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Giusy e Vinod persona disabile. «Questo dato si presta a molte interpretazioni e merita sicuramente un approfondimento – commenta lo psicologo –. Considerando che quasi il 30% dei partecipanti erano persone con disabilità e che la domanda si riferiva a esperienze con persone disabili, le risposte non potevano tener conto di tutte quelle relazioni tra persone disabili e persone normodotate. Di conseguenza si può dire che il dato è sottostimato». Ma come superare quel divario culturale che rende sesso, amore e matrimonio ancora e prevalentemente roba da normodotati? E come fare in modo che tante dichiarazioni di principio e buone intenzioni si concretizzino in fatti? Per Bizzarri la chiave del cambiamento è nell’esperienza: «È fondamentale che le persone disabili socializzino il più possibile e non abbiano paura di osare e di proporsi, senza paura delle delusio- ni e dei fallimenti». Ancora una volta, però, la socializzazione, l’esperienza, l’incontro rischiano di non essere una merce alla portata di tutti. Qualche volta il web e le nuove tecnologie possono essere d’aiuto. È il caso di Stefano Pietta, 31enne di Manerbio, in provincia di Brescia, dallo scorso 7 agosto fidanzato con Ilaria, una ragazza di Torino, che ha incontrato dopo essersi a lungo “frequentati” attraverso le chat di Facebook e la webcam di Skype. Vulcanico, curioso, sempre pronto a nuove avventure, Stefano aveva tutto tranne l’amore. Ha sempre considerato la tetraparesi spastica causata da una nascita a soli sei mesi di gestazione come una specie di motore, che lo ha aiutato a trovare la forza e la voglia di mettersi in gioco nella vita. Durante gli anni della scuola superiore, nel tempo libero allenava una squadra di calcio giovanile. Dopo aver conseguito il diploma di tecnico della SuperAbile INAIL 13 Febbraio 2016 gestione aziendale, ha frequentato un corso per web master e amministratore di reti locali e ha cominciato a lavorare part time in una delle tante fonderie della sua zona. Dopo un po’ ha lasciato questo impiego per trovarne uno simile in un’altra fonderia, dove però può lavorare a distanza per un totale di quattro ore al giorno e una presenza in ditta ogni due o tre settimane. Non sentendosi ancora pienamente realizzato, il 23 ottobre del 2013 Stefano ha fondato Steradiodj, una web radio tutta sua con regolare licenza Siae, che trasmette ogni giorno in diretta musica e notizie dalle 17.30 alle 19.30 e dalle 21.30 alle 23.00. «Lo scorso 30 maggio sono stato intervistato nel corso della trasmissione Studio Aperto – racconta –. Ilaria mi ha contattato il giorno successivo, dopo avermi visto in tv. Abbiamo cominciato a scriverci attraverso Facebook e a parlare tramite la webcam di Skype. Poi a luglio ci siamo incontrati e a poco a po-