 1305/2013
del 17 dicembre 2013 e attività di difesa passiva e attiva
delle produzioni agricole zootecniche e delle strutture di
cui al D.Lgs. 102/2004 e s.m.i. a copertura di particolari rischi o oneri futuri o investimenti connessi alla attività di difesa passiva delle produzioni agricole zootecniche e delle
strutture.
Art. 41
Entrate
Le entrate della COOP.DI. ITALIA sono costituite:
a)dai contributi che i soci versano a COOP.DI. ITALIA;
b)dai contributi dello Stato secondo quanto previsto dalle
norme regolanti il Fondo di Solidarietà Nazionale;
c)dai contributi della Comunità Europea, delle Regioni, Province e o Enti locali;
d)dalle rendite patrimoniali;
e) dagli eventuali contributi di enti pubblici e privati, nazionali;
f) da eventuali altre sopravvenienze.
Art. 42
Vincoli sulle azioni e loro alienazione
Le azioni dei soci cooperatori sono nominative.
Le azioni dei soci sovventori sono nominative e liberamente
trasferibili, fatto salva la clausola di gradimento da parte del
Consiglio di Amministrazione per il trasferimento delle stesse.
Le azioni di partecipazione sono al portatore a condizione
che siano interamente liberate per ciascuna emissione.
Il pagamento delle azioni dei soci cooperatori, delle azioni
nominative sottoscritte dai soci sovventori e le azioni di partecipazione, di norma, dovranno essere versate all’atto della
sottoscrizione e o comunque immediatamente dopo la comunicazione di accettazione a socio da parte del Consiglio di
Amministrazione;
Nel caso in cui la sottoscrizione della azione sia correlata alla attività di difesa passiva e attiva, il pagamento può avvenire
contestualmente all’atto della riscossione, da parte di COOP.
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Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
DI. ITALIA, dei premi assicurativi e oneri correlati o al versamento
della quota contributiva nel caso di difesa attiva.
Il Consiglio di Amministrazione con la propria deliberazione,
potrà stabilire, anche a fronte di specifiche esigenze, termini diversi, che non potranno comunque andare oltre i termini concessi per i soci cooperatori: in caso di mancato pagamento si
applicherà l’Art. 2531 Codice Civile.
Per tutta la durata della COOP.DI. ITALIA, i soci non possono
chiedere la divisione del patrimonio ed i creditori particolari dei
soci non possono far valere i loro diritti sul patrimonio medesimo.
Le azioni detenute da ciascun socio non possono essere superiori ai limiti di legge.
Il socio che intende trasferire, anche in parte, le proprie azioni deve darne comunicazione agli Amministratori con lettera
raccomandata, fornendo, con riferimento all’acquirente, le indicazioni previste nel precedente articolo 10, controfirmate per
conferma ed accettazione dal possibile acquirente e salva la
sua responsabilità patrimoniale per eventuali dichiarazioni
mendaci.
Il provvedimento che concede o nega l’autorizzazione deve
essere comunicato al socio entro 60 (sessanta) giorni dal ricevimento delle richiesta.
Decorso tale termine, il socio è libero di trasferire la propria
partecipazione e la Società deve iscrivere nel libro dei soci l’acquirente che abbia i requisiti previsti per divenire socio.
Il provvedimento che nega al socio l’autorizzazione deve essere motivato.
Contro il diniego il socio entro 60 (sessanta) giorni dal ricevimento della comunicazione può proporre opposizione al Collegio Arbitrale.
Gli amministratori sono autorizzati, nei limiti consentiti dalla
legge, ad acquistare o rimborsare le azioni della COOP.DI. ITALIA
nei limiti previsti dall’art. 2529 Codice Civile.
Gli Amministratori possono acquistare o rimborsare le azioni
della società, purché sussistano le condizioni previste dal secondo comma dell’articolo 2545 quinquies e l’acquisto od il rimborso sia fatto nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili
risultanti dall’ultimo bilancio regolarmente approvato e comunque nel rispetto delle disposizioni previste per le cooperative a
mutualità prevalente.
Art. 43
Esercizio sociale
L’esercizio sociale va dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni
anno.
Alla fine di ogni esercizio sociale il Consiglio di Amministrazione provvede alla redazione del bilancio, ai sensi dell’art. 2423 e
seguenti del codice civile e lo presenta all’Assemblea dei soci
per l’approvazione, entro i termini di legge.
Dovrà altresì provvedere, nell’ambito della relazione al bilancio, a specificare i criteri seguiti nel conseguimento degli scopi
statutari in conformità con il carattere cooperativo della società.
Qualora le risultanze dell’attività mutualistica lo consentano,
la decisione dei soci che approva il bilancio può su proposta
degli Amministratori destinare a favore dei Soci cooperatori trattamenti economici ulteriori a titolo di ristorno, nel rispetto e nei
limiti delle vigenti leggi in materia, mediante una o più delle seguenti forme:
a)erogazione diretta;
b) aumento gratuito del numero delle azioni detenute da ciascun socio;
c) emissione di strumenti finanziari.
La ripartizione del ristorno ai singoli soci dovrà in ogni caso essere effettuata in proporzione alla qualità e quantità degli scambi mutualistici intercorsi con la Cooperativa e ciascun socio.
L’assemblea che approva il bilancio delibera sulla destinazione degli utili netti annuali destinandoli:
a)a riserva legale indivisibile nella misura non inferiore al 30%
(trenta per cento);
b)una quota obbligatoria, nella misura prevista dalla legge,
ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della
cooperazione ai sensi degli articoli 8 e 11, commi 4 e 9 della Legge 31 gennaio 1992 n. 59;
c) ad eventuale rivalutazione del capitale sociale nei limiti ed
alle condizioni previste dall’articolo 7 della legge 31 gennaio 1992 n. 59;
d)alla distribuzione ai soci di un dividendo calcolato in misura percentuale tale da non superare, in ogni caso, il limite
massimo previsto dalla legge per il rispetto, ai fini fiscali, dei
requisiti mutualistici;
e)alla distribuzione ai soci sovventori di un dividendo pari a
quello distribuito ai soci cooperatori aumentato percentualmente fino ad un massimo di due punti, sempre nel rispetto dell’art. 2514 del Codice Civile. Ai soci sovventori verrà comunque distribuito un dividendo nel rispetto dell’art.
2514 C. C.;
f) alla distribuzione agli azionisti di partecipazione di un dividendo pari a quello distribuito ai soci cooperatori, aumentato percentualmente di due punti, sempre nel rispetto
dell’art. 2514 del Codice Civile;
g)se residua, una ulteriore ed eventuale quota degli utili può
essere destinata alle altre riserve facoltative ed indivisibili
eventualmente istituite.
La quota di utili che non è destinata ai sensi delle lettere a) e
b) e che non distribuita ai soci, o destinata ad altre riserve indivisibili, deve essere destinata a fini mutualistici ai sensi dell’art.
2545 quater del Codice Civile.
L’assemblea può anche deliberare, fatto salvo quanto indicato alle lettere b), e) ed f), che la totalità degli utili venga destinata alla riserva legale che è da considerare indivisibile ai sensi
dell’art. 2545 quater C.C..
TITOLO VI
GESTIONE E CONTABILITA’ ATTIVITA’ DI DIFESA
Art. 44
Gestione e contabilità separata
La COOP.DI. ITALIA ha obbligo di tenere una contabilizzazione separata dei contributi associativi e pubblici, attinenti le attività di difesa attiva e passiva delle produzioni di cui al D.Lgs.
102/2004 e s.m.i., per le iniziative mutualistiche e quelle di attività
connesse alla gestione del rischio di cui al Reg. UE n. 1305/2013
del 17 dicembre 2013 e s.m.i..
Art. 45
Dotazione finanziaria
La dotazione finanziaria, attinente l’attività di difesa passiva e
attiva delle produzioni agricole zootecniche e delle strutture di
cui al D. Lgs. 102/2004 e s.m.i. e le attività mutualistiche, deve
formare oggetto di gestione separata sia per la competenza sia
per la gestione e residui di ciascun esercizio finanziario.
I terzi non possono far valere alcun diritto sulla dotazione finanziaria dell’attività di difesa passiva e attiva delle produzioni
agricole zootecniche e delle strutture di cui al D. Lgs. 102/2004
e s.m.i. per le obbligazioni assunte dalla società nell’esercizio di
tale attività.
Gli utili derivanti dall’attività di difesa, ferme restando le destinazioni obbligatorie per legge, dovranno essere accantonati in un’apposita riserva indivisibile specificatamente istituita e
denominata.
Art. 46
Entrate
L’attività di difesa passiva e attiva delle produzioni agricole
zootecniche e delle strutture di cui D.Lgs. 102/2004 e s.m.i., ed i
relativi fondi di esercizio sono alimentati annualmente:
a)dal premio assicurativo e relativi oneri connessi dovuti dal
Socio con la sottoscrizione dei certificati assicurativi;
b)dal concorso dell’Unione Europea e dallo Stato, se previsto
dalle leggi in vigore;
c)dal contributo eventualmente concesso dalle Regioni,
Province, Comunità Montane e Comuni competenti per
territorio;
d)da eventuali contributi di altri Enti e privati.
I contributi di cui al precedente punto b) devono essere destinati a riduzione dei contributi gravanti sui soci.
I contributi di cui al punto c) devono essere destinati a riduzione dei contributi gravanti sui soci residenti nella Regione, Provincia, Comunità Montana e Comune che concede il contributo
stesso.
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Analogamente, le entrate di cui sopra per l’attività di gestione
del rischio di cui al REG. UE n. 1305/2013 del 17 dicembre 2013 e
s.m.i., seguono lo stesso percorso delle attività di difesa passiva
e attiva delle produzioni agricole zootecniche e delle strutture di
cui d.lgs. 102/2004 e s.m.i..
TITOLO VII
ORGANI SOCIALI
Art. 47
Organi
Sono Organi di COOP.DI. ITALIA:
a)L’Assemblea dei soci;
b)Il Consiglio di Amministrazione;
c) Il Presidente;
d)La Direzione;
e) Il Collegio dei sindaci.
ASSEMBLEA DEI SOCI
Art. 48
Costituzione Assemblea – diritto di voto
L’assemblea è costituita dai soci che risultino iscritti nell’apposito registro da almeno novanta giorni in regola con il pagamento delle azioni sottoscritte.
Ogni socio ha diritto ad un voto, qualunque sia: l’entità della
sua produzione e/o l’ammontare dei contributi versati, l’importo
delle azioni nominative possedute.
Hanno diritto al voto nelle assemblee i soci cooperatori e sovventori che risultino iscritti nel libro soci.
I voti dei soci sovventori non possono superare un terzo dei
voti spettanti a tutti soci.
A ciascuno dei soci cooperatori persona giuridica spetta un
voto.
Le votazioni normalmente sì fanno per alzata di mano, salvo
diversa deliberazione dell’Assemblea stessa.
Le elezioni delle cariche sociali saranno fatte a maggioranza
relativa, ma potranno avvenire anche per acclamazione.
Un socio può rappresentare al massimo un altro socio.
Si applica l’art. 2372 C.C..
Per i soci sovventori si applica il precedente articolo 27, secondo comma; il socio sovventore può farsi rappresentare da altro
socio sovventore; ciascun socio sovventore non può disporre di
più di 1 (una) delega, in nessun caso i soci sovventori possono
prendere parte alle votazioni in merito a decisioni relative al fondo di esercizio.
La rappresentanza socio, persona giuridica, a discrezione di
questa, spetta al legale rappresentante dell’ente stesso e/o a
persone espressamente designate dall’ente medesimo.
I soci che, per qualsiasi motivo, non possono intervenire personalmente all’Assemblea, hanno la facoltà di farsi rappresentare
mediante delega scritta, soltanto da un altro socio avente diritto
al voto, appartenente alla medesima categoria di socio cooperatore o sovventore e che non sia Amministratore, dipendente o
Sindaco come disposto nell’articolo 2372 del Codice Civile.
Il socio imprenditore individuale può farsi rappresentare
nell’Assemblea anche dal coniuge, dai parenti entro il terzo grado o dagli affini entro il secondo che collaborano all’impresa,
mediante delega che in ogni caso non può essere rilasciata
con il nome del rappresentante in bianco.
Art. 49
Azionisti di partecipazione
Gli azionisti di partecipazione non hanno diritto di voto, ma il
rappresentante comune ha diritto di presenziare all’assemblea
e di opporsi alle deliberazioni che ledono i diritti collettivi degli
azionisti di partecipazione.
L’Assemblea speciale degli azionisti di partecipazione, segue
la normativa di cui all’art. 6 della legge 31 gennaio 1992 n. 59.
Le modalità di convocazione e di svolgimento dell’assemblea
speciale degli azionisti di partecipazione saranno oggetto di
uno specifico regolamento.
Art. 50
Assemblea – tipologie
L’Assemblea delibera in sede ordinaria e straordinaria.
L’Assemblea, sia ordinaria che straordinaria è valida in prima
convocazione quando sia presente o rappresentata la maggioranza assoluta dei voti ed in seconda convocazione, qualunque
sia il numero dei Soci presenti o rappresentati, salvo che la legge richieda maggioranze diverse.
Le deliberazioni sono validamente adottate a maggioranza
dei voti espressi dai Soci presenti o rappresentati.
Nel caso di deliberazione della trasformazione di COOP.DI.
ITALIA, i dissenzienti hanno diritto di recedere da COOP.DI. ITALIA
stessa.
L’Assemblea si riunisce almeno una volta all’anno entro i termini di legge e comunque ogni qualvolta il Consiglio di Amministrazione lo ritenga necessario o ne sia fatta specifica richiesta
da almeno un quinto dei soci.
In questo caso l’Assemblea deve essere convocata entro 30
giorni dalla richiesta.
L’avviso deve indicare gli argomenti da trattare e la data della
eventuale seconda convocazione, che non può aver luogo nello stesso giorno stabilito per la prima.
In mancanza della formalità suddetta, l’Assemblea è formalmente costituita quando siano presenti o rappresentati tutti i Soci aventi diritto di voto, e siano presenti tutti gli Amministratori ed
i Sindaci effettivi.
Art. 51
Competenza Assemblea Ordinaria
Sono di competenza dell’Assemblea Ordinaria dei Soci cooperatori, oltre a quanto previsto dalla legge:
a)determinare il numero dei componenti del Consiglio di
Amministrazione;
b)eleggere il Presidente del Consiglio di Amministrazione;
c) revocare il Presidente del Consiglio di Amministrazione, nel
qual caso sono indette nuove elezioni per il rinnovo del
Presidente;
d)eleggere i membri del Consiglio di Amministrazione e determinare gli emolumenti per l’attività collegiale se non
previsto da specifico regolamento;
e)nominare il Collegio Sindacale ed eleggere il Presidente
dello stesso e, ove richiesto, del soggetto deputato al controllo contabile, stabilendone gli eventuali emolumenti se
non previsto da apposito regolamento;
f) deliberare sul bilancio d’esercizio e la relativa relazione
dell’attività svolta, predisponendo una contabilizzazione
separata dei contributi, associativi e pubblici, relativi alla
difesa attiva e passiva delle produzioni agricole zootecniche e delle strutture e alle iniziative mutualistiche;
g)deliberare sui regolamenti interni di cui agli articoli 25 e 26
e le eventuali modifiche;
h)deliberare sui programmi di attività predisposti dal Consiglio di amministrazione della COOP.DI. ITALIA;
i) deliberare su tutti gli altri oggetti pertinenti alla amministrazione ed alla attività generale riservati alla sua competenza dalla Legge e dallo Statuto o sottoposti al suo esame
dal Consiglio di Amministrazione;
j) delibera sulla emissione delle azioni destinate ai soci sovventori stabilendone gli importi ed i caratteri di cui al precedente articolo 34;
k) delibera sulla emissione delle azioni di partecipazione cooperativa nonché sull’emissione di strumenti finanziari non
partecipativi;
l) approva, previo parere dell’Assemblea speciale dei possessori di azioni di partecipazione cooperativa, lo stato di
attuazione dei programmi pluriennali in relazione ai quali
sono state emesse le azioni medesime;
Le deliberazioni dell’Assemblea ordinaria devono risultare da
verbale sottoscritto dal Presidente e da un Segretario nominato
tra i soci.
Le deliberazioni dell’Assemblea sono vincolanti per tutti i Soci,
anche se assenti o dissenzienti.
Il socio che ritenesse le delibere assembleari lesive dei propri
interessi può chiedere il recesso.
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L’Assemblea Ordinaria deve essere convocata almeno una
volta ogni anno, entro centoventi giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale o, quando particolari esigenze lo richiedano, entro
centottanta giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale, e quante
altre volte il Consiglio di Amministrazione lo ritenga necessario o
ne sia fatta motivata richiesta scritta dal Collegio dei Sindaci, o
da almeno il 20% dei soci.
Art. 52
Competenza Assemblea Straordinaria
L’assemblea, a norma di legge, è considerata straordinaria
quando si riunisce per deliberare sulle modificazioni dello statuto e sugli altri argomenti previsti dall’ art. 2365 codice civile.
Il verbale di riunione dell’Assemblea in sede straordinaria deve essere redatto dal Notaio.
L’assemblea straordinaria delibera quindi su:
a)le modificazioni dello Statuto Sociale;
b)lo scioglimento della COOP.DI. ITALIA;
c) la nomina dei liquidatori stabilendone i poteri.
Quando si tratta di deliberare il cambiamento dell’oggetto
sociale, la trasformazione o lo scioglimento della società, l’Assemblea Straordinaria per essere valida deve essere costituita
tanto in prima quanto in seconda convocazione, almeno da un
terzo dei soci cooperatori e sovventori e le relative deliberazioni
devono essere prese da tanti soci cooperatori e sovventori che
rappresentino la maggioranza dei voti attribuiti a tutti i soci cooperatori e sovventori nel rispetto di quanto previsto dall’art. 2526
C.C..
I soci sovventori possono esprimere fino ad un terzo dei voti
spettanti ai soci presenti in proprio o per delega.
Il quorum costitutivo delle assemblee straordinarie aventi a
oggetto materie riguardanti i diritti dei portatori degli strumenti finanziari partecipativi e gli aumenti gratuiti a favore dei soci
non si raggiunge se non è presente almeno la maggioranza del
capitale dei portatori degli strumenti finanziari partecipativi sia
in prima che in seconda convocazione.
Ai sensi dell’art. 2365, secondo comma codice civile il Consiglio di Amministrazione è facoltizzato ad adeguare lo Statuto
alla normativa di Legge.
Art. 53
Convocazione Assemblea
L’assemblea é convocata dal Presidente, a seguito di delibera
del Consiglio di amministrazione, nella sede della COOP.DI. ITALIA o altrove, purché nell’ambito territoriale in cui si svolgono le
attività di COOP.DI. ITALIA.
La convocazione della assemblea deve effettuarsi mediante
comunicato ai soci, almeno 15 giorni prima della assemblea,
mediante affissione presso la sede legale e pubblicazione della
convocazione su un quotidiano a tiratura nazionale e o alternativamente invio della convocazione ai soci con modalità che ne
garantiscano l’avvenuto ricevimento (PEC, R.R.R. etc.).
La convocazione deve contenere:
a)l’indicazione specifica delle materie e degli argomenti posti all’ordine del giorno nonché l’indicazione del luogo (città, via, numero civico) dell’adunanza;
b)il giorno e l’ora della prima e della eventuale seconda
convocazione.
Il Consiglio di amministrazione ha facoltà comunque di
adottare, in aggiunta a quella di cui sopra ogni altra forma di
pubblicità idonea a rendere edotti i soci, della convocazione
dell’Assemblea.
Art. 54
Presidenza della Assemblea
L’Assemblea è presieduta dal Presidente della COOP.DI. ITALIA
o, in caso di sua assenza, dal Vice Presidente e in assenza anche di questi, da chi verrà a ciò designato dalla stessa Assemblea, con il voto della maggioranza dei presenti.
Il Presidente dell’Assemblea é assistito da un segretario nonché, in occasione delle elezioni delle cariche, da un collegio di
scrutatori costituito da un membro per ogni lista presentata, designato all’atto della presentazione della lista.
In caso di Assemblea straordinaria, il relativo verbale verrà redatto da un Notaio che fungerà da segretario.
I verbali della Assemblea devono essere sottoscritti dal Presidente dell’Assemblea, dal segretario e se nominati dagli
scrutatori.
L’assemblea delibera di volta in volta le forme di votazione da
adottare per ciascuna deliberazione.
Per la nomina del Consiglio di amministrazione, qualora siano state presentate più liste, il voto è segreto e lo spoglio dei
voti avverrà con le modalità di cui al presente Statuto e o del
Regolamento.
Art. 55
Assemblee parziali – nomina dei delegati
L’Assemblea generale deve essere costituita dai soci delegati
nominati in sede di Assemblee parziali qualora le stesse si rendano obbligatorie per legge.
L’area omogenea per lo svolgimento delle assemblee parziali
è la regione di appartenenza.
Ciascuna assemblea parziale elegge un delegato, ogni 20 soci o frazioni di soci superiori a 10 presenti alla assemblea stessa.
Il delegato nominato dalla assemblea parziale, ha la rappresentanza numerica dei soci presenti alla assemblea parziale
che lo ha eletto.
Compito esclusivo delle Assemblee parziali è la elezione
dei soci delegati che dovranno partecipare all’assemblea
generale.
Le Assemblee parziali devono essere convocate con il medesimo avviso e con le medesime modalità dell’Assemblea
generale.
La convocazione dell’Assemblea generale può aver luogo
non prima di otto giorni dalla data di svolgimento dell’ultima Assemblea parziale.
L’avviso di convocazione delle assemblee parziali dovrà
indicare:
a)la località e il locale di adunanza di ciascuna assemblea
separata e dell’assemblea generale dei delegati;
b)i giorni e le ore fissati rispettivamente per la prima e la seconda convocazione di ciascuna assemblea separata e
della assemblea generale dei delegati;
c)l’ordine del giorno che dovrà essere lo stesso dell’assemblea generale dei delegati con l’aggiunta delle elezioni
dei rispettivi delegati.
L’avviso deve essere spedito nei modi e nei termini stabiliti per
le assemblee generali, ma il termine deve essere rapportato al
giorno di prima convocazione della prima assemblea parziale.
L’avviso dovrà altresì essere affisso nella sede della COOP.DI.
ITALIA.
Ciascuna assemblea parziale è costituita dai soli soci, intervenuti di persona o per delega, residenti nell’ambito territoriale
indicato nell’avviso di convocazione. Ciascuna assemblea parziale è presieduta dal Presidente di COOPDI. ITALIA o dal Vice
Presidente, oppure da altro amministratore appositamente delegato dal Consiglio di Amministrazione per ciascuna Assemblea.
Per la designazione del Segretario o degli scrutatori, per l’esercizio del diritto di voto per la rappresentanza dei soci, per la
validità di costituzione delle assemblee e delle relative delibere, per la forma di votazione delle stesse, si applica apposito
regolamento.
I delegati eletti dalle assemblee parziali debbono partecipare
personalmente alle assemblee generali dei delegati e non possono farsi rappresentare.
L’assemblea generale dei delegati sia in sede ordinaria che
in sede straordinaria è validamente costituita, in prima convocazione, con la presenza della maggioranza dei delegati eletti
dalle assemblee separate.
Le deliberazioni sono adottate con il voto favorevole della
maggioranza dei delegati intervenuti.
In seconda convocazione, sia per l’assemblea in sede ordinaria che per quella in sede straordinaria, l’Assemblea generale
dei delegati delibera a maggioranza qualunque sia il numero
dei delegati intervenuti e il numero dei soci da essi complessivamente rappresentati.
Il verbale dell’Assemblea generale dei delegati è redatto e
sottoscritto nei modi delle assemblee generali.
Bollettino Ufficiale
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Art. 56
Consiglio di Amministrazione
Il numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione è
determinato dal numero delle Regioni e o Provincie Autonome
in cui vi sono soci assicurati alla chiusura dell’esercizio recente
ed approssimato al numero intero più vicino e divisibile per il numero tre, con un minimo di 9 e massimo di 21.
Il riparto del numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione deve rispettare le seguenti condizioni:
a) Hanno diritto di rappresentanza di un Consigliere, le regioni
in cui al 31 dicembre 2012, risultavano associate a COOP.
DI. ITALIA c.c.a. s.c.c. persone giuridiche (COOP.DI. PIEMONTE, COOP.DI. SICÜRASS (Lombardia), COOP.DI. VENETO, COOP.DI. EMILIA ROMAGNA, AGRIDIFESA MARCHE, COOP.DI.
LAZIO).
Hanno diritto di rappresentanza di un Consigliere, le persone giuridiche che al 31 dicembre 2012 risultavano associate a COOP.DI. ITALIA c.c.a. s.c.c. (UNAVINI e COOP.DI.
MERCATI) fatto salvo recessi unilaterali;
b)Ogni Regione e o Provincia Autonoma, non rappresentata
territorialmente nel punto a) ha diritto ad avere un Consigliere di Amministrazione se il suo numero di soci assicurati supera la media nazionale, alla chiusura dell’esercizio recente;
c)Tutte le Regioni i cui i soci assicurati non raggiungono la
media nazionale, cedono obbligatoriamente la rappresentanza numerica a Regione Lombardia.
La presentazione delle candidature deve essere per liste collegate al Presidente o candidato Presidente.
Gli aspiranti Consiglieri di Amministrazione di prima nomina
devono essere soci cooperatori in regola da almeno un biennio.
L’attribuzione dei seggi nel Consiglio di Amministrazione è effettuata nella misura di due terzi a favore della lista o delle liste
collegate al Presidente, mentre il restante terzo è attribuito alla
lista o, suddividendo in proporzione ai seggi, alle due liste che
seguono nell’ordine dei voti riportati, il tutto approssimato al numero intero più vicino.
Fra i candidati della stessa lista sono nominati alla carica di
Consigliere coloro che hanno riportato il numero maggiore di
voti preferenziali.
Gli Amministratori durano in carica tre esercizi e sono
rieleggibili.
Il rinnovo del Consiglio di Amministrazione deve tassativamente avvenire per un terzo per ogni anno.
Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta dei voti
dei Consiglieri presenti; normalmente avvengono per alzata di
mano; in caso di parità, prevale il voto del Presidente.
Le modalità di rinnovo la tempistica e tutti i risvolti operativi
sono demandati ad apposito regolamento, deliberato dalla
Assemblea dei soci che dovrà prevedere una norma transitoria
per la messa in funzione del nuovo sistema.
Art. 57
Sostituzione Consiglieri di Amministrazione
Gli amministratori che venissero a mancare per morte, dimissioni o perdita della qualità di socio, saranno sostituiti dai candidati non eletti nella stessa lista nell’ordine di cui sopra o in via
alternativa si applica l’art. 2386 del C.C.
Gli amministratori così nominati durano in carica sino alla naturale scadenza del Consiglio.
Se viene meno la maggioranza degli Amministratori, nominati
dall’Assemblea, quelli rimasti in carica devono convocare l’Assemblea perché provveda alla sostituzione dei mancanti.
In caso di mancanza sopravvenuta di tutti gli Amministratori,
l’Assemblea deve essere convocata d’urgenza dal Collegio Sindacale, se nominato, il quale può compiere nel frattempo gli atti
di ordinaria amministrazione.
In caso di mancanza del Collegio Sindacale, il Consiglio di
Amministrazione è tenuto a convocare l’Assemblea e rimane in
carica fino alla sua sostituzione.
Art. 58
Nomina Vice Presidente – Comitato Esecutivo
Il Consiglio di Amministrazione nella sua prima seduta, prende
atto della nomina del Presidente ed elegge nel suo seno il e o
i Vice Presidenti della COOP.DI. ITALIA che durano in carica per
tutta la durata in carica del Consiglio di amministrazione stesso.
Il Consiglio di Amministrazione, qualora il numero dei consiglieri sia superiore a nove, deve nominare nel suo seno, fissandone le attribuzioni, un Comitato Esecutivo, che sarà composto dal
Presidente che ne assume la presidenza, nonché da altri quattro membri del consiglio di amministrazione.
Art. 59
Compensi e rimborsi
I compensi ed i rimborsi ai componenti il Consiglio di Amministrazione sono determinati da apposito regolamento, come
previsto agli articoli 25 e 26.
I consiglieri hanno diritto, se il bilancio lo consente, a:
a)Un compenso per le attività collegiali;
b)Un rimborso delle spese documentate, sostenute in relazione al loro incarico ed ai servizi eventuali prestati;
c)Una indennità di fine rapporto da costituirsi tramite periodici accantonamenti o tramite sistemi assicurativi o previdenziali, previa disponibilità economica e finanziaria, da
determinarsi con delibera della Assemblea dei Soci.
Art. 60
Competenze
Ii consiglio di amministrazione è investito di tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, esclusi quelli che per legge o per statuto sono di competenza dell’assemblea dei soci,
ed in particolare:
a)redigere il bilancio di esercizio, da presentare per l’approvazione all’Assemblea;
b)impartire le direttiva su atti a contratti inerenti all’attività;
c) deliberare sulla ammissione, recesso, decadenza ad esclusione dei Soci nei termini di legge;
d)deliberare riguardo l’importo la quota di funzionamento
annuale;
e)deliberare i contributi annui che dovranno essere versati
dai soci ed il corrispettivo del servizio, fissandone modalità
e tempi per la riscossione;
f) nominare, eventualmente amministratori delegati o un comitato esecutivo, stabilendone il numero dei componenti e
i relativi poteri;
g)deliberare l’eventuale adesione ad enti o associazioni di
secondo grado che perseguono gli stessi scopi statutari;
h) determinare i compensi del Presidente e consiglieri investiti
di particolari cariche o deleghe alla COOP.DI. ITALIA sentito
il parere del Collegio Sindacale;
i) ratificare le decisioni adottate dal Presidente del Consiglio
di Amministrazione e dal Comitato esecutivo, in caso di deleghe specifiche;
j) proporre all’Assemblea i compensi per il Collegio dei Sindaci e del soggetto deputato al controllo contabile;
k) intrattenere rapporti mutualistici con i soci;
l) delibera sulle scelte delle forme di difesa attiva e passiva e
degli eventuali impianti di protezione delle produzioni pregiata e sulle scelte degli strumenti di attuazione degli stessi;
m)deliberare sulla convocazione della assemblee;
n)attua le deliberazioni dell’assemblea nei termini e con le
modalità in esse indicate;
o) dispone e delibera per il regolare funzionamento dei servizi
e assume e licenzia il personale indispensabile, determinandone la retribuzione;
p)predispone il rendiconto e i bilanci preventivi;
q)determinare le quote per la copertura tariffaria connesse
alle forme di difesa prescelte, le quote associative annue
per la copertura degli oneri di funzionamento e la partecipazione da determinarsi annualmente a rimborso delle
spese anticipate per eventuali iniziative di difesa attiva,
nonché le quote associative d’ingresso ‘una tantum» per i
nuovi soci.
Art. 61
Convocazione
Il Consiglio di Amministrazione è convocato dal suo Presidente mediante lettera, ai Consiglieri e ai Sindaci, con modalità che
ne garantiscano l’avvenuto ricevimento (PEC, R.R.R. mail, sms,
etc.), da spedirsi non meno di sette giorni prima della adunanza, ogni qual volta lo ritenga necessario.
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E’ nei compiti del Presidente convocare il Consiglio di Amministrazione, fissare l’ordine del giorno, coordinare i lavori e provvedere affinché i consiglieri siano informati sulle materie iscritte
all’ordine del giorno.
L’avviso deve contenere l’indicazione specifica di tutte le materie da trattare.
In caso di urgenza la convocazione può essere effettuata con
le stesse modalità almeno 24 ore prima dell’adunanza.
Il Consiglio di Amministrazione è convocato dal Presidente e o
dal Vice Presidente in caso di assenza o impedimento del Presidente, quando ne sia fatta richiesta da almeno un terzo dei suoi
componenti e o dai Sindaci, tutte le volte che vi siano materie
da trattare.
Il Consiglio di amministrazione delibera validamente a maggioranza assoluta dei suoi componenti. Non è ammesso il voto
per delega.
Le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione devono farsi
a scrutinio segreto quando si tratta di nomine alle cariche sociali e non vi sia unanimità per altre forme.
Nelle votazioni palesi in caso di parità prevale il voto del Presidente, in quelle segrete la parità comporta la reiezione della
proposta.
Il consigliere che senza giustificato motivo manca a più di tre
sedute consecutive è considerato dimissionario.
Le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione devono essere verbalizzate da un segretario le cui funzioni possono essere
assolte su deliberazione del Consiglio di Amministrazione anche
da persona estranea al Consiglio stesso.
PRESIDENTE
Art. 62
Presidente - Candidature - Rappresentanza legale
I candidati a Presidente del Consiglio di Amministrazione devono essere soci cooperatori e/o legali rappresentanti di soci
cooperatori e devono essere proposti dalle singole liste o unitamente dalle liste che concorrono al riparto dei seggi nel Consiglio di Amministrazione.
I candidati a Presidente così come i Consiglieri di Amministrazione che intendono candidarsi o assumono ruoli direttivi quali
Vice Presidente e Componenti il Comitato Esecutivo, se nominato, debbono aver ricoperto la carica di Consigliere di Amministrazione per almeno un triennio.
Il Presidente dura in carica per tre esercizi ed è rieleggibile ed
ha la rappresentanza legale e la firma sociale.
Il Presidente, sorveglia e regola tutti i servizi e uffici ed è il capo
del personale; a lui spettano fra l’altro le seguenti funzioni:
a)compiere tutti gli atti di ordinaria amministrazione che rientrino nell’oggetto sociale, fatta eccezione per quelli
che per legge e/o per statuto spettano all’Assemblea o al
Consiglio di Amministrazione;
b)curare l’esecuzione delle deliberazioni Assembleari e del
Consiglio di Amministrazione;
c)stipulare atti e contratti inerenti all’attività sociale in conformità alle decisioni e alle direttive impartite dagli organi
competenti.
Il Presidente della COOP.DI. ITALIA ha la rappresentanza e la
firma della COOP.DI. ITALIA di fronte ai terzi ed in giudizio ed ha
il potere di transigere, conciliare e riscuotere, rilasciandone relativa liberatoria e di provvedere a quanto altro occorre per la
esecuzione delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione.
Il Presidente ha facoltà di nominare avvocati e procuratori nelle liti attive e passive davanti a qualsiasi giurisdizione e in qualsiasi grado.
In caso di assenza o di impedimento del Presidente le sue funzioni e i suoi poteri sono attribuiti a un Vice Presidente, previa
delibera dal Consiglio di amministrazione della COOP.DI. ITALIA.
DIREZIONE
Art. 63
Direzione
Il Consiglio di Amministrazione può nominare un Direttore Generale e uno o più direttori tecnici o amministrativi, scelti anche
tra persone estranee al consorzio, cui affidare l’esecuzione di de-
libere degli organi sociali o la direzione tecnica e/o amministrativa del Consorzio stesso, determinandone compiti e retribuzioni.
Il Consiglio di Amministrazione può inoltre conferire al Direttore
Generale Procure Speciali per il compimento di determinati atti.
COLLEGIO SINDACALE
Art. 64
Collegio Sindacale
Il Collegio Sindacale è composto da:
– tre a cinque membri effettivi;
– due membri supplenti.
I componenti il Collegio Sindacale devono essere iscritti in albi
professionali individuati con decreto del Ministero della Giustizia.
Il Presidente del Collegio Sindacale è nominato
dall’Assemblea.
I componenti del Collegio Sindacale decadono d’ufficio nei
termini dell’Art. 2399 del codice civile.
I sindaci durano in carica per tre esercizi e scadono alla data
dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della carica e sono rieleggibili; durata e
cessazione devono rispettare l’Art. 2400 del codice civile.
La sostituzione di un sindaco deve essere effettuata nei termini dell’Art. 2401 del Codice Civile.
Il Collegio Sindacale, esercita anche la revisione legale dei
conti ed è quindi integralmente composto da revisori legali
iscritti nell’apposito Registro.
Il Collegio Sindacale, deve riunirsi almeno ogni 90 (novanta)
giorni e deve vigilare sull’osservanza della legge e dello statuto,
sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo
e contabile adottato dalla società e sul suo concreto funzionamento, così come previsto dall’Art. 2403 - 2404 - del Codice
Civile.
La retribuzione annuale deve essere determinata dall’Assemblea all’atto della nomina per l’intero periodo di durata del loro
ufficio, come previsto dall’Art. 2402 del Codice Civile, mediante
apposito regolamento.
Art. 65
Integrazione per attività di difesa passiva
In caso di svolgimento di attività di difesa attiva e passiva delle produzioni agricole zootecniche e delle strutture nei termini
del:
−− D. Lgs. 102/2004 art. 12 comma 3 lettera b) e successive
modificazioni e integrazioni;
−− DM 102.649 del 30 agosto 2004 e successive modificazioni
e integrazioni;
nel Collegio Sindacale degli enti costituiti per la copertura dei
rischi agricoli ai sensi dell’art. 11, comma 1, del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102 e secondo le modalità previste dai
successivi commi del medesimo articolo, i due membri effettivi
sono un rappresentante del Ministero delle politiche agricole e
forestali e un rappresentante della Regione dove ha sede l’Ente,
se nominati.
Il Collegio Sindacale, oltre ai doveri propri previsti dall’art. 2403
del Codice Civile, deve provvedere alla verifica, anche a campione, delle polizze agevolate e vigilare sulle iniziative mutualistiche, ai fini dell’ammissibilità a contributo delle relative spese,
nei termini stabiliti dal decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102
e dai provvedimenti attuativi emessi dal Ministero delle politiche
agricole e forestali.
TITOLO VIII
CLAUSOLA ARBITRALE
Art. 66
Clausola Arbitrale
Qualsiasi controversia dovesse insorgere tra i soci ovvero tra i
soci e la società che abbia ad oggetto diritti disponibili relativi
al rapporto sociale e mutualistico, ad eccezione di quelle nelle quali la legge prevede l’intervento obbligatorio del Pubblico
Ministero, qualora non risolta per via conciliatoria, dovrà essere
risolta mediante arbitrato secondo le disposizioni di cui al D. Lgs.
Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
17 gennaio 2003, n. 5 e s.m.i., nominati con le modalità di seguito riportate, salvo che non sia previsto l’intervento obbligatorio
del Pubblico Ministero:
a)tutte le controversie insorgenti tra soci o tra soci e Società
che abbiano ad oggetto diritti disponibili, anche quando
sia oggetto di controversia la qualità di socio;
b)le controversie relative alla validità delle deliberazioni
Assembleari;
c)le controversie da Amministratori, Liquidatori o Sindaci, o
nei loro confronti.
Sono soggette alla disciplina dell’arbitrato, qualora non risulti
risolta per via conciliatoria, anche le controversie promosse da
amministratori, liquidatori e sindaci ovvero quelle promosse nei
loro confronti, che abbiano ad oggetto diritti disponibili relativi al
rapporto sociale.
La clausola arbitrale di cui al comma precedente è estesa a
tutte le categorie di soci anche non cooperatori ad eccezione
dei soci titolari strumenti finanziari partecipativi.
La nomina degli arbitri è determinata normalmente dal Regolamento della Camera Arbitrale della Camera di Commercio
dove ha sede legale COOP.DI. ITALIA.
Il Consiglio Arbitrale nomina tutti i componenti del Tribunale
Arbitrale, designando un arbitro unico qualora lo ritenga opportuno e la clausola non richieda la designazione di un collegio.
L’arbitrato sarà rituale e il Tribunale Arbitrale deciderà secondo Regolamento e o diritto.
In ogni caso, è fatta salva l’applicazione delle norme inderogabili applicabili al procedimento arbitrale.
In ogni caso, è attuato il principio del contraddittorio e della
parità di trattamento delle parti.
Fuori dai casi in cui non integri di per sé una causa di esclusione, la mancata esecuzione della decisione definitiva della
controversia deferita agli Arbitri, è valutata quale causa di esclusione del socio, quando incida sull’osservanza dei suoi obblighi
nei confronti della Società o quando lasci presumere il venir meno della sua leale collaborazione all’attività sociale.
TITOLO IX
RISCOSSIONE DEI CONTRIBUTI PER ATTIVITA’ DI DIFESA
Art. 67
Modalità riscossione contributi da soci
Il servizio di riscossione dei contributi ed oneri connessi, per
l’attività di difesa passiva e attiva delle produzioni agricole zootecniche e delle strutture di cui al D.Lgs. 102/2004 e s.m.i., e
l’attività di gestione del rischio di cui al REG. UE n. 1305/2013 del
17 dicembre 2013 e s.m.i. può essere eseguito:
−− se a termini di Legge, mediante ruolo, in base alle norme
vigenti in materia di esazione di tributi non erariali;
−− potrà altresì essere eseguita direttamente da COOP.DI. ITALIA o mediante affidamento di un servizio di riscossione ad
una Società, Ente o Istituto di Credito designato dal Consiglio di Amministrazione.
TITOLO X
REQUISITI MUTUALISTICI DISPOSIZIONI GENERALI E FINALI
Art. 68
Requisiti Mutualistici - Mutualità
I requisiti mutualistici di cui all’art, 26 D.Lgs. C.P.S. 1577/47, sono
irrevocabili e la loro osservanza è di fatto realizzata nell’attività
della COOP.DI. ITALIA.
La COOP.DI. ITALIA, nell’esercizio delle sue attività si richiama
in ogni caso alle norme generali che disciplinano le società cooperative riconosciute che operano con spirito mutualistico e
senza scopo di lucro.
Per quanto non previsto dal presente statuto, valgono le vigenti norme di legge sulle società cooperative a mutualità
prevalente.
Art. 69
Riparti – remunerazioni – distribuzioni riserve
Relativamente al rapporto mutualistico consistente nella fornitura ai soci di beni e servizi, si può configurare il ristorno.
In tale caso il Consiglio di Amministrazione che redige il progetto di bilancio di esercizio, può appostare somme al conto
economico a titolo di ristorno, qualora lo consentano le risultanze dell’attività mutualistica.
L’Assemblea, in sede di approvazione del bilancio, delibera
sulla destinazione del ristorno che potrà essere attribuito mediante una o più delle seguenti forme:
a)erogazione diretta;
b)aumento del numero delle azioni detenute da ciascun
socio;
c) emissione di obbligazioni;
d)emissione di strumenti finanziari ivi comprese le azioni di
sovvenzione e di partecipazione cooperativa.
La ripartizione del ristorno ai singoli soci, solo nel caso dell’attività di fornitura ai soci di beni e servizi, dovrà essere effettuata
considerando la quantità degli scambi mutualistici intercorrenti
fra la cooperativa ed il socio stesso secondo quanto previsto in
apposito regolamento.
A termine dell’articolo 2514 del C.C., vigono i seguenti divieti
ed obblighi:
a)Divieto di distribuire i dividendi in misura superiore all’interesse massimo dei buoni postali fruttiferi, aumentato di due
punti e mezzo rispetto al capitale effettivamente versato;
b)Divieto di remunerare gli strumenti finanziari offerti in sottoscrizione ai soci cooperatori in misura superiore a due punti rispetto al limite massimo previsto per i dividendi;
c) Divieto di distribuire le riserve fra i soci cooperatori;
d)Obbligo di devoluzione, in caso di scioglimento della società, dell’intero patrimonio sociale, dedotto soltanto il
capitale sociale e i dividendi eventualmente maturati, ai
fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della
cooperazione.
L’introduzione e la soppressione delle clausole di cui al comma precedente con le maggioranze previste per l’Assemblea
straordinaria.
Art. 70
Scioglimento - Riduzione del capitale sociale - Liquidazione
del patrimonio
In caso di scioglimento di COOP.DI. ITALIA l’Assemblea nominerà uno o più liquidatori preferibilmente tra i soci, stabilendo i
poteri.
All’atto dello scioglimento di COOP.DI. ITALIA le azioni dei soci
sovventori hanno diritto di prelazione nel rimborso del capitale
per l’intero valore nominale.
In caso di scioglimento della Società, l’intero patrimonio sociale risultante dalla liquidazione sarà devoluto nel seguente
ordine:
a)a rimborso del capitale sociale dei possessori di strumenti finanziari partecipativi per l’intero valore nominale oltre la remunerazione maturata come previsto in sede di
emissione;
b)a rimborso del capitale sociale detenuto dai possessori di
azioni di partecipazione cooperativa per l’intero valore nominale eventualmente rivalutato;
c)a rimborso del capitale sociale effettivamente versato dai
soci ed eventualmente rivalutato nei limiti ed alle condizioni previste dall’articolo 7 della legge 31 gennaio 1992
n. 59;
d) al Fondo mutualistico per la promozione e lo sviluppo della
cooperazione, di cui all’articolo 11 della legge 31 gennaio
1992, n. 59.
La riduzione del capitale sociale in conseguenza di perdite
non comporta riduzione del valore nominale delle azioni dai
soci sovventori, se non per la parte della perdita che eccede il
valore nominale complessivo delle altre azioni.
Art. 71
Cessazione attività di difesa
Nel caso in cui COOP. DI. ITALIA cessi di esercitare le attività di:
−− difesa passiva e attiva delle produzioni agricole zootecniche e delle strutture di cui al D.Lgs. 102/2004 e s.m.i.;
−− gestione del rischio di cui al REG. UE n. 1305/2013 del 17
dicembre 2013 e s.m.i.;
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Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
le disponibilità residue saranno ripartite, dopo detrazione del
passivo fra i soggetti che hanno contribuito a costituirla in proporzione ai rispettivi apporti.
Art. 72
Rinvio a norme società per azioni
Per quanto non previsto dal titolo VI del Codice Civile contenente la «disciplina delle società cooperative», a norma dell’art.
2519 sì applicano, in quanto compatibili, le norme delle società
per azioni.
TITOLO XI
NORME TRANSITORIE
Art. 73
Conversione delle quote in azioni
Le quote in essere al 03 dicembre 2014 vengono trasformate in tante azioni del valore nominale di € 25,00 (euro venticinque/00) quanto è il valore corrispondente di capitale delle
quote.
Art. 74
Recesso dei soci
I soci che intendono recedere, a seguito della adozione del
nuovo statuto, lo possono fare dopo l’approvazione del bilancio
consuntivo al 31 dicembre 2014 con assunzione di responsabilità di cui al sostituito statuto.
Art. 75
Rinnovo cariche sociali
L’attuale Consiglio di Amministrazione rimane in carica nella
forma e consistenza esistente al 3 dicembre 2014 fino a scadenza del mandato.
L’adeguamento al nuovo statuto dovrà essere avviato in occasione della Assemblea dei soci di bilancio relativo all’esercizio
dell’anno 2014, al fine di completare la transizione entro il 2016.
Bollettino Ufficiale
Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Comune di Porto Mantovano (MN)
Statuto approvato con deliberazione di c.c. n. 3 del
6 marzo 1992, modificato con deliberazioni di c.c. n. 79
del 8 luglio 1994, n. 117 del 9 dicembre 1999, n. 127 del
5 dicembre 2003, n. 70 del 27 novembre 2014
SOMMARIO
TITOLO I
AUTONOMIA E FINALITA’ DEL COMUNE
Art. 1
Principi fondamentali
Art. 2
Finalità
Art. 3
Programmazione e forme di cooperazione
Art. 4
Territorio e sede comunale
Art. 5
Albo Pretorio
Art. 6
Stemma e gonfalone
TITOLO II
ORDINAMENTO ISTITUZIONALE
Capo I
Il consiglio comunale
Art. 7
Il Consigliere Comunale
Art. 8
Doveri del Consigliere
Art. 9
Poteri del Consigliere
Art. 10
Prerogative delle minoranze
Art. 11
Consigliere Anziano
Art. 12
Gruppi consiliari
Art. 13
Il Consiglio Comunale. Poteri
Art. 14
Prima seduta del Consiglio
Art. 15
Linee Programmatiche
Convocazione del Consiglio Comunale e ordine
Art. 16
del giorno
Art. 17
Numero legale per la validità delle sedute
Art. 18
Numero legale per la validità delle deliberazioni
Art. 19
Delle deliberazioni
Art. 20
Pubblicità delle sedute
Art. 21
Presidenza delle sedute consiliari
Art. 22
Commissioni Consiliari
Art. 23
Commissioni Speciali
Art. 24
Regolamento del Consiglio
Art. 25
Nomine
Capo II
La giunta comunale. Elezione – durata in carica - revoca
Art. 26
Composizione della Giunta
Art. 27
Revoca degli Assessori
Art. 28
Dimissioni, decadenza
Art. 29
Mozione di sfiducia
Art. 30
Competenze generali della Giunta
Art. 31
Organizzazione della Giunta
Art. 32
Adunanze e deliberazioni
Capo III
Il sindaco
Art. 33
Il Sindaco
Art. 34
Competenze
Art. 35
Deleghe ed incarichi
Art. 36
Cessazione dalla carica
Art. 37
Vice Sindaco
Capo IV
Norme comuni
Art. 38
Divieto generale di incarichi
Art. 38 bis Pubblicità delle spese elettorali
TITOLO III
ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI
Art. 39
L’ordinamento degli uffici e dei servizi
Art. 40
Il Vice Segretario
Art. 41
Incarichi ed indirizzi di gestione attribuzioni
Art. 42
Segretario Comunale
Art. 43
Abrogato
Art. 44
Abrogato
TITOLO IV
SERVIZI
Art. 45
Art. 46
Art. 47
Art. 48
Art. 49
Art. 50
Art. 51
Art. 52
Art. 53
Art. 54
Forme di gestione
Gestione in economia
Azienda speciale
Istituzione
Il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Il Direttore
Nomina
Società costituite o partecipate dal Comune
Gestione associata dei servizi e delle funzioni
TITOLO V
ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE
FORME ASSOCIATIVE, FORME COLLABORATIVE
Art. 55
Principio di cooperazione
Art. 56
Convenzione
Art. 57
Consorzi
Art. 58
Accordi di programma
TITOLO VI
ISTITUTI DI PARTECIPAZIONE
Capo I
Partecipazione popolare
Art. 59
Partecipazione popolare
Art. 60
Azione popolare
Art. 61
Abrogato
Art. 62
Consultazioni
Art. 63
Petizioni
Art.63 bis Consulte
Art. 64
Proposte
Art. 65
Procedure per l’approvazione della proposta
Art. 66
Referendum. Materie escluse. Aspetti finanziari.
Art. 67
Comitato promotore. Decisioni di ammissibilità.
Art. 68
Periodi di svolgimento dei referendum.
Art. 69
Validità dei referendum.
Capo II
Il diritto di accesso e di informazione del cittadino.
La partecipazione al procedimento
Art. 70
Partecipazione
Art. 71
Interventi nel procedimento amministrativo
Art. 72
Diritto di accesso
Diritto di accesso agli atti amministrativi, alle strutArt. 73
ture ed ai servizi
TITOLO VII
L’ORDINAMENTO ECONOMICO FINANZIARIO
Art. 74
Principi e criteri
Approvazione del bilancio finanziario triennale e
Art. 75
del rendiconto dell’esercizio finanziario precedente
Art. 76
Demanio e patrimonio
Art. 77
Revisori del conto
Controllo di regolarità contabile – controllo di geArt. 78
stione
Controllo strategico e controllo sulle società parteArt. 79
cipate
Art. 80
Regolamenti
Art. 81
Procedimento di formazione dei regolamenti
TITOLO IX
DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE
Art. 82
Entrata in vigore dello Statuto
Art. 83
Revisione dello Statuto
Art. 84
Adozione e revisione dei regolamenti.
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Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
TITOLO I
AUTONOMIA E FINALITA’ DEL COMUNE
Art. 1
Principi fondamentali
1. Il Comune di Porto Mantovano è l’ente espressione della comunità locale dotato di autonomia costituzionalmente
garantita.
2. Il Comune ha autonomia normativa, organizzativa ed amministrativa, nonché autonomia impositiva e finanziaria nell’ambito del proprio Statuto, dei regolamenti e delle leggi di coordinamento della finanza pubblica.
3. Il Comune si avvale della sua autonomia, nel rispetto della Costituzione e dei principi generali dell’ordinamento, per lo svolgimento della propria attività e il perseguimento dei suoi fini istituzionali.
4. Il Comune esercita funzioni proprie e funzioni attribuite o
delegate dallo Stato e dalla Regione, secondo il principio della
sussidiarietà.
Art. 2
Finalità
1. Il Comune esercita tutte le funzioni e i compiti necessari alla
cura degli interessi ed alla promozione dello sviluppo della comunità comunale, non attribuiti espressamente per legge allo
Stato, alla Regione ed alla Provincia.
Il Comune promuove lo sviluppo ed il progresso civile, culturale, economico e sociale della comunità di Porto Mantovano ispirando la propria attività ai valori ed ai principi della Costituzione
repubblicana e ai valori della Pace.
2. Il Comune assicura la partecipazione dei cittadini singoli
ed associati, alle scelte ed alle attività della comunità. A tal fine, persegue la collaborazione e la cooperazione con i cittadini,
nonché, nelle materie di loro interesse, con le forze sociali, economiche, sindacali e culturali, riconosce, anche promuovendone la costituzione e le attività, le associazioni ed organizzazioni
culturali, assistenziali, ecologiche, ricreative e sportive; promuove
la formazione di idonee strutture, servizi ed impianti e ne assicura l’accesso e la fruizione alle organizzazioni ed associazioni.
3. Il Comune ispira la propria attività ai seguenti obiettivi fra
loro coordinati:
a) superamento degli squilibri economici e sociali esistenti
nel proprio territorio;
b) promozione associazionismo dell’iniziativa economica
pubblica e privata, anche mediante forme di associazione
e di cooperazione che perseguono obiettivi di carattere
mutualistico e sociale in armonia con gli obiettivi enunciati
nei seguenti punti c) e d);
c) tutela, sviluppo e recupero dell’ambiente e delle risorse ambientali, in particolare mediante la lotta alle cause di deterioramento e di inquinamento del suolo, del sottosuolo, dell’acqua, dell’aria, nonché alle cause di inquinamento acustico;
d) tutela e recupero del patrimonio storico, artistico, archeologico, archivistico, culturale e delle tradizioni popolari , tutela delle diversità etniche, linguistiche, culturali, religiose,
politiche e sessuali, in particolare attraverso la promozione
dei valori e della cultura del rispetto.
e) favorire la fruizione da parte della comunità delle risorse
ambientali e del patrimonio storico, artistico, archeologico,
librario e archivistico, al fine di sviluppare una migliore qualità della vita;
f) collaborazione per la realizzazione di un sistema globale ed
integrato di sicurezza sociale e di tutela della salute e della
persona con particolare riguardo alle libere attività di volontariato a favore degli anziani, degli ammalati, dei diversamente abili e dei minori e alla valorizzazione della famiglia;
g) favore e promozione per le libere attività sportive e
ricreative;
h) studiare e promuovere interventi rivolti ai bambini in età
prescolare e scolare, attraverso attività culturali e ludiche,
in ambienti e spazi idonei;
i) il Comune promuove le Pari Opportunità e la parità numerica tra uomini e donne nella composizione della Giunta,
degli organi collegiali eletti dal Consiglio o nominati dal
Sindaco, degli organi collegiali di enti, aziende ed istituzioni
dipendenti dal Comune o nei quali lo stesso abbia il controllo o partecipazione e garantire, comunque, che la presenza di ciascun sesso rispetti quanto previsto dalla legge;
l) riconosce nella pace un diritto fondamentale delle persone e dei popoli. A questo fine, favorisce l’affermarsi di una
cultura di pace e di rispetto dei diritti umani.
Art. 3
Programmazione e forme di cooperazione
1. Il Comune realizza le proprie finalità adottando il metodo e
gli strumenti della programmazione e della partecipazione.
2. Il Comune concorre alla determinazione degli obiettivi
contenuti nei programmi dello Stato, della Regione Lombardia e
della Provincia di appartenenza. Attua il principio di sussidiarietà
promuovendo l’esercizio delle proprie funzioni anche attraverso
le attività che possono essere adeguatamente svolte dall’autonoma iniziativa dei cittadini e avvalendosi dell’apporto delle
formazioni sociali, economiche, sindacali e culturali operanti nel
suo territorio.
3. I rapporti con gli altri Comuni, con la Provincia e la Regione
sono informati ai principi di cooperazione, complementarietà e
sussidiarietà tra le diverse sfere di autonomia.
Art. 4
Territorio e sede comunale
1. Il Comune di Porto Mantovano è costituito dal capoluogo. S. Antonio e dalle seguenti borgate e frazioni storicamente
riconosciute dalla comunità: Bancole, Soave, Montata Carra,
Spinosa.
2. Il territorio del Comune di estende per kmq 37,44 confinante con i comuni di Roverbella, Marmirolo, S. Giorgio, Mantova, Rodigo, Goito, Curtatone.
3. Il palazzo civico è ubicato nel capoluogo.
4. Le adunanze del Consiglio Comunale si svolgono presso
la sala civica di Piazza della Pace, Bancole. In casi particolari, il
Consiglio può riunirsi anche in luoghi diversi dalla propria sede
abituale.
5. All’interno del territorio comunale non è consentito, per
quanto attiene alle attribuzioni del Comune in materia, l’insediamento di centrali nucleari né lo stazionamento o il transito di
ordigni bellici nucleari e scorie radioattive.
Art. 5
Albo Pretorio
1. La pubblicazione degli atti e degli avvisi previsti dalla Legge, dallo Statuto e dai Regolamenti avviene all’Albo on-line come previsto dalla normativa vigente.
2. La pubblicazione deve garantire l’accessibilità, l’integralità
e la facilità di lettura.
3. Il Segretario cura l’affissione degli atti di cui al primo comma, avvalendosi di un Messo Comunale e, su attestazione di
questo, ne certifica l’avvenuta pubblicazione.
Art. 6
Stemma e gonfalone
1. Il Comune negli atti e nel sigillo si identifica con il nome di
«Comune di Porto Mantovano» e con lo stemma concesso con
decreto del Capo del Governo in data 2 giugno 1934.
2. Nelle cerimonie e nelle altre pubbliche ricorrenze, accompagnato dal Sindaco o da un suo delegato, si può esibire il gonfalone comunale nella foggia autorizzata con decreto reale in
data 22 febbraio 1940.
3. L’uso e la riproduzione di tali simboli per fini non istituzionali
sono vietati.
TITOLO II
ORDINAMENTO ISTITUZIONALE
Capo I
Il consiglio comunale
Art. 7
Il consigliere comunale
1. Ciascun Consigliere Comunale rappresenta l’intero Comune, senza vincolo di mandato.
Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
2. L’entità ed i tipi di indennità spettanti a ciascun Consigliere,
a seconda delle proprie funzioni ed attività, sono stabiliti dalla
Legge.
Art. 8
Doveri del consigliere
1. I consiglieri Comunali hanno il dovere di intervenire alle sedute del Consiglio Comunale.
2. Oltre che nei casi previsti dalla legge, i Consiglieri decadono dalla carica per la mancata partecipazione senza giustificato motivo a tre sedute consecutive del Consiglio.
3. La decadenza è pronunciata dal Consiglio negli stessi
termini e modalità previsti dalla legge per la dichiarazione di
incompatibilità.
4. Ciascun Consigliere è tenuto ad eleggere un domicilio nel
territorio comunale presso il quale saranno recapitati gli avvisi
di convocazione del Consiglio e ogni altra comunicazione ufficiale; è tenuto inoltre a dotarsi di indirizzo di posta elettronica
certificata, per le medesime finalità.
Art. 9
Poteri del consigliere
1. Il Consigliere esercita il diritto d’iniziativa deliberativa per
tutti gli atti di competenza del Consiglio Comunale e può formulare interrogazioni, interpellanze e mozioni.
2. Ha diritto di ottenere dagli uffici del Comune e delle Aziende ed Enti da esso dipendenti tutte le notizie ed informazioni utili
all’espletamento del mandato.
3. Le forme ed i modi per l’esercizio di tali diritti sono disciplinate dal regolamento.
4. E’ tenuto al segreto d’ufficio nei casi specificatamente determinati dalla Legge.
5. Per il computo dei quorum previsti dal D.Lgs. n. 267 del
18 agosto 2000 e dal presente Statuto, si fa riferimento, ove non
diversamente previsto, al numero dei Consiglieri assegnati al
Comune, senza computare il Sindaco.
Art. 10
Prerogative delle minoranze
1. Le norme del regolamento di funzionamento del Consiglio
Comunale devono consentire ai Consiglieri appartenenti ai
gruppi delle minoranze consiliari l’effettivo esercizio dei poteri di
controllo ai sensi dell’art. 44 del d.lgs. n. 267 del 18 agosto 2000.
2. Ai gruppi delle minoranze consiliari spetta la designazione dei presidenti delle commissioni consiliari, aventi funzione di
controllo e di garanzia, ove costituite.
Art. 11
Consigliere anziano
1. E’ Consigliere anziano colui che nella elezione ha ottenuto
la maggior cifra individuale, con esclusione del Sindaco e dei
candidati alla carica di Sindaco proclamati Consiglieri. A parità
di voti è considerato tale il più anziano per età.
Art. 12
Gruppi consiliari
1. I Consiglieri si riuniscono in gruppi, anche misti, formati da
almeno tre componenti, ed eleggono il loro capigruppo entro
30 giorni dalla proclamazione degli eletti.
2. Nelle more della designazione i capigruppo sono individuati nel Consigliere che abbia il maggior numero dei voti nella
lista di appartenenza.
3. Ciascun gruppo può anche essere formato da uno o due
Consiglieri se unici eletti in lista che ha partecipato alla consultazione elettorale.
4. La conferenza dei capigruppo consiliari ha la funzione di
collegamento, informazione e consultazione con gruppi ed è
convocata e presieduta dal Presidente del Consiglio Comunale.
5. Abrogato
Art. 13
Il Consiglio comunale. Poteri
1. Il Consiglio Comunale è composto dal Sindaco e dal numero di Consiglieri previsto per legge ed è presieduto dal Presidente eletto tra i Consiglieri nella prima seduta del Consiglio.
2. Il Consiglio Comunale esplica la propria attività attraverso
atti di indirizzo, atti fondamentali e atti di controllo.
3. Il Consiglio esprime l’indirizzo politico-amministrativo in atti,
risoluzioni e ordini del giorno, contenenti obiettivi, principi e criteri informatori delle attività dell’Ente.
4. Ove agli atti di cui al precedente comma il Consiglio attribuisca valore di direttiva, l’attività degli organi dell’Ente dovrà
uniformarsi ai contenuti degli atti stessi.
5. Indirizza altresì l’attività dell’Ente con l’adozione di atti amministrativi fondamentali di carattere normativo, programmatorio, organizzativo, negoziale e gestionale. Gli atti fondamentali
contengono la individuazione degli obiettivi e delle finalità da
raggiungere, le risorse e gli strumenti dell’azione, le prescrizioni
da osservare, individuando gli elementi la cui variazione richieda un ulteriore intervento del Consiglio.
6. Per l’esercizio delle funzioni di controllo dell’attività dell’Ente
il regolamento disciplina le modalità di esame e controllo dei
consuntivi, delle relazioni della Giunta e dei Revisori, dei rendiconti previsti in atti fondamentali, le interrogazioni e le interpellanze, le mozioni e le indagini conoscitive che prevedono altresì
l’audizione della Giunta o di suoi membri o del Sindaco e, previa
intesa con quest’ultimo, del Segretario e dei Funzionari responsabili dei servizi. Con apposita deliberazione il Consiglio può procedere ad inchieste nominando apposita Commissione.
Art. 14
Prima seduta del consiglio
1. La prima seduta del Consiglio Comunale dopo le elezioni
é convocata entro il termine di dieci giorni dalla proclamazione
degli eletti e deve tenersi entro dieci giorni dalla convocazione.
2. E’ convocata e presieduta dal Consigliere anziano e, prima
di deliberare su qualsiasi altro oggetto, il Consiglio procede alla
convalida dei Consiglieri eletti e del Sindaco. La seduta prosegue con il giuramento del Sindaco, con la comunicazione da
parte del Sindaco della composizione della Giunta, con l’elezione del Presidente del Consiglio e del Vice Presidente e infine
con la trattazione degli eventuali altri argomenti iscritti all’ordine
del giorno.
Art. 15
Linee programmatiche
1. Il Sindaco definisce, con la collaborazione degli Assessori,
le linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato e le presenta – sentita la Giunta –
al Consiglio Comunale per l’approvazione entro sessanta giorni
dall’insediamento dello stesso.
2. Il Consiglio concorre alla definizione delle linee programmatiche mediante un preventivo esame delle proposte illustrate dal Sindaco o dagli Assessori e la formulazione d’indicazioni,
emendamenti, integrazioni e direttive utili alla stesura del documento definitivo da sottoporre all’ approvazione del Consiglio.
3. La medesima procedura è osservata nel corso del mandato amministrativo, ove si renda necessario aggiornare in
maniera sostanziale l’azione di governo inizialmente definita ed
approvata.
4. Il documento contenente le linee programmatiche dell’azione amministrativa e gli adeguamenti successivi sono messi
a disposizione dei Consiglieri almeno 10 giorni prima della data
fissata per la trattazione in Consiglio Comunale e sono approvati a maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati
5. Il documento così approvato costituisce il principale atto
di indirizzo dell’attività amministrativa e riferimento per l’esercizio della funzione del controllo politico – amministrativo del
Consiglio.
6. In occasione dell’annuale ricognizione dello stato di attuazione dei programmi, l’azione di governo della giunta ed il
programma amministrativo possono essere sottoposti a verifica
consiliare, nelle forme previste dal regolamento sul funzionamento del Consiglio, ove lo richieda almeno la metà dei Consiglieri assegnati.
Art. 16
Convocazione del consiglio comunale e ordine del giorno
1. L’avviso di convocazione, con allegato l’ordine del giorno,
deve essere pubblicato all’albo pretorio e notificato ai Consiglieri nei termini stabiliti dal Regolamento.
2. Nei casi d’urgenza e per gli oggetti da trattarsi in aggiunta ad altri già iscritti all’ordine del giorno tale termine potrà
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essere ridotto a non meno di 24 ore prima dell’ora fissata per
l’adunanza.
3. Abrogato
4. L’avviso scritto può prevedere anche una seconda convocazione, da tenersi almeno un’ora dopo la prima.
5. L’ordine del giorno delle sedute del Consiglio Comunale è
stabilito dal Presidente del Consiglio Comunale, sentito il Sindaco, sulla base delle proposte avanzate dalla Giunta Comunale.
6. I documenti relativi a ciascuna proposta inserita nell’ordine
del giorno devono essere messi a disposizione degli Assessori e
dei Consiglieri Comunali con i tempi e le modalità definite dal
regolamento.
7. Abrogato
Art. 17
Numero legale per la validità delle sedute
1. Il Consiglio Comunale si riunisce validamente con la presenza della metà dei Consiglieri assegnati, salvo che sia richiesta una maggioranza speciale.
2. Nella seduta di seconda convocazione è sufficiente, per la
validità dell’adunanza, l’intervento di almeno 1/3 arrotondato
per eccesso dei Consiglieri assegnati.
3. Il Consiglio non può deliberare, in seduta di seconda convocazione, su proposte non comprese nell’ordine del giorno
della seduta di prima convocazione, ove non ne sia stato dato
avviso nei modi e nei termini stabiliti dall’articolo precedente e
non intervenga alla seduta la metà dei Consiglieri assegnati.
4. Non concorrono a determinare la validità dell’adunanza;
a) il Sindaco se è tenuto ad astenersi obbligatoriamente o se
esce dalla sala prima della votazione;
b) i Consiglieri se sono tenuti ad astenersi obbligatoriamente
o se escono dalla sala prima della votazione.
Art. 18
Numero legale per la validità delle deliberazioni
1. Nessuna deliberazione è valida se non ottiene la maggioranza assoluta dei votanti, fatti salvi i casi in cui sia richiesta una
maggioranza qualificata.
2. Si computano per determinare la maggioranza dei votanti
le schede bianche e quelle nulle.
Non si computano:
a) il Sindaco che non partecipa alla votazione o che esce
dalla sala prima della votazione;
b) i Consiglieri che non partecipano alla votazione o che
escono dalla sala prima della votazione;
3. Nei casi d’urgenza le deliberazioni possono essere dichiarate immediatamente eseguibili con il voto espresso dalla maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati.
4. Le deliberazioni per le quali sono richieste maggioranze
qualificate sono espressamente previste dalla Legge o dallo Statuto o dal Regolamento.
5. Per gli atti di nomina è sufficiente, salvo diverse disposizioni
di Legge, di Statuto o di Regolamento, la maggioranza semplice e risulterà eletto chi avrà riportato il maggior numero di voti.
Quando è prevista la nomina di uno o più rappresentanti delle
minoranze risulterà eletto il membro da queste designate indipendentemente dal numero di voti conseguiti.
Art. 19
Delle deliberazioni
1. Le votazioni hanno luogo con voto palese.
2. Il Consiglio vota a scrutinio segreto soltanto per le delibere che comportano un apprezzamento discrezionale sulle
persone.
3. Le deliberazioni del Consiglio sono sottoscritte dal Presidente e dal Segretario Comunale. Nelle operazioni di verbalizzazione il Segretario Comunale può essere coadiuvato da un dipendente da lui incaricato.
4. Ogni Consigliere ha diritto che nel verbale si faccia constare del suo voto e dei motivi del medesimo.
Art. 20
Pubblicità delle sedute
1. Le sedute del Consiglio sono pubbliche.
2. Il regolamento stabilisce i casi in cui il Consiglio si riunisce
in seduta segreta.
3. Il Consiglio deve porre in essere tutte le attività necessarie
per l’effettivo diritto all’informazione della comunità.
Art. 21
Presidenza delle sedute consiliari
1. Chi presiede l’adunanza del Consiglio è investito di potere
discrezionale per mantenere l’ordine, l’osservanza delle leggi e
dei regolamenti e la regolarità delle discussioni e deliberazioni.
2. Ha facoltà di sospendere e di sciogliere l’adunanza.
3. Può, nelle sedute pubbliche, dopo aver dato gli opportuni
avvertimenti, ordinare che venga espulso chiunque sia causa
di disordine.
4. Nel caso di assenza del Presidente e del Vice-Presidente
presiede il Consigliere Anziano.
Art. 22
Commissioni consiliari
1. Sono istituite, in seno al Consiglio Comunale le commissioni
permanenti con funzioni referenti, consultive e redigenti, secondo le previsioni del regolamento; possono essere altresì istituite
commissioni temporanee o speciali.
2. I componenti le commissioni sono designati da gruppi in
modo da assicurare comunque la rappresentanza di ciascun
gruppo.
3. Il regolamento ne disciplina il numero, la composizione, nel rispetto del criterio proporzionale, il funzionamento e le
attribuzioni.
4. Nei casi contemplati nel regolamento le commissioni di cui
ai precedenti commi possono effettuare indagini con scopi conoscitivi al fine di acquisire informazioni, dati e documentazione
utile all’attività consiliare avvalendosi anche di audizioni di soggetti pubblici e privati.
Art. 23
Commissioni speciali
1. Commissioni Speciali possono essere costituite, su proposta di almeno un terzo dei Consiglieri assegnati e con deliberazione adottata dalla maggioranza dei Consiglieri assegnati, per
svolgere inchieste sull’attività amministrativa del Comune.
2. La deliberazione di cui al comma precedente stabilisce
la composizione della Commissione, i poteri di cui è munita, gli
strumenti per operare ed il termine per la conclusione dei lavori.
Art. 24
Regolamento del Consiglio
1. Il Consiglio Comunale è dotato di autonomia funzionale ed
organizzativa.
2. Il Consiglio disciplina con proprio regolamento, da approvare a maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati, lo svolgimento dei propri lavori e di quelli delle commissioni permanenti,
straordinarie, temporanee e speciali. La stessa maggioranza è
richiesta per le modificazioni del regolamento.
3. Il regolamento disciplina altresì l’esercizio delle potestà e
delle funzioni dei Consiglieri, uniformandosi ai principi statutari e
perseguendo l’obiettivo dell’efficienza decisionale.
4. Il regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale e delle commissioni consiliari prevede in particolare:
a) i termini e le modalità di convocazione del Consiglio, della
consultazione degli atti e delle proposte di deliberazione
da parte dei Consiglieri;
b) le modalità di svolgimento della discussione e della
votazione;
c) la formazione dei gruppi consiliari e l’istituzione della conferenza dei capigruppo con funzioni consultive, non vincolanti, di coordinamento dei lavori del Consiglio;
d) le modalità per la richieste del controllo di legittimità sulle
deliberazioni del Consiglio e della Giunta;
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e) le materie che possono essere trattate nelle sedute di seconda convocazione, se non con l’intervento di almeno la
metà dei Consiglieri assegnati;
f) le modalità di esercizio della funzione di indirizzo e controllo politico – amministrativo, nonché il funzionamento delle
commissioni consiliari.
Art. 25
Nomine
1. Il Consiglio Comunale formula gli indirizzi generali in materia di nomine e le designazioni dei rappresentanti del Comune
presso enti, aziende ed istituzioni, in tempo utile perché il Sindaco
possa effettuare le nomine e designazioni di sua competenza nei
termini di legge; detti indirizzi sono validi limitatamente all’arco
temporale del mandato amministrativo dell’organo consiliare.
2. Le nomine e designazioni espressamente riservate al Consiglio dalla legge devono avvenire sulla base dell’esame del
curriculum di ciascun candidato, da presentarsi almeno cinque
giorni prima della seduta consiliare avente all’ordine del giorno
l’effettuazione delle nomine;
3. I Consiglieri cessati dalla carica per effetto del rinnovo o
dello scioglimento del Consiglio continuano ad esercitare gli incarichi esterni, nei limiti temporali delle norme sul rinnovo degli
organismi amministrativi.
4. Per gli effetti di cui all’art. 67 del T.U. n. 267/2000 è facoltà
dei competenti organi comunali designare il Sindaco e gli Assessori Comunali quali amministratori di enti, aziende o società
a partecipazione comunale o comunque sottoposte a vigilanza
e a contribuzione del Comune.
Capo II
La giunta comunale
elezione - durata in carica - revoca
Art. 26
Composizione della Giunta
1. La Giunta è composta dal Sindaco e da non più di n. 5
Assessori fra cui il Vice Sindaco, nominati dal Sindaco che ne
dà comunicazione al Consiglio nella prima seduta successiva
alle elezioni.
2. Il numero degli Assessori è determinato con provvedimento
del Sindaco.
3. Gli Assessori partecipano ai lavori del Consiglio e delle
commissioni consiliari senza diritto al voto e senza concorrere a
determinare il numero legale per la validità delle riunioni. Hanno
diritto di accedere alle informazioni necessarie all’espletamento
del mandato, di relazionare al Consiglio e partecipare alla discussione. Gli Assessori non possono presentare interrogazioni,
interpellanze e mozioni. Sono peraltro sempre tenuti a partecipare per rispondere alle medesime sulle materie ad essi delegate.
4. Non possono far parte contemporaneamente della Giunta
Comunale ascendenti e discendenti, fratelli, coniugi, affini di primo grado, adottandi ed adottati, né parenti ed affini fino al terzo
grado del Sindaco.
5. La Giunta all’atto dell’insediamento esamina le condizioni
di eleggibilità e compatibilità dei propri componenti
Art. 27
Revoca degli Assessori
1. L’atto con cui il Sindaco revoca uno o più Assessori deve
essere sinteticamente motivato solo con riferimento al rapporto
fiduciario.
2. Tale atto è comunicato al Consiglio nella prima seduta successiva unitamente al/ai nominativo/i del/i nuovo/i Assessore/i.
Art. 28
Dimissioni, decadenza
1. Le dimissioni dalla carica di Assessore sono presentate per
iscritto al protocollo del Comune ed hanno efficacia dalla data
di presentazione.
2. La decadenza dalla carica di Assessore avviene a seguito
dell’accertamento del venir meno dei requisiti di cui all’art. 26.
La decadenza è pronunciata dal Sindaco.
3. Le dimissioni o la dichiarazione di decadenza sono comunicate dal Sindaco al Consiglio nella prima seduta successiva
unitamente al nominativo del nuovo Assessore.
4. Abrogato
5. Abrogato
Art. 29
Mozione di sfiducia
1. Il voto contrario del Consiglio Comunale ad una proposta
del Sindaco o della Giunta non ne comporta le dimissioni.
2. Il Sindaco e la Giunta cessano dalla carica in caso di approvazione di una nozione di sfiducia votata per appello nominale dalla maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio.
3. La mozione di sfiducia deve essere motivata e sottoscritta
da almeno due quinti dei Consiglieri assegnati al Comune.
4. La mozione di sfiducia è depositata presso l’Ufficio del Segretario Comunale e deve essere messa in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta dalla sua presentazione.
5. Se la mozione viene approvata dal Consiglio Comunale,
si procede allo scioglimento del Consiglio e alla nomina di un
commissario ai sensi di legge.
Art. 30
Competenze generali della Giunta
1. La Giunta è l’organo di collaborazione del Sindaco nell’Amministrazione del Comune.
2. Adotta gli atti amministrativi privi di contenuto gestionale
che non rientrino nelle competenze del Consiglio e che la legge e lo Statuto non attribuiscano al Sindaco, al Segretario o ai
dirigenti.
3. Svolge attività di proposta e di impulso nei confronti del
Consiglio Comunale.
4. Ispira la sua azione ai principi dell’efficienza e della trasparenza, ed opera attraverso deliberazioni collegiali.
5. Riferisce annualmente al Consiglio sulla sua attività.
Art. 31
Organizzazione della Giunta
1. L’attività della Giunta è collegiale, ferme restando le attribuzioni dei singoli Assessori.
2. Gli Assessori collaborano con il Sindaco che ne coordina
l’attività.
3. Il Sindaco dirige e coordina i lavori della Giunta, assicura
l’unità di indirizzo politico degli Assessori e la collegiale responsabilità delle decisioni.
Art. 32
Adunanze e deliberazioni
1. La Giunta Comunale è convocata e presieduta dal Sindaco, che stabilisce l’ordine del giorno delle riunioni, anche tenuto
conto degli argomenti proposti dai singoli Assessori.
2. La Giunta delibera con l’intervento di almeno la metà dei
membri in carica, computando a tale fine anche il Sindaco e a
maggioranza assoluta dei voti.
3. Nelle votazioni palesi in caso di parità prevale il voto del
Sindaco o di chi presiede l’adunanza.
4. Alle proprie sedute la Giunta può richiedere la partecipazione senza diritto al voto dei revisori dei conti.
5. Le sedute della Giunta non sono pubbliche, salvo diversa
decisione della Giunta stessa.
6. Le deliberazioni dichiarate immediatamente eseguibili sono adottate con il voto espresso dalla maggioranza degli Assessori presenti.
