Esperienze e collaborazioni in rete dell`ITC Romanazzi di Bari
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Esperienze e collaborazioni in rete dell`ITC Romanazzi di Bari
Esperienze e collaborazioni in rete dell’ITC Romanazzi di Bari Centro Polifunzionale di Servizio “Dilos Center” Simucenter-Puglia per l’Alternanza e l’Impresa Formativa Simulata 1. Contesto. L’Istituto tecnico commerciale “Domenico Romanazzi” di Bari nasce nel 1959 come scuola autonoma e negli anni ‘60 è una delle prime quattro scuole, a livello nazionale, che attivano l’indirizzo per ragionieri programmatori. L’essere stati antesignani nel settore informatico ha scritto indelebilmente quella che poi sarebbe stata la “mission” della scuola negli anni a seguire; a tale forte connotazione si è aggiunta, negli anni ’80, l’attenzione per l’ambito dello studio delle lingue straniere, già oggetto di studio nel P.A.C.L.E., tanto da indurre il Collegio Docenti ad attivare l’indirizzo sperimentale linguisticoaziendale ERICA. L’avvento dell’Autonomia scolastica, al termine degli anni ’90, permette di dare rilievo, tra le attività più qualificanti ed innovative, a due “pratiche” che costituiranno la base della crescita esponenziale realizzata negli anni successivi: la creazione di un “centro servizi”, anche questo precursore, nel nome e nell’operatività, di quello previsto successivamente nei progetti PON (Mis./Az. 2.2C), (così come era stato pensato il ruolo delle scuole dal Consiglio Europeo di Lisbona 2000 “…lle scuole e i centri di formazione, tutti collegati a Internet, dovrebbero essere trasformati in centri locali di apprendimento plurifunzionali accessibili a tutti) e la creazione di una rete europea di “partners” per la realizzazione di progetti Comenius, Lingua, scambi di classe, ecc. Nel 1999, sfruttando l’idea innovativa del “centro servizi” quale “ponte” tra la scuola e l’azienda, l’Istituto affronta l’esperienza molto impegnativa di un Progetto Pilota del Programma Leonardo biennale, occasione per fidelizzare i partners (Germania ed Olanda, con la successiva estensione a numerosi altri paesi) e stringere nuove reti di collaborazione con aziende, Enti locali, Enti di previdenza, Sindacati, scuole del territorio. In tale occasione le potenzialità dell’Istituto vengono messe a dura prova, ma scatta anche il bisogno di alleanze strategiche, all’interno ed all’esterno della scuola, che offrano, con il potenziamento e l’integrazione a sistema di competenze differenziate, una possibilità reale di misurare la realizzabilità di un rapporto strutturato di una scuola con il territorio che la circonda e di costruire tutti i ponti possibili verso l’Europa. Non sono comunque da minimizzare le difficoltà incontrate nel superare o “attenuare” le resistenze al cambiamento e al lavoro in team, tradottesi in forme di individualismo e di autoreferenzialità, ostacoli culturali consueti per le esperienze di innovazione, che, invece, per loro natura, devono irrinunciabilmente basarsi su attività di integrazione, coinvolgimento degli attori e condivisione diffusa degli obiettivi. 1 È risultato vincente, nel tempo, lo spirito con cui lo sparuto gruppo iniziale di docenti operativi nel Centro servizi ha affrontato le difficoltà relazionali, non arrendendosi alle prime rimostranze e tentando di coinvolgere un numero sempre maggiore di docenti e non docenti (oltre che di alunni), accettando di ognuno l’apporto possibile, pur inducendo a lavorare in una logica organizzativa mirata al miglioramento dell’esistente. L’apporto del Dirigente, di fronte ad un gruppo così preparato e motivato, oltre che nel condividere e supportare, è stato di “liberare” questa autonomia, perché potesse dare i suoi frutti, inquadrandola, ove necessario, nel quadro giuridico -amministrativo . L’idea del “Centro Servizi” all’interno della scuola ha trovato successivamente supporto ed ampliamento strutturale nel PON 2.2.C (a.s. 2001-2): in tale occasione il “Centro Servizi” ha ricevuto anche il nome, “Dilos Center”, che lo ha contraddistinto, in seguito, dagli altri Centri Polifunzionali di Servizio creati in seguito all’applicazione della stessa misura PON. Il manipolo dei pochi volontari negli anni è cresciuto nel numero e nella qualità dell’intervento: oggi all’interno della scuola è riscontrabile la prima delle reti necessarie, quella formata da un gruppo consistente di operatori a vario livello e con differenti qualifiche professionali che operano condividendo gli obiettivi istituzionali che sono stati “personalizzati” nella “vision” complessiva dell’Istituto. Motore di tale cambiamento è stato il “Dilos Center”, a cui è stato riconosciuto un terzo posto nelle “best practices” nazionali sulle reti informatiche dall’Osservatorio OTE del Miur nell’a.s. 2001-02, ed un primo posto nazionale nell’anno successivo, con invito, in entrambi i casi, a presenziare al TED di Genova. Il riconoscimento della qualità dei numerosi progetti realizzati grazie a finanziamenti da Fondi Europei, Ministeriali o Regionali ha consentito, nel 2003, l’inserimento nella rete ENIS - European Network of Innovative Schools - di cui fanno parte circa 300 scuole Europee di cui soltanto una quarantina Italiane. 