disperata lettera d`amore

Transcript

disperata lettera d`amore
DISPERATA LETTERA D’AMORE
Dove sei sparita mia candida luce di speranza?
Sono qui, circondata da nere tenebre
e non riesco a vederti.
Qui, raccogliendo in una busta il mio grande dolore.
Seduta in una stanza vuota a contare
le miei lacrime di ghiaccio che scorrono
come un torrente.
Dai miei stanchi occhi, dal mio sguardo fisso,
perso nel vuoto.
Ora nulla ha più valore senza di te,
il sole può anche spegnersi,
il vento sferzare distruggendo
ciò che di buono è rimasto al mondo.
Guardo gli alberi verdi del mio giardino,
e penso a quante volte ti paragonavo ad essi,
robusti, forti e pieni di ogni genere di fiore.
Quegli alberi tristi, soli, disperati.
Quegli alberi buoni, comprensivi
e silenziosi che molte volte
ascoltavano le mie suppliche
per un tuo ritorno che mai giungerà.
Sento la brezza cantare, il mare dentro di me
che mi impedisce, nella sua immesità,
di portarmi lontano da te,
lasciandomi cadere nella voragine
dell’incertezza.
Dove sei mia piccola stella luminosa?
Dove hai lasciato le tue parole, i tuoi sussurri,
la tua voce?
segue
segue
Vorrei trovarli e portarli con me,
come ricordo del tuo amore.
Hai nascosto i tuoi nobili gesti
in un cespuglio di more?
Tra gli occhi delle nuvole?
Ora capisco, perché esse mi osservano
silenziose e avare.
Ti hanno rubato il sorriso amore mio?
Non temere, i fantasmi non sono invisibili
ai miei occhi;
potrò scovarli nascosti nel muro della paura
e ti restituirò ciò che di più bello possedevi.
Dove sei ora, mio dolce e terso sospiro?
I raggi del sole hanno cessato di uccidere
i nostri sogni,
vieni da me, e riprendiamoci
ciò che ci è stato negato.
Non è forse vero che la linfa
della terra scorre in noi?
Cosa sarebbe una farfalla senza le sue ali?
E le stelle senza i loro raggi?
E un angelo senza la sua etereità?
Eppure io sono qui senza di te.
Ed ecco che ora capisco
che non sono altro che nulla.
Zampieri Eleonora (Oriago - Venezia)