I Un piccolo vademecum per i genitori regole per una buona
Transcript
I Un piccolo vademecum per i genitori regole per una buona
2 Primo Piano Primo Piano Limitiamo i rischi corsi dai ragazzi 4 luglio 2010 ATTENTI A INTERN Per un sicuro utilizzo della Rete, è sempre meglio accom I l punto di partenza? È che bisogna parlare la stessa lingua. Certo, poi ci sarà chi ha un linguaggio più forbito, chi ce l’ha più rozzo ed essenziale... ma almeno che la lingua sia la stessa. «Purtroppo quando i figli cominciano ad accostarsi al computer, ai genitori non basta più il buon senso, la logica: nel loro bagaglio dev’esserci anche un minimo di conoscenza informatica. Sono ancora tante le persone che mi dicono “non mi parli del pc, non ne capisco niente, non so neanche come si accende...”. Va bene, ma si può imparare, si può acquisire una minima capacità di “smanettare” sul computer: quanto meno per imparare a parlare la stessa lingua dei propri figli. E la stessa cosa vale per chi ha un ruolo di controllo e guida verso un minore: il prete, il catechista...». In fondo anche lui, Ciro Pellone, avvocato da anni al lavoro nella Polizia di Stato, ha dovuto imparare a muoversi nel mondo dei computer e di Internet. Non solo per via dei figli (cinque) ma anche per il suo attuale ruolo, visto che è stato chiamato a dirigere la Polizia postale e delle comunicazioni del Veneto. E in questo ruolo, oltre che indagare su crimini informatici, pedofilia e truffe on-line, si trova anche a svolgere un’attività di formazione e sensibilizzazione a un utilizzo responsabile della Rete, con incontri nelle scuole e nei patronati. Oggi Internet è diventato quasi come il cortile di casa: una volconsigliabile che i genitoÈ ri stabiliscano delle regole valide per tutta la famiglia e che discutano con i propri figli circa l’utilizzo di Internet. Ecco un piccolo vademecum per i genitori. Cinque regole da seguire 1. Utilizzate Internet con i vostri figli e incoraggiateli a parlare con voi delle loro esperienze sul Web. 2. Insegnate ai vostri figli che le regole di buon comportamento sono da rispettare anche in Internet. 3. Spingete i vostri figli a fare domande e ricordate loro che non tutto ciò che trovano su Internet è vero. 4. Spiegate ai vostri figli che copiare il lavoro altrui (musica, film, videogiochi) è un furto. 5. Controllate il lavoro dei vostri figli utilizzando software Ciro Pellone ta i ragazzi, finiti i compiti, andavano giù a fare una partita di calcio con gli amici, oggi si siedono davanti al pc e fanno una chiacchierata con quelli della compagnia su Facebook. «Sia chiaro, non c’è niente di male: è anche questo un modo per socializzare da cui non possiamo trascendere», spiega Pellone. «L’importante è che non diventi l’unico modo... Ha presente la canzone “Parla con me” di Ramazzotti? Si possono mandare sms, mms, fare videochiamate, accedere a social network, chat... ma se si riesce a parlare “dal vivo” è meglio». PELLONE Attenzione anche ai cellulari, che permettono di accedere a Internet, e che i bambini cominciano ad usare prima del computer Internet infatti rappresenta una straordinaria opportunità per informarsi (anche se è bene che i ragazzi sappiano che non tutte le informazioni che si trovano sono esatte e degne di credito), per apprendere, svagarsi e comunicare. Ma ha anche i suoi difetti: nelle pieghe della Rete si possono trovare violenza, razzismo, pornografia, pedofilia, truffe... È per questo che bisogna conoscere bene come funziona questa realtà. Come un genitore aiuta i figli a scegliere il libro giusto da leggere, le riviste più adatte da sfogliare, i programmi tivù che vanno bene per loro, così è giusto fare con Internet. Certamente così non si può fare se non si è un passo avanti a loro o se non si sta al loro fianco. C’è una peculiarità, però, propria della Rete, che è bene conoscere. Spiega il dottor Pellone: «Se io e lei facciamo una telefonata, il contenuto della conversazione finisce lì. In Internet no: i contenuti restano in memoria per lungo tempo. È il sistema che è fatto così: i dati vengono comunque registrati su un hard disk, magari in un paese sperduto, tipo il Burkina Faso... Se mando una e-mail con una foto, quella foto viene copiata su un Hd. È per questo che usiamo questo slogan: “posta” con la testa. Perché sarà molto difficile essere sicuri che quello che scrivi sia stato cancellato. Ci sono immagini che, una volta immesse nella Rete, continuano