2nd CAF Event – Luxemburg – Giugno 2005 2 In tale contesto il Dilos Center cura una complessa mappa di collaborazioni, partenariati, attività in rete, attuando un modello di azione basato sul trinomio integrazione-intercultura-innovazione e realizzando un insieme coordinato di iniziative, in linea con gli obiettivi europei nel campo dell’educazione, fissati nel Consiglio Europeo del 5 maggio 20031, che puntano ad aprire al mondo esterno il Sistema dell’Istruzione, con rilievo alla “realizzazione di sinergie attraverso reti di relazioni, comunicazione, condivisione di risorse umane e strumenti”. Il Centro Servizi è anche stato inserito nella Banca-dati “Buoni Esempi” curata dal Formez, quale esempio di innovazione nella scuola ed ha partecipato alla sperimentazione del CAF – Common Assessment Framework, procedura elaborata dall’ EIPA2, per l’assessment istituzionale e il miglioramento qualitativo nelle Pubbliche Amministrazioni; è stato scelto a far parte delegazione italiana che ha partecipato all’incontro del “2nd European CAF della Event Luxembourg - 1-2 giungo 2005 e alla presentazione dell’esperienza nel giugno 2006 ad una delegazione cinese ospitata dall’Università Federico II di Napoli. 2. Dilos Center - Supporto all’autonomia e alle reti, diffusione delle tecnologie. Il Dilos Center3 opera nel contesto dell’Istituto come “ambiente” tecnico e funzionale di raccordo con il territorio e il contesto Europeo, realizzando progetti e segmenti orientati al networking, alla video-comunicazione e ai servizi per la formazione. Le aree di intervento sono l’innovazione metodologico-didattica, il project management, la diffusione delle ICT e le azioni on-line, lo sviluppo dell’Alternanza Scuola-lavoro e la Simulazione aziendale. Il team di lavoro promuove partenariati e stage formativi, esperienze di mobilità internazionale e scambi, con collaborazioni interne ed esterne alla scuola. È stato recentemente attivato, su proposta dell’USR per la Puglia, un Punto Informativo della Borsa Lavoro, al fine di sperimentare e diffondere fra gli studenti, con la guida e lo stimolo di docenti-tutor, una pratica di integrazione con il sistema delle aziende trasferibile in diversi ambiti. Sono anche in fase di attivazione iniziative di “accompagnamento” per studenti diplomati, in collaborazione con aziende partner, con corsi di formazione e orientamento specialistico. 1 Sito di riferimento degli atti del Consiglio Europeo: http://europa.eu/european_council/conclusions/index_it.htm 2 European Institute of Public Administration - Sito di riferimento: http://www.eipa.eu/en/home/ 3 Il “Centro Servizi Multimediale Polifunzionale” nasce con un Progetto Pilota del Programma Comunitario Leonardo da Vinci (1999-2001), sviluppa le infrastrutture tecnologiche dell’ITC Romanazzi con fondi FESR (PON Mis./Az.2.2c-2001) e altri finanziamenti. 3 Schema delle interazioni del Centro Servizi Il contesto istituzionale del Centro è l’Istituto “Romanazzi”4, comunità formativa aperta alle innovazioni e alle interazioni territoriali; il contesto strutturale è costituito dall’”ambiente” tecnologico, gestito direttamente dal team5, nel quale si integrano la didattica curricolare, la simulazione di impresa, i progetti e le partnership internazionali, le attività di certificazione informatica e linguistica. Esso utilizza una rete LAN integrata (RJ45-wi.fi.-ottica) con svariati ambienti polifunzionali hi.tech e laboratori didattici multimediali. L’Istituto dispone inoltre di stazioni di video-editing, apparati per la post-produzione digitale, stazioni grafiche avanzate e sistemi di videoconferenza e cura correntemente il web service, portali dinamici e applicativi on-line in housing interno o esterno. Il laboratorio di Simulazione “Samos” è specificatamente dedicato all’Alternanza e alla Simulazione d’Impresa. Il Dilos Center si avvale di competenze interne ed esterne, interagenti in gruppi di lavoro formali e informali, “forzando” la tradizionale impostazione del lavoro individuale dei contesti scolastici. Supporta reti e collaborazioni fra Istituti, Istituzioni, Enti, aziende, diffonde buone pratiche, azioni sperimentali di ricerca finalizzate all’innovazione, raccogliendo e condividendo esperienze, dati, informazioni, prodotti multimediali. Inoltre, come esito delle attività, il Centro realizza una continua produzione multimediale e documentativa, curandone la pubblicazione e la diffusione mediante il portale www.diloscenter.it. Le azioni di supporto e diffusione di modelli formativi e organizzativi trasferibili, rivolti anche a realtà info-deboli, sono in linea con le direttive europee, che prevedono lo “sviluppo di partenariati tra istituti scolastici, e autorità locali, mondo dell’impresa, reti transnazionali di cooperazione”6.: 4 Dirigente scolastico C. Pirolo F. Maiorano, G. Berardi, E. Dalfino, A. Papapicco, V. Clarizio, team del Dilos Center, redattori con il Dirigente scolastico del report. 