Orfeo suoniamo insieme - Istituto Comprensivo "Tommaso Grossi"

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Orfeo suoniamo insieme - Istituto Comprensivo "Tommaso Grossi"
Anno sc. 2, numero 2-Marzo 2014 Redazione: Daniela Di Martino
DIARIO DI
BORDO
NUMERO SPECIALE
«PRIMAVERA»
Certi di fare cosa gradita,
vi aggiorniamo sulla vita
della scuola Tommaso
Grossi e vi auguriamo
«Buona Primavera»!
In questo numero parliamo soprattutto di scuola primaria. A
maggio vi aggiorneremo anche sulla scuola secondaria! Per
tutte le altre iniziative consultate il sito web della scuola:
www.icgrossimilano.it e quello dell’associazione genitori:
www.ingrossiamoci.it
ORFEO SUONIAMO INSIEME
Se per caso una mattina vi trovaste a girare per la scuola T. Grossi o a
passare sotto le finestre della parrocchia S. Eugenio, sentireste voci di
bambini e suoni di strumenti: Musica, quindi.
Sono i bambini di Orfeo suoniamo insieme, il progetto che dal gennaio
2013 ha preso avvio nella nostra zona e si sta svolgendo anche
quest’anno per continuare nel tempo.
Ma cos’è Orfeo suoniamo insieme? C’è tutta una storia dietro questo
nome.
Molti anni fa, quasi quaranta, in Venezuela, un musicista di nome José
Antonio Abreu ha deciso di togliere i bambini dalla strada, dar loro un
futuro e un’educazione facendo fare loro musica insieme. All’inizio
con pochi bambini e in un garage; oggi sono innumerevoli le
orchestre diffuse in tutto il paese, alcuni ragazzi sono diventati
musicisti famosi, altri hanno preso strade diverse dalla musica e tutti
sono diventati “buoni cittadini”.
Questa straordinaria lezione di vita e di amore per l’infanzia e la
gioventù si sta diffondendo nel mondo ed è arrivata anche nel nostro
paese, dove da tre anni è nato il Sistema delle orchestre e dei cori
giovanili e infantili in Italia.
Con sede a Milano, è particolarmente attivo il presidio del Sistema in
Lombardia, sostenuto dalla Fondazione Pasquinelli, e impegnato a
portare la musica soprattutto là dove le opportunità di fare
quest’esperienza per i bambini non sono molte.
È così che è nato il Nucleo sperimentale di Zona 4, con il suo progetto
Orfeo, che è stato accolto con entusiasmo dalla scuola T. Grossi, in cui
nove classi e 170 bambini dall’anno scorso hanno la loro lezione
settimanale di musica. Affiancano la scuola la parrocchia
Sant’Eugenio, che ospita un laboratorio il sabato mattina, il Consiglio
di Zona 4, che ci sostiene per gli strumenti e gli insegnanti di musica,
tutti professionisti già addentro alla strategia del Sistema: siamo in
tanti a lavorare per portare la musica ai bambini e i bambini a
un’esperienza bella e costruttiva.
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ORFEO SUONIAMO INSIEME
(seguito…)
D’altronde sappiamo che la musica ha una forte valenza di esperienza
sociale e personale, oltre ad essere una fonte di piacere. La musica è un
linguaggio universale e comprensibile a tutti. È quindi un linguaggio
comune quello che imparano i bambini di Orfeo, di 24 nazionalità
diverse e che insieme sperimentano emozioni comuni.
Chi assiste ai laboratori (e chi è stato presente a qualche momento
preparatorio del piccolo concerto di Natale lo ha visto bene) si accorge
come a poco a poco ogni bambino accetta il suo ruolo e il suo posto nel
gruppo e impara a collaborare perché si rende conto che facendo bene
la sua parte contribuisce al risultato finale. Anche se è faticoso, per loro,
e impegnativo, tuttavia non demordono. E sono contenti dei risultati
che raggiungono. Facendo musica insieme i bambini imparano ad
ascoltarsi, a sostenersi e ciascuno si assume la sua parte di
responsabilità. Le orchestre sono piccole comunità dove si impara a
essere collaboranti e a sentirsi impegnati in uno scopo comune. Un
“apprendistato” per la vita, dunque.