a circolare per anni. Possono essere viste anche da persone che non sono gli amici cui le avevo mandate. E anche se a un certo punto si decide di rimuoverle, nessuno può dare la certezza che nel periodo in cui erano disponibili qualcuno non se ne sia fatto una copia. Ai miei tempi, quando finiva un amore, bastava strappare una foto e, se proprio si voleva essere sicuri, distruggere il negativo. Adesso, invece...». L’USO DI INTERNET IN FAMIGLIA Un piccolo vademecum per i genitori regole per una buona convivenza specifici che lo permettano e che impediscano l’accesso ai siti che ritenete non adatti. Per evitare rischi In Internet i vostri figli potrebbero imbattersi in materiali osceni, pornografici, violenti, pieni di odio, razzisti, o in altro modo offensivi, per cui: a. Assicuratevi che i vostri figli capiscano ciò che voi considerate adatto per loro. Quali tipi di siti siete contenti che visitino. Quali zone sono off limits, cioè proibite. Quanto tempo possono trascorrere al pc. Stabilite re- gole chiare, ragionevoli, e le conseguenze per il mancato rispetto. b. Fate dell’esplorazione on line un’attività di famiglia. Mettete il computer in salotto o nel soggiorno. Questa sistemazione coinvolge tutti e aiuta a controllare quello che fanno i figli. c. Fate attenzione ai giochi che i vostri figli scaricano o copiano. Alcuni sono violenti o hanno un contenuto a sfondo sessuale. d. Ricordate che nulla può sostituire la supervisione dei genitori anche nell’esplorare la Rete. Non basta tenere sotto controllo il computer di casa. Ormai ci sono altri canali attraverso i quali i più giovani accedono alla Rete per comunicare o per inserire foto e video: e gli strumenti perché ciò accada glieli danno in mano proprio i genitori. Spiega il dirigente della Polizia postale del Veneto: «Il pericolo di un cattivo uso di questi strumenti è ancora maggiore: mentre l’approccio a Internet dal pc di casa è attorno ai 12 anni, con il telefonino l’età viene anticipata agli 8 anni. Quando entro nelle classi, se mi faccio mostrare i telefonini dai bambini di terza e quarta elementare, nella maggioranza dei casi permettono di fare foto e filmati e mandarli in Internet tramite bluetooth». Un consiglio, per chi voglia evitare che troppo facilmente foto e video finiscano su You Tube o social network, è quello di scegliere per i figli un telefonino con funzionalità ridotte all’essenziale. Certo, tenendo conto di un dato: «Ormai il telefonino fa parte integrante, per un ragazzo, della sua sfera di visibilità, come l’abito che ha addosso», considera Pellone. E dunque non è facile, di fronte ai compagni, esibire un catorcio di cellulare che sa esclusivamente telefonare e mandare sms. L’importante è conoscere il problema e fare la scelta più giusta, anche in base alla maturità del bambino o del ragazzo. In fondo anche andare controcorrente può essere un valore.... Paolo Fusco Consigli utili - mai dare informazioni personali, quali nome, indirizzo, numero di telefono, età, razza, entrate familiari, nome e località della scuola o nome degli amici - mai usare una carta di credito on line senza il vostro permesso - mai condividere le password, neanche con gli amici - mai accettare un incontro di persona con qualcuno conosciuto on line - mai rispondere a un messaggio che faccia sentire confusi o a disagio. Meglio ignorare il mittente, terminare la comunicazione e riferire quanto accaduto immediatamente a voi o a un altro adulto di cui si fidano - mai usare un linguaggio offensivo o mandare messaggi volgari on line Primo Piano 4 luglio 2010 3 MANUALI PER TUTTE LE ETÀ ET i sono almeno tre utilissimi C manualetti che si possono scaricare in formato pdf dal sito della Polizia postale e delle comunicazioni (l’indirizzo si trova facilmente attraverso Google). Il primo è un fascicolo rivolto ai genitori, Il Web per amico: un uso responsabile della rete, reperibile all’indirizzo www.poliziadistato.it / pds / file / files / brochure_web_amico mpagnare i figli .pdf, promosso da SicuramenteWeb (un’iniziativa di Microsoft) e dal Moige (Movimento italiano genitori), cui hanno aderito Poste italiane, Telecom Italia, la Polizia postale e delle comunicazioni. Il secondo si intitola Internet sicuro(si scarica all’indirizzo www.poliziadistato.it / pds / file / files / internet_sicuro.pdf) e utilizza i personaggi della Disney per offrire LA GUIDA IN INTERNET SPIEGATA DAI RAGAZZI DELLA SCUOLA MEDIA DA