7. Le deliberazioni della Giunta sono sottoscritte dal Sindaco
e dal Segretario Comunale.
Capo III
Il sindaco
Art. 33
Il sindaco
1. Il Sindaco è a capo dell’Amministrazione Comunale, eletto
democraticamente dai cittadini a suffragio universale e diretto.
2. Il Sindaco rappresenta il Comune ed è responsabile
dell’amministrazione dell’Ente.
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3. Sovrintende alle attività dell’Ente, provvede a dare impulso
all’attività degli altri organi comunali e ne coordina l’attività.
4. Il Sindaco dirige i lavori della Giunta Comunale ed assicura
la rispondenza dell’attività degli organi del Comune agli atti generali e di indirizzo approvati dal Consiglio.
5. Il Sindaco assume le funzioni di Ufficiale di governo nei casi
previsti dalla legge ed esercita le funzioni delegategli dalla Regione, secondo le modalità previste dalle leggi e dello Statuto.
6. Per l’esercizio di tali funzioni il Sindaco si avvale degli uffici
comunali.
7. Prima di assumere le funzioni, il Sindaco presta giuramento
innanzi al Consiglio Comunale pronunciando la seguente formula: «Giuro di osservare lealmente la Costituzione».
8. Distintivo del Sindaco è la fascia tricolore con gli stemmi
della Repubblica e del Comune.
Art. 34
Competenze
1. Il Sindaco convoca e presiede la Giunta Comunale e
ne fissa l’ordine del giorno secondo le modalità previste dal
regolamento.
2. Sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici ed
all’esecuzione degli atti di tutti gli organi comunali.
3. Il Sindaco coordina ed organizza, nell’ambito della disciplina regionale e sulla base degli indirizzi espressi dal Consiglio
Comunale, gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonché, d’intesa con i responsabili delle amministrazioni interessate, gli orari di apertura al pubblico
degli uffici operanti nel territorio, al fine di armonizzare l’esplicazione dei servizi alle esigenze degli utenti.
4. Il Sindaco può modificare gli orari degli esercizi commerciali dei pubblici esercizi e dei servizi pubblichi, nonché, d’intesa
con i responsabili territorialmente competenti delle amministrazioni pubbliche interessate, gli orari di apertura al pubblico degli
uffici localizzati nel territorio in casi di emergenza connessi con
il traffico e/o con l’inquinamento atmosferico o acustico, ovvero
quando a causa di circostanze straordinarie si verifichino particolari necessità dell’utenza.
5. Il Sindaco provvede alla designazione, alla nomina ed
all’eventuale revoca dei rappresentanti del Comune presso enti,
aziende, società ed istituzioni entro i termini di scadenza del precedente incarico, ovvero entro gli eventuali termini diversi previsti da disposizioni normative.
6. Il Sindaco nomina il Segretario Comunale e conferisce gli
incarichi dirigenziali e di responsabilità di uffici e servizi, nonché
quelli di collaborazione esterna di alta specializzazione, secondo le modalità previste dalla legge e dal regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi.
7. Il Sindaco indice i referendum comunali.
8. Gli atti del Sindaco non diversamente denominati dalla
legge o dalla Statuto assumono il nome di decreti.
9. Il Sindaco promuove, conclude e sottoscrive gli accordi di
programma.
10. Ove non sia diversamente stabilito da norme regolamentari, il Sindaco ha la rappresentanza del Comune nei giudizi di
qualunque natura e decide con proprio atto la costituzione in
giudizio dell’Ente e la proposizione delle liti.
11. Il Sindaco informa la popolazione sulle situazioni di pericolo o comunque connesse con esigenze di protezione civile
avvalendosi di mezzi tecnici previsti nei piani e programmi di
protezione civile e comunque con ogni altro mezzo disponibile.
12. Esercita tutte le altre funzioni attribuitegli dalla legge, dallo Statuto, dai regolamenti e sovrintende all’espletamento delle funzioni statali, regionali e provinciali attribuite o delegate al
Comune.
Art. 35
Deleghe ed incarichi
1. Il Sindaco ha facoltà di assegnare ai singoli Assessori l’esercizio delle proprie attribuzioni.
2. Le funzioni di Ufficiale di Governo possono costituire oggetto di delega nei modi e nei termini previsti dalla legge, fatta
eccezione per i provvedimenti contingibili ed urgenti, che restano di esclusiva competenza del Sindaco o di chi legalmente lo
sostituisce.
3. Il Sindaco non può delegare la propria competenza generale di capo e responsabile dell’amministrazione o ricomprendere nella delega tutte le proprie funzioni e competenze.
4. La delega può essere permanente o temporanea, generale in ordine a determinate materie o speciale per il compimento
di singoli atti o procedimenti.
5. L’atto di delega – in forma scritta – indica l’oggetto, la materia, gli eventuali limiti in cui opera il trasferimento della competenza e deve contenere gli indirizzi generali in base ai quali deve
essere esercitata.
6. La potestà del delegato concorre con quella del Sindaco
e non la sostituisce ed il Sindaco – anche dopo aver rilasciato
delega – può continuare ad esercitare le proprie funzioni e competenze senza alcuna limitazione.
7. La delega può essere revocata dal Sindaco in qualunque momento senza alcuna specifica motivazione, essendo
concessa con atto meramente discrezionale nell’interesse
dell’Amministrazione.
8. Il Sindaco può attribuire ad Assessori e Consiglieri incarico
di svolgere attività di istruzione e studio di determinati problemi e progetti o di curare determinate questioni nell’interesse
dell’Amministrazione.
Art. 36
Cessazione dalla carica
1. L’impedimento permanente, la rimozione, la decadenza o il
decesso del Sindaco danno luogo alla decadenza della Giunta
ed allo scioglimento del Consiglio Comunale.
2. Il Consiglio e la Giunta restano temporaneamente in carico
fino a nuove elezioni.
3. Nei casi previsti dal primo comma le funzioni del Sindaco
sono assunte dal Vice Sindaco.
4. Le dimissioni del Sindaco sono presentate per iscritto al
Consiglio che deve essere riunito entro il decimo giorno feriale
successivo alla data di ricevimento al protocollo del Comune.
5. Una volta decorso il termine di venti giorni dalla data della
seduta del Consiglio Comunale in cui ha avuto luogo la presentazione senza che le dimissioni siano state ritirate, le stesse
divengono efficaci ed irrevocabili e danno luogo all’immediata cessazione dalla carica del Sindaco, alla decadenza della
Giunta ed allo scioglimento del Consiglio Comunale.
6. Di tale evenienza il Segretario Comunale dà immediata comunicazione al Prefetto, affinché questi possa adottare tempestivamente i conseguenti provvedimenti per lo scioglimento del
Consiglio e la nomina del commissario.
7. Lo scioglimento del Consiglio Comunale determina in ogni
caso la decadenza di Sindaco e Giunta.
Art. 37
Vice sindaco
1. Il Sindaco, all’atto della nomina della Giunta, designa fra
gli Assessori il Vice Sindaco, che lo sostituirà in caso di assenza
o impedimento temporaneo, con funzioni di sostituto, nei casi
previsti dalla legge.
2. In mancanza del Vice Sindaco o in caso di sua assenza,
spetta surrogare il Sindaco assente o impedito all’Assessore più
anziano di età.
3. Abrogato
Capo IV
Norme comuni
Art. 38
Divieto generale di incarichi
1. Al Sindaco, al Vice Sindaco, agli Assessori ed ai Consiglieri
Comunali è fatto divieto di effettuare a favore dell’Ente donazioni in denaro, beni mobili o immobili o altre utilità per tutto il
periodo di espletamento del mandato.
2. I componenti della Giunta aventi competenza in materia di
urbanistica, edilizia e lavori pubblici devono astenersi dall’esercitare attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nell’ambito del territorio comunale.
3. Tutti gli amministratori hanno altresì l’obbligo di astenersi da
prendere parte alla discussione e alla votazione di deliberazioni
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riguardanti interessi propri e di loro parenti o affini fino al quarto
grado.
4. Il medesimo obbligo di astensione sussiste inoltre nei confronti del Segretario Comunale e dei responsabili degli uffici e
dei servizi in relazione ai pareri da esprimere sugli atti deliberativi
ed agli atti di gestione di propria competenza.
5. Il Segretario Comunale non partecipa alle seduta quando
si trova in stato di incompatibilità: in tal caso è sostituito in via
temporanea dal componente del Consiglio o della Giunta nominato dal presidente, di norma il più giovane di età.
in assenza di professionalità adeguate all’interno dell’Ente, con
le modalità e nei limiti previsti dalla legge e dal regolamento
sull’ordinamento degli uffici e dei servizi.
Art. 38 bis
Pubblicità delle spese elettorali
1. Ciascun candidato alla carica di Sindaco e di Consigliere
Comunale e ciascuna lista partecipante alle elezioni devono
presentare al Segretario Comunale, al momento del deposito
della candidatura e delle liste, una dichiarazione sulla spesa
che si prevede di sostenere per la campagna elettorale, indicando anche le relative fonti di finanziamento.
2. Tali documenti sono resi pubblici mediante affissione all’Albo Pretorio del Comune per tutta la durata della campagna
elettorale.
3. Entro venti giorni dalla data di proclamazione degli eletti,
il Sindaco, i candidati Sindaci nominati Consiglieri, i Consiglieri
Comunali e i rappresentanti delle liste presentano il rendiconto
delle spese, raggruppate per categoria.
4. I rendiconti sono pubblicati all’Albo Pretorio per la durata
di trenta giorni consecutivi e restano depositati in Comune per
la consultazione anche successivamente alla scadenza del periodo di pubblicazione. Chiunque ha la possibilità di richiederne
copia.
1. Il Comune ha un Segretario Comunale con compiti di collaborazione, consulenza e assistenza nei confronti degli organi
dell’ente e dell’intero apparato burocratico in ordine alla conformità dell’azione amministrativa alle leggi, allo Statuto ed ai
regolamenti.
3. Gli incarichi di direzione degli uffici e dei servizi hanno durata temporanea e non possono superare quelle del mandato
elettorale del Sindaco che li ha conferiti e possono essere anticipatamente revocati.
Art. 42
Segretario comunale
2. Il Segretario partecipa con funzioni consultive, referenti e di
assistenza alle riunioni del Consiglio e della Giunta e provvede
alla stesura dei relativi verbali. Le modalità per l’esercizio di tali
attribuzioni sono definite nei regolamenti di funzionamento degli
organi.
3. Il Segretario Comunale sovrintende allo svolgimento delle
funzioni dei responsabili degli uffici e dei servizi e ne coordina
l’attività, secondo le direttive impartite dal Sindaco.
4. Oltre alle funzioni espressamente previste dalla legge e
dallo Statuto, possono essere assegnati al Segretario, con regolamento o provvedimento del Sindaco, compiti specifici o attribuzioni anche a carattere gestionale, ove ciò si renda utile in
relazione alle esigenze organizzative dell’ente ed agli obiettivi
programmatici dell’amministrazione.
5. Abrogato
6. Abrogato
TITOLO III
ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI
Art. 39
L’ordinamento degli uffici e dei servizi
1. L’organizzazione degli uffici e dei servizi, la dotazione organica, le procedure di assunzione del personale, le modalità concorsuali ed i requisiti di accesso all’impiego sono disciplinati in
uno o più regolamenti, in conformità alle disposizioni di legge,
dello Statuto e nel rispetto delle norme dei contratti collettivi nazionali di lavoro per il personale degli Enti locali.
2. I regolamenti di cui al precedente comma, sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, sono adottati dalla Giunta Comunale,
sulla scorta dei principi e dei criteri direttivi approvati dal Consiglio Comunale.
3. Sono esclusi dalla competenza normativa della Giunta gli
istituti espressamente riservati per legge al Consiglio o alla contrattazione collettiva nazionale e decentrata.
4. L’azione dell’Ente è improntata a criteri di flessibilità e autonomia organizzativa. Per conseguire obiettivi di miglioramento
dell’efficienza ed economicità delle gestione, il Comune potrà
avvalersi per l’esercizio di proprie attività di enti strumentali, pubblici o privati, dallo stesso costituiti, partecipati o promossi.
Art 40
Il vice segretario
1. Il Segretario Comunale è coadiuvato nell’esercizio delle
sue funzioni dal Vicesegretario.
In caso di vacanza, impedimento o assenza le funzioni del Segretario vengono svolte in forma vicaria dal Vicesegretario.
2. Il funzionario incaricato delle funzioni di Vicesegretario deve essere in possesso del titolo di studio prescritto per l’accesso
alla carriera di Segretario.
3. Il vice-segretario è nominato dal Sindaco.
Art. 41
Incarichi e indirizzi di gestione attribuzioni.
1. Il Sindaco definisce e attribuisce ai funzionari di adeguata
qualifica e di congrua capacità gli incarichi di direzione degli
uffici e dei servizi.
2. La direzione degli uffici e dei servizi può essere altresì attribuita al Segretario Comunale e a Dirigenti e Funzionari esterni,
Art. 43
Abrogato
Art. 44
Abrogato
TITOLO IV
SERVIZI
Art. 45
Forma di gestione
1. L’attività diretta a conseguire, nell’interesse della comunità,
obiettivi e scopi di rilevanza sociale, promozione dello sviluppo
economico e civile, compresa la produzione di beni viene svolta
attraverso servizi pubblici che possono essere istituiti e gestiti anche con diritto di privativa del Comune, ai sensi di Legge.
2. La scelta della forma di gestione per ciascun servizio deve
essere effettuata previa valutazione comparativa tra le diverse
forme di gestione previste dalla Legge e dal presente Statuto.
3. Nell’organizzazione dei servizi devono essere comunque
assicurate idonee forme di informazione, partecipazione e tutela degli utenti.
Art. 46
Gestione in economia
1. L’organizzazione e l’esercizio di servizi in economia sono, di
norma, disciplinati da appositi Regolamenti.
Art. 47
Azienda speciale
1. Il Consiglio Comunale, nel rispetto delle norme legislative
e statutarie, delibera gli atti costitutivi di Aziende Speciali per la
gestione dei servizi produttivi e di sviluppo economico, e socio
-culturali.
2. L’ordinamento ed il funzionamento delle Aziende Speciali
sono disciplinate dall’apposito Statuto e da propri regolamenti
interni, approvati, questi ultimi dal Consiglio di Amministrazione
delle Aziende.
3. Abrogato
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4. Il Presidente e i Membri del Consiglio di Amministrazione,
cessano dalla carica sulla base di una mozione approvata e
maggioranza assoluta del Consiglio Comunale.
Art. 48
Istituzione
1. Il Consiglio Comunale per l’esercizio di servizi sociali, che
necessitano di particolare autonomia gestionale, costituisce
istituzioni mediante apposito atto contenente il relativo Regolamento di disciplina dell’organizzazione e dell’attività dell’istituzione e previa redazione di apposito piano tecnico-finanziario
dal quale risultino: i costi dei servizi, le forme di finanziamento
e le dotazioni di beni immobili e mobili, compresi i fondi liquidi.
2. Il Regolamento di cui al precedente comma determina, altresì, la dotazione organica di personale e l’assetto organizzativo
dell’istituzione, le modalità di esercizio dell’autonomia gestionale, l’ordinamento finanziario e contabile, le forme di vigilanza e di
verifica dei risultati gestionali.
3. Gli indirizzi da osservare sono approvati dal Consiglio Comunale al momento della costituzione ed aggiornati in sede
di esame del bilancio preventivo e del rendiconto consuntivo
dell’istituzione.
4. Gli organi dell’istituzione sono il Consiglio di Amministrazione, il Presidente e il Direttore.
Art. 49
Il Consiglio di amministrazione
1. Il Consiglio di Amministrazione ed il Presidente dell’istituzione o dell’Azienda Speciale sono nominati dal Sindaco, anche in
rappresentanza dei soggetti interessati, tra coloro che abbiano
i requisiti per l’elezione a Consigliere Comunale e comprovate
esperienze di Amministrazione.
2. Il Regolamento disciplina il numero, gli eventuali ulteriori requisiti richiesti ai componenti, la durata in carica, la posizione
giuridica e lo status dei componenti il Consiglio di Amministrazione, nonchè le modalità di funzionamento dell’Organo.
3. Il Consiglio provvede all’adozione di tutti gli atti di gestione
a carattere generale previsti dal Regolamento.
Art. 50
Il presidente
1. Il Presidente rappresenta e presiede il Consiglio di Amministrazione, vigila sull’esecuzione degli atti del Consiglio ed adotta
in caso di necessità ed urgenza, provvedimenti di sua competenza da sottoporre a ratifica nella prima seduta del Consiglio di
Amministrazione.
Art. 51
Il direttore
1. Il Direttore dell’istituzione o dell’Azienda Speciale è nominato dalla Giunta Comunale con le modalità previste dal
Regolamento.
2. Dirige tutta l’attività, è il responsabile del personale, garantisce la funzionalità dei servizi, adotta i provvedimenti necessari
ad assicurare l’attuazione degli indirizzi e delle decisioni degli
Organi della istituzione o dell’Azienda speciale.
Art. 52
Nomina
1. Gli Amministratori delle Aziende e delle istituzioni sono nominati dal Sindaco, nei termini di Legge, sulla base di un documento, corredato dai curriculum dei candidati, che indica
obiettivi da raggiungere e il conseguente programma.
Art. 53
Società costituite o partecipate dal Comune
1. I servizi possono essere erogati attraverso società costituite
o partecipate, anche in forma minoritaria, dal Comune. L’affidamento dei servizi, nel rispetto delle procedure previste dalla legge, avrà luogo sulla base di apposito contratto di servizio.
Art. 54
Gestione associata dei servizi e delle funzioni
1. Il Comune sviluppa rapporti con gli altri Comuni e la Provincia per promuovere e ricercare le forme associative più appropriate tra quelle previste dalla Legge in relazione alle attività, ai
servizi, alle funzioni da svolgere ed agli obiettivi da raggiungere.
TITOLO V
ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE E FORME ASSOCIATIVE
FORME COLLABORATIVE
Art. 55
Principio di Cooperazione
1. Il Comune promuove e favorisce forme di collaborazione
con gli altri Enti pubblici territoriali e si organizza avvalendosi
degli istituti previsti dalla Legge attraverso accordi ed intese di
cooperazione.
Art. 56
Convenzione
1. Il Comune promuove la collaborazione, il coordinamento
e l’esercizio associato di funzioni, anche individuando nuove attività di comune interesse, ovvero l’esecuzione e la gestione di
opere pubbliche, la realizzazione di iniziative e programmi speciali ed altri servizi, privilegiando la stipulazione di apposite convenzioni con altri Enti Locali.
2. Possono essere gestite in forma associata anche funzioni
amministrative, attraverso la costituzione di uffici comuni che si
avvalgono di norma di personale distaccato ed operano in luogo e per conto degli enti aderenti.
3. Il Comune può altresì delegare ad enti sovraccomunali o a
Comuni contermini l’esercizio di funzioni ed a sua volta riceverne da questi; i rapporti tra gli enti, le modalità di organizzazione
dei servizi ed i criteri di ripartizione degli oneri economici saranno regolati da apposita convenzione.
4. Apposite convenzioni potranno essere stipulate tra gli enti
locali soci di società a prevalente capitale pubblico locale per
la gestione coordinata di servizi pubblici a mezzo della società
partecipata, nel rispetto dei limiti e delle procedure previste dalla legge.
Art. 57
Consorzi
1. Il Consiglio Comunale, in coerenza ai principi statutari,
promuove la costituzione del consorzio tra enti per realizzare e
gestire servizi rilevanti sotto il profilo economico o imprenditoriale, ovvero per economia di scala qualora non sia conveniente
l’istituzione di azienda speciale e non sia opportuno avvalersi
delle forme organizzative per i servizi stessi, previsto negli articoli
precedenti.
2. La convenzione deve prevedere l’obbligo di pubblicazione
degli atti fondamentali del consorzio negli Albi Pretori degli Enti
contraenti.
3. Il Consiglio Comunale, unitamente alla convenzione, approva lo Statuto del Consorzio che deve disciplinare l’ordinamento organizzativo e funzionale del nuovo Ente secondo le
norme previste per le aziende speciali dei Comuni, in quanto
compatibili.
4. Il consorzio assume carattere polifunzionale quando si intende gestire, da parte dei medesimi Enti Locali, una pluralità di
servizi attraverso il modulo consortile.
Art. 58
Accordi di programma
1. Il Comune per la realizzazione di opere, interventi o programmi, che necessitano dell’attivazione di un procedimento
complesso per il coordinamento e l’integrazione dell’attività di più soggetti interessati, promuove e conclude accordi di
programma.
2. L’accordo, oltre alle finalità perseguite, deve prevedere le
forme per l’attivazione dell’eventuale arbitrato e degli interventi surrogatori ed, in particolare:
a) determinare i tempi
e le modalità delle attività preordinate e necessarie alla realizzazione dell’accordo;
b) individuare attraverso strumenti appropriati, quali il piano
finanziario, i costi, le fonti di finanziamento e le relative regolazioni dei rapporti fra Enti coinvolti;
Bollettino Ufficiale
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c) assicurare il coordinamento di ogni altro connesso
adempimento.
3. Il Sindaco definisce e stipula l’accordo, con l’osservanza
delle altre formalità previste dalla Legge e nel rispetto delle funzioni attribuite con lo Statuto.
TITOLO VI
ISTITUTI DI PARTECIPAZIONE
Capo I
Partecipazione popolare
Art. 59
Partecipazione popolare
1. Il Comune garantisce e promuove la partecipazione popolare all’attività dell’Ente, al fine di assicurarne il buon andamento, l’imparzialità e la trasparenza.
2. Il Comune riconosce, favorisce e valorizza le libere forme
associative e le organizzazioni di volontariato, incentivandone
l’accesso alle strutture ed ai servizi dell’Ente.
3. A tal fine il Comune:
−− favorisce i programmi e le attività delle associazioni aventi
finalità riconosciute di interesse dell’intera comunità, attraverso l’erogazione di contributi, secondo le norme del
relativo regolamento, l’assunzione di iniziative comuni e coordinate ed altre forme di incentivazioni;
−− può affidare alle associazioni o a comitati appositamente
costituiti l’organizzazione e lo svolgimento di attività promozionali, ricreative, socio-assistenziali e in generale attività di
interesse pubblico da gestire in forma sussidiaria o integrata rispetto all’Ente;
−− coinvolge le associazioni di volontariato nella gestione dei
servizi e nella attuazione di iniziative sociali e culturali.
Art. 60
Azione popolare
1. L’azione popolare conferisce a ciascun elettore il potere di
far valere le azioni ed i ricorsi che spettano al Comune.
Art. 61
Abrogato
Art. 62
Consultazioni
1. Il Comune, nel procedimento relativo all’adozione di atti
che interessano specifiche categorie di cittadini o aventi carattere generale, può procedere alla consultazione delle categorie
interessate.
2. Il comma 1 non si applica nell’adozione delle tariffe, di atti
relativi a tributi e di altri atti per i quali la Legge o lo Statuto prevedono apposite forme di consultazione.
3. La consultazione è obbligatoria in occasione del piano urbanistico generale, dei piani commerciali, dei piani urbani del
traffico e in tutti gli ulteriori casi previsti dalla normativa vigente.
4. Il Regolamento stabilisce le modalità e i termini della consultazione, nonchè i soggetti con i quali essa è obbligatoria.
Art. 63
Petizioni
1. Tutti i cittadini possono rivolgersi, in forma collettiva, agli
Organi dell’Amministrazione per sollecitarne l’intervento su questioni di interesse generale o per esporre comuni necessità.
2. Il Regolamento sulla partecipazione determina le procedure per la presentazione delle petizioni, i tempi, le forme di pubblicità e l’assegnazione all’Organo competente, il quale procede
nell’esame e predispone le modalità di intervento del Comune
sulla questione sollevata o dispone l’archiviazione qualora non
ritenga di aderire all’indicazione contenuta nella petizione.
3. In quest’ultimo caso, l’atto conclusivo dell’esame da parte
dell’Organo competente dovrà essere motivato e, qualora ciò
sia stato espressamente richiesto dai proponenti, ovvero la petizione non sia rivolta direttamente al Consiglio, comunicato al
Consiglio Comunale.
4. La petizione è esaminata dall’Organo competente entro
90 giorni dalla presentazione.
5. Se il termine previsto al comma quarto non è rispettato, ciascun Consigliere può sollevare la questione in Consiglio, chiedendo ragione al Sindaco del ritardo o provocando una discussione sul contenuto della petizione.
6. La procedura si chiude in ogni caso con un atto espresso,
in cui è garantita al soggetto proponente la comunicazione.
Art. 63 bis
Consulte
1. Sono istituite nel Comune le consulte di partecipazione e
di rappresentanza delle realtà associative presenti sul territorio
comunale nei diversi settori ad esempio economico-produttivo,
volontariato, sportivo, ricreativo.
2. Le consulte di partecipazione costituiscono il referente diretto per l’Amministrazione Comunale per proposte, pareri, segnalazioni, consigli.
3. Possono inoltre rappresentare utili strumenti di controllo
sull’efficacia e l’efficienza dei servizi comunali o comunque di
tutti i servizi cui direttamente o indirettamente il Comune partecipi nella loro erogazione.
4. Le consulte di partecipazione sono composte da rappresentanti delle Associazioni operanti nel settore cui fa riferimento
la consulta ed è presieduta dal Sindaco o suo delegato.
5. L’apposito regolamento disciplina la composizione e le
modalità di elezione delle consulte, nonchè quelle relative al loro funzionamento.
Art. 64
Proposte
1. L’iniziativa popolare per la formazione di Regolamenti comunali o di provvedimenti Amministrativi di carattere generale
si esercita mediante presentazione al Consiglio Comunale di
proposte redatte, rispettivamente, in articoli o in uno schema di
deliberazione.
2. La proposta deve essere sottoscritta da almeno il 5% degli
aventi diritto al voto.
3. L’iniziativa di cui al primo comma si esercita altresì mediante la presentazione di proposte da parte di 1/3 degli aventi diritto al voto dei centri abitati di S. Antonio, Bancole, Soave, Montata
Carra.
4. Abrogato
5. Sono escluse dal diritto di proposta le seguenti materie:
a) revisione dello Statuto;
b) tributi, tariffe e bilancio;
c) espropriazione per pubblica utilità;
d) designazioni e nomine;
e) problemi organizzativi del personale.
6. Il Regolamento della partecipazione disciplina le modalità
per la raccolta e l’autenticazione delle firme dei sottoscrittori.
7. Il Comune, nei modi stabiliti dal Regolamento, agevola le
procedure e fornisce gli strumenti per l’esercizio del diritto di
iniziativa.
Art. 65
Procedura per l’approvazione della proposta
1 L’Organo competente, al quale il progetto di iniziativa popolare viene assegnato, decide sulla ricevibilità ed ammissibilità
formale delle proposte nel termine di 90 giorni.
2. Abrogato
Art. 66
Referendum - Materie escluse - Aspetti finanziari
1. Sono ammessi i referendum consultivo, abrogativo e propositivo su questioni di esclusiva competenza locale qualora
ne faccia richiesta almeno il dieci per cento dei cittadini aventi
diritto al voto.
2. E’ altresì indetto referendum consultivo su iniziativa del Consiglio Comunale con provvedimento adottato a maggioranza
assoluta dei membri assegnati.
3. Non possono formare oggetto di referendum le seguenti
materie nonché le ulteriori materie disciplinate dal regolamento:
a) tributi locali e tariffe;
b) assunzione di mutui ed emissioni di prestiti;
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c) materie amministrative vincolate da leggi statali o
regionali;
d) materie comunque riguardanti persone quali elezioni, nomine, designazioni, revoche, scadenze;
e) materie riguardanti il Segretario Comunale, il personale
dipendente dal Comune oppure dalle istituzioni o dalle
aziende speciali comunali;
f) funzionamento del Consiglio Comunale;
g) limitazione dei diritti delle minoranze etniche, religiose e
dell’handicap;
h) bilanci preventivi e conti consuntivi del Comune;
i) piano urbanistico generale comunale e relativi piani
esecutivi;
l) materie che siano già state oggetto di consultazione referendaria dopo le ultime elezioni comunali.
Con riferimento alla lettera i) è ammesso il solo referendum consultivo preventivo per le grandi opere pubbliche e per i quesiti
riferiti alla destinazione di grandi aree.
Art. 67
Comitato promotore - Decisione di ammissibilità
1. Un comitato di promotori composto da almeno n. 10 cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune presenta al Sindaco
la proposta di referendum.
2. Il Regolamento stabilisce le modalità e i termini delle
consultazioni.
3. Abrogato
4. Il comitato promotore conserva poteri di verifica sulle procedure di svolgimento del referendum fino alla proclamazione
dei risultati.
5. Nel caso in cui l’Amministrazione Comunale svolga, autonomamente o a seguito di accordi con il comitato promotore,
con esplicito atto la proposta referendaria, il referendum non ha
luogo.
Art. 68
Periodi di svolgimento dei referendum
1. Abrogato
2. Abrogato
3. Abrogato
4. Il referendum non può aver luogo in coincidenza con altre
operazioni di voto.
5. Il referendum non può aver luogo nell’anno in cui sono previste le elezioni comunali.
Art. 69
Validità di referendum
1. Il referendum è valido secondo il raggiungimento dei quorum fissati da apposito regolamento.
2. Il quesito referendario si intende accolto qualora abbia
conseguito la maggioranza dei voti espressi ed il Consiglio Comunale, entro 10 giorni dovrà deliberare nel merito.
Capo II
Il diritto di accesso e di informazione del cittadino.
la partecipazione al procedimento
Art. 70
Partecipazione
1. Gli atti amministrativi del Comune sono pubblici.
2. Il Regolamento stabilisce le forme di pubblicità, che oltre
alla pubblicazione all’Albo Pretorio e alla notificazione ai diretti
interessati, rendono effettiva la conoscenza degli atti e dei provvedimenti comunali a tutti i cittadini.
3. L’attività amministrativa del Comune persegue i fini determinati dalla Legge e dallo Statuto ed è retta da criteri di economicità, efficacia imparzialità, pubblicità e trasparenza.
Art. 71
Interventi nel procedimento amministrativo
1. I cittadini ed i soggetti portatori di interessi, coinvolti in un
procedimento amministrativo, hanno facoltà di intervenirvi, tran-
ne che per i casi espressamente esclusi dalla Legge e dai Regolamenti comunali.
2. La rappresentanza degli interessi da tutelare può avvenire
ad opera sia dei soggetti singoli che di soggetti rappresentativi
di interessi collettivi.
3. Il responsabile del procedimento, contestualmente all’inizio
dello stesso, ha l’obbligo di informare gli interessati mediante
comunicazione personale contenente le indicazioni previste per
Legge.
4. Il Regolamento stabilisce i dipendenti responsabili dei relativi procedimenti, ovvero i meccanismi di individuazione del
responsabile del procedimento.
5. Qualora sussistano particolari esigenze di celerità o di numero dei destinatari o la indeterminatezza degli stessi lo renda
particolarmente gravosa, è consentito prescindere dalla comunicazione, provvedendo a mezzo di pubblicazione all’Albo
Pretorio o altri mezzi, garantendo, comunque, idonee forme di
pubblicizzazione ed informazione.
6. Gli interessati hanno diritto di prendere visione degli atti del
procedimento e di presentare memorie e documenti, che l’Amministrazione ha l’obbligo di esaminare, qualora siano pertinenti
all’oggetto del procedimento.
7. Il mancato o parziale accoglimento delle richieste e delle
sollecitazioni pervenute deve essere adeguatamente motivato
nella premessa dell’atto e può essere preceduto da contradditorio orale.
8. Abrogato
9. L’Amministrazione procedente potrà concludere accordi
con i soggetti intervenuti per determinare il contenuto discrezionale del provvedimento.
Art. 72
Diritto di accesso
1. Chiunque ha diritto di accedere direttamente e immediatamente, senza autenticazione ed identificazione, al sito istituzionale web del Comune, ove sono pubblicati i documenti, le informazioni e i dati concernenti l’organizzazione e l’attività dell’Ente,
la cui pubblicazione è obbligatoria ai sensi della normativa
vigente.
2. Chiunque ha il diritto di richiedere i dati indicati al comma
1 del presente articolo nei casi in cui sia stata omessa la loro
pubblicazione.
3. La richiesta non deve essere motivata, è gratuita e va presentata al Responsabile della Trasparenza, che si pronuncia sulla stessa nei termini e con le modalità previsti dalla normativa
vigente.
Art. 73
Diritto di accesso agli atti amministrativi,
alle strutture ed ai servizi
1. Il diritto di accesso agli atti amministrativi è assicurato, con
le modalità stabilite dal Regolamento, in generale a tutti i cittadini, singoli od associati ed in particolare a chiunque vi abbia
interesse, per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti.
2. Il diritto di accesso è escluso per i documenti previsti dal
Regolamento da adottarsi nei termini e con le modalità della legge 7 agosto 1990, n. 241. Può essere temporaneamente
escluso e differito per effetto di una motivata dichiarazione che
ne vieta l’esibizione, secondo quanto previsto dal Regolamento,
quando la loro diffusione possa pregiudicare il diritto alla riservatezza delle persone, dei gruppi e delle imprese.
3. Il diritto di accesso si esercita mediante richiesta motivata
di esame e di estrazione di copia degli atti e documenti amministrativi effettuata nelle forme previste dal Regolamento. L’esame
dei documenti è gratuito.
4. Il diritto di rilascio di copia di atti amministrativi è subordinato al rimborso del solo costo di riproduzione.
5. Al fine di rendere effettiva la partecipazione dei cittadini,
degli Enti, delle Organizzazioni di volontariato e delle Associazioni è assicurato l’accesso all’attività dell’Amministrazione, alle strutture ed ai servizi comunali con le modalità stabilite dal
Regolamento. Il rifiuto, il differimento e la limitazione dell’accesso sono consentiti solo nei casi previsti dal Regolamento od in
vigenza del divieto temporaneo di cui al 2° comma. Trascorso
inutilmente il termine previsto dalle legge, la richiesta si intende
rifiutata.
6. Abrogato
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TITOLO VII
L’ORDINAMENTO ECONOMICO FINANZIARIO
Art. 74
Principi e criteri
1. Il bilancio di previsione finanziario triennale, il rendiconto
dell’esercizio finanziario precedente e gli altri documenti contabili devono favorire una lettura per missioni e programmi affinchè siano consentiti, oltre al controllo finanziario e contabile,
anche quello sulla gestione e quello relativo all’efficacia dell’azione del Comune.
2. L’attività di revisione potrà comportare proposte al Consiglio Comunale in materia di gestione economico-finanziaria
dell’Ente. E’ facoltà del Consiglio richiedere al Collegio dei Revisori specifici pareri e proposte in ordine agli aspetti finanziari
ed economici della gestione e di singoli atti fondamentali, con
particolare riguardo all’organizzazione e alla gestione dei servizi.
3. Le norme regolamentari disciplinano gli aspetti organizzativi e funzionali dell’Ufficio dei Revisori dei Conti e ne specificano
le attribuzioni di controllo, di impulso, di proposta e di garanzia,
con l’osservanza della Legge.
Art. 75
Approvazione del bilancio finanziario triennale e del rendiconto dell’esercizio finanziario precedente
1. Il Consiglio approva il bilancio di previsione finanziario triennale e il rendiconto dell’esercizio finanziario precedente come
previsto dalle leggi in materia.
2. Nelle adunanze di seconda convocazione il bilancio di
previsione e il rendiconto possono essere posti in votazione soltanto se sia presente, al momento della stessa, almeno la metà
dei Consiglieri assegnati.
Art. 76
Demanio e patrimonio
1. Il Comune ha un proprio demanio e patrimonio in conformità delle Leggi.
2. Di tutti i beni comunali sono redatti dettagliati inventari, secondo le norme stabilite dal Regolamento di contabilità.
3. I beni patrimoniali del Comune possono essere dati in locazione e non possono essere concessi in comodato ad uso
gratuito se non per giustificati motivi di interesse sociale.
4. I beni demaniali possono essere concessi in uso dietro il
pagamento di canoni.
5. Abrogato
6. L’alienazione dei beni immobili avviene, di regola, mediante asta pubblica. Quella relativa ai beni mobili con le modalità
previste dal Regolamento.
Art. 77
Revisori del conto
1. I Revisori del Conto, oltre a possedere i requisiti prescritti dalle norme sull’ordinamento delle autonomie locali, devono possedere quelli di eleggibilità fissati dalla Legge per l’elezione a
Consigliere Comunale e non ricadere nei casi di incompatibilità
previsti dalla stessa.
2. Non possono essere eletti alla carica di revisore e, se eletti,
decadono dall’ufficio coloro che si trovano nelle condizioni previste dall’art. 2382 C.C. e dall’ art. 236 del d.lgs. n. 267/2000, nonchè i parenti e gli affini, entro il IV grado, dei Consiglieri Comunali.
3. La cancellazione e la sospensione dal ruolo dei Revisori Ufficiali dei Conti o degli Albi Professionali è causa di decadenza
dall’ufficio di Revisore dei Conti.
4. Abrogato
5. Nell’esercizio delle sue funzioni, con modalità e limiti definiti
nel Regolamento, il Revisore avrà diritto di accesso agli atti e documenti connessi alla sfera delle sue competenze.
Art. 78
Controllo di regolarità contabile – controllo di gestione
1. Il controllo di regolarità contabile e il controllo di gestione
vengono disciplinati dal Regolamento comunale di Contabilità e dal Regolamento comunale sui Controlli Interni ai sensi
dell’art. 147 e 147 bis del Tuel di cui al d.lgs. 267/2000.
2. Abrogato
Art. 79
Controllo strategico e controllo sulle società partecipate
1. Il controllo strategico viene disciplinato dal Regolamento
comunale sui Controlli interni ai sensi dell’art. 147-ter del Tuel di
cui al d.lgs. 267/2000.
2. Il Controllo sulle società partecipate viene disciplinato dal
Regolamento comunale sui Controlli Interni ai sensi dell’art. 147
quater del Tuel di cui al d.lgs. 267/2000.
TITOLO VIII
L’ATTIVITA’ NORMATIVA
Art. 80
Regolamenti
1. Il Comune ha potestà regolamentare nelle materie e funzioni proprie; può inoltre disciplinare con regolamento l’esercizio
delle funzioni delegate, nel rispetto delle leggi di delega.
2. Il Comune esercita la potestà regolamentare nell’ambito
dei principi fissati dalla legge e nel rispetto delle norme statutarie. I Regolamenti comunali incontrano i seguenti limiti:
a) la loro efficacia è limitata all’ambito comunale;
b) non possono contenere norme a carattere particolare;
c) non possono avere efficacia retroattiva, salvi i casi di deroga espressa, motivata da esigenze di pubblico interesse;
d) non possono essere abrogati che da Regolamenti posteriori, per dichiarazione espressa dal Consiglio Comunale o
per incompatibilità tra le nuove disposizioni e le precedenti
o perché il nuovo Regolamento regola l’intera materia già
disciplinata dal Regolamento anteriore.
Art. 81
Procedimento di formazione dei regolamenti
1. L’iniziativa per l’adozione dei Regolamenti spetta a ciascun
Consigliere Comunale, alla Giunta Municipale ed ai cittadini, ai
sensi dell’art. 64 del presente Statuto.
2. Abrogato
3. I regolamenti soggetti ad approvazione del Consiglio Comunale entrano in vigore, se non diversamente previsto dalla
legge, al compimento di un periodo di deposito presso la segreteria comunale della durata di giorni dieci, da effettuare dopo
l’esecutività della relativa delibera di adozione. Del deposito è
data comunicazione ai cittadini mediante contestuale affissione all’albo pretorio
4. Il Consiglio può disporre con votazione a maggioranza assoluta dei componenti che il regolamento entri in vigore, se non
diversamente previsto dalla legge, il giorno successivo all’intervenuta esecutività della deliberazione di approvazione.
5. I regolamenti sono portati a conoscenza della popolazione attraverso idonei mezzi di informazione che ne mettano in
evidenza i contenuti e gli aspetti significativi.
TITOLO IX
DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI
Art. 82
Entrata in vigore dello Statuto
1. Il presente Statuto, dopo l’entrata in vigore, è pubblicato nel
Bollettino Ufficiale della Regione ed è affisso all’Albo Pretorio del
Comune per trenta giorni consecutivi.
2. Il Sindaco invia lo Statuto, munito delle certificazioni di esecutività e di pubblicazione, al Ministero dell’Interno, perché venga inserito nella raccolta ufficiale degli Statuti.
3. Il presente Statuto entra in vigore decorsi trenta giorni dalla
sua affissione all’albo pretorio successiva all’esecutività della relativa deliberazione.
4. Il Segretario Comunale, con dichiarazione apposta in calce allo Statuto, ne attesta l’entrata in vigore.
5. Lo Statuto è a disposizione dei cittadini per la consultazione
presso la sede comunale. Il Consiglio Comunale promuove le
iniziative più idonee per assicurare la conoscenza dello Statuto
da parte dei cittadini.
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Art. 83
Revisione dello Statuto
1. Le modificazioni e l’abrogazione dello Statuto sono deliberate dal Consiglio Comunale con la procedura stabilita dall’art.
6, comma 4 del d.lgs. n. 267/2000.
2. Le proposte di cui al precedente comma, almeno 8 giorni
prima dell’adunanza del Consiglio Comunale, sono inviate in
copia ai Consiglieri Comunali e depositate presso la segreteria
comunale, dandone avviso mediante affissione all’Albo Pretorio.
3. La proposta di deliberazione di abrogazione totale dello
Statuto deve essere presentata al Consiglio Comunale congiuntamente a quella di deliberazione del nuovo Statuto.
4. L’adozione delle due deliberazioni di cui al precedente
comma è contestuale: l’abrogazione totale dello Statuto assume efficacia con l’approvazione del nuovo testo dello stesso.
5. Nessuna deliberazione di revisione od abrogazione dello
Statuto può essere adottata se non siano trascorsi almeno tre
mesi dall’entrata in vigore dello Statuto o dell’ultima modifica.
6. La proposta di revisione od abrogazione respinta dal Consiglio Comunale non può essere rinnovata fintanto che dura in
carica il Consiglio che l’ha respinta.
Art. 84
Adozione e revisione dei regolamenti
1. Entro un anno dall’entrata in vigore dello Statuto, fatte salve
diverse scadenze stabilite dalla Legge, dovrà procedersi all’adeguamento dei vigenti Regolamenti Comunali alle disposizioni statutarie nonchè all’adozione dei Regolamenti previsti dallo
Statuto.
2. Sino all’effettuazione di tali adempimenti resteranno in vigore le norme adottate dal Comune secondo la precedente
legislazione che risultino compatibili con la Legge e lo Statuto.
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Unione dei Comuni Lombarda della Valletta - Rovagnate (LC)
Statuto modificato con deliberazione dell’Assemblea
dell’Unione n. 39 del 15 dicembre 2014
INDICE
TITOLO I
ELEMENTI COSTITUTIVI
Art. 1 Principi fondamentali
Art. 2 Finalità e funzioni
Art. 3 Sede e stemma dell’Unione
Art. 4 Durata e scioglimento dell’Unione
Art. 5 Recesso
TITOLO II
ORDINAMENTO STRUTTURALE
Art. 6 Organi dell’Unione
Art. 7 L’Assemblea
Art. 8 Competenze dell’Assemblea
Art. 9 Convocazione dell’Assemblea
Art. 10 Validità delle sedute e delle deliberazioni dell’Assemblea
Art. 11 Funzionamento dell’Assemblea
Art. 12 Richiesta di convocazione
Art. 13 Iniziativa per gli atti e le deliberazioni di competenza
dell’Assemblea
Art. 14 Decadenza e sostituzione dei membri dell’Assemblea
Art. 15 Composizione e competenza della Giunta
Art. 16 Funzionamento della Giunta
Art. 17 Presidente e Giunta dell’Unione
Art. 18 Competenze del Presidente
Art. 19 Decadenza e revoca del Presidente e della Giunta
Art. 20 Incompatibilità per i componenti degli organi dell’Unione
Art. 21 Divieto di incarichi e consulenze
Art. 22 Permessi
Art. 23 Regolamenti
Art. 24 Controllo sugli atti dell’Unione
TITOLO III
PARTECIPAZIONE
Art. 25 Criteri generali
Art. 26 Consultazioni
Art. 27 Istanze, osservazioni, proposte
Art. 28 Referendum consultivo
TITOLO IV
UFFICI E PERSONALE
Art. 29 Organizzazione degli uffici e del personale
Art. 30 Personale dell’Unione
Art. 31 Stato giuridico e trattamento economico del personale
TITOLO V
ORDINAMENTO FINANZIARIO
Art. 32 Ordinamento
Art. 33 Risorse finanziarie
Art. 34 Rapporti finanziari con i Comuni costituenti l’Unione
Art. 35 Attività finanziaria
Art. 36 Bilancio
Art. 37 Rendiconto
Art. 38 Controllo interno
Art. 39 Revisione economico-finanziaria
Art. 40 Controllo di gestione
Art. 41 Tesoreria
Art. 42 Economato
TITOLO VI
DISPOSIZIONI FINALI
Art. 43 Segretario dell’Unione
Art. 44 Entrate in vigore
TITOLO I
ELEMENTI COSTITUTIVI
Art. 1
Principi fondamentali
1. Il presente statuto disciplina, ai sensi di legge e dell’atto costitutivo, l’organizzazione ed il funzionamento dell’Unione dei Comuni Lombarda della Valletta tra i Comuni di Rovagnate, Perego
e Santa Maria Hoè (Provincia di Lecco), per brevità di seguito
definita «Unione», costituita ai sensi dell’art. 32 d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267 e ss.mm.ii e dell’art. 18 della Legge Regionale
n. 19 del 27 giugno 2008.2. Il presente statuto è approvato, unitamente allo schema dell’atto costitutivo dell’Unione, dai Consigli dei Comuni costituenti, con le maggioranze richieste dalla
normativa vigente in materia di modifiche statutarie dei Comuni.
3. La modifica del presente statuto è di competenza dell’Assemblea dell’Unione: le modifiche sono approvate con la stessa
procedura prevista per gli statuti comunali di cui all’art. 6, comma 4 del d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267 e ss.mm.ii.
4. L’Unione è costituita dall’insieme dei territori dei Comuni di
Rovagnate, Perego e Santa Maria Hoè ricadenti nel medesimo
distretto socio sanitario.
5. L’Unione ha autonomia finanziaria e la esercita nel rispetto
della normativa vigente.
6. Possono aderire all’Unione altri Comuni i quali accettino
integralmente le disposizioni contenute nel presente statuto e
che trasferiscano le medesime funzioni ed i medesimi servizi già
esercitati.
L’adesione deve essere in ogni caso deliberata entro il 30 giugno e produrrà effetto a partire dal primo gennaio dell’esercizio
finanziario successivo.
7. Le norme dello statuto sono configurate in modo da potersi
applicare all’Unione eventualmente estesa ad altri Comuni oltre
a quelli che la costituiscono inizialmente.
8. Nel caso di costituzione di un nuovo Comune per fusione ai
sensi dell’art. 15 del d.lgs 18 agosto 2000 n. 267 e s.m.i. che interessi uno o più Comuni associati nell’Unione, il Comune di nuova
istituzione subentra nella rappresentanza politica/amministrativa negli organi dell’Unione, nella titolarità delle posizioni e dei
rapporti giuridici ed economici, attivi e passivi, che attengono al
territorio e alle popolazioni dei Comuni originari.
Art. 2
Finalità e funzioni
1. L’Unione, allo scopo di migliorare la qualità dei servizi erogati e di ottimizzare le risorse economico-finanziarie, umane e
strumentali, esercita in forma unificata per i Comuni associati o
per alcuni di essi, tutte le funzioni e tutti i servizi comunali che la
legge non riservi espressamente ai singoli Comuni.
In particolare, a titolo indicativo e non esaustivo, sono affidabili
all’Unione le seguenti funzioni e servizi:
a)Sistemi informativi
b)Ufficio tecnico
c) Gestione economico finanziaria
d)Gestione tributi
e) Urbanistica e gestione del territorio
f) Organizzazione e personale
g)Polizia locale
h) Assistenza e servizi alla persona
i) Anagrafe, stato civile, elettorale
j) Difensore civico
k) Servizi cimiteriali
l) Assistenza scolastica
m)Biblioteche
n)Musei
o) Impianti ed iniziative sportive
p)Servizi e manifestazioni turistiche
q)Viabilità
r) Protezione civile
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s) Parchi e servizi per la tutela ambientale
t) Asili nido, servizi per l’infanzia e per i minori
u) Illuminazione pubblica
v) URP e comunicazione
w)Demanio e patrimonio
x)SUAP
y) Servizi scolastici e istruzione.
2. L’Unione persegue la collaborazione e la cooperazione
con tutti i soggetti pubblici e privati e promuove la partecipazione dei cittadini, delle forze sociali, economiche e sindacali alla
Amministrazione.
3. L’Unione concorre alla determinazione degli obiettivi contenuti nei programmi e nei piani dello Stato, della Regione e
della Provincia, avvalendosi dell’apporto delle formazioni sociali,
economiche, sindacali e culturali operanti nel suo territorio.
4. I rapporti con i Comuni limitrofi, la provincia e la regione
sono uniformati ai principi di cooperazione, complementarità e
sussidiarietà tra le diverse sfere di competenza.
Art. 3
Sede e stemma dell’Unione
1. L’Unione ha sede nel Comune di Rovagnate, presso la sede
municipale.
2. Presso la sede dell’Unione si svolgono di norma le adunanze degli organi collegiali; il Presidente può disporre la riunione
degli organi in luoghi diversi dalla sede dell’Unione.
3. Lo stemma dell’Unione è così descritto: un cerchio nero
con sfondo bianco che racchiude gli stemmi dei comuni associati con la scritta «Unione dei Comuni Lombarda della Valletta»
nel semicerchio superiore. Gli stemmi dei Comuni associati sono disposti, all’interno del cerchio nero, da sinistra verso destra e
dall’alto verso il basso.
Con propria deliberazione e sulla base dei criteri di cui al presente comma, l’Assemblea approva e modifica lo stemma
dell’Unione.
Art. 4
Durata e scioglimento dell’Unione
1. La durata dell’Unione, comunque non inferiore a dieci anni,
è a tempo indeterminato.
2. Lo scioglimento dell’Unione è deliberato da ciascun Consiglio comunale dei Comuni componenti con le modalità e le
maggioranze previste dalla legge per le modifiche statutarie.
Solo in presenza della volontà espressa da almeno la metà del
numero dei Comuni aderenti lo scioglimento diviene operativo.
In caso diverso la posizione dei Comuni che non intendono proseguire nell’Unione diventa quella del recesso unilaterale.
Lo scioglimento deve essere in ogni caso deliberato entro il 30
giugno e produrrà effetto a partire dal primo gennaio dell’esercizio finanziario successivo.
3. L’Assemblea dell’Unione, preso atto dello scioglimento della stessa, come deliberato dai consigli comunali, provvede a nominare, con deliberazione assembleare presa a maggioranza
assoluta dei membri assegnati, il nominativo del Commissario
Liquidatore.
4. Al termine dell’attività dell’Unione, l’incaricato della liquidazione trasmette alle giunte dei Comuni componenti la deliberazione di riparto delle attività e delle passività dell’Unione tra i
Comuni stessi; le giunte comunali provvedono ad approvare la
citata deliberazione, iscrivendo le spese e le entrate spettanti nei
relativi capitoli di bilancio, in base alla normativa vigente.
5. In caso di scioglimento, il personale dipendente in capo
all’Unione transita nelle strutture burocratico – amministrative
comunali secondo le modalità indicate al successivo articolo
30, commi 5 e 6.
6. Le controversie eventualmente insorte a causa del presente articolo saranno decise da una commissione composta dai
Sindaci dei Comuni interessati e da un esperto di diritto amministrativo nominato dal Tribunale di Lecco.
Art. 5
Recesso
1. Ogni Comune ha facoltà di recedere dall’Unione, secondo
le procedure richieste per le modifiche statutarie, solo dopo che
siano trascorsi dieci anni dall’avvenuta costituzione. Il recesso
deve essere in ogni caso deliberato entro il 30 giugno e produrrà effetto a partire dal primo gennaio dell’esercizio finanziario
successivo.
2. Il recesso, di cui all’ art. 18, c. 4, della l.r. n. 19/2008, esercitato prima del termine di dieci anni produrrà effetti sanzionatori
nei confronti del Comune che se ne sia avvalso. La sanzione, di
natura pecuniaria, è stabilita in una quota pari al 50% (cinquanta per cento) dell’importo complessivo dei contributi statali e regionali annui, risultanti dall’ultimo rendiconto approvato.
3. Il recesso non deve recare nocumento all’Unione: a tal fine
gli oneri pluriennali in corso sia per la parte corrente sia per la
parte in conto capitale continuano ad essere sostenuti con la
partecipazione del comune recedente fino all’estinzione degli
stessi.
4. In caso di recesso, parte del personale dipendente in capo
all’Unione transita nella struttura burocratico – amministrativa
del Comune recedente secondo le modalità indicate al successivo articolo 30, comma 4.
TITOLO II
ORDINAMENTO STRUTTURALE
Art. 6
Organi dell’Unione
1. Sono organi dell’Unione:
a) l’Assemblea;
b) la Giunta;
c) il Presidente.
2. Il Presidente, i membri della Giunta ed i membri dell’Assemblea esercitano gratuitamente le loro funzioni: agli stessi non
spettano indennità, gettoni di presenza e rimborso spese.
Art. 7
L’Assemblea
1. L’Assemblea dell’Unione è espressione dei Comuni partecipanti all’Unione e, pertanto, ne è l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo.
2. L’Assemblea è composta dal Presidente dell’Unione, che la
presiede, e da un numero di membri pari al numero dei consiglieri assegnati ad un Comune di pari dimensione demografica.
La popolazione dell’Unione è determinata dalla somma aritmetica delle popolazioni residenti in ciascun Comune associato al
31 dicembre dell’anno precedente a quello del rinnovo integrale dell’Assemblea medesima.
Il Sindaco di ciascun Comune aderente è membro di diritto
dell’Assemblea.
Ad ogni Comune associato è attribuito, compreso il Sindaco, un
numero di seggi assembleari direttamente proporzionale alla
propria popolazione residente al 31 dicembre dell’anno precedente a quello del rinnovo integrale dell’Assemblea.
La ripartizione numerica dei seggi, comprensivo di quello del
Presidente, tra i Comuni associati è effettuato dal competente
ufficio dell’Unione secondo il metodo matematico D’Hondt.
In qualsiasi caso, in Assemblea deve essere garantita la rappresentanza di ogni Comune associato nonché la rappresentanza
delle minoranze nel limite di un quarto, approssimato per difetto,
del numero di seggi attribuiti a ciascun Comune e comunque
nel numero minimo di un seggio.
3. La diversa e numericamente superiore composizione dell’Assemblea non comporta oneri aggiuntivi a termini
dell’art. 18, comma 6 della l.r. 19/2008.
4. L’Assemblea viene rinnovata nella sua interezza a seguito
dell’elezione del Sindaco e del Consiglio comunale in uno dei
Comuni associati.
L’elezione dei membri dell’Assemblea deve essere effettuata da
ogni Consiglio comunale entro quarantacinque giorni dalla data di insediamento del o dei Consigli comunali rinnovati.
5. I rappresentanti dei Comuni restano in carica sino all’elezione dei successori da parte dei rispettivi consigli.
6. In caso di decadenza o cessazione per qualsiasi causa di
un componente dell’Assemblea, il Consiglio comunale interessato provvede alla relativa sostituzione nella prima seduta utile
successiva alla comunicazione della vacanza.
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Art. 8
Competenze dell’Assemblea
1. L’Assemblea, nel rispetto delle norme del presente Statuto,
delle deliberazioni comunali e della Convenzione tra l’Unione
ed i Comuni associati che regolano il conferimento delle funzioni e dei servizi comunali all’Unione, è competente per l’adozione
e per l’approvazione dei seguenti atti fondamentali:
a)l’elezione del Presidente e della Giunta;
b)la modifica dello Statuto dell’Unione con le modalità previste dalla legge;
c) i regolamenti;
d)gli statuti delle aziende speciali e delle istituzioni;
e)i programmi, le relazioni previsionali e programmatiche, i
piani finanziari, i bilanci e le relative variazioni, i conti consuntivi, i pareri da rendere nelle dette materie;
f) le convenzioni con la Provincia, con Comuni non facenti
parte dell’Unione, la costituzione e la modificazione di altre
forme associative;
g)la costituzione di istituzioni e di aziende speciali, la concessione di pubblici servizi, la partecipazione dell’Unione a società di capitale, l’affidamento di attività e servizi mediante
convenzione;
h) l’istituzione, nell’ambito delle facoltà concesse dalla legge,
di tariffe per la fruizione dei servizi;
i) la contrazione dei mutui non previsti in atti fondamentali dell’Assemblea dell’Unione e l’emissione dei prestiti
obbligazionari;
j) le spese che impegnino i bilanci per gli esercizi successivi, escluse quelle relative alle locazioni di immobili ed alla
somministrazione e fornitura di beni e servizi a carattere
continuativo;
k) la determinazione di eventuali contributi annui che i Comuni componenti devono corrispondere all’Unione;
l) gli acquisti e le alienazioni immobiliari, le relative permute,
gli appalti e le concessioni che non siano espressamente
previsti in atti fondamentali dell’Assemblea che ne costituiscano mera esecuzione e che, comunque, non rientrino
nell’ordinaria amministrazione di funzioni e servizi di competenza della Giunta, del Segretario o di altri funzionari;
m)gli atti di pianificazione e programmazione urbanistica in
conformità alla vigente normativa statale e regionale, ed i
pareri da rendere in materia;
n) l’approvazione e la modifica dello stemma dell’Unione.
2. Le deliberazioni in ordine agli argomenti di cui al presente
articolo non possono essere adottate in via d’urgenza dagli altri organi dell’Unione. Le deliberazioni attinenti alle variazioni di
bilancio in via d’urgenza, possono essere assunte dalla Giunta
dell’Unione e devono essere opportunamente motivate e sottoposte a ratifica dell’Assemblea nella sua prima seduta, a pena
di decadenza e, comunque, entro 60 giorni ovvero entro il 31
dicembre dell’anno in corso se a tale data non sia scaduto il
predetto termine.
3. L’Assemblea promuove altresì il coordinamento delle decisioni dei singoli Comuni nelle residue materie di loro competenza; a tal fine ciascuno dei Comuni associati può sottoporre
all’Assemblea gli schemi di deliberazione da adottare.
Art. 9
Convocazione dell’Assemblea
1. L’Assemblea è convocata:
a) su iniziativa del Presidente;
b) su richiesta scritta di almeno un terzo dei membri, escludendo dal computo il Presidente;
c) su richiesta della Giunta.
2. La convocazione dell’Assemblea avviene mediante avviso
scritto del Presidente, contenente l’ordine del giorno della seduta; nell’avviso devono essere indicate anche il luogo, il giorno e
l’ora della riunione.
3. Per le sedute ordinarie, l’avviso deve essere consegnato
a ciascun membro almeno cinque giorni prima della data di
convocazione; per le sedute straordinarie, l’avviso deve essere
consegnato a ciascun membro almeno tre giorni prima della
data di convocazione. Con separato regolamento per il funzionamento dell’Assemblea saranno normati i termini per il deposito degli atti.
4. Nei casi d’urgenza, è sufficiente che l’avviso, con il relativo
elenco degli argomenti da trattare, sia consegnato 24 ore prima
della data della convocazione; in tali casi, qualora la maggioranza dei membri presenti lo richieda, ogni deliberazione può
essere differita al giorno seguente.
5. La consegna dell’avviso deve essere certificata mediante,
per esempio, uno dei seguenti metodi: posta elettronica certificata, ricevuta fax, ricevuta di lettera raccomandata, dichiarazione del dipendente che svolge funzioni di messo notificatore.
Con apposito regolamento, l’Assemblea normerà nel dettaglio
le modalità di consegna dell’avviso.
6. L’elenco degli oggetti da trattare è pubblicato nel sito web
istituzionale accessibile al pubblico dell’Unione entro gli stessi
termini di cui ai precedenti commi 3 e 4.
Art. 10
Validità delle sedute e delle deliberazioni dell’Assemblea
1. L’Assemblea non può deliberare su alcuno degli argomenti
iscritti all’ordine del giorno se, alla seduta di prima convocazione, non interviene almeno la metà dei membri assegnati. Alla
seduta di seconda convocazione, che dovrà tenersi almeno
un’ora dopo quella andata deserta, le deliberazioni sono valide,
purché intervengano almeno un terzo dei membri assegnati.
Le deliberazioni sono validamente assunte ove ottengano la
maggioranza dei voti validi, escludendo dal computo le astensioni e, nelle votazioni a scrutinio segreto, le schede bianche e
nulle.
Nel computo del numero dei componenti dell’Assemblea necessari per la validità delle sedute non si considera il Presidente.
Le deliberazioni per le quali sono richieste maggioranze qualificate sono espressamente previste dalla Legge o dallo Statuto e
dai regolamenti.
2. E’ seduta di seconda convocazione quella che segue ad
una precedente, che non ha potuto avere luogo per mancanza
del numero legale, ovvero che, dichiarata regolarmente aperta,
non ha potuto proseguire per essere venuto a mancare il numero legale, ma non quella che segue ad una seduta regolare
di prima convocazione, che sia stata aggiornata ad altra data.
Nelle sedute di seconda convocazione è sufficiente la presenza
di almeno un terzo dei componenti il consesso.
L’avviso per la seduta di seconda convocazione, quando la data non risulti indicata in quello per la prima, deve essere recapitato ai membri dell’Assemblea nei termini e nei modi di cui al
precedente art. 9.
Gli aggiornamenti delle sedute sono disposti, su proposta del
Presidente, dall’Assemblea. Di essi è dato formale avviso ai soli
membri assenti, nei termini e modi di cui al precedente art. 9.
Art. 11
Funzionamento dell’Assemblea
1. L’Assemblea è presieduta dal Presidente dell’Unione o, in
sua assenza, dal Vicepresidente o, in caso di assenza anche di
quest’ultimo, dal membro più anziano di età.
2. A seguito di rinnovo integrale, la prima seduta dell’Assemblea viene convocata e presieduta dal membro più anziano per
età, entro dieci giorni dalla data di ricevimento di tutte le nomine dei componenti, effettuate a norma del precedente articolo
7. Le sedute dell’Assemblea sono pubbliche; non sono ammesse sedute segrete, salvo in caso di disposizioni di legge che prescrivano diversamente in relazione a particolari materie.
3. Le votazioni avvengono, di norma, per alzata di mano, salvo
quanto diversamente previsto dalla normativa vigente. Le sole
deliberazioni concernenti persone vengono adottate a scrutinio
segreto.
4. Eventuali argomenti non iscritti all’ordine del giorno non
possono essere discussi nella stessa seduta, né possono essere sottoposti a votazione le deliberazioni concernenti detti
argomenti.
5. L’Assemblea si riunisce in seduta ordinaria due volte l’anno,
per l’approvazione del bilancio di previsione e per l’approvazione del conto consuntivo.
6. I membri dell’Assemblea sono tenuti ad astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti un interesse proprio, di parenti o affini entro il quarto grado;
di detta astensione è dato atto nel verbale della seduta.
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7. In caso di incompatibilità del Presidente e del Vicepresidente presiede la seduta il membro più anziano di età.
8. L’Assemblea può deliberare l’istituzione di commissioni, secondo norme contenute in apposito regolamento.
Art. 12
Richiesta di convocazione
1. La richiesta di convocazione dell’Assemblea deve essere
rivolta al Presidente e deve contenere l’elenco degli argomenti
da trattare.
2. Il Presidente è tenuto a convocare l’Assemblea dell’Unione
entro venti giorni dalla presentazione della richiesta, con le modalità previste dai precedenti articoli 8 e 9.
Art. 13
Iniziativa per gli atti e le deliberazioni di competenza
dell’Assemblea
1. Il potere di iniziativa per gli atti e le deliberazioni di competenza dell’Assemblea spetta al Presidente, alla Giunta ed a
ciascun membro dell’Assemblea stessa.
Art. 14
Decadenza e sostituzione dei membri dell’Assemblea
1. I membri dell’Assemblea decadono dalle loro funzioni con
le dimissioni e con il cessare, per qualsiasi motivo, dalla carica di
Sindaco e Consigliere comunale o dal mandato loro conferito
dal Consiglio del Comune di appartenenza, con la perdita dei
requisiti di eleggibilità alla carica di Consigliere comunale ovvero per l’insorgere di cause di incompatibilità e di inconferibilità.
2. Sono altresì dichiarati decaduti i membri dell’Assemblea
che non intervengano a tre sedute consecutive senza giustificato motivo.
3. Le modalità per la contestazione delle relative condizioni
e la procedura da seguire per dichiarare la decadenza sono
disciplinate dal d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267 e s.m.i.
4. La decadenza di cui al precedente comma è promossa
d’ufficio od anche su istanza di un elettore dei Comuni facenti
parte dell’Unione. E’ pronunciata dall’Assemblea almeno dieci
giorni dopo l’avvenuta notificazione della relativa proposta. Entro la data in cui è fissata la decisione sulla decadenza e nel
corso della relativa seduta dell’Assemblea il membro interessato
può presentare e far valere le eventuali giustificazioni.
5. Sull’istanza e sulle eventuali giustificazioni si pronuncia l’Assemblea in seduta pubblica e con voto palese. La proposta è
approvata quando riporta il voto della maggioranza assoluta
dei membri assegnati.
6. A cura del Presidente la dichiarazione di decadenza viene
comunicata al Comune che ha deliberato la nomina affinché
il rispettivo Consiglio provveda alla sostituzione nella prima seduta utile.
7. In caso di commissariamento degli organi di un Comune
associato, i membri dell’Assemblea in rappresentanza dell’ente
commissariato decadono dalla carica dalla data del decreto
di commissariamento dell’Ente medesimo.
Il Commissario assume, in seno all’Assemblea, la completa rappresentanza politico/amministrativa dell’Ente commissariato:
è membro dell’Assemblea e gli sono assegnati un numero di
voti assembleari pari al numero dei voti in Assemblea attribuiti
al Comune commissariato al momento del commissariamento
e, qualora sia rivestita dal Sindaco e dagli Assessori del Comune commissariato la carica di Presidente, di Vice Presidente o di
Assessore dell’Unione, il Commissario ricopre anche tali cariche
e funzioni.
Art. 15
Composizione e competenza della Giunta
1. La Giunta dell’Unione è composta dal Presidente dell’Unione, che la presiede, e da un numero massimo di Assessori, di
cui uno con funzione di Vice Presidente, pari a quello massimo
previsto dalla legge per un Comune di pari dimensione demografica dell’Unione.
La popolazione dell’Unione è determinata dalla somma aritmetica delle popolazioni residenti in ciascun Comune associato al
31 dicembre dell’anno precedente a quello dell’ultimo rinnovo
integrale dell’Assemblea dell’Unione.
2. La Giunta collabora con il Presidente nel governo dell’Unione ed opera attraverso deliberazioni collegiali.
3. La Giunta compie atti di amministrazione che non siano riservati dalla legge o dallo statuto all’Assemblea e che non rientrino nelle competenze, previste dalla legge o dallo statuto, del
Presidente, del Segretario o dei funzionari.
4. La Giunta svolge inoltre attività propositiva e d’impulso nei
confronti dell’Assemblea.
5. La diversa e numericamente superiore composizione della
Giunta non comporta oneri aggiuntivi a termini dell’art. 18, comma 7 della l.r. 19/2008.
6. E’ di competenza della Giunta l’adozione dei regolamenti
sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, nel rispetto dei criteri
generali stabiliti dall’Assemblea.
Art. 16
Funzionamento della Giunta
1. La Giunta è presieduta dal Presidente o, in sua assenza, dal
Vicepresidente.
2. La Giunta si riunisce su convocazione del Presidente, ogniqualvolta si renda necessario ovvero quando il Presidente lo ritenga opportuno.
3. Le deliberazioni sono assunte a maggioranza dei votanti.
4. Le sedute della Giunta non sono pubbliche.
Art. 17
Presidente e Giunta
1. Il Presidente dell’Unione viene eletto dall’Assemblea tra i
Sindaci dei Comuni partecipanti all’Unione.
Gli Assessori, di cui uno con funzione di Vice Presidente, vengono eletti dall’Assemblea e sono scelti tra i Sindaci e gli Assessori
dei Comuni partecipanti all’Unione.
2. L’elezione del Presidente, del Vice Presidente e degli Assessori avviene con tre separate votazioni, a scrutinio segreto e con
voto limitato ad una sola preferenza tra l’elettorato passivo di cui
al precedente comma 1.
Le candidature alle cariche di Presidente, Vice Presidente ed Assessore possono essere presentate dai membri dell’Assemblea
fino al momento dell’indizione della corrispondente votazione.
Qualora nelle votazioni si verifichi una parità di voti tra i candidati, si darà corso ad ulteriori votazioni in successive e distinte
sedute e risulterà eletto il candidato che otterrà il maggior numero di voti.
3. Le successive e distinte sedute di cui al comma 2 dovranno
tenersi a distanza di almeno dieci giorni dalla precedente.
4. Non possono far parte della Giunta il coniuge, gli ascendenti, i discendenti, i parenti ed affini sino al terzo grado del
Presidente.
5. Qualora dopo due votazioni, oltre la prima, non risulti eletto il Presidente e/o la Giunta dell’Unione, l’Assemblea si ritiene
sciolta. Pertanto, ciascun Comune provvede a nominare i propri rappresentanti entro il termine di cui all’art. 7, calcolato a
partire dalla data dell’ultima seduta della disciolta Assemblea
dell’Unione.
Art. 18
Competenze del Presidente
1. Il Presidente rappresenta l’Unione, convoca e presiede l’Assemblea e la Giunta, sovrintende al funzionamento dei servizi e
degli uffici, nonché all’esecuzione degli atti.
2. Il Presidente ha competenza e poteri di indirizzo e vigilanza
sull’attività degli Assessori e delle strutture gestionali esecutive;
impartisce direttive al Segretario dell’Unione in ordine agli indirizzi funzionali e di vigilanza sull’intera gestione amministrativa di
tutti gli uffici ed i servizi.
3. Il Presidente è competente, nell’ambito della disciplina regionale e limitatamente ai servizi di competenza dell’Unione,
a coordinare gli orari di servizio e di apertura al pubblico degli
uffici dell’Unione con le esigenze complessive e generali degli
utenti.
4. Il Presidente promuove, assume iniziative ed approva con
atto formale gli accordi di programma con tutti i soggetti previsti
dalla normativa vigente.
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5. Il Presidente, con proprio decreto, può concedere delega
agli Assessori per la trattazione di determinate materie; la delega è riferita esclusivamente ai compiti di indirizzo, controllo e
sovrintendenza.
6. Il Presidente, con proprio decreto, può attribuire ad Assessori e membri dell’Assemblea l’incarico di svolgere attività di
istruzione e studio di determinati problemi e progetti o di curare
determinate questioni nell’interesse dell’Unione.
Tali incarichi non costituiscono delega di competenze e non
abilitano allo svolgimento di un procedimento amministrativo
che si concluda con un atto amministrativo ad efficacia esterna.
Art. 19
Decadenza e revoca del Presidente e della Giunta
1. Le dimissioni del Presidente ovvero le dimissioni presentate
contemporaneamente dalla maggioranza degli Assessori comportano la decadenza dell’intera Giunta e del Presidente.
2. Il Presidente e la Giunta cessano dalla carica in caso di
approvazione di una mozione di sfiducia, approvata dalla maggioranza assoluta dei membri dell’Assemblea assegnati, che si
esprimono per appello nominale.
3. La mozione deve essere motivata e sottoscritta da almeno
due quinti dei membri dell’Assemblea assegnati, senza computare fra questi il Presidente, e può essere proposta solo nei confronti dell’intera Giunta; deve contenere inoltre il nominativo del
nuovo candidato Presidente e dei nuovi Assessori proposti. L’elezione del Presidente e della Giunta avvengono con le modalità
di cui al precedente art. 17.
4. La mozione è messa in discussione non prima di cinque
giorni e non oltre trenta giorni dalla data della sua presentazione.
5. L’Assemblea può disporre la revoca della nomina di un assessore e la relativa sostituzione senza che ciò comporti la decadenza dell’intera Giunta.
6. La Giunta dell’Unione viene rinnovata ogni qualvolta si proceda al rinnovo dell’Assemblea.
7. Salvo i casi di cui ai precedenti commi 1 e 2, il Presidente e
gli Assessori restano in carica per il periodo corrispondente alla
durata del mandato di Sindaco e della nomina ad Assessore
comunale; il Presidente e gli Assessori, anche se decaduti, continuano ad esercitare la carica per l’espletamento dell’ordinaria
amministrazione sino alla elezione del nuovo Presidente o del
nuovo Assessore.
Art. 20
Incompatibilità per i componenti degli organi dell’Unione
1. Nei casi in cui si verifichino cause di incompatibilità previste dalla normativa vigente con la carica di componente di
uno degli organi dell’Unione, si applicano le disposizioni contenute nel decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 e successive
variazioni.
2. In mancanza di opzioni da parte dell’interessato l’Assemblea dichiara la decadenza dalla carica ricoperta nell’ambito
dell’Unione.
Art. 21
Divieto di incarichi e consulenze
1. Al Presidente, agli Assessori ed ai membri dell’Assemblea
dell’Unione è vietato ricoprire incarichi ed assumere consulenze
presso enti ed istituti dipendenti o comunque sottoposti al controllo ed alla vigilanza dell’Unione.
Art. 22
Permessi
1. Al Presidente, agli Assessori ed ai membri dell’Assemblea
per quanto attiene i permessi spettanti si applicano le disposizioni di cui al d.lgs. 267/2000 e s.m.i.
Art. 23
Regolamenti
1. L’Unione disciplina la propria organizzazione ed attività mediante appositi regolamenti, approvati a maggioranza semplice
dell’Assemblea.
2. L’Assemblea delibera i regolamenti previsti dalle leggi e
quelli necessari per l’esercizio delle funzioni.
3. Nella redazione dei regolamenti l’Unione persegue il principio della massima uniformità delle norme con quelle contenute
nei corrispondenti regolamenti comunali.
4. I regolamenti, ad intervenuta esecutività della deliberazione di approvazione, sono ripubblicati, ai soli fini conoscitivi, nel
sito web istituzionale dell’Unione per quindici giorni.
Art. 24
Controllo sugli atti dell’Unione
1. Gli atti dell’Unione sono soggetti a controllo secondo la
normativa vigente per i Comuni e province.
TITOLO III
PARTECIPAZIONE
Art. 25
Criteri generali
1. L’Unione adotta la partecipazione come metodo essenziale per il raggiungimento dei propri scopi.
2. A tal fine può promuovere, secondo le forme previste dal
presente statuto, la collaborazione dei cittadini in sede di predisposizione dei propri atti decisionali e di formazione dei propri piani ed attua iniziative volte ad illustrare alla popolazione
il contenuto e le motivazioni delle proprie scelte, garantendo la
pubblicità degli atti.
3. L’Unione promuove e valorizza le libere associazioni senza
finalità di lucro operanti sul territorio, aventi finalità sociali nel
campo dei servizi alla persona, nonché per la valorizzazione e la
tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale locale, favorendo la partecipazione delle stesse alla vita pubblica locale.
4. Sono garantite forme dirette e semplificate di tutela degli
interessi dei cittadini, che favoriscano il loro intervento nella formazione degli atti dell’Unione.
Art. 26
Consultazioni
1. Qualora l’Unione intenda adottare atti di particolare rilevanza sociale, di pianificazione del territorio o comunque di
grande interesse pubblico locale, può provvedere all’indizione
di pubbliche assemblee, allo scopo di illustrare e discutere gli atti stessi e di raccogliere le proposte della popolazione in materia,
delle quali, verificata la loro conformità alla normativa comunitaria, statale e regionale vigente ed ai criteri di buona amministrazione, si dovrà tenere conto in sede deliberante.
2. Gli organi dell’Unione possono, qualora lo ritengano opportuno, promuovere il confronto e consultare, anche singolarmente, i Comuni componenti, l’Amministrazione provinciale, Enti, Organizzazioni sindacali e di categoria, altre associazioni, esperti.
3. I Comuni sono invitati a partecipare alla fase di elaborazione degli indirizzi dell’Unione, segnatamente nella predisposizione di piani e di programmi.
4. Gli Enti e le organizzazioni di cui al comma 2 possono
chiedere che i loro rappresentanti siano uditi dagli stessi organi
dell’Unione.
Art. 27
Istanze, osservazioni, proposte
1. I cittadini, gli organi dei Comuni componenti l’Unione e
della Provincia, le associazioni, le organizzazioni sindacali e di
categoria possono presentare all’Unione istanze, osservazioni e
proposte scritte, su questioni di interesse collettivo e su progetti
di deliberazione dell’Unione stessa.
2. Le istanze, le osservazioni e le proposte devono essere inoltrate all’organo competente, che deve pronunciarsi in merito
entro il termine di sessanta giorni.
3. I presentatori delle istanze, delle osservazioni e delle proposte, o un loro rappresentante esplicitamente delegato per iscritto, possono essere sentiti dall’organo dell’Unione, che è tenuto
ad esprimersi.
Art. 28
Referendum consultivo
1. Al fine di conoscere l’opinione della cittadinanza su argomenti che ricadano sotto la potestà decisionale dell’Unione e
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Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
che siano di particolare rilevanza, è consentito indire referendum consultivi.
2. E’ consentito indire referendum abrogativi per deliberare
l’abrogazione totale o parziale di norme regolamentari emanate dall’Unione o per revocare atti amministrativi a contenuto
generale.
3. Il referendum è indetto su richiesta:
a)dell’Assemblea dell’Unione, approvata a maggioranza
assoluta dei componenti assegnati;
b) di un numero di cittadini dei Comuni associati pari almeno al 20 per cento degli aventi diritto al voto ai sensi del
successivo punto 5, calcolati al 31 dicembre dell’anno
precedente.
4. Non possono essere sottoposti a referendum:
a)questioni inerenti imposte, tasse e tariffe;
b)qualunque atto dovuto dall’Amministrazione in forza di
disposizioni vigenti emanate da altri Enti;
c)questioni inerenti il personale dipendente;
d)i diritti di minoranze etniche, religiose o diritti della persona costituzionalmente garantiti;
e)questioni inerenti ad elezioni, nomine, designazioni, revoche e decadenze;
f) bilancio preventivo e consuntivo;
g)piani urbanistici e Statuto.