Oltre a questo, i bambini imparano ad ascoltare e ascoltarsi, sviluppano
le capacità di concentrazione e la memoria.
I bambini si avvicinano a un mondo pieno di bellezza, come hanno
scritto loro stessi nei temi che hanno redatto liberamente su questa
esperienza: “la musica mi rasserena…”, “non credevo che sarei mai stato
capace di suonare un violino…””suonare tutti insieme è bellissimo!!…”
“siamo molto fortunati perché non tutti i bambini hanno avuto questa
opportunità”…
Maria pia Gardini
Coordinatrice del nucleo di z.4,
progetto Orfeo suoniamo insieme
Riferimenti: [email protected]
Cell.3475753851, email: [email protected]
Su Google è possibile trovare tante informazioni e video cercando: el sistema musicale
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venezuelano e sistema dei cori e delle orchestre giovanili italiani
LEZIONI DI MUSICA A SCUOLA
Il lunedì, martedì e mercoledì, i bambini delle classi
terze, quarte e quinte salgono in aula musica per delle
vere e proprie lezioni di musica! Hanno anche la
possibilità di suonare degli strumenti, come violini e
violoncelli! Da quest’anno, poi, viene offerto un
laboratorio musicale in orario extrascolastico, il martedì
e il giovedì. A maggio sicuramente potremo assistere ad
una lezione aperta e partecipare all’acquisto di
strumenti musicali per la scuola! A breve tutti i dettagli.
Festa della scuola:
maggio 2013
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TUTTI DI NUOVO IN PISCINA!!!
Proseguono i corsi di nuoto per tutte le classi della
scuola primaria di via Monte Velino. Vi mostriamo
alcune foto delle lezioni aperte che si sono svolte a
maggio 2013 (in attesa di conoscere le date dei
nuovi open day!)
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W la pappa
Sono stata una bambina inappetente. Ricordo perfettamente che aspettavo
con angoscia l’ora di pranzo o di cena. Perché, come molti di voi, sono
cresciuta in un momento storico in cui i metodi educativi erano abbastanza
semplici e quindi venivo regolarmente punita per non aver mangiato. Per
fortuna, durante l’adolescenza, mi si è aperto il mondo dei sapori e della
varietà degli alimenti fino a diventare una buongustaia! Oggi, per fortuna,
credo di avere un rapporto sano e sereno con il cibo, ma ammetto che non
fosse così scontato arrivare a questo equilibrio. E proprio perché ricordo
quanto accaduto da bambina, oggi sono molto attenta al rapporto che i
bambini hanno con il cibo.
L’atto di nutrirsi non è solo biologico, ma intervengono fattori psicologici
importanti. È il primo atto che compiamo quando nasciamo ed è anche quello
con cui entriamo in contatto con il mondo e con gli altri: con la madre nei
primi mesi di vita e poi, durante la fase orale (dove il bambino mette in bocca
ogni cosa) con tutto ciò che ci circonda. Mangiare è quindi conoscenza e
relazione. E rimane carico di significati emotivi importanti per tutta la vita.
Avere un corretto rapporto con il cibo è per questo fondamentale. Come
genitore, e ora facendo parte della commissione mensa, mi sono resa conto
di quanto sia importante riflettere sull’educazione alimentare e approfondire
le proprie conoscenze. Molto spesso, da genitori, veniamo presi dall’ansia di
fronte ai rifiuti alimentari dei nostri figli. La neofobia alimentare(cioè la paura
di assaggiare cose nuove) è comunissima nei bambini ed è un riflesso
dell’istinto di autoconservazione dell’essere umano. Assente nel primo anno
di vita del bambino, si manifesta quando il piccolo inizia a diventare
autonomo. Nell’età delle caverne, questa paura consentiva ai cuccioli di non
assaggiare bacche o erbe velenose e quindi a preservare la specie.
Questo rifiuto dei bambini, del tutto normale, direi fisiologico, viene però
vissuto con molta frustrazione da parte dei genitori che, preoccupati
(comprensibilmente) per la salute dei loro figli e talvolta presi dallo stress
delle incombenze quotidiane, cedono a comportamenti alimentari scorretti.
