relazione 2006 - Confindustria Toscana Nord

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relazione 2006 - Confindustria Toscana Nord
Relazione
del Consiglio Direttivo
Anno sociale 2006
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IMPRESA E TERRITORIO
TERRITORIO
Piano Regolatore di Prato
Ormai da tempo l’Unione è impegnata nel portare all’attenzione dell’Amministrazione Comunale le esigenze
del sistema produttivo nel suo complesso. L’Unione ha offerto anche supporto puntuale ad aziende socie
che avevano manifestato le proprie necessità di variazione degli strumenti urbanistici attualmente in vigore,
chiedendo all’associazione di farsi portavoce presso il Comune delle loro esigenze di ampliamento o
sopraelevazione degli edifici esistenti oppure di riqualificazione delle aree di proprietà al fine di trasferirsi in
aree più consone all’attività produttiva. Le istanze dell’Unione sono approdate ad una prima risposta positiva:
infatti, il Comune di Prato ha adottato una variante al Regolamento Urbanistico vigente dall’inizio dell’anno
2006 volta a consentire la sopraelevazione di edifici ubicati in aree produttive oltre i precedenti limiti di
altezza e l’aumento del rapporto di copertura attuale, legando tali interventi a concrete esigenze di sviluppo
delle attività produttive richiedenti. Oltre a questo positivo esito per una parte delle istanze presentate, si
attendono dal Comune interventi volti a risolvere rapidamente anche altre situazioni rimaste in sospeso. In
tal senso il Comune ha adottato un primo documento sui principi su cui intende formulare la variante
generale al Piano Strutturale. In particolare gli elementi su cui sarà concentrata la discussione riguarderanno
in particolare la riqualificazione delle aree dimesse o da dismettere prima occupate da attività produttive, il
sostegno alle aziende che ancora intendono investire a Prato e quindi hanno necessità di interventi di
ampliamento, aggiustamento o riorganizzazione produttiva, le infrastrutture a sostegno della nostra area. Il
Comune ha comunque già dato il via all’iter per l’adozione di una prima variante anticipatrice che riguarda
l’Asse della “Declassata”. La discussione in proposito sarà concentrata sulla riqualificazione di tale
importante arteria cittadina e sull’utilizzo appropriato dell’area ex Banci a fini congressuali, espositivi e
ricettivi.
Piano Regolatore di Montemurlo
Il Comune di Montemurlo è giunto al primo traguardo dell’iter di rivisitazione del Piano Regolatore comunale
con l’adozione del nuovo Piano Strutturale che individua i principi fondamentali di governo del territorio da
attuare con gli strumenti urbanistici ad esso collegati. L’Amministrazione Comunale ha puntato
principalmente sulla riqualificazione territoriale prevedendo nel Piano Strutturale una redistribuzione
razionale delle funzioni sul territorio, volta a superare l’ormai storica commistione fra residenziale e
produttivo ed a recuperare il gap infrastrutturale e di servizi fortemente percepito per quanto riguarda gli
insediamenti sia residenziali che produttivi. L’Unione ha dato atto al Comune di una maggiore attenzione
posta verso la realtà produttiva comunale quale propulsore di sviluppo per l’intero territorio; sono state infatti
recepite alcune osservazioni presentate dall’Unione e volte a tutelare il mantenimento e lo sviluppo delle
attività produttive esistenti insediate in aree residenziali, per le quali erano stati inizialmente previsti eccessivi
vincoli. Sono state inoltre introdotte le richieste garanzie di un’adeguata temporalizzazione degli interventi di
riqualificazione di tali aree. Vi sono comunque ancora aggiustamenti da effettuare riguardo al piano
strutturale ed alla messa a punto del nuovo Regolamento Urbanistico, che vedranno l’Unione impegnata ad
un tavolo di confronto insieme alle altre categorie economiche. Oltre a ciò il Comune di Montemurlo ha
adottato anche una cosiddetta “Variante allo sviluppo” che recepisce anche alcune osservazioni fatte da
tempo dall’Unione in ordine alla possibilità di attivare interventi di riqualificazione con destinazioni diverse
relativamente agli immobili prospicienti alcuni Assi stradali principali all’interno e al servizio dell’area
produttiva. Tale possibilità è stata introdotta senza però che vengano poste limitazioni alle attività produttive
tradizionali che vi vengono attualmente svolte, in ottemperanza al principio della flessibilità urbanistica e
quindi della possibilità di avere opzioni alternative sugli interventi possibili.
2° Macrolotto
Nel corso del 2006 il Consorzio Macrolotto2 ha affrontato le seguenti problematiche:
1. Realizzazione delle Opere di comparto classificate dal Regolamento di esecuzione di categoria “A”
(vasche giardino e 3 viabilità interne ai comparti aperte al pubblico transito). Apertura al pubblico transito
di 2 delle viabilità realizzate.
2. Realizzazione delle Opere di comparto classificate dal Regolamento di esecuzione di categoria “B” (2
viabilità interne ai 2 comparti).
3. Rapporti col Comune di Prato per: svincoli delle Garanzie relative al prolungamento del viale della
repubblica per il collegamento con il Viale A. Moro e realizzazione del ponte sull’Autostrada A11 Fi-Mare
ceduto al Comune di Prato - cessione dei terreni su cui sono state realizzate le strade, i parcheggi ed il
verde pubblico- volturazione dei contratti di fornitura dell’energia elettrica.- Utilizzo delle rotonde per
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l’installazione delle antenne per telefonia mobile.- Stesura di un nuovo testo di Normativa Tecnica della
Lottizzazione.
Incontri con i professionisti incaricati dai Consorziati di realizzare il progetto per l’edificazione dei
fabbricati, per rendere i progetti congrui alle Normative tecniche e alle Linee Guida della Lottizzazione.
Completamento del progetto e prove di collaudo per l’utilizzo dell’acquedotto industriale ai fini
antincendio, Contatti con GIDA, VV.FF. – approvazione definitiva del progetto da parte di VV.FF.
Incontri con il Consorzio Ombrone Bisenzio, Consorzio Area Fiorentina, Comune di Prato per i passaggi
di competenza delle opere realizzate per lo smaltimento idraulico della Lottizzazione.
Redazione di tutte le Varianti ai Piani di Comparto e alla Lottizzazione richieste dai Consorziati in quanto
negli anni sono mutate le possibilità di utilizzo, continui rapporti con l’Amm.ne Comunale per lo stato di
avanzamento delle stesse.
Rapporti con la Stampa Locale e Nazionale per la promozione dell’area della lottizzazione.
Attivazione dei decreti ingiuntivi per il recupero dei crediti verso i Consorziati che non hanno versato i
contributi richiesti dal Consorzio.
Rapporti con Consiag per la cessione definitiva delle tubazioni dell’acqua potabile e del gas-metano e
stesura convenzione per l’utilizzo delle tubazioni all’interno dei comparti che rimangono private.
Rapporti con Consiag Net per l’utilizzo della polifora dedicata alla fibra ottica.
Rapporti con proprietà esterne al Macrolotto 2 e GIDA e Progetto Acqua per l’utilizzo dell’acquedotto
industriale da parte di proprietà che non fanno parte del Consorzio.
Progetti e PratoInvest
La Progetti s.cons.r.l. è una società senza scopo di lucro, costituita fra Unione Industriale Pratese (socio di
maggioranza) e alcune banche fortemente presenti sul territorio (Cariprato, Banca Toscana e Monte dei
Paschi di Siena). La società ha lo scopo di sviluppare progetti di intervento, studi di fattibilità, messa a punto
di business plan insieme al partner operativo per la concreta realizzazione e finanziabilità, nonché per la
individuazione di ritorni economici. Operativamente è chiamata ad indicare quali iniziative siano
concretamente perseguibili e quali siano i margini di convenienza. In stretta correlazione con l’attività che è
chiamata a svolgere la si è dotata di un capitale non elevato e una struttura di governance e di controllo
assolutamente poco onerosa, con ricorso a collaborazioni esterne. Nel corso del 2006 l’attività è stata rivolta
all’approfondimento di possibili interventi sul territorio in tema di infrastrutture e servizi.
La PratoInvest s.cons.r.l. è una società a cui hanno aderito 120 aziende socie dell’Unione Industriale e
l’Unione stessa con i seguenti obiettivi:
• segnalare alla stessa Progetti operazioni che sono da ritenersi interessanti
• valutare il lavoro professionale e preliminare della Progetti
• sulla base del progetto stesso provvedere ad acquisire, ripartire, gestire le quote o diritti di
partecipazione alla società operativa da costituire con il o i partners operativi e finanziari
Anche la PratoInvest non persegue scopi di lucro; il suo compito è quello di diffondere l’azionariato delle
società di scopo fra i soci attraverso un meccanismo interno regolamentato con criteri di assoluta
trasparenza, che tengano conto degli interessi di tutti i soci, alla totalità dei quali deve essere offerta
l’opportunità di partecipare alla società di scopo se ed in quanto essi lo ritengano opportuno. Nel corso del
2006 il Consiglio di Amministrazione ha esaminato numerose iniziative quali ad esempio la
termovalorizzazione, la Bretella Prato/Signa, alcuni interventi urbanistici da realizzarsi attraverso Società di
Trasformazione Urbana o in project financing, il Polo Espositivo, la partecipazione in aziende pubbliche, la
realizzazione di parcheggi, ecc..
VIABILITA’
Nel 2006 è continuato l’impegno dell’Unione sul versante della viabilità, anche alla luce delle crescenti
difficoltà di spostamento all’interno dell’area e di collegamento con l’esterno.
Ferma restando l’oggettiva complessità della materia ed i conseguenti tempi necessariamente non brevi per
la realizzazione delle opere nonostante l’avvio di alcuni interventi, si riscontra una non soddisfacente celerità
nel portarli avanti, il che impone da parte dell’Unione una continuativa attività di sollecitazione e pressione.
Si ricordano qui di seguito alcune opere particolarmente significative.
• Autostrade: la realizzazione della Variante di Valico procede lentamente e con difficoltà pur se alcuni
tratti sono stati resi operativi; in questo contesto, è particolarmente ardua anche l’opera di
sollecitazione per la realizzazione del collegamento tra Barberino ed Incisa, indispensabile per
risolvere i problemi conseguenti la congestione della A1 nella tratta prossima a Firenze. La
realizzazione della terza corsia, già avviata, comporterà qualche miglioramento ma non può
considerarsi un intervento risolutivo del problema. L’Unione ha richiamato anche interventi per
l’interramento del tratto della A11 prospiciente l’aeroporto Vespucci: tale soluzione consentirebbe un
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più agevole accesso a Firenze ed all’aeroporto stesso, fornendo inoltre a questo ultimo spazi utili per
il suo sviluppo.
Bretella alla Firenze-Livorno: l’Unione si è sempre impegnata in termini di stimolo e di operazioni di
raccordo. La proposta avanzata alla Regione da alcune imprese interessate, CCIAA di Prato e
Firenze e Società Autostrade è stata oggetto di un bando in project financing, al quale hanno
partecipato altre due cordate oltre ai soggetti promotori. L’assegnazione è stata fatta ai promotori,
che stanno mettendo a punto il progetto e definendo la tempistica dei lavori con i Comuni interessati
dal tracciato.
Collegamenti interni: grande importanza riveste la realizzazione della 2ª tangenziale di Prato,
finalizzata al collegamento dell’area industriale di Montemurlo con il casello autostradale di Prato
Ovest. Sono quasi ultimati i lavori di realizzazione di questa tratta, che presto dovrebbe essere
aperta al transito. Se non ci saranno ritardi, saranno presto avviati anche i lavori dell’ulteriore lotto
che prevede il collegamento del casello di Prato Ovest con l’Asse delle Industrie. Il terzo lotto
prevede poi il collegamento con Quarrata.
Prolungamento del Viale della Repubblica: è ormai operativo e consente di accedere facilmente alla
nuova importante area produttiva allacciandosi con l’Asse delle Industrie proveniente dal 1°
Macrolotto e a regime quindi con la futura Bretella alla Firenze/Livorno. Una opera rilevante è stata
la costruzione del cavalcavia sulla A11, con l’allargamento anche della sottostante viabilità
autostradale.
Declassata: già realizzato il raddoppio della declassata fino al Casello di Prato Ovest della Firenze
Mare; con l’occasione sono stati realizzati alcuni lavori per poter portare l’acquedotto industriale
nelle aree produttive di Montemurlo. A fine 2006 ha avuto luogo l’inaugurazione delle opere relative.
Sono partiti i lavori presso la rotonda di Capezzana per la realizzazione del sottopasso di
intersezione con la 1a Tangenziale e devono poi partire nel corso del 2007 anche quelli per
l’interramento del tratto presso la rotonda della Questura. Resta il nodo del ponte sopra Via Roma
nel tratto fra Via Carlo Marx e Via Nenni, la cui soluzione è allo studio dell’Amministrazione
Comunale.
Ex SS325: dopo anni di attesa, sono partiti i lavori per gli interventi di adeguamento. In assenza di
alternative praticabili al tracciato attuale, gli interventi riguarderanno alcuni tratti maggiormente a
rischio. I lavori interesseranno il tratto tra Prato e Vaiano (più quello presso la Dogana Il Pucci), con
particolare menzione per il tratto in galleria presso la Madonna della Tosse, che toglierà il traffico sul
vecchio tracciato destinato al servizio degli insediamenti produttivi esistenti. I lavori del 1° lotto
avranno una durata di circa 3 anni. Nel frattempo sono in corso di messa a punto anche le viabilità
alternative da utilizzare quando i lavori interesseranno la sede stradale, con forti limitazioni alla
percorribilità. L’Unione ha sollecitato tali interventi alternativi, nonché la predisposizione di un
puntuale sistema informativo e l’attivazione di servizi e uffici in vallata (INPS, CCIAA, VV.FF., ecc.),
ma in particolare ha ribadito la necessità di non porre limitazioni o vincoli alla percorribilità dei mezzi
di trasporto merci.
Viabilità urbana: è proseguita la realizzazione nel corso del 2006 di alcuni interventi lungo le strade
(es. il sottopasso Via Roma/Via Paronese etc.) volti, nelle intenzioni, a razionalizzare e fluidificare il
traffico: non tutti i provvedimenti però hanno dato i risultati sperati.
Di questo e del complesso delle problematiche inerenti la viabilità ed i trasporti l’Unione discute
continuativamente con Comune, Provincia e Regione.
PUM - PIANO URBANO DELLA MOBILITA’
Nel corso del 2006, in considerazione dei crescenti problemi di inquinamento atmosferico e di congestione
della circolazione, il Comune di Prato ha mantenuto in vigore le ordinanze di limitazione della circolazione ed
ha inoltre aderito ad un accordo regionale, insieme ad altri Comuni, per aumentare progressivamente nel
tempo i divieti di circolazione per i mezzi più inquinanti. L’Unione aveva aderito ad un Protocollo d’intesa con
il Comune e le altre forze socio-economiche della città in pieno clima collaborativo volto alla ricerca di
soluzioni di tipo strutturale (con progetti a medio-lungo termine quali l’incentivazione alla sostituzione del
parco veicolare più inquinante, lo sviluppo infrastrutturale o la realizzazione di una piattaforma logistica per il
trasporto merci all’interno della città) al costante aumento dell’inquinamento atmosferico da traffico; l’Unione
ha ottenuto nel 2006 che i provvedimenti di limitazione della circolazione adottati venissero programmati solo
in alcuni giorni della settimana, che venissero applicati soltanto nelle zone più vicine al centro e soprattutto
che non impedissero il trasporto merci alle attività produttive che operano nell’area urbana (ZTC – come
definita dal PUM). E’ stato così adottato un sistema di certificazioni per consentire il continuativo e non
vincolato utilizzo degli automezzi per il trasporto di merci alle aziende ubicate dentro il perimetro interessato
dalle limitazioni. Continuerà in futuro il confronto con il Comune al fine di valutare eventuali soluzioni per una
mobilità sostenibile. L’Amministrazione intende impegnarsi nell’ulteriore potenziamento del trasporto
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pubblico con l’eventuale progetto della tramvia cittadina, oggi ad uno stadio embrionale, e di una piattaforma
logistica per il trasporto merci.
TRASPORTO FERROVIARIO
Per i collegamenti su rotaia, il sistema dell’Alta Velocità non prevede Prato quale tratta da attraversare. La
stazione di riferimento sarà pertanto S. Maria Novella e la nuova stazione dell’Alta Velocità, con le quali
Prato dovrà essere più adeguatamente collegata attraverso la realizzazione - integrando l’attuale linea
ferroviaria - di un sistema di metropolitana di superficie. L’adeguamento dovrebbe riguardare tutto il tratto da
Pistoia a Firenze, facilitando con corse frequenti anche i collegamenti interni all’asse metropolitano.
L’Unione guarda anche con favore alla realizzazione di una metrotramvia che dovrebbe partire dall’aeroporto
di Peretola e passare dall’Osmannoro, Campi Bisenzio, l’area ex Banci, i Macrolotti 1 e 2, il polo scolastico
pratese, Agliana e arrivare fino a Pistoia.
A seguito dei frequenti contatti con le Ferrovie dello Stato e la Regione si è comunque già verificato un
rafforzamento del servizio di trasporto passeggeri, con particolare attenzione per la tratta Firenze-PratoPistoia, con l’entrata in vigore del “Memorario”, che comporta quattro corse ogni ora ad orario fisso. Le
Ferrovie dello Stato stanno ponendo maggiore attenzione, negli ultimi tempi, verso la soluzione dei disservizi
che hanno interessato Prato, anche in riferimento alla tratta della Val di Bisenzio. Si segnala anche
l’avanzamento delle opere strutturali per la realizzazione della necessaria metropolitana di superficie
Firenze-Prato-Pistoia con la realizzazione e l’entrata in funzione a regime della Stazione di Borgonuovo, in
prospettiva per quella della Querce, mentre non vi sono sviluppi per quella di Mazzone.
INTERPORTO
La società Interporto ha realizzato edifici ad uso magazzino per poco meno di 70.000 mq, cui si aggiungono
gli immobili per uffici e commerciale per 6.000 mq e per la dogana per 7.500 mq. Le opere realizzate sono
rimaste in parte di proprietà della società Interporto ed affittate ai vari operatori, altre sono state alienate;
sono tuttora in corso costruzioni in appalto, mentre sono stati acquisiti ulteriori terreni. E’ stata eseguita la
progettazione esecutiva per l’ampliamento della piattaforma ferroviaria ed è stato indetta la gara per la
realizzazione dell’appalto per complessivi € 24.000.000,00.
Complessivamente gli operatori attualmente insediati nell’Interporto sono oltre 45.
Per quanto concerne l’attività gestionale, il terminale intermodale, che era stato affidato in comodato a
Trenitalia, in attesa che vengano eseguite le opere di ripristino, rimane in tale stato. La società Interporto,
nell’attesa della restituzione, si è comunque impegnata per avviare l’attività della struttura e, a tale scopo, ha
intensificato i rapporti con vari operatori intermodali e con uno di questi ha organizzato l’arrivo e la partenza
di 6 treni settimanali nella relazione Prato-Catania (Bicocca); ha affittato lo staker, a suo tempo acquistato,
per garantire lo scarico e il carico della merce; ha messo a punto, grazie alla collaborazione instaurata con il
professor Paolo Volta, il Piano Industriale per la società di gestione che, nel prossimo futuro, sarà titolare
della gestione di tutta la struttura ferroviaria dell’interporto e di altri servizi (Magazzini Generali, Stazione di
rifornimento Multienergy, lavori condominiali ecc.). Sono, inoltre, in corso in sede di Consiglio di
Amministrazione l’analisi e la stesura dello Statuto della società di gestione e delle modalità per la sua
costituzione.