5. Tutte le modalità attinenti allo svolgimento dei referendum
saranno contenute in apposito regolamento approvato a maggioranza assoluta dall’Assemblea.
TITOLO IV
UFFICI E PERSONALE
Art. 29
Organizzazione degli uffici e del personale
1. L’Unione può disporre di uffici propri od avvalersi di quelli
dei Comuni partecipanti.
2. L’Unione disciplina con appositi atti deliberativi:
a)la dotazione organica del personale, qualora ritenga di
dotarsi di personale proprio;
b) l’organizzazione degli uffici e dei servizi.
3. Il regolamento definisce in particolare criteri idonei a disciplinare le modalità di esercizio delle funzioni affidate ai dipendenti che, restando alle dipendenze dei Comuni, prestano servizio totale o parziale per l’Unione, nonché delle attività degli uffici
e servizi di ciascun comune, o loro mezzi, di cui l’Unione si avvale
a fini propri.
4. I criteri ai quali deve ispirarsi la logica organizzativa sono
l’autonomia operativa, la funzionalità, l’economicità di gestione,
secondo i principi della professionalità e della responsabilità.
5. Per una moderna e funzionale organizzazione, l’Amministrazione adotta le metodologie e le tecnologie più idonee a
rendere efficiente ed efficace l’azione amministrativa, assicurando il monitoraggio permanente dell’attività amministrativa e dei
servizi ai cittadini; in particolare, sono adottati metodi e tecnologie per il controllo di gestione, la contabilità analitica e l’automazione negli uffici e nei servizi.
6. Il personale dell’Unione è organizzato in base ai principi di
partecipazione, responsabilità, valorizzazione dell’apporto individuale, qualificazione professionale, mobilità, professionalità.
7. L’Unione promuove la partecipazione dei dipendenti alla
definizione dei metodi di lavoro, alle modalità di esercizio delle competenze assegnate, alla verifica della rispondenza degli
obiettivi.
Art. 30
Personale dell’Unione
1. L’Unione può assumere personale proprio, previa definizione della dotazione organica, e può anche avvalersi dell’opera,
totale o parziale, del personale dipendente dei Comuni che ne
fanno parte.
2. L’esercizio in forma associata delle funzioni e dei servizi comunali conferiti all’Unione comporta l’unificazione, compatibilmente con le esigenze dei singoli Comuni, delle strutture burocratico – amministrative.
3. Entro il 31 dicembre 2016, l’Unione si dota del Piano di attribuzione ai Comuni associati del personale dipendente proprio
finalizzato alla sua riassegnazione, parziale o totale, ai Comuni
associati nei casi previsti ai successivi commi 4 e 5.
In seguito alla sua approvazione, in fase di stesura del bilancio
di previsione e/o contestualmente alle procedure di assunzione
di nuovo personale, l’Unione procede all’aggiornamento e/o alla modifica del Piano di cui al presente comma.
4. Nel caso di recesso unilaterale da parte di un Comune associato, parte del personale dipendente dell’Unione transita nei
ruoli organici del Comune recedente secondo le previsioni del
Piano di attribuzione ai Comuni associati del personale dipendente proprio di cui al precedente comma 3.
5. Nel caso di scioglimento dell’Unione non conseguente alla
fusione di tutti i Comuni associati, la totalità del personale dipendente dell’Unione transita nei ruoli organici dei Comuni associati secondo le previsioni del Piano di attribuzione ai Comuni
associati del personale dipendente proprio di cui al precedente
comma 3.
6. Qualora si addivenga alla costituzione di un nuovo Comune per fusione di tutti i Comuni associati, il personale dei singoli
Comuni ed il personale dell’Unione confluisce stabilmente nella
dotazione organica del nuovo Comune risultante dalla fusione
stessa.
Art. 31
Stato giuridico e trattamento economico del personale
1. Al personale dell’Unione si applica la normativa vigente
per il personale degli Enti locali.
2. L’Unione informa i rappresentanti dei lavoratori democraticamente individuati circa gli atti ed i provvedimenti che riguardano il personale, l’organizzazione del lavoro ed il funzionamento degli uffici, rimanendo esclusa ogni forma di ingerenza
su scelte di merito che esulano dai campi della contrattazione
decentrata.
TITOLO V
ORDINAMENTO FINANZIARIO
Art. 32
Ordinamento
1. La disciplina dell’ordinamento finanziario è riservata alla
legge.
2. L’Unione, nell’ambito della finanza pubblica, è titolare di autonomia finanziaria, fondata su risorse proprie e derivate.
3. L’Unione è titolare di potestà impositiva in materia di tariffe
e contributi in relazione ai servizi dalla stessa gestiti, come disposto dall’art. 32 comma 7 del D.Lgs. 267/2000 e s.m.i. e dall’art. 18
comma 14 della l.r. 19/2008.
Art. 33
Risorse finanziarie
1. La finanza dell’Unione è costituita da:
a) trasferimenti operati dai Comuni componenti;
b) contributi erogati dallo Stato;
c) contributi erogati dalla Regione;
d) contributi erogati dall’Amministrazione provinciale;
e) diritti, tariffe e contributi per servizi gestiti direttamente
dall’Unione;
f) introiti derivanti da tasse, tariffe e contributi relativi ai servizi affidati per i quali la legge attribuisce la relativa potestà
(soggettività attiva);
g) risorse per investimenti;
h) altre entrate;
i) contributi erogati dall’Unione Europea ed altri organismi.
Art. 34
Rapporti finanziari con i Comuni costituenti l’Unione
1. Nei limiti delle deleghe conferite dai Comuni, l’Unione introita tasse, tariffe e contributi relativi ai servizi affidati per i quali la
legge attribuisce la relativa potestà (soggettività attiva).
2. Le spese annuali di gestione corrente dell’Unione, non coperte da entrate proprie sono ripartite (nel bilancio di previsio-
Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
ne) o ripianate (nel rendiconto di gestione) dai Comuni associati in base al criterio stabilito negli atti di delega delle funzioni
dei Comuni costituenti.
Art. 35
Attività finanziaria
1. L’Unione si dota di un regolamento di contabilità ai sensi
dell’art. 152 del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 e s.m.i.
e dal decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e s.m.i.
2. Nel regolamento di contabilità si applicano i principi contabili stabiliti dalla legge e le modalità organizzative corrispondenti alle caratteristiche dell’Unione, ferme restando le disposizioni volte ad assicurare l’unitarietà e l’uniformità del sistema
finanziario e contabile.
Art. 36
Bilancio
1. L’Unione delibera annualmente il bilancio di previsione finanziario riferito ad almeno un triennio, comprendente le previsioni di competenza e di cassa del primo esercizio del periodo
considerato e le previsioni di competenza degli esercizi successivi, osservando i principi contabili generali e applicati allegati al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e successive
modificazioni.
2. L’unità temporale della gestione è l’anno finanziario, che
inizia il 1° gennaio e termina il 31 dicembre dello stesso anno;
dopo tale termine non possono più effettuarsi accertamenti di
entrate e impegni di spesa in conto dell’esercizio scaduto.
3. Al bilancio di previsione sono allegati i documenti previsti
dall’articolo 11, comma 3, del decreto legislativo 23 giugno 2011
n.118, e successive modificazioni, e i documenti previsti dall’articolo 172 del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 e s.m.i.
Art. 37
Rendiconto
1. I risultati della gestione finanziaria, economico e patrimoniale sono dimostrati nel rendiconto comprendente il conto del
bilancio, il conto economico e lo stato patrimoniale.
2. Il rendiconto è deliberato dall’Assemblea dell’Unione con
il voto favorevole della maggioranza dei votanti, entro il termine
fissato dalla legge.
3. Al rendiconto è allegata una relazione della Giunta sulla
gestione che esprime le valutazioni di efficacia dell’azione condotta sulla base dei risultati conseguiti, e gli altri documenti previsti dall’articolo 11, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno
2011, n. 118 e s.m.i.
Art. 38
Controllo interno
1. E’ facoltà dell’Assemblea richiedere agli organi ed agli uffici competenti specifici pareri e proposte in ordine agli aspetti
finanziari ed economici della gestione e dei singoli atti fondamentali, con particolare riguardo all’organizzazione ed alla gestione dei servizi.
2. Su ogni proposta di deliberazione deve essere richiesto
al responsabile del servizio competente il parere di regolarità
tecnica attestante la regolarità e la correttezza dell’azione amministrativa, e al responsabile del servizio finanziario il parere di
regolarità contabile attestante la copertura finanziaria. Il tutto
come previsto dall’art. 147 bis TUEL e dal Regolamento sui controlli interni.
3. Gli impegni di spesa non possono essere assunti senza
l’attestazione della relativa copertura finanziaria, rilasciata dal
responsabile del servizio finanziario; in mancanza di detta attestazione, l’atto è nullo di diritto, come previsto dall’art. 183, comma 7, del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 e s.m.i.
Art. 39
Revisione economico-finanziaria
1. L’Assemblea dell’Unione affida la revisione economicofinanziaria ad un revisore del conto nominato attraverso il sistema dell’estrazione previsto dalla legge (articolo 16 comma 25
decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138 coordinato con la legge di
conversione 14 settembre 2011 n. 148).
2. Le norme regolamentari disciplinano gli aspetti organizzativi e funzionali dell’ufficio del revisore del conto e ne specificano
le attribuzioni di controllo, impulso proposta e garanzia, con osservanza della legge, dei principi civilistici e concernenti il controllo delle società per azioni e del presente statuto.
3. Il revisore del conto deve essere in possesso dei requisiti
prescritti dalle norme sull’ordinamento delle autonomie locali, di
quelli di eleggibilità per l’elezione a consigliere comunale e non
deve ricadere nei casi di incompatibilità previsti dall’art. 2399,
comma 1, del codice civile, dell’art. 236 del decreto legislativo
18 agosto 2000 n. 267 e s.m.i. e, in generale, dalla normativa
vigente.
4. Il regolamento di contabilità può prevedere ulteriori cause
di incompatibilità al fine di garantire la posizione di imparzialità
ed indipendenza del revisore; lo stesso regolamento disciplina le
modalità di revoca e decadenza, applicando, in quanto compatibili, le norme del codice civile relative ai sindaci delle società per azioni.
5. Il revisore dura in carica tre anni, non può essere revocato se non per inadempimento dei doveri connessi alla carica e
può essere riconfermato.
Può essere revocato per inadempienza ovvero allorché ricorrano gravi motivi che influiscano negativamente sull’espletamento del suo mandato ed in ogni caso allorquando ometta di
presentare nei termini previsti dal regolamento di contabilità la
relazione sul rendiconto.
6. Le funzioni del revisore sono quelle disciplinate dalle legge
e dal regolamento di contabilità dell’Unione; in particolare il revisore esercita la vigilanza sulla regolarità contabile e finanziaria
della gestione dell’ente, attesta la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione redigendo apposita relazione,
collabora con l’Assemblea dell’Unione nella sua funzione di
controllo e di indirizzo, procede alle verifiche di cassa con scadenza trimestrale.
7. Nella relazione di cui al precedente comma, possono essere espressi rilievi e proposte tendenti a conseguire migliore efficacia ed economicità della gestione.
8. Il revisore risponde della verità delle proprie attestazioni
ed adempie ai propri doveri con la diligenza del mandatario
e, qualora riscontri gravi irregolarità nella gestione, ne riferisce
immediatamente l’Assemblea dell’Unione.
9. Il regolamento di contabilità individua forme e procedure per un corretto ed equilibrato raccordo operativo-funzionale tra la sfera d’attività del revisore e quella dell’Assemblea
dell’Unione.
10. Nell’esercizio delle sue funzioni, con modalità e limiti definiti nel regolamento di contabilità, il revisore ha diritto di accesso agli atti ed ai documenti connessi alla sfera delle sue
competenze.
11. L’Assemblea dell’Unione, contestualmente alla nomina,
fissa il compenso spettante al revisore, entro i limiti massimi stabiliti dalla legge.
Art. 40
Controllo di gestione
1. L’Unione applica il controllo di gestione, secondo le modalità previste dalla vigenti disposizioni di legge e dal regolamento
di contabilità e s.m.i.
2. A tal fine l’Unione utilizza strumenti e procedure idonee a
garantire il controllo dell’equilibrio economico della gestione e
di principali processi di erogazione dei servizi, al fine di attuare
un continuo riscontro tra obiettivi e risultati, anche in termini economici, della programmazione e della gestione.
Art. 41
Tesoreria
1. L’Unione è dotata di un servizio di tesoreria che comprende:
a)la riscossione di tutte le entrate di pertinenza dell’Unione,
versate dai debitori in base ad ordini di incasso e dal concessionario del servizio di riscossione dei tributi;
b)il pagamento delle spese ordinate mediante mandati di
pagamento, nei limiti degli stanziamenti di bilancio e dei
fondi di cassa disponibili;
c)il pagamento, anche in mancanza dei relativi mandati, delle rate di ammortamento dei mutui e dei contributi
previdenziali.
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Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
2. I rapporti dell’Unione con il tesoriere sono disciplinati dalla legge, dal regolamento di contabilità, nonché da apposita
convenzione.
3. L’affidamento del servizio di Tesoreria avviene secondo le
disposizioni vigenti in materia e s.m.i.
Art. 42
Economato
1. Il regolamento di contabilità prevede l’istituzione del servizio di economato, cui viene preposto un responsabile, per la
gestione di cassa delle spese d’ufficio di non rilevante ammontare, come previsto dall’art. 153, comma 7, del decreto legislativo
18 agosto 2000 n. 267 e s.m.i.
TITOLO VI
DISPOSIZIONI FINALI
Art. 43
Segretario dell’Unione
1. Il Presidente nomina Segretario dell’Unione uno dei segretari dei Comuni associati.
2. L’incarico di Segretario dell’Unione è svolto gratuitamente
senza alcuna possibilità di erogazione di ulteriori indennità, emolumenti o rimborsi rispetto all’incarico di Segretario comunale.
3. Al Segretario dell’Unione si applicano le disposizioni
dell’articolo 8 della legge 23 marzo 1981, n. 93, e successive
modificazioni.
Art. 44
Entrata in vigore
1. Lo statuto è pubblicato nel bollettino ufficiale della Regione
Lombardia (BURL), nel sito web istituzionale accessibile al pubblico dell’Unione, per trenta giorni consecutivi, ed inviato al Ministero dell’Interno per essere inserito nella raccolta ufficiale degli
statuti.
2. Lo statuto entra in vigore decorsi trenta giorni dalla sua
pubblicazione all’albo pretorio dell’Ente, fatto salvo quanto previsto dall’Art. 7 - L’Assemblea, i cui contenuti entrano in vigore
dalla prima tornata elettorale amministrativa utile.
Bollettino Ufficiale
Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
B) GARE
Amministrazione regionale
Comunicato regionale 19 dicembre 2014 - n. 154
Direzione centrale Organizzazione, personale e sistema
informativo - Contratto relativo alla ripetizione del servizio di
assistenza tecnica e supporto per le attività di competenza
dell’autorità di Audit di cui all’art. 62 del Reg. CE 1083/2006
per i programmi operativi competitività regionale e
occupazione parte FESR e parte FSE 2007/2013 cooperazione
transfrontaliera Italia-Svizzera 2007/2013 - Avviso relativo agli
appalti aggiudicati
SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE
I.1) Denominazione, indirizzi e punti di contatto Giunta Regionale della Lombardia Indirizzo postale Piazza Città di Lombardia,
1 Città: Milano Codice postale: 20124 Paese: Italia Punti di contatto: Telefono: +39 02-6765-5088 All’attenzione di: Rosetta Calabria - Posta elettronica: – acquisti-pec.regione.lombardia.it - Fax:
+39 02-6765-4424 Indirizzo Internet Amministrazione aggiudicatrice (URL)[email protected] http://www.regione.
lombardia.it Profilo di committente (URL): http://www.regione.
lombardia.it –
I.2) Tipo di amministrazione aggiudicatrice e principali settori di
attività:
Autorità regionale o locale Servizi generali delle amministrazioni
pubbliche
SEZIONE II: OGGETTO DELL’APPALTO
II.1) Descrizione
II.1.1) Ripetizione del contratto d’appalto relativo al servizio
di assistenza tecnica e supporto per le attività di competenza
dell’Autorità di Audit di cui all’art. 62 del Reg. CE 1083/2006 per
i programmi operativi competitività regionale e occupazione
parte FESR e parte FSE 2007/2013 – Cooperazione Transfrontaliera Italia-Svizzera 2007/2013
II.1.2) Tipo di appalto e luogo di esecuzione, luogo di consegna o di prestazione dei servizi: - Categoria di servizi: n. 11- Italia
- Lombardia
II.1.4) Breve descrizione dell’appalto o degli acquisti come punto II.1.1)
II.1.5) CPV Oggetto principale: 98300000-6
II.2) VALORE FINALE TOTALE DEGLI APPALTI: Euro 317.000,00 IVA
esclusa
SEZIONE IV: PROCEDURA
IV.1.1) Tipo di procedura: Negoziata senza indizione di gara
IV.2.1) Criteri di aggiudicazione: prezzo più basso
IV.2.2) Ricorso ad un’asta elettronica: NO
IV.3) INFORMAZIONI DI CARATTERE AMMINISTRATIVO
IV.3.1) Numero di riferimento attribuito al dossier dell’amministrazione aggiudicatrice: Geca 10/2014
IV.3.2) Pubblicazioni precedenti relative allo stesso appalto NO
SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE DELL’APPALTO
Ripetizione del contratto d’appalto relativo al servizio di assistenza tecnica e supporto per le attività di competenza dell’Autorità
di Audit di cui all’art. 62 del Reg. CE 1083/2006 per i programmi
operativi competitività regionale e occupazione parte FESR e
parte FSE 2007/2013 – Cooperazione Transfrontaliera Italia-Svizzera 2007/2013
V.1) Data di aggiudicazione: 7 novembre 2014
V.2) Numero di offerte ricevute: 1
V.3) Nome e indirizzo dell’operatore economico aggiudicatario
società Deloitte & Touche s.p.a. – Via Tortona, 25 – 20144 Milano
– Italia
V.4) Informazioni sul valore dell’appalto
Valore totale stimato dell’appalto Valore 317.500,00 Moneta EURO - IVA esclusa
Valore finale totale dell’appalto Valore Moneta EURO 317.000,00
IVA esclusa
V.5) E’ possibile che il contratto venga subappaltato: no
SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI
VI.1) Appalto connesso ad un progetto e/o programma finanziato dai fondi comunitari: si - programmi operativi competitività
regionale e occupazione parte FESR e parte FSE 2007/2013
VI.2) Informazioni complementari:
codice CIG: 5847298EF1 – CUP: E41E14000130006
VI.3) PROCEDURE DI RICORSO
VI.3.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso Denominazione ufficiale T.A.R. Lombardia Indirizzo postale Via Corridoni, 39 – 20122 – Milano – Italia - Fax 02-76053248
VI.3.2) Presentazione di ricorso. Informazioni precise sui termini di
presentazione di ricorso: 30 giorni al TAR Lombardia
VI.4) DATA DI SPEDIZIONE DEL PRESENTE AVVISO: 28 novembre 2014
Avviso Relativo agli appalti aggiudicati
Giustificazione della procedura negoziata senza previa indizione di gara
Il motivo della scelta della procedura negoziata senza pubblicazione di un bando di gara deve essere conforme alle disposizioni in materia di cui alla direttiva 2004/18/CE.
f) nuovi lavori /servizi precedenti, ordinati conformemente alle
rigorose condizioni fissate dalla direttiva
Il dirigente della struttura centrale gestione acquisti
Emilia Angela Benfante
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Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Comunicato regionale 19 dicembre 2014 - n. 155
Direzione centrale Organizzazione, personale e sistema
informativo - Contratto di appalto per la fornitura di un
notiziario dedicato alla Regione Lombardia con notizie focus
ed aggiornamenti sulle attività del Presidente e della Giunta
regionale e di un notiziario sportivo - Avviso relativo agli
appalti aggiudicati
SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE
I.1) Denominazione, indirizzi e punti di contatto Giunta Regionale Della Lombardia Indirizzo postale Piazza Città di Lombardia, 1
Città: Milano Codice postale: 20124 Paese: Italia Punti di contatto: Telefono: +39 02-6765-5088 All’attenzione di: Rosetta Calabria
- posta elettronica: [email protected] – acquistipec.regione.lombardia.it - Fax: +39 02-6765-4424 Indirizzo Internet Amministrazione aggiudicatrice (URL)-contratti@regione.
lombardia.it http://www.regione.lombardia.it Profilo di committente (URL): http://www.regione.lombardia.it –
I.2) Tipo di amministrazione aggiudicatrice e principali settori di
attività:
Autorità regionale o locale Servizi generali delle amministrazioni
pubbliche
SEZIONE II: OGGETTO DELL’APPALTO
II.1) Descrizione
II.1.1 Contratto di appalto per la fornitura di un notiziario dedicato alla Regione Lombardia con notizie focus ed aggiornamenti
sulle attività del Presidente e della Giunta Regionale della Lombardia e di un notiziario sportivo
II.1.2) Tipo di appalto e luogo di esecuzione, luogo di consegna o di prestazione dei servizi: - Categoria di servizi: n . 20- Italia
- Lombardia
II.1.4) Breve descrizione dell’appalto o degli acquisti come punto II.1.1)
II.1.5) CPV Oggetto principale: 92400000-5
II.2) VALORE FINALE TOTALE DEGLI APPALTI: Euro 200.000,00 IVA
esclusa
SEZIONE IV: PROCEDURA
IV.1.1) Tipo di procedura: Negoziata senza indizione di gara
IV.2.1) Criteri di aggiudicazione: prezzo più basso
IV.2.2) Ricorso ad un’asta elettronica: NO
IV.3) INFORMAZIONI DI CARATTERE AMMINISTRATIVO
IV.3.1) Numero di riferimento attribuito al dossier dell’amministrazione aggiudicatrice: Geca 1/2014
IV.3.2) Pubblicazioni precedenti relative allo stesso appalto NO
SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE DELL’APPALTO
Contratto d’appalto per la fornitura di un notiziario dedicato alla Regione Lombardia con notizie, focus ed aggiornamenti sulle
attività del Presidente e della Giunta Regionale della Lombardia
e di un notiziario nazionale sportivo
V.1) Data di aggiudicazione: 3 aprile 2014
V.2) Numero di offerte ricevute: 1
V.3) Nome e indirizzo dell’operatore economico aggiudicatario:
Agenzia di Stampa Italpress – Via Dante, 69 – 90141 Palermo
V.4) Informazioni sul valore dell’appalto
Valore totale stimato dell’appalto Valore 200.000,00 Moneta EURO - IVA esclusa
Valore finale totale dell’appalto Valore Moneta EURO 200.000,00
IVA esclusa
V.5) E’ possibile che il contratto venga subappaltato: NO.
SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI
VI.1) Appalto connesso ad un progetto e/o programma finanziato dai fondi comunitari: NO
VI.2) Informazioni complementari:
codice CIG: 5540924322
VI.3) PROCEDURE DI RICORSO
VI.3.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso Denominazione ufficiale T.A.R. Lombardia Indirizzo postale Via Corridoni, 39 – 20122 – Milano – Italia - Fax 02-76053248
VI.3.2) Presentazione di ricorso. Informazioni precise sui termini di
presentazione di ricorso: 30 giorni al TAR Lombardia
VI.4) DATA DI SPEDIZIONE DEL PRESENTE AVVISO: 21 novembre 2014
Avviso Relativo agli appalti aggiudicati
Giustificazione della procedura negoziata senza previa indizione di gara
Il motivo della scelta della procedura negoziata senza pubblicazione di un bando di gara deve essere conforme alle disposizioni in materia di cui alla direttiva 2004/18/CE.
f) nuovi lavori /servizi precedenti, ordinati conformemente alle
rigorose condizioni fissate dalla direttiva
Il dirigente della struttura gestione acquisti
Emilia Angela Benfante
Bollettino Ufficiale
– 59 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Comunicato regionale 19 dicembre 2014 - n. 156
Direzione centrale Organizzazione, personale e sistema
informativo - Contratto relativo alla ripetizione del servizio
di assistenza tecnica di supporto alla programmazione
comunitaria dell’autorità di gestione del POR Lombardia ob.2
FSE 2007/2013 - Avviso relativo agli appalti aggiudicatI
SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE
I.1) Denominazione, indirizzi e punti di contatto Giunta Regionale della Lombardia Indirizzo postale Piazza Città di Lombardia,
1 Città: Milano Codice postale: 20124 Paese: Italia Punti di contatto: Telefono: +39 02-6765-5088 All’attenzione di: Rosetta Calabria - Posta elettronica: –acquisti-pec.regione.lombardia.it - Fax:
+39 02-6765-4424 Indirizzo Internet Amministrazione aggiudicatrice (URL) - [email protected] http://www.regione.
lombardia.it Profilo di committente (URL): http://www.regione.
lombardia.it –
I.2) Tipo di amministrazione aggiudicatrice e principali settori di
attività:
Autorità regionale o locale Servizi generali delle amministrazioni
pubbliche
SEZIONE II: OGGETTO DELL’APPALTO
II.1) Descrizione
II.1.1) Ripetizione del contratto di appalto relativo a «servizio di
assistenza tecnica di supporto alla programmazione comunitaria dell’Autorità di Gestione del POR Lombardia OB. 2 FSE
2007/2013»
II.1.2) Tipo di appalto e luogo di esecuzione, luogo di consegna o di prestazione dei servizi: - Categoria di servizi: n . 27- Italia
- Lombardia
II.1.4) Breve descrizione dell’appalto o degli acquisti come punto II.1.1)
II.1.5) CPV Oggetto principale: 72200000-7
II.2) VALORE FINALE TOTALE DEGLI APPALTI: Euro 700.000,00 IVA
esclusa
SEZIONE IV: PROCEDURA
IV.1.1) Tipo di procedura: Negoziata senza indizione di gara
IV.2.1) Criteri di aggiudicazione: prezzo più basso
IV.2.2) Ricorso ad un’asta elettronica: NO
IV.3) INFORMAZIONI DI CARATTERE AMMINISTRATIVO
IV.3.1) Numero di riferimento attribuito al dossier dell’amministrazione aggiudicatrice: Geca 5/2014
IV.3.2) Pubblicazioni precedenti relative allo stesso appalto NO
SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE DELL’APPALTO
Ripetizione del contratto di appalto relativo a «servizio di assistenza tecnica di supporto alla programmazione comunitaria
dell’Autorità di Gestione del POR Lombardia OB.2 FSE 2007/2013»
V.1) Data di aggiudicazione: 23 ottobre 2014
V.2) Numero di offerte ricevute: 1
V.3) Nome e indirizzo dell’operatore economico aggiudicatario
RTI Ernst & Young Financial Business Advisors s.p.a. di Milano Via
Fernanda Wittgens, 6 e Dispositivi Tecniche Metodologie s.r.l. di
Torino Via Urbano Rattazzi, 11
V.4) Informazioni sul valore dell’appalto
Valore totale stimato dell’appalto Valore 700.000,00 Moneta EURO - IVA esclusa
Valore finale totale dell’appalto Valore Moneta EURO 695.000,00
IVA esclusa
V.5) E’ possibile che il contratto venga subappaltato: no
SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI
VI.1) Appalto connesso ad un progetto e/o programma finanziato dai fondi comunitari: SI : Programma Operativo Regionale
della Lombardia OB. 2 - FSE 2007-2013.
VI.2) Informazioni complementari:
codice CIG: 5514586C51
VI.3) PROCEDURE DI RICORSO
VI.3.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso Denominazione ufficiale T.A.R. Lombardia Indirizzo postale Via Corridoni, 39 – 20122 – Milano – Italia - Fax 02-76053248
VI.3.2) Presentazione di ricorso. Informazioni precise sui termini di
presentazione di ricorso: 30 giorni al TAR Lombardia
VI.4) DATA DI SPEDIZIONE DEL PRESENTE AVVISO: 28 novembre 2014
Avviso Relativo agli appalti aggiudicati
Giustificazione della procedura negoziata senza previa indizione di gara
Il motivo della scelta della procedura negoziata senza pubblicazione di un bando di gara deve essere conforme alle disposizioni in materia di cui alla direttiva 2004/18/CE.
f) nuovi lavori /servizi precedenti, ordinati conformemente alle
rigorose condizioni fissate dalla direttiva
Il dirigente della struttura centrale gestione acquisti
Emilia Angela Benfante
– 60 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Comunicato regionale 19 dicembre 2014 - n. 157
Direzione centrale Organizzazione, personale e sistema
informativo - GECA 6/2014 - Codice CIG 5597369704 - Avviso
di aggiudicazione di appalto
Comunicato regionale 19 dicembre 2014 - n. 158
Direzione centrale Organizzazione, personale e sistema
informativo - GECA 3/2014 - CIG 561770332B - Avviso di
aggiudicazione di appalto
II.1) Denominazione indirizzi e contatti : Giunta regionale della Lombardia - P.zza Città di Lombardia, 1 - 20124 Milano – Italia –Tel: +39 02.6765.2874, fax +39 02.6765.4424; www.regione.
lombardia.it Punti di contatto: La procedura si svolgerà tramite
piattaforma di intermediazione telematica di Regione Lombardia denominata SinTel, accessibile all’indirizzo www.arca.
regione.lombardia.it - piattaforma SinTel «Comunicazioni della
procedura».
I.2) Tipo di amministrazione aggiudicatrice: Autorità regionale.
I.3) Principali settori di attività: Servizi generali delle amministrazioni pubbliche.
II.1.1) Denominazione conferita all’appalto dall’amministrazione
aggiudicatrice: Procedura aperta per l’appalto servizio di «Lombardia digital archives» - digitalizzazione e creazione di servizi
per la gestione e l’accessibilita’ di contenuti digitali multimediali.
II.1.2) Tipo di appalto e luogo di esecuzione, luogo di consegna
o di prestazione dei servizi: Servizi Cat. 27
II.1.5) CPV (vocabolario comune per gli appalti). Vocabolario
principale: 73210000.
II.2.1) Valore finale totale degli appalti 641.965,62 (IVA inclusa)
IV.1.1) Tipo di procedura: Aperta
IV.3.2) Pubblicazioni precedenti relative allo stesso appalto:
Bando di gara numero avviso nella GUUE: 2014/S 062-105494
del 28 marzo 2014
V.1) Data della decisione di aggiudicazione dell’appalto: 30 ottobre 2014
V.3) Nome e recapito dell’operatore economico in favore
del quale è stata adottata la decisione di aggiudicazione
dell’appalto:
Denominazione ufficiale: Opendoc s.r.l.
Indirizzo postale: Viale San Gimignano n. 6
Città: Milano, Codice postale: 20146 Paese: Italia (IT)
Il dirigente struttura centrale gestione acquisti
Emilia Benfante
I.1) Denominazione indirizzi e contatti : Giunta regionale della
Lombardia - P.zza Città di Lombardia, 1 - 20124 Milano – Italia
–Tel: +39 02.6765.2874, fax +39 02.6765.4424; www.regione.
lombardia.it Punti di contatto: La procedura si svolgerà tramite
piattaforma di intermediazione telematica di Regione Lombardia denominata SinTel, accessibile all’indirizzo www.arca.
regione.lombardia.it - piattaforma SinTel «Comunicazioni della
procedura».
I.2) Tipo di amministrazione aggiudicatrice: Autorità regionale.
I.3) Principali settori di attività: Servizi generali delle amministrazioni pubbliche.
II.1.1) Denominazione conferita all’appalto dall’amministrazione
aggiudicatrice: Procedura aperta per l’appalto dei servizi a supporto del processo di semplificazione dei processi a favore dei
beneficiari delle politiche regionali e qualificazione dei soggetti
accreditati - POR OB.2FSE 2007/2013.
II.1.2) Tipo di appalto e luogo di esecuzione, luogo di consegna
o di prestazione dei servizi: Servizi Cat. 24
II.1.5) CPV (vocabolario comune per gli appalti). Vocabolario
principale: 80530000.
II.2.1) Valore finale totale degli appalti 835.395,00 (IVA inclusa)
IV.1.1) Tipo di procedura: Aperta
IV.3.2) Pubblicazioni precedenti relative allo stesso appalto:
Bando di gara numero avviso nella GUUE: 2014/S 041-068304
del 27 febbreio 2014
V.1) Data della decisione di aggiudicazione dell’appalto:
21 ottobre 2014
V.3) Nome e recapito dell’operatore economico in favore
del quale è stata adottata la decisione di aggiudicazione
dell’appalto:
Denominazione ufficiale: Gruppo Clas s.p.a.
Indirizzo postale: Via Serviliano Lattuada n. 20
Città: Milano, Codice postale:20135 Paese: Italia (IT)
Il dirigente struttura centrale gestione acquisti
Emilia Benfante
Bollettino Ufficiale
– 61 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Comune di Calolziocorte (LC)
Estratto del bando di indizione di istruttoria pubblica, finalizzata
all’individuazione di soggetti del terzo settore disponibili alla
coprogettazione di interventi innovativi e sperimentali per la
gestione del centro diurno disabili (CIG 6062356E6B)
IL COMUNE DI CALOLZIOCORTE
nell’ambito delle funzioni in materia di politiche sociali attribuitegli dall’art. 6 della legge 328/2000 e dall’art. 13 della legge
regionale della Lombardia n. 3 del 12 marzo 2008.
INDICE UN’ISTRUTTORIA PUBBLICA
rivolta ai soggetti del terzo settore che esprimano disponibilità a
collaborare per la gestione in convenzione di:
– CDD - Centro diurno disabili
Per la co-progettazione del presente bando, si prevede un
budget complessivo presunto, di €. 484.000,00 comprensivo di
IVA. La durata della convenzione avrà decorrenza 1°marzo 2015
e scadenza 31 agosto 2016 e potrà essere rinnovata per 12 mesi.
ART. 1 - MODALITÀ DI SVILUPPO DELL’ISTRUTTORIA PUBBLICA
La procedura si svolgerà in tre fasi distinte :
a)selezione del soggetto o dei soggetti con cui sviluppare
le attività di coprogettazione;
b)
coprogettazione tra i responsabili tecnici del/dei
soggetto/i selezionato/i e i responsabili comunali.
c) stipula di una convenzione tra il Comune di Calolziocorte
e il/i soggetto/i selezionato/i.
La fase a) della procedura si concluderà entro il 6
febbraio 2015 La fase b) della procedura sarà avviata successivamente alla
conclusione della fase a) e si concluderà entro il mese di febbraio 2015.
La fase c) della procedura avverrà entro il 28 febbraio 2015.
Il/i soggetto/i gestore/i attiverà/attiveranno i servizi e gli interventi a far data dal 1° marzo 2015.
ART. 2 – MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE-OFFERTE
Per partecipare alla presente gara i soggetti interessati dovranno far pervenire la propria offerta in plichi idoneamente sigillati e controfirmati sui lembi di chiusura all’ufficio protocollo
generale del comune di Calolziocorte – Piazza Vittorio Veneto, 13
– 23901 Calolziocorte, a mano o a mezzo del servizio postale o
di agenzia di recapito autorizzata, entro le ore 12.30 del giorno
30 gennaio 2015.Il plico dovrà contenere:
−− Busta n. 1 - Documentazione per l’ammissione all’istruttoria
pubblica
−− Busta n. 2 - Proposta progettuale
Comune di Magenta (MI)
Procedura aperta realizzazione di una palestra comunale nel
plesso scolastico E. De Amicis
Denominazione e indirizzo ufficiale dell’Amministrazione aggiudicatrice: Comune di Magenta, piazza Formenti 3, 20013
Magenta.
2. Luogo di esecuzione: via Papa G. Paolo II, Magenta.
3. Oggetto dell’appalto: realizzazione palestra comunale. Importo complessivo: € 1.272.000,00 esclusa IVA– CIG. 6026683025
– CUP J69B12000090004.
4. Termine per la presentazione delle offerte: 24 febbraio 2015
ore 17:00
5. Indirizzo al quale le offerte devono pervenire: La Stazione
Appaltante utilizza il Sistema di intermediazione telematica di
Regione Lombardia «Sintel», www.arca.regione.lombardia.it.
Lingua: italiano.
7. Indirizzo presso il quale è possibile ottenere la documentazione di gara: scaricabili dal sito internet www.comune.magenta.mi.it , bandi e gare e area bandi piattaforma SINTEL.
8. Procedura di gara: procedura aperta, con il criterio del prezzo
più basso, a corpo ai sensi del d.lgs. n. 163/06
9. Requisiti di partecipazione: specificati nei documenti di gara.
10. Finanziamento. Mezzi propri
11. Cauzioni e polizze: cauzioni e polizze richieste sono specificate nei documenti di gara.
12. Soggetti ammessi alla gara: tutti i soggetti specificati nei
documenti di gara.
13. Termine di validità dell’offerta: 180 giorni dalla scadenza
del termine per la presentazione delle offerte.
14. Soggetti ammessi all’apertura delle offerte: legali rappresentanti delle imprese interessate o persone munite di specifica
delega.
15. Altre informazioni: modalità e condizioni di partecipazione
e di svolgimento della gara cono contenute nel disciplinare di
gara. Il R.U.P.: arch. Paolo Ripamonti.
16. Procedure di ricorso. ai sensi art. 241 d.lgs. 163/06 le controversie sono deferite all’Autorità giudiziaria del Foro di Milano.
Il dirigente
Danila Scaramuzzino
Comune di Vimodrone (MI)
Esito affidamento gestione del centro di aggregazione
giovanile - Avviso relativo agli appalti aggiudicati
SEZIONE I : AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE
I.1) Denominazione, Indirizzi e punti di contatto
Comune di Vimodrone Via C. Battisti, 56 20090 Vimodrone
−− Busta n. 3 – Offerta economica
tel. 02/250771 fax 02/2500316 Indirizzo Internet: www.comune.
vimodrone.milano.it Serivizio : contratti e affari legali
ART. 3 – VALUTAZIONE DELLE OFFERTE
Le offerte verranno valutate avendo a disposizione 100 punti
da attribuire con i criteri seguenti. Affidabilità (max punti 60),Offerta economica (max punti 40)
ART. 4 - PROCEDURA DI SELEZIONE DEI CONCORRENTI
1. I lavori della Commissione:
−−in seduta pubblica: il giorno 2 febbraio 2015 alle ore 15.00
presso la saletta commissioni del Municipio di Calolziocorte (1 Lotto) apertura delle tre buste.
−−in seduta riservata: valutazione degli elementi contenuti
nelle Buste n. 2 e n. 3 e successivamente, in seduta pubblica, individuazione del/i soggetto/i per lo svolgimento
della coprogettazione.
Il bando integrale, con la documentazione ad esso allegata,
sarà pubblicato sul sito web del comune di Calolziocorte (www.
comune.calolziocorte.it) e sull’albo comunale per almeno trenta giorni consecutivi.
I.2) Tipo di amministrazione aggiudicatrice: Ente locale
SEZIONE II: OGGETTO DELL’APPALTO
II.1.1) Denominazione conferita all’appalto dall’amministrazione aggiudicatrice: affidamento servizio di gestione del centro di
aggregazione giovanile ;
II.1.2) Tipo di appalto e luogo di esecuzione
Vimodrone
II.1.3) L’avviso riguarda (se del caso):
_____________________________________________________________
II.1.4) Breve descrizione dell’appalto
L’oggetto dell’appalto riguarda l’affidamento servizio di gestione del centro di aggregazione giovanile
II.1.5) CPV ( Vocabolario comune per gli appalti ):85312100-0
II.1.6) L’appalto rientra nel campo di applicazione dell’accordo
sugli appalti pubblici (AAP): SI
Referenti dott.ssa Elisabetta Gandolfi n. 0341/639.205
SEZIONE IV : PROCEDURE
Dott.ssa Carboni Cristina n. 0341/639.213 e-mail
IV.1) Tipo di procedura : Aperta sotto soglia comunitaria
[email protected]
IV.2.2) Ricorso ad un’asta elettronica : NO
[email protected]
SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE DELL’APPALTO
Elisabetta Gandolfi
V.1) Data di aggiudicazione: 23 ottobre 2014
V.3) Nome e indirizzo dell’operatore economico aggiudicatario
– 62 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Ragione Sociale: Consorzio cooperative Viale Marotta
sociali EX.it
18/20
Milano
Codice postale 20134
Paese : Italia
V.4) Informazione sul valore dell’appalto
Valore contratto: euro 153.610,22 oltre IVA
V.5) E’ possibile che il contratto venga subappaltato : si
SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI
VI.1) Appalto connesso ad un progetto e/o programma finanziato dai fondi comunitari : NO
VI.2) Data di spedizione del presente avviso: 16 dicembre 2014
VI.3) Pubblicazioni precedenti :
VI.4) Procedure di ricorso
VI.3.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso:
Denominazione ufficiale: Tar Regione Lombardia Indirizzo:
Città : Milano
Codice postale
Paese
VI.3.2) Presentazione di ricorso: 30 giorni
Il responsabile del procedimento
Roberto Panigatti
Comune di Visano (BS)
Avviso di vendita immobiliare
Si rende noto che il giorno 26 febbraio 2015 con inizio alle ore
14.00 presso il municipio si procederà ad asta pubblica per l’alienazione di immobili di proprietà comunale in Visano (lotto edificabile Via S. Rocco).
Scadenza presentazione offerte 25 febbraio 2015 ore 12.00.
Il bando integrale è disponibile su www.comune.visano.bs.it –
Info 030.9958812.
Il sindaco
Francesco Piacentini
Metropolitana Milanese s.p.a. - Milano
Servizio di recupero dei fanghi biologici prodotti dai
depuratori acque reflue di Milano Nosedo e Milano San
Rocco (CIG Lotto 1 5915368C16 – CIG Lotto 2 59157539CD
– CIG Lotto 3 5915766489 - CUP J46G14000450005) Comunicazione appalto aggiudicato
CONCORRENTI: LOTTI 1 E 2:
1) COST. ATI CRE/GADFER/MASSARI
2) COST. ATI EVERGREEN ITALIA/MIURA/ECO-TRASS/GUALDI
ALESSIO
3) COST. ATI/A2A AMBIENTE/RE SERGIO AUTOTRASPORTI
4) COST. ATI ALAN/DUECO
CONCORRENTI LOTTO 3:
−− Nessun Concorrente.
Aggiudicatario per i lotti 1 e 2:
COST. ATI CRE/GADFER/MASSARI – Piazza Oberdan 3 – 20129
Milano.
Importo stimato del servizio:
Lotto 1: € 1.461.500,00 + IVA + € 1.200,00 + IVA per oneri sicurezza.
Lotto 2: € 562.800,00 + IVA + € 1.200,00 + IVA per oneri sicurezza.
Durata per entrambi i Lotti: 365 giorni naturali consecutivi dalla
data di avvio dell’esecuzione.
Direttore dell’Esecuzione: ing. A. Aliscioni. Metodo di aggiudicazione: prezzo più basso.
Milano, 18 dicembre 2014
Il direttore generale
Stefano Cetti
Metropolitana Milanese s.p.a. - Milano
Servizio di revisione motori elettrici e fornitura di nuovi motori
completi di gruppi di spinta delle Centrali A.P. dell’acquedotto
della città di Milano (CIG 5865621F8F - CUP J46J14000220005)
- Comunicazione appalto aggiudicato
Concorrenti:
1) BOLOGNA E PONZANELLI
2) ELETTROTECNICA LG.
Aggiudicatario:
BOLOGNA & PONZANELLI s.n.c. – Via Pecorina 55 – 19038
Sarzana (SP).
Importo compl. stimato: € 230.359,32 + IVA + imp. oneri sicurezza:
€ 35,00 + IVA.
Durata: 1095 giorni n.c..
Direttore dell’Esecuzione: t. i. A. Fantuzzi.
Metodo di aggiudicazione: massimo ribasso.
Milano, 18 dicembre 2014
Il direttore generale
Stefano Cetti
Metropolitana Milanese s.p.a. - Milano
Servizi di pulizia e spurgo con smaltimento e conferimento
a idonea discarica dei materiali presenti negli alvei dei
corsi d’acqua esistenti nel territorio del Comune di Milano,
anno 2014 (CIG 5716904A6A - CUP B43J13000840004) Comunicazione appalto aggiudicato
Concorrenti:
1) ECOL SERVICE
2) STUCCHI SERVIZI ECOLOGICI
3) COST. ATI F.LLI ZAPPETTINI/COLOMBO SPURGHI
4) RRS
5) COST. ATI FRANCHINI/MPM AMBIENTE
6) ECOLOGICA PIEMONTESE
7) SPURGO SERVICE
8) SANGALLI GIANCARLO.
Aggiudicatario:
ECOL SERVICE s.r.l. - Via P. Togliatti 8 - 20094 Corsico (MI).
Importo compl. stimato del servizio: € 224.109,64 + IVA +
€ 3.513,70 + IVA per oneri sicurezza.
Durata: dalla data del verbale di consegna al 31 dicembre 2014.
Direttore dell’Esecuzione: ing. G. Pizzolato. Metodo di aggiudicazione: prezzo più basso mediante offerta a prezzi unitari.
Milano, 18 dicembre 2014
Il direttore generale
Stefano Cetti
Metropolitana Milanese s.p.a. - Milano
Realizzazione delle opere di adeguamento delle cabine
elettriche alla regola tecnica di connessione (RCT) e
rifasamento degli impianti elettrici a servizio dell’acquedotto
della città di Milano (CUP J41E14000180005 - CIG 5904609D7A)
- Comunicazione appalto aggiudicato
Concorrenti:
1. SIPIE 2. S.I.E.I. 3. GEI PROJECT 4. COVECO 5. SAMPAOLESI TULLIO 6. S.I.T. 7. GFF IMPIANTI 8.COLI IMPIANTI 9.CESIT 10.EUROELLE
IMPIANTI 11.A&G IMPIANTI 12.DEMA 13.AETISOL 14.SABINO DICATALDO 15.SECURIA 16.COLMAN LUCA 17.RICORDA 18.SERIM
IMPIANTI 19.NUOVA CCS 20.CEIT IMPIANTI 21.T.C. 22.COSTIGLIOLA ANTONIO 23.FM IMPIANTI 24.GIARDINA 25.QUINTINO COSTR.
26.ELETTROCIMAR 27.STACCHIO IMPIANTI 28.MARIANI 29.POLIMPIANTI 30.DESARIO 31.IGET IMPIANTI 32.B.M.R. 33.CONS. ST.
PEDRON 34.MIDA IMPIANTI 35.ELETTRICA LB 36.ELETTRA IMPIANTI
37.SCARAFONI GROUP 38.ENERGY PRODUCTS 39.M.I.T. 40.PPG
DOMOGEST 41.DIESSE ELECTRA 42.PLAN TRONIC 43.SIMET 44.STUDIO OIKOS 45.CEITECNO 46.SANGREGORIO 47.SCOTTO E FRATINI
48.SITE 49.CIET IMPIANTI 50.COST ATI SOCEB/GMC COSTRUZIONI ELETTRICHE 51.LIVIO IMPIANTI 52.GIOVE IMPIANTI 53.SAMET
54.CIEL 55.ASCANI IMPIANTI E COSTRUZIONI 56.S.G.E. 57.SIMEC
SISTEMI 58.COST. ATI LIANZA/COSTRUZ. GENERALI 59.LU.MAR. IMPIANTI 60.GRIME 61.OMNIA SERVITIA 62.MARCHETTI & C. 63.DGL
TECNOIMPIANTI 64.CREA.MI 65.C.I.D.E.E. ELETTRA 66.COST. ATI BETASINT/ALBIERO 67.I.M.E.T. 68.ELETTRICISTI SAN GIUSEPPE 69.BELLI 70.ELETTRICA SYSTEM 71.C.R. COSTRUZIONI 72.C.R. IMPIANTI
73.C.I.EL (CA) 74.BRONDOLO 75.BOLOGNA & PONZANELLI 76.AMBRO ELETTRICA 77.R.D.F. 78.SIFEL 79.RENDO IMPIANTI 80.TERMOIDRAULICA SBRISSA 81.I.E.C. 82.GE.S.IN. 83.M.G.M. 84.CHIAVAZZA
85.PM IMPIANTI ELETTRICI 86.CED IMPIANTI 87.SIEME 88.CONS.
ST. SARF 89.COST. ATI ELITALIA IMPIANTI/SIGE 90.COST. ATI PIERRE/
COTTINI GIORDANO & FIGLI/EFI 91.ODDINO IMPIANTI 92.ROSSI
ELETTROSERVIZI 93.AZZINNARI E INTRIERI 94.ELTECH 95.IMI IMPIAN-
Bollettino Ufficiale
– 63 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
TISTICA MERIDIONALE ITALIANA 96.SOLETO 97. IME DI ERCOLI L.
98.SINECTRA 99.DI SILVESTRO 100.SCUOTTO IMPIANTI ELETTRICI
E TECNOLOGICI 101.PROCOGEN 102.SCHNEIDER ELECTRIC 103.
PERSICO ENGINEERING 104.C.P. 105.GLOBAL ENERGY 106.MB
107.EUROELETTRA 108.CRESSONI ELETTRIFICAZIONI 109.MISA 110.
BETTATI ENGINEERING 111.DE.PA IMPIANTI 112.FIEL 113.MELEGARI
E MAROCCHI 114.DAVANI GIUSEPPE & C. 115.S.I.E.G. 116.S.T.M.
IMPIANTI ELETTRICI DI TONIATO M. 117.TECNOELETTRICA 118.S.F.E.
ELETTROIMPIANTI 119.GEI 120.EUROIMPIANTI ELECTRONIC 121.CIE
122.ELETTROIMPIANTI ITALIA 123.DE.FI 124.ENERGY SYSTEM 125.
TECNOCOSTRUZIONI.
Concorrenti non ammessi: 1. Soglia di anomalia: 30,142%.
Offerte anomale automaticamente escluse: 28.
Aggiudicatario:
SIPIE DI GHINELLI U. s.a.s. - Via G. Di Vittorio 307/14 - 20099 Sesto
San Giovanni (MI).
Imp. forfettario: € 723.447,19 + IVA.
Imp. oneri sicurezza: € 13.316,52 + IVA.
Durata: 243 giorni n.c..
Direttore Lavori: p. i. L. Consiglieri.
Metodo di aggiudicazione: massimo ribasso.
Milano, 18 dicembre 2014
Il direttore generale
Stefano Cetti
Metropolitana Milanese s.p.a. - Milano
Servizio di rimozione dei sedimenti dell’impianto di
decantazione e grigliatura delle acque del torrente Seveso
- Anno 2014 (CIG 5863499870 - CUP B43J13000830004).
Comunicazione appalto aggiudicato
Concorrenti:
1. DAF COSTRUZIONI STRADALI
2. F.LLI ZAPPETTINI
3. COST. ATI SPURGO SERVICE/IMPRESA DE MITRI
4. ECOL SERVICE
5. GEO RISORSE.
Aggiudicatario: DAF COSTRUZIONI STRADALI s.r.l. - Via Pantano 2
– 20122 Milano.
Importo compl. stimato del servizio: € 145.138,33 + IVA +
€ 2.338,00 + IVA per oneri sicurezza.
Durata: 90 giorni naturali consecutivi dalla data di avvio
dell’esecuzione.
Direttore dell’Esecuzione: ing. G. Pizzolato.
Metodo di aggiudicazione: massimo ribasso su prezzi unitari.
Milano, 18 dicembre 2014
Il direttore generale
Stefano Cetti
– 64 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
C) CONCORSI
Amministrazione regionale
D.d.u.o. 16 dicembre 2014 - n. 12212
Direzione centrale Programmazione integrata e finanza
- Aggiornamento dell’elenco degli idonei alla nomina a
componenti del Collegio dei revisori dei conti della Regione e
autorizzazione a procedere alla fase di estrazione a sorte del
nominativo a seguito delle dimissioni di uno dei componenti
IL DIRETTORE CENTRALE VICARIO
DELLA U.O. PROGRAMMAZIONE INTEGRATA E FINANZA
Premesso che:
1) in data 2 aprile 2014, il Segretario Generale della Presidenza, dott. Andrea Gibelli, alla presenza della Commissione
per la formazione dell’elenco degli idonei alla nomina a
componenti del Collegio dei revisori dei conti della Regione composta da Carrara Antonino - Dirigente di Struttura:
«Supporto al Comitato per la trasparenza degli appalti e
sulla sicurezza dei cantiere» – DC Legale, Legislativo, Istituzionale e Controlli-, Giaretta Manuela - Direttore di Funzione Specialistica: «Programmazione e gestione finanziaria»
- DC Programmazione Integrata e Finanza-, Pierro Giancarlo - Dirigente di Struttura: «Segreteria della Giunta e Elettorale» - DC Legale, Legislativo, Istituzionale e Controlli, procedeva all’estrazione a sorte di tre nominativi dall’elenco
degli idonei a revisori dei conti;
2) che nell’elenco degli idonei alla nomina a componenti
del Collegio dei revisori dei conti della Regione Lombardia
per il triennio 2013-2015, pubblicato sul BURL –Serie Avvisi e Concorsi – Mercoledì 22 gennaio 2014 composto da
n. 50 nominativi veniva inserito con riserva il Sig. Massimo
Moscatelli a seguito dell’accoglimento da parte del TAR
Milano (N. 00458/2014 REG:PROV:CAU) dell’istanza cautelare da lui presentata avverso la sua esclusione da tale
elenco, pervenendo così il numero complessivo dei nominativi per l’estrazione pari a 51;
3) a seguito delle operazioni di estrazione, i signori estratti sono risultati essere i seguenti:
−− Babbi Massimo, nato il 23 ottobre 1963,
−− Fazzi Luciano, nato il 4 luglio 1967;
−− Tomasini Luca Luigi, nato il 12 agosto 1972;
Richiamata la deliberazione consiliare n. X/383 del 27 maggio 2014 - atti: 5152 con la quale, ai sensi dell’articolo 2 della
Legge Regionale 17 dicembre 2012, n. 18 (Legge finanziaria
2013) di istituzione presso la Regione Lombardia del Collegio dei
revisori dei conti in attuazione dell’art. 14, comma 1, lett. e) del
d.l. 138/2011, convertito dalla l. 148/2011, il Consiglio regionale
ha provveduto a nominare quali componenti del Collegio dei
revisori dei conti della Regione Lombardia, per il triennio 20142016, i signori:
−− Babbi Massimo, nato il 23 ottobre 1963, con le funzioni di
presidente;
−− Fazzi Luciano, nato il 4 luglio 1967;
−− Tomasini Luca Luigi, nato il 12 agosto 1972;
nonché a stabilire gli importi annuali spettanti ai componenti
del Collegio dei revisori dei conti, determinati sulla base della
normativa statale di riferimento;
Preso atto della sentenza del TAR Milano n. 2545/2014 REG.
PROV. COLL. - n. 484/2014 REG. RIC. dell’8 ottobre 2014, depositata il 24 ottobre 2014, con la quale viene accolto il ricorso da
parte del Sig. Moscatelli Massimo;
Preso atto altresì delle dimissioni dall’incarico di Revisore dei
Conti della Regione Lombardia presentate dal dott. Tomasini
Luca Luigi con messaggio di posta certificata del 3 novembre 2014, prot. n. A1.2014.0093225 del 4 novembre 2014;
Ritenuto, in base a quanto sopra rilevato, di dover procedere
all’aggiornamento dell’elenco degli idonei alla nomina a componenti del collegio dei revisori dei conti della Regione Lombardia per il triennio 2013-2015, già pubblicato sul Bollettino Ufficiale
della Regione Lombardia n. 4 di mercoledì 22 gennaio 2014 –
Serie Avvisi e Concorsi, con l’inserimento del sig. Moscatelli Massimo e con la cancellazione del sig. Tomasini Luca Luigi;
Dato atto che il Regolamento di attuazione dell’art. 2, comma
5, della legge regionale 17 dicembre 2012, n. 18 (Legge finanziaria 2013): «Istituzione del Collegio dei revisori dei conti, approvato con la d.g.r. 7 giugno 2013 n. X/222 dispone che:
•l’estrazione a sorte dei nominativi dall’elenco degli idonei
avviene da parte del segretario generale della presidenza
e alla presenza della Commissione;
•dell’esito del procedimento di estrazione viene redatto apposito verbale a cura della Commissione e data comunicazione ai soggetti estratti.
Vista la l.r. n. 20/2008 «Testo unico delle Leggi regionali in materia di Organizzazione e Personale» nonché i provvedimenti organizzativi della X legislatura;
DECRETA
1. di prendere atto delle dimissioni alla carica di revisore dei
conti del sig. Tomasini Luca Luigi;
2. di dare esecuzione alla sentenza del TAR Milano di accoglimento del ricorso da parte del sig. Moscatelli Massimo;
3. di approvare l’elenco aggiornato degli idonei alla nomina
a componenti del Collegio dei revisori dei conti della Regione
con l’inserimento del sig. Moscatelli Massimo e la cancellazione
del sig. Tomasini Luca Luigi, parte integrante del presente atto;
4. di pubblicare sul BURL e sul sito istituzionale di Regione Lombardia il presente atto ed il relativo elenco aggiornato degli idonei alla nomina a componenti del Collegio dei revisori dei conti
della Regione;
5. di procedere all’estrazione a sorte dall’elenco aggiornato
degli idonei del nominativo per la carica di revisore per il periodo che va dalla data della nuova nomina alla data di scadenza
del Collegio dei revisori attualmente in carica.
Il direttore centrale vicario
programmazione integrata e finanza
Manuela Giaretta
——— • ———
ALLEGATO N. 1
ELENCO DEGLI IDONEI ALLA NOMINA A COMPONENTI DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI DELLA REGIONE LOMBARDIA PER IL
TRIENNIO 2013-2015
1)  Abbo Domenico
2)  Aldovisi Stefano
3)  Babbi Massimo già nominato ed attualmente in carica
4)  Barbaresi Serenella
5)  Barindelli Giovanna
6)  Bellini Lucini Fabrizio
7)  Bellini Monica
8)  Berselli Mauro
9)  Bizzarri Antonio
10)  Bolognini Luigina
11)  Borella Giampaolo
12)  Carreri Paola
13)  Cazzaniga Sergio
14)  Danovi Alessandro
15)  D’Aries Ciro
16)  Facoetti Carlo
17)  Facoetti Enrico
18)  Fazzi Luciano .già nominato ed attualmente in carica
19)  Fogliata Carlo
20)  Galante Eleonora
21)  Galimberti Luigi
22)  Garramone Roberto
23)  Ghizzi Massimiliano
24)  Isola Carmela
25)  Leone Michelina
26)  Maffei Giuseppe
27)  Magoni Anna
28)  Mainetti Giussi
29)  Mancini Fioravante
30)  Margariti Monica
31)  Martina Raniero
32)  Michelone Fabio
Bollettino Ufficiale
– 65 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
33)  Moscatelli Massimo
34)  Nestore Giuseppe Marco
35)  Paglia Maria
36)  Pelucchi Angelo
37)  Piccarreta Saverio
38)  Pietra Camillo
39)  Pollini Ernesto
40)  Quadrini Luciano
41)  Romeo Vincenzo
42)  Sacchi Marco
43)  Sala Giorgio
44)  Sallorenzo Virgilio
45)  Sandroni Stefano
46)  Severini Enrico
47)  Slavich Giancarlo Alfredo
48)  Soranzo Gianni
49)  Vaschetti Fiorella
50)  Vecchi Giampiera.
– 66 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
D.d.u.o. 23 dicembre 2014 - n. 12635
Direzione generale Commercio, turismo e terziario - Nomina
cinque esperti esterni a Regione Lombardia nell’Osservatorio
del Commercio - Esito della procedura selettiva di cui
all’avviso d.d.u.o. 4 dicembre 2014, n. 11722
IL DIRIGENTE DELLA U.O. COMMERCIO, RETI DISTRIBUTIVE
E TUTELA DEI CONSUMATORI
Visto d.lgs. 31 marzo 1998 n. 114 «Riforma della disciplina relativa al settore del commercio, a norma dell’art. 4 comma 4 della
Legge 18 marzo 1997 n. 59» e in particolare l’art. 6, comma 1,
lett. g) in base al quale le Regioni assicurano, avvalendosi dei
Comuni e delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e
Agricoltura, un sistema coordinato di monitoraggio riferito all’entità ed all’efficienza della rete distributiva nonchè dell’intera filiera produttiva, comprensiva delle fasi di produzione, trasformazione, commercializzazione e distribuzione di beni e servizi;
Vista la l.r. 2 febbraio 2010 n. 6 «Testo Unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere» e s.m.i. e in particolare l’art. 9
sull’Osservatorio del Commercio»;
Richiamati:
−− la d.g.r. 22 marzo 2002 n. 8511 «Costituzione e organizzazione dell’Osservatorio Regionale del Commercio» che
ha costituito l’Osservatorio del Commercio in attuazione
dell’art. 7 della l.r. 23 luglio 1999 n. 14;
−− la d.g.r. 4 ottobre 2013 n. 750 «Modifiche alle d.g.r. 22 marzo
2002 n. 8511, 30 settembre 2005 n. 729 e 29 dicembre 2010
n. 1185 concernenti la costituzione dell’Osservatorio del
commercio. Integrazione di cinque esperti» che ha integrato tra i componenti dell’Osservatorio fino a cinque esperti
nelle materie di interesse dell’Osservatorio, selezionati secondo apposito avviso pubblico, supportando a livello tecnico e informativo la Conferenza dei Rappresentanti;
−− il d.d.u.o. del 4 dicembre 2014, n. 11722 con cui è stato approvato l’Avviso pubblico per la selezione di cinque esperti
a titolo gratuito di supporto ai componenti la Conferenza
dei Rappresentati dell’Osservatorio Regionale del Commercio per l’anno 2015, ai sensi della d.g.r. X/750, pubblicato sul BURL n. 50 del 10 dicembre 2014;
Dato atto che nel richiamato d.d.u.o. del 4 dicembre 2014,
n. 11722 è stabilito che:
−− la gestione della procedura di Avviso è di competenza del
Dirigente competente per materia della DG Commercio,
turismo e terziario;
−− con successivi provvedimenti del Dirigente competente
per materia della dg commercio, turismo e terziario si provvederà alla costituzione della commissione giudicatrice
per la selezione dei candidati e alla nomina dei cinque
esperti, in esito alla selezione pubblica, secondo le modalità stabilite nell’Avviso;
−− i posti eventualmente non coperti per rinuncia, non adeguatezza dei profili professionali o altra motivazione saranno banditi con successivo Avviso da adottare con decreto
del Dirigente competente per materia della DG Commercio, turismo e terziario;
−− i cinque esperti che integreranno la Conferenza dei rappresentanti dell’Osservatorio Regionale del Commercio
presteranno la propria opera senza alcun onere economico per il bilancio regionale;
Vista la d.g.r. del 2 luglio 2012 n. 3661 che, all’allegato C, ha
approvato la disciplina del conferimento degli incarichi di collaborazione professionale della Giunta regionale di cui all’art. 7,
comma 6, del d.lgs. 165/2001;
Visto il d.d.u.o. del 18 dicembre 2014, n. 12393 con cui si è
proceduto alla nomina della Commissione giudicatrice per la
selezione dei candidati di detto Avviso pubblico;
Dato atto che entro il termine del 22 dicembre 2014, fissato
dall’Avviso di selezione di cui al d.d.u.o. del 4 dicembre 2014,
n. 11722, sono pervenute n. 6 candidature;
Rilevato che i profili di interesse di cui al punto 1) dell’Avviso
afferiscono alle seguenti aree tematiche:
•programmazione commerciale e autorizzazioni di medie e
grandi strutture di vendita;
•legislazione commerciale;
•commercio e trasformazioni urbane;
•pianificazione territoriale e urbanistica;
•marketing territoriale, incoming e attrattività dei consumi.
Considerato che la Commissione Giudicatrice sulla base delle candidature pervenute ha ritenuto di non selezionare le candidature per le seguenti aree tematiche:
•Legislazione commerciale;
•marketing territoriale, incoming e attrattività dei consumi.
Dato atto che la Commissione giudicatrice in data 23 dicembre 2014, come da verbale agli atti, ha rassegnato l’esito dei lavori, selezionando con procedura comparativa delle esperienze
e dei requisiti professionali i tre candidati per le seguenti aree
tematiche:
•Mario Caldarini (programmazione commerciale e autorizzazioni di medie e grandi strutture di vendita);
•Renato Cattaneo (commercio e trasformazioni urbane);
•Luca Tamini (pianificazione territoriale e urbanistica).
Ritenuto, quindi, di dover approvare la graduatoria finale delle
candidature idonee così come riportata nel verbale della Commissione giudicatrice;
Dato atto che per l’adozione del presente provvedimento sono stati rispettati i termini procedimentali stabiliti dall’Avviso;
Richiamati i provvedimenti organizzativi della X legislatura ed
in particolare:
−− la deliberazione della Giunta regionale n. X/87 del 29 aprile 2013 avente ad oggetto «II Provvedimento Organizzativo
2013» che, nell’allegato A, definisce gli assetti organizzativi
della Giunta regionale, gli incarichi dirigenziali e le connesse graduazioni;
−− il decreto del Segretario generale n. 7110 del 25 Luglio
2013 recante «Individuazione delle Strutture organizzative e
delle relative competenze ed aree di attività delle Direzioni
Generali della Giunta regionale – X Legislatura», con particolare riferimento alle competenze della Unità Organizzativa Commercio, reti distributive e tutela dei consumatori;
DECRETA
1. Di approvare la graduatoria finale delle candidature
idonee così come riportata nel verbale della Commissione
giudicatrice.
2. Di selezionare, in esito ai lavori della Commissione giudicatrice, i seguenti tre esperti che integreranno la Conferenza dei
Rappresentati dell’Osservatorio Regionale del Commercio:
•Mario Caldarini;
•Renato Cattaneo;
•Luca Tamini.
3. Di comunicare l’esito della selezione agli esperti selezionali
mediante comunicazione elettronica.
4. Di pubblicare il presente decreto sul Bollettino Ufficiale della
Regione Lombardia e sul sito internet: www.commercio.regione.
lombardia.it.
Il dirigente della u.o. commercio, reti distributive
e tutela dei consumatori
Paolo Mora
Bollettino Ufficiale
– 67 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Comune di Erba (CO)
Bando per l’assegnazione di n. 2 licenze per l’esercizio del
servizio taxi
SI RENDE NOTO
che con determinazione dirigenziale n. 330 del 15 dicembre 2014 è stato approvato il bando per l’assegnazione di n. 2
licenze per l’esercizio del servizio di TAXI con autovettura
La domanda di partecipazione, unitamente alla documentazione richiesta, deve pervenire all’Ufficio Protocollo Generale del
Comune di Erba P.zza Prepositurale 1 (orari di apertura al pubblico: da lunedì a venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e il lunedì
e giovedì anche dalle ore 16.00 alle ore 19.00) esclusivamente
mediante consegna a mano, raccomandata postale con avviso di ricevimento o agenzia di recapito autorizzata entro e non
oltre le ore 13.00 di venerdì 30 gennaio 2015.
I requisiti di ammissione, le modalità di espletamento della selezione e lo schema di domanda sono disponibili presso l’Ufficio
Commercio e Polizia Amministrativa del Comune di Erba e sul
sito istituzionale all’indirizzo: www.comune.erba.co.it .
Per eventuali informazioni gli interessati possono contattare
l’Ufficio Commercio del Comune di Erba nei seguenti orari di
apertura al pubblico (orari di apertura al pubblico: da lunedì a
venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e il lunedì e giovedì anche
dalle ore 16.00 alle ore 19.00), tel. 031/615111 e-mail: riccardo.
[email protected].
Il dirigente dell’area servizi al cittadino
Daniele Fabbrocino
Comune di Limbiate (MB)
Avviso di mobilità volontaria fra pubbliche amministrazioni
per la copertura di un posto di funzionario di polizia locale comandante - categoria D - p.e. accesso D3 - con titolarità di
posizione organizzativa
SI RENDE NOTO CHE
è indetta procedura di mobilità volontaria fra amministrazioni
pubbliche per la copertura di:
•«UN POSTO DI FUNZIONARIO DI POLIZIA LOCALE – COMANDANTE- CATEGORIA D- POSIZIONE DI PRIMO ACCESSO D3CON TITOLARITA’ DI INCARICO DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA»
mediante passaggio diretto di dipendenti in servizio a tempo
indeterminato presso pubbliche amministrazioni del comparto
Regioni e autonomie locali aventi una popolazione superiore ai
15.000 abitanti, o altro comparto pubblico di cui all’art. 1, comma 2, del decreto legislativo 165/2001 che sia soggetto a vincoli
assunzionali.
TITOLO DI STUDIO RICHIESTO: diploma di laurea specialistica (LS) o magistrale (LM) – nuovo ordinamento universitario
(5 anni) – oppure diploma di laurea (DL) – vecchio ordinamento in giurisprudenza o equipollente;
Sul sito internet: www.comune.limbiate.mb.it in «evidenza» e
«concorsi» sono reperibili copia integrale dell’avviso unitamente
al fac-simile della domanda di partecipazione e del curriculum
formativo professionale in formato europeo 2013.
Dell’ammissione, ammissione con riserva o esclusione dei candidati verrà data comunicazione nei modi e nei tempi previsti
dal bando di selezione.
Termini di presentazione delle domande: 12 dicembre 2014 12 gennaio 2015 ore 12,45.
Per chiarimenti ed informazioni rivolgersi all’Ufficio Gestione del
Personale: tel. 02/99097218-243-314-206.
Il responsabile servizi finanziari, personale ICT
Roberta Ronchetti
– 68 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Azienda ospedaliera di Desio e Vimercate - Vimercate (MB)
Sorteggio di componenti in seno a commissione esaminatrice
di concorso pubblico per n. 1 posto di dirigente medico nella
disciplina di medicina e chirurgia d’accettazione e urgenza
Ai sensi dell’art. 6 - comma 3) del d.p.r. n. 483 del 10 dicembre 1997, si rende noto che il sorteggio per l’estrazione dei componenti in seno alla commissione esaminatrice del concorso
pubblico per
•n. 1 posto di Dirigente Medico nella disciplina di Medicina
e chirurgia d’accettazione e urgenza
avrà luogo il giorno 3 febbraio 2015 con inizio alle ore 14,30 presso la sede della S.C. Risorse Umane - Settore Concorsi di Via Mazzini n. 1 - Desio (presso Ospedale) dell’Azienda ospedaliera di
Desio e Vimercate (MB).
In caso di indisponibilità dei nominativi sorteggiati, la procedura di sorteggio verrà ripetuta con cadenza quindicinale in
maniera automatica e senza necessità di ulteriore pubblicità.
Il direttore generale
Pietro Caltagirone
Bollettino Ufficiale
Bollettino Ufficiale
– 69 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Azienda ospedaliera di Desio e Vimercate - Vimercate (MB)
Bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, per la
copertura di n. 1 posto di collaboratore tecnico professionale
- ingegnere gestionale - categoria D per la s.c. controllo di
gestione
In esecuzione della deliberazione n. 973 del 15 dicembre 2014 è
indetto concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di
•n. 1 posto di Collaboratore Tecnico Professionale - Ingegnere Gestionale - categoria D - per la S.C. Controllo di Gestione.
Questa Azienda invita gli aspiranti in possesso dei requisiti previsti dal d.p.r. n. 220 del 27 marzo 2001 a far pervenire domanda di partecipazione, redatta in carta semplice e corredata dei
documenti prescritti, all’Ufficio Protocollo aziendale entro e non
oltre il termine perentorio delle ore 12.00 del 30° giorno successivo alla data di pubblicazione dell’estratto del bando nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
Per le domande inoltrate a mezzo del servizio postale la data
di spedizione è comprovata dal timbro a data dell’Ufficio Postale
accettante.
Le domande di partecipazione dovranno essere indirizzate al
Direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Desio e Vimercate - presso Ufficio Protocollo - Via Santi Cosma e Damiano, 10 20871 Vimercate (P.O. di Vimercate) - evidenziando sulla busta,
in caso di spedizione, la dicitura «Domanda concorso pubblico».
La consegna delle domande dovrà avvenire presso il suddetto Ufficio Protocollo nei seguenti orari di apertura al pubblico:
dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 14,00 (il giorno di scadenza
fino alle ore 12.00).
In caso di invio tramite posta elettronica, la domanda dovrà
essere trasmessa in un unico file in formato PDF al seguente
indirizzo: [email protected].
Sono considerati privi di efficacia i documenti spediti oltre i
termini di presentazione prescritti dal presente bando.
Nella domanda dovranno essere indicati:
a)la data, il luogo di nascita, il codice fiscale e la residenza;
b)la cittadinanza posseduta;
c)il Comune di iscrizione nelle liste elettorali, ove richiesto,
ovvero i motivi della non iscrizione o della cancellazione
dalle liste medesime;
d)le eventuali condanne penali riportate;
e) i titoli di studio posseduti;
f) la posizione nei riguardi degli obblighi militari;
g)i servizi prestati come impiegati presso pubbliche amministrazioni e le eventuali cause di cessazione di precedenti
rapporti di pubblico impiego;
h)i titoli che danno diritto ad usufruire di riserve, precedenze
o preferenze. I candidati riconosciuti disabili devono specificare nella domanda di ammissione, qualora lo ritengano
indispensabile, l’ausilio eventualmente necessario per l’espletamento delle prove in relazione al proprio handicap,
nonché la necessità di tempi aggiuntivi.
Nella domanda di ammissione al concorso l’aspirante deve
indicare il domicilio presso il quale deve, ad ogni effetto, essergli
fatta ogni necessaria comunicazione. I candidati hanno l’obbligo di comunicare gli eventuali cambiamenti di indirizzo all’Azienda, la quale non assume alcuna responsabilità nel caso di
loro irreperibilità presso l’indirizzo comunicato. Con la partecipazione al concorso è implicita da parte dei candidati l’accettazione senza riserve delle condizioni del presente bando e di tutte
le disposizioni che disciplinano e disciplineranno lo stato giuridico ed economico dei dipendenti dell’Azienda ospedaliera.
Ai sensi dell’art. 2 del d.p.r. n. 220 del 27 marzo 2001 possono
partecipare al concorso coloro che possiedono i seguenti requisiti generali:
a)cittadinanza italiana, salve le equiparazioni stabilite dalle
leggi vigenti, o cittadinanza di uno dei Paesi dell’Unione
Europea;
b) titolo di studio previsto per l’accesso al profilo professionale
messo a concorso;
c) iscrizione all’albo professionale, ove richiesto, per l’esercizio
professionale. L’iscrizione al corrispondente albo di uno dei
Paesi dell’Unione Europea, ove prevista, consente la partecipazione ai concorsi, fermo restando l’obbligo dell’iscrizione all’albo in Italia prima dell’assunzione in servizio.
Non possono accedere agli impieghi coloro che siano stati
esclusi dall’elettorato attivo e coloro che siano stati destituiti o
dispensati dall’impiego presso pubbliche amministrazioni ovvero licenziati a decorrere dalla data di entrata in vigore del primo
contratto collettivo.
Si avverte che il requisito specifico di ammissione al concorso è il seguente:
•laurea (triennale) in Ingegneria gestionale o laurea specialistica o laurea magistrale o laurea vecchio ordinamento in
Ingegneria gestionale
I requisiti di ammissione dovranno essere posseduti alla data
di scadenza del termine stabilito nel presente bando per la presentazione delle domande di ammissione. Alla domanda devono essere allegati:
•autocertificazione resa ai sensi del d.p.r. n. 445 del 28 dicembre 2000, attestante il possesso del titolo di studio richiesto per l’ammissione al concorso;
•certificazioni e dichiarazioni rese ai sensi degli artt. 46 e 47
del d.p.r. n. 445/00 relative ai titoli che il concorrente ritenga
opportuno presentare agli effetti della valutazione di merito
e della formulazione della graduatoria;
•dichiarazione di conformità all’originale di eventuali fotocopie allegate alla domanda;
•eventuali pubblicazioni edite a stampa;
•i titoli che conferiscono diritti ad usufruire di riserve, precedenze o preferenze nella graduatoria;
•curriculum formativo e professionale, datato e firmato, (che
non ha valore di autocertificazione delle dichiarazioni in
esso contenute relativamente ai titoli di carriera, accademici e di studio);
•ricevuta comprovante l’avvenuto versamento di € 7,00
non rimborsabili da effettuarsi a mezzo di c/c postale
n. 41562208 intestato a Azienda ospedaliera di Desio e Vimercate - via Santi Cosma e Damiano, 10 - 20871 Vimercate - indicando come causale «Contributo spese partecipazione concorso pubblico»;
•fotocopia di valido documento di riconoscimento in corso
di validità in caso di trasmissione della domanda di partecipazione tramite Ufficio Postale o tramite Posta Elettronica.
Alla domanda dovrà altresì essere unito, in carta semplice,
elenco dei documenti e titoli presentati.
Si rammentano pure, in quanto applicabili, le disposizioni contenute nel citato d.p.r. n. 445 del 28 dicembre 2000 in materia di
documentazione amministrativa. In particolare si rammenta che
la sottoscrizione della domanda e delle dichiarazioni temporaneamente sostitutive consentite dalla suddetta normativa non
sono soggette ad autenticazione. Ai sensi dell’art. 40 - c. 01 - del
d.p.r. n. 445/00, così come modificato dall’art. 15 della legge
n. 183/11, i certificati rilasciati dalla Pubblica Amministrazione e
gli atti di notorietà sono sempre sostituiti dalle dichiarazioni di
cui agli articoli 46 e 47 del d.p.r. n. 445/00. Non si terrà conto
dei titoli che non siano chiaramente identificabili. Non verranno
prese in considerazione dichiarazioni sostitutive redatte senza
precisa indicazione di oggetto, tempi e luoghi relativi ai fatti, stati
e qualità interessati. In particolare le dichiarazioni relative alla
frequenza di corsi vari devono indicare con precisione il numero
di giornate e, ove possibile, di ore, di effettiva presenza agli stessi
e non solo il periodo di generica durata del corso.
Per la valutazione dei titoli, delle pubblicazioni, dei titoli scientifici e del curriculum formativo e professionale si applicano i criteri previsti dall’art. 11 del d.p.r. n. 220/01.
L’Azienda procederà, per come previsto dall’art. 35 del d.lgs.
n. 165 del 30 marzo 2001, nonché dall’art. 3, comma 4, del d.p.r.
n. 220 del 27 marzo 2001, ad effettuare una preselezione tra i
candidati ammissibili al concorso.
Il calendario della prova preselettiva sarà reso noto ai candidati mediante apposito avviso pubblicato almeno 15 giorni prima dell’espletamento della prova stessa sul sito internet aziendale www.aodesiovimercate.it.