Ho notato che questa “paura” che il proprio bambino non mangi (o mangi
troppo poco) si acuisce nel momento in cui questi mangia fuori casa, quindi
per i bambini in età scolastica, quando mangiano a mensa. Il momento del
pasto scolastico diventa per il genitore una vera incognita, dettata dal fatto
che poi i figli raramente sono oggettivi di fronte a ciò che hanno mangiato.
Durante un mio controllo in mensa, mi capitò di assaggiare una pasta in
bianco, che lasciai a metà del piatto perché poco saporita.
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W la pappa
(seguito…)
Tuttavia, alla mia richiesta di gradimento, la risposta fu unanime e i piatti vuoti la
prova: pasta in bianco ottima. «De gustibus non disputandum est -i gusti non
si discutono» direbbero i romani. E in effetti il nocciolo della questione è proprio
in questo: il gusto dei bambini diverge molto da quello degli adulti e ciò che piace
a loro (fatto di sapori poco decisi) non sempre corrisponde con ciò che è sano.
Allora la domanda è: possiamo lasciare che i nostri figli mangino ciò che vogliono,
purché mangino? Chiaro che sulla carta, ognuno risponde di no. Ma poi nei fatti,
per tutte le ragioni poc’anzi esposte, spesso tendiamo a “lasciare andare” e a
tagliare la varietà dei cibi, riproponendo solo ciò che si sa essere accettato. Così
come mi capita di vedere richieste di diete sanitarie da genitori, perché a scuola il
menù del giorno non viene gradito dal proprio figlio.
Personalmente, credo che sia fondamentale per la salute dei nostri figli e per
prevenire tanti disturbi alimentari, continuare a proporre con pazienza (e senza
ansie) una dieta ricca e varia. E insegnare loro quanto sia importante bilanciare
ogni alimento, spiegare loro perché abbiamo bisogno di variare la dieta e anche
parlare delle stagionalità di frutta e verdura. In questo, il pranzo consumato a
scuola è di fondamentale rilevanza: non solo perché rappresenta l’apporto
nutrizionale primario della giornata, ma anche perché la mensa diventa luogo di
educazione non solo a uno stile alimentare sano ma anche di educazione alla
socialità e all’apertura verso il diverso proprio attraverso l’esperienza di nuovi
sapori e colori. Sono quindi assolutamente favorevole a un menù ricco e vario, che
cerchi di trovare una giusta mediazione tra i gusti dei bambini e ciò che è sano.
Penso che su questo punto occorra riflettere molto come genitori e educatori:
soprattutto, è su questo che dobbiamo chiedere un confronto serio e aperto,
all’insegna dello spirito di collaborazione, con Milano Ristorazione.
Si rende necessaria una vera apertura al dialogo, rispettoso delle reciproche
posizioni e sempre più orientato a favorire il benessere dei bambini. Ognuno deve
assumersi le proprie responsabilità: come genitori abbiamo l’onere di essere vigili,
preparati, propositivi e di liberarci dalle paure che troppo spesso ci chiudono gli
occhi e ci fanno imboccare cattive strade educative.
Nunzia Picariello
Genitore della Commissione Mensa
Il 26 marzo prossimo appuntamento col
laboratorio di Milano Ristorazione:
www.siamotutticuochi.it
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Forse sarà autocelebrativo, ma vogliamo ricordare la magica
esperienza delle ENERGIADI! Nelle foto, i nostri due «angeli
custodi» della scuola «Sottocorno»: Monica Sprocati e Alberto
Tavazzi (perché non si vince mai da soli…); i tre «superinsegnanti» Arianna Siragusa, Maria Teresa D’Aniello e Gianni
Tomeo (oltre alla vice e alla Dirigente!).
Senza di loro non ci sarebbero state le ENERGIADI…
Ci auguriamo un 2014 ricolmo di magie ancora più belle per
tutta la scuola Tommaso Grossi!!!
E vi aspettiamo numerosi alle rispettive feste di fine anno!
Daniela Di Martino
presidente del Consiglio di Istituto
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