PONTE DI VITTORIO VENETO “Abbiamo imparato tanto” n’esperienza speciale di coU noscenza del mondo di Internet l’hanno fatta gli alunni di una scuola vittoriese, classe terza A della scuola media “Da Ponte” che, seguiti dalla professoressa Piergianna Carnelos, hanno realizzato una video-guida intitolata “Guida in Internet spiegata dai ragazzi”, iniziativa sperimentale all’interno del progetto “Carta di Treviso: Bambini, Informazione e Media” sostenuto dalla Provincia di Treviso. Il video verrà distribuito a tutte le scuole e biblioteche del territorio provinciale ed è disponibile sul Canale Youtube della Provincia di Treviso: http://www.youtube.com/ProvinciadiTreviso. Alla luce del lavoro fatto a scuola, sono loro, i ragazzi i più indicati per accennare a come viene usata la Rete dai coetanei, quali sono i rischi e l’utilità. Ecco la voce di alcuni di loro. Pietro: «Questo lavoro ci è servito perché abbiamo imparato molte cose… Io, ad esempio, pensavo che i siti di Internet dicessero tutti cose vere, invece sono venuto a conoscenza che molti siti che consultiamo normalmente dicono cose false. Ho visto che è importante verificare sempre le informazioni che troviamo in Internet per vedere se sono vere o false». Stefano: «Abbiamo capito quali rischi si possono incontrare navigando in Internet. Abbiamo visto che dobbiamo porre attenzione ai virus, ai pop-up, alle finte promozioni. Mentre navighiamo per trovare delle informazioni per le nostre ricerche scolastiche spesso com- paiono dei pop-up che attraggono la nostra attenzione con la promessa di vincite favolose. Molte volte ci facciamo ingannare e, colti dalla curiosità, clicchiamo su questi pop-up, che in realtà sono delle truffe. Un altro pericolo della navigazione è rappresentato dai virus che si possono incontrare di solito nei siti di ricerca o nelle pagine web non adatte ai minori». Davide B.: «Per gli acquisti in Internet bisogna fare molta attenzione perché il rischio di es- informazioni dettagliate ai ragazzi e alle loro famiglie, con tanto di test per verificare le proprie conoscenze. È stato realizzato anche questo da SicuramenteWeb, con la collaborazione della Polizia postale, di Poste italiane, di Alice, in collaborazione con il sere truffati è sempre in agguato. Ad esempio quando si va su Ebay e si acquistano prodotti che costano meno rispetto al commercio normale molto spesso i prodotti non ti arrivano e naturalmente il pagamento è anticipato. Altre volte i ragazzi sono attratti da siti pornografici o da immagini o video a sfondo sessuale con il rischio di infettare il computer da virus strani che lo possono mandare in tilt. Altri ancora corrono il rischio di rispondere a qualche richiesta di amicizia o addirittura di incontro con persone che non si conoscono». Luca: «Dato che noi ragazzi della nuova generazione sappiamo molto di Internet, ab- Gli studenti della Da Ponte alla presentazione in Provincia. In alto un’immagine del video su YouTube dren. Moige, l’Unicef e Telefono Azzurro. Rivolto ai giovani è Vita su Internet: un mondo da scoprire, alcune regole da seguire, realizzato da Microsoft, in collaborazione con la Polizia di Stato e Save the chil- biamo analizzato anche le soluzioni per prevenire i problemi: dotarsi di un sistema operativo sicuro, aggiornare sempre l’antivirus o il sistema operativo in modo che il computer sia meno vulnerabile all’attacco di virus, mai aprire i popup, mai rispondere ad incontri con persone che non si conoscono, mai aprire siti che promettono straordinarie offerte». Nicola: «Il lavoro fatto con la classe è servito a conoscere di più i rischi di Internet in modo da saperli affrontare, anche se, non utilizzando molto il computer, non sono riuscito a comprendere tutto quello che mi è stato spiegato, ma farò certamente più attenzione a come navigare in Internet». Davide T.: «Io quando mi accorgo che sto navigando per troppo tempo in Internet o quando mi viene la voglia di entrare in siti non adatti ai ragazzi prendo la bicicletta e mi faccio un bel giro, in modo da distrarmi e scaricare la tensione…». UN SUGGERIMENTO TECNICO: COME CONTROLLARE LA CRONOLOGIA DELLE NAVIGAZIONI (ANCHE SE CANCELLATA) uando si naviga in Internet, Q sia Internet Explorer che Firefox, resta la traccia di ciò che abbiamo visitato salvando i collegamenti a queste pagine. Nel caso si usi Internet Explorer, i collegamenti alle pagine visitate vengono salvati nella cartella cronologia