La prova preselettiva verterà su argomenti attinenti il profilo
professionale messo a concorso in relazione alla S.C. di assegnazione. Per superare la preselezione ed essere ammessi alle
prove d’esame, i candidati dovranno raggiungere un punteggio minimo corrispondente a 21/30. Il punteggio conseguito
nella prova preselettiva non concorre alla formazione del voto
finale di merito. L’elenco dei candidati che avranno superato la
prova preselettiva, e quindi ammessi alle successive prove concorsuali, sarà reso noto mediante pubblicazione sul sito internet
– 70 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
aziendale. L’assenza del candidato alla prova preselettiva, qualunque ne sia la causa, comporterà l’esclusione dello stesso dal
concorso.
La data e la sede in cui si svolgeranno le prove d’esame saranno notificate ai candidati mediante avviso pubblicato sul
sito internet aziendale www.aodesiovimercate.it - Amministrazione trasparente - sezione bandi di concorso - almeno 15 giorni
prima dell’inizio delle prove scritta e pratica ed almeno 20 giorni
prima della prova orale.
I concorrenti dovranno presentarsi agli esami muniti di valido
documento di riconoscimento. I candidati che non si presenteranno a sostenere le prove nel giorno, nell’ora e nella sede stabiliti, saranno considerati rinunciatari al concorso, qualunque sia
la causa dell’assenza, anche se non dipendente dalla volontà
dei singoli candidati.
Ai sensi dell’art. 8 del d.p.r. n. 220/01 i punteggi per i titoli e le
prove d’esame sono complessivamente 100 così suddivisi:
30 punti per i titoli
70 punti per le prove d’esame
I punti per le prove d’esame sono così ripartiti:
30 punti per la prova scritta
20 punti per la prova pratica
20 punti per la prova orale
I punti per la valutazione dei titoli sono ripartiti fra le seguenti
categorie alle quali è attribuito un punteggio massimo come
sottospecificato:
titoli di carriera punti 10
titoli accademici e di studio punti 2
pubblicazioni e titoli scientifici punti 3
curriculum formativo e professionale punti 15
L’ammissione alla prova pratica è subordinata al superamento della prova scritta e l’ammissione alla prova orale è subordinata al superamento della prova pratica. Il superamento della
prova scritta è subordinato al raggiungimento di una valutazione di sufficienza espressa in termini numerici di almeno 21/30. Il
superamento della prova pratica e della prova orale è subordinato al raggiungimento di una valutazione di sufficienza espressa in termini numerici di almeno 14/20.
Le prove d’esame sono le seguenti:
PROVA SCRITTA: tema o soluzione di quesiti a risposta sintetica
relativi ai seguenti argomenti:
•analisi dei costi, pianificazione e controllo economico e
analisi degli investimenti;
•analisi, progettazione e manutenzione dei sistemi organizzativi e informativi a supporto dei processi gestionali aziendali;
•automazione industriale e tecnologie di produzione di prodotti e servizi:
PROVA PRATICA: esecuzione di tecniche specifiche relative al
profilo professionale messo a concorso;
PROVA ORALE: oltre alle materie attinenti al profilo professionale messo a concorso, la prova orale comprenderà la verifica
della conoscenza almeno a livello iniziale di una lingua straniera scelta tra le seguenti: inglese - francese. Per i cittadini
degli Stati membri dell’Unione Europea è altresì prevista la conoscenza della lingua italiana.
I concorrenti dovranno presentarsi agli esami muniti di valido
documento di riconoscimento.
I candidati che non si presenteranno a sostenere le prove nel
giorno, nell’ora e nella sede stabiliti, saranno considerati rinunciatari al concorso, qualunque sia la causa dell’assenza, anche
se non dipendente dalla volontà dei singoli candidati.
La graduatoria di merito sarà approvata con provvedimento
del Direttore generale. I concorrenti vincitori e comunque coloro
che saranno chiamati in servizio a qualsiasi titolo sono tenuti, a
pena di decadenza dall’assunzione stessa, a presentare entro
trenta giorni dal ricevimento della notifica, idonea documentazione ovvero dichiarazione sostitutiva di certificazioni attestante i
seguenti stati, qualità personali e fatti:
a)luogo e data di nascita;
b)residenza;
c) stato di famiglia;
d)cittadinanza posseduta;
e) di non aver riportato condanne penali e di non essere destinatario di provvedimenti che riguardino l’applicazione di
misure di prevenzione, di decisioni civili e di provvedimenti
amministrativi iscritti nel casellario giudiziale ai sensi della
vigente normativa;
f) possesso dei requisiti specifici di ammissione al concorso. L’accertamento dell’idoneità fisica incondizionata alla
mansione - con l’osservanza delle norme in tema di categorie protette - sarà effettuato, ai sensi di quanto previsto
dalla normativa vigente, a cura dell’Azienda prima dell’immissione in servizio.
In conformità a quanto previsto dall’art. 7 - punto 1) - del d.lgs.
n. 165/2001 l’Amministrazione garantisce parità e pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro. L’Azienda si riserva la facoltà, per motivate ragioni
e nel pubblico interesse, di rettificare, prorogare, sospendere o
revocare, anche parzialmente, il presente bando in qualsiasi
momento senza che per i concorrenti insorga alcuna pretesa o
diritto. Per quanto non previsto dal presente bando di concorso
si rimanda alla normativa vigente in materia anche per quanto
concerne le riserve dei posti per i disabili (legge n. 68/99).
Ai sensi dell’art. 1014, commi 3 e 4, e dell’art. 678, comma 9,
del d.lgs. 15 marzo 2010 n. 66, essendosi determinato un cumulo
di frazioni di riserva pari/superiore all’unità, il posto a concorso
è riservato prioritariamente a volontario delle Forze Armate congedato senza demerito. Nel caso non vi sia candidato idoneo
appartenente ad anzidetto profilo professionale, il posto sarà assegnato ad altro candidato utilmente collocato in graduatoria.
Si precisa che ai sensi di quanto previsto dal d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 i dati personali forniti dai candidati nella domanda di partecipazione al concorso saranno trattati per le
finalità di gestione della procedura e per quelle connesse all’eventuale procedimento di assunzione, nonché per gli eventuali successivi utilizzi della graduatoria da parte di questa o altre
Aziende. La presentazione della domanda di partecipazione
implica l’autorizzazione del candidato alla comunicazione a
soggetti terzi dei suddetti dati personali ai fini di consentire l’espletamento delle procedure di cui sopra.
Per qualsiasi informazione rivolgersi all’Ufficio Concorsi della
Sede di Desio - Via Mazzini, 1 - (tel. 0362385367-8).
Il direttore generale
Pietro Caltagirone
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Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
FAC SIMILE DI DOMANDA DA REDIGERSI IN CARTA SEMPLICE:
Al DIRETTORE GENERALE
dell’Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate
Ufficio Protocollo - Via Santi Cosma e Damiano n. 10
20871 VIMERCATE.
Il sottoscritto __________________________________ nato a _________________ il _______,
codice fiscale ______________________ e residente in ___________________________________
Via ____________________________________________________________________________
CHIEDE
di essere ammesso a partecipare al pubblico concorso per titoli ed esami pera n. 1 posto di
COLLAB. TECNICO PROFESS. – INGEGNERE GESTIONALE – categoria D - indetto con
deliberazione N.__ del _____. Dichiara sotto la propria responsabilità, anche ai fini di quanto
previsto dal D.Lgs. n.445/00:
1) di essere nato a ______________________________________ il _________ , di essere residente
a________________________ in via _______________________________________________;
2) di essere in possesso della cittadinanza ______________________________________________;
3) di essere iscritto nelle liste elettorali del Comune di ______________________
4) di non aver riportato condanne penali; ovvero: di aver riportato le seguenti condanne penali
____________________ ;
5) di essere in possesso del titolo di studio di __________________________ conseguito il_______
presso la seguente scuola:________________________________________________________;
6) di non avere prestato servizio presso Pubbliche Amministrazioni, ovvero di aver prestato servizio
alle dipendenze di Pubbliche Amministrazioni come segue: dal __________ al ______________
in qualità di ___________________________ presso ______________________________ e che
la risoluzione dei precedenti rapporti è stata determinata dalle seguenti cause _______________;
7) di non essere stato destituito, dispensato o licenziato dall’impiego presso pubbliche
amministrazioni;
8) di aver preso visione del relativo bando di concorso e di sottostate a tutte le condizioni in esso
stabilite ed alle norme tutte di legge e dei regolamenti interni ed eventuali successive modifiche
degli stessi;
9) __________________________________________________________________ (in caso di
persona disabile indicare la necessità di un ausilio necessario per l’espletamento delle prove
in relazione al proprio handicap, nonché la necessità di tempi aggiuntivi);
10) ___________________________________________________ (altre eventuali dichiarazioni)
Chiede inoltre che ogni comunicazione relativa al presente concorso gli venga fatta al seguente
indirizzo:_______________________________________ Telefono ________________________
e-mail ________________________
Data _____________
FIRMA ___________________________________
——— • ———
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE e/o ATTO DI NOTORIETA’
per stati, qualità personali e fatti
(Ai sensi dell’art.46 e 47 - D.P.R n. 445 del 28.12.2000 – Testo unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia di documentazione amministrativa)
Il Sottoscritto ___________________________________Nato a ___________________________________
il _______________, Residente in ___________________________________________________________
Via ______________________________________________________________________________
consapevole che chiunque rilascia dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o ne fa uso nei casi previsti dal
citato testo unico è punito dai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia (art. 76 D.P.R. n 445
del 28.12.2000)
DICHIARA
luogo e data____________________________
firma del dichiarante
__________________________________
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Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Azienda ospedaliera di Desio e Vimercate - Vimercate (MB)
Bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, per la
copertura di n. 1 posto di dirigente medico nella disciplina di
anestesia e rianimazione
In esecuzione della deliberazione n. 985 del 15 dicembre 2014
è indetto concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura
di:
•n. 1 posto di Dirigente Medico nella disciplina di Anestesia
e Rianimazione.
Questa Azienda invita gli aspiranti in possesso dei requisiti previsti dal d.p.r. n. 483 del 10 dicembre 1997 a far pervenire domanda di partecipazione, redatta in carta semplice e corredata
dei documenti prescritti, all’Ufficio Protocollo aziendale entro e
non oltre il termine perentorio delle ore 12.00 del 30° giorno successivo alla data di pubblicazione dell’estratto del bando nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
Per le domande inoltrate a mezzo servizio postale la data di
spedizione è comprovata dal timbro a data dell’Ufficio Postale
accettante.
Le domande di partecipazione dovranno essere indirizzate al
Direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Desio e Vimercate - Ufficio Protocollo - Via Santi Cosma e Damiano, 10 - 20871 Vimercate (P.O. di Vimercate) - evidenziando sulla busta la dicitura
«Domanda concorso pubblico».
La consegna delle domande potrà avvenire presso il suddetto Ufficio Protocollo nei seguenti orari di apertura al pubblico:
dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 14,00 (il giorno di scadenza
fino alle ore 12.00).
In caso di invio tramite posta elettronica, la domanda dovrà
essere trasmessa in un unico file in formato PDF al seguente indirizzo: [email protected].
Sono considerati privi di efficacia i documenti spediti oltre i
termini di presentazione prescritti dal presente bando.
Nella domanda dovranno essere indicati:
a)la data, il luogo di nascita, la residenza e il codice fiscale;
b)la cittadinanza posseduta;
c)il Comune di iscrizione nelle liste elettorali, ove richiesto,
ovvero i motivi della non iscrizione o della cancellazione
dalle liste medesime;
d)le eventuali condanne penali riportate;
e) i titoli di studio posseduti;
f) la posizione nei riguardi degli obblighi militari;
g)i servizi prestati come impiegati presso pubbliche amministrazioni e le eventuali cause di cessazione di precedenti
rapporti di pubblico impiego.
Nella domanda di ammissione al concorso l’aspirante deve
indicare il domicilio presso il quale deve, ad ogni effetto, essergli
fatta ogni necessaria comunicazione. I candidati hanno l’obbligo di comunicare gli eventuali cambiamenti di indirizzo all’Azienda, la quale non assume alcuna responsabilità nel caso di
loro irreperibilità presso l’indirizzo comunicato.
Con la partecipazione al concorso è implicita da parte dei
candidati l’accettazione senza riserve delle condizioni del presente bando e di tutte le disposizioni che disciplinano e disciplineranno lo stato giuridico ed economico dei dipendenti dell’Azienda ospedaliera.
Si avverte che i requisiti specifici di ammissione al concorso,
per come disposto dall’art. 24 del d.p.r. 10 dicembre 1997 n. 483
e dal d. lgs. 28 luglio 2000 n. 254, sono:
a)laurea in medicina e chirurgia;
b)specializzazione nella disciplina oggetto del concorso o in
disciplina affine;
c) iscrizione all’albo dell’Ordine dei Medici (l’autocertificazione deve essere in data non anteriore a sei mesi rispetto a
quella di scadenza del concorso);
Ai sensi dell’art. 56 del d.p.r. n. 483/97 il personale del ruolo
sanitario in servizio di ruolo alla data di entrata in vigore di detto
d.p.r. è esentato dal requisito della specializzazione nella disciplina relativa al posto di ruolo già ricoperto alla predetta data per
la partecipazione ai concorsi presso le ASL e le Aziende ospedaliere diverse da quella di appartenenza.
I requisiti di ammissione dovranno essere posseduti alla data
di scadenza del termine stabilito nel presente bando per la presentazione delle domande di ammissione.
Alla domanda deve essere allegata la sottoindicata documentazione, descritta in un elenco in triplice copia e in carta
semplice:
a)autocertificazione, resa ai sensi del d.p.r. n. 445 del 28 dicembre 2000, attestante: il possesso del diploma di laurea
richiesto dal presente bando di concorso; il possesso del
diploma di specializzazione nella disciplina per la quale è
indetto il concorso pubblico o in disciplina affine, ovvero il
possesso dei requisiti previsti dall’art. 56 del d.p.r. n. 483/97;
l’iscrizione all’albo dell’Ordine dei Medici;
b)certificazioni e dichiarazioni rese ai sensi degli artt. 46 e 47
del d.p.r. n. 445/00 relative ai titoli che il concorrente ritenga opportuno presentare agli effetti della valutazione di
merito e della formulazione della graduatoria;
c) eventuali pubblicazioni edite a stampa;
d)curriculum formativo e professionale, datato e firmato,
(che non ha valore di autocertificazione delle dichiarazioni in esso contenute relativamente ai titoli di carriera,
accademici e di studio);
e)ricevuta comprovante l’avvenuto versamento di € 10,00
non rimborsabili da effettuarsi a mezzo di c/c postale
n. 41562208 intestato a Azienda ospedaliera di Desio e Vimercate - via Santi Cosma e Damiano, 10 - 20871 Vimercate - indicando come causale «Contributo spese partecipazione concorso pubblico»;
f) fotocopia di valido documento di riconoscimento nel caso
di spedizione della domanda tramite ufficio postale o tramite Posta Elettronica.
Si rammentano pure, in quanto applicabili, le disposizioni contenute nel citato d.p.r. n. 445 del 28 dicembre 2000 in materia di
documentazione amministrativa. In particolare si rammenta che
la sottoscrizione della domanda e delle dichiarazioni temporaneamente sostitutive consentite dalla suddetta normativa non
sono soggette ad autenticazione. Ai sensi dell’art. 40 - c. 01 - del
d.p.r. n. 445/00, così come modificato dall’art. 15 della legge
n. 183/11, i certificati rilasciati dalla Pubblica Amministrazione e
gli atti di notorietà sono sempre sostituiti dalle dichiarazioni di
cui agli articoli 46 e 47 del d.p.r. n. 445/00.
Non si terrà conto dei titoli che non siano chiaramente identificabili. Non verranno prese in considerazione dichiarazioni sostitutive redatte senza precisa indicazione di oggetto, tempi e
luoghi relativi ai fatti, stati e qualità interessati. In particolare le
dichiarazioni relative alla frequenza di corsi vari devono indicare
con precisione il numero di giornate e, ove possibile, di ore di
effettiva presenza agli stessi e non solo il periodo di generica
durata del corso.
Per la valutazione dei titoli, delle pubblicazioni, dei titoli scientifici e del curriculum formativo e professionale si applicano i
criteri previsti dal combinato disposto di cui agli artt. 8 e 27 e
dall’art. 11 del d.p.r. n. 483/97.
Le prove d’esame sono quelle previste dall’art. 26 del d.p.r.
n. 483/97.
La data e la sede in cui si svolgeranno le prove d’esame saranno notificate ai candidati mediante avviso pubblicato sul
sito internet aziendale www.aodesiovimercate.it - Amministrazione trasparente - sezione bandi di concorso - almeno 15 giorni
prima dell’inizio delle prove scritta e pratica ed almeno 20 giorni
prima della prova orale. Il superamento di ciascuna delle previste prove scritte e pratiche è subordinato al raggiungimento
di una valutazione di sufficienza espressa in termini numerici di
almeno 21/30. Il superamento della prova orale è subordinato
al raggiungimento di una valutazione di sufficienza, espressa in
termini numerici, di almeno 14/20.
I concorrenti dovranno presentarsi agli esami muniti di idoneo
documento di riconoscimento. I candidati che non si presenteranno a sostenere le prove nel giorno, nell’ora e nella sede stabiliti, saranno considerati rinunciatari al concorso, qualunque sia
la causa dell’assenza, anche se non dipendente dalla volontà
dei singoli candidati.
La graduatoria di merito, unitamente a quella dei vincitori
del concorso, sarà approvata con provvedimento del Direttore
generale.
I concorrenti vincitori e comunque coloro che saranno chiamati in servizio a qualsiasi titolo sono tenuti, a pena di decadenza dall’assunzione stessa, a presentare entro trenta giorni dal
ricevimento della notifica, dichiarazione sostitutiva di certificazioni attestante i seguenti stati, qualità personali e fatti:
a)luogo e data di nascita;
Bollettino Ufficiale
– 73 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
b)residenza;
c) stato di famiglia;
d)cittadinanza;
e) di non aver riportato condanne penali e di non essere destinatario di provvedimenti che riguardino l’applicazione di
misure di prevenzione, di decisioni civili e di provvedimenti
amministrativi iscritti nel casellario giudiziale ai sensi della
vigente normativa;
f) possesso dei requisiti specifici di ammissione al concorso;
g)iscrizione all’albo professionale.
L’accertamento dell’idoneità fisica incondizionata alla mansione sarà effettuato, ai sensi di quanto previsto dalla normativa
vigente, a cura dell’Azienda, prima dell’immissione in servizio.
Al personale Dirigente assunto in esito alla suddetta procedura concorsuale verrà corrisposto il trattamento economico
previsto dall’art. 33 del CCNL dell’area medica stipulato in data
3 novembre 2005 e successive integrazioni, e da successive disposizioni per gli incarichi professionali (Posiz. Funz. Aziendale D).
In conformità a quanto previsto dall’art. 7 - punto 1) - del d.lgs.
n. 165/2001 l’Amministrazione garantisce parità e pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro. L’Azienda si riserva la facoltà, per motivate ragioni
e nel pubblico interesse, di rettificare, prorogare, sospendere o
revocare, anche parzialmente, il presente bando in qualsiasi
momento senza che per i concorrenti insorga alcuna pretesa
o diritto.
Per quanto non previsto dal presente bando di concorso si
rimanda alla normativa vigente in materia. Si precisa che ai
sensi di quanto previsto dal d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 i dati
personali forniti dai candidati nella domanda di partecipazione al concorso saranno trattati per le finalità di gestione della
procedura e per quelle connesse all’eventuale procedimento
di assunzione, nonché per gli eventuali successivi utilizzi della
graduatoria, da essa originata, da parte di questa o altre Aziende. La presentazione della domanda di partecipazione implica
l’autorizzazione del candidato alla comunicazione a soggetti
terzi dei suddetti dati personali, ai fini di consentire l’espletamento delle procedure di cui sopra. Per qualsiasi informazione
rivolgersi all’Ufficio Concorsi della Sede di Desio - Via Mazzini, 1
- (tel. 0362385367-366).
Il direttore generale
Pietro Caltagirone
FAC SIMILE DI DOMANDA DA REDIGERSI IN CARTA SEMPLICE.
Al DIRETTORE GENERALE dell’Azienda Ospedaliera
di Desio e Vimercate – Ufficio Protocollo
Via Santi Cosma e Damiano, 10 20871 VIMERCATE
Il
sottoscritto._________________
nato
a
__________
il
_______
e
residente
in
_________________ Via ________________ CHIEDE di essere ammesso a partecipare al pubblico
concorso per titoli ed esami a n. 1 posto di Dirigente Medico nella disciplina di Anestesia e
rianimazione indetto con deliberazione n.___ del _______. Dichiara sotto la propria responsabilità,
anche ai fini di quanto previsto dal D.P.R. n.445/00: 1) di essere nato a ___________ il _________ codice fiscale ______________, di essere residente a _____________ in via ______________; 2) di
essere in possesso della cittadinanza ____________; 3) di essere iscritto nelle liste elettorali del
Comune di _______________; 4) di non aver riportato condanne penali; ovvero: di avere riportato
le seguenti condanne penali ________; 5) di essere in possesso della laurea in medicina e chirurgia
conseguita il ______ presso l’Università __________ di _______________; 6) di avere conseguito
l’abilitazione all'esercizio della professione di Medico Chirurgo in data _______ presso l’Università
di _____________; 7) di avere conseguito la specializzazione in __________________ in
data________ presso l’Università __________ di __________ il cui corso di studi ha avuto una
durata di anni______ 8) di essere iscritto all'Ordine dei medici della provincia di _____________;
9) di avere la seguente posizione nei riguardi degli obblighi militari __________; 10) di non avere
prestato servizio alle dipendenze di Pubbliche Amministrazioni, ovvero: di aver prestato servizio
alle dipendenze di Pubbliche Amministrazioni come segue: dal _______ al ______ in qualità di
____________ presso _____________ e che la risoluzione dei precedenti rapporti è stata
determinata dalle seguenti cause ______________; 11) di non essere stato dispensato dall’impiego
presso una pubblica amministrazione per aver conseguito l’impiego stesso mediante la produzione
di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile; 12) di aver preso visione del relativo bando di
concorso pubblico e di sottostare a tutte le condizioni in esso stabilite ed alle norme tutte di legge e
dei
regolamenti
interni
ed
eventuali
successive
modifiche
degli
stessi;
13) ______________________ (altre eventuali dichiarazioni).
Chiede inoltre che ogni comunicazione relativa al presente concorso gli venga fatta al seguente
indirizzo:_______________________________________
Data _______________ FIRMA ______________________________
——— • ———
——— • ———
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE e/o ATTO DI NOTORIETA’
per stati, qualità personali e fatti
(Ai sensi dell’art.46 e 47 - D.P.R n. 445 del 28.12.2000 – Testo unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia di documentazione amministrativa)
Il Sottoscritto ___________________________________Nato a ___________________________________
il
_______________,
Residente
in
___________________________________________
Via
_____________________________________________________________
consapevole che chiunque rilascia dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o ne fa uso nei casi previsti dal
citato testo unico è punito dai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia (art. 76 D.P.R. n 445
del 28.12.2000)
DICHIARA
luogo e data____________________________
firma del dichiarante
__________________________________
– 74 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Azienda ospedaliera Ospedale Luigi Sacco - Milano
Avviso pubblico per il conferimento dell’incarico quinquennale
di direzione di struttura complessa per un posto di dirigente
medico direttore della u.o.c. urologia
E’ indetto avviso pubblico per il conferimento dell’incarico
quinquennale di direzione di struttura complessa:
•Dirigente Medico Direttore della U.O.C. Urologia
Il presente bando è pubblicato integralmente sul BURL e sul
sito aziendale www.hsacco.it e per estratto sulla G.U.
La procedura è espletata ai sensi dell’art. 15 d.lgs. n. 502/1992
(e s.m.i.) come modificato dall’art. 4 del d.l. n. 158/2012, convertito in l. n. 189/2012.
1. DESCRIZIONE DEL FABBISOGNO
a)sotto il profilo oggettivo, declinato sulla base del governo clinico e delle caratteristiche organizzative e
tecnico-scientifiche;
b) sotto il profilo soggettivo, declinato sulla base delle competenze professionali e manageriali, delle conoscenze scientifiche e delle attitudini ritenute necessarie per assolvere in
modo idoneo alle relative funzioni.
La definizione del profilo professionale che caratterizza la struttura, sotto il profilo oggettivo e soggettivo è allegato quale parte
integrante e sostanziale al presente bando, pubblicato sul sito
internet aziendale www.hsacco.it.
2. INDIVIDUAZIONE DELLA DISCIPLINA
RELATIVA ALL’INCARICO DA CONFERIRE
Ruolo: Sanitario
Profilo professionale: Dirigente Medico
Area: Chirurgica e delle Specialità Chirurgiche
Disciplina: Urologia
3. REQUISITI DI AMMISSIONE
GENERALI
a1) cittadinanza italiana o di uno dei paesi dell’Unione europea, fatte salve le equiparazioni stabilite dall’art. 38 del
d.lgs. 165/01 e s.m.i.;
a2) godimento dei diritti civili e politici;
a3) non essere stati destituiti o dispensati dall’impiego presso
una pubblica amministrazione.
SPECIFICI
b1) diploma di laurea in Medicina e Chirurgia e abilitazione
all’esercizio della professione;
b2) iscrizione all’Ordine dei Medici di uno dei Paesi dell’Unione Europea, fermo restando l’obbligo dell’iscrizione all’albo in Italia prima dell’assunzione in servizio;
b3) anzianità di servizio di sette anni, di cui cinque nella disciplina di Urologia o disciplina equipollente, e specializzazione nella stessa disciplina o in una disciplina equipollente ovvero anzianità di servizio di dieci anni nella
disciplina.
L’anzianità di servizio utile per l’accesso deve essere maturata secondo le disposizioni contenute nell’art. 10 del
d.p.r. n. 484/97. Le tabelle delle discipline e delle specializzazioni equipollenti sono contenute nel d.m. Sanità del 30 gennaio 1998 e successive modificazioni ed
integrazioni;
b4) attestato di formazione manageriale
Tutti i requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza
del bando, salvo quanto previsto all’art. 11 del presente bando.
4. AMBITI DI VALUTAZIONE SULLE SEGUENTI AREE
La Commissione effettua la valutazione tramite l’analisi comparativa dei curricula, dei titoli professionali posseduti, avuto
anche riguardo alle necessarie competenze organizzative e
gestionali, dei volumi dell’attività svolta, dell’aderenza al profilo
ricercato e degli esiti di un colloquio. In esito al processo di valutazione ad ogni candidato è attribuito un punteggio.
La Commissione dispone di complessivi 100 punti articolati
nelle seguenti macroaree:
A)curriculum: punteggio max 40 punti
B) colloquio: punteggio max 60 punti
Con riferimento al colloquio, perché il candidato venga dichiarato idoneo è necessario il conseguimento della soglia minima di 40/60 punti.
La valutazione del curriculum professionale concerne le attività
professionali, di studio, direzionali-organizzative, ed è orientata
alla verifica dell’aderenza al fabbisogno/profilo professionale di
cui all’art. 1 del presente bando.
I 40 punti per il curriculum sono attribuiti come segue:
a)fino ad un massimo di punti 10 con riferimento a:
• servizio prestato nel profilo di Dirigente Medico alle dipendenze, o con rapporto di lavoro assimilato, delle
strutture di cui agli artt. 11, 12 e 13 d.p.r. n. 484/97 e
art. 15-undecies d.lgs. n. 502/92 e s.m.i., tenuto conto in
particolare di:
−− incarico dirigenziale del candidato nelle strutture, le
sue competenze ed eventuali specifici ambiti di autonomia professionale con funzioni di direzione;
−− tipologia delle istituzioni in cui sono allocate le strutture presso le quali il candidato ha svolto la sua attività
e alla tipologia delle prestazioni erogate dalle strutture
medesime;
b)fino ad un massimo di punti 23 con riferimento a:
• tipologia qualitativa e quantitativa delle prestazioni effettuate dal candidato durante il servizio dell’ultimo decennio;
c) fino ad un massimo di punti 7 con riferimento a:
• altre specializzazioni, lauree, master universitari, corsi di
perfezionamento;
• soggiorni di studio o di addestramento professionale per
attività attinenti alla disciplina in rilevanti strutture italiane o estere;
• attività didattica presso corsi di studio per il conseguimento di lauree o di specializzazioni della Dirigenza Medica o Sanitaria nonché delle professioni sanitarie;
• partecipazione a corsi, congressi, convegni e seminari,
anche effettuati all’estero;
• produzione scientifica pertinente alla disciplina, pubblicata su riviste italiane o straniere, caratterizzate da criteri
di filtro nell’accettazione dei lavori, nonché il suo impatto
sulla comunità scientifica.
5. FORMA E CONTENUTI
DEL CURRICULUM PROFESSIONALE
Il curriculum formativo e professionale, redatto su carta semplice, datato e firmato dal candidato dovrà contenere tutti i requisiti di ammissione e gli elementi che lo stesso ritiene opportuno presentare agli effetti della valutazione.
Il curriculum dovrà essere redatto esclusivamente secondo il
fac-simile allegato.
6. MODALITÀ DI SVOLGIMENTO
DELLA SELEZIONE E DI CONFERIMENTO DELL’INCARICO
I candidati in possesso dei requisiti saranno avvisati del luogo e della data di effettuazione del colloquio con lettera raccomandata con avviso di ricevimento ovvero mediante telegramma, con un preavviso di almeno 20 giorni.
Al colloquio i candidati dovranno presentarsi muniti di documento di identità valido a norma di legge. I candidati che non si
presenteranno a sostenere il colloquio nel giorno, nell’ora e nella
sede stabiliti, saranno dichiarati rinunciatari all’Avviso, qualunque sia la causa dell’assenza anche se non dipendente dalla
volontà dei singoli concorrenti.
La Commissione di valutazione è nominata dal Direttore generale, con provvedimento che sarà pubblicato sul sito istituzionale. Alla Commissione di valutazione, all’atto del suo insediamento, è trasmesso formalmente il profilo professionale ricercato,
così come declinato all’art. 1.
La Commissione valuta i contenuti dei curricula secondo i criteri e le scale di misurazione di cui all’art. 4 del presente bando
nonché gli esiti del colloquio.
Il colloquio è diretto alla valutazione delle capacità professionali del candidato nella specifica disciplina con riferimento anche alle esperienze professionali documentate, nonché
all’accertamento delle capacità gestionali, organizzative e manageriali di direzione del medesimo con riferimento all’incarico
da svolgere.
La valutazione del curriculum è effettuata dalla Commissione
e resa nota ai candidati prima dell’effettuazione del colloquio.
A seguito del processo di valutazione è attribuito un punteggio ad ogni candidato.
Delle operazioni di valutazione di tutti i candidati, la Commissione redige apposito verbale che, completate le operazioni,
Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
sarà formalmente trasmesso dal funzionario amministrativo con
funzioni di segretario, con la relazione sintetica, al Direttore generale, unitamente all’elenco della terna dei candidati idonei
formata sulla base dei migliori punteggi attribuiti.
Il Direttore generale individua il candidato da nominare
nell’ambito della terna presentata dalla commissione, salvo
l’obbligo di una motivazione analitica nel caso in cui la scelta
non ricada sul candidato con miglior punteggio.
Prima della nomina, saranno pubblicati sul sito dell’azienda
il profilo professionale del dirigente da incaricare, i curricula dei
candidati presentatisi al colloquio e la relazione della commissione. Saranno pubblicate altresì le motivazioni del direttore generale, nell’ipotesi di scelta non basata sul miglior punteggio.
7. MODALITÀ DI CONSEGNA DELLE DOMANDE
La domanda, indirizzata al Direttore generale e redatta in carta semplice, può essere:
−− presentata direttamente all’Ufficio Protocollo dell’Azienda
ospedaliera «Luigi Sacco», Via G. B. Grassi n. 74 - 20157 Milano nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00
alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore 16.00.
−− spedita a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno al
predetto indirizzo
−− inviata da una casella di posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo di posta elettronica istituzionale: [email protected]
La validità della trasmissione e ricezione del messaggio di posta elettronica certificata è attestata, rispettivamente, dalla ricevuta di accettazione e dalla ricevuta di avvenuta consegna. Le
istanze e le dichiarazioni inviate per via telematica sono valide
se effettuate secondo quanto previsto dall’art. 65 d.lgs. 82/2005
(Codice dell’Amministrazione digitale). L’Azienda non si assume
la responsabilità per la dispersione di comunicazioni dipendente da inesatta indicazione del recapito da parte dei candidati
oppure per la mancata o tardiva comunicazione del cambiamento dell’indirizzo indicato nella domanda, né per eventuali disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a terzi, a caso
fortuito ovvero a forza maggiore.
Non sarà ritenuta ammissibile la domanda inviata da casella
di posta elettronica semplice/ordinaria, anche se indirizzata alla
PEC del Protocollo aziendale.
Per l’ammissione all’avviso, gli aspiranti, sotto la propria responsabilità, devono indicare nella domanda compilata secondo lo schema allegato al presente bando:
1) cognome e nome;
2) data e luogo di nascita e la residenza;
3) possesso della cittadinanza italiana, salve le equiparazioni
stabilite dalle leggi vigenti o della cittadinanza di uno dei
Paesi dell’Unione Europea;
4) comune di iscrizione nelle liste elettorali ovvero i motivi della
non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime;
5) eventuali condanne penali riportate ed i procedimenti penali/sanzioni disciplinari in corso o l’assenza di condanne
e procedimenti penali in corso.
6) mancanza di dispensa o licenziamento dall’impiego presso una Pubblica Amministrazione per aver conseguito l’impiego stesso mediante la produzione di documenti falsi o
viziati da invalidità non sanabile;
7)possesso dei requisiti specifici (Laurea in Medicina e Chirurgia ed abilitazione all’esercizio della professione; iscrizione all’Ordine dei Medici; specializzazione; anzianità di
servizio; attestato di formazione manageriale)
8)il domicilio ed il numero di telefono presso il quale dovrà
essere trasmessa, ad ogni effetto, qualunque comunicazione al candidato. In mancanza di tale indicazione vale la
residenza di cui al punto 2). Le eventuali variazioni di indirizzo devono essere notificate a mezzo raccomandata
con ricevuta di ritorno, in caso contrario l’Amministrazione
è sollevata da qualsiasi responsabilità se il destinatario è
irreperibile presso l’indirizzo comunicato.
La domanda deve essere sottoscritta dal diretto interessato e
deve contenere in modo esplicito tutte le dichiarazioni di cui sopra. L’omissione di una sola di esse, se non sanabile, determina
l’invalidità della domanda stessa con l’esclusione dell’aspirante
dall’avviso.
Unitamente alla domanda il candidato deve allegare il curriculum di cui all’art. 5 del presente bando, le certificazioni dei
titoli richiesti per l’ammissione e di quelli che ritiene opportuno
presentare agli effetti della valutazione del curriculum, nonché
fotocopia della carta d’identità.
In caso di accertamento di dichiarazioni non veritiere, la rettifica non è consentita e il provvedimento favorevole non potrà
essere emesso.
I moduli utili per l’autocertificazione o per la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà sono scaricabili dal sito web dell’azienda www.hsacco.it.
Le eventuali pubblicazioni, delle quali deve essere allegato
specifico elenco, dovranno essere edite a stampa. Non sono
ammessi lavori manoscritti, dattiloscritti ed in bozza di stampa.
Devono essere prodotte in originale o in copia legale o autenticata ai sensi di legge:
I. la tipologia delle istituzioni in cui sono allocate le strutture presso le quali il candidato ha svolto la sua attività ed
alla tipologia delle prestazioni erogate dalle strutture
medesime;
II. Ila tipologia quali-quantitativa delle prestazioni effettuate
dal candidato, nel decennio precedente alla data di pubblicazione del presente avviso e certificate dal Direttore Sanitario dell’Azienda Sanitaria di appartenenza;
III. le pubblicazioni scientifiche e le certificazioni relative all’attività di aggiornamento
Non è ammessa la produzione di titoli e documenti dopo il
termine fissato per la presentazione delle domande.
Dovrà essere allegata la ricevuta che attesti l’avvenuto pagamento della tassa per la partecipazione all’avviso, fissata in
€ 15,00 da effettuarsi tramite:
•versamento c.c. postale n. 39468202 - Ospedale L. Sacco -
Via G. B. Grassi, 74 - 20157 Milano indicando nella causale
«tassa ammissione avviso ...»;
•direttamente presso la Banca Carige Italia s.p.a. Ag. 6 Milano - sportello interno all’Ospedale;
•bonifico - codice IBAN IT92B0343101606000000256190 indicando nella causale «tassa ammissione avviso ...».
8. SCADENZA DEI TERMINI
PER LA CONSEGNA DELLE DOMANDE
Le domande di ammissione all’avviso dovranno pervenire, a
pena di esclusione, all’Ufficio Protocollo entro e non oltre il giorno ________________, 30° giorno successivo a quello della data di
pubblicazione dell’estratto sulla Gazzetta Ufficiale.
La data di arrivo delle domande è stabilita dal timbro a calendario apposta dall’Ufficio protocollo sulle domande stesse. Per le
domande inoltrate a mezzo raccomandata a.r. fa fede il timbro
postale di partenza purché compreso nei termini di scadenza
del bando.
9. DATA DI EFFETTUAZIONE DELLE OPERAZIONI DI SORTEGGIO
PREORDINATE ALLA COSTITUZIONE DELLA COMMISSIONE DI
VALUTAZIONE
La Commissione di Valutazione è composta da tre Direttori di
struttura complessa nella medesima disciplina dell’incarico da
conferire e dal Direttore Sanitario aziendale.
I tre Direttori SC sono individuati tramite sorteggio da un elenco nazionale nominativo costituito dall’insieme degli elenchi regionali dei Direttori di Struttura Complessa appartenenti ai ruoli
regionali del SSN.
Nelle more della predisposizione dell’elenco unico nazionale,
la Regione Lombardia ha autorizzato le Aziende sanitarie ad avvalersi di elenchi provvisori di propria realizzazione, suddivisi per
discipline, ricavati dall’accorpamento degli elenchi nominativi
della Regione Lombardia con gli elenchi disponibili delle altre
Regioni.
Per ogni componente titolare è sorteggiato un componente
supplente. Almeno un componente della Commissione di valutazione (e il relativo supplente) deve provenire da Regione diversa dalla Lombardia.
All’atto dell’accettazione della nomina, ciascuno dei componenti dovrà dichiarare di non trovarsi nelle condizioni di incompatibilità previste dalla normativa vigente.
Le operazioni di sorteggio avranno luogo il 15° giorno successivo la data di scadenza del presente bando con inizio alle
ore 11.00 presso il Pad. 8 stanza 10 - U.O.C. Organizzazione e Risorse Umane del Presidio Ospedaliero L. Sacco - Via G. B. Grassi, 74 - Milano. Qualora detto giorno sia festivo, il termine è prorogato al primo giorno successivo non festivo.
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Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
In caso di indisponibilità di Commissari sorteggiati, la procedura di sorteggio verrà ripetuta ogni lunedì successivo con le
stesse modalità sopra indicate e con pubblicizzazione sul sito
aziendale alla sezione concorsi.
10. TERMINE MASSIMO DI CONCLUSIONE
DELLA PROCEDURA SELETTIVA
La procedura si concluderà con atto formale del Direttore generale entro sei mesi dalla data di scadenza del termine per la
presentazione delle domande.
11. ATTESTATO DI FORMAZIONE MANAGERIALE
AI SENSI DI QUANTO PREVISTO DAL COMMA 8
DELL’ART. 15 DEL D.LGS. 502/1992
L’attestato di formazione manageriale deve essere conseguito dal dirigente cui sarà conferita la direzione di struttura
complessa entro un anno dall’inizio dell’incarico; il mancato
superamento del primo corso utile determina la decadenza
dall’incarico stesso.
12. STIPULA DEL CONTRATTO
L’incarico di Direzione di struttura complessa ha durata quinquennale - o termine più breve per limiti di età stabiliti dall’ordinamento. Lo stesso potrà cessare prima dell’ordinaria scadenza
qualora dovessero sopravvenire nel corso di vigenza ragioni organizzative e/o disposizione normative, legislative o regolamentari che comportino modifiche radicali dell’assetto istituzionale
aziendale e, in particolare alla permanenza della struttura complessa oggetto dell’incarico.
Il trattamento economico è quello previsto dal CCNL Area Dirigenza Medica del Servizio Sanitario Nazionale vigente all’atto
dell’attribuzione dell’incarico medesimo.
Il candidato al quale verrà conferito l’incarico dovrà far pervenire, secondo quanto prescritto dall’art. 14 del CCNL Area Dirigenza Medica 5 dicembre 1996, entro il termine indicato nella
comunicazione, a pena di decadenza, la documentazione necessaria e la dichiarazione di insussistenza di situazioni di inconferibilità e incompatibilità.
Prima dell’immissione in servizio sarà accertata l’idoneità alla mansione specifica da parte del Medico Competente
aziendale.
L’Azienda ospedaliera, verificata la sussistenza dei requisiti,
procede alla stipula del contratto.
L’incarico è incompatibile con ogni altro rapporto di lavoro,
dipendente o in convenzione, con altre strutture pubbliche o
private.
Decade dall’impiego chi lo abbia conseguito mediante presentazione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile.
E’ prevista la conferma dell’incarico di Direttore di struttura
complessa, dopo un periodo di prova di sei mesi decorrenti dalla data della nomina. Tale periodo di prova è prorogabile di altri
sei mesi.
13. DISPOSIZIONI FINALI
Con la partecipazione all’avviso, il candidato accetta senza
riserve le condizioni del presente bando e tutte le disposizioni
che disciplinano e disciplineranno lo stato giuridico ed economico dei dipendenti delle Aziende Sanitarie.
L’Azienda si riserva di prorogare, sospendere o revocare il presente Avviso, nonché di riaprire i termini di scadenza qualora ne
rilevasse la necessità o l’opportunità per ragioni di pubblico interesse o per disposizioni di legge.
Ai sensi dell’art. 13, comma 1, del d.lgs. n. 196 del 30 giugno 2003 (codice in materia di protezione dati personali), i dati
personali forniti dai candidati saranno raccolti presso l’U.O.C.
ORU dell’Azienda ospedaliera «Ospedale Luigi Sacco» di Milano - e trattati per le finalità di gestione del bando di concorso
e del rapporto di lavoro instaurato. Il conferimento di tali dati è
obbligatorio ai fini della valutazione dei requisiti di partecipazione, pena l’esclusione dal concorso. Le medesime informazioni
potranno essere comunicate unicamente alle amministrazioni
pubbliche interessate alla posizione giuridico-economica del
candidato risultato vincitore.
L’interessato gode dei diritti di cui all’art. 7 della citata legge,
tra i quali il diritto di accesso ai dati che lo riguardano, il diritto
di rettificare, completare o cancellare i dati erronei, incompleti
o raccolti in termini non conformi alla legge, nonché il diritto di
opporsi al loro trattamento per motivi legittimi.
La documentazione allegata alla domanda di partecipazione alla procedura potrà essere ritirata personalmente o da
un incaricato munito di delega, previo riconoscimento tramite
documento valido di identità personale, solo dopo 120 giorni
dall’avvenuto conferimento dell’incarico da parte del Direttore
generale. La restituzione dei documenti potrà avvenire anche
prima della scadenza del suddetto termine per il candidato non
presentatosi al colloquio o per chi, prima del colloquio, dichiari
espressamente di rinunciare alla partecipazione.
Per quanto non previsto nel presente bando, si fa riferimento
alle seguenti norme:
a)art. 15 decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 (e
s.m.i.) come modificato dall’art. 4 del d.l. n. 158/2012, convertito in l. n. 189/2012;
b)d.p.r. 10 dicembre 1997, n. 484, limitatamente a
•art. 4 «Discipline»;
•art. 5 «Requisiti», ad eccezione del comma 3;
•art. 10 «Anzianità di servizio»;
•art. 11 «Servizi prestati presso enti o strutture
pubbliche»;
sanitarie
•art. 12 «Servizi prestati presso istituti o enti con ordinamenti particolari»;
•art. 13 «Servizio prestato all’estero»;
•art. 15 « Disposizioni finali e transitorie», ad eccezione dei
commi 4 e 5.
c)Decreti ministeriali di classificazione delle discipline equipollenti ed affini.
d)Linee guida Conferenza Regioni del 13 marzo 2013.
e)Linee d’indirizzo Giunta regionale Lombardia d.g.r. X/553
del 2 agosto 2013.
Per eventuali chiarimenti gli interessati potranno rivolgersi all’Ufficio Concorsi - U.O.C. ORU - tutti i giorni feriali, escluso
il sabato, dalle ore 09.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle
ore 15.30. Tel. 02/39042358 - 02/39042620 - 02/39042603.
Milano, 31 dicembre 2014
Il direttore u.o.c. ORU
Silvana De Zan
——— • ———
AVVISO PUBBLICO PER IL CONFERIMENTO DELL’INCARICO QUINQUENNALE DI DIREZIONE DI STRUTTURA COMPLESSA - DIRIGENTE
MEDICO DIRETTORE DELLA UOC UROLOGIA - DESCRIZIONE DEL
FABBISOGNO.
PROFILO OGGETTIVO UROLOGIA
La UOC Urologia, nel POA 2012/2014, afferisce al Dipartimento
Area Chirurgica insieme a:
−− UOC Chirurgia Generale I
−− UOC Chirurgia Generale II
−− UOC Gastroenterologia
−− UOC Oculistica
−− UOC Odontoiatria
−− UOC Oncologia
−− UOC Otorinolaringoiatria
−− S.S. Dip. Cure Palliative e Hospice Oncologico
−− S.S. Dip. Endoscopia Digestiva
−− S.S. Dip. Malattie Infiammatorie Croniche dell’intestino (MICI)
−− S.S. Dip. Senologica Chirurgica
Ha sede al secondo piano del padiglione 51 in stretta vicinanza sia del Pronto Soccorso sia del Blocco Operatorio, con i
quali esistono percorsi di collegamento.
Alla UOC sono assegnati n. 9 dirigenti medici di Urologia
Dispone di 16 posti letto accreditati.
Gli interventi chirurgici si svolgono nelle sale del blocco operatorio del Pad. 51.
Anno 2013 n. 1090 interventi/anno
Anno 2014 n. 1020 interventi/gen-nov
Il numero degli interventi comprende elezione, urgenze e solventi/libera professione
Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Anno 2013
Anno 2014 (fino
ad ottobre)
Degenze
870
730
Day Hospital
131
104
12.011
11.292
Attività
ambulatoriale
Il budget economico medio annuale è di circa:
Ricavi € 2.698.067 Costi diretti (escluso personale): € 70.389
Fac-simile domanda di ammissione
Al Direttore Generale
A.O. “Ospedale L. Sacco"
Via G.B. Grassi, 74
20157 - Milano
Il sottoscritto______________________________________________________________________
(nome e cognome)
nato a ______________________________________________________ il ___________________
residente in_______________________________ via_______________________________ n.____
(luogo e provincia)
PROFILO SOGGETTIVO
E’ richiesta un’esperienza gestionale specifica (con responsabilità sui risultati) in un ambito di dimensioni almeno analoghe a quelle dell’Ospedale Sacco sia per quantità che per
qualità degli interventi prestati (variabilità);
Lunga esperienza e capacità professionale nella disciplina
sia in campo clinico che chirurgico
Rilevanza della casistica operatoria con particolare attenzione nel settore oncologico e video laparoscopico
Esperienza nel promuovere ed attuare procedure e tecniche
innovative
Competenza nella formazione dei professionisti afferenti alla propria U.O.C. e dimostrata propensione alla produzione
scientifica;
Capacità progettuale nelle attività di budget e nell’impostazione di azioni sinergiche con gli altri direttori di Struttura Complessa all’interno del dipartimento di afferenza e degli altri
dipartimenti.
——— • ———
Cap________Telefono__________________Cellulare_______________e-mail_________________
CHIEDE
di essere ammesso all’avviso pubblico per l’attribuzione dell’ incarico quinquennale di direzione
.
Struttura Complessa UOC UROLOGIA indetto con delib. n. 716 del 12.12.2014.
Il sottoscritto, sotto la propria responsabilità
DICHIARA
di essere in possesso dei requisiti generali richiesti dal bando:
 cittadinanza italiana ovvero _______________________________________________________
 iscritto nelle liste elettorali del Comune di _____________________________________________
 di non avere riportato condanne penali e di non avere conoscenza di procedimenti penali pendenti
a proprio carico;
 di non essere stato destituito o dispensato dall’impiego, ovvero licenziato presso pubbliche
amministrazioni.
di essere in possesso dei seguenti requisiti specifici di ammissione:
 laurea in medicina e chirurgia conseguita in data _________________________
presso_________________________________________ e abilitazione alla professione medico
chirurgica conseguita in data ______________ presso _________________________________
 iscrizione all’albo dell’ordine dei Medici della Provincia di ______________________ al n. ______
 diploma di specializzazione in ____________________________________________ conseguito
il __________________ presso l’Università degli Studi di _______________________________
_______________________ durata legale del corso anni_______________________________
 anzianità di servizio di anni ______ maturata nella disciplina di __________________________
 attestato di formazione manageriale conseguito il ______ presso __________________________
ovvero
 di riservarsi di conseguire l'attestato di formazione manageriale entro un anno dall'inizio
dell'incarico qualora conferito
di prestare attualmente servizio con rapporto di lavoro subordinato presso la seguente Pubblica
Amministrazione:
Azienda/Ente _____________________________________________________________________
nel profilo di ___________________________ disciplina di ________________________________
a tempo indeterminato  determinato con rapporto di lavoro a tempo pieno.
che l'indirizzo al quale deve essergli fatta ogni necessaria comunicazione relativa alla presente
procedura è il seguente:
Via_________________________________________________n.__________________________
Comune ___________________________________________________ CAP ________________
PEC ___________________________________________________________________________
ATTESTA
 di aver preso visione del profilo professionale che caratterizza la struttura complessa in
argomento, allegato e pubblicato sul sito www.hsacco.it alla pagina Concorsi;
 di essere consapevole dell'obbligo, in caso variazione di indirizzo, di comunicazione all'Azienda, la
quale non si assume responsabilità alcuna in caso di irreperibilità presso il recapito comunicato;
 di essere consapevole che prima della nomina del candidato prescelto, i curricula inviati dai
concorrenti presentatisi al colloquio verranno pubblicati sul sito internet aziendale;
 di acconsentire, ai sensi del D.Lgs. n.196/2003, al trattamento ed alla comunicazione dei dati
personali, per le finalità e nei limiti di cui al bando e subordinatamente al puntuale rispetto della
vigente normativa;
Dichiara altresì di aver versato la tassa di partecipazione di Euro 15,00 mediante:


bollettino postale
bonifico o versamento bancario
di cui allega ricevuta.
Il/la sottoscritto/a, ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. 445 del 28/12/2000, consapevole della
responsabilità penale cui può andare incontro in caso di falsità in atti e dichiarazioni mendaci
dichiara (ai sensi artt. 19 e 47 d.p.r. 28 dicembre 2000, n. 445)


che tutte le fotocopie dei titoli allegati sono conformi all’originale;
che quanto dichiarato nell’allegato curriculum formativo e professionale corrisponde al vero.
data______________
___________________________________
firma
N.B. - Ai sensi dell’art. 38, D.P.R. 445 del 28/12/2000, la dichiarazione se non sottoscritta dall’interessato in
presenza del funzionario dell’Area reclutamento risorsa umana deve essere inviata o consegnata unitamente
alla fotocopia integrale, non autenticata, di un documento di identità del dichiarante.
——— • ———
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Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Fac-simile curriculum
AL DIRETTORE GENERALE
A.O. “Ospedale L. Sacco"
Via G. B. Grassi, 74
20157 Milano
Il/la
cognome
nom
sottoscritt
e
o/a
DA PRODURRE IN ORIGINALE O IN COPIA LEGALE O AUTENTICATA AI SENSI DI LEGGE:
Tipologia qualitativa e quantitativa delle prestazioni effettuate dal candidato nell'ultimo decennio,
(certificate dal Direttore Sanitario dell'Azienda/Ente/Istituzione di appartenenza)
.............................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................
...........................................................................................................................................................
(duplicare il riquadro ad ogni variazione)
nato il
a
prov.
sotto la propria responsabilità, in sostituzione di atto notorio ai sensi dell’art. 47 del DPR n.445/2000, consapevole delle
sanzioni penali richiamate dall’art.76 nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi:
CODICE FISCALE:
DICHIARA
sotto la propria responsabilità, ai sensi dell’art. 46 del DPR n.445/2000, consapevole delle sanzioni penali
richiamate dall’art.76 nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi, e che l’A.O.
"Ospedale L. Sacco" può acquisire direttamente gli atti comprovanti:
di essere in possesso della Laurea in ……………………………………………………………………
conseguita in data……………………………………………………………
presso l’Università degli Studi di ….………………………………………………………..……………
Solo se titolo conseguito in stato diverso dall’Italia
di avere prestato attività di specialista ambulatoriale ex ACN .............................................................
nella branca di ……………………………………………………............................................................
dal ……………………………………. al ……………………………….(indicare giorno/mese/anno)
con impegno settimanale pari a ore …………………………………...
dal ……………………………………. al ……………………………….
con impegno settimanale pari a ore …………………………………...
dal ……………………………………. al ………………………………
presso (Azienda Sanitaria, Ente, Struttura privata, ecc.)
…………………………………………………………………….............................................................
di ……………………………………………………….. – via ………………………………………….. n.
(duplicare il riquadro ad ogni variazione)
Riconoscimento a cura del …………………………………………………..in data …………………
di essere abilitato all'esercizio della professione di medico chirurgo conseguita in data ……...
presso ………………………………………………………………………………………………………
di essere iscritto all’albo dell’ordine dei medici della Provincia di………………………. …….……….
dal………………………………………………………………n° di iscrizione……………….......…….....
di essere in possesso del seguente diploma di specializzazione:
DA PRODURRE IN ORIGINALE O IN COPIA LEGALE O AUTENTICATA AI SENSI DI LEGGE:
Tipologia qualitativa e quantitativa delle prestazioni effettuate dal candidato nell'ultimo decennio,
(certificate dal Direttore Sanitario dell'Azienda/Ente/Istituzione di appartenenza)
..........................................................................................................................................................................
..........................................................................................................................................................................
.......................................................................................................................................................................
Denominazione: …………………………. ……………….……………………………………….………..
conseguito in data……………………….presso l’Università di………………………........…………...
ai sensi del DLgs 257/1991 
DLgs 368/1999
durata anni …..........………
Solo se titolo conseguito in stato diverso dall’Italia
Riconoscimento a cura del……….…………………..in data ……………………………………………
DICHIARA
sotto la propria responsabilità, ai sensi dell’art. 46 del DPR n.445/2000, consapevole delle sanzioni penali
richiamate dall’art.76 nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi:
sotto la propria responsabilità, in sostituzione di atto notorio ai sensi dell’art. 47 del DPR n.445/2000,
consapevole delle sanzioni penali richiamate dall’art.76 nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione
o uso di atti falsi:
di avere prestato servizio con rapporto di dipendenza, in qualità di:
profilo professionale …………………………………………… disciplina ……………………………..
dal ……………….......…… al ………….......………….
con rapporto
 determinato
 a tempo pieno
 indeterminato
con impegno ridotto, ore ……. settimanali
di aver frequentato i seguenti corsi di formazione manageriale
dal ……………...al ……………………………………………………………………………
presso…………………………………………………………………………………………..
contenuti del corso…………………………………………………………..………………
dal ……………...al ……………………………………………………
presso…………………………………………………………………………………………..
contenuti del corso………………………………………………………….………………
Altre Specializzazioni, Laurea, Master e Corsi di perfezionamento:
dal …………………… al …………………….
dal …………………… al …………………….
Laurea in …………………………………………...............conseguita in data ………………….. presso
l’Università degli Studi di ……........................................................………………………………………
con interruzione dal servizio (ad es. per aspettative, congedi senza assegni):
dal ……………………..al ……………………….(indicare giorno/mese/anno)
Specializzazione in ………………………………… .........conseguita in data ….………………… presso
l’Università degli Studi di ………………………………………………………….…………………………..
motivo interruzione o causa risoluzione rapporto ………………………………………………………
Master in ……………………………………………….........conseguito in data ……………………. presso
…………….……………….....................................................………………………………......................
Incarico dirigenziale e relative competenze con indicazione di eventuali specifici ambiti di
autonomia professionale con funzione di direzione (ad es. incarico di alta professionalità, di direzione di
struttura semplice, di struttura complessa)
tipologia di incarico……………..……………………………………………………………….………….
dal ……………................al …………………
presso UOC………………………………………………………………………..…………….………..,…
descrizione attività svolta………………………………………………………….………………….…….
……………………………………………………………………………………..…………………….……
…………………………………………………………………………………..….…………………………
presso (Azienda Sanitaria, Ente, Struttura privata, ecc.) …………………………..........................
di ……………………………………………………….. – via ……………………………………….. n.
(duplicare il riquadro ad ogni variazione)
DA PRODURRE IN ORIGINALE O IN COPIA LEGALE O AUTENTICATA AI SENSI DI LEGGE
Tipologia della Azienda/Ente in cui è stata svolta la predetta attività (dichiarazione rilasciata dalla Direzione
Sanitaria della Struttura)
……………………………………………………………………………………………………………………
Tipologia delle prestazioni erogate dall'Azienda/Ente medesima (dichiarazione rilasciata dalla Direzione
Sanitaria della Struttura)
Corso di perfezionamento in ……………………..………….conseguito in data ………………….. presso
………………………………………………………..……………………………………………………………
Soggiorni di studio/addestramento
(soggiorni di studio o di addestramento professionale per attività attinenti alla
disciplina in rilevanti strutture italiane o estere, di durata non inferiore a mesi tre, con
esclusione dei tirocini obbligatori)
presso …………………………………………………………………………………………………………. di
…………………………………(prov. …) – via …………………………………………………………. , n. ….
dal ……………………………. al ………………………………………. (indicare giorno/mese/anno)
con impegno settimanale pari a ore …………………
dal ……………………………. al ………………………………………. (indicare giorno/mese/anno)
con impegno settimanale pari a ore …………………
(duplicare il riquadro ad ogni variazione)
Bollettino Ufficiale
– 79 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
di aver svolto attività didattica (attività presso corsi di studio per il conseguimento di
lauree o di specializzazioni dei profili medici o della dirigenza sanitaria nonché delle
professioni sanitarie ovvero presso scuole per la formazione di personale sanitario –
esclusa l’attività di relatore/docente in corsi di aggiornamento professionale,
convegni, congressi)
presso…………………………………………………………………………………………
nell’ambito del Corso di …………………………………………………………………….
insegnamento ………………………………………………………a.a. ………………….
ore docenza …………………………………………………(specificare se complessive
o settimanali)
(duplicare il riquadro ad ogni variazione)
Ai fini della valutazione del curriculum, elenca di seguito le attività di aggiornamento e scientifiche:
Partecipazione quale
uditore a corsi, convegni, congressi, seminari anche effettuati all’estero,
(le attestazioni devono essere allegate in originale o in copia conforme)
ENTE ORGANIZZATORE
TITOLO DEL CORSO
PERIODO
giorno/mese/anno dal/al
LUOGO DI
SVOLGIMENTO
ECM
(aumentare le righe se insufficienti)
Partecipazione in qualità di relatore ai seguenti corsi, convegni, congressi anche effettuati all’estero (le
attestazioni devono essere allegate in originale o in copia conforme)
ENTE ORGANIZZATORE
TITOLO DEL CORSO
PERIODO
giorno/mese/anno dal/al
LUOGO DI
SVOLGIMENTO
ECM
(aumentare le righe se insufficienti)
Autore dei seguenti lavori scientifici – riferiti all’ultimo decennio – editi a stampa
(indicare: titolo lavoro, rivista/pubblicazione, anno pubblicazione) allegati in originale o
in copia conforme
1
………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………….
2
……………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………….
3
…………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………….
(aumentare le righe se insufficienti)
Collaborazione alla redazione dei seguenti lavori – editi a stampa (indicare: titolo
lavoro, pubblicazione, anno pubblicazione)
1
…………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………….
2
…………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………….
3
…………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………………………….
(aumentare le righe se insufficienti)
Altre attività
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………………………..
(aumentare le righe se insufficienti)
Dichiara, infine, di essere informato/a, secondo quanto previsto dal D.Lgs. n.196/2003, che i dati personali raccolti
saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell’ambito del procedimento per il quale la presente
dichiarazione viene resa e allega copia di documento di identità (carta d’identità o passaporto) in corso di validità.
Dichiara inoltre di essere informato che il presente curriculum sarà pubblicato sul sito Internet Aziendale.
Lì ____________
_____________________________
firma
– 80 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Azienda ospedaliera Ospedale San Paolo - Milano
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per n. 1 posto di
dirigente biologo da assegnare alla s.s.d. di ostetricia e
ginecologia - procreazione medicalmente assistita
Questa Azienda in esecuzione della deliberazione n. 765 del
7 novembre 2014 indice concorso pubblico per titoli ed esami
per la copertura del posto sopra citato. La domanda di ammissione al concorso redatta su carta semplice, intestata all’Azienda «Ospedale San Paolo» di Milano, dovrà pervenire entro le
ore 12,00 del 30° giorno dalla data, non inclusa, di pubblicazione dell’estratto del presente bando sulla Gazzetta Ufficiale. Nel
caso in cui la scadenza di tale concorso cada in giorno festivo
la stessa verrà posticipata alle ore 12,00 del primo giorno feriale
successivo.
E’ possibile inviare la domanda di partecipazione anche tramite posta certificata al seguente indirizzo: [email protected].
Per le domande inoltrate a mezzo del servizio postale, la data
di spedizione è comprovata dal timbro a data dell’ufficio postale accettante. L’Azienda declina ogni responsabilità per eventuali smarrimenti della domanda.
I requisiti specifici di ammissione sono:
•laurea in scienze biologiche;
•specializzazione in biochimica clinica
(certificato con indicazione: anni di corso ed eventuale
conseguimento a’ sensi d.l. 257/91);
ovvero:
−− alla specializzazione nella disciplina è equivalente la specializzazione in una delle discipline riconosciute equipollenti ai sensi del d.m. 30 gennaio 1998;
−− a norma di quanto disposto dal d.l. 254/2000 i candidati
possono accedere al presente concorso anche con una
specializzazione in disciplina affine
−− il personale del ruolo sanitario in servizio di ruolo alla data di entrata in vigore del d.p.r. 483 del 10 dicembre 1997
è esentato dal requisito della specializzazione nella disciplina relativa al posto di ruolo già ricoperto alla predetta
data per la partecipazione ai concorsi presso le USL e le
Aziende ospedaliere diversa da quella di appartenenza
•abilitazione all’esercizio della professione medico-chirurgica
•iscrizione all’albo dell’Ordine dei Medici attestata da certificazione in data non anteriore a sei mesi rispetto alla data
di scadenza del bando;
Sarà oggetto di valutazione:
−− aver maturato un’esperienza lavorativa presso un laboratorio di PMA
−− essere in possesso di una esauriente documentazione che
testimoni competenze di coordinamento e autonomia gestionale nei confronti di tutte le procedure afferenti all’attività di Procreazione medicalmente assistita (PMa) di II e III
livello, con particolare riguardo al trattamento ed alla selezione degli spermatozoi nei fattori maschili gravi
Sulla domanda di partecipazione dovrà essere indicato:
•la data e il luogo di nascita e residenza;
•il possesso della cittadinanza italiana;
ovvero: cittadinanza di uno dei Paesi dell’Unione Europea
ovvero: cittadinanza equiparata ai sensi della vigente
normativa
•il comune di iscrizione nelle liste elettorali, ovvero i motivi
della non iscrizione o cancellazione dalle medesime;
•le eventuali condanne penali riportate;
•i titoli di studio posseduti;
•la posizione nei riguardi degli obblighi di leva;
•i servizi prestati presso pubbliche amministrazioni e le eventuali cause di risoluzione di precedenti rapporti di pubblico
impiego;
Nella domanda si dovrà indicare il domicilio presso il quale
deve, ad ogni effetto, essere fatta ogni necessaria comunicazione. I candidati hanno l’obbligo di comunicare gli eventuali
cambiamenti di indirizzo all’Azienda, la quale non assume alcuna responsabilità nel caso di loro irreperibilità presso l’indirizzo
comunicato. La domanda di partecipazione dovrà essere firmata in calce, pena l’esclusione dal suddetto concorso.
L’Azienda non assume altresì alcuna responsabilità nel caso
di dispersione di comunicazioni dipendenti da inesatta indicazione del recapito o da mancata oppure tardiva comunicazione del cambiamento di indirizzo nella domanda, né per eventuali disguidi postali o telegrafici.
I concorrenti devono allegare alla domanda di partecipazione al concorso, tutte le certificazioni relative ai titoli che ritengono opportuno presentare agli effetti della valutazione di merito
ivi compreso un curriculum formativo e professionale redatto in
carta libera, datato e firmato. Le attività professionali ed i corsi
di studio indicati nel curriculum, saranno presi in esame solo se
formalmente documentati. Nelle certificazioni relative ai servizi
deve essere attestato se ricorrano o meno le condizioni di cui
all’ultimo comma dell’art. 46 del d.p.r. n. 761/1979, in presenza
delle quali il punteggio di anzianità deve essere ridotto. In caso
positivo, l’attestazione deve precisare la misura della riduzione
del punteggio.
Le pubblicazioni devono essere edite a stampa. Alla domanda deve essere unito, in triplice copia e in carta semplice, un
elenco dei documenti e dei titoli presentati. Non e’ ammesso il
riferimento a documentazione presentata ad altro concorso o
avviso bandito da questa Azienda. Tutti i requisiti devono essere
posseduti alla data di scadenza del bando. I documenti ed i
titoli devono essere allegati in unico esemplare.
Si applicano le disposizioni di cui agli artt. 46 e 47 del d.p.r. 445
del 28 dicembre 2000 relative alle autocertificazioni.
Alla domanda deve essere altresì allegata copia della ricevuta di pagamento della tassa concorsuale, bonifico di Euro 20,66
da versare c/o Banca Popolare Commercio e industria - MilanoMeda - Minisportello di Milano - Ospedale San Paolo - cod. IBAN IT88N0504801657000000000003.
Per quanto attiene l’ammissione al concorso ed alle prove d’esame, si applicano le norme di cui al d.p.r. n. 483 del
10 dicembre 1997.
Le prove d’esame, a’ sensi dell’art. 42 del d.p.r. n. 483 del 10 dicembre 1997 saranno le seguenti:
•a) PROVA SCRITTA:
−− svolgimento di un tema su argomenti inerenti alla disciplina a concorso e impostazione di un piano di lavoro o soluzione di una serie di quesiti a risposta sintetica inerenti
alla disciplina stessa.
•b) PROVA PRATICA:
esecuzione di misure strumentali o di prove di laboratorio
o soluzione di un test su tecniche e manualità peculiari
della disciplina messa a concorso con relazione scritta
sul procedimento seguito;
•c) PROVA ORALE:
sulle materie inerenti alla disciplina a concorso nonché
sui compiti connessi alla funzione da conferire.
Ai concorrenti verrà comunicata tempestivamente la data
degli esami. Prima di sostenere le prove i candidati dovranno
esibire un valido documento di riconoscimento. La mancata
presentazione agli esami, nei giorni ed ore stabiliti, qualunque
sia la causa, equivarrà a rinuncia al concorso.
Per la valutazione dei titoli, le modalità di espletamento e di
valutazione ed il punteggio delle prove d’esame si richiamano
gli artt. 20, 21, 22, 23 e 43 del d.p.r. 483 del 10 dicembre 1997.
La Commissione Esaminatrice sarà nominata a’ sensi dell’art. 25
del d.p.r. 483/97.
L’assunzione del vincitore avverrà attraverso la stipula del contratto individuale di lavoro secondo quanto disposto dal CCNL
vigente per l’area della dirigente medica e veterinaria. Il vincitore dovrà presentare, entro 15 gg. a pena di decadenza i documenti corrispondenti alle dichiarazioni contenute nella domanda di partecipazione al concorso.
Scaduto inutilmente il termine assegnato per la presentazione
della documentazione, l’Azienda ospedaliera, comunica di non
dar luogo alla stipulazione del contratto.
L’effettiva assunzione del vincitore del concorso di cui al presente bando è subordinata in ogni caso all’assenza di vincoli legislativi in materia di assunzioni all’atto della approvazione della
graduatoria ed alla concessione, ove resa necessaria dalla normativa vigente, delle opportune autorizzazioni all’assunzione da
parte degli Organi Competenti.
L’Azienda accerta idoneità fisica all’impiego dei vincitori per
mezzo di sanitari di sua fiducia, nel caso di rifiuto a sottoporsi a
tale visita i vincitori saranno considerati rinunciatari, senza necessità da parte dell’Azienda di alcuna diffida o altra formalità.
Bollettino Ufficiale
– 81 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
L’Azienda garantisce parità e pari opportunità tra uomini e
donne per l’accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro così
come disposto dal 1^ comma dell’art. 7 del d.lgs. n. 29/1993.
Per ciò che concerne il periodo di prova si richiamano le disposizioni di cui al citato CCNL. Il trattamento giuridico ed economico
sono regolati ai sensi dei CCNL vigente per l’area della dirigenza medica e veterinaria nonché dal CCIA vigente.
L’Amministrazione si riserva la facoltà di prorogare, sospendere, revocare in tutto o in parte il presente bando di concorso a suo insindacabile giudizio, senza obbligo di comunicarne
i motivi. Per eventuali ed ulteriori informazioni gli interessati potranno rivolgersi all’U.O. Amministrazione Risorse Umane di questa Azienda - via A. Di Rudinì, 8 20142 Milano - Tel. 0281844532
- Tel. 0281844423.
Il direttore generale
Enzo Brusini
Il direttore amministrativo
Sergio Tadiello
Azienda ospedaliera Ospedale San Paolo - Milano
Sorteggio dei componenti della commissione esaminatrice
del concorso pubblico per dirigente medico u.o. medicina
del lavoro
Si rende noto che in data 28 gennaio 2015 alle h. 10.00 presso
l’U.O. Amm.ne Risorse umane dell’Azienda ospedaliera Ospedale San Paolo - Milano - Via A. Di Rudinì 8 - si procederà al sorteggio dei componenti della Commissione Esaminatrice del
seguente concorso pubblico:
•n. 1 posto di dirigente medico per l’U.O. di Medicina del
lavoro
Il direttore amministrativo
Sergio Tadiello
Il direttore generale
Enzo Brusini
– 82 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e
dell’Emilia Romagna «Bruno Ubertini» - Brescia
Avviso di concorso pubblico per titoli ed esami per la
copertura di n. 1 posto a tempo indeterminato - tempo pieno di assistente tecnico addetto ai servizi di laboratorio categoria
C da assegnare alla sede di Brescia interamente riservato alle
categorie protette di cui all’art. 1 della legge n. 68/99
IL DIRIGENTE RESPONSABILE DELL’UNITÀ OPERATIVA
GESTIONE DEL PERSONALE
in esecuzione della propria determinazione dirigenziale n. 416 in
data 16 dicembre 2014 ed in conformità alle vigenti disposizioni
di legge e regolamentari
RENDE NOTO
che è indetto un concorso pubblico per titoli ed esami per la
copertura di
•n. 1 posto a tempo indeterminato - tempo pieno - di assistente tecnico addetto ai servizi di laboratorio - Cat. C - da
assegnare alla sede di Brescia interamente riservato alle
categorie protette di cui all’art. 1 della legge n. 68/99.
In applicazione del d.lgs. 215/2001, art. 18 commi 6 e 7, con
il presente concorso si determina una frazione di riserva per i
volontari delle Forze Armate che si sommerà con altre frazioni
già verificatesi o che si verificheranno nei prossimi provvedimenti
di assunzione.
I titoli che danno luogo a preferenza a parità di punteggio,
i termini e le modalità della loro presentazione, sono indicati
dall’art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica n. 487 del
9 maggio 1994 e successive modificazioni e integrazioni.
In assenza di titoli di preferenza, si applica, a parità di punteggio, quanto previsto dalla legge 16 giugno 1998 n. 191.
GRADUATORIA
La graduatoria, formulata dalla Commissione Esaminatrice,
verrà approvata con determinazione del Dirigente Responsabile dell’Unità Operativa Gestione del Personale, previo riconoscimento della sua regolarità e sarà immediatamente efficace.
La graduatoria verrà altresì pubblicata sul Bollettino Ufficiale
della Regione Lombardia e sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna ed avrà la validità prevista dalla normativa
vigente.
La stessa potrà essere utilizzata per ottemperare alle scoperture che dovessero verificarsi rispetto alla quota d’obbligo prevista
dalla legge presso la sede di Brescia o le strutture periferiche
dell’Istituto (Lombardia ed Emilia Romagna).
REQUISITI GENERALI
Ai sensi dell’art. 2 del d.p.r. 27 marzo 2001 n. 220 possono partecipare al concorso coloro che possiedono i seguenti requisiti:
A)a1. cittadinanza italiana, salvo le equiparazioni stabilite dalle leggi vigenti. Sono equiparati ai cittadini italiani i
cittadini della Repubblica di San Marino e della Città del
Vaticano;
oppure
a2. cittadinanza di uno dei Paesi dell’Unione Europea;
oppure
a3. familiari di cittadini degli Stati membri dell’Unione Europea, non aventi la cittadinanza di uno Stato membro
dell’Unione Europea, che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente (articolo 38, comma 1 del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, come
modificato dall’articolo 7, comma 1, della legge 6 agosto 2013, n. 97);
oppure
a4.cittadini di Paesi terzi all’Unione Europea che siano titolari del permesso di soggiorno CE per soggiornanti
di lungo periodo (articolo 38, comma 3-bis del d.lgs.
30 marzo 2001, n. 165, come modificato dall’articolo 7,
comma 1, della legge 6 agosto 2013, n. 97);
oppure
a5.cittadini di Paesi terzi all’Unione Europea che siano
titolari dello status di «rifugiato» o di «protezione sussidiaria» (articolo 25 del d.lgs. 19 novembre 2007, n. 251,
come modificato dall’articolo 7, comma 2, della legge 6 agosto 2013, n. 97, e articolo 38, comma 3-bis del
d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, come modificato dall’articolo 7, comma 1, della legge 6 agosto 2013, n. 97).
Sono considerati familiari, secondo la Direttiva Comunitaria n. 2004/28/CE, il coniuge del migrante, i discen-
denti diretti di età inferiore a 21 anni a carico e quelli
del coniuge, gli ascendenti diretti a carico e quelli del
coniuge.
Per i candidati non in possesso della cittadinanza italiana, la
Commissione Esaminatrice accerterà l’adeguata conoscenza della lingua italiana, come prescritto dal d.p.c.m. 7 febbraio 1994, n. 174 «Regolamento recante norme sull’accesso dei
cittadini degli Stati membri dell’Unione Europea ai posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche».
b)idoneità fisica all’impiego.
Non possono accedere agli impieghi coloro che siano
esclusi dall’elettorato attivo e siano stati destituiti o dispensati dall’impiego presso pubbliche amministrazioni ovvero
licenziati a decorrere dalla data di entrata in vigore del primo contratto collettivo.
REQUISITI SPECIFICI DI AMMISSIONE:
a)Ai sensi dell’art. 35 - comma 1 - del d.p.r. 27 marzo 2001
n. 220 ed in applicazione del 2° punto del dispositivo della
deliberazione del Direttore generale n. 513 del 3 novembre 2004, possono partecipare al concorso coloro che
possiedono i seguenti titoli di studio:
−− diploma di maturità tecnica di:
−− Perito Chimico;
−− Perito Industriale specializzazione tecnologie alimentari;
−− Perito Agrario;
−− diploma di maturità professionale di:
−− Agrotecnico;
−− Tecnico
di
laboratorio
chimico-biologico
o
chimico-microbiologico;
−− Tecnico delle industrie e della produzione alimentare;
−− Tecnico delle industrie chimiche;
−− diploma di maturità scientifica ad indirizzo biochimico
o biologico;
B) appartenenza alla categoria dei disabili di cui all’art. 1 della legge n. 68/99 con uno dei seguenti gradi di invalidità:
−− almeno 46% per gli invalidi civili;
−− almeno 34% per gli invalidi del lavoro;
−− Cat. Da 1 a 8 per gli invalidi di servizio;
C)
1) Per coloro che sono inoccupati, disoccupati o sospendono/conservano lo stato di disoccupazione:
essere iscritti nelle liste di cui all’art. 8 della legge
n. 68/99 della Provincia di appartenenza;
2) Per coloro che sono occupati:
essere in possesso della documentazione necessaria
per l’iscrizione agli elenchi di cui all’art. 8 della legge n. 68/99 e della relazione conclusiva ai sensi del
d.p.c.m. 13 gennaio 2000.
I requisiti generali e specifici sopraindicati devono essere posseduti dai candidati alla data di scadenza del termine stabilito
per la presentazione delle domande.
TRATTAMENTO ECONOMICO
Il trattamento economico verrà corrisposto nel rispetto delle
norme contrattuali vigenti ed emanande del personale appartenente al Comparto Sanità.
PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
E DICHIARAZIONI DI RITO
Coloro che intendono partecipare al concorso devono far
pervenire domanda di ammissione redatta in carta semplice e
diretta al Direttore generale dell’Istituto al seguente indirizzo: Brescia, Via A. Bianchi, 9 mediante:
−− consegna a mano all’Ufficio Protocollo generale presso
la sede di Brescia, o alle postazioni decentrate presso le
sezioni. Si precisa che l’orario di apertura dell’Ufficio Protocollo generale (presso la sede di Brescia o presso le postazioni decentrate delle sezioni) è il seguente: dal lunedì al
venerdì dalle ore 8.00 alle ore 15.30;
−− spedizione a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento. In tal caso fa fede il timbro a data apposto dall’ufficio postale accettante. Si considerano comunque pervenute fuori tempo utile, qualunque ne sia la causa, le
domande presentate all’ufficio postale accettante in tempo utile e recapitate all’Istituto oltre i 15 giorni dal termine
Bollettino Ufficiale
– 83 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
di scadenza del bando. L’Amministrazione declina ogni responsabilità per eventuali smarrimenti e ritardi nella consegna della domanda anche quando la stessa risulti spedita
prima della scadenza dei termini.
