I Un piccolo vademecum per i genitori regole per una buona

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I Un piccolo vademecum per i genitori regole per una buona
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Primo Piano
Primo Piano
Limitiamo
i rischi
corsi
dai ragazzi
4 luglio 2010
ATTENTI A INTERN
Per un sicuro utilizzo della Rete, è sempre meglio accom
I
l punto di partenza? È che bisogna parlare la stessa lingua.
Certo, poi ci sarà chi ha un
linguaggio più forbito, chi ce l’ha
più rozzo ed essenziale... ma almeno che la lingua sia la stessa.
«Purtroppo quando i figli cominciano ad accostarsi al computer, ai genitori non basta più
il buon senso, la logica: nel loro
bagaglio dev’esserci anche un
minimo di conoscenza informatica. Sono ancora tante le
persone che mi dicono “non mi
parli del pc, non ne capisco niente, non so neanche come si accende...”. Va bene, ma si può imparare, si può acquisire una minima capacità di “smanettare”
sul computer: quanto meno per
imparare a parlare la stessa lingua dei propri figli. E la stessa
cosa vale per chi ha un ruolo di
controllo e guida verso un minore: il prete, il catechista...».
In fondo anche lui, Ciro Pellone,
avvocato da anni al lavoro nella
Polizia di Stato, ha dovuto imparare a muoversi nel mondo dei
computer e di Internet. Non solo per via dei figli (cinque) ma
anche per il suo attuale ruolo,
visto che è stato chiamato a dirigere la Polizia postale e delle
comunicazioni del Veneto. E in
questo ruolo, oltre che indagare
su crimini informatici, pedofilia
e truffe on-line, si trova anche a
svolgere un’attività di formazione e sensibilizzazione a un utilizzo responsabile della Rete,
con incontri nelle scuole e nei
patronati.
Oggi Internet è diventato quasi
come il cortile di casa: una volconsigliabile che i genitoÈ
ri stabiliscano delle regole valide per tutta la famiglia
e che discutano con i propri
figli circa l’utilizzo di Internet. Ecco un piccolo vademecum per i genitori.
Cinque regole da
seguire
1. Utilizzate Internet con i vostri figli e incoraggiateli a parlare con voi delle loro esperienze sul Web.
2. Insegnate ai vostri figli che
le regole di buon comportamento sono da rispettare anche in Internet.
3. Spingete i vostri figli a fare
domande e ricordate loro che
non tutto ciò che trovano su
Internet è vero.
4. Spiegate ai vostri figli che
copiare il lavoro altrui (musica, film, videogiochi) è un furto.
5. Controllate il lavoro dei vostri figli utilizzando software
Ciro Pellone
ta i ragazzi, finiti i compiti, andavano giù a fare una partita di
calcio con gli amici, oggi si siedono davanti al pc e fanno una
chiacchierata con quelli della
compagnia su Facebook. «Sia
chiaro, non c’è niente di male: è
anche questo un modo per socializzare da cui non possiamo
trascendere», spiega Pellone.
«L’importante è che non diventi l’unico modo... Ha presente la
canzone “Parla con me” di Ramazzotti? Si possono mandare
sms, mms, fare videochiamate,
accedere a social network, chat...
ma se si riesce a parlare “dal vivo” è meglio».
PELLONE
Attenzione anche ai
cellulari, che
permettono di
accedere a Internet,
e che i bambini
cominciano ad usare
prima del computer
Internet infatti rappresenta una
straordinaria opportunità per
informarsi (anche se è bene che
i ragazzi sappiano che non tutte le informazioni che si trovano sono esatte e degne di credito), per apprendere, svagarsi e
comunicare. Ma ha anche i suoi
difetti: nelle pieghe della Rete si
possono trovare violenza, razzismo, pornografia, pedofilia,
truffe... È per questo che bisogna conoscere bene come funziona questa realtà. Come un genitore aiuta i figli a scegliere il
libro giusto da leggere, le riviste
più adatte da sfogliare, i programmi tivù che vanno bene per
loro, così è giusto fare con Internet. Certamente così non si
può fare se non si è un passo avanti a loro o se non si sta al loro fianco.
C’è una peculiarità, però, propria della Rete, che è bene conoscere. Spiega il dottor Pellone:
«Se io e lei facciamo una telefonata, il contenuto della conversazione finisce lì. In Internet no:
i contenuti restano in memoria
per lungo tempo. È il sistema che
è fatto così: i dati vengono comunque registrati su un hard disk, magari in un paese sperduto, tipo il Burkina Faso... Se mando una e-mail con una foto,
quella foto viene copiata su un
Hd. È per questo che usiamo
questo slogan: “posta” con la testa. Perché sarà molto difficile
essere sicuri che quello che scrivi sia stato cancellato. Ci sono
immagini che, una volta immesse nella Rete, continuano a
circolare per anni. Possono essere viste anche da persone che
non sono gli amici cui le avevo
mandate. E anche se a un certo
punto si decide di rimuoverle,
nessuno può dare la certezza che
nel periodo in cui erano disponibili qualcuno non se ne sia fatto una copia. Ai miei tempi,
quando finiva un amore, bastava strappare una foto e, se proprio si voleva essere sicuri, distruggere il negativo. Adesso, invece...».
L’USO DI INTERNET IN FAMIGLIA
Un piccolo vademecum per i genitori
regole per una buona convivenza
specifici che lo permettano e
che impediscano l’accesso ai siti che ritenete non adatti.
Per evitare rischi
In Internet i vostri figli potrebbero imbattersi in materiali osceni, pornografici, violenti,
pieni di odio, razzisti, o in altro
modo offensivi, per cui:
a. Assicuratevi che i vostri figli
capiscano ciò che voi considerate adatto per loro. Quali tipi di
siti siete contenti che visitino.
Quali zone sono off limits, cioè
proibite. Quanto tempo possono trascorrere al pc. Stabilite re-
gole chiare, ragionevoli, e le
conseguenze per il mancato rispetto.
b. Fate dell’esplorazione on line
un’attività di famiglia. Mettete il
computer in salotto o nel soggiorno. Questa sistemazione
coinvolge tutti e aiuta a controllare quello che fanno i figli.
c. Fate attenzione ai giochi che
i vostri figli scaricano o copiano. Alcuni sono violenti o hanno un contenuto a sfondo sessuale.
d. Ricordate che nulla può sostituire la supervisione dei genitori anche nell’esplorare la Rete.
Non basta tenere sotto controllo il computer di casa. Ormai ci
sono altri canali attraverso i quali i più giovani accedono alla Rete per comunicare o per inserire foto e video: e gli strumenti
perché ciò accada glieli danno
in mano proprio i genitori. Spiega il dirigente della Polizia postale del Veneto: «Il pericolo di
un cattivo uso di questi strumenti è ancora maggiore: mentre l’approccio a Internet dal pc
di casa è attorno ai 12 anni, con
il telefonino l’età viene anticipata agli 8 anni. Quando entro nelle classi, se mi faccio mostrare i
telefonini dai bambini di terza e
quarta elementare, nella maggioranza dei casi permettono di
fare foto e filmati e mandarli in
Internet tramite bluetooth».
Un consiglio, per chi voglia evitare che troppo facilmente foto
e video finiscano su You Tube o
social network, è quello di scegliere per i figli un telefonino con
funzionalità ridotte all’essenziale. Certo, tenendo conto di un
dato: «Ormai il telefonino fa parte integrante, per un ragazzo,
della sua sfera di visibilità, come
l’abito che ha addosso», considera Pellone. E dunque non è facile, di fronte ai compagni, esibire un catorcio di cellulare che
sa esclusivamente telefonare e
mandare sms. L’importante è conoscere il problema e fare la scelta più giusta, anche in base alla
maturità del bambino o del ragazzo. In fondo anche andare
controcorrente può essere un
valore....
Paolo Fusco
Consigli utili
- mai dare informazioni personali, quali nome, indirizzo,
numero di telefono, età, razza, entrate familiari, nome e
località della scuola o nome
degli amici
- mai usare una carta di credito on line senza il vostro
permesso
- mai condividere le password, neanche con gli amici
- mai accettare un incontro di persona con qualcuno conosciuto on line
- mai rispondere a un
messaggio che faccia sentire confusi o a disagio.
Meglio ignorare il mittente, terminare la comunicazione e riferire
quanto accaduto immediatamente a voi o a un
altro adulto di cui si fidano
- mai usare un linguaggio
offensivo o mandare
messaggi volgari on line
Primo Piano
4 luglio 2010
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MANUALI PER TUTTE LE ETÀ
ET
i sono almeno tre utilissimi
C
manualetti che si possono scaricare in formato pdf dal sito della
Polizia postale e delle comunicazioni (l’indirizzo si trova facilmente attraverso Google). Il primo è
un fascicolo rivolto ai genitori, Il
Web per amico: un uso responsabile della rete, reperibile all’indirizzo www.poliziadistato.it / pds / file / files / brochure_web_amico
mpagnare i figli
.pdf, promosso da SicuramenteWeb (un’iniziativa di Microsoft)
e dal Moige (Movimento italiano
genitori), cui hanno aderito Poste
italiane, Telecom Italia, la Polizia
postale e delle comunicazioni.
Il secondo si intitola Internet sicuro(si scarica all’indirizzo www.poliziadistato.it / pds / file / files / internet_sicuro.pdf) e utilizza i personaggi della Disney per offrire
LA GUIDA IN INTERNET SPIEGATA DAI RAGAZZI DELLA SCUOLA
MEDIA DA PONTE DI VITTORIO VENETO
“Abbiamo imparato tanto”
n’esperienza speciale di coU
noscenza del mondo di Internet l’hanno fatta gli alunni di
una scuola vittoriese, classe
terza A della scuola media “Da
Ponte” che, seguiti dalla professoressa Piergianna Carnelos, hanno realizzato una video-guida intitolata “Guida in
Internet spiegata dai ragazzi”,
iniziativa sperimentale all’interno del progetto “Carta di
Treviso: Bambini, Informazione e Media” sostenuto dalla
Provincia di Treviso.
Il video verrà distribuito a tutte le scuole e biblioteche del
territorio provinciale ed è disponibile sul Canale Youtube
della Provincia di Treviso:
http://www.youtube.com/ProvinciadiTreviso.
Alla luce del lavoro fatto a
scuola, sono loro, i ragazzi i più
indicati per accennare a come
viene usata la Rete dai coetanei,
quali sono i rischi e l’utilità. Ecco la voce di alcuni di loro.
Pietro: «Questo lavoro ci è servito perché abbiamo imparato
molte cose… Io, ad esempio,
pensavo che i siti di Internet
dicessero tutti cose vere, invece sono venuto a conoscenza
che molti siti che consultiamo
normalmente dicono cose false. Ho visto che è importante
verificare sempre le informazioni che troviamo in Internet
per vedere se sono vere o false».
Stefano: «Abbiamo capito quali rischi si possono incontrare
navigando in Internet. Abbiamo visto che dobbiamo porre
attenzione ai virus, ai pop-up,
alle finte promozioni. Mentre
navighiamo per trovare delle
informazioni per le nostre ricerche scolastiche spesso com-
paiono dei pop-up che attraggono la nostra attenzione con
la promessa di vincite favolose.
Molte volte ci facciamo ingannare e, colti dalla curiosità, clicchiamo su questi pop-up, che
in realtà sono delle truffe. Un
altro pericolo della navigazione è rappresentato dai virus
che si possono incontrare di solito nei siti di ricerca o nelle pagine web non adatte ai minori».
Davide B.: «Per gli acquisti in
Internet bisogna fare molta attenzione perché il rischio di es-
informazioni dettagliate ai ragazzi e alle loro
famiglie, con tanto di
test per verificare le
proprie conoscenze. È
stato realizzato anche
questo da SicuramenteWeb, con la collaborazione della Polizia postale, di Poste italiane,
di Alice, in collaborazione con il
sere truffati è sempre in
agguato. Ad esempio
quando si va su Ebay e
si acquistano prodotti
che costano meno rispetto al commercio
normale molto spesso i
prodotti non ti arrivano e naturalmente il pagamento è anticipato.
Altre volte i ragazzi sono attratti da siti pornografici o da immagini o video a sfondo sessuale con il rischio di infettare
il computer da virus strani che
lo possono mandare in tilt. Altri ancora corrono il rischio di
rispondere a qualche richiesta
di amicizia o addirittura di incontro con persone che non si
conoscono».
Luca: «Dato che noi ragazzi
della nuova generazione sappiamo molto di Internet, ab-
Gli studenti della Da Ponte alla presentazione in Provincia. In alto un’immagine del video su YouTube
dren.
Moige, l’Unicef e
Telefono Azzurro.
Rivolto ai giovani è
Vita su Internet: un
mondo da scoprire,
alcune regole da seguire, realizzato da
Microsoft, in collaborazione con la Polizia
di Stato e Save the chil-
biamo analizzato anche le soluzioni per prevenire i problemi: dotarsi di un sistema operativo sicuro, aggiornare sempre l’antivirus o il sistema operativo in modo che il computer
sia meno vulnerabile all’attacco di virus, mai aprire i popup, mai rispondere ad incontri
con persone che non si conoscono, mai aprire siti che promettono straordinarie offerte».
Nicola: «Il lavoro fatto con la
classe è servito a conoscere di
più i rischi di Internet in modo da saperli affrontare, anche
se, non utilizzando molto il
computer, non sono riuscito a
comprendere tutto quello che
mi è stato spiegato, ma farò
certamente più attenzione a
come navigare in Internet».
Davide T.: «Io quando mi accorgo che sto navigando per
troppo tempo in Internet o
quando mi viene la voglia di
entrare in siti non adatti ai ragazzi prendo la bicicletta e mi
faccio un bel giro, in modo da
distrarmi e scaricare la tensione…».
UN SUGGERIMENTO TECNICO: COME CONTROLLARE
LA CRONOLOGIA DELLE NAVIGAZIONI (ANCHE SE CANCELLATA)
uando si naviga in Internet,
Q
sia Internet Explorer che
Firefox, resta la traccia di ciò che
abbiamo visitato salvando i collegamenti a queste pagine.
Nel caso si usi Internet Explorer, i collegamenti alle pagine visitate vengono salvati nella cartella cronologia che si trova in
C:\Documents and Settings\<user>\Impostazioni Locali dove user è l’account dell’utente, qui
troviamo la cronologia divisa
per giorni e settimane.
Per quanto riguarda Internet
Explorer, riferimenti alla navigazione vengono salvati nel file
index.dat che si trova in C:\Documents and Settings\<user>\Im-
postazioni locali\Temporary Internet Files\Content.IE5\. Tale file viene mantenuto anche se si
cancella la cronologia.
Nel caso si usi Firefox, i collegamenti alle pagine visitate vengono salvati nel file history.dat
che si trova in
C:\Documents and Settings\<user>\Dati Applicazioni\Mozilla\Firefox\Profiles\<profile folder>
in ambiente Windows, mentre
si trova nella cartella ~/.mozilla/firefox/<profile folder> in ambiente Linux.
Per visualizzare la cronologia di
navigazione in Internet Explorer si può usare lo strumento
freeware IEHistoryview reperi-
Stampa: C.S.Editoriale Grisignano Vi
“I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono
utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e
non vengono ceduti a terzi per alcun motivo in base a quanto predisposto dal D. Lgs n. 196 del 2003.”
Tel. 0438 940249 Fax 0438 555437
[email protected] - www.lazione.it
Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
(Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-91948 e al Reg. Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-991 - Iscr. ROC n. 1730)
Direttore responsabile
GIAMPIERO MORET
Redazione e amministrazione
Via Stella, 8 - Vittorio Veneto
bile al sito dell’azienda produttrice: http://www.nirsoft.net/utils/iehv.html, dove ci sono anche delle spiegazioni sul suo uso.
Altro strumento molto interessante è Index.dat Suite (freeware) scaricabile dal sito: www.itmate.co.uk che permette di ricercare tutti i file index.dat contenuti nel pc, che contengono la
cronologia non solo della navigazione Internet, ma anche di
altre attività svolte sulla macchina.
Interessante per Firefox la possibilità di visualizzare la cache e,
quindi le pagine visitate, digitando nella barra degli indiriz-
ABBONAMENTI 2010:
"L'Azione fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge
7 agosto 1990, 250".
Annuale (50 numeri) euro 43
Semestrale euro 25 - Sostenitore e. 80
Per l’estero chiedere in amministrazione.
Questo settimanale è iscritto alla FISC
Federazione Italiana Settimanali Cattolici
Conto corrente postale n. 130310
ed associato all’USPI Unione
Stampa Periodica Italiana
Chiuso in redazione
il 30.6.2010 alle ore 16.05
zi about:cache.
Da notare che le cartelle Impostazioni Locali e Dati Applicazioni sono cartelle nascoste, per poterle visualizzare si va su risorse
del computer (si potrebbe anche
aprire una qualsiasi cartella),
quindi nel menù Strumenti si seleziona opzioni cartella, nella
nuova finestra che compare ci
si porta nella tab visualizzazione,
nelle impostazioni avanzate si seleziona Visualizza cartelle e file
nascosti e si toglie la spunta a Nascondi i file protetti di sistema, non
appena tolta la spunta comparirà una nuova finestra, si preme Sì alla richiesta, e poi applica sulla finestra precedente. In
questo modo i file di sistema (e
le cartelle nascoste) diventeran-
no visibili. Il procedimento è simile per Windows Vista, tranne per qualche piccola differenza. Si va su risorse del computer (o
su una qualsiasi cartella), si va su
Organizza e si seleziona Opzioni
Cartella e Ricerca, comparirà una nuova finestra (simile a quella che compariva con win xp) in
cui ci si porterà sulla tab visualizza, si seleziona Visualizza cartelle e file nascosti e si toglie la
spunta a Nascondi i file protetti di
sistema; non appena si fa questo
compare un avviso, si preme Sì,
e poi applica sulla finestra precedente. A questo punto i file e
le cartelle di sistema saranno visibili.
(con la collaborazione della Polizia
postale del Veneto)
4 luglio 2010
SEGUE DALLA PRIMA
vanziamo, anche insieme
A
ad altri direttori e redattori di settimanali diocesani del
Veneto, le nostre critiche senza intento polemico, ma con
fermezza. E con la chiara volontà di voler contribuire al dibattito democratico nel nostro
Paese.
Il provvedimento vieta la pubblicazione, anche parziale, per
riassunto o nel contenuto, degli atti processuali relativi a intercettazioni. E ciò fino alla
conclusione delle indagini preliminari, anche nell’ipotesi in
cui tali atti non siano più segreti, in quanto già portati al-
crescersi e degenerare. È dovere della stampa vigilare rispetto al diffondersi di questi comportamenti, svolgendo in questo un ruolo anche scomodo.
È pertanto difficile non sospettare che l’irrigidimento dei
vincoli alla stampa sia originato, più che da una oggettiva analisi, dal desiderio di voler alzare ancora una volta un muro a difesa del potere. Invece, in
una democrazia vera, chi detiene il potere deve essere
pronto a rendere ragione con
trasparenza e immediatezza
del proprio operato.
Auspichiamo che nella discussione alla Camera queste
preoccupazioni siano tenute
nel debito conto, e che non si
faccia fare un passo falso alla
nostra democrazia. Oltre a
quelli che, per quanto riguarda le nostre testate locali, sono
già stati compiuti con i tagli dei
contributi e con l’aumento delle tariffe postali.
Giampiero Moret
e i direttori dei settimanali
diocesani del Veneto
e di Trento
chi è in attesa di ricevere un rene è dell’1,5%, del 5,4% per il fegato e del 10,1% per il cuore.
L’osservazione di questi dati ci
pone di fronte al problema di
una significativa differenza tra
il fabbisogno potenziale di organi e la reale disponibilità degli stessi; in altre parole le risorse attuali in termini di organi disponibili per il trapianto
non riesce a coprire in tempo
reale la richiesta dei malati, che
sono costretti ad aspettare il
proprio turno in una lista d’attesa. Si entra così in un problema più generale, che affligge i
servizi sanitari di ogni nazione,
determinato dalla divaricazione fra i bisogni di cura dei cittadini e le risorse disponibili
dedicate a tale scopo. La differenza tra bisogni e risorse nasce dall’incomprimibilità della
domanda a cui corrisponde
l’impossibilità di aumentare gli
investimenti che, nel momento di una importante crisi economica, diventa ancora più acuta. Il caso specifico dei trapianti diventa ancora più drammatico perché la risorsa è rap-
presentata dall’organo disponibile che, dovendo essere solo
frutto della donazione da cadavere o (in casi particolari) da
vivente, per definizione scarseggia. La soluzione possibile
sta nel cercare i criteri che consentano di stabilire delle priorità di accesso al trapianto secondo logiche di equità. Da qui
nasce la necessità di un’attenta
valutazione delle indicazioni
cliniche al trapianto, che deve
anche contemplare la capacità
del paziente stesso di saper
convivere con l’organo trapiantato e di aderire a tutte le cure
e pratiche necessarie, successive al trapianto stesso. Una volta selezionata con cura la persona adatta a subire il trapianto vi è ancora il problema di
quale criterio utilizzare per stabile la priorità di accesso. Il criterio sicuramente più equo è
quello di dare precedenza sempre al paziente più grave, secondo il criterio della morte evitabile; in altre parole ha diritto ad accedere al trapianto sempre la persona che manifesta il
più alto pericolo di vita.
La cosiddetta “prioritarizzazione” nell’accesso ad una cura
è l’unica risposta razionale
quando siamo nel contesto di
una scarsità di risorse; tuttavia
bisogna vigilare affinché i criteri di tale prioritarizzazione
siano trasparenti e rispettino il
principio di equità di accesso
alle cure e il rispetto dovuto alla dignità della persona.
Gian Antonio Dei Tos
stratto da certe inqualificabili
vicende casalinghe.
Il documento finale del vertice
dei G20 fa un elenco di problemi e delle varie misure attivate
per farvi fronte, ma non lascia
intravedere una linea di azione
precisa e innovativa.
Proprio di questo invece ci sarebbe bisogno. Il vertice di Toronto, tra l’altro, ha decretato la
messa in soffitta del G8 e la sua
sostituzione con il G20. Il club
dei potenti, insomma, coopta
in pianta stabile i nuovi colossi: Cina, India, Brasile su tutti.
Ebbene, che valore aggiunto
hanno portato questi nuovi ingombranti personaggi della
scena politico-economica globale? Di quali “nuovi” valori si
fanno paladini? Quali rivoluzionari contenuti hanno fatto
irrompere sulla scena internazionale? L’impressione è che
spesso siano più miopi e pigri
di noi “vecchi” europei...
Proprio la cronaca spicciola di
questi giorni si è incaricata di
mostrare quale avrebbe dovuto essere la vera, grande prio-
rità che il G20 ha mancato di
prendere in considerazione,
dedicandovi solo parole di circostanza. Dov’era Lula durante il fine settimana di Toronto?
Dove avevano la testa il presidente americano e il leader cinese? Lo abbiamo appena ricordato: stavano pensando ai
disastri ambientali che flagellano i rispettivi paesi. La questione ambientale (inquinamento, biodiversità, energie
rinnovabili) e la sfida di un clima che indubbiamente sta
cambiando e che richiede quindi misure strutturali di protezione dell’ambiente umano:
queste dovrebbero essere le
priorità assolute per un G20
che avesse davvero voglia di
“guidare il mondo”.
Il pianeta non può sostenere l’estensione dei livelli di “benessere” europei e nordamericani
ai quasi tre miliardi di abitanti
della “Cindia”. Cina e India dovrebbero quindi pretendere una riduzione dell’opulenza di
noi occidentali, per fare un po’
di spazio per la crescita del lo-
ro benessere. Ma i leader occidentali non potrebbero mai
accettare un simile discorso
(pensano – forse a ragione –
che noi, cittadini dell’occidente ricco, non lo accetteremmo); e i leader degli stati
ex-poveri, adesso che sono
entrati nel salotto buono,
hanno rinunciato a porre il
problema. L’emergenza ambientale però potrebbe essere un punto di convergenza
strategico. Per salvare la salute del nostro ambiente e
quindi anche nostra, noi europei siamo disposti a perdere un po’ della nostra opulenza. E questo potrebbe essere un affare anche per le
grandi potenze emergenti,
minacciate dallo stesso carattere impetuoso della loro
crescita industriale.
Di questo però a Toronto
quasi non se n’è parlato. Solo
banche, tassi di credito e tagli di bilancio. Forse il futuro
non passa nemmeno dal nuovo G20.
Paolo De Stefani
la conoscenza degli indagati.
La violazione del divieto di
pubblicazione è sanzionata
molto severamente; non solo
nei confronti del giornalista e
del direttore della testata, ma
anche nei confronti dell’editore, creando un meccanismo di
censura “a catena”.
Con la nuova legge, dunque,
nessuna delle vicende processuali di cui oggi si parla con
tanta insistenza avrebbe potuto essere pubblicata. E, nel silenzio generale, il male dell’illegalità non potrebbe che ac-
LE LISTE D’ATTESA PER I TRAPIANTI D’ORGANO
NECESSITANO DI CRITERI DI SCELTA
Trapianti e priorità
R
ecentemente l’opinione
pubblica è stata nuovamente interessata da alcune notizie che riguardavano
la medicina dei trapianti. È nata infatti un’accesa discussione
attorno alle indicazioni e all’accesso alle procedure di trapianto d’organo che sono state
elaborate nell’area della Regione Veneto. Non entriamo nel
merito di questo episodio che
mi pare sia stato ampiamente
chiarito da successive precisazioni da parte di tutti gli attori
coinvolti. Ci sembra viceversa
interessante sottolineare alcune questioni di interesse pubblico che, nell’occasione, sono
emerse all’attenzione di tutti e
che meritano un supplemento
di riflessione, perché hanno importanti implicazioni di carattere etico.
Innanzitutto la medicina dei
trapianti d’organo è considerata nella pubblica opinione una
medicina di frontiera, sia per
quanto riguarda la ricerca che
per l’applicabilità clinica; ciononostante, ormai nel nostro
Paese da alcuni anni si effet-
tuano oltre 3.000 procedure di
trapianto l’anno (nel 2009:
3163) con ottime percentuali di
sopravvivenza e qualità della vita; la parte del leone la fanno i
trapianti di rene, di fegato e di
cuore dove tra l’80 e il 90% dei
pazienti ritornano all’attività lavorativa e sono pienamente inseriti nella vita sociale.
A fronte di una significativa attività chirurgica che, grazie a
un costante impegno delle istituzioni sanitarie e alla ricerca
degli organi disponibili, cresce
di quasi l’11% all’anno, di fatto
molti pazienti sono costretti all’inserimento nelle liste di attesa. Nel nostro Paese i pazienti
iscritti nelle liste di attesa per
un trapianto sono 11.293 (dato
al 5 febbraio 2010 fornito dal
Centro nazionale trapianti). Il
tempo medio per un paziente
in lista per un trapianto di rene è di quasi 3 anni, 2 anni per
un trapianto di fegato e 2 anni
e mezzo per un trapianto di
cuore. È ovvio che rimanere in
lista di attesa vuol dire anche
correre un pericolo per la propria vita, infatti la mortalità per
ELENCO DI PROBLEMI, NESSUNA SOLUZIONE
Il fiasco del G20
l G20 di Toronto è stato un
Imente,
mezzo fiasco. Evidentemolti dei suoi prota-
gonisti non erano in condizione di farlo decollare. Obama aveva la mente molte migliaia di chilometri più a sud,
nel Golfo del Messico, dove
la marea nera di petrolio minaccia una catastrofe ambientale immensa. Lula, il
presidente brasiliano, ha
marcato visita, rimasto in patria a fronteggiare le alluvioni. Anche per i governanti cinesi queste sono settimane di
emergenza ambientale in ampie regioni della Cina. I capi
di stato e di governo europei,
loro, sono talmente presi dalle
ripercussioni quotidiane della
crisi finanziaria mondiale da
non avere avuto semplicemente il tempo per pensare ad argomenti diversi da quelli su cui
ogni giorno battono e ribattono a casa loro: rigore, tagli, riduzione del deficit, patto di stabilità, austerity. Anche il nostro
governo, piuttosto immaginifico nelle passate edizioni del
G8 e del G20 (ricordate il Global Standard che, secondo il
nostro ministro delle Finanze,
doveva riportare l’etica nelle
transazioni finanziarie internazionali?) ha tenuto un profilo piuttosto basso, forse di-
Attualità
4 luglio 2010
REGIONE Mozione unanime del Consiglio sulla Manovra
I
l Consiglio regionale del Veneto non ci sta ad accettare supinamente i tagli alle Regioni previsti della Manovra finanziaria approntata dal Governo.
Nel corso della seduta di martedì
29 è stata approvata all’unanimità
(39 voti su 39 presenti) una risoluzione che conferma l’irricevibilità della Manovra «così come affermato dal documento del 15 giugno 2010 della Conferenza delle
regioni e delle Province autono-
me».
Il documento impegna la Giunta
veneta «a sostenere direttamente
nei confronti del Governo nazionale ed in ogni sede istituzionali
deputata, la modifica della manovra finanziaria ridimensionando,
fortemente e proporzionalmente,
l’entità del carico nei confronti delle Regioni e delle Autonomie locali, tenendo conto dei comportamenti virtuosi già attuati in alcuni contesti territoriali».
La risoluzione approvata a palazzo Ferro-Fini impegna inoltre la
Giunta qualora il Governo nazionale non modifichi adeguatamente la manovra «a valutare la necessità di rivedere l’assetto delle
competenze trasferite dallo Stato
alla Regione Veneto».
Si prospetta quindi una delicata
trattativa, che potrà condizionare
in modo determinante le relazioni, ora assai tese, tra enti locali e
Governo centrale.
NEL PRESIDIO DE ‘LA NOSTRA FAMIGLIA’ DI TREVISO
Maltrattamenti a bimbi disabili
Operatrici denunciate
D
ue educatrici de “La Nostra Famiglia” nei giorni
scorsi sono state messe
sotto inchiesta dalla Procura di
Treviso con l’accusa di aver usato violenza, ripetutamente, su
tre piccoli disabili nel presidio
riabilitativo di via Ellero a Treviso, succursale della sede di Costa di Conegliano. Per loro il reato ipotizzato è maltrattamento
aggravato da futili motivi, e il sostituto procuratore Giovanni
Francesco Cicero, che sta conducendo le indagini assieme ai
Carabinieri, ha ottenuto dal giudice la misura cautelare del divieto di dimora nella città di Treviso, notificata alle interessate
venerdì 25 giugno.
La dirigenza de “La Nostra Famiglia”, che afferma di aver saputo dell’indagine solo dalla
stampa, ha sospeso le due di-
La sede del presidio riabilitativo de “La Nostra Famiglia” di Treviso, in via Ellero
pendenti, in attesa che la verità
venga accertata, e ha avviato
un’indagine interna. A inchiodare le educatrici sarebbero alcuni video ripresi da telecamere nascoste fatte piazzare dagli
inquirenti nel refettorio. I maltrattamenti sarebbero infatti avvenuti, soprattutto, durante l’o-
ra di pranzo. I dirigenti della
struttura sono stati sentiti dalla
magistratura e ha avuto luogo
l’interrogatorio di garanzia delle indagate. La difesa di una di loro ha sollevato l’ipotesi dello
scambio di persona e l’accusa ha
disposto nuovi accertamenti. Il
procuratore capo Antonio Foja-
INCREDULI E AFFRANTI I DIRIGENTI DE ‘LA NOSTRA FAMIGLIA’
“Al primo posto la verità”
bbiamo saputo dell’inda«stoA
gine dalla stampa e quefatto ci ha ferito due volte:
da un lato per ciò che sarebbe
emerso ed è in corso di accertamento e dall’altro lato per il
metodo seguito che, tenuto
conto della nostra realtà operativa, poteva essere diverso senza sottrarre nulla al doveroso
accertamento della verità e delle responsabilità». Sergio Dugone, responsabile delle relazioni istituzionali de “La Nostra
Famiglia”, appare provato da una vicenda che ha gettato nel
“tritacarne mediatico” un’associazione stimata, con centri di
riabilitazione in tutta Italia. Che
ora chiede di sapere la verità.
«Al primo posto per noi viene
la verità - dice Gigliola Casati,
direttrice regionale dell’associazione La Nostra Famiglia -.
Abbiamo avviato un’indagine
interna per capire cosa può essere successo, e diamo agli in-
quirenti la massima collaborazione. Ribadiamo che per “La
Nostra Famiglia”, che ha 37 anni di storia, i bambini e le loro
famiglie sono al primo posto e
se si dovesse accertare che qualche operatrice è stata infedele
al mandato ricevuto dall’ente,
ciò rappresenterebbe una
profonda ferita per tutti noi».
A quattro giorni dallo scoppio
del caso, il vertice dell’associazione è ancora incredulo, sgomento, sotto choc. La reazione
di fronte all’opinione pubblica è
stata “rapida e all’insegna della
trasparenza”, ma il dispiacere
non dà tregua. Per i bambini,
per le loro famiglie, per i 500 operatori qualificati che operano
in tutte le strutture venete, per
la credibilità stessa dell’ente.
«Abbiamo avviato ieri l’indagine interna - continua Casati -,
incontrato i genitori, i quali sono ovviamente sconcertati, e gli
operatori. Da oggi cominciamo
i colloqui individuali con l’obiettivo di conoscere cosa pensano le parti delle accuse formulate, quali elementi hanno
per poterci aiutare a capire la
verità e a far emergere eventuali criticità. Abbiamo inoltre
rinforzato l’equipe di professionisti che si occupa del sostegno
psicologico degli operatori in
servizio e che da ieri sera è a disposizione anche di tutti i genitori».
Le operatrici indagate erano in
servizio da più anni. E mai,
nemmeno negli ultimi tempi, avevano dato segno di burn-out,
la sindrome da stress che colpisce i professionisti dell’aiuto. I
vertici de “La Nostra Famiglia”
ancora non riescono a credere
che abbiano potuto fare ciò di
cui sono accusate. E sperano ancora che gli inquirenti abbiano
scambiato per gesti violenti normali azioni di contenimento che
a volte sono necessarie per far
5
VIA ALL’HOSPICE “CASA ANTICA FONTE”
P
osa della prima pietra a settembre 2010 e completamento
dell’opera entro settembre 2011.
Questi i tempi per la realizzazione
dell’hospice “Casa Antica Fonte”.
Entro il 23 luglio le ditte interessate dovranno presentare le offerte per
l’esecuzioni dei lavori (il bando è
stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di lunedì 14 giugno). La ditta che si aggiudicherà i lavori avrà
un tempo massimo di 365 giorni
per il completamento dell’opera. Il
fabbricato, si estenderà su un unico piano, su una superficie di 1.920
Il presidio di Treviso
Il presidio de “La Nostra Famiglia” di via Ellero a Treviso,
quartiere di Santa Maria del
Rovere, ospita ogni giorno 55
bambini “diurni”. In un anno
passano per il centro circa
500 piccoli disabili. Gli operatori sono 45, tra equipe medico-sanitaria, educatori e
assistenti.
delli ha assicurato che l’indagine non è stata gestita superficialmente. Il risultato, comunque, è che martedì la Procura di
Treviso ha tolto all’indagata il
provvedimento restrittivo.
L’Ulss 9, intanto, ha istituito un
gruppo di esperti a supporto dei
genitori dei bimbi disabili, attivando anche un numero telefonico, lo 0422-323909, dalle 9 alle 12 dei giorni feriali.
Sulla vicenda è intervenuto anche l’assessore regionale al Sociale Remo Sernagiotto: «Eventuali mele marce, che ci sono
dappertutto, o situazioni personali di stress o disagio, non possono compromettere l’operato
di centri come questi, che lavorano tra mille difficoltà, e che
hanno saputo guadagnarsi, nel
corso di decenni di storia, il rispetto di tutti a partire dalle famiglie per arrivare poi al territorio e alle istituzioni».
Francesca Nicastro
mangiare bambini che hanno
certe disabilità. Si sentono traditi perché chi ha denunciato gli
eventuali maltrattamenti si è rivolto alle forze dell’ordine e non
alla direzione. Poi ci sono altre
cose che fanno male, come vedere l’etichetta di “ente ecclesiastico civilmente riconosciuto”, rilanciato dai media quasi
fosse un attestato di colpa, inevitabilmente associato agli
scandali che investono la Chiesa.
In questi giorni difficili, all’ente
stanno arrivando però anche
molti attestati di solidarietà, da
parte di istituzioni del territorio,
di famiglie, associazioni, a lenire la «devastazione mediatica
che ci ha colpito e che fa parte
della cultura con cui in Italia si
affrontano queste cose».
«La ricerca della verità e i percorsi che stiamo facendo noi e
che stanno facendo gli inquirenti - conclude Dugone - non
devono mortificare o svilire, come ha detto anche il procuratore Fojadelli, il lavoro qualificato che da molti anni anche a
Treviso, ma non solo, “La Nostra Famiglia” svolge nei confronti disabili gravi e delle loro
famiglie». FN
mq, e avrà dieci ampie stanze in cui
saranno accolti i pazienti oncologici.
La costruzione di “Casa Antica
Fonte” comporterà un investimento complessivo di 3.800.000 euro.
La spesa sarà in buona parte finanziata dall’Ulss 7 con fondi propri.
Un contributo importante al completamento dell’opera arriverà anche dalla campagna di raccolta
fondi “Un mattone per l’Hospice”,
avviata dal Comitato Casa Antica Fonte.
CAMINO: ACCUDITO CON
CORAGGIO DALLA MOGLIE
Si è spento
Niccolò Migotto,
dopo sei anni
di coma
e n’è andato, nella mattina
Sgotto,
del 26 giugno, Niccolò Mi76 anni, pensionato di
Camino. Malato da tempo di
Parkinson, viveva in stato comatoso da quando, nel 2004,
non si era mai pienamente ripreso da un’anestesia praticatagli per una delicata operazione al femore.
L’Azione aveva già raccontato la
sua storia intervistando la moglie nel febbraio 2009, nel pieno del caso Eluana Englaro.