che si trova in C:\Documents and Settings\<user>\Impostazioni Locali dove user è l’account dell’utente, qui troviamo la cronologia divisa per giorni e settimane. Per quanto riguarda Internet Explorer, riferimenti alla navigazione vengono salvati nel file index.dat che si trova in C:\Documents and Settings\<user>\Im- postazioni locali\Temporary Internet Files\Content.IE5\. Tale file viene mantenuto anche se si cancella la cronologia. Nel caso si usi Firefox, i collegamenti alle pagine visitate vengono salvati nel file history.dat che si trova in C:\Documents and Settings\<user>\Dati Applicazioni\Mozilla\Firefox\Profiles\<profile folder> in ambiente Windows, mentre si trova nella cartella ~/.mozilla/firefox/<profile folder> in ambiente Linux. Per visualizzare la cronologia di navigazione in Internet Explorer si può usare lo strumento freeware IEHistoryview reperi- Stampa: C.S.Editoriale Grisignano Vi “I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo in base a quanto predisposto dal D. Lgs n. 196 del 2003.” Tel. 0438 940249 Fax 0438 555437 [email protected] - www.lazione.it Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto (Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-91948 e al Reg. Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-991 - Iscr. ROC n. 1730) Direttore responsabile GIAMPIERO MORET Redazione e amministrazione Via Stella, 8 - Vittorio Veneto bile al sito dell’azienda produttrice: http://www.nirsoft.net/utils/iehv.html, dove ci sono anche delle spiegazioni sul suo uso. Altro strumento molto interessante è Index.dat Suite (freeware) scaricabile dal sito: www.itmate.co.uk che permette di ricercare tutti i file index.dat contenuti nel pc, che contengono la cronologia non solo della navigazione Internet, ma anche di altre attività svolte sulla macchina. Interessante per Firefox la possibilità di visualizzare la cache e, quindi le pagine visitate, digitando nella barra degli indiriz- ABBONAMENTI 2010: "L'Azione fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, 250". Annuale (50 numeri) euro 43 Semestrale euro 25 - Sostenitore e. 80 Per l’estero chiedere in amministrazione. Questo settimanale è iscritto alla FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici Conto corrente postale n. 130310 ed associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Chiuso in redazione il 30.6.2010 alle ore 16.05 zi about:cache. Da notare che le cartelle Impostazioni Locali e Dati Applicazioni sono cartelle nascoste, per poterle visualizzare si va su risorse del computer (si potrebbe anche aprire una qualsiasi cartella), quindi nel menù Strumenti si seleziona opzioni cartella, nella nuova finestra che compare ci si porta nella tab visualizzazione, nelle impostazioni avanzate si seleziona Visualizza cartelle e file nascosti e si toglie la spunta a Nascondi i file protetti di sistema, non appena tolta la spunta comparirà una nuova finestra, si preme Sì alla richiesta, e poi applica sulla finestra precedente. In questo modo i file di sistema (e le cartelle nascoste) diventeran- no visibili. Il procedimento è simile per Windows Vista, tranne per qualche piccola differenza. Si va su risorse del computer (o su una qualsiasi cartella), si va su Organizza e si seleziona Opzioni Cartella e Ricerca, comparirà una nuova finestra (simile a quella che compariva con win xp) in cui ci si porterà sulla tab visualizza, si seleziona Visualizza cartelle e file nascosti e si toglie la spunta a Nascondi i file protetti di sistema; non appena si fa questo compare un avviso, si preme Sì, e poi applica sulla finestra precedente. A questo punto i file e le cartelle di sistema saranno visibili. (con la collaborazione della Polizia postale del Veneto) 4 luglio 2010 SEGUE DALLA PRIMA vanziamo, anche insieme A ad altri direttori e redattori di settimanali diocesani del Veneto, le nostre critiche senza intento polemico, ma con fermezza. E con la chiara volontà di voler contribuire al dibattito democratico nel nostro Paese. Il provvedimento vieta la pubblicazione, anche parziale, per riassunto o nel contenuto, degli atti processuali relativi a intercettazioni. E ciò fino alla conclusione delle indagini preliminari, anche nell’ipotesi in cui tali atti non siano più segreti, in quanto già portati al- crescersi e degenerare. È dovere della stampa vigilare rispetto al diffondersi di questi comportamenti, svolgendo in questo un ruolo anche scomodo. È pertanto