−− Presentazione direttamente all’U.O. Gestione del Personale
- via Bianchi 9 - Brescia - dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00
alle ore 15.30;
−− Invio, ai sensi dell’art. 65 del Codice dell’Amministrazione
Digitale e del d.p.c.m. 6 maggio 2009, della domanda e
dei relativi allegati, tramite l’utilizzo di una propria casella
di posta elettronica certificata (PEC o CEC-PAC) in cui le
credenziali di accesso sono state rilasciate previa identificazione del titolare, esclusivamente all’indirizzo e-mail [email protected].
La domanda e la documentazione allegata devono essere
inviate con una sola ed unica trasmissione.
A tal fine sono consentite le seguenti modalità di predisposizione dei file, contenenti tutta la documentazione che sarebbe
stata oggetto dell’invio cartaceo:
1)file sottoscritti con firma digitale valida e rilasciata da un
certificatore accreditato (formato pdfp7m);
2) file in formato pdf ottenuto dalla scansione dei documenti
sottoscritti con firma autografa del candidato, comprensivo della scansione di un documento d’identità valido.
L’invio tramite PEC o CEC-PAC, come sopra descritti, sostituisce
a tutti gli effetti l’invio cartaceo tradizionale ed equivale automaticamente ad elezione di domicilio informatico per eventuali
future comunicazioni da parte dell’Istituto nei confronti del candidato, valido ad ogni effetto giuridico ai fini del rapporto.
Si precisa che nel caso in cui il candidato decida di presentare la domanda tramite PEC o CEC-PAC il termine ultimo di invio
resta comunque fissato nel giorno di scadenza del bando.
Le sopradescritte modalità di trasmissione telematica della
domanda e della documentazione allegata, per il candidato
che intende avvalersene, si intendono tassative.
La domanda e i documenti richiesti dovranno pervenire a
pena di esclusione dal concorso, entro il 30° giorno successivo a quello della data di pubblicazione dell’estratto del bando
di concorso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
Qualora detto giorno sia festivo, il termine è prorogato al 1° giorno successivo non festivo.
La domanda dovrà portare la precisa indicazione del concorso al quale l’aspirante intende partecipare.
Il recapito della domanda rimane ad esclusivo rischio del mittente, ove la stessa, per qualsiasi motivo, non dovesse giungere
a destinazione in tempo utile.
Nella domanda i candidati dovranno dichiarare sotto la loro
responsabilità, consapevoli delle conseguenze civili e penali in
caso di dichiarazioni mendaci, in base a quanto stabilito dagli
artt. 75 e 76 del d.p.r. 445/2000, quanto segue:
a)la data e il luogo di nascita e residenza;
b)il possesso:
−− della cittadinanza italiana, salvo le equiparazioni stabilite dalle leggi vigenti.
Sono equiparati ai cittadini italiani i cittadini della Repubblica di San Marino e della Città del Vaticano;
oppure
−− della cittadinanza di uno dei Paesi dell’Unione Europea;
oppure
−− dello status di familiari di cittadini degli Stati membri
dell’Unione Europea, non aventi la cittadinanza di uno
Stato membro dell’Unione Europea, che siano titolari
del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente (articolo 38, comma 1 del d.lgs. 30 marzo 2001,
n. 165, come modificato dall’articolo 7, comma 1, della
legge 6 agosto 2013, n. 97);
oppure
−− della cittadinanza di Paesi terzi all’Unione Europea con
titolarità del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo (articolo 38, comma 3-bis del d.lgs.
30 marzo 2001, n. 165, come modificato dall’articolo 7,
comma 1, della legge 6 agosto 2013, n. 97);
oppure
−− della cittadinanza di Paesi terzi all’Unione Europea con
titolarità dello status di «rifugiato» o di «protezione sussi-
diaria» (articolo 25 del d.lgs. 19 novembre 2007, n. 251,
come modificato dall’articolo 7, comma 2, della legge 6 agosto 2013, n. 97, e articolo 38, comma 3-bis del
d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, come modificato dall’articolo 7, comma 1, della legge 6 agosto 2013, n. 97);
c)il Comune d’iscrizione nelle liste elettorali, ovvero i motivi
della non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime (per i cittadini degli Stati membri dell’Unione Europea
sarà valida la dichiarazione della situazione corrispondente all’ordinamento dello Stato di appartenenza);
d)di non aver riportato condanne penali e di non avere procedimenti penali pendenti ovvero di aver riportato condanne penali e/o di avere procedimenti penali pendenti
(specificare quali);
e) la posizione nei riguardi degli obblighi militari;
f) gli eventuali servizi prestati presso Pubbliche Amministrazioni e le eventuali cause di risoluzione di precedenti rapporti
di pubblico impiego;
g)di non essere stato dispensato dall’impiego presso una
Pubblica Amministrazione per aver conseguito lo stesso
tramite la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile;
h) di possedere l’idoneità fisica all’impiego in relazione al posto a concorso;
i)di essere in possesso del titolo di studio richiesto per
l’ammissione;
j)che le eventuali fotocopie allegate sono conformi
all’originale;
k) di autorizzare l’Istituto al trattamento dei propri dati personali, ai sensi del d.lgs. n. 196/2003, per fini inerenti all’espletamento della procedura concorsuale;
l) il domicilio eletto per le comunicazioni relative al concorso,
con l’indicazione del numero di avviamento postale ed il
recapito telefonico;
m)Eventuale dichiarazione, ai sensi della legge n. 413/1993,
attestante la propria obiezione di coscienza ad ogni atto
connesso con la sperimentazione animale.
Nella domanda gli aspiranti, cittadini degli Stati membri
dell’Unione Europea, dovranno dichiarare sotto la loro responsabilità, di possedere, ai fini dell’accesso ai posti della Pubblica
Amministrazione, i seguenti requisiti:
a)di godere dei diritti civili e politici anche negli Stati di appartenenza e provenienza;
b)di essere in possesso, fatta eccezione della titolarità della
cittadinanza italiana, di tutti i requisiti previsti per i cittadini
della Repubblica;
c) di avere adeguata conoscenza della lingua italiana.
I beneficiari della legge 5 febbraio 1992 n. 104 devono specificare nella domanda di ammissione, qualora lo ritengano indispensabile, gli ausili eventualmente necessari per sostenere le
prove previste, in relazione al proprio handicap, nonché l’eventuale necessità di tempi aggiuntivi.
La mancata sottoscrizione costituisce motivo di esclusione
dal concorso.
Dovranno essere rese note, con lettera raccomandata in carta semplice richiamando la domanda di ammissione al concorso, le variazioni del domicilio che si verificassero fino all’esaurimento del concorso.
L’Amministrazione non assume responsabilità per la dispersione di comunicazioni dipendenti da inesatte indicazioni del
recapito da parte del concorrente oppure di mancata o tardiva
comunicazione del cambiamento di indirizzo indicato nella domanda, né per eventuali disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o di forza maggiore.
In ottemperanza al d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 «Codice in
materia di protezione dei dati personali» ed alla normativa in
materia di sicurezza dei dati, i dati personali saranno trattati unicamente per le finalità imposte dalla legge.
DOCUMENTI RICHIESTI
PER LA PARTECIPAZIONE AL CONCORSO
Agli effetti della valutazione di ammissibilità e della valutazione di merito il candidato dovrà allegare alla domanda un curriculum vitae datato e firmato redatto nelle forme dell’autocertificazione. Nell’ambito del suddetto curriculum l’aspirante dovrà
dettagliare le esperienze formative e professionali che ritiene
utile segnalare in quanto attinenti al posto a selezione.
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Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
In ogni caso, la dichiarazione resa dal candidato - in quanto sostitutiva a tutti gli effetti della relativa certificazione - deve contenere
tutti gli elementi necessari alla valutazione del titolo o dell’esperienza che il candidato intende segnalare; l’omissione anche di un solo elemento comporta la non valutazione del titolo dichiarato.
Le pubblicazioni potranno essere presentate in fotocopia
semplice autenticate dal candidato mediante dichiarazione
sostitutiva dell’atto di notorietà attestante che le copie dei lavori
specificamente elencati sono conformi agli originali.
I candidati sono invitati ad utilizzare la modulistica pubblicata
sul sito internet dell’Istituto nella sezione «Modulistica on-line».
Si fa presente che ai sensi degli articoli 40 e seguenti del
d.p.r. 445/2000, così come integrati dall’articolo 15 della
l. 183/2011, NON POSSONO ESSERE ACCETTATI CERTIFICATI rilasciati da Pubbliche Amministrazioni o da Gestori di Pubblici
Servizi.
Nella dichiarazione relativa ai servizi deve essere attestato se
ricorrano le condizioni di cui all’ultimo comma dell’art. 46 del
d.p.r. 20 dicembre 1979 n. 761 in presenza delle quali il punteggio di anzianità deve essere ridotto. In caso positivo, nell’attestazione deve essere precisata la misura della riduzione di
punteggio.
Relativamente ai servizi si sottolinea quanto segue:
•il servizio militare deve essere certificato mediante la presentazione del foglio matricolare o autocertificato ai sensi dell’art. 46 del d.p.r. 445/2000; al fine di consentire una
corretta valutazione dovranno essere indicati a) l’esatto periodo di svolgimento, b) la qualifica rivestita, c) la struttura
presso la quale è stato prestato;
Sono inoltre invitati a presentare:
1) tutti i titoli, documenti e pubblicazioni che nel proprio interesse riterranno opportuno presentare agli effetti della valutazione di merito;
2) un elenco in carta semplice dei documenti presentati.
La documentazione presentata in lingua straniera deve essere corredata da certificato, in originale o fotocopia autenticata,
con le modalità previste dalla legge, riportante la traduzione in
lingua italiana.
Non è consentita la produzione di nuovi documenti posteriormente alla data di scadenza del presente bando.
L’esclusione dal concorso per difetto dei requisiti prescritti è
disposta con motivata determinazione dirigenziale.
ASSUNZIONE IN SERVIZIO
I concorrenti chiamati dovranno assumere servizio alla data
riportata nel contratto individuale di lavoro previsto dal CCNL.
Decade dall’impiego chi abbia presentato documenti falsi o
viziati da invalidità non sanabile. La stessa sanzione è applicata
in caso di dichiarazioni false.
Agli effetti economici l’assunzione decorre dalla data di effettivo inizio.
COMMISSIONE ESAMINATRICE
Ai sensi delle vigenti norme di legge, spetta ad un’apposita
Commissione Esaminatrice, nominata dal Direttore generale
dell’Ente, formare la graduatoria di merito dei candidati giudicati idonei in base ai titoli presentati e alle risultanze degli esami ai
quali gli stessi saranno sottoposti.
MATERIE E PROVE D’ESAME
Gli esami consistono in una PROVA SCRITTA, una PROVA PRATICA e una PROVA ORALE, vertenti sui seguenti argomenti:
−− Conoscenza di base delle principali metodiche applicabili
all’analisi degli alimenti e della sanità animale con particolare riferimento alle prove sierologiche, microbiologiche,
chimiche e di biologia molecolare;
−− Conoscenza di base dell’utilizzo di strumenti informatici;
−− Organizzazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale
della Lombardia e dell’Emilia-Romagna sia dal punto di
vista strutturale che funzionale e competenza degli Istituti
Zooprofilattici Nazionali;
−− Norme sulla prevenzione e protezione e sicurezza, buone
prassi di laboratorio;
−− Legislazione sanitaria con particolare riferimento alla legislazione degli Istituti Zooprofilattici;
Nel corso della prova orale la Commissione Esaminatrice procederà alla verifica della conoscenza di elementi di informatica e
della conoscenza della lingua inglese.
CRITERI PER TITOLI ED ESAMI
I punteggi per i titoli e le prove d’esame sono complessivamente 100, così ripartiti:
a)30 punti per i titoli;
b)70 punti per le prove d’esame.
I punti per le prove d’esame sono così ripartiti:
a)30 punti per la prova scritta;
b)20 punti per la prova pratica;
c) 20 punti per la prova orale.
I punti per la valutazione dei titoli sono così ripartiti fra le seguenti categorie:
a)titoli di carriera: fino ad un massimo di punti 15;
b) titoli accademici e di studio: fino ad un massimo di punti 4;
c)pubblicazioni e titoli scientifici: fino ad un massimo di
punti 3;
d)curriculum formativo e professionale: fino ad un massimo
di punti 8.
VALUTAZIONE DELLE PROVE D’ESAME
Il superamento della prova scritta è subordinato al raggiungimento di una valutazione di sufficienza espressa in termini numerici di almeno 21/30.
Il superamento della prova pratica e della prova orale è subordinato al raggiungimento di una valutazione di sufficienza
espressa in termini numerici di almeno 14/20.
L’ammissione alla prova pratica è subordinata al superamento della prova scritta e l’ammissione alla prova orale è subordinata al superamento della prova pratica.
E’ escluso dalla graduatoria il candidato che non abbia conseguito in ciascuna delle prove di esame la prevista valutazione
di sufficienza.
DIARIO DELLE PROVE
Il diario delle prove verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
della Repubblica - 4° Serie Speciale Concorsi ed esami - non
meno di quindici giorni prima dell’inizio delle prove medesime,
ovvero in caso di numero esiguo di candidati, verrà comunicato
agli stessi con raccomandata con avviso di ricevimento.
Il diario delle prove verrà comunque pubblicato almeno
20 giorni prima della prova scritta sul sito istituzionale dell’Ente.
La mancata presenza del candidato ad una sola delle prove
d’esame, rende inefficace la partecipazione al concorso.
Per sostenere le prove d’esame i candidati devono presentarsi muniti di un documento di identità personale (carta d’identità, passaporto, patente automobilistica, ecc.).
E’ tassativamente vietato utilizzare nei locali della prova d’esame telefonini cellulari o altri strumenti tecnici che consentono di
comunicare con l’esterno. All’inizio delle prove, la Commissione
Esaminatrice provvederà al ritiro degli strumenti stessi.
Le disposizioni di cui alla legge n. 125 del 10 aprile 1991 sono
parte integrante del presente bando, in quanto sono garantite
le pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro
così come previsto dall’art. 57 del d.lgs. 165/2001.
La prove del concorso non possono aver luogo nei giorni festivi, né nei giorni di festività religiose ebraiche o valdesi.
Per quanto non espressamente previsto nel presente bando,
si intendono qui richiamate le norme di legge vigenti in materia.
L’Amministrazione si riserva la facoltà di modificare, prorogare,
sospendere o revocare tutto o in parte il presente avviso, dandone comunicazione agli interessati.
Per informazioni o chiarimenti gli interessati possono rivolgersi
all’Unità Operativa «Gestione del Personale» dell’Istituto in Brescia,
via A. Bianchi n. 9 (telefono: 030/2290568 - 030/2290346) dalle
ore 10,00 alle ore 12,30 di ogni giorno feriale, escluso sabato.
N.B. = Si precisa che le dichiarazioni contenute nella domanda di partecipazione al concorso costituiscono dichiarazioni
sostitutive di certificazione e di dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà ai sensi del d.p.r. 28 dicembre 2000 n. 445. Si
informa che in ottemperanza a quanto stabilito dagli artt. 71 e
seguenti del d.p.r. 28 dicembre 2000 n. 445, l’Amministrazione
è tenuta a procedere ad idonei controlli sulla veridicità delle
dichiarazioni sostitutive.
Brescia, 16 dicembre 2014
Il dirigente responsabile u.o. gestione del personale
Marina Moreni
Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
D) ESPROPRI
Commissioni provinciali espropri
Commissione provinciale espropri di Milano
Provvedimento n. 24/2014 del 2 dicembre 2014. Determinazione indennità di asservimento - Lavori di costruzione nuova linea
Metropolitana M5 da Garibaldi a Monza Bettola - Tratta Garibaldi Bignami
Oggetto: Determinazione indennità di asservimento.
Opera: Lavori di costruzione Nuova Linea Metropolitana di Milano M5 da Garibaldi a Monza Bettola – tratta Garibaldi Bignami
Ente richiedente: Metro 5 s.p.a.
SINTESI PROVVEDIMENTO:
La Commissione regolarmente costituita,
−− presieduta dal Presidente delegato, dott. Ing. Ettore Guglielmino,
−− Visto il d.p.r. 327/01,
ha determinato, all’unanimità, le seguenti indennità, come risultanti dalla decisione della Commissione di cui al verbale 7/2014:
Immobili in Comune di Milano
Ditta
CONDOMINIO DI VIA LANCIANO –
BRACCIANO
C.F. 95539400150
CONDOMINIO DI VIA FRANCESCO VIGANO’ N. 6-8
C.F. 97376620155
Fg
Mapp
Superficie in
asservimento
(mq)
Valore di
mercato
del terreno
(Euro/mq)
Indennità totale (Euro)
226
474
57
105,00
5.985,00
266
163
178
105,00
18.690,00
Il presidente delegato
Ettore Guglielmino
La segretaria
Francesca Bonacina
Commissione provinciale espropri di Milano
Provvedimento n. 25/2014 del 2 dicembre 2014. Determinazione indennità di esproprio. Lavori di costruzione nuova linea
Metropolitana di Milano M5 da Garibaldi a Monza Bettola - Tratta Garibaldi San Siro
Oggetto: Determinazione indennità di esproprio.
Opera: Lavori di costruzione Nuova Linea Metropolitana di Milano M5 da Garibaldi a Monza Bettola – tratta Garibaldi San Siro.
Ente richiedente: Metro 5 Lilla
SINTESI PROVVEDIMENTO:
La Commissione regolarmente costituita,
−− presieduta dal Presidente delegato, dott. Ing. Ettore Guglielmino,
−− Visto il d.p.r. 327/01,
ha determinato, all’unanimità, le seguenti indennità, come risultanti dalla decisione della Commissione di cui al verbale 7/2014:
Immobili in Comune di Milano
Ditta Catastale
s.p.a. IPER MONTEBELLO
C.F. 03585750155
L’indennità per le aree in occupazione
anticipata va calcolata dal soggetto
beneficiario dell’esproprio in ragione di
1/12 per ogni anno sulla base del valore di mercato dell’area e, per ogni mese
o frazione di mese, 1/12 di quella annua
e dovrà essere computata in base all’effettiva durata dell’occupazione stessa
Fg
Mapp
Superficie in
esproprio (mq)
Valore di
mercato
del terreno
(Euro/mq)
Indennità totale (Euro)
257
205 ex
202
38
400,00
15.200,00
Il presidente delegato
Ettore Guglielmino
La segretaria
Francesca Bonacina
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Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Province
Provincia di Brescia
Decreto n. 108 di esproprio e di occupazione temporanea di aree. Snam Rete Gas s.p.a. - Costruzione metanodotto «Ampliamento
impianto di Azzano Mella»
IL DIRIGENTE DEL SETTORE GRANDI INFRASTRUTTURE
Vista la legge regionale 5 gennaio 2000 n. 1 e la deliberazione della Giunta regionale della Lombardia n. VII/5760 in data 27 luglio 2001 di definizione di modalità di passaggio dei trasferimenti e delle deleghe in materia di espropriazione per pubblica utilità e di
occupazione temporanea a partire dal 1 ottobre 2001.
Preso atto che con deliberazione G.P. n. 244 RV del 2 luglio 2002 è stato modificato il quadro organizzativo dell’Ente ed in particolare
è stata trasferita la materia degli espropri presso l’Area Tecnica Settore Servizi Tecnici Amministrativi Generali.
Richiamate l’istanza in data 23 ottobre 2013 e, a seguito del frazionamento delle aree in data 13 novembre 2014 prot. n. 2014/290700,
l’istanza pervenuta in data 18 novembre 2014 pec. n. 2014/00141897, con la quale la società Snam Rete Gas s.p.a., con sede legale in
San Donato Milanese (MI) - Piazza Santa Barbara, 7 ha chiesto l’emissione del decreto di esproprio e di occupazione temporanea di
aree necessarie per la realizzazione dei lavori in oggetto.
Si precisa che l’occupazione temporanea, necessaria per l’esecuzione dei lavori, è prevista per anni due (2 ).
Richiamato il provvedimento n. 4181 del 16 settembre 2013 del Dirigente del Settore Grandi Infrastrutture.
Ricordato che il progetto è stato predisposto nel rispetto del d.m. 24 novembre 1984 e che i criteri adottati nella progettazione
sono quelli di minor pregiudizio possibile alle proprietà private, compatibilmente con le esigenze di sicurezza e stabilità dell’opera
medesima.
Considerato che è indispensabile per la realizzazione dell’impianto di metanodotto avere la disponibilità dei fondi di proprietà privata al fine di occuparli per un periodo di 24 mesi necessari per l’ esecuzione dei lavori.
– non si ritiene possibile applicare l’iter previsto dall’art. 20 del d.p.r 8 giugno 2001 n. 327, a causa dell’urgenza come meglio sopra
descritta per la realizzazione delle opere.
Dato atto che:
−− ai sensi dell’art. 22 del d.p.r. 327/2001, qualora l’avvio dei lavori rivesta carattere di urgenza tali da non consentire l’applicazione
dell’art. 20, il decreto definitivo di esprorio può essere emanato ed eseguito sulla base della determinazione dell’indennità di
esproprio, senza particolari indagini o formalità.
−− ai sensi dell’art. 52-sexies del d.p.r. 327/2001 il decreto definitivo di esproprio dispone l’occupazione temporanea delle aree necessarie alla realizzazione delle opere e indica l’ammontare delle relative indennità.
Riconosciuta la regolarità della procedura instaurata;
Richiamati:
−− il decreto 17 aprile 2008 del Ministero dello Sviluppo Economico;
−− il d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 e s.m.i., come modificato dal d.lgs. 27 dicembre 2004 n. 330
−− la legge regionale 12 dicembre 2003 n. 26;
−− la legge regionale n. 3 del 4 marzo 2009;
DECRETA
Art. 1 - E’ disposto a favore della società Snam Rete Gas s.p.a., con sede in San Donato Milanese (MI), l’esproprio del mappale
n. 399 (ex 386/a) del foglio 9 di mq 4200 del Comune di Azzano Mella (BS). Totale indennità offerta a corpo euro 54600,00 (euro
cinquataquattromilaseicento/00).
La parte oggetto di esproprio è colorata in colore rosso, nell’allegata planimetria alla sc. 1:2000 del foglio 9 del Comune di Azzano
Mella (BS), facente parte integrante del presente provvedimento(omissis). L’esproprio è necessario per la costruzione di un manufatto
accessorio fuori terra.
Art. 2 - E’ disposta e si autorizza a favore della società Snam Rete Gas s.p.a. l’occupazione temporanea per due (2) anni di parte del
mappale n. 400 (ex 386 /b) del foglio 9 di mq 5571 del Comune di Azzano Mella (BS). Totale indennità offerta euro 5460.00 (euro cinquemilaquattrocentosessanta/00). La parte oggetto di occupazione temporanea è colorata in colore verde, nell’allegata planimetria
alla sc. 1:2000 del foglio 9 del Comune di Azzano Mella (BS), facente parte integrante del presente provvedimeno (omissis).
L’occupazione temporanea è necessaria per l’esecuzione dei lavori.
Art. 3 - All’atto dell’effettiva occupazione degli immobili, i tecnici incaricati provvederanno a redigere il verbale di immissione in
possesso; lo stato di consistenza del bene può essere compilato anche successivamente alla redazione del verbale di immissione in
possesso, senza ritardo e prima che sia mutato lo stato dei luoghi. Lo stato di consistenza e il verbale di immissione dovranno essere
redatti in contraddittorio con il proprietario o, in caso di assenza o di rifiuto, con la presenza di almeno due testimoni che non siano
dipendenti del beneficiario dell’espropriazione.
Possono partecipare alle operazioni i titolari di diritti reali o personali sul bene.
Art. 4 - L’avviso di convocazione per la redazione dello stato di consistenza e presa di possesso, contenente l’indicazione del luogo,
del giorno e dell’ora, dovrà essere notificato dalla società Snam Rete Gas s.p.a. almeno 7 giorni prima al proprietario del fondo e potrà
avvenire contestualmente alla notifica del presente decreto.
Art. 5 - L’indennità per l’occupazione delle aree, come meglio quantificata nell’allegata tabella, è stata determinata ai sensi
dell’art. 52 octies del d.p.r. 327/2001. In caso di mancato accordo, su istanza di chi vi abbia interesse, l’indennità viene definita dalla
Commissione Provinciale Espropri.
Art. 6 - L’indennità definitiva è stabilita come da tabella allegata (omissis)
Ai sensi delle vigenti norme, sono inoltre suscettibili d’indennizzo i fabbricati, i manufatti, le opere di urbanizzazione e le essenze arboree di pregio insistenti sui fondi espropriati, rimossi per l’esecuzione delle opere e non ripristinati al termine degli stessi.
Detti elementi, da rilevarsi in sede di esecuzione dell’ occupazione, verranno liquidati, ai sensi degli art. 32-38 del d.p.r. 327/2001, in
base al loro valore venale, tenuto conto dello stato di manutenzione in cui si trovano.
Art. 7 - Il proprietario espropriando, entro trenta giorni dalla presa di possesso, deve comunicare alla Snam Rete Gas s.p.a, e per
conoscenza all’autorità espropriante, ovvero alla Provincia di Brescia - Settore Grandi Infrastrutture - P.za T. Brusato n. 20 - 25121 Brescia,
(tel. 030/3749861 - mail: [email protected]) . se intende accettare l’indennità con l’avvertenza che, in caso di silenzio, la
stessa si intende rifiutata. La dichiarazione di accettazione è irrevocabile.
Art. 8 - Nel caso il proprietario non condivida la valutazione del presente decreto, può, entro 30 giorni dalla presa di possesso, presentare osservazioni scritte e depositare documenti o - nei modi e nei tempi previsti dall’art. 21 d.p.r. 327/2001 - designare un tecnico
di propria fiducia affinchè - unitamente a un tecnico nominato dalla Provincia di Brescia e un terzo indicato dal Presidente del Tribunale Civile - definisca l’indennità definitiva di esproprio .
Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Nel caso il proprietario non intenda avvalersi di un tecnico di sua fiducia, l’autorità espropriante chiederà la determinazione dell’indennità alla Commissione Provinciale Espropri.
Art. 9 - Il presente decreto dovrà essere notificato ai proprietari nelle forme degli atti processuali civili, con un avviso contenente l’indicazione del luogo, dell’ora in cui è prevista l’esecuzione del decreto di asservimento, almeno sette giorni prima di essa.
Tale esecuzione ha luogo con l’immissione nel possesso e con la redazione del verbale di stato di consistenza dei beni, prima che sia
mutato lo stato dei luoghi.
Il presente decreto sarà, a cura e spese del beneficiario, registrato e trascritto senza indugio presso i competenti Uffici.
Art. 10 - Il presente decreto sarà inviato dal Settore Grandi Infrastrutture della Provincia di Brescia all’Ufficio del Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia per la pubblicazione a titolo gratuito.
Art. 11 - Avverso il presente decreto può essere opposto ricorso al competente Tribunale Amministrativo Regionale entro il termine di
60 (sessanta) giorni dalla notifica dello stesso, o mediante ricorso straordinario al Presidente della Repubblica nel termine di 120 (centoventi) giorni.
Il dirigente del settore grandi infrastrutture
Carlo Faccin
Provincia di Brescia
Decreto n. 02/14/ESPR del 28 novembre 2014. S.P. VII «Bagnolo Mella-Seniga». Realizzazione di pista ciclabile dal bivio per Seniga/
Alfianello al limite del centro abitato di Pralboino. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli
immobili espropriati
IL DIRIGENTE
Premesso che, essendo la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza del progetto di cui si tratta, intervenuta con deliberazione della Giunta provinciale n. 538 del 25 novembre 2002, è da applicarsi al procedimento de quo la normativa precedente
all’entrata in vigore del T.U. sulle espropriazioni.
Visto l’art. 57 del d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 («Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni
per pubblica utilità») e successive modifiche ed integrazioni, entrato in vigore il 30 giugno 2003, il quale prevede che le disposizioni in
esso contenute non si applicano ai progetti per i quali, alla data di entrata in vigore dello stesso decreto, sia intervenuta la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza; che, in tale caso, continuano ad applicarsi le normative vigenti a tale data.
Richiamati:
•il decreto n. 34/03/ESPR del 18 agosto 2003, in esecuzione del quale in data 24 settembre 2003, previa compilazione del relativo
verbale di stato di consistenza, la Provincia di Brescia è stata immessa nel possesso degli immobili necessari alla realizzazione dei
lavori in oggetto;
•il decreto n. 35/03/ESPR del 18 agosto 2003 di determinazione dell’indennità provvisoria di espropriazione.
Accertato che la ditta proprietaria ARCARI GIANFRANCO - ARCARI MICHELA ha sottoscritto l’accordo di cessione volontaria delle
aree.
Dato atto che, con frazionamenti tipo n. 83751/05 del 10 marzo 2005 e n. 83729/05 del 5 aprile 2005, sono state determinate le
superfici effettive necessarie per la realizzazione dei lavori in oggetto ed attribuiti i nuovi numeri catastali identificativi dei mappali risultanti dai medesimi frazionamenti.
Accertato che il pagamento dell’indennità spettante alla ditta sopracitata è stato disposto con determinazione dirigenziale n. 3862
del 12 novembre 2003.
Visto il d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 («Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica
utilità») e successive modifiche e integrazioni.
Vista la l.r. 4 marzo 2009 n. 3 («Norme regionali in materia di espropriazioni per pubblica utilità»).
DECRETA
Art. 1 - Sono definitivamente espropriati a favore della Provincia di Brescia gli immobili, siti in Comune di Pralboino, necessari sulla
S.P. VII «Bagnolo Mella-Seniga» per la realizzazione di pista ciclabile dal bivio per Seniga/Alfianello al limite del centro abitato di Pralboino, come identificati di seguito.
Identificazione catastale
COMUNE CENSUARIO DI PRALBOINO
Ditta
proprietaria
U.N.
1
OMISSIS
Fg.
3
Mappale
601 (ex 125)
Qualità
sem.irr.
Superficie
(ha)
00.02.30
Superficie
di
esproprio
(m2)
230
Indennità
pagata
(€)
€ 1.022,51
SPESE PER LA REGISTRAZIONE E
TRASCRIZIONE DEGLI IMMOBILI
*Imposta
** Imposte
di Registro
Ipotecaria e
(9% Indennità Catastale
Imposta minima
di € 1.000,00)
(€)
€ 92,03
(€ 50,00+
€ 50,00xU.N.)
(€)
€ 100,00
TOTALE
€ 1.022,51
€ 1.000,00
€ 100,00
* Imposta di Registro,
**Imposta Ipotecaria ed Imposta Catastale, calcolate in applicazione del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 ed alla Circolare
dell’Agenzia delle Entrate n. 2/E del 21 febbraio 2014.
Art. 2 - Il presente decreto, a cura e spese dell’ente espropriante suddetto, sarà registrato nonché trascritto, in termini d’urgenza,
presso il competente Ufficio dei Registri Immobiliari e pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Art. 3 - Dalla data di esecutività del presente decreto e dalla trascrizione dello stesso, tutti i diritti relativi agli immobili espropriati possono essere fatti valere esclusivamente sull’indennità.
Art. 4 - Contro il presente provvedimento può essere presentato ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data
della sua piena conoscenza, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla stessa data.
Il dirigente
Carlo Faccin
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Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Provincia di Brescia
Decreto n. 03/14/ESPR del 28 novembre 2014. S.P. 11 «Orzinuovi - Borgo San Giacomo - Confine Mantovano». Costruzione variante
nord dell’abitato di Gottolengo. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili espropriati
IL DIRIGENTE
Premesso che, essendo la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza del progetto di cui si tratta, intervenuta con
deliberazione della Giunta provinciale n. 258 del 27 giugno 2003, è da applicarsi al procedimento de quo la normativa precedente
all’entrata in vigore del T.U. sulle espropriazioni.
Visto l’art. 57 del d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 («Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni
per pubblica utilità») e successive modifiche ed integrazioni, entrato in vigore il 30 giugno 2003, il quale prevede che le disposizioni in
esso contenute non si applicano ai progetti per i quali, alla data di entrata in vigore dello stesso decreto, sia intervenuta la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza; che, in tale caso, continuano ad applicarsi le normative vigenti a tale data.
Richiamati:
•il decreto n. 02/04/ESPR del 12 gennaio 2004, in esecuzione del quale in data 27 febbraio 2004, previa compilazione del relativo
verbale di stato di consistenza, la Provincia di Brescia è stata immessa nel possesso degli immobili necessari alla realizzazione dei
lavori in oggetto;
•il decreto n. 03/04/ESPR del 12 gennaio 2004 di determinazione dell’indennità provvisoria di espropriazione.
Accertato che la ditta proprietaria BONI ALBERTO - BONI DANIELA - BONI LAURA - BONI SILVIA ha sottoscritto gli accordi di cessione
volontaria delle aree protocollo 0014877/04-0014879/04 del 2 febbraio 2004 e 0019929/04-0019923/04 del 9 febbraio 2004.
Dato atto che, con frazionamenti tipo n. 166148/06-166227/06-166237/06-166264/06 del 15 giugno 2006, sono state determinate
le superfici effettive necessarie per la realizzazione dei lavori in oggetto ed attribuiti i nuovi numeri catastali identificativi dei mappali
risultanti dai medesimi frazionamenti.
Accertato che l’indennità spettante alla ditta sopracitata è stata liquidata con determinazione dirigenziale n. 2945 del 10 ottobre 2007, come da mandati n. 13251 del 29 ottobre 2007 e n. 13293 del 30 ottobre 2007.
Visto il d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 («Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica
utilità») e successive modifiche e integrazioni.
Vista la l.r. 4 marzo 2009 n. 3 («Norme regionali in materia di espropriazioni per pubblica utilità»).
DECRETA
Art. 1 - Sono definitivamente espropriati a favore della Provincia di Brescia gli immobili, siti in Comune di Gottolengo, necessari sulla
S.P. 11 «Orzinuovi - Borgo San Giacomo - Confine Mantovano» per la costruzione variante nord dell’abitato di Gottolengo, come identificati di seguito.
Identificazione catastale
COMUNE CENSUARIO DI GOTTOLENGO
Ditta
proprietaria
U.N.
1
OMISSIS
Fg.
Mappale
Qualità
12 292 (ex 264) sem. irr
12 293 (ex 264) sem. irr
TOTALE
SPESE PER LA REGISTRAZIONE E TRASCRIZIONE DEGLI
IMMOBILI
Superficie
(ha)
Superficie di
esproprio
(m2)
Indennità
pagata
(€)
00.09.50
00.17.50
950
1.750
*Imposta
di Registro
(9% Indennità Imposta minima
di € 1.000,00)
(€)
** Imposte
Ipotecaria e
Catastale
(€ 50,00+
€ 50,00xU.N.)
(€)
€ 15.066,00
€ 1.355,94
€ 100,00
€ 15.066,00
€ 1.355,94
€ 100,00
* Imposta di Registro,
**Imposta Ipotecaria ed Imposta Catastale, calcolate in applicazione del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 ed alla Circolare dell’Agenzia
delle Entrate n. 2/E del 21 febbraio 2014.
Art. 2 - Il presente decreto, a cura e spese dell’ente espropriante suddetto, sarà registrato nonché trascritto, in termini d’urgenza,
presso il competente Ufficio dei Registri Immobiliari e pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Art. 3 - Dalla data di esecutività del presente decreto e dalla trascrizione dello stesso, tutti i diritti relativi agli immobili espropriati possono essere fatti valere esclusivamente sull’indennità.
Art. 4 - Contro il presente provvedimento può essere presentato ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data
della sua piena conoscenza, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla stessa data.
Il dirigente
Carlo Faccin
Provincia di Brescia
Decreto n. 04/14/ESPR del 28 novembre 2014. S.P. BS ex S.S. 11 «Padana Superiore». Riqualificazione e costruzione della terza
corsia della Tangenziale Sud di Brescia. I lotto. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli
immobili espropriati
IL DIRIGENTE
Premesso che, con determinazione dirigenziale n. 4828 del 30 dicembre 2003, veniva preso atto dell’approvazione del progetto
definitivo dei lavori in oggetto avvenuta in sede di conferenza dei Servizi riunitasi il 19 dicembre 2003 e che, ai sensi del primo comma
lettera b) dell’art. 12 del d.p.r. 327/01 s.m.i., l’approvazione del progetto equivale a dichiarazione di pubblica utilità dei suddetti lavori.
Bollettino Ufficiale
– 89 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Richiamati i decreti n. 01/04/ESPR - 08/04/ESPR - 09/04/ESPR - 10/04/ESPR del 10 marzo 2004 e n. 10/06/ESPR - 11/06/ESPR del
23 febbraio 2006 di occupazione anticipata preordinata all’espropriazione e indicazione della misura dell’indennità a titolo provvisorio, in esecuzione dei quali in data 25 marzo 2004 - 29 marzo 2004 - 30 marzo 2004 - 31 marzo 2004 e 30 marzo 2006 - 21 aprile 2006,
previa compilazione del relativo verbale di stato di consistenza, la Provincia di Brescia è stata immessa nel possesso degli immobili
necessari alla realizzazione dei lavori in oggetto indicati.
Accertato che le ditte proprietarie hanno sottoscritto i rispettivi accordi di cessione volontaria delle aree interessate dai sopracitati
lavori.
Dato atto che, con frazionamenti tipo n. 53720/10-53777/10 del 18 febbraio 2010, n. 444636/09 del 12 aprile 2010, n. 128464/10 del
6 maggio 2010, n. 233461/10 del 21 luglio 2010, n. 155212/10-263576/10 del 26 agosto 2010, n. 293148.1/14 del 14 novembre 2014,
sono state determinate le superfici effettive necessarie per la realizzazione dei lavori in oggetto ed attribuiti i nuovi numeri catastali
identificativi dei mappali risultanti dai medesimi frazionamenti.
Accertato che il pagamento dell’acconto delle indennità spettanti alle ditte proprietarie è stato disposto con determinazioni dirigenziali n. 132 del 27 gennaio 2006, n. 2552 del 20 settembre 2006, n. 1677 del 8 giugno 2007, n. 3013 del 16 ottobre 2007, n. 543 del
11 marzo 2008, come da mandati n. 1560 del 16 febbraio 2006, n. 12115-12116 del 11 ottobre 2006, n. 8013 del 16 luglio 2007, n. 13872
del 14 novembre 2007, n. 4906 del 10 aprile 2008 e che è attualmente in corso l’iter di pagamento del saldo delle indennità alle medesime ditte.
Visto il d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 («Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica
utilità») e successive modifiche e integrazioni.
Vista la l.r. 4 marzo 2009 n. 3 («Norme regionali in materia di espropriazioni per pubblica utilità»).
DECRETA
Art. 1 - Sono definitivamente espropriati a favore della Provincia di Brescia gli immobili, siti in comune di Brescia, necessari sulla S.P. BS
ex S.S. 11 «Padana Superiore» per la riqualificazione e costruzione della terza corsia della Tangenziale Sud di Brescia, I lotto, come identificati nell’allegato elenco.
Identificazione catastale
COMUNE CENSUARIO DI BRESCIA
U.N.
Ditta
proprietaria
Fg.
Mappale
1
OMISSIS
161
395 (ex 248)
2
OMISSIS
161
393 (ex 284)
199
525 (ex 478)
527 (ex 489)
531 (ex 487)
533 (ex 483)
564 (ex 495)
565 (ex 495)
566 (ex 539)
567 (ex 539)
568 (ex 538)
569 (ex 538)
570 (ex 536)
571 (ex 536)
574 (ex 532)
575 (ex 532)
576 (ex 530)
577 (ex 530)
580 (ex 526)
581 (ex 526)
582 (ex 524)
583 (ex 524)
3
OMISSIS
Qualità
f.u.
d’acc.
NCT
area
urb.
prato
rel.acq.
es.
rel.acq.
es.
sem.irr.
arb.
sem.irr.
sem.irr.
sem.irr.
sem.irr.
sem.irr.
sem.irr.
sem.irr.
arb.
sem.irr.
arb.
sem.irr.
arb.
sem.irr.
arb.
rel.acq.
es.
rel.acq.
es.
rel.acq.
es.
rel.acq.
es.
prato
prato
SuperfiSuperficie
cie di
(ha)
esproprio
(m2)
Indennità
pagata
(€)
SPESE PER LA REGISTRAZIONE E
TRASCRIZIONE DEGLI IMMOBILI
*Imposta
** Imposte
di Registro
Ipotecaria e
(9% Indennità Catastale
Imposta minima
di € 1.000,00)
(€)
(€ 50,00+
€ 50,00xU.N.)
(€)
00.06.00
600
€ 24.000,00
€ 2.160,00
€ 100,00
00.07.80
780
€ 31.200,00
€ 2.808,00
€ 100,00
00.00.75
00.00.15
00.00.15
00.01.50
00.00.45
00.00.35
00.05.45
00.00.50
00.00.40
00.00.55
00.02.65
00.01.25
00.03.35
00.00.30
00.00.35
00.00.05
00.00.35
00.00.03
00.01.20
00.00.15
75
15
15
150
45
35
545
50
40
55
265
125
335
30
35
5
35
3
120
15
€ 29.895,00
€ 2.690,55
€ 100,00
– 90 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Identificazione catastale
COMUNE CENSUARIO DI BRESCIA
OMISSIS
204
204
204
204
204
204
204
204
231
231
231
154
167
182
183
189 (ex 178)
196 (ex 1)
197
198
429 (ex 281)
430 (ex 281)
477 (ex 312)
5
OMISSIS
233
233
233
233
233
233
233
234
406 (ex 144)
410 (ex 50)
416 (ex 51)
418 (ex 151)
419 (ex 151)
427 (ex 53)
431 (ex 187)
299 (ex 203)
6
OMISSIS
234
234
297 (ex 184)
298 (ex 184)
4
vigneto
rel.strad.
sem.irr.
sem.irr.
sem.irr.
nct a.
urb
sem.irr.
sem.irr.
rel.strad.
rel.strad.
b. ceduo
orto irr.
sem.irr.
inc.
prod.
sem.irr.
sem.irr.
prato irr.
prato irr.
sem.irr.
sem.irr.
sem.irr.
00.00.20
00.02.15
00.00.02
00.00.18
00.16.55
00.10.75
00.00.75
00.00.45
00.00.90
00.00.65
00.02.25
20
215
2
18
1.655
1.075
75
45
90
65
225
€ 45.305,00
€ 4.077,45
€ 100,00
00.05.50
00.04.25
00.00.10
00.00.20
00.00.05
00.07.25
00.14.90
00.18.65
550
425
10
20
5
725
1.490
1.865
€ 33.848,50
€ 3.046,37
€ 100,00
00.05.50
00.15.50
550
1.550
€ 30.240,00
€ 2.721,60
€ 100,00
€ 194.488,50
€ 17.503,97
€ 600,00
TOTALE
* Imposta di Registro,
**Imposta Ipotecaria ed Imposta Catastale, calcolate in applicazione del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 ed alla Circolare dell’Agenzia
delle Entrate n. 2/E del 21 febbraio 2014.
Art. 2 - Il presente decreto, a cura e spese dell’ente espropriante suddetto, sarà registrato nonchè trascritto, in termini d’urgenza,
presso il competente Ufficio dei Registri Immobiliari e pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Art. 3 - Dalla data di esecutività del presente decreto e dalla trascrizione dello stesso, tutti i diritti relativi agli immobili espropriati possono essere fatti valere esclusivamente sull’indennità.
Art. 4 - Contro il presente provvedimento può essere presentato ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data
della sua piena conoscenza, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla stessa data.
Il dirigente
Carlo Faccin
Provincia di Brescia
Decreto n. 05/14/ESPR del 28 novembre 2014. S.P. ex S.S. 572 «Desenzano-Salò»/S.P. V «Cunettone-Tormini». Messa in sicurezza e
razionalizzazione dei flussi di traffico transitanti. Intervento G: rotatoria all’intersezione tra la S.S. 45 bis e la S.P. IV in località Tormini
in comune di Roè Volciano. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili espropriati
IL DIRIGENTE
Premesso che, essendo la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza del progetto di cui si tratta, intervenuta con
deliberazione della Giunta provinciale n. 254 del 27 giugno 2003, è da applicarsi al procedimento de quo la normativa precedente
all’entrata in vigore del T.U. sulle espropriazioni.
Visto l’art. 57 del d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 («Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni
per pubblica utilità») e successive modifiche ed integrazioni, entrato in vigore il 30 giugno 2003, il quale prevede che le disposizioni in
esso contenute non si applicano ai progetti per i quali, alla data di entrata in vigore dello stesso decreto, sia intervenuta la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza; che, in tale caso, continuano ad applicarsi le normative vigenti a tale data.
Richiamati:
•il decreto n. 94/03/ESPR del 15 ottobre 2003, in esecuzione del quale in data 19 novembre 2003, previa compilazione del relativo
verbale di stato di consistenza, la Provincia di Brescia è stata immessa nel possesso degli immobili di proprietà delle ditte interessate dai lavori in oggetto, tra le quali la ditta OLIFER s.r.l. ora OLIVATT s.r.l.;
•il decreto n. 95/03/ESPR del 15 ottobre 2003 di determinazione dell’indennità provvisoria di espropriazione.
Accertato che:
•la ditta proprietaria OLIVATT s.r.l. non ha fornito alcuna comunicazione in merito all’accettazione dell’indennità provvisoria di
espropriazione, come determinata nel sopracitato decreto n. 95/03/ESPR del 15 ottobre 2003;
•con provvedimento n. 63/04 del 21 settembre 2004 la Commissione Provinciale Espropri ha determinato l’indennità definitiva di
espropriazione e di occupazione di competenza della ditta OLIVATT s.r.l.;
•con ordinanza n. 05/06/ESPR del 8 giugno 2006 è stata depositata c/o la Ragioneria Territoriale dello Stato - sezione di Brescia
l’indennità definitiva di competenza della suddetta ditta OLIVATT s.r.l.
Dato atto che, con frazionamenti tipo n. 212553/08 del 20 maggio 2008, sono state determinate le superfici effettive necessarie per
la realizzazione dei lavori in oggetto ed attribuiti i nuovi numeri catastali identificativi dei mappali risultanti dai medesimi frazionamenti.
Visto il d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 «Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica
utilità» e successive modifiche e integrazioni.
Bollettino Ufficiale
– 91 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Vista la l.r. 4 marzo 2009 n. 3 «Norme regionali in materia di espropriazioni per pubblica utilità».
DECRETA
Art. 1 - Sono definitivamente espropriati a favore della Provincia di Brescia gli immobili, siti in Comune di Roè Volciano, necessari sulla
S.P. ex S.S. 572 «Desenzano-Salò» / S.P. V «Cunettone-Tormini» per la messa in sicurezza e razionalizzazione dei flussi di traffico transitanti;
intervento G: rotatoria all’intersezione tra la S.S. 45 bis e la S.P. IV in località Tormini, come identificati di seguito.
Identificazione catastale
COMUNE CENSUARIO DI ROE’ VOLCIANO
U.N.
1
Ditta
proprietaria
OMISSIS
Fg.
6
6
Mappale
5362 (ex 4268)
5364 (ex 4269)
Qualità
Inc. prod.
Inc. prod.
Superficie
(ha)
Superficie di
esproprio
(m2)
00.01.01
00.00.18
TOTALE
101
18
Indennità
pagata
(€)
SPESE PER LA REGISTRAZIONE E TRASCRIZIONE DEGLI
IMMOBILI
*Imposta
di Registro
** Imposte
(9% IndenIpotecaria e
nità Catastale
Imposta
minima di
€ 1.000,00)
(€)
€ 22,61
(€ 50,00+
€ 50,00xU.N.)
(€)
€ 2,03
€ 100,00
€ 22,61 € 1.000,00
€ 100,00
* Imposta di Registro,
**Imposta Ipotecaria ed Imposta Catastale, calcolate in applicazione del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 ed alla Circolare
dell’Agenzia delle Entrate n. 2/E del 21 febbraio 2014.
Art. 2 - Il presente decreto, a cura e spese dell’ente espropriante suddetto, sarà registrato nonché trascritto, in termini d’urgenza,
presso il competente Ufficio dei Registri Immobiliari e pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Art. 3 - Dalla data di esecutività del presente decreto e dalla trascrizione dello stesso, tutti i diritti relativi agli immobili espropriati possono essere fatti valere esclusivamente sull’indennità.
Art. 4 - Contro il presente provvedimento può essere presentato ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data
della sua piena conoscenza, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla stessa data.
Il dirigente
Carlo Faccin
Provincia di Brescia
Decreto n. 06/14/ESPR del 28 novembre 2014. S.P. BS ex S.S. 11 «Padana Superiore». Riorganizzazione a circolazione rotatoria
intersezione con la via C. Marx in comune di Sirmione. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto
degli immobili espropriati
IL DIRIGENTE
Premesso che, con deliberazione della Giunta provinciale n. 276 del 28 giugno 2005, è stato approvato il progetto definitivo dell’opera di cui all’oggetto e che, ai sensi dell’art. 12 del d.p.r. 327/2001 s.m.i., tale approvazione equivale a dichiarazione di pubblica utilità.
Richiamato il decreto n. 20/06/ESPR del 31 agosto 2006 di occupazione anticipata preordinata all’espropriazione e indicazione
della misura dell’indennità a titolo provvisorio, in esecuzione del quale in data 27 settembre 2006, previa compilazione del relativo
verbale di stato di consistenza, la Provincia di Brescia è stata immessa nel possesso degli immobili necessari alla realizzazione dei lavori
in oggetto indicati.
Dato atto che, con frazionamenti tipo n. 327982/08 del 13 agosto 2008, sono state determinate le superfici effettive necessarie per
la realizzazione dei lavori in oggetto ed attribuiti i nuovi numeri catastali identificativi dei mappali risultanti dai medesimi frazionamenti.
Accertato che la ditta proprietaria REAL LAB S.R.L. ha sottoscritto l’accordo protocollo 0079984/14 del 25 giugno 2014 di cessione
volontaria delle aree interessate dai sopracitati lavori.
Accertato che il pagamento dell’indennità spettante alla ditta sopracitata è stato disposto con determinazione dirigenziale n. 826
del 11 luglio 2014, come da mandati n. 7750-7751-7752 del 2 ottobre 2014.
Visto il d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 «Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica
utilità» e successive modifiche e integrazioni.
Vista la l.r. 4 marzo 2009 n. 3 «Norme regionali in materia di espropriazioni per pubblica utilità».
DECRETA
Art. 1 - Sono definitivamente espropriati a favore della Provincia di Brescia gli immobili, siti in comune di Sirmione, necessari sulla
S.P. BS ex S.S. 11 «Padana Superiore» per la riorganizzazione a circolazione rotatoria intersezione con la via C. Marx, come identificati di
seguito.
– 92 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Identificazione catastale
COMUNE CENSUARIO DI SIRMIONE
Ditta
proprietaria
U.N.
Mappale
11
494
11 820 (ex 789)
OMISSIS
1
Fg.
Qualità
sem.irr.
sem.irr.
Superficie
(ha)
00.00.70
00.08.31
Superficie di
esproprio
(m2)
Indennità
pagata
(€)
70
831
€ 50.005,50
TOTALE
SPESE PER LA REGISTRAZIONE E TRASCRIZIONE DEGLI
IMMOBILI
*Imposta
di Registro
** Imposte
(9% IndenIpotecaria e
nità Catastale
Imposta
minima di
€ 1.000,00)
(€)
(€ 50,00+
€ 50,00xU.N.)
(€)
€ 4.500,50
€ 100,00
€ 50.005,50 € 4.500,50
€ 100,00
* Imposta di Registro,
**Imposta Ipotecaria ed Imposta Catastale, calcolate in applicazione del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 ed alla Circolare dell’Agenzia
delle Entrate n. 2/E del 21 febbraio 2014.
Art. 2 - Il presente decreto, a cura e spese dell’ente espropriante suddetto, sarà registrato nonché trascritto, in termini d’urgenza,
presso il competente Ufficio dei Registri Immobiliari e pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Art. 3 - Dalla data di esecutività del presente decreto e dalla trascrizione dello stesso, tutti i diritti relativi agli immobili espropriati possono essere fatti valere esclusivamente sull’indennità.
Art. 4 - Contro il presente provvedimento può essere presentato ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data
della sua piena conoscenza, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla stessa data.
Il dirigente
Carlo Faccin
Provincia di Brescia
Decreto n. 07/14/ESPR del 28 novembre 2014. Realizzazione variante alla S.S. 45 bis in corrispondenza degli abitati di Pontevico (BS)
e Robecco d’Oglio (CR). 2° stralcio: nuova rotatoria sulla S.P. 64. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento
coatto degli immobili espropriati
IL DIRIGENTE
Premesso che, con decreto prot. n. 3821/U del 3 luglio 2006 del Ministero delle Infrastrutture (Dipartimento per il Coordinamento
dello Sviluppo del Territorio, il Personale ed i Servizi Generali - Direzione Generale per le politiche di sviluppo del territorio - Div. II), è stata
autorizzata la realizzazione del progetto definitivo/esecutivo dei lavori in oggetto.
Vista la determinazione dirigenziale n. 2283 del 25 agosto 2006 del Dirigente del Settore Servizi Tecnici Amministrativi Generali di
presa d’atto del sopracitato decreto prot. n. 3821/U del 3 luglio 2006 del Ministero delle Infrastrutture, anche ai fini della dichiarazione
di pubblica utilità dell’opera.
Richiamato il decreto n. 23/06/ESPR del 3 ottobre 2006 di occupazione anticipata preordinata all’espropriazione e indicazione della
misura dell’indennità a titolo provvisorio, in esecuzione dei quali in data 31 ottobre 2006, previa compilazione del relativo verbale di
stato di consistenza, la Provincia di Brescia è stata immessa nel possesso degli immobili.
Accertato che:
•le ditte proprietarie hanno sottoscritto i rispettivi accordi di cessione volontaria delle aree interessate dai sopracitati lavori;
•è stato pagato l’acconto 80% dell’indennità di espropriazione alle ditte dichiaratesi proprietarie, con determinazione dirigenziale
n. 1209 del 9 maggio 2007, come da mandato n. 4875 del 16 maggio 2007;
•è in corso il procedimento relativo ai pagamenti/rimborsi delle indennità di espropriazione dovute a saldo.
Dato atto che, con frazionamenti tipo n. 10292/14 del 20 gennaio 2014 e n. 224282/14 del 16 settembre 2014, sono state determinate le superfici effettive necessarie per la realizzazione dei lavori in oggetto ed attribuiti i nuovi numeri catastali identificativi dei mappali
risultanti dai medesimi frazionamenti.
Visto il d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 («Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica
utilità») e successive modifiche e integrazioni.
Vista la l.r. 4 marzo 2009 n. 3 («Norme regionali in materia di espropriazioni per pubblica utilità»).
DECRETA
Art. 1 - Sono definitivamente espropriati a favore della Provincia di Brescia gli immobili, siti in comune di Pontevico, necessari per la
realizzazione variante alla S.S. 45 bis in corrispondenza degli abitati di Pontevico (BS) e Robecco d’Oglio (CR), 2° stralcio: nuova rotatoria sulla S.P. 64, come identificati nell’allegato elenco.
Identificazione catastale
COMUNE CENSUARIO DI PONTEVICO
U.N.
Ditta
proprietaria
Fg.
Mappale
Qualità
Superficie
(ha)
Superficie di
esproprio
(m2)
Indennità
pagata
(€)
SPESE PER LA REGISTRAZIONE E
TRASCRIZIONE DEGLI IMMOBILI
*Imposta
** Imposte
di Registro
Ipotecaria e
(9% Indennità Catastale
Imposta minima
di € 1.000,00)
(€)
(€ 50,00+
€ 50,00xU.N.)
(€)
Bollettino Ufficiale
– 93 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
1049 (ex
164)
1051 (ex
332)
1072 (ex
164)
1074 (ex
332)
1094 (ex
333)
1054 (ex
910)
1055 (ex
910)
1060 (ex
912)
1077 (ex
137)
1078 (ex
137)
1080 (ex
138)
1081 (ex
138)
1083 (ex
155)
1084 (ex
155)
1087 (ex
157)
1088 (ex
157)
1090 (ex
158)
1092 (ex
159)
1
OMISSIS
23
23
23
23
23
2
OMISSIS
23
23
23
3
OMISSIS
23
23
23
23
4
OMISSIS
23
23
5
OMISSIS
23
23
6
OMISSIS
23
23
sem.irr. 00.06.00
sem.irr. 00.05.00
600
500
€ 11.000,00
€ 990,00
€ 100,00
7
OMISSIS
23 1097 (ex 907) sem.irr. 00.05.50
550
€ 7.342,50
€ 660,83
€ 100,00
8
OMISSIS
23
3.300
€ 22.344,50
€ 2.011,01
€ 100,00
€
170.418,45
€ 15.337,66
€ 800,00
160
sem.irr.
sem.irr.
sem.irr.
sem.irr.
sem.irr.
00.02.15
00.05.60
00.05.25
00.01.10
00.03.10
215
560
525
110
310
€ 11.472,40
€ 1.032,52
€ 100,00
sem.irr. 00.37.55
sem.irr. 00.07.65
sem.irr. 00.06.20
3.755
765
620
€ 34.283,80
€ 3.085,54
€ 100,00
sem.irr.
sem.irr.
sem.irr.
sem.irr.
00.06.15
00.00.95
00.01.25
00.10.20
615
95
125
1.020
€ 24.764,25
€ 2.228,78
€ 100,00
sem.irr. 00.19.80
sem.irr. 00.03.90
1.980
390
€ 23.700,00
€ 2.133,00
€ 100,00
sem.irr. 00.08.00
sem.irr. 00.18.60
800
1.860
€ 35.511,00
€ 3.195,99
€ 100,00
NCT
area
00.33.00
urbana
TOTALE
* Imposta di Registro,
**Imposta Ipotecaria ed Imposta Catastale, calcolate in applicazione del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 ed alla Circolare dell’Agenzia
delle Entrate n. 2/E del 21 febbraio 2014.
Art. 2 - Il presente decreto, a cura e spese dell’ente espropriante suddetto, sarà registrato nonché trascritto, in termini d’urgenza,
presso il competente Ufficio dei Registri Immobiliari e pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Art. 3 - Dalla data di esecutività del presente decreto e dalla trascrizione dello stesso, tutti i diritti relativi agli immobili espropriati possono essere fatti valere esclusivamente sull’indennità.
Art. 4 - Contro il presente provvedimento può essere presentato ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data
della sua piena conoscenza, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla stessa data.
Il dirigente
Carlo Faccin
Provincia di Brescia
Decreto n. 08/14/ESPR del 28 novembre 2014. S.P. ex S.S. 235 «Orceana». Realizzazione I lotto variante: circonvallazione all’abitato
di Orzivecchi. I stralcio. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili espropriati
IL DIRIGENTE
Premesso che, con deliberazione della Giunta provinciale n. 432 del 9 settembre 2008, è stato approvato il progetto definitivo dell’opera di cui all’oggetto e che, ai sensi dell’art. 12 del d.p.r. 327/2001 s.m.i., tale approvazione equivale a dichiarazione di pubblica
utilità.
Dato atto che, con frazionamenti tipo n. 37340/12 del 14 febbraio 2012, sono state determinate le superfici effettive necessarie per
la realizzazione dei lavori in oggetto ed attribuiti i nuovi numeri catastali identificativi dei mappali risultanti dai medesimi frazionamenti.
Accertato che:
•le ditte proprietarie BUFFOLI GOTTARDO GIOVANNI - BUFFOLI LUCIA e VITARI CELESTE hanno sottoscritto gli accordi di cessione volontaria delle aree rispettivamente protocollo 0043359/13 e 0043352/13 del 10 aprile 2013;
•il pagamento dell’indennità spettante alle medesime ditte è stato disposto con determinazione dirigenziale n. 228 del 17 marzo 2014, come da mandati n. 1812-1813 del 20 marzo 2014.
Visto il d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 «Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica
utilità» e successive modifiche e integrazioni.
– 94 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Vista la l.r. 4 marzo 2009 n. 3 «Norme regionali in materia di espropriazioni per pubblica utilità».
DECRETA
Art. 1 - Sono definitivamente espropriati a favore della Provincia di Brescia gli immobili, siti in Comune di Orzivecchi, necessari sulla
S.P. ex S.S. 235 «Orceana» per la realizzazione I lotto variante: circonvallazione all’abitato di Orzivecchi, I stralcio, come identificati di
seguito.
Identificazione catastale
COMUNE CENSUARIO DI ORZIVECCHI
SPESE PER LA REGISTRAZIONE E
TRASCRIZIONE DEGLI IMMOBILI
Ditta
proprietaria
U.N.
Fg.
Mappale
Qualità
Superficie
(ha)
Superficie
di
esproprio
(m2)
Indennità
pagata
(€)
*Imposta
di Registro
(9% Indennità Imposta minima
di € 1.000,00)
(€)
** Imposte
Ipotecaria e
Catastale
(€ 50,00+€
50,00xU.N.)
(€)
1
OMISSIS
5
718 (ex 618)
sem. irr
00.03.00
300
€ 5.400,00
€ 486,00
€ 100,00
2
OMISSIS
5
5
5
709 (ex 61)
710 (ex 65)
711 (ex 100)
ente urb.
ente urb.
ente urb.
00.02.06
00.00.56
00.01.08
206
56
108
€ 6.660,00
€ 599,40
€ 100,00
€ 12.060,00
€ 1.085,40
€ 200,00
TOTALE
* Imposta di Registro,
**Imposta Ipotecaria ed Imposta Catastale, calcolate in applicazione del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 ed alla Circolare dell’Agenzia
delle Entrate n. 2/E del 21 febbraio 2014.
Art. 2 - Il presente decreto, a cura e spese dell’ente espropriante suddetto, sarà registrato nonché trascritto, in termini d’urgenza,
presso il competente Ufficio dei Registri Immobiliari e pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Art. 3 - Dalla data di esecutività del presente decreto e dalla trascrizione dello stesso, tutti i diritti relativi agli immobili espropriati possono essere fatti valere esclusivamente sull’indennità.
Art. 4 - Contro il presente provvedimento può essere presentato ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data
della sua piena conoscenza, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla stessa data.
Il dirigente
Carlo Faccin
Provincia di Brescia
Decreto n. 09/14/ESPR del 28 novembre 2014. Realizzazione dell’itinerario ciclopedonale Lonato del Garda - Castiglione delle
Stiviere nell’ambito del progetto «Il Garda Bresciano; uno sguardo dalle mura antiche alle oasi naturali»; programma operativo
regionale FESR 2007-2013. Espropriazione per pubblica utilità. Pronuncia del trasferimento coatto degli immobili espropriati
IL DIRIGENTE
Premesso che, con determinazione dirigenziale n. 1246 del 26 maggio 2009, è stato approvato il progetto definitivo dell’opera di cui
all’oggetto e che, ai sensi dell’art. 12 del d.p.r. 327/2001 s.m.i., tale approvazione equivale a dichiarazione di pubblica utilità.
Accertato che la ditta proprietaria BELOTTI LOREDANA - ZENI GUIDO - ZENI SILVIA ha sottoscritto l’accordo di cessione volontaria delle
aree protocollo 0106408/10 del 22 settembre 2010.
Dato atto che, con frazionamenti tipo n. 147450/14 del 10 luglio 2014, sono state determinate le superfici effettive necessarie per la
realizzazione dei lavori in oggetto ed attribuiti i nuovi numeri catastali identificativi dei mappali risultanti dai medesimi frazionamenti.
Considerato che l’indennità spettante alla ditta sopracitata è stata liquidata con determinazione dirigenziale n. 930 del 27 agosto 2014, come da mandati n. 7330-7331 del 17 settembre 2014.
Visto il d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 «Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni per pubblica
utilità» e successive modifiche e integrazioni.
Vista la l.r. 4 marzo 2009 n. 3 «Norme regionali in materia di espropriazioni per pubblica utilità».
DECRETA
Art. 1 - Sono definitivamente espropriati a favore della Provincia di Brescia gli immobili, siti in comune di Lonato, necessari per la realizzazione dell’itinerario ciclopedonale Lonato del Garda - Castiglione delle Stiviere nell’ambito del progetto «Il Garda Bresciano; uno
sguardo dalle mura antiche alle oasi naturali»; programma operativo regionale FESR 2007-2013, come identificati di seguito.
Identificazione catastale
COMUNE CENSUARIO DI LONATO
Ditta
proprietaria
U.N.
1
OMISSIS
TOTALE
Fg.
18
18
18
18
18
Mappale
411 (ex 102)
412 (ex 102)
413 (ex 103)
873 (ex 102)
875 (ex 103)
Qualità
semin.
semin.
b.ceduo
semin.
b.ceduo
Superficie
Superficie
di
(ha)
esproprio
(m2)
00.01.27
00.00.08
00.00.74
00.01.08
00.00.37
127
8
74
108
37
Indennità
pagata
(€)
SPESE PER LA REGISTRAZIONE E
TRASCRIZIONE DEGLI IMMOBILI
*Imposta
** Imposte
di Registro
Ipotecaria e
(9% Indennità Catastale
Imposta minima
di € 1.000,00)
(€)
(€ 50,00+
€ 50,00xU.N.)
(€)
€ 6.372,00
€ 573,48
€ 100,00
€ 6.372,00
€ 1.000,00
€ 100,00
Bollettino Ufficiale
– 95 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
* Imposta di Registro,
**Imposta Ipotecaria ed Imposta Catastale, calcolate in applicazione del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 ed alla Circolare dell’Agenzia
delle Entrate n. 2/E del 21 febbraio 2014.
Art. 2 - Il presente decreto, a cura e spese dell’ente espropriante suddetto, sarà registrato nonché trascritto, in termini d’urgenza,
presso il competente Ufficio dei Registri Immobiliari e pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Art. 3 - Dalla data di esecutività del presente decreto e dalla trascrizione dello stesso, tutti i diritti relativi agli immobili espropriati possono essere fatti valere esclusivamente sull’indennità.
Art. 4 - Contro il presente provvedimento può essere presentato ricorso giurisdizionale al TAR competente entro 60 giorni dalla data
della sua piena conoscenza, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla stessa data.
Il dirigente
Carlo Faccin
Provincia di Milano
Decreto n. 12628 del 15 dicembre 2014 - Lavori di completamento del v.le delle Industrie di Monza dalla S.P. n. 2 «Monza-Trezzo»
alla S.P. n. 45 «Villasanta-Vimercate» - Svincolo indennità depositata
IL DIRETTORE DEL SETTORE
SVILUPPO INFRASTRUTTURE METROTRANVIARIE ED ESPROPRI
Premesso che con decreto presidenziale n. 2048 progressivo in data 29 settembre 97, esecutivo, è stata indicata la misura dell’indennità d’esproprio da corrispondere a titolo provvisorio agli aventi diritto per i lavori di completamento del V.le delle Industrie di Monza
dalla S.P. n. 2 «Monza-Trezzo» alla S.P. n. 45 «Villasanta-Vimercate»;
Rilevato che in tale decreto veniva quantificata in complessive L. 323.578.400 (€ 167.114,30) di spettanza degli intestatari sigg. Cambiaghi Aldo, Cambiaghi Augusto, Cambiaghi Giovanna, Cambiaghi Maria, Lazzari Maria, Cambiaghi Daniela proprietari dei mappali
257 - 297 - 292 - 95 - 294 del fg. 16 in Comune di Villasanta in caso di mancato accordo per la cessione bonaria delle aree;
Visto il provvedimento n. 2431 del 19 marzo 99 con cui il Presidente della Provincia ha ordinato il deposito di L. 470.443.400
(€ 242.963,74) complessive quale indennità provvisoria d’esproprio presso la Cassa DD. PP. a nome delle ditte non concordatarie (tra
cui i sigg. Cambiaghi Aldo, Cambiaghi Augusto, Cambiaghi Giovanna, Cambiaghi Maria, Lazzari Maria, Cambiaghi Daniela sopracitati) che, pur avendo accettato l’indennità provvisoria di esproprio non avevano potuto perfezionare il relativo atto di cessione bonaria per la sussistenza di un’ipoteca sugli immobili in oggetto);
Vista la quietanza n. 616 del 26 maggio 99 rilasciata dalla Tesoreria Provinciale dello Stato - Sezione di Milano - Servizio della Cassa
DD.PP. (ora Ministero dell’Economia e delle Finanze - Ragioneria Territoriale dello Stato di Milano), comprovante l’avvenuto deposito della indennità provvisoria complessiva di L. 470.443.400 (pari ad € 242.963,74) di cui L. 323.578.400 (pari ad € 167.114,30) di spettanza
dei sigg. Cambiaghi Aldo, Cambiaghi Augusto, Cambiaghi Giovanna, Cambiaghi Maria, Lazzari Maria, Cambiaghi Daniela);
Preso atto che è stato emesso il decreto di espropriazione del Presidente della Provincia n. 2515 in data 23 settembre 1999 e che la
Commissione Provinciale Espropri di Milano con provvedimento n. 622 del 10 aprile 2000 ha quantificato l’indennità definitiva di esproprio per i sopracitati immobili;
Accertato che detto provvedimento è stato impugnato dai sigg. Cambiaghi Aldo, Cambiaghi Augusto, Cambiaghi Giovanna, Cambiaghi Maria, Lazzari Maria, Cambiaghi Daniela nelle opportune sedi giurisdizionali e che, nelle more del procedimento in corso, i
sigg.. Cambiaghi Aldo, Cambiaghi Augusto, Tremolada Luigi, Tremolada Giordano, Tremolada Silvano (quali aventi causa da Cambiaghi Giovanna nel frattempo deceduta), Cambiaghi Maria, Lazzari Maria, Cambiaghi Daniela si sono dichiarati disponibili ad accettare in via transattiva la somma di € 120.142,81 rinunciando ad ogni contenzioso in merito, nonché a qualsivoglia ulteriore pretesa
economica e/o risarcitoria;
Richiamata la deliberazione della Giunta provinciale di Milano n. 284/2014 del 9 ottobre 2014 con cui è stata accettata la proposta
di transazione come sopra citata;
Dato atto che in data 11 dicembre 2014 è stato sottoscritto l’atto di transazione di cui trattasi;
Ritenuto pertanto di procedere allo svincolo della somma di € 120.142,81 a favore dei proprietari Cambiaghi Aldo, Cambiaghi Augusto, Tremolada Luigi, Tremolada Giordano, Tremolada Silvano (quali aventi causa da Cambiaghi Giovanna nel frattempo deceduta), Cambiaghi Maria, Lazzari Maria, Cambiaghi Daniela;
Vista la delega all’incasso a favore del signor Tremolada Luigi, sottoscritta dai signori Giordano Tremolada e Silvano Tremolada;
Preso atto che sulle stesse somme non va operata la ritenuta di cui all’art. 11 della legge 30 dicembre 1991 n. 413 in quanto le aree
non ricadono in zone definite A, B, C, D, dallo strumento urbanistico comunale;
Atteso che, in base al combinato disposto dell’art. 12 - 4° comma - della legge 22 ottobre 1971 n. 865 e dell’art. 50 - 3° comma della legge regionale 12 settembre 1983 n. 70, la Cassa Depositi e Prestiti è tenuta ad erogare le somme ricevute in deposito a titolo di
indennità di espropriazione in base al solo nulla osta del Direttore del competente Settore provinciale;
Preso atto che ai sensi dell’art. 4 della legge 7 agosto 1990 n. 241 per quanto di competenza dell’Ufficio espropri della Provincia di
Milano, il responsabile del procedimento è il Dott. Ing. Ettore Guglielmino (Direttore del Settore Sviluppo Infrastrutture Metrotranviarie ed
Espropri).
Accertato che l’istruttoria relativa al presente atto è stata compiuta:
−− per la parte amministrativa dalla Responsabile del Servizio Amministrativo Espropri e Metrotranvie,
−− per la parte tecnica dal Responsabile del Servizio Tecnico Espropri;
Richiamata la legge 190/2012 «Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione» e dato atto che sono stati assolti i relativi adempimenti, così come recepiti nel Piano anticorruzione e trasparenza della
Provincia di Milano;
Richiamata inoltre la delibera della Giunta provinciale R.G. 272/2014 del 30 settembre 2014 concernente l’approvazione del Piano
delle Performance/PEG 2014;
Richiamato altresì l’art. 107 del d.lgs. n. 267/2000 del 18 agosto 2000 «Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali»;
Visti gli art. 57 e 59 del vigente Statuto della Provincia di Milano in materia di «Posizioni Dirigenziali» e «Responsabilità dei Dirigenti»;
Richiamati gli artt. 32 - 33 del regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi della Provincia di Milano;
Visto il comma 5 dell’art. 11 del regolamento sul sistema dei controlli interni della Provincia di Milano;
DECRETA
il Ministero dell’Economia e delle Finanze - Ragioneria Territoriale dello Stato di Milano è autorizzato a svincolare la
somma di Euro 120.142,81 e gli interessi maturati depositati a titolo di indennità provvisoria di esproprio per i lavori di completamento
del V.le delle Industrie di Monza dalla S.P. n. 2 « Monza-Trezzo» alla S.P. n. 45 «Villasanta-Vimercate» a favore di:
– 96 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
•CAMBIAGHI ALDO nato Villasanta (MB) il 25 aprile 1941 - residente a 20852 Villasanta (MB) - Via C. Balbo 3
C.F. CMBMRA33A68M017A
Quota di 1/5 di € 120.142,81 pari ad € 24.028,56
BCC Lesmo - Filiale di Villasanta - Cod. IBAN IT 42 O 08619 34050 000000085257
•CAMBIAGHI AUGUSTO nato a Villasanta (MB) il 5 febbraio 1948 - residente a 20856 Correzzana (MB) - Viale Kennedy 2/D
C.F. CMBGST48B05M017L
Quota di 1/5 di € 120.142,81 pari ad € 24.028,56
Banca Popolare di Sondrio - Filiale di Villasanta - Cod. IBAN IT 06 K 05696 34050 000006059X42
•TREMOLADA LUIGI (q.a.c. da Cambiaghi Giovanna) nato ad Arcore (MB) il 25 novembre 1936 - residente a 20862 Arcore (MB) Via Carso n. 55
C.F. TRMLGU36S25A376I
Quota di 1/15 di € 120.142,81 pari ad € 8.009,52
•TREMOLADA GIORDANO (q.a.c. da Cambiaghi Giovanna) nato a Monza (MB) il 21 luglio 1966 - residente a 20862 Arcore (MB)
- Via Carso n. 55
C.F. TRMGDN66L21F704D
Quota di 1/15 di € 120.142,81 pari ad € 8.009,52
•TREMOLADA SILVANO (q.a.c. da Cambiaghi Giovanna) nato a Vimercate (MB) il 19 dicembre 1971 - residente a 20881 Bernareggio (MB) - Via San Giacomo n. 20
C.F. TRMSVN71T10M052L
Quota di 1/15 di € 120.142,81 pari ad € 8.009,52
delega all’incasso della somma di € complessivi 24.028,56 in data ….. a favore del signor Tremolada Luigi sottoscritta dai signori
Giordano Tremolada e Silvano Tremolada
Banco Posta - Cod. IBAN IT 23 0076 0101 6000 0101 7884 154
•CAMBIAGHI MARIA nata Villasanta (MB) il 28 gennaio 1933 - residente a 20852 Villasanta (MB) - Via L. Settembrini n. 9
C.F. CMBMRA33A68M017A
Quota di 1/5 di € 120.142,81 pari ad € 24.028,56
BCC Lesmo - Filiale di Villasanta - Cod. IBAN IT 42 O 08619 34050 000000085257
•LAZZARI MARIA nata a Valbrembo (BG) il 17 dicembre 1942 - residente in 20900 Monza (MB) - via Valsugana n. 34
C.F. LZZMRA42T57L545E
quota del 6,68% di € 120.142,81 pari ad € 8.025,54
•CAMBIAGHI DANIELA nata a Monza (MB) il 20 ottobre 1977 - residente a 22070 Bregnano (CO) - via Pioda n. 3
C.F. CMBDNL77R60F704R
quota del 4,44 % di € 120.142,81 pari ad € 5.334,34
•CAMBIAGHI GIANCARLO nato a Monza (MB) il 24 giugno 1965 - residente a residente a 20852 Villasanta (MB) - via L. da Vinci n. 26
C.F. CMBGCR65H24F704U
quota del 4,44 % di € 120.142,81 pari ad € 5.334,34
•CAMBIAGHI ELISABETTA nata a Monza (MB) il 13 gennaio 1972 - residente a 20900 Monza (MB) - via Bertacchi n. 4
C.F. CMBLBT72A53F704G
quota del 4,44 % di € 120.142,81 pari ad € 5.334,34
Intesa Sanpaolo s.p.a. - Filiale 03969 - Monza-Cavallotti - IT 98 X 03069 20409 1 0000 0014 341
Sulle stesse somme non va operata la ritenuta di cui all’art. 11 della legge 30 dicembre 1991 n. 413 in quanto le aree non ricadono
in zone definite A, B, C, D, dallo strumento urbanistico comunale.
Il presente decreto verrà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Il presente provvedimento, esente da bollo ai sensi dell’art. 22 tabella all. B al d.p.r. 26 ottobre 72 n. 642, è inviato al Responsabile del
Servizio Archivio e Protocollo per la pubblicazione all’Albo Pretorio on line nei termini di legge.
Della compiuta pubblicazione all’Albo Pretorio ai fini dell’esecutività del presente atto, verrà compilata specifica attestazione a cura
del Responsabile, che sarà allegata in forma digitale al documento di cui costituirà parte integrante.
Si attesta l’osservanza dei doveri di astensione in conformità a quanto previsto dagli artt. 5 e 6 del Codice di comportamento della
Provincia di Milano.
Si dà atto che risulta rispettato il termine di conclusione del procedimento, in relazione a quanto previsto dall’articolo 2 della
l. 241/90, testo vigente, nonché dall’art. 14 del regolamento sui procedimenti amministrativi e sul diritto di accesso ai documenti amministrativi e dall’allegata tabella «A».
Si dà atto che costituisce condizione legale di efficacia del presente provvedimento la pubblicazione delle informazioni di cui
all’art. 23 del d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33.
Si dà atto che il presente procedimento, con riferimento all’Area Pianificazione Territoriale Generale, delle reti infrastrutturali e servizi
di trasporto pubblico - Settore sviluppo infrastrutture metrotranviarie ed espropri, non è classificato a rischio dall’art. 5 del PTPC.
Contro il presente provvedimento è possibile presentare ai sensi dell’art. 29 del d.lgs. 104/2010, ricorso giurisdizionale al TAR e, in
alternativa, ai sensi degli artt. 8 e seg. del d.p.r. 1199/71, ricorso straordinario al Capo dello Stato, rispettivamente entro 60 gg. e 120 gg.
dalla notifica del medesimo.
