i mercati emergenti “avanzati” prospettive per il made in
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i mercati emergenti “avanzati” prospettive per il made in
Intertrade LA TUA IMPRESA NEL MONDO AZIENDA SPECIALE Camera di Commercio Salerno Notiziario per l’impresa orientata ai mercati esteri Tassa pagata P.D.I. Aut. S/SA0187/2008 Valida dal 01.07.2008 In questo numero Pag. 4 Servizi promozionali. Nuovo regime IVA Pag. 5 Incontri d’affari con operatori serbi Australia: CeBit 2011 Pag. Vitivinicolo: opportunità in Brasile I mercati emergenti “avanzati” B rasile, Russia, India e Cina, nel gergo della finanza di Wall Street è una realtà internazionale che tocca tre continenti, sintetizzati in una sigla, acronimo B.R.I.C., inventata da un analista economico nel 2001, quando un quartetto di economie si era messo a correre così tanto da rendere obsoleta 6 7 Progetto SPOCS Pag. 8 Opportunità commerciali con l’Unione Europea Pag. 9 Egitto: investire con cautela Pag. 10-11 Investire in Bosnia-Erzegovina Pag. 12 Posizionarsi all’estero l’etichetta di “mercati in via di sviluppo”, con cui venivano definiti nei decenni precedenti, e datata anche quella di “paesi emergenti”. Oggi i paesi B.R.I.C. comprendono una popolazione di un miliardo e cento milioni di abitanti, coprono un immenso territorio, hanno risorse naturali strategiche e sono caratterizzati da una forte crescita del PIL e della quota del commercio mondiale. Per le produzioni tipiche locali l’area B.R.I.C. rappresenta senza dubbio un mercato mondiale nel quale operare e/o Servizi on-line: Marcatura CE Pag. www.globus.camcom.it Anno IX N. 83 Lunedì 7 Febbraio 2011 é segue a pag. 2 Segnali positivi per l’export Prospettive per il Made in Italy D opo il calo del 20,9% registrato nel 2009, l’export italiano di beni torna a crescere a un tasso annuo medio dell’8,4% nel periodo 20102012, con un picco del 10,3% quest’anno e un tasso medio del 7,4% nel prossimo biennio (+8,1% nel 2011 e +6,7% nel 2012). Il pieno recupero rispetto ai valori pre-crisi è tuttavia atteso solo nel 2013, quando le nostre esportazioni potranno raggiungere il valore di € 395 miliardi. Sono queste le principali previsioni del Rapporto Export 2010-2014 di SACE, che evidenzia come la crisi abbia rivoluzionato la geografia dei rischi e delle opportunità per le imprese. In questi anni, il Made in Italy ha dimostrato una buona capacità di reazione alla crisi, ma non in modo generalizzato: hanno subìto minori riduzioni di domanda e redditività le imprese che sono state in grado di attuare processi virtuosi di ristrutturazione prima del 2008, per poi far fronte alle difficoltà dei mercati tradizionali riposizionando le proprie azioni commerciali ed investimenti verso mercati a maggiore crescita. Nello scenario competitivo internazionale, i tassi di crescita dell’export italiano risultano é segue a pag. 3 Anno IX numero 83 .1 pag MERCATI EMERGENTI “AVANZATI” ag.1 da p Vitivinicolo: opportunità in Brasile da un Consolato brasiliano del paese di origine della merce. Imballaggi Si sconsiglia l’uso di imballaggi contenenti paglia. I materiali di imballaggio in legno o paglia devono essere sottoposti a fumigazione secondo la norma ISPM 15 della FAO e accompagnati da certificato fitosanitario emesso nel paese di esportazione non prima di 15 giorni dell’arrivo delle merci in Brasile. migliorare la propria presenza. In particolare, per esportare il vino, anche qualora si trattasse solamente di campionatura, è necessario che l’azienda produttrice sia registrata presso il Ministero dell’Agricoltura del Brasile. L’azienda produttrice può effettuare la registrazione solo attraverso il proprio Importatore o doganalista entrambi registrati in Brasile. Quest’ultimo (Despachante Aduaneiro) è una persona debitamente accreditata a procedere alla registrazione delle aziende, a controllare l’andamento della procedura, collaborare nello sdoganamento della merce, senza nessun vincolo contrattuale con l’esportatore. Accreditamento dello stabilimento del produttore • Certificato Ufficiale dell’esistenza dello stabilimento e della sua attività nel paese d’origine (certificato d’iscrizione della ditta emesso dalla Camera di Commercio); • Relazione descrittiva del vino prodotto, con la rispettiva scheda tecnica di ciascun vino, contenente le seguenti informazioni: - marchio; - varietà di uva; - tenore alcolico; - tenore di zucchero totale; - ingredienti e additivi impiegati. • Identificazione del rappresentante legale dello stabilimento nel Brasile. Questo documento deve essere su carta intestata della ditta in originale timbrato e firmato (che può essere o l’importatore o un doganalista autorizzato). .2 pag Anno IX numero 83 Documenti export Fattura commerciale, in due o tre esemplari (non imponibile ex Art. 8 DPR 633 72 comma a, b o c a seconda del tipo di consegna), redatta preferibilmente in portoghese (in mancanza, in francese o in inglese o spagnolo). Deve riportare la descrizione dettagliata della merce, il paese di acquisizione, di origine e di provenienza, il prezzo unitario e totale di ciascun prodotto, gli sconti, i ribassi e le commissioni, così come l`ammontare delle spese di spedizione. Dichiarazione doganale: DAU EX1 dichiarazione di esportazione definitiva dall’Unione Europea, emesso da dogana Comunitaria. La copia 3 del DAU vistata dalla dogana di uscita dall’UE deve essere restituita all’esportatore per documentare la non imponibilità IVA dell’operazione. Documenti di trasporto: - AIR WAY BILL per via area; - BILL OF LADING polizza di carico per trasporto marittimo. Packing List Certificato di analisi che deve contenere le seguenti informazioni: origine delle merci, data delle analisi, nome e indirizzo del laboratorio che ha compiuto le analisi, descrizione dei campioni e delle loro caratteristiche, risultati dei test fisici e chimici, risultati dei test microbiologici, contenuto di solfati , alcol metilico e altre indicazioni obbligatorie come da disposizioni del MiPA. Certificato di origine Tutti i certificati devono essere vidimati Etichettatura L’etichetta può anche essere in lingua di origine ma con tradotta retro-etichetta aggiuntiva in portoghese, dovrà essere proporzionale alla bottiglia e dovrà contenere tutte le informazioni di una etichetta normale. Si riporta di seguito un esempio con le rispettive traduzioni: Etichetta Aggiuntiva in Portoghese Nome do Produto: (Nome del Prodotto) Representante Importador: (Rappresentante Importatore) End: (Indirizzo) C.N.P.J. (Registro che il Rappresentante Vi deve fornire) Produtor: (Produttore (la Vostra Vinicola) End.: (Vostro Indirizzo) Ingredientes : Uvas Viníferas (Ingredienti: Uve vififere) Conservantes: Anidrido Sulforoso – INS 220 (Conservanti) Origem: (Origine delle Uve) Capacidade: (Capacità della bottiglia 700ml, 1 litro ecc.) Grad. Alcoólica: (Graduazione alcolica) Cadastro do Produtor no MAPA sob n.