CONSORZI DI BONIFICA
Negli anni scorsi si è realizzato il passaggio di competenza sulla Provincia di Prato, per quanto riguarda il
rischio idraulico e i relativi interventi, dal Consorzio di Bonifica dell’Area Fiorentina al Consorzio di Bonifica
Ombrone Pistoiese-Bisenzio, col trasferimento della gestione degli interventi, in collaborazione con gli altri
enti preposti, per la messa in sicurezza dei fiumi, dei canali e delle gore del territorio pratese.
I rapporti col Consorzio Ombrone-Bisenzio, che già in passato aveva competenza su talune piccole aree
dell’area pratese, sono avviati da tempo in termini positivi.
Nel mese di dicembre 2005 ebbero luogo le elezioni di nuovi organi direttivi del Consorzio che hanno visto la
rielezione di un rappresentante dell’Unione e nel corso del 2006 il nuovo Consiglio ha cominciato la sua
attività di programmazione e realizzazione dei lavori per tenere sotto controllo il rischio idraulico che grava
sulla nostra area.
L’Unione continua comunque a seguire anche l’attività del Consorzio di Bonifica dell’Area Fiorentina, che
prosegue la sua attività sui Comuni della Provincia di Firenze limitrofi a Prato (Campi Bisenzio, Calenzano,
Sesto), anche con riferimento all’approvato Piano dell’Autorità di Bacino del Fiume Arno.
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COMANDO DEI VIGILI DEL FUOCO DI PRATO E PRESIDI DI MONTEMURLO E VAIANO
L’Unione ha visto concludersi positivamente la lunga battaglia intrapresa insieme alle altre categorie
economiche per l’ottenimento di un distaccamento permanente dei Vigili del Fuoco nel Comune di
Montemurlo; il Ministero degli Interni ha infatti assegnato al Comando di Prato, da destinare al Presidio di
Montemurlo, 28 pompieri, mentre l’Amministrazione Comunale e la Prefettura hanno individuato le soluzioni
per la realizzazione della Caserma. Recentemente sono emersi alcuni problemi con il Ministero competente
che sembrano tuttavia superati; si attende quindi una rapida realizzazione dell’opera. Il Presidio di Vaiano è
invece attivo solo parzialmente con personale volontario ed è necessario incrementarne l’operatività,
soprattutto in ragione dei lavori avviati sulla SS325.
AEROPORTI “AMERIGO VESPUCCI” DI FIRENZE E “GALILEO GALILEI” DI PISA
L’aeroporto Vespucci di Peretola è per Prato lo scalo di riferimento. La struttura è di ridotte dimensioni, ma
movimenta un numero di passeggeri notevolissimo, nel 2006 oltre 1,5 milioni nonostante il periodo di
chiusura per lavori. L’aeroporto è stato infatti oggetto di alcuni interventi di miglioramento, quali il rifacimento
della pista di atterraggio e decollo e l’adeguamento delle sale di ricezione per i viaggiatori in arrivo e
partenza. Tali lavori hanno suscitato molte polemiche per la chiusura senza preavviso, ancorché per motivi
di sicurezza della pista, nel periodo di svolgimento di Pitti Filati. L’Unione si è attivata per chiedere lo
spostamento dell’inizio dei lavori e per utilizzare tale chiusura anche per la realizzazione di altri interventi
strutturali quali la pista di rullaggio. Resta il problema della sicurezza per la presenza dell’autostrada che
potrebbe essere utilmente interrata nel tratto prospiciente l’aeroporto.
Quanto all’aeroporto di Pisa, esso dovrebbe avere un ruolo più strettamente interconnesso ed integrato con
l’aeroporto fiorentino per quel che concerne i collegamenti di più lungo raggio e quindi gli scali internazionali
e intercontinentali. Resta quindi la necessità di un più stretto coordinamento nella politica di gestione del
sistema aeroportuale toscano, con estensioni anche al di là del territorio regionale.
CAMPI BISENZIO E CALENZANO
Dopo l’adozione da parte del Comune di Campi Bisenzio del nuovo Piano Strutturale, l’Unione, pur rilevando
la sostanziale coerenza del piano con lo sviluppo produttivo, ha evidenziato la necessità di interventi sia per
la parte cartografica che per quella normativa. In particolare gli argomenti per i quali è stata richiesta una
modifica alle previsioni comunali riguardano la realizzazione di un canale scolmatore in derivazione dal
fiume Bisenzio, il cui tracciato è previsto tagliare a metà l’area produttiva di Campi Bisenzio a detrimento
delle sue potenzialità di sviluppo, e alcune parti della normativa rivolte a limitare la possibilità di ampliamento
o di adeguamento degli edifici produttivi esistenti.
Proseguono le attività per la realizzazione delle opere previste dall’ Accordo di Programma sulla tutela delle
acque firmato da Ministero dell’Ambiente, Regione Toscana, gli enti locali pratesi e l’Unione Industriale
Pratese. In particolare è stato predisposto il progetto esecutivo del cosiddetto ramo sud nel territorio
comunale di Campi Bisenzio, un ramo di acquedotto industriale che garantirà una fonte alternativa per
l’approvvigionamento idrico delle aziende ad umido del territorio. Contemporaneamente il progetto prevede
di posare anche un tratto di fognatura industriale che garantirà il collegamento a Baciacavallo, consentendo
alle imprese di scaricare i reflui senza l’ausilio di depuratori a piè di fabbrica.
Altro tema molto discusso è stato quello del passaggio da tassa a tariffa di smaltimento rifiuti, senza
provocare penalizzazioni del sistema produttivo dell’area, con aumenti non giustificati da un miglioramento
del servizio.
Con l’Amministrazione Comunale di Calenzano sono stati attivati numerosi momenti di confronto in ordine
all’attivazione degli studi urbanistici in tema di sostegno al sistema produttivo, alla riqualificazione di alcune
aree, al piano di estrazione delle attività di cava e della relativa circolazione di automezzi, nonché alla
rivisitazione del sistema di applicazione della tariffa di smaltimento di rifiuti urbani ed assimilati.
VAL DI BISENZIO
Depurazione, viabilità e strumenti urbanistici sono stati i principali problemi sui quali l’Unione è intervenuta.
Un interessamento particolare viene rivolto, per la viabilità, all’adeguamento della ex SS325 (vedi sopra
“Viabilità – collegamenti interni”). L’Unione ha continuato a ribadire in tutte le sedi, ad iniziare dalla Regione
e dalla Provincia, la necessità di intervenire quanto prima per modificare la situazione attuale e per effettuare
degli adeguamenti previsti.
Altra viabilità sulla quale l’Unione ha posto l’attenzione e sollecitato gli Enti ad una approfondita riflessione è
quella di collegamento con l’area del Mugello ed in particolare con il Casello A1 di Barberino, che potrebbe
creare nuove opportunità di sviluppo per la Vallata.
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Condivisibile è anche l’idea di utilizzare la ferrovia come metropolitana leggera per collegare meglio i centri
della vallata con Prato e Firenze.
Intanto il Comune di Vaiano ha rivisto il Piano Regolatore, in merito al quale l’Unione ha presentato le
proprie osservazioni. Data la presenza di numerosi insediamenti produttivi soprattutto lungo la ex SS325,
l’Unione continuerà a portare all’attenzione delle amministrazioni comunali le questioni e le necessità che
sono proprie del sistema produttivo che è presente in Val di Bisenzio.
Per la depurazione, l’anno 2006 è servito a capire quale potesse essere la migliore soluzione alla
problematica aperta dal non ottimale funzionamento del depuratore del Fabbro. A questo proposito l'Unione
e il Consorzio Progetto Acqua si sono insistentemente attivati nei confronti di Publiacqua affinché siano
ridotte le acque parassite trasportate attraverso la fognatura pubblica dentro all'impianto. Inoltre sono stati
effettuati numerosi sopralluoghi e verifiche presso le singole aziende che hanno sempre ampiamente
collaborato per la soluzione del problema. Dopo un iniziale progetto di adeguamento dell’impianto si ravvisa
che un ulteriore intervento di diversa natura rispetto al primo potrebbe essere di maggior beneficio alla
funzionalità dell’impianto.
Grazie ai finanziamenti derivanti dall’Accordo di programma sarà possibile, appena individuata la giusta
azione correttiva, risolvere definitivamente il problema.
MUGELLO
Nel 2006 sono proseguiti i rapporti con le autorità locali per affrontare alcuni problemi di rilievo specifici per
le aziende dell'area del Mugello e per seguire da vicino l'evoluzione degli interventi di sostegno pubblico
all'economia locale. L'Unione in particolare, dopo aver partecipato alla costituzione della "Start Srl", avvenuta
nel 2002, ha seguito gli sviluppi dell'attività della nuova società, che ha l'obiettivo di gestire un Piano di
Azione Locale da finanziare con il progetto comunitario Leader Plus. Si tratta di una iniziativa volta al
finanziamento a fondo perduto di progetti per l'innovazione di processi, la certificazione di qualità,
l'abbattimento dell'impatto ambientale e la valorizzazione dei prodotti locali (non solo nel settore
agroalimentare) rivolto ad aziende con sede appunto nella Comunità Montana.
POGGIO A CAIANO E CARMIGNANO
Anche per quanto concerne i due Comuni medicei sono state attivate le procedure per la rivisitazione dei
loro reciproci strumenti urbanistici. L’Unione si è attivata per la presentazione delle osservazioni al Piano
Regolatore del Comune di Carmignano e alla discussione con l’Amministrazione di Poggio a Caiano dei
contenuti del Regolamento Urbanistico e del Regolamento Edilizio di prossima adozione. Ciò nell’ottica della
tutela delle esigenze del sistema produttivo nel suo complesso.
PIANO REGIONALE DI SVILUPPO E PIANO INDIRIZZO TERRITORIALE
La Regione Toscana ha messo a punto il proprio Piano Regionale di Sviluppo (PRS), suscitando molte
reazioni da parte delle forze economiche pratesi. In tema di infrastrutture si sono riscontrate per l’area
pratese insufficiente attenzione e sostegni non adeguati. L’Unione ha fatto presente che deve essere
valorizzato il ruolo dell’Interporto della Toscana Centrale come infrastruttura prioritaria per lo sviluppo, in
funzione anche della sua valenza oltre i confini distrettuali e di area vasta, nonché di possibile generatore di
nuova occupazione nell’ambito delle funzioni logistiche.
Si è chiesto anche il potenziamento dell’offerta di approvvigionamento energetico con nuovi impianti (come
rigassificatori e termovalorizzatori) di tipo tradizionale e di produzione di energie alternative e rinnovabili, che
consentano anche il contenimento dei costi.
In termini di mobilità di area metropolitana sono previsti interventi di adeguamento della rete esistente; è
stata fatta presente anche la necessità di nuove infrastrutture di collegamento per accrescere la competitività
nell’area metropolitana (es: metrotramvia di superficie, A11 – III corsia)
Nel piano di integrazione aeroportuale si è ribadito che l’aeroporto di Firenze deve mantenere un ruolo di
rilievo per l’importante servizio che offre a merci e persone nell’area metropolitana.
La Regione sta anche approvando il Piano di Indirizzo Territoriale (PIT) cioè lo strumento regionale di
governo del territorio a cui l’Unione ha avanzato alcune osservazioni soprattutto in ordine alla rigidità della
posizione in materia urbanistica per quanto concerne l’utilizzo di immobili dismessi e alla mancanza di
adeguate misure di sostegno alle attività produttive esistenti.
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ACCORDI PER LA FORNITURA DI SERVIZI ENERGETICI
Energia elettrica - Consorzio Prato Energia
Il 2006 è stato il settimo anno di attività del Consorzio Prato Energia. Il consumo realizzato sul mercato libero
nel corso del 2004 da parte delle aziende che sono entrate a far parte del Consorzio è stato di circa 220
milioni di Kwh, il che ne fa uno dei principali Consorzi in Italia.
Nel corso del 2006 la fornitura del Consorzio è avvenuta attraverso energia elettrica acquistata
principalmente dalla società Espansione e da EDF, sia di produzione estera che interna con una formula
ormai consolidata dall’esperienza degli anni passati che ha consentito un risparmio nell’ordine del 13/14%
sul costo dell’energia. Tale risultato di grande rilievo si scontra però con un anno particolarmente difficile sul
fronte degli aumenti delle tariffe che si sono verificati a livello generale per la crescita del prezzo dei prodotti
petroliferi (il costo del barile di petrolio è arrivato ad oltre 70 dollari) e per alcune normative che penalizzano
le piccole e medie imprese. Per poter effettuare una azione di lobby significativa il Consorzio Prato Energia
ha aderito all’Osservatorio Nazionale dei Consorzi Energia.
Gruppo d’acquisto CTE
Nel corso del 2006 il Gruppo d’acquisto CTE (legato al sistema associativo confindustriale toscano) ha
rinnovato l’accordo per la fornitura 2006/2007 di energia elettrica alle aziende aderenti con Merloni Progetto
Energia (MPE), a seguito delle trattative condotte alla scadenza dei precedenti accordi. Le nuove condizioni
assicurano sconti paragonabili all’anno precedente, pari quindi a circa il 6% sul costo dell’energia. Inoltre, in
analogia a quanto applicato alle aziende, per i nuovi aderenti è stato garantito per i primi 12 mesi un bonus
aggiuntivo consistente nel mantenimento della tariffa monoraria.
Gas metano – Consorzio Prato Gas
Nel 2006 il Consorzio ha consolidato la sua esperienza sul mercato del gas, rafforzando i contatti con gli
operatori del mercato libero e garantendo una maggiore qualità del servizio di consulenza a 360° per l e
aziende consorziate, aumentate tra l’altro di alcune unità grazie ai risultati in termini di risparmio ottenuti nel
corso dell’anno in un contesto internazionale e di mercato liberalizzato estremamente difficile. L’anno 2006 è
stato da questo punto di vista estremamente critico con incrementi del prezzo del gas superiori al 30%.
Negli ultimi mesi del 2006 il Consorzio ha proceduto alla negoziazione per il rinnovo degli accordi di fornitura
per l’anno 2007, siglando nuovi contratti ENI, Enelgas e AMGA, per le utenze allacciate alla rete nazionale e
Consiagas ed Enelgas per quelle allacciate alla rete locale, cercando di conseguire risparmi complessivi,
paragonabili a quelli del 2006, di circa 1 milione di euro (circa 15% in media per ciascuna utenza rispetto al
mercato vincolato).
Gas metano – Gruppo d’acquisto Unione
L’anno è stato l’ultimo di vigenza dell’accordo per la fornitura gas metano alle aziende aderenti al Gruppo di
acquisto regionale, che era stato costituito al fine di permettere l’accesso ai vantaggi del mercato libero del
gas anche alle utenze con consumi inferiori a 200 mila mc annui (limite minimo di consumi annui per poter
aderire al Consorzio Prato Gas prima richiamato). Il Gruppo, che contava circa 50 aziende pratesi aderenti,
in virtù dell’accordo siglato con i fornitori che operano sul territorio regionale (Consiagas per la zona di
Prato), ha consentito un risparmio di circa 1,6 centesimi di euro a metro cubo di gas metano consumato.
Per il secondo semestre dell’anno 2006 il Gruppo d’acquisto regionale è stato trasferito nella gestione diretta
dell’Unione che ha ricontrattualizzato la fornitura con un aumento degli sconti (minimo 2,0 centesimi) per gli
aderenti. Ciò nell’ottica di permettere alle aziende di cogliere le opportunità offerte dalla continua evoluzione
del mercato libero del gas ed attenuare il più possibile gli effetti prodotti dalle negative dinamiche dei costi
che stanno investendo il settore.
AMBIENTE ESTERNO
Depurazione
Nel 2006 sono stati realizzati alcuni interventi previsti dall'Accordo di Programma tra Ministero dell'Ambiente,
Regione Toscana, enti locali e Unione Industriale Pratese. Altri sono iniziati per l’adeguamento e
miglioramento dei sistemi di depurazione e approvvigionamento idrico. Le aziende pratesi potranno superare
senza particolari appesantimenti le problematiche prodotte dal recepimento della direttiva europea per la
protezione e la salvaguardia dei corpi idrici superficiali. L’applicazione della direttiva infatti avrebbe costretto
le aziende ad importanti investimenti per l'adeguamento degli scarichi ai nuovi standard sulle sostanze
pericolose.
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Acquedotto industriale
Tre importanti novità si sono concretizzate nel 2006: la consegna dei primi metri cubi di acqua riciclata nella
zona industriale di Montemurlo; la produzione di acqua riciclata da parte di GIDA; l’accordo con la Provincia
di Prato che, a fronte di un aumento del canone idrico sulle acque pubbliche, partecipa alle spese di
gestione dell’acquedotto.
Emissioni in atmosfera
Si sono mantenuti i contatti con la Provincia di Prato per agevolare l’iter delle autorizzazioni per le emissioni
in atmosfera, segnalando anche le specifiche questioni relative alle fasi di autorizzazione e gestione degli
impianti. Il recepimento delle disposizioni europee in materia di inquinamento atmosferico dei solventi
organici e il recepimento del protocollo di Kyoto sono state le problematiche di particolare interesse che sono
state affrontate.
Rumore esterno
L’attivazione dei servizi specifici ha permesso agli uffici dell’Unione di verificare sul campo i problemi
connessi al rispetto dei limiti previsti dai piani di zonizzazione acustica che ormai sono stati realizzati dalla
maggior parte dei Comuni della nostra area. La rispondenza alla norma sul fronte dei limiti imposti non ha
comportato grandi difficoltà. Il criterio differenziale (differenza tra rumore di fondo e rumore prodotto dalle
unità produttive, spesso preesistenti) rimane tuttavia l’ostacolo più grosso per l’industria, alimentando
contenziosi con i cittadini. L’attività dell’Unione ha inoltre permesso di mitigare gli effetti negativi che, per
effetto di una modifica al Regolamento di Polizia Municipale entrato in vigore nel corso del 2004, rischiava di
penalizzare le imprese che svolgevano la propria attività nel rispetto dei limiti. L’attività dell’Unione nel
campo dell’acustica si è anche ampliata al tema connesso al rispetto dei requisiti passivi degli edifici; tema
sul quale nel corso del 2006 sono stati organizzati convegni e sui quali si continua a fare nei confronti del
sistema produttivo opera di sensibilizzazione e diffusione di esperienze.