6 Commissione Europea – Libro verde [Comm.93-457, settembre 1993] 5 4 Un seminario sulle nuove tecnologie 3. KOS - Knowledge Open Services: il funzionamento del Dilos Center. A completamento dell’azione strutturale prevista dalla Mis./Az. FESR-2.2c, nel 2005 è stata varata la misura implementativa FSE-1.4L, che ha permesso al Dilos Center, (in rispondenza alle finalità generali previste per i Centri Polifunzionali di Servizio autorizzati nell’ambito del PON “La Scuola per lo Sviluppo”), di inquadrare, personalizzare ed ampliare le attività di integrazione con il territorio, già avviate negli anni precedenti, nel progetto “KOS - Knowledge Open Services”, diventato operativo nel biennio 2006-2007 . Hanno aderito direttamente alla rete oltre trenta Istituti; molte altre scuole partecipano alle attività proposte o utilizzano i servizi online offerti nei tre segmenti operativi previsti, ciascuno dei quali presenta contenuti e outcome “trasversali” rispetto agli ambiti generali del progetto: A. Simucenter Regionale per la Puglia di cui l’Istituto è sede B. Diffusione di buone pratiche, formazione e supporto nel settore ICT C. Portale di web-streaming7 per la diffusione e la promozione della post-produzione AV.8 aggiungere voci successivi paragrafi A. Simucenter Regionale per la Puglia - Obiettivi generali e specifici Il Centro Servizi cura le attività della Centrale regionale di Simulazione (Simucenter), definite nelle linee generali a livello nazionale8 e sostenute dall’U.S.R. della Puglia9, coordinandole con le azioni assicurate a livello centrale dalle Centrali Nazionali della Rete ifsitalia.net. La Centrale regionale, tra le prime tre attivate in Italia, ha implementato con partner specializzati la complessa struttura hardware e software e gli applicativi web-oriented che realizzano gli ambiti della simulazione d’impresa (Stato, Banca e Mercato), curando supporto e consulenza agli utenti. 7 In collaborazione con Eidolab srl – Bari e Globonet snc - Triggiano Direzione Generale per l'Istruzione post-secondaria del M.P.I. e per i rapporti con i sistemi formativi delle Regioni, con il coordinamento dell’Isp. Prof.ssa Liliana Borrello 9 Progetto “Sifnos”, con il coordinamento del Vice Direttore generale Vicario Dr. Ruggiero Francavilla 8 5 Sono stati inoltre implementati due distinti ambienti WEB (www.ifspuglia.net e http://alternanza.diloscenter.it) per la condivisione di materiali e strumenti di lavoro in document sharing, la raccolta di informazioni sulle scuole e sulle aziende-partner, la pubblicazione di news. Schema delle interazioni telematiche del Simucenter Dal punto di vista tecnico, le funzioni e le strutture hardware sono “duplicate” (presso la sala server del Dilos Center e in housing presso ISP) utilizzando Webserver Windows-I.I.S. e Linux-Apache, con gli opportuni applicativi e servizi di connettività a banda larga. Il Simucenter assicura così, a livello regionale, le funzioni già garantite dai Server nazionali, interfacciandosi in modalità continua e trasparente rispetto agli utenti IFS. E’ in fase di sviluppo l’implementazione della piattaforma “Sviluppare IFS”, a cura dell’INDIRE, alla cui definizione collaborano docenti del team, che assorbirà progressivamente le funzioni dell’attuale sistema, integrandole con le funzionalità dei Simucenter regionali. Le scuole pugliesi sedi di IFS accedono dall’URL del Simucenter alle varie funzionalità, nonché a informazioni e materiali disponibili anche per le scuole che progettano di attuare tali percorsi. Nel 2006 è stato curato il supporto a 77 IFS della Puglia, per un totale di 50 Istituti scolastici e la diffusione dei materiali della formazione, recensendo i progetti di circa 50 istituti. Su un totale di 102 scuole registrate, 54 risultano inserite nella sperimentazione “Alternanza Scuola-Lavoro”, finanziata in Puglia con fondi USR, mentre 72 scuole sono inserite nella rete ifsitalia.net, con la realizzazione di progetti finanziati da fondi CIPE o PON della Mis./Az. 1.1f. Di esse 25 realizzano entrambe le sperimentazioni, 35 la sola Alternanza e 42 la sola IFS. Una specifica e non secondaria “sezione” del sito, aperta a contributi interni ed esterni, è dedicata alla condivisione di contributi di “expertise”, proposte originali, significative o innovative per il coinvolgimento nella didattica di temi vicini al mondo aziendale e del lavoro. Il portale ospita nella “Vetrina IFS” i siti WEB di 72 Imprese simulate, rispetto alle 83 “operative”. 