º (Vostro registro presso il Min.Agr.) LOTE N.º _____ (Lotto) SAFRA _________ (Annata) Contem o Não contem Gluten (Contiene o non Contiene GLUTEN) Validade.: indeterminada desde que conservado em local seco, fresco e ao abrigo da luz. (Validità: indeterminata…..) Evite Os Riscos Do Consumo Excessivo Do Álcool (Evitare il rischio del consumo eccessivo dell’alcol). INFORMAZIONI Raffaele De Sio Tel. 089 3068429 [email protected] SEGNALI POSITIVI PER L’EXPORT ag.1 da p Prospettive per il Made in Italy La crescita dell’export dei beni di investimento sarà intensa: +10,4% nel 2010, +7,9% nel biennio 2011-12. Più contenuto l’incremento per i prodotti agricoli, con tassi di crescita di poco inferiori a quelli storici (+5,5% in media) e per i beni di consumo, che difficilmente registreranno tassi superiori al 5%. Sono i paesi emergenti con sistemi economici più avanzati, basi industriali consistenti e classi medie in crescita a trainare la ripresa del nostro export. In America Latina, la crescita complessiva delle esportazioni italiane segnerà un +14% medio annuo nel periodo 2010-2012, trainata da Brasile (+16,9%) e Cile (+11,1%). In Asia l’incremento sarà del 10%, con Cina e India in pole position (rispettivamente +13,1% e +12%), e Indonesia (+12,6%) e Malesia (+12,3%) a seguire. Turchia e Russia si confermano i mercati di punta dell’Europa emergente, con una crescita nel triennio, rispettivamente, del 15,8% e dell’8,2%. Si prospetta un ruolo crescente per la Polonia (+7,1%) e la Repubblica Ceca (+8,3%). simili a quelli della Francia e di paesi exportled come Canada e Giappone. Sono invece inferiori a quelli della Germania, che beneficia del forte aumento della produttività dell’industria manifatturiera (avvenuto tra il 2002 ed il 2006), e degli Stati Uniti, che allo scoppio della crisi hanno puntato sull’export per ridurre il deficit della bilancia commerciale. Dalle previsioni emerge, inoltre, una crescita sostenuta dell’export italiano verso i maggiori mercati emergenti, in primis Brasile, Turchia e Cina, e una maggiore propensione a orientarsi verso destinazioni meno vicine, sia geograficamente che culturalmente, ai nostri imprenditori. L’incidenza dell’export verso i paesi avanzati rispetto al totale, seppure rilevante, continuerà infatti a diminuire, passando dal 68% del 2005 al 58% del 2014. La crescita dell’export verso le economie emergenti “avanzate”, dopo il balzo atteso per il 2010 (+13,6%), sarà mediamente superiore al 9% annuo, tre punti percentuali in più della performance attesa verso i mercati di destinazione più tradizionali. La dinamica del fatturato estero verso gli emergenti “in senso stretto” sarà, invece, più vicina a quella complessiva (+7,3%). Le previsioni indicano un incremento del peso dei beni intermedi (dal 27,3% del 2009 al 29,9% del 2014) e d’investimento (dal 40,7% al 41,5%) rispetto all’export italiano totale, a fronte di una graduale riduzione dell’incidenza dei beni di consumo. Anche le dinamiche di crescita saranno differenziate per settore industriale, con i beni intermedi – che guidano l’attuale ripresa (+16,4% nel 2010) – a registrare la crescita più veloce, seppure con un rallentamento nel prossimo biennio (+8,8%). In Nord Africa l’export italiano registrerà un +7,6%, trainato soprattutto dalla domanda tunisina di beni intermedi; in Africa Sub-sahariana si segnalano invece le performance di Nigeria (+10%) e Sudafrica (+8,9%). Il Medio Oriente sconta gli effetti della bolla immobiliare. È l’unica area in cui l’export italiano ha registrato una crescita negativa nel 2010 (-2%) per poi riprendersi nel biennio successivo (+5,8%). Si confermano i mercati più dinamici l’Arabia Saudita (+4,6% nel triennio) e il Qatar (+4,9%). Nei mercati avanzati, il ritorno a livelli precrisi richiederà tempo, dovendo scontare il profondo calo della domanda. Vi sono però singoli mercati come Germania e Stati Uniti dove il nostro export continuerà a crescere a tassi favorevoli (rispettivamente dell’8,3% e del 7,7%). www.sace.it Anno IX numero 83 .3 pag MINISTERO DELLE FINANZE Novità 2011 Regime Iva per le prestazioni di servizi promozionali D al 1° gennaio è cambiato il criterio di localizzazione delle prestazioni di servizi relative ad attività culturali, artistiche, sportive, scientifiche, educative, ricreative e simili, nelle quali rientrano anche servizi di grande interesse per le imprese, quali le fiere ed esposizioni. L’art.3 del decreto legislativo n. 18/2010, recependo le disposizioni di cui all’art.3 della direttiva 2008/8/CE, chiarisce che le prestazioni di servizi: • relative ad attività culturali, artistiche, sportive, scientifiche, educative, ricreative e simili; • relative a fiere ed esposizioni; • degli organizzatori delle suddette attività; • accessorie alle precedenti; • per l’accesso alle manifestazioni culturali, artistiche, sportive, scientifiche, educative, ricreative esimili, nonché alle relative prestazioni accessorie rese a soggetti non passivi IVA, continuano a rilevare nel territorio dello Stato se l’attività è svolta materialmente nel territorio dello stesso. Lo stesso criterio di tassazione si applica anche alle prestazioni di sevizi rese a soggetti passivi se concernenti: • l’accesso alle manifestazioni culturali, artistiche, sportive, scientifiche, educative, ricreative e simili ivi comprese fiere ed esposizioni; • accessorie a tali prestazioni. Invece, le prestazioni di servizi: • relative ad attività culturali, artistiche, sportive, scientifiche, educative, ricreative e simili; • relative a fiere ed esposizioni; • degli organizzatori delle suddette attività; • accessorie alle precedenti; se rese a committenti soggetti passivi IVA nazionali saranno tassate secondo il criterio generale, cioè nel territorio dello Stato a prescindere dal luogo in cui le