In quell’intervista emerse l’eroica quotidianità della signora Anna Maria Pivetta, la quale aveva scelto di portare a casa il marito senza sapere se e
come sarebbe riuscita ad accudirlo. C’è riuscita per sei lunghi
anni, grazie anche agli assistenti
sociali e soprattutto alla rete di
solidarietà con la famiglia dell’uomo, una delle più numerose e conosciute del paese. Sei
anni trascorsi “senza fare nulla
di straordinario”, come affermò
la donna all’epoca, vissuti alla
giornata e con la convinzione
di accudire, prima che un disabile, il proprio marito, la sua unica compagnia in casa dopo
che i figli si erano sistemati.
Ex meccanico alla fabbrica Sole, Niccolò Migotto era andato
in pensione in anticipo per motivi di salute. Per anni aveva frequentato l’Associazione Fanti
di Oderzo e coltivato passioni
come la caccia e la pesca. Nico
ha lasciato la figlia Sandra e il
figlio Emanuele; i suoi funerali
sono stati officiati nella chiesa
di Camino nel pomeriggio di
lunedì 28 giugno.
Si suggella così una storia di
grande umanità, amore coraggioso ed attaccamento alla vita.
Andrea Pizzinat
Niccolò Migotto
6
Attualità
4 luglio 2010
L’ULSS 7 PER IL BENIN TRAMITE L’AFR
Un fuoristrada
per Natitingou
D
al Veneto al Benin, dai
servizi dell’Ulss 7 all’Ospedale di Santa Bahkita
di Natitingou, nel segno della solidarietà e della memoria. Viaggerà su queste rotte il Land Rover
Defender, donato dall’Azienda sanitaria locale 7, su richiesta dell’Associazione Famiglie Rurali
della Sinistra Piave, in ricordo dell’opera di volontariato socio-sanitario svolta dal medico Andrea
Portello, già direttore del distretto coneglianese scomparso nel
febbraio 2009, nei territori martoriati di Atakora, dipartimento
nel nord ovest del paese africano.
Il dono è stato ufficializzato martedì 29 giugno al centro conferenze di Conegliano alla presenza delle autorità civili, delle massime rappresentanze religiose
della diocesi di Natitingou, dei
rappresentanti degli Enti coinvolti
e di quanti hanno reso possibile
questo connubio esemplare d’impegno civile e di carità missionaria. Un fuoristrada dismesso, non
più funzionale alle prestazioni per
cui era adibito, in sede locale, nell’ambito della prevenzione e dell’igiene ambientale, conosce una
nuova vita, un riuso efficiente e
prezioso nei villaggi sperduti dell’Africa.
«Questa donazione - ha sottolineato Angelo Del Favero, direttore generale dell’Ulss - nasce nel
solco dell’attività instancabile del
dottor Portello, così sensibile e attento ai bisogni delle popolazioni più svantaggiate del Benin, e
cercherà di garantire in loco la
crescita e l’autonomia di comunità provate da malattie e di mor-
Appuntamenti del
week-end in Cansiglio
Due le iniziative in programma domenica 4 luglio. C’è una visita guidata su “Geologia, la scogliera e i
fossili in Cansiglio”, un’escursione
talità molto elevate».
Un automezzo utile e necessario
per il trasporto di pazienti, ma anche di bambini verso le scuole
presenti negli istituti religiosi e
nelle sedi missionarie della regione di Atakora. «Un gesto tangibile che arriva come manna, come
sostegno quanto mai tempestivo
in una fase delicata di passaggio
dal dispensario all’ospedale con i
primi reparti di ginecologia e maternità - precisa Alessandro
Toffoli, presidente dell’AFR- un
progetto che corona nove anni di
lavoro e cooperazione». Presenti
,tra gli altri, alla cerimonia suor
Marie Cècile Kutolbena Toguera, madre generale della Congregazione di san Paolo operante nella diocesi del capoluogo, padre Jonas Anawia, parroco della Cattedrale di Natitingou, e Titti Camerotto Portello, compagna di vita e d’impegno di Andrea, che ha
trovato, tra la commozione generale, la forza di concludere, «oggi per Andrea sarebbe stato un
giorno di gioia, un passo decisivo verso un progetto in cui credeva con tutto sé stesso fin dal
1982».
Elena Pilato
di media difficoltà con ritrovo alle
9.30 al Punto Informazioni nel
piazzale Rifugio San Osvaldo. Durata: giornata intera, pranzo al sacco.
Alle 16.30 al Giardino Botanico Alpino c’è una conferenza con diapositive su “Gli uccelli del Cansiglio e il loro ambiente”, con il prof.
NOVITÀ PER I LAVORI IN AGRICOLTURA
Voucher utilizzabili anche
dai cassintegrati
ovità normative nell’imN
piego di manodopera stagionale anche nelle campagne
trevigiane: si allarga infatti l’utilizzo dei voucher a nuove categorie di lavoratori, e si dà la
possibilità anche alle aziende
agricole con volume d’affari
superiore ai 7 mila euro di poter usufruire, per lavori stagionali, di lavoratori occasionali
che siano percettori di ammortizzatori sociali (cioè cassaintegrati, disoccupati, soggetti in mobilità) e lavoratori
part-time (purché il committente del lavoro temporaneo
non coincida con il datore di
lavoro del lavoratore part-time).
Queste categorie di lavoratori
Francesco Mezzavilla. Seguirà alle
18.00 una breve escursione in foresta.
Giardino Botanico Alpino: Visite
guidate sabato 3 alle 15.30, domenica 4 alle 11.00 e alle 15.30
Museo dell’Uomo in Cansiglio: visite guidate alle 11.00 e alle 15.30 sia
sabato che domenica.
si aggiungono agli studenti con
età dai 16 ai 25 anni, durante il
periodo di vacanze estive, natalizie e pasquali o nel corso
del fine settimana, pensionati,
casalinghe.
I buoni lavoro - i cosiddetti
voucher - comprendono già la
copertura assicurativa e previdenziale e non sono soggetti a
ritenute fiscali.
«Si tratta - spiega Fulvio Brunetta, presidente di Coldiretti
Treviso - di una opportunità
che attraverso la semplificazione delle procedure ha permesso di ottenere importanti
risultati nella lotta al lavoro
sommerso.
Nonostante le difficoltà determinate dai bassi prezzi riconosciuti per i prodotti agricoli (-7% nel primo trimestre del
2010) per effetto delle distorsioni e speculazioni lungo la filiera, la campagna continua ad
offrire molte opportunità di lavoro in tutta la Marca, ora anche per categorie con problemi di occupazione, offrendo a
molte famiglie una fonte di entrata in un momento congiunturale sfavorevole».
o Super
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Scienze R
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venerdì
venerdì
1 ottobre
ottobre 2010
Attualità
4 luglio 2010
7
CARITAS DEL TRIVENETO PER L’ABRUZZO
Dopo il terremoto
torna il sorriso
L
o scorso settembre hanno
cominciato le lezioni scolastiche nelle tende i ragazzi
di Roio, alle porte de L’Aquila. Poco o niente di avventuroso, a dire
il vero, dopo cinque mesi di quella vita. Pur con tutto l’entusiasmo
e la capacità di adattamento dei
bambini, la creatività e l’organizzazione degli insegnanti, la scuola, specie quella dei più piccoli, è
da sempre legata all’immagine dell’aula, della lavagna e delle carte
geografiche appese alle pareti, della cattedra e dei banchi, dei corridoi e dell’area della ricreazione.
Ma a L’Aquila post 6 aprile 2009 in
ogni luogo si è fatta di necessità
virtù e dunque anche qui, finché le
condizioni atmosferiche lo hanno
permesso, le lezioni e le interrogazioni si sono svolte nella tendascuola. Poi, con la chiusura di tutte le tendopoli a fine anno e in pieno inverno, gli alunni sono stati inseriti in un istituto di un’altra zona, considerato sicuro, dove hanno concluso le attività didattiche.
Fino alla svolta di sabato 19 giugno.
Con il ritardo legato alle lungaggini burocratiche che stanno paralizzando un po’ tutte le iniziative di
ricostruzione – l’ha riconosciuto
pubblicamente in quest’occasione
l’assessore Pierluigi Pezzopane a
nome del Comune –, sabato gli 80
bambini del territorio di Roio hanno tagliato il nastro rosso che cingeva la loro nuova scuola materna
e primaria, realizzata grazie ai contributi delle Caritas del Nord-Est
e della Campania nella frazione di
Poggio di Roio. E hanno fatto festa
Inaugurate in Abruzzo
le due strutture
costruite con le
donazioni delle Caritas
del Triveneto:
una scuola dell’infanzia
e scuola elementare
a Poggio di Roio,
un centro comunitario
a Bagno
con i genitori, i
docenti, gli amici sostenitori
giunti per l’evento dal Triveneto
e dalla Campania, la comunità
tutta. Difficile
resistere
alla
commozione
per gli anziani e i
nonni, sentendo
i loro concittadini più inermi
cantare a squarciagola, ma rigorosamente
a
tempo, “L’Aquila
bella mia”. Un’evocativa invocazione che non
sarà solo ricordo,
è stata la promessa: il futuro
comincia da qui.
CARITAS DIOCESANA: 134 MILA EURO E I VOLONTARI
Tanti fili di solidarietà
da Vittorio all’Abruzzo
La cerimonia inaugurale della nuova scuola a Poggio di Roio, in Abruzzo;
(sotto) uno scorcio della struttura realizzata con le offerte raccolte dalla Caritas
Un anno di
vicinanza
alla popolazione
«Siamo in questi territori dal 22 aprile 2009 – ha ricordato ai partecipanti don Giovanni Sandonà, direttore della Caritas diocesana di
Vicenza e delegato delle Caritas del
Nord-Est – con una presenza discreta, rifiutando le casacche per
non creare distacco, condividendo la vita nelle tendopoli delle aree di Bagno e Roio, in cui come
Caritas del Nord-Est siamo stati
chiamati a operare gemellati alla
Caritas campana. Continuiamo a
stare con voi, a condividere i segni
di speranza, che oggi vediamo
concretizzati anche nella realizzazione di strutture per la comunità.
Il nostro grazie è rivolto alle tante
famiglie che nella sofferenza ci
hanno aperto le porte, permettendoci di entrare da amici nella loro
vita».
Da subito dopo la tragedia che ha
colpito il capoluogo abruzzese, i
volontari del Nord-Est hanno operato nelle comunità di Bagno,
Civita di Bagno, Colle Roio, Pia-
A POGGIO E BAGNO SI RIPARTE
Le due strutture realizzate dalla Caritas
L
La casa dello studente crollata a L’Aquila, luogo simbolo del terremoto del 6 aprile 2009
a frazione di Poggio di Roio, che dista pochi chilometri dal comune di L’Aquila, è compreso nel territorio di Roio insieme a Roio Piano, Santa Rufina e Colle di Roio. La scuola qui costruita ha una superficie coperta di 1.455 metri quadrati e include due sezioni di scuola dell’infanzia, cinque classi di scuola primaria, l’accoglienza, uffici,
una palestra con spogliatoi, laboratori, l’infermeria, la cucina e la mensa, la direzione, una sala per le attività libere, servizi e locali tecnici. È
una costruzione in legno costata 2 milioni 428 mila 700 euro.
A Bagno i contributi delle Caritas diocesane del Triveneto e della
Campania hanno realizzato un centro comunitario di 304 metri quadrati con salone polifunzionale, spazio di accoglienza e zone comuni, cucina e servizi, locali tecnici. Costata 638 mila 600 euro, si tratta
di una struttura socio-pastorale accessibile a tutti, che ha l’intento di
promuovere attività sociali, culturali, pastorali e ricreative per rafforzare il tessuto sociale e lo spirito partecipativo.
nola, Poggio di Roio, Roio Piano,
Santa Rufina: più di duecento in
turni di una e poi due settimane,
qualcuno fermatosi anche per un
mese, coordinati nei primi momenti da Anita Scotz della Caritas
di Trento, quindi da don Orazio
Zecchin per la Caritas di Padova,
dallo scorso giugno sino al termine del progetto (nel prossimo ottobre) da don Francesco D’Alfonso, diacono della Caritas di Belluno.
Azioni improntate principalmente all’accompagnamento della popolazione con attività di ascolto,
animazione delle comunità nei
luoghi di accoglienza, rilevazione
dei bisogni; quindi alla riabilitazione socio-economica attraverso
iniziative di progettazione sociale,
sostegno al reddito, supporto per
l’accesso al credito, ripristino delle attività produttive; non ultima
alla ricostruzione, in particolar
modo di centri di comunità, scuole, servizi sociali e caritativi, alloggi per anziani e studenti. Sono più
di tre milioni e mezzo gli euro raccolti e devoluti per l’emergenza
dalle Caritas del Nord-Est.
Centri comunitari
per combattere
la disgregazione sociale
«Non è cambiato nulla dall’anno
scorso: spentisi i riflettori sull’accaduto, sono terminati anche gli
aiuti. Con un problema in più: le
comunità sono ora molto più disgregate». Ivano, medico veronese già volontario per un mese la
scorsa estate, è tornato ora per prestare servizio per altrettanto tempo, ma non nasconde lo scoramento di fronte a un immobilismo
dettato da un’insormontabile burocrazia, che conduce i più alla rassegnazione. C’è da chiedersi, e lo
ha espresso ad alta voce ai delegati Caritas mons. Giovanni D’Ercole, vescovo ausiliare de L’Aquila,
nche in diocesi di Vittorio la
A
mobilitazione a sostegno
delle popolazioni colpite dal ter-
remoto in Abruzzo fu immediata, con tante persone disponibili, con offerte per le urgenze e poi
per sostenere l’opera di ricostruzione.
La Caritas diocesana avviò subito la raccolta di offerte economiche, convogliate poi a coprire
i costi per le realizzazioni inaugurate nei giorni corsi a Poggio
e Bagno. Le offerte raccolte fino
ad oggi dalla Caritas vittoriese
per l’Abruzzo ammontano a
134.604,95 euro.
Sul fronte dei volontari, nel corso del 2009, dopo il terremoto
del 6 aprile sono andati in Abruzzo 10 volontari della Caritas diocesana, le permanenze sono state dalle 2 alle 3 settimane
e un mese per Valeria Maso.
Questi i nomi dei volontari: Paolo Fornasier, Elsie Peruch, Paolo
Romano, Vania Bottacin, Riccardo Antoniazzi, Silvestro Biasi, Federico Foltran, Marco Sartorello, Giovanna Foltran, Valeria Maso, Augusto Trinca, Paola
Dell’Armi.
come si potrà fare quando sarà
conclusa l’opera dei volontari.
Mancano le condizioni per continuare da soli.
«Buona parte della popolazione
oggi ha una casa – prosegue don
Dionisio Rodriguez, direttore della Caritas diocesana locale –. Ma i
nuovi centri abitativi sorgono distanti gli uni dagli altri. Si tratta di
case staccate dal tessuto sociale,
che anzi in questi nuovi villaggi
spesso nemmeno esiste».
Il panorama è quello di una ventina di quartieri “Case” (Complessi
antisismici sostenibili ed ecocompatibili), realizzati nei dintorni del capoluogo, permanenti e isolati, privi di servizi sociali, commerciali,
di luoghi di incontro. Ad aprile vi
abitavano circa 15 mila persone.
Chi invece è in attesa della ricostruzione o del permesso di risistemazione della propria abitazione ha trovato posto nei “Map”
(Moduli abitativi provvisori), alloggi provvisori in legno che si trovano in ogni quartiere (ad aprile erano circa 2 mila le persone così sistemate); altri ancora negli hotel.
Entro l’estate saranno liberate le
strutture ricettive della costa e la
Nel 2010 Valeria Maso è tornata
in Abruzzo per un periodo di
quattro mesi ed è rientrata a fine maggio. Augusto Trinca e
Paola Dell’Armi vi sono stati per
circa due mesi a periodo alternati. Tutti si sono resi disponibili per quanto si rendeva necessario, dalla distribuzione pasti all’animazione anziani, bambini...
Ancora oggi il servizio dei volontari presso le strutture Caritas a L’Aquila continua, con servizi più mirati perché si sta ricreando il tessuto sociale: viene
chiesto il sostegno per l’animazione dei bambini e delle persone anziane, quelli che soffrono di
più a seguito della perdita delle
abitazioni e dei riferimenti territoriali.
Alla Caritas di Vittorio Veneto
aggiungono: «Sono ben accette
nuove disponibilità! Le richieste
devono essere inoltrate a Caritas
diocesana di Vittorio Veneto che
contatta il centro in Abruzzo per
le disponibilità e l’attuazione del
necessario per recarsi a prestar
servizio. Ognuno ha capacità e
talenti da mettere in gioco per
creare solidarietà e comunione!».
gente verrà spostata negli alberghi
della città. Nei minuscoli paesi in
cui invece gli abitanti sono rimasti in loco, come Santa Rufina, comune di 450 anime prevalentemente anziane, la ricostruzione li
ha portati a vivere disseminati, privi dei precedenti riferimenti e relazioni di una vita.
Per questo la Caritas si sta operando per costruire nel territorio
aquilano i centri di comunità, spazi in cui stare, ricrearsi, conoscersi, frequentarsi. Caritas nord-est e
Caritas campana ne hanno inaugurato sabato scorso uno a Bagno,
grazie alla generosità di tante parrocchie, gruppi, enti, singoli. «Ora non si può più dire che a Bagno
non c’è nulla – è stato sottolineato durante la cerimonia ufficiale,
cui ha partecipato buona parte degli abitanti della zona –. Questa è
la smentita, questa è la risposta».
Anche simbolica, viene da aggiungere. Lì dove mancano del tutto prospettive per il futuro – si sente, si vede – il centro sorge a fianco della parrocchia di Santa Maria,
nell’area in cui, esattamente un anno fa, si estendeva una tendopoli.
Cinzia Agostini
Economia
4 luglio 2010
9
PREMIATI IL MIGLIOR LATTE CRUDO E FORMAGGIO DI FATTORIA
I PRIMI MIGLIORI PROSECCHI DOCG
L
ll’Enoteca Veneta di
Conegliano, la 15ª “Primavera del Prosecco”
ha premiato i migliori produttori della nuovissima Docg
“Conegliano Valdobbiadene
Prosecco superiore”. I vini vincitori sono stati scelti da 11
commissioni tecniche composte da enologi, sommelier e dagli studenti della Scuola enologica di Conegliano. Ecco
tutte le aziende premiate, che
hanno superato gli 85 centesi-
mi secondo il metodo di valutazione dell’“Union internationale des oenologues”: Andrea Da Ponte, Andreola di
Stefano Pola, Cantina Colli del
Soligo, Col Vetoraz spumanti,
Mionetto, Reghini “Rive del
Bacio”, La Gioiosa, Stramaret,
Valdoc Sartori e Tanorè. Guglielmo Nardocci di Famiglia
Cristiana si è aggiudicato il
“Premio giornalistico Primavera del Prosecco Docg” settore periodici. MS
in pensione senza rimetterci, ora non può più farlo.
Ottimista si mostra pure Zanchetta sul pagamento del secondo anno di cassa integrazione a chi ne ha terminato il
primo anno a febbraio. «Verrà
concesso», hanno rassicurato
fin da allora i sindacalisti. Ma
fin adesso i soldi li ha anticipati l’azienda. E il decreto del ministero per il “si paghi” ancora
non c’è. «È solo una questione
di verifiche ispettive da completare», conferma Zanchetta.
...Certo però che si tratta di un
triste ottimismo.
Se tutto va bene, 30 su 90 ex Policarpo a metà luglio hanno trovato lavoro. Quindi gli altri 60
sono presumibilmente alla ricerca, ma ancora invano. Im-
magina quanto ciò faccia bene
al morale.
Se tutto va bene, questi 60 accedono al secondo anno di cassa integrazione. Cioè, a quanto
spiegano i sindacalisti, attorno
agli 800 euro al mese. C’è di che
stringere la cinghia. O attingere ai risparmi. Se tutto va bene,
anche i circa 20 che a febbraio
hanno iniziato il secondo anno
di cassa integrazione riceveranno quanto loro spetta. Ma
sicuramente solo fino a febbraio
2011. Se ci saranno ancora ritardi nel fatidico decreto, i lavoratori di febbraio già a luglio
forse non percepiranno nulla.
Policarpo non è più in condizione di anticipare cassa integrazione.
Tommaso Bisagno
o scorso 23 giugno, a casa
“Forcolera” nella Tenuta
Collalto di Susegana sono stati premiati a cura dell’Associazione provinciale allevatori di
Treviso (Apat) gli associati che
meglio si sono distinti nel dare
più gusto al latte naturale –
venduto poi come latte crudo
nei distributori automatici – e
più sapore ai formaggi di fattoria. «Sono questi dei formaggi
di “tipo latteria” ottenuti però
– spiega il dottor Lodovico
Giustiniani, presidente dell’Apat – in un caseificio aziendale». Ecco i premiati per “Il gusto del latte naturale” (latte crudo), già al 3º concorso e nell’ordine: Enzo Dotto di Canizzano, Mauro e Andrea Fedrigo
di Cessalto, e Danilo Tonon di
Paese. I più bravi de “I formaggi di fattoria” sono risultati invece e nell’ordine: l’azienda
“Tre comuni” di Eros Minato
di Istrana, l’azienda “Ponte
Vecchio” di Vidor e l’azienda
“Fogal Marino e Michele” di S.
Zenone degli Ezzelini. Sul “latte crudo”, che ha il gusto genuino del latte naturale, è utile
sapere che è sottoposto a rigidi controlli sanitari, che è più
digeribile in quanto contiene
tutti gli enzimi in forma attiva,
e che va conservato in frigorifero e consumato entro 2-3
giorni. La sicurezza, infine, è
garantita dai controlli del Servizio sanitario locale e dagli
stessi allevatori. MS
A
LA CASSA INTEGRAZIONE AL POLICARPO
Tu chiamalo se
vuoi ottimismo
È
moderatamente ottimista
Italo Zanchetta, che per la
Cgil sta seguendo la vicenda degli ex lavoratori del Lanificio Policarpo, che ha annunciato la chiusura l’estate
scorsa.
«Ci sono buone possibilità –
dice – che i lavoratori che hanno perso il posto lo scorso luglio
ottengano il secondo anno di
cassa integrazione».
Il primo anno lo terminano verso il 10 luglio. Per accedere al secondo, stabilisce l’accordo con
il ministero del Lavoro, serve
che almeno un terzo dei lavoratori si siano ricollocati. Cioè
abbiano trovato un altro lavoro,
o la pensione, o comunque non
siano più a carico delle casse
statali.
In cassa da luglio 2009 sono circa 90, quindi serve che circa 30
siano ricollocati. A metà giugno
erano già 21. L’obbiettivo non è
lontano. Ma neppure la scadenza entro cui conseguirlo. «A
breve faremo un incontro per
tirare le somme. Se l’obbiettivo
sarà di poco mancato andremo
al ministero a spiegare la situazione nel dettaglio. Ad esempio
c’è chi, a sue spese, sta seguendo un corso per operatore socio-sanitario, ed ha molta pro-
babilità di essere assunto (e
quindi non risulta ancora ricollocato). Inoltre sono cambiate
le “finestre” per andare in pensione». Cioè: forse qualcuno di
chi tra gli ex Policarpo prima
pensava di poter andare prima
in mobilità (quindi figurando
come ricollocato nei conteggi
per la cassa integrazione) e poi
DA RE NON HA NOVITÀ SULLO STABILE
on ci sono novità in arrivo a breve per l’ampio stabile del
N
Policarpo. O almeno questo ha spiegato martedì 22 giugno
il sindaco Gianantonio Da Re ai sindacati: chi s’era fatto vivo
con il Comune qualche mese fa, evidentemente d’accordo con
il Policarpo proprietaria del complesso, per chiedere di possibili varianti urbanistiche, non s’è più visto né sentito dalle parti di piazza del Popolo. Per parte loro i sindacati hanno chiesto
di essere coinvolti nelle decisioni sul futuro di tutti quei metri
cubi. E che nel pensare al futuro del Policarpo si valorizzino le
scelte – “ci va bene anche un supermercato, appartamenti no
assolutamente”, ha detto Andrea Misercordia della Cisl – che
portano lavoro. E se possibile lavoro agli ex del Policarpo. TB
LA BOTTIGLIA DELL’ANNO DELLA CONFRATERNITA
DEL RABOSO PIAVE
Cecchetto premiato
a bottiglia dell’anno “SeleL
zione 2010” della Confraternita del Raboso Piave è di Gior-
gio Cecchetto di Tezze di Piave.
La proclamazione ufficiale è avvenuta, sabato 19 giugno, a Conegliano, nell’“Enoteca Veneta”.
La bottiglia dell’anno viene assegnata dai confratelli della
Confraternita a quel confratello che interpreta alla meglio l’ortodossia del vino Raboso del
Piave, il che vale a dire: “maturazione in botti di legno, colore rosso rubino carico, con riflessi granati, un bouquet ampio
e pieno che ricorda le violette
di campo e anche, marcatamente, il profumo di marasca,
mentre il sapore è secco, austero, sapido e moderatamente acidulo”.
Il Raboso Piave, raggiunta la sua
piena maturità, è uno dei gran-
di vini rossi italiani, «ottimo –
spiega il Gran Maestro della
Confraternita, l’enologo Mario
Barbieri – con la cacciagione di
pelo e di piuma, le carni rosse,
le grigliate e i formaggi molto
invecchiati». Dunque, il Raboso del Piave è oggi un bel gran
vino italiano, ma dall’esistenza
travagliata, tant’è che nei primi
anni Novanta del secolo scorso
stava per scomparire sopraffatto nelle sue terre del Piave da
vini più commerciabili come Pinot bianco e grigio ed altri ancora. Nel 1937 in Sinistra Piave
gli ettolitri di Raboso Piave erano ben 58 mila su un totale di
65 mila di vino rosso, mentre
nel 1949 gli ettolitri di Raboso
Piave erano addirittura 100 mila, pari all’80% di tutti i rossi
presenti in loco. Poi una lenta agonia, arrestata quasi in punto
Giorgio Cecchetto
di morte dalla costituzione il 27
dicembre 1996 della Confraternita del Raboso Piave, scaturita
“per una sua giusta qualificazione ed un progressivo rilancio”.
Il Raboso del Piave è poi un vino d’antichissima origine, e lo
documenta anche il romano Plinio il Vecchio nella sua “Naturalis Historia”, descrivendolo
come “Picina omnium nigerrima”: il vino il cui colore è più
nero della pece! MS
4 luglio 2010
BENEDETTO XVI: PER RINNOVARE L’EVANGELIZZAZIONE
NEI PAESI DOVE È GIÀ RISUONATO IL PRIMO ANNUNCIO
LE TAPPE DEL CAMMINO PASTORALE DIOCESANO
Gli impegni prossimi
della Chiesa locale
L’
Anno pastorale che sta
per concludersi ci ha visti impegnati nella riscoperta del battesimo, realtà da
cui prendono origine le varie vocazioni e i ministeri nella Chiesa. Molte sono state le iniziative e i percorsi formativi proposti nelle parrocchie, unità pastorali e foranie. Nella seconda
parte dell’anno siamo stati anche chiamati dal Vescovo a rinnovare gli organismi di partecipazione ecclesiale: occasione
quanto mai opportuna per rinnovare la coscienza che nella
Chiesa presbiteri, diaconi, laici
e religiosi siamo tutti chiamati a
condividere la preoccupazione e
la corresponsabilità per il Regno
di Dio.
Consigli foraniali e diocesano
Ci rimane, ora, l’impegno per il
rinnovo dei Consigli pastorali
foraniali e del Consiglio pastorale diocesano. Il Vescovo, in un
incontro con i neo eletti vicari
foranei, ha voluto fissare alcune
date entro le quali siamo chiamati a costituire tali organismi.
La composizione del Consiglio
pastorale foraniale, prevede, oltre ai rappresentanti delle varie
commissioni, anche la presenza
dei moderatori delle unità pastorali e di due laici scelti da ogni equipe dell’unità pastorale.
badito la necessità di questo percorso, pena l’immobilismo.
La partecipazione dei laici
Purtroppo non tutte le unità pastorali hanno messo in atto lo
strumento operativo della equipe, che ha la funzione di coordinare l’unità pastorale. È necessario quindi che entro il 15
ottobre ogni unità pastorale abbia la propria equipe, composta
dai parroci, dai diaconi e da due
laici di ogni parrocchia. La data
stabilita per la formazione e convocazione dei Consigli pastorali foraniali è il 15 novembre,
mentre la prima seduta del Consiglio pastorale diocesano si realizzerà entro dicembre. La decisione di questo slittamento di
date è resa necessaria dal fatto
che tutto l’impianto organizzativo dipende dall’effettiva costituzione della equipe dell’unità
pastorale. Anche in un recente
incontro con i moderatori delle
unità pastorali il Vescovo ha ri-
Nei due incontri sopra citati, è
emersa con chiarezza anche la
necessità che il cammino pastorale sia maggiormente condiviso tra preti e laici. Le equipe delle unità pastorali e il Consiglio
pastorale foraniale, soprattutto
con le commissioni che per statuto sono presiedute da un laico, sono il luogo ufficiale, ma
non formale, di una vera partecipazione e corresponsabilità tra
preti e laici nel discernimento e
nella programmazione pastorale. Si è pure detto che è da evitare il più possibile che le decisioni siano prese nelle congreghe dei preti così che i laici siano dei semplici esecutori di decisioni già prese.
Il nuovo Piano pastorale
Il cammino di una diocesi ha bisogno di unità. L’unità avviene
attorno alla persona del Vescovo. E, in campo strettamente pastorale, attraverso l’accoglienza
e la fedeltà alle indicazioni pastorali che vengono da lui. Per il
nostro cammino risulta prezioso lo strumento del Piano pastorale diocesano. Giovedì 9 settembre, in Cattedrale, alle 20.30,
Nuovo Pontificio Consiglio
unedì scorso papa BenedetL
to XVI, nei primi vespri della festa dei santi Pietro e Paolo,
nella basilica di San Paolo fuori
le mura, ha annunciato la sua decisione di «creare un nuovo organismo, nella forma di “Pontificio Consiglio”, con il compito
precipuo di promuovere una rinnovata evangelizzazione nei paesi dove è già risuonato il primo
annuncio della fede e sono presenti chiese di antica fondazione, ma che stanno vivendo una
progressiva secolarizzazione
della società e una sorta di “eclissi del senso di Dio”, che costituiscono una sfida a trovare
mezzi adeguati per riproporre la
perenne verità del Vangelo di
Cristo».
«Le sfide dell’epoca attuale – ha
spiegato – sono certamente al di
sopra delle capacità umane: lo
sarà presentato e consegnato il
Piano pastorale per l’anno 20102011. Sono invitati all’incontro
soprattutto i membri dei Consigli pastorali parrocchiali. Il Piano pastorale sarà oggetto di attenta lettura e considerazione a
vari livelli: parrocchiale, di unità
pastorale e foraniale, perché ognuno lo applichi al proprio livello e in modo coordinato. È
doveroso richiamare anche un
altro aspetto del cammino diocesano: è importante che ci sia
un coordinamento tra gli uffici
pastorali diocesani, voluti dal
Vescovo come strumenti per l’azione pastorale diocesana, e le
realtà di base, in particolare le
commissioni foraniali. Che non
succeda che si intraprendano
cammini non coordinati, o addirittura contrastanti, a grave
danno dell’unità.
Don Martino Zagonel
delegato per la pastorale
sono le sfide storiche e sociali, e
a maggior ragione quelle spirituali. Sembra a volte a noi pastori della Chiesa di rivivere l’esperienza degli apostoli, quando
migliaia di persone bisognose seguivano Gesù, ed Egli domandava: che cosa possiamo fare per
tutta questa gente? Essi allora
sperimentavano la loro impotenza». Ma, ha aggiunto, «proprio Gesù aveva loro dimostrato che con la fede in Dio nulla è
impossibile, e che pochi pani e
pesci, benedetti e condivisi, potevano sfamare tutti. Ma non c’era – e non c’è – solo la fame di
cibo materiale». Oggi «c’è una
fame più profonda, che solo Dio
può saziare». In realtà «anche
l’uomo del terzo millennio desidera una vita autentica e piena,
ha bisogno di verità, di libertà
profonda, di amore gratuito».
ANNIVERSARIO
I 60 anni
di sacerdozio
di mons. Magarotto
enerdì 9 luglio ricorre il sesV
santesimo anniversario dell’ordinazione sacerdotale di
monsignor Alfredo Magarotto,
vescovo emerito della diocesi di
Vittorio Veneto.
CALENDARIO PASTORALE LUGLIO 2010
Appuntamenti pastorali del mese di luglio 2010
UFFICIO LITURGICO
Tre-giorni di aggiornamento
Da venerdì 23 (inizio alle 19 con
la preghiera del vespro) a domenica 25 si svolge la tre-giorni estiva di aggiornamento e di
formazione per gli operatori liturgico-musicali, gli animatori liturgici, i gruppi corali, i direttori
di coro, gli organisti, i ministri
straordinari della Comunione, i
lettori. Sul tema “Molti ministeri
per una Chiesa di comunione”
sarà relatore don Gianfranco
Gomiero, liturgista e parroco
della diocesi di Venezia. Il corso
è ospitato nella casa delle Suore Francescane di Cristo Re, a
Pralongo di Forno di Zoldo.
AZIONE CATTOLICA
Campi estivi
Casa Cimacesta (Auronzo):
- 8-15 luglio: Campo Acr (elementari 6/8)
- 15-22 luglio: Campo Acr (e-
lementari)
- 22-29 luglio: Campo 14-15
enni
- 29 luglio-5 agosto: Campo
Giovanissimi
Casa Sacile (Auronzo):
- 22-30 luglio: Campo 18enni
Campi di servizio:
- 28 giugno-10 luglio: Campo
servizio a “La Nostra Famiglia”
- 12-24 luglio: Campo servizio
a “La Nostra Famiglia”
CENTRO
DIOCESANO
VOCAZIONI
Campiscuola per ragazzi e giovani
Gruppo Samuel (4ª e 5ª elem.):
2-8 luglio a Pozzale di Cadore,
presso la Casa alpina della parrocchia di Motta di Livenza
Gruppo Giona (1ª e 2ª media):
8-14 luglio a Pozzale di Cadore, presso la Casa alpina della
parrocchia di Motta di Livenza
Gruppo David (dalla 3ª media
alla 2ª sup.): 14-18 luglio ad Auronzo di Cadore
Gruppo Tabor (3ª-4ª sup.): 5-8
luglio pellegrinaggio a Torino
Gruppo Diaspora (dai 18 anni):
24-30 luglio camposcuola vocazionale ad Assisi
Campiscuola per ragazze
Gruppo Ester (4ª e 5ª elem. e 1ª
media): 5-11 luglio a Spert d’Alpago
Gruppo Sirio (dalla 2ª media alla 1ª superiore): 30 giugno-5 luglio a Spert d’Alpago
Gruppo Miriam (dalla 2ª alla 4ª
superiore): 28-31 agosto a Padova
Gruppo Sicar: esperienza estiva della Scuola di preghiera
D’Estatevi: presso il Santuario
de La Verna (Arezzo): 2-6 agosto
Incontro per D’Estatevi - La Verna
Venerdì 23, alle 20.30 in Seminario a Vittorio Veneto, si tiene
l’incontro di preparazione all’appuntamento estivo “D’estatevi
2010 - La Verna”, un itinerario di
preghiera, fraternità, ascolto della Parola, accompagnamento
spirituale, per giovani dai 20 ai
35 anni.
Il soggiorno si svolgerà dal 2 al
6 agosto presso la Casa Tau, in
località La Verna. Quota di partecipazione: 130 euro.
Ad organizzare sono il Seminario vescovile, l’Agesci, l’Azione
cattolica, la Pastorale giovanile
e il Centro diocesano vocazioni. È una proposta in continuità
con la Scuola di preghiera.
Iscrizioni entro il 15 luglio rivolgendosi all’Ufficio diocesano di
Azione cattolica.
UNITALSI
Pellegrinaggio a Loreto
Da sabato 24 a mercoledì 28
luglio si svolge il pellegrinaggio
diocesano a Loreto, in treno, organizzato dall’Unitalsi.
LA NOSTRA
FAMIGLIA
Quindici giorni di volontariato
L’istituto “La Nostra Famiglia”
propone ai ragazzi che hanno
compiuto 16 anni quindici giorni continuativi di volontariato al
fianco dei bambini disabili.
Nella sede di Conegliano que-
sti i prossimi turni: 12-24 luglio;
26 luglio-7 agosto; 30 agosto11 settembre.
Nella sede di Oderzo de “La Nostra Famiglia”, invece, sono previste due proposte: dal 5 al 30
luglio nei giorni di martedì, mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle
12.30; dal 23 agosto al 10 settembre dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16.30.
CARITAS
In Albania per i bambini
Dal 30 luglio al 21 agosto campo di animazione estiva per
bambini in Albania.
CENTRO CULTURALE
HUMANITAS
Pellegrinaggio in Turchia
Il Centro culturale Humanitas di
Conegliano organizza un pellegrinaggio in Turchia sulle orme
di Paolo con la guida del professor don Santi Grasso. Il periodo è dal 23 al 30 luglio, con
possibilità di prolungamento a Istanbul fino al 2 agosto.
Chiesa
4 luglio 2010
L’ANALISI DEGLI OSTACOLI E DEI POSSIBILI SBOCCHI
Collegio Dante: situazione
difficile, da superare
L
a diocesi sta mettendocela tutta per affrontare la
difficile situazione del collegio vescovile Dante Alighieri
di Vittorio Veneto, limitando il
più possibile le sofferenze degli
insegnanti, che possono perdere il posto, e degli alunni con le
loro famiglie. Il direttore don Fabio Soldan ha incontrato ripetutamente in queste settimane insegnanti e genitori per trovare
insieme possibili soluzioni. Gli
insegnanti hanno dato finora la
loro disponibilità a continuare
anche il prossimo anno nonostante l’incertezza del futuro.
Due maestre hanno addirittura
rifiutato l’impiego in un’altra
scuola per non abbandonare i
loro alunni e accompagnarli
verso altri inserimenti. Anche
le famiglie mantengono i loro
ragazzi nella scuola. Ci risulta
che a tutt’oggi soltanto tre alunni siano stati ritirati, mentre ci sono state altre due iscrizioni nelle classi che continuano.