difficile non sospettare che l’irrigidimento dei vincoli alla stampa sia originato, più che da una oggettiva analisi, dal desiderio di voler alzare ancora una volta un muro a difesa del potere. Invece, in una democrazia vera, chi detiene il potere deve essere pronto a rendere ragione con trasparenza e immediatezza del proprio operato. Auspichiamo che nella discussione alla Camera queste preoccupazioni siano tenute nel debito conto, e che non si faccia fare un passo falso alla nostra democrazia. Oltre a quelli che, per quanto riguarda le nostre testate locali, sono già stati compiuti con i tagli dei contributi e con l’aumento delle tariffe postali. Giampiero Moret e i direttori dei settimanali diocesani del Veneto e di Trento chi è in attesa di ricevere un rene è dell’1,5%, del 5,4% per il fegato e del 10,1% per il cuore. L’osservazione di questi dati ci pone di fronte al problema di una significativa differenza tra il fabbisogno potenziale di organi e la reale disponibilità degli stessi; in altre parole le risorse attuali in termini di organi disponibili per il trapianto non riesce a coprire in tempo reale la richiesta dei malati, che sono costretti ad aspettare il proprio turno in una lista d’attesa. Si entra così in un problema più generale, che affligge i servizi sanitari di ogni nazione, determinato dalla divaricazione fra i bisogni di cura dei cittadini e le risorse disponibili dedicate a tale scopo. La differenza tra bisogni e risorse nasce dall’incomprimibilità della domanda a cui corrisponde l’impossibilità di aumentare gli investimenti che, nel momento di una importante crisi economica, diventa ancora più acuta. Il caso specifico dei trapianti diventa ancora più drammatico perché la risorsa è rap- presentata dall’organo disponibile che, dovendo essere solo frutto della donazione da cadavere o (in casi particolari) da vivente, per definizione scarseggia. La soluzione possibile sta nel cercare i criteri che consentano di stabilire delle priorità di accesso al trapianto secondo logiche di equità. Da qui nasce la necessità di un’attenta valutazione delle indicazioni cliniche al trapianto, che deve anche contemplare la capacità del paziente stesso di saper convivere con l’organo trapiantato e di aderire a tutte le cure e pratiche necessarie, successive al trapianto stesso. Una volta selezionata con cura la persona adatta a subire il trapianto vi è ancora il problema di quale criterio utilizzare per stabile la priorità di accesso. Il criterio sicuramente più equo è quello di dare precedenza sempre al paziente più grave, secondo il criterio della morte evitabile; in altre parole ha diritto ad accedere al trapianto sempre la persona che manifesta il più alto pericolo di vita. La cosiddetta “prioritarizzazione” nell’accesso ad una cura è l’unica risposta razionale quando siamo nel contesto di una scarsità di risorse; tuttavia bisogna vigilare affinché i criteri di tale prioritarizzazione siano trasparenti e rispettino il principio di equità di accesso alle cure e il rispetto dovuto alla dignità della persona. Gian Antonio Dei Tos stratto da certe inqualificabili vicende casalinghe. Il documento finale del vertice dei G20 fa un elenco di problemi e delle varie misure attivate per farvi fronte, ma non lascia intravedere una linea di azione precisa e innovativa. Proprio di questo invece ci sarebbe bisogno. Il vertice di Toronto, tra l’altro, ha decretato la messa in soffitta del G8 e la sua sostituzione con il G20. Il club dei potenti, insomma, coopta in pianta stabile i nuovi colossi: Cina, India, Brasile su tutti. Ebbene, che valore aggiunto hanno portato questi nuovi ingombranti personaggi della scena politico-economica globale? Di quali “nuovi” valori si fanno paladini? Quali rivoluzionari contenuti hanno fatto irrompere sulla scena internazionale? L’impressione è che spesso siano più miopi e pigri di noi “vecchi” europei... Proprio la cronaca spicciola di questi giorni si è incaricata di mostrare quale avrebbe dovuto essere la vera, grande prio- rità che il G20 ha mancato di prendere in considerazione, dedicandovi solo parole di circostanza. Dov’era Lula durante il fine settimana di Toronto? Dove avevano la testa il presidente americano e il leader cinese? Lo abbiamo appena ricordato: stavano pensando ai disastri ambientali che flagellano i rispettivi paesi. La questione ambientale (inquinamento, biodiversità, energie rinnovabili) e la sfida di