stesse sono svolte. Tali prestazioni, rese a soggetti passivi IVA di altri Paesi, sono considerate escluse da IVA anche se rese in Italia. .4 pag Anno IX numero 83 ESEMPIO Un’impresa italiana partecipa ad una manifestazione fieristica in Francia nel 2011. Riceve dal fornitore francese una fattura senza l’addebito della TVA (IVA) ma deve procedere all’applicazione dell’imposta nazionale, necessariamente con il meccanismo dell’inversione contabile (integrazione della fattura del fornitore oppure autofattura) alla presentazione dell’elenco riepilogativo (modello Intrastat) delle prestazioni di sevizi ricevute. La nuova disciplina, dunque, non solo agevola notevolmente l’applicazione e il recupero dell’imposta; inoltre semplifica il sistema nella misura in cui, riconducendo i predetti servizi alla regola generale, elimina radicalmente la problematica dell’inquadramento della fattispecie che si poneva in relazione alla previsione del criterio speciale. Viene meno, tra l’altro, anche l’accennata questione della qualificazione dei servizi oggettivamente accessori a quelli fieristici. Si pensi ad esempio ai servizi di noleggio e allestimento di stand fieristici: ipotizzando che il committente sia l’espositore, è dubbio se i medesimi siano da intendere come “accessori” alla fiera ovvero come “generici”, in quanto la prestazione che si considera oggettivamente accessoria alla manifestazione è resa all’organizzatore. Dunque, fino a tutto il 2010, nel caso in cui i predetti servizi, anziché all’organizzatore, siano stati resi direttamente all’espositore, si sarebbe potuto sostenere che il luogo impositivo si identificasse con quello di stabilimento del committente, soggetto passivo, evitando così al fornitore degli stand di identificarsi ai fini IVA in tutti i Paesi membri in cui esso opera, se non altro quando il committente non è stabilito nel Paese che ospita l’evento (nel qual caso, l’imposta sarebbe stata assolta da quest’ultimo con il meccanismo del reverse charge). Diversamente, secondo un’accezione più lata del concetto di accessorietà, si dovrebbe prescindere dalla figura del committente; in tale ipotesi, pertanto, i servizi di noleggio e allestimento di stand fieristici sarebbero stati tassati nel Paese dell’esposizione, con l’eventuale obbligo di identificazione. Dal 2011 il dubbio descritto viene meno: il noleggio e l’allestimento degli stand, infatti, è in ogni caso delocalizzato nel Paese del committente, soggetto passivo, alla stregua delle altre prestazioni “innominate”, cioè non contemplate dalle deroghe territoriali. INFORMAZIONI Antonio Gallifoco Tel. 089 2786111 [email protected] European Biomass Conference and Exhibition: From Research to Industry La 19° edizione della conferenza sulle biomasse, coordinata dalla Commissione Europea, si terrà quest’anno a Berlino dal 6 al 10 giugno 2011. La conferenza sarà accompagnata da una mostra sulla più recente produzione industriale nel settore delle biomasse e di altri prodotti altamente innovativi. Numerosi saranno i gruppi industriali, europei e non, che vi parteciperanno. L’evento, supportato da organizzazioni europee ed internazionali quali l’UNESCO, WCRE (Consiglio mondiale per le energie rinnovabili), ed EUBIA (European Biomass Industry Association), ha l’obiettivo di creare un proficuo contatto fra centri di ricerca ed industrie che operano nel settore in oggetto. Il Termine di registrazione per la partecipazione alla conferenza: 15 aprile 2011. www.conference-biomass.com www.intertrade.camcom.it Campania: 25-26 febbraio Incontri d’affari con partner serbi N strutturato il tessuto socio economico locale, attraverso il potenziamento del sistema di piccole e medie imprese e del tessuto produttivo rurale, favorendo l’apertura internazionale dei loro territori e la capacità di creazione di partenariati internazionali. ell’ambito delle attività del Progetto PRICES, nei giorni 25 e 26 febbraio Intertrade organizzerà in Campania incontri d’affari con operatori economici serbi. PRICES sviluppa le sue azioni in tre Paesi dell’area balcanica (Albania, Bosnia Erzegovina e Serbia), mettendo a fattor comune le esperienze maturate, dai vari partner di progetto con l’area del sud est europeo nel corso degli ultimi anni. L’obiettivo del Programma è quello di: · aumentare la cooperazione economica tra i sistemi locali ed i settori produttivi italiani e del sud est Europa, in un’ottica di integrazione delle filiere produttive, mediante la fornitura di beni e servizi tra le imprese e il supporto a possibili joint venture; · rendere maggiormente dinamico e Gli incontri organizzati per febbraio vedranno protagoniste, sul fronte italiano, le aziende che in precedenza hanno già manifestato interesse per le attività progettuali e, eventualmente, anche ulteriori aziende aderenti alla specifica iniziativa. Le imprese serbe che finora hanno chiesto di partecipare provengono principalmente dalle zone della Serbia Centrale e della Vojvodina, in rappresentanza di diversi settori (agroalimentare, meccanica e componentistica, edilizia, legno-arredo, tessile, chimica e gomma). Oltre all’azione di incoming della delegazione, il progetto PRICES ha destinato una parte delle risorse alla presenza, con uno stand istituzionale, all’interno della manifestazione fieristica “Agrosud”, biennale delle tecnologie ed innovazioni applicate al settore agricolo, che si tiene a Napoli, presso la Mostra d’Oltremare, dal 25 al 27 febbraio 2011. INFORMAZIONI Marco Meloro Tel. 089 2786757 [email protected] Sydney, 31 Maggio-2 Giugno CeBIT Australia I l settore dell’ICT in Australia genera un volume di affari complessivo di circa123 miliardi di dollari australiani (dati ABS 2008) e contribuisce al PIL con un valore del 4,9%. CeBIT Australia è la principale manifestazione legata all’ICT in Asia-Pacifico. Con una durata di tre giorni, l’evento vede infatti la partecipazione delle aziende leader e i soggetti chiave, pubblici e privati, operanti nel mercato e rappresenta un’importante vetrina internazionale per le novità tecnologiche. E i dati 2010 lo confermano: • 30.426 visitatori provenienti da 42 nazioni; • 13 delegazioni internazionali; • 594 espositori da 16 nazioni; • oltre 250 accreditati stampa; • 1.800 delegati partecipanti a 7 conferenze; • oltre 270 rappresentati delle istituzioni ed agenzie governative federali e statali. CeBIT