Critiche assurde
Di fronte a tanto impegno, fa
veramente pena leggere alcuni
interventi – pochi per la verità
–, in alcuni siti del web, che si
scagliano contro la diocesi e i loro responsabili con insulti e
menzogne alle quali non vale
neppure la pena di rispondere
tanto sono palesemente ridicole. La maggioranza degli interessati capisce che siamo di fronte ad oggettive difficoltà e non a
ciniche decisioni che mirano soltanto agli interessi materiali.
C’è la volontà di tener
conto della
preoccupazione di
insegnanti e famiglie e
di valutare tutte le
possibilità per un
rilancio dello storico
collegio vittoriese
Mancano le iscrizioni, che sono
la condizione indispensabile
perché una scuola possa esistere. Un futuro per il collegio è
possibile solamente se ci si mette tutti insieme a ragionare con
calma.
Portare a termine il ciclo
A quali conclusioni si è arrivati
in questo sforzo comune? L’obiettivo minimo è quello di poter continuare anche oltre il
prossimo anno per far termina-
re a tutti gli indirizzi il rispettivo percorso fino all’ultimo anno. Ma questo sarà possibile solamente se le classi esistenti
manterranno un sufficiente numero di alunni e se verranno coperte le spese per il personale insegnante. La diocesi mette a disposizione l’ambiente accollandosi le spese relative.
Azione di orientamento
Si può pensare a progetti di rilancio della scuola? Nessuno
vuol dare per scontato che la storica esperienza del collegio sia
data per conclusa. Ma ancora
non sono chiare le vie per una
continuazione. Si può pensare a
un’azione incisiva per orientare
i ragazzi verso la scuola. Cosa
che peraltro non è mancata negli ultimi anni. Un buon terreno
possono essere le scuole dell’infanzia, soprattutto quelle gestite dalle parrocchie, per rilancia-
re la scuola elementare che potrebbe permettere poi la ripresa
delle medie. Per quanto riguarda le superiori, solamente l’istituto dei geometri avrebbe qualche possibilità, considerando
che istituti del genere esistono
solamente a Treviso, a Pordenone e a Pieve, ma con altre caratteristiche.
Altre prospettive
Ma si possono pensare progetti
che aprono altri orizzonti. Non
è impossibile pensare ad una sinergia di realtà interessate ad avviare percorsi di formazione specifica. Potrebbero essere sollecitate a questo scopo le associazioni imprenditoriali o gruppi di
imprenditori di determinati settori per avere del personale affidabile e ben preparato. In questo caso la diocesi potrebbe garantire l’aspetto educativo. Non
è da escludere nemmeno il sorgere di cooperative formate da
genitori, insegnanti e altri eventuali aderenti.
Questi possibili sbocchi devono
superare due notevoli ostacoli:
l’annullamento del grande debito che si è accumulato in questi
anni che supera abbondantemente il milione di euro e un radicale restauro dell’immobile. A
questo fine l’unica possibilità è la
vendita di una parte del fabbricato che è attualmente inutilizzata.
Come si vede la volontà non
manca e nemmeno le idee, però
per non alimentare speranze illusorie bisogna considerare realisticamente anche le difficoltà.
GpM
UN CENTINAIO DI PRETI AL CORSO DI NEBBIÙ
Preti ed impegno per le vocazioni
a cura per le vocazioni al
“il Ltemaministero
ordinato” è stato
del corso di aggiorna-
mento di giugno, proposto – in
due tornate – ad un centinaio di
preti della nostra diocesi, presso
la casa “Bruno e Paola Mari” di
Nebbiù.
Il vescovo Corrado, nell’introduzione ai lavori, ha richiamato le
ragioni della tematica: il Piano
pastorale diocesano 2009-2010,
che ha dato particolare rilievo al
ministero ordinato e alla cura per
questa vocazione; la riflessione
svolta dal Consiglio presbiterale
sul Seminario e sulla pastorale
vocazionale del Seminario; l’indizione dell’Anno sacerdotale.
Sempre il Vescovo ha messo in
luce i tre principali obiettivi del
corso: rivisitare la dimensione vocazionale della nostra vita di presbiteri; prendere consapevolezza
che soggetto della cura di tutte le
vocazioni – anche quelle al presbiterato – è la Chiesa intera ma,
in essa, c’è un apporto specifico
del presbitero; riscoprire l’importanza dell’accompagnamento
personale e le attenzioni pedagogiche per attuarlo, acquisendo
una maggior “competenza” nella
capacità di vedere i segni di vocazione, nel fare la proposta e nell’accompagnare i primi passi di
una ricerca vocazionale.
Nella prima mattinata è stato dato ampio spazio ai lavori di gruppo, avviati da don Giuseppe Zanon, responsabile della formazione dei preti della diocesi di Padova. L’interesse di questo primo
momento è stato quello di “raccontare” la propria vocazione e il
proprio vissuto di prete: narrare
la storia di salvezza che è scritta
dentro la vita di ognuno di noi.
Ho trovato molto stimolanti le
parole introduttive di don Giuseppe: «Siamo qui come presbiteri, insieme, perché c’è stato l’ingresso di Dio nella nostra storia…
noi crediamo che da Betlemme
in poi, Dio non si è più tirato indietro dallo scrivere una storia
sacra. Sentiamo che Dio si serve
di noi per fare storia sacra. Dio
continua a scrivere la storia sacra nella vita di ognuno di noi.
Tutti noi siamo codici e manoscritti singolarissimi, che forse
neanche noi abbiamo letto e
neanche gli altri. Tesori messi là:
proviamo a condividere le nostre
storie sacre».
Il secondo giorno è stata data la
parola a don Antonio Torresin,
responsabile della formazione dei
preti della diocesi di Milano, ed
ha portato la nostra attenzione
direttamente sull’identità del pre-
te: «Il tema che affrontiamo – la
cura delle vocazioni – riguarda
la questione dell’identità». L’identità oggi sembra un problema, perché incerta e incapace di
giungere ad una propria forma
“definitiva”. Pertanto è necessario
un esercizio di precisazione dell’identità e in questa logica può
essere utile presentare il ministero del prete come un paradosso.
Da qui il titolo della sua relazione: “Il paradosso del ministero
ordinato”. Il paradosso è una categoria adeguata per esprimere
la sproporzione della vocazione,
che sorpassa le capacità dell’uomo ma al tempo stesso vi si innesta efficacemente e fecondamente.
Il terzo momento della tre gior-
11
LA MESSA CON RAVIGNANI
E LA VISITA A MOTTA
Il ritrovo annuale
del gruppo
sacristi a
Muggia Vecchia
nche quest’anno il grupA
po sacristi della diocesi e
le loro famiglie si sono trova-
ti insieme, mercoledì 16 giugno, per trascorrere una giornata in serenità e allegria. Ad
organizzare l’iniziativa il presidente Antonio Dassiè, supportato dai segretari Antonio
Marchet e Giuseppe Marcon.
Mèta principale del ritrovo è
stata la basilica di Santa Maria Assunta a Muggia Vecchia. Nella splendida chiesa
romanica del X secolo c’è stata la partecipazione alla messa, celebrata da monsignor
Eugenio Ravignani, vescovo
emerito di Trieste, gentilmente presente per l’occasione. E i sacristi della diocesi
vittoriese manifestano il loro
ringraziamento a monsignor
Ravignani, già vescovo di Vittorio Veneto, per la sua disponibilità.
Nel pomeriggio c’è stata la visita alla Risiera di San Sabba
a Trieste e, sulla strada del ritorno, una tappa è stata fatta
alla basilica della Madonna di
Miracoli di Motta di Livenza.
Nella foto sotto i sacristi a Muggia Vecchia
ni è stato dedicato ai “laboratori”:
lavori di gruppo in cui l’obiettivo
non era condividere delle esperienze personali ma “elaborare
qualcosa insieme”, alla luce delle
riflessioni emerse nelle giornate
precedenti, e creare degli strumenti per renderci più attenti alla cura delle vocazioni al ministero ordinato. I laboratori erano
cinque: l’attenzione alla vocazione al presbiterato nella predicazione e nella catechesi; il linguaggio dei giovani; l’accompagnamento personale; i segni di
vocazione al presbiterato e modalità della proposta; pastorale
giovanile e pastorale vocazionale. Don Gianluigi Papa, in qualità
di direttore del Centro diocesano
vocazioni, ha presentato un agile strumento, messo a punto dall’equipe del Seminario, su come
scorgere i segni vocazionali e le
modalità di una proposta vocazionale per i ragazzi e per i giovani. Questo strumento, che terrà
conto dei suggerimenti emersi
durante il corso, sarà presentato
e messo a disposizione di tutto il
presbiterio (e non solo!).
Don Alessio Magoga
12
Chiesa
4 luglio 2010
OLTRE 500 PARTECIPANTI AL PELLEGRINAGGIO UNITALSI
IL VESCOVO: ESPERIENZA PREZIOSA
A Lourdes con
la croce e il cero
“Abbiamo bisogno
di speranza”
voluto accompagnarlo dal primo all’ultimo minuto ed esservi presente nei modi più completi possibili».
Il vescovo Corrado per la terza volta ha guidato la Chiesa di
San Tiziano alla grotta di Massabielle. «Lourdes – prosegue
– è un’esperienza puramente
ecclesiale che fa perno sugli elementi fondamentali dell’esperienza cristiana: l’ascolto
della Parola di Dio, l’eucaristia
celebrata e adorata, la riconciliazione, la preghiera, la carità
fraterna».
Eccellenza, nel contatto con la
gente, che cosa ha colto di prezioso per il suo ministero?
«Ho ascoltato tante persone
che vivono sofferenze e prove
dal punto di vista fisico, mora-
L
a croce e il cero sono i due
segni che hanno caratterizzato l’inizio e la fine del
pellegrinaggio diocesano a
Lourdes. Un pellegrinaggio diverso, vissuto in comunione con
alcune diocesi sorelle del Triveneto per una profonda esperienza di Chiesa, e al tempo
stesso un pellegrinaggio scandito dai momenti cardine tradizionali della vita di Lourdes.
La croce appunto, per richiamare il tema dell’anno “Nel segno della croce con santa Bernardetta” e per ricordare il presidente scomparso Enrico Bazzichetto, al quale è stata dedicata anche una celebrazione eucaristica.
«Lo scorso anno – ha ricordato il vescovo Pizziolo – il presidente Enrico, pur segnato pesantemente dalla malattia, non
ha voluto mancare, donandoci
una testimonianza commovente. Quest’anno la sua presenza
si è fatta sentire nel cuore di tante persone».
Infine il cero della diocesi di Vit-
Norma Bibi Viotto,
presidente dell’Unitalsi
diocesana: “È stata
un’intensa settimana
di fede e di preghiera”
torio Veneto benedetto e acceso qualche ora prima della partenza. La sua fiamma nell’ardere per giorni ha fatto salire al
Cielo tutte le intenzioni dei presenti e di quanti rimasti a casa
hanno affidato ai pellegrini le
loro intenzioni.
In mezzo tutto il resto. La messa alla grotta presieduta dal nostro Vescovo, le Vie Crucis dei
malati, del personale, dei pellegrini, la processione eucaristica,
la messa dei volontari ogni giorno alle 6.15, il rosario con le
fiaccole, la messa internazionale, i sacramenti della riconciliazione e dell’unzione degli infermi, il ricordo degli anniversari
di matrimonio, di ordinazione
e di consacrazione.
«È stata – afferma la presidente della sottosezione di Vittorio
Veneto dell’Unitalsi, Norma Bibi Viotto – un’intensa settimana di fede e di preghiera durante la quale abbiamo vissuto momenti di unione con Dio e abbiamo affidato a Maria le nostre speranze e quelle affidateci dai nostri cari. Ora che torniamo a casa spesso ci sentiremo chiedere: “Come è andata a
Lourdes?”. Noi risponderemo:
“Bene”, ma vale la pena di aggiungere “Perché non provare?”.
Abbiamo il dovere di invitare
altre persone a condividere questa esperienza».
Gerda De Nardi
pellegrinaggio a Lourdes
«fedeIèlecclesiale,
un’esperienza preziosa di
per questo ho
LE VOCI DI ALCUNI PARTECIPANTI E DEI TRE PRETI NOVELLI
Giovani a Lourdes, per arricchirsi
giovani volontari dell’UnitalIscovo
si sono saliti insieme al Vee ai tre sacerdoti novelli
alla Citè Saint Pierre, il centro
di accoglienza che la Caritas
francese ha realizzato, su indicazione di santa Bernardetta,
per accogliere i pellegrini bisognosi. È stato un pomeriggio diverso, nel quale hanno ascoltato il racconto della vocazione di
don Marco Dal Magro, don
Marco Favret e don Riccardo
Meneghel, preti da nemmeno
un mese, e hanno narrato qualcosa di loro stessi e del perchè
hanno preso posto sul treno
dell’Unitalsi.
«La prima volta – ha detto Luca – don Brunone mi ha trascinato sul treno. Avevo 14 anni e
avevo passato un periodo nero
della mia vita. Questo è il mio
undicesimo pellegrinaggio.
Quello che si vive qui non riesci a trovarlo altrove. Ogni volta ti arricchisci di qualcosa in
più che l’anno prima non avevi
provato».
«I miei genitori – ha continuato Erica – ogni volta che tornavano da Lourdes mi dicevano, è
un’esperienza che non possiamo raccontarti, devi provare. Li
ho ascoltati e ritorno alla grotta da cinque anni. Ogni volta c’è
qualcosa che mi riporta a prendere il treno».
«Quello che mi spinge a tornare – ha espresso Giada, al terzo
pellegrinaggio – è il fare qualcosa per gli altri, è la prospettiva del dono».
«Lourdes è qualcosa di inspiegabile – ha affermato Loris –,
ho visto la luce diversa negli oc-
chi delle persone. Lo scorso anno ho conosciuto Enrico Bazzichetto, è stata una persona importantissima, sapeva coinvolgere tutti dal più piccolo al più
grande, ci ha lasciato un segno
che durerà per sempre».
«Ho desiderato venire qui – ha
le e nei rapporti familiari, ma
al tempo stesso possiedono
grande forza d’animo e fiducia
nella presenza materna della
Vergine Maria. Il pellegrinaggio è una fotografia della vita
delle persone, esse cercano un
sostengo nelle fatiche e lo trovano nella Madonna».
Anche quest’anno ha dedicato
un pomeriggio ad incontrare i
giovani volontari.
«Attraverso il pellegrinaggio
essi hanno vissuto un’esperienza di generosità e gratuità
che segna la loro giovinezza e
costituisce un punto di riferimento per altre scelte. Molti
giovani hanno raccontato di aver preso parte per la prima
volta al pellegrinaggio senza avere grandi conoscenze, a volte un po’ spinti o quasi controvoglia, ma di averne poi scoperto la positività. Questo mi
detto Carlo –. Nel salottino della Comunità vocazionale di Castello Roganzuolo è appesa la
foto del gruppo giovani dello
scorso anno. Ogni volta che la
guardavo è come se mi dicesse
“e tu non ci vuoi andare?”. Il servizio che facciamo ai malati è
anche un servizio che facciamo
a noi stessi».
«Avevo 18 anni – ha raccontato don Marco Dal Magro –
quando sono venuto a Lourdes
per la prima volta. Da allora alcune nonne devono aver detto
Chiesa
4 luglio 2010
SABATO 3 E DOMENICA 4 A MOTTA
Ecco il musical
sull’apparizione
fa capire che vale la pena proporre ideali alti. Non dobbiamo
avere paura di fare proposte faticose e coraggiose, perché
quanti le colgono vivono un’esperienza profonda e arricchente e si dimostrano capaci
di corrispondere con fiducia».
Presiedendo la messa dei pellegrinaggi italiani alla grotta,
ha affidato alla Vergine Maria
tutta la Chiesa e in particolare
le nostre comunità cristiane.
Oggi, quali sono le urgenze e i
bisogni della diocesi di San Tiziano?
«Abbiamo
bisogno di
speranza, di
non lasciarci condizionare troppo
migliaia di
rosari per
me. È una
bella esperienza di servizio e mi è
servita per approfondire la preghiera».
«Lourdes l’ho conosciuta partecipando al pellegrinaggio della Nostra Famiglia – ha espresso don Riccardo Meneghel –. È
stato importante condividere
l’esperienza con i bambini con
difficoltà fisiche e psichiche. Poi
dalle fatiche, dalle pesantezze
che possono esserci dalla diminuzione numerica di quanti frequentano le nostre chiese.
Dobbiamo rilanciare la nostra
speranza e fiducia nella presenza e nell’azione dello Spirito Santo che accompagna la
Chiesa e realizza la sua potenza di vita, senza rinunciare all’impegno e al tempo stesso
non sentendoci gli unici protagonisti. In questo abbiamo
molto da imparare da santa
Bernardetta e da Maria». GDN
gioso scritto e ideato da Rino
Campagna, protagonista di
spicco delle attività teatrali
mottensi, in collaborazione con
un attivo gruppo parrocchiale.
Il recital verrà rappresentato
sabato 3 e domenica 4 luglio alle 21 sul sagrato della basilica di
Madonna dei Miracoli, per celebrare degnamente il 500º anniversario dell’apparizione.
Si tratta di un’opera autoprodotta che nasce dalla creatività e dalla
competenza
del
gruppo, in particolare le musiche sono
composte da Gianluca Marcon, i balletti e le coreografie
sono curate da Patrizia Verardo.
“Su un campo di grano” è una commedia
musicale in tre atti.
La prima parte, attraverso piccoli passaggi del Vangelo, propone l’eterna lotta tra il bene e
il male personificati dall’angelo e dal diavolo e si conclude
con l’apparizione della Vergine
Maria. La seconda parte ripercorre i fatti più significativi della storia del santuario dal 1500
ad oggi. La terza parte, dedicata al tempo attuale, ripropone
il conflitto tra il bene e il male,
che giungerà al suo epilogo anche attraverso le parole della
Madonna, la quale ricorda agli
RINO CAMPAGNA E LA COMPAGNIA “LUNA
BUONA”: GENESI E MESSAGGI DEL MUSICAL
sono ritornato con l’Unitalsi
quand’ero in Comunità vocazionale».
«Qui – ha continuato don Marco Favret – si vedono persone
che hanno una fede sostanziosa, fatta di concretezza e questo
mi ha colpito fin dalla prima
volta». GDN
La preghiera di un pellegrino
reghiera composta da un malato davanti al mosaico dell’AsPsunta
nella basilica del Rosario.
Vergin Santa,
penetra nella mia mente
e dentro la mia anima
aprendola alla bontà
e al servizio degli altri.
u un campo di grano”. È
“edSevocatorio,
questo il titolo, suggestivo
del musical reli-
Vergin Santa,
coprimi col tuo bianco mantello,
proteggimi per tutta la mia vita
finché raggiungerò tuo Figlio.
Deo laudam.
Amen.
(Biagio)
Rino Campagna, autore del
A
recital rappresentato a Motta abbiamo chiesto: come è na-
ta l’idea di “Su un campo di grano”?
«L’idea è nata circa due anni fa,
in seno al Consiglio pastorale
parrocchiale, per ricordare i 500
anni dell’apparizione della Vergine Maria a Motta. L’idea fu del
parroco, monsignor Rino Bruseghin, che ci invitò a programmare qualcosa. Ho cominciato
a lavorarci prendendo spunto da
un campo di grano, luogo dove
la Vergine sedette quando apparve al pio Giovanni Cigana».
Chi l’ha stimolata ad affrontare
questo tema e quali sono state le
sue impressioni?
«Oltre alla mia consultazione
dei testi storici, mi ha aiutato la
mia esperienza passata su diversi
lavori teatrali a sfondo religioso.
Lo stimolo mi venne da un’amica, ora scomparsa, Nives Rusalen Dario, una persona molto
sensibile, alla quale ho fatto vedere le bozze del mio testo scritto per ascoltare i suoi pareri e
consigli, come spesso facevo. A
lei dedico dunque questo mio lavoro».
Quali sono i suoi pensieri sull’apparizione della Madonna?
«Io sono nato all’ombra della basilica, dove ci sono tutti i più bei
ricordi della mia infanzia e della mia gioventù, fino a quando
sono stato chiamato a lavorare in
parrocchia. La Madonna è stata
per me la figura più importante
della mia vita. È lei la guida sicura per incontrare suo figlio
Gesù».
Secondo lei come possono questi spettacoli musicali a tema religioso coinvolgere i più giova-
13
uomini che l’umanità intera
potrà degenerare se smarrisce
i propri valori cristiani fondanti.
La compagnia La Luna Buona
si è costituita a Motta nel 2007
per volere di alcuni parrocchiani mottensi di tutte le età,
che oggi contano circa un centinaio di persone tra attori, musicisti, ballerini, coristi e collaboratori, comunque non professionisti, i quali intendono testimoniare e veicolare attraverso i loro spettacoli un messaggio forte fondato sui valori
cristiani.
Tra i successi di pubblico ottenuti da questa compagnia si
può ricordare la rappresentazione musicale “Frate Francesco”, rappresentata l’anno scorso a Motta di Livenza e in seguito in altre piazze locali e non
solo, come ad esempio Oderzo,
Sesto al Règhena ed Assisi.
Fiorella Casonato
ni?
«Questi spettacoli possono aiutare i giovani a riflettere sui tanti perché della vita e a crescere,
sfruttando i tanti talenti che Dio
ha donato a ciascuno di loro; ma
devono armarsi di umiltà, pazienza e sacrificio e lasciarsi plasmare dall’alto. Potrei citare una
frase del recital: “È nell’umiltà
che si acquista grandezza”».
Come è proceduto il lavoro per
la preparazione del recital?
«Da sei-sette mesi la compagnia
“La Luna Buona” ha l’incarico e
la responsabilità di mettere in
scena questo spettacolo. Circa
un centinaio di persone lavorano a gruppi separati per poi mettere insieme tutte le parti nelle
ultime due prove. C’è un gruppo che si dedica al coro, un altro agli attori, un altro ancora al
balletto e alle coreografie, poi alla scenografia, alle luci, eccetera. A questo punto, faccio un “in
bocca al lupo” a tutti!». FC
Pellegrinaggio
al santuario
del monte Lussari
a basilica Madonna dei MiL
racoli di Motta di Livenza organizza per domenica 25 luglio
un pellegrinaggio al santuario
del monte Lussari, nella foresta
delle Alpi carniche che ha donato il larice della Croce del
Giubileo. Alle 8 partenza, in pullman, per Tarvisio dal parcheggio della basilica, alle 10.30 trasferimento in cabinovia da
Camporosso al monte Lussari,
alle 12 messa al santuario, alle 13 pranzo in rifugio, alle
16.30 ritorno. Costo 40 euro
(oppure 26 con pranzo al sacco). Prenotazioni in basilica: telefono 0422-766030, 0422289765, e-mail [email protected].
14
Chiesa
4 luglio 2010
INTERVISTE A UN ASSISTENTE E A UN CUOCO, DUE FIGURE SPECIALI
DI ADULTI CHE ASSICURANO LA RIUSCITA DELL’ESPERIENZA
Azione Cattolica
Campiscuola, che passione!
È
in pieno svolgimento il programma dei campiscuola
proposti dall’Azione cattolica di Vittorio Veneto. Per i ragazzi
che vi partecipano è un’esperienza
forte di vita insieme, grazie alla presenza di alcune persone speciali,
come il prete che fa l’assistente o il
cuoco in cucina. Ne abbiamo intervistate due.
L’ASSISTENTE:
don Michele
Qual è il ruolo di un assistente in un
camposcuola di Acr?
«Facile la risposta: essere un prete
cioè volto, bocca, mani, cuore di
Gesù buon Pastore per una comunità che vive e testimonia la fede a
misura di ragazzo/a».
Qual è la priorità di un assistente
verso il ragazzo che partecipa al
camposcuola? E verso l’educatore?
«Accoglienza di tutti e testimonianza convinta e cordiale di Colui
che ci ama. Verso l’educatore risvegliare e consolidare il senso di
appartenenza alla Chiesa che annuncia Cristo con varietà di carismi
e di stili nella concordia dell’unica
fede».
Quali momenti della giornata-tipo
del camposcuola richiedono la presenza attiva dell’assistente?
«La presenza è sempre attiva, vigile, partecipe, anche durante i pasti
e i momenti di pausa. Ma è soprattutto nell’eucarestia, nella celebrazione del perdono e nella preghiera mattutina e serale che emerge
più visibilmente la guida spirituale
del sacerdote».
Si è appena concluso l’Anno sacerdotale. Può un camposcuola essere occasione per avvicinare in modo diverso ragazzo e sacerdote?
«Se c’è un prete che non ha mai fatto un camposcuola forse è il momento di pensarci seriamente! È
certamente occasione privilegiata
per un contatto e un annuncio più
fresco e incisivo».
Cosa porta a casa, in particolare nella propria parrocchia, un assistente da un’esperienza come un camposcuola?
«Al di là delle inevitabili fatiche, il
tesoro di una gioia di seguire Gesù
con il passo allegro e spensierato
(lontano dai veleni di insulse contrapposizioni) dei ragazzi!».
IL CUOCO: Lorenzo
Quali gli ingredienti giusti perché
una cucina sia efficiente in un camposcuola?
«Allegria, buon umore e amalgama con i collaboratori. Da soli non
si fa nulla».
I ragazzi di oggi hanno bisogno anche di educazione alimentare, come
un camposcuola può aiutare a crescere in tal senso?
«Insegnare è la base. I ragazzi sono abituati ai cibi delle mense scolastiche, non hanno ancora gusti
particolari, precisi. Hanno bisogno
di cose genuine, semplici, ma allo
stesso tempo al camposcuola imparano ad assaggiare e a mangiare
anche quello che a casa non mangerebbero. In tal senso il caposcuola offre un grande aiuto».
Il cuoco, come tutto il personale, in
che misura riesce a trasmettere ai
ragazzi la sua testimonianza di servizio?
«Rispondo raccontando come chi
faceva servizio ai campi sia stato di
esempio per me: quando da genitore partecipavo ai campi, vedevo
che oltre agli educatori c’erano molti altri che facevano qualcosa per i
ragazzi. Allo stesso modo ho pensato che fosse giusto che anch’io facessi qualcosa. Credo che l’esempio diretto, il vedere che c’è qualcuno che presta il proprio tempo
gratuitamente sia la testimonianza
più convincente per i ragazzi».
Messa a Cimacesta
con il vescovo
Corrado
Nel pomeriggio di domenica 4 luglio
il vescovo Corrado celebrerà l’eucaristia per i ragazzi di prima e seconda media presenti e per i genitori saliti a condividere con i figli una giornata di camposcuola.
BREVI Azione cattolica
Campo Acr sei/otto
anni, 8-15 luglio
Giovedì 8 luglio parte il quinto
campo Acr. Per la prima volta
l’esperienza viene riservata ai
piccoli di prima, seconda e terza elementare.
Don Egidio Dal Magro, parroco
di Farra di Soligo, sarà l’assistente, e Marta Tonetto, responsabile diocesana Acr, farà
da capocampo.
Le parrocchie presenti sono: Bagnolo, Cimetta, Codognè, Col
San Martino, Colfosco, Cordignano, Farra di Soligo, Fontanelle, Fontanellette, Gaiarine,
Mareno di Piave, Pieve di Soligo, Ponte della Priula, Refrontolo, Santa Lucia, Staffolo, Vazzola, Vidor, Villanova di Prata, Visnà.
Campo Acr di prima
e seconda media
a fine agosto,
Auronzo,
Casa Cimacesta
Dal 30 agosto al 6 settembre è
stato messo in calendario un
campo per ragazzi di prima e seconda media. La data al primo
momento può non sembrare indovinata, forse perché c’è già
nell’aria odore di scuola. In
realtà, proprio per questo, potrebbe rivelarsi un’opportunità
per vivere l’ultimo scampolo di
vacanza in modo interessante e
vivace, insieme ad amici nuovi e
vecchi. Per informazioni: Ufficio
diocesano di Azione cattolica,
telefono 0438-940374 oppure
al sito www.acvittorioveneto.it.
I 100 ANNI DEL “QUAM SINGULARI” DI PIO X
RICORDIAMO I NOSTRI PRETI
Don Luigi, prete
“L’iniziazione cristiana
semplice e generoso sia serena e gioiosa”
hi ha conosciuto don LuiC
gi Sartorello senz’altro si
ricorderà di un prete dall’ani-
mo molto generoso, soprattutto con chi era nel bisogno;
divideva anche i suoi miseri
pasti con le famiglie più povere del paese.
Don Luigi nacque a Santa Lucia di Piave il 25 aprile 1905;
venne ordinato sacerdote nella Cattedrale di Vittorio Veneto il 29 giugno 1929 da monsignor Eugenio Beccegato; divenne vicario cooperatore a
Gaiarine prima e a Col San
Martino poi. Fu inoltre vicario
economo ad Albina e a Solighetto, dove poi nel 1936 fu
nominato parroco. Fu padre
spirituale al collegio “Balbi Valier” di Pieve di Soligo.
Di lui si può dire che avesse un
carattere semplice, molto at-
Originario di Santa
Lucia di Piave,
è scomparso nel 1974.
Fu parroco per 35 anni
a Solighetto
e padre spirituale
al collegio “Balbi Valier”
di Pieve di Soligo
tento ad aiutare i sofferenti e i
malati che visitava frequentemente in casa o all’ospedale
prima in bicicletta e poi in motorino (in cui rimediò anche
due incidenti); nonostante ciò
non smise mai di essere loro
vicino soprattutto con la preghiera che lui recitava assiduamente. Sentiva molto la
sua missione di sacerdote e
guidava la sua parrocchia con
la forza che viene dal Signore
attraverso lo Spirito Santo. Era molto attento alla formazione cristiana dei ragazzi e dei
giovani, sempre disponibile in
ogni momento e saggio nell’aiutare chi gli chiedesse qualche consiglio.
Fu padre spirituale anche del
compianto don Mario Gerlin
quando, dopo aver terminato il
suo mandato di sindaco di Pieve di Soligo, scelse la strada del
sacerdozio.
Durante la sua permanenza a
Solighetto, don Luigi ebbe modo di operare diverse migliorie
alla chiesa, tinteggiandola, installando il riscaldamento ed
elettrificando le campane; ampliò anche l’asilo e lo dotò di riscaldamento.
Per problemi di salute rinunciò
n’occasione per ricordare il
U
pontefice veneto san Pio X –
“uomo buono ma insieme fermo e
Mons. Luigi Sartorello
alla parrocchia il 1º marzo
1971 e si ritirò nella canonica
di Gai; ritornò poi a Solighetto in abitazione privata.
I cittadini si strinsero attorno
a lui per l’ultimo saluto il 2
marzo 1974.
Parteciparono numerosi al suo
funerale, riconoscenti a quell’umile prete che ben aveva saputo mettere in pratica le 7 opere di misericordia corporale e spirituale. Un parroco ricco di fede e bontà d’animo che
è rimasto nel cuore di quanti lo
hanno conosciuto.
Don Luigi riposa nel cimitero
di Solighetto con il fratello don
Augusto e la sorella Giustina.
Rosaria Spina
risoluto nel promuovere il rinnovamento della vita ecclesiale” – e
richiamare “il valore decisivo dell’iniziazione cristiana dei ragazzi,
soprattutto in questo tempo segnato da un accelerato processo di
secolarizzazione e di indifferenza
religiosa”: con quest’intento i vescovi della Conferenza episcopale
del Triveneto – nella riunione del
1º giugno scorso a Zelarino (Venezia) – hanno sottoscritto la nota pastorale intitolata “La prima
comunione all’età dell’uso della ragione”.
Il testo esce nella circostanza del
centesimo anniversario del decreto “Quam singulari Christus amore” – emesso dalla Sacra Congregazione dei sacramenti l’8 agosto 1910, per disposizione di papa
Pio X – con cui si stabilì che i ragazzi fossero ammessi alla prima
comunione all’età della discrezione, cioè verso i 7 anni di età, anziché a 12-14 anni come prevedeva
la prassi pastorale del tempo. La
nota ripercorre il quadro storicoecclesiale e le motivazioni pastorali che determinarono tale svolta
ma si interroga, soprattutto, su
quanto quel decreto possa dire og-
gi riguardo l’educazione cristiana
dei ragazzi.
“Ci invita – scrivono i vescovi – a
tenere viva la nostra attenzione ai
ragazzi e promuovere la loro educazione cristiana, fin dai primissimi anni della loro vita. Ci chiede
di accompagnare i ragazzi verso
una progressiva conoscenza di Gesù e verso una comunione sempre
più intensa con lui, facendo vivere loro una serena e gioiosa esperienza di vita cristiana all’interno
delle nostre comunità ecclesiali.
Ci ricorda che il momento culminante della comunione con Cristo
si realizza mediante l’incontro sacramentale con Lui nell’eucaristia
e che iniziare i bambini all’eucaristia è molto di più che prepararli
alla prima comunione. È introdurli
alla vita cristiana ed ecclesiale; è
nutrire la loro vita cristiana con gli
atteggiamenti propri della vita liturgica espressi nella celebrazione eucaristica: l’accoglienza fraterna, l’ascolto della parola di Dio,
l’offerta di sé, la disponibilità al servizio”. Fondamentali, perciò, risultano la partecipazione attiva dei
genitori e delle famiglie nonché il
coinvolgimento organico dell’intera comunità parrocchiale nei
cammini di iniziazione cristiana
dei ragazzi.
Chiesa
4 luglio 2010
gran bella poesia: “Rallegratevi, esultate, sfavillate di gioia tutti voi
che eravate in lutto”! E chi non si
porta dentro un po’ di tristezza
e di morte, da non godere di questo invito alla gioia?
C’è il tema della prosperità:
“sarete allattati / vi sazierete / vi delizierete”. Nel mondo biblico il benessere economico è un segno
della benedizione di Dio. Ma se
una volta il benessere sembrava
un obiettivo da raggiungere, oggi sembra da evitare, perché la
prosperità ottunde mente e cuore. Sempre vero il Salmo 49, 21:
“Nella prosperità l’uomo non comprende, / è simile alle bestie che
muoiono”. A volte l’abbondanza e
il benessere ci tolgono altre cose necessarie per vivere e non legate al successo, al denaro, al piacere, alla moda. Quando si è pieni di tutto, c’è il pericolo che
manchi l’essenziale.
E poi c’è il tema della tenerezza
di Dio: “Voi sarete portati in braccio, / sarete accarezzati / consolati.
Le vostre ossa saranno rigogliose come l’erba”! Mi piace un Dio così!
Non c’è nulla da spiegare. Solo
da contemplare, da gustare, da
ripetere.
Anche il Vangelo è tutto un fiorire di temi. “Li inviò a due a due”:
è il tema della solidarietà, della
condivisione, della necessità di
lavorare insieme. “La messe è abbondante! Pregate il signore della
messe”: è il tema della preghiera per le vocazioni. Ma anche di
un nuovo sentire: la messe abbondante io la intendo come
un’opportunità per il prete. A
volte vien da dire: sta cascando
tutto! Ma proprio sulle macerie del bisogno, della disillusione può spuntare un fiore, può
fiorire un mandorlo. “Vi mando
come agnelli in mezzo a lupi”: è il
tema della proposta mansueta,
disarmata, umile. Occorre parlare un “altro” linguaggio, diverso da quello dei lupi, dei potenti. “Non portate borsa, né sacca, né sandali”: poche cose nello zaino della vita! E tanta fiducia nella Provvidenza! La mancanza dei mezzi umani non è
un impedimento, ma una possibilità. E poi: “non fermatevi a
salutare nessuno lungo la strada”:
non è un invito alla maleducazione! Ma si tratta di evitare le
chiacchiere inutili, e tutto quel
complesso di convenevoli, non
sempre sinceri. In qualche città,
in qualche situazione, è previsto anche il fallimento della
missione: “quando non vi accoglieranno”. Ma c’è sempre un altro paese, un altro cuore, che aspetta l’annuncio del regno.
Però, al di là di ogni insuccesso, mi piace notare come quanti son partiti per la missione tornino contenti, “pieni di gioia”.
Bello! Missione riuscita!
Don Pietro Bortolini
to modo nella parrocchia», mi
si aprono i polmoni, respiro aria buona: è vero che è tutta da
ripensare la pastorale delle nostre parrocchie, ma è vero anche che risuona oggi la parola
di Gesù: “Da questo riconosceranno che siete miei discepoli:
se avrete amore l’uno per l’altro” (Gv 13, 35).
Noi siamo spaventati per le percentuali basse di frequenza alla messa domenicale, ma che
dire quando sentiamo una neofita affermare: «Sento il bisogno la domenica di andare a
messa, lì mi sento a mio agio;
quando esco dalla messa ho una sensazione di pace e di
gioia». Altro che “precetto”, non
morde più l’idea di
precetto: è la sensazione di appagamento, di pienezza, di
“cuore che batte”, che
ebbero i discepoli di
Emmaus dopo l’ascolto della Parola e
lo spezzare il Pane operati da Gesù stesso
(cfr Lc 24, 32).
Un altro neofita parAlberto Azzari la con gratitudine
della parrocchia come del luogo dove è “cresciuto come cristiano”, grembo materno di
nuovi cristiani; meglio se c’è
una buona organizzazione,
ma non è la cosa più importante: importante è generare
alla fede.
Commovente è quando ti dicono: «Ho ricevuto tantissimo
aiuto dalle persone cristiane, a
mia volta mi sento in dovere di
aiutare gli altri e di stare loro
vicino». Le nostre comunità
sono luoghi di relazione d’aiuto, di prossimità? In quel caso, almeno, pare che sia stato
così. È vero che i sommari che
ci danno degli spaccati sulla
prima comunità cristiana, che
troviamo negli Atti degli Apostoli, sono rappresentazione idealizzata, ma al tempo
stesso indicano un’esperienza
possibile (cfr At 2, 42-47; 4,
32-35). La stessa neofita aggiunge poi che è il Vangelo che
guida la sua vita e in particolare quella Parola nel Vangelo
di Luca: “Nulla è impossibile a
Dio” (Lc 1, 37), che costituisce
un po’ tutta la trama della
Buona Notizia. Ci crediamo?
Infine, una testimonianza forte: «La fede può inaridirsi e
seccare, la fede va coltivata.
Un modo per tenere viva la fede è la riflessione sulla Parola
di Dio, che io pratico, con la
mia fidanzata, tutte le sere».
