inquinamento del suolo nel salento

Transcript

inquinamento del suolo nel salento
SALENTO
TOSSICO
Gli inquinanti del suolo ed effetti sugli equilibri
idro-geologici nel Salento.
Stesura a cura di: Elisabetta Cutrino,
Greta Greco,
Maria Manganaro,
Vito Musìo.
IL SUOLO
Il suolo è un complesso corpo vivente, in continua evoluzione, che fornisce all’umanità gli
elementi necessari al proprio sostentamento. Esso gioca un ruolo prioritario nella
salvaguardia delle acque sotterranee dall’inquinamento, nel controllo della quantità di CO2
atmosferica, nella regolazione dei flussi idrici superficiali con dirette conseguenze sugli
eventi alluvionali e franosi, nel mantenimento della biodiversità, nei cicli degli elementi
nutritivi, ecc. Il suolo può essere soggetto a gravi processi degradativi che ne limitano o
inibiscono totalmente la funzionalità e che, spesso, vengono evidenziati solo quando sono
irreversibili o in uno stato talmente avanzato da renderne estremamente oneroso e
economicamente poco proponibile il ripristino. Tali processi possono derivare da scorrette
pratiche agricole, dall’eccessiva concentrazione in alcune aree di popolazione ed attività
economiche con aumento delle potenziali fonti di contaminazione, dai cambiamenti
climatici e da variazioni nell’uso del suolo.
CONTAMINAZIONE DEL SUOLO
CARATTERISTICHE dell’inquinamento del suolo:
L’inquinamento del suolo è un fenomeno meno conosciuto, meno evidente ed anche meno
studiato rispetto all’inquinamento delle acque e dell’aria. La sua minore notorietà è
imputabile a diverse ragioni: L’inquinamento del suolo ha effetti meno immediati sull’uomo
rispetto, ad esempio, all’inquinamento atmosferico; L’inquinamento del suolo è meno
appariscente rispetto all’inquinamento di un corso d’acqua dovuto a scarichi fognari
industriali; Il suolo è un ecosistema meno conosciuto e studiato rispetto agli ecosistemi
acquatici.
Principali EFFETTI dell’inquinamento del suolo:
•
Contaminazione globale: dovuta all’immissione nel suolo di sostanze tossiche e
persistenti, che possono entrare nelle catene alimentari e dare origine a fenomeni di
bioaccumulo.
•
Trasferimento dell’inquinamento dovuto a sostanze tossiche dal suolo alle falde
acquifere, con evidenti rischi per la salute umana.
•
Alterazione dell’ecosistema suolo: sono fondamentalmente di tre tipi:
Perdita di biodiversità;
Riduzione della fertilità;
Riduzione del potere autodepurante.
Classificazione dei RIFIUTI:
I rifiuti sono classificati in tre categorie: rifiuti urbani, rifiuti speciali, rifiuti tossici e nocivi:
1. I rifiuti solidi urbani sono i rifiuti non ingombranti provenienti da fabbricati o da
altri insediamenti civili in genere, ovvero da residui delle attività domestiche
2.
I rifiuti speciali sono quelli derivanti dalle attività produttive (industriali, agricole,
artigianali e commerciali), comprendendo fra questi i rifiuti ospedalieri, i fanghi di
depurazione urbani e industriali, e le autovetture in demolizione.
3. I rifiuti tossici nocivi sono tutti quelli che contengono le sostanze elencate in un
apposito elenco, in quantità e/o concentrazioni tali da presentare un pericolo per la
salute e per l’ambiente.
Al servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani provvede il comune direttamente o
mediante aziende municipalizzate ovvero mediante concessioni a enti o imprese
specializzate a ciò autorizzate. I rifiuti speciali e quelli tossici e nocivi devono essere
smaltiti nel rispetto delle norme regionali in materia (allo smaltimento provvedono i
produttori dei rifiuti stessi).
Questa tabella illustra i rifiuti che causano la contaminazione di Brindisi:
CAUSE DELL'INQUINAMENTO
Le cause dell'inquinamento del suolo sono: i rifiuti solidi, liquidi, gassosi. I rifiuti solidi
sono la carta, il vetro, la plastica, pile scariche, medicinali scaduti e rifiuti organici.
Alcuni sono rifiuti biodegradabili (rifiuti organici) , altri invece no (carta, vetro, e altri) .
Questi ultimi, per essere smaltiti, vengono buttati nelle discariche. In certi paesi, come il
nostro, esiste un altro tipo di smaltimento: la raccolta differenziata.
