«Vi racconto il mio grande Mali»

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«Vi racconto il mio grande Mali»
24 eventi
ORE
l'Adige
Francesco Angelico
dirige la «Haydn»
DANIELE VALERSI
CAVALESE - Il tour estivo
dell’Orchestra Haydn di Bolzano e
Trento questa sera, giovedì, tocca
Cavalese (Palafiemme, ore 21),
con la direzione di Francesco
Angelico (foto), al suo debutto
con l’orchestra regionale e la
presenza, in veste di solisti, del
pianista Rodolfo Leone, di
Stasera
a Cavalese
domani
a Baselga
di Piné
e sabato
a Locca
di Concei
giovedì 7 agosto 2014
Bertold Stecher (prima tromba
della Haydn) e di Fabio Righetti
al corno inglese, anche lui facente
parte dell’orchestra.
Il programma prevede «Sei danze
tedesche» D820 di Franz
Schubert (orchestrazione di Anton
Webern), Concerto per pianoforte
n. 1 op. 35 con tromba obbligata
di Dmitrij Šostakovic, «Quiet City»
per tromba, corno inglese e archi
di Aaron Copland, Sinfonia n. 49
Hob. I:49 «La passione» di Joseph
Haydn.
Nato nel 1991, Rodolfo Leone si è
diplomato con il massimo dei voti
e la lode nel 2009 presso il
Conservatorio «G. Rossini» di
Pesaro.
Ha studiato con Pier Narciso Masi,
conseguendo il diploma triennale
di alto perfezionamento presso
l’Accademia «A.Corelli» di
Fusignano.
Ha frequentato masterclass di
Andrzej Jasinski, Enrico Pace e
Dmitrij Bashkirov. Dal 2012
studia con Fabio Bidini presso
l’Accademia «Hanns Eisler» di
Berlino. Nel 2013 ha ottenuto il
secondo premio al 59° concorso
pianistico Ferruccio Busoni (primo
premio non assegnato) vincendo
anche il premio del pubblico, il
IL FOLK | Habib Koitéè, domani la musica africana arriverà a Forte Corno per le «Dolomiti di pace»
«Vi racconto il mio grande Mali»
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FABIO DE SANTI
twitter: @ladigeRock
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TRENTO - Dopo Youssou N’Dour e Kasse Mady Diabaté,
un’altra grande voce d’Africa,
quella di Habib Koitéè, sarà protagonista di «Dolomiti di Pace»
nel concerto in programma domani nei pressi di Forte Corno,
nella valle del Chiese (ore 14).
Habib Koité, figura rilevante
delle musiche del Mali, cantante e chitarrista, sarà affiancato
dal gruppo, Bamada formato da
Charly Coulibaly. Issa Koiné,
Abdoul Wahab Berthé e Mama
Koiné per un live che racconterà l’Africa fra tradizione e terzo millennio come ci spiega l’artista in questa intervista.
Quali forme avrà il concerto che
terrà in Italia sui monti delle Dolomiti?
«Presenterò alcuni pezzi del
mio ultimo album e mi divertirò con i presenti, che avranno
anche fatto lo sforzo di camminare per venire al concerto. Faremo divertire il pubblico passando insieme un bel momento, di relax».
Lei diffonde la tradizione della
musica griots.
«Il “griot” è una figura di protocollo che sta tra il re o l’imperatore e i cittadini. Conosce la
genealogia delle famiglie, la storia della società maliana e della sua cultura. La musica griots
è una musica piena di messaggi riguardo alle problematiche
della società, della vita di tutti
i giorni e dell’ambiente».
Ho letto che la sua passione per
la musica nasce da quanto le ha
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Habib Koitéè: «Mi divertirò con il pubblico che avrà camminato tanto per ascoltare la mia musica»
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trasmesso il nonno paterno che
suonava il kamele n’goni.
«Mio nonno e il mio bisnonno
suonavano lo n’goni, un piccolo strumento a quattro corde
molto usato dai griots. Il kamale n’goni è uno strumento diverso, più vicino al kola ma con
meno corde. I miei antenati
hanno quindi dato da mangiare alla famiglia suonando, avevano una grande fama che veniva dal loro virtuosismo»
Tradizione. E la modernità che
lei ha introdotto nella sua musica?
«Il Mali è una società tradizio-
nale in evoluzione, quindi è normale che questa evoluzione si
senta anche nella musica. La
tradizione era legata agli imperatori mentre nell’era della televisione e di internet, si evolve in mezzo alle culture del
mondo».
Di cosa raccontano i testi delle
sue canzoni?
«Nelle mie canzoni parlo della
solidarietà tra le persone che
io considero un comportamento che rende degni di essere
umani ma anche dell’orgoglio
di essere maliani e di sentirsi
bene nel proprio territorio. Poi
il calcio come collante sociale
nei quartieri, la bellezza delle
donne e l’importanza dell’amicizia».
Lei canta in francese, inglese, spagnolo e bambara.
«ll mio percorso personale è
stato sin dall’inizio quello di
cantare nelle diverse lingue del
Mali. Poco alla volta ho aggiunto anche il francese, lingua nella quale ho svolto il mio percorso scolastico. E con i viaggi delle mie tournée ho inserito qualche parola di altre lingue»
premio «Alice Tartarotti» ed il
«Keyboard Trust Career
Development Price». Ha vinto
inoltre il primo premio ai concorsi
«Città di Riccione» (2006), «Città
di Piove di Sacco»” (2009), «Rami
musicali» (Empoli, 2009), «Città
di Pesaro» (2010) e il «Premio
Crescendo» (Firenze, 2011).