6 Questo risultato è stato conseguito grazie ad un’azione “a tappeto” di stimolo della visibilità on-line degli Istituti della rete, curando anche il supporto tecnico, ove necessario. Funzionalità del Simucenter per la Puglia B. Diffusione di buone pratiche, formazione e supporto nel settore ICT L’azione, rivolta alle Istituzioni scolastiche è basata, seguendo le indicazioni scaturite dalla rilevazione dei bisogni, sulla progettazione e realizzazione di attività di formazione e supporto, indiretto e diretto, opportunamente integrate da contributi di expertise. Seminari regionali 7 Formazione E’ stato implementato un piano di interventi seminariali, erogando micro-moduli formativi (laboratori, workshops, casi di studio) destinati al personale scolastico e curati da esperti e docenti. Gli incontri focalizzano tematiche di interesse quali la sicurezza delle reti informatiche e la tutela dei minori nel web, il progetto di una rete scolastica, gli apparati per il firewalling e i sistemi Proxy, i sistemi wi.fi, la comunicazione video-digitale e web. Sono stati inoltre organizzati, con finalità divulgative, vari seminari regionali: - Diffusione del progetto “Comunic/Azione”, curato dall’ITC Tosi di Busto Arsizio, articolato in quattro moduli sulla comunicazione verso sé, interpersonale, nel gruppo e nelle organizzazioni; - Diffusione delle attività svolte nel biennio 2006-2007 dalla rete regionale del Progetto “Educazione alla Cittadinanza Europea”. Il Progetto è stato sostenuto dal Consiglio dei Ministri, dal Ministero della Pubblica Istruzione, dall’USR per la Puglia e dall’Assessorato regionale alla Trasparenza e alla Cittadinanza Attiva. - Evento regionale Microsoft: Sql Server 2005®, organizzato, in collaborazione con Microsoft Italia, nell’ambito delle attività di promozione delle certificazioni ICT avanzate, quale sede del Microsoft® IT Academy Program – IT Professional (Pro Platinum). - Seminario dedicato alla “flessibilità curricolare e alla differenziazione didattica” destinato a docenti di varie discipline, tenuto dall’esperta prof.ssa Franca Quartapelle, con la presentazione della metodologia CLIL - Content Learning Integrated Language. Altri eventi sono stati realizzati in collaborazione con Universus-CSEI, Microsoft Italia-IT Academy, USR-M.P.I., effettuando, tra l’altro, 40 corsi di formazione10 dedicati a vari livelli di approfondimento delle tecnologie con la partecipazione di 60 Istituti e 700 frequenze per oltre 1200 ore. Tutte le azioni hanno coinvolto esperti, figure professionali e docenti di vari Istituti scolastici, “delocalizzando” opportunamente alcune attività per favorire la partecipazione e il coinvolgimento organizzativo e didattico di altre scuole. 10 PON Mis./Az. 1.4 – Formazione sulle nuove tecnologie per gli insegnanti delle scuole del primo ciclo di istruzione per scuole destinatarie di fondi FESR, con il coordinamento di A. Lattanzio 8 Sono stati, inoltre, progettati e attivati percorsi ipermediali sulle tecnologie e tecniche del cinema, sull’integrazione interculturale e sulle trasformazioni socio-ambientali indotte dall’evoluzione infrastrutturale, di cui sono stati pubblicati in Internet gli output progettuali e i materiali didattici. Azioni di supporto Contestualmente all’azione di informazione e diffusione, realizzata attraverso incontri e seminari, un segmento specifico del progetto “KOS” prevede interventi on-site di supporto alle infrastrutture telematiche e/o alla rimodulazione organizzativa delle infrastrutture esistenti nelle scuole che non possiedano sufficienti competenze per la gestione avanzata delle ICT. Le scuole interessate richiedono l’intervento di un esperto del Centro Servizi per sviluppare, in collaborazione con il loro personale docente o tecnico, la ricognizione degli apparati multimediali e telematici ed una ipotesi-proposta di adeguamento-miglioramento sostenibile. Scopo di questa azione è quello, fondamentalmente “culturale”, di diffondere un corretto approccio agli ambienti tecnologici scolastici e alle problematiche di funzionamento, esclusi gli aspetti della mera “assistenza tecnica”, da affidare, opportunamente, ad esperti aziendali di settore. C. Web-streaming service: caratteristiche e finalità Il servizio di web-streaming, realizzato suI portale http://webstreaming.diloscenter.it, oltre ad avere funzioni di documentazione e diffusione, stimola le produzioni audiovisive in ambito scolastico e la comunicazione multimediale nelle ricerche, nella condivisione di esiti progettuali e nelle azioni di monitoraggio. È una proposta innovativa ed originale in ambito scolastico, implementata in un ambiente telematico basato su tecnologia podcasting11, dedicata alla raccolta e condivisione di videodocumenti relativi a esperienze, informazioni sul territorio, “output” progettuali realizzati da scuole enti, associazioni, etc. 11 Il sistema podcasting permette di scaricare in modo automatico risorse audio, video o testuali in estensione .pdf, chiamate podcast, utilizzando un programma (un "client") generalmente freeware chiamato aggregatore o feeder. 