avrà luogo dal 31 maggio al 2 giugno 2011 a Sydney, presso il SydneyConvention & Exhibition Centre a Darling Harbour. CeBIT Australia è l’occasione ideale per le aziende italiane ai fini di un’azione di “scouting” o per consolidare la propria posizione sul mercato australiano, aumentando la propria visibilità ed entrando in contatto con le principali aziende ICT locali nelle categorie di riferimento. Il mercato australiano dell’ICT sta evidenziando un andamento in forte crescita e ne è prova la conferma da parte del Governo australiano di investire di 43 miliardi di dollari per la creazione di una rete broadband nazionale. Inoltre, il Governo ha annunciato la costituzione di una task-force con l’obiettivo di analizzare le proposte internazionali in specifici campi dell’ICT, tra cui ad esempio e-Governmented eHealth, sfruttando appunto il CeBIT quale piattaforma espositiva. L’attenzione internazionale verso l’Australia è testimoniata anche dalle avviate collaborazioni tra CeBIT e le principali società di R&D locali (NICTA, CSIRO e DSTO, quest’ultima con un ruolo chiave nel settore della difesa nazionale) per la costruzione di un programma di ricerca e commercializzazione di prodotti. INFORMAZIONI Gerardo Milito Tel. 089 3068156 [email protected] Anno IX numero 83 .5 pag NOVITà DA BRUXELLES Sicurezza dei consumatori Marcatura CE: novità in un click D a alcuni mesi la Commissione Europea ha lanciato un nuovo portale dedicato alla normativa sulla marcatura CE, indicatore di sicurezza e marchio obbligatorio per specifiche categorie di prodotti immessi nel mercato europeo. Il marchio CE non sta a indicare che un prodotto è stato fabbricato in Europa, bensì indica che il prodotto è stato verificato prima di essere immesso sul mercato UE e soddisfa quindi le disposizioni di legge (ad esempio, un livello armonizzato di sicurezza). Esso implica che il fabbricante ha verificato che il prodotto sia conforme a tutti i pertinenti requisiti di base (ad esempio, in materia di salute e sicurezza) delle direttive applicabili ovvero che lo ha fatto esaminare da un organismo notificato di valutazione della conformità. Per gli articoli prodotti nell’Ue spetta al fabbricante applicare il marchio Ce su un prodotto. Il sito, oltre a spiegare i principi fondamentali in merito alla marcatura e a for- nire un utile elenco delle domande più frequentemente poste – sezione FAQ -, è suddiviso in sotto-siti dedicati ai consumatori e professionisti. Nella sezione CE marking del sito è possibile approfondire e visionare i principi fondamentali in merito alla marcatura CE, gli eventi/seminari tecnici organizzati in Europa e le principali news in materia. Nel sotto-sito consumatori (CE marking for consumers) è possibile sia approfondire, in un linguaggio semplice e chiaro, anche attraverso l’utilizzo di video ed immagini, cos’è il marchio CE e a cosa serve, sia reperire ulteriori fonti di informazioni alle quali attingere per richiedere assistenza tecnica: associazioni di categoria, enti di certificazione, aziende, distributori, importatori, ministeri, reti di informazione comunitaria etc.). Il sotto-sito dedicato ai professionisti (CE marking for professionals) è suddiviso in sezioni per i fabbricanti, importatori e distributori. Non tutti i prodotti venduti nell’Ue devono recare il marchio CE. Esso I supermercati Loblaw alla ricerca di nuovi prodotti alimentari italiani La Camera di Commercio italiana dell’Ontario è lieta di informare che la catena di supermercati canadesi Loblaws è interessata a selezionare nuovi prodotti alimentari da introdurre nelle sue private label “President’s Chioce” e “President’s Choice Splendido”, due linee che offrono una selezione di prodotti alimentari esclusivi e di qualità superiore. I supermercati Loblaws fanno parte del gruppo Loblaw Companies Limited, il più grande distributore canadese di prodotti alimentari e di largo consumo. La sua rete di vendita, che comprende magazzini e supermercati quali NoFrills, Superstore e Fortinos, conta oltre 138mila dipendenti su tutto il territorio canadese. Attraverso gli uffici camerali il management di Loblaw desidera contattare le aziende italiane medie e grandi disposte a distribuire i propri prodotti sotto private label (prevalentemente prodotti da scaffale, confezionati e a lunga conservazione. I prodotti deperibili, frutta e verdura fresca così come vini ed alcolici non rientrano nelle categorie incluse nel progetto, mentre latticini, formaggi, carni lavorate e insaccati rientrano nelle categorie di interesse minore). Alle aziende che desiderano valutare questa opportunità chiediamo gentilmente di compilare la scheda scaricabile dal sito. I nostri uffici raccoglieranno i profili e collaboreranno con Loblaw alla selezione dei prodotti e delle aziende. La collaborazione prevederà nel corso del 2011 anche il coordinamento di almeno una visita in Italia da parte di una delegazione commerciale di rappresentanti di Loblaw e una serie di visite e presentazioni a Toronto da parte delle aziende italiane che verranno selezionate. www.italchambers.ca .6 pag Anno IX numero 83 si applica a circa 23 categorie diverse di prodotti, come i giocattoli, gli apparecchi elettrici, le macchine, i dispositivi di protezione personale e gli ascensori. Nel caso di un produttore, ad esempio, il sito guida l’interessato in un percorso che va dai requisiti legali richiesti per il prodotto specifico a tutto il percorso necessario per apporre la marcatura CE. Dopo aver selezionato il gruppo di prodotti, ad esempio giocattoli, è possibile visualizzare la normativa applicabile, verificare i requisiti, verificare se è necessario ricorrere ad un ente autorizzato, verificare la conformità del proprio prodotto, il progetto di documentazione tecnica e, infine, trovare il modo di apporre la marcatura CE. INFORMAZIONI Filomena Turlione Tel. 089 2786859 [email protected] extender SPORTELLO UNICO L’innovazione al servizio delle imprese Semplificafare i servizi transfrontalieri delle amministrazioni pubbliche I l progetto pilota SPOCS (Simple Procedures Online for Cross-border Services , semplificare i servizi transfrontalieri online) è un progetto su vasta scala che promuove l’innovazione e la competitività attraverso una vasta diffusione e un miglior ricorso alle tecnologie delle comunicazioni da parte di cittadini, imprese