Altri tipi di rifiuti prodotti dall'uomo sono i rifiuti liquidi che comprendono insetticidi,
fertilizzanti, concimi chimici, mercurio, medicinali liquidi scaduti, liquidi di pile usate.
Questi rifiuti si sono rivelati molto dannosi per l'ambiente poiché inquinano l'acqua delle
falde.
Ci sono anche i rifiuti gassosi come il CFC che viene espulso dalle bombolette al momento
dell'uso.
CONSEGUENZE
I rifiuti, dopo essersi depositati sul terreno, creano gravi danni all'ambiente e di
conseguenza all'uomo. I rifiuti più dannosi sono soprattutto i CFC, i medicinali scaduti, il
liquido delle pile e tantissimi altri prodotti.
Altre conseguenze dell'inquinamento, anche se meno dannose, sono dovute ai rifiuti
solidi(carta, vetro, plastica ecc.) che, non essendo biodegradabili, rimangono a lungo sul
suolo fino a quando qualcuno li raccoglie.
Informandoci sul problema abbiamo trovato due importanti articoli che hanno attratto
particolarmente la nostra attenzione:
Processo "Studium 2000", i consulenti della
Procura: "La falda acquifera è contaminata"
LECCE – Nuova udienza, dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Lecce, del processo nei
confronti di Giovanni Semeraro, ex patron del Lecce calcio, imputato nell'ambito dell'inchiesta
“Studium 2000”, il complesso universitario che sta nascendo alle porte del capoluogo salentino. Nei
confronti dell'imprenditore è stato ipotizzato, dal procuratore aggiunto Ennio Cillo, il reato di
“avvelenamento colposo della falda acquifera sottostante il cantiere dell'Università del Salento e
inadeguata attività di messa in sicurezza e caratterizzazione dei luoghi contaminati”.“
A dare avvio alle indagini, nell'ottobre del 2010, era stato l’esposto presentato da alcuni residenti
della zona che lamentavano la presenza di odori nauseabondi provenienti proprio dal cantiere
dell'Università. Nel cantiere, che ha un valore commerciale di circa sei milioni di euro, stanno
nascendo corpi di fabbrica destinati a biblioteche, aule, centro servizi e museo archeologico
dell’Università, con fondi Cipe del 2004. Un piccolo gioiello architettonico che dovrebbe
rappresentare il fiore all’occhiello dell’Università del Salento.
L’area è risultata contaminata da idrocarburi pesanti il cui tenore supera i limiti previsti dalla
normativa vigente. L’ipotesi è che la causa della contaminazione del suolo sia in qualche modo
collegata al fatto che il terreno è adiacente all’ex deposito di carburanti Apisem, già dismesso nel
1997, di proprietà della “RG Semeraro”, sito in corrispondenza tra la via Vecchia Surbo e via
Taranto, alla periferia nord del capoluogo salentino.
Oggi sono stati sentiti i consulenti nominati dalla Procura, il chimico Mauro Sanna e il geologo
Bruno Grego, che nella loro relazione hanno avvalorato l'ipotesi che la causa della contaminazione
del suolo sia da attribuire all'ex deposito di carburanti. I consulenti ipotizzano, attraverso i riscontri
delle analisi di 26 campionamenti eseguiti tra il cantiere, l'ex deposito e la Torre di Belloluogo, che
la contaminazione si stia propagando alle aree circostanti, poiché le misure adottate dalla proprietà
per la messa in sicurezza, “non sarebbero riuscite a rimuovere o isolare le fonti di contaminazione
responsabili dell'inquinamento delle acque sotterranee". In particolare, come ha evidenziato il
professor Sanna, in alcuni punti i valori di contaminazione sono di migliaia di volte superiori ai
parametri consentiti. Un piano di messa in sicurezza e caratterizzazione che la proprietà, però,
aveva concordato con la Provincia e la Regione. L’intero complesso è stato sottoposto a sequestro
preventivo dai carabinieri del Noe di Lecce, e poi dissequestrato.
http://www.lecceprima.it/cronaca/processo-studium-2000-lecce-2-maggio-2013.html
Rifiuti tossici, partono da Supersano le verifiche
della task-force.
Carabinieri del Noe, finanzieri e forestali hanno svolto un primo sopralluogo nelle
campagne dove potrebbero essere sepolti rifiuti speciali e acquisito varia
documentazione nel Comune sulle attività di bonifica svolte nel tempo.