9 Webstreaming: menù scorrevole per la scelta del video I documenti audio-visivi sono presentati secondo canali tematici. Il sistema si prefigge di conferire visibilità a esperienze documentate con audiovisivi relative all’alternanza, alla cultura d’impresa e alla mobilità, all’interculturalità, alle competenze e certificazioni ICT, alla promozione del territorio. 4. Interfaccia WEB del Centro Servizi L’URL http://www.diloscenter.it offre il “raccordo” delle varie iniziative del Centro Servizi: l’integrazione, l’interculturalità e l’innovazione; l’area dedicata all’Alternanza è collegata ai citati portali www.ifspuglia.net e http://alternanza.diloscenterit/alternanza. Un’altra sezione specifica del sito, a latere rispetto ai segmenti di intervento già illustrati precedentemente, raccoglie esperienze di valenza interculturale, con pagine realizzate dal Dilos Center, in collaborazione con altri soggetti: − “Sul filo della storia”: sito realizzato in collaborazione con la S.M. Fraccacreta di Bari-Palese, raccoglie un percorso culturale, ambientale e storico nel ‘900 e nei dintorni dell’Aeroporto Internazionale “Karol Wojtyla” di Bari, che ha trasformato la vita di una piccola comunità inserita nel contesto più ampio della Città di Bari; − “Itinerari verso Oriente” supporta il progetto della comunità parrocchiale di San Pasquale (Bari), sviluppato con il contributo della Regione Puglia e varie collaborazioni, che affronta il problema dell’integrazione interculturale e dell’inserimento degli extra-comunitari.; − “Arcipelago”, progetto premiato a livello nazionale ed europeo, che esamina il cinema interculturale e l’interculturalità nel cinema; è in allestimento un nuovo segmento dedicato alle “Tecnologie e alle tecniche del cinema” che prevede interazioni e confronti in rete. 10 − “Cittadinanza Europea” raccoglie materiali ed esperienze della Rete regionale pugliese del progetto “Educazione alla Cittadinanza Europea”, promosso dal M.P.I e curato dall’USR per la Puglia12, Ufficio Supporto e Sviluppo alle Istituzioni scolastiche autonome. Sito http.//www.diloscenter.it Alcuni siti WEB implementati dal Centro Servizi 12 Il progetto “Educazione alla Cittadinanza Europea” è stato curato per il Romanazzi da A. Garofalo 11 − “Storie Interrotte”. È in corso una attività di sostegno, a carattere interregionale, del Progetto Storie Interrotte, di cui il Dilos Center è anche capofila Regionale. Nel corso delle attività di ricerca e contestualizzazione storica dei personaggi previsti dal Progetto, il CPS ha curato, oltre all’organizzazione del seminario regionale promosso dalla Direzione Generale degli Affari Internazionali del MPI in partnership con il Ministero dell’Economia e Finanze, l ’allestimento della piattaforma del Forum e la sua manutenzione. Attraverso altri link si può accedere alla documentazione di esperienze già realizzate e in corso di realizzazione, tutte impostate con collaborazioni esterne, accordi di rete, integrazione fra percorsi formativi e realtà extra-scuola. http://europe.diloscenter.it I domini di 3° e http://intercultura.diloscenter.it livello http://eucitizen.diloscenter.it, sono dedicati, in particolare, alla cittadinanza europea e all’intercultura. 5. Prospettive L’azione del Centro Servizi, rivolta sistematicamente alla promozione di collaborazioni in rete e partenariati, utilizza modalità di intervento diversificate, in base alle situazioni e ai bisogni specifici, assicurando comunque outcomes e output visibili e condivisi dai soggetti coinvolti. Ci si basa sulla “contestualizzazione” delle interazioni organizzative e formative, sia in “orizzontale” (spendibilità dei risultati in diversi contesti) che in “verticale” (affinamenti progressivi e adeguamento dell’intensità delle azioni alla sostenibilità nel contesto). Dilos Center Å1° livello di rete Esperienza pilota Æ Å Trasferimento << Diffusione del modello >> Modello per il trasferimento delle esperienze La “concatenazione” di progetti costituisce il motore stesso del Centro e punta all’integrazione fra scuola e attività aziendali ed economiche, alla cultura d’impresa, ricercando procedure stabili per l’interazione fra le stesse istituzioni scolastiche e fra esse e il mondo economico. Attraverso lo sviluppo di relazioni tra persone e soggetti portatori d’interesse e la promozione di strumenti interattivi, la “metodologia” del Centro Servizi può coadiuvare efficacemente le istituzioni 12 scolastiche nella progettualità e nell’apprendimento organizzativo, nell’implementazione e utilizzo di ambienti tecnologici adeguati ai cambiamenti in atto nella formazione. La prospettiva di rendere “permanenti” le interazioni passa, oltre che dal consolidamento di reti collaborative e di partenariati locali, nazionali e internazionali, dalla volontà e determinazione di introdurre e sostenere la cultura del team e del lavoro in gruppo, l’autovalutazione, le pratiche di assessment qualitativo e il