e governi. Il progetto mira a dare concreta attuazione alla direttiva UE “Servizi” (2006/123/CE) che si propone quattro obiettivi principali in vista della piena realizzazione di un mercato interno dei servizi: • facilitare la libertà di stabilimento e la libertà di prestazione di servizi nell’UE; • rafforzare i diritti dei destinatari dei servizi in quanto utenti di tali servizi; • promuovere la qualità dei servizi; • stabilire una cooperazione amministrativa effettiva tra gli Stati membri. La direttiva interessa molteplici attività come i servizi alle imprese (quali, ad esempio, servizi di pubblicità, certificazione e collaudo, manutenzione degli uffici), i servizi collegati al settore immobiliare (come le agenzie immobiliari, l’edilizia, la distribuzione, l’organizzazione di fiere, agenzie di viaggio) e i servizi ai consumatori (servizi ricreativi, guide turistiche, servizi nel settore del turismo). Secondo questa direttiva, gli Stati membri esaminano ed eventualmente semplificano le procedure e formalità applicabili per accedere ad un’attività di servizi ed esercitarla. In particolare, la direttiva prevede: • l’istituzione di sportelli unici presso i quali il prestatore possa espletare tutte le formalità necessarie per esercitare la propria attività; • l’obbligo di rendere possibile l’espletamento di tali procedure per via elettronica; • l’eliminazione degli ostacoli giuridici e amministrativi allo sviluppo del settore dei servizi ottenere informazioni sulle regole applicabili ai prestatori qualunque sia il loro luogo di stabilimento e sui servizi offerti da un prestatore di servizi. • l’obbligo di valutare la compatibilità dei regimi di autorizzazione alla luce dei principi di non discriminazione e di proporzionalità e di rispettare taluni principi quanto alle condizioni e procedure di autorizzazione applicabili al settore dei servizi; • il divieto di taluni requisiti giuridici che esistono nelle legislazioni di determinati Stati membri e non possono essere giustificati, ad esempio i requisiti di nazionalità; • l’obbligo di valutare la compatibilità di un certo numero di altri requisiti giuridici alla luce dei principi di non discriminazione e di proporzionalità. Per rafforzare la libera prestazione di servizi, la direttiva prevede che gli Stati membri devono garantire il libero accesso a un’attività di servizi nonché il suo libero esercizio sul loro territorio. Lo Stato membro nel quale il prestatore di servizi si reca potrà imporre il rispetto dei propri requisiti solo a condizione che siano non discriminatori, proporzionati e giustificati per ragioni relative all’ordine pubblico, alla pubblica sicurezza, alla salute pubblica o alla tutela dell’ambiente. La direttiva prevede altresì un certo numero di deroghe importanti a questo principio, ad esempio in materia di qualifiche professionali, di distacco dei lavoratori e per i servizi di interesse economico generale. Nel quadro della tutela dei diritti dei destinatari dei servizi, la direttiva: • precisa il diritto dei destinatari ad utilizzare servizi in altri Stati membri; • stabilisce il diritto dei destinatari ad Nel quadro della qualità dei servizi, la direttiva mira a: • rafforzare la qualità dei servizi incoraggiando ad esempio la certificazione volontaria delle attività o l’elaborazione di carte di qualità; • incoraggiare l’elaborazione di codici di condotta europei, in particolare da parte di organismi o associazioni professionali. Per facilitare lo stabilimento e la libera circolazione dei servizi nell’Unione europea, la direttiva: • stabilisce un obbligo legale vincolante per gli Stati membri di collaborare con le autorità di altri Stati membri per garantire un controllo efficace delle attività di servizi nell’Unione, evitando una moltiplicazione dei controlli. È altresì creato un meccanismo di allerta tra Stati membri; • costituisce la base per lo sviluppo di un sistema elettronico di scambio di informazioni tra Stati membri, indispensabile alla realizzazione di una cooperazione amministrativa effettiva tra Stati membri. SPOCS è un progetto co-finanziato dall’Unione Europea CIP-ICT PSP-2008-2 n. 238935 Informazioni Marianne André Tel. 089 2786862 [email protected] Per facilitare la libertà di stabilimento, la direttiva prevede: Anno IX numero 83 .7 pag UNIONE EUROPEA Appalti e Gare Rapporti commerciali con le istituzioni comunitarie L imprese degli Stati membri dell’Unione europea e a tutti i cittadini dell’Unione. Sono inoltre ammessi a partecipare gli operatori economici di Stati che, pur non facendo parte dell’Unione Europea, abbiano concluso con l’UE un accordo per l’apertura delle gare di pubblico appalto. a Commissione Europea, quale organo esecutivo dell’Unione europea (UE), gestisce il bilancio dell’UE e sovrintende all’attuazione delle politiche comunitarie. Per svolgere le sue attività, la Commissione ha bisogno di una vasta gamma di merci e di servizi: per esempio, consulenza sulle politiche e la legislazione, servizi di corriere, forniture da ufficio, manutenzione dei locali. Ogni anno vengono aggiudicati circa 9.000 contratti mediante gare pubbliche d’appalto. È una possibilità concreta per la vostra impresa! INFORMAZIONI Contattando Intertrade è possibile ricevere informazioni (e una prima assistenza) sulle maggiori gare d’appalto indette dalla Commissione europea e da altre pubbliche autorità nell’UE. Di norma gli appalti di valore modesto non sono inseriti nella banca dati Tenders Electronic Daily (TED), la fonte principale di informazioni in temi di appalti e gare comunitari. Gli appalti di valore compreso tra 25 000 e 60 000 euro sono annunciati sulle pagine web dei servizi della Commissione che intendono organizzare una procedura d’appalto.Gli appalti di valore inferiore a 25 000 euro vengono aggiudicati mediante una procedura negoziata, senza pubblicazione. Queste possibilità non sono annunciate, ma le imprese operanti sul mercato possono ricevere l’invito a presentare un’offerta. Le offerte possono essere redatte in una delle lingue ufficiali dell’Unione. In qualche caso può essere richiesto di presentare l’offerta in una determinata lingua (ad esempio, per gare d’appalto nel settore di tecnologie di punta in cui in tutto il mondo predomina l’uso di una determinata lingua, oppure quando la conoscenza di una determinata lingua è necessaria