Oltre all’appuntamento di stasera,
lo stesso programma sarà
eseguito domani (venerdì) a
Baselga di Piné (Centro
Congressi, ore 21) per la rassegna
«Piné musica» e dopodomani a
Locca di Concei (centro culturale,
ore 21) per «Kawai a Ledro».
OGGI AL CINEMA
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TRENTO
MULTISALA MODENA
Via S. F. d’Assisi, 6 - Tel. 0461/261819
Transformers 4 - L’era dell’estinzione di Michael Bay
ore 17.20
Maleficent di Robert Stromberg
ore 17.30
Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie
di Matt Reeves
ore 17.30 - 19.30
22 Jump Street di Phil Lord
ore 19.50 - 22.00
Una notte in giallo di Steven Brill
ore 20.20
Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie (3D)
di Matt Reeves
ore 22.00
Anarchia - La notte del giudizio di J. DeMonaco
ore 22.10
ROVERETO
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SUPERCINEMA
Anarchia - La notte del giudizio di J. DeMonaco
Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie
di Matt Reeves
ore 21.15
ore 21.10
CAMPIGLIO
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CINEMA TEATRO
Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie
di Matt Reeves
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ore 21.30
CANAZEI
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CINEMA TEATRO MARMOLADA
The Grand Budapest Hotel di Wes Anderson
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ore 21.15
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FOLGARIA
CINEMA TEATRO PARADISO
Storia di una ladra di libri di Brian Percival
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ore 21.00
LAVIS
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AUDITORIUM COMUNALE
Godzilla di Gareth Edwards
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ore 21.00
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PINZOLO
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CINEMA TEATRO
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Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie
di Matt Reeves
ore 21.15
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PREDAZZO
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CINEMA TEATRO
Il magico mondo di Oz di Will Finn e Dan St. Pierre
Una notte in giallo di Steven Brill
ore 17.00
ore 21.15
TESERO
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CINEMA TEATRO
Rio 2 - Missione Amazzonia di Carlos Saldanha
The Grand Budapest Hotel di Wes Anderson
ore 17.00
ore 21.15
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FESTIVAL | Nella località arcense oggi il via alla musica. Domani palco reggae coi Gladiators
Mandstock, a fuoco la Mandrea
phiteather Stage (il palco maggiore)
e l’Harrison Stage. Sul palco principale quest’anno Mand’stock propone un
variegato mix di world music, con
band dalle più svariate provenienze
che proporranno musica reggae, ska,
folk, dub, afro, gipsy e balkan.
L’Harrison stage manterrà invece la
sua veste classica, con artisti di musica folk veramente sorprendenti in
un’ambiente magico ed inebriante al
suono di chitarre e violini. A dare un
tocco ulteriore a questa edizione del
«Mandstock Festival» è stato creato
un nuovo spazio, denominato «Barrio
Libre!», dove nella fascia pomeridiana si potranno ascoltare le selezioni
di vari dj selecter anche qui con musica a 360° senza dimenticare l’angolo del «Secret Cinema» fra documentari e film.
Fra i gruppi di rilievo che si ascolteranno in questi giorni anche i Gladia-
tors, on stage domani sera, considerati come una una delle roots reggae
band più famose della musica jamaicana.
Di loro si è scritto: «La storia dei Gladiators si snoda attraverso le vicende che hanno interessato coloro che
da sempre sono stati l’anima e il cuore pulsante del gruppo. Il primo di essi è senza dubbio Albert Griffiths al
quale oltre il merito di aver fondato i
Gladiators, va riconosciuto anche un
talento sopraffino nella stesura di testi sempre profondi e coscienti». Un
nome non casuale quello scelto da
Griffiths, e questo perché quei gladiatori che vengono evocati, sono coloro ai quali è dato il fondamentale compito di abbattere il sistema di Babylon. Ecco perché è giusto dire che i
Gladiators hanno sempre realizzato
musica di lotta e di emancipazione».
Sabato sera i protagonisti principali
I Gladiators, fra i protagonisti del Mandstock Festival fino a domenica a Mandrea di Arco
saranno Bunna e Madaski due delle
anime degli Africa Unite, una delle pià
amate reggae band tricolori, con il loro progetto «System of a Sound» ed
un set tutto a base di reggae style e
di dub mentre la notte di sabato vedrà anche la performance di Gaudi,
con le sue varie contaminazioni elet-
troniche e degli Ska J, con i loro ritmi
in levare in cui si intrecciano ska e
jazz tutto rigorosamente da ballare.
Intanto questa sera sul palco si alterneranno Haris Pilton, Nema Problema, Joe Driscoll & Sekou Kouyate e
Eusebio Martinelli & Gipsy Abarth Orkestar.
F.D.S.
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ARCO - Una delle leggende della musica reggae, leggasi The Gladiators, il
produttore e musicista Gaudi, assai
noto al pubblico trentino per aver seguito l’avventura dei Bastard Sons of
Dioniso ad X Factor, gli Ska J, insieme
ai Train To Roots, Africa Unite System of
a Sound e Makako Jump. Questi alcuni
dei protagonisti della grande abbuffata sonora del «Mandstock Festival»
che da questo pomeriggio fino a domenica sera porterà decine di band e migliaia di giovani in località Mandrea,
sulle colline di Arco.
Una kermesse spiegano i ragazzi dell’associazione Mandstock «che vuole
offrire quattro intense giornata di musica, arte, cultura, libertà, convivenza tra le persone, pace e rispetto». Gli
amplificatori ogni giorno si accenderanno nel pomeriggio sui due palchi
predisposti per il festival: quello principale battezzato con la sigla di Am-