un clima che indubbiamente sta cambiando e che richiede quindi misure strutturali di protezione dell’ambiente umano: queste dovrebbero essere le priorità assolute per un G20 che avesse davvero voglia di “guidare il mondo”. Il pianeta non può sostenere l’estensione dei livelli di “benessere” europei e nordamericani ai quasi tre miliardi di abitanti della “Cindia”. Cina e India dovrebbero quindi pretendere una riduzione dell’opulenza di noi occidentali, per fare un po’ di spazio per la crescita del lo- ro benessere. Ma i leader occidentali non potrebbero mai accettare un simile discorso (pensano – forse a ragione – che noi, cittadini dell’occidente ricco, non lo accetteremmo); e i leader degli stati ex-poveri, adesso che sono entrati nel salotto buono, hanno rinunciato a porre il problema. L’emergenza ambientale però potrebbe essere un punto di convergenza strategico. Per salvare la salute del nostro ambiente e quindi anche nostra, noi europei siamo disposti a perdere un po’ della nostra opulenza. E questo potrebbe essere un affare anche per le grandi potenze emergenti, minacciate dallo stesso carattere impetuoso della loro crescita industriale. Di questo però a Toronto quasi non se n’è parlato. Solo banche, tassi di credito e tagli di bilancio. Forse il futuro non passa nemmeno dal nuovo G20. Paolo De Stefani la conoscenza degli indagati. La violazione del divieto di pubblicazione è sanzionata molto severamente; non solo nei confronti del giornalista e del direttore della testata, ma anche nei confronti dell’editore, creando un meccanismo di censura “a catena”. Con la nuova legge, dunque, nessuna delle vicende processuali di cui oggi si parla con tanta insistenza avrebbe potuto essere pubblicata. E, nel silenzio generale, il male dell’illegalità non potrebbe che ac- LE LISTE D’ATTESA PER I TRAPIANTI D’ORGANO NECESSITANO DI CRITERI DI SCELTA Trapianti e priorità R ecentemente l’opinione pubblica è stata nuovamente interessata da alcune notizie che riguardavano la medicina dei trapianti. È nata infatti un’accesa discussione attorno alle indicazioni e all’accesso alle procedure di trapianto d’organo che sono state elaborate nell’area della Regione Veneto. Non entriamo nel merito di questo episodio che mi pare sia stato ampiamente chiarito da successive precisazioni da parte di tutti gli attori coinvolti. Ci sembra viceversa interessante sottolineare alcune questioni di interesse pubblico che, nell’occasione, sono emerse all’attenzione di tutti e che meritano un supplemento di riflessione, perché hanno importanti implicazioni di carattere etico. Innanzitutto la medicina dei trapianti d’organo è considerata nella pubblica opinione una medicina di frontiera, sia per quanto riguarda la ricerca che per l’applicabilità clinica; ciononostante, ormai nel nostro Paese da alcuni anni si effet- tuano oltre 3.000 procedure di trapianto l’anno (nel 2009: 3163) con ottime percentuali di sopravvivenza e qualità della vita; la parte del leone la fanno i trapianti di rene, di fegato e di cuore dove tra l’80 e il 90% dei pazienti ritornano all’attività lavorativa e sono pienamente inseriti nella vita sociale. A fronte di una significativa attività chirurgica che, grazie a un costante impegno delle istituzioni sanitarie e alla ricerca degli organi disponibili, cresce di quasi l’11% all’anno, di fatto molti pazienti sono costretti all’inserimento nelle liste di attesa. Nel nostro Paese i pazienti iscritti nelle liste di attesa per un trapianto sono 11.293 (dato al 5 febbraio 2010 fornito dal Centro nazionale trapianti). Il tempo medio per un paziente in lista per un trapianto di rene è di quasi 3 anni, 2 anni per un trapianto di fegato e 2 anni e mezzo per un trapianto di cuore. È ovvio che rimanere in lista di attesa vuol dire anche correre un pericolo per la propria vita, infatti la mortalità per ELENCO DI PROBLEMI, NESSUNA SOLUZIONE Il fiasco del G20 l G20 di Toronto è stato un Imente, mezzo fiasco. Evidentemolti dei suoi prota- gonisti non erano in condizione di farlo decollare. Obama aveva la mente molte migliaia di chilometri più a sud, nel Golfo del Messico, dove la marea nera di petrolio minaccia una catastrofe ambientale immensa. Lula, il presidente brasiliano, ha marcato visita, rimasto in patria a fronteggiare le alluvioni. Anche per i governanti cinesi queste sono settimane di emergenza ambientale in ampie regioni della Cina. I capi di stato e di governo