per l’esecuzione del contratto). PROCEDURE D’APPALTO Procedura aperta. Ogni operatore economico interessato può presentare un’offerta. La procedura comprende un’unica fase ed è di gran lunga la più frequente: è utilizzata per oltre la metà degli appalti che vengono aggiudicati. .8 pag Anno IX numero 83 Procedura ristretta. Prevede due fasi: nella prima, alla quale possono partecipare tutti gli operatori economici interessati, viene valutata la capacità di ogni partecipante in funzione dei criteri di esclusione e di selezione, mentre nella seconda fase sono invitati a presentare un’offerta solo gli operatori che hanno superato la prima fase. Procedura negoziata Viene utilizzata, ad esempio, quando il valore dell’appalto è inferiore a 60 000 euro. La Commissione europea invita direttamente gli operatori economici a presentare un’offerta e, se ritiene che le offerte possano essere migliorate, può condurre negoziati a condizioni paritarie con tutti gli offerenti. Anche per appalti di valore superiore a 60.000 euro, ma solo in circostanze eccezionali, la Commissione europea può negoziare le condizioni contrattuali con uno o più operatori economici. La Commissione può pubblicare in precedenza il bando di gara, oppure può semplicemente consultare operatori economici a sua scelta. La procedura negoziata per gli appalti di valore modesto è di norma più semplice e rapida delle altre procedure: i documenti richiesti possono essere meno numerosi, le condizioni imposte ai candidati meno restrittive, la documentazione dell’off erta e, in certi casi, l’offerta stessa possono essere inviate per posta elettronica. REQUISITI DI PARTECIPAZIONE La partecipazione è aperta a tutti gli operatori economici iscritti nel registro delle Sono ammessi a presentare un’offerta gli operatori economici: • che non siano in stato di fallimento; • che non siano stati condannati per violazione di regole professionali e deontologiche; • che non abbiano commesso un grave errore nell’esercizio dell’attività professionale; • che abbiano assolto agli obblighi relativi al pagamento dei contributi di previdenza sociale e agli oneri i scali e tributari; • che non siano stati condannati per frode, corruzione, partecipazione a un’organizzazione criminale o ogni altra attività illecita che leda gli interessi finanziari dell’Unione europea; • che non siano stati esclusi dalla partecipazione per problemi sorti nell’ambito di gare o appalti precedenti. CRITERI DI SELEZIONE I criteri di selezione determinano se i potenziali contraenti abbiano la capacità finanziaria, economica, tecnica e professionale necessaria per l’esecuzione del contratto. Gli interessati devono dimostrare la propria solidità finanziaria, ad esempio presentando un attestato del fatturato complessivo o della liquidità totale dell’impresa. La capacità tecnica può essere comprovata, ad esempio, in base a progetti o studi realizzati in precedenza nel settore pertinente. INFORMAZIONI Simone Sparano Tel. +32 2 2891253 [email protected] MEDITERRANEO: SFIDE O OPPORTUNITà Farnesina, “La priorità è fermare le violenze” Egitto: investire con cautela A lla luce di analisi on the field condotte da Confindustria Salerno nel corso dell’ultimo triennio, anche grazie alla sinergia istituzionale posta in essere con la Camera di Commercio I.A.A. di Salerno e, in particolare, con il coinvolgimento operativo dell’Azienda Speciale Intertrade, sono state individuate alcune aree geo-economiche favorevoli alla penetrazione commerciale e produttiva delle imprese del territorio. In pratica, sono state esaminate alcune aree mercato target della Romania, della Serbia e della Bulgaria per quanto attiene il settore agroindustriale e il mercato edile, l’Egitto per quanto concerne l’agroindustria e il multisettoriale. Nei prossimi mesi Intertrade intende dare attuazione alle seguenti azioni progettuali soprattutto verso l’Area MED- Egitto attraverso un: • focus mercato agroalimentare e multisettoriale; • missione istituzionale /esplorativa; • informazione/formazione alle imprese; • missione imprenditoriale. Alle attività preliminari di informazione, formazione ed assistenza seguirà una missione istituzionali/esplorativa, anche in web conference, finalizzata alla sensibilizzazione degli operatori economici interessati a sviluppare opportunità di affari, sia missioni imprenditoriali intersettoriali e di filiera. Nonostante il clima imprenditoriale risenta ancora di difficoltà operative legate a carenze e ritardi amministrativi, la fase congiunturale positiva, la vicinanza geografica e la consuetudine dei rapporti culturali – oltre a bassi costi delle materie prime e discreta qualificazione del lavoro – rendono l’Egitto un Paese sempre più attraente per l’investitore italiano, nel quadro delle possibilità di espansione del Made in Italy sui mercati emergenti. Per accelerare tale processo si intende innanzitutto sensibilizzare le Istituzioni e stakeholders italiani presenti in Egitto al fine di promuovere la filiera dell’agroindustria e del comparto multisettoriale della pro- Mondo? Cosa succede nel rchia ed Egitto, a o ad attentati in Tu tit sis as o m bia ab i uno scoppio delle In soli 2 mes ultime settimane ad te e es qu in e ria ge a fuga del President rivolte in Al e hanno portato all ch ia, nis Tu in e ch tensioni an fare una Ben Ali. ci sembra doveroso e a ss ple m co o olt eo da noi. La situazione è m soli 50 minuti d’aer a o nd de ca ac sta e dall’altra parte, riflessione su ciò ch ardare o a voltarsi gu a re sta a e ar te in corso. E’ difficile continu per sedare le protes do an om ec tel un e immigrati ed una come se bastass o, con 5 milioni di ne rra ite ed M già è Occhio: l’Italia l’area. oriale diffusa su tutta presenza imprendit vincia di Salerno, mettendo in evidenza l’esistenza dei numerosi marchi di origine e di qualità che interessano le nostre produzioni. Nello specifico si prevedono le seguenti azioni comuni ad ogni evento promozionale programmato: 1. Azioni di informazione e sensibilizzazione stakeholders, operatori economici ed imprese locali; 2. Consolidamento dei rapporti istituzionali con la Rappresentanza diplomatica italiana in particolare Ambasciate e/o Consolati in Italia e/o in Egitto; 3. Contatti ICE locali quale supporto ed assistenza alla realizzazione del programma promozionale; 4. Conferenze di supporto agli