Che non sia il caso di prenderne spunto per la nostra
preghiera quotidiana?
Alberto Azzari
Grandi le opere del Signore
Domenica 4 luglio - XIV del
tempo ordinario - anno C
Is 66, 10-14; Sal 65; Gal 6, 1418; Lc 10, 1-12. 17-20
Acclamate Dio, voi tutti della
terra
Seconda settimana del Salterio
E
ntriamo già nel mese di
luglio. Tempo ordinario.
Nelle nostre chiese il numero dei fedeli s’assottiglia. Voglia d’estate, di mare, di montagna. Di “esodo”. Eppure la liturgia resta splendida.
Il popolo ebreo ha fatto esperienza dell’esilio. Come noi: lontani da Dio, in una terra che
non appartiene più a lui e neanche a noi. Ma il Terzo Isaia promette il conforto del Signore.
Questa pagina apre il cuore,
perché è aperta alla speranza.
Considerando l’insieme del testo, ma anche le singole parole, balzano evidenti alcuni temi: quello della gioia, della prosperità e della tenerezza. Ci sono delle immagini forti, che domandano memoria più che esegesi. Bisognerebbe ripeterle,
fissarle nel cuore. Sono una
I neofiti e noi
i hanno colpito alcune
M
testimonianze di neofiti, cioè di nuovi cristiani, di-
ventati tali in età adulta, ascoltate in un recente incontro con coloro che hanno ricevuto i sacramenti dell’iniziazione cristiana nella Veglia
pasquale 2010. Mi hanno fatto pensare, perché quanto
qualcuno di loro ha detto apre pagine del Vangelo che
sono nutritive per la mia vita, che loro stessi accolgono
e vivono. E poi, accanto alle
tristezze delle cronache, che
toccano una minima frangia
di comportamenti degli uomini (anche se talora di uomini con ruoli di riferimento), sta nella Chiesa la perenne fioritura dei doni
dello Spirito.
Ascoltiamole allora le testimonianze dei neofiti. Quando uno
dice: «Mi ha colpito l’amore che
trasmettono coloro che sono impegnati in un cer-
15
Domenica 4 luglio: Celebra messa e cresime a Miane (ore 10).
Nel pomeriggio celebra la messa a Cimacesta per i partecipanti
a un campo scuola dell’Azione cattolica.
Lunedì 5 luglio: Nel pomeriggio a Pozzale di Cadore incontra un
gruppo di ragazzi partecipanti ad un campo vocazionale e celebra la messa per loro.
Mercoledì 7 luglio: In mattinata visita la casa di riposo a Mel e celebra la messa per ospiti e operatori.
Venerdì 9 luglio: Nel pomeriggio a Pozzale di Cadore incontra un
gruppo di ragazzi partecipanti a un campo vocazionale e celebra
la messa per loro.
Sabato 10 luglio: In serata a Spert incontra un gruppo di partecipanti a un campo vocazionale.
Domenica 11 luglio: Celebra messa e cresime a Ghirano (ore
9.30).
BREVI CHIESA DIOCESANA
Operazioni di straordinaria amministrazione
I parroci che hanno in programma operazioni di straordinaria amministrazione, per le quali è richiesta l’autorizzazione dell’Ordinario
diocesano, presentino domanda all’Ufficio amministrativo diocesano entro mercoledì 14 luglio.
Il santuario di Revine aperto fino a settembre
Il santuario di San Francesco da
Paola di Revine com’è tradizione
nel periodo estivo è aperto tutte
le domeniche per visite e momenti
di preghiera. L’apertura sarà dalle 16 alle 19 fino al mese di settembre. Ogni mercoledì sera, inoltre, nel santuario viene celebrata una messa, con inizio alle
20.
Radio Palazzo Carli: messe domenicali
A luglio Radio Palazzo Carli trasmette in diretta le messe domenicali dalle nostre chiese: il 4 luglio alle 10.30 da Vittorio Veneto; l’11
alle 11 da Sacile; il 18 alle 11 da Conegliano; il 25 alle 11 da Sacile.
Meeting: venerdì 9 a Conegliano
la presentazione
Venerdì 9 luglio, alle 21 all’ex convento di San Francesco (in caso
di pioggia nell’aula magna dell’ex convento) a Conegliano, verrà presentato il 31º Meeting per l’amicizia fra i popoli che si terrà a Rimini Fiera dal 22 al 28 agosto. Tema: “Quella natura che ci spinge a
desiderare cose grandi è il cuore”. Ingresso libero. Organizzano il
Comune di Conegliano e la Compagnia delle Opere Veneto.
PELLEGRINAGGI
TERRA SANTA
La parrocchia di Francenigo propone un pellegri-
naggio in Terra Santa nell’ambito del progetto “Betlemme” per contribuire al dialogo, alla solidarietà
e alla pace. Si terrà dal 16 al 23 settembre. Per informazioni e adesioni: telefono 0434-76002.
Sovvenire: indicazioni per la firma e la raccolta
delle schede modello Cud 2010
nche pensionati e lavoratori dipendenti che hanno ricevuto il
Amodello
Cud e non sono tenuti a presentare la dichiarazione
dei redditi possono contribuire al sostegno economico alla Chiesa cattolica. La firma non costa nulla e firmando è come se si rispondesse positivamente ad una specie di “referendum” a favore
della Chiesa cattolica.
Quando e dove consegnare? Entro il 31 luglio, solo la scheda con
la scelta, in una normale busta bianca chiusa, presso qualsiasi agenzia postale. Si raccomanda di esibire la scheda Cud in possesso e di firmare sia all’interno della casella “Chiesa cattolica”, sia in
fondo alla scheda stessa.
Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al Caf di propria
fiducia oppure anche al parroco oppure a collaboratori che il parroco avrà incaricato di questo servizio.
L’incaricato diocesano per il Sovvenire
diacono Aldo Cappellotto
16
Camminamonti
4 luglio 2010
ALTRI TRE ITINERARI SPECIALI CON MÈTA UN GRANDE ALBERO
CAMMINAMONTI 2010
A
- Tassi di Dubiea (Piano di Dubiea) 1.429 m
- Larice al Bivacco CarnielliDe Marchi (Spiz di Mezzodì)
2.010 m
- Cirmolo verso il rifugio Sco toni (Alpe di Lagazuoi) 2.100
m
- Faggio di casera Laghet de
Sot (Val dei Frassin) 1.580 m
- Fagheron di casera Costa
Curta (Prealpi trevigiane)
1.069 m
- Giornata Camminamonti Domenica 5 settembre: Fa gheron di Pian Formosa a Casone Crosetta (Val di Funes,
Alpago) 1.156 m
L’ALBERO PENDENTE ALL’ALPE DI LAGAZUOI A QUOTA 2.100
Ma lo sguardo non può non immaginare quell’albero come l’opera d’arte d’uno scultore geniale che si sia voluto cimentare in
un monumento dalle forme ardite inneggiante al coraggio di vivere. E oltretutto quella posizione pendente che sfida la legge di
gravità fa pensare a una “torre di
Pisa” naturale, predestinato a reggere per farsi ammirare da generazioni e generazioni di escursionisti pronte a spingersi fin lassù a salutare quel cirmolo indomito dell’alpe di Lagazuoi.
lla scoperta dei grandi
alberi nelle nostre
montagne. Proseguiamo nella presentazione degli
otto “itinerari speciali” proposti dalla giuria ai partecipanti
a “Camminamonti 2010”, dedicati ad alcuni alberi di particolare valore storico, naturalisti-
co, paesaggistico. È un modo
per collegare l’iniziativa all’Anno internazionale per le
biodiversità dell’Onu.
Queste le otto mète:
- Lares del Belo (Sasso di Bosconero) 2.010 m
- Cirmoli di Lerosa (Alpe di Lerosa - Dolomiti ampezzane)
1.900-2.000 m
Il cirmolo verso il rifugio Scotoni
scorgerlo lì, in mezzo ad alA
tri pini cembri molto grandi, quell’enorme cirmolo non può
passare inosservato. Quell’albero d’alta quota piegato vistosamente su un fianco e quasi appoggiato su un proprio ramo
spezzato può persino emozionare i più sensibili all’opera della natura. Perché quel cirmolo, dall’età sconosciuta ma certamente
ultracentenario, sorprende innanzitutto per l’essere riuscito a
sopravvivere ai venti e alle intemperie, che a quell’altitudine
s’immaginano talora implacabili, restando con le proprie radici
aggrappato al terreno e alle rocce.
Per ulteriori informazioni sugli
SCHEDA
per l’escursione
Comune: San Cassiano
1º Accesso: dal passo Falzarego si
prosegue in auto fino al rifugio
Valparola (2.168 m). Dopo un
primo tratto sulla strada, si imbocca la vecchia carrozzabile e
quindi il sentiero 20a in direzio-
l fag g io (in Italia il geIdall’unica
nere è rappre sentato
specie Fag us
Il fagheron di casera Costa Curta
l’età, lo troviamo nelle nostre
Prealpi. Un’escursione adatta anche ai primi giorni d’autunno,
per ammirarne le incredibili
sfumature delle foglie.
SCHEDA
per l’escursione
Comune: Cison di Valmarino
Accesso: dal passo San Boldo
(712 m) si procede sul sentiero
991 in direzione del bivacco dei
Loff (1.100 m). Dopo essere passati sotto la cima Agnelezze, prima di arrivare al bivacco al bivio
(1.124 m) si tiene la destra in leggera discesa in direzione della
casera Costa Curta (1.069 m),
che si raggiunge in 15-20 minuti. Il fagheron secolare si vede
sopra la casera sulla destra e ci
si arriva in un paio di minuti. Per
la discesa e il ritorno al passo
San Boldo si può continuare sul sentiero
della casera (segnavia
2) in direzione sud,
verso Pian della Croda,
fino ad incrociare la
carrozzabile che porta
al passo.
Dislivello totale: 500 m
Tempo di percorrenza:
3 ore circa per completare l’anello
Difficoltà: Escursionistica
Cartografia: Tabacco 1:25.000 n.
024 o Lagiralpina n. 4
Fotografia per Camminamonti:
vedi immagine sopra.
IN VAL DEI FRASSIN A QUOTA 1.580 METRI
Il faggio di casera Laghet de Sot
n un’amena conca prativa cirIstecondata
su tutti i lati da crerocciose e versanti d’erba e
mughi, battezzata “La valle dell’Eden”, si trova questo stupendo faggio di circa 400 anni sul
sentiero a circa 10 minuti da casera Laghet de Sot.
SCHEDA
per l’escursione
Comune: Cimolais
Accesso: Dal parcheggio di Pian
Fontana (910 m) lungo la Val
Cimoliana si guada il torrente
Cimoliana e si prende il sentiero 356 e subito dopo ad un bivio il 389 diretto a casera Laghet percorrendo la Val dei
Frassin. Ad un successivo bivio
si continua per il 390 in direzione nord in bosco fino a casera Laghet de Sot (1.580 m).
Ora su terreno aperto, incontrando infine una sorgente, si
arriva a casera Laghet de Sora
(1.871 m).
Dislivello totale: 960
m
Tempo di percorrenza: 2 ore 50 a casera
Laghet de Sora
Difficoltà: Escursionistica
Cartografia: Tabacco
1:25.000 n. 21
Fotografia per Camminamonti: vedi immagine a
fianco.
Per chi volesse, proseguendo a
ne forcella Selares. Dopo una traversata pressoché in quota, parte un ripido sentiero a serpentine in uno stretto canalone ghiaioso che fa prendere velocemente
quota fino alla forcella (2.250 m).
Superatala, dopo circa 15 minuti sulla destra si incontra l’inconfondibile albero piegato. Proseguendo sul sentiero si raggiunge il rifugio Scotoni con un
ultimo tratto in discesa (1.985 m).
Dislivello totale: 200 m
Tempo di percorrenza: 2 ore al
rifugio Scotoni
Difficoltà: Escursionistica
Cartografia: Tabacco 1:25.000 n.
03
2º Accesso: raggiunto il rifugio
Scotoni da Capanna Alpina
(1.725 m) o dal rifugio Lagazuoi
(2752 m) si imbocca il sentiero
20a in direzione forcella Selares
e si raggiunge l’albero in meno di
mezz’ora (2.100 m circa).
Fotografia per Camminamonti:
vedi immagine sopra.
L’ALBERO
NELLE PREALPI TREVIGIANE A QUOTA 1.069
uesto imponente esemplaQ
re di faggio dalla chioma rigogliosa, di cui non conosciamo
itinerari, ma anche sulle modalità di partecipazione e regolamenti di “Camminamonti
2010” consultare il sito
www.lazione.it.
nord-ovest lungo il segnavia
365, si raggiunge forcella Val di
Frassin (2.197 m) e di lì casera
Cavalet (1995 m).
sylvatica L.) è un albero
che rag g iunge facilmente
i 25-30 metri di altez z a .
Ha una chioma ma ssiccia , molto ramificata e
con fitto fogliame , facilmente riconoscibile a distanz a perché molto arrotondata e larga , con
rami della porzione apicale eretti ver ticali.
L’are ale naturale di distribuzione della specie
va dalla Svezia e Nor veg ia a nord, fino all’Italia
centrale e alla Penisola
Iberica , ma si e stende fino alla Turchia nord-occidentale . In Italia è presente sulle Alpi e sugli
Appennini, dove forma
boschi puri ( fag gete) o
misti. Localmente , quando le condizioni climatiche lo consentono, il fagg io lo si può trovare anche più in ba sso. Si adatta a qualsia si terreno. In
condizioni sfavore voli si
pre senta come un arbusto prostrato e molto ramificato, adatto a soppor tare il pe so del manto
ne voso per lunghi periodi.
Il leg no di fag g io, piuttosto leg gero, è largamente
impiegato (specialmente
in pa ssato) in lavori di
costruzione e di faleg nameria . Molto impiegato,
a scopo ornamentale , nei
parchi e nei g iardini.
17
LA LAPIDE DELL’ANPI NEL
30º DELLA LIBERAZIONE
I martiri “Penza”,
“Briga”
e “Deciso”
ricordati a Salsa
vivere in libertà
“pressori,
Veolevano
si ersero contro gli opcol loro sacrificio l’I-
talia ritornò libera”. Con queste parole incise su una lapide
posta in piazza Salsa a Vittorio Veneto, sull’edificio che
sorge di fronte alla chiesa parrocchiale dedicata a san Michele Arcangelo all’angolo con
piazza Borro, la sezione di Vit-
torio Veneto dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia
volle ricordare, a trent’anni
dalla fine del secondo conflitto mondiale, tre giovani partigiani che persero la vita in occasione delle azioni che permisero all’Italia di lì a poco di
essere liberata. Si tratta di tre
vittoriesi: Egidio Dall’Acqua
“Penza” morì a 22 anni nel
1944 come il diciannovenne
Arturo Fighera, conosciuto dai
suoi compagni con il nome di
“Briga”. Nel 1945, poco prima
della liberazione del 25 aprile,
a morire per la resistenza fu il
venticinquenne “Deciso”, nome di battaglia di Giuseppe
Castelli.
Claudia Borsoi
ARMELLIN, DE ZORZI, LUIGI E GIUSEPPE MARCHETTI, ZENNER
Da Ceneda a Marsala: cinque cenedesi
fra i Mille di Garibaldi
A
Garibaldi, in Italia, sono
state intitolate migliaia di
strade. Ai singoli garibaldini, molte di meno e, tra i pochi,
sono ricordati solo i più famosi,
come Nino Bixio, per esempio, o
altri per meriti diversi, come Ippolito Nievo e Francesco Crispi.
In questi mesi, ricorrendo il 150º
anniversario dell’impresa dei
Mille, si ha notizia di iniziative,
soprattutto in centri minori, finalizzate a ravvivare e celebrare
la memoria di qualche concittadino, a suo tempo partecipe della “folle avventura” garibaldina e
con gli anni poi inesorabilmente dimenticato. E forse qualcuno
avrà anche proposto di intitolare a lui una strada del paese. Si sa
che in occasioni del genere la retorica – in un senso o nell’altro
– è sempre in agguato; ma c’è anche il suo bravo antidoto che è il
racconto dei fatti come sono veramente andati, degli uomini co-
me veramente erano; se volete, la
lezione seria e pacata della storia. È in questo spirito che ritengo sia giusto ricordare i garibaldini della nostra diocesi. Cominciamo dai cenedesi. Ceneda,
nell’anno della spedizione dei
Mille, era uno dei più importanti comuni della provincia di Treviso. Si è sempre detto che, tra i
Mille, i cenedesi furono quattro.
Per il vero, una più accurata verifica dei dati biografici dei singoli ci dimostra che essi, invece,
furono cinque. Seguiamo l’ordine alfabetico. Bartolomeo (Bortolo) Armellin(i), nato a Ceneda
il 22 dicembre 1834, morto a Vittorio il 24 agosto 1891. Professione: fruttivendolo. Ippolito De
Zorzi, nato a Ceneda il 18 aprile
1839. Nell’elenco ufficiale dei
Mille è definito possidente. Luigi Giuseppe Marchetti, nato a
Ceneda il 29 marzo 1816, medico, morto a Campofreddo (ora
COLTIVATO AI 1.700 METRI, È PRESIDIO SLOW FOOD
L’orzo da minestra delle
vallate bellunesi
n tempo diffusa in tutte le
U
vallate dolomitiche bellunesi, la coltivazione dell’orzo si
è conservata quasi esclusivamente nell’area ladina di Fodom,
oltre i 1.700 metri di altitudine.
Grazie ad un rinnovato interesse per le produzioni agro-alimentari locali, alla passione e alla ricerca di un gruppo di lavoro composto dai coltivatori della cooperativa La Fiorita, l’Istituto agrario di Feltre, la Provincia di Belluno e le comunità
montane, il prezioso ecotipo au-
toctono è stato recuperato ed è
ora l’oggetto di un’intensa valorizzazione. L’orzo bellunese è una varietà poco esigente in termini nutrizionali e adatta ai climi montani, tuttavia le rese produttive sono un terzo inferiori
rispetto alle varietà moderne
coltivate in pianura. Questo aspetto la rende una coltura non
competitiva sul mercato cerealicolo nazionale e internazionale. Si tratta, infatti, di una varietà
di tipo distico cioè la spiga ha
forma appiattita con due sole fi-
SERVONO TÈ NERO, LIMONE,
PESCHE E ZENZERO
Campo Ligure) in anno incerto
tra il 1861 e il 1864. Risulta che
abbia esercitato la sua professione per vari anni a Chioggia. Lì è
nato suo figlio, Giuseppe Marchetti, il 24 agosto 1849. L’elenco ufficiale dei Mille, registrando il luogo di nascita di Giuseppe, ha legittimamente indotto gli
storici della spedizione a considerarlo chioggiotto, ma ha anche fuorviato i due-tre studiosi di
casa nostra in cerca di conterranei garibaldini. Una lettura più
attenta dei dati (anche a questo
servono i centenari) ci consente
ora di mettere le cose a posto e
di annoverare Giuseppe Marchetti tra i cenedesi partecipanti alla spedizione dei Mille. Accreditato di un titolo d’onore meraviglioso, per cui non c’è quasi
nessuno storico della grande spedizione che non lo ricordi: quello di essere stato il più giovane
dei garibaldini (quando si im-
barcò a Quarto non aveva ancora undici anni). Pietro Zenner,
nato a Ceneda l’8 marzo 1838.
Morì durante la spedizione. Sul
luogo e la data esatta della morte ci sono due versioni. L’elenco
ufficiale afferma che morì combattendo a Reggio Calabria nel
1860. Lo storico locale monsignor Angelo Maschietto precisa
la data: 21 agosto 1860. Ma don
Benedetto Zenner, fratello di Pietro, che tra il 1861 e il 1863 è in
Sicilia cappellano militare del 37º
Reggimento, Brigata Ravenna,
del nuovo esercito italiano, fa ricerche sul luogo, e alla fine conclude che il fratello è morto sui
campi di Calatafimi, quindi tra il
15 e il 16 maggio. E la sua versione, per intuibili motivi, è più
attendibile. A Pietro Zenner, a
Vittorio, è intitolata una strada
(tra i garibaldini “minori” è
un’eccezione).
Aldo Toffoli
le di semi, che comporta una
produzione inferiore rispetto alle varietà polistiche ma un’ottima qualità del seme. La semina,
a spaglio o a righe, viene effettuata da fine marzo a fine aprile, mentre la raccolta avviene
normalmente dalla prima decade di luglio a fine agosto. Questi semi, decorticati a pietra con
i vecchi pestin ancora esistenti,
sono utilizzati per la famosa minestra d’orzo, uno dei piatti più
caratteristici della
tradizione gastronomica dolomitica. Il seme macinato costituisce, invece, la base per diversi prodotti da
forno, mentre la
sua tostatura artigianale è indispensabile per produrre l’aromatico caffè
d’orzo. Attualmente l’orzo bellunese
viene coltivato su
una superficie inferiore ai due ettari
soprattutto nella
zona pedemontana
della Val Belluna, a ridosso del
Parco nazionale delle Dolomiti
bellunesi, dove sono riscontrabili condizioni climatiche migliori, superfici agrarie più fertili e facilmente meccanizzabili
rispetto alla parte alta della provincia. L’orzo bellunese è ora anche un presidio di Slow Food,
che si pone come obiettivo urgente la conservazione e la moltiplicazione del seme e, in un secondo momento, la diffusione
di questa coltura in
quella che a buon
diritto viene considerata una delle aree rurali più integre del Veneto. Il
presidio si innesta,
inoltre, nel progetto di coltivazione di
orzo da destinare alla produzione di
birra nello storico
birrificio di Pedavena, con l’obiettivo di
sostituire le attuali
varietà commerciali.
Andrea
Spiga d’orzo
Pasqualotto
Come si
prepara in casa
il dissetante tè
alla pesca
uesta volta vi spiego la riQ
cetta per preparare un delizioso tè alla pesca da servire fred-
do per permettervi di prepararlo
in casa, invece di acquistare le bevande dallo stesso nome in bottiglia o in lattina, la cui lista di ingredienti suscita di solito alquante perplessità, ricca com’è di
solito di coloranti, aromi artificiali e troppi zuccheri. Vi consiglio di preparare una bella brocca di questo delizioso tè, se un
folto gruppo di amici si riunirà a
casa vostra per una lunga chiacchierata, ma anche una borraccia
termica da portare al mare.
Ingredienti: 7 bustine di tè nero
(vi suggerisco il Earl Grey o il
Darjeeling: tè nero che cresce nel
nord-est dell’India, considerato
lo champagne dei tè); 1 limone
da agricoltura biologica affettato; 1 pezzetto di zenzero di circa
5 centimetri pelato e pestato; 1
litro di acqua bollente; 8 tazze di
cubetti di ghiaccio; 2 pesche pelate, snocciolate e tagliate a pezzetti; 1 pesca pelata, snocciolata
e tagliata a fette; 100 grammi di
zucchero (quantità indicativa,
potete modularla a vostro piacimento); 8 rametti di menta (opzionale). Mettete le bustine di tè,
il limone e lo zenzero in un recipiente resistente al calore e versateci sopra l’acqua bollente. Lasciate riposare per 7-8 minuti.
Mettete 4 tazze di cubetti di
ghiaccio in una brocca e versateci sopra il tè passandolo attraverso un colino. Frullate le pesche a pezzetti con lo zucchero,
versate il frullato nel tè e mescolate. Servite in bicchieri alti con
altri cubetti di ghiaccio, decorando i bicchieri con le fettine di
pesca e i rametti di menta, oppure mettete le fette di pesca nella brocca.
Mara Campaner
18
4 luglio 2010
FESTIVAL D’ALTAMARCA
Concerti a
Conegliano,
a Follina
e a Cison
er il 19º festival Concerti
P
d’Altamarca, organizzato
dall’associazione Quadrivium e
dalla Regione, in collaborazione con la Provincia e i comuni
coinvolti, venerdì 2 luglio a Conegliano nel giardino di villa
Paccagnella si esibiscono il chitarrista napoletano Edoardo
Catemario e il flautista Mario
Carbotta. Il duo esegue brani
tra tango e barocco, in un’atmosfera che mescola i caldi e
coinvolgenti ritmi della scuola
spagnola con le ricercate note
barocche del Seicento. Sabato 3
luglio, nell’antico refettorio dell’abbazia di Follina, si tiene una
serata dedicata a Schumann,
con musica da camera interpretata dai violinisti Valery Oistrakh, figlio d’arte di una grande famiglia di violinisti, e Valentina Caiolo, musicista dell’Orchestra del Teatro Massimo
di Catania, dal violoncellista
Christophe Coin, dalla viola di
Vladimir Mendelssohn e dal
pianoforte di Francesco De Zan,
direttore artistico del Festival.
400 ANNI FA MORIVA IL MISSIONARIO GESUITA
Matteo Ricci
L
a sera dell’11 maggio 1610
Matteo Ricci, 57 anni, moriva a Pechino, la capitale
dell’impero cinese dei Ming. La
presenza del maestro Ricci, uno
straniero che si era guadagnato una vasta fama in tutta la Cina, era
ben nota anche a corte e dallo stesso imperatore, che aveva stabilito
che Ricci e compagni dovevano essere sostenuti dall’erario statale,
come veniva riservato agli ambasciatori dei paesi tributari. Il gesuita umanista italiano, in modo
sorprendente e straordinario, era
riuscito a farsi accreditare e stimare da tutti. Fu il primo straniero a cui la corte assegnò un terreno di proprietà imperiale perché vi
fosse sepolto. Il corpo dei pochi
stranieri che morivano in terra cinese, infatti, veniva di regola inviato nei propri paesi. La sepoltura nella capitale significò che la
presenza cristiana era di fatto legittimata, i missionari e i cristiani
erano legittimati nel loro apostolato. E la tomba di Ricci continua
ancora oggi ad avere un particolare significato simbolico. L’ampio
rilievo che stanno assumendo le
celebrazioni del quarto centena-
Originario di Macerata,
ancora oggi è venerato
in Cina ma poco
conosciuto in Italia.
Uomo di cultura, intuì
l’importanza di
coniugare le istanze del
cristianesimo con il
pensiero tradizionale
dell’Estremo Oriente
rio della morte del gesuita originario di Macerata, insieme alla recente riapertura della causa di beatificazione, sono i segnali di una
riscoperta e rivalutazione, da parte della Chiesa, della modalità di
approccio al mondo cinese che elaborò il missionario, il quale ebbe anche il merito di introdurre in
Cina le conoscenze scientifiche,
culturali, filosofiche e religiose europee. Ricci, nato nel 1552 da famiglia patrizia, studiò presso i gesuiti prima a Macerata e poi a Roma. Nel 1577, prescelto per la missione in Oriente, andò prima in
Portogallo e poi in India, dove studiò e insegnò e, nel 1580, venne
ordinato sacerdote. Nel 1582 en-
Musica lirica
SABATO 3 LUGLIO L’OPERA
DI PUCCINI
Nadia Vezzù
è “Tosca” al
teatro Careni di
Pieve di Soligo
n evento d’eccezione al
U
teatro Careni di Pieve di
Soligo. Sabato 3 luglio, alle 21,
va in scena “Tosca”,
l’opera lirica di Giacomo Puccini. L’azione si svolge nel
1800 a Roma in un
clima di tensione in
seguito agli avvenimenti rivoluzionari
in Francia e alla caduta della prima repubblica romana.
La trama riproduce
il tragico amore tra
il pittore Mario Ca-
trò in Cina a Macao e, facendo tappa in varie città, nel 1601 riuscì ad
ottenere di stabilirsi a Pechino, soprattutto grazie all’amicizia con
Xu Guangqi, il “dottor Paolo” degli scritti gesuitici, un alto letterato convertitosi alla fede cristiana,
che in seguito divenne Gran segretario dell’Impero cioè primo
ministro.
Matteo Ricci, ma ancor di più “Li
Ma dou”, perché sicuramente il nome cinese del missionario italiano
vissuto a cavallo tra Cinquecento
e Seicento è più noto in Cina che
non in Italia. Ed era soprannominato “Xitai”, che significa “il maestro del grande Occidente”.
«In Cina padre Matteo Ricci, insieme a Marco Polo, è l’italiano più
famoso. Tutti i cinesi che hanno
studiato un poco, conoscono il
grande ruolo storico che ha avuto». A dirlo è padre Gianni Criveller, missionario trevigiano del
Pime, uno studioso della storia della presenza dei cristiani in Cina,
da una ventina d’anni inserito nel
contesto della “grande Cina”: prima a Taiwan, poi a Hong Kong, a
Macao ed ora prossimo a trasferirsi a Pechino. Su Matteo Ricci
Musica lirica
varadossi e la cantante Floria
Tosca, fra i quali irrompe il
prigioniero politico Cesare
Angelotti, evaso da Castel
Sant’Angelo. Per proteggere
Cesare, Mario viene torturato, imprigionato e condannato alla fucilazione. Tosca compie l’estremo tentativo di salvare il suo amante: si promette al capo della polizia papalina, Scarpia, il quale finge di ordinare una falsa fucilazione.
Tosca lo accoltella ma, dopo
aver raggiunto l’amato, assiste
alla sua reale fucilazione. Dal
dolore si getta allora
dagli spalti del castello. Questi i personaggi principali:
Tosca è il soprano
Nadia Vezzù (nella
foto), Cavaradossi è il
tenore Francesco
Grollo, Scarpia è il
baritono Elia Fabian,
Angelotti è il basso
Salvatore Giacalone.
Ingresso unico 16
euro.
VENERDÌ 9 E SABATO 10
PER OPERA IN PIAZZA
Oderzo,
due serate con
il “Rigoletto” di
Giuseppe Verdi
pera in piazza a Oderzo enO
tra nel vivo con la messa in
scena del “Rigoletto” nelle sera-
te del 9 e 10 luglio ovviamente
in piazza Grande. La celebre opera in tre atti di Giuseppe Verdi, tratta da un romanzo di Victor Hugo e interpretata per la
prima volta alla Fenice di Venezia nel 1851, rappresenta l’appuntamento centrale tra quelli
inseriti nel programma di questa ventesima edizione della kermesse. Gli attori saranno accompagnati dalla Seoul International Orchestra, diretta dal
maestro Matteo Yeong-hwa Lee.
Coreano sarà anche colui che interpreterà il protagonista Rigoletto, il trentaduenne baritono
Leo An. Gli altri interpreti saranno Denis Leone, Petia Ivanova, Valentino Pivovarov, Irena Petkova, Tina Marzariol,
Paolo Buttol, Miro Busolin junior, Anastasia Zambianco, Zdravko Perger, Alessandro Sessolo, Maria Grazia Biancolin.
Parteciperanno a vario titolo tra
gli altri anche il coro lirico Verdi di Padova e la scuola di danza l’Etoile, i costumisti dell’Opera di Maribor. La regia è affidata ad Alfredo Corno. Nel corso della serata di sabato gli ospiti
Monica Curth, vedova del tenore Giuseppe Di Stefano, e il soprano opitergino Maria Chiara
e Carlo Fontana, già Sovrintendente della Scala di Milano, consegneranno il riconoscimento lirico internazionale “Giuseppe
Di Stefano” a Adua Veroni, prima moglie di Luciano Pavarotti.
Gli spettacoli inizieranno alle 21.
Andrea Pizzinat
SERRAVALLE
Festival teatrale
Penultimo appuntamento, venerdì
9 luglio, con il Festival di Serravalle
diretto da Luisa Baldi. Nella
suggestiva cornice del Castrum va
in scena – si tratta della prima
regionale dopo il debutto al
Festival di Spoleto – “Per non
morire di mafia” di Pietro Grasso.
Sebastiano Lo Monaco propone in
versione teatrale (con la regia di
Alessio Pizzech e la drammaturgia
di Nicola Fano) il tema che fa da
filo conduttore al libro del
Procuratore nazionale antimafia.
Pietro Grasso affronta, infatti, nel
suo lavoro i legami tra la mafia
siciliana e la politica, gli scontri
all’interno della magistratura, oltre
alle carenze legislative e dei mezzi.
In caso di pioggia lo spettacolo si
svolgerà all’auditorium del collegio
Dante sempre alle 21.30. Il
prossimo appuntamento con il
Festival di Serravalle sarà venerdì
16 luglio lo spettacolo
“All’inseguimento di Angelica” con
Carla Stella.
Claudia Borsoi
19
4 luglio 2010
Domenica 4 luglio a Cison di
Valmarino, nello splendido senario di Castelbrando, il violinista Gernot Winischooofer e
la pianista Anna Ferrer condurranno il pubblico in un viaggio musicale dall’Austria classica alla Spagna gitana, eseguendo sonate di Mozart e Beethoven, un rondò di Saint-Saens e
la danza basca di Pablo de Sarasate. I concerti iniziano alle
20.45. Biglietti: gratuito fino a
18 anni, 10 euro ridotto (da 18
a 26 anni), 15 intero.
CONEGLIANO
Alla Leonart
Il pittore Arturo Picca e lo
scultore Ivan Lardschneider
espongono alla galleria Leonart
in via Immacolata di Lourdes a
Conegliano nella mostra di arte
e design “Testa tra le nuvole”.
Lardschneider, attraverso la
scultura, rappresenta la società
contemporanea oberata dallo
stress senza mai tralasciare la
vena umoristica. Con la
materia, il legno, cerca di darci
l’immediatezza comunicativa,
rendendo essenziali le immagini.
Picca, invece, ci porta come in
un sogno a viaggiare nelle
nuvole, che la sua mano sapiente
rende con assoluta leggerezza.
La sua pittura è utilizzata a
livello di base, usando colori e
soggetti in maniera schematica
ed eliminando tutti gli effetti che
possano dare una
complicazione.
Orario (fino al 17 luglio): tutti i
giorni dalle 9.30 alle 12.30 e
dalle 16 alle 19.30.
Mara Campaner
COL SAN MARTINO Mercoledì 7 luglio, alle 21 in piazza
dell’Emigrante (in caso i pioggia nella scuola d’infanzia), l’irlandese John Wilson in “Androcle e il leone”, teatro di figura. Ingresso libero.
libero.
VISTORTA Venerdì 2 luglio,
alle 21 al parco festeggiamenti,
il Collettivo di ricerca teatrale
in “Era na òlta”. Ingresso libero.
SONEGO Sabato 3 luglio, alle
21 in piazzetta Insulera (in caso di maltempo al centro sociale), l’associazione Teatro
Menomale di Fregona in “Lavori in corso”. Ingresso libero.
CONEGLIANO Venerdì 2 luglio, alle 21.30 alla cantina Carpenè Malvolti, “Veglia d’amore
divino” di Antonio Damasco.
Ingresso: 10 euro con degustazione di vini doc e buffet di gastronomia biologica.
PORTOBUFFOLÈ Sabato 3 luglio, alle 21.15 in piazzetta
Ghetto (in caso di maltempo
sotto la loggia del Fontego), il
Roncade Teatro in “La bottega
del caffè” di Carlo Goldoni. Ingresso: 6 euro, ridotto 3.
padre Criveller ha appena terminato di scrivere due pubblicazioni. «Il suo fu un approccio amichevole, dove religione, cultura e
scienza hanno svolto una ruolo
importante – continua padre Criveller –. Non fu un approccio coloniale, basato sul senso di superiorità, sul commercio e la forza
militare, come successe altrove.
Ricci approfondì la conoscenza
della cultura cinese e delle tradizioni religiose e filosofiche. Fu
molto critico con il taoismo e il
buddhismo, che considerava avversari del cristianesimo, mentre
vide nel confucianesimo una base,
un’opportunità per la diffusione
del cristianesimo: secondo lui esso poteva svolgere in Cina un ruolo simile a quello che ebbe in Occidente la filosofia greca rispetto
al cristianesimo». Di fronte a un
mondo e a una civiltà così diversi
aveva capito che era importante
innanzitutto aprire una porta, e
occorreva con rispetto. Le sue
stesse parole lo spiegano bene: “Io
non sono qui per raccogliere – affermò – e neanche per seminare,
ma sono qui come per aprire i boschi. Non chiedetevi quanta gente ho battezzato, del fondamento
che abbiamo potuto dare a questa
difficile missione”.
E la storia gli ha dato ragione: a
400 anni di distanza la Chiesa cattolica da lui fondata in Cina è ancora presente, mentre i tentativi
precedenti non avevano lasciato
traccia.
Franco Pozzebon
A CONEGLIANO PARTE IL CICLO DI “LETTURE D’ESTATE”
TEATRO
MOSTRE
PRATA DI PORDENONE Domenica 4 luglio, alle 11 alla galleria espositiva di piazza Meyer, si inaugura la mostra d’arte contemporanea di Tiziana Pauletto (pittrice) e
Francesca Sist (patchwork). Orario (fino al
18 luglio): martedì, giovedì, sabato 17.3019.30, domenica e festivi 9.30-12 e 16.3019.30.
ASOLO Chiude domenica 4 luglio, al museo civico, la mostra “Gino Rossi. La nostra
passione” a cura di Mario Guderzo e Carlo
Sala. Orario: giovedì-domenica 10.30-12.30
e 14-18. Ingresso: 4 euro.
VITTORIO VENETO Chiude lunedì 5 luglio,
alla chiesetta di San Paolo al Piano, la mostra “Euridice: un amore di Antonio Canova” curata da Ottorino Stefani.
CONEGLIANO Da venerdì 9 a domenica
11, nell’oratorio dell’Assunta in piazza Cima,
è aperta la mostra di pittura astratta e arte
povera di Federico Xavier Canizares. Ingresso libero. Orario: 15.30-19.30.
BIBANO Giovedì 8 luglio, alle
21.15 in piazza oratorio (in caso di maltempo al Palaingresso
dell’area fiera di Godega di
Sant’Urbano), Paolo Papparotto in “Arlecchino e la casa stregata”, teatro di figura. Ingresso
SACILE Giovedì 8 luglio, alle
21.15 nel cortile dell’ex chiesa di
San Gregorio, il Teatro dei Pazzi di San Donà di Piave in “Un
curioso accidente” di Giovanni
Giusto.
VIDOR Venerdì 9 luglio, alle
21 al centro polifunzionale, la
compagnia De Bastiani/Puche
in “La leggenda di coniglio volante”, teatro di figura. Ingresso libero.
