Montegrotto Terme, hotel in ginocchio ad inizio stagione

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Montegrotto Terme, hotel in ginocchio ad inizio stagione
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07/02/2014
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Il Mattino di Padova
"hotel in ginocchio a inizio stagione"
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07/02/2014
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VENERDÌ, 07 FEBBRAIO 2014
Pagina 2 - PRIMO-PIANO
Hotel in ginocchio a inizio stagione
Decine di alberghi disastrati proprio alla vigilia dall’apertura Danni ingenti,
irrecuperabili molte delle strutture esterne
ALLUVIONE»MONTEGROTTO TERME
di Federico Franchin w MONTEGROTTO TERME Splendeva il sole ieri su Montegrotto e finalmente, per i
sampietrini, è stata una giornata di respiro. Solamente la zona del Catajo è rimasta allagata, mentre tutte le
altre vie interessate si sono asciugate già nella notte. Una boccata d'ossigeno per la città, in attesa della
nuova perturbazione attesa per oggi. Il traffico torna normale. Nella mattina di ieri è stata riaperta la statale
16. Sono stati rimossi tutti i divieti di accesso e solo il sottopasso di via Circonvallazione Ovest è rimasto
chiuso al traffico, dato che sono ancora in funzione le idrovore per espellere l'acqua. Si calcola che nel
tunnel se ne sia riversati due milioni di litri. L'abbassamento dei livelli si è reso possibile grazie anche alle
pressioni del sindaco Massimo Bordin. «Siamo riusciti a richiamare il Genio civile. Operando sul Canele
Rialto, l'acqua ha potuto svuotarsi». Al Catajo si è invece proceduto a creare una via di scolo per l'acqua
che si era accumulata sui campi fino a raggiungere il metro e mezzo d'altezza. Da ieri è esploso però per
le vie di Montegrotto il pericolo buche. Molte le strade su cui si sono formati crateri. Ieri mattina sono entrati
in funzione i mezzi del Comune per rattoppare le prime buche. Al momento pare lontano il pericolo di
voragini. Alberghi allagati. È terribile la situazione per gli hotel termali Neroniane, Des Bains, Continental,
Luna, Commodore, mentre danni di minore entità, in parte risolti con l’utilizzo di pompe, si sono rilevati in
alcune parti per lo più sotterranee di Imperial, Antoniano, Apollo, Marconi e Bellavista. La situazione più
difficile si registra al Commodore. «Stimiamo fra i 100 e i 150 mila euro di danni», spiega il responsabile
Pierlivio Mattiazzo. «Abbiamo avuto allagamenti nella hall, al ristorante, al piano interrato con i quadri
elettrici. Siamo riusciti a salvare mobilio, computer e televisori. Abbiamo avuto quasi 40 centimetri di
acqua. Dovremmo riaprire il 14 febbraio, speriamo di farcela». «Abbiamo avuto 2 metri di acqua negli 8
scantinati», segnala Marilena Lovo, titolare del Continental, «hanno sommerso e rovinato irrimediabilmente
pompe delle piscine, quadri elettrici, macchinari, merce, bloccato il riscaldamento e l’utilizzo delle vasche
del fango. Le idrovore hanno sempre lavorato, ma l’acqua buttata fuori è rientrata inesorabilmente. Avremo
30-40 mila euro di danni. La riapertura è prevista tra 15 giorni: dovremo lavorare a ritmo serrato e molto
dipenderà dai tempi di fuoriuscita dell’acqua». Ugualmente preoccupato Emiliano Baretella, titolare
dell’hotel Des Bains: «Mezzo metro d’acqua ricopre una superficie di oltre 1.500 metri quadri dello stabile,
relativa ad ambienti importanti dell’albergo quali il reparto cure termali, il guardaroba, i magazzini e la
dispensa, locali della centrale tecnologica a servizio dell'intero hotel, centrale del gruppo di spinta
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antincendio, quadri elettrici principali. Le piscine interna ed esterna sono completamente sommerse, così
come la loro centrale interrata». Claudio Guariento, titolare dell’hotel Luna: «Le pompe della piscina, il
riscaldamento, l’impianto elettrico: tutto distrutto». Gli sfollati. Una ventina le persone che hanno dovuto
abbandonare le loro abitazioni. Sono stati ospitati da amici e in alcuni appartamenti vuoti messi a
disposizione da qualche sampietrino. Anche gli hotel termali Abano Ritz, Bristol Buja, Millepini, Olympia,
Preistoriche, Roma, Sollievo, Aqua, Formentin, Lo Zodiaco, Petrarca, Salus, hanno espresso la loro
solidarietà mettendo a disposizione alcuni posti letto. È intanto partita, soprattutto nella zona di Mezzavia,
la conta dei danni. «Ho il garage e la cantina allagati e per soli 4 cm non mi è entrata l'acqua anche in
casa: si è fermata al limite dell'ultimo gradino», racconta Claudio Lazzaro, uno dei residenti. Da ieri, con lo
spuntare del sole, sono iniziate le pulizie dei locali. «Nessuno si è mai interessato di noi», va giù duro
Giuseppe Nicolli, residente in via De Nicola, a Mezzavia. «Abbiamo avuto 10 cm di acqua in casa. Avremo
30-40 mila euro di danni». «Siamo riusciti a salvare la casa grazie a una paratia», racconta la famiglia
Tasinato, sempre di via De Nicola. «Si è comunque allagato tutto il garage». Drammatico il momento di
Lorenza Legnaro: «Avevo 45 cm di acqua in casa. Ho salvato il salvabile alzando i mobili. Mi sono rimaste
solo la stufa a pellet e la lavatrice». Pericolosa la situazione in cui si è ritrovata la famiglia Garbellini in via
Einaudi: «Ho dovuto portare via le mie due sorelle disabili. I danni sono ingenti e la casa pare diventata un
accampamento». Resta aperta al Centro comunale la cucina per i cittadini in emergenza. Scuole riaperte.
Unica eccezione, oggi, resta la Nievo. ©RIPRODUZIONE RISERVATA GUARDA LA FOTOGALLERY E
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