eventi con presentazione aspetti legali, fisca- li, tributari e vari programmi UE - Mediterraneo; 5. Contatti con vari organismi in loco in particolare le Camere di Commercio italiane all’estero, i Ministeri, Associazione degli Industriali; 6. Organizzazione logistica. A sostegno di tali azioni promozionali, infine, sarà realizzato anche un piano di comunicazione mirato “Egitto” attraverso iniziative di informazione e divulgazione sul territorio provinciale, regionale e nazionale. Per maggiori informazioni compilare e inviare ad INTERTRADE – fax 089 2786811 – il seguente coupon Azienda: Referente: Telefono: Fax: E-mail: INFORMAZIONI PromoExport Tel. 089 2786757 [email protected] Anno IX numero 83 .9 pag BALCANI Bosnia-Erzegovina Investire nel futuro L a Republika Srpska (RS) offre agli investitori stranieri numerose possibilità di investimenti diretti o di investimenti attraverso concessioni a condizioni molto favorevoli: • enorme potenziale di sviluppo nel settore agrario – un terzo dell’intera superficie coltivabile è ancora disponibile; • condizioni eccezionalmente favorevoli per lo sviluppo del settore termo e idro-energetico – attualmente solo il 30% di tutte le risorse viene sfruttato per la produzione di energia elettrica; • concreta possibilità di rifornimento di energia tramite le fonti rinno vabili (energia eolica e solare; bio-diesel e bio-gas); • ricchezza del settore boschivo – superficie delle foreste e di terreno boschivo occupa il 40% di tutto il territorio della RS; • risorse minerarie e minerali (carbone, boksite, lignite, ferro, rame, alluminio, zinco, manganese, rgento); Pubblichiamo informazioni riguardanti opportunità commerciali selezionate dalla Camera di commercio della Repubblica Serba di Bosnia – Erzegovina e dall’Associazione delle foreste e dell’industria del legno nel settore legno/arredo/edilizia. Intertrade/CCIAA Salerno non ha funzioni di intermediazione. Gli interessati devono contattare direttamente gli Uffici di riferimento e/o le imprese interessate. AD Produkt Kozarska Dubica, Vrioci b.b. Mob: + 387 65 722 733 Tel: +387 52 449 120 / 449 121 Fax: + 387 448 218 E-mail: adprodukt@adprodukt. com www.adprodukt.com Direktor Božana Arsenic Produzione pallet in legno 0 .1 pag Anno IX numero 83 • enormi potenzialità turistiche nel settore termale, storico-culturale, agrituristico, sportivo, ecologico. Secondo la lista dei mercati mondiali che cambiano più velocemente, la Bosnia ed Erzegovina è al primo posto con il punteggio di 100. L’analisi in questione ha tenuto conto dei cambiamenti urbanistici, educativi, delle libertà civiche, del PIL e di altri fattori come l’accessibilità ai servizi telefonici, telematici e televisivi negli ultimi 10 – 15 anni. Queste favorevoli caratteristiche del mercato della RS contribuiscono a una stabile situazione economica, a un enorme potenziale di mercato, a bassi costi di gestione, ad un ambiente vantaggioso per gli investimenti stranieri e a un potenziale di risorse umane di qualità. Non dimentichiamo la strategica posizione geografica, la rete stradale e uno sviluppato sistema di telecomunicazioni che facilita gli investitori grazie ad un accesso diretto sui mercati dell’Unione Europea e dell’Europa Centrale e Orientale. BMD Ul.Karadordeva bb - 76316 Janja Tel: + 387 55 542-100 Fax: + 387 55 542-555 E-mail: [email protected] www.parketi-bmd.com Produzione parquet DRVOPRODEX Karanovac 3, Banja Luka Tel.: +387 51 427-465 Fax: +387 51 427-485 E-mail: [email protected] www.drvoprodex.com Produzione parquet DRVOLIK Pljesevica bb, Rogatica Tel: +387 58417755 Fax: +387 58420180 Mob: +387 65577385 www.drvolik.com Produzione porte, finestre, mobili in legno alluminio FAGUS HAUS Pilanska br.3 - 78000 Banja Luka Tel: +387 51 320 131 Fax +387 51 301 764 E-mail: [email protected] www.fagushaus.biz Produzione porte e finestre PPTU Foresta Ul. Baljska 2 - 79224 Bosanska Kostajnica Tel: +387-52-663-241 Fax: +387-52-663-242 E-mail: [email protected] E-mail: [email protected] www.forestaveneer.com Prodotti in legno, semilavorati, pallet, accessori GMP ENTERIJERI Ulica Karadordeva 2 Banja Luka Tel. +387 51 300 015 Fax. +387 51 300 015 e-mail [email protected] www.gmpkompani.com Produzione divani GROSSIST PRIJEDOR Branislava Nušica 33 Prijedor -79101 Tel: +387 52 216 316 Fax: +387 52 342 072 BALCANI Bosnia-Erzegovina Per quanto riguarda le potenzialità offerte dal mercato si evidenzia che l’Unione Europea tramite i cosidetti «Accordi commerciali preferenziali» ha introdotto delle facilitazioni commerciali ai prodotti esportati dalla Bosnia ed Erzegovina, prodotti che corrispondono agli standard tecnico-tecnologici dell’UE, senza limitazioni di quantità (eccetto per le quote per un numero esiguo di prodotti) né tasse doganali. Inoltre l’Accordo di Stabilizzazione e di Associazione con l’UE firmato il 16 giugno 2008 sancisce che la Bosnia ed Erzegovina escluderà dal pagamento delle tasse doganali nei prossimi sei anni determinati gruppi di prodotti (altri prodotti non saranno detassati) fino all’entrata in vigore della zona di libero scambio commerciale con il mercato dell’UE. Sfruttando i vantaggi dell’apertura ai mercati, la RS realizza una crescita costante dell’export e dell’import pari a un tasso medioannuale del 29 %, mentre l’export cresce più lentamente con un tasso medio annuale del 10% (secondo gli indicatori del periodo dal 2004 al 2007). È lo http://www.grosist.com Produzione soluzioni modulari (case, strutture ricreative, etc.) in legno JAVOR Salon Namjestaja Luka Jovana Ducica br. 25, 78000 BANJA LUKA Tel. +397 51 233 150 Tel:+387 52 238 081 Fax: +387 52 238 082 Email: [email protected] www.javor-prijedor.com Produzione di mobili su misura LIPA-DRVO Ulica Palih Boraca BB 79203 OMARSKA Tel: +38 752333149 Fax: +38 752331170 email: [email protected] www.lipadrvo.com Lavorazione e commercializzazione di legno meridijana Gornji Brodac bb 76313 Brodac - Bijeljina Tel:+38755 321 767 stesso governo della RS a contribuire alla crescita dell’export stimolando le imprese esportatrici con appositi programmi. Tra questi segnaliamo il: • Fondo per il sostegno degli investitori esteri che elargisce un sostegno finanziario agli investitori esteri per i progetti nei campi della produzione, della ricerca e dello sviluppo. Il sostegno finanziario viene concesso in base alla grandezza