Il direttore del settore
sviluppo infrastrutture metrotranviarie ed espropri
Ettore Guglielmino
Bollettino Ufficiale
– 97 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Provincia di Milano
Decreto r.g. 12683/2014 - Lavori di completamento della variante di Morimondo - frazione Caselle - lungo la strada provinciale
n. 183 «Abbiategrasso - Ozzero - Gudo Visconti». Reintegro nel possesso ai signori Cornaggia - Marelli del mappale censito al fg. 2,
n. 363, in comune di Morimondo
Richiamate le deliberazioni del Consiglio provinciale n. 8895/3660/90 in data 2 febbraio 1993 e 22 novembre 1994 con le quali è stato approvato il progetto definitivo per i lavori di completamento della variante di Morimondo - fraz. Caselle - lungo la strada provinciale
n. 183 «Abbiategrasso - Ozzero - Gudo Visconti»;
Accertato che da accordi intrapresi tra la Provincia di Milano e il Comune di Morimondo (come da documentazione agli atti dell’ufficio), quest’ultimo si era impegnato all’acquisizione delle aree necessarie all’esecuzione dell’opera, per poi cederne la proprietà alla
Provincia di Milano;
Atteso che, una volta realizzata l’opera, il cui fine era la deviazione del traffico verso la parte esterna dell’abitato al fine di garantirne
una maggior sicurezza, nel 1994 si pervenne ad un ulteriore rettifica del tracciato da parte della Provincia di Milano nell’ambito del
progetto di allargamento della S.P. 183;
Rilevato che, conseguentemente al punto che precede, con deliberazione del Consiglio provinciale n. 25312/1668/95 in data
23 aprile 1996 sono stati approvati i seguenti punti:
1. approvazione dell’Atto di Cessione Volontaria degli immobili cadenti in procedura di esproprio relativamente alla rettifica del
tracciato come da punto che precede, concordato con la Ditta Cornaggia Anna Maria - Marelli Gateano;
2. sdemanializzazione a seguito di cessata destinazione ad uso pubblico del tratto di vecchia sede abbandonata (successivamente declassato da strada provinciale a strada comunale di nome S. Carlo - prosieguo via Lattuada), censita al fg. 2 - mappali 193 e 195 in Comune di Morimondo;
3. autorizzazione, subordinatamente alla sdemanializzazione di cui sopra, della cessione in parziale permuta ai sigg.ri Cornaggia
Marelli di una porzione di mq. 2.100 circa del vecchio sedime stradale identificato nelle particelle di cui al punto che precede;
4. riconoscimento di un’area da indennizzarsi a favore dei sigg.ri Cornaggia Anna Maria - Marelli Gateano pari a mq 500, identificata come da documentazione agli atti dell’Ufficio, derivante dalla differenza tra l’area complessivamente oggetto di esproprio
(mq 2.600) e la superficie in restituzione agli stessi come da punto che precede (mq 2.100);
Accertato che il mappale 193 in data 5 aprile 1996 è stato frazionato nelle particelle 315 e 316 e che quest’ultima in data 16 settembre 2003 è stato frazionato nelle particelle 363 e 364;
Visto l’atto notarile n. rep. 40403/7633 in data 12 ottobre 1999 con cui la Provincia di Milano ha formalizzato la permuta per i mappali 195 e 315 a favore di Cornaggia Anna Maria e Marelli Gaetano;
Atteso che il Comune di Morimondo con deliberazione c.c. n. 8 del 5 marzo 2001 ha deliberato di formalizzare la cessione alla Provincia di Milano dei mappali interessati dal primo progetto e precisamente n. 195 e 315 di cui successivamente ne è stato perfezionato il passaggio a favore della Provincia di Milano giusto atto di compravendita in data 25 febbraio 2002;
Vista la deliberazione del Comune di Morimondo c.c. n. 14 in data 28 giugno 2005 con cui è stata deliberata la cessione a titolo di
donazione alla Provincia di Milano delle particelle censite al catasto quali fg. 2, mapp. 363, 364, 196 e 198, di cui le ultime tre facenti
parte del primo progetto e rientranti anche nel secondo;
Considerato che con l’atto compravendita in data 25 febbraio 2002 non si era tenuto conto di formalizzare il passaggio di proprietà
per le restanti parti occorrenti al progetto definitivo di rettifica, passaggio avvenuto successivamente con decreto di espropriazione
R.G. 23153/2008 in data 15 dicembre 2008 con cui la Provincia di Milano ha acquisito la proprietà per i mappali di cui al fg. 2, nn. 363,
364, 196 e 198;
Atteso che, relativamente alla porzione di strada non più utile alla realizzazione dell’opera e richiesta in restituzione dalla proprietà
originaria Cornaggia Anna Maria - Marelli Gaetano, è rimasto escluso il mappale 363 in quanto originatosi successivamente all’atto di
permuta in data 12 ottobre 1999 di cui sopra;
Ritenuto quindi necessario dar seguito a quanto stabilito con deliberazione del Consiglio provinciale n. 25312/1668/95 in data
23 aprile 1996 completando il trasferimento di tali aree di cessata destinazione ad uso pubblico a favore dei richiedenti sigg.ri Cornaggia Anna Maria - Marelli Gaetano, identificate nel restante mappale 363 - fg. 2, in Comune di Morimondo;
Richiamata la delibera della Giunta provinciale R.G. 272/2014 (atti prov.li 195256/5.4/2014/2) del 30 settembre 2014 concernente
l’approvazione del Piano delle Performance/PEG 2014 con particolare riferimento all’obiettivo di performance n. 13854;
Preso atto che ai sensi dell’art. 4 della legge 7 agosto 1990 n. 241 per quanto di competenza dell’Ufficio espropri della Provincia di
Milano, il responsabile del procedimento è il dott. ing. Ettore Guglielmino (Direttore del Settore Sviluppo Infrastrutture Metrotranviarie ed
Espropri).
Accertato che l’istruttoria relativa al presente atto è stata compiuta:
−− per la parte amministrativa dal responsabile del Servizio Amministrativo Espropri e Metrotranvie
−− per la parte tecnica dal responsabile del Servizio Tecnico Espropri;
Richiamata la legge 190/2012 «Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione» e dato atto che sono stati assolti i relativi adempimenti, così come recepiti nel Piano anticorruzione e trasparenza della
Provincia di Milano;
Richiamato altresì l’art. 107 del d.lgs. n. 267/2000 del 18 agosto 2000 «Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali»;
Visti gli art. 57 e 59 del vigente Statuto della Provincia di Milano in materia di «Posizioni Dirigenziali» e «Responsabilità dei Dirigenti»;
Richiamati gli artt. 32 - 33 del regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi della Provincia di Milano;
Visto il comma 5 dell’art. 11 del regolamento sul sistema dei controlli interni della Provincia di Milano;
DECRETA
Art. 1 - Di reintegrare nella proprietà originaria il mappale censito in Comune di Morimondo al foglio 2 - particella 363, effettuandone
voltura a favore di:
•CORNAGGIA ANNA MARIA, nata a Vermezzo il 28 dicembre 1934 - C.F. CRNNMR34T68L768L
•MARELLI GAETANO, nato a Rosate il 30 dicembre 1926 - C.F. MRLGTN 26T30H560Y
Art. 2 - Il presente decreto, esente da bollo ai sensi dell’art. 22 Tabella all. B al d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, verrà registrato, notificato
alle proprietà nelle forme previste per la notificazione degli atti processuali civili e dovrà essere trascritto presso il competente Ufficio
dei Registri Immobiliari a cura dell’Ente espropriante, il quale dovrà altresì provvedere alla presentazione della domanda di voltura
catastale.
Il presente provvedimento è inviato al Responsabile del Servizio Archivio e Protocollo per la pubblicazione all’Albo Pretorio on line nei
termini di legge.
Della compiuta pubblicazione all’Albo Pretorio ai fini dell’esecutività del presente atto, verrà compilata specifica attestazione a cura
del Responsabile, che sarà allegata in forma digitale al documento di cui costituirà parte integrante.
– 98 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Si attesta l’osservanza dei doveri di astensione in conformità a quanto previsto dagli artt. 5 e 6 del Codice di comportamento della
Provincia di Milano.
Si dà atto che risulta rispettato il termine di conclusione del procedimento, in relazione a quanto previsto dall’articolo 2 della
l. 241/90, testo vigente, nonché dall’art. 14 del regolamento sui procedimenti amministrativi e sul diritto di accesso ai documenti amministrativi e dall’allegata tabella «A».
Si da atto che costituisce condizione legale di efficacia del presente provvedimento la pubblicazione delle informazioni di cui
all’art. 23 del d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33.
Si dà atto che il presente procedimento, con riferimento all’Area Pianificazione Territoriale Generale, delle reti infrastrutturali e servizi
di trasporto pubblico - Settore sviluppo infrastrutture metro tranviarie ed espropri, non è classificato a rischio dall’art. 5 del PTPC.
Contro il presente provvedimento è possibile presentare ai sensi dell’art. 29 del d.lgs. 104/2010, ricorso giurisdizionale al TAR e, in
alternativa, ai sensi degli artt. 8 e seg. del d.p.r. 1199/71, ricorso straordinario al Capo dello Stato, rispettivamente entro 60 gg. e 120 gg.
dalla notifica del medesimo.
Il direttore del settore
sviluppo infrastrutture metrotranviarie ed espropri
Ettore Guglielmino
Bollettino Ufficiale
– 99 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Comuni
Comune di Vedano Olona (VA)
Decreto di esproprio per opere di pubblica utilità n. 2/2014 dell’11 dicembre 2014. Espropriazione per pubblica utilità degli
immobili necessari alla realizzazione della rotatoria tra via Marconi e via Adua (S.P. 65)
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO TECNICO
Visto l’art. 107 del d.lgs. n. 267/2000 e successive modificazioni ed integrazioni;
Richiamata la legge n. 241/1990 e successive modificazioni ed integrazioni;
Richiamato il d.p.r. n. 327/2001 e successive modificazioni ed integrazioni;
Vista la legge regionale n. 3 del 4 marzo 2009;
Visto il decreto sindacale n. 18 del 10 dicembre 2014 avente ad oggetto: «Conferma Funzioni Dirigenziali di cui all’art. 109, comma 2
del d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267 - Area Tecnica»
Preso atto che con deliberazione della Giunta comunale n. 101 del 6 ottobre 2012 è stata approvata «l’Intesa programmatica per
la realizzazione di interventi finalizzati al miglioramento della sicurezza stradale» tra la Provincia di Varese e il Comune di Vedano Olona
sottoscritta in data 26 ottobre 2012;
Considerato che con deliberazione della Giunta prov.le P.V. n. 547 del 20 novembre 2012 è stato approvato il progetto definitivo «Interventi per la sicurezza stradale in comune di Vedano Olona»;
Richiamata la deliberazione della Giunta comunale n. 122 del 21 dicembre 2012 ad oggetto: «Progetto di realizzazione interventi
per la sicurezza stradale in comune di Vedano Olona - Dichiarazione di pubblica utilità» con la quale si è dato avvio alla procedura
espropriativa e, ai sensi degli artt. 16 e 17 del d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 e dell’art. 9 della l.r. n. 3/2009, l’approvazione del sopracitato
progetto è stata dichiarata di pubblica utilità;
Visto il tipo frazionamento rilasciato dall’Agenzia del Territorio di Varese in data 10 dicembre 2013 - protocollo n. 2013/VA0204460 e le
denunce di variazione al Catasto Fabbricati in data 9 aprile 2014 protocollo n. VA0044830 e n. VA0044835;
Considerato che sono stati predisposti gli elaborati tecnici per l’esatta identificazione delle aree soggette ad esproprio;
Verificato che il progetto in oggetto prevedeva l’occupazione permanente di porzioni di terreni nel comune di Vedano Olona;
Visto che, oltre ad altri soggetti interessati:
In data 22 gennaio 2013, con il Sig. FAVA PILADE in qualità di socio amministratore della ditta FAPI s.n.c., proprietaria dei terreni identificati al foglio n. 9 - mappali n. 8918 - 8920 del Catasto Terreni del Comune di Vedano Olona;
•In data 14 marzo 2013, con le sigg.re Carnevali Anna Wanda, Carnevali Maria Rosa e Carnevali Vincenza, proprietarie del terreno
identificato al foglio n. 9 - mappale n. 8916 del Catasto Terreni del Comune di Vedano Olona;
•In data 1 luglio 2013, con la sig.ra Bombelli Maria Cristina, proprietaria dei terreni identificati al foglio n. 9 - mapp. 8921 - 8923 - 8925
del Catasto Terreni del Comune di Vedano Olona;
•In data 6 giugno 2013, con la Parrocchia di Vedano Olona, proprietaria dei terreni identificati al foglio n. 9 - mapp. 8907 - 8910 del
Catasto Terreni del Comune di Vedano Olona;
è stato sottoscritto verbale di accordo per l’acquisizione dei mappali sopraindicati;
Verificato che ciò consente l’immissione nel possesso prima dell’emissione del decreto di espropriazione comportando, in tal modo,
al disponibilità delle aree indicate nel piano particellare in capo al Comune di Vedano Olona;
Verificato il PGT del Comune di Vedano Olona in cui si evidenzia che i terreni interessati dai lavori per le Ditte sopracitate ricadono in
zona destinata alla viabilità;
Richiamata la deliberazione della Giunta comunale n. 74 del 2 settembre 2013 ad oggetto: «Approvazione accordi bonari inerenti
l’acquisizione e l’occupazione temporanea d’uso pubblico per la realizzazione della rotatoria tra Via Marconi e Via Adua - SP 65», con
cui si approvava la liquidazione dell’indennità espropriativa dovuta ai soggetti interessati;
Richiamate le determinazioni dirigenziali n. 175 del 23 dicembre 2013 e n. 168 del 4 dicembre 2014 ad oggetto: «Liquidazione indennità di esproprio e di occupazione aree interventi per la sicurezza stradale in comune di Vedano Olona»;
Visti i mandati di pagamento n. 3104 del 23 dicembre 2013 e n. 2929 del 11 dicembre 2014, debitamente quietanzati, con cui si è
provveduto alla liquidazione in € 13.667,20.= quale indennità dovuta ai soggetti aventi diritto;
Visto che l’importo complessivo versato per le sottoindicate proprietà interessate ammonta a € 13.667,20= così distinto:
•sigg.re CARNEVALI ANNA WANDA, CARNEVALI MARIA ROSA e CARNEVALI VINCENZA: € 365,70=;
•sig.ra BOMBELLI MARIA CRISTINA: € 1.801,50=;
•Ditta FAPI S.N.C.: € 0,00;
•Ditta PARROCCHIA DI VEDANO OLONA: € 11.500,00=
DECRETA
Art. 1 - Sono definitivamente espropriati a favore del Comune di Vedano Olona gli immobili occorrenti per i lavori di realizzazione
della rotatoria tra Via Marconi e Via Adua (S.P. 65) ed identificati come di seguito:
N.
1
DITTA
CARNEVALI ANNA WANDA
nata a Vedano Olona
il 12 ottobre 1955
C.F.: CRNNWN55R52L703F
Proprietà per 1/3
CARNEVALI MARIA ROSA
nata a Vedano Olona
il 12 ottobre 1955
C.F.: CRNMRS55R52L703V
Proprietà per 1/3
CARNEVALI VINCENZA
nata a Vedano Olona
il 14 luglio 1954
C.F.: CRNVCN54L54L703V
Proprietà per 1/3
CATASTO TERRENI DEL COMUNE DI VEDANO OLONA
DATI CATASTALI
FG.
MAPPALE
MQ.
COERENZE DA NORD IN SENSO ORARIO
9
8916
Ente urbano identificato al
N.C.E.U. fg. 6
mapp. 8916 area
urbana di mq 50
50
foglio 6, mappale 2949, mappale 8918 , strada comunale
– 100 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
N.
2
3
4
DITTA
BOMBELLI MARIA CRISTINA
nata a Varese
il 30 giugno 1955
C.F.: BMBMRC55H70L682Y
Proprietà per 1/1
BOMBELLI MARIA CRISTINA
nata a Varese
il 30 giugno 1955
C.F.: BMBMRC55H70L682Y
Proprietà per 1/1
DITTA FAPI snc. di Fava Pilade & C.
sede a Vedano Olona
P.IVA: 00233700129
Proprietà per 1/1
DITTA PARROCCHIA DI VEDANO
OLONA
sede a Vedano Olona
P.IVA: 80015100128
Proprietà per 1/1
CATASTO TERRENI DEL COMUNE DI VEDANO OLONA
DATI CATASTALI
FG.
MAPPALE
MQ.
COERENZE DA NORD IN SENSO ORARIO
8921
Ente urbano identificato al
foglio 6, strada comunale, mappale 8923, mappale
50
N.C.E.U. fg. 6
1483
mapp. 8921 area
9
urbana di mq 50
9
foglio 6, mappale 8921, strada comunale, mappale
8923
10
8925, mappale 8922
8925
5
foglio 6, mappale 8923, strada comunale, mappale
3448, mappale 8924
8918
120
foglio 6, mappale 8920,strada comunale, mapp.
8916, mappale 8917
8920
10
foglio 6, mappale 8819, strada comunale, mappale
8918, mappale 8919
8907
400
foglio 6, mappale 5577, mappale 8910,
mappale 8908, mappale 8906,
mappale 8909, strada comunale
8910
585
foglio 6, mappale 5577, mappale 8911,
mappale 8912, mappale 8907.
9
9
Art. 2 - Il presente decreto non è sottoposto alla condizione sospensiva dell’esecuzione mediante l’immissione in possesso con la
redazione, anche non contestuale, del verbale di consistenza in quanto il Comune di Vedano Olona è già in possesso delle aree a
seguito di autorizzazione in fase di accettazione dell’indennità.
Art. 3 - Il presente decreto, a cura e spese del Comune di Vedano Olona sarà notificato ai relativi proprietari nonché registrato, trascritto e volturato presso le competenti Agenzie delle Entrate.
Lo stesso decreto verrà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
L’ opposizione di terzo è proponibile entro i 30 giorni successivi alla pubblicazione dell’estratto.
Art. 4 - Dalla data di trascrizione del presente decreto, tutti i diritti relativi agli immobili espropriati possono essere fatti valere esclusivamente sull’indennità.
Art. 5 - Contro il presente provvedimento è possibile ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia entro il termine
di 60 giorni, decorrenti dalla data di notifica del presente provvedimento.
In alternativa al ricorso giurisdizionale, è possibile presentare ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro il termine di
120 giorni decorrenti dalla data di notifica richiamata.
Il responsabile del servizio tecnico
Daniele Aldegheri
Bollettino Ufficiale
– 101 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Altri
Consorzio Parco del Lura - Cadorago (CO)
Procedura accelerata. Ordine di pagamento, a seguito di condivisione, dell’indennità di espropriazione (art. 26 d.p.r. 27/2001).
Lavori di riqualificazione e riconnessione fluviale del torrente Lura con creazione di un sistema verde multifunzionale tra i comuni
di Saronno, Caronno Pertusella, Lainate. Ordine di pagamento, a seguito di condivisione della indennità determinata ai sensi e
per gli effetti del d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 e successive modificazioni ed integrazioni. Eventuale opposizione di terzi
IL DIRIGENTE DELL’UFFICIO PER LE ESPROPRIAZIONI
Premesso:
−− con delibera del CDA del Consorzio n. 35 del 28 luglio 2014 è stato approvato il progetto definitivo dell’opera in oggetto con efficacia di dichiarazione di pubblica utilità;
−− è stata inviata la comunicazione - ai sensi dell’art. 17 comma 2 d.p.r. 327/2001 di avvenuta efficacia della dichiarazione di pubblica utilità;
Dato atto
−− che si è provveduto a concordare l’indennità di espropriazione da corrispondere ai proprietari dei beni immobili occorrenti
alla esecuzione del progetto in oggetto, ai sensi dell’art. 45 del d.p.r. n. 327 del 8 giugno 2001 e successive modificazioni ed
integrazioni;
Atteso che in tutte le comunicazioni di cessioni volontaria i rispettivi proprietari garantiscono l’esclusiva proprietà dei beni oggetto
di espropriazione, liberi da debiti, pesi, liti in corso, oneri, ipoteche, privilegi anche fiscali, diritti di prelazione a favore di terzi e trascrizioni
pregiudizievoli per cui viene prestata la più ampia garanzia da evizioni e da molestie nel possesso alla parte acquirente, dichiarando
altresì di ritenere il beneficiario dell’esproprio e l’Autorità Espropriante estraneo a qualsiasi rapporto intercorrente tra i cedenti ed eventuali terze persone, qualsiasi esse possano essere ed indenne da qualsiasi pretesa dei terzi stessi, assumendosi ogni responsabilità in
ordine ad eventuali diritti reali di terzi, qualunque essi siano;
Viste le comunicazioni allegate alle dichiarazioni di cessione volontaria con le quali i rispettivi proprietari hanno indicato le modalità
di estinzione dei mandati di pagamento delle indennità accettate;
Visti:
−− la legge della Regione Lombardia n. 3/2009;
−− il d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267 (Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali);
−− il d.lgs. 30 marzo 2001 n. 165 (Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni Pubbliche);
−− il d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 (Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica
utilità) così come modificato dal d.lgs. 27 dicembre 2002 n. 302;
DETERMINA
1. di ordinare, ai sensi dell’art. 26 d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 (T.U.) e successive modificazioni ed integrazioni il pagamento. delle
indennità di espropriazione sottoindicate, determinata in via di urgenza ai sensi del d.p.r. 327/2001 a seguito della condivisione della
stessa da parte delle ditte espropriate:
Ditta
INDIRIZZO
C.F. / P. IVA
Comune
Foglio
Particella
Sup. da
espropriare
indennità
unitaria
mq
Indennità
Quota
SILCA SPA
Saronno Via Varese, 2/a
00214710121
Saronno
21
328
796
4
€ 3.184,00
1/1
BRENNO MARIANGELA
Via Roma 104,
Saronno (VA)
BRNMNG34E42A096Z
Saronno
21
80
400
4
1066
8/12
NESPOLI GIORGIO
Via Parini 20 Saronno VA
NSPGRG60C27I441R
Saronno
21
80
400
4
€ 133,33
1/12
NESPOLI FELICE
Via Roma 104,
Saronno (VA)
NSPFLC64P27I441K
Saronno
21
80
400
4
€ 133,33
1/12
NESPOLI LUISELLA
Via Curiel 14 Saronno VA
NSPLLL57M44I441J
Saronno
21
80
400
4
€ 133,33
1/12
NESPOLI LAURA
Via Avogrado 2 Saronno VA
NSPLRA58P53I441N
Saronno
21
80
400
4
€ 133,33
1/12
BRENNO MARIANGELA
Via Roma 104,
Saronno (VA)
BRNMNG34E42A096Z
Saronno
21
81
270
4
€ 720,00
8/12
NESPOLI GIORGIO
Via Parini 20 Saronno VA
NSPGRG60C27I441R
Saronno
21
81
270
4
€ 90,00
1/12
NESPOLI FELICE
Via Roma 104,
Saronno (VA)
NSPFLC64P27I441K
Saronno
21
81
270
4
€ 90,00
1/12
NESPOLI LUISELLA
Via Curiel 14 Saronno VA
NSPLLL57M44I441J
Saronno
21
81
270
4
€ 90,00
1/12
NESPOLI LAURA
Via Avogrado 2 Saronno VA
NSPLRA58P53I441N
Saronno
21
81
270
4
€ 90,00
1/12
BRENNO MARIANGELA
Via Roma 104,
Saronno (VA)
BRNMNG34E42A096Z
Saronno
21
82
120
4
€ 320,00
8/12
NESPOLI GIORGIO
Via Parini 20 Saronno VA
NSPGRG60C27I441R
Saronno
21
82
120
4
€ 40,00
1/12
NESPOLI FELICE
Via Roma 104,
Saronno (VA)
NSPFLC64P27I441K
Saronno
21
82
120
4
€ 40,00
1/12
NESPOLI LUISELLA
Via Curiel 14 Saronno VA
NSPLLL57M44I441J
Saronno
21
82
120
4
€ 40,00
1/12
NESPOLI LAURA
Via Avogrado 2 Saronno VA
NSPLRA58P53I441N
Saronno
21
82
120
4
€ 40,00
1/12
BRENNO MARIANGELA
Via Roma 104,
Saronno (VA)
BRNMNG34E42A096Z
Saronno
21
83
150
4
€ 400,00
8/12
NESPOLI GIORGIO
Via Parini 20 Saronno VA
NSPGRG60C27I441R
Saronno
21
83
150
4
€ 50,00
1/12
NESPOLI FELICE
Via Roma 104,
Saronno (VA)
NSPFLC64P27I441K
Saronno
21
83
150
4
€ 50,00
1/12
– 102 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Ditta
INDIRIZZO
C.F. / P. IVA
Comune
Foglio
Particella
Sup. da
espropriare
indennità
unitaria
mq
Indennità
Quota
NESPOLI LUISELLA
Via Curiel 14 Saronno VA
NSPLLL57M44I441J
Saronno
21
83
150
4
€ 50,00
1/12
NESPOLI LAURA
Via Avogrado 2 Saronno VA
NSPLRA58P53I441N
Saronno
21
83
150
4
€ 50,00
1/12
2. di provvedere alla pubblicazione per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il presente provvedimento diverrà
esecutivo nel termine di trenta giorni dal compimento delle predette formalità se non è proposta dai terzi la opposizione per l’ammontare della indennità, a norma dell’art. 26.8 T.U.
3. di eseguire, ai sensi dell’art. 26.1 T.U. il pagamento della indennità come sopra quantificata, ad avvenuta esecutività del presente
provvedimento
Il responsabile dell’ufficio per le espropriazioni
Francesco Occhiuto
Consorzio Parco del Lura - Cadorago (CO)
Procedura accelerata. Ordine di pagamento, a seguito di condivisione, dell’indennità di espropriazione (art. 26 d.p.r. 27/2001).
Realizzazione di opere per la riduzione del rischio idraulico, la laminazione controllata delle piene e la riqualificazione ambientale
del torrente Lura nei comuni di Bregnano e Lomazzo. Ordine di pagamento, a seguito di condivisione della indennità determinata
ai sensi e per gli effetti del d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 e successive modificazioni ed integrazioni. Eventuale opposizione di terzi
IL DIRIGENTE DELL’UFFICIO PER LE ESPROPRIAZIONI
Premesso:
−− con delibera del CDA del Consorzio n. 36 del 28 luglio 2014 è stato approvato il progetto definitivo dell’opera in oggetto con efficacia di dichiarazione di pubblica utilità;
−− è stata inviata la comunicazione - ai sensi dell’art. 17 comma 2 d.p.r. 327/2001 di avvenuta efficacia della dichiarazione di pubblica utilità;
Dato atto
−− che si è provveduto a concordare l’indennità di espropriazione da corrispondere ai proprietari dei beni immobili occorrenti
alla esecuzione del progetto in oggetto, ai sensi dell’art. 45 del d.p.r. n. 327 del 8 giugno 2001 e successive modificazioni ed
integrazioni;
Atteso che in tutte le comunicazioni di cessioni volontaria i rispettivi proprietari garantiscono l’esclusiva proprietà dei beni oggetto
di espropriazione, liberi da debiti, pesi, liti in corso, oneri, ipoteche, privilegi anche fiscali, diritti di prelazione a favore di terzi e trascrizioni
pregiudizievoli per cui viene prestata la più ampia garanzia da evizioni e da molestie nel possesso alla parte acquirente, dichiarando
altresì di ritenere il beneficiario dell’esproprio e l’Autorità Espropriante estraneo a qualsiasi rapporto intercorrente tra i cedenti ed eventuali terze persone, qualsiasi esse possano essere ed indenne da qualsiasi pretesa dei terzi stessi, assumendosi ogni responsabilità in
ordine ad eventuali diritti reali di terzi, qualunque essi siano;
Viste le comunicazioni allegate alle dichiarazioni di cessione volontaria con le quali i rispettivi proprietari hanno indicato le modalità
di estinzione dei mandati di pagamento delle indennità accettate;
Visti:
−− la legge della regione lombardia n. 3/2009;
−− il d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267 (Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali);
−− il d.lgs. 30 marzo 2001 n. 165 (Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni Pubbliche);
−− il d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 (Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica
utilità) così come modificato dal d.lgs. 27 dicembre 2002 n. 302;
DETERMINA
1. di ordinare, ai sensi dell’art. 26 d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 (T.U.) e successive modificazioni ed integrazioni il pagamento. delle
indennità di espropriazione sottoindicate, determinata in via di urgenza ai sensi del d.p.r. 327/2001 a seguito della condivisione della
stessa da parte delle ditte espropriate:
Ditta
Residenza
Codice Fiscale
Comune
Foglio
Particella
Superficie
esproprio
Indennità
unitaria
€/mq
Indennità
totale
Quota
CANONICO LORENO
MAZZINI 3 22074 LOMAZZO (CO)
CNNLRN60L22I441N
Lomazzo
1
201
2280
€ 10,00
€ 22.800,00
1/1
CANONICO LORENO
MAZZINI 3 22074 LOMAZZO (CO)
CNNLRN60L22I441N
Lomazzo
1
2544
1280
€ 3,00
€ 13.600,00
1/1
CANONICO LORENO
MAZZINI 3 22074 LOMAZZO (CO)
CNNLRN60L22I441N
Lomazzo
1
2545
100
€ 3,00
€ 2.070,00
1/1
VERGA DANIELA
VIA SAN VITO 00004
25019 - SIRMIONE (BS)
VRGDNL56R57F205S
Lomazzo
1
1728
2740
€ 10,00
€ 6.850,00
1/4
VERGA MADDALENA
VIA DANTE ALIGHIERI
17 22070 - LURAGO
MARINONE (CO)
VRGMDL54T56F205Q
Lomazzo
1
1728
2740
€ 10,00
€ 6.850,00
1/4
VERGA PAOLA
VIA DEI ROSPIGLIOSI
6 20151 - MILANO (MI)
VRGPLA64E60F205P
Lomazzo
1
1728
2740
€ 10,00
€ 6.850,00
1/4
VERGA SIMONA
PIAZZETTA VINCENZO
GIOBERTI 8 21047 SARONNO (VA)
VRGSMN59P64F205Y
Lomazzo
1
1728
2740
€ 10,00
€ 6.850,00
1/4
VERGA DANIELA
VIA SAN VITO 00004
25019 - SIRMIONE (BS)
VRGDNL56R57F205S
Lomazzo
1
3284
1900
€ 10,00
€ 4.750,00
1/4
VERGA MADDALENA
VIA DANTE ALIGHIERI
17 22070 - LURAGO
MARINONE (CO)
VRGMDL54T56F205Q
Lomazzo
1
3284
1900
€ 10,00
€ 4.750,00
1/4
Bollettino Ufficiale
– 103 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Ditta
Residenza
Codice Fiscale
Comune
Foglio
Particella
Superficie
esproprio
Indennità
unitaria
€/mq
Indennità
totale
Quota
VERGA PAOLA
VIA DEI ROSPIGLIOSI
6 20151 - MILANO (MI)
VRGPLA64E60F205P
Lomazzo
1
3284
1900
€ 10,00
€ 4.750,00
1/4
VERGA SIMONA
PIAZZETTA VINCENZO
GIOBERTI 8 21047 SARONNO (VA)
VRGSMN59P64F205Y
Lomazzo
1
3284
1900
€ 10,00
€ 4.750,00
1/4
RAMPOLDI FRANCESCA
Via Carcano 1122074 LOMAZZO (CO)
RMPFNC33A66E659X
Lomazzo
1
2993
1400
€ 10,00
€ 14.000,00
1/1
RAMPOLDI FRANCESCA
VIA LOMBARDIA 13
22074 - LOMAZZO (CO)
RMPFNC22A62E659K
Lomazzo
1
2265
420
€ 3,00
€ 1.260,00
1/1
ISTITUTO PER IL
SOSTENTAMENTO
DEL CLERO DELLA
DIOCESI DI COMO
TOIA FELICE
VIA GIOVIO 34 22100
95060990132
- COMO (CO)
Lomazzo
1
424
1730
€ 10,00
€ 17.300,00
1/1
ISTITUTO PER IL
SOSTENTAMENTO
DEL CLERO DELLA
DIOCESI DI COMO
TOIA FELICE
VIA GIOVIO 34 22100
95060990132
- COMO (CO)
Lomazzo
9
422
320
€ 3,00
€ 960,00
1/1
ISTITUTO PER IL
SOSTENTAMENTO
DEL CLERO DELLA
DIOCESI DI COMO
TOIA FELICE
VIA GIOVIO 34 22100
95060990132
- COMO (CO)
Lomazzo
1
478
11570
€ 10,00
€ 115.700,00
1/1
ISTITUTO PER IL
SOSTENTAMENTO
DEL CLERO DELLA
DIOCESI DI COMO
TOIA FELICE
VIA GIOVIO 34 22100
95060990132
- COMO (CO)
Lomazzo
1
472
2740
€ 10,00
€ 27.400,00
1/1
GUARNERIO ANNA
VIA RISORGIMENTO
GRNNNA68C42B639G
4 - 22070 BREGNANO
Lomazzo
1
2727
2000
€ 10,00
€ 6.666,66
1/3
GUARNERIO LUIGI
VIA ARCHIMEDE 4 22074 LOMAZZO
GRNLGU66C18C933V
Lomazzo
1
2727
2000
€ 10,00
€ 6.666,66
1/3
GUARNERIO ELISA
VIA NEGRI 5 - 22074
LOMAZZO
GRNLSE71A45B639Z
Lomazzo
1
2727
2000
€ 10,00
€ 6.666,66
1/3
RIVOLTA MASSIMO
VIAL TRENTO 33 22074 LOMAZZO
RVLNRC27S21E659X
Lomazzo
1
442
1420
€ 3,00
€ 4.260,00
4/36
Omodei Mauro
VIA MILANO 82
22070 - BREGNANO (CO)
MDOMRA71T11C933O
Lomazzo
1
430
1900
€ 3,00
€ 5.700,00
1/1
Omodei Mauro
VIA MILANO 82
22070 - BREGNANO (CO)
MDOMRA71T11C933O
Lomazzo
1
446
3560
€ 10,00
€ 35.600,00
1/1
BORTOLINI ROBERTA
VIA MONTE CERVINO
BRTRRT52D64B639W
15 - 22074 LOMAZZO
Lomazzo
1
447
2660
€ 10,00
€ 6.650,00
1/4
RIVOLTA ELENA
VIA DON GUANELLA
1 22072 - CERMENATE (CO)
RVLLNE47A49B134T
Lomazzo
1
447
2660
€ 10,00
€ 6.650,00
1/4
LEGGIERO DAVIDE
VIA MONTE CERVINO
RVLLNE47A49B134T
16 - 22074 LOMAZZO
Lomazzo
1
447
2660
€ 10,00
€ 6.650,00
1/4
LEGGIERO MICHELE
VIA GADAMES 52
20151 - MILANO (MI)
Lomazzo
1
447
2660
€ 10,00
€ 6.650,00
1/4
VOLONTERIO BRUNA
VIA R RAMPOLDI 32
22070 - BREGNANO (CO)
1
454
900
€ 8,44
€ 7.600,00
1/1
RVLLGU47A49B134E
VLNBRN43D41B134V
2. di provvedere alla pubblicazione per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il presente provvedimento diverrà
esecutivo nel termine di trenta giorni dal compimento delle predette formalità se non è proposta dai terzi la opposizione per l’ammontare della indennità, a norma dell’art. 26.8 T.U.
3. di eseguire, ai sensi dell’art. 26.1 T.U. il pagamento della indennità come sopra quantificata, ad avvenuta esecutività del presente
provvedimento.
Il responsabile dell’ufficio per le espropriazioni
Francesco Occhiuto
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù
della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con Decreto Interministeriale n. 1667 del
12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione n. 367 del 17 dicembre 2014 (Art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.). Collegamento autostradale Dalmine,
Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della
Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 – A9 del Collegamento Autostradale Dalmine
– Como – Varese – Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A - Immobili siti nel territorio del Comune di Limido
Comasco – Provincia di Como. Ditte dell’Asse Principale N.P. 10, 31, 37, 40, 47, 52; 6; 5
LA SOCIETÀ AUTOSTRADA PEDEMONTANA LOMBARDA S.P.A., CON SEDE LEGALE IN VIA DEL BOSCO RINNOVATO N. 4/A, ASSAGO (MILANO), CONCESSIONARIA DELLE ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE DEL COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DALMINE,
COMO, VARESE, VALICO DEL GAGGIOLO E OPERE CONNESSE
Vista la Delibera CIPE n. 77 del 29 marzo 2006 mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 d.lgs. 190/2002
e dell’art. 10 d.p.r. 327/2001, il Progetto Preliminare del Collegamento Autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo e opere ad esso connesse;
– 104 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 1 agosto 2007 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. in forza della quale quest’ultima è Concessionaria per la progettazione, costruzione e gestione
del predetto Collegamento Autostradale;
Visto il contratto n. 065/2008 sottoscritto in data 26 agosto 2008 mediante il quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha
affidato a Pedelombarda s.c.p.a., in qualità di Contraente Generale ai sensi degli artt. 176 e ss. del Codice dei Contratti Pubblici, «…
le attività di progettazione definitiva ed esecutiva, nonché di realizzazione con qualsiasi mezzo, sulla base del Progetto Preliminare, del
primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 – A9 del collegamento autostradale
Dalmine – Como – Varese – Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse»;
Vista la Delibera CIPE n. 97 del 6 novembre 2009, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 40 – Supplemento ordinario
n. 34 in data 18 febbraio 2010, con la quale è stato approvato il Progetto Definitivo e dichiarata la pubblica utilità del citato Collegamento Autostradale;
Visto il provvedimento prot. CAL 030210-00011 del 3 febbraio 2010, mediante il quale Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a.
ha delegato alla Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. – ai sensi dell’articolo 6, comma 8, del d.p.r. 327/2001 e dell’articolo 23, comma 1, della Convenzione Unica - l’esercizio dei poteri espropriativi di cui al d.p.r. 327/2001, costituendo la stessa quale
autorità espropriante;
Vista la procura a rogito del notaio dott. Angelo Busani di Milano, Rep. n. 12671/7251 in data 18 marzo 2010 con la quale Autostrada
Pedemontana Lombarda s.p.a. ha nominato e costituito Pedelombarda S.c.p.A. procuratore speciale per il compimento di alcune attività inerenti il procedimento espropriativo, tra cui quella di svolgere in nome e per conto di Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
le attività di occupazione e/o acquisizione, anche mediante procedure ablatorie, di immobili e diritti reali;
Dato atto che, ai sensi dell’art. 13 d.p.r. 327/2001, in mancanza di espressa determinazione del termine di emanazione del decreto
di esproprio, il decreto medesimo dovrà essere emanato entro il termine massimo di 5 anni dalla data di efficacia dell’atto che dichiara la pubblica utilità e considerato che il predetto termine è stato prorogato di 2 anni ai sensi dell’Art. 166, comma 4 bis, del d.lgs.
163/2006;
Visti i Decreti motivati emessi ai sensi e per gli effetti dell’art. 22-bis del Testo unico sulle Espropriazioni, con i quali la Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha disposto l’occupazione d’urgenza degli immobili di proprietà delle Ditte Proprietarie di cui
all’allegato Elenco, oggetto del presente Decreto, determinando contestualmente in via provvisoria l’indennità di espropriazione;
Dato atto che Pedelombarda S.c.p.A., in esecuzione dei predetti Decreti, ha redatto i verbali di stato di consistenza con la contestuale immissione nel possesso degli immobili indicati nei Decreti motivati;
Viste le successive note con le quali la Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., sulla scorta delle informazioni acquisite
dai verbali dello stato di consistenza, ha rideterminato in via provvisoria, le indennità di espropriazione da offrire alle Ditte Proprietarie;
Dato atto che le Ditte Proprietarie indicate nell’allegato Elenco hanno sottoscritto i Verbali di Accordi in forza dei quali le stesse hanno accettato le indennità di espropriazione relative agli immobili di cui all’allegato Elenco;
Viste le Ordinanze, emesse ai sensi del comma 1-bis, art. 26 d.p.r. 327/2001 e s.mm. e i., con le quali Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha ordinato il pagamento diretto delle predette indennità e i cui estremi di pubblicazione sono di seguito riportati:
Elenco Ditte Numero
Piano
N. Ordinanza
Data Emissione
10, 31, 37, 40, 47, 52
301
10 febbraio 2014
6
350
24 marzo 2014
5
430
10 luglio 2014
Bollettino Ufficiale della Regione
Lombardia - Serie Avvisi e
Concorsi
n. 10 5 marzo 2014
n. 14
2 aprile 2014
n. 31
30 luglio 2014
Data
Esecutività
5 aprile 2014
2 maggio 2014
30 agosto 2014
Dato atto che Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., ha eseguito il pagamento dell’indennità di espropriazione in favore delle
Ditte Proprietarie di cui all’allegato Elenco e che queste ultime hanno incassato l’indennità accettata;
Visti gli articoli 3, 6, 13, 20, 22 bis, 23, 24, 26 del d.p.r. 327/2001 e successive modificazioni e integrazioni;
DECRETA
ai sensi e per gli effetti dell’art. 23 del d.p.r. 327/2001, l’espropriazione a favore della Società Autostrada Pedemontana Lombarda
s.p.a. con sede legale in Via del Bosco Rinnovato n. 4/A, Assago (MI) – cod. fisc. 08558150150, nonché il trasferimento del diritto di proprietà degli immobili censiti nel Catasto Terreni del Comune di Limido Comasco e indicati nell’allegato Elenco.
L’espropriazione del diritto di proprietà comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravanti sul bene
espropriato, salvo quelli compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata.
Ai fini della tassazione si richiede l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo alla intrinseca natura ed agli effetti giuridici del
presente atto come disposto dall’art. 19 del d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 634 e che, come previsto dall’art. 23 del citato d.p.r. n. 634, considerato che sono stati pattuiti corrispettivi distinti per le indennità e gli indennizzi, le imposte dovute siano liquidate applicando su ciascuna base imponibile la relativa aliquota. Si richiede inoltre l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo ai principi enunciati
e alle istruzioni fornite con la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 2/E del 21 febbraio 2014 - punto 7.1.1. Applicazione dell’imposta
minima in caso di atti plurimi.
DISPONE
Il presente Decreto, esente dall’imposta di bollo ai sensi del d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, tab. B, art. 22, sarà notificato al proprietario
espropriato nelle forme degli atti processuali civili dalla Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda S.c.p.A..
Il presente Decreto sarà registrato, trascritto e volturato, nonché pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino
Ufficiale della Regione Lombardia a cura della Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda
S.c.p.A., nei modi e termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.. Entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione suddetta,
i terzi aventi diritto potranno proporre opposizione.
Avverso il presente provvedimento può essere proposto, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., ricorso al competente T.A.R.
entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dallo stesso termine.
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
Il direttore tecnico operativo
Enrico Arini
——— • ———
Bollettino Ufficiale
– 105 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
TRATTA A – ASSE PRINCIPALE
PAGANI Domenico Carlo nato
a Saronno (VA) il 11 dicembre 1966 codice fiscale
PGNDNC66T11I441H
prop. 1/3
INDENNITA’ DI
ESPROPRIAZIONE AREA
AGRICOLA
INDENNITA’
AGGIUNTIVA
ART. 40 C. 4
INDENNITA’
SOPRASSUOLO
INDENNITA’
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
TOTALE INDENNITA’
TITOLO
€ 287,63
€ 1.784,48
75
AUTOSTRADA
TOTALE INDENNITA’
532
€ 7.622,80
€ 1.467,07
€ 4.031,68
€ 26.951,15
TOTALE INDENNITA’
MITIGAZIONE
INDENNITA’
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
45
€ 13.829,60
INDENNITA’
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
4591
INDENNITA’
SOPRASSUOLO
AUTOSTRADA
INDENNITA’
SOPRASSUOLO
965
INDENNITA’
AGGIUNTIVA
ART. 40 C. 4
4625
INDENNITA’
AGGIUNTIVA
ART. 40 C. 4
TITOLO
MAPPALE
ORIGINARIO
MITIGAZIONE
4592
€ 0,00
INDENNITA’ DI
ESPROPRIAZIONE
AREA AGRICOLA
906
€ 0,00
INDENNITA’ DI
ESPROPRIAZIONE
AREA AGRICOLA
37
215
519
PAGANI Angela nata a Limido
Comasco (CO) il 19 marzo 1929 codice fiscale
PGNNGL29C59E593Q
prop. 1/3;
3
4624
TITOLO
DITTA PROPRIETARIA
€ 1.496,85
AUTOSTRADA
125
MQ
906
MAPPALE
ORIGINARIO
FOGLIO
PAGANI Emanuele nato a Tradate (VA) il 10 giugno 1982 codice fiscale:
PGNMNL82H10L319W
prop. 1/1
PAGANI Carlo Andrea nato a
Saronno (VA) il 28 marzo 1968 codice fiscale
PGNCLN68C28I441O
prop. 1/3;
MITIGAZIONE
4589
FOGLIO
N.P.
31
N.P.
N.O.
N.O.
2
45
1579
Comasco (CO) il 09 dicembre 1927 codice fiscale:
PGNLND27T49E593R
prop. 2/3
DITTA PROPRIETARIA
MQ
MAPPALE ORIGINARIO
FOGLIO
906
4588
MQ
PAGANI Iolanda nata a Limido
MAPPALE FRAZIONATO
PAGANI Giuseppina nata
a Limido Comasco (CO) il
02 maggio 1920 codice fiscale:
PGNGPP20E42E593F
prop. 1/3;
MAPPALE
FRAZIONATO
10
DITTA PROPRIETARIA
MAPPALE
FRAZIONATO
1
N.P.
N.O.
ELENCO DITTE - COMUNE DI LIMIDO COMASCO
€ 1.056,60
€ 0,00
€ 0,00
€ 228,93
€ 1.285,53
– 106 –
Bollettino Ufficiale
INDENNITA’
SOPRASSUOLO
INDENNITA’
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
TOTALE INDENNITA’
€ 3.522,00
€ 0,00
€ 0,00
€ 609,01
€ 4.131,01
INDENNITA’
SOPRASSUOLO
INDENNITA’
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
TOTALE
INDENNITA’
STRADA
INDENNITA’
AGGIUNTIVA
ART. 40 C. 4
TITOLO
320
INDENNITA’
AGGIUNTIVA
ART. 40 C. 4
MQ
4544
INDENNITA’ DI
ESPROPRIAZIONE
AREA AGRICOLA
MAPPALE
FRAZIONATO
868
PAGANI Maurizio Luigi nato
a Limido Comasco (CO) il
18 dicembre 1961 codice fiscale
PGNMZL61T18E593C
prop. 1/6;
INDENNITA’ DI
ESPROPRIAZIONE
AREA AGRICOLA
MAPPALE
ORIGINARIO
FOGLIO
DITTA PROPRIETARIA
N.P.
N.O.
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
€ 617,50
€ 0,00
€ 28,25
€ 475,00
€ 1.120,75
PAGANI Rosaria nata a Limido
Comasco (CO) il 18 dicembre 1961 codice fiscale
PGNRSR61T58E593G
prop. 1/6
4
40
PAGANI Monica Onesta nata a
Tradate (VA) il 13 ottobre 1967 codice fiscale
906
PGNMCN67R53L319L
prop. 1/6;
PAGANI Daniela nata a Tradate (VA) il 23 settembre 1969 codice fiscale
PGNDNL69P63L319N
prop. 1/6;
871
871
80
AUTOSTRADA
AUTOSTRADA
1175
4514
495
AUTOSTRADA
502
4516
250
AUTOSTRADA
368
4656
2085
AUTOSTRADA
€ 0,00
€ 660,53
TOTALE INDENNITA’
INDENNITA’
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
INDENNITA’
SOPRASSUOLO
€ 0,00
€ 4.003,58
TOTALE INDENNITA’
325
€ 3.343,05
INDENNITA’
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
4645
TITOLO
MITIGAZIONE
INDENNITA’
SOPRASSUOLO
MQ
20
MQ
4644
INDENNITA’
AGGIUNTIVA
ART. 40 C. 4
AUTOSTRADA
INDENNITA’
AGGIUNTIVA
ART. 40 C. 4
15
INDENNITA’ DI
ESPROPRIAZIONE
AREA AGRICOLA
4669
INDENNITA’ DI
ESPROPRIAZIONE
AREA AGRICOLA
TITOLO
STRADA
MAPPALE
FRAZIONATO
7
PAGANI Albino nato a Limido Comasco (CO) il 16 maggio 1930
codice fiscale
PGNLBN30E16E593O
prop. 1/1
50
TITOLO
FOGLIO
DITTA PROPRIETARIA
412
4668
MAPPALE
ORIGINARIO
PAGANI Carmen nata a Limi- 907
do Comasco (CO) il 14 maggio 1938 codice
fiscale
PGNCMN38E54E593D prop. 1/1
FOGLIO
52
N.P.
6
MQ
DITTA PROPRIETARIA
MAPPALE
FRAZIONATO
248
MAPPALE
FRAZIONATO
MAPPALE
ORIGINARIO
907
MAPPALE
ORIGINARIO
FOGLIO
47
PAGANI Carlo nato a Gerenzano (VA) il 23 settembre 1942 codice fiscale
PGNCRL42P23D981B
prop. 1/1
N.P.
DITTA PROPRIETARIA
N.O.
5
N.P.
N.O.
MAZZA Maria nata a Uboldo (VA) il 05 settembre 1934 codice fiscale MZZMRA34P45L480Q prop. 2/6
€ 24.835,65
€ 0,00
€ 0,00
€ 8.136,13
€ 32.971,78
906
907
Bollettino Ufficiale
– 107 –
SAIBENE Luigi nato a Limido Comasco (CO) il 18 maggio 1945 codice fiscale
SBNLGU45E18E593Z
110
MITIGAZIONE
4622
930
AUTOSTRADA
4618
30
MITIGAZIONE
4619
1150
AUTOSTRADA
TOTALE INDENNITA’
4621
INDENNITA’
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
RELIQUATO
INDENNITA’
SOPRASSUOLO
140
INDENNITA’
AGGIUNTIVA
ART. 40 C. 4
906
4620
INDENNITA’ DI
ESPROPRIAZIONE
AREA AGRICOLA
SAIBENE Angelo nato a
Limido Comasco (CO) il
25 luglio 1946 codice fiscale
SBNNGL46L25E593J
prop. 39/100;
TITOLO
6
MQ
8
1378
MAPPALE
FRAZIONATO
SAIBENE Giuseppe nato a
Limido Comasco (CO) il
18 marzo 1949
codice fiscale
SBNGPP49C18E593D
prop. 22/100;
MAPPALE
ORIGINALE
DITTA PROPRIETARIA
FG.
N.P.
N.O.
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
€. 22.868,40
€ 0,00
€ 0,00
€ 3.709,55
€ 26.577,95
1630
prop. 39/100
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù
della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con Decreto Interministeriale n. 1667 del
12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione decreto n. 368 del 17 dicembre 2014 (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. i.). Collegamento autostradale
Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto
della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 – A9 del Collegamento Autostradale
Dalmine – Como – Varese – Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A - Immobili siti nel territorio del Comune di
Turate – Provincia di Como. Ditte dell’Asse Principale N.P. 3, 4, 24, 34, 108; 162
LA SOCIETÀ AUTOSTRADA PEDEMONTANA LOMBARDA S.P.A., CON SEDE LEGALE IN VIA DEL BOSCO RINNOVATO N. 4/A, ASSAGO (MILANO), CONCESSIONARIA DELLE ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE DEL COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DALMINE,
COMO, VARESE, VALICO DEL GAGGIOLO E OPERE CONNESSE
Vista la Delibera CIPE n. 77 del 29 marzo 2006 mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 D.Lgs. 190/2002
e dell’art. 10 d.p.r. 327/2001, il Progetto Preliminare del Collegamento Autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo e opere ad esso connesse;
Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 1 agosto 2007 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. in forza della quale quest’ultima è Concessionaria per la progettazione, costruzione e gestione
del predetto Collegamento Autostradale;
Visto il contratto n. 065/2008 sottoscritto in data 26 agosto 2008 mediante il quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha
affidato a Pedelombarda S.c.p.A., in qualità di Contraente Generale ai sensi degli artt. 176 e ss. del Codice dei Contratti Pubblici, «…
le attività di progettazione definitiva ed esecutiva, nonché di realizzazione con qualsiasi mezzo, sulla base del Progetto Preliminare, del
primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 – A9 del collegamento autostradale
Dalmine – Como – Varese – Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse»;
Vista la Delibera CIPE n. 97 del 6 novembre 2009, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 40 – Supplemento ordinario
n. 34 in data 18 febbraio 2010, con la quale è stato approvato il Progetto Definitivo e dichiarata la pubblica utilità del citato Collegamento Autostradale;
Visto il provvedimento prot. CAL 030210-00011 del 3 febbraio 2010, mediante il quale Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a.
ha delegato alla Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. – ai sensi dell’articolo 6, comma 8, del d.p.r. 327/2001 e dell’articolo 23, comma 1, della Convenzione Unica - l’esercizio dei poteri espropriativi di cui al d.p.r. 327/2001, costituendo la stessa quale
autorità espropriante;
Vista la procura a rogito del notaio dott. Angelo Busani di Milano, Rep. n. 12671/7251 in data 18 marzo 2010 con la quale Autostrada
Pedemontana Lombarda s.p.a. ha nominato e costituito Pedelombarda S.c.p.A. procuratore speciale per il compimento di alcune attività inerenti il procedimento espropriativo, tra cui quella di svolgere in nome e per conto di Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
le attività di occupazione e/o acquisizione, anche mediante procedure ablatorie, di immobili e diritti reali;
Dato atto che, ai sensi dell’art. 13 d.p.r. 327/2001, in mancanza di espressa determinazione del termine di emanazione del decreto
di esproprio, il decreto medesimo dovrà essere emanato entro il termine massimo di 5 anni dalla data di efficacia dell’atto che dichiara la pubblica utilità e considerato che il predetto termine è stato prorogato di 2 anni ai sensi dell’Art. 166, comma 4 bis, del d.lgs.
163/2006;
Visti i Decreti motivati emessi ai sensi e per gli effetti dell’art. 22-bis del Testo unico sulle Espropriazioni, con i quali la Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha disposto l’occupazione d’urgenza degli immobili di proprietà delle Ditte Proprietarie di cui
all’allegato Elenco, oggetto del presente Decreto, determinando contestualmente in via provvisoria l’indennità di espropriazione;
Dato atto che Pedelombarda S.c.p.A., in esecuzione dei predetti Decreti, ha redatto i verbali di stato di consistenza con la contestuale immissione nel possesso degli immobili indicati nei Decreti motivati;
Viste le successive note con le quali la Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., sulla scorta delle informazioni acquisite
dai verbali dello stato di consistenza, ha rideterminato in via provvisoria, le indennità di espropriazione da offrire alle Ditte Proprietarie;
Dato atto che le Ditte Proprietarie indicate nell’allegato Elenco hanno sottoscritto i Verbali di Accordi in forza dei quali le stesse hanno accettato le indennità di espropriazione relative agli immobili di cui all’allegato Elenco;
Viste le Ordinanze, emesse ai sensi del comma 1-bis, art. 26 d.p.r. 327/2001 e s.mm. e i., con le quali Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha ordinato il pagamento diretto delle predette indennità e i cui estremi di pubblicazione sono di seguito riportati:
– 108 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Elenco Ditte Numero
Piano
N. Ordinanza
Data Emissione
3, 4, 24, 34, 108
303
10 febbraio 2014
162
442
25 luglio 2014
Bollettino Ufficiale della Regione
Lombardia - Serie Avvisi e
Concorsi
n. 9 26 febbraio 2014
n. 33
13 agosto 2014
Data
Esecutività
26 marzo 2014
13 settembre 2014
Dato atto che Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., ha eseguito il pagamento dell’indennità di espropriazione in favore delle
Ditte Proprietarie di cui all’allegato Elenco e che queste ultime hanno incassato l’indennità accettata;
Visti gli articoli 3, 6, 13, 20, 22 bis, 23, 24, 26 del d.p.r. 327/2001 e successive modificazioni e integrazioni;
DECRETA
ai sensi e per gli effetti dell’art. 23 del d.p.r. 327/2001, l’espropriazione a favore della Società Autostrada Pedemontana Lombarda
s.p.a. con sede legale in Via del Bosco Rinnovato n. 4/A, Assago (MI) – cod. fisc. 08558150150, nonché il trasferimento del diritto di proprietà degli immobili censiti nel Catasto Terreni del Comune di Turate e indicati nell’allegato Elenco.
L’espropriazione del diritto di proprietà comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravanti sul bene
espropriato, salvo quelli compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata.
Ai fini della tassazione si richiede l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo alla intrinseca natura ed agli effetti giuridici del
presente atto come disposto dall’art. 19 del d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 634 e che, come previsto dall’art. 23 del citato d.p.r. n. 634, considerato che sono stati pattuiti corrispettivi distinti per le indennità e gli indennizzi, le imposte dovute siano liquidate applicando su ciascuna base imponibile la relativa aliquota. Si richiede inoltre l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo ai principi enunciati
e alle istruzioni fornite con la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 2/E del 21 febbraio 2014 - punto 7.1.1. Applicazione dell’imposta
minima in caso di atti plurimi.
DISPONE
Il presente Decreto, esente dall’imposta di bollo ai sensi del d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, tab. B, art. 22, sarà notificato al proprietario
espropriato nelle forme degli atti processuali civili dalla Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda S.c.p.A..
Il presente Decreto sarà registrato, trascritto e volturato, nonché pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino
Ufficiale della Regione Lombardia a cura della Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda
S.c.p.A., nei modi e termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.. Entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione suddetta,
i terzi aventi diritto potranno proporre opposizione.
Avverso il presente provvedimento può essere proposto, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., ricorso al competente T.A.R.
entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dallo stesso termine.
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
Il direttore tecnico operativo
Enrico Arini
——— • ———
903
11089
ex 354
11530
600
AUTOSTRADA
11531
160
AUTOSTRADA
INDENNITA’
SOPRASSUOLO E
DANNI
TOTALE INDENNITA’
€ 117.733,68
TOTALE INDENNITA’
4
CARIONI MARIA BAMBINA nata a
Turate (CO) il 22 settembre 1946 codice fiscale
CRNMBM46P62L470T
prop. 1/1
€ 849,15
INDENNITA’
SOPRASSUOLO E
DANNI
DITTA PROPRIETARIA
INDENNITA’
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
MITIGAZIONE
€ 17.124,53
INDENNITA’
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
230
INDENNITA’
AGGIUNTIVA
ART. 40 C. 4
11534
€ 34.722,50
INDENNITA’
AGGIUNTIVA
ART. 40 C. 4
INDENNITA’ DI
ESPROPRIAZIONE
AREA AGRICOLA
€ 65.037,50
INDENNITA’ DI
ESPROPRIAZIONE
AREA AGRICOLA
TITOLO
AUTOSTRADA
TITOLO
MQ
5.145
MQ
MAPPALE
FRAZIONATO
11533
MAPPALE
FRAZIONATO
MAPPALE
ORIGINALE
FOGLIO
3144
MAPPALE
ORIGINALE
2
UBOLDI PIETRO nato a Limido
902
Comasco (CO) il 12 maggio 1934 codice fiscale
BLDPTR34E12E593T
prop. 1/1
FOGLIO
N.P.
3
DITTA PROPRIETARIA
N.P.
1
N.O.
N.O.
TRATTA A – ASSE PRINCIPALE
ELENCO DITTE - COMUNE DI TURATE (CO)
€ 9.120,00
€ 0,00
€ 2.538,00
€ 307,20
€ 11.965,20
Bollettino Ufficiale
– 109 –
TOTALE INDENNITA’
MITIGAZIONE
11579
10
AUTOSTRADA
7245
€ 0,00
€ 1.145,25
€ 101,80
€ 5.747,05
TOTALE INDENNITA’
140
TOTALE INDENNITA’
INDENNITA’
SOPRASSUOLO E
DANNI
11578
€ 4.500,00
INDENNITA’
SOPRASSUOLO E
DANNI
AUTOSTRADA
INDENNITA’
SOPRASSUOLO E
DANNI
INDENNITA’
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
20
INDENNITA’
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
11576
6292
INDENNITA’
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
INDENNITA’
AGGIUNTIVA
ART. 40 C. 4
MITIGAZIONE
INDENNITA’
AGGIUNTIVA
ART. 40 C. 4
902
480
INDENNITA’ DI
ESPROPRIAZIONE
AREA AGRICOLA
902
11575
INDENNITA’
AGGIUNTIVA
ART. 40 C. 4
INDENNITA’ DI
ESPROPRIAZIONE
AREA AGRICOLA
€ 5.798,25
INDENNITA’ DI
ESPROPRIAZIONE
AREA AGRICOLA
TITOLO
€ 0,00
TITOLO
MQ
€ 1.388,25
MQ
MAPPALE
FRAZIONATO
€ 0,00
MAPPALE
FRAZIONATO
MAPPALE
ORIGINALE
€ 4.410,00
MAPPALE
ORIGINALE
AUTOSTRADA
TITOLO
108
SIMONINI AUGUSTA nata a Turate (CO) il 30 aprile 1938 codice fiscale
SMNGST38D70L470J
prop. 1/1 (*)
490
MQ
5
DITTA PROPRIETARIA
11573
MAPPALE
FRAZIONATO
N.O.
4
241
MAPPALE
ORIGINALE
34
ATZARA LUISELLA nata a TRADATE (VA) il 23 marzo 1967 codice fiscale TZRLLL67C63L319X
Proprieta’ 1/2;
ATZARA SAMUELE nato a
BUSTO ARSIZIO (VA) il 18 novembre 1975 codice fiscale TZRSML75S18B300B
Proprieta’ 1/2
FOGLIO
DITTA PROPRIETARIA
902
FOGLIO
24
N.P.
3
FOGLIO
GUZZETTI ADELE nata a Turate (CO) il 22 giugno 1954 codice fiscale
GZZDLA54H62L470N
prop. 1/2
GUZZETTI ADELE nata a Turate (CO) il 22 giugno 1954 codice fiscale
GZZDLA54H62L470N
nuda prop. 1/2;
GUZZETTI ALESSANDRO nato a
Turate (CO) il 27/09/129
codice fiscale GZZLSN29P27L470H
usuf. 1/2
N.P.
N.P.
DITTA PROPRIETARIA
N.O.
N.O.
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
€ 1.350,00
€ 0,00
€ 348,75
€ 23,25
€ 1.722,00
DITTA
PROPRIETARIA
FOGLIO
MAPPALE
ORIGINALE
MAPPALE
FRAZIONATO
MQ
TITOLO
INDENNITA’ DI
ESPROPRIAZIONE
AREA AGRICOLA
INDENNITA’
AGGIUNTIVA
ART. 40 C. 4
INDENNITA’
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
INDENNITA’
SOPRASSUOLO E
DANNI
TOTALE INDENNITA’
6
N.P.
N.O.
(*) intestazione risultante dall’atto di divisione in autentica notaio Attilio Schiavetti di Como rep. n 49194/racc. n. 8543 registrato a Como il 26 maggio 1992 n. 781 serie
2V - 71/m
162
ALFIERI BRUNO nato a Turate (CO)
il 04 giugno 1950 codice
fiscale
LFRBRN50H04L470C
Nuda Proprieta’ 1/1
MOROSI SEVERINA nata a Turate (CO) il 13 maggio 1935 codice
fiscale
MRSSRN35E53L470R
Usufrutto 1/1 (*)
902
11131
già 3474
11526
130
AUTOSTRADA
€ 1.560,00
€ 0,00
€ 498,33
€ 0,00
€ 2.058,33
(*) intestazione risultante dalla denunzia di successione presentata all’Ufficio del Registro di Como il 12 marzo 2001 n. 398 Vol. 2001. - Successione di Alfieri Antonio Giulio
nato a Turate il 03 gennaio 1925 - C.F. LFRNNG25A03L470Y
– 110 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù
della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con Decreto Interministeriale n. 1667 del
12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione n. 412 del 17 dicembre 2014. (Art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.). Collegamento autostradale Dalmine,
Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della
Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 – A9 del Collegamento Autostradale Dalmine
– Como – Varese – Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A - Immobili siti nel territorio del Comune di Mozzate –
Provincia di Como. Ditte dell’Asse Principale N.P. 29-30; 105-115; 112-113-134; 107; 52, 95
LA SOCIETÀ AUTOSTRADA PEDEMONTANA LOMBARDA S.P.A., CON SEDE LEGALE IN VIA DEL BOSCO RINNOVATO N. 4/A, ASSAGO (MILANO), CONCESSIONARIA DELLE ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE DEL COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DALMINE,
COMO, VARESE, VALICO DEL GAGGIOLO E OPERE CONNESSE
Vista la Delibera CIPE n. 77 del 29 marzo 2006 mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 d.lgs. 190/2002
e dell’art. 10 d.p.r. 327/2001, il Progetto Preliminare del Collegamento Autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo e opere ad esso connesse;
Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 1 agosto 2007 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. in forza della quale quest’ultima è Concessionaria per la progettazione, costruzione e gestione
del predetto Collegamento Autostradale;
Visto il contratto n. 065/2008 sottoscritto in data 26 agosto 2008 mediante il quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha
affidato a Pedelombarda S.c.p.A., in qualità di Contraente Generale ai sensi degli artt. 176 e ss. del Codice dei Contratti Pubblici, «…
le attività di progettazione definitiva ed esecutiva, nonché di realizzazione con qualsiasi mezzo, sulla base del Progetto Preliminare, del
primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 – A9 del collegamento autostradale
Dalmine – Como – Varese – Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse»;
Vista la Delibera CIPE n. 97 del 6 novembre 2009, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 40 – Supplemento ordinario
n. 34 in data 18 febbraio 2010, con la quale è stato approvato il Progetto Definitivo e dichiarata la pubblica utilità del citato Collegamento Autostradale;
Visto il provvedimento prot. CAL 030210-00011 del 3 febbraio 2010, mediante il quale Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a.
ha delegato alla Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. – ai sensi dell’articolo 6, comma 8, del d.p.r. 327/2001 e dell’articolo 23, comma 1, della Convenzione Unica - l’esercizio dei poteri espropriativi di cui al d.p.r. 327/2001, costituendo la stessa quale
autorità espropriante;
Vista la procura a rogito del notaio dott. Angelo Busani di Milano, Rep. n. 12671/7251 in data 18 marzo 2010 con la quale Autostrada
Pedemontana Lombarda s.p.a. ha nominato e costituito Pedelombarda S.c.p.A. procuratore speciale per il compimento di alcune attività inerenti il procedimento espropriativo, tra cui quella di svolgere in nome e per conto di Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
le attività di occupazione e/o acquisizione, anche mediante procedure ablatorie, di immobili e diritti reali;
Dato atto che, ai sensi dell’art. 13 d.p.r. 327/2001, in mancanza di espressa determinazione del termine di emanazione del decreto
di esproprio, il decreto medesimo dovrà essere emanato entro il termine massimo di 5 anni dalla data di efficacia dell’atto che dichiara la pubblica utilità e considerato che il predetto termine è stato prorogato di 2 anni ai sensi dell’Art. 166, comma 4 bis, del d.lgs.
163/2006;
Visti i Decreti motivati emessi ai sensi e per gli effetti dell’art. 22-bis del Testo unico sulle Espropriazioni, con i quali la Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha disposto l’occupazione d’urgenza degli immobili di proprietà delle Ditte Proprietarie di cui
all’allegato Elenco, oggetto del presente Decreto, determinando contestualmente in via provvisoria l’indennità di espropriazione;
Dato atto che Pedelombarda S.c.p.A., in esecuzione dei predetti Decreti, ha redatto i verbali di stato di consistenza con la contestuale immissione nel possesso degli immobili indicati nei Decreti motivati;
Viste le successive note con le quali la Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., sulla scorta delle informazioni acquisite
dai verbali dello stato di consistenza, ha rideterminato in via provvisoria, le indennità di espropriazione da offrire alle Ditte Proprietarie;
Dato atto che le Ditte Proprietarie indicate nell’allegato Elenco hanno sottoscritto i Verbali di Accordi in forza dei quali le stesse hanno accettato le indennità di espropriazione relative agli immobili di cui all’allegato Elenco;
Viste le Ordinanze, emesse ai sensi del comma 1-bis, art. 26 d.p.r. 327/2001 e s.mm. e i., con le quali Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha ordinato il pagamento diretto delle predette indennità e i cui estremi di pubblicazione sono di seguito riportati:
Elenco Ditte Numero N. Ordinanza
Piano
Data Emissione
Bollettino Ufficiale della Regione
Lombardia - Serie Avvisi e Concorsi
Data
Esecutività
29-30
274
17 dicembre 2013
n. 1
2 gennaio 2014
2 febbraio 2014
105-115; 112-113-134
314
24 febbraio 2014
n. 11
12 marzo 2014
12 aprile 2014
107
401
26 giugno 2014
n. 29
16 luglio 2014
16 agosto 2014
52, 95
431
10 luglio 2014
n. 31
30 luglio 2014
30 agosto 2014
Dato atto che Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., ha eseguito il pagamento dell’indennità di espropriazione in favore delle
Ditte Proprietarie di cui all’allegato Elenco e che queste ultime hanno incassato l’indennità accettata;
Visti gli articoli 3, 6, 13, 20, 22 bis, 23, 24, 26 del d.p.r. 327/2001 e successive modificazioni e integrazioni;
DECRETA
ai sensi e per gli effetti dell’art. 23 del d.p.r. 327/2001, l’espropriazione a favore della Società Autostrada Pedemontana Lombarda
s.p.a. con sede legale in Via del Bosco Rinnovato n. 4/A, Assago (MI) – cod. fisc. 08558150150, nonché il trasferimento del diritto di proprietà degli immobili censiti nel Catasto Terreni del Comune di Mozzate e indicati nell’allegato Elenco.
L’espropriazione del diritto di proprietà comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravanti sul bene
espropriato, salvo quelli compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata.
Ai fini della tassazione si richiede l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo alla intrinseca natura ed agli effetti giuridici del
presente atto come disposto dall’art. 19 del d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 634 e che, come previsto dall’art. 23 del citato d.p.r. n. 634, considerato che sono stati pattuiti corrispettivi distinti per le indennità e gli indennizzi, le imposte dovute siano liquidate applicando su cia-
Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
scuna base imponibile la relativa aliquota. Si richiede inoltre l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo ai principi enunciati
e alle istruzioni fornite con la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 2/E del 21 febbraio 2014 - punto 7.1.1. Applicazione dell’imposta
minima in caso di atti plurimi.
DISPONE
Il presente Decreto, esente dall’imposta di bollo ai sensi del d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, tab. B, art. 22, sarà notificato al proprietario espropriato nelle forme degli atti processuali civili dalla Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda S.c.p.A..
Il presente Decreto sarà registrato, trascritto e volturato, nonché pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino
Ufficiale della Regione Lombardia a cura della Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda
S.c.p.A., nei modi e termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.. Entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione suddetta,
i terzi aventi diritto potranno proporre opposizione.
Avverso il presente provvedimento può essere proposto, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., ricorso al competente T.A.R.
entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dallo stesso termine.
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
Il direttore tecnico operativo
Enrico Arini
——— • ———
INDENNITA’
AGGIUNTIVA
ART. 40 C. 4
INDENNITA’
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
INDENNITA’
SOPRASSUOLO E
DANNI
TOTALE
INDENNITA’
TITOLO
INDENNITA’ DI
ESPROPRIAZIONE
AREA AGRICOLA
MQ
€ 7.055,10
€ 0,00
€ 1.175,85
€ 1.497,60
€ 9.728,55
7787
535
AUTOSTRADA
7783
2.315
AUTOSTRADA
1518
7785
840
AUTOSTRADA
5727
7789
1.495
AUTOSTRADA
TOTALE
INDENNITA’
760
1279
INDENNITA’
SOPRASSUOLO E
DANNI
AUTOSTRADA
INDENNITA’
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
220
INDENNITA’
AGGIUNTIVA
ART. 40 C. 4
913
5576
INDENNITA’ DI
ESPROPRIAZIONE
AREA AGRICOLA
zo 1954 codice fiscale
PGNMRA54C14E593K
prop. 1/1
AUTOSTRADA
TITOLO
FG
N.O.
N.P.
105115
2.010
MQ
5576
PAGANI MARIO nato a Limido
Comasco (CO) il 14 mar2
7977
914
FERRARIO ONORINA nata a
MOZZATE (CO) il 08 febbraio 1930 codice fiscale
FRRNRN30B48F788V
Proprieta’ 3/6
DITTA PROPRIETARIA
MITIGAZIONE
MAPPALE
FRAZIONATO
MILANI GIAN VITO nato a
MOZZATE (CO) il 27 novembre 1956 codice fiscale
MLNGVT56S27F788B
Proprieta’ 1/6 ;
110
MAPPALE
ORIGINARIO
2930
7976
5575
MILANI ANGELA nata il
26 febbraio 1951 codice
fiscale MLNNGL51B66I620T
Proprieta’ 1/6 ;
1
MAPPALE
FRAZIONATO
MILANI CELESTINA nata a
MOZZATE (CO) il 18 giugno 1954 codice fiscale
MLNCST54H58F788H
Proprieta’ 1/6;
MAPPALE
ORIGINARIO
DITTA PROPRIETARIA
FG
N.P.
N.O.
TRATTA A – ASSE PRINCIPALE
ELENCO DITTE - COMUNE DI MOZZATE (CO)
€ 68.442,00
€ 35.258,00
€ 18.790,20
€ 15.464,10
€ 137.954,30
– 112 –
Bollettino Ufficiale
MITIGAZIONE
7770
450
AUTOSTRADA
TOTALE
INDENNITA’
75
INDENNITA’
SOPRASSUOLO E
DANNI
7769
INDENNITA’
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
TITOLO
AUTOSTRADA
INDENNITA’
AGGIUNTIVA
ART. 40 C. 4
MQ
260
INDENNITA’ DI
ESPROPRIAZIONE
AREA AGRICOLA
MAPPALE
FRAZIONATO
MAPPALE
ORIGINARIO
€ 14.850,00
€ 0,00
€ 5.229,00
€ 34.701,76
€ 54.780,76
INDENNITA’
AGGIUNTIVA
ART. 40 C. 4
INDENNITA’
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
INDENNITA’
SOPRASSUOLO E
DANNI
TOTALE
INDENNITA’
TITOLO
INDENNITA’ DI
ESPROPRIAZIONE
AREA AGRICOLA
MQ
MAPPALE
ORIGINARIO
MAPPALE
FRAZIONATO
€ 0,00
€ 1.949,40
€ 0,00
€ 9.747,00
TOTALE INDENNITA’
AUTOSTRADA
€ 3.360,00
€ 0,00
€ 1.073,33
€ 864,00
€ 5.297,33
917
2793
7854
35
RELIQUATO
7855
130
MITIGAZIONE
7856
660
AUTOSTRADA
7857
905
MITIGAZIONE
TOTALE INDENNITA’
INDENNITA’
SOPRASSUOLO E
DANNI
480
INDENNITA’
SOPRASSUOLO E
DANNI
INDENNITA’
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
8008
INDENNITA’
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
INDENNITA’
AGGIUNTIVA
ART. 40 C. 4
1107
INDENNITA’
AGGIUNTIVA
ART. 40 C. 4
915
TITOLO
INDENNITA’ DI
ESPROPRIAZIONE
AREA AGRICOLA
AUTOSTRADA
TITOLO
620
€ 7.797,60
MQ
95
GIROLA ALBINO nato a Cislago (VA)
il 16 settembre 1939 codice fiscale
GRLLBN39P16C732S
prop.1/1
7775
MQ.
DITTA PROPRIETARIA
7340
MAPPALE
FRAZIONATO
GHIRIMOLDI SILVIO nato a CISLAGO (VA) il 05 aprile 1952 codice fiscale GHRSLV52D05C732F
prop. 1/2
MITIGAZIONE
MAPPALE
FRAZIONATO
GHIRIMOLDI LUIGIA nata a CISLAGO (VA) il 13 febbraio 1944 codice fiscale GHRLGU44B53C732Y
prop. 1/2;
102
MAPPALE
ORIGINARIO
DITTA PROPRIETARIA
913
7774
MAPPALE
ORIGINARIO
N.P.
107
PROTTI Pierpaolo nato a Milano il 15 settembre 1954 codice fiscale PRTPPL54P15F205Q
prop. 1/2;
GIANNINO FILIPPINI nato a Turate (CO) il
29 marzo 1947
codice fiscale FLPGNN47C29L470I
prop. 1/2
FG
FG
N.P.
7772
INDENNITA’ DI
ESPROPRIAZIONE
AREA AGRICOLA
6
MITIGAZIONE
6452 ex
1852
DITTA PROPRIETARIA
52
40
FG
N.O.
5
7771
6450 ex
2983
FG
N.O.
4
CERIANI ANGELO FRANCESCO nato a Seprio (CO) il
20 agosto 1937 codice fiscale
CRNNLF37M20I620V
112prop. 1/2;
113913
VILLA GIUSEPPINA nata a Sa134
ronno (VA) il 30 ottobre 1937 codice fiscale VLLGPP37R70I441W
prop. 1/2
N.P.
N.O.
3
DITTA PROPRIETARIA
N.P.
N.O.