Il quartetto di lettori Roveredo,
Maffei, Carrara e Scaramucci
ll’interno del ricco calendaA
rio del Conegliano estate festival spicca la nona edizione del-
la manifestazione “Letture d’estate”. Stavolta il tema prescelto
è quello della prossimità: al centro c’è il Nord-Est, tra storia e
contemporaneità, attraverso le
voci di attori veneti e friulani e le
vicende evocate dalle parole degli scrittori del territorio. Protagonisti, infatti, sono i friulani Rita Maffei, Pino Roveredo e Fabio
Scaramucci e il vicentino Armando Carrara. Il primo appuntamento, in programma lunedì
5 luglio alle 21.15 all’ex convento di San Francesco, coinvolge
Pino Roveredo che leggerà brani tratti dai suoi libri “Mandami
a dire” (Premio Campiello nel
2005) e “Caracreatura” (2007), in
cui sono protagonisti personaggi sbandati o vittime di violenze
e di umiliazioni, in perenne lotta con la vita.
Martedì 6 luglio, alle 21.15 all’ex
convento di San Francesco, tocca all’attrice e registra Rita Maffei, vicepresidente e codirettore
artistico del Centro servizi e
spettacoli di Udine, teatro stabi-
TREVISO Venerdì 9 luglio, alle 17.30 al museo di Santa Caterina, si inaugura “LiquidaFestival d’arte contemporanea” curato da
Carlo Sala. Orario (fino all’8 agosto): martedì-domenica 9-12.30 e 14.30-18. Ingresso (con biglietto del museo): intero 3 euro,
ridotti 2 e 1.
TREVISO Fino al 9 luglio, nella sala biblioteca della Provincia, è aperta la mostra fotografica “Gente, paesaggi e storia tra Piave e Livenza”. Orari: lunedì-venerdì 8-14,
lunedì e mercoledì anche 15-18. Apertura a
richiesta per altri giorni e orari telefonando
allo 0422-656695 oppure 656139.
CAMPOMOLINO Sabato 10 luglio, alle 19
a villa Altan, si inaugura la mostra dello scultore Alberto Pasqual. Intervento critico di Alessandra Santin. Orario (fino al 25 luglio):
venerdì-sabato 21-23, domenica 17-23.
PORDENONE Fino al 24 luglio alla galleria
Sagittaria è aperta la mostra “Giulio Belluz.
Il mestiere dell’arte. Disegni, dipinti, sculture dagli anni ’60”. Orario: feriale 16-19, festivo 10.30-12.30 e 16-19, chiuso le domeniche di luglio.
Armando Carrara, atteso a Conegliano il 15 luglio
le di innovazione del Friuli Venezia Giulia. Maffei leggerà il
racconto “Il movimento del volo”, ambientato fra la Grande
Guerra e la lotta di liberazione
partigiana. Giovedì 15 luglio, alle 21.15 in borgo Madonna, sarà
la volta di Armando Carrara che,
con il supporto dei musicisti etnici Davide Matteazzi e Dante
Calore, guiderà alla scoperta delle voci del bosco attraverso gli
scritti dell’ertano Mauro Corona. Il quarto e ultimo appunta-
TREVISO Fino al 31 luglio, allo Spazio Paraggi, è aperta la mostra di Giovanna Torresin “Pasto nudo”. Orario: mercoledì-venerdì 10-12.30 e 16-19.30, sabato 16-19.30.
PIAVON Fino al 22 agosto, a Ca’ Lozzio Incontri, è aperta la mostra di Nadia Blarasin.
Orario: mercoledì-domenica 15-24.
BOCCAFOSSA Fino al 5 settembre, al Museo del paesaggio, è aperta la mostra “Memorie di paesaggio. Il Veneto felice nei suoi
pittori del Novecento”. Orario: venerdì-sabato 16-19, domenica 10-12 e 16-19, martedì, mercoledì e giovedì solo su prenotazione (telefono 0421-324440).
PORDENONE Fino al 30 settembre, presso la sede della Banca Friuladria a palazzo
Cossetti, è aperta la mostra “Cesare Laurenti (1854-1936). Dal vero al liberty: l’alchimia della pittura”. Orario: lunedì-venerdì
8.30-13.30 e 14.30-17.30, giovedì di luglio
e agosto 20.30-23 con visite guidate.
ILLEGIO Fino al 3 ottobre, alla Casa delle
esposizioni, è aperta la mostra “Angeli. Volti dell’invisibile” con opere di Botticelli, Veronese, Bernini, Rubens e Tiepolo tra gli altri. Orario: intero 8 euro, ridotto 5.
mento è in calendario per giovedì 22 luglio, alle 21.15 al parco
Vivaldi di Parè. In quell’occasione l’autore, regista, burattinaio e
attore Fabio Scaramucci, attivo
nell’ambito del teatro ragazzi Ortoteatro, inscenerà per bambini
e famiglie lo spettacolo “Fatti avanti, se hai coraggio!”, incentrato sui racconti magici e fiabeschi
del passato. Le musiche sono di
Fabio Mazza. L’ingresso è libero
a tutti gli incontri.
Giacinto Bevilacqua
TRENTO Fino al 7 novembre, al Castello
del Buonconsiglio, è aperta la mostra “L’avventura del vetro. Dal Rinascimento al Novecento tra Venezia e mondi lontani”. Orari: 10-18.
ALTRI APPUNTAMENTI
CONEGLIANO Venerdì 2 luglio, alle 21 all’ex convento di San Francesco (in caso di
pioggia al teatro Accademia) “Senza tempo”,
spettacolo dell’Accademia di danza arte e
cultura. Ingresso libero.
VITTORIO VENETO Sabato 3 luglio, alle 21
al Bianconiglio, concerto della folk band travigiana Manodopera. Ingresso libero.
CONEGLIANO Sabato 3 e domenica 4 luglio, all’ex convento di San Francesco, si
svolge la 24ª edizione del concorso internazionale di musica vocale da camera “Città
di Conegliano”.
CONEGLIANO Giovedì 8 luglio, alle 21 al
chiostro di San Francesco, concerto dei Solisti Veneti in omaggio a Cima da Conegliano con musiche di Mozart, von Weber, Vivaldi, Bottesini, Rossini e Paganini. Biglietti: interi 15 euro, ridotti 10.
PRESENTATE LE NOVITÀ DI GENERE
Fiction Rai su Walter
Chiari e papa Pio XII
D
al 5 al 10 luglio si tiene
la quarta edizione del
Roma Fiction Fest
2010, che presenta in anteprima tutte le novità del mondo
seriale che si potranno vedere
la prossima stagione televisiva.
Mentre i palinsesti estivi offrono le solite tediose trasmissioni, infatti, quelli autunnali
sono già stati resi noti. Spiccano ovviamente le fiction, le cui
prime puntate verranno
proiettate alla manifestazione
romana. La televisione di Stato è stata la prima, nei giorni
scorsi, a esporsi ufficialmente,
presentando le prossime fiction. Il direttore Fabrizio Del
Noce si è sbilanciato promettendo una miniserie su Walter
Chiari e indicando in Rosario
Fiorello il perfetto interprete.
Non si contano i
personaggi che
sicuramente si
vedranno in tivù
nelle prossime
stagioni: si va dal
racconto della
vita di Luciano
Pavarotti a quella di Oriana Fallaci, passando per Evita Peron
(probabilmente interpretata da
Gabriella Pession) e Domenico
Modugno (in forse Riccardo
Scamarcio per il ruolo). Successivamente, anche il direttore di Rai Fiction ha preannunciato interessanti progetti: una
miniserie su Lina Merlin e sulla chiusura delle case di tolleranza, uno sulle stragi del sabato sera, una serie sulla rea-
lizzazione del Titanic nel centenario del disastro (2012).
In concreto Raiuno ha annunciato per il prossimo settembre e per quanto concerne la
lunga serialità: “Ho sposato uno sbirro 2”, “La ladra” con il
ritorno di Veronica Pivetti
(nella foto), l’epopea maremmana “Terra ribelle”, “Fuoriclasse” con l’imperdibile coppia composta da Luciana Littizzetto e Neri Marcorè, “Rossella” con la Pession. A questi
si aggiungono le consuete miniserie biografiche e storiche,
tra le quali quella dedicata al
Trio Lescano (“Le ragazze dello swing”), a papa Pio XII (“Sotto il cielo di Roma”), a Tiberio
Mitri impersonato da Luca Argentero (“Un
pugno e un bacio”), a Costante Girardengo alias Beppe Fiorello in “Il campione e il bandito”, a San Filippo
Neri interpretato
da
Gigi
Proietti (“Preferisco il Paradiso”).
Su Raidue si
punterà come sempre ai telefilm stranieri specialmente nei
pomeriggi dei week end e nella prima serata infrasettimanale, con “One tree hill”, “NCIS
Los Angeles”, “Castle”, “Criminal minds”, “Life unexpected”
e tanti altri. Di rilievo il thriller tutto italiano “Persone sconosciute”, coprodotto da Rai e
FoxCrime.
Silvia Albrizio
OTTIMO ELIO GERMANO, MENO IL FILM DI LUCHETTI
“La nostra vita”
ra l’unico film italiano in gara al Festival di Cannes, dove Elio
E
Germano ha vinto il premio come miglior attore. Giusto, perché è lui che regge la storia di Claudio, operaio nei cantieri edili
della periferia di Roma, sempre in bilico sul filo della legalità tra
infrazioni alle regole della sicurezza e lavoratori in nero. È in attesa del terzo figlio, ma la nascita segna la morte della moglie. Non
basta gridare “Anima fragile” di Vasco Rossi al funerale o affidare
i figli alla sorella per colmare il vuoto della perdita. Claudio si butta nel lavoro cercando di diventare impresario, virando verso il sommerso e l’illegalità e scornandosi con usurai e impresari più furbi
di lui. Girato da Daniele Luchetti con stile da documentario, il film
è tutto centrato sul personaggio, punto di forza e di debolezza insieme: all’attivo c’è la bravura dell’attore e la capacità di vestire i
panni dell’operaio ma anche un eccesso di corrispondenze tra la
sua vita privata e il lavoro, con un finale che sembra affrettato e
personaggi di contorno che non acquistano vero spessore.
Gianfranco Da Re
LA RASSEGNA DI CINEMA ALL’APERTO AD ANZANO
Via a “Martedì horror”
horror all’aperto. E il buio attorno”. È questo lo slogan del“circolo
UlanArcifilm
nuova rassegna cinematografica “Martedì horror” proposta al
di Anzano. Quattro le pellicole proposte, classici consideraSABATO 3 LUGLIO
Radio 3 Rai, 13, Uomini e profeti. Leggere la
Bibbia.
Raitre, 18, Ciclismo.
Tour de France: cronoprologo da Rotterdam.
Italia 1, 21.10, Mrs
Doubtfire. Film commedia.
DOMENICA 4
Radio 1 Rai, 13.30, Il
trucco e l’anima. Settimanale.
Raitre, 17.40, Ciclismo.
Giro d’Italia femminile.
Raidue,
21.05,
Numb3rs. “Il dirottamento”. Telefilm.
LUNEDÌ 5
Radio 2 Rai, 8, Il ruggito del coniglio. Con
Antonello Dose e Marco Presta.
Telechiara, 18.20, Fat
Albert. Cartoni.
Raidue, 21.05, Lost. Tre
episodi dell’ultima serie.
MARTEDÌ 6
Radio 3 Rai, 14, Ad alta voce. Un racconto al
giorno.
Raitre, 15.30, Ciclismo.
Tour de France: Wamze-Arenberg.
La 7, 21.10, La gaia
scienza. Documenti
con Mario Tozzi.
MERCOLEDÌ 7
Radio 24, 15, Destini
incrociati. Conduce
Giacomo Zito.
Telechiara, 20.50, In &
Out. Il tuo Grest in onda.
Retequattro, 21.10, A.I.
Intelligenza artificiale.
Film di fantascienza.
GIOVEDÌ 8
Raitre, 13, Cominciamo bene estate. Condominio Terra.
Radio 3 Rai, 20.50, Radio 3 Suite. Il cartellone.
Italia 1, 21.10, Mitici
’80. Varietà.
VENERDÌ 9
Radio 1 Rai, 14.48, Ho
perso il trend. Con Enrico Bassignano.
La 7, 16.05, La 7 Doc.
“La città segreta - Berlino nella tana di Hitler”.
Italia 1, 21.05, C.S.I.
Scena del crimine. “La
maschera”. Telefilm.
ti capisaldi del genere. Si parte martedì 6 luglio alle 21 con “La notte dei
morti viventi”, l’originale in bianco e nero del 1968 di George A. Romero, si continua martedì 13 con l’allucinante “Non aprite quella porta” di
Tobe Hooper (1974), martedì 20 con il demoniaco “La casa” di Sam Raimi (1981) e, infine, martedì 27 con il primo “Nightmare - Dal profondo
della notte” di Wes Craven (1984). L’horror è un genere particolare, perfetto per la stagione estiva, da vedere in compagnia per esorcizzare la paura. Prima di ogni film saranno proiettati corti speciali realizzati appositamente per l’evento. Assieme alle proiezioni saranno offerte bevande estive rigorosamente di colore rosso. L’ingresso, riservato ai soci Arci, sarà
di 3 euro. SA
Gli altri spettacoli
SUSEGANA Venerdì 2 luglio, alle 21.30 in piazza Martiri della Libertà,
“Brancaleone alle crociate” (Italia, 1970) di Mario Monicelli. Ingresso libero.
VIDOR Martedì 6 luglio, alle 21.15 al centro polifunzionale, “Sherlock
Holmes” (Usa/Gran Bretagna, 2009) di Guy Ritchie. Ingresso: 3 euro.
VITTORIO VENETO Martedì 6 luglio, alle 21 al Bianconiglio, “Lord of
dogtown” (Usa, 2005) di Stacy Peralta. Ingresso libero.
SAN GIACOMO DI VEGLIA Mercoledì 7 luglio, alle 21 all’oratorio, “Generazione 1000 euro” (Italia, 2008) di Massimo Venier. Ingresso: 2 euro.
SAN POLO DI PIAVE Mercoledì 7 luglio, alle 21.15 nell’aia dell’ex agenzia Giol, “Le cronache di Narnia: il principe Caspian” (Usa/Gran Bretagna, 2008) di Andrew Adamson. Ingresso libero.
SAN PIETRO DI FELETTO Mercoledì 7 luglio, alle 21.30 al parco dell’antica Pieve, “Dragon trainer” (Usa, 2010, animazione) di Dean DeBlois.
Ingresso libero.
SOLIGO Giovedì 8 luglio, alle 20.30 alla cantina Perlage, “Terra Madre”
(Italia, 2009) di Ermanno Olmi. Ingresso: 10 euro con degustazione del
presidio Slow Food e vino.
PIEVE DI SOLIGO Giovedì 8 luglio, alle 21.15 all’Isola La Roggia, “A crude awakening-The oli crash” di Basil Gelpke e Ray McCormack. Ingresso libero.
LAGO Venerdì 9 luglio, alle 21.15 nel cortivo dell’associazione Al Portego, “Una montagna di balle” di Nicola Angrisano. Ingresso libero.
PROSEGUE L’APPUNTAMENTO CURATO DA PIZZINATO
Lunedì con la lirica
LUNEDÌ DELLA LIRICA
Ogni lunedì dalle 10.30 alle 13 spazio alle grandi voci della lirica e alle maggiori opere con la trasmissione curata e condotta
da Luciano Pizzinato.
NOTIZIE FLASH
Spazio alla cronaca e ai temi d’attualità con le “Notizie flash”
selezionate da Giulia Riva. La rassegna va in onda ogni giorno dal lunedì al sabato, alle 11.30, 12, 17 e 19.45.
I RAGAZZI DEL PALAZZO
Intrattenimento, comicità e risate con il programma di Andrea,
Cristian, Cristiano, Vincenzo e Alessio in onda ogni sabato
pomeriggio dalle 14 alle 16.
L’ISOLA DELLE PERLE
I disagi degli anziani al centro della trasmissione in onda ogni
martedì pomeriggio dalle 14.30 alle 16, coordinata da Mara Pasin e condotta dal gruppo giovani “La scialuppa”. È possibile
intervenire in diretta telefonando allo 0434-781477.
Vittorio Veneto
23
CONSIGLIO COMUNALE
l consiglio comunale di
Inisce
Vittorio Veneto si riulunedì 5 luglio alle
ADDIO NONNA ROSINA
tornata al Padre veÈ
nerdì 25 giugno Rosina
Dal Mas, la nonna di Vit-
torio Veneto: con i 104 anni che avrebbe compiuto il
26 ottobre, era infatti la cittadina più anziana. Originaria di Longhere, in gio-
ventù aveva lavorato in filanda; col marito Ismaele
Tadiotti aveva aperto poi
una tappezzeria in via Roma a Serravalle, gestendola fino alla pensione. Un
anno fa aveva deciso di entrare in casa di riposo, cu-
rando personalmente le relative pratiche burocratiche. Qualche giorno fa, un
ricovero per un banale intervento e l’improvvisa
scomparsa. Nonna Rosina
lascia la figlia Silvana, residente a Viareggio; aveva
anche un altro figlio, ormai
scomparso.
COMUNITÀ, PARTECIPAZIONE, APPARTENENZA
Un progetto
per Ceneda
H
a raggiunto una
delle sue prime
tappe il progetto
“Comunità, partecipazione, appartenenza”, cammino promosso tra i
gruppi di giovani e adulti
che operano nella e con la
comunità parrocchiale di
Ceneda, progetto che è
coordinato dal Centro
servizi per il volontariato
di Treviso, dal Coordinamento volontariato della
Sinistra Piave e dall’associazione Tonino Bello. In
occasione dell’assemblea
di venerdì 25 giugno, alla
quale erano presenti una
settantina di persone, è
sorto il Gruppo Progetto,
costituito da 16 persone a
rappresentanza dei vari
gruppi, che nei prossimi
mesi lavoreranno sui nodi e sulle risorse emerse
L’assemblea del 25 giugno
in occasione della seduta.
Un cammino, questo, che
nasce circa un anno fa.
Come prende avvio il progetto?
«Un gruppo di volontari
del Vittoriese – spiega Fabio Tesser, operatore di
LA PRIMA ASSEMBLEA
«È
andata bene – precisa Fabio Tesser, referente del progetto, riferendosi all’assemblea pubblica del 25 giugno –, non
nascondo però la diffidenza iniziale di molti gruppi
al momento dell’avvio di
questo progetto. Si tratta di
un gruppo eterogeneo, fatto di giovani e meno giovani, che ha portato a un
bel risultato, perché si è potuti giungere alla condivisione di problematiche e risorse, per poter poi fare
delle proposte concrete».
«Scopo dell’assemblea –
continua Fabio Tesser – è
stato quello di decidere su
quali delle sette aree sarà
prioritario lavorare. Il
gruppo ha deciso di puntare sulle attività, sul loro
coordinamento e sulla comunicazione. Ci sono infatti diverse attività, ma
manca chi le coordina,
manca la condivisione e la
conoscenza, mancano o-
biettivi comuni a livello di
comunità».
Il Gruppo Progetto inizierà
ora a lavorare sulla base di
quanto emerso dall’assemblea.
Tra i nodi sono stati ad esempio segnalati: la mancanza di attività che facciano uscire gli anziani da casa e di concerti pubblici in
piazza Duomo con generi
e gruppi diversi; i più giovani hanno sottolineato come non tutti gli spazi del
patronato siano facilmente
accessibili e come, in generale, manchino fondi per la
loro gestione. Un’altra problematica emersa è che
molto spesso l’appartenenza alla parrocchia viene vissuta come un’etichetta.
Numerose le risorse a disposizione: dagli spazi, patronato, loggia, piazza, parco della villa, spesso non
valorizzati, alle persone che
a vari titoli operano all’interno della comunità. CB
strada dell’associazione
Tonino Bello e referente
per questo progetto – ha
seguito un corso promosso dal Centro servizi per
il volontariato di Treviso.
Al termine questo gruppo ha pensato che si potesse fare qualcosa per la
città, nello specifico Ceneda, un po’ perché è poco valorizzata, dall’altro
perché si tratta di uno dei
quartieri più vecchi, come età della popolazione,
di Vittorio Veneto. Questo gruppo è partito analizzando le cose negative,
ma anche positive, che caratterizzano il quartiere».
Quali le prime idee emerse?
«Il gruppo aveva pensato
di lavorare con la famiglia
proponendo, ad esempio,
la creazione di un doposcuola, ma si sono resi
conto che il doposcuola
c’era già. Tra loro è quindi sorta la domanda: come riusciamo a capire cosa poter fare per Ceneda?».
Il gruppo si è così messo
in contatto, tramite il
Centro servizi per il volontariato, con l’associazione Tonino Bello di Treviso, realtà che già da un
anno porta avanti con gli
operatori di strada un
progetto – “Adulti acro-
20.30.
Punto principale all’ordine del giorno, l’approvazione del bilancio 2009, e
la prima variazione del bilancio di previsione 2010.
In discussione anche due
interpellanze sui materiali raccolti per il museo del
baco da seta e sul recupero del complesso “ex Ceppi” in via Isonzo, e sul progetto di vigilanza Tv3a. In
votazione anche un piano urbanistico attuativo
(legato al Piano casa regionale) in via della Cartiera in centro città, e la
nomina di tre componenti del comitato di gestione dell’asilo nido.
Rosina Dal Mas
bati” – in varie realtà trevigiane.
Ne è seguito un incontro
a fine 2009 e da qui la volontà di allargare il gruppo alle realtà che in prima persona sono operative a Ceneda per interrogarsi su cosa poter fare
per questo territorio, anche in relazione agli spazi disponibili. Il gruppo ha
così coinvolto nove realtà:
dal consiglio pastorale
parrocchiale ai catechisti,
dai ragazzi di 3ª media al
gruppo sala prova, dai volontari di Insieme per Ceneda al gruppo anziani,
dal gruppo missionario ai
ragazzi delle superiori e
agli animatori dei gruppi.
Gli operatori, nel corso di
questi mesi, di strada hanno incontrato ogni singolo gruppo per capire quali, secondo loro, fossero i
nodi (le problematiche) e
le risorse a disposizione
della comunità. A ciò è seguita, lo scorso 25 giugno,
un’assemblea di condivisione finale. Il Gruppo
Progetto si darà nuovamente appuntamento a
settembre per poi giungere, entro la fine dell’anno,
alla presentazione di alcune proposte concrete
che possano rilanciare il
quartiere.
Claudia Borsoi
VA ALLA TORRE DELL’OROLOGIO, LASCIANDO
SPAZIO AL QUADRILATERO AI VIGILI
Nuovo ufficio Commercio
a stazione della
L
polizia municipale verrà ampliata
nei locali del vicino
ufficio Attività produttive, che è stato
spostato alla Torre
dell’orologio, a Serravalle.
«In questo modo risolveremo i problemi di
spazio della nostra polizia
locale e sposteremo a Serravalle degli uffici che porteranno nel quartiere una
nuova attività», spiega l’assessore alla polizia municipale, Mario Rosset.
I vigili e le vigilesse hanno
in effetti qualche problema di spazio nella loro attuale stazione. Gli uffici
sono ridotti al minimo necessario e il personale è
costretto a servirsi di un
unico bagno. Una situazione cui lo spostamento
dell’ufficio Commercio,
nome popolare delle Attività produttive, ha posto
rimedio. L’ufficio era in
piazza Concordia, di fronte alla stazione della polizia municipale, al primo
VERSO L’EPILOGO LA VICENDA DELLA PETIZIONE
PRO CASELLO A27 MAI RECAPITATA
Le firme contese
i avvia alla conclusioSvicenda
ne, almeno formale, la
della petizione e
delle lettere pro-casello
dell’A27 in zona industriale a San Giacomo.
«Consegneremo le firme
direttamente nelle mani
del presidente della Provincia Leonardo Muraro
e del vice presidente Floriano Zambon», lo annuncia Gianni Varaschin,
presidente della circoscrizione della Val dei Fiori, organizzatrice della
raccolta di oltre 1000 firme, attività cui avevano
partecipato altri comitati, il quartiere Ceneda e
altri.
Proprio da alcuni di coloro che avevano collaborato si era recentemente le-
vata la protesta: «Le firme devono essere assolutamente consegnate a
Provincia e Società autostrade», è stato ripetuto
più volte. La circoscrizione ha sempre sostenuto di
aver voluto evitare la
strumentalizzazione delle firme contro la realizzazione del passante di
Ceneda sud, che collegherà l’uscita Vittorio Sud
dell’A27 all’Alemagna, sostenendo che la petizione
e le oltre 35 lettere di industriali, tra cui Zoppas e
Permasteelisa, sostengono esclusivamente la realizzazione del casello, che
non costituisce alternativa al passante.
«Ho tentato di consegnare le firme, ma la politica
piano del condominio
Quadrilatero.
Oggi invece si trova al piano terra e al primo piano
della Torre dell’orologio,
ai piedi del collegio Dante, a Serravalle. La polizia
potrà così occuparne i locali, e trovare lo spazio e i
servizi di cui ha bisogno.
La stazione della polizia
troverà comunque sede
definitiva nel condominio
in via di realizzazione nell’area antistante, dove si
trovava l’istituto d’arte.
«Probabilmente, se i progetti a lungo termine della Regione seguiranno il
loro corso, quella stazione
diverrà la sede delle polizie locali di tutto l’hinterland vittoriese», conclude
Rosset. ADG
non se ne è mai interessata» aveva inoltre dichiarato recentemente Varaschin, ottenendo la pronta risposta, per di più simultanea, di Muraro e
Zambon: «A nostra memoria nessuno ha mai
cercato di consegnarci le
firme. In ogni caso è sufficiente inviarle alla Provincia tramite fax o raccomandata».
Un’ipotesi che la circoscrizione non prende
nemmeno in considerazione: «Le firme sostengono un’idea ancora valida, per cui devono essere
prese in carico molto seriamente. Per questo
prenderemo appuntamento e le consegneremo
direttamente alle persone
di Muraro e Zambon»,
conclude Varaschin.
Almeno dal punto di vista di cittadini e circoscrizione pare che la vicenda si stia avviando alla conclusione.
Alberto Della Giustina
24
Dai nostri paesi Vittorio Veneto
4 luglio 2010
GUIDO TONIETTO NUOVO PRESIDENTE DEL ROTARY
artedì sera, nella seM
de dell’hotel Terme,
il Rotary Club Conegliano
Vittorio Veneto ha vissuto il passaggio delle consegne dall’ormai past president Francesco Magno,
all’attuale presidente Guido Tonietto, già primario
chirurgo all’ospedale di
Costa.
Nel corso dell’anno rotariano appena chiuso, il
club vittoriese-coneglia-
nese guidato dal presidente Magno si è impegnato a
fondo sia nelle attività interne (incontri, conviviali, visite e gite), che nei cosiddetti service verso l’esterno. È importante ricordare gli incontri di orientamento professionale nelle scuole superiori
delle due città, l’impegno
per l’insegnamento della
lingua italiana agli extracomunitari, la donazione
alla Piccola Comunità di
Conegliano in memoria di
don Antonio Zuliani, il sostegno dell’attività di padre Barando per la realizzazione di una scuola in
Togo, l’acquisto di cinque
letti ospedalieri completamente attrezzati per l’infermeria dei frati Cappuccini di Conegliano, il concorso di disegni “Stephan
Zavrel” per le scuole elementari di Vittorio Vene-
IN MANCANZA DI UN PIANO COMUNALE
Rischio antenna selvaggia
S
i parla ancora di piano antenne, regolamento volto a normare l’installazione di antenne per trasmissioni radio e telefoniche sul territorio comunale. L’improvvisa comparsa di un’antenna per trasmissioni radio in borgo Trubian, uno
dei gruppi di case che
compongono la frazione
di Fais, ha portato alla protesta dei residenti.
«Nessuno ci ha avvisato,
l’antenna è comparsa dall’oggi al domani – avevano
riferito –. Abbiamo pau-
ra, secondo noi l’impianto
è troppo vicino alle nostre
case». In effetti l’antenna
dista poche decine di metri dalle case di borgo Trubian, è collocata a filo della strada del col Visentin.
Il giudizio del presidente
del consiglio di quartiere
della Val Lapisina Silvano
De Nardi, del comitato
Antenne guidato da Sergio Balliana e del Partito
democratico per bocca del
consigliere di minoranza
Adriano Botteon è stato unanime: «Manca un piano antenne».
Sergio Balliana, che è anche consigliere del quartiere Centro, lancia la raccolta firme e fa appello a
tutte le circoscrizioni cittadine: «Sono sufficienti
250 firme, secondo lo statuto comunale, per portare il piano antenne all’ordine del giorno del consiglio comunale».
Il regolamento consente al
Comune di orientare l’installazione degli impianti
per trasmissione sul territorio comunale, indicando al gestore i luoghi adatti
e le tecnologie più conso-
Il passaggio delle consegne tra i presidenti Magno e Tonietto
pediatrico di Kiev.
Il presidente Tonietto si
avvarrà della collaborazione del segretario Gianni Dall’Agata, del vicepresidente Gianfranco Albanese, del presidente eletto
(cioè il prossimo presidente) Sergio Dionese, del
tesoriere Giuseppe Maset,
del prefetto Giuseppe
Giuliano Piccoli e dei consiglieri Vincenzo Caliò,
Angela Daccò, Vaniero
Peroni, Franco Petrucci e
Benedetto Spinelli. AT
to.
Assieme agli altri Rotary
Club della provincia si è
sostenuta l’attività dell’Advar e si è donato un
microscopio all’istituto
ne al luogo. Oltre alle antenne esistono per esempio degli apparecchi per
trasmissioni a livello del
suolo, che emettono onde
ad intensità molto basse.
In caso il gestore volesse
contestare le indicazioni
comunali per fare diversamente è obbligato a dimostrarne l’infondatezza, secondo il cosiddetto principio di “leale collaborazione”, previsto dalle vigenti leggi.
In caso di mancanza di un
piano antenne la “legge
Gasparri” consente al gestore di installare dove
meglio crede, senza bisogno di autorizzazioni comunali. È sufficiente pagare un affitto al proprietario del terreno o acquistarlo, quest’ultimo caso è
quanto è successo a Fais.
L’assessore all’Ambiente
Antonella Caldart sta seguendo da diversi mesi la
vicenda e rassicura residenti e circoscrizione, comitati e opposizione :
«Approveremo il piano
antenne in consiglio comunale entro l’anno, abbiamo già la bozza pronta
– ha spiegato –. Se finora
non siamo arrivati all’approvazione è perché in
giunta ci sono state altre,
pressanti, priorità».
Alberto Della Giustina
A SERRAVALLE UN’ANTENNA
PER NAVIGARE GRATIS IN
SERRAVALLE
Inaugurazione
per il parco di via
Piai
inaugurato giovedì
V8erràluglio
alle 16.30 il
nuovo parco di via Piai, preparato dal Comune per diventare area verde attrezzata. Un “giardino segreto”,
come chi l’ha visto lo chiama.
Il parco avrà anche un nome: lo si scoprirà proprio
giovedì 8, quando verrà
premiata la migliore denominazione emersa da un
piccolo, apposito concorso. Dopo il taglio del nastro
e i discorsi delle autorità, i
bimbi potranno fare i primi
giri sui giochi allestiti, quindi dopo la merenda, letture animate per tutti.
ireless, questo scoW
nosciuto. Il Comune ha messo ha disposi-
zione da tempo il servizio
gratuito di Internet veloce con collegamento via
radio, senza fili, appunto
“wireless”, in inglese. Ma
i commercianti, che teoricamente dovrebbero essere interessati a risparmiare sui contratti dei
servizi, danno segno di
non conoscerlo, o almeno di non servirsene.
Il primo punto di collegamento realizzato è di
fronte piazza Minucci, in
pieno centro storico serravallese. Il servizio è
completamente gratuito
e qualsiasi cittadino vittoriese può accedervi liberamente.
Tuttavia, nonostante l’appetibile caratteristica, la
maggioranza dei commercianti di via Martiri
non lo utilizza. Quasi tutti hanno un contratto privato con un fornitore di
servizi Internet, naturalmente a pagamento.
L’anomala situazione è emersa la scorsa settimana, quando il servizio di
Internet veloce senza fili,
messo a disposizione dal
Comune a Serravalle, ha
smesso di funzionare. Una delle schede che compongono il circuito di alimentazione dell’antenna wireless in piazza Minucci è andata bruciata,
per motivi ancora da
chiarire.
Tuttavia, a parte una segnalazione arrivata all’assessore Antonio Miatto,
quasi nessuno degli esercenti si è accorto del problema, c’è stato anche chi
ha ammesso di non conoscere l’esistenza del
servizio.
In ogni caso l’antenna
verrà riparata, e il servizio
implementato.
«Sono stati ordinati i ricambi, che arriveranno
tra poco – ha spiegato
l’assessore Miatto –. Abbiamo così approfittato
per ordinare anche il materiale per l’istituzione di
un secondo punto di accesso in piazza del Popolo, che dovrebbe divenire
operativo tra qualche
tempo». Questo servizio
di accesso a Internet è
gratuito e fruibile a tutti i
cittadini vittoriesi: è sufficiente farne richiesta agli uffici comunali oppure online, tramite il sito
del Comune. ADG
Agenda Vittorio Veneto
VENERDÌ 2 LUGLIO
Fino al 24 allo Spazio Sartè si tiene la mostra di Isabella Breda “La
magia della madre Terra”. Ingresso libero.
Comincia oggi la Festa di S. Daniele a Carpesica con gruppi musicali, serate danzanti, stand enogastronomico.
Continua fino al 4 luglio al parco
Dan il Luglio sangiacomese: musica, giochi e stand enogastronomico, Palio delle contrade.
un amore di Antonio Canova” a cura di Ottorino Stefani.
Alle 19.30, per il Luglio sangiacomese, al parco Dan ci sarà il Ludobus al palio.
Alle 21, alla libreria Fenice, per il
ciclo “Gli incontri della stanza gialla” è prevista la presentazione del
libro di Stefano Zampieri
“Introduzione alla vita filosofica”.
MARTEDÌ 6
Alle 21, al Bianconiglio, concerto
dei Manodopera.
Alle 21, al Bianconiglio, rassegna
Skate is not a crime presenta
“Lord of dogtown” di Stacy Peralta (Usa, 2005). Ingresso libero.
DOMENICA 4
MERCOLEDÌ 7
Lungo il centro storico di Serravalle si tiene il Mercatino dell’antiquariato e dell’hobbistica.
Alle 18, all’osteria Da Lauro, concerto di Lorenzo Risi.
Alle 21, all’oratorio di San Giacomo di Veglia, Cinesangio proietta:
“Generazione 1000 euro” di Massimo Venier (Italia, 2008). Ingresso 2 euro.
LUNEDÌ 5
Farmacia di turno: Comunale 1 centro, via Brandolini 111, telefono 0438-53198.
SABATO 3
Termina oggi nell’ex chiesa di San
Paolo al Piano la mostra “Euridice:
26
Dai nostri paesi Vittoriese
VIA ALLA SECONDA TRANCE DEI LAVORI
ALLA SEDE DEI CARABINIERI DI CORDIGNANO
Lavori in caserma
a caserma dei carabiL
nieri di Cordignano
ridisegna i suoi spazi in-
terni. Maggiore funzionalità sia per la zona uffici che per il reparto notte è l’obiettivo che si pone il progetto avviato dal-
l’amministrazione comunale in merito alla ristrutturazione dell’edificio di via Vittorio Veneto.
Programmato in diversi
stralci, ora l’intervento è
giunto alla seconda tran-
4 luglio 2010
ce.
«Inizialmente – spiega il
sindaco di Cordignano,
Roberto Campagna – è
stata portata a termine la
parte relativa all’area esterna ed è stata realizzata la nuova recinzione
che prima non c’era, in
modo da garantire una
migliore sicurezza. Ora,
grazie all’impiego dell’avanzo di amministrazione, potremmo finanziare
la seconda trance per un
costo complessivo di 180
EVELIN DE MARTIN PRESTO SI ARRUOLA
Montaner, nuova
sede degli alpini
L
a nuova casa della
sezione Alpini di
Montaner è stata inaugurata nel migliore dei
modi, con la partecipazione di tutti. Evelin De Martin è la giovane donna che
porterà avanti la tradizione alpina del paese. I “veci” le hanno affidato con
un applauso il compito di
tenere alta la bandiera. Evelin ha 23 anni e studia economia all’università di
Udine. Durante i discorsi
di inaugurazione i presidenti delle sezioni parlano dei giovani e indicano
lei, che è di Montaner, come la sezione alpina che
sta inaugurando l’opera di
8 anni. Per le ultime due
settimane di luglio Evelin
sarà a San Candido, per
arruolarsi negli Alpini.
Perché ha preso questa decisione? «È una cosa che
senti dentro – dice Evelin,
con naturalezza –. Ne so-
L’inaugurazione del cippo intitolato a don Faè
no orgogliosa».
La pioggia battente non ha
fermato la sfilata e l’inaugurazione. Presenti i presidenti delle sezioni di Sarmede e Vittorio Veneto,
Francesco De Martin e
Angelo Biz, i sindaci di
Sarmede e Cappella Maggiore, Eddi Canzian e Mariarosa Barazza, l’assessore alla Sicurezza di Vittorio Mario Rosset, il consigliere nazionale dell’Ana
Nino Geronazzo, il presidente della Banca Prealpi
La prossima alpina Evelin De Martin
Carlo Antiga e il vice presidente della Provincia
Floriano Zambon. Alme-
I SESSANTA CHIERICHETTI DI CORDIGNANO
mila euro».
Secondo le previsioni i lavori dovevano essere pagati con un mutuo ma la
giunta ha poi deciso di
proporre al consiglio comunale la variazione di
bilancio inerente lo stanziamento dell’avanzo di
amministrazione.
La
quasi totalità di quest’ultimo, circa 150 mila euro,
servirà per le opere della
caserma, mentre l’importo rimanente verrà pagato con gli introiti deri-
vanti dagli oneri di urbanizzazione.
«Non andremo ad accendere un nuovo mutuo –
continua Campagna – e
quindi risparmieremo
sugli interessi passivi futuri. Vista la ristrettezza
di risorse e i vincoli dati
dal patto di stabilità e dalla nuova manovra finanziaria siamo chiamati ad
effettuare un’attenta valutazione degli ulteriori
interventi da attuare nel
prossimo semestre. Tale
no duecento i partecipanti che hanno riempito per
la prima volta la nuova casa, dopo il taglio del nastro, avvenuto dopo la sfilata della banda alpina di
Borsoi e l’inaugurazione
del cippo che dedica la
nuova struttura a don
Giuseppe Faè.