dell’investimento, del numero dei nuovi posti di lavoro, dell’investimento in settori sottosviluppati, delle prerogative ecologiche e della partecipazione all’export nella vendita complessiva. • Assicurazione degli investimenti stranieri. Gi investimenti stranieri in Bosnia ed Erzegovina non sono soggetti alle restrizioni sui trasferimenti, alle espropriazioni, ai rischi di guerra o di rivolte, alle violazioni degli accordi. L’assicurazione è garantita dal Fondo dell’UE per la garanzia degli investimenti gestito dall’Agenzia Multilaterale per la Garanzia degli Investimenti (MIGA), membro della Banca Mondiale. Fax: +38755 321 766 E-mail: [email protected] www.meridijana.com Lavorazione e commercializzazione di legno NOVA DI VRBAS Ulica Brace Pišteljica 4, 78000 Banja Luka Tel.: +387 51 348 600 Fax: +387 51 348 601 www.nova-di-vrbas.ba Produzione mobili NOVA DIPO Gornji Podgradci bb Gornji Podgradci, 78405 Tel: + 387 51 896 318 begin Fax: + 387 51 896 322 www.podgradci.com Produzione sedie per interni ed esterni PETROPROJEKT Drinska bb 75420 Bratunac Tel: +387 56/410-325 Fax:+387 56/410-275 E-mail: [email protected] Inoltre è possibile avvalersi del sostegno dell’Overseas Private Investment Corporation (OPIC) per assicurare gli investitori da ogni rischio politico. INFORMAZIONI www.vladars.net www.petroprojekt.net Lavorazione e commercializzazione di legno podromanija 71350 Sokolac, Bih Tel: +387 57/447-972 - +387 (0) 57/447-352 Fax:+387 57/447-351 E-mail: [email protected] www.podromanija.com Produzione infissi e porte in legno Standard AD Jovana Ducica br. 2 78430 Prnjavor Tel: +387 51 663 752 Fax: +387 51 663 752 Email: [email protected] www.standard-prnjavor-bh.com Produzione tavolini, librerie e scrivanie in legno DRVO-EMDEX Sipovo Tel: +387 50 372981 Fax: +387 50 372 981 E-mail: [email protected] www.intertrade.camcom.it Anno IX numero 83 1 .1 pag OPERARE CON SUCCESSO Per la crescita degli scambi Orientare le imprese a posizionarsi all’estero I l Ministero dello Sviluppo Economico ha recentemente istituito una Task Force on Trade Facilitation (TFTF) il cui obiettivo è sia quello di individuare e presentare le best practice finalizzate alla facilitazione degli scambi per sostenere il commercio estero, la crescita e l’internazionalizzazione delle PMI italiane, sia seguire la strada della implementazione di dette pratiche. Recenti studi hanno dimostrato che la messa in opera anche di poche pratiche virtuose, in grado di facilitare efficacemente gli scambi, può avere un impatto positivo moltiplicato in termini di incremento delle esportazioni, crescita e internazionalizzazione delle imprese. L’aumento in termini di volumi e complessità degli scambi commerciali ha profondamente modificato il contesto in cui operano i protagonisti del commercio internazionale. La liberalizzazione degli scambi ha comportato una notevole riduzione di barriere naturali o legali alla circolazione di beni, servizi e persone, anche di tipo non tariffario, e ha progressivamente spostato l’attenzione su quella che da molti è considerata l’ultima frontiera: la facilitazione degli scambi (Trade Facilitation). In sostanza, come precisa il MiSE “… su tutto quel complesso di azioni che mirano a contenere l’impatto negativo di procedure inefficaci e penalizzanti per l’interscambio di un dato Paese: procedure che si ripercuotono negativamente sul governo, sulle imprese, e, in ultima analisi sui consumatori e l’economia nel suo complesso”. Quotidianamente, operando in diversi paesi del mondo (oltre settanta), verifichiamo sul campo che i diversi governi spesso devono fronteggiare problemi di contrabbando, di sicurezza nazionale, di frodi e uso improprio o improduttivo di pubbliche risorse che impoveriscono le casse dello Stato. Ciò li spinge così ad emanare regole e procedure stringenti. Ciò facendo, però, le imprese nazionali possono vedersi penalizzate da tempi di consegna delle merci lunghi e imprevedi- 2 .1 pag Anno IX numero 83 Comitato di Redazione Raffaele De Sio Gerardo Milito Filomena Turlione Innocenzo Orlando Direttore Responsabile Segreteria di Redazione Rossella Durso hanno collaborato Marianne André Antonio Gallifoco Marco Meloro Special Thanx: bili, da procedure amministrative e doganali costose e da opportunità commerciali perse. Questi costi “nascosti” delle transazioni commerciali internazionali, sottolinea il MiSE, sono composti, in parte, da costi diretti (p.es. le spese legate alla fornitura di informazioni e documentazione a determinate autorità competenti), in parte, da costi indiretti (p.es. quelli che originano dalla lentezza delle procedure). Essi, in alcuni casi, possono pesare fino ad un 15% del valore dei prodotti scambiati! Claudia Barbiero - per il Canada Tiziana Carlino - per l’Europa dell’est Chiara Davide - per i progetti di Sistema Monica De Carluccio - per Area Med Vittoria Marino - per l’Europrogettazione Paolo Piciocchi - per Impresacard Intertrade / C.C.I.A.A. Salerno Via Roma, 29 - 84121 Salerno Tel. 089.2786111 - Fax 089.2786811 [email protected] www.intertrade.camcom.it Rivista ufficiale di Intertrade Autorizzazione del Tribunale di Salerno n. 13 del 18/03/2010 Chiuso in tipografia: venerdì 4 febbraio 2011 Intertrade non assume alcuna responsabilità circa l’originalità ed il contenuto dei singoli articoli firmati ivi pubblicati, nè per le conseguenze derivanti dall’utilizzo delle informazioni da essi desunte. Gli articoli possono essere utilizzati parzialmente o integralmente con la riserva dell’obbligatoria citazione della fonte. In un’economia in continua trasformazione come quella italiana, la cui ossatura, è composta soprattutto micro-piccole e medie imprese, l’eliminazione dei c.d. costi “nascosti” delle transazioni commerciali internazionali renderebbe meno care le merci importate e darebbe slancio alla competitività del Made in Italy. Facilitare e velocizzare l’intero processo che guida il nostro operatore dal momento in cui matura l’idea di operare con e sui mercati esteri a quello in cui detta idea trova concretizzazione è fondamentale per il progresso economico nazionale, regionale e locale e oggi è realtà anche grazie alla Task Force on Trade Facilitation ministeriale. INFORMAZIONI Innocenzo Orlando Tel. 089 2786111 [email protected] www.regione.campania.it provinciadisalerno Camera di Commercio Salerno www.sa.camcom.it