Prossimamente si procederà anche con gli scavi nel territorio.
SUPERSANO – Correva il mese di novembre del 2013 quando la Procura di Lecce annunciava la
costituzione di una task-force interforze composta di esperti in materia ambientale provenienti dal Noe
(reparto dei carabinieri), corpo forestale e guardia di finanza. Obiettivo: sondare tutto il territorio del Salento
per verificare l’eventuale presenza di discariche abusive, in particolare di rifiuti tossici e speciali pericolosi
interrati nel corso degli anni da organizzazioni criminali dedite a un traffico tanto lucroso quanto devastante
per la salute pubblica.
Oggi è iniziata la vera e propria fase operativa, e, in maniera significativa si è partiti da Supersano, nelle aree
in cui potrebbero trovarsi ancora residui di vecchie attività illecite.
Tutto è nato, come noto ormai ai più, sull’onda emotiva e sul forte impatto dell’opinione pubblica, nel
momento in cui la Camera ha desecretato alcuni atti. Carmine Schiavone, pentito del clan dei Casalesi, nelle
sue deposizioni rilasciate nel lontano 1997 davanti alla commissione sul ciclo dei rifiuti e note solo sul finire
dello scorso anno, ha parlato anche del Salento, come possibile meta di camion straripanti di rifiuti tossici del
nord Europa.
L’ha fatto, però, in maniera per nulla circostanziata, senza soffermarsi su specifiche aree geografiche e
semplicemente per sentito dire. Tanto che più volte il procuratore Cataldo Motta e l’aggiunto Ennio
Cillo hanno definito queste dichiarazioni inattendibili.
Più clamore, però, negli stessi giorni in cui l’Italia intera leggeva con stupore le informazioni di Schiavone
(in particolare sulla sua terra, la Campania), hanno suscitato a Lecce e provincia altre parole, proferite di
recente da Silvano Galati, un tempo vicino alla Scu (clan Cucurachi),anch’egli dissociatosi dai sodalizi
criminali nel 2005, dopo il suo arresto. Già a suo tempo Galati, che oggi ha 59 anni, disse che rifiuti
pericolosi sarebbero stati sepolti nelle campagne del sud Salento.
Le immagini realizzate con tecnologia Multispectral infrared and visible imaging nell’agosto del 2004 da un
elicottero dei carabinieri del Noe ed elaborate dal Centro nazionale per le ricerche, misero all’epoca in
evidenza una temperatura più alta in alcuni terreni rispetto alla media delle aree circostanti. Di recente i
parlamentari salentini del Movimento 5 stelle hanno anche affidato alla stampa, affinché fossero divulgate, le
cartografie di quelle mappe.
Va detto che già prima che quelle mappe fossero pubblicate, il procuratore generale di Lecce, Giuseppe
Vignola, aveva spiegato che nel caso specifico delle dichiarazioni di Galati, era da chiarire come si
riferissero a un processo “definito con la condanna dei due imputati per la gestione e lo scarico illecito di
rifiuti pericolosi, irrevocabile per uno dei due e con dichiarazione in appello di prescrizione per l’altro”.
Ricordando anche che tra gli altri numerosi processi celebrati vi era stato anche quello relativo allo
“smaltimento di rifiuti pericolosi (bidoni di Pcb), sotterrati in zone meridionale del Salento, alla cui integrale
bonifica si è poi provveduto”.
Resta da comprendere come le bonifiche siano state effettuate. Ed ecco perché, nella zona “incriminata” fra
le campagne intorno a Supersano, lungo la direttrice per Cutrofiano, divenute il simbolo della richiesta di
verità da parte della popolazione salentina e quindi della nuova crociata della Procura leccese, il gruppo
interforze ha svolto un primo sopralluogo, in attesa di approfondire con scavi e sondaggi veri e propri.
Un’attività per cui si stabilirà a breve una data e un modus operandi, atteso che è particolarmente vasta.
Ma non solo. Sempre oggi, carabinieri, forestali e finanzieri hanno svolto anche un controllo all’interno del
municipio di Supersano. Gli investigatori hanno acquisito documentazione riguardante le attività di bonifiche
svolte per opera del Comune nel tempo. L’acquisizione dei documenti rappresenta un aspetto importante di
quest’indagine, per comprendere l’entità del fenomeno e se il risanamento sia stato efficace.
CROLLA IL MITO DEL SALENTO
I territori sono avvelenati, l'aria è malata, i terreni pieni di diossina.