I discorsi delle autorità si
sono rivolti agli alpini di
ieri e di oggi, ai giovani e
alle nuove leve, come Evelin.
La nuova casa, oltre 440
metri quadri su tre piani e
480 metri di scoperto attrezzato, simboleggia il vigore dei valori alpini. Le
sue porte saranno aperte a
tutti, sempre. Testimonia
l’umiltà, l’operosità, la tenacia e la dedizione come
valori della tradizione alpina, così radicata nella
Marca. I ringraziamenti
sono quindi necessariamente stati per tutti: per il
Comune di Sarmede, la
Banca Prealpi, la Provincia di Treviso, la Comunità montana delle Prealpi trevigiane, i progettisti
e gli artisti, le numerose
imprese edili, la Protezione civile. E anche a tutti gli
alpini che, dalle prime riunioni in canonica a Montaner nel dicembre 2002,
hanno portato avanti fino
ad oggi, con il loro lavoro
e l’aiuto di molti, quella
che era una semplice idea.
Alberto Della Giustina
BREVI VITTORIESE
PALIO
è grande fermento a
C
’
Cappella Maggiore
per l’imminente Palio del-
ra chierichetti (dalla
T
terza elementare) e
ministranti (fino alla quin-
ta superiore) in parrocchia
a Cordignano sono oltre
sessanta e tutti maschi
(nella foto qualcuno manca). Le ragazze, dai 16 anni, formano il coro Emmanuel, che anima ogni
domenica la messa delle
famiglie delle 9.
Il parroco don Piergiorgio
li segue tutti con particolare cura e li incontra periodicamente a gruppi.
L’ingresso nel gruppo e
l’addio finale vengono fatti solennemente in chiesa.
È davvero consolante ve-
dere alla domenica, a ogni
messa, un bel gruppo di
inservienti e ben preparati.
Se – come diceva papa Luciani – i chierichetti sono
il ponte tra il popolo e l’altare, qui a Cordignano ce
n’è uno di veramente solido e bello. GD
le contrade, giunto alla sedicesima edizione, in programma venerdì 9 e sabato 10 luglio, organizzato
con passione e competenza da Loris Da Ros.
La manifestazione comincia venerdì con la cena di
gala in piazza Vittorio Veneto, l’estrazione delle batterie, l’abbinamento cavalli/contrade, e la serata
musicale.
Sabato 10 dalle 20 la sfilata in costume, lo spettacolo di tamburini e sbandieratori, quindi le varie
fasi della gara, intervallate da carosello a cavallo,
tiro alla fune tra contrade
e corsa dei mus. Finale e
premiazioni alle 23. In caso di maltempo si rinvia a
domenica 11 alle 18.
spesa, infatti, va a incidere nel patto di stabilità».
Nel concreto i lavori prevedono la sistemazione
interna della caserma a
partire dall’ingresso e dagli uffici in modo tale da
renderla funzionale all’attività dei carabinieri.
Oggetto di intervento
sarà anche la zona abitata dagli agenti. Le migliorie da apportare sono state concordate secondo le
esigenze dell’Arma.
Gerda De Nardi
FREGONA: ritorna Scena Foresta
Comincia la sesta edizione di Scena Foresta, la rassegna
che porta il teatro nei borghi di Fregona. Dal primo Scena Foresta è nata la compagnia teatrale locale, il Teatro
Menomale, che apre la rassegna sabato 3 luglio in piazzetta Insulera a Sonego con il suo “Lavori in corso”, su vita, maternità e le sue sfide. Poi sabato 10 il Collettivo di
ricerca teatrale riporta “Il circo di Carnera” davanti alla
chiesa di Osigo, sabato 17 i clown del Teatro Necessario di Colorno (Pr) allestiscono la “Nuova Barberia Carloni” a Piai, infine sabato 24 lo spettacolo per ragazzi
“Moon Amour - L’ombra dell’amore”, sui primi passi dell’affettività di un ragazzo e una ragazza, dei Teatri Soffiati
di Trento vicino alla chiesa di San Giusto alle Fratte. Tutti gli spettacoli sono a ingresso libero e iniziano alle 21.
Se piove al centro sociale tranne “Nuova Barberia Calorni”
in palestra.
CAPPELLA: Anziani
all’Arena di Verona
L’associazione “Anziani e amici di Cappella Maggiore” ha
previsto per gli amanti dell’opera lirica la possibilità di assistere ad una serata all’Arena di Verona nel mese di agosto. Per l’occasione è stata scelta l’opera “Il Trovatore”
di Giuseppe Verdi, in calendario per sabato 28 agosto sera. La partenza per raggiungere la città di Giulietta e Romeo è prevista nei pressi del municipio alle 14.15 in pullman. Per ulteriori informazioni e prenotazioni occorre rivolgersi ad Alberto Bottan (telefono 0438-580711).
SARMEDE: via a Summer Generation
È partito “Summer Generation”, il campo estivo per giovani organizzato dal Comune, che si protrarrà fino al 16
luglio. In programma anche una collaborazione con il gruppo anziani per realizzare un cortometraggio che sintetizzi
il confronto tra generazioni e una visita guidata al centro
ippico di Cappella Maggiore.
SARMEDE: incontri con gli editori
Nell’ambito degli incontri con i responsabili editoriali di alcune delle più importanti case editrici per l’infanzia organizzati a Sarmede, per presentare le novità, le tendenze e
i progetti futuri ad illustratori, scrittori, bibliotecari, insegnanti
e genitori, giovedì 8 luglio alle 20.45 in municipio ci sarà
Antonella Vincenzi dell’editrice Franco Cosimo Panini. L’ingresso è libero.
COLLE: pedalata
Domenica 4 luglio si svolge la pedalata non competitiva
aperta a tutti “Colle Umberto Pedala”, organizzata da Pro
Loco e Ads Bottecchia nell’ambito del festeggiamenti di
San Tomaso. Ritrovo alle 9.30 alla sala polifunzionale di
via Garibaldi: si può partecipare solo alla pedalata, o anche fermarsi a mangiare assieme a mezzogiorno.
CORDIGNANO: teatro per bambini
Giovedì 8 luglio, alle 21 nel piazzale delle scuole medie,
va in scena lo spettacolo teatrale itinerante per bambini
“Da una goccia nel mare”. Organizza la biblioteca civica
Francesconi. L’ingresso è libero, in caso di maltempo ci
si sposta al teatro Francesconi.
CORDIGNANO: visita in Francia
Scambio culturale all’insegna della musica tra i rappresentanti di Cordignano (guidati da Lorena Perinot) e i gemellati francesi di Pins Justaret. La rappresentanza cordignanese ha passato tre giorni in Francia: il coro Code
di Bosco di Orsago ha cantato a Tolosa, il giovane violinista coneglianese Paolo Tagliamento ha suonato per sindaco e giunta di Pins, che gli hanno donato la medaglia
d’oro del Comune.
Dai nostri paesi Quartier del Piave
4 luglio 2010
27
LE GRAZIE: INCONTRO TRA LE QUATTRO PARROCCHIE
unità pastorale Le
L
’
Grazie si è incontrata
nel santuario di Colber-
taldo domenica 13 giugno.
Presenti le rappresentanze dei quattro consigli pastorali di Colbertaldo, Vidor, Moriago e Mosnigo.
L’incontro è stato guidato
da monsignor Martino
Zagonel, vicario generale
della diocesi. È la quarta
volta che si realizza, una
volta l’anno, e rientra nel
programma dell’unità pastorale. Lo scopo di questi
incontri è quello di pregare, riflettere e fare una verifica sul percorso dell’unità, ma è anche l’occasione propizia e necessaria
per dare uno sguardo in avanti, al futuro, che molti
vorrebbero lontano, che
invece è già presente.
L’incontro, scarso per la
partecipazione numerica,
si è svolto intensamente e
con impegno. Tra i vari
suggerimenti e le proposte di monsignor Zagonel,
va sottolineato quello di
formare un’équipe nell’unità pastorale, che prenda
in esame e proponga concretamente alle quattro
comunità una realtà intorno a cui lavorare, quella di allargare gli incontri
alle quattro parrocchie.
Infine, ha suggerito di
creare nel santuario di
UN LIBRO DELL’UNIVERSITÀ DEGLI ADULTI DI PIEVE
Ricette di casa nostra
I
n tutte le case c’è una
ricetta preferita, quella che riesce meglio,
che si cucina nei momenti di festa o che si porta
dietro il sapore di altre generazioni, che
ha il profumo degli
affetti o che ha portato una ventata
improvvisa di novità sul tavolo di
cucina. Ed è un
peccato non raccogliere almeno
in parte questo
patrimonio e
farlo uscire dalle mura di ogni
singola casa.
Per questo l’Università Adulti di Pieve di Soligo ha
pubblicato “I nostri dolci 100 ricette”, primo volume
di una collana destinata a
continuare nei prossimi
anni, con l’intento appunto di presentare le ricette
che “si fanno con più successo” a casa propria. Un
libro che va letteralmente
a ruba, al punto che è già
in corso la ristampa!
Nel libro si possono ritro-
vare sia la ricetta tradizionale, magari con un ingrediente nuovo e particolarmente amato in famiglia, sia la ricetta moderna rivisitata con o-
dolci al cucchiaio e semifreddi, dolci delle feste,
dolci dal mondo, e liquori.
Quello che unisce le proposte culinarie contenute
in questo agile ed elegan-
Madonna delle Grazie vari momenti di spiritualità
a cui l’unità pastorale possa attingere energia per
l’annuncio e ricaricarsi
nella preghiera e “nella assidua partecipazione dell’ascolto della Parola e del-
te libretto è la fattibilità e
la sicura riuscita, garantita da tanti anni di successo in famiglia. Le curatrici – Bruna Dorigo, Luisa
Cigagna e Flaminia De
Martin –, che hanno con
pazienza raccolto le ricette tra le iscritte all’Università, precisano che si tratta di un primo volume, cui
sono intenzionate a far seguire, già dal prossimo anno, le 100 ricette di primi
piatti e poi via via.
BREVI QDP
TIRAMISÙ AL LIMONE
isto che il tempo si è deciso al bello proponiaV
mo ai lettori una ricetta estiva: il tiramisù al limone proposto da Luisa. Una ricetta che a prima vi-
riginalità: dagli arancini canditi ai biscottini alle nocciole, dalle tartine alle mele di zia Mery
allo strudel dea Maria, dal
budino di cioccolato di
nonna Isabella al tiramisù
al limone, dalla pinza raffinata di zia Antonietta alla torta di Linz. Le ricette
sono raggruppate in sei
gustosi capitoli: biscotti e
pasticcini, dolci da forno,
sta può sembrare “spericolata” per l’accostamento di
mascarpone e limone, in realtà è freschissima e si
rivela un ottimo dolce freddo o come dessert dopo
una cena a base di pesce.
Ingredienti: 500 g di mascarpone, 125 g di zucchero a velo, 4 limoni, 4 albumi, savoiardi, qualche cucchiaio di acqua, limoncello (a piacere).
Grattugiare la scorza di due limoni e spremere il
succo di tutti e quattro. Filtrarlo con un colino e diluirlo con tre o quattro cucchiai d’acqua. Mescolare il mascarpone con lo zucchero, la scorza di limone e per ultimi unire gli albumi montati a neve
ben ferma. Procedere come al solito per il tiramisù
alternando strati di savoiardi imbevuti nel succo di
limone (a cui volendo si può aggiungere un bicchierino di limoncello) con la crema al mascarpone. Terminare con uno strato di mascarpone. Volendo la superficie può essere decorata con una manciata di pinoli tostati (e fatti raffreddare) tritati grossolanamente.
l’Eucaristia, insieme a Maria” come la prima comunità cristiana faceva nel
Cenacolo.
MORIAGO: pedalata con gli alpini
Il gruppo Alpini di Moriago organizza una pedalata lungo
la ciclabile San Candido-Lienz per domenica 4 luglio.
Partenza alle 6.30 dalle scuole medie di Moriago (le bici vengono caricate sabato 3 luglio alle 13.30). Informazioni e prenotazioni: 335-1041765.
COL S. MARTINO: Concerto
a S. Vigilio
Venerdì 2 luglio primo appuntamento della tradizionale
rassegna “Concerti di San Vigilio”. Alle 21 nell’antica
chiesetta di Col San Martino il Trio d’archi Harmoniae (violino, violoncello e soprano) propone brani di Mozart, Vivaldi, Bach, Handel, Pergolesi, Corelli. Il venerdì successivo concerto di cristallarmonio e chitarra. Ingresso
libero. Organizzano Comune di Farra e Asolo Musica.
Torna Pieve di sera
Con il mese di luglio ritorna la manifestazione “Pieve di
sera”. Dal calar del sole nel centro pievigino, chiuso al traffico, negozi aperti, musica, spettacoli, iniziative culturali
e sportive. Tra le proposte di martedì 6 luglio: il tributo a
Ligabue del duo “Camera con vista sul deserto” e baby
dance per bambini con i “Baraonda” in piazza Balbi Valier; la serata equa e solidale con la Bottega del Mondo
in Centro Balbi; le musiche anni Settanta e Ottanta con
gli Albatros in via Schiratti; Francesco Milillo e Devid Degà
alla consolle nel parco Vela. Organizzano Comune, Pro
loco e commercianti.
PIEVE: la Tosca al Careni
Sabato 3 luglio, alle 21 al teatro Careni di Pieve, viene
proposta l’opera lirica “Tosca” di Puccini in forma di concerto. Tosca è il soprano Nadia Vezzù, Cavaradossi il tenore Francesco Grollo, Scarpia il baritono Elia Fabian. I
pezzi per coro sono eseguiti dal coro di Salvarosa. Musiche a cura dell’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta. Ingresso unico: 16 euro. Informazioni: 0438-980699.
PIEVE: UN PONTE PER LE DONNE
È MANCATO RAFFAELE D’AGOSTIN
A
mancato luÈ
nedì 28 giugno,
nella sua abitazio-
Pieve di Soligo si è
da poco concluso
“Un ponte per le donne
4”, la quarta edizione del
corso gratuito di lingua italiana, usi e costumi locali rivolto a donne immigrate. Il corso ha fornito non solo nozioni linguistiche, ma ha previsto
anche l’intervento di e-
sperti che hanno spiegato come funziona il mercato del lavoro, il sistema
sanitario, le regole della
scuola e molte altre indicazioni utili all’integrazione e alla convivenza
civile. L’obiettivo è che le
donne imparino ad essere di sostegno alle proprie
connazionali in una for-
ma di aiuto reciproco che
permetta loro di integrarsi al meglio nella società.
Le donne sono state accolte in municipio dalla
giunta al completo; l’attestato di partecipazione al
corso è stato consegnato
personalmente dal sindaco Fabio Sforza e dall’assessore Rosalisa Ceschi.
zione “Sherlock Holmes”. Biglietto: 3
euro. Organizza Comune di Vidor, assessorato alla Cultura.
bero.
Alle 21.15, al parco Vela di Pieve di Soligo, proiezione di “La strana coppia”.
MERCOLEDÌ 7
GIOVEDÌ 8
Alle 21, in piazza dell’Emigrante a Col
San Martino, spettacolo di burattini
“Androcle e il leone” a cura di John
Wilson. In caso di maltempo nel salone della scuola materna. Nell’ambito
della rassegna itinerante di burattini&marionette proposta dall’associazione Il Piccolo Principe. Ingresso li-
Alle 20.30, alla cantina Perlage di Soligo, per la rassegna “Il cinema in cantina” proiezione del film “Terra Madre”
(Italia 2009). Presidio Slow Food associato: bruschette con il Pan de Toni
bio, pomodoro e aglio di Resia, mentre il vino è Verdiso del Veneto. Ingresso (film+degustazione): 10 euro.
Agenda Quartier del Piave
VENERDÌ 2 LUGLIO
Alle 20.30, a Colbertaldo, “L’acqua: risorsa comune” serata informativa
promossa dal gruppo Equi. Prima serata dei tradizionali festeggiamenti di
Madonna delle Grazie. Organizza la
Pro loco.
DOMENICA 4
Alle 10, a Colbertaldo per la festa di
Madonna delle Grazie, messa solenne; alle 12.30 spiedo gigante; alle
15.50 bambini musicali con Eneas; alle 21 serata danzante. I festeggiamenti
proseguono fino a domenica 11.
SABATO 3
Alle 20, a Colbertaldo, proseguono i festeggiamenti di Madonna delle Grazie: stand enogastronomico e serata
danzante.
MARTEDÌ 6
Alle 21.15, al centro polifunzionale di
Vidor in località Capitello, per “Cinema
sotto le stelle” proiezione del film di a-
ne di Collalto, il
commendatore
Raffaele D’Agostin, 71 anni (nella
foto), titolare della
“Battistella Costruzioni” e vice presidente della Fondazione “Casa
per anziani” di Pieve di Soligo. Già presidente della
Pievigina negli anni d’oro
del calcio locale, negli anni
Ottanta era stato anche assessore comunale con le
giunte Dc guidate dal sindaco Antonio Padoin.
Nonostante la malattia, anche negli ultimi tempi non
si è mai allontanato dal lavoro, dalla famiglia e dalle
sue passioni, compresa
quella per la piccola comunità di Collalto, dove si era
trasferito da qualche anno
con la moglie Anna. Entrato a 15 anni nell’allora impresa edile di Giuseppe
Battistella, ne diventò uomo di fiducia, e negli anni
Sessanta accompagnò Battistella nel
boom economico
trasformando un’azienda di una decina di operai in una
realtà del Triveneto con oltre trecento dipendenti.
Un’attività sempre accompagnata dall’impegno sociale, tanto che Raffaele
D’Agostin fu nominato cavaliere della Repubblica nel
1978, cavaliere ufficiale nel
1987 e commendatore nel
1991. Molti i suoi incarichi
anche nell’ambito dell’associazione costruttori edili. Dal 2002 era vice presidente della Casa per anziani di via Ospedale, a fianco
del presidente Antonio
Schiratti. Oltre alla moglie
Anna, lascia il figlio Enrico, geometra e attuale presidente della società di calcio Eclisse Barbisano. GZ
28
Dai nostri paesi Vallata - Bellunese
SACRARIO DI FOLLINA: SUFFRAGIO L’ULTIMA DI GIUGNO
olenne cerimonia di
Sscorsa
suffragio, domenica
27 giugno, al sacra-
rio austro-ungarico di Follina, che attualmente raccoglie 77 caduti dei 900 qui
inumati dal 1917 al 1918.
Sono intervenuti a ricordo di tutte le nazionalità
combattenti sotto l’impero austro-ungarico, il console di Romania dottor Bichis, il dottor Kratky dell’ambasciata della Repub-
blica Ceca e il dottor
Herwig Brandstetter della
“Croce Nera” d’Austria, omologa al nostro “OnorCaduti”. Il sindaco Renzo
Tonin e gli alpini di Follina hanno invece rappresentato l’Italia della Grande Guerra. Dunque Follina, un monumento alla
Concordia per i popoli
d’Europa e per cattolici,
protestanti, ortodossi, ebrei e musulmani, qui se-
polti in quegli anni di
guerra. «“Fratelli nella
morte” che oggi ci hanno
reso però “fratelli nella vita”, e la guerra – ha commentato Marcello Tomasi
del Comitato per il sacrario di Follina – non prenda il sopravvento sul dialogo, perché anche oggi ci
sono gli innamorati della
guerra!». Dunque, la pace
non solo come bisogno
morale, ma anche come
COMBAI / A SETTEMBRE VIA AI LAVORI
4 luglio 2010
fonte di benessere. A Follina era poi attesa la delegazione ufficiale della “Bosnia-Erzegovina”, che ebbe
al tempo della Grande
Guerra il suo 2º reggimento schierato sul fronte montano delle Melette,
ma problemi di passaporti e di visti ne hanno impedito il voluto arrivo. Padre Lorenzo dei Servi di
Maria, che ebbe il papà
soldato sul Carso, ha recitato per tutti e a nome di
tutti una preghiera. Pre-
sente, fra i numerosi altri, anche
Elisa Signorotto
Falchetto di Susegana, presidente trevigiana dell’Associazione
nazionale delle
famiglie dei caduti e dispersi in
guerra, che tanto si è adoperata per dare una degna
sepoltura ai resti di austriaci o italiani che fossero, restituiti ai vivi dopo le
piene del Piave. L’ultima
VIA AGLI EVENTI DEL CENTENARIO DELLA SOCIETÀ
OPERAIA DI MUTUO SOCCORSO DI LENTIAI
Un nuovo centro Solidarietà antica
di raccolta marroni
l futu“laIsolidaro del-
«C
ontiamo di iniziare a settembre o ottobre i lavori per il nuovo
centro di raccolta e lavorazione delle castagne»,
annuncia Gianni Pagos,
presidente dell’associazione dei produttori del Marrone di Combai.
Lo stabile sorgerà in un’area a sud di Combai per la
quale il Comune cederà il
diritto di superficie alla
cooperativa Agricombai,
espressione dei produttori. Verrà così sostituito lo
stabile attualmente utilizzato a Miane. Ma non è
solo per passare da inquilini a proprietari che i produttori hanno optato per
il trasferimento.
Il nuovo centro di raccolta, spiega Pagos, sarà più
grande dell’attuale, e più idoneo per certi tipi di lavorazione. Ancora più
grande dopo la variante al
progetto che è attualmente in elaborazione.
«L’abbiamo decisa – spie-
ga Pagos – anzitutto perché abbiamo
visto che nello spazio a disposizione
uno stabile più
grande ci sta. E poi
perché da alcune
simulazioni di lavorazione abbiamo
capito che ci serve».
La variante dovrà naturalmente essere presentata al
Comune di Miane. E comporta un aumento di prezzo. Il preventivo iniziale era di 320 mila euro.
Come raggranellare i soldi? C’è un contributo del
Piano di sviluppo rurale,
anzitutto, “ed è a causa di
questo che i lavori devono essere per forza terminati entro maggio 2011”,
precisa Pagos. Provincia e
Comunità montana danno fondi all’associazione
dei produttori che a sua
volta finanzia Agricombai.
Inoltre la cooperativa, nella sua assemblea del 7
maggio, ha approvato il re-
Agenda Vallata
SABATO 3 LUGLIO
Alle 20.45, all’antico refettorio abbazia di Follina, concerto “Serata
Schumann, la musica da camera”. Valery Oistrakh e Valentina
Caiolo violino, Vladimir Mendelssohn viola, Christophe Coin violoncello, Francesco De Zan pianoforte. Nell’ambito dei Concerti d’Altamarca. Biglietti: 15 euro intero, 10
ridotto (da 18 a 26 anni), gratuito fino a 18 anni. Per prenotazioni: [email protected].
DOMENICA 4
Alle 20.45, al teatro Sansovino di
Castelbrando
di
Cison,
“Dall’Austria classica alla Spagna
gitana” per i Concerti d’Altamarca.
Gernot Winischhofer violino e Anna
Ferrer pianoforte. Ingresso a pagamento.
VENERDÌ 9
Alle 20.45, all’antico refettorio abbazia di Follina, Concerti d’Altamarca propone il concerto
“Metamorfosi del virtuosismo pianistico”. Paolo Restani al pianoforte. Informazioni: www.altamarca.it.
SABATO 10
Alle 20.45, nel cortile del collegio
San Giuseppe di Follina, concerto
“Follina in musica” con la partecipazione di andanteconTrio, Monica
Giust al clarinetto, Lucia Zigoni alla viola, Riccardo Bozolo al pianoforte. Musiche di Bruch, Mozart,
Reinecke. Ingresso libero.
Farmacia di turno: Cesca, via Padre Anacleto Milani 15, Follina,
telefono 0438-970227.
golamento sull’autofinanziamento dei soci per la
nuova struttura. Ogni socio presta un tot in base al
proprio volume d’affari; il
regolamento stabilisce in
che modo avrà indietro i
suoi soldi. Il meccanismo
è legato all’andamento dei
raccolti futuri. L’autofinanziamento mira a raccogliere 100 mila euro. Il
90% dei soci della coop ha
accettato di partecipare.
Una volta restituiti i prestiti, Agricombai ha già in
mente un nuovo progetto:
realizzare un essiccatoio
grazie al quale iniziare a
produrre anche farina di
castagne. TB
rietà ha un
cuore antico”. Con
questo titolo, che ci
porta a riflettere sull’attuale situazione non proprio felice che stiamo attraversando, la Società operaia di mutuo soccorso
di Lentiai “Felice Cavallotti” ha messo in programma una serie di iniziative
culturali, che prendono
l’avvio domenica 4 luglio
(per concludersi a settembre) con un incontro sulla
storia e l’impegno di due
Soms del Bellunese: quella di Perarolo di Cadore
(1874-1940) e quella di Arsiè (1883-1954). Quest’anno ricorrono i 100 anni
dell’inaugurazione della
sede della Soms di Lentiai
avvenuta il 15 dicembre
1910 (nella foto lo storico evento).
«Sarà una serie di vari e
qualificati eventi – dice la
presidente della Soms di
Lentiai, Gabriella Bondavalli –: mostre a tema, incontri, spettacoli, documentari, per far conoscere
il mondo della solidarietà,
ma anche il territorio e la
storia locale, il mondo del
lavoro e dell’emigrazione.
Vogliamo promuovere
un’informazione su alcuni
aspetti del nostro passato
associativo, con un’attenzione al presente e con uno sguardo al nostro futuro per mantenere sempre
vivo lo spirito e gli ideali
dei fondatori. Questa rassegna ci permette di uscire dall’ambito locale per
assumere una dimensione
nazionale ed europea. Attraverso la rete promossa
dalle manifestazioni legate dal movimento del mutuo soccorso e dalla cultura della “vigna solidale”
verranno approfondite le
realtà presenti oltre che in
Italia, in Francia, in Belgio,
in Lussemburgo e Norvegia».
L’iniziativa di Lentiai è collegata al programma di celebrazioni del comitato
bellunese per il 150º dell’unità d’Italia.
Sergio Cugnach
domenica di giugno sarà
infine per il sacrario di Follina, cogestito con l’Austria, la data ufficiale del
suffragio per gli anni a venire. MS
TRICHIANA:
“DIPLOMATI”
ALL’ASILO
piccoli alunni delle due
Ichiana
scuole dell’infanzia di Triche a settembre passeranno alla scuola primaria
hanno ricevuto i “diplomi”
per mano della dirigente
scolastica, in una serata di
festa con le famiglie.
L’amministrazione comunale, che ha collaborato con le
scuole sostenendo e promuovendo alcuni importanti progetti, ha colto l’occasione per “ringraziare gli insegnanti e il personale scolastico che con dedizione ed
estrema competenza hanno
seguito i bambini e i ragazzi. E i comitati dei genitori
delle due scuole che da sempre danno un determinante
contributo per la realizzazione delle attività collaterali”.
Il sindaco Cavallet ha voluto ringraziare chi ha collaborato con il personale del
Comune per la manutenzione delle aree esterne, quali
aiuole e giardini: “Grazie a
un nutrito gruppo di genitori si sono recuperati i giochi
e le strutture da giardino esistenti presso l’ex scuola di
Cavassico, riposizionandoli
in sicurezza presso la scuola dell’infanzia di Trichiana.
Di questo potranno beneficiare da quest’anno anche i
piccoli utenti del centro estivo, gestito dal Comune,
per tutto il mese di luglio, fino al 6 agosto prossimo”.
BREVI VALLATA
BREVI BELLUNESE
FARRÒ: marcia Madonna delle Grazie
MEL: il Vescovo incontra la Caritas
Domenica 11 luglio, alle 9 a Farrò, prende il via la 14ª
marcia Madonna delle Grazie di 6 e 12 chilometri. Organizzano il Comitato festeggiamenti Farrò e il Gs Valsana. Telefono 0438-970970.
Venerdì 2 luglio, alle 20.30 a Mel, il Vescovo incontra i
volontari dei centri di ascolto e i responsabili Caritas parrocchiali della forania Zumellese.
MIANE E FOLLINA: Turandot all’Arena
Le biblioteche di Miane e Follina organizzano il viaggio
in pullman all’Arena di Verona per assistere alla Turandot di Puccini la sera di sabato 24 luglio. Quota individuale: 48 euro. Per informazioni e prenotazioni: biblioteca di Miane telefono 0438-960054.
LIMANA: domenica 11 Magnalonga
Domenica 11 luglio si terrà a Limana la “Magnalonga”,
passeggiata tra natura e gastronomia bellunese. Due i
tracciati: il Percorso delle Creste (lunghezza 14 chilometri, dislivello 450 metri, partenza e arrivo in piazza
Valmorel); il Percorso delle Malghe (lunghezza 7 chilometri, dislivello 250 metri, partenza e arrivo piazza Valmorel). Tutte le informazioni nel sito www.valmorel.it.
FRATTA DI TARZO: favole per tutti
Mercoledì 7 luglio alle 20 nel sagrato della chiesetta di
San Martino a Fratta di Tarzo lettura di favole per grandi e piccini. Organizza l’associazione Va’ dee Femene.
TARZO: manutenzione sentieri
Il 9 e il 10 luglio il gruppo Alpini di Tarzo sarà impegnato nella manutenzione del sentiero Ana Tarzo sulle Marmarole.
LENTIAI: idee per l’ex asilo
Un’apposita commissione – composta dal parroco don
Gabriele Secco, Silvano Venturin, Agostino Tres, Giacomo Deon e Flavio Grigoletto – sta predisponendo il
bando per la raccolta di idee e proposte per la trasformazione dell’ex asilo in oratorio. Il bando sarà rivolto ad
architetti e indicherà le esigenze da soddisfare nell’utilizzo degli spazi interni ed esterni, fisserà il tetto di spesa e le modalità di valutazione degli elaborati.
Dai nostri paesi Conegliano
4 luglio 2010
ANNUNCIATO UN NUOVO CORSO POST DIPLOMA
Tecnici superiori
al Cerletti
I
l campus della Scuola
enologica di Conegliano si arricchirà di un
nuovo corso biennale post diploma per formare “enotecnici superiori”. Lo ha
annunciato la preside del
Cerletti Damiana Tervilli
nel suo intervento alla cerimonia di inaugurazione
della nuova sede del corso
di laurea triennale in
Scienze e Tecnologie viticole ed enologiche (Università di Padova, facoltà
di Agraria) la settimana
scorsa.
Dopo i 5 anni, dunque, i
diplomati del Cerletti, che
oggi facendo un anno in
più diventano enotecnici,
possono accedere, con il
nuovo biennio, al titolo di
“tecnici superiori”. Il corso sarà impostato in modo “molto flessibile per venire incontro alle esigenze
delle aziende e del territorio”.
Intanto, il corso di laurea
triennale ha finalmente una sede adeguata. Le nuove aule sono state ricavate dalla ristrutturazione
della ex palestra (poi magazzino) dell’istituto Cerletti, in area nord. L’edificio è del 1902 ed era originariamente adibito a salone per le esposizioni.
L’intervento ha previsto il
consolidamento delle fondazioni, il rifacimento totale di parte della coper-
tura e il fissaggio delle
capriate più recenti, l’isolamento di tutti i muri perimetrali e la realizzazione delle partizioni interne. Tutti i locali sono ora dotati di
moderna attrezzatura
impiantistica, tra cui
impianti speciali per diffusione sonora, videoconferenza, tv e tv-sat, trasmissione dati e telefonia.
La realizzazione di due
soppalchi praticabili e due
solai per collocare gli impianti tecnici ha consentito un lieve aumento delle
superfici per un totale finale di 1208 mq.
Nell’ala nord dell’edificio
si trova un’ampia aula da
110 posti. È stata poi realizzata, su indicazioni degli esperti del settore, una
sala per le attività di analisi e valutazione senso-
Inaugurata la nuova
sede universitaria
riadattando l’ex
palestra.
Dal 2000 ad oggi a
Conegliano si
sono laureati 213
ragazzi
riale, attrezzata con 34 postazioni, con annesso un
locale per la preparazione
(cucina) e una cella frigocantina per la conservazione dei prodotti. L’ala
sud è invece dedicata alla
didattica con un laboratorio di informatica da 18
postazioni, due aule didattiche da 28 posti e una
da 53, oltre ai servizi.
Il costo complessivo dell’operazione ammonta a
2.384.000 euro (1.385.565
euro dalla Provincia,
445.435.999 euro dalla Re-
gione Veneto,
580.000 dallo
Stato, ottenuti
nel 2005). «Soldi
spesi bene – ha
detto il presidente della Provincia, Leonardo
Muraro –. Si
tratta di un investimento sia per i
ragazzi, che dopo la laurea al
90% trovano lavoro entro sei
mesi, sia per le aziende, perché possono
rendersi competitive nel
mondo grazie all’inserimento di tecnici qualificati». Dal 2000 ad oggi si
sono laureati 213 ragazzi.
La cerimonia di inaugurazione è iniziata con la benedizione da parte di don
Pierpaolo Bazzichetto,
parroco di San Pio X. Oltre a Leonardo Muraro,
presidente della Provincia
di Treviso, ente che in
questi anni ha generosamente finanziato l’ammodernamento del campus,
sono interventi, tra gli altri, il rettore dell’Università degli studi di Padova
Giuseppe Zaccaria e il direttore del corso di laurea
Claudio Giulivo, che ha
conferito a uno studente il
premio di studio Gian Maria De Bernard.
Francesca Nicastro
INTERPELLANZA SULLA BRETELLA DI PARÈ
l consigliere comunale del Pd Carlo FelIvicenda
tre ha presentato un’interpellanza sulla
della bretella di Parè, opera che sta
incontrando grossi ostacoli “nonostante
sia estremamente necessaria per il quartiere di Parè”. Il progetto, secondo Feltre,
“sta subendo aumenti di costo improponibili e un iter amministrativo discutibile
sia a livello coneglianese che a livello provinciale. Le perplessità che hanno accompagnato l’intero percorso amministrativo dell’opera viaria e che sono in più
occasioni state chiaramente esposte e an-
ticipate dai consiglieri comunali di opposizione, si stanno concretizzando in termini di conflittualità intensa con gli espropriati. La scelta del percorso più scontato, più economico e meno impattante,
finora sempre appoggiato dal Partito democratico, sarebbe stato da sé in grado di
evitare le pastoie burocratiche (leggi quattro ricorsi al Tar) in cui si trova adesso
l’intero progetto”. Feltre conclude l’interpellanza invitando l’amministrazione a
“soprassedere alla difesa di un progetto
ormai evidentemente insostenibile”.
Agenda Conegliano
VENERDÌ 2 LUGLIO
In serata, in centro, Festaloonga!
Spettacoli, ospiti, cultura, negozi aperti.
Alle 20.45, a villa Paccagnella, Concerti d’Altamarca propone “Due virtuosi tra tango e barocco”, concerto di Edoardo Catemario, chitarra, e
Mario Carbotta, flauto. Biglietto: 15
euro intero, 10 ridotto (da 18 a 26 anni), gratuito fino a 18 anni. Per prenotazioni: [email protected].
Alle 21.30, alla cantina Carpenè Malvolti in via Carpenè 1, “Veglia d’amore diVino”. Commedia in cinque
bicchieri di vino. Ideazione e regia di
Antonio Damasco con Antonio Damasco, Silvia Edera. Musiche di Gerardo Cardinale, Franco Montanaro,
Giuseppe Leone. Voce Dorcas Mpemba Ngalula. Informazioni e prenotazioni: gruppo Panta Rei, telefono
0423-53544, www.gruppopantarei.it.
le Bocchette-Dolomiti di Brenta”.
Dalle 12 alle 22, allo stadio comunale di rugby in viale dello Sport, 3ª edizione del torneo di rugby “Touch
me”. Parteciperanno i bar di Conegliano e Pieve di Soligo. Ingresso libero.
DOMENICA 4
SABATO 3
Alle 10 visita al cimitero ebraico.
Alle 14.30, nella sede dell’associazione lirica Pier Adolfo Tirindelli, conferenza “La romanza da salotto ispirata dai versi dei poeti veneti”.
Relatore Renato Toffoli.
Alle 17.30, nel piazzale Fratelli Zoppas, “Boxexplosion” la grande boxe
a Conegliano. Dieci incontri tra pugili dilettanti. Organizza l’associazione
Ma.Da. Energy.
Alle 21, all’ex convento di San Francesco, per Conegliano Estate Festival 2010 24º Concorso internazionale di musica vocale da camera, prova pubblica finale in forma di concerto.
Il Cai propone per oggi e domani una
gita escursionistica sul “Sentiero del-
LUNEDÌ 5
Alle 8.30 ritrovo nel piazzale del cinema Melies dell’uscita “In bicicletta con Tecla”, lungo strade scarsamente trafficate, nei dintorni di Conegliano.
Alle 21, all’ex convento di San Francesco, Pino Roveredo in “Mandami a
dire” per le Letture d’estate del Conegliano Estate Festival.
MARTEDÌ 6
Alle 21, all’ex convento di San Francesco, per le Letture d’estate Rita Maffei in “Il movimento del volo”.
MERCOLEDÌ 7
Alle 8 ritrovo alle piscine di Conegliano per quanti desiderano partecipare
alla passeggiata nel bosco che parte da Borca di Cadore e ha come meta il rifugio Ceuta ai piedi del Pelmo.
Dislivello 600 m. Andata 2.30-3 ore.
È una proposta dell’Università Aperta. Per informazioni: Lidia 043831758.
Alle 21, all’ex convento di San Francesco (in caso di pioggia al teatro Accademia), la Reale Corte Armonica
porta in scena “Il barbiere di Siviglia”, celebre opera buffa in due atti
di Gioacchino Rossini, libretto di Cesare Sterbini. Regia di Marco Bellussi. Direttore Roberto Zarpellon. Ingresso 15 euro.
VENERDÌ 9
Dalle 15.30 alle 19.30 all’oratorio dell’Assunta in piazza Cima è possibile
visitare la mostra di pittura astratta e
arte povera “Schegge d’astrattismo
e poverismo a Conegliano” di Federico Xavier Canizares Enriquez. Fino a domenica 11.