Direttiva 96/61/CE – IPPC Autorizzazione Integrata Ambientale
Le tintorie e rifinizioni tessili con capacità produttiva superiore a 10 tonnellate/giorno dovranno essere
autorizzate entro il 30 ottobre 2007 con una nuova Autorizzazione Ambientale Integrata onnicomprensiva
(emissioni in atmosfera, acque, rifiuti, rumore, risparmio energetico) con l'obbligo di utilizzare e rispettare le
"migliori tecniche disponibili" (BAT, best available technics) individuate a livello europeo. L'Unione è stata
costantemente in contatto con gli uffici Ministeriali e Regionali al fine di confermare il campo di applicazione
della normativa che ancora oggi risulta incerto. Il limite di 10 tonn/giorno infatti è stato inizialmente
interpretato come limite potenziale poi smentito da una circolare ministeriale. La Provincia ha iniziato l’iter
per l’istruttoria con le aziende che desideravano implementare l’autorizzazione pur in assenza delle Linee
Guida Nazionali. L’Unione, attraverso il Consorzio Progetto Acqua, ha coordinato un gruppo di lavoro che ha
operato per rendere fattibile e omogenea l’applicazione della normativa. Continuano le attività per dare
certezza interpretativa sulla capacità produttiva. Per le imprese coinvolte dalla normativa l'Unione ha attivato
un apposito servizio di assistenza nelle varie fasi di presentazione della domanda.
EMAS di distretto
L'Unione, in collaborazione con la Provincia e il Comune di Prato, si è fatta promotrice di un’iniziativa che ha
portato alla stipula di un protocollo d'Intesa con la Regione Toscana per una sperimentazione del
Regolamento comunitario EMAS applicato ai distretti industriali di Prato, S. Croce e Lucca.
Tale iniziativa ha portato alla definizione di uno schema regionale che permette l'applicazione del
Regolamento ai distretti industriali. L'Unione, insieme ai membri del Comitato Promotore, al quale hanno
aderito molti attori locali pubblici e privati, ha predisposto strumenti e risorse collettive da mettere a
disposizione delle piccole e medie imprese, al fine di supportare e rendere più agevole la corretta gestione
delle loro problematiche ambientali e una semplificazione del percorso verso l'ottenimento della
certificazione. Parallelamente, il distretto potrà ottenere un riconoscimento, per la sua capacità di sviluppare
azioni di sostegno alla gestione e al miglioramento ambientale a livello locale. I risultati della
sperimentazione del distretto pratese sono stati pubblicati e sono a disposizione dei soci. Nel corso del 2006
sono state portate a termine le attività del progetto ESEMPLA, finanziato nell'ambito dell'azione ECOSINDINTERREG III della Commissione Europea, che hanno concretizzato alcune fasi impostate dal precedente
progetto come l’analisi ambientale del distretto di Prato, tassello fondamentale per la certificazione del
distretto.
Regolamento Europeo REACH sulle sostanze chimiche
Nel corso del 2006 l’Unione ha seguito i lavori del Parlamento Europeo per la stesura e approvazione del
Regolamento sulle sostanze chimiche REACH (Registration, Evaluation and Authorisation of Chemicals). Il
regolamento riguarda la Registrazione, la Valutazione, l’autorizzazione e la restrizione nell’uso delle
sostanze chimiche ed ha l’obiettivo di assicurare un elevato livello di protezione della salute umana e
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dell’ambiente attraverso una revisione di tutta l’attuale legislazione in materia e l’istituzione di un sistema di
registrazione delle sostanze chimiche. La nuova normativa, che avrà un notevole impatto su tutta l’industria
europea, è stata approvata dopo un intenso dibattito tra il parlamento e l’industria europea e coinvolgerà
anche le imprese del distretto di Prato con un’applicazione graduale che durerà circa 13 anni. L’attività
dell’Unione proseguirà anche nel corso del 2007, momento in cui si cominceranno ad applicare le prime
norme del Regolamento.
DENTRO L'IMPRESA: LAVORO E AMBIENTE
RELAZIONI INDUSTRIALI
Attività generale
Nel corso del 2006 il clima generale delle relazioni industriali è stato, a livello nazionale, sostanzialmente
sereno, registrando alcuni rinnovi contrattuali (chimici e, per la sola parte economica, meccanici, tessili e
arredamento, tessili vari, plastici, grafici, laterizi e manufatti cementizi, giocattolo, legno e arredamento).
Inoltre, a livello territoriale, è stato sottoscritto l’accordo per il rinnovo del Contratto provinciale delle imprese
industriali edili, integrativo del contratto nazionale del 20 maggio 2004, che ha avuto il risultato principale di
limitare il costo per le aziende, attraverso la riduzione contributiva che si è ottenuta nella negoziazione.
Nel nostro distretto, per larga parte del periodo, il sistema di relazioni industriali è stato caratterizzato da un
sostanziale spirito collaborativo che ha permesso la condivisione con le organizzazioni sindacali di obiettivi
mirati al sostegno dell’industria pratese. Nell’ultima parte dell’anno si è però registrato un certo irrigidimento
nell’ambito delle procedure di riduzione di personale per le aziende con più di 15 dipendenti, di fronte alle
quali si fa sempre più pressante la richiesta delle organizzazioni sindacali di ricorrere ad ammortizzatori
sociali diversi dalla mobilità. Questi però per loro natura e complessità gestionale risultano poco compatibili
con la tipologia e dimensione delle aziende, in particolare tessili, del distretto, con tendenza sia ad un
allungamento dei tempi che all’aumento degli importi richiesti a titolo di incentivo all’esodo.
Nel corso del 2006, largo spazio è stato ancora dedicato all’approfondimento di tematiche quali la riforma del
mercato del lavoro, la gestione dei lavoratori extracomunitari e comunitari, la crisi del distretto tessile, la
flessibilità.
Permangono infatti delle disomogeneità di applicazione di alcune normative nei territori provinciali e regionali
tali da generare incertezze interpretative di molte nuove disposizioni – a volte solo parzialmente attuate - da
parte degli uffici competenti. In particolare persistono alcuni problemi circa l’applicazione del contratto di
apprendistato professionalizzante, per quanto tale sia stato recepito da quasi tutti i Ccnl di categoria,
soprattutto in ordine all’entità delle ore di formazione ed alle modalità concrete di gestione dei Piani
Formativi, al comportamento da adottare in occasione della scadenza del permesso di soggiorno del
lavoratore extracomunitario, non rinnovato nelle tempistiche previste dalla legge, col tentativo di uniformare,
anche in presenza di circolari ministeriali di dubbia efficacia, intenti ed azioni da parte delle rispettive
strutture evitando di penalizzare gli interpreti primari del mondo del lavoro; aziende e lavoratori.
Oltre al costante lavoro di studio, aggiornamento e assistenza puntuale alle aziende, l’attività sindacale
dell'Unione è andata nel senso della divulgazione delle novità e dello stato delle normative più rilevanti in
materia di rapporti di lavoro/previdenza/relazioni sindacali, attraverso i consueti sistemi di comunicazione
con le imprese, nonché collaborando attivamente, anche in termini di docenza, con il nostro Ufficio
Formazione, per la realizzazione di corsi, convegni e seminari. Alcuni momenti formativi sono stati realizzati
anche presso istituti scolastici, al fine di favorire un primo approccio al mondo del lavoro degli studenti delle
ultime classi.
Altro aspetto dell’attività di studio ed analisi, si è realizzato, come di consueto, nella collaborazione
dell’Unione ad iniziative, promosse a livello nazionale, per indagini relative a settori o tematiche particolari
(indagine annuale di Federmeccanica, finalizzata al confronto dei costi delle aziende dei diversi distretti
meccanici; verifiche relative all’utilizzo di istituti contrattuali o all’esistenza di determinati problemi sul
territorio, etc..).
Si segnala inoltre un impegno particolare nell'ambito di assistenza e rappresentanza, con la partecipazione a
vertenze individuali, a vertenze collettive per l'attuazione di piani di flessibilità delle prestazioni lavorative e di
ricorso alla cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria, nelle predette procedure di riduzione di
personale ed infine nella contrattazione di secondo livello. La rappresentanza dell'Unione continua a
manifestarsi anche nella partecipazione attiva ad organismi e comitati competenti in materia di diritto del
lavoro e di previdenza (Comitato Inps, Commissione di Conciliazione, Commissione Cassa Integrazione,
Comitato Consultivo Provinciale Inail, Comitato di gestione fondi per interventi sociali, Commissione
Provinciale Tripartita e Tripartita Integrata, Cassa Edile, Organismo 626…), nonché attraverso azioni di
analisi e verifica delle procedure sindacali nel territorio.
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Infine, sempre a livello generale, segnaliamo, in particolare, alcune iniziative portate avanti dall’Unione e
problematiche affrontate nel corso dell'anno.
Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per aziende tessili fino a 15 dipendenti
A livello di distretto vi è stata una sostanziale unità di intenti con le organizzazioni sindacali che ha permesso
di utilizzare nel 2006 i fondi residui assegnati per gli anni 2004/05 e le ulteriori risorse stanziate per il 2006 (5
milioni di euro) per il trattamento di Cassa integrazione Straordinaria, per le aziende tessili fino a 15
dipendenti della nostra provincia e dei territori limitrofi (Campi Bisenzio, Calenzano, Agliana, Quarrata,
Montale). Quanto sopra al fine di salvaguardare, il più possibile, la filiera tessile e le professionalità dei
lavoratori.
Mercato del lavoro
Nel corso del 2006 sono sorte molteplici problematiche nell’applicazione di alcune forme contrattuali
recentemente disciplinate o modificate. Tra queste ultime, segnaliamo in particolare il contratto di
apprendistato “professionalizzante”, in cui continuano a persistere e addirittura ad aggravarsi le criticità
legate ad una disarmonica sovrapposizione tra normativa nazionale, regionale e contrattuale (quest’ultima,
oramai definita per quasi tutti i settori dell’industria). Proprio l’intrecciarsi di normative diverse, legate ad
ambiti diversi sia dal punto di vista geografico che di settore di attività, ha creato non poche problematiche,
costringendo l’Unione a sollecitare, anche a livello nazionale, interventi che riducessero i rischi per le
aziende. I numerosi contatti con la Regione - per il tramite di Confindustria Toscana -, i Centri per l’Impiego e
Direzione Provinciale del Lavoro, hanno favorito un coordinamento su molti degli argomenti “spinosi”, alcuni
dei quali restano tuttora privi di soluzioni in ambito nazionale.
Notevoli incertezze, inoltre, sono state affrontate in relazione ad altri aspetti attinenti al contratto di
apprendistato, quali le modifiche regionali alla disciplina delle visite mediche ed all’assunzione di soggetti
minorenni (dal momento che la normativa regionale sull’apprendistato diritto-dovere di formazione non è
ancora definita).
L’Unione si è adoperata, inoltre, nel favorire l’applicazione di altri istituti contrattuali “flessibili”, quali il
contratto di inserimento, il lavoro a chiamata, ancora poco utilizzato, il contratto part-time, il distacco,
l’appalto e il “lavoro a progetto”, tipologia, quest’ultima, molto diffusa e allo stesso tempo piuttosto delicata,
specialmente in considerazione degli ultimi interventi legislativi. A tal fine, è stato fondamentale, oltre allo
studio approfondito delle normative, anche il costante aggiornamento sulle risposte ministeriali agli interpelli
proposti (moltissimi nel corso del 2006). Per quanto attiene in particolare il lavoro a progetto, l’attenzione agli
orientamenti della giurisprudenza, più volte intervenuta sull’argomento, e l’analitica verifica e valutazione
delle richieste aziendali, ci hanno permesso di assistere prontamente e con competenza le imprese nella
predisposizione dei progetti e nell’intera gestione delle collaborazioni.
Proprio in relazione alla rilevanza dell’argomento ed all’interesse manifestato dalle aziende associate,
abbiamo organizzato, nel mese di gennaio 2006, un corso pratico sui contratti a progetto, collaborazioni
occasionali e associati in partecipazione, al quale l’Unione ha collaborato attivamente in termini di docenza,
con l’obiettivo di illustrare, nel concreto, le modalità ed i limiti di utilizzo in azienda di tali forme contrattuali.
Inoltre, come negli anni precedenti, è stato realizzato per le aziende il corso base di amministrazione del
personale, anch’esso partecipato attivamente da funzionari dell’Unione in qualità di docenti.
Rapporto di agenzia
Come negli anni scorsi, gran parte dello studio e dell’assistenza alle aziende ha avuto come oggetto la
corretta gestione del rapporto di agenzia, contratto complesso sotto diversi punti di vista e ancor più
ultimamente, a seguito di alcune forti prese di posizione della Corte di Giustizia Europea e anche della
nostra Cassazione (in merito all’annosa questione sulla prevalenza della normativa civilistica o degli accordi
collettivi in materia di competenze economiche di fine rapporto); in particolare, l’attività di
consulenza/assistenza si è concentrata sui seguenti aspetti: la costituzione del rapporto, la gestione delle
problematiche emergenti nel corso dello stesso, con particolare riguardo all’aspetto economico, e soprattutto
la risoluzione delle frequenti controversie che sorgono al termine del contratto in occasione, appunto, della
liquidazione delle competenze maturate.
Molte energie sono state dedicate, inoltre, all’assistenza delle aziende nella gestione delle problematiche
previdenziali, connesse alle nuove procedure on-line per la gestione delle posizioni ed il versamento dei
contributi ad Enasarco.
Rapporti di lavoro con extracomunitari e neocomunitari
Nel corso del 2006, l’Unione Industriale, sulla scia di quanto operato ed ottenuto nel 2005, ha continuato a
promuovere azioni a livello locale e nazionale per semplificare le procedure di assunzione e rinnovo dei
permessi di soggiorno e ridurre le innumerevoli incertezze interpretative sulla gestione dei lavoratori
extracomunitari, dovute alla disomogeneità territoriale delle interpretazioni ed alla frammentazione delle
competenze tra uffici diversi (Questura, Prefettura e Direzione Provinciale del Lavoro).
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In particolare, nel 2006 ha assunto ancora maggior rilievo ed efficacia l’azione dell’Unione all’interno di
organismi e commissioni finalizzate proprio a creare omogeneità di comportamenti sul nostro territorio e a
evitare o prevenire problemi, già molto numerosi, in relazione anche all’ampiezza del fenomeno immigratorio
nel nostro distretto.
Tra le tematiche affrontate nell’anno di riferimento, segnaliamo, per l’eccezionale rilevanza, la gestione dei
rinnovi dei permessi di soggiorno, che ha provocato considerevoli problemi, anche di natura sindacale, a
molte aziende, a causa della diversità di interpretazione di disposizioni di legge da parte del Ministero del
Lavoro e Ministero dell’Interno e, pertanto, di Direzioni Provinciali del Lavoro e Questure. Su tale aspetto, i
nostri interventi, anche per il tramite di Confindustria, hanno contribuito a provocare importanti prese di
posizioni ministeriali che, in buona parte, hanno aperto la strada a soluzioni ragionevoli, anche se non
ancora condivise da tutti gli uffici competenti.
Molte energie ed impegno sono stati richiesti nel lavoro puntuale e giornaliero di assistenza alle aziende
nelle procedure di assunzione e di rinnovo dei permessi, dei lavoratori extracomunitari e comunitari, anche in
relazione alle nuove procedure presso le Poste, implementate nel corso dell’anno 2006 in via sperimentale
proprio a Prato e altre 4 province italiane.
Resta ferma la consueta consulenza su tutti gli altri aspetti del rapporto con lavoratori extracomunitari, come
gli adempimenti per l’alloggio e la corretta stipula dei contratti di soggiorno, per i quali molti “nodi” sono stati
sciolti proprio dall’Unione nel corso del 2005 (ricordiamo tutte le problematiche attinenti la “garanzia”
dell’alloggio e la modulistica predisposta dal Ministero).
Ricordiamo, infine, che, proprio in considerazione dell’importanza dell’argomento, è stato realizzato, nel
mese di novembre, un approfondito seminario sui lavoratori stranieri (neocomunitari ed extracomunitari), con
l’obiettivo di presentare un inquadramento della più recente normativa in materia di rapporto di lavoro con tali
soggetti e fornire indicazioni operative sulle relative procedure e modulistica. L’iniziativa, che ha visto come
docenti funzionari dell’Unione e dell’Unione Industriale Pratese Servizi, si è rivelata molto utile per le aziende
partecipanti, grazie al taglio pratico ed esemplificativo.
Gestione del mercato del lavoro
Dal settembre 2000 la Provincia ha attivato il servizio “Idol - Banca dati per l’incrocio domanda e offerta di
lavoro”. Il servizio prende avvio dalla costituzione di un’unica banca dati a livello provinciale che,
raccogliendo i curricula di coloro che sono in cerca di lavoro o intendono cambiare occupazione, dovrebbe
rendere più efficiente l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro.
Tale servizio è organizzato dalla Provincia in convenzione con le parti sociali, che costituiscono punti di
raccolta/alimentazione della banca dati e di preselezione per le domande delle imprese. L’Unione ha aderito
alla convenzione.
Nel 2006 sono stati raccolti tramite il nostro sportello 612 curricula e abbiamo risposto a 538 richieste di
personale fatte da 280 imprese.
Collocamento obbligatorio
Nel corso del 2006 è proseguita una proficua collaborazione sia con i competenti Centri per l'Impiego sia con
la FIL, finalizzata alla gestione corretta ed allo stesso tempo vantaggiosa per le aziende, del collocamento
dei soggetti disabili. In particolare, anche nell’anno di riferimento, abbiamo constatato l’utilità, ai fini di un
collocamento “mirato” delle categorie svantaggiate, del "Manuale per l'inserimento dei disabili nel mondo del
lavoro", realizzato da FIL nell'ambito del Piano di Orientamento della Provincia, finanziato dal FSE, dal
Ministero del Lavoro e dalla Regione Toscana, a cui l'Unione ha dato impulso in collaborazione con le
organizzazioni sindacali.
Come negli anni passati, l'Unione si è adoperata per assistere e rappresentare le aziende nella definizione
delle pratiche del collocamento obbligatorio, anche addivenendo alla stipula di numerose convenzioni ed
esoneri parziali, nonché a promuovere contatti e scambi per risolvere le problematiche legate alla lacunosità
della normativa e delle indicazioni ministeriali, in buona parte contenute in innumerevoli circolari, nonché alla
disorganica applicazione della stessa sui diversi territori provinciali.
Privacy e rapporti di lavoro
In relazione alla vigente normativa in materia di privacy, l'Unione ha continuato ad attivarsi, anche nel corso
del 2006, per agevolare l’acquisizione delle nuove disposizioni e favorire una corretta ed equilibrata
applicazione della normativa, a fronte del proliferare di interpretazioni ed iniziative diverse. A tal fine, sono
stati realizzati anche in corso d’anno alcuni seminari ed incontri formativi sulle applicazioni pratiche in
azienda delle nuove disposizioni.
Riforma del TFR
In vista dell’entrata in vigore delle disposizioni relative alla previdenza complementare (anticipate al 1°
gennaio 2007), l’Unione, dopo essere intervenuta a più riprese con Confindustria al fine di limitare gli effetti
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negativi della riforma, si è attivata per favorire una corretta e il più possibile semplificata applicazione delle
nuove disposizioni.
In particolare, fin dal mese di ottobre 2006, ha promosso incontri e diffuso comunicazioni per permettere una
immediata acquisizione delle novità da parte di titolari ed impiegati amministrativi / capi del personale, pur
nella lacunosità normativa emersa nel primo impatto con i provvedimenti emanati. Tale attività è stata resa
possibile dal costante studio ed aggiornamento sui contenuti normativi, anche attraverso la partecipazione
dell’Unione ad occasioni di approfondimento organizzate a livello nazionale.