miglioramento organizzativo. Attualmente le funzioni di servizio e supporto del Centro Servizi non si possono definire rivolte solo “verso” il sistema scolastico (come esplicitato nei tre ambiti A,B,C) e come previsto istituzionalmente nei compiti affidati; ma, seguendo intuizioni concretizzatesi ed arricchitesi nella pratica di lavoro, il Dilos Center offre “suggestioni” che, nel caso dellITC Romanazzi, hanno portato “oltre“ i propri ambiti territoriali, nella prospettiva di relazioni internazionali (vedi successiva scheda 1), o ad un ispessimento della qualità dei servizi per la formazione “nel “ sistema scolastico, mediante mappe organizzativo-didattiche che integrino nel patrimonio comune e rendano “permanenti” gli effetti complessivi delle esperienze (vedi successiva scheda 2) Scheda 1: Il Progetto “Fata Morgana”: un’esperienza con le comunità italo-australiane La partecipazione alla “Prima Conferenza Internazionale dei giovani pugliesi” a Melbourne (ottobre 2003), organizzata dalla Federazione Pugliese d’Australia, con il patrocinio della Presidenza della Regione Puglia – Settore Politiche Migratorie – è stato il primo approccio degli studenti dell’ITC Romanazzi di Bari con la realtà dell’emigrazione pugliese in Australia e nel resto del Mondo. L’incontro con i rappresentanti delle giovani delegazioni dei paesi ad alta densità migratoria ha dato loro la possibilità di un confronto utile e necessario per capire problematiche relative all’identità culturale, agli interscambi e alla comunicazione e all’integrazione nei paesi soprattutto delle aree anglosassoni (nord America, Australia) e latino-americane (sud e centro America). In visita alla High School di Melbourne 13 La “Puglia australiana” ritrovata a Melbourne, pur avendo il sapore mediterraneo nei cibi e nelle atmosfere conviviali, ha offerto spunti per una lettura più complessa al viaggiatore attento. Che significa essere pugliesi oggi nel mondo? La risposta all’interrogativo, ribadita nella Conferenza promossa dalla Regione Puglia e anche nell’incontro del “Romanazzi” con l’Istituto Italiano di Cultura di Sidney, è nel ricercare le proprie radici attraverso il recupero della lingua italiana, ma anche nell’interrogarsi sull’utilità di riprodurre stereotipi culturali che devono essere superati alla luce di una Puglia che si scopre essa stessa multiculturale e terra di frontiera. L’iniziativa si è sviluppata, a partire dal 2003 – anno di avvio di un primo progetto “Fata Morgana” – e fino al 2006 – con la seconda edizione “Morgana 2” – attraverso visite di ricerca e stage-studio in Australia per gruppi di studenti e docenti del Romanazzi e l’ospitalità in Puglia per gli studenti australiani di origine pugliese degli Istituti North-Cote High School e Thornbury High School di Melbourne, accompagnati dai loro professori di lingua italiana, storia, geografia. I viaggi sono stati preceduti da percorsi preliminari di ricerca e studio, da parte degli studenti coinvolti, sulla storia dell’emigrazione pugliese, sugli ambienti naturali e sugli ecosistemi, sulle culture "minoritarie", sui settori commerciali e dei servizi pugliesi e australiani. La seconda edizione del Progetto, è stata caratterizzata dall’ospitalità reciproca degli studenti del Romanazzi e degli Istituti australiani in famiglia (home-stay) e da una serie di incontri e interviste con gli italiani in Australia. La raccolta di testimonianze, esperienze, vita vissuta è stata documentata mediante la realizzazione di un DVD documentario e un sito web descrittivo del progetto – http://www.itcromanazzi.net/morgana_web/index.htm - sul quale sono anche disponibili le clipvideo delle interviste e dei racconti degli studenti, dei professori e degli Italiani d’Australia. Gli studenti del Romanazzi in Australia 14 Questa edizione si è conclusa con lo stage di 2 mesi per quattro studenti del corso linguistico ERICA, diplomati nell’a.s.2005-06, a Canberra, impegnati presso avviate aziende di pugliesi trapiantati nella capitale australiana. L’aspetto rilevante di queste esperienze è che gli studenti, oltre ad entrare in contatto con una realtà culturale, sociale ed economica diversa, hanno anche sperimentato un percorso dalla forte valenza formativa sotto il profilo umano e personale, il che conferma l’attenzione data dall’Istituto Romanazzi alla formazione non solo tecnica e professionale ma anche educativa di più ampio respiro. Il progetto, quindi, nato con l'intento di enucleare le affinità fra due terre geograficamente distanti la Puglia e L'Australia - tra cui quella di essere terre di emigrazione-immigrazione, che le lega storicamente e culturalmente, si è sviluppato secondo una segmentazione che ha realizzato la “ricerca” sul territorio, lo “scambio” culturale e il “viaggio” attraverso i paesi, i popoli e le “identità” australiane, secondo un itinerario già avviato in Puglia, nel vasto patrimonio artistico-culturale, sociale, economico e