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
€ 18.165,00
€ 0,00
€ 5.685,31
€ 0,00
€ 23.850,31
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù
della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n. 1667 del
12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 413 del 17 dicembre 2014. Collegamento autostradale Dalmine,
Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della
tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Como - Immobili siti nel territorio del comune di
Villa Guardia - Provincia di Como. Ditte dell’Asse Principale N.P. 11, 17, 28, 36. Ditte dell’Opera Connessa TRCO03 N.P. 82, 94; 4, 14,
45-98
LA SOCIETÀ AUTOSTRADA PEDEMONTANA LOMBARDA S.P.A., CON SEDE LEGALE IN VIA DEL BOSCO RINNOVATO N. 4/A, ASSAGO (MILANO), CONCESSIONARIA DELLE ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE DEL COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DALMINE,
COMO, VARESE, VALICO DEL GAGGIOLO E OPERE CONNESSE
Bollettino Ufficiale
– 113 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Vista la Delibera CIPE n. 77 del 29 marzo 2006 mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 d.lgs. 190/2002
e dell’art. 10 d.p.r. 327/2001, il Progetto Preliminare del Collegamento Autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo e opere ad esso connesse;
Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 1 agosto 2007 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. in forza della quale quest’ultima è Concessionaria per la progettazione, costruzione e gestione
del predetto Collegamento Autostradale;
Visto il contratto n. 065/2008 sottoscritto in data 26 agosto 2008 mediante il quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha
affidato a Pedelombarda S.c.p.A., in qualità di Contraente Generale ai sensi degli artt. 176 e ss. del Codice dei Contratti Pubblici, «…
le attività di progettazione definitiva ed esecutiva, nonché di realizzazione con qualsiasi mezzo, sulla base del Progetto Preliminare, del
primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 – A9 del collegamento autostradale
Dalmine – Como – Varese – Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse»;
Vista la Delibera CIPE n. 97 del 6 novembre 2009, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 40 – Supplemento ordinario
n. 34 in data 18 febbraio 2010, con la quale è stato approvato il Progetto Definitivo e dichiarata la pubblica utilità del citato Collegamento Autostradale;
Visto il provvedimento prot. CAL 030210-00011 del 3 febbraio 2010, mediante il quale Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a.
ha delegato alla Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. – ai sensi dell’articolo 6, comma 8, del d.p.r. 327/2001 e dell’articolo 23, comma 1, della Convenzione Unica - l’esercizio dei poteri espropriativi di cui al d.p.r. 327/2001, costituendo la stessa quale
autorità espropriante;
Vista la procura a rogito del notaio dott. Angelo Busani di Milano, Rep. n. 12671/7251 in data 18 marzo 2010 con la quale Autostrada
Pedemontana Lombarda s.p.a. ha nominato e costituito Pedelombarda S.c.p.A. procuratore speciale per il compimento di alcune attività inerenti il procedimento espropriativo, tra cui quella di svolgere in nome e per conto di Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
le attività di occupazione e/o acquisizione, anche mediante procedure ablatorie, di immobili e diritti reali;
Dato atto che, ai sensi dell’art. 13 d.p.r. 327/2001, in mancanza di espressa determinazione del termine di emanazione del decreto di
esproprio, il decreto medesimo dovrà essere emanato entro il termine massimo di 5 anni dalla data di efficacia dell’atto che dichiara la
pubblica utilità e considerato che il predetto termine è stato prorogato di 2 anni ai sensi dell’Art. 166, comma 4 bis, del d.lgs. 163/2006;
Visti i Decreti motivati emessi ai sensi e per gli effetti dell’art. 22-bis del Testo unico sulle Espropriazioni, con i quali la Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha disposto l’occupazione d’urgenza degli immobili di proprietà delle Ditte Proprietarie di cui
all’allegato Elenco, oggetto del presente Decreto, determinando contestualmente in via provvisoria l’indennità di espropriazione;
Dato atto che Pedelombarda S.c.p.A., in esecuzione dei predetti Decreti, ha redatto i verbali di stato di consistenza con la contestuale immissione nel possesso degli immobili indicati nei Decreti motivati;
Viste le successive note con le quali la Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., sulla scorta delle informazioni acquisite
dai verbali dello stato di consistenza, ha rideterminato in via provvisoria, le indennità di espropriazione da offrire alle Ditte Proprietarie;
Dato atto che le Ditte Proprietarie indicate nell’allegato Elenco hanno sottoscritto i Verbali di Accordi in forza dei quali le stesse hanno accettato le indennità di espropriazione relative agli immobili di cui all’allegato Elenco;
Viste le Ordinanze, emesse ai sensi del comma 1-bis, art. 26 d.p.r. 327/2001 e s.mm. e i., con le quali Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha ordinato il pagamento diretto delle predette indennità e i cui estremi di pubblicazione sono di seguito riportati:
Elenco Ditte Numero
Piano
N. Ordinanza
Data Emissione
Bollettino Ufficiale della Regione
Lombardia - Serie Avvisi e
Concorsi
Data
Esecutività
11 AP - 82 OC03, 17, 28,
36 AP - 94 OC03
440
22 luglio 2014
n. 31 30 luglio 2014
30 agosto 2014
4, 14, 45-98
444
30 luglio 2014
n. 33
13 agosto 2014
13 settembre 2014
Dato atto che Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., ha eseguito il pagamento dell’indennità di espropriazione in favore delle
Ditte Proprietarie di cui all’allegato Elenco e che queste ultime hanno incassato l’indennità accettata;
Visti gli articoli 3, 6, 13, 20, 22 bis, 23, 24, 26 del d.p.r. 327/2001 e successive modificazioni e integrazioni;
DECRETA
ai sensi e per gli effetti dell’art. 23 del d.p.r. 327/2001, l’espropriazione a favore della Società Autostrada Pedemontana Lombarda
s.p.a. con sede legale in Via del Bosco Rinnovato n. 4/A, Assago (MI) – cod. fisc. 08558150150, nonché il trasferimento del diritto di proprietà degli immobili censiti nel Catasto Terreni del Comune di Villa Guardia e indicati nell’allegato Elenco.
L’espropriazione del diritto di proprietà comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravanti sul bene
espropriato, salvo quelli compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata.
Ai fini della tassazione si richiede l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo alla intrinseca natura ed agli effetti giuridici del
presente atto come disposto dall’art. 19 del d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 634 e che, come previsto dall’art. 23 del citato d.p.r. n. 634, considerato che sono stati pattuiti corrispettivi distinti per le indennità e gli indennizzi, le imposte dovute siano liquidate applicando su ciascuna base imponibile la relativa aliquota. Si richiede inoltre l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo ai principi enunciati
e alle istruzioni fornite con la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 2/E del 21 febbraio 2014 - punto 7.1.1. Applicazione dell’imposta
minima in caso di atti plurimi.
DISPONE
Il presente Decreto, esente dall’imposta di bollo ai sensi del d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, tab. B, art. 22, sarà notificato al proprietario espropriato nelle forme degli atti processuali civili dalla Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda S.c.p.A..
Il presente Decreto sarà registrato, trascritto e volturato, nonché pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino
Ufficiale della Regione Lombardia a cura della Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda
S.c.p.A., nei modi e termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.. Entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione suddetta,
i terzi aventi diritto potranno proporre opposizione.
Avverso il presente provvedimento può essere proposto, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., ricorso al competente TAR
entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dallo stesso termine.
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
Il direttore tecnico operativo
Enrico Arini
——— • ———
– 114 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
TOTALE
INDENNITA’
€ 3.175,00
€ 43.811,84
€ 59.686,84
912
MACCIO
6290
1.102
AUTOSTRADA
3813
6291
18
RELIQUATO
TOTALE INDENNITA’
TOTALE INDENNITA’
INDENNITA’
SOPRASSUOLO E
DANNI
€ 0,00
INDENNITA’
SOPRASSUOLO E
DANNI
€ 12.700,00
INDENNITA’
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
AUTOSTRADA
INDENNITA’
AGGIUNTIVA
ART. 40 C. 4
1.270
TITOLO
1651
MQ
1651
MAPPALE
FRAZIONATO
INDENNITA’
SOPRASSUOLO E DANNI
INDENNITA’
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
€ 39.822,17
INDENNITA’
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
INDENNITA’
AGGIUNTIVA
ART. 40 C. 4
€ 505,50
INDENNITA’ AGGIUNTIVA
ART. 40 C. 4
INDENNITA’ DI
ESPROPRIAZIONE
AREA AGRICOLA
AUTOSTRADA
€ 5.616,67
INDENNITA’ DI
ESPROPRIAZIONE AREA
AGRICOLA
TITOLO
2.910
€ 0,00
TITOLO
MQ
3451
€ 33.700,00
MQ
MAPPALE
FRAZIONATO
MAPPALE
ORIGINARIO
AUTOSTRADA
MAPPALE FRAZIONATO
SEZIONE
230
MAPPALE ORIGINARIO
FOGLIO
3450
INDENNITA’ DI
ESPROPRIAZIONE
AREA AGRICOLA
3
MITIGAZIONE
MACCIO
MAPPALE
ORIGINARIO
28
AP
PERRI MARIA nata a Serrastretta (CZ) il 03 dicembre 1939 codice fiscale
PRRMRA39T43I655A
Prop. 6/9;
VIOLETTI PERRI CLARA nata a
Serrastretta (CZ) il 13 settembre 1960 codice fiscale
VLTCLR60P53I655Z
Prop. 1/9;
VIOLETTI PERRI GIOVANNA
nata a Serrastretta (CZ) il
17 agosto 1958 codice fiscale
VLTGNN58M57I655U
Prop. 1/9;
VIOLETTI PERRI PAOLA nata
a Como (CO) il 06 novembre 1973 codice fiscale
VLTPLA73546C933I
Prop. 1/9
230
SEZIONE
DITTA PROPRIETARIA
1428
3449
912
SEZIONE
17
AP
FOGLIO
2
BOSCARELLO FRANCESCO
nato a Caltagirone (CT) il
25 ottobre 1954 codice fiscale BSCFNC54R25B428R prop. 1/4;
BOSCARELLO GIACOMO
nato a Siracusa (SR) il
23 settembre 1948 codice fiscale BSCGCM48P23I754K prop. 2/4;
VIGNOLA ANNA nata a
Potenza (PZ) il 07 febbraio 1958 codice fiscale VGNNNA58B47G942R prop. 1/4
N.P.
DITTA PROPRIETARIA
906
CIVELLO
FOGLIO
N.P.
11 AP
82 OC 03
GERNA BRUNO nato a Villa
Guardia (CO) il 04 maggio 1947 codice fiscale GRNBRN47E04L956E
Prop. 1/1
N.O.
N.O.
1
DITTA PROPRIETARIA
N.P.
N.O.
TANGENZIALE DI COMO
ASSE PRINCIPALE - OPERA CONNESSA 03
ELENCO DITTE - COMUNE DI VILLA GUARDIA (CO)
€ 16.800,00
€ 0,00
€ 4.200,00
€ 30.932,78
€ 51.932,78
Bollettino Ufficiale
– 115 –
il 14 maggio 1953
c.f.: NSPNGL53E14E063D
Proprietà 1/3
TOTALE INDENNITA’
330
RELIQUATO
€ 5.040,00
€ 0,00
€ 331,50
€ 364,00
€ 5.735,50
3550
70
RELIQUATO
3551
2.560
AUTOSTRADA
3552
570
MITIGAZIONE
3553
440
RELIQUATO
3545
3.910
AUTOSTRADA
3546
1.840
RELIQUATO
3547
40
MITIGAZIONE
TOTALE INDENNITA’
AUTOSTRADA
INDENNITA’
SOPRASSUOLO E DANNI
MAPPALE ORIGINARIO
230
TOTALE INDENNITA’
3614
€ 82.201,17
INDENNITA’
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
357
€ 3.389,59
INDENNITA’
AGGIUNTIVA
ART. 40 C. 4
CIVELLO
TOTALE INDENNITA’
INDENNITA’
SOPRASSUOLO E
DANNI
AUTOSTRADA
€ 8.900,58
INDENNITA’
SOPRASSUOLO E
DANNI
20
INDENNITA’
SOPRASSUOLO E DANNI
INDENNITA’
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
RELIQUATO
3584
€ 0,00
INDENNITA’
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
MITIGAZIONE
940
INDENNITA’
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
INDENNITA’
AGGIUNTIVA
ART. 40 C. 4
480
3583
INDENNITA’ AGGIUNTIVA
ART. 40 C. 4
3582
€ 69.911,00
INDENNITA’
AGGIUNTIVA
ART. 40 C. 4
MQ
AUTOSTRADA
MAPPALE ORIGINARIO
AUTOSTRADA
2.790
SEZIONE
1.250
FOGLIO
204
3581
TITOLO
204
INDENNITA’ DI
ESPROPRIAZIONE AREA
AGRICOLA
MITIGAZIONE
904
SEZIONE
INDENNITA’ DI
ESPROPRIAZIONE
AREA AGRICOLA
TITOLO
RELIQUATO
160
TITOLO
420
3580
INDENNITA’ DI
ESPROPRIAZIONE AREA
AGRICOLA
MQ
3579
INDENNITA’ DI
ESPROPRIAZIONE AREA
AGRICOLA
NESPOLI GIUSEPPE
nato Carugo Arosio (CO)
il 29 novembre 1948
c.f.: NSPGPP48S29B851M
Proprietà 1/3;
NESPOLI LUCIANO
nato a Arosio (CO)
il 10 giugno 1950
c.f.: NSPLCN50H10A430L
Proprietà 1/3;
NESPOLI ANGELO
nato Giussano (MI)
MAPPALE
FRAZIONATO
RELIQUATO
AUTOSTRADA
3615
FOGLIO
N.P.
45-98
OC03
DITTA PROPRIETARIA
€ 57.123,65
10
TITOLO
7
14
OC03
N.P.
N.O.
N.O.
6
BANCORA GIORGIO
nato a Villa Guardia (CO)
il 21 novembre 1938
codice fiscale
BNCGRG38S21L956P
Proprietà 1/1
€ 3.586,32
1.040
350
DITTA PROPRIETARIA
MITIGAZIONE
€ 9.217,33
3578
BRTLGU60A17C933O
Proprietà 1/1
10
€ 0,00
MQ
CIVELLO
6142
€ 44.320,00
1455
1487
904
AUTOSTRADA
MQ
c.f.:
320
MAPPALE FRAZIONATO
il 17 gennaio 1960
6141
MAPPALE FRAZIONATO
4
OC03
AUTOSTRADA
1455
nato a COMO (CO)
5
5.210
MAPPALE FRAZIONATO
SEZIONE
MAPPALE
ORIGINARIO
FOGLIO
BERTOLI LUIGI
808
6140
MAPPALE ORIGINARIO
DITTA PROPRIETARIA
912
MACCIO
SEZIONE
STRADA MARIA ENRICA nata a
Como (CO) il 03 maggio 1943 codice fiscale
STRMNR43E43C933X
Prop. 1/1
FOGLIO
N.P.
4
36 AP
94
OC03
N.P.
DITTA PROPRIETARIA
N.O.
N.O.
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
€ 113.160,00
€ 0,00
€ 2.329,60
€ 13.004,00
€ 128.493,60
273
905
CIVELLO
1738
– 116 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù
della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n. 1667 del
12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 415 del 17 dicembre 2014. Collegamento autostradale Dalmine,
Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della
tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Como - Immobili siti nel territorio del comune di
Grandate - Provincia di Como. Ditte dell’Asse Principale N.P. 31; 1, 56, 73-79-80, 81-129, 102, 111, 141, 155PE
LA SOCIETÀ AUTOSTRADA PEDEMONTANA LOMBARDA S.P.A., CON SEDE LEGALE IN VIA DEL BOSCO RINNOVATO N. 4/A, ASSAGO (MILANO), CONCESSIONARIA DELLE ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE DEL COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DALMINE,
COMO, VARESE, VALICO DEL GAGGIOLO E OPERE CONNESSE
Vista la delibera CIPE n. 77 del 29 marzo 2006 mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 d.lgs. 190/2002
e dell’art. 10 d.p.r. 327/2001, il Progetto Preliminare del Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo e opere ad esso connesse;
Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 1 agosto 2007 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. in forza della quale quest’ultima è Concessionaria per la progettazione, costruzione e gestione
del predetto Collegamento autostradale;
Visto il contratto n. 065/2008 sottoscritto in data 26 agosto 2008 mediante il quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha
affidato a Pedelombarda s.c.p.a., in qualità di Contraente Generale ai sensi degli artt. 176 e ss. del Codice dei Contratti Pubblici, «…
le attività di progettazione definitiva ed esecutiva, nonché di realizzazione con qualsiasi mezzo, sulla base del Progetto Preliminare, del
primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 - A9 del Collegamento autostradale
Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse»;
Vista la delibera CIPE n. 97 del 6 novembre 2009, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 40 - Supplemento Ordinario
n. 34 in data 18 febbraio 2010, con la quale è stato approvato il Progetto Definitivo e dichiarata la pubblica utilità del citato Collegamento autostradale;
Visto il provvedimento prot. CAL 030210-00011 del 3 febbraio 2010, mediante il quale Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a.
ha delegato alla società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - ai sensi dell’articolo 6, comma 8, del d.p.r. 327/2001 e dell’articolo 23, comma 1, della Convenzione Unica - l’esercizio dei poteri espropriativi di cui al d.p.r. 327/2001, costituendo la stessa quale
autorità espropriante;
Vista la procura a rogito del notaio Dott. Angelo Busani di Milano, rep. n. 12671/7251 in data 18 marzo 2010 con la quale Autostrada
Pedemontana Lombarda s.p.a. ha nominato e costituito Pedelombarda s.c.p.a. procuratore speciale per il compimento di alcune attività inerenti il procedimento espropriativo, tra cui quella di svolgere in nome e per conto di Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
le attività di occupazione e/o acquisizione, anche mediante procedure ablatorie, di immobili e diritti reali;
Dato atto che, ai sensi dell’art. 13 d.p.r. 327/2001, in mancanza di espressa determinazione del termine di emanazione del decreto di esproprio, il decreto medesimo dovrà essere emanato entro il termine massimo di 5 anni dalla data di efficacia dell’atto che
dichiara la pubblica utilità e considerato che il predetto termine è stato prorogato di 2 anni ai sensi dell’art. 166, comma 4 bis, del
d.lgs. 163/2006;
Visti i decreti motivati emessi ai sensi e per gli effetti dell’art. 22-bis del Testo unico sulle Espropriazioni, con i quali la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha disposto l’occupazione d’urgenza degli immobili di proprietà delle Ditte Proprietarie di cui
all’allegato Elenco, oggetto del presente decreto, determinando contestualmente in via provvisoria l’indennità di espropriazione;
Dato atto che Pedelombarda s.c.p.a., in esecuzione dei predetti decreti, ha redatto i verbali di stato di consistenza con la contestuale immissione nel possesso degli immobili indicati nei decreti motivati;
Viste le successive note con le quali la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., sulla scorta delle informazioni acquisite
dai verbali dello stato di consistenza, ha rideterminato in via provvisoria, le indennità di espropriazione da offrire alle Ditte Proprietarie;
Dato atto che le Ditte Proprietarie indicate nell’allegato Elenco hanno sottoscritto i Verbali di Accordi in forza dei quali le stesse hanno accettato le indennità di espropriazione relative agli immobili di cui all’allegato Elenco;
Viste le ordinanze, emesse ai sensi del comma 1-bis, art. 26 d.p.r. 327/2001 e s.mm. e i., con le quali Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha ordinato il pagamento diretto delle predette indennità e i cui estremi di pubblicazione sono di seguito riportati:
Elenco Ditte
Numero Piano
N.
Ordinanza
Data Emissione
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Avvisi e Concorsi
Data
Esecutività
31
400
26 giugno 2014
n. 29
16 luglio 2014
16 agosto 2014
4 agosto 2014
n. 36
3 settembre 2014
3 ottobre 2014
1, 56, 73-79-80, 81-129, 102,
111, 141, 155PE
450
Dato atto che Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., ha eseguito il pagamento dell’indennità di espropriazione in favore delle
Ditte Proprietarie di cui all’allegato Elenco e che queste ultime hanno incassato l’indennità accettata;
Visti gli articoli 3, 6, 13, 20, 22 bis, 23, 24, 26 del d.p.r. 327/2001 e successive modificazioni e integrazioni;
DECRETA
ai sensi e per gli effetti dell’art. 23 del d.p.r. 327/2001, l’espropriazione a favore della società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
con sede legale in Via del Bosco Rinnovato n. 4/A, Assago (MI) - cod. fisc. 08558150150, nonché il trasferimento del diritto di proprietà
degli immobili censiti nel Catasto Terreni del Comune di Grandate e indicati nell’allegato Elenco.
L’espropriazione del diritto di proprietà comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravanti sul bene
espropriato, salvo quelli compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata.
Ai fini della tassazione si richiede l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo alla intrinseca natura ed agli effetti giuridici del
presente atto come disposto dall’art. 19 del d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 634 e che, come previsto dall’art. 23 del citato d.p.r. n. 634, considerato che sono stati pattuiti corrispettivi distinti per le indennità e gli indennizzi, le imposte dovute siano liquidate applicando su ciascuna base imponibile la relativa aliquota. Si richiede inoltre l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo ai principi enunciati
e alle istruzioni fornite con la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 2/E del 21 febbraio 2014 - punto 7.1.1. Applicazione dell’imposta
minima in caso di atti plurimi.
DISPONE
Il presente decreto, esente dall’imposta di bollo ai sensi del d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, tab. B, art. 22, sarà notificato al proprietario
espropriato nelle forme degli atti processuali civili dalla società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda s.c.p.a..
Il presente decreto sarà registrato, trascritto e volturato, nonché pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino
Ufficiale della Regione Lombardia a cura della società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda
Bollettino Ufficiale
– 117 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
s.c.p.a., nei modi e termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.. Entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione suddetta,
i terzi aventi diritto potranno proporre opposizione.
Avverso il presente provvedimento può essere proposto, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., ricorso al competente TAR
entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dallo stesso termine.
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
Il direttore tecnico operativo
Enrico Arini
——— • ———
TOTALE
INDENNITÀ
€ 7.431,67
1220
1.480
AUTOSTRADA
€ 13.320,00
€ 0,00
€ 3.330,00
€ 16.650,00
257
904
3125
1.260
MITIGAZIONE
3752
390
AUTOSTRADA
3753
90
MITIGAZIONE
3754
40
MITIGAZIONE
3755
340
AUTOSTRADA
3756
1.360
MITIGAZIONE
3757
360
AUTOSTRADA
3758
1.410
AUTOSTRADA
TITOLO
3751
TOTALE
INDENNITÀ
1220
INDENNITÀ
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
906
INDENNITÀ
MANUFATTI
DANNI
SOPRASSUOLO
TOTALE
INDENNITÀ
INDENNITÀ
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
€ 1.061,67
INDENNITÀ
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
INDENNITÀ
MANUFATTI
DANNI
SOPRASSUOLO
€ 0,00
INDENNITÀ
MANUFATTI
DANNI
SOPRASSUOLO
INDENNITÀ DI
ESPROPRIAZIONE
TITOLO
€ 6.370,00
INDENNITÀ DI
ESPROPRIAZIONE
MQ
AUTOSTRADA
TITOLO
MAPPALE
FRAZIONATO
5
MQ
MAPPALE
ORIGINARIO
3131
INDENNITÀ DI
ESPROPRIAZIONE
SPOLAOR NATALIA
nato a Conselve (PD)
il 13 dicembre 1947
c.f.: SPLNTL47T53C964T
prop. 1/2
3131
MQ
PINI MARTINO
nato a Grosio (SO)
il 22 febbraio 1942
c.f.: PNIMTN42B22E200Y
prop. 1/2;
AUTOSTRADA
MAPPALE
FRAZIONATO
56
DITTA PROPRIETARIA
60
MAPPALE
ORIGINARIO
N.P.
3
BESIO ELISABETTA
nata a Grandate (CO)
il 15 luglio 1944
c.f.: BSELBT44L55E139Q
prop. 1/2
3146
MAPPALE
FRAZIONATO
FOGLIO
1
BESIO ANNA MARIA
nata a Grandate (CO)
il 9 luglio 1946
c.f.: BSENMR46L49E139R
prop. 1/2;
FOGLIO
2
DITTA PROPRIETARIA
3146
MAPPALE
ORIGINARIO
904
FOGLIO
N.P.
31
PINI FRANCO
nato a Grandate (CO)
il 30 giugno 1950
c.f.: PNIFNC50H30E139U
Prop. 1/1
N.O.
N.O.
1
DITTA PROPRIETARIA
N.P.
N.O.
TANGENZIALE DI COMO - ASSE PRINCIPALE
ELENCO DITTE
COMUNE DI GRANDATE
€ 57.750,00
€ 27.943,20
€ 14.437,50
€ 100.130,70
– 118 –
Bollettino Ufficiale
360
AUTOSTRADA
73-79-80
904
3305
3741
90
AUTOSTRADA
3742
1.140
AUTOSTRADA
3743
5
MITIGAZIONE
3122
50
AUTOSTRADA
3796
190
MITIGAZIONE
6
102
BESIO ITALO
nato a Rebbio (CO)
il 2 febbraio 1936
c.f.: BSETLI36B02H208D
prop. 1/4;
BESIO LUIGI
nato a Grandate (CO)
il 14 giugno 1944
c.f.: BSELGU44H14E139L
prop. 1/4
1217
TITOLO
MITIGAZIONE
279
RELIQUATO
3745
260
MITIGAZIONE
3746
325
AUTOSTRADA
3747
310
MITIGAZIONE
3748
250
AUTOSTRADA
3749
1.100
AUTOSTRADA
TITOLO
BESIO ENIO
nato a Grandate (CO)
il 27 dicembre 1939
c.f.: BSENEI39T27E139E
prop. 1/4;
450
3304
MQ
BESIO AUGUSTO
nato a Grandate (CO)
il 24 dicembre 1934
c.f.: BSEGST34T24E139Y
prop. 1/4;
MQ
3306
MAPPALE
ORIGINARIO
DITTA PROPRIETARIA
904
FOGLIO
81129
N.P.
N.O.
5
PINI MARIA GRAZIA
nata a Grandate (CO)
il 5 marzo 1954
c.f.: PNIMGR54C45E139Q
prop. 1/1
3744
MAPPALE
FRAZIONATO
3304
MAPPALE
FRAZIONATO
MAPPALE
ORIGINARIO
DITTA PROPRIETARIA
FOGLIO
N.P.
N.O.
3122
3884
3.580
AUTOSTRADA
3885
430
AUTOSTRADA
907
1222
3886
400
RELIQUATO
1222
210
AUTOSTRADA
TOTALE
INDENNITÀ
3740
€ 170.980,00
€ 27.000,00
€ 36.745,00
€ 234.725,00
TOTALE
INDENNITÀ
4
PINI PIETRO
nato a Grandate (CO)
il 12 luglio 1949
c.f.: PNIPTR49L12E139H
prop. 1/1
€ 145.825,00
€ 26.850,25
€ 27.616,25
€ 200.291,50
TOTALE
INDENNITÀ
MITIGAZIONE
INDENNITÀ
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
330
INDENNITÀ
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
3739
INDENNITÀ
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
RELIQUATO
INDENNITÀ
MANUFATTI
DANNI
SOPRASSUOLO
185
INDENNITÀ
MANUFATTI
DANNI
SOPRASSUOLO
3303
INDENNITÀ
MANUFATTI
DANNI
SOPRASSUOLO
AUTOSTRADA
INDENNITÀ DI
ESPROPRIAZIONE
TITOLO
540
INDENNITÀ DI
ESPROPRIAZIONE
MQ
3738
3303
INDENNITÀ DI
ESPROPRIAZIONE
MAPPALE
FRAZIONATO
MAPPALE
ORIGINARIO
DITTA PROPRIETARIA
FOGLIO
N.P.
N.O.
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
€ 55.440,00
€ 693,00
€ 11.199,00
€ 67.332,00
Bollettino Ufficiale
– 119 –
INDENNITÀ
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
TOTALE
INDENNITÀ
TITOLO
INDENNITÀ
MANUFATTI
DANNI
SOPRASSUOLO
MQ
€ 1.000,00
€ 4.750,00
€ 24.750,00
AUTOSTRADA
3844
130
AUTOSTRADA
TOTALE
INDENNITÀ
3.400
€ 73.600,00
€ 92.736,00
€ 18.400,00
€ 184.736,00
TOTALE
INDENNITÀ
3899
INDENNITÀ
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
AUTOSTRADA
INDENNITÀ
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
110
INDENNITÀ
MANUFATTI
DANNI
SOPRASSUOLO
3898
INDENNITÀ
MANUFATTI
DANNI
SOPRASSUOLO
MITIGAZIONE
INDENNITÀ DI
ESPROPRIAZIONE
170
INDENNITÀ DI
ESPROPRIAZIONE
TITOLO
3897
TITOLO
1278
€ 19.000,00
AUTOSTRADA
MQ
904
680
INDENNITÀ DI
ESPROPRIAZIONE
MAPPALE
FRAZIONATO
MAPPALE
ORIGINARIO
FOGLIO
3894
MQ
DITTA PROPRIETARIA
544
MAPPALE
FRAZIONATO
CLERICI MARIA
nata a Rebbio (CO)
il 30 luglio 1935
c.f.: CLRMRA35T47H208S
Prop. 1/2
AUTOSTRADA
MAPPALE
FRAZIONATO
CAPETTI MARIO
nato a Grandate (CO)
il 18 maggio 1928
c.f.: CPTMRA28E18E139U
Prop. 1/2;
1.320
MAPPALE
ORIGINARIO
141
DITTA PROPRIETARIA
907
3893
MAPPALE
ORIGINARIO
MAURI MARZIA
nata a Como (CO)
il 17 marzo 1957
c.f.: MRAMRZ57C57C933F
prop. 1/2
FOGLIO
N.P.
111
FOGLIO
N.O.
8
MAURI MARIA
nata a Como (CO)
il 11 febbraio 1954
c.f.: MRAMRA54B51C933H
prop. 1/2;
N.P.
N.O.
7
DITTA PROPRIETARIA
N.P.
N.O.
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
€ 14.700,00
€ 0,00
€ 735,00
€ 15.435,00
PINI FRANCO
nato a Grandate (CO)
il 30 giugno 1950
c.f.: PNIFNC50H30E139U
prop. 3/15;
PINI INES
nata a Grosio
il 13 maggio 1945
c.f.: PNINSI45E53E200J
prop. 3/15;
9
155 PE
PINI LIVIA
nata a Grandate
il 14 febbraio 1959
c.f.: PNILVI59B54E139Y
prop. 3/15;
PINI MARIA
nata a Grosio
l’1 ottobre 1937
c.f.: PNIMRA37R41E200N
prop. 3/15;
904
3134
3845
20
RELIQUATO
PINI ORSOLA
nata a Grosio
il 22 dicembre 1939
c.f.: PNIRSL39T62E200W
prop. 3/15
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù
della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n. 1667 del
12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 491 del 17 dicembre 2014. Collegamento autostradale Dalmine,
Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della
tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Como - Immobili siti nel territorio del comune di
Luisago - Provincia di Como. Ditte dell’Asse Principale N.P. 9, 17-29
LA SOCIETÀ AUTOSTRADA PEDEMONTANA LOMBARDA S.P.A., CON SEDE LEGALE IN VIA DEL BOSCO RINNOVATO N. 4/A, ASSAGO (MILANO), CONCESSIONARIA DELLE ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE DEL COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DALMINE,
COMO, VARESE, VALICO DEL GAGGIOLO E OPERE CONNESSE
– 120 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Vista la delibera CIPE n. 77 del 29 marzo 2006 mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 d.lgs. 190/2002
e dell’art. 10 d.p.r. 327/2001, il Progetto Preliminare del Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo e opere ad esso connesse;
VIsta la Convenzione Unica sottoscritta in data 1 agosto 2007 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. in forza della quale quest’ultima è Concessionaria per la progettazione, costruzione e gestione
del predetto Collegamento autostradale;
Visto il contratto n. 065/2008 sottoscritto in data 26 agosto 2008 mediante il quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha
affidato a Pedelombarda s.c.p.a., in qualità di Contraente Generale ai sensi degli artt. 176 e ss. del Codice dei Contratti Pubblici, «…
le attività di progettazione definitiva ed esecutiva, nonché di realizzazione con qualsiasi mezzo, sulla base del Progetto Preliminare, del
primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 - A9 del Collegamento autostradale
Dalmine - Como - Varese Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse»;
Vista la delibera CIPE n. 97 del 6 novembre 2009, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 40 - Supplemento Ordinario
n. 34 in data 18 febbraio 2010, con la quale è stato approvato il Progetto Definitivo e dichiarata la pubblica utilità del citato Collegamento autostradale;
Visto il provvedimento prot. CAL 030210-00011 del 3 febbraio 2010, mediante il quale Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a.
ha delegato alla società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - ai sensi dell’articolo 6, comma 8, del d.p.r. 327/2001 e dell’articolo 23, comma 1, della Convenzione Unica - l’esercizio dei poteri espropriativi di cui al d.p.r. 327/2001, costituendo la stessa quale
autorità espropriante;
Vista la procura a rogito del notaio dott. Angelo Busani di Milano, rep. n. 12671/7251 in data 18 marzo 2010 con la quale Autostrada
Pedemontana Lombarda s.p.a. ha nominato e costituito Pedelombarda s.c.p.a. procuratore speciale per il compimento di alcune attività inerenti il procedimento espropriativo, tra cui quella di svolgere in nome e per conto di Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
le attività di occupazione e/o acquisizione, anche mediante procedure ablatorie, di immobili e diritti reali;
Dato atto che, ai sensi dell’art. 13 d.p.r. 327/2001, in mancanza di espressa determinazione del termine di emanazione del decreto di
esproprio, il decreto medesimo dovrà essere emanato entro il termine massimo di 5 anni dalla data di efficacia dell’atto che dichiara la
pubblica utilità e considerato che il predetto termine è stato prorogato di 2 anni ai sensi dell’art. 166, comma 4 bis, del d.lgs. 163/2006;
Visti i decreti motivati emessi ai sensi e per gli effetti dell’art. 22-bis del Testo unico sulle Espropriazioni, con i quali la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha disposto l’occupazione d’urgenza degli immobili di proprietà delle Ditte Proprietarie di cui
all’allegato Elenco, oggetto del presente decreto, determinando contestualmente in via provvisoria l’indennità di espropriazione;
Dato atto che Pedelombarda s.c.p.a., in esecuzione dei predetti decreti, ha redatto i verbali di stato di consistenza con la contestuale immissione nel possesso degli immobili indicati nei decreti motivati;
VIste le successive note con le quali la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., sulla scorta delle informazioni acquisite
dai verbali dello stato di consistenza, ha rideterminato in via provvisoria, le indennità di espropriazione da offrire alle Ditte Proprietarie;
Dato atto che le Ditte Proprietarie indicate nell’allegato Elenco hanno sottoscritto i Verbali di Accordi in forza dei quali le stesse hanno accettato le indennità di espropriazione relative agli immobili di cui all’allegato Elenco;
Vista l’ordinanza n. 449 emessa in data 4 agosto 2014 pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - Serie Avvisi e Concorsi n. 36 del 3 settembre 2014, divenuta esecutiva in data 3 ottobre 2014, con la quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha
ordinato il pagamento diretto delle predette indennità;
Dato atto che Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., ha eseguito il pagamento dell’indennità di espropriazione in favore delle
Ditte Proprietarie di cui all’allegato Elenco e che queste ultime hanno incassato l’indennità accettata;
Visti gli articoli 3, 6, 13, 20, 22 bis, 23, 24, 26 del d.p.r. 327/2001 e successive modificazioni e integrazioni;
DECRETA
ai sensi e per gli effetti dell’art. 23 del d.p.r. 327/2001, l’espropriazione a favore della società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
con sede legale in Via del Bosco Rinnovato n. 4/A, Assago (MI) - cod. fisc. 08558150150, nonché il trasferimento del diritto di proprietà
degli immobili censiti nel Catasto Terreni del Comune di Luisago e indicati nell’allegato Elenco.
L’espropriazione del diritto di proprietà comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravanti sul bene
espropriato, salvo quelli compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata.
Ai fini della tassazione si richiede l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo alla intrinseca natura ed agli effetti giuridici del
presente atto come disposto dall’art. 19 del d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 634 e che, come previsto dall’art. 23 del citato d.p.r. n. 634, considerato che sono stati pattuiti corrispettivi distinti per le indennità e gli indennizzi, le imposte dovute siano liquidate applicando su ciascuna base imponibile la relativa aliquota. Si richiede inoltre l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo ai principi enunciati
e alle istruzioni fornite con la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 2/E del 21 febbraio 2014 - punto 7.1.1. Applicazione dell’imposta
minima in caso di atti plurimi.
DISPONE
Il presente decreto, esente dall’imposta di bollo ai sensi del d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, tab. B, art. 22, sarà notificato al proprietario
espropriato nelle forme degli atti processuali civili dalla società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda s.c.p.a..
Il presente decreto sarà registrato, trascritto e volturato, nonché pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino
Ufficiale della Regione Lombardia a cura della società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda
s.c.p.a., nei modi e termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.. Entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione suddetta,
i terzi aventi diritto potranno proporre opposizione.
Avverso il presente provvedimento può essere proposto, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., ricorso al competente TAR
entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dallo stesso termine.
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
Il direttore tecnico operativo
Enrico Arini
——— • ———
Bollettino Ufficiale
– 121 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
INDENNITÀ DI
ESPROPRIAZIONE
INDENNITÀ
MANUFATTI
DANNI
SOPRASSUOLO
INDENNITÀ
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
TOTALE
INDENNITÀ
TITOLO
€ 10.080,00
€ 0,00
€ 1.806,75
€ 11.886,75
2886
150
AUTOSTRADA
2887
400
RELIQUATO
2777
230
AUTOSTRADA
2776
140
MITIGAZIONE
2775
180
RELIQUATO
2782
790
AUTOSTRADA
2781
250
AUTOSTRADA
2780
140
MITIGAZIONE
2779
320
RELIQUATO
903
1652
TOTALE INDENNITÀ
AUTOSTRADA
INDENNITÀ
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
1.000
INDENNITÀ
MANUFATTI
DANNI
SOPRASSUOLO
2778
INDENNITÀ DI
ESPROPRIAZIONE
CONSORZIO COMENSE
INERTI S.P.A.
con sede in Como (CO)
c.f.: 01340890134
prop. 1/1
RELIQUATO
TITOLO
FOGLIO
N.O.
N.P.
17-29
420
1903
1167
2
2885
903
PIETROBON MARIAGRAZIA
nata a Cermenate (CO)
il 31 ottobre 1959
c.f.: PTRMGR59R71C516M
prop. 1/6
DITTA PROPRIETARIA
AUTOSTRADA
MQ
NEGRETTI PEVERELLI SERENA
nata a Como (CO)
il 3 maggio 1987
c.f.: NGRSRN87E43C933W
prop. 1/6;
150
MAPPALE
FRAZIONATO
9
2884
1901
MAPPALE
ORIGINARIO
1
NEGRETTI MARIA
nata a Luisago (CO)
il 30 luglio 1952
c.f.: NGRMRA52L70E735O
prop. 3/6;
MQ
NEGRETTI CAMILLA
nata a Como (CO)
il 19 gennaio 2000
c.f.: NGRCLL00A59C933I
prop. 1/6;
MAPPALE
FRAZIONATO
MAPPALE
ORIGINARIO
DITTA PROPRIETARIA
FOGLIO
N.P.
N.O.
TANGENZIALE DI COMO - ASSE PRINCIPALE
ELENCO DITTE COMUNE DI LUISAGO
€ 30.500,00
€ 0,00
€ 3.602,50
€ 34.102,50
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù
della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n. 1667 del
12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 492 del 17 dicembre 2014. Collegamento autostradale Dalmine,
Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della
tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Como - Immobili siti nel territorio del comune di
Como - Provincia di Como. Ditta dell’Asse Principale N.P. 10
LA SOCIETÀ AUTOSTRADA PEDEMONTANA LOMBARDA S.P.A., CON SEDE LEGALE IN VIA DEL BOSCO RINNOVATO N. 4/A, ASSAGO (MILANO), CONCESSIONARIA DELLE ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE DEL COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DALMINE,
COMO, VARESE, VALICO DEL GAGGIOLO E OPERE CONNESSE
Vista la delibera CIPE n. 77 del 29 marzo 2006 mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 d.lgs. 190/2002
e dell’art. 10 d.p.r. 327/2001, il Progetto Preliminare del Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo e opere ad esso connesse;
Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 1 agosto 2007 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. in forza della quale quest’ultima è Concessionaria per la progettazione, costruzione e gestione
del predetto Collegamento autostradale;
Visto il contratto n. 065/2008 sottoscritto in data 26 agosto 2008 mediante il quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha
affidato a Pedelombarda s.c.p.a., in qualità di Contraente Generale ai sensi degli artt. 176 e ss. del Codice dei Contratti Pubblici, «…
le attività di progettazione definitiva ed esecutiva, nonché di realizzazione con qualsiasi mezzo, sulla base del Progetto Preliminare, del
primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 - A9 del Collegamento autostradale
Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse»;
– 122 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Vista la delibera CIPE n. 97 del 6 novembre 2009, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 40 - Supplemento Ordinario
n. 34 in data 18 febbraio 2010, con la quale è stato approvato il Progetto Definitivo e dichiarata la pubblica utilità del citato Collegamento autostradale;
Visto il provvedimento prot. CAL 030210-00011 del 3 febbraio 2010, mediante il quale Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a.
ha delegato alla società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - ai sensi dell’articolo 6, comma 8, del d.p.r. 327/2001 e dell’articolo 23, comma 1, della Convenzione Unica - l’esercizio dei poteri espropriativi di cui al d.p.r. 327/2001, costituendo la stessa quale
autorità espropriante;
Vista la procura a rogito del notaio dott. Angelo Busani di Milano, rep. n. 12671/7251 in data 18 marzo 2010 con la quale Autostrada
Pedemontana Lombarda s.p.a. ha nominato e costituito Pedelombarda s.c.p.a. procuratore speciale per il compimento di alcune attività inerenti il procedimento espropriativo, tra cui quella di svolgere in nome e per conto di Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
le attività di occupazione e/o acquisizione, anche mediante procedure ablatorie, di immobili e diritti reali;
Dato atto che, ai sensi dell’art. 13 d.p.r. 327/2001, in mancanza di espressa determinazione del termine di emanazione del decreto di esproprio, il decreto medesimo dovrà essere emanato entro il termine massimo di 5 anni dalla data di efficacia dell’atto che
dichiara la pubblica utilità e considerato che il predetto termine è stato prorogato di 2 anni ai sensi dell’art. 166, comma 4 bis, del
d.lgs. 163/2006;
Visti i decreti motivati emessi ai sensi e per gli effetti dell’art. 22-bis del Testo unico sulle Espropriazioni, con i quali la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha disposto l’occupazione d’urgenza degli immobili di proprietà delle Ditte Proprietarie di cui
all’allegato Elenco, oggetto del presente decreto, determinando contestualmente in via provvisoria l’indennità di espropriazione;
Dato atto che Pedelombarda s.c.p.a., in esecuzione dei predetti decreti, ha redatto i verbali di stato di consistenza con la contestuale immissione nel possesso degli immobili indicati nei decreti motivati;
Viste le successive note con le quali la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., sulla scorta delle informazioni acquisite
dai verbali dello stato di consistenza, ha rideterminato in via provvisoria, le indennità di espropriazione da offrire alle Ditte Proprietarie;
Dato atto che le Ditte Proprietarie indicate nell’allegato Elenco hanno sottoscritto i Verbali di Accordi in forza dei quali le stesse hanno accettato le indennità di espropriazione relative agli immobili di cui all’allegato Elenco;
Vista l’ordinanza n. 448 emessa in data 31 luglio 2014 pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - Serie Avvisi e Concorsi n. 33 del 13 agosto 2014, divenuta esecutiva in data 13 settembre 2014, con la quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
ha ordinato il pagamento diretto delle predette indennità;
Dato atto che Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., ha eseguito il pagamento dell’indennità di espropriazione in favore delle
Ditte Proprietarie di cui all’allegato Elenco e che queste ultime hanno incassato l’indennità accettata;
Visti gli articoli 3, 6, 13, 20, 22 bis, 23, 24, 26 del d.p.r. 327/2001 e successive modificazioni e integrazioni;
DECRETA
ai sensi e per gli effetti dell’art. 23 del d.p.r. 327/2001, l’espropriazione a favore della società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
con sede legale in Via del Bosco Rinnovato n. 4/A, Assago (MI) - cod. fisc. 08558150150, nonché il trasferimento del diritto di proprietà
degli immobili censiti nel Catasto Terreni del Comune di Como sez. Albate e indicati nell’allegato Elenco.
L’espropriazione del diritto di proprietà comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravanti sul bene
espropriato, salvo quelli compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata.
Ai fini della tassazione si richiede l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo alla intrinseca natura ed agli effetti giuridici
del presente atto come disposto dall’art. 19 del d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 634 e che, come previsto dall’art. 23 del citato d.p.r. n. 634,
considerato che sono stati pattuiti corrispettivi distinti per le indennità e gli indennizzi, le imposte dovute siano liquidate applicando su
ciascuna base imponibile la relativa aliquota.
DISPONE
Il presente decreto, esente dall’imposta di bollo ai sensi del d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, tab. B, art. 22, sarà notificato al proprietario
espropriato nelle forme degli atti processuali civili dalla società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda s.c.p.a..
Il presente decreto sarà registrato, trascritto e volturato, nonché pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino
Ufficiale della Regione Lombardia a cura della società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda
s.c.p.a., nei modi e termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.. Entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione suddetta,
i terzi aventi diritto potranno proporre opposizione.
Avverso il presente provvedimento può essere proposto, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., ricorso al competente TAR
entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dallo stesso termine.
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
Il direttore tecnico operativo
Enrico Arini
——— • ———
Bollettino Ufficiale
– 123 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
MAPPALE ORIGINARIO
MAPPALE FRAZIONATO
MQ
TITOLO
INDENNITÀ DI ESPROPRIAZIONE
INDENNITÀ MANUFATTI
DANNI
SOPRASSUOLO
INDENNITÀ OCCUPAZIONE
D’URGENZA
TOTALE INDENNITÀ
DITTA PROPRIETARIA
SEZIONE
FOGLIO
N.P.
N.O.
TANGENZIALE DI COMO - ASSE PRINCIPALE
ELENCO DITTE
COMUNE DI COMO - SEZ. ALBATE
sez. Albate
407
2266
2266
1.100
AUTOSTRADA
€ 8.800,00
€ 704,00
€ 2.200,00
€ 11.704,00
CAPPELLETTI CARLO
CLAUDIO
nato a Capiago Intimiano (CO)
il 28 aprile 1944
c.f.: CPPCLC44D28B653W
Prop. 71/2000;
1
10
CAPPELLETTI PAOLO
nato a Capiago Intimiano (CO)
il 9 maggio 1948 c.f.: CPPPLA48E09B653N
Prop. 71/2000;
MALINVERNO ANNA
nata a Albate (CO)
l’1 agosto 1932
c.f.: MLNNNA32M41A142S
Prop. 1572/2000;
MALINVERNO ROSA
nata a Albate (CO)
il 26 maggio 1953
c.f.: MLNRSO23E66A142J
Prop. 286/2000
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù
della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n. 1667 del
12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Ordinanza di deposito n. 509 del 17 dicembre 2014 (art. 20, comma 14; artt. 21, 26, 27 del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.). Collegamento
autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP F11B06000270007.Realizzazione della
Tratta B1 - Asse Principale - Comune di Lomazzo - N.P. 96. Ditta: Turano Sergio Angelo nato il 10 febbraio 1967 a Acri (CS)
La società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., con sede legale in Assago (MI) via del Bosco Rinnovato 4/A, C.F. 08558150150,
Concessionaria delle attività di progettazione, costruzione e gestione del Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico
del Gaggiolo ed opere connesse, …
OMISSIS
Visto l’art. 20 comma 14, e gli artt. 21, 26 e 27 del d.p.r. 327/2001 e successive modificazioni e integrazioni;
ORDINA
il deposito, presso il Ministero dell’Economia e della Finanze, Ragioneria Territoriale dello Stato di Como, dell’indennità definitiva di
€ 13.448,00= (Euro tredicimilaquattrocentoquarantotto/00) somma dei seguenti importi [€ 11.200,00 + € 736,00 + (€ 504,00 x 3 anni)]
a favore della ditta TURANO SERGIO ANGELO nato il 10 febbraio 1967 a Acri (CS) codice fiscale TRNSGN67B10A053E residente a Rovello
Porro in via Dante 87, per l’espropriazione degli immobili così censiti in catasto nel Comune di Lomazzo (CO): Foglio 1, mappale 6284,
di cui è prevista l’espropriazione, sulla base della relazione dei tecnici, di mq 270.
DISPONE
che agli eventuali terzi titolari di diritti sia data comunicazione del presente provvedimento e che un estratto venga pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Decorsi 30 giorni dal compimento delle predette formalità, senza che siano prodotte opposizioni da terzi, la presente ordinanza
diventerà esecutiva.
Assago, 17 dicembre 2014
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
Il direttore tecnico operativo
Enrico Arini
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù
della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n. 1667 del
12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Ordinanza di pagamento diretto o deposito n. 516 del 17 dicembre 2014 (art. 26 del d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.). Collegamento
autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione
del primo lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento
autostradale Dalmine - Como - Varese - Valico del Giaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Varese - Asse Principale
- Comune di Lozza - N.P. 55-57-58-110. Ditta: Grisù s.r.l. con sede in Lozza C.F. 01899970121 - prop. 1/1
La società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., con sede legale in Assago (MI) via del Bosco Rinnovato 4/A, C.F. 08558150150,
Concessionaria delle attività di progettazione, costruzione e gestione del Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico
del Gaggiolo ed opere connesse,…
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Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
OMISSIS
Visti l’art. 20, comma 8, e l’art. 26 del d.p.r. 327/2001 e successive modificazioni e integrazioni
ORDINA
il pagamento diretto della somma di € 658.140,42, (euro seicentocinquattottomilacentoquaranta/42) oppure, nel caso in cui la ditta
proprietaria non depositi entro il 31 gennaio 2015 la documentazione che attesti la piena e libera proprietà del bene da cui risulti
che non vi sono trascrizioni o iscrizioni di diritti o di azioni di terzi, ovvero la documentazione trasmessa osti al pagamento diretto, il
deposito della medesima somma presso la Cassa Depositi e Prestiti (ora Servizio Gestione depositi del Ministero dell’Economia e della
Finanze) quale importo da corrispondere a titolo di indennità di espropriazione, asservimento, occupazione d’urgenza e occupazione
temporanea rideterminata e accettata in favore della GRISÙ S.R.L. con sede in Lozza (VA) C.F. 01899970121 per i seguenti immobili: C.T.
Comune di Lozza - Fg. 9, mappali 2165, 2168, 240, 613, 614, 273, 237, 2266, 2270, 2272, 276, 2263, 2265
DISPONE
che agli eventuali terzi titolari di diritti sia data comunicazione del presente provvedimento e che un estratto venga pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Decorsi 30 giorni da tale formalità, senza che siano prodotte opposizioni da terzi, la presente ordinanza diventerà esecutiva.
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
Il direttore tecnico operativo
Enrico Arini
Bollettino Ufficiale
– 125 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
E) VARIE
Amministrazione regionale
Comunicato regionale 18 dicembre 2014 - n. 152
Direzione generale Infrastrutture e mobilità - EXPO 2015 opere
essenziali 7a 7b 7c (collegamento Molino Dorino - A8) indizione
della conferenza di servizi ai sensi della l.r. 4 maggio 2001 n. 9,
dell’art. 1 bis, comma 2 della l.r. 25 novembre 2008 n. 30, della
legge 7 agosto 1990 n. 241 e s.m.i. e della l.r. 1 febbraio 2012
n. 1 per l’approvazione dell’«Allungamento delle corsie di
connessione con autostrada A8 e relativa messa in sicurezza
del tronco di scambio»
Premesso che
−− a Regione Lombardia, con delibera di Giunta IX/3470 del
16 maggio 2012, ha approvato il progetto definitivo «Expo
2015 - Opere essenziali 7a, 7b, 7c (collegamento Molino Dorino - A8)» di cui all’allegato 1 del d.p.c.m. 6 maggio 2013;
−− tra i pareri formalmente depositati in sede di Conferenza
di Servizi e allegati al verbale di seduta conclusiva, quello
pervenuto da Autostrade per l’Italia s.p.a. ha segnalato la
necessità di allungare le corsie di immissione e diversione
sulla Autostrada A8 rispetto a quanto originariamente previsto nel progetto definitivo;
−− Infrastrutture Lombarde s.p.a. (che riveste la funzione di
stazione appaltante ed esegue tutte le attività di supporto
connesse alla realizzazione delle opere in parola) ha pertanto incaricato l’Appaltatore di redigere il Progetto Definitivo dell’»allungamento delle corsie di connessione con
l’autostrada A8 e relativa messa in sicurezza del tronco di
scambio»;
−− successivamente, Infrastrutture Lombarde s.p.a. ha trasmesso detto progetto a Regione Lombardia con nota del
10 dicembre 2014, prot. n. EXPO-V-101214-00001;
−− l’allungamento delle corsie di immissione e diversione sulla Autostrada A8 costituisce la parte terminale dell’infrastruttura stradale approvata con d.g.r. IX/3470 del 16 maggio 2012 ed è localizzata sul tracciato autostradale della
A8 «dei Laghi» nella tratta compresa tra l’interconnessione
di Milano Fiorenza e lo svincolo di Fiera Milano;
−− il progetto dell’»Allungamento delle corsie di connessione
con l’autostrada A8 e relativa messa in sicurezza del tronco di scambio» interessa i territori comunali di Milano e
Baranzate;
−− la Regione Lombardia ha indetto, ai sensi e per gli effetti della legge 7 agosto 1990 n. 241 e s.m.i., della legge regionale
4 maggio 2001 n. 9 e s.m.i. e dell’art. 1 bis, comma 2, della
legge regionale 25 novembre 2008 n. 30, della legge regionale 1 febbraio 2012 n. 1, la conferenza di servizi per la valutazione e l’approvazione del progetto dell’»allungamento
delle corsie di connessione con l’autostrada a8 e relativa
messa in sicurezza del tronco di scambio» la cui determinazione conclusiva determina la variazione degli strumenti urbanistici, l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio
e la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera;
−− la prima seduta di Conferenza è convocata per il 27 gennaio 2015 e i lavori, come stabilito dall’art. 14 ter comma 3
della legge 241/90, devono comunque concludersi entro i
successivi 90 giorni;
SI RENDE NOTO CHE
i soggetti interessati, ai sensi della Legge n. 241/90, potranno
prendere visione degli elaborati progettuali tecnici e descrittivi
depositati presso gli uffici di Infrastrutture Lombarde s.p.a. in via
Pola 12/14 a Milano previo appuntamento allo 02-671567237, o
via mail all’indirizzo [email protected].
Eventuali osservazioni scritte dovranno pervenire alla Segreteria della Conferenza di Servizi costituita presso Infrastrutture Lombarde s.p.a., via Pola 12/14 a Milano, fax 02-671567228, entro 20
giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso sul BURL.
Il Responsabile del procedimento di Conferenza dei Servizi ai
sensi della legge 241/90 è l’ing. Aldo Colombo, Dirigente dell’Unità Organizzativa Infrastrutture Viarie e aeroportuali della Regione Lombardia.
Il presente avviso si conforma ai principi e disposti di cui alla
Legge n. 241/90 e alla legge regionale n. 1/12 in tema di avvio
del procedimento e relativa partecipazione degli interessati.
Il responsabile del procedimento
di conferenza di servizi
Aldo Colombo
– 126 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Comunicato regionale 18 dicembre 2014 - n. 153
Presidenza - Sede Territoriale di Bergamo - Istanza di
concessione di derivazione d’acqua ad uso potabile dalla
sorgente Nossana nel territorio dei comuni di Premolo (BG) e
Parre (BG), presentata in data 5 giugno 2000 per un massimo
di 10 moduli (1000 l/s)
AVVISO
La società B.A.S. – Bergamo Ambiente e Servizi s.p.a. (ora
Uniacque s.p.a. - P.I. 03299640163 - sede legale in Bergamo, via
Novelli 11), nella persona del suo Legale Rappresentante ha
chiesto, con domanda datata 5 giugno 2000, la concessione a
derivare acque sotterranee estratte dalla sorgente Nossana nei
comuni di Parre e Premolo (BG), in misura di 10 moduli massimi
(1000 l/s) per approvvigionamento idrico ad uso potabile.
Considerata la precedente istanza datata 25 marzo 1991,
avente come richiesta la concessione a prelevare 8 moduli massimi (800 l/s) dalla medesima sorgente, il cui avviso è
stato pubblicato sul F.A.L. della Provincia di Bergamo n. 21 del
20 maggio 1992 e sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 123 del 27 maggio 1992, le eventuali domande concorrenti potranno essere presentate alla Regione Lombardia - Sede
Territoriale di Bergamo, in riferimento al solo prelievo aggiuntivo
di moduli 2, entro il termine di 30 giorni dalla data di pubblicazione sul BURL del presente avviso.
Copia del presente avviso sarà trasmesso ai comuni interessati dalle opere di derivazione affinché gli stessi provvedano
all’affissione all’albo pretorio entro 15 giorni dalla data di pubblicazione sul BURL.
Chiunque abbia interesse può visionare le domande e la
documentazione tecnica allegata nei trenta giorni successivi
alla scadenza della pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della
Regione Lombardia presso la Regione Lombardia - Sede Territoriale di Bergamo, previo appuntamento telefonico: entro 60
giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso sul BURL
chiunque può presentare alla Regione Lombardia - Sede di Bergamo memorie scritte contenenti osservazioni od opposizioni
alle domande.
Cod.pratica: 30/BG.
Bergamo, 18 dicembre 2014
Il dirigente della sede territoriale
Claudio Merati
Bollettino Ufficiale
Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Provincia di Bergamo
Provincia di Bergamo
Settore Tutela risorse naturali – Servizio Risorse idriche –
Domanda di variante sostanziale della concessione della
società Autogrill s.p.a. di derivare acque sotterranee mediante
la riclassificazione da uso industriale ad uso scambio termico
da n. 1 pozzo in comune di Osio Sopra (BG) e l’aumento di
portata.
Il dirigente del Servizio Risorse idriche della Provincia di Bergamo,
ufficio istruttore e competente per il rilascio del provvedimento conclusivo di variante della concessione, rende noto che il sig. Scotti
Giovanni Paolo, in qualità di legale rappresentante della Società
Autogrill s.p.a., ha presentato una domanda, protocollata agli atti provinciali al n. 86746 il 7 settembre 2006, intesa ad ottenere la
variazione sostanziale della concessione rilasciata con Decreto
n. 2186 del 20 febbraio 2002 della Regione Lombardia per l’utilizzo
di n. 1 pozzo ubicato in comune di Osio Sopra (BG) sul mappale
n. 4458, foglio n. 9, di proprietà della Società stessa, con la riclassificazione da uso industriale ad uso scambio termico e aumento
della portata media da 5 l/s a 10 l/s e massima a 19,1 l/s.
Eventuali domande di derivazioni tecnicamente incompatibili
con la presente potranno essere presentate entro il termine perentorio di 30 gg dalla data della pubblicazione del presente
avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Entro 30 giorni successivi al sopracitato termine chiunque abbia interesse può visionare, presso gli uffici del Servizio Risorse
idriche della Provincia di Bergamo, la domanda in istruttoria e la
documentazione tecnica allegata e presentare memorie scritte
contenenti osservazioni od opposizioni.
Bergamo, 15 dicembre 2014
Il dirigente del servizio
Eugenio Ferraris
Provincia di Bergamo
Settore Tutela risorse naturali – Servizio Risorse idriche –
Domanda di concessione in sanatoria della società Radici
Pietro Industries & Brands s.p.a. per la derivazione di acque
sotterranee per uso industriale ed antincendio da n. 2
sorgenti denominate Reggiolino 1 e 2 in comune di Cazzano
Sant’Andrea (BG)
Il dirigente del Servizio Risorse idriche della Provincia di Bergamo, ufficio istruttore e competente per il rilascio del provvedimento conclusivo di concessione, rende noto che intende procedere
alla regolarizzazione delle utenze di cui all’Allegato A del decreto
n. 17497 del 25 settembre 2002 della Regione Lombardia – D.G.
Risorse idriche e servizi di pubblica utilità, per le quali era stata rilasciata un’autorizzazione provvisoria alla derivazione in pendenza
del relativo provvedimento di concessione o rinnovo in sanatoria.
In particolare è stato riaperto il procedimento istruttorio in
capo alla società Radici Pietro Industries & Brands s.p.a. per il
rilascio della concessione definitiva per la derivazione ad uso
industriale ed antincendio di una portata media complessiva di
1,8 l/s e massima di 3 l/s di acque sotterranee da n. 2 sorgenti
denominate «Reggiolino 1 e 2» ubicate sui mappali n. 252-337,
foglio n. 3, del Comune di Cazzano Sant’Andrea (BG).
Entro 30 giorni dalla data della pubblicazione del presente
avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia chiunque
abbia interesse può visionare, presso gli uffici del Servizio Risorse
Idriche della Provincia di Bergamo o presso il Comune di Cazzano Sant’Andrea, la domanda in istruttoria e la documentazione
tecnica allegata e presentare memorie scritte contenenti osservazioni od opposizioni.
Bergamo, 17 dicembre 2014
Il dirigente del servizio
Eugenio Ferraris
Provincia di Bergamo
Settore Tutela risorse naturali – Servizio Risorse idriche Domanda di concessione alla derivazione di acque ad
uso zootecnico, potabile ed igienico – Società agricola S.
Alessandro di Maffeis Giampaolo & C. s.s.
Il dirigente del Servizio Risorse idriche della Provincia di Bergamo, ufficio istruttore e competente per il rilascio del provvedimento conclusivo di concessione, rende noto che il sig. Maffeis
Giuseppe, legale rappresentante della Società Agricola S. Alessandro di Maffeis Giampaolo & C. s.s., con sede in comune di
Seriate (BG), Via San Martino n. 14, ha presentato una domanda, protocollata agli atti provinciali al n. 326 in data 2 genna-
io 2014 e integrata con verbale di visita locale istruttoria del 23
giugno 2014 prot. prov. n. 55146, intesa ad ottenere l’autorizzazione all’utilizzo di n. 1 pozzo, ubicato in comune di Treviglio (BG),
sul mappale di proprietà n. 14170 (ex mappale n. 1265).
Il pozzo ha profondità di – 50 m dal p.c. e verrà utilizzato per
uso zootecnico con portata media di 0,13 l/s, massima di 2 l/s
(annua 4000 mc), e per uso potabile ed igienico con portata
media di 0,01 l/s (annua di 300 mc).
Eventuali domande di derivazioni tecnicamente incompatibili
con la presente potranno essere presentate entro il termine perentorio di 30 gg dalla data della pubblicazione del presente
avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Entro 30 giorni successivi dalla scadenza del sopracitato termine chiunque abbia interesse può visionare, presso gli uffici del
Servizio Utilizzo delle acque della Provincia di Bergamo o presso
il Comune di Treviglio (BG) la domanda in istruttoria e la documentazione tecnica allegata e presentare memorie scritte contenenti osservazioni od opposizioni.
Bergamo, 4 dicembre 2014
Il dirigente del servizio
Eugenio Ferraris
Comune di Bergamo
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti
costituenti la variante al piano di governo del territorio (PGT)
finalizzata alla ridefinizione delle previsioni urbanistiche
relative all’ambito di trasformazione «AT_A/E/S37 – Flypark»
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 11 della l.r. 11 marzo 2005, n. 12 e successive modificazioni e integrazioni
SI AVVISA CHE:
−− con d.c.c. n.138-14 reg c.c./0075-14 prop. del. in data
13 ottobre 2014, è stata definitivamente approvata la Variante
al piano di governo del territorio finalizzata alla ridefinizione delle previsioni urbanistiche relative all’ambito di trasformazione
«At_a/e/s37 – Flypark»;
−− gli atti costituenti la variante al PGT sono depositati presso
la segreteria comunale per consentire la libera visione a chiunque ne abbia interesse;
−− gli atti assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione, fatta salva l’immediata prevalenza, ai sensi di legge,
delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e del Piano Territoriale Regionale.
Bergamo, 31 dicembre 2014
Il dirigente
Dario Tadè
Comune di Bergamo
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti
costituenti la variante al piano di governo del territorio (PGT)
relativa all’approvazione del piano attuativo «AT14 - via
Briantea»
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 11 della l.r. 11 marzo 2005 e successive modificazioni ed integrazioni,
SI AVVISA CHE:
−− con delibera del Consiglio comunale n. 145 Reg.CC/76
prop. del. in data 20 ottobre 2014 è stato definitivamente approvato il piano attuativo «AT14 - via Briantea», comportante variante al piano dei servizi del PGT vigente;
−− gli atti costituenti la variante al PGT sono depositati presso
la Segreteria comunale per consentire la libera visione a chiunque ne abbia interesse;
−− gli atti assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione, fatta salva l’immediata prevalenza, ai sensi di legge,
delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e del Piano Territoriale Regionale.
Bergamo, 31 dicembre 2014
Il dirigente
Dario Tadè
Comune di Berzo San Fermo (BG)
Avviso di deposito. Adozione variante n. 2 al piano di governo
del territorio (PGT)
IL SINDACO
Vista la deliberazione del Consiglio comunale n. 34 in data 10 novembre 2014, con la quale è stata adottata la varian-
– 128 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
te n 1 al Piano di Governo del Territorio, ai sensi della l.r. n. 12
dell’11 marzo 2005;
RENDE NOTO
che presso la Segreteria comunale, negli orari d’ufficio è depositata, per trenta giorni a decorrere dal 31 dicembre 2014 e fino al
30 gennaio 2015, la deliberazione di adozione della variante n. 2
al piano di governo del territorio, inserita nel registro delle deliberazioni del Consiglio comunale n. 34 in data 10 novembre 2014,
immediatamente eseguibile, unitamente agli elaborati.
Nei trenta giorni successivi, e quindi sino al 1 marzo 2015, ai
sensi dell’articolo 13 della legge regionale n. 12/2005, chiunque
ne abbia interesse può presentare le proprie osservazioni.
Le stesse dovranno essere inoltrate all’ufficio protocollo in triplice copia; anche gli eventuali elaborati grafici allegati dovranno
essere presentati in triplice copia.
Berzo San Fermo, 31 dicembre 2014
Il sindaco
Trapletti Luciano
Comune di Carona (BG)
Avviso deposito atti adozione piano zonizzazione acustica
IL SEGRETARIO COMUNALE
Ai sensi e per gli effetti della l.r. 12/2005 e della l.r. 13/2001,
rende noto che, con delibera di Consiglio comunale n. 45 del 29
nov. 2014, il Comune di Carona ha adottato il piano di zonizzazione acustica del territorio comunale.
Gli elaborati tecnici e la deliberazione sono depositati, in libera visione al pubblico, per 30 giorni consecutivi dal 15 dicembre 2014 al 13 gennaio 2015 compreso, presso l’Ufficio Tecnico
previo appuntamento.
Durante i 30 giorni successivi al deposito ossia non oltre le
ore 12.00 del 12 febbraio 2015, chiunque abbia interesse può
presentare le proprie osservazioni al protocollo comunale.
Il segretario comunale
Salvatore Alletto
Comune di Costa Volpino (BG)
Decreto
prot. n. 19008
del
18
dicembre
2014.
Sdemanializzazione tratto di strada comunale “Ex via Piccina”
e approvazione permuta aree via Brine
IL RESPONSABILE DELL’AREA DEL GOVERNO DEL TERRITORIO
Visto:
−− l’art. 2 del Nuovo Codice della strada, approvato con d.lgs.
n. 285/1992, così come modificato dall’art. 1 del d.lgs.
10 settembre 1993 in merito alla disciplina per la classificazione e declassificazione delle strade;
−− gli art. 3 e 4 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada approvato con d.p.r.
n. 495/1992, come modificati dal d.p..r. n. 610/1996, in merito alle procedure da adottare per la classificazione e declassificazione delle strade.
−− la l.r. 5 gennaio 2000 n. 1 e la deliberazione della Giunta
regionale n. 7853 del 25 gennaio 2002, con la quale le funzioni e i compiti relativi alla classificazione e declassificazione amministrativa delle strade comunali e vicinali sono
state trasferite ai Comuni a partire dal 1° marzo 2002;
−− la deliberazione di Consiglio Comunale n. 63 del 27 novembre 2014 esecutiva, con la quale è stato deciso di declassificare e dismettere dal demanio comunale il sedime
di “Strada ex Via Piccina” nel tratto identificato dalla particella catastale n. 11971, indicata con il colore nero nella
planimetria di cui all’Allegato B della precitata deliberazione, per una superficie di circa mq. 50.
Preso atto che il predetto sedime stradale, come indicato nella citata deliberazione, per la maggior parte del suo tracciato
non è più rilevabile nello stato dei luoghi, non assolve ad alcuna funzione di uso pubblico e che da immemore cessazione di
ogni attività svolta a conservarne l’uso a viabilità deve desumersi l’univoca e concludente volontà dell’ Amministrazione Comunale di Costa Volpino di aver definitivamente rinunziato ad ogni
eventuale ripristino della pubblica funzione di tale bene.
Ritenuto pertanto secondo quanto previsto dall’art. 2 del Nuovo Codice della Strada di assumere formale provvedimento di
declassificazione e sdemanializzazione.
Visto il d.lgs 18.08.200, n. 267.
Visto il decreto sindacale n. 45 del 13 gennaio 2014 di attribuzione incarico di aree delle posizioni organizzative.
DECRETA
1. di declassificare ad area non più soggetta a pubblico
transito, dal sedime di “ex Via Piccina” il tratto di strada demaniale indicata con il colore nero nell’allegata planimetria per
una superficie di circa mq. 50, meglio identificata nell’allegato
B alla deliberazione di Consiglio comunale n. 63 del 27 novembre 2014, esecutiva.
2. di precisare che, ai sensi dell’art. 3 comma sei, del d.p.r.
n. 495/1992, i provvedimenti di declassificazione hanno effetto
dall’inizio del secondo mese successivo a quello nel quale essi
sono pubblicati nel Bollettino regionale.
3. di trasmettere, ai sensi dell’art. 3 comma quinto, del D.P.R.
n. 495/1992, il presente decreto all’ Ispettorato Generale per la
Circolazione e la Sicurezza Stradale di Roma per la registrazione
all’Archivio nazionale delle Strade di cui all’art. 226 del Nuovo
Codice della Strada.
4. di dare atto che, in attuazione a quanto disposto dalla deliberazione di Consiglio comunale n. 63 del 27 novembre 2014,
esecutiva, l’area di cui al precedente punto 1) è stata sdemanializzata e conseguentemente trasferita al patrimonio disponibile del Comune di Costa Volpino.
Costa Volpino, 18 dicembre 2014
Il responsabile dell’area governo del territorio
Francesca Pertesana
Comune di Curno (BG)
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti
costituenti la variante correzione materiale del piano di
governo del territorio (PGT)
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 11 della l.r. 11 marzo 2005, n. 12 e successive modificazioni e integrazioni
SI AVVISA CHE:
−− con d.c.c. n. 74 del 5 novembre 2014 è stato definitivamente approvato la variante correzione errore materiale del PGT ai
sensi dell’art. 13 comma 14 bis della l.r. 12/05.
−− gli atti costituenti la variante correzione errore materiale del
PGT ai sensi dell’art. 13 comma 14 bis della l.r. 12/05 sono depositati presso la segreteria comunale per consentire la libera
visione a chiunque ne abbia interesse;
−− gli atti assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione, fatta salva l’immediata prevalenza, ai sensi di legge,
delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e del Piano Territoriale Regionale.
Curno, 31 dicembre 2014
Mascia Vavassori
Comune di Osio Sotto (BG)
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti
costituenti la rettifica al piano di governo del territorio (PGT)
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 11 della l.r. 11 marzo 2005, n. 12 e successive modificazioni e integrazioni
SI AVVISA CHE:
−− con d.c.c. n. 43 del 27 novembre 2014 è stata approvata
«Rettifica di errori grafici agli elaborati del PGT ai sensi e per gli
effetti dell’art. 13 comma 14 bis della legge regionale 11 marzo 2005, n. 12»;
−− gli atti costituenti la variante al PGT sono depositati presso
la segreteria comunale per consentire la libera visione a chiunque ne abbia interesse;
−− gli atti assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione, fatta salva l’immediata prevalenza, ai sensi di legge,
delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e del Piano Territoriale Regionale.
Osio Sotto, 31 dicembre 2014
Il responsabile dell’area III - IV
Alberto Nicolò
Bollettino Ufficiale
– 129 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Comune di Villongo (BG)
Avviso di deposito delibera di adozione delle varianti al piano
delle regole e al piano dei servizi
IL RESPONSABILE DELL’AREA TECNICA
Ai sensi dell’art. 9 della legge 17 agosto 1942 n. 1150 e successive modifiche ed integrazioni, nonché dell’art. 13 IV° comma della legge regionale 11 marzo 2005 n. 12 e successive modifiche ed integrazioni
Premesso
che il Consiglio comunale con proprio atto nr. 25 del 21 ottobre 2014 ha adottato le varianti al piano delle regole e al
piano dei servizi
RENDE NOTO
che la predetta deliberazione, con tutti gli allegati è depositata
presso l’Ufficio di segreteria comunale, in libera visione al pubblico per 30 giorni consecutivi e continuativi dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Durante il periodo di deposito e nei 30 giorni successivi, le
associazioni sindacali, gli enti pubblici ed istituzioni interessate, i privati cittadini, nonché chiunque abbia interesse, anche
per la tutela di interessi diffusi potranno presentare le proprie
osservazioni.
Villongo, 31 dicembre 2014
Il responsabile dell’area tecnica
Diego Facchinetti
Comune di Zanica (BG)
Avviso di approvazione rettifica atti costituenti il piano di
governo del territorio (PGT)
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 – comma 14 bis- della l.r.
n. 12/05 e successive modificazioni ed integrazioni
SI AVVISA CHE:
−− con delibera di Consiglio comunale n. 14 del 8 aprile 2014 è stata approvata la correzione al tracciato della fascia
di rispetto ferrotranvia (TEB) – Tavola A9-TER del Documento di
Piano del P.G.T.;
−− gli atti costituenti la rettifica sono depositati presso la segreteria comunale per consentire la libera visione a chiunque ne
abbia interesse;
−− gli atti assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione sul BURL, fatta salva l’immediata prevalenza, ai sensi
di legge, delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento
Provinciale e del Piano Territoriale Regionale.
Zanica, 31 dicembre 2014
Il responsabile del servizio
Marcellino Arnoldi
Comune di Zanica (BG)
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti
costituenti variante al piano di governo del territorio (PGT)
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 – comma 11 - della l.r. n.
12/05 e successive modificazioni ed integrazioni
SI AVVISA CHE:
−− con delibera di Consiglio comunale n. 3 del 18 febbraio 2014 è stata definitivamente approvata la Variante al Piano di
Governo del Territorio;
−− gli atti costituenti la Variante sono depositati presso la segreteria comunale per consentire la libera visione a chiunque
ne abbia interesse;
−− gli atti assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione sul BURL, fatta salva l’immediata prevalenza, ai sensi
di legge, delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento
Provinciale e del Piano Territoriale Regionale.
Zanica, 31 dicembre 2014
Il responsabile del servizio
Marcellino Arnoldi
– 130 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Provincia di Brescia
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante tre pozzi
ubicati nel comune di Brescia (BS) assentita al Comune di
Brescia ad uso innaffiamento aree verdi – pozzo Poggio dei
Mandorli fg. 189 map. 12 – pozzo Giardini Buffalora fg. 270
map. 61 – pozzo Campo Rugby fg. 236 map. 617
foglio
mapp
profondità - m
diametro
perforazione
mm
diametro
tubazione
mm
volume annuo
m3
Pozzo
denominazione
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che al Comune di Brescia, con sede in Brescia (BS), via Marconi
n. 12, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata
assentita con provvedimento n. 7270 del 28 novembre 2014 la
concessione trentennale per derivare acqua sotterranea per tre
pozzi ubicati nel comune di Brescia (BS), ad uso innaffiamento
aree verdi;
POGGIO
DEI
MANDORLI
189
12
65
0,20
3,00
45
60
311
180
6307,2
GIARDINI DI
BUFFALORA
270
61
60
0,40
3,00
42
60
311
180
12614,4
CAMPO
RUGBY
236
617
57
0,60
3,00
30
54
311
180
18921,6
portata
mediamax
l/s
filtri
da –m
a -m
Brescia, 16 dicembre 2014
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo
ubicato nel comune di Pontoglio (BS) assentita all’azienda
agricola Ranghetti Marco ad uso irriguo
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che all’Azienda Agricola Ranghetti Marco, con sede in Pontoglio (BS), via Monte Adamello n. 29, ai sensi dell’art. 7 del T.U.
11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento
n. 7219 del 27 novembre 2014 la concessione trentennale per
derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel comune di
Pontoglio (BS), fg. n. 11 mapp. n. 127 ad uso irriguo;
•portata media derivata 0,22 l/s e massima di 6,7 l/s;
•volume annuo acqua derivato 7.000 m3;
•profondità del pozzo 70 m;
•diametro perforazione 300 mm;
•diametro colonna definitiva 100 mm;
•filtri da -55 m a -70 m;
Brescia, 17 dicembre 2014
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali Concessione per la derivazione di acque sotterranee
mediante pozzo ubicato nel comune di Pontevico (BS)
assentita alla Fondazione Giroldi Forcella – Ugoni Onlus ad
uso innaffiamento aree verdi
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento Regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che alla Fondazione Giroldi Forcella – Ugoni Onlus, con sede
in Pontevico (BS), via Cavalieri di Vittorio Veneto n. 9/A, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita
con provvedimento n. 7145 del 26 novembre 2014 la concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel Comune di Pontevico (BS), fg. n. 20 mapp. n. 4 ad uso
innaffiamento aree verdi;
•portata media derivata 0,9 l/s e massima di 5,0 l/s;
•volume annuo acqua derivato 13.500 m3;
•profondità del pozzo 28 m;
•diametro perforazione 180 mm;
•diametro colonna definitiva 100 mm;
•filtri da -18 m a -23 m;
Brescia, 15 dicembre 2014
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali Concessione per la derivazione di acque sotterranee
mediante pozzo ubicato nel comune di Brescia (BS) assentita
al Comune di Brescia ad uso innaffiamento aree verdi
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che al Comune di Brescia, con sede in Brescia (BS), via Marconi
n. 12, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata
assentita con provvedimento n. 7263 del 28 novembre 2014 la
concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da
pozzo ubicato nel comune di Brescia (BS), fg. n. 176 mapp.
n. 174 ad uso innaffiamento aree verdi;
•portata media derivata 1,00 l/s e massima di 6,00 l/s;
•profondità del pozzo 40 m;
•diametro perforazione 250 mm;
•diametro colonna definitiva 180 mm;
•filtri da -20 m a -40 m;
Brescia, 16 dicembre 2014
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali Concessione per la derivazione di acque sotterranee
mediante pozzo ubicato nel comune di Provaglio d’Iseo (BS)
assentita alla ditta Florovivaistica Franciacorta di Brianza
Roberto ad uso irriguo
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
Bollettino Ufficiale
– 131 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che alla ditta Florovivaistica Franciacorta di Brianza Roberto, con sede in Provaglio d’Iseo (BS), via Brescia n. 44, ai sensi
dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita
con provvedimento n. 6819 del 11 novembre 2014 la concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel comune di Provaglio d’Iseo (BS), fg. n. 24 mapp. n. 171
ad uso irriguo;
•portata media derivata 0,1 l/s e massima di 4,0 l/s;
•volume annuo acqua derivato 3.500 m3;
•profondità del pozzo 110 m;
•diametro perforazione 250 mm;
•diametro colonna definitiva 125 mm;
•filtri da -100 m a -110m;
Brescia, 15 dicembre 2014
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali Concessione per la derivazione di acque sotterranee
mediante pozzo ubicato nel comune di Pontevico (BS)
assentita alla Fondazione Giroldi Forcella – Ugoni Onlus ad
uso innaffiamento aree verdi
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che alla Fondazione Giroldi Forcella – Ugoni Onlus, con sede in
Pontevico (BS), via Cavalieri di Vittorio Veneto n. 9/A , ai sensi
dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita
con provvedimento n. 6752 del 7 novembre 2014 la concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel Comune di Pontevico (BS), fg. n. 20 mapp. n. 4 ad uso
innaffiamento aree verdi;
•portata media derivata 0,3 l/s e massima di 3,0 l/s;
•volume annuo acqua derivato 4.300 m3;
•profondità del pozzo 45 m;
•diametro perforazione 250 mm;
•diametro colonna definitiva 160 mm;
•filtri da -38 m a -44 m;
Brescia, 15 dicembre 2014
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali Concessione per la derivazione di acque sotterranee
mediante pozzo ubicato nel comune di Brescia (BS) assentita
al Comune di Brescia ad uso innaffiamento aree verdi
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che al Comune di Brescia, con sede in Brescia (BS), via Marconi
n. 12, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata
assentita con provvedimento n. 7262 del 28 novembre 2014 la
concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da
pozzo ubicato nel comune di Brescia (BS), fg. n. 77 mapp. n. 288
ad uso innaffiamento aree verdi;
•portata media derivata 0,50 l/s e massima di 3,00 l/s;
•volume annuo acqua derivato 15.768 m3;
•profondità del pozzo 90 m;
•diametro perforazione 311 mm;
•diametro colonna definitiva 180 mm;
•filtri da -31 m a -48 m; da -78 mm a -84 mm
Brescia, 16 dicembre 2014
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente,protezione civile
- Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per
la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato
nel comune di Mairano (BS) assentita alla Minerva società
agricola di Battagliola Giuseppe & C. s.s. ad uso irriguo
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che alla Minerva Società Agricola di Battagliola Giuseppe & C.