AMBIENTE INTERNO E SICUREZZA
Sicurezza negli ambienti di lavoro
Nel corso del 2006 è proseguita l’attività di assistenza e rappresentanza sulla materia. Sono centinaia ogni
anno le consulenze, cui si affiancano i servizi sul campo. Il 2006 è stato un anno che ha visto ancora una
volta un andamento del fenomeno infortunistico nella provincia di Prato tra i migliori a livello nazionale. Dopo
più di 10 anni di calo costante del numero di infortuni sul lavoro la tendenza è però stata meno positiva, il
che induce a potenziare gli sforzi per il futuro. Innumerevoli, nel corso del 2006, sono state le occasioni
formative realizzate in materia.
Prevenzione incendi
Nel corso del 2006 l'Unione ha rafforzato l'opera di assistenza alle aziende effettuando servizio di
consulenza sul campo (pratiche connesse alla richiesta di rilascio/rinnovo CPI) e facilitando i rapporti con gli
organismi competenti. Ha fornito assistenza a seguito di incendi, con consulenze alle imprese ed interventi
presso la Magistratura e i Vigili del Fuoco. L'Unione ha mantenuto continuativi e positivi rapporti con il
Comando Provinciale ed ha proseguito nell’opera di facilitazione per la creazione di un tavolo permanente di
confronto fra UPG del Comando e Tecnici e Consulenti aziendali. Scopo dell’iniziativa vuole essere quello di
trovare soluzioni impiantistiche condivise tali da garantire il rispetto della norma e l’uso in sicurezza degli
ambienti di lavoro senza però che le misure da attuare risultino per complessità e costi inaccessibili alle
imprese.
Inquinamento acustico: rumore interno
La valutazione del rischio rumore negli ambienti di lavoro, introdotta dal D.Lgs.277/91 e modificata dal
D.Lgs195/2006, comporta, oltre alla rilevazione strumentale, una serie di interventi da parte del datore di
lavoro, tendenti al miglioramento delle condizioni ambientali per la salvaguardia della salute dei lavoratori a
seconda del livello di esposizione personale rilevato. L'Unione si è impegnata, fin dal 1992, nell'effettuare
direttamente una serie di iniziative volte a facilitare adempimenti quali la valutazione del rumore,
l'informazione e la formazione, la ricerca di soluzioni per l'abbattimento del rumore negli ambienti di lavoro.
Nel corso del 2006, con l’entrata in vigore del D.Lgs 195/2006 l’Unione ha messo in atto una serie di azioni
concrete per sostenere le imprese nell’aggiornamento della valutazione del rischio rumore secondo i nuovi
dettami legislativi. Oltre a servizi di consulenza e di rilevazione fonometrica diretta nei luoghi di lavoro
l’Unione si è impegnata nel diffondere e approfondire le nuove tematiche introdotte dal decreto anche
attraverso incontri informativi con la partecipazione di esperti a livello nazionale.
Interventi nel settore edile
L'Unione ha proseguito nell’organizzazione di corsi di formazione e seminari di aggiornamento su temi
collegati all’attività edile, in particolare su: nuovo Regime IVA; garanzie per gli acquirenti di immobili,
efficienza acustica passiva degli edifici, terre e rocce da scavo e rifiuti ecc. Inoltre ha organizzato la
dodicesima edizione del corso di 120 ore previsti dalla legge per poter ricoprire il ruolo di coordinatore per la
sicurezza. Sempre in tema di sicurezza nel settore edile, negli ultimi due anni sono stati organizzati seminari
monotematici di approfondimento ai quali hanno partecipato quasi 400 persone, fra addetti di aziende socie
e professionisti del settore. La Sezione Edili ha poi lavorato alla definizione di un protocollo col Comune di
Prato – siglato il 20 dicembre - che preveda la messa a disposizione di aree comunali quali depositi di terre e
rocce da scavo. Grande attenzione è stata posta anche al tema dell’edilizia sostenibile che sempre più
rilevanza acquista sul mercato e nei regolamenti comunali. L’attività su questo tema si svilupperà
ulteriormente nel corso del 2007.
RIFIUTI INDUSTRIALI
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Con il D.Lgs.152/2006, il Governo ha dettato nuove regole in campo ambientale e quindi anche in materia di
gestione rifiuti. In pratica però l’applicazione di quel provvedimento è rimasta per gran parte sospesa per gli
atti dettati dall’esecutivo che gli è succeduto. Permane quindi uno stato di incertezza che ostacola la
regolare attività del sistema produttivo. L’Unione, in sinergia col sistema Confindustria, sta seguendo
l’evoluzione della normativa ed ha cercato di trasferire alle imprese le notizie utili per gestire questa
contingenza. E' quindi proseguita per tutto il 2006 l'opera di assistenza agli associati per la parte connessa
alla gestione dei rifiuti oltre che delle pratiche collegate alla tassa/tariffa. Nel 2006 è proseguita la
collaborazione dell’Unione con i vari soggetti istituzionali della nostra area nella definizione delle necessità
impiantistiche per chiudere il ciclo dei rifiuti. Tali impianti permetterebbero di gestire in sicurezza il ciclo dei
rifiuti abbattendo costi e diseconomie che condizionano pesantemente anche il settore produttivo oltre ai
privati cittadini (v. anche sopra).
Nel corso del 2006 è stata inoltre siglata una convenzione con ASM spa con l’obiettivo di ottimizzare la
gestione dei rifiuti aziendali e favorire l’invio degli stessi a canali di smistamento tali da ridurre i costi in capo
alla singola impresa e dare la massima garanzia sulla correttezza della gestione stessa. Tale attività
proseguirà nel 2007 con lo sviluppo di un apposito servizio di ottimizzazione della gestione dei rifiuti
aziendali comprensivo del ritiro degli stessi a costi competitivi.
Tassa/tariffa
L'Unione segue, nei vari Comuni della piana, il delicato passaggio da tassa a tariffa rifiuti. I principi di fondo
che si tenta di affermare sono:
1)
la necessità di riequilibrare la copertura dei costi dei servizi di gestione dei rifiuti urbani tra civile
e produttivo;
2)
garantire i doverosi benefici tariffari per quelle imprese che producendo rifiuti speciali,
sostengono ingenti costi per lo smaltimento in conto proprio dei rifiuti servendosi di ditte
autorizzate e non gravando così sul servizio pubblico;
3)
incentivare adeguatamente comportamenti ecologicamente virtuosi messi in pratica dal mondo
produttivo.
Nei comuni di Prato, Montemurlo, Carmignano, Poggio a Caiano e Vaiano che sono già passati a tariffa,
l’attività dell’Unione è stata continua e pressante ed ha portato a riconoscere la non tassabilità delle aree su
cui si producono rifiuti speciali (lo stesso principio non viene invece garantito in aree anche limitrofe a Prato
con evidenti aggravi nel costo del servizio per le imprese industriali). L’attività dell’Unione ha riguardato
anche l’esame di singoli casi aziendali che, col supporto dei nostri funzionari esperti, si sono risolti con
benefici anche rilevanti. L’attività di informazione e consulenza su questi temi è stata molto consistente per
tutto il 2006 e proseguirà con lo stesso impegno nel 2007.
Servizi in campo ambiente e sicurezza
Nel 2006 si è cominciato a proporre e a realizzare in maniera più continuativa una serie di servizi in materia
di ambientale e sicurezza nei luoghi di lavoro (es. valutazione dei rischi, valutazione rumore e vibrazioni,
checkup ambiente e smaltimento rifiuti, ecc.). La risposta delle aziende è stata molto positiva e ciò ha
rafforzato il convincimento di proseguire in tale direzione per allargare l’offerta di servizi e per definire
ulteriori accordi con i principali attori del territorio in campo di gestione ambientale.
Codice Ambientale
L’intervento del nuovo Governo ha portato ad una rivisitazione del recente Codice Ambientale approvato dal
precedente esecutivo. Ciò ha creato una serie di incertezze applicative ed interpretative che l’Unione ha
cercato di seguire nel miglior modo possibile per poter supportare le aziende nei loro adempimenti ordinari.
In particolare l’attenzione dell’Unione si è concentrata nella difesa del prodotto cardato (potenzialmente
assimilato nella normativa allo studio ad un rifiuto), nella disciplina delle terre e rocce di scavo, nella
regolamentazione dei depositi temporanei e nella gestione degli adempimenti in tema di acque. Questo
impegno proseguirà nel corso del 2007, quando si dovrebbe addivenire ad una nuova stesura dei testi di
legge e dei decreti attuativi.
IMPRESE E MERCATI
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INIZIATIVE A SOSTEGNO DEL SISTEMA PRODUTTIVO PRATESE
Nel corso del 2006 l'Unione ha continuato un intenso lavoro a livello locale, nazionale e comunitario per
sostenere il sistema produttivo del distretto pratese di fronte al perdurare di elementi, ormai strutturali, di
debolezza e criticità del settore, aggravati dal venir meno del freno alle importazioni costituito dal cosiddetto
sistema delle quote.
Clausola di salvaguardia
Nel giugno del 2005, la lobby dell’industria tessile italiana ed europea era finalmente riuscita a convincere la
Commissione Europea a porre un freno all’importazione incontrollata di articoli tessili e di abbigliamento
dalla Cina seguita alla fine dell’Accordo Multifibre e al contemporaneo ingresso della Cina nel WTO,
avvenuto alla fine del 2004.
L’accordo tra Cina e Unione Europea fissava infatti dei limiti alla crescita delle esportazioni cinesi di prodotti
tessili nei successivi due anni.
I limiti posti dal governo cinese sono stati espressi in percentuale in una misura che va dall’8% al 12,5 % per
gli anni 2005, 2006 e 2007 sulle importazioni effettuate in Europa nell’arco di 12 mesi precedenti, cioè gli
ultimi 9 mesi del 2004 e i primi 3 mesi del 2005 (ossia il periodo immediatamente successivo all’abolizione
delle quote) nelle varie categorie.
Occorre inoltre sottolineare che per le categorie di prodotti non interessati dall’Accordo e per l’anno 2008,
quando il mercato del T/A sarà completamente liberalizzato, la Comunità Europea si è riservata la facoltà di
adottare specifiche misure di salvaguardia previste dagli accordi internazionali sul commercio.
Purtroppo, a causa di procedure doganali complesse e della superficialità dei negoziatori europei nel
valutare l’impatto dell’accordo sulle importazioni già autorizzate o in procinto di esserlo, l’accordo è stato
rivisto nel settembre, prevedendo ulteriori concessioni agli esportatori cinesi. Tale accordo, seppur nella
parzialità, ha comunque costituito un importante risultato mostrando agli importatori, anche nel 2006, le
criticità conseguenti all’approvvigionamento dalla Cina ed ha quindi portato numerosi operatori europei ed
internazionali a rivedere le proprie politiche di sourcing privilegiando, in un certo qual modo, l’industria
europea o del bacino sud del Mediterraneo.
La conferma degli effetti positivi dell’accordo durante il 2006, e la firma di accordi simili tra la Cina e gli Stati
Uniti ed altri paesi con durata però fino al 2008, hanno portato l’Unione Industriale e le altre associazioni
tessili nazionali ed europee a richiedere con insistenza alla Commissione Europea un’estensione della
validità dell’accordo almeno pari a quella degli accordi siglati dagli altri Paesi, allo scopo di evitare una nuova
invasione di merce cinese.
Negoziazioni commerciali “Doha Round”
Sempre sul fronte commerciale, e quindi in relazione alla lobby svolta sull’Unione Europea, è opportuno
ricordare l’attività dell’Unione per far fronte comune a livello nazionale ed europeo allo scopo di difendere i
legittimi interessi del settore durante il nuovo round negoziale tra i membri dell’Organizzazione Mondiale del
Commercio, cosiddetto “Doha Round”.
Gli obiettivi fissati dall’Unione, insieme alla Federazione Sistema Moda Italia – ATI, durante le negoziazioni
svoltesi a più riprese durante l’anno sono stati:
1. Ridurre le disparità esistenti nei trattamenti tariffari ed eliminare gli ostacoli al commercio.
2. Garantire un commercio leale tra tutti gli stati membri del WTO.
Etichettatura di origine
L’altro grande fronte di impegno dell’Unione è stato e continua ad essere quello dell’etichettatura di origine e
del Made in Italy in particolare.
Su questo fronte, è importante innanzitutto ricordare che dopo intense pressioni da parte di tutto il sistema
tessile italiano – che ha portato progressivamente sulle proprie posizioni anche il tessile europeo –
finalmente la Commissione Europea nel dicembre del 2005 ha approvato una proposta ufficiale di
Regolamento che introdurrebbe l’obbligatorietà dell’etichetta di origine per la merce importata e venduta sul
mercato comunitario.
L’emanazione del Regolamento necessitava tuttavia dell’approvazione da parte della maggioranza dei
componenti del Consiglio dei Ministri Europeo. Purtroppo, in seno al Consiglio e quindi tra i Paesi Membri
dell’Unione ha prevalso per tutto il 2006 la posizione di chi, nascondendosi dietro la difesa degli interessi dei
consumatori verso una limitazione dei prezzi, ha in sostanza sposato le posizioni della grande distribuzione
europea, prevalentemente nordica, tese a impedire una maggiore trasparenza nel commercio di tali beni.
Data la natura squisitamente politica dell’impasse in cui si era giunti sul dossier, l’Unione e Sistema Moda
Italia hanno portato avanti un lavoro su due fronti.
Da un lato, sono continuati e si sono rafforzati gli sforzi per mantenere una pressione molto alta sul nostro
Governo in modo da spingerlo a ricercare i voti necessari in Consiglio tramite alleanze con alcuni Paesi
Membri, Germania in testa.
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Dall’altro, si è aderito all’Associazione “Made in for transparency”, che ha lo scopo statutario di favorire una
diffusione dei valori e degli interessi dei difensori del Made in tra i consumatori e gli stakeholder europei.
Anche in questo caso sono stati individuati alcuni target specifici che saranno oggetto di un’intensa
campagna di comunicazione.
Per il momento, proprio nello scorso dicembre è partita la prima di queste campagne, rivolta per l’appunto di
nuovo al mercato e ai consumatori tedeschi.
Sul fronte nazionale poi, l’Unione si è impegnata per promuovere e tutelare il Made in Italy continuando
anche nel suo impegno contro la contraffazione.
Le importazioni illegali dei capi di abbigliamento hanno assunto dimensioni inquietanti e le apposizioni
mendaci di etichette 'made in Italy' si diffondono sui mercati internazionali. Il nostro sistema di comparto
richiedeva di inasprire le sanzioni (distruzione della merce, multe onerose e pene detentive) ed accentuare i
controlli.
Seguendo l'azione di Confindustria in questo settore, che ha portato alla stipula di due distinte convenzioni
con Dogane e Guardia di Finanza, l'Unione ha collaborato con l'Agenzia delle Dogane ed è intervenuta in
varie sedi istituzionali e sulla stampa per rappresentare le proprie posizioni in merito.
Sempre su questa materia è poi da segnalare la costante partecipazione di rappresentanti dell’associazione
ai lavori del Comitato di Confindustria per la Lotta alla contraffazione e la difesa del Made in Italy, di cui
fanno parte tutti i rappresentanti del mondo produttivo italiano.
Attività di lobby nei confronti del Governo
Varie sono state le occasioni nelle quali è stato possibile rappresentare ad esponenti del Governo le
questioni di interesse prioritario dell’industria pratese. Si ricordano in particolare gli incontri effettuati con il
Sottosegretario all’Innovazione Beatrice Magnolfi a fine giugno in cui sono stati evidenziati in particolare gli
aspetti collegati alla politica industriale (crescita dimensionale/filiera), fiscalità, energia e semplificazione. Ha
fatto seguito a settembre un incontro con il Ministro del Lavoro Cesare Damiano al quale sono state
sottoposte alcune proposte di intervento imperniate su riduzione del costo del lavoro e cuneo fiscale per il
rilancio della competitività, riassetto organizzativo del distretto, riforma ammortizzatori sociali, immigrazione
e concorrenza sleale.
PIANO REGIONALE DI SVILUPPO 2006-2010
Nell’ambito del percorso che ha portato all’approvazione nel mese di luglio del Piano Regionale di Sviluppo
2006 – 2010, quale atto principale di indirizzo politico e programmatorio da parte dell’Amministrazione
Regionale, è stato fornito un contributo in termini di osservazioni e proposte a Confindustria Toscana
affinché ne facesse oggetto di discussione al tavolo di concertazione. Questi i principali rilievi trasmessi:
centralità del manifatturiero; “Distretto Integrato Regionale” da intendere solo come coordinamento delle
politiche di intervento su base territoriale; necessità di sostegni all’innovazione nelle singole imprese;
sostegni alla formazione continua ed alla riqualificazione degli espulsi dal sistema produttivo; progetto
straordinario per la questione immigrazione. Anche in ambito infrastrutturale sono state segnalate le priorità
di intervento, trattate nello specifico capitolo della presente relazione.
PIANO REGIONALE DI SVILUPPO ECONOMICO E PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE
La Regione ha successivamente approvato due prime bozze di Programma Regionale di Sviluppo
Economico (PRSE) 2007-2010 e di Programma Operativo Regionale (POR) per l’utilizzo dei Fondi Strutturali
nel periodo 2007-2013, che ad inizio 2007 costituiscono oggetto di confronto con le parti economiche al
Tavolo tecnico di concertazione regionale. Le bozze seguono e approfondiscono, nei contenuti e nelle
modalità di intervento, le priorità già delineate dalla Regione in precedenti documenti di programmazione,
quali: il Programma Regionale di Sviluppo 2006-2010; il Documento Strategico Preliminare Regionale sui
Fondi UE (del novembre 2005); le Linee guida Regionali per il PRSE. Anche in questo caso sono stati
elaborati da parte dell’Unione Industriale alcuni contributi, poi trasmessi a Confindustria Toscana perché ne
faccia oggetto di discussione nelle sedi regionali. Questi i principali spunti: continuità interventi a sostegno
dei progetti di innovazione delle singole imprese; creazione di incentivi per l’apertura di presidi diretti delle
imprese sui mercati internazionali; potenziamento del ruolo di Toscana Promozione come cabina di regia e
programmazione; sostegno per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili;
collegamento tra gli interporti di Guastocce e Gonfienti.
PASL
Il Patto per lo Sviluppo Locale (PASL) è uno strumento ad adesione volontaria di natura negoziale che
coinvolge la Regione Toscana, gli enti locali, le parti sociali e i diversi soggetti istituzionali e socio-economici
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operanti nel territorio, verso l’integrazione delle rispettive priorità programmatorie e progettuali relative allo
sviluppo locale. Costituisce la modalità con la quale le diverse forme della programmazione strategica
negoziata attualmente in essere possono essere ricondotte agli strumenti operativi. Sotto il coordinamento
della Provincia, l’Unione Industriale ha presentato i seguenti progetti a valere sulle risorse che si auspica
possano essere rese disponibili una volta sottoscritto l’accordo con la Regione: sistema di voucher per la
formazione a sostegno dei processi di riconversione; ricollocazione di lavoratori e managerialità degli
imprenditori; internazionalizzazione delle imprese del distretto; sviluppo del trasferimento tecnologico. Si
attende nei primi mesi del 2007 l’esito delle valutazioni effettuate dalla Regione.