naturale e che è proseguito a Melbourne, Sydney e infine a Canberra, con lo stage post diploma degli studenti del corso linguistico. Scheda 2: L-Road : Learning organization e collaborazioni progettuali Il modello progettuale “L-Road”, implementa varie esperienze e attività, integrandole in una articolata serie di percorsi formativi che offrono opportunità di apprendimento adeguate alle esigenze dei discenti e alle richieste sempre più diversificate del mondo del lavoro. L’istituto ha sviluppato in vari anni una configurazione “europea” dei propri interventi, mediante attività dei Programmi comunitari Comenius e Leonardo, con scambi e partenariati consolidati con Olanda e Germania13 ed estesi progressivamente a Ungheria, Repubblica Ceca, Grecia, Svezia. Questo modello si configura come “learning organization”, promuovendo modalità organizzative della formazione aperte e basate sull’integrazione, l’innovazione metodologica e tecnologica e sulla sinergia con istituzioni e territorio a livello locale, nazionale ed internazionale, con una caratterizzazione “europea” dei profili formativi. La principale opportunità è la valorizzazione di attività che nelle istituzioni scolastiche rischiano di restare episodiche o isolate nel proprio contesto operativo, prevedendo un “continuum” organizzativo-formativo e un “ambiente fisico-funzionale” che favorisca la “permanenza” dei punti forti delle iniziative. 13 I programmi comunitari sono coordinati da C. Bonfitto 15 Studenti impegnati in laboratorio Nel contempo il continuo confronto interno ed esterno produce azioni spontanee di miglioramento e la diffusione degli esiti. Il progetto L-Road affronta concretamente il problema delle “reti” collaborative, realizzando un contesto formativo che non si “conclude” con il “termine” di un’attività. Il contesto operativo del “Dilos Center” costituisce un “asse formativo” dinamico in stretta connessione con le attività scolastiche, ma aperto agli scambi, alle collaborazioni e all’alternanza. Attraverso una fitta rete di interazioni con istituti scolastici, aziende informatiche, commerciali e turistiche del territorio nazionale ed internazionale, l’Istituto attua l’interazione fra ambiti curriculari ed extracurriculari e una metodologia di “integrazione” riferibile a più livelli: − dello studente di qualsiasi nazionalità nell’ambiente scolastico − della scuola sul territorio − della scuola nelle reti di cooperazione con altre scuole e istituzioni − degli studenti in ambito europeo ed internazionale − degli extra-comunitari in ambito sociale e interculturale. Il modello adottato può definirsi “aperto”, raccogliendo varie tipologie di interventi e segmenti: − Alternanza scuola-lavoro, simulazione d’impresa e stage aziendali − Inserimento di esperienze culturali in contesti turistico-ambientali − Mobilità internazionale e progettualità “Leonardo” − Certificazioni linguistiche e ICT − Scambi tra diverse culture (Australia, cultura araba, Italiano L2 per stranieri) I maggiori problemi incontrati derivano dalla non sempre agevole diffusione nell’ambiente scolastico o dalle resistenze ad accettare l’interazione fra attività extra-curricolari e curricolari. Il coinvolgimento di aziende, enti e istituzioni è risultato a volte complesso ed impegnativo per la necessità di raccordare reciproche esigenze ed operatività. 16 Il progetto consente comunque di intervenire proficuamente sulla struttura dell’offerta formativa, sviluppando ulteriori “ambiti” del progetto di istituto: − Uno specifico progetto dedicato alla comunicazione − Attività di auto-valutazione e customer satisfaction − Corsi per stranieri, detenuti, extracomunitari, adulti, e drop-out − “Progetto Comunicazione”: continuità verticale con la scuola media. Il progetto è finalizzato alla realizzazione di un insieme integrato di attività che potenzino, nello studente, la capacità di conoscere se stesso, l’ambiente in cui vive, le offerte formative; nel docente, la necessità e la possibilità di raccordare la scuola di base e la scuola secondaria. Tali finalità sono perseguite grazie ad una rete, creata con docenti delle scuole medie, che cura l’accoglienza di alunni della scuola media con il ruolo innovativo di tutor degli studenti frequentanti il nostro istituto, per visite guidate, attività laboriatoriali e seminariali coordinate. Ogni docente aderisce volontariamente ad un gruppo di lavoro, realizzando anche una forma diretta di auto-formazione “ in situazione” mediante confronti e scambi di esperienze. − Progetto “Sulle Orme di…”. E’ un progetto nazionale, promosso dal Ministero della Pubblica Istruzione - Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e dall’IRRE Puglia, con il sostegno del Comune di Bari – Assessorato al Turismo e all’Istruzione e il patrocinio della Regione Puglia – Assessorato al Turismo e la partecipazione di Trenitalia. Esso si propone di promuovere la cultura, gli usi e costumi, l'artigianato