LA POPOLAZIONE CHE MUORE DI TUMORI. Da quasi 20 anni ci sono dati
incontrovertibili che documentano l'aumentata incidenza di malattie tumorali di origine
ambientale nella provincia di Lecce. E ci sono dati Istat che indicano come e perché il
Salento sia l'area più inquinata della Puglia. Un tasso di mortalità per tumori maligni di
trachea, bronchi e polmoni cresciuto vertiginosamente.
Le aree interessate sono tutte nel Salento, da Lecce in giù. Maglie il paese più colpito (43
decessi nel 2004, 37 nel 2005), ma anche San Cassiano, Botrugno, Gallipoli, Nardò, Tricase,
Cutrofiano.
Dati che sforano la media regionale e che indicano, per tutto il Salento, un quadro di eccesso
di mortalità attribuibile all'inquinamento ambientale di origine industriale.
La provincia di Lecce, stranamente, è l'area a più alta incidenza di cancro della Puglia,
secondo le statistiche Istat e le cifre dell'Osservatorio epidemiologico. Ma come? Non era
Taranto la città più inquinata d'Europa a causa dell'Ilva e delle emissioni di diossina. E
come mai i grandi colossi industriali si trovano a Brindisi (il Petrolchimico) e a Taranto
(l'Ilva) e le gente muore di tumore a Lecce e provincia? La risposta è da cercare nel vento.
Secondo lo studio dell'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima del Cnr, che ha
indagato sugli agenti inquinanti presenti nell'atmosfera del territorio salentino, la causa è
proprio nel vento. Che trasporta diossina da Taranto e altri tipi di agenti inquinanti dal
petrolchimico di Brindisi.
Nel cartogramma i Rapporti standardizzati di mortalità per tumori maligni di trachea,
bronchi e polmoni, per Comune, anni 1998 – 2004. (Fonte: Stato di salute della popolazione
pugliese – edizione 2006 – Osservatorio Epidemiologico Regione Puglia).
In rosso, le aree a più alto tasso di mortalità:
Spesso non ci rendiamo neanche conto di come potrebbe essere il nostro pianeta tra
qualche decennio a causa del nostro inquinamento. L'acqua potrebbe iniziare a
scarseggiare, sia perchè una buona parte sarà non potabile, sia perchè il livello dei
mari aumenterà, di conseguenza anche l'acqua salata e le fonti di acqua dolce
scarseggeranno. Se continuiamo a procedere con la deforestazione chi si occuperà di
fornirci l'ossigeno? E se l'aria sarà inquinata e nelle città continua crescendo
l'inquinamento acustico, come sarà la nostra salute in futuro? Perché le generazioni
prossime non potranno avere ciò che fino a qualche tempo fa avevamo noi: una
mondo pulito, una vita migliore.
ABSTRACT
The soil is a complex living body in continuous evolution, which gives humanity the
necessary elements to his own maintenance. The soil can lose its chemical characteristics
due to an incorrect agricultural practices or climate changes and an industrial development
which can limit or totally inhibit its functionality.
Soil pollution is less known than other kinds of pollution and it hasn't direct influences to
mankind but actually it's a serious problem. The main soil pollution characteristics are:
global contamination, pullution transfer of toxic elements from the soil to aquifer layer, soil
ecosystem alteration which causes the loss of biodiversity, reduction of fertility, reduction
of auto-purifying.
There're diffent kinds of waste:
- solid urban wastes;
-special wastes;
-harmful toxic wastes
The main soil pullution causes are: solid wastes(paper, glass, plastic),liquid and gaseous
wastes. Some of them are biodegradable and they can be disposed in dumps. There is
another kind of waste disposal such as a separeted collection of this waste.
Liquid wastes pollute directly the aquifer layer and these are: insecticides, fertilizers,
mercury. After being settled on soil, this kind of wastes can produce critcal damages on
evironment and on mankind, too. The most polluting wastes are CFC, expired medicines
and so on.
"Salento's myth fall down". Soils are full of dioxin and poisoned. Since 20 years the
population who die due to cancer is growing, especially in southern part of the province.
Istat studies show that Salento is the most polluted part of Puglia. Maglie has the highest
percentage of cancer deaths such as San Cassiano, Gallipoli, Tricase. The possible theory is
that all this pollution is caused by industries as "ILVA" or "PETROCHEMICAL" whose
waste has been rushed by wind but it'is not a demonstrate theory.
FONTI E BIBLIOGRAFIE:
-Arpa Puglia
-Lecce Prima