Merchant di filiera
I contatti con le imprese, sviluppati in modo individuale e riservato, si sono intensificati nel corso del 2006 ed
hanno portato alla definizione di una serie di mandati (una decina circa), successivamente conferiti alla
società “Merchant di filiera spa” costituitasi alla fine del 2005. La società è al momento partecipata da
Unione Industriale Pratese, Fiditoscana, Camera di Commercio di Prato, Cariprato e Monte dei Paschi di
Siena (in fase di definizione). Sponsor esterno dell’iniziativa è la banca CR Firenze.
La società Merchant di Filiera spa, configurabile come un soggetto autonomo e indipendente, ha lo scopo di
assistere le imprese nella:
• attività di "scouting", ovvero di analisi della realtà imprenditoriale e di ricerca e selezione in forma
rigorosamente anonima e confidenziale del partner ottimale per la singola impresa o aggregato di
imprese;
• assistenza e consulenza per la finalizzazione del processo di integrazione organizzativa e societaria
delle realtà imprenditoriali interessate, attraverso il coinvolgimento di professionalità selezionate ad
un costo correlato alla dimensione della specifica operazione;
• raccolta fondi da investire direttamente nei disegni industriali che lo richiedano e attivazione degli
opportuni collegamenti con la comunità finanziaria.
Tutto ciò con l’intento di rappresentare un’occasione di rilancio della competitività del distretto.
Sportello internazionalizzazione
Lo sportello si è strutturato per essere il punto di riferimento più immediato per i bisogni di
internazionalizzazione delle imprese. Il servizio offerto alle aziende è quindi prima di tutto di informazione ed
orientamento su tutte le tematiche riguardanti l'internazionalizzazione.
Lo sportello è in grado di fornire, attraverso i funzionari dell’Unione o ricorrendo alla propria rete di
contatti/collaborazioni con strutture esterne, servizi di consulenza ed assistenza specialistica, in particolar
modo su:
• organizzazione di fiere e missioni all'estero;
• questioni doganali, fiscali e legali;
• finanziamenti ed agevolazioni;
• ricerca partner ed assistenza per la realizzazione di iniziative all'estero.
Anche nel corso del 2006, confermando un trend degli ultimi anni, si è intensificata l'attività di assistenza e
consulenza alle imprese associate rivolte alla conoscenza di nuovi mercati. Le domande più frequenti sono
state dirette ad ottenere informazioni su iniziative fieristiche e workshop in mercati nuovi per l'azienda. In
qualche caso è stata richiesta anche una valutazione preliminare, di marketing cognitivo e strategico,
sull'opportunità o meno di affrontare un determinati mercati od eventi. Numerose sono state anche le
richieste di consulenze per problematiche relative a rapporti con agenti esteri, contrattualistica internazionale
e materia doganale.
Oltre a questi aspetti, è importante anche sottolineare una crescita dell'interesse delle aziende per
l'acquisizione di conoscenze utili a valutare la collocazione ottimale di un investimento produttivo all'estero,
nonché a risolvere controversie legali con soggetti esteri e ad impostare una corretta gestione della
contrattualistica internazionale.
A questo scopo, nel corso del 2006 è proseguita l'attività tesa a potenziare l'offerta di nuovi servizi in
convenzione con primarie società di consulenza e studi legali operanti da tempo nel campo del supporto
all'internazionalizzazione delle piccole e medie imprese.
Nell'ottica del coordinamento e della sinergia con le altre associazioni industriali toscane, sono stati
organizzati servizi di consulenza legale per i mercati tedesco, francese, spagnolo, statunitense, rumeno e
cinese.
In virtù di queste convenzioni i soci dell'Unione possono usufruire periodicamente di incontri gratuiti con i
suddetti consulenti e di uno sconto sulla tariffa oraria da loro praticata. L'impegno dell'Unione è continuato,
ed è tuttora attivo, con la ricerca di ulteriori referenti in grado di fornire consulenze specialistiche su
tematiche e/o aree geografiche specifiche.
E’ stato confermato il ruolo svolto dal servizio denominato "Punto Romania" per offrire informazione,
consulenza e assistenza alle aziende associate in merito a opportunità di investimenti, collaborazione
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produttiva e commerciale, ricerca partner, supporti finanziari e agevolazioni, normativa e rapporti con
istituzioni locali in Romania. Così come la partecipazione dell'Unione a Unimpresa Romania organizzazione a cui aderiscono Confindustria, Ance, Confartigianato e svariate associazioni territoriali.
L'Unione ha poi proseguito la sua collaborazione con lo Sportello Unico per l'Internazionalizzazione delle
Imprese Toscane (SPRINT), che ha sede a Firenze presso Toscana Promozione ed esprime le attività di tutti
i soggetti pubblici che supportano le imprese in questo campo. In questo modo i soci Unione hanno
continuato anche nel 2006 ad accedere a servizi di consulenza in materia doganale e logistica, in materia
finanziaria e in materia assicurativa.
In questo ambito di questa collaborazione sono stati organizzati una serie di seminari formativi su specifici
temi del commercio internazionale.
Nell’obiettivo di venire incontro alle esigenze delle aziende, oltre all’attività seminariale già citata, sono stati
organizzati incontri/eventi formativi sulla Pianificazione doganale e fiscale nei settori tessile/abbigliamento e
meccanotessile. Il back-office dell’ufficio commerciale; Pianificazione e organizzazione dell’ufficio
commerciale; L’approccio a nuovi mercati; Tunisia; Corsi di lingua inglese e cinese.
Con finalità più informativa è da menzionare la diffusione della newsletter denominata “Estero News”, che
con cadenza periodica ha informato e tenuto aggiornate, in maniera snella e sintetica, le aziende associate
su molteplici tematiche riguardanti l’export ed i mercati internazionali.
Tra le iniziative messe a punto dallo Sportello internazionalizzazione si è proseguito anche il servizio di
“Export Check-up”, tuttora in corso, ha coinvolto oltre 20 aziende di settori diversi, permettendo agli
imprenditori interessati di fare una valutazione su possibili carenze che riducono la propria competitività sui
mercati esteri, e di confrontarsi nel tracciare un piano di azione in funzione delle eventuali “correzioni di
rotta” da apportare al proprio progetto di internazionalizzazione.
Nel corso del 2006 lo Sportello Internazionalizzazione ha definito e proposto due nuovi servizi di assistenza
alle imprese: la “Ricerca di agenti” e il “Planning Doganale”, per supportare le aziende associate in queste
fasi critiche del processo export.
Vi è infine da ricordare l’attività svolta nell’accoglienza di delegazioni/missioni straniere a Prato, che ha
messo in contatto il nostro distretto con realtà imprenditoriali della Cina, India e Marocco.
Mentre, con riferimento alle missioni in uscita, l’Unione Industriale ha supportato la partecipazione di aziende
associate alle missioni di Confindustria in Brasile e Cina.
CONSORZI PROMOZIONALI
Consorzio Pratotrade
Il 2006 è stato l’anno che ha segnato una svolta importante per Prato Expo, che ha lasciato la storica sede
della Fortezza da Basso di Firenze per unificarsi con le altre manifestazioni italiane a Milano. Dopo un lungo
periodo di confronto interno è stato infatti deciso di aderire alla costituzione di un polo unico del tessile
italiano, trasferendo così la manifestazione a Milano nel nuovo complesso fieristico di Rho-Pero e poi al
Portello. Con la costituzione di questo raggruppamento è stato raggiunto un totale di 713 espositori suddivisi
nelle varie manifestazioni Idea Biella – Idea Como – Shirt Avenue – Moda In e Prato Expo. Le manifestazioni
unificate hanno generato un flusso di circa 23.000 visitatori e di questi circa 9.000 hanno visitato l’area di
Prato Expo.
Nell’ambito delle iniziative collaterali è stata ospitata all’interno di Prato Expo la scuola di moda Polimoda
dando così la possibilità ai giovani studenti di farsi conoscere dagli operatori intervenuti; si è promossa la
valorizzazione dell’intero distretto pratese realizzando appositi spazi nella quale sono stati presentati prodotti
tipici dell’area.
E’ proseguita la collaborazione con Toscana Promozione che ha fornito supporto alla realizzazione dell’area
tendenze Moda a Prato Expo, e con il Ministero delle Attività produttive per la realizzazione di materiale
pubblicitario e documentale.
Il Centro Studi Tendenze ha continuato a fornire alle aziende informazioni “moda”, utili alla realizzazione dei
campionari. Questo servizio mantiene un ruolo importante, contribuendo ad elevare i contenuti delle
collezioni del distretto.
Alle varie manifestazioni svolte da Pratotrade Internazionale all’estero – Usa e Cina – è stato pubblicizzato
Prato Expo promuovendo nel contempo l’intero distretto.
E’ stato mantenuto ed ulteriormente sviluppato il rapporto con China Fashion Design ospitando delegazioni
di aziende confezioniste cinesi a PratoExpo.
Nell’edizione di primavera vi sono stati 83 espositori e in autunno 81. Oltre alla presenza di visitatori
provenienti dai mercati tradizionali quali Nord Europa (con in testa Germania, Francia, Inghilterra), gli Stati
Uniti e il Far East , si sono registrate presenze dai mercati emergenti quali Russia, ed anche Cina.
Durante lo svolgimento di Milano Unica sono state organizzati alcuni eventi collaterali (mostra retrospettiva
su Massimo Osti) e momenti di Happy Hour in fiera che hanno contribuito a valorizzare il modo di vivere
italiano, e creare un clima di accoglienza verso la clientela internazionale
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Tenendo conto della situazione congiunturale del settore e dei fattori che condizionano il commercio
internazionale si può affermare che la manifestazione ha mantenuto l’obiettivo di rappresentare la nicchia di
specializzazione nel segmento rivolto alle produzioni con alto contenuto moda ed innovazione rivolte alla
donna ed al maschile informale.
Con il trasferimento a Milano, Prato Expo ha dato un notevole contributo alla realizzazione di un polo tessile
nazionale, ritenendo che questo possa servire a dare un nuovo impulso alle prerogative di qualitàinnovazione e contenuto moda delle produzioni italiane.
Consorzio Pratotrade Internazionale
Nel 2006 il Consorzio ha continuato con impegno ed incisività l'azione promozionale in vari Paesi esteri,
partecipando a numerose manifestazioni espositive.
Pratotrade Internazionale ha continuato a supportare la partecipazione delle aziende associate a Première
Vision a Parigi, mantenendo quindi stretti contatti con l’Ente francese.
Hanno preso parte alla edizione di marzo e di settembre 64 aziende.
Nell’ambito delle attività promozionali a favore delle imprese del distretto, Pratotrade ha organizzato
all’interno della manifestazione a Parigi uno spazio nel quale sono state esposte le linee di tendenze moda
della stagione, elaborate dal proprio Centro Studi Tendenze, promuovendo nello stesso tempo tutto il
distretto tessile pratese nei suoi aspetti produttivi e culturali. Lo stand era organizzato anche come area
relax, nel quale si poteva usufruire di degustazione di prodotti tipici dell’area.
L’iniziativa ha riscontrato un buon successo tra gli operatori affluiti numerosi nell’area dimostrando di
apprezzare quindi i servizi offerti. Anche la clientela internazionale ha avuto modo di conoscere più da vicino
alcune peculiarità del distretto tessile pratese.
Nel mercato USA il Consorzio ha preso parte alla European Preview I-Tex Style a New York organizzata da
Première Vision International con la collaborazione di ICE. L’iniziativa ha conseguito risultati positivi in
termini di contatti con clientela, attratta dalle collezioni e prodotti presentati dalle aziende italiane.
European Preview I-Tex Style si è svolta dal 25 al 26 gennaio 2006 e dal 12 al 13 luglio 2006 presso il
Metropolitan Pavillion di New York. Pratotrade Internazionale ha coordinato la partecipazione di 24 aziende
associate nell’edizione di gennaio e di 21 aziende nell’edizione di luglio, promuovendo nel contempo tutto il
distretto tessile in modo da valorizzare le peculiarità delle nostre produzioni e tradizioni tessili.
In attuazione del programma rivolto a favorire la penetrazione nei mercati emergenti e alla ricerca di nuovi
sbocchi alle produzioni dell'area, abbiamo organizzato un Workshop itinerante in Cina toccando le città di
Shanghai, Pechino, Shenzen. Nelle 3 tappe sono stati contattati 50 clienti locali, con i quali è stato possibile
stabilire un rapporto di maggiore conoscenza utile e capire la consistenza del mercato e il reale interesse
verso le nostre produzioni.
Il mercato cinese continua a rappresentare uno sbocco potenzialmente interessante per le nostre produzioni
di fascia alta. La forte concorrenza, rappresentata dalla locale produzione tessile, erode quote di mercato
collocate nella fascia medio bassa ma non sembra, al momento, in grado di raggiungere i livelli di creatività e
qualità delle nostre produzioni.
Abbiamo inoltre mantenuto uno stretto legame con le altre fiere europee, ospitando e collaborando con
Première Vision alla presentazione delle tendenze moda ai partecipanti dell'area pratese. Questa iniziativa,
molto apprezzata dalle aziende, costituisce ormai un servizio importante e significativo della presenza del
Consorzio alle più importanti fiere tessili internazionali.
Texma Prato International
Si ricordano le principali iniziative:
- Missioni in ingresso di imprenditori tessili da Paesi Baltici, Cile e Perù, in collaborazione con Unione
Industriale Pratese, ACIMIT, ICE e Toscana Promozione: sono state realizzate missioni in ingresso
di imprenditori tessili (selezionati in precedenza), interessati a conoscere il distretto pratese, nello
specifico le nuove tecnologie proposte dalle aziende consorziate.
- SIMATEX: il consorzio ha partecipato, grazie al supporto dell’Unione, alla fiera argentina che si è
svolta a Buenos Aires dal giorno 8 al 11 novembre con uno stand di circa 50 mq all’interno del quale
sono state ospitate 7 aziende consorziate: Biancalani, Cormatex, Dell’Orco & Villani, Gualchierani
T.A., Laip, Pafasystem, Siatex. All’interno dell’area Texma era stata allestita un passerella sulla
quale ogni giorno sfilava una modella, indossando gli abiti realizzati dagli studenti del Polimoda con i
tessuti pratesi.
- Seminario Buenos Aires: il giorno 7 novembre le aziende che partecipavano alla fiera Simatex
hanno tenuto un seminario, grazie alla collaborazione con Toscana Promozione, dal titolo “Las
novidades del mundo mecanotextil toscano”. Ogni azienda ha avuto la possibilità di presentare le
proprie novità ad un pubblico selezionato di circa 100 operatori. L’iniziativa infatti si è tenuta durante
i giorni del congresso dei tessili e chimici sudamericani ed ha garantito un pubblico qualificato ed
interessato.
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MATEX: la seconda fiera alla quale il consorzio ha partecipato, sempre grazie al supporto
dell’Unione, è stata la manifestazione siriana, che si è svolta ad Aleppo dal 6 al 10 dicembre.
Seminari a Shanghai e Ningbo: il 27 e 28 settembre in collaborazione con Toscana Promozione il
consorzio ha tenuto due seminari tecnici sulle novità del meccanotessile pratese. Un funzionario del
consorzio ha raccolto da tutte le consorziate che si sono dimostrate interessate al mercato cinese,
una serie di informazioni legate alle produzioni, alle specificità e alle novità, che sono state poi
trasferite su una presentazione utilizzata durante i due seminari. Nelle due tappe cinesi il funzionario
ha visitato anche alcune aziende. Il risultato più importante ottenuto è stata la richiesta di alcune
forniture specifiche.
Sito www.texma.it e newsletter del consorzio: sul sito del consorzio, una sorta di fiera virtuale, è
possibile ottenere informazioni sulle produzioni delle aziende, le fiere internazionali a cui
partecipano, le iniziative promosse dal consorzio, i links ai siti delle singole imprese. Continua il
servizio di newsletter del consorzio a disposizione delle aziende che desiderino inviare ad una
mailing di circa 5000 nominativi le loro novità.
Nuova brochure consortile e Cd Rom: in previsione della prossima ITMA, che si terrà a Monaco nel
settembre del 2007, il consorzio ha realizzato una nuova brochure consortile ed un Cd Rom
multimediale, che verrà utilizzato sia dalle aziende che lo richiederanno, sia dal consorzio nella varie
iniziative promozionale che realizzerà e che precederanno l’ITMA.
Consorzio Promozione Filati
Si ricordano le principali iniziative:
- CPF Exhibitor Club a Pitti Filati: anche nel 2006, CPF ha organizzato durante le due edizioni di Pitti
Filati, in collaborazione col Polimoda, l'area accoglienza per ospiti delle aziende, stampa di settore
ed autorità, denominata CPF Exhibitor Club. Quest’anno è stata sperimentata una nuova formula
denominata “Work in progress”, che ha visto due neo diplomate Polimoda lavorare dal vivo i teli e le
rocche fornite dalle consorziate. Le due ragazze sono state selezionate da una regia composta da
un rappresentante di Ice, di Toscana Promozione e dai componenti il consiglio direttivo del
consorzio. Il premio della selezione è consistito in un viaggio a Shanghai alla manifestazione
Spinexpo (edizione settembre 2006).
- SPINEXPO Shanghai: per il secondo anno consecutivo il consorzio ha partecipato alla
manifestazione Spinexpo (marzo e settembre) coordinando anche la partecipazione delle
consorziate. Nell’edizione di marzo è stata realizzata una sfilata con abiti da donna e da bambino. In
quella invece di settembre, per non ripetere oramai la stessa iniziativa, è stato deciso di riproporre lo
spazio del Pitti “Work in Progress”. Questa volta oltre alle due ragazze Polimoda erano presenti
anche 4 studentesse della scuola giapponese Osaka Bunka Fashion College.
- Seminario Shanghai: grazie alla collaborazione con la Camera di Commercio di Prato il Consorzio
ha realizzato un seminario tecnico sulle tendenze primavera/estate 2007, tenuto dalla consulente
Polimoda, la sig.ra Aurora Fiorentini.
- Brochure consortile: il consorzio in occasione del Pitti di luglio ha realizzato una nuova brochure
consortile che esalta i valori del Made in Italy e della creatività. I colori usati sono infatti il bianco,
rosso e verde, che sono stati utilizzati anche per l’arredamento del Pitti e dello spazio a Spinexpo
nell’edizione di settembre.
Consorzio Toscana Fashion
- CPM Collection Premiere Moscow: Il consorzio ha partecipato all’edizione di settembre della Cpm
con uno stand consortile all’interno del quale erano presenti 4 aziende
- Contenimento costi di gestione: Le aziende consorziate nel corso del 2006 hanno deciso di utilizzare
il consorzio come strumento per il contenimento dei costi di gestione. Si è trattato di selezionare un
fornitore di scatole in cartone al fine di ottenere dei prezzi vantaggiosi per ciascuna azienda.