Alle 20, all’ex convento di San Francesco, concerto del Corocastel.
Alle 21, in duomo, concerto di musica sacra del coro inglese “Rbs - Chorus”. Dirige il maestro Jeremy Jackman. Il programma prevede brani corali della tradizione veneziana con
pezzi complementari tratti da altre tradizioni musicali tra cui Monteverdi,
Lotti, Gabrielli e Tavener.
Farmacia di turno: Marson, via XX
Settembre 64, telefono 0438-22814.
29
Le autorità tagliano il nastro della nuova sede
BREVI CONEGLIANO
Istituto S. Antonio: messa
del Vescovo
Sabato 3 luglio alle 6.45 il vescovo Corrado celebra
una messa nella cappella dell’istituto S. Antonio delle
Suore della Misericordia.
Multa a chi compra dagli abusivi
La giunta comunale ha approvato un provvedimento che
stabilisce la sanzione fino a 500 euro per chi alimenta il commercio abusivo, vendendo o comprando prodotti contraffatti. Il fenomeno si riscontra, in modo particolare, durante il mercato settimanale. Il Comune dunque intensifica l’attività di tutela e garanzia del commercio regolare, fornendo alle forze dell’ordine e alla
Polizia locale uno strumento sanzionatorio che si aggiunge a quello della confisca amministrativa delle merci comprate.
Giovedì 8 concerto dei Solisti Veneti
Nell’ambito di Conegliano Estate festival 2010-omaggio a Cima da Conegliano poeta del paesaggio, giovedì 8 luglio alle 21 all’ex convento di San Francesco
(in caso di pioggia in duomo), si svolge il concerto di
musica classica a cura de I Solisti Veneti, diretti da
Claudio Scimone. Musiche di Mozart, Weber, Vivaldi,
Bottesini, Rossini e Paganini. Prevendite alle librerie
Quartiere Latino e Canova. Ingresso: 15 euro intero (10
ridotto).
Elezioni al Cai Conegliano
A seguito dell’assemblea ordinaria dei soci e della successiva riunione del consiglio direttivo dell’8 aprile, sono stati rinnovati gli organi della sezione di Conegliano del Club alpino italiano per il triennio 2010-2012.
Ecco, di seguito, l’attuale ordinamento della sezione,
che al 30 ottobre 2009 contava 1.515 soci: presidente
Diego Della Giustina, vice presidente Marino Fabbris,
segretario e tesoriere Graziano Zanusso, consiglieri
Giovanni Casagrande, Santina Celotto, Rino Dario, Lorenzo Donadi, Alberto Oliana, Germano Oliana, Luigino Pase, Guido Ronchi, presidente gruppo Sci Cai
Germano Oliana, reggente sottosezione San Polo di
Piave Giancarlo Celotto, delegati sezionali per l’anno
2010 Giancarlo Celotto, Diego Della Giustina, Alberto Oliana, Tomaso Pizzorni, revisori dei conti Roberto
Dario, Olderigi Rivaben, Giulio Schenardi.
BREVI S. PIETRO DI FELETTO
Mercoledì 7 cinema all’aperto
Mercoledì 7 luglio, alle 21.30 nel parco della pieve di
San Pietro di Feletto, cinema all’aperto nell’ambito della rassegna “Estate al parco”. Ingresso libero.
Sfalcio del verde, multe
fino a 500 euro
In arrivo multe salate – da 25 fino a 500 euro – per chi
a San Pietro di Feletto non falcia l’erba, violando il Regolamento del Cit che obbliga i privati a tenere pulite le
aree di proprietà. Il vigile urbano ha avuto ordine di effettuare controlli a tappeto, per la necessità di tenere
sotto controllo la diffusione di insetti, in particolare le zecche, e di topi, ratti e bisce che proliferano là dove l’erba non viene falciata regolarmente.
Il regolamento stabilisce che “i luoghi di uso comune dei
fabbricati, nonché le aree scoperte private, recintate e
non, devono essere tenuti puliti a cura dei rispettivi conduttori, amministratori o proprietari. In particolare devono essere manutentate le siepi e le alberature prospicienti sulle aree pubbliche”.
32
Dai nostri paesi Coneglianese
FESTA PER IL SESSANTESIMO
DI DON OMAR GIORGIO DAL POS
D
on Omar Giorgio Dal
Pos, ordinato sacerdote a Venezia il 4 giugno
1950 dal patriarca Carlo
Agostini, ha festeggiato, in
tre occasioni, il sessantesimo di ordinazione. Il 6
giugno a San Rocco di Conegliano, dove celebra da
circa dieci anni ogni domenica alle 11.30. Domenica 13 giugno a Colfosco,
parrocchia in cui è nato, è
stato battezzato e cresimato e ha cantato la prima
messa solenne il 25 giugno
1950. Erano presenti i familiari, molti concittadini
e amici, venuti anche da
lontano. Hanno concelebrato monsignor Luigi
Davanzo, monsignor Tarcisio Bolzan, parroco di
Susegana, padre Rocco
Tomei, direttore dell’Istituto Cavanis di Chioggia,
padre Luigi Pennacchi, economo generale dei padri Cavanis, don Michele
Pepe, presidente degli Oblati della Madonna del
Divino Amore di Roma,
don Vincenzo Pallippadan, rettore del Seminario
degli stessi Oblati. Infine
il 20 giugno ha celebrato
la messa delle 10 a Ponte
della Priula dove è stato in
aiuto nell’ultimo decennio
del secolo scorso. «Che il
Signore – sottolinea don
Omar Giorgio – benedica
4 luglio 2010
BREVI LA COLONNA
MARENO: folclore bielorusso
don Omar Giorgio Dal Pos
quanti hanno condiviso
con me la gioia di questo
anniversario».
Il Comune chiama
il volontariato
I
compagnamento dei bambini al parco giochi alla
realizzazione di piccoli lavoretti magari in forma
cooperativa».
Montesel aggiunge un’annotazione interessante:
«L’avvio di questo percorso si deve all’arricchimento che ci è derivato dall’apertura, nel nostro territorio, di strutture quali la
comunità terapeutica per
sofferenti psichici, l’azienda agricola di Borgo Casoni dove operano persone con vari tipi di difficoltà, la comunità per disabili adulti del Piccolo Rifugio. Queste presenze ci
aiutano ad allargare le vedute e, secondo me, “preparano” la gente ad affrontare tematiche impe-
Il municipio di Susegana e in alto il sindaco Gianni Montesel
L’APPELLO DI CLEMENTA
DOS OLIS VIEIRA PER JOSE LUIS
C
CREVADA: marcia delle colline
Domenica 4 luglio si tiene la 22ª Marcia delle colline di 5,
11 e 16,5 chilometri. Partenza alle 8.45 da Crevada. Organizza l’associazione Valcrevada. Informazioni: 0438455016.
L’EMERGENZA A SUSEGANA
cosiddetti indicatori economici a Susegana
sono abbondantemente positivi. Milleduecento
le aziende che vi operano
(con una forte propensione all’esportazione), il reddito pro-capite sfiora i 20
mila euro (dato 2006), le
case sono quasi tutte di
proprietà. Ma questi scoppiettanti dati economici
nascondono una situazione sociale a rischio sfilacciamento. Ne è ben consapevole l’amministrazione comunale, che in questi giorni sta chiamando a
raccolta, in vari incontri
zonali, cittadini e associazioni per intraprendere un
percorso volto ad accrescere la collaborazione tra
associazionismo e Comune al fine di creare una efficace rete di vigilanza sociale, assistenza nelle situazioni di disagio, e prevenzione di fenomeni negativi.
«C’è poco da fare: le amministrazioni comunali
potranno fare sempre meno nel campo sociale –
spiega il sindaco Gianni
Montesel –. Se i tagli statali proseguono, avremo i
soldi solo per pagare gli
stipendi dei dipendenti.
Quindi la risposta di assistenzialismo economico è
sempre più esigua. Nel
contempo sono evidenti
gli scricchiolii della coesione all’interno delle nostre comunità. Per questo
abbiamo pensato di muoverci chiamando in causa
le forze del volontariato,
che ci sono e sono molto
generose. A loro chiediamo un ulteriore sforzo per
tutta una serie di servizi
essenziali per il ben-essere della comunità: dal trasporto degli anziani per
compere o visite mediche
a servizi domiciliari che
non richiedono particolari professionalità, dall’ac-
Giovedì 8 luglio, alle 21 nel giardino del centro culturale
di Mareno di Piave, il gruppo folcloristico Viazanka di Minsk (Bielorussia) farà conoscere le tradizioni, gli usi e i costumi, la storia della Bielorussia, della Russia e dei Paesi
Baltici, nonché gli usi e i costumi delle popolazioni tzigane. Il Viazanka si presenta in un team di 36 unità: una ventina di ballerini, un abilissimo gruppo strumentale e alcune voci di valore internazionale. In caso di pioggia all’interno del centro culturale. Ingresso libero. Organizza il Comune.
lementa Dos Olis
Vieira, la santaluciese
della Guinea Bissau che
dedica tanto del suo impegno e del suo cuore per
aiutare i bambini del suo
Paese, e con il suo sorriso
e il suo entusiasmo ha convinto molti della Sinistra Piave a
collaborare,
chiede nuovamente ospitalità
a L’Azione. E lo fa
per
chiedere
aiuto per Jose
Luis. Un ragazzo della
Guinea Bissau che da
quando ha 7 anni ha un tumore alla lingua: la lingua
è rigonfia, enorme, gli ingombra il palato. Abbiamo visto le foto: impressionano. Fatica a parlare e
gli altri faticano a capirlo.
Fin da piccolo Jose Luis è
stato isolato e schernito:
come spesso accade in
Guinea Bissau, la sua malattia è stata considerata
una sua colpa. Un segno
di maledizione.
Grazie alla collaborazione
di generosi medici e altri
volontari di Trieste, Clementa è
riuscita a coinvolgere la Fondazione
Luchetta
Ota
D’Angelo Hrovatin
“per i bambini vittime della guerra”
di Trieste. Ora sarà
la Fondazione, tramite l’ospedale per bambini Burlo Garofolo di
Trieste, a farsi carico delle cure possibili del giovane, che già si trova ospitato a Trieste. Per le indicazioni su come aiutare per
un futuro migliore Jose
Luis e sostenere l’impegno
di Clementa: www.fondazioneluchetta.org. TB
SAN POLO: film all’ex Agenzia Giol
“Le cronache di Narnia: il principe Caspian” è il film in programma giovedì 8 luglio alle 21.15 nell’aia dell’ex Agenzia Giol di San Polo di Piave. Secondo appuntamento della rassegna “Cinestate”. In caso di maltempo nel patronato Don Bosco. Ingresso libero.
SAN POLO: rinviata la Festa d’estate
gnative».
Un’analisi della realtà suseganese
Il dibattito in corso ha come punto di partenza un
documento dal titolo “Susegana: paese in rete”, redatto dallo stesso sindaco
e dall’assessore ai Servizi
sociali Vincenza Scarpa. È
una fotografia della realtà.
Dei dati economici si è già
detto. L’anagrafe rivela che
su una popolazione di
12.017 persone, 2.043 sono immigrate (pari al
17%). Vi è la presenza di
una forte comunità macedone: 530 tra uomini e
donne. Gli immigrati sono perlopiù giovani e questo abbassa l’indice di vecchiaia e aumenta il tasso
di natalità rispetto al resto
della provincia di Treviso.
I numeri della scolarizzazione non sono brillanti:
sia i diplomati che i laureati sono sotto la media
provinciale e regionale.
Lungo l’elenco delle emergenze sociali. Anziani: isolamento sociale e solitudine determinati dalla
minore tenuta delle reti familiari e dalla riduzione
del potenziale di assistenza informale. Disoccupazione: dalla fine del 2008
sono in crescita le richieste di intervento economico per la soddisfazione
di bisogni fondamentali di
famiglie rimaste prive di
fonti di reddito. Giovani:
aumentano in modo allarmante le situazioni di disagio psichico. Minori: in
costante crescita anche le
segnalazioni relative a situazioni familiari critiche
in cui si rendono necessari interventi a tutela/sostegno di minori.
«Questo quadro – conclude Montesel – spinge
una società giusta e partecipe a dare risposta in
coordinamento di rete con
la partecipazione dell’amministrazione».
Federico Citron
La Festa d’estate di San Giorgio di San Polo, prevista per
domenica 4 luglio, è stata rinviata a domenica 18 luglio.
SAN POLO: 188 libri per il Mazzotti
Alla scadenza dei termini per partecipare al 28º premio letterario Gambrinus Giuseppe Mazzotti spiccano i numeri
record: 188 sono infatti le opere inviate da ben 102 case
editrici (nell’edizione 2009 sono state 164, provenienti da
97 case editrici). Tre le sezioni previste dal premio: Alpinismo: imprese, vicende storiche, biografie e guide; Ecologia e paesaggio; Artigianato di tradizione. I vincitori saranno annunciati ad ottobre. Ad esaminare le opere quest’anno sono chiamati anche due nuovi membri della giuria: il sociologo Giuseppe De Rita e l’archeologo e scrittore Valerio Massimo Manfredi.
MARENO: parte il cinema all’aperto
Inizia lunedì 5 luglio la rassegna “Cinema sotto le stelle” a
Mareno di Piave. Alle 21.15, nel giardino del centro culturale, proiezione del film d’animazione “Nat e il segreto di
Eleonora”. Ingresso: intero 5 euro, ridotto 2. In caso di maltempo all’interno del centro culturale. Organizzano Comune e Pro loco.
SUSEGANA: Brancaleone alle Crociate
Con la pellicola “Brancaleone alle Crociate” prende il via
venerdì 2 luglio alle 21.30 in pazza Martiri della Libertà a
Susegana la rassegna cinematografica “Storia d’Italia attraverso i maestri della commedia all’italiana”. Organizzano Comune, Arci e Insieme si può.
VAZZOLA: cinema all’Handy Hope
“Pa-ra-da” è la pellicola che verrà proposta giovedì 8 luglio alle 21.15 sulla terrazza della comunità alloggio per
disabili adulti Handy Hope di Vazzola. È il secondo di quattro appuntamenti cinematografici promossi dagli operatori
e dai ragazzi della comunità. Ingresso a offerta libera.
VAZZOLA: festa dei giovani
Sabato 3 luglio dalle 15 al parco Rossi, il gruppo giovani
G&B con il patrocino del Comune organizza una giornata di festa intitolata “Me on air” con tornei di tiro alla fune,
esposizione d’auto, musica dei Black Pepper e degli Oggetti Smarriti.
SANTA LUCIA: cena dei Fanti
per i bambini bielorussi
Le sezioni dei Fanti di Santa Lucia di Piave e Ponte della
Priula offrono per il terzo anno consecutivo una cena di
benvenuto, sabato 3 luglio alle 20.30, ai ragazzi bielorussi che sono ospiti in famiglie delle due rispettive parrocchie. La cena, interamente offerta dai Fanti, si svolgerà nella sede della sezione Fanti di Santa Lucia alla presenza
dei sindaci di Susegana e Santa Lucia. Quest’anno, in
modo particolare, la sezione Fanti si è fatta carico di sostenere le spese per l’adozione di due ragazzi bielorussi.
La sezione di Santa Lucia, presieduta da Moreno Avanzi,
è stata costituita nel 1957, e dal 1993 aiuta la parrocchia
con attività e contributi per l’asilo parrocchiale, e impegnandosi per gli anziani. Da tre anni segue anche le famiglie che ospitano i ragazzi bielorussi.
Dai nostri paesi Coneglianese
4 luglio 2010
IL RESTAURO DELLA CHIESETTA A SAN POLO
Nanotecnologie
per San Giorgio
L
a chiesetta medievale di San Giorgio a
San Polo di Piave potrebbe essere uno dei primi edifici storici religiosi
in Italia a diventare oggetto di un particolare intervento di restauro degli affreschi condotto con speciali tecniche all’avanguardia, mai applicate fino
ad oggi su costruzioni analoghe.
Un intervento definito “di
frontiera” dallo stesso direttore del Distretto veneto per le nanotecnologie,
Roberto Basset, referente
tecnico per il progetto, denominato “progetto Petra”.
Gli enti scientifici che
hanno presentato la proposta alle parti istituzionali sono Veneto Nanotech e Civen (Coordinamento interuniversitario
veneto per le nanotecnologie), che attendono ora
la valutazione da parte
della Regione e della Soprintendenza per i beni
culturali, con il coinvolgimento dell’Ufficio diocesano per l’arte sacra di Vittorio Veneto, diretto da
Cristina Falsarella.
Se il progetto verrà approvato, con molta probabilità il restauro potrà iniziare nei primi mesi del
2011, finanziato dalla Regione Veneto e realizzato
dalla ditta Lorenzon Co-
no al 1466, dall’altro il loro consolidamento, ad oggi davvero urgente a causa di operazioni discutibili eseguite in passato che
hanno gravemente compromesso la stabilità delle
pitture murarie. Per la pulitura si utilizzerà la tecnica al plasma freddo, impiegando gas ionizzato.
Non vi sarà quindi l’utiliz-
struzioni srl di Pieve di Soligo; l’azienda lo porterà a
termine con altre tecniche
anche nel caso di mancata approvazione dell’innovativa proposta ora al vaglio delle istituzioni.
L’intervento pionieristico
è stato studiato per essere
condotto su due fronti: da
un lato la pulitura dei preziosi affreschi che risalgo-
La chiesetta e, sotto, l’interno con gli affreschi
A SAN FIOR ANCHE IL VESCOVO MAGAROTTO
Festa per la beata Mastena
L
a quinta memoria liturgica della beata Maria Pia Mastena è stata celebrata solennemente a
San Fior, dove la religiosa
ha fondato la congregazione delle Suore del Santo Volto e dove, nella chiesa parrocchiale, è possibile venerare il suo corpo.
Il vescovo emerito di Vittorio Veneto, monsignor
Alfredo Magarotto, ha reso con la sua presenza ancor più speciale l’evento.
Prendendo spunto dalla
Sacra Scrittura e cogliendo gli aspetti fondamentali della vita della madre
fondatrice, monsignor
Magarotto ha dato dei
suggerimenti concreti per
vivere oggi il cristianesimo.
«La beata Maria Pia – ha
detto il vescovo – appena
avvertì la chiamata del Signore a consacrare a lui la
sua vita lasciò tutto, la sua
famiglia benestante e si
mise a completa disposizione di Dio per essere
tutta sua e per collaborare per la salvezza del mondo. Tutti siamo chiamati
da Dio, ciascuno con una
sua particolare vocazione.
Importante è scoprirla e
poi seguirla con generosità, come ha fatto la beata Mastena. Anche noi
siamo chiamati a far risplendere il volto del dolce Gesù in quanti incontriamo nel nostro cammino».
Parallelamente a San Fior,
il 27 giugno, c’è stata festa
grande anche in Indonesia, in Brasile, a Roma e in
tutti i luoghi in cui sono
presenti le religiose e i
missionari del Santo Volto. Un gruppo di giovani
indonesiane nella casa
madre di San Fior e a Roma hanno rinnovato nello
stesso giorno la loro professione religiosa. Quattro
giovani in Indonesia hanno invece emesso i voti perpetui.
La messa a San
Fior ha visto un
gran convenire di
religiose, di fedeli
della locale parrocchia, di Miane
e di Cessalto. A
concelebrare insieme a monsignor
Magarotto c’erano
i parroci don Claudio Carniel e don
zo di solventi, prodotti aggressivi, liquidi, sistemi
meccanici, tutto per ridurre al minimo il contatto fisico con l’affresco.
Questo particolare sistema di pulitura è già stato
testato con successo nei
laboratori interni di Veneto Nanotech. Agli affreschi della chiesetta di San
Giorgio sarà comunque
applicato iniziando dalle
parti meno pregevoli, per
monitorarne la reale efficacia.
Per quanto riguarda invece il consolidamento,
verrà portato avanti con
l’utilizzo di speciali nanocalci, già impiegate durante diversi restauri di
pregiati affreschi rinascimentali a Firenze con ottimi risultati.
Il successo di questa operazione di restauro potrebbe fare da apripista a
un nuovo protocollo
scientifico su un certo tipo di interventi di recupero condotti con l’ausilio
delle nanotecnologie, settore in cui la Regione Veneto è all’avanguardia e
che annovera oltre 600
persone tra professori, ricercatori e dottorandi impegnati nelle università e
centri di ricerca per favorire le attività di ricerca
precompetitiva e industriale, rafforzando le infrastrutture esistenti e facendo leva sulle competenze presenti nel territorio. E proprio nel nostro
territorio si concentra
questo lavoro di squadra
per cogliere i primi frutti
dell’applicazione delle nanotecnologie alla conservazione degli edifici sacri
di particolare pregio come
la chiesetta di San Giorgio, definita dall’ingegner
Basset “un piccolo capolavoro che non deve sopravvivere, ma vivere”.
Giulia Spagnol
Francesco Veronese, il sacerdote originario di Miane don Mario Dall’Arche
figlio di un’alunna di suor
Maria Pia Mastena, don
Mirko Dalla Torre e don
Adriano Dall’Asta.
L’occasione è servita inoltre per annunciare l’imminente inizio dei lavori
di ristrutturazione della
cappella della chiesa parrocchiale che verrà dedicata alla beata e conterrà
l’urna con le sue spoglie.
Gerda De Nardi
33
UN LIBRO SULLA TRADIZIONE DI CASTELLO
ROGANZUOLO
La storia della “Sagra
de San Piero”
iproponendo la sagra
R
patronale, gli “Amighi
de San Piero” vogliono che
questo sia un momento di
incontro della comunità di
Castello Roganzuolo all’ombra del campanile come un tempo, per sentirsi
ancora paese. Nella prima
metà del Novecento “la festa in onore dei santi patroni Pietro e Paolo diventava addirittura un evento
straordinario”, ricorda Angelo Mario Tonon intervistato da Gianfranco Dal
Mas nel libro “In cammino per le strade d’Europa,
ricordi e racconti della prigionia di un nostro paesano”. “In occasione della sagra de San Piero prendevano il via, già tre giorni
prima, i concerti di campane suonate a distesa,
quasi a sottolineare la febbrile attesa della festa. Era
usanza che, per tale occasione, fosse invitato a celebrare la messa granda,
sempre cantata, un sacerdote che avesse fama di
grande oratore, detto appunto “predicatore straordinario”... Le altre domeniche dopo il vespro le
donne riprendevano la via
di casa, i ragazzi si ritrovavano nel campetto dell’asilo a rincorrere un pallone, le ragazze giocavano
nel cortile, sorvegliate dalle suore. Gli uomini scendevano in borgo Gradisca
per l’unico momento di festa in tutta la settimana...
Ma il 29 giugno, dopo il
vespro si riversavano tutti
in borgo Gradisca, colora-
ta a festa dalle variopinte
baracche zeppe di un unico prodotto: i buzolà de San
Piero, caratteristiche ciambelle col buco. Per gli uomini la partita a bocce o a
carte andava poi a concludersi attorno a un tavolo e
a una bottiglia a discutere
delle vicende del paese e
del mondo, fino a quando
qualcuno partiva con un
canto. Le osterie diventavano allora luogo di esibizione, dove audaci e magistrali assolo si alternavano alle interpretazioni corali, come nello Spazzacamino o nel Minestron,
canti che erano di rito in ogni allegra compagnia. E
non era raro che, a corto di
repertorio, qualcuno andasse a pescare nel liturgico. Poteva accadere allora che per le vie della
Gradisca risuonassero a
sera le note del Perosi sentite alla messa granda del
mattino. Tutto si concludeva poi con la degustazione del piatto tradizionale della Sagra de San
Piero: i gambri e i smandoi
del Tita.
Tutta qui la grande Sagra
de San Piero... I buzolà migliori erano quelli della
Speanzona (Maria Spellanzon), che veniva da
borgo Canè di San Fior.
Davanti ai buzolà dea Maria Speanzona si riproponeva la più antipatica e penosa delle divisioni, quella vecchia quanto il mondo: in poche parole chi che
ghen vèa magnèa, queàltri
vardèa!”.
BREVI CONEGLIANESE
CASTELLO R.: ultimi giorni
della Sagra di San Piero
Ultimi giorni per la Sagra di San Piero a Castello Roganzuolo. Venerdì 2 e sabato 3 luglio alle 20.30 proiezione su schermo gigante delle partite dei quarti di finale del mondiale di calcio. Domenica 4 alle 11 messa
solenne e alle 23.30 fuochi d’artificio a cura di Pirotecnica Papa. Funziona chiosco e alla sera musica dal vivo. Organizzano gli “Amighi de San Piero”.
BIBANO: burattini&marionette
Giovedì 8 luglio, alle 21.15 nell’area esterna dell’oratorio di Bibano, la compagnia Paolo Papparotto propone
lo spettacolo di burattini “Arlecchino e la casa stregata”. In caso di pioggia al Palaingresso della Fiera di Godega. La serata rientra nella rassegna itinerante di burattini&marionette proposta dall’associazione Il Piccolo
Principe. Ingresso libero.
PIANZANO: Calici in villa
Il vescovo Magarotto con le religiose
Sabato 3 luglio dalle 20 alle 24 a villa Amalteo Lucheschi di Pianzano ottava edizione di “Calici in villa”, con
degustazioni guidate da sommelier abbinate a cibi tradizionali. Partecipano circa sessanta cantine di Veneto
e Friuli. L’iniziativa è del Comune in collaborazione con
Slow Food e Federazione italiana sommelier albergatori ristoratori. Ingresso libero. Degustazioni a pagamento.
34
Dai nostri paesi Friuli
4 luglio 2010
CANEVA: APERTA LA BRETELLA CON LA STATALE
L’
obiettivo per la A28 è
la transitabilità, nel
lotto 29, in direzione ovest-est e la funzionalità della barriera di Cordignano
prima dell’esodo turistico
di fine luglio per usarlo come by-pass in caso di necessità. Lo ha ribadito l’assessore regionale ai Trasporti e vice commissario
per la terza corsia, Riccardo Riccardi, intervenuto
all’inaugurazione della
bretella di Caneva, asse
viario di complessivi 2 chilometri che rappresenta il
prolungamento
verso
nord-ovest della bretella
che attualmente collega la
A28, dallo svincolo di Sacile Ovest a Cornadella
sulla statale 13. Tre milioni 899 mila euro l’investimento per il nuovo tratto
stradale che si inserisce
nella viabilità esterna di
collegamento all’autostrada A28 e rientra nella convenzione sottoscritta fra la
Regione e Autovie Venete
per la realizzazione di lavori finalizzati al potenziamento e adeguamento
della viabilità di raccordo
con il sistema stradale e
autostradale regionale (in
questo caso, il sistema autostradale è quello che
connette l’autostrada A28
all’A27 a Conegliano). Incaricata della realizzazione
la ditta Tomat spa di Udine, che ha avviato i lavori
nel gennaio 2009 per con-
DEPOSITATE IN MUNICIPIO 2 MILA FIRME PER LA CHIUSURA
Sacile, per piazza del Popolo
ancora nessuna certezza
S
ono entrati in municipio con duemila
firme e una proposta: piazza del Popolo
chiusa al traffico 24 ore su
24, 7 giorni su 7. Ad accoglierli, però, non hanno
trovato un portone spalancato. Al contrario, ad
attenderli c’era, guardiano irremovibile, il sindaco Roberto Ceraolo, che
se proprio non può farne
a meno, preferisce parlare di “rilancio del centro
storico”. «I cittadini si
tranquillizzino – ha dichiarato il primo cittadino
–. La nostra giunta è impegnata per l’intero territorio comunale e non solo per questa benedetta
piazza». «Se teniamo conto che dietro una firma in
molti casi c’è un intero nucleo familiare – rispondono dal canto loro i promotori del referendum
per la chiusura della piazza – si può dire che le adesioni vanno oltre quota
cinquemila. Il primo cit-
tadino e la giunta dovrebbero ben riflettere su questo dato, in quanto i cittadini che hanno sottoscritto il documento sono consapevoli dei problemi che
riguardano la piazza, ma
sono determinati ad impegnarsi perché essa rimanga definitivamente
chiusa al traffico».
Continua così, con la consegna delle firme in municipio la scorsa settimana, il dibattito fra i sostenitori dell’iniziativa “Una
piazza chiusa per uno spazio aperto” e amministrazione comunale. A suo
tempo avevamo definito
la soluzione del primo cittadino Ceraolo come una
proposta di chiusura “ad
intermittenza”, vale a dire
limitata al sabato e alla domenica, per non “desertificare la piazza”. Linea,
questa, che il sindaco non
intende abbandonare.
I sostenitori del referen-
SACILE / 165 ADESIONI AL CORSO DELLE SUORE
Il gioioso esercito
delle giovani ricamatrici
L’
oratorio della parrocchia di Sacile ha ospitato il corso di ricamo, incentrato sul tema “Tra
piume e colori”, che ha attirato e appassionato le
165 partecipanti, tra bambine e ragazze, provenienti da 13 parrocchie diverse. Trenta volontarie hanno offerto tempo e capacità per insegnare e perfezionare l’arte del ricamo,
tanto apprezzata dai genitori. Nel cuore della mattinata è stato offerto un
momento formativo: guidate dalla storia “La città
di Anagoor”, le partecipanti hanno compreso
l’importanza dei sensi, doni da apprezzare, valorizzare e ringraziare. Un altro
intenso momento è rappresentato dalla giornata
di venerdì 2 luglio, quando è prevista una visita al-
l’azienda agricola “L’Acero
Rosso” di San Giovanni del
Tempio con partecipazione alla messa. La novità è
cluderli nel mese di aprile
di quest’anno (il cantiere si
è protratto per 436 giorni).
Un tratto molto atteso dalla popolazione, perché
contribuirà ad assorbire il
traffico pesante che ora insiste nei centri abitati di
Caneva e Sacile. Non solo.
La nuova bretella rappresenta un elemento strategico a supporto della futura zona industriale di Caneva e della più ampia rete viaria che include la
A28.
dum, invece, sono agguerriti e non mollano. I
promotori, tra i quali si
annoverano anche alcuni
ex amministratori comunali come Antonello Bontempi e Rossana Casadio
di “Sacile sostenibile e
partecipata” e Gina Fasan,
sottolineano inoltre come
siano molti i giovani che
hanno aderito alla loro
proposta con entusiasmo.
Il loro progetto non si ferma alla semplice, immediata e definitiva chiusura al traffico di piazza del
Popolo (ad eccezione dei
residenti e dello scaricocarico merci per le attività
commerciali presenti in
piazza). L’idea è rendere la
zona appetibile, vale a dire ricca di attrazioni che
spingano i sacilesi, i turisti e tutti coloro che per
affari o piacere gravitano
nella città liventina a sostare proprio in piazza:
«Per richiamare i cittadini al suo utilizzo, la piazza deve essere arredata
con strumenti che ne consentano l’uso agevole e
piacevole come panchine,
punti verdi, spazi per i
giovani, la storica edicola
e possibilmente una fontana». Al momento però,
la situazione non si sblocca.
Francesca Ceccato
rappresentata dall’allestimento di una mostra sabato 21 agosto nell’ambito della Sagra dei osei. Le
suore, il parroco don Graziano e le maestre sono felici di aver offerto questa
opportunità di crescita
cristiana e umana a tante
giovani che si stanno aprendo alla vita e necessitano di respirare esempi e
valori negli educatori.
S. CASSIANO: FESTA FAMIGLIA
abato 3 luglio, alle 21
Sno,nel
salone Festa del vitornano in scena i
bambini di San Cassiano
di Livenza.
«Si tratta di un appuntamento consolidato per
riunire tutti i ragazzi del
paese – spiega Franco Segatto dell’associazione
Festa del vino – e soprattutto per rinnovare i nostri ringraziamenti a don
Carlo Dal Pont, che parecchi anni fa ha dato i-
nizio a questa bella iniziativa che è diventata una tradizione».
L’appuntamento con balli, canti, sketch e scenette realizzati dai bambini
che frequentano il catechismo è, infatti, una vera e propria istituzione,
un evento atteso in paese che si ripete da oltre
30 anni, cioè dal momento dell’arrivo di don
Carlo alla guida della parrocchia.
BREVI FRIULI
VISTORTA: teatro
Venerdì 2 luglio, alle 21 nell’area festeggiamenti, per la
settima rassegna teatrale va in scena “Era na òlta” con
il Collettivo di ricerca teatrale di Vittorio Veneto. Venerdì
9 tocca a “Angiolina e Angiolino”, spettacolo per bambini. Ingresso gratuito.
CANEVA: Castel “a tuta bira”
Due serate con la festa della birra in castello. Venerdì 2
luglio suonano gli Ostetrika Gamberini (cover rock), sabato 3 tocca ai Sette Sotto (cover anni ’70 e ’80).
VISTORTA: festa paesana
Da venerdì 2 a sabato 17 luglio si svolge la “Festa della verde contrada”. I festeggiamenti propongono i sabati
3 e 17 delle cene paesane, domenica 11 il pranzo con
gli anziani. Per prenotazioni telefonare allo 0434-70803.
PRATA DI P.: mostra d’arte
Domenica 4 luglio, alle 11 nella galleria espositiva in
piazza Meyer, si inaugura la mostra d’arte contemporanea della pittrice Tiziana Pauletto e di Francesca Sist
(patchwork). Orario (fino al 18 luglio): martedì, giovedì
e sabato 17.30-19.30, domenica 9.30-12 e 16.3019.30.
PRATA DI P.: concerto di gregoriano
Lunedì 5 luglio, alle 20.30 nella chiesa di San Giovanni dei Cavalieri, concerto di gregoriano a cura della schola gregoriana Ensemble Armonia diretta da Patrizia Avon.
CANEVA: convegno storico
Giovedì 8 luglio, alle 20.30 all’interno della chiesa castellana, nell’ambito della XLVII edizione di “Castello in
festa” convegno a carattere storico. Anna Maria Breccia Cipolat parlerà sul tema “La presenza dei Turchi nel
Friuli occidentale”.
SACILE: teatro in borgo
Giovedì 8 luglio, alle 21.15 in borgo San Gregorio presso il cortile dell’ex chiesa di San Gregorio, il Teatro dei
Pazzi di San Donà di Piave mette in scena la commedia
di Carlo Goldoni “Un curioso accidente”.
CANEVA: cena medievale
Venerdì 9 luglio, alle 20.30 nella rocca del castello, X edizione della cena medievale su ricette di Martino da
Como, con piatti e bevande alla moda del Trecento. Per
prenotazioni telefono 0434-79510.
CANEVA: consiglio dei ragazzi
Il 24 giugno si è insediato il nuovo consiglio comunale dei
ragazzi composto dal sindaco Matteo Astolfi, i vicesindaci
Marco Della Libera e Lorenzo Lucchese, i consiglieri-assessori Damiano Andreazza, Matteo Buosi, Giampiero
Feltrin, Sofia Feltrin, Lorenzo Magno, Tommaso Manfè, Irene Pancotto, Stefano Perin, Nicola Posocco, Elisabetta Ronchi, Ilaria Stinat e Leonardo Varnier.
36
Dai nostri paesi Opitergino
ODERZO: CNA
PENSIONATI IN PIAZZA
4 luglio 2010
MOSTRA FOTOGRAFICA
DI OLIVO BARBIERI
LUTRANO: C’È IL PALIO
DELLE CONTRADE
na pensionati i mercoledì 7 e 21 luenerdì 2 luglio, alle 19.30 a paorna anche quest’anno, per la quarC
glio sarà presente all’interno del mer- Vlazzo Foscolo a Oderzo, inaugu- Tta edizione, il “Palio delle contrade”
cato di Oderzo con un proprio punto razione della mostra “Viaggi in Ita- del comune di Fontanelle, manifestazioinformativo. Al gazebo, allestito presso
l’ex distributore in piazza Castello, si potranno reperire informazioni sui servizi
forniti ai pensionati soci dall’associazione di categoria, dalla tutela sindacale all’assistenza sanitaria, dalla polizza assicurativa gratuita contro scippi e rapine a
quella contro gli infortuni, dalle agevolazioni offerte dalla Carta “Cna Servizi più”
alle iniziative di turismo sociale.
lia”, che propone 52 fotografie di Olivo Barbieri, raccolte anche in un libro con il medesimo titolo che verrà
presentato nell’occasione, realizzato
in collaborazione con Skira Editore.
L’apertura al pubblico della mostra
è dal 3 al 25 luglio, con i seguenti orari: giovedì, venerdì, sabato 9-12 e
15-18, domenica 16-19. Ingresso
gratuito.
ne sportiva organizzata dal Gruppo oratorio “Don Bosco” di Lutrano, in collaborazione con l’amministrazione comunale, presso gli impianti sportivi parrocchiali della frazione.
Possono partecipare tutti i residenti in
comune, in base alla loro “contrada” di
provenienza (Lutrano, Fontanellette,
Santa Maria del Palù, Fontanelle, Vallonto); la quota di iscrizione ammonta a
10 euro a partecipante.
Il programma si
svilupperà nelle
serate dell’8, 9,
10, 14, 15, 16 luglio prossimi e
prevede come
“specialità” il calcio balilla, il calcio per
ragazzi classi 1996-1999, la scopa all’asso, il percorso campestre, il “ballinetto”.
Le finali dei tornei sono previste per il 15
luglio, seguite il 16 dallo spiedo su prenotazione e dalle premiazioni.
Per informazioni: telefono 0422-757616
(Tecnogomme Snc di Lutrano).
AL MUSEO ARCHEOLOGICO “BELLIS”
INAUGURATA DOPO IL RESTAURO
Basalghelle, completato il L’antica sepoltura di
cavallo, quanta storia!
restauro della canonica È
È
stata inaugurata domenica scorsa la canonica della parrocchia San Giorgio martire
di Basalghelle, in presenza del parroco di Mansuè
e frazione don Lucio Marian, del sindaco Giuseppe Vizzotto e degli architetti artefici del progetto
di restauro, Mauro ed Elisa Bonotto.
L’architetto Bonotto ha
sottolineato come l’idea
del restauro, sorta nel
2007, sia stata motivata
dalla funzione aggregativa
di fulcro che ha questo edificio per la vita sociale,
culturale e religiosa della
comunità di Basalghelle.
