la nuova sardegna la nuova sardegna
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Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Sardegna Rassegna stampa Beni culturali della Sardegna Segni di una grande civiltà a cura del Servizio Promozione Testata LA NUOVA SARDEGNA Data 2 giugno 2011 Sezione Sassari Sirio, ecco il nuovo tracciato per Li Punti L’Arst ha presentato al Comune tre ipotesi e ora manca l’ok della Soprintendenza Le rotaie saranno distanti dai beni monumentali e attraverseranno Predda Niedda di LUIGI SORIGA SASSARI. Racchiusa nei nuovi progetti, tratteggiata con una serie di linee colorate, a pensarci bene c’è l’ontologia di Sirio. Cioè il senso stesso del suo esistere e il motivo per cui è stato creato: non un trenino che va a zonzo per il centro, ma un vettore che cuce la città con le borgate. Ecco perché le carte che delineano il secondo lotto della metropolitana di superficie sono così interessanti. L’assessore ai Lavori pubblici Salvatore Demontis, qualche settimana fa, le aveva illustrate in commissione Urbanistica. Con il dito aveva percorso l’itinerario che le rotaie avrebbero seguito per collegarsi al nuovo deposito dei mezzi che l’Arst dovrà realizzare dietro viale Sicilia. I tempi per mandare in gara l’appalto sono stretti, c’è il rischio di perdere i finanziamenti. Ma lo sguardo dei consiglieri non si era soffermato più di tanto sul tracciato che congiunge l’area di stoccaggio a via Donizetti, lungo l’asse ferroviario che lambisce Tana di Lu Mazzoni e la strada vicinale Sant’Orsola Rio Mannu. E nemmeno ha prestato molta attenzione al successivo attraversamento della metropolitana leggera nel quartiere di Santa Maria di Pisa, al Latte Dolce (viale Coghinas e via Ortobene) e a Sant’Orsola 2 (via Sette Fratelli). Questi erano tutti passaggi già noti. Le pupille dei consiglieri hanno scannerizzato con ben più interesse la porzione di tragitto che si spinge oltre, e che da via Sette Fratelli si allunga fino a via Pala di Carru, approdando dunque a Li Punti. E il motivo è semplice: quella era la prima volta che, davanti ai lori occhi, le tre ipotesi del terzo lotto del metrò prendevano corpo su una cartina. Sono stati i progettisti dell’Arst a delinearle e a proporle ai tecnici del Comune, ed era dal 2006 che l’assessorato ai Lavori pubblici aspettava dei percorsi alternativi da vagliare. Il viaggio di Sirio verso Li Punti e poi Baldinca si era arenato su un secco no da parte della Soprintendenza. I binari partivano da via Sette Fratelli e poi cominciavano a prendere quota trasformandosi in un viadotto che sfiorava e oscurava la chiesetta di Sant’Orsola. Quindi puntava verso gli oliveti e gli orti, sorvolava Bricomen, passava sopra la 131 e poi si congiungeva con via Pasella (a Li Punti) facendo il pelo alla Casa Abozzi. «Troppo impattante», decretò la Soprintendenza, e vincolò una vasta porzione di quell’area di pregio ambientale e architettonico. L’Arst si ha preso il suo tempo per rimodellare i progetti, e ora, dopo cinque anni, visto che i veti sono sempre categorici e la clessidra per i finanziamenti è agli sgoccioli, ha deciso di darsi una mossa. L’assessore Demontis, in commissione, una delle ipotesi l’ha scartata a priori: «Troppo simile a quella già bocciata dalla Soprintendenza». In pratica passa vicino alle chiesette, e ad altri edifici sotto tutela, come la Casa Carlini e la Casa Guinzaglio. Risulterebbe altrettanto impattante. E allora ecco il secondo tracciato. E’ il più lungo e forse il più costoso: si parte sempre da via Sette Fratelli, le rotaie prendono quota su un viadotto che sorvola le campagne, oltrepassa viale Porto Torres lambendo l’area recintata del vecchio acquedotto romano, atterra nella strada numero 6 di Predda Niedda, costeggia il mercato ortofrutticolo e poi sfocia in via Pala di Carru a Li Punti. I consiglieri, e lo stesso assessore, non sono molto entusiasti. Invece l’alternativa più convincente sembra essere la terza. Partenza sempre dalla stazione di via Sette Fratelli. Il viadotto comincia a salire, taglia l’agro sopra le serre agricole di Pinna. Dopodiché scavalca il rio Sant’Orsola, poi la 131, si insinua dentro Predda Niedda e passa accanto al retro di In City, poi prosegue tra il mercato ortofrutticolo e la caffetteria, si spinge all’interno di un oliveto e finalmente si congiunge a via Pala di Carru nel quartiere di Li Punti. Questa soluzione sembra essere la più idonea per il futuro vagabondare di Sirio lontano dai confini urbani. Anche questa volta manca l’ok della Soprintendenza e nelle prossime settimane i tecnici comunali chiederanno un incontro. Ma per vedere il trenino sfrecciare a quelle latitudini, occorrerà ancora un po’ di pazienza: se ne riparlerà almeno nel 2015.