- Coordinamento regionale: il consorzio insieme alle territoriali di Confindustria, Firenze e Pistoia, ha
avviato, attraverso due incontri che si sono svolti ad Empoli, il tentativo di creare un gruppo di
aziende che manifestino interessi promozionali simili. Dalle due riunioni, ad oggi, è emerso un unico
mercato di riferimento: quello russo. L’attività promozionale 2007, sia del consorzio che a livello
regionale, sarà indirizzata proprio su tale mercato. Alla Regione Toscana è stato chiesto di
indirizzare i finanziamenti 2007 al miglioramento dell’immagine e del posizionamento delle aziende
toscane sul mercato russo.
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STATO E IMPRESE:
NORME, TRIBUTI, AGEVOLAZIONI
NORME E TRIBUTI
Divulgazione della normativa fiscale e societaria
L’anno 2006 è stato caratterizzato dalla numerosità e rilevanza degli interventi del legislatore in materia
fiscale; è risultata quindi particolarmente importante ed intensa l’attività di informazione ed assistenza alle
imprese. Su alcune novità che si caratterizzavano per la complessità e l’interesse degli operatori sono stati
organizzati incontri di approfondimento e confronto con qualificati esperti. In particolare: nel mese di
settembre è stato realizzato un convegno sulle novità dell’IVA in edilizia che ha visto l’intervento degli esperti
dell’ANCE nazionale; nel mese di dicembre è stato invece realizzato un convegno sulle implicazioni fiscali e
doganali dell’ingresso dI Romania e Bulgaria nell’ Unione Europea.
Fiscalità locale
Anche nell’anno 2006 l'Unione è stata costantemente attiva presso Regione, Provincia, Comuni, Consorzi
affinché le politiche di bilancio di tali enti siano improntate all'efficienza degli enti stessi e al contenimento del
prelievo fiscale sulle imprese.
Studi di settore
Nel corso del 2006 il legislatore è intervenuto più volte per rafforzare ed ampliare l’efficacia degli studi di
settore come strumento di accertamento del reddito delle imprese. Per questo motivo è divenuta ancor più
rilevante l’attività che l’Unione svolge presso So.Se (Società per gli studi di settore) e Agenzia delle Entrate,
per far si che gli studi di settore elaborati, in particolare quelli del comparto tessile-abbigliamento, siano in
grado di stimare in modo appropriato i ricavi delle imprese.
Nel corso del 2006 l’Unione ha partecipato attivamente in sede nazionale alle attività di valutazione degli
studi relativi alle attività di produzione di filati, tessuti e nobilitazione tessile; per entrambi gli studi è stato
formulato un parere negativo, inducendo l’amministrazione a riconoscerne l’applicazione monitorata, quindi
con efficacia limitata, per i periodi d’imposta 2005 e 2006.
Rapporti con l’amministrazione finanziaria
E' proseguito il confronto e la collaborazione nelle varie sedi con l’Agenzia delle Entrate ed in generale con
l'amministrazione finanziaria.
Servizio di aggiornamento fisco e bilancio
Il servizio ha la finalità di fornire ai responsabili aziendali occasioni di aggiornamento e di approfondimento
sulle principali tematiche in materia di fisco e bilancio. Gli incontri hanno un taglio prevalentemente pratico e
consentono ai partecipanti di interagire con i relatori.
Nell'intento di garantire una formazione sempre più qualificata e rispondente alle esigenze delle imprese,
l'anno 2006 ha visto la partecipazione, a fianco di qualificati professionisti, di rappresentanti
dell’amministrazione finanziaria. Di particolare rilievo, l’intervento quali relatori di alcuni fra i più autorevoli e
prestigiosi esperti a livello nazionale nelle iniziative formative sulla pianificazione doganale e la disciplina
IVA, tematiche particolarmente sensibili per le imprese associate.
Consulenza in materia doganale
E’ stato particolarmente rilevante anche nel 2006 l’impegno per supportare le imprese nell’individuare la
corretta interpretazione delle normative doganali che regolano gli scambi internazionali, con particolare
riguardo – per i prodotti del tessile/abbigliamento - alle regole che conferiscono l’origine “commerciale” e
“preferenziale”, quest’ultima negli scambi con i Paesi cosiddetti accordisti con l’Unione Europea.
Al fine di fornire il miglior supporto alle imprese che operano nei mercati internazionali, l’Unione oltre alle
attività consulenziali e alle iniziative formative realizzate con propri funzionari ha inoltre attivato un servizio di
pianificazione doganale in collaborazione con uno dei più qualificati esperti in materia. Obiettivo principale
del nuovo servizio, fornire alle imprese le indicazioni utili per l’ottimizzazione dei costi e dei tempi delle
operazioni internazionali, il tutto in un’ottica di maggior competitività delle nostre imprese.
AGEVOLAZIONI PER LE IMPRESE
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Interventi cofinanziati dall’Unione Europea
Nel corso del 2006 l'attività dello Sportello Agevolazioni (appositamente costituito per fornire alle imprese
informazione, consulenza ed assistenza sui vari strumenti agevolativi) ha riguardato tra l’altro le agevolazioni
attivate con il cofinanziamento dei Fondi Strutturali dell'Unione Europea, previsto all'interno Documento
Unico di Programmazione (DOCUP) della Regione Toscana per il periodo 2000-2006.
Fra le misure per le quali si è fornita informativa ed assistenza si segnalano in particolare:
• il bando per il sostegno degli investimenti in innovazione e internazionalizzazione (ex L. 598/PIA)
delle Pmi ubicate in aree escluse dall’Ob. 2;
• il bando per il sostegno della ricerca e sviluppo precompetitivo (ex L. 598/R&S);
• il bando relativo alla misura 1.6.2 del Docup (“Aiuti a Pmi a prevalente partecipazione femminile”);
• la Misura 1.4.1 B - Aiuti per i progetti di promozione e internazionalizzazione presentati dalle singole
imprese ubicate in area Ob. 2 o Phasing Out.;
• la Misura 1.8 - Aiuti alla ricerca industriale e precompetitiva.
Altre normative di agevolazione a carattere nazionale, regionale e locale
Lo Sportello Agevolazioni ha dato informazioni ed assistenza per la predisposizione della documentazione
per i provvedimenti nazionali finalizzati alla ricerca; alla penetrazione commerciale in Paesi extra-Ue; alla
costituzione di imprese all'estero; inoltre alle misure regionali non cofinanziate dall'UE in tema di
miglioramento delle prestazioni ambientali delle imprese e della sicurezza sui luoghi di lavoro, nonché alle
agevolazioni a sostegno dell'imprenditoria giovanile e femminile.
In particolare, tra gli strumenti nazionali che sono stati oggetto di servizio (informativo e di assistenza) alle
aziende associate vi sono stati, in particolare:
• Bando E-Commerce
• Bando Quick- Response (per il collegamento telematico di imprese del T/A e calzaturiero)
• Bando L. 488/82
• Legge 394/81 - Finanziamenti per programmi di penetrazione all'estero
• D.L. 143/98 - Studi di fattibilità collegate ad esportazioni ed investimenti all'estero
• L. 100/90 - Acquisto/costituzione di società all'estero
• Bando del Ministero del Commercio Internazionale, per studi di fattibilità di natura commerciale o
produttiva delle PMI nei Paesi extra-UE.
A livello regionale:
• nell'ambito del Progetto Integrato sul Sistema Moda, grazie all'importante attività di concertazione e
supporto svolta dall'Unione, è stato riattivato il bando finalizzato a sostenere i processi di
integrazione tra imprese appartenenti alla filiera, favorendo il sorgere di iniziative finalizzate
all'aggregazione, accorpamento e crescita dimensionale
• specifici bandi regionali per il finanziamento delle energie rinnovabili e/o risparmio energetico, degli
impianti a biomasse, e dell'ecoefficienza energetica
• Bando PRAI-VINCI per il sostegno di progetti pilota nel campo dell’innovazione e del trasferimento
tecnologico, finalizzati alla creazione di “imprese virtuali
• Bando Hi-Tex per il sostegno della ricerca e dello sviluppo precompetitivo nel Tessile ed
Abbigliamento
L'attività ha riguardato anche il monitoraggio continuo, l'informazione e l'assistenza sulle opportunità presenti
a livello locale, con particolare riferimento alle agevolazioni camerali, tra cui agevolazioni per:
• l’innovazione tecnologica e per la ricerca
• la partecipazione a fiere all'estero
• il sostegno all'export di consorzi e gruppi coordinati di imprese
• la realizzazione di check up finanziari e analisi prospettiche in materia economica-finanziaria.
Sempre con riferimento alle opportunità di finanziamento a livello locale, è stata fornita assistenza sul bando
promosso dalla Provincia di Prato (con l’intervento finanziario della Cassa di Risparmio di Prato) per favorire
la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo delle imprese, attraverso finanziamenti a tassi agevolati.
I nostri uffici hanno inoltre dedicato particolare attenzione alle imprese che hanno richiesto una puntuale
consulenza nella fase successiva alla riscossione dei contributi pubblici. In particolare, per specifici bandi
agevolativi, sono state assistite le imprese cui sono stati notificate, da parte degli organi interessati, richieste
di revoca anche parziale del contributo precedentemente erogato.
ACCESSO AL CREDITO E “BASILEA 2”
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La Commissione per il credito si è più volte riunita per esaminare varie tematiche fra le quali in particolare le
valutazioni sul “rating” bancario ed il ruolo delle banche rispetto al territorio pratese.
Per fornire strumenti operativi specifici che possano aiutare l'impresa a porsi di fronte al sistema bancario in
modo nuovo, in vista dell’introduzione dei criteri bancari previsti dall'Accordo di Basilea 2, l'Unione ha
sviluppato un qualificato servizio di check-up finanziario personalizzato, teso appunto ad analizzare il rischio
di credito dell'azienda ed il proprio potenziale "rating" che, anche in vista dei nuovi parametri "bancari".
Sono stati inoltre organizzati specifici percorsi formativi quali, ad esempio, il corso “Il rapporto BancaImpresa dopo Basilea 2: l'importanza della comunicazione finanziaria”.
ACCORDI E CONVENZIONI PER IL CREDITO
Accesso al credito bancario attraverso il Confidi Toscana
Con l’intento di garantire alle imprese un sostegno adeguato in vista della definitiva introduzione dei nuovi
parametri sul credito definiti dall’Accordo di “Basilea 2”, il Confidi ha portato a termine importanti operazioni
straordinarie di fusione per incorporazione: nel 2005, quelle con la società Fidindustria, consorzio di garanzia
collettiva fidi appartenente all’Unione Industriale Pratese, e l’omologa società appartenente ad Assindustria
Arezzo; nel 2006, quella con la ConfApi.
Ciò ha portato ad un ampliamento della base sociale, della struttura tecnica ed infine al cambiamento della
denominazione sociale, ora Confidi Imprese Toscane.
Dal punto di vista operativo, anche nel 2006 vi è stato un incremento dell’attività di assistenza e consulenza
alle imprese socie dell'Unione e consorziate al Confidi, per l'accesso a linee di credito aggiuntive, attraverso
il sistema di convenzioni poste in essere dallo stesso consorzio.
Le banche convenzionate cui si possono rivolgere le aziende consorziate sono Banca Toscana, Banca
Etruria, Etruria Leasing, Cassa di Risparmio di Firenze, Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Cassa di
Risparmio di Prato, Monte dei Paschi di Siena, Cassa di Risparmio di Volterra, Cassa di Risparmio di S.
Miniato, Unicredit Banca d’Impresa, Unicredit Banca e Sanpaolo.
Grazie alla disponibilità di taluni Istituti, oltre alle consuete forme tecniche di utilizzo del credito sia a breve
che a medio termine (scoperto di c/c, sovvenzioni a breve e medio termine, anticipi su ordini, anticipi
sbf/imp/sconto/fatt/exp), sono stati posti in essere particolari strumenti finanziari per il consolidamento nel
medio periodo dei debiti a breve, per investimenti fissi e reintegro di liquidità, per le innovazioni tecnologiche,
campagne pubblicitarie e marketing, per mutui ipotecari, per l'assunzione di neo lavoratori con contratto di
formazione o a termine. Una particolare attenzione è stata inoltre prestata alle PMI interessate ad avviare
operazioni finalizzate al rafforzamento della propria struttura finanziaria.
Oltre all’attività svolta con l’intervento del Confidi, l’Unione ha raggiunto anche nel 2006 una serie di
convenzioni con alcune banche (Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Banca Etruria, Cr Firenze,
CariPrato, Banca di Credito Coop. di Vignole, MPS, Banca Toscana), per il finanziamento straordinario della
13° mensilità e del premio feriale.
Si segnala inoltre che, in considerazione delle crescenti difficoltà che le imprese riscontrano nella gestione e
recupero (giudiziale e stragiudiziale) dei propri crediti commerciali, anche nel corso del 2006 è stata attivata
la convenzione con Assicom Spa, società di primaria importanza a livello nazionale che opera nella
prevenzione e gestione del credito.
Convenzioni
Considerata l'importanza che riveste l’accesso al credito per l'attività delle imprese, l'Unione ha ritenuto
opportuno offrire un contributo al proprio sistema associativo attraverso una specifica convenzione con
Banca Intesa (stanziamento da parte dell'istituto di credito di 40 mln di euro per la realizzazione di progetti
volti allo sviluppo delle piccole e medie imprese del distretto pratese) finalizzata a sostenere progetti di
innovazione, internazionalizzazione e sviluppo del brand.
Altre convenzioni:
• Accordo quadro Gruppo Monte dei Paschi di Siena – Federexport
• Accordo Confindustria - Gruppo Monte dei Paschi per finanziamenti in “Innovazione e competitività”
• Accordo Confindustria - Unicredit Banca d’Impresa per “innovazione e ricerca”
• Carta di credito con CartaSi per gli aderenti a Confindustria
• Servizi integrati con Banca Intesa, San Paolo Imi e Monte dei Paschi di Siena per
all'internazionalizzazione
• Convenzione con Gestione Globale dei Crediti per il recupero crediti
• Convenzione Confindustria - Lince spa per informazioni economiche Italia ed estero
• Convenzione Sistema Moda Italia - Viscontea/Coface: assicurazione dei crediti commerciali
ACCORDI E CONVENZIONI PER SERVIZI VARI
• Convenzione con Leasys: noleggio a lungo termine di veicoli commerciali, auto e mezzi speciali
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Convenzione con Telecom Italia, BT, Tiscali e Verizon Business per i servizi che riguardano la
telefonia fissa, mentre per la telefonia mobile ed internet è stata stipulata la convenzione con Tim,
Tiscali, Vodafone, Tre e Verizon Business
Per l’acquisto di biglietti aerei sono nate convenzioni con Air One - Lufthansa, Alitalia e Meridiana e
con Trenitalia per l’acquisto di biglietteria ferroviaria
Buon Chef e DAY Servizio buoni pasto permettono la fornitura di buoni pasto a condizioni
vantaggiose
Per l’assistenza hardware, software, supporti tecnici, gestione dei server sono in essere le
convenzioni con IBM, Sun Microsystem, Compushop e CBT Cosmicblueteam (noleggio stampanti e
macchine multifunzione)
FedEx Express, spedizioni internazionali
CartaSi, carta di credito Confindustria
Accordo Unione Industriale con studi legali per i mercati esteri
Accordo CONAI
Accordo con ERG ed ENI per l’approvvigionamento di carburante a prezzi di favore
Pirelli, per acquisto pneumatici
Tariffe alberghiere agevolate grazie alla convenzione stipulata con Jolly Hotels
Radio 24, pubblicità radiofonica
IMPRESA DOMANI
ATTIVITA’ DEL GRUPPO GIOVANI IMPRENDITORI DI PRATO
Movie & Management
Il Gruppo Giovani Imprenditori, in collaborazione con Pratofutura, ha organizzato in estate la quinta edizione
dell’iniziativa Movie & Management, ciclo di proiezioni ed incontri con esperti di management e di cinema,
protagonisti dello schermo e consulenti direzionali. Ogni proiezione è stata animata da ospiti e relatori. Le
proiezioni si sono tenute nel mese di luglio al Castello dell’Imperatore di Prato.
Consulta Giovani Imprenditori
Nel 2006 il Gruppo Giovani nell’ambito della Consulta dei Giovani Imprenditori della Camera di Commercio
ha collaborato alla realizzazione di due incontri, che si sono tenuti nell’Auditorium dell’Unione, ed hanno
visto i seguenti ospiti:
- Franco Pianegonda (PIANEGONDA gioielli): L’innovazione del concetto di comunicazione, 21 marzo
2006
- Andrea Dell’Orto (Dell’Orto SPA carburanti): L’innovazione nell’approccio ai mercati, 6 giugno 2006
L’iniziativa ha visto la collaborazione di SDA Bocconi che ha curato la selezione degli ospiti, la loro
preparazione, e quella del dibattito. In entrambi gli incontri il tema principale di discussione e riflessione è
stato, come si evince dai titoli, quello dell’innovazione.
La Consulta ha deciso di proseguire anche nel 2007 l’organizzazione di altri incontri sempre da realizzarsi in
collaborazione con SDA Bocconi.
L’Impresa Agile on Tour
Il Gruppo Giovani Imprenditori ha ospitato nel mese di luglio un convegno dal titolo l’Impresa Agile on Tour in
collaborazione con SAP e Hp Italia. L’obiettivo del convegno è stato quello di spiegare alle aziende come
l’information Tecnology possa realmente essere una leva strategica per la competitività economica e come
le imprese, rese più “agili” da soluzioni innovative applicabili alla gestione di tutti i processi
indipendentemente dalle dimensioni aziendali, possano rappresentare un concreto motore di sviluppo e di
crescita.
PROGRAMMA DI FORMAZIONE MANAGERIALE
Nonostante le difficoltà del distretto, le imprese hanno confermato interesse per le attività di formazione
anche nel 2006: 26 corsi realizzati per un totale di 509 adesioni. Si è registrato anche quest’anno un leggero
aumento del numero di imprese: 450 le aziende coinvolte nei corsi contro le 438 dello scorso anno.
Nello svolgimento delle iniziative abbiamo riscontrato:
- interesse per il controllo costi e per la formazione in materia fiscale ma di “alto profilo”
- come sempre forte attenzione alle proposte “spot” che vanno a rispondere a precise esigenze del
momento (v. corsi sul tema Privacy, gestione lavoratori extracomunitari ecc.)
24
-
forte interesse – anche da imprese fuori area - alle poche proposte sulle tematiche delle tecnologie
tessili e di nobilitazione
Apprezzamento per le iniziative di formazione di lunga durata ma gratuite in quanto finanziate dal
FSE (corso di marketing e gestione ufficio commerciale; check up pre formativi in materia di
personale e export; seminari brevi sulla filiera alimentare e sulle tecnologie di altri settori applicabili
al tessile)
CORSI DI FORMAZIONE IN MATERIA DI AMBIENTE E SICUREZZA
Prosegue anche l’opera di formazione delle figure obbligatorie previste dal D. Lgs. 626/94. Nel 2006, sono
stati 484 gli addetti che hanno frequentato 18 corsi rivolti alle figure obbligatorie individuate dal D. Lgs.