Essendo la canonica una
costruzione storica di pregio architettonico locale,
Una costruzione
storica di pregio che
può svolgere una
funzione
aggregativa di fulcro
per la vita sociale,
culturale e religiosa
della comunità
ma anche un bene ecclesiastico, sia gli architetti
che il parroco hanno dovuto rapportarsi principalmente con due enti: la
Soprintendenza dei beni
architettonici e l’Ufficio
per l’arte sacra della diocesi di Vittorio Veneto. È
stato evidenziato che all’interno della canonica,
che si trovava oramai in uno stato di degrado avanzato, sono stati rinvenuti
documenti storici importanti quali i vecchi registri
di battesimo, che partono
dal lontano 12 luglio 1626.
Si tratta di documenti che
richiedono un lavoro certosino di catalogazione,
conservazione ed archiviazione, per poterli poi
mettere a disposizione di
ricercatori e storiografi.
La cerimonia di inaugurazione avvenuta domenica scorsa
L’iter tecnico è stato piuttosto complesso, come ha
spiegato l’architetto Bonotto facendo la cronistoria delle più significative tappe del progetto,
partendo da settembre
2007, data di deposito
presso il Comune di Mansuè della cosiddetta Denuncia di inizio attività edilizia per attuare i lavori. Quindi, via via sono
giunte le autorizzazioni,
nonché i contributi richiesti, in particolare
quelli assegnati dalla
Giunta regionale del Veneto di 24 mila 321 euro,
poi il contributo stanziato dal Comune di Mansuè
di 8 mila euro e quello del
Comitato ricreativo di
Basalghelle per 10 mila
euro.
Benchè l’avvio ai lavori alla canonica sia stato dato
ufficialmente nell’ottobre
2009, questi sono effettivamente iniziati solo nel
gennaio di quest’anno e
terminati tra aprile e
maggio scorso. Va ricordato, tra i diversi lavori di
rifacimento eseguiti, anche l’abbattimento delle
barriere architettoniche
esterne, in quanto in futuro una stanza al piano
terra sarà adibita a consultazione telematica dei
documenti storici per i diversamente abili.
«La proprietà della canonica è della parrocchia
San Giorgio Martire di
Basalghelle – ha specificato don Lucio – essa è
dunque della nostra comunità, è importante che
tutti noi possiamo utilizzarla».
Il sindaco di Mansuè Vizzotto è intervenuto con
un personale “amarcord”
di quando, bambino, si
recava alla messa alle prime ore dell’alba con la
nonna, per poi fare colazione in canonica assieme all’allora parroco don
Felice. «Vorremo terminare questa piazza con
qualche piccolo negozio,
per esempio di alimentari, ed animare in qualche
modo questa comunità
così antica» ha concluso il
sindaco.
Fiorella Casonato
stato presentato al museo archeologico “Eno
Bellis” l’intervento di restauro di uno scheletro di
cavallo veneto e la sua bardatura. Al contempo è stata inaugurata la vetrina espositiva.
Il restauro è stato reso possibile grazie al determinato e generoso intervento
del dottor Guglielmo Marcuzzo dello Studio Marcuzzo-Benvegnù, moderno mecenate opitergino.
La tomba di cavallo veneto è stata rinvenuta nel
marzo del 2005 durante lo
scavo per la costruzione di
casa Moro, lungo la via Postumia, a pochi passi dal
museo stesso. Nel settore
meridionale rispetto al
centro opitergino era stata individuata una necropoli preromana dove sono
state portate in luce circa
60 sepolture, riunite in una quindicina di tumuli.
Tre sono sepolture di cavalli, che si aggiungono a
una rinvenuta nei primi
anni Ottanta in località La
Mutera di Colfrancui. Fra
queste però la tomba 49 si
distingueva per la presenza di una ricca bardatura
di ferro e di bronzo. È la
tomba di un esemplare
maschio, quasi certamente intero, quindi uno stallone, di circa 12-15 anni,
deposto in una fossa coperta da un tumulo. La sepoltura risale al V secolo
a.C. Il cavallo della tomba
49 verrà esposto in due vetrine, una dedicata allo
scheletro dell’animale e
l’altra alla sua bardatura. Il
progetto di recupero è stato promosso dalla Fondazione Oderzo Cultura onlus e dalla Soprintendenza
per i beni archeologici del
Veneto ed è stato realizzato grazie alla sponsorizzazione di un privato, il dottor Guglielmo Marcuzzo.
Grazie a lui quindi il cavallo veneto con la sua
bardatura è stato restau-
rato e diverrà sicuramente uno dei punti di forza
del museo. L’auspicio è che
altri imprenditori privati
si facciano avanti per finanziare l’esposizione anche degli splendidi corredi delle sepolture umane
che appartenevano a questa necropoli e che, in questo caso già restaurati, attendono ora di essere esposti vicino al cavallo. In
tutta la storia antica possedere un cavallo era segno di prestigio e di distinzione, chiaro indicatore di elevata condizione
sociale: il cavallo quindi
come vero e proprio status symbol.
I corredi tombali degli uomini antichi più ricchi e
potenti contengono quasi
sempre morsi e finimenti
equini. Nel periodo preromano in particolare, già agli inizi dell’età del Ferro,
le sepolture di coloro che
iniziavano a distinguersi
per rango e potere, gli “aristocratici” del tempo, si
differenziano appunto per
la presenza di bardature equine.
Annalisa Fregonese
OTTO STUDENTI USA OSPITI
DELL’ASSOCIAZIONE “OBICI”
Agenda Opitergino
È
Alle 21, in piazza del Foro, proiezione
dei “Trailers” delle precedenti edizioni dell’Opera in piazza. L’appuntamento
è anche per sabato e domenica.
Alle 21.30, in centro storico a Portobuffolè, primo appuntamento di JazzArt’round Midnight 2010 con il Luma Lourenço Quartet (Luma Lourenço, Tommaso Genovesi, Lello Gnesutta, Luca Bortoluzzi). Ingresso libero.
arrivato da Suffolk, Virginia, il gruppo di otto studenti
americani che fanno parte del gemellaggio promosso
dall’associazione “Amedeo Obici”, che ha tra i suoi scopi
quello di favorire gli scambi interculturali tra studenti americani e opitergini.
L’estate scorsa un gruppo di 8 studenti italiani si era recato
a Suffolk per un soggiorno di 3 settimane, ospiti di famiglie.
Ed ora viene ricambiata l’ospitalità. L’associazione Obici, in
primis la presidente Marisa Forner, accoglie gli 8 ragazzi tra
i 16 e i 18 anni per questa visita a Oderzo, che durerà fino
al 20 luglio.
Il programma della visita è fitto: dopo i primi tre giorni in
famiglia, domenica 4 l’associazione Obici organizza la festa
di benvenuto a villa dei Carpini a Camino, che coincide con
l’Independence Day. Poi ci saranno una gita a Venezia, il ricevimento in municipio dal sindaco Dalla Libera, il 9 luglio
l’Opera in piazza “Il Rigoletto” e domenica 11 è prevista una gita in Cansiglio. Da lunedì 12 a mercoledì 14 il gruppo
sarà ospite del rifugio Pramperet del Cai Oderzo. Seguiranno una visita guidata agli scavi di Concordia e Portogruaro,
una gita alla città di Trieste e, infine, lunedì 19 la serata d’addio assieme a tutte le famiglie ospitanti. FC
VENERDÌ 2 LUGLIO
SABATO 3
Questo fine settimana terminano i Grest di Camino, Fratta e Lutrano.
Alle 21.15, in piazza Ghetto a Portobuffolè, “La bottega del caffè” di Carlo Goldoni, con la compagnia “Roncade Teatro”. Regia di Renzo Santolin. Ingresso 6 euro, 3 ridotto.
Apre al Gellius la personale di Carlo
Favero. Orari (fino al 21 agosto): da
martedì a domenica 10.30-21.30, lunedì chiuso.
DOMENICA 4
Terminano oggi i festeggiamenti patronali a Faè. Alle 9 davanti alla chiesa parte la 21ª Pedalata ecologica: arrivo previsto verso le 12. Iscrizione 6
euro comprendente premio, ristoro,
pastasciutta finale. Organizza l’Unione sportiva Faè.
Dalle 8 alle 18 in centro storico mercatino dell’antiquariato e dell’hobbistica.
LUNEDÌ 5
Inizia il Grest a Oderzo.
Farmacia di turno: Dal Magro, piazza Marco D’Aviano 7, Piavon, telefono 0422-752950.
Dai nostri paesi Mottense - Veneziano - Memorie
4 luglio 2010
L’ACQUA PUBBLICA GASSATA, A 4 CENT AL LITRO
IL MOTTENSE PAOLO RORATO COME NEL 990..
in bici da
A Chiarano una Pellegrino
Canterbury a Roma
casa per l’acqua
ompirà un itinerario
C
spirituale, uno dei più
antichi, da Canterbury a
U
na vera folla ha
assistito all’inaugurazione della
“casetta dell’acqua” e del
nuovo serbatoio di accumulo, domenica scorsa a
Chiarano. E sarà stata la
novità, ma nell’arco di una sola giornata i tre rubinetti hanno erogato oltre due ettolitri di acqua.
«La conclusione di un’opera dà sempre sentimenti di speranza. L’acqua è sorgente di vita: sono contento», ha detto
don Giancarlo, parroco
di Chiarano, al momento
della benedizione e del
taglio del nastro.
«La “casetta dell’acqua” di
Chiarano è una fra le prime nel Veneto – ha ricordato Graziano Panighel, presidente dell’Aato –, consente un notevole risparmio per le famiglie, visto che siamo abituati ormai al sapore
dell’acqua gassata. Elimina gli sprechi delle bottiglie in Pet; dà un forte
messaggio sull’importanza dell’acqua. Questo è
un progetto pilota che
serve tutto il territorio,
non soltanto i cittadini di
Chiarano. Mi auguro che
abbia successo e che si estenda».
La “casetta dell’acqua”
appare come una struttura di legno, che si armonizza con il vicino distributore del latte. È situata
davanti alle scuole medie,
alla sala del consiglio comunale e al polo sportivo,
con un ampio parcheggio
davanti. Ha tre sportelli
dai quali sgorga acqua
naturale, gassata e leg-
germente gassata: anche
refrigerata.
L’acqua naturale è gratuita, quella gassata costa 4
centesimi al litro. Il Comune ha regalato tre bottiglie di vetro ad ogni famiglia, ma l’erogazione è
libera, per tutti. Già da
domenica decine di persone dotate di cestelli con
le bottiglie facevano la fila per rifornirsi. «Questo
sistema consente un risparmio di oltre 300 euro all’anno per una famiglia di tre persone – ha
spiegato il sindaco Gianpaolo Vallardi – ed elimina le bottiglie in Pet.
L’acqua è controllata e sicura perché sgorga dai
pozzi profondi di Rai. Il
Comune non ha speso un
centesimo per questa operazione, il costo di 30
mila euro è stato coperto
da finanziamento pubblico. In questi giorni ci sono state polemiche strumentali: importante è dare servizi al cittadino».
È stato inaugurato anche
il nuovissimo serbatoio di
accumulo, che ha la capacità di un milione di li-
SAN VENDEMIANO - LA FEDE
CI DICE CHE SEI PRESENTE
tri di acqua. Significa la
fine dei periodi estivi di
“siccità”, che nel passato
avevano martoriato i cittadini di Chiarano. Solo
soddisfazione fra i tantissimi presenti alla cerimonia: «Trovo che l’idea sia
molto buona – dice Raffaella B. –. Personalmente comprerò anche altre
bottiglie di questo tipo
per farne una scorta in casa».
«Sono già da anni una fedelissima del distributore
del latte – aggiunge Luisa
V. –, ora arriverò qui anche con le bottiglie per
l’acqua. È comodo, io ci
vengo in bici». Anche
qualche polemica dal
gruppo di minoranza “La
nuova civica”: «L’idea di
partenza, fontana pubblica con acqua sicura e garantita, non era sbagliata.
Peccato che la fretta del
“fare” e la solita mania di
protagonismo di qualcuno abbia prodotto l’ennesimo errore di gestione
delle povere risorse economiche del nostro Comune».
Giuseppina Piovesana
COLLE UMBERTO
GIOVANNA TOLIN
n. 8.1.1924 - m. 7.7.2009
solo Medjugorje.
«Ho percorso l’intero
cammino di Santiago una
volta in bici e un’altra a
piedi; poi, sempre su due
ruote, ho raggiunto
Medjugorje; altra avventura, il pellegrinaggio in
Terra Santa sempre in bici. E oggi partiamo per
quest’altra avventura».
Saranno 14 tappe da 140
km giornalieri di media…
«Insieme a due compagni
di viaggio vicentini arriveremo a Roma, secondo
Che estate intensa!
ei giorni scorsi i capi
N
del gruppo scout
Ceggia 1 sono andati in e-
scursione presso malga
Tintina ad Ampezzo (Udine) con l’obiettivo principale di iniziare a progettare, oltre ai campi estivi per i ragazzi, anche
le attività di gruppo per
l’anno 2010-2011.
Per il prossimo anno gli
scout di Ceggia sono intenzionati a rilanciare la
propria presenza nel territorio e in diocesi poiché
– dopo più di sessant’anni di tradizione ininterrotta – il gruppo, co-
sciente della propria responsabilità educativa,
desidera continuare nel
cammino intrapreso nel
lontano 1947 dai propri
fondatori. L’obiettivo futuro rimane quindi quello di sempre: essere luogo
di formazione umana e
cristiana per i giovani dell’area veneziana della diocesi.
Nel frattempo, durante l’estate il gruppo svolgerà regolarmente i propri campi che saranno di sicuro
forti esperienze di avventura e crescita per tutti i
ragazzi che Dio ha gene-
rosamente voluto affidare
alla cura dei capi del gruppo scout di Ceggia. Questo il programma: Branco
“Seeone”: Vacanze di
Branco per lupetti, dal 13
al 18 luglio, sul tema “Famiglia felice”; Riparto
“San Sebastiano”: campo
estivo esploratori, dal 26
luglio al 6 agosto, con i riparti di Noventa di Piave
e Fossalta di Piave; Clan
“Santa Cecilia”: campo
mobile rovers, a settembre, sulla Carta di Clan.
LA FESTA DEI CARABINIERI DI CEGGIA
lo Compagnia la cerimonia per il 196º anniversario della Festa dell’Arma dei Carabinieri.
Sono intervenute alla
cerimonia, a Gainiga di
MARIA BOZZON ROMANEL
n. 11.8.1918 - m. 1.7.1995
Ormai vivi in cielo da 15 anni. La tua assenza è stata colmata dai tanti ricordi di momenti condivisi e dai preziosi insegnamenti da te ricevuti. Ti pensiamo nella gioia
eterna alla quale anche noi
aspiriamo.
I tuoi cari.
Una messa verrà celebrata
sabato 3 luglio alle 19 a Colle Umberto.
Il ciclista mottense Paolo Rorato
programma, il prossimo
16 luglio. Partiremo venerdì 2 dall’aeroporto di
Gatwick, a Londra».
Quali le tappe più temute?
«Potrei citare il dislivello
del Gran San Bernardo,
2.473 metri sul livello del
mare, 2.000 di dislivello in
50 km; ma non sarà meno
duro il passo della Cisa o
altri passi tutt’altro che
semplici. Lo spirito sarà
però quello del pellegrino,
ci fermeremo ad ammirare diverse chiese lungo il
percorso, tappe spirituali
di primo piano lungo le
strade d’Europa. Un itinerario antico e allo stesso
tempo affascinante».
Tra l’altro nel pieno spirito evangelico, senza dove
posare il capo…
«Non avremo auto al seguito. Per gli alberghi ci arrangeremo giorno dopo
giorno. Sarà un’avventura
nell’avventura».
Con in testa comunque il
16 luglio…
«Quel giorno abbiamo in
programma i 90 km che
separano Viterbo da piazza San Pietro e dunque la
città del Vaticano. Ma il
traguardo lo taglieremo
giorno dopo giorno, nello
spirito del pellegrino. Proprio come Sigerico nel
990».
IL GRUPPO SCOUT CEGGIA 1
a sezione dell’Arma
L
dei Carabinieri di
Ceggia ha curato a livel-
G
iovanna carissima,
è già passato un anno da quando ci hai lasciati. Sembra un vuoto
incolmabile, ma la fede ci
dice che tu sei presente e ricordi a noi tutti di tenerci
sempre preparati all’incontro con il Signore.
Ogni giorno ti ricordiamo
e cerchiamo di volerci bene e amarci come tu, con
la tua vita, ci hai insegnato. Vivi in Cristo Gesù
e prega per noi.
I tuoi fratelli, nipoti e pronipoti, parenti e amici tutti.
Roma. E lo farà in bicicletta, lungo i 1.973 di percorso che ricalcherà il
viaggio del 990. Il bisogno
di approfondimento spirituale unito alla sana passione per lo sport.
Paolo Rorato, mottense,
ciclista per vocazione:
perché quest’idea?
«Si tratta dell’antico pellegrinaggio compiuto dall’arcivescovo inglese Sigerico nel 990 di ritorno da
Roma, dopo aver ricevuto
il Pallio dalle mani del Papa. L’itinerario di Sigerico
è la relazione di viaggio
più antica in riferimento
alla via Francigena o Romea: in epoca medievale
una delle più antiche vie
di comunicazione europee».
Non solo Santiago de
Compostela dunque, non
37
Ceggia, numerose autorità e rappresentanze: le
sezioni di Jesolo, Noventa di Piave, San
Donà di Piave, San Stino di Livenza, le associazioni combattentistiche di Ceggia, il capitano Giovanni Blasutig e
il maresciallo Vincenzo
Cerrato di San Donà di
Piave, il luogotenente
Valter Bonafini di Eraclea, l’onorevole Rodolfo Viola, il sindaco di
Ceggia Massimo Beraldo e il vicesindaco Graziano Vidali.
BOCCE VOLO
Bronzo per Tonon
Sara Tonon, giovane talento della bocciofila Florida di San Vendemiano, ha conquistato la medaglia di bronzo ai campionati italiani di combinata riservata alle categorie A e B femminili. To-
non, appena diciottenne, si è fermata ad un passo dalla finale per
il titolo finito al collo della forte
Paola Mandola, fuoriclasse della Forti e Sani di Saluzzo (Cuneo)
che ha battuto Chiara Botteon
della Fenice di Fossalta di Portogruaro (Venezia). Per Sara, già
nel giro della nazionale maggiore, si è trattato della conferma del
suo valore già ben noto.
Scudetto sfiorato
C
i sono andati davvero
vicino. Gli allievi della
Liventinagorghense,
società che esprime uno dei
vivai più fertili di tutto il Triveneto, si sono fermati alla finale contro la Nuova Tor Tre
Teste, agguerrita formazione
di Roma. Il 2-0 per i capitoli-
L’undici della Liventinagorghense
ni non ammette repliche, trovando sostanzialmente daccordo anche i mottensi, appagati dal raggiungimento della
prestigiosa finale nazionale.
«La vittoria dei nostri avversari non fa una piega- ha affermato Giancarlo Barbesin, il
dirigente responsabile dei gio-
itorna la Marcia delle ColR
line.
La classica non competitiva,
primo da 5 chilometri, il secondo da 11.
L’organizzazione, curata dall’associazione Valcrevada, ha
fissato la partenza fra le 8.45
e le 9.
Per informazioni ulteriori tel.
0438-455016.
nulla all’ottimo rendimento
stagionale dei nostri ragazzi».
La marcia di avvicinamento
alle finali nazionali della squadra allenata da Alberto Romano è stata trionfale. Spazzati via i veronesi del Sonamazzo (5-0) nella finale regionale, la Liventinagorghense si è imposta nettamente anche nel triangolare triveneto
con un doppio 3-0 rifilato ai
friulani del Donatello e al
Brixen di Bressanone. In provincia di Siena, infine, sono
andate in scena le finali nazionali. La massima ribalta
non è una novità per la società
altoliventina (nel 2007 vicecampioni italiani giovanissimi, nel 2008 campioni allievi)
ma l’impatto è stato ottimale:
2-1 al Valanidi di Reggio Calabria e 4-1 allo Juventus club
di Parma. La finale non è andata per il verso giusto ma
nessuno recrimina. «Non sono mancate le lacrime-racconta Romano- ma siamo
consapevoli che arrivare a
provare un’emozione così non
è da tutti».
Come buona tradizione societaria, anche questa estate
sarà caratterizzata dal lancio
di giovani di sicuro interesse
verso club professionistici di
tutta Italia: Mattia Pitton e Alberto Spagnolli passano al Milan, Alex Manolache all’Inter
e altri cinque-sei sono già sulla pedana di partenza.
Spes Conegliano
valevole per il concorso Trevisando, è in calendario per
domenica 4 luglio. In località
Crevada di Susegana sono
due i percorsi selezionati: il
GLI ALLIEVI DELLA LIVENTINAGORGHENSE
SCONFITTI NELLA FINALE NAZIONALE
Il difensore Andrea Bevilacqua
MARCE DOMENICA SI CORRE A CREVADA
vanissimi e degli allievi della
Liventinagorghense-. Abbiamo disputato una finale sotto
tono, emozionandoci di fronte ai 300 spettatori. Questa
sconfitta, peraltro maturata
contro una squadra veramente forte, composta da giocatori tecnici e fisici, non toglie
CAI GLI APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA
LA PARTENZA DELLA 2ª TAPPA SABATO DA SACILE
ita alpinistica al Sentiero
G
delle Bocchette (Dolomiti di Brenta) per il Cai di Pie-
Arriva il 21º GiroDonne
ve di Soligo e il Cai di Conegliano sabato 3 e domenica 4
luglio. Il tour lungo le antiche
vie ferrate del Brenta permetterà di visitare i sentieri
paesaggisticamente più belli
delle Alpi calcaree meridionali. Nella prima salita gli escursionisti verranno aiutati
dalla funivia del Grostè per
raggiungere il Rifugio Stoppani dove potranno dividersi per un percorso più semplice, costeggiando le pareti,
che li porterà prima al Rifugio Tuckett e poi, per il sentiero Sosat, al Rifugio Alimonta dove pernotteranno. I
più preparati percorreranno
il sentiero Benini e poi le Bocchette Alte. La domenica al
primo albeggiare vedrà gli
impavidi scalatori percorrere il sentiero delle Bocchette
Centrali sino al Rifugio Pedrotti. Una volta soddisfatti e
rifocillati scenderanno per la
Val Brenta al Rifugio Brentei
e poi a Madonna di Campiglio per il rientro. Dati il dislivelli e le difficoltà tecniche,
si raccomanda un ottimo allenamento fisico e materiale
da ferrata omologato.
La sezione Cai di Pieve di Soligo patrocina le uscite del
Nordic walking Tam Tam con
l’uscita “Le vie dell’acqua a
Cison”.
Domenica 4 il Cai di Vittorio
Veneto propone l’uscita Jof di
Miezegnot, la traversata dalla ValBruna a Malga Saisera
sulle Alpi Giulie.
Il Cai di Motta di Livenza
presenta una serata all’insegna del cinema con il film
“Himalaya, l’infanzia di un
capo” giovedì 8 alle 21.30 in
piazza Duomo a Motta. Il
film ricevette la nomination
all’Oscar nel 2000 come miglior film straniero. Ingresso
libero.
Mara Campaner
opo la Settimana TricoloD
re, arriva il GiroDonne. La
più prestigiosa corsa a tappe
internazionale
femminile,
giunta alla 21ª edizione, arriva in diocesi sabato 3 luglio per
la sua seconda tappa. La frazione Sacile-Riese Pio X attraversa una fetta di territorio
diocesano, toccando anche
Brugnera, Portobuffolé, Gaiarine (traguardo volante in via
Vizza a Gaiarine alle 12.30),
Fontanelle, Codogné, Mareno
di Piave prima di passare in
Destra Piave. La partenza è alle 11.45 in via Mazzini. Da segnalare alcuni eventi collaterali. Venerdì 2, alle 19.30, è
prevista la visita con aperitivo
al Museo del ciclismo Altolivenza “Duilio Chiaradia e Giovanni Micheletto” di Portobuffolé, cui alle 20.30 segue la
cena presso il capannone dei
festeggiamenti di Albina con
lo staff organizzativo del GiroDonne. Nell’occasione avverrà la consegna di una targa
alla memoria di Enos Dardengo, l’ex dilettante scomparso
l’anno scorso, ai familiari.
Le altre gare
Sabato 3 luglio i miniciclisti
sono a Oderzo per la manifestazione “Giovanissimi ad Oderzo” organizzata
dal Pedale Opitergino Tonello. La
partenza è alle
16.30. Domenica
4 i bikers sono di
scena
nell’11°
Gran
premio
“Città di Conegliano” a cura del
Conegliano Bike
Team. La parten-
lla fine la Spes ha presenA
tato la domanda di iscrizione al campionato di A/1. A
poche ore dalla scadenza del
termine, programmato per il 30
giugno, le società di Conegliano e di Jesi si sono accordate
per lo scambio dei diritti sportivi. Affare complicato, che passa per la triangolazione, tra Jesi, che per ragioni interne aveva già deciso di non disputare
la A/1, Conegliano e il Cuatto
Volley Giaveno, club piemontese cui Conegliano ha ceduto
il titolo per la serie A/2, acquisendo in contropartita i diritti
di B/2, poi finiti a Jesi. Dunque,
la questione che ha tenuto banco dalla fine dello scorso campionato, lasciando i tifosi e la
città di Conegliano con il fiato
sospeso, è stato risolto con la
soluzione più gradita al pubblico gialloblù. Scartata la terza via, quella della pausa di una stagione sportiva per consolidare i progetti di sponsorizzazione che dovrebbero portare nelle casse della Spes risorse utili per realizzare i progetti nell’agenda del presidente Giovanni Lucchetta. Risolti
anche i problemi del Volley Codogné. La società presieduta da
Patrizia Iorio partirà dalla serie
C, avendo scambiato il titolo
sportivo con la Juvenilia Padova.
Alberto Rosa
za è alle 9. Ancora il Pedale Opitergino Tonello organizza a
Faè di Oderzo la 1a Pedalata
ecologica San Tomaso di 24
chilometri con partenza alle 9.
Giovedì 8 è la volta del Trofeo
Ciottolino per giovanissimi ospitato dal Velo club San Vendemiano. Il percorso, sterrato
e asfaltato, inizia allo stadio
comunale di San Vendemiano.
Via alle 19. Venerdì 9, infine, a
San Fior di Sotto scatta la 21a
Notturna organizzata dalla
Sanfiorese e riservata alle categorie G5, G6, esordienti, allievi e juniores. La partenza è
alle 19.15. GB
Claudia Hausler festeggia il successo al Giro 2009
39
Potete inviare le vostre LETTERE AL DIRETTORE
per posta elettronica all’indirizzo: [email protected]
per posta all’indirizzo: L’Azione - via Jacopo Stella, 8 31029 Vittorio Veneto
oppure per fax allo 0438.555437
PERCHÉ IL COMUNE DI GODEGA NON COMINCIA
A SISTEMARE LA CHIESETTA DI SANT’URBANO?
crivo a proposito dell’artiSdelcolo
del L’Azione di pagina 26
27 giugno 2010 intitolato
“Case fatiscenti prime ordinanze / il comune di Godega
obbliga i privati ad intervenire”.
Mi chiedevo se tale ordinanza
avesse validità anche per i beni di proprietà del Comune dato che a Pianzano, in via Chiesa, tutti possono vedere in quale stato di abbandono si trovi
la più antica chiesa esistente nel
territorio comunale, dedicata a
Sant’Urbano. Edificio questo di
proprietà del Comune di Godega.
Se ha occasione di passare potrà notare che l’abside, puntellata già da diverso tempo, pre-
LA VICENDA DELLA CANZONE PREFERITA ALL’INNO DI MAMELI
ALL’INAUGURAZIONE DELLA SCUOLA DI VEDELAGO
“Va pensiero” e i politici “spot”
D
ell’inaugurazione di una
nuova scuola elementare a Vedelago s’è parlato e scritto molto nei giorni passati; non per le caratteristiche
dell’edificio, rispondenti a criteri innovativi per tipologia costruttiva e per opportunità di
scelte didattiche che esso favorisce; neppure perché una comunità s’è raccolta attorno alla
sua scuola per una bella festa di
popolo, dato il rilievo che assume sempre, e soprattutto di
questi tempi, un investimento
nel campo dell’educazione e
dell’istruzione per il futuro di
ogni paese e di ogni città. No,
il fatto ha avuto risonanza nazionale perché la politica, non
quella alta, bensì quella misera
e stradaiola, ci ha infilato la sua
coda velenosa.
L’onorevole Fabio Gava, parlamentare Pdl, presente fra le autorità, ha contestato duramente l’esecuzione del “Va pensiero” verdiano nel momento culminante della cerimonia inaugurale, mentre dell’Inno di Mameli si sarebbe sentita solo l’eco tardiva e lontana, quando
tutto ormai s’era compiuto e le
autorità avevano preso il largo.
Non sorprende che la presenza
del cosiddetto “governatore” veneto Luca Zaia, ovviamente primattore, per il taglio del nastro,
abbia scatenato, all’interno dello schieramento politico governativo, una reazione sdegnata:
qualcuno ha parlato di programmazione opportunamente orchestrata della cerimonia,
di ordini perentori impartiti, di
provocazione bella e buona; il
tutto sintetizzabile nell’espressione “dileggio istituzionale” alla Nazione e ai suoi simboli.
Nel maldestro tentativo di porre rimedio a quanto accaduto,
s’è detto e fatto di tutto da parte degli incriminati e della Lega: mezze ammissioni iniziali,
successive giustificazioni assai
poco plausibili, ricorso risibile
a disguidi tecnici d’ordine organizzativo, fino addirittura alla
conclusiva negazione dei fatti.
Non è accaduto nulla! La vera
provocazione sono le insinuazioni e le accuse a Zaia!
Un nugolo di mosche s’è dato
convegno attorno al boccone
maleodorante e in soccorso del
“governatore” sono venuti tutti
i sodali, dalle plaghe venete all’estremo ovest d’Italia; tutti a
dire (argomentare è troppo difficile!) la loro solidarietà per un
così vile attacco a chi per definizione deve essere “inattaccabile”. La favoletta del lupo e dell’agnello non invecchia mai!
La questione è stata rimessa alle forze di governo per un chiarimento e una soluzione; al momento non ho avuto modo di
constatare né quello, né questa;
e intanto le ipotesi interpretative mi si accavallano nella testa.
Sforzo inutile!
Mi soccorre, però, un pensiero
e dico a me stesso: “Perché insistere? Perché cadere nel tranello di questi politici improvvisati e ‘male educati’, che non
perdono occasione per far sì che
si parli di loro e trasformano ogni fatto, quale che sia, in un
personale ‘spot’ pubblicitario?”.
Purtroppo è tardi e anch’io ho
portato il mio modesto contributo!
Lamberto Pillonetto
Sernaglia della Battaglia
INVECE DI ESPORRE CROCI, DIMETTETEVI!
irando per Mareno sono
G
stato colpito dalla esposizione di una particolare epigra-
fe che, accompagnata da una
grande croce nera, preannunciava la fine del Comune di Mareno di Piave.
Certamente il primo spontaneo
disappunto è andato al metodo.
Siamo stati ultimamente colpiti dalla dipartita di tanti amici e
parenti che, quando si scorge in
lontananza una croce su una iscrizione pubblica, ci prende un
colpo al cuore. Poi abbiamo da
sempre deprecato gli scherzi goliardici fatti usando questo metodo.
Sicuramente la nostra giunta,
come quella di Santa Lucia e di
tantissimi altri comuni della zona, è stata ulteriormente colpita dalla manovra correttiva governativa per il risparmio e la razionalizzazione dei costi degli
apparati amministrativi locali.
Infatti il governo ha deciso degli inasprimenti della sperequazione economica e inflitto altre
lesioni all’autonomia ammini-
strativa regionale e comunale.
Ma da qui viene il paradosso.
Mareno, Santa Lucia e tantissime giunte di centro-destra attuano forme di protesta contro
il governo di stesso segno reo
del fatto che è capace di apportare solo tagli lineari e orizzontali. Il centro-destra fa opposizione a se stesso e quindi funge
da maggioranza e da minoranza insieme. Questo non va bene
perché a destra, al centro, a sinistra ci sono indicazioni da
mettere sapientemente insieme
per aggiustare (non proprio superare) una direttiva europea
come il patto di stabilità; ma il
governo sceglie la via di far pagare tutti quelli a cui è più facile imporre qualcosa. La via giusta era quella di tagliare a chi ha
ingiustamente di più anche col
metodo dei costi standard e invece si sceglie la via breve e iniqua. (...)
Ma tornando ai nostri comuni
d’intorno, è deprecabile che le
giunte protestino con forme inefficaci che non porteranno a
nessun risultato. A Mareno il
consiglio comunale aveva già
votato recentemente su questo
tema tre ordini del giorno senza risultati. Sono manifestazioni pubblicitarie che a qualche
sprovveduto daranno il senso di
amministrazioni reattive. Ma
non è così, perché ho raccolto
disappunti di amici filogovernativi che però ne hanno piene le
tasche di provvedimenti che
condannano chi ha più spinta al
fare.
Una protesta diffusa potrebbe
essere quella di consegnare le fasce tricolori, ma sarebbe pure una formalità. Una protesta efficace e apprezzata dalla gente è
quella che tutti gli amministratori locali della zona, ma anche
quelli della parte buona d’Italia,
si dimetta dagli innumerevoli incarichi conseguiti negli enti più
o meno utili derivati, consociati, associati, aggregati a comuni,
province, regioni.
Giorgio Borsoi
Capogruppo consiliare
“Obiettivo Mareno”
senta delle crepe notevoli e l’area circostante che arriva a
lambire i muri della chiesa, di
proprietà privata, è invasa da
acacie, sterpi e rovi. Sicuramente non è un bel vedere. In
via confidenziale le dirò che
l’Associazione culturale Borgo
Baver ha già segnalato questo
stato di degrado alla Soprin-
tendenza di Venezia.
Forse il Comune dovrebbe dare l’esempio per essere seguito
dai suoi abitanti.
Augusto Fabris
PS: Una battuta: alcune case fatiscenti, con i loro pertugi lunghi e stretti, non sarebbero l’ideale per ospitare qualche pipistrello?
POMIGLIANO E IL RISCHIO
CHE LA SITUAZIONE SI RIPETA
gregio DirettoE
re,
il problema Fiat di
Pomigliano desta
seria preoccupazione e credo per
molti anche il
pianto. Il mancato
accordo tra le organizzazioni sindacali ha imposto
il voto ai lavoratori e il 36% dei no alla proposta Fiat (inaspettato dal suo
maggiore responsabile) potrebbe mettere in discussione il tutto, compreso il trasferimento
dell’azienda in Polonia.
Tra i motivi rilevanti c’è l’assenteismo e la inadeguata produttività dovuta ai lavoratori.
Perché se ci sono state mancanze non si è provveduto a intervenire nel momento in cui
tali mancanze si verificavano?
Ora un eventuale trasferimento castiga chi ha fatto il proprio
dovere. Con questa vertenza sta
per caso nascendo un nuovo
modo di relazioni, nel tentativo
di piegare i lavoratori attraverso l’indebolimento della rappresentanza sindacale? Dimentica Marchionne che la Fiat, nelle sue diverse crisi, per molti anni ha ricevuto dallo Stato italiano contribuiti a salvaguardia dei
60 mila lavoratori? Si ragiona
così: o si accetta quello che propongo o me ne vado in Polonia,
in Romania e se si avanzano
pretese in questo Paese posso
traslocare in Cina, meglio in India, dove il costo del lavoro è
minore che in Italia. Si hanno
notizie che in provincia di Treviso qualcuno ponga lo stesso
problema della Fiat. Quando
però la merce torna in Italia la
paghiamo allo stesso prezzo.
Al presidente Moro, poco prima di morire, fu fatta una domanda: “Presidente, come vede
il futuro?”. E la risposta fu altrettanto breve: “Vedo buio in
fondo alla via”. Questa risposta
la vedo attuarsi in questo nostro inizio del terzo millennio.
Sono una credente cristiana, la
mia scelta verso il sindacato l’ho
trovata nel Vangelo e nella Rerum Novarum. L’insegnamento della Chiesa non mi ha impedito di lottare per migliorare
le condizioni di vita e migliorare non è solo un atto di giustizia sul quale si gioca la pace, ma
economicamente è mettere in
funzione il volano della produzione. Ma questi sconvolgimenti potrebbero essere la risposta alla globalizzazione? I
paesi sviluppati arretrano, i popoli poveri non migliorano. Di
chi è la colpa?
Certe forze nel nostro Paese
giudicano che il maggior ostacolo per una restaurazione autoritaria sia l’unità sindacale. A
questo scopo qualunque spesa
per provocare la scissione e la
nascita di una Confederazione
sindacale che raggruppi gli autonomi appare indispensabile
se non addirittura pregiudiziale. Anche un costo aggiuntivo
da 5 a 10 miliardi sarebbe poca
cosa di fronte al risultato cui si
tende.
Non mi rimane che rivolgermi
ai lavoratori che questo governo hanno sostenuto con il loro
voto. Sia quelli del pubblico che
del privato, quelli della mente e
del braccio. Il caso Fiat può allargarsi. La crisi si fa sempre più
acuta, i disoccupati superano il
10 per cento. Vorrei chiedere al
governo che ci manderà in pensione a 65 anni: dove troveranno lavoro i giovani laureati e
non; che succederà ai licenziati verso i 50 anni che nessuno
più vuole; come potranno pensare a una famiglia i precari?
Che fine ha fatto fare questo nostro governo alla cifra di assegni familiari prevista nel bilancio 2008 dal governo Prodi?
Tutto questo per la maggioranza degli italiani fa paura, produce buio in fondo alla via.
Svegliamoci tutti dal torpore
della propaganda, rimettiamoci tutti a discutere in modo serio. E, da cofondatrice della Cisl, sento il dovere di aprire un
dialogo non solo con il padronato, ma con le organizzazioni
sindacali tutte. I muri sono caduti, i partiti si sono evoluti (almeno quelli vicini ai lavoratori).
Egregio Direttore, perché su
questi grandi temi la nostra
Chiesa diocesana non prepara
un incontro pubblico? Io mi
permetto di sperare.
Francesca Meneghin
ex dirigente Cisl
Vittorio Veneto