ed i sapori tradizionali delle regioni italiane, valorizzando il territorio, il patrimonio storico, culturale ed artistico, gli aspetti paesaggistici e naturalistici Il percorso costituisce anche un valido strumento di supporto alle scelte degli istituti scolastici in merito ai viaggi d'istruzione, potenzia la cultura di rete, incentivando l’autoimprenditorialità giovanile, la cultura del marketing turistico-culturale ed esperienze di alternanza. Il progetto coinvolge attivamente gli studenti sia nelle fasi preparatorie che in quelle “operative”, inducendone la responsabilizzazione e la presa di coscienza della realtà lavorativa: lo studente è l’attore principale dell’iniziativa e il suo ruolo è quello di organizzare l’accoglienza dei colleghi provenienti da altre realtà, assumendo la veste di “padrone di casa”. − E-citizenship e migrazione – Educazione alla Cittadinanza Europea - Festa dell’Europa. Il progetto “E-Citizenship: migrazione e mobilità” è stato promosso dall’ITC Romanazzi in rete con altre scuole della Provincia di Bari: IPSS “De Lilla” e IIS Nautico di Bari, IPSSAR di Castellana Grotte e Istituto “Galilei”di Monopoli. Il prodotto finale è stato pubblicato in Internet e presentato in occasione del convegno “Comunicare l’Europa”, con la partecipazione dell’USR per la Puglia, del Comune di Bari, della 17 Provincia di Bari e della Regione Puglia. Al Convegno hanno partecipato anche la Biblioteca del Consiglio Regionale Pugliese, Europe Direct Puglia, e docenti dell’Università di Bari. L’Istituto organizza annualmente una settimana dedicata alla Primavera dell’Europa, con seminari, giochi didattici, questionari, e la produzione, da parte dagli studenti delle scuole della rete, di elaborati multimediali, presentati poi in occasione della Festa dell’Europa del 9 maggio. − “Tourism Management” e pari opportunità. Il progetto ha fornito ai partecipanti una visione globale ed interdisciplinare dei problemi politici, economici, finanziari, gestionali e psico-sociali connessi con lo sviluppo turistico, oltre alle tecniche relative alla pianificazione dello sviluppo turistico, al marketing e al management turistico. Le attività formative si basano su case histories, esercitazioni, brain storming, role playing e simulazioni finalizzate all’acquisizione di comportamenti professionali . Gli esperti coinvolti nel progetto hanno curato moduli dedicati alle attività economiche al femminile, ai fondamenti del turismo, alla comunicazione funzionale, al management dei beni culturali e alla ideazione di itinerari turistico-culturali; altre fasi delle attività sono state dedicate allo studio interdisciplinare di casi concreti, alla gestione di una cooperativa, al territorio e alla sua cultura, alla sociologia e psicologia del Turismo, all’ Economia dell’ambiente e alla multimedialità. Il progetto si è concluso con una fase di formazione in situazione, attraverso alcune giornate di stage presso aziende del settore e la visita di insediamenti, masserie, aziende agrituristiche. − “Use English to Project Your Future” – Project work e stage. Il progetto, giunto alla quarta annualità, ha come finalità lo sviluppo di competenze linguistiche, comunicative e multimediali nel settore turistico-aziendale finalizzate alla promozione della Regione Puglia nel Regno Unito. Laboratorio linguistico A conclusione di un corso di approfondimento tenuto da esperti di madrelingua inglese, del settore turistico e dei servizi ICT, gli studenti hanno partecipato, per ciascuna annualità, ad uno stage 18 (work placement) di tre settimane in Inghilterra in cooperazione con un tour operator inglese (ISIS Education & Travel di Londra) e realizzando prodotti multimedilai che promuovono la Puglia. Gli studenti conseguono anche una certificazione linguistica professionalizzante rilasciata dal London Chamber of Commerce Examination Board, parte integrante del Portfolio Linguistico. Nelle pagine WEB del percorso “L-Road” sono illustrate altre esperienze di integrazione didattica e formativa realizzate con collaborazioni in rete quali: percorsi culturali e interculturali blended basati sull’apprendimento dell’Italiano L2 per extracomunitari, attività di formazione per adulti dedicate ai reclusi e approfondimenti sul linguaggio giornalistico in collaborazione con ARCI. In conclusione, nelle sue azioni rivolte “verso“, “oltre“ e “nel “ sistema scolastico, il Centro Servizi ha teorizzato e sta gradatamente realizzando una serie di azioni che tendono a stabilizzare un quadro complesso di interventi che, pur nelle loro flessibilità temporali, logistiche o culturali specifiche e differenziate, costituisca un chiaro e stabile riferimento, da cui attingere ed a cui portare la forza di contenuti nuovi o, meglio, innovativi, per renderli patrimonio diffuso della rete complessa ed articolata di cui lo stesso Dilos Center è stato il felice ideatore ed è l’instancabile promotore e realizzatore. 19