626/94. Nel 2006 sono stati inoltre attivati i nuovi corsi e gli aggiornamenti per le figure del Responsabile del
Servizio di Prevenzione e Protezione. Altro filone di attività è quello rivolto a imprese e professionisti sui temi
della sicurezza in edilizia e della prevenzione incendi. Nel 2006 è stato organizzato un corso sulla normativa
in materia di urbanistica che ha coinvolto 60 professionisti.
RAPPORTI CON LE SCUOLE PRATESI
Negli ultimi anni l’Unione ha intensificato l’impegno con le scuole soprattutto per le attività di orientamento.
Per quanto riguarda le medie inferiori personale dell’associazione è stato chiamato da alcune scuole a
tenere incontri con i genitori di orientamento alla scelta della scuola superiore. Particolare attenzione è stata
posta a quelle scuole superiori che preparano maggiormente alle professioni più richieste dal mercato del
lavoro locale.
Per ciò che concerne invece le scuole superiori l’attività di orientamento alla scelta universitaria o alla
professione è stata svolta all’interno del Progetto “Apprendere & Intraprendere”.
L’Unione ha ricercato e mantenuto rapporti di collaborazione anche con le scuole medie superiori pratesi
tradizionalmente più vicine al mondo dell’industria: Buzzi, Marconi, Dagomari, Gramsci-Keynes, Datini e
Nicastro per l’organizzazione di corsi di aggiornamento per docenti, incontri con studenti e genitori, revisione
dei programmi scolastici.
Nel 2006 l’Unione ha dato il proprio supporto per la realizzazione delle esperienze di alternanza
scuola/lavoro e gli stages in questi istituti; in particolare, a favore dell’Istituto Buzzi con il quale la
collaborazione è continuativa e attiva su vari fronti. Con il Centro per l’Impiego della Provincia di Prato,
presso l’Unione, è stato attivato lo “Sportello per i neo-diplomati”, un aiuto concreto rivolto ai giovani per
l’inserimento professionale o per una consapevole scelta formativa post-diploma.
L’Unione ha anche seguito, direttamente e tramite Confindustria, le vicende relative alla riforma della scuola
media superiore, impegnandosi a che le modifiche dell’ordinamento scolastico non vadano a danno della
preparazione professionale degli studenti.
FORMAZIONE PROFESSIONALE
Anche nel 2006 l’Unione ha collaborato con FIL SpA – Agenzia Formativa che, oltre a gestire il Centro per
l’Impiego, attua Progetti di formazione cofinanziati con fondi pubblici. L’Unione partecipa in misura
significativa, attraverso il Cogefis, al capitale di FIL ed è presente nel Consiglio di Amministrazione della
Società.
Tra le attività formative che FIL ha organizzato su indicazione e con la collaborazione dell’Unione ricordiamo
il corso postdiploma IFTS (Istruzione e Formazione Tecnico Superiore) per la figura di “Tecnico della
confezione”, realizzato in cogestione con l’ITIS Buzzi e conclusosi con buoni risultati occupazionali.
Continua la proficua collaborazione con lo “Sportello Tirocini”. Si tratta di un servizio gestito dal Centro per
l’Impiego che consente alle aziende interessate ed ai giovani e/o adulti disoccupati di effettuare stages,
anche non collegati a corsi di formazione o percorsi scolastici.
SCUOLA EDILE PRATESE
L’attività formativa della Scuola Edile Pratese è stata caratterizzata anche nell’anno 2006 dallo svolgimento
del corso di prima formazione rivolto ai giovani inoccupati in uscita dalla scuola dell’obbligo.
Ormai da diversi anni viene prestata particolare attenzione alla attuazione di questi corsi, nei quali - oltre
all’addestramento - assume rilievo anche il fattore educativo dei giovani e la loro introduzione nel contesto
lavorativo e sociale. Nella parte finale del corso gli allievi svolgono un periodo di “stage” in azienda, nel quale
proseguono l’attività pratica affiancandosi agli operai edili delle imprese, all’interno dei cantieri.
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Le materie teoriche previste dal programma formativo riguardano la tecnologia delle costruzioni, il disegno
tecnico, l’antinfortunistica ed alcune nozioni sul recupero edilizio e su materie di completamento.
FORMAZIONE SUPERIORE
Anche grazie all’impegno ed al sostegno finanziario dell’Unione, il Polo universitario di Prato è ormai una
realtà consistente che offre una serie di opportunità formative tra le quali ricordiamo: il corso di laurea in
marketing e management del tessile-abbigliamento; il corso di ingegneria industriale; il corso di laurea in
relazioni industriali. Per questi specifici corsi di laurea l’Unione insieme alla CCIAA di Prato ed alla
Fondazione ha stipulato delle convenzioni pluriennali con le rispettive Facoltà (ingegneria, economia e
scienze politiche) che intendono legare il contributo economico al sostegno a specifiche attività di docenza e
ricerca. L’Unione sostiene anche il corso di laurea triennale in Chimica applicata ad indirizzo tintorio, attivato
all’interno della Facoltà di Chimica presso il Polo Universitario Scientifico di Sesto Fiorentino. E’ in atto, da
parte della Commissione Formazione e della Presidenza, una valutazione complessiva dei risultati dei
singoli corsi per verificarne - a rodaggio ormai concluso - la qualità e la vicinanza ai bisogni delle imprese
dell’area.
SISTEMA DI QUALITÀ AZIENDALE (ISO 9000)
I sistemi di qualità aziendale (norme della serie ISO 9000), e la relativa certificazione, sono temi ormai noti
alle imprese, come dimostra il numero delle aziende certificate che sono oltre 300 nella sola Provincia di
Prato. Vista l’importanza dell’argomento l’Unione ha continuato l’attività di informazione e consulenza nei
confronti dei soci.
SITO INTERNET WWW.PRATOTEXTILE.NET
Il sito è il contenitore di tutte le iniziative sulla qualità nel mondo tessile organizzate dall’Unione. Nel sito
sono presenti quattro sezioni fondamentali:
• spiegazione del software per la realizzazione di schede tecniche
• ISO 9000
• formazione a distanza
• analisi qualitativa dei prodotti tessili
In quest’ultima parte è riportata l’analisi dei parametri tecnologici che caratterizzano i tessuti ortogonali (o a
navetta) ed i tessuti a maglia, suddivisi per tipologia e composizione; per ciascun gruppo è stata realizzata
una scheda tecnica tipo, riportante i valori delle caratteristiche fisico-meccaniche, tintoriali e delle stabilità
dimensionali tipici del prodotto in esame.
SOFTWARE SCHEDE TECNICHE
La realizzazione di una scheda tecnica di prodotto comune per tutti i lanifici dell’area pratese, sia come
contenuti che come grafica, è ormai un obiettivo raggiunto grazie al software dell’Unione installato presso le
aziende socie. Il 2006 ha visto l’aggiornamento del software per renderlo compatibile con la nuova norma
sull’etichettatura di manutenzione.
SOFTWARE CARELABEL
Il software CareLabel è un programma che consente di creare etichette di manutenzione rispondenti alle
normativa americane, giapponesi e canadesi, oltre naturalmente alle norme ISO. La versione DEMO del
programma è scaricabile dal nostro sito.
UNIONE DIGITALE
E’ il progetto con cui l’Unione ha ridefinito le modalità di comunicazione nei confronti dei soci con l’utilizzo
esteso di Internet.
Il progetto, più in particolare, si pone due obiettivi fondamentali:
- offrire una comunicazione personalizzata, snella ed in “tempo reale” grazie all’utilizzo del web e della
posta elettronica
- dare un impulso decisivo alla diffusione ed all’utilizzo di Internet nel sistema industriale locale
Nel 2006 la percentuale di adesione dei soci ha toccato il 71,6%; sono state inviate tutti i giorni la rassegna
stampa e 3 diverse comunicazioni tecniche per un totale di 1.098 e-mail. Il sito dell’Unione è stato visitato
1.258 volte al giorno.
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PROGETTO TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
Il sistema industriale pratese ha sempre dimostrato attenzione nei confronti della ricerca e dell’innovazione,
intesa come evoluzione continua sia delle caratteristiche fashion che delle performance qualitative. Oggi fare
ricerca ed innovazione in aziende di piccole e medie dimensioni assume però un significato diverso: alle PMI
ormai è richiesto di operare non limitandosi a processi incrementali (facili da copiare ed esportare), ma
andando ad agire in contesti di ricerca di più ampio respiro e spessore.
Il progetto TraTec nasce per cercare di dare una risposta a questa esigenza: un’attività mirata ad informare
le imprese sulle principali novità a livello mondiale che emergono nel settore tessile e ad aiutare le imprese
stesse a farsi parte attiva di questo processo innovativo.
Per realizzare questo stimolo si sono rese necessarie una serie di azioni:
• ricerca di tutto quanto si trova di nuovo a livello mondiale nel settore tessile, scandagliando le fonti
informative tradizionali (banche dati dei brevetti, pubblicazioni scientifiche, riviste specialistiche,
report di congressi, newsletter aziendali, ecc.), visitando i principali centri di ricerca italiani e
stranieri, partecipando alle principali fiere dei settori più innovativi
• selezione accurata delle informazioni stesse al fine di evidenziare esclusivamente le più interessanti
per il successivo approfondimento scientifico
• divulgazione delle principali innovazioni alle aziende
• accompagnamento delle aziende interessate ad applicare le innovazioni individuate alla propria
realtà
L’attività di raccolta e selezione delle informazioni ha portato alla pubblicazione di 27 newsletter.
CENTRO STUDI
Parte dell’impegno del Centro Studi si è focalizzata sulla attivazione di rapporti con realtà esterne al distretto
anche con l’obiettivo di creare occasioni di confronto, di animazione e di acquisizione di conoscenze. In
questo quadro sono da ricordare l’incontro con Mario Maggioni, professore di Politica Economica
all’Università Cattolica di Milano, quello con Gianni Lorenzoni, professore di Strategie d’Impresa presso
l’Università di Bologna. Da ricordare anche il lavoro per il “Forum Internazionale della PMI”. In un’ottica di
servizio agli organi direttivi è stata curata maggiormente l’attività di informazione e comunicazione di dati
congiunturali e strutturali relativi all’economia pratese.
Il Centro Studi ha inoltre portato avanti le attività istituzionali. Di seguito sono elencati nello specifico i lavori
portati a termine nel corso dell’anno:
- due indagini congiunturali campionarie su 450 imprese industriali e artigiane dell’area pratese svolte
in collaborazione con la CCIAA di Prato e le associazioni artigiane (previsioni A/I 2006-2007 e P/E
2007) e una sulla struttura del sistema produttivo industriale nel 2005
- due indagini intermedie su campione di 150 aziende produttrici di tessuti e filati (pre indagine a
carattere previsionale sulla stagione successiva)
- settima edizione della ricerca sui bilanci (comparazione anni 2001-2005 su un campione omogeneo
di 605 imprese pratesi). La ricerca si è svolta in collaborazione con l’Università di Firenze, Facoltà di
Economia, Dipartimento Scienze Aziendali, ha coinvolto la Banca d’Italia
- il commercio estero del distretto pratese nel 2005 e gli scambi di ogni trimestre del 2006:
monitoraggio trimestrale e annuale della dinamica dei principali mercati esteri del distretto
- indagini mensili sul commercio estero del T&A italiano 2006
- aggiornamento mensile degli indicatori Istat sull’industria Tessile e Abbigliamento italiana
- osservatorio dei prezzi delle materie prime tessili
- osservatorio imprenditoria immigrati
- osservatorio occupazionale (basato sui dati disponibili degli Istituti esistenti e indagini proprie)
- cruscotto indicatori indiretti (proxy) della produzione industriale del distretto T&A pratese e
consistente nella elaborazione trimestrale di: consumi di energia elettrica di un gruppo di 97 imprese
tessili; mensile delle ore lavorate (straordinari, ferie, CIG) di un gruppo di 150 imprese tessili;
consumi di gas di un gruppo di 90 imprese dell’area; consumi di acqua delle imprese industriali “a
umido” dell’area (250)
Ulteriori attività:
- redazione delle note di settore per la fiera di PratoExpo (MilanoUnica)
- lezioni sul distretto alle scuole nell’ambito del progetto Apprendere e Intraprendere 2006
- presentazione del distretto e delle sue caratteristiche in occasione di visite di delegazioni
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-
sostegno alla stesura dei documenti redatti per le attività di rappresentanza presso le Associazioni di
filiera italiane e internazionali
strutturazione della biblioteca e sostegno agli studenti per il reperimento del materiale su tesi relative
al distretto pratese
TECNOTESSILE
Il 2006 è stato un anno in cui la società è stata profondamente impegnata nella realizzazione di nuovi
progetti di Ricerca & Sviluppo e di Trasferimento Tecnologico operando in particolare in due ambiti:
1. R&S nel settore tessile tradizionale;
2. R&S e sperimentazione di nuovi materiali a base tessile per applicazioni innovative.
La società ha confermato l'attività di sviluppo di nuove iniziative con le imprese e di ampliamento della rete
dei rapporti con altri centri e università a livello europeo; gli ambiti di attività sono stati quelli propri della
società, quindi lo sviluppo di ricerche coinvolgendo le imprese in attività che vedono la concretizzazione di
idee progettuali e l'individuazione di nuovi settore applicativi per l'industria tessile (es. trasporti,
biomedicale, settore ambientale, costruzioni, edilizia), le attività di trasferimento tecnologico, l'esecuzione di
progetti di ricerca tecnologica, fino ad arrivare alla costruzione e messa a punto di prototipi, nonché i servizi
e le consulenze alle imprese.
Le linee di ricerca seguite dall'azienda nel corso dell'anno hanno riguardato in particolare:
- Tessili ad alte prestazioni
- Tessili tecnici non convenzionali
- Tessili funzionali, tra i quali i tessili protettivi per la sicurezza
- Tessili medicali e ad uso ospedaliero
- Tracciabilità e anticontraffazione del prodotto tessile
- Sicurezza dei prodotti tessili.
Sono stati svolti progetti di ricerca finanziati dalla UE inerenti vari settori del tessile/abbigliamento (studio di
processi di finissaggio innovativi, trattamento delle acque di processo, ecc), progetti di trasferimento
tecnologico e progetti di rete svolti con imprese del distretto pratese e la provincia di Prato, finanziati dalla
Regione Toscana.
La società ha mantenuto il suo impegno e l'interesse nella protezione dei risultati conseguiti nelle attività di
ricerca tramite il deposito di brevetti a nome della società stessa. I brevetti depositati rappresentano uno dei
canali per il trasferimento tecnologico alle imprese che vogliono sviluppare nuovi prodotti, attraverso la
cessione di conoscenze e attraverso la concessione d'uso dei propri brevetti.
La società ha potenziato i propri laboratori attraverso la realizzazione di nuovi prototipi di macchine e
impianti. Le tecnologie messe a punto a livello di laboratorio e con impianti pilota (plasma, ultrasuoni, UV,
microonde/radiofrequenza e nanotecnologie) sono inoltre a disposizione delle aziende per prove e
campagne sperimentali.
Le ricadute delle ricerche condotte da Tecnotessile riguardano, oltre le imprese della filiera TessileAbbigliamento-Moda, il settore della meccanica e delle tecnologie per la protezione ambientale. La società
ha inoltre dato il suo contributo in attività di animazione territoriale coinvolgendo le imprese del distretto
anche attraverso un'opera di sensibilizzazione ai temi della ricerca proposti a livello di Commissione
Europea (Sesto e Settimo Programma Quadro).
COMUNICAZIONE E IMMAGINE
FORUM INTERNAZIONALE DELLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA
Nel 2006 si è tenuta l’ottava edizione, sotto l’egida di Confindustria Piccola Industria, Confindustria Toscana
e Unione Industriale Pratese, con la consulenza scientifica della LUISS e l’apporto organizzativo di SIPI,
braccio operativo di Confindustria. La formula del 2006 – così come quella del 2005 - ha consentito
all’Unione Industriale Pratese una forte visibilità ed una riduzione consistente degli oneri finanziari e
organizzativi registrati negli anni precedenti. Il Forum si è svolto il 20 e 21 ottobre nella consueta sede del
Centro Congressuale Farsetti Arte a Prato.
Sono stati presenti come di consueto relatori di grande prestigio quali Daniel Gros, Gian Maria Gros Pietro,
Giuseppe De Rita, Marco Vitale, e Innocenzo Cipolletta, nonché il Presidente e il Vicepresidente di
Confindustria Luca Cordero di Montezemolo e Emma Marcegaglia, e personalità del mondo politico quali il
Presidente della Commissione Attività Produttive Daniele Capezzone, il Sottosegretario Paolo Giaretta e
l’onorevole Bruno Tabacci. Le sempre attese operazioni di “televoto” hanno consentito di cogliere in diretta
gli umori dell’uditorio ed hanno evidenziato anche posizioni originali ed interessanti; il dibattito è stato come
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sempre vivace ed ha trovato eco sui media. Oltre 350 i partecipanti provenienti da ogni parte d’Italia:
imprenditori, soggetti istituzionali, rappresentanti del mondo dell’economia e dell’università.
CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA LUIGI PECCI
L’Unione è tra i soci fondatori; inaugurato nel 1988, è in Italia una delle poche strutture di rilievo per l’arte
contemporanea. Il 2006 ha costituito un anno di transizione fra le concezioni “storiche” di governance del
Centro ed i nuovi assetti che si vanno profilando. Essendosi manifestate già nel 2005, con piena evidenza, le
criticità della struttura, ed in particolare una grave situazione di squilibrio finanziario, la Presidenza Beccaglia
ha posto mano ad una riorganizzazione complessiva. Obiettivi finali delle operazioni in atto saranno un
nuovo assetto societario, con il passaggio del gestore da associazione riconosciuta a Fondazione (da
realizzarsi verosimilmente intorno al 2010) e, parallelamente, una programmazione culturale che valorizzi al
massimo la collezione permanente. Quest’ultima, acquisita dal Comune di Prato dietro corrispettivo di una
somma sufficiente a sanare gli squilibri di bilancio del Centro, è comunque gestita in comodato da
quest’ultimo, che stenta a darle adeguata collocazione a causa della ristrettezza degli spazi. Anche da
questa necessità quindi è nato il progetto di ampliamento degli spazi museali, per il quale sono attese risorse
provenienti dalla Regione Toscana. Sempre nel 2006 sono state effettuate operazioni di ristrutturazione a
livello di organici; non sono stati affidati incarichi formali di Direzione artistica, dopo la fine, con dicembre
2005, del rapporto con Daniel Soutif. L’attività artistica del Centro ha visto come principali eventi “Opera
Austria”, l’esposizione di parte della collezione permanente al MoCa di Shanghai ed un’ampia retrospettiva
di David Tremlett. L’Unione ha mantenuto nel 2006 un atteggiamento di apprezzamento per l’assunzione di
opportune ancorché tardive misure di risanamento della struttura; circa il supporto finanziario, questo è stato
ridotto, analogamente a quanto avvenuto nel 2005, in attesa che si definiscano nuovi assetti, anche statutari,
in cui il sostegno dell’associazione al Centro possa trovare una più adeguata caratterizzazione e
finalizzazione.