S.S. , con sede in Mairano (BS), Cascina Andrea,Strada Provinciale n. 34, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775,
è stata assentita con provvedimento n. 7147 del 26 novembre 2014 la concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel comune di Mairano (BS), fg. n. 13
mapp. n. 1 ad uso irriguo;
•portata media derivata 1,13 l/s e massima di 30 l/s;
•volume annuo acqua derivato 18.000 m3;
•profondità del pozzo 22 m;
•diametro perforazione 350 mm;
•diametro colonna definitiva 273 mm;
•filtri da -12 m a -22 m;
Brescia, 17 dicembre 2014
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante tre pozzi
ubicati nel comune di Manerbio (BS) assentita alla A2A Ciclo
Idrico s.p.a. ad uso potabile
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che alla A2A Ciclo Idrico s.p.a., con sede in Brescia (BS),
via Lamarmora n. 230, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento n. 7213
del 27 novembre 2014 la concessione trentennale per derivare
acqua sotterranea per tre pozzi ubicati nel comune di Manerbio (BS), pozzo «pilota multicolonna» fg. n. 1, map. n. 60 per una
portata media di 20 l/s, massima di 30 l/s ;
POZZO 1) fg. n. 1, map. n. 9 per una portata media di 20 l/s,
massima di 30 l/s ;
POZZO 2) fg. n 1 map. n. 55 per una portata media di 20 l/s,
massima di 30 l/s .
POZZO «PILOTA MULTICOLONNA»
profondità di perforazione 250 m da p.c.
– COLONNA A
•diametro colonna 273 mm
•portata media 0,0 l/s
•quota filtri da – 109,8 m a –111,8 m
– COLONNA B
•diametro colonna 323 mm
– 132 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali Concessione per la derivazione di acque sotterranee
mediante pozzo ubicato nel comune di Ghedi (BS) assentita
all’azienda agricola Bellini Luigi ad uso zootecnico, potabile
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che all’Azienda agricola Bellini Luigi, con sede in Ghedi (BS),
Strada Salissa – Cascina Bettona, ai sensi dell’art. 7 del T.U.
11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento
n. 7220 del 27 novembre 2014 la concessione trentennale per
derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel comune di
Ghedi (BS), fg. n. 34 mapp. n. 290 ad uso zootecnico,potabile
•portata media derivata 0,43 l/s e massima di 3,0 l/s;
•volume annuo acqua derivato 13.223 m3;
•profondità del pozzo 40 m;
•diametro colonna definitiva 120 mm;
•filtri da -37 m a -40 m;
Brescia, 17 dicembre 2014
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante sei pozzi
ubicati nel comune di Brescia (BS) assentita al Comune di
Brescia ad uso innaffiamento aree verdi
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
diametro
perforazione
mm
diametro tubazione
mm
206
29
89
0,50
3,00
41
71
83
57
77
89
311
180
Museo
delle Scienze
91
56
70
0,50
3,00
30
67
42
70
311
180
Parco Zarz
69
6
75
0,50
3,00
51
69
311
180
Parco
Torri Gemelle
filtri
da – m a - m
mapp
profondità
-m
Parco
della Ziziola
portata
media-max
l/s
foglio
– COLONNA C (TELESCOPICA)
•diametro 323 mm da 0 m a -66 m
•diametro 273 mm da -66 m a -200 m
•portata media 10,0 l/s
•portata max 15,0 l/s
•quota filtri da -180,0 m a – 186,0 m e da -193,0 m a -195,0
•fondello da -195 m a 201 m
POZZO 1)
•profondità di perforazione 220,00 m da p.c.
•diametro perforazione 1.000 mm
•diametro tubazione 508 mm - 323 mm
•portata media 20,00 l/s
•portata max 30,00 l/s
•quota filtri da -102 m a -107,5 m, da -153 m a – 157 m, da
-158 m a -163 m
•fondello da -163 m a –175 m
POZZO 2)
•profondità di perforazione 216,70 m da p.c.
•diametro perforazione 1.000 mm
•diametro tubazione 508 mm - 323 mm
•portata media 20,00 l/s
•portata max 30,00 l/s
•quota filtri da -155,20 m a -160,20 m, da -162 m a –164 m,
da -187,50 m a -189,50 m
•e da -194,50 m a – 200 m
•fondello da -200 m a -210 m
Brescia, 15 dicembre 2014
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Visti
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che al Comune di Brescia, con sede in Brescia (BS), via Marconi
n. 12, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata
assentita con provvedimento n. 7266 del 28 novembre 2014 la
concessione trentennale per derivare acqua sotterranea per sei
pozzi ubicati nel comune di Brescia (BS);
−− pozzo Parco della Ziziola fg. 206 map. 29
−− pozzo Museo delle Scienze fg. 91 map. 56
−− pozzo Parco Zarz fg. 69 map. 6
−− pozzo Parco Torri Gemelle fg. 138 map. 390
−− pozzo Parco Bel Vedere fg. 5 map. 23
−− pozzo Parco Collebeato fg. 28 map. 9
Pozzo
Denominazione
•portata media 10,0 l/s
•portata max 15,0 l/s
•quota filtri da -115,0 m a -159,5 m e da – 165,5 m a -170,0 m
138
390
67
0,50
3,00
49
67
311
180
Parco
Belvedere
5
23
94
0,50
3,00
76
94
311
180
Parco
Collebeato
28
9
90
0,50
3,00
50
80
311
180
Brescia, 15 dicembre 2014
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali Concessione per la derivazione di acque sotterranee
mediante pozzo ubicato nel comune di Bagnolo Mella (BS)
assentita all’azienda agricola Baronchelli Andrea ad uso
irriguo
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che all’Azienda Agricola Baronchelli Andrea, con sede in Bagnolo Mella (BS), cascina Belvedere,via Ghedi n. 55, ai sensi
dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita
con provvedimento n. 7221 del 27 novembre 2014 la concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel comune di Bagnolo Mella (BS), fg. n. 16 mapp. n. 144 ad
uso irriguo;
•portata media derivata 3,44 l/s e massima di 29,00 l/s;
•volume annuo acqua derivato 54.648 m3;
•profondità del pozzo 30 m;
•diametro perforazione 300 mm;
•diametro colonna definitiva 200 mm;
•filtri da -19,00 m a 23,00 m;
Brescia, 17 dicembre 2014
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Bollettino Ufficiale
– 133 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali Concessione per la derivazione di acque sotterranee
mediante quattro pozzi ubicati nel comune di Brescia (BS)
assentita al Comune di Brescia ad uso innaffiamento aree
verdi – pozzo Farfengo fg. 60 map. 230 – pozzo Cavallerizza
fg. 223 map. 7 – pozzo Mascheda fg .195 map. 283 – pozzo
Campo Menta fg. 28 map. 23
FARFENGO
E: 1592830
N: 5045166
60
0,15
3,00
filtri
da –m a -m
46,65
49,65
52,65
62,65
67,65
72,65
78,65
83,65
55
80
20
25
30
35
40
50
30
40
volume annuo m3
91,60
l/s
diametro tubazione mm
profondità - m
230
portata
media-max
diametro perforazione mm
map
fg.
Pozzo denominazione
coordinate Gauss - Boaga
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che al Comune di Brescia, con sede in Brescia (BS), via Marconi
n. 12, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata
assentita con provvedimento n. 7269 del 28 novembre 2014 la
concessione trentennale per derivare acqua sotterranea per
quattro pozzi ubicati nel comune di Brescia (BS), ad uso innaffiamento aree verdi;
250
180
4730,4
250
180
8199,36
CAMPO
MENTA
E: 1594121
28
23
90,00
0,26
3,00
N: 50461263
CAVALLERIZZA
E: 1600028
223
7
65,00
1,20
6,00
N: 5041052
250
180
37843,2
250
180
5361,12
MASCHEDA
E: 1600644
195
283
60,00
0,17
3,00
N: 5041900
Brescia, 16 dicembre 2014
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo
ubicato nel comune di Capriano del Colle (BS) assentita al
Comune di Capriano del Colle ad uso potabile
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE - PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che al Comune di Capriano del Colle, con sede in Capriano del
Colle (BS), via Giuseppe Mazzini n. 8, ai sensi dell’art. 7 del T.U.
11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento
n. 7256 del 28 novembre 2014 la concessione trentennale per
derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel comune di
Capriano del Colle (BS), fg. n. 1 mapp. n. 178 ad uso potabile;
•portata media derivata 9,00 l/s e massima di 20,00 l/s;
•profondità del pozzo 49,00 m;
•diametro perforazione 1000 mm;
•diametro colonna definitiva 457 mm;
•filtri da -9,00 m a -18,00 m, e da -40,50 m a -44,50 m ;
Brescia, 17 dicembre 2014
Il direttore del settore ambiente - protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente,protezione civile
- Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per
la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato
nel comune di Rudiano (BS) assentita al Comune di Rudiano
ad uso scambio termico in impianti a pompa di calore
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che al Comune di Rudiano, con sede in Rudiano (BS), Piazza
Martiri della Libertà n. 21, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento n. 7218
del 27 novembre 2014 la concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel comune di Rudiano (BS), fg. n. 6 mapp. n. 242 ad uso scambio termico in impianti
a pompa di calore;
•portata media derivata 5 l/s e massima di 10 l/s;
•volume annuo acqua derivato 50.000 m3;
•profondità del pozzo 30 m;
•diametro perforazione 300 mm;
•diametro colonna definitiva 200 mm;
•filtri da -20 m a -30 m;
Brescia, 17 dicembre 2014
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali Concessione per la derivazione di acque sotterranee
mediante pozzo ubicato nel Comune di Dello (BS) assentita al
Comune di Dello ad uso potabile ed igienico
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE - PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che al Comune di Dello, con sede in Dello (BS), via Roma n. 65,
ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento n. 7216 del 27 novembre 2014 la
concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da
pozzo ubicato nel comune di Dello (BS), fg. n. 3 mapp. n. 32 ad
uso potabile ed igienico;
•portata media derivata 1,00 l/s e massima di 5,00 l/s;
•profondità del pozzo 79 m;
•diametro perforazione 300 mm;
•diametro colonna definitiva 170 mm;
•filtri da -71,00 m a -79,00 m;
Brescia, 17 dicembre 2014
Il direttore del settore ambiente - protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente,protezione civile
- Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per
la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato
nel comune di Montirone (BS) assentita all’Amministrazione
Giudiziaria Aziende Suardi s.s. ad uso irriguo
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
– 134 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che all’Amministrazione Giudiziaria Aziende Suardi S.S.,con sede in Paterno Franciacorta (BS), vicolo San Martino n. 26, ai sensi
dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con
provvedimento n. 7146 del 26 novembre 2014 la concessione
trentennale per derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato
nel comune di Montirone (BS), fg. n. 9 mapp. n. 62 ad uso irriguo;
•portata media derivata 7,20 l/s e massima di 100 l/s;
•volume annuo acqua derivato 114,500 m3;
•profondità del pozzo 55 m;
•diametro colonna definitiva 560 mm;
•filtri da -14 m a -28 m, da -42 m a -53 m;
Brescia, 17 dicembre 2014
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Comune di Cologne (BS)
Avvio procedimento per la redazione e l’approvazione della
variante al piano del governo del territorio (PGT) e verifica
ambientale strategica
IL RESPONSABILE DELL’AREA TECNICA
Viste le deliberazioni di Giunta comunale n. 177 e 178 del 16
dicembre 2014;
Vista la legge regionale 11 marzo 2005 n. 12 e s.m.i. per il Governo del Territorio ed i relativi criteri attuativi;
Visti gli Indirizzi generali per la valutazione ambientale (VAS)
approvati con d.c.r. 13 marzo 2007, n. VIII/351 e gli ulteriori
adempimenti di disciplina approvati dalla Giunta regionale con
deliberazione n. VIII/6420 del 27 dicembre 2007 e successive
modifiche e integrazioni;
Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 «Norme in materia ambientale» e s.m.i.
RENDE NOTO
che il Comune di Cologne intende avviare il procedimento di
redazione della variante al piano del governo del territorio.
La variante al piano del governo del territorio è soggetta al
procedimento di valutazione ambientale – VAS, come previsto
al punto 4.5 degli indirizzi generali per la valutazione ambientale
VAS
Entro venerdì 27 febbraio 2015 chiunque abbia interesse, anche per la tutela degli interessi diffusi, può presentare all’Amministrazione comunale suggerimenti e proposte ai fini della determinazione delle scelte edilizie-urbanistiche.
Le varie istanze dovranno essere redatte in duplice copia in
carta semplice e depositate presso l’ufficio protocollo.
Cologne, 16 dicembre 2014
Il responsabile dell’area tecnica
Raineri Monica
Comune di Corte Franca (BS)
Avviso adozione del piano di zonizzazione acustica del
Comune di Corte Franca in adeguamento al piano di governo
del territorio vigente (PGT)
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 della l.r. 10 agosto 2001 n. 13,
e successive modificazioni ed integrazioni
SI AVVISA CHE:
che con deliberazione del Consiglio comunale n. 36 del 28 novembre 2014, dichiarata immediatamente eseguibile, è stato
adottato il piano di zonizzazione acustica del Comune di Corte Franca in adeguamento al piano di governo del territorio
vigente.
La succitata deliberazione con i relativi allegati è depositata nella Segreteria Comunale per trenta giorni consecutivi per
consentire a chiunque ne abbia interesse di prenderne visione
e presentare osservazioni entro i 30 giorni successivi.
Corte Franca, 31 dicembre 2014
Il responsabile dell’area tecnica
Davide Guaini
Comune di Ghedi (BS)
Avviso di deposito del piano di rischio aeroportuale (PRA)
dell’aeroporto di Montichiari
Il responsabile dell’area tecnica edilizia privata ed urbanistica
rende noto, ai sensi articoli 707-708 del Codice della navigazione, che il P.R.A. (piano di rischio aeroportuale) dell’ aeroporto
Gabriele d’Annunzio di Montichiari, approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 41 del 30 Settembre 2014, ed integrato con deliberazione del Consiglio comunale n. 45 del 09
Dicembre 2014, è depositato presso l’ufficio urbanistica.
Nel termine di 60 giorni dal presente avviso, chiunque vi abbia
interesse può, con atto notificato all’ENAC, proporre opposizione
avverso la determinazione della zona soggetta a limitazioni.
Ghedi, 31 dicembre 2014
Il responsabile del servizio urbanistica ed edilizia privata
Pierangelo Benedetti
Comune di Rezzato (BS)
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti
costituenti il regolamento locale di igiene
IL RESPONSABILE DEL SETTORE URBANISTICA - ECOLOGIA SPORTELLO UNICO
Ai sensi e per gli effetti degli artt. 28 e 29 della l.r. 11 marzo 2005, n. 12 e successive modificazioni e integrazioni,
RENDE NOTO
−− che con deliberazione del Consiglio comunale n. 63 del
12 novembre 2014 è stato definitivamente approvato il regolamento locale d’Igiene del Comune di Rezzato.
−− che gli atti costituenti il regolamento locale d’igiene- sono
depositati presso la segreteria comunale per consentire la libera
visione a chiunque ne abbia interesse;
−− che assumono efficacia dalla data di pubblicazione sul
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia del presente avviso.
Rezzato, 16 dicembre 2014
Il responsabile del settore urbanistica
ecologia-sportello unico
Bruna Morari
Comune di Toscolano Maderno (BS)
Approvazione definitiva piano di recupero per ristrutturazione
e traslazione volumetrica con variazione di sagoma edificio
esistente
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
COMUNICA
che ai sensi dell’art. 16 lettera C1 comma 6 punto «b» del piano
delle regole del vigente strumento urbanistico:
−− il Consiglio comunale ha approvato definitivamente i seguenti provvedimenti:
−− delibera n. 54 del 28 novembre 2014 - Approvazione definitiva piano di recupero per ristrutturazione e traslazione volumetrica con variazione di sagoma edificio esistente.
Toscolano Maderno, 16 dicembre 2014
Il responsabile del servizio
Nicola Zanini
Comune di Villanuova sul Clisi (BS)
Avviso contestuale di approvazione definitiva e deposito degli
atti costituenti la seconda variante al piano di governo del
territorio (PGT) e degli atti di correzione al PGT ai sensi dell’art.
13 comma 11 e 14 bis della l.r. 12/2005
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 comma 11 e 14-bis della
l.r. 11 marzo 2005, n. 12 e successive modificazioni e integrazioni
SI AVVISA CHE:
−− con deliberazione di Consiglio comunale n. 23 del 25 settembre 2014 è stato definitivamente approvata la 2° variante
al Piano di Governo del Territorio e che gli atti costituenti detta
variante sono depositati presso la segreteria comunale per consentire la libera visione a chiunque ne abbia interesse;
−− con deliberazione di Consiglio comunale n. 24 del 25 settembre 2014 sono state approvate rettifiche e correzioni al vigente Piano di Governo del Territorio e che gli atti di correzione e
rettifica sono depositati presso la segreteria comunale per consentire la libera visione a chiunque ne abbia interesse;
Bollettino Ufficiale
– 135 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
−− tutti gli atti di cui sopra assumono efficacia dalla data della
presente pubblicazione, fatta salva l’immediata prevalenza, ai
sensi di legge, delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e del Piano Territoriale Regionale.
Villanuova sul Clisi, 31 dicembre 2014
Il responsabile area tecnica
Fontana Donato
– 136 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Provincia di Como
Comune di Carbonate (CO)
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti
costituenti il piano del governo del territorio (PGT)
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 11 della l.r. 11 marzo 2005, n. 12 e successive modificazioni e integrazioni
SI AVVISA CHE:
−− con d.c.c. n. 13 del 30 giugno 2014 è stato definitivamente
approvato il Piano del Governo del Territorio (PGT);
−− gli atti costituenti il Piano di Governo del Territorio (PGT) sono depositati presso la segreteria comunale per consentire la
libera visione a chiunque ne abbia interesse;
−− gli atti assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione, fatta salva l’immediata prevalenza, ai sensi di legge,
delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e del Piano Territoriale Regionale.
Carbonate, 31 dicembre 2014
Il responsabile del servizio tecnico
Fulvia Marconato
Bollettino Ufficiale
Bollettino Ufficiale
– 137 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Provincia di Cremona
Provincia di Cremona
Avviso di esclusione dalla procedura di VIA relativa al
progetto di un impianto di gestione rifiuti non pericolosi in
regime ordinario già autorizzato in regime semplificato, in
comune Grumello Cremonese ed uniti località Vezzolino,
azienda Micheli Ottorino & c. s.n.c. (VER49-CR)
IL DIRIGENTE DEL SETTORE PIANIFICAZIONE
TERRITORIALE E TRASPORTI
Ai sensi dell’art. 20 del d.lgs. 152/2006 «Norme in materia
ambientale»
RENDE NOTO
−− che con atto dirigenziale n. 287 del 12 dicembre 2014,
(prot. n. 140326 del 15 dicembre 2014), è stato decretato di
escludere dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale l’impianto di recupero rifiuti, presentato dall’Azienda Micheli
Ottorino & C. s.n.c. con sede legale Via Cremona, 59 – 26026
Pizzighettone;
−− che la realizzazione del progetto è subordinata a
prescrizioni;
−− che gli atti costituenti la richiesta di verifica di assoggettabilità alla procedura di VIA sono depositati presso il Settore Pianificazione territoriale e trasporti - Servizio Pianificazione e programmazione territoriale della Provincia di Cremona per consentire la
libera visione a chiunque ne abbia interesse;
−− che l’atto assume efficacia dalla data della presente pubblicazione sul BURL
Il testo integrale del decreto sarà consultabile sul web all’indirizzo www.silvia.regione.lombardia.it
Cremona, 31 dicembre 2014
Il dirigente
Maurizio Rossi
Provincia di Cremona
Settore Agricoltura e ambiente - Rilascio di concessione
di derivazione d’acqua pubblica sotterranea da pozzo ad
uso igienico e irrigazioni aree verdi alla società agricola
Talamazza s.s. in comune di Annicco – R.r. n. 2/06
La Società Agricola Talamazza s.s. al prot. 87229 del 24 luglio
e successive integrazioni ha presentato una domanda intesa
ad ottenere la concessione di derivare acqua pubblica sotterranea mediante la terebrazione di un pozzo in Comune di
Annicco posto sul fg. 22 mapp. 44 nella misura di medi mod.
0,0001 e massimi mod. 0.01 con un volume complessivo di 365
m3 per uso igienico e nella misura di medi mod. 0,00005 e massimi mod. 0.01 con un volume complessivo di 180 m3 per uso
irrigazioni aree verdi.
Ufficio competente per il provvedimento finale: Provincia di
Cremona - Settore Agricoltura e ambiente – Servizio Miglioramenti fondiari, acque e calamità.
Si avvisa che le domande relative a derivazioni tecnicamente
incompatibili con le sopraccitate richieste di concessione, dovranno essere presentate entro il termine di trenta giorni dalla
data di pubblicazione del presente avviso, le stesse verranno
considerate concorrenti rispetto alle sopraccitate derivazioni.
Chiunque abbia interesse può visionare le domande in istruttoria e la documentazione tecnica, entro 60 giorni dalla pubblicazione del presente avviso e può presentare all’ufficio istruttore memorie scritte contenenti osservazioni od opposizioni alla
domanda.
La documentazione è a disposizione presso la Provincia di
Cremona – Settore Agricoltura e ambiente – Servizio Miglioramenti fondiari, acque e calamità, o presso il Comune di Annicco
15 giorni dopo la presente pubblicazione.
Cremona, 31 dicembre 2014
Il responsabile del servizio miglioramenti
fondiari acque e calamità
Barbara Rancati
– 138 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Provincia di Lecco
Provincia di Lecco
Settore Ambiente ed ecologia - Ufficio Acque e derivazioni Idroelettrica Giuseppe Angeli s.r.l. - Variante non sostanziale
rispetto alla concessione di derivazione ad uso idroelettrico
dal torrente Varrone in comune di Dervio (LC) - Avviso ai sensi
del r.r. n. 2 del 24 marzo 2006
La Società Idroelettrica Giuseppe Angeli s.r.l., avente sede legale in via Toscanini n. 20, Calolziocorte, C.F. n. 03472520133, con
nota del 2 dicembre 2014 prot. prov. 00060478, nell’ambito della
procedura di Autorizzazione Unica (ai sensi dell’art. 12 del d.lgs.
387/2003) dell’impianto idroelettrico oggetto della concessione
di derivazione assentita con Provvedimento n. 361, rilasciato in
data 7 agosto 2013 alla sig.ra Rondalli Loretta Maria e successivamente volturato alla società Idroelettrica Giuseppe Angeli S.r.l.
con provvedimento n. 12 del 16 gennaio 2014, ha presentato
una variazione progettuale consistente nello spostamento del
canale di scarico della centrale idroelettrica, secondo quanto
rappresentato negli elaborati depositati presso l’ufficio Istruttore,
senza variazione della quota di scarico.
La modifica progettuale viene inquadrata come variante non
sostanziale, ai sensi dell’art. 25 del r.r. 02/2006.
L’istruttoria della domanda è condotta dall’Ufficio Acque del
Settore Ambiente ed Ecologia della Provincia di Lecco, competente anche per il rilascio del provvedimento finale. Della domanda e della relativa documentazione tecnica può essere
presa visione presso l’Ufficio Istruttore.
Secondo quanto previsto dall’art. 26 del regolamento regionale 02/2006, eventuali memorie scritte contenenti osservazioni
o opposizioni, dovranno essere presentate al medesimo Ufficio
entro 30 (trenta) giorni a partire dalla data di pubblicazione sul
BURL del presente avviso.
Il presente avviso verrà pubblicato anche sul seguente sito:
http://www.provincia.lecco.it/Aggiornamento/acque/.
Lecco, 6 dicembre 2014
Il dirigente del settore ambiente ed ecologia
Luciano Tovazzi
Bollettino Ufficiale
Bollettino Ufficiale
– 139 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Provincia di Mantova
Provincia di Mantova
Esito verifica di assoggettabilità a VIA - Ditta G.L.M. s.r.l.
Con atto dirigenziale del Settore Ambiente e pianificazione territoriale, autorità portuale della Provincia di Mantova n.
PD/2039 del 18 dicembre 2014 ai sensi dell’art. 20 del d.lgs.
152/06 e s.m.i. e dell’art. 6, l.r. 2 febbraio 2010, n. 5 e s.m.i. il Dirigente del Settore Ambiente e Pianificazione Territoriale, Autorità Portuale arch. Giancarlo Leoni ha disposto che il progetto di
«Modifica sostanziale dell’autorizzazione e/o dell’impianto per
attività di recupero e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi (R3 - R12 - R13 - D15) ed attività di recupero di rifiuti speciali
pericolosi (R13)» da realizzarsi presso l’insediamento esistente in
Comune di Asola (MN) - Via San Silvestro Mantovano n. 3 - presentato dalla ditta GLM s.r.l., non deve essere assoggettato alla
procedura di VIA
Il testo integrale del provvedimento è consultabile sul web
all’indirizzo www.provincia.mantova.it e www.silvia.regione.lombardia.it
Il dirigente del settore ambiente,
pianificazione territoriale, autorità portuale
Giancarlo Leoni
Comune di Castel d’Ario (MN)
Avviso di pubblicazione e deposito adozione piano di
classificazione acustica comunale di Castel d’Ario ai sensi
della l.r. n. 13 del 10 agosto 2001
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO TECNICO
Visto il comma 1 dell’art. 3 della legge regionale 13/2001 e
successive modificazioni,
AVVISA
−− che con delibera di Consiglio comunale n. 33 del 10 dicembre 2014 è stato adottato il Piano di Classificazione Acustica
Comunale di Castel d’Ario ai sensi della l.r. 13/2001;
−− che con deliberazione consiliare e gli atti tecnici inerenti il
piano di classificazione acustica in oggetto, sono depositati per
trenta giorni consecutivi nella segreteria comunale dal 24 dicembre 2014 al 22 gennaio 2015;
−− che nel successivo termine di trenta giorni e cioè sino al
21 febbraio 2015 possono essere presentate osservazioni scritte
da parte di enti e privati in competente bollo (oltre a due copie
in bianco).
Castel d’Ario, 17 dicembre 2014
Il responsabile del servizio tecnico
Marzio Furini
Comune di Ponti sul Mincio (MN)
Pubblicazione delle mappe di vincolo art. 707 comma 1 del
Codice della navigazione aerea - Aeroporto Valerio Catullo di
Verona Villafranca
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
Visto
−− l’art. 707 del R.D. 30 marzo 1942 n. 327 - «Codice della
Navigazione»;
Premesso che
−− l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC), con nota
n. 0125669 del 27 novembre 2014, pervenuta in data 6 dicembre 2014, giusto prot. n. 5046, ha trasmesso le mappe
di vincolo aeronautico inerenti all’Aeroporto «Valerio Catullo» di Verona — Villafranca, i cui elaborati progettuali sono
stati predisposti, su incarico di ENAC, a cura della Società
di gestione dell’Aeroporto medesimo;
−− ai sensi dell’art. 707 del Codice della Navigazione sono
stati trasmessi i seguenti elaborati tecnici:
−− Tav. PC-001 Ottobre 2014:
−− Tav. PC-001A
−− Tav. PC-001B
−− Tav. PC-001C
−− Relazione tecnica;
−− modulo di notifica di opposizione ad ENAC;
−− tali elaborati debbono essere depositati nell’ufficio del Comune interessato, dell’avvenuto deposito deve esserne data notizia e pubblicità mediante avviso sul Bollettino Ufficia-
le della Regione Lombardia e ai singoli soggetti interessati
nei modi ritenuti idonei;
−− ai fini dell’adempimento di quanto sopra, con il presente
avviso si dà atto del deposito della suddetta documentazione agli atti dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Ponti
sul Mincio, mentre ai fini della pubblicizzazione ai soggetti
interessati si provvederà alla pubblicazione dell’avvisostesso sul sito internet del Comune;
−− la documentazione sarà pertanto consultabile con le seguenti modalità:
−− Il CD è visionabile presso l’Ufficio Tecnico del Comune,
nei seguenti orari di apertura al pubblico:
lunedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 9.00 -12,30 e
mercoledì pom. 15,00-18,00;
−− in forma digitale sul sito internet: http://www.comune.
pontisulmincio.mn.it;
−− l’Amministrazione Comunale adeguerà i propri strumenti
urbanistici e di pianificazione del territorio alle previsioni
delle sopra citate mappe di vincolo, una volta conclusa la
procedura di pubblicazione e successivamente alle conseguenti determinazioni di ENAC;
AVVISA
che tutti gli elaborati tecnici relativi alle sopraindicate mappe di
vincolo sono depositati in libera visione presso l’Ufficio Urbanistica del Comune di Ponti sul Mincio e nel sito internet del Comune dal 16 dicembre 2014 al 14 febbraio 2015 (60 gg.) compresi.
Piazza Parolini n. 32 -Telefono 0376.88121 -Fax 0376.88296 - Sito
Internet: www.pontisulmincio.eu -e-mail: [email protected]
Entro 60 giorni, dal presente avviso di deposito, chiunque abbia interesse può notificare ad ENAC, ai sensi dell’art. 708 del
Codice della Navigazione, le eventuali opposizioni ai contenuti
degli elaborati sopra indicati, inviandole al seguente indirizzo:
−− ENAC -Direzione Operatività -Viale del Castro Pretorio 118 00185 Roma Posta certificata: protocolloapec.enac.qov.it
Le opposizioni dovranno essere predisposte in forma scritta
utilizzando eventualmente la modulistica messa a disposizione
da ENAC, come sopra indicato.
Il presente avviso sarà pubblicato, ai sensi delle predette disposizioni, sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia il
31 dicembre 2014.
Si informa che ENAC deciderà sulle opposizioni pervenute
entro 60 gg. dalla loro notifica; decorso vanamente il suddetto
termine, l’opposizione s’intende respinta.
Ponti sul Mincio, 16 dicembre 2014
Il responsabile del servizio
Mozzarelli Matteo
– 140 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Provincia di Milano
Provincia di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di
concessione derivazione a mezzo di n. 2 pozzi ad uso pompe
di calore siti in comune di Cusago presentata da Pisati
Federico
Ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’art. 43 del regolamento regionale n. 2 del 24 marzo 2006 e della d.g.r. n. 6/47582
del 29 dicembre 1999 la Provincia di Milano - Settore Risorse idriche e attività estrattive - Servizio Risorse idriche - Corso di Porta
Vittoria 27 - 20122 Milano ha rilasciato il seguente decreto di concessione R.G. n. 12793 del 18 dicembre 2014 al richiedente Pisati
Federico, con sede in comune di Milano, Via Fratelli Zoia n. 49,
per uso pompe di calore, mediante n. 1 pozzo di presa e n. 1
pozzo di resa, con portata media complessiva di 1 l/s e portata
massima complessiva di 1 l/s, siti nel comune di Cusago.
Il direttore del settore risorse idriche
e attività estrattive
Maria Cristina Pinoschi
Provincia di Milano
Settore Parco Agricolo Sud Milano e parchi metropolitani –
Avviso di assunzione della d.g.p. n. 337/2014
Si avvisa che è stata assunta la seguente deliberazione di
Giunta provinciale n. 337/2014 del 25 novembre 2014: Ampliamento del Parco Locale di Interesse Sovracomunale Est delle
Cave nel territorio del Comune di Cernusco sul Naviglio ai sensi
dell’art. 10 «Modifiche al perimetro successive al riconoscimento» dell’Allegato 1 della d.g.r. del 12 dicembre 2007, n. 8/6148.
Copia della suddetta deliberazione è disponibile presso la
Provincia di Milano, Settore Parco Agricolo Sud Milano e Parchi
Metropolitani, Ufficio Pianificazione e Gestione PLIS, Viale Piceno
n. 60, Milano, tel. 02/77403353.
Il direttore del settore Parco
Agricolo Sud Milano e parchi metropolitani
Emilio De Vita
Provincia di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di
concessione derivazione a mezzo di n. 1 pozzo di presa ad
uso sito/i in comune di Melegnano presentata da coop. soc.
Eureka s.r.l.
Ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’art. 43 del regolamento regionale n. 2 del 24 marzo 2006 e della d.g.r.
n. 6/47582 del 29 dicembre 1999 la Provincia di Milano - Settore
Risorse idriche e attività estrattive - Servizio Risorse idriche - Corso
di Porta Vittoria 27 - 20122 Milano ha rilasciato il seguente decreto di concessione R.G. n. 12688 del 16 dicembre 2014 al richiedente Coop. Soc. Eureka s.r.l., con sede in comune di 20097
San Donato Milanese, Via Di Vittorio n. 113, per uso , mediante
n. 1 pozzo di presa , con portata media complessiva di 0.3 l/s e
portata massima complessiva di 1.5 l/s, accatastato/i come nel
comune di Melegnano.
Il direttore del settore risorse idriche
e attività estrattive
Maria Cristina Pinoschi
Provincia di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Istanza di
concessione derivazione a mezzo di n. 1 pozzo di presa
ad uso scambio termico in impianti a pompe di calore,
innaffiamento aree verdi o aree sportive sito/i in comune di
Cusago, presentata da azienda agricola Gianluca Roberti
Il richiedente Azienda Agricola Gianluca Roberti, con sede
in comune di 20122 Milano MI, Viale Regina Margherita, 30 ha
presentato istanza Prot. Prov. di Milano n. 217340 del 21 ottobre 2014 intesa ad ottenere la concessione di piccola derivazione di acque pubbliche per derivare una portata media complessiva di 0.9 l/s ad uso Scambio termico in impianti a pompe
di calore,Innaffiamento aree verdi o aree sportive mediante n. 1
pozzo di presa accatastato/i come fg. 3 part. 45 nel comune di
Cusago.
L’ufficio istruttore e competente per il provvedimento finale è
la Provincia di Milano - Settore Risorse idriche e attività estrattive Servizio Risorse idriche - Corso di Porta Vittoria 27 - 20122 Milano.
Eventuali domande concorrenti o incompatibili con la sopraccitata richiesta potranno essere presentate all’ufficio istrut-
tore, entro il termine perentorio di trenta giorni dalla presente
pubblicazione.
Chiunque abbia interesse può visionare la domanda e la documentazione tecnica e può presentare memorie scritte contenenti osservazioni od opposizioni alla domanda entro ulteriori 30
giorni dal termine sopraindicato.
Il direttore del settore risorse idriche
e attività estrattive
Maria Cristina Pinoschi
Provincia di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di
concessione derivazione a mezzo di n. 0 ad uso sito/i in
comune di Pioltello presentata da GIS Milano SSD s.r.l.
Ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’art. 43 del regolamento regionale n. 2 del 24 marzo 2006 e della d.g.r.
n. 6/47582 del 29 dicembre 1999 la Provincia di Milano - Settore
Risorse idriche e attività estrattive - Servizio Risorse idriche - Corso
di Porta Vittoria 27 - 20122 Milano ha rilasciato il seguente decreto di concessione R.G. n. 12806 del 18 dicembre 2014 al richiedente GIS Milano SSD s.r.l. , con sede in comune di 20090 Segrate MI, Via Modigliani n. 30, per uso , mediante n. 0, con portata
media complessiva di l/s e portata massima complessiva di l/s,
accatastato/i come nel comune di Pioltello.
Il direttore del settore risorse idriche
e attività estrattive
Maria Cristina Pinoschi
Provincia di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di
concessione derivazione a mezzo di n. 1 pozzo ad uso
innaffiamento aree verdi sito in comune di Pozzuolo Martesana
rilasciata al Comune Pozzuolo Martesana ex Cap Holding
s.p.a.
Ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’art. 43 del regolamento regionale n. 2 del 24 marzo 2006 e della d.g.r.
n. 6/47582 del 29 dicembre 1999 la Provincia di Milano - Settore
Risorse idriche e attività estrattive - Servizio Risorse idriche - Corso
di Porta Vittoria 27 - 20122 Milano ha rilasciato il seguente decreto di concessione R.G. n. 12805 del 18 dicembre 2014 al richiedente Comune Pozzuolo Martesana ex Cap Holding s.p.a., per
uso innaffiamento aree verdi, mediante un pozzo di presa, con
portata media complessiva di 10/s e portata massima complessiva di 15/s, ubicato nel Centro Sportivo Sandro Pertini nel comune di Pozzuolo Martesana
Il direttore del settore risorse idriche
e attività estrattive
Maria Cristina Pinoschi
Provincia di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di
concessione derivazione a mezzo di n. 1 pozzo di presa ad
uso pompe di calore con contestuale autorizzazione alla
resa in falda a mezzo di n. 1 pozzo di resa, siti nel comune di
Tribiano presentata da Comune di Tribiano
Ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’art. 43 del regolamento regionale n. 2 del 24 marzo 2006 e della d.g.r.
n. 6/47582 del 29 dicembre 1999 la Provincia di Milano - Settore
Risorse idriche e attività estrattive - Servizio Risorse idriche - Corso
di Porta Vittoria 27 - 20122 Milano ha rilasciato il seguente decreto di concessione R.G. n. 12812 del 18 dicembre 2014 al richiedente comune di Tribiano, per uso pompe di calore, mediante
n. 1 pozzo di presa e n. 1 pozzo di resa, con portata media complessiva di 1,1 l/s e portata massima complessiva di 5 l/s, ubicati
nel comune di Tribiano.
Il direttore del settore risorse idriche
e attività estrattive
Maria Cristina Pinoschi
Provincia di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di
concessione derivazione a mezzo di n. 0 ad uso sito/i in
comune di Sedriano presentata da High Quality House
Ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’art. 43 del regolamento regionale n. 2 del 24 marzo 2006 e della d.g.r.
n. 6/47582 del 29 dicembre 1999 la Provincia di Milano - Settore Risorse idriche e attività estrattive - Servizio Risorse idriche Corso di Porta Vittoria 27 - 20122 Milano ha rilasciato il seguente
Bollettino Ufficiale
– 141 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
decreto di concessione R.G. n. 12811 del 18 dicembre 2014 al
richiedente High Quality House , con sede in comune di 20010
Pogliano Milanese MI, Via G. Garibaldi n. 54, per uso, mediante
n. 0, con portata media complessiva di l/s e portata massima
complessiva di l/s, accatastato/i come nel comune di Sedriano.
Il direttore del settore risorse idriche
e attività estrattive
Maria Cristina Pinoschi
Provincia di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Istanza di variazione
concessione sostanziale a mezzo di n. 2 pozzi di presa ad uso
pompa di calore, antincendio sito/i in comune di Zibido San
Giacomo, presentata da Meadwestvaco Calmar s.r.l.
Il richiedente Meadwestvaco Calmar s.r.l., con sede in comune di 20090 Pieve Emanuele MI, Via Giuseppe di Vittorio, 29
ha presentato istanza Prot. Prov. di Milano n. 159346 del 22 luglio 2014 intesa ad ottenere la concessione di piccola derivazione di acque pubbliche per derivare una portata media
complessiva di 34 l/s ad uso pompa di calore, antincendio mediante n. 2 pozzi di presa accatastato/i come fg: 20 part: 114 nel
Comune di Zibido San Giacomo.
L’ufficio istruttore e competente per il provvedimento finale è
la Provincia di Milano - Settore Risorse idriche e attività estrattive Servizio Risorse idriche - Corso di Porta Vittoria 27 - 20122 Milano.
Eventuali domande concorrenti o incompatibili con la sopraccitata richiesta potranno essere presentate all’ufficio istruttore, entro il termine perentorio di trenta giorni dalla presente
pubblicazione.
Chiunque abbia interesse può visionare la domanda e la documentazione tecnica e può presentare memorie scritte contenenti osservazioni od opposizioni alla domanda entro ulteriori 30
giorni dal termine sopraindicato.
Il direttore del settore risorse idriche
e attività estrattive
Maria Cristina Pinoschi
Provincia di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive – Rilascio di
concessione per piccola derivazione di acque sotterranee
alla società Deoris s.r.l., ad uso pompe di calore nel comune
di Milano, in Via De Cristoforis n. 7
Ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’ art. 43 del regolamento regionale n. 2 del 24 marzo 2006 e della d.g.r.
n. 6/47582 del 29 dicembre 1999 la Provincia di Milano - Settore
Risorse idriche e attività estrattive - Servizio Risorse idriche - Corso
di Porta Vittoria 27 - 20122 Milano, ha rilasciato il seguente decreto di concessione n. R.G. 12648/14 del 15 dicembre 2014 alla Società Deoris s.r.l., con sede legale in Via Antonio Stoppani
n. 15 – 00197 Roma, per derivare una portata massima di 20 l/s
di acqua pubblica sotterranea per uso pompe di calore mediante n. 1 pozzo di presa e n. 1 pozzo di resa, siti nel foglio 266,
mappale 165 in comune di Milano.
Il presente avviso verrà pubblicato anche nel sito della Provincia di Milano.
Il direttore del settore risorse idriche
e attività estrattive
Maria Cristina Pinoschi
Provincia di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di
concessione derivazione a mezzo di n. 1 pozzo di presa ad
uso innaffiamento area verde sito/i in comune di Milano
presentata da Euromilano s.p.a. ex Cascina Merlata
Ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’art. 43 del regolamento regionale n. 2 del 24 marzo 2006 e della d.g.r.
n. 6/47582 del 29 dicembre 1999 la Provincia di Milano - Settore Risorse idriche e attività estrattive - Servizio Risorse idriche Corso di Porta Vittoria 27 - 20122 Milano ha rilasciato il seguente
decreto di concessione R.G. n. 12705 del 16 dicembre 2014 al
richiedente Euromilano s.p.a. ex Cascina Merlata, con sede in
comune di 20157 MILANO, Via Eritrea n. 48/8, per uso innaffiamento area verde, mediante n. 1 pozzo di presa, con portata
media complessiva di l/s e portata massima complessiva di l/s,
accatastato come nel comune di Milano.
Il direttore del settore risorse idriche
e attività estrattive
Maria Cristina Pinoschi
Provincia di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di
concessione derivazione a mezzo di n. 0 ad uso sito/i in
comune di Albairate presentata da Immobiliare Primac s.r.l.
Ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’art. 43 del Regolamento regionale n. 2 del 24 marzo 2006 e della d.g.r.
n. 6/47582 del 29 dicembre 1999 la Provincia di Milano - Settore
Risorse idriche e attività estrattive - Servizio Risorse idriche - Corso
di Porta Vittoria 27 - 20122 Milano ha rilasciato il seguente decreto di concessione R.G. n. 12639 del 15 dicembre 2014 al richiedente Immobiliare Primac s.r.l. , con sede in comune di 20123
Milano, Via Sebeto n. 4, per uso , mediante n. 0, con portata
media complessiva di l/s e portata massima complessiva di l/s,
accatastato/i come nel comune di Albairate.
Il direttore del settore risorse idriche
e attività estrattive
Maria Cristina Pinoschi
Provincia di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di
concessione derivazione a mezzo di n. 0 ad uso sito/i in
comune di Milano presentata da Fratelli Prada s.r.l.
Ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’art. 43 del regolamento regionale n. 2 del 24 marzo 2006 e della d.g.r.
n. 6/47582 del 29 dicembre 1999 la Provincia di Milano - Settore
Risorse idriche e attività estrattive - Servizio Risorse idriche - Corso
di Porta Vittoria 27 - 20122 Milano ha rilasciato il seguente decreto di concessione R.G. n. 12643 del 15 dicembre 2014 al richiedente Fratelli Prada s.r.l., con sede in comune di 20121 Milano,
Galleria Vittorio Emanuele II, per uso , mediante n. 0, con portata
media complessiva di 9 l/s e portata massima complessiva di 4
l/s, accatastato/i come nel comune di Milano.
Il direttore del settore risorse idriche
e attività estrattive
Maria Cristina Pinoschi
Comune di Baranzate (MI)
Avviso di adozione e deposito del piano particolareggiato
AT2 via Merano in variante (n. 4) al piano di governo del
territorio (PGT)
SI RENDE NOTO
ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 e 14 della l.r. n. 12 del 2005 e
ss.mm., dell’art. 15 e seguenti della l. n. 1150 del 1942 e ss.mm.
e dell’art. 10 e seguenti del d.p.r. n. 327 del 2001 e ss.mm., che:
– con deliberazione n. 48 del 2 dicembre 2014 del Consiglio
comunale è stato adottato il «Piano particolareggiato AT2 Via
Merano in variante (n. 4) al piano di governo del territorio» (in
seguito «P.P. AT2»);
– la suddetta deliberazione, esecutiva nelle forme di legge e
comprensiva degli allegati, sarà depositata presso la Sede Municipale di via Conciliazione 19 – Segreteria Area Gestione del
Territorio (dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 12.00) e
sul sito internet www.comune.baranzate.mi.it , per TRENTA giorni
consecutivi decorrenti dalla pubblicazione (il giorno 31 dicembre 2014) del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia affinché chiunque possa prenderne liberamente
visione;
– chiunque può presentare osservazioni agli atti depositati,
entro il termine perentorio (ore 12:00 del giorno 2 marzo 2015)
di TRENTA giorni consecutivi successivi dalla scadenza del periodo di deposito, le osservazioni che pervenissero successivamente non saranno considerate. Le osservazioni devono essere
presentate alla Sede Municipale di via Conciliazione 19 – Ufficio
Protocollo (dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 12.00), in
duplice copia nei formati A4 e/o A3 compresi gli allegati, ovvero
con posta elettronica certificata all’indirizzo [email protected] , indicando nell’oggetto «osservazioni
aL P.P. AT2 in variante n. 4 AL PGT» ;
– gli atti adottati sono informatizzati per cui non saranno fornite copie cartacee. E’ possibile ottenere copia degli atti depositati direttamente dal sito internet sopraindicato a titolo gratuito o
presso la Segreteria Area Gestione del Territorio (su memoria USB
dell’utente o su CD) previo pagamento di costi e diritti;
– il presente avviso costituisce comunicazione di avvio del
procedimento di dichiarazione di pubblica utilità delle opere
previste del P.P. AT2 che avverrà con l’approvazione e comporterà apposizione del vincolo preordinato all’esproprio degli immobili interessati, i cui identificativi catastali, ed i relativi intestatari
secondo i registri catastali, sono i seguenti:
– 142 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
•in comune di Baranzate, nel foglio catastale n. 65: AMBRO-
SONE ANGELO n. 07 maggio 1945 MONTESARCHIO, mapp.
369, 404 sub. 701; BARBERA PAOLO n. 20 gennaio 1940 ROCCALUMERA, mapp. 368; BAROLLO ANTONIA n. 13 giugno 1945 MONTAGNANA, mapp. 366; BENVENUTI GIOVANNA
n. 24 giugno 1961 MILANO, mapp. 440 sub. 1-2; BERNARDIS
LINA LILIANA n. 18 settembre 1950 MILANO, mapp. 296; BERNARDIS SANTINA GIUSEPPINA n. 03 maggio 1958 BOLLATE,
mapp. 296; BOCCARDI ANTONIA n. 21 maggio 1953 BOVINO, mapp. 556 parte sub. 702-703-704; BOCCARDI MARIA n. 23 luglio 1957 FOGGIA, mapp. 556 parte sub. 702703-704; BOCCARDI MICHELE n. 06 febbraio 1930 BOVINO,
mapp. 555; BOCCARDI MICHELINA n. 27 ottobre 1959 BOVINO, mapp. 556 parte sub. 702-703-704; BOCCARDI RITA
n. 21 maggio 1955 FOGGIA, mapp. 556 parte sub. 702-703704; BOCCARDI VALVERDE CELESTE n. 09 ottobre 1950 BOVINO, mapp. 556 parte sub. 702-703-704; BRIGUGLIO ANTONINO n. 13 agosto 1941 ROCCALUMERA, mapp. 368; CECERE
LUIGI n. 08 novembre 1949 MONTESARCHIO, mapp. 372;
CERRI LUCIANA n. 05 gennaio 1930 MILANO, mapp. 218, 402,
403; CIMMARUSTI CATERINA n. 05 maggio 1946 CERIGNOLA, mapp. 329 sub. 2-3-703; CLEMENTE ANTONIO n. 26 marzo 1933 ALTAMURA, mapp. 214 sub. 501-502; COLONNETTA
VITTORIO n. 31 agosto 1950 TERMOLI, mapp. 124; CORTESE
MAURO n. 10 novembre 1947 MILANO, mapp. 444, 439 parte
sub 1-2-3-4-5; COSTA ANGELO n. 06 gennaio 1940 REGALBUTO, mapp. 371; CRIVELLI LUIGIA n. 26 novembre 1920 TRENNO, mapp. 262, 263, 264, 265; DE POLI ANNETTA n. 11 marzo 1932 COMEZZANO-CIZZAGO, mapp. 126, 127, 247, 445,
566; DIGAUDIO VINCENZA n. 02 aprile 1950 REGALBUTO,
mapp. 199; GALATI MARIA n. 12 ottobre 1933 PALERMO,
mapp. 556 parte sub. 702-703-704; GARAGUSO ANTONIO
n. 03 settembre 1960 SALANDRA, mapp. 363; GARAGUSO
FELICIA ANTONIA n. 06 luglio 1955 SALANDRA, mapp. 363;
GARAGUSO ROCCO n. 06 maggio 1951 SALANDRA, mapp.
363; GARAGUSO ROSINA n. 01 aprile 1949 SALANDRA, mapp.
363; GHIELMI GIOVANNI n. 01 agosto 1937 MILANO, mapp.
218, 402, 403; GRANDI ANGELA n. 11 gennaio 1924 TRENNO,
mapp. 212, 215, 216 sub. 2-701, 241, 247, 445; INGRASSIA SEBASTIANO n. 22 gennaio 1935 REGALBUTO, mapp. 199; IPPOLITO COSIMO n. 18 settembre 1948 CERIGNOLA, mapp.
329 sub. 2-3-703; LA BAIA DEGLI ANGELI IMMOBILIARE SRL c.f.
10405940155 MILANO, mapp. 552 parte sub. 701-702; LATTUADA ALESSANDRO n. 09 giugno 1958 BOLLATE, mapp. 126,
127, 247, 445, 566, 440 sub. 1-2; LATTUADA ENRICA n. 23 gennaio 1948 BOLLATE, mapp. 212, 215, 216 sub. 2-701, 241,
247, 445; LATTUADA IDA n. 29 aprile 1910 BOLLATE, mapp.
247, 445; LATTUADA ILVIO n. 04 gennaio 1966 BOLLATE,
mapp. 126, 127, 247, 445, 566; LATTUADA MARIA n. 14 agosto 1913 MILANO, mapp. 247, 445; LATTUADA NORMA
n. 27 marzo 1957 BOLLATE, mapp. 247, 445, 568; LATTUADA
PAOLINA n. 10 agosto 1909 MILANO, mapp. 247, 445; LATTUADA PIERINA n. 26 maggio 1922 MILANO, mapp. 247, 445;
LATTUADA ROSANNA n. 16 agosto 1952 BOLLATE, mapp. 247,
568; LUZZINI CHIARA n. CATANIA, mapp. 124; MANCUSO PASQUALE n. 09 novembre 1936 FILOGASO, mapp. 365; MANDELLI CLAUDIO n. 12 agosto 1946 MILANO, mapp. 262, 263,
264, 265; MANDELLI GIORGIO n. 23 maggio 1951 MILANO,
mapp. 262, 263, 264, 265; MANDELLI GIOVANNI n. 23 marzo 1956 MILANO, mapp. 262, 263, 264, 265; MANDELLI SILVANA n. 13 giugno 1948 MILANO, mapp. 262, 263, 264, 265;
MARCHI DANIELA n. 16 agosto 1945 MILANO, mapp. 569;
MARCHINI ANGELO n. 21 dicembre 1950 CORTEOLONA,
mapp. 390 parte sub. 701-702; MORANTE LUISA n. 04 ottobre 1947 BENEVENTO, mapp. 368; MOSSINA CARMELINA
ALODIA n. 19 giugno 1943 NOVATE M.SE, mapp. 439 parte
sub. 1-2-3-4-5; MUSCIA VINCENZO n. 29 novembre 1946 NISCEMI, mapp. 283, 400, 401; NEGRETTI CESARE n. 15 marzo 1944 VARESE, mapp. 569; NUNZOLESE CESAREA n. 16 giugno 1935 ALTAMURA, mapp. 214 sub. 501-502; PAGANI LUIGIA
n. 28 settembre 1989 MILANO, mapp. 213 sub. 501; PEZZALI
IMMOBILIARE SRL c.f. 06827430965 MILANO, mapp. 129, 130,
246; PIROLA ALDA n. 21 luglio 1926 BOLLATE, mapp. 247, 445;
PLUMARI AGATA n. 19 dicembre 1953 CATANIA, mapp. 124;
PLUMARI ANNA MARIA n. 09 gennaio 1958 BOLLATE, mapp.
124; PLUMARI ELISABETTA n. 05 gennaio 1980 MILANO, mapp.
364; PLUMARI FEDERICA n. 26 maggio 1987 MILANO, mapp.
364; PLUMARI VINCENZA n. 10 gennaio 1951 REGALBUTO,
mapp. 364; PLUMARI VITA n. 17 luglio 1951 CATANIA, mapp.
124; PROVINCIA DI MILANO, mapp. 302, 304, 305, 307, 308;
RUGGERI LETTERIA n. 31 marzo 1940 PAGLIARA, mapp. 368;
RUSSO GAETANO n. 24 ottobre 1952 ADRANO, mapp. 124;
RUSSO VINCENZO n. 22 marzo 1950 ADRANO, mapp. 124;
SAITA MARIASTELLA n. 21 febbraio 1942 MILANO, mapp. 200,
295; SAITA PIERMARIO n. 18 luglio 1938 NOVATE M.SE, mapp.
200, 295; SALGAROLLO GIULIANA n. 07 giugno 1943 SAREGO, mapp. 316; SARDO GIOVANNA n. 11 febbraio 1952 POZZUOLI, mapp. 372; SCILLETTA CARMELA n. 23 febbraio 1949 REGALBUTO, mapp. 369, 404 sub. 701; SCILLETTA
ROSARIA n. 10 settembre 1946 REGALBUTO, mapp. 371; SELVAGGIO LUCREZIA n. 26 luglio 1943 FILOGASO, mapp. 365;
SILVA GIOVANNI n. 20 dicembre 1956 MILANO, mapp. 128,
131; SILVA LUIGI n. 04 luglio 1915 MILANO, mapp. 128, 131;
SPEZZI VITTORIO n. 01 aprile 1952 REGALBUTO, mapp. 373;
TOMASI GIUSEPPE n. 13 marzo 1945 NICOSIA, mapp. 364;
UBOLDI SANTINO n. 21 novembre 1938 SEPRIO CARBONATE,
mapp. 316; VERNA CARMELO n. 15 luglio 1944 REGALBUTO,
mapp. 217; VITALE GIUSEPPINA n. 18 marzo 1960 CATANZARO, mapp. 373; ZINGHINI’ DOMENICO n. 07 gennaio 1959 CARERI, mapp. 367, 370;
•in Comune di Baranzate, nel foglio catastale n. 70: ANDREOLETTI LEONIA n. 14 maggio 1933 MILANO, mapp.
299 parte; ANDREOLETTI LEONIA n. 14 maggio 1933 MILANO, mapp. 300; BOSISIO BENEDETTA n. 02 dicembre 1968 MILANO, mapp. 299 parte, 300; BOSISIO CHIARA
n. 15 marzo 1971 MILANO, mapp. 299 parte, 300; BOSISIO
GIOVANNI n. 01 gennaio 1931 MILANO, mapp. 299 parte,
300; CHIESA PARROCCHIALE DEI SS GERVASIO E PROTASIO
DI NOVATE MILANESE c.f. / NOVATE M.SE, mapp. 250, 306;
CLEMENTE ANTONIO n. 23 marzo 1933 ALTAMURA, mapp.
5 parte; COMUNE DI BARANZATE c.f. 00801220153 BARANZATE, mapp. 7 parte, 287 parte; COMUNE DI BOLLATE c.f.
00801220153 BOLLATE, mapp. 304, 316 parte, 318; FIORINA
SRL c.f. 01266030152 MILANO, mapp. 319; GRANDI ANGELA
n. 11 gennaio 1924 TRENNO, mapp. 4 parte; LATTUADA ENRICA n. 23 gennaio 1948 BOLLATE, mapp. 4 parte; NUNZOLESE
CESAREA n. 16 giugno 1935 ALTAMURA, mapp. 5 parte; PASQUALINI ALESSANDRO n. 19 gennaio 1952 BOLLATE, mapp.
6 parte; PASQUALINI SILVANA n. 05 aprile 1948 BOLLATE,
mapp. 6 parte; PATRONI MARIA n. 30 luglio 1974 MILANO,
mapp. 299 parte, 300; PATRONI VALERIA n. 30 luglio 1974 MILANO, mapp. 299 parte, 300;
– qualora per le frazioni residue dei beni interessati parzialmente risultino condizioni disagevoli, ovvero siano necessari
considerevoli lavori per un’agevole fruizione degli stessi, è facoltà dei proprietari di tali beni chiedere l’inserimento anche per le
predette frazioni residue;
– coloro che risultino proprietari secondo i registri catastali,
ove non siano più proprietari, sono tenuti, ai sensi dell’art. 3 del
d.p.r. n. 327 del 2001 e ss.mm., a darne comunicazione a questo
Ente entro TRENTA giorni dalla pubblicazione del presente avviso, indicando altresì, ove ne siano a conoscenza, il nuovo proprietario, o comunque fornendo copia degli atti in loro possesso
utili a ricostruire le vicende dell’immobile;
– successivamente all’approvazione del P.P. AT2 l’attuazione
avverrà ai sensi dell’art. 23 della L. n. 1150 del 1942 e ss.mm. ed
il Comune di Baranzate potrà delegare l’esercizio delle funzioni di autorità espropriante a soggetto terzo ai sensi dell’art. 27,
comma 5, della L. n. 166 del 2002 e ss.mm. e dell’art. 6 del d.p.r.
n. 327 del 2001 e ss.mm. .
Baranzate, 18 dicembre 2014
Il responsabile dell’area gestione del territorio
e del procedimento
Sonia Pagnacco
Comune di Mediglia (MI)
Avviso di deposito relativo all’adozione del nuovo piano di
governo del territorio (PGT) ed atti integrativi
Si avvisa che con deliberazione di Consiglio comunale n. 74
del 12 dicembre 2014 è stato adottato, ai sensi della l.r. 12/2005,
il nuovo Piano di Governo del Territorio.
Gli atti sono depositati presso la Segreteria Generale del
Comune da lunedì 22 dicembre 2014 a martedì 20 gennaio 2015. Le osservazioni possono essere presentate entro giovedì
19 febbraio 2015.
Il responsabile del settore gestione del territorio
Veronica Marziali
Comune di Pregnana Milanese (MI)
Variante parziale al piano di governo del territorio (PGT) –
Zona via Castellazzo – Cascina Orombella
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 11 della l.r. 11 marzo 2005, n. 12 e successive modificazioni e integrazioni
Bollettino Ufficiale
– 143 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
SI AVVISA CHE:
−− con d.c.c. n. 44 del 28 ottobre 2014 è stato definitivamente
approvata La Variante parziale al Piano di Governo del Territorio
(PGT) – zona Via Castellazzo – Cascina Orombella;
−− gli atti costituenti la variante parziale al PGT sono depositati
presso la segreteria comunale per consentire la libera visione a
chiunque ne abbia interesse;
−− gli atti assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione, fatta salva l’immediata prevalenza, ai sensi di legge,
delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e del Piano Territoriale Regionale.
Pregnana Milanese, 31 dicembre 2014
Il responsabile del settore assetto ed uso del territorio
Elisabetta Amariti
– 144 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Provincia di Monza e della Brianza
Comune di Besana in Brianza (MB)
Deposito e pubblicazione deliberazione di Consiglio
comunale n. 74 del 17 dicembre 2014 inerente le osservazioni
e controdeduzioni alla variante al piano delle regole del PGT –
Azienda agricola Mapj di Alagia Filippina Cascina Selva
IL VICE RESPONSABILE DELL’AREA TECNICA
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 della l.r. 11 marzo 2005 n. 12
e s.m.i.
RENDE NOTO CHE
con deliberazione del Consiglio comunale n. 74 del 17 dicembre 2014, ai sensi dell’art. 13 l.r. n. 12/2005 s.m.i., sono state esaminate e controdedotte le osservazioni alla variante al Piano
delle Regole del vigente Piano di Governo del Territorio – Azienda Agricola Mapj di Alagia Filippina Cascina Selva;
Detta deliberazione, completa di tutti gli allegati, è depositata
presso la Segreteria Comunale, in libera visione al pubblico, negli orari d’apertura al pubblico per trenta giorni consecutivi decorrenti dalla data del 30 dicembre 2014 fino a tutto il 29 gennaio 2015 compreso, affinché nei trenta giorni successivi ovvero
fino al 28 febbraio 2015 compreso chiunque possa presentare
eventuali osservazioni.
Le osservazioni stesse, dovranno essere redatte in duplice copia, in carta libera, ed essere consegnate esclusivamente all’ufficio Protocollo negli orari di apertura al pubblico.
Il vice responsabile dell’area tecnica
Dario Maino
Comune di Caponago (MB)
Avviso pubblico di approvazione definitiva e deposito degli
atti costituenti la zonizzazione acustica ai sensi e per gli effetti
dell’art. 3 della l.r. 10 agosto 2001 n. 13 e s.m.i.
SI AVVISA CHE
−− con deliberazione di Consiglio comunale n. 36 del 27 novembre 2014 è stato approvato lo Studio della zonizzazione acustica ai sensi della l.r. n. 13/2001;
−− gli atti dello studio della zonizzazione acustica sono depositati presso la Sede comunale – Ufficio Tecnico - via Voltolina n.
16, al fine di consentirne la libera visione a chiunque ne abbia
interesse;
−− gli atti assumono efficacia dalla data di pubblicazione del
presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Il responsabile del settore tecnico
Daniela Benvenuti
Comune di Limbiate (MB)
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti
costituenti il piano del governo del territorio (PGT)
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 11 della l.r. 11 marzo 2005, n. 12 e successive modificazioni e integrazioni
SI AVVISA CHE:
−− con d.c.c. n. 62 del 10 ottobre 2014 è stato definitivamente
approvato il Piano del Governo del Territorio (PGT);
−− gli atti costituenti il Piano di Governo del Territorio sono depositati presso la segreteria comunale per consentire la libera
visione a chiunque ne abbia interesse;
−− gli atti assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione, fatta salva l’immediata prevalenza, ai sensi di legge,
delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e del Piano Territoriale Regionale.
Limbiate, 31 dicembre 2014
Il dirigente settore territorio
Paola Taglietti
Bollettino Ufficiale
Bollettino Ufficiale
– 145 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Provincia di Pavia
Provincia di Pavia
Divisione Agro-ambientale - Domanda di concessione per
derivazione irrigua dal fiume Olona Meridionale e dal colatore
Roggione nei comuni di Lardirago e Bornasco. Azienda
agricola Rovati Luigi & co
Nell’ambito del riordino di tutte le pratiche di derivazione dalle acque dal fiume Olona Meridionale, la Provincia di Pavia sta
procedendo alla ripubblicazione delle istanze pervenute.
L’Azienda Agricola Rovati Luigi & co (P.IVA 00263260184) ha
presentato in data 27 dicembre 1996 domanda di concessione
per una derivazione dal fiume Olona Meridionale e una derivazione dal Colatore Roggione.
I dati principali della derivazione sono:
•Due punti di presa: punto di presa dal fiume Olona Meridionale ubicato in comune di Lardirago sul foglio 5 mappale
17 e, punto di presa dal colatore Roggione ubicato in comune di Bornasco sul foglio 3 mappale 11
•portata richiesta: 60 l/s (portata media/massima) complessiva per i due punti di presa
•uso irriguo per terreni ubicati nei Comuni di Bornasco con
superficie totale di 42.3904 ha
L’Ufficio competente al rilascio del provvedimento è la Divisione Agro-ambientale della Provincia di Pavia e l’Ufficio istruttore è
la U.o. Risorse idriche.
Chiunque abbia interesse può visionare la documentazione
tecnica e può presentare all’Ufficio istruttore osservazioni e/o opposizioni, entro trenta giorni decorrenti dal termine di cui sopra.
Il direttore della divisione
Carlo Sacchi
Provincia di Pavia
Divisione Agro-ambientale - Domanda di rinnovo alla
concessione di derivazione d’acqua da due pozzi per uso
irriguo, igienico sanitario, innaffiamento orti e giardini e
abbeveraggio bestiame in comune di Casei Gerola. Azienda
agricola Bagnolino
Il sig. Franco Barbieri legale rappresentante della Azienda
Agricola Bagnolino (P.IVA 01535850182) ha presentato in data
13 novembre 2014, domanda di rinnovo alla concessione di derivazione d’acqua da due pozzi per uso irriguo, igienico sanitario, innaffiamento orti e giardini e abbeveraggio bestiame.
I pozzi sono ubicati in comune di Casei Gerola. Il pozzo n. 1
ad uso irriguo si trova sul foglio 26 mapp. 211 ed ha una portata
media di 20 l/s e massima di 36,7 l/s per un volume annuo di
26.000 mc.
Il pozzo n. 2 ad uso igienico sanitario, innaffiamento di orti e
giardini e abbeveraggio bestiamo è situato sul Fg. 26 mappale
461 ed ha una portata media di 0,2 l/s e massima di 0,3 l/s per
un volume annuo di 1000 mc.
L’Ufficio competente al rilascio del provvedimento è la Divisione Agro-ambientale della Provincia di Pavia e l’Ufficio istruttore è
la U.O. Risorse idriche.
Chiunque abbia interesse può visionare la documentazione
tecnica e può presentare all’Ufficio istruttore osservazioni e/o opposizioni, entro trenta giorni decorrenti dal termine di cui sopra.
Il direttore della divisione
Carlo Sacchi
Provincia di Pavia
Divisione Agro-ambientale - Domanda di concessione di
derivazione d’acqua da un pozzo per uso innaffiamento aree
verdi, igienico, preparazione miscele agro farmaci, lavaggi
mezzi ed attrezzature agricole e antincendio. Società agricola
semplice Castello del Poggio
Il sig. Silvano Zonin legale rappresentante del Castello del Poggio Società Agricola Semplice (P.IVA 2360740241) ha presentato
in data 13 ottobre 2014, domanda di concessione di derivazione d’acqua da un pozzo per uso innaffiamento aree verdi,
igienico, preparazione miscele agro farmaci, lavaggio mezzi ed
attrezzature agricole e antincendio. Il pozzo è ubicato in comune di Zenevredo sul foglio 1 mapp. 180. I dati principali della derivazione sono i seguenti: portata media annuale 0,09 l/s; portata
massima 3 l/s e un volume annuo pari a 2700 mc.
L’Ufficio competente al rilascio del provvedimento è la Divisione Agro-ambientale della Provincia di Pavia e l’Ufficio istruttore è
la U.o. Risorse idriche.
Chiunque abbia interesse può visionare la documentazione
tecnica e può presentare all’Ufficio istruttore osservazioni e/o opposizioni, entro trenta giorni decorrenti dal termine di cui sopra.
Il direttore della divisione
Carlo Sacchi
Provincia di Pavia
Divisione Agro-ambientale - Settore Tutela ambientale - U.o.
Rifiuti - Ditta De.A. s.r.l. con sede legale e operativa in via
Tiziano Vecellio n. 271 – Mortara (PV). Decreto di verifica di
assoggettabilità alla VIA,ai sensi dell’art. 20 del d.lgs. 152/2006
e s.m.i., per la realizzazione di varianti sostanziali presso un
centro di raccolta e trattamento di carcasse di veicoli a
motore, rimorchi e simili nonchè impianto di messa in riserva e
recupero di rifiuti speciali non pericolosi (R13, R4)
Con decreto del dirigente del Settore Tutela Ambientale della Provincia di Pavia n. 11/2014 – R del 17 dicembre 2014 prot.
84752 ai sensi dell’art. 20 del d.lgs. 4/2008, il progetto presentato dalla ditta De.A. s.r.l. con sede legale e operativa in via Tiziano Vecellio n. 271 – Mortara (PV) Codice fiscale e partita IVA
0145770185, relativo alla realizzazione di una variante sostanziale presso un centro di raccolta e trattamento di carcasse di
veicoli a motore, rimorchi e simili nonchè impianto di messa in
riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi (R13, R4), è stato escluso dalla procedura di VIA con prescrizioni.
Il testo integrale del Decreto sarà consultabile sul Web all’indirizzo www.provincia.pv.it e www.silvia.regione.lombardia.it
La responsabile u.o. rifiuti
Ilaria Vecchio
Comune di Bressana Bottarone (PV)
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti
costituenti la rettifica al piano di governo del territorio (PGT)
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 11 della l.r. 11 marzo 2005, n. 12 e successive modificazioni e integrazioni
SI AVVISA CHE:
−− con d.c.c. n. 46 del 4 novembre 2014 è stata definitivamente approvata la rettifica degli atti del Piano di Governo del Territorio (PGT);
−− gli atti costituenti la rettifica del Piano di Governo del Territorio sono depositati presso la segreteria comunale per consentire
la libera visione a chiunque ne abbia interesse;
−− gli atti assumono efficacia dalla data della presente
pubblicazione.
Bressana Bottarone, 31 dicembre 2014
Luigi Bonfoco
Comune di Mortara (PV)
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti
costituenti la variante n. 2 al piano di governo del territorio
(PGT)
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 11 della l.r. 11 marzo 2005, n. 12 e successive modificazioni e integrazioni
SI AVVISA CHE:
−− con d.c.c. n. 53 del 27 novembre 2014 è stata definitivamente approvata la variante n. 2 al piano di governo del territorio;
−− gli atti costituenti la variante n. 2 al PGT sono depositati
presso la segreteria comunale per consentire la libera visione a
chiunque ne abbia interesse;
−− gli atti assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione, fatta salva l’immediata prevalenza, ai sensi di legge,
delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e del Piano Territoriale Regionale.
Mortara, 31 dicembre 2014
Il capo area tecnica
Fabiano Conti
– 146 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Comune di Santa Maria Della Versa (PV)
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti
costituenti la rettifica al piano delle regole del vigente piano
di governo del territorio (PGT)
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 14-bis, della
l.r. 11 marzo 2005, n. 12 e successive modificazioni e integrazioni,
SI AVVISA CHE:
−− con deliberazione di Consiglio comunale n. 70 del 29 novembre 2014 è stata definitivamente approvata la Rettifica al
Piano delle Regole del vigente PGT a correzione di un errore materiale presente in un elaborato cartografico;
−− gli atti costituenti la Rettifica sono depositati presso la segreteria comunale per consentire la libera visione a chiunque
ne abbia interesse e possono essere consultati anche sul sito
web del Comune di Santa Maria della Versa (PV): www.comune.
santa-maria-della-versa.pv.it;
−− gli atti assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione, fatta salva l’immediata prevalenza, ai sensi di legge,
delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e del Piano Territoriale Regionale.
Santa Maria Della Versa, 31 dicembre 2014
Il responsabile del servizio tecnico
Roberta Moroni
Comune di Vigevano (PV)
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti
costituenti la variante parziale al piano di governo del
territorio (PGT) vigente
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 11 della l.r. 11 marzo 2005 n. 12 e successive modificazioni e integrazioni
SI AVVISA CHE
−− con deliberazione del Consiglio comunale n. 57 del 10 novembre 2014 è stata definitivamente approvata la Variante Parziale al PGT vigente;
−− gli atti costituenti la variante parziale al PGT Vigente, sono
depositati presso la Segreteria Comunale per consentire la libera visione a chiunque ne abbia interesse;
−− gli atti assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione, fatta salva l’immediata prevalenza, ai sensi di legge,
delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e del Piano Territoriale Regionale.
Vigevano, 31 dicembre 2014
Il dirigente del settore territorio
Mariadelaide Delfino
Bollettino Ufficiale
Bollettino Ufficiale
– 147 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Provincia di Sondrio
Comune di Delebio (SO)
Avviso di adozione, deposito e pubblicazione degli
atti costituenti il piano di governo del territorio (PGT).
Aggiornamento piano di classificazione acustica del territorio
comunale
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO TECNICO
In forza del decreto sindacale n. 3/2014 emanato in data
16 giugno 2014 ai sensi dell’art. 109 comma II del decreto legislativo n. 267/2000;
Premesso con deliberazioni n. 7 del 28 giugno 2012 e n. 30
del 15 dicembre 2012, il Consiglio comunale ha rispettivamente adottato ed approvato il Piano di Governo del Territorio (poi
divenuto efficace con la pubblicazione sul BURL in data 12 giugno 2013) così come articolato ai sensi della l.r. 12/2005 nei diversi atti che lo costituiscono;
Ricordato in particolare che con i medesimi succitati atti consiliari, è stato fra l’altro riadottato e riapprovato il piano di classificazione acustica del territorio comunale – «Piano di zonizzazione acustica» ai sensi della Legge Quadro n. 447/95 e s.m.i.
nonché della l.r. 13/01 e s.m.i., così come precedentemente
reso dal dott. Pellegrino dell’ARPA di Sondrio ed approvato in via
definitiva con delibera del c.c. n. 59 del 27 novembre 2002
Che con deliberazione del Consiglio comunale n. 37 del
28 novembre 2014, è stata adottato l’aggiornamento a detto
Piano di Classificazione Acustica del Territorio Comunale così
come reso dal dott. Carlo Pellegrino della già citata ARPA di Sondrio in data 29 agosto 2014 e pervenuto al prot. n. 5414.VI.9 del
8 ottobre 2014;
Vista la legge regionale 11 marzo 2005 n. 12 e s.m. e i., in
particolare l’articolo 13, comma 4, relativo alla procedura amministrativa vigente di adozione ed approvazione del suddetto
Piano;
AVVISA
che gli atti costituenti l’aggiornamento del Piano di Classificazione Acustica del Territorio Comunale del Comune di Delebio,
così come specificatamente elencati nella deliberazione del
Consiglio Comunale n. 37 del 28 novembre 2014, con la quale
tali atti sono stati adottati ai sensi dell’art. 13, della l.r. 11 marzo 2005 n. 12 e s.m.i., sono depositati, congiuntamente alla delibera consiliare sopraccitata, in libera visione (nei seguenti orari:
dal lunedì al venerdì dalle ore 11,00 alle ore 12,00) presso la Segreteria del Comune di Delebio, P.zza Santa Domenica, 3, per 30
giorni consecutivi dalla data di pubblicazione del presente avviso, ovvero dal 31 dicembre 2014 al 30 gennaio 2015, nonché
pubblicati sul sito internet del Comune di Delebio www.comune.
delebio.so.it affinché chiunque ne abbia interesse possa prenderne visione,
Nei 30 giorni successivi la scadenza del periodo di deposito
(e comunque entro lunedì 02 marzo 2015 alle ore 12,00) chiunque potrà far pervenire osservazioni, da presentare in duplice
copia in carta libera con gli eventuali allegati del caso, all’Ufficio
Protocollo dello stesso Comune di Delebio – Tel. 0342/684551.
Il presente avviso viene pubblicato il 31 dicembre 2014 all’Albo pretorio on line del Comune di Delebio, sul Bollettino Ufficiale
della Regione Lombardia, sul quotidiano «Il Giorno» e sul sito internet www.comune.delebio.so.it
Delebio, 16 dicembre 2014
Il responsabile del servizio tecnico
Luciano Rech
– 148 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 53 - Mercoledì 31 dicembre 2014
Provincia di Varese
Comune di Cuveglio (VA)
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti
costituenti la variante al piano di governo del territorio (PGT)
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 11 della l.r. 11 marzo 2005, n. 12 e successive modificazioni e integrazioni
SI AVVISA CHE:
−− con d.c.c. n. n. 3 del 19 marzo 2014 sono stati definitivamente approvati la Variante al piano dei servizi, rettifiche al documento di piano e piano delle regole;
−− gli atti costituenti la variante al PGT sono depositati presso
la segreteria comunale per consentire la libera visione a chiunque ne abbia interesse;
−− gli atti assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione, fatta salva l’immediata prevalenza, ai sensi di legge,
delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e del Piano Territoriale Regionale.
Cuveglio, 31 dicembre 2014
Il sindaco
Giorgio Piccolo
Bollettino Ufficiale