europei, loro, sono talmente presi dalle ripercussioni quotidiane della crisi finanziaria mondiale da non avere avuto semplicemente il tempo per pensare ad argomenti diversi da quelli su cui ogni giorno battono e ribattono a casa loro: rigore, tagli, riduzione del deficit, patto di stabilità, austerity. Anche il nostro governo, piuttosto immaginifico nelle passate edizioni del G8 e del G20 (ricordate il Global Standard che, secondo il nostro ministro delle Finanze, doveva riportare l’etica nelle transazioni finanziarie internazionali?) ha tenuto un profilo piuttosto basso, forse di- Attualità 4 luglio 2010 REGIONE Mozione unanime del Consiglio sulla Manovra I l Consiglio regionale del Veneto non ci sta ad accettare supinamente i tagli alle Regioni previsti della Manovra finanziaria approntata dal Governo. Nel corso della seduta di martedì 29 è stata approvata all’unanimità (39 voti su 39 presenti) una risoluzione che conferma l’irricevibilità della Manovra «così come affermato dal documento del 15 giugno 2010 della Conferenza delle regioni e delle Province autono- me». Il documento impegna la Giunta veneta «a sostenere direttamente nei confronti del Governo nazionale ed in ogni sede istituzionali deputata, la modifica della manovra finanziaria ridimensionando, fortemente e proporzionalmente, l’entità del carico nei confronti delle Regioni e delle Autonomie locali, tenendo conto dei comportamenti virtuosi già attuati in alcuni contesti territoriali». La risoluzione approvata a palazzo Ferro-Fini impegna inoltre la Giunta qualora il Governo nazionale non modifichi adeguatamente la manovra «a valutare la necessità di rivedere l’assetto delle competenze trasferite dallo Stato alla Regione Veneto». Si prospetta quindi una delicata trattativa, che potrà condizionare in modo determinante le relazioni, ora assai tese, tra enti locali e Governo centrale. NEL PRESIDIO DE ‘LA NOSTRA FAMIGLIA’ DI TREVISO Maltrattamenti a bimbi disabili Operatrici denunciate D ue educatrici de “La Nostra Famiglia” nei giorni scorsi sono state messe sotto inchiesta dalla Procura di Treviso con l’accusa di aver usato violenza, ripetutamente, su tre piccoli disabili nel presidio riabilitativo di via Ellero a Treviso, succursale della sede di Costa di Conegliano. Per loro il reato ipotizzato è maltrattamento aggravato da futili motivi, e il sostituto procuratore Giovanni Francesco Cicero, che sta conducendo le indagini assieme ai Carabinieri, ha ottenuto dal giudice la misura cautelare del divieto di dimora nella città di Treviso, notificata alle interessate venerdì 25 giugno. La dirigenza de “La Nostra Famiglia”, che afferma di aver saputo dell’indagine solo dalla stampa, ha sospeso le due di- La sede del presidio riabilitativo de “La Nostra Famiglia” di Treviso, in via Ellero pendenti, in attesa che la verità venga accertata, e ha avviato un’indagine interna. A inchiodare le educatrici sarebbero alcuni video ripresi da telecamere nascoste fatte piazzare dagli inquirenti nel refettorio. I maltrattamenti sarebbero infatti avvenuti, soprattutto, durante l’o- ra di pranzo. I dirigenti della struttura sono stati sentiti dalla magistratura e ha avuto luogo l’interrogatorio di garanzia delle indagate. La difesa di una di loro ha sollevato l’ipotesi dello scambio di persona e l’accusa ha disposto nuovi accertamenti. Il procuratore capo Antonio Foja- INCREDULI E AFFRANTI I DIRIGENTI DE ‘LA NOSTRA FAMIGLIA’ “Al primo posto la verità” bbiamo saputo dell’inda«stoA gine dalla stampa e quefatto ci ha ferito due volte: da un lato per ciò che sarebbe emerso ed è in corso di accertamento e dall’altro lato per il metodo seguito che, tenuto conto della nostra realtà operativa, poteva essere diverso senza sottrarre nulla al doveroso accertamento della verità e delle responsabilità». Sergio Dugone, responsabile delle relazioni istituzionali de “La Nostra Famiglia”, appare provato da una vicenda che ha gettato nel “tritacarne mediatico” un’associazione stimata, con centri di riabilitazione in tutta Italia. Che ora chiede di sapere la verità. «Al primo posto per noi viene la verità - dice Gigliola Casati, direttrice regionale dell’associazione La Nostra Famiglia -. Abbiamo avviato un’indagine interna per capire cosa può essere successo, e diamo agli in- quirenti la massima collaborazione. Ribadiamo che per “La Nostra Famiglia”, che ha 37 anni di storia, i bambini e le loro famiglie sono al primo posto e se si