MUSEO DEL TESSUTO
Dopo che, nel 2003, il Museo si è trasferito nella ristrutturata ex cimatoria Campolmi ed è stata costituita la
Fondazione Museo del tessuto, anche il 2006 è stato segnato dall’impegno per qualificare l’attività della
struttura ed accreditarla a livello nazionale ed internazionale. La Fondazione, della quale sono soci oltre
l’Unione anche il Comune, la Provincia e la Camera di Commercio di Prato e che gode del supporto
finanziario di CariPrato e della relativa Fondazione, ha continuato a lavorare al riassetto del Museo dal punto
di vista gestionale, operativo e di impostazione strategica. In particolare è stato dato assetto consolidato alla
struttura, portando gli organici a regime. Nel 2006 si è avuta la prosecuzione della mostra “La fabbrica delle
meraviglie. 30 anni di donazioni al Museo del Tessuto”, allestita a fine 2005 in occasione del trentennale del
Museo e finalizzata a valorizzare il contributo determinante dato da varie componenti cittadine – istituzioni,
associazioni e singoli privati – alla formazione della ricca collezione del Museo. La mostra che ha occupato
la parte centrale dell’anno è stata “Intrecci mediterranei”, mentre la mostra clou del 2005, “Jeans!”, è stata
nel 2006 affittata al museo della città belga di Hasselt, con un positivo ritorno per la Fondazione. Nel 2006 è
proseguito anche l’impegno del Museo nell’ambito del progetto europeo La Tela di Aracne, che ha coinvolto
vari paesi dell’Europa e del bacino del mediterraneo e che è sfociato in un evento finale proprio a Prato;
sono inoltre andate avanti le attività relative al progetto Edumusei (banca dati delle attività didattiche di tutti i
musei toscani) che il Museo svolge per conto della Regione Toscana ed il coordinamento della rete dei
musei tessili delle città aderenti ad ACTE. E’ proseguita anche la collaborazione con il consorzio Pratotrade
– iniziata già nel 1982 - e con varie imprese del distretto per arricchire ed ampliare la collezione
contemporanea, che costituisce una peculiarità unica del Museo del Tessuto.
CAMERATA STRUMENTALE CITTÀ DI PRATO
La Camerata – costituita nel 1998 - ha come soci fondatori l’Unione, il Consorzio Pratotrade, il Comune di
Prato, la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, ed è sostenuta anche dalla Provincia di Prato e
sponsorizzata da CariPrato. Nel 2006 la Camerata Strumentale ha svolto come di consueto una ricca
stagione concertistica che ha incluso pagine di autori classici e contemporanei, ospitando anche direttori di
orchestra e solisti di livello internazionale. Come ormai usuale, per ogni concerto, uno è dedicato al pubblico
delle scuole della città di Prato (in orario mattutino) e l’altro è invece destinato agli abbonati e al resto del
pubblico in orario serale. I concerti per gli studenti sono accompagnati da un’attività di formazione al
linguaggio musicale svolta direttamente nelle scuole aderenti al progetto, in collaborazione con l’Ufficio
Scolastico Provinciale di Prato e con il supporto degli Assessorati alla cultura del Comune e della Provincia
di Prato. Il progetto, ampliato rispetto agli anni precedenti, è finalizzato a un più consapevole ascolto dei
programmi dei concerti offerti al pubblico delle scuole, e a una fondamentale integrazione culturale dei
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programmi scolastici con i percorsi storici ed estetici suggeriti dai capolavori musicali che fanno parte del
cartellone sinfonico.
La Camerata è stata protagonista nel 2006 di due eventi d’eccezione: una lezione-concerto sotto la direzione
del Riccardo Muti a Prato e un concerto sotto la direzione di Philip Glass tenutosi a Firenze in piazza della
Signoria.
Sotto la direzione di Alessandro Pinzauti la Camerata ha proposto anche uno speciale omaggio a Mozart per
il 250° anniversario della sua nascita, con un conc erto costruito sulla Suite n. 4 «Mozartiana» di Piotr Ilijc
Ciajkovskij a confronto con l’”originale”, il celeberrimo Concerto in do minore K. 491 per pianoforte e
orchestra di Mozart; solista alla tastiera Pietro De Maria. Della serata è stato pubblicato un cd live con il
contributo della CCIAA.
PROMOZIONE
DELL’UNIONE
E
DIFFUSIONE
DELL’IMMAGINE
DI
PRATO
E
DELLE
INIZIATIVE
Nel 2006 è continuato l’impegno per l’ottimizzazione – anche ai fini di razionalizzare le risorse dedicate,
peraltro in via di decremento a causa delle più esigue entrate dell’associazione - e valorizzazione delle
iniziative dell’Unione (incluse le partecipazioni in diverse strutture culturali cittadine) e l’individuazione di
ulteriori iniziative o strumenti in grado di contribuire all’immagine del distretto. Il documento “Linee-guida per
la comunicazione esterna dell’Unione”, approvato nel 2005 dalla Presidenza dell’associazione, ha costituito
anche per il 2006 il riferimento essenziale cui si sono ispirati i messaggi diffusi ai media e all’opinione
pubblica. E’ stata realizzata una nuova brochure, intesa come uno strumento per veicolare l’immagine di
Prato e dell’associazione.
L’attività dell’ufficio stampa esterno si è mossa, coerentemente con le indicazioni ricevute, nel senso di un
accreditamento di Prato e dell’Unione presso gli organi di informazione: sono stati realizzati due educational
tour di giornalisti di livello nazionale che hanno prodotto ricadute numerose, qualificate e puntuali. Lo stesso
ufficio stampa esterno ha lavorato alla valorizzazione sul piano mediatico di vari eventi realizzati dall’Unione
ed alla diffusione di posizioni politiche degli organi dell’associazione.
Nel corso dell’anno è continuata la promozione di Prato attraverso tutti i possibili strumenti: rapporti con i
media; diffusione di materiale illustrativo; organizzazione di eventi; accoglienza di delegazioni e di
rappresentanti di altre realtà economiche nazionali ed estere. L’Ufficio stampa dell’Unione ha svolto una
intensa attività di informazione e documentazione per i media, ha fornito supporto logistico ai giornalisti ed
ha curato la rassegna stampa giornaliera che viene inviata per e-mail agli utenti dell’Unione Digitale e può
essere consultata da tutti - soci e altri soggetti - sul sito Internet.
CONSORZIO CARDATO
Dopo un attenta analisi del contesto e delle finalità del consorzio stesso al fine di verificare la rispondenza
alle attese dei soci, il Consorzio ha dato risposta alla necessità emersa di un attività di promozione. Per
questo il consorzio ha partecipato, insieme ad alcune aziende socie che hanno aderito, alla fiera Baltic
Textile che, per la particolarità e specificità scelta, ha riportato buoni risultati. La finanziaria 2007 ha poi
approvato un emendamento che mette a disposizione di enti la possibilità di ricevere finanziamenti fino ad 1
milione di euro l’anno per studi e ricerche sul prodotto tessile cardato. Il 2007 sarà dunque ricco di
prospettive.
DENTRO L'ASSOCIAZIONE
ATTIVITÀ DELLE SEZIONI
Le Sezioni ed i gruppi merceologici sono il fulcro della partecipazione alla vita associativa ed il canale
attraverso il quale vengono indirizzate le scelte e le politiche dell’Unione.
Il loro buon funzionamento rappresenta quindi per l’associazione un obiettivo di importanza vitale; obiettivo
al quale è dedicato, in modo specifico, un funzionario con compiti di Segreteria per ogni Sezione. Le Sezioni
hanno svolto nel corso del 2006 una intensa attività che si è concretizzata in oltre 70 riunioni tenutesi come
Assemblee, Consigli di Sezione o Gruppi di lavoro.
COMITATO PER LA PICCOLA INDUSTRIA
La Piccola Industria pratese è rappresentata, in sede regionale e nazionale, dal Delegato Piccola Industria.
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Le strutture di rappresentanza della Piccola Industria in seno a Confindustria sono sedi di canalizzazione ed
espressione delle necessità di promozione e tutela del comparto più consistente e dinamico della struttura
industriale del paese.
Da qui l’importanza di un qualificato e attento presidio in questi ambiti da parte della nostra associazione che
avviene in stretto coordinamento con la Presidenza dell’Unione anche con lo scopo di indirizzare le politiche
confindustriali sui temi che rappresentano i punti di maggior interesse per la piccola industria stessa della
nostra area.
GALASSIA UNIONE: GLI ORGANISMI
COLLATERALI
E LE RAPPRESENTANZE ESTERNE
SMI-ATI
SMI-ATI, Federazione Imprese Tessili e Moda Italiane, è una delle più grandi organizzazioni mondiali di
rappresentanza degli industriali del tessile-abbigliamento-moda. E’ il risultato di un processo aggregativo che
ha visto dapprima convergere le imprese della filiera del tessile-abbigliamento aderenti a Confindustria, già
afferenti a Laniera, Serica, ModaIndustria, in Sistema Moda Italia e dal 1° ottobre 2005 l’adesione al la
federazione anche di Associazione Tessile Italiana (ATI) che contempla al proprio interno una forte
rappresentanza della compagine Cotoniera e della Nobilitazione. Opera in nome e per conto di circa 2.000
aziende associate ed è rappresentativa di un settore che, con i suoi 600.000 addetti e 60.000 aziende,
costituisce una componente fondamentale del tessuto economico e manifatturiero italiano.
A questo fine rappresenta l'intera filiera, a livello nazionale e internazionale, nei rapporti con le Istituzioni, le
Amministrazioni Pubbliche, le Organizzazioni economiche, politiche, sindacali e sociali. Sono stati espressi
dall’Unione un rappresentante nel Consiglio Direttivo, con delega alle Politiche Industriali, e tre
rappresentanti nella Giunta.
DISTRETTI ITALIANI
La necessità di rappresentare le istanze della realtà distrettuale, così forte nel nostro paese, indusse
l’Unione e alcune altre associazioni industriali, a promuovere, nel 1994, la costituzione del Club dei distretti
industriali. Nel corso degli ultimi tempi l’associazione sta cercando un assetto organizzativamente più
robusto anche mediante un raccordo organico con le strutture di Confindustria. L’Unione ha, in “Distretti
Italiani”, una importante presenza nel Comitato di Presidenza e concorre attivamente alla definizione e
realizzazione dei programmi di attività.
CENTRO DI FIRENZE PER LA MODA ITALIANA E PITTI IMMAGINE
E’ proseguita anche nel 2006 l'attività del CFMI come holding del gruppo che ha nella controllata Pitti
Immagine l’elemento di maggior visibilità esterna. CFMI si caratterizza nella sua mission di promozione della
moda italiana attraverso eventi, progetti e operazioni promozionali e di comunicazione. Fra questi da
segnalare l’alleanza strategica con Polimoda, con l’obiettivo di rafforzarne progressivamente l’offerta
formativa. L’Unione Industriale è presente nel Consiglio di Amministrazione con un proprio rappresentante.
La controllata Pitti Immagine ha proseguito la sua attività di organizzazione di manifestazioni fieristiche:
sospese le fiere per la pelle e per la casa, continuano con buon successo Pitti Uomo, Pitti Bimbo e Pitti Filati.
Quest’ultima fiera in particolare vede una consistente presenza di espositori pratesi.
CONSORZIO PROGETTO ACQUA
Gestione delle acque
A causa del perdurare delle problematiche condizioni nei rapporti con ATO n. 3 e, in particolare, con
Publiacqua, siamo costretti a ripetere quanto indicato per l’anno passato. Perdurano cioè le condizioni di non
condivisione della politica tariffaria esercitate nel nostro territorio dall’Ambito Territoriale Ottimale e dal
gestore del servizio idrico integrato Publiacqua. Questo vale sia per le tariffe di fognatura industriale (e
depurazione per i territori non serviti da GIDA), sia per le tariffe civili che Publiacqua gira a GIDA
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significativamente sottocosto. Inoltre i problemi organizzativi del gestore incidono negativamente sulle
gestioni tecniche e finanziarie delle imprese e del territorio.
Accordo di Programma
Sono già in opera alcuni progetti finanziati dall'Accordo di Programma firmato nel luglio 2004 che ha portato
a Prato un importante il finanziamento di 30 milioni di euro. Questo permette al nostro territorio di adeguare
in anticipo gli impianti centralizzati ai nuovi standards previsti dalle nuove direttive europee sulla tutela dei
corpi idrici superficiali. Questa iniziativa sarà un fondamentale contributo al sistema altrimenti chiamato, in
questa difficile fase congiunturale, ad investire ingenti somme per il rispetto dei limiti sulle sostanze
pericolose negli scarichi. GIDA è responsabile e garante della realizzazione delle opere previste
nell’Accordo.
Tariffe di depurazione fognatura
A causa del continuo e progressivo calo delle quantità degli scarichi, dopo 4 anni di stabilità GIDA ha
aumentato le tariffe di depurazione industriale. Seppure inizialmente si prospettasse un aumento del 14%, il
costante impegno del Consorzio per il contenimento della tariffa ha portato ad un aumento dell’8%. A questo
proposito tutti gli enti locali sono stati chiamati a fare la loro parte per consentire alle imprese di non essere
gravate da aumenti di tariffe troppo elevati. Con la Provincia di Prato, in particolare, è stato raggiunto un
accordo per il quale a fronte di un progressivo aumento del canone idrico per l’uso di acque pubbliche, la
Provincia mette a disposizione del sistema di acquedotto industriale una somma superiore a quella derivata
dai maggiori ricavi dovuti all’accordo. Per le tariffe di fognatura invece è stato sostenuto un animato
confronto con Publiacqua e ATO. Ciononostante il trend continua ad essere in aumento. L’assemblea del
Consorzio, a fine anno, ha deciso importanti iniziative per fronteggiare tali aumenti.
UNIONE INDUSTRIALE PRATESE SERVIZI
L’Unione ha accorpato, con l’inizio del 2006, le proprie società di servizi (Cedi Serin, Serin e Tekin 2000) in
una unica entità: l’Unione Industriale Pratese Servizi srl. L’obiettivo di questa importante operazione è stato
ed è di razionalizzare alcune strutture di costo, di semplificare la gestione delle attività ma soprattutto di
sviluppare al massimo le sinergie tra le varie “divisioni” di servizi dell’Unione (amministrazione del personale,
formazione, ambiente e sicurezza, consulenza finanziaria e internazionalizzazione) per offrire ai
clienti/associati un servizio sempre più ampio e integrato.
La società, in continuità con quanto svolto da Cedi Serin in questi anni, ha proseguito nella espansione della
sua attività di elaborazione e stampa delle buste paga (nel corso del 2006 i cedolini elaborati hanno
raggiunto quota 9.000 per circa 400 clienti) e più in generale di erogazione di servizi in materia di
amministrazione del personale. I consistenti investimenti in software finalizzati ad innovare in modo molto
profondo le modalità di interazione con la clientela in un’ottica “web-based” e l’ampliamento e la ulteriore
qualificazione dei servizi di assistenza hanno trovato e stanno trovando oggettivo riscontro in termini
gradimento e di acquisizione di nuovi clienti.
L’Unione Industriale Pratese Servizi gestisce anche le attività formative dell’Unione, oltre che l’attività di
sportello per la raccolta di curricula e preselezione in convenzione con la Provincia di Prato. Ha svolto inoltre
attività di orientamento al mondo del lavoro nelle scuole medie inferiori e superiori della provincia di Prato.
Nel corso dell’anno 2006 si è andata inoltre sviluppando l’attività di consulenza svolta in materia di ambiente
e sicurezza nonché di consulenza finanziaria e internazionalizzazione.
PRATINDUSTRIA
La società proprietaria dell’immobile “Palazzo dell’Industria” di cui l’Unione è socio di maggioranza ha
proseguito nell’ordinaria gestione del Palazzo medesimo che ospita, oltre agli uffici della medesima Unione
Industriale e delle società partecipate, anche quelli di soggetti terzi, quali la Camera di Commercio di Prato,
la Woolmark e l’Ordine dei Dottori Commercialisti.
LE RAPPRESENTANZE ESTERNE
Queste le presenze più significative:
- Confindustria: Giunta, Comitati tecnici, Commissioni varie, Consiglio direttivo Consorzio Rete Industria
- SMI-ATI: Consiglio, Giunta, Consiglio Area Relazioni Industriali, Commissione Internazionale,
Presidenza sezione filature e preparazione a monte, Collegio dei Revisori dei Conti
- Confindustria Toscana: Ufficio di Presidenza, Giunta, Consiglio Direttivo, Commissione Moda,
Commissioni varie, Club degli Innovatori, Collegio dei Revisori dei Conti, Coordinamenti
- ANCE Toscana: Vicepresidenza, Consiglio
- Cassa Edile Pratese: Presidenza, Consiglio e Comitato di Gestione
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- Scuola Edile Pratese: Presidenza, Consiglio
- Comitato paritetico territoriale: Presidenza, altri membri del Comitato
- Camera di Commercio di Prato: Vicepresidenza, Giunta, Consiglio, Commissioni Varie, Consiglio
Camera di Conciliazione e Arbitrato, Consiglio Osservatorio fiscale, Consulta Giovani Imprenditori,
Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile
- Comune di Prato: Comitato per l’acquedotto industriale, Consulte varie
- Comune di Agliana: Consulta per l'economia
- Provincia di Prato: Comm. Provinciale Tripartita, Commissione licenza per autotrasporto C/T e conto
proprio
- Cariprato: Comitato di Controllo Convenzione Fondo Tessiture
- Fondazione Cassa di Risparmio di Prato: Consiglio di indirizzo, Assemblea
- Fundatia Sistema Italia Romania: Consiglio
- Confidi Toscana: Consiglio, Comitato tecnico
- Merchant di Filiera: Presidenza, Consiglio, Assemblea
- Magazzini Generali di Prato: Presidenza, Consiglio
- S.A.T. (Società Aeroporto Toscana) Pisa: Assemblea
- Gida (Gestione Impianti Depurazione Acque): Consiglio di Amministrazione
- Consorzio Ombrone Bisenzio: Consiglio Generale, Deputazione
- SPRI: Consiglio
- Tecnotessile: Consiglio
- Certitex: Comitato tecnico per la certificazione ambientale
- Inail: Comitato Consultivo Provinciale e Regionale
- Inps: Comitato Provinciale, Commissione Cassa Integrazione Industria e Commissione Cassa
Integrazione Edilizia
- Direzione Provinciale del Lavoro di Prato: Commissioni varie, Organismi Bilaterali Sindacali
- Cogefis: Consiglio Direttivo
- Fondimpresa: Consiglio
- Prefettura: Consiglio Territoriale per l’Immigrazione, Commissioni varie
- Centro di Firenze per la Moda Italiana: Consiglio
- Pitti Immagine: Consiglio
- Ent-Art-Polimoda: Consiglio
- FIL: Consiglio di Amministrazione
- Istituto Internazionale di Storia Economica F. Datini: Assemblea e Consiglio
- Fondazione Museo del Tessuto: Consiglio di indirizzo, Comitato di Gestione
- Camerata Strumentale Città di Prato: Presidenza, Consiglio
- Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci: Collegio Sindacale
- Politeama Pratese: Consiglio
- P.I.N. Centro Studi Ingegneria: Consiglio di Amministrazione, Comitato Tecnico Scientifico, Comitato
Orientamento Professionale
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