dovesse accertare che qualche operatrice è stata infedele al mandato ricevuto dall’ente, ciò rappresenterebbe una profonda ferita per tutti noi». A quattro giorni dallo scoppio del caso, il vertice dell’associazione è ancora incredulo, sgomento, sotto choc. La reazione di fronte all’opinione pubblica è stata “rapida e all’insegna della trasparenza”, ma il dispiacere non dà tregua. Per i bambini, per le loro famiglie, per i 500 operatori qualificati che operano in tutte le strutture venete, per la credibilità stessa dell’ente. «Abbiamo avviato ieri l’indagine interna - continua Casati -, incontrato i genitori, i quali sono ovviamente sconcertati, e gli operatori. Da oggi cominciamo i colloqui individuali con l’obiettivo di conoscere cosa pensano le parti delle accuse formulate, quali elementi hanno per poterci aiutare a capire la verità e a far emergere eventuali criticità. Abbiamo inoltre rinforzato l’equipe di professionisti che si occupa del sostegno psicologico degli operatori in servizio e che da ieri sera è a disposizione anche di tutti i genitori». Le operatrici indagate erano in servizio da più anni. E mai, nemmeno negli ultimi tempi, avevano dato segno di burn-out, la sindrome da stress che colpisce i professionisti dell’aiuto. I vertici de “La Nostra Famiglia” ancora non riescono a credere che abbiano potuto fare ciò di cui sono accusate. E sperano ancora che gli inquirenti abbiano scambiato per gesti violenti normali azioni di contenimento che a volte sono necessarie per far 5 VIA ALL’HOSPICE “CASA ANTICA FONTE” P osa della prima pietra a settembre 2010 e completamento dell’opera entro settembre 2011. Questi i tempi per la realizzazione dell’hospice “Casa Antica Fonte”. Entro il 23 luglio le ditte interessate dovranno presentare le offerte per l’esecuzioni dei lavori (il bando è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di lunedì 14 giugno). La ditta che si aggiudicherà i lavori avrà un tempo massimo di 365 giorni per il completamento dell’opera. Il fabbricato, si estenderà su un unico piano, su una superficie di 1.920 Il presidio di Treviso Il presidio de “La Nostra Famiglia” di via Ellero a Treviso, quartiere di Santa Maria del Rovere, ospita ogni giorno 55 bambini “diurni”. In un anno passano per il centro circa 500 piccoli disabili. Gli operatori sono 45, tra equipe medico-sanitaria, educatori e assistenti. delli ha assicurato che l’indagine non è stata gestita superficialmente. Il risultato, comunque, è che martedì la Procura di Treviso ha tolto all’indagata il provvedimento restrittivo. L’Ulss 9, intanto, ha istituito un gruppo di esperti a supporto dei genitori dei bimbi disabili, attivando anche un numero telefonico, lo 0422-323909, dalle 9 alle 12 dei giorni feriali. Sulla vicenda è intervenuto anche l’assessore regionale al Sociale Remo Sernagiotto: «Eventuali mele marce, che ci sono dappertutto, o situazioni personali di stress o disagio, non possono compromettere l’operato di centri come questi, che lavorano tra mille difficoltà, e che hanno saputo guadagnarsi, nel corso di decenni di storia, il rispetto di tutti a partire dalle famiglie per arrivare poi al territorio e alle istituzioni». Francesca Nicastro mangiare bambini che hanno certe disabilità. Si sentono traditi perché chi ha denunciato gli eventuali maltrattamenti si è rivolto alle forze dell’ordine e non alla direzione. Poi ci sono altre cose che fanno male, come vedere l’etichetta di “ente ecclesiastico civilmente riconosciuto”, rilanciato dai media quasi fosse un attestato di colpa, inevitabilmente associato agli scandali che investono la Chiesa. In questi giorni difficili, all’ente stanno arrivando però anche molti attestati di solidarietà, da parte di istituzioni del territorio, di famiglie, associazioni, a lenire la «devastazione mediatica che ci ha colpito e che fa parte della cultura con cui in Italia si affrontano queste cose». «La ricerca della verità e i percorsi che stiamo facendo noi e che stanno facendo gli inquirenti - conclude Dugone - non devono mortificare o svilire, come ha detto anche il procuratore Fojadelli, il lavoro qualificato che da molti anni anche a Treviso, ma non solo, “La Nostra Famiglia” svolge nei confronti disabili gravi e delle loro famiglie». FN mq, e avrà dieci ampie stanze in cui saranno accolti i pazienti oncologici. La costruzione di “Casa Antica Fonte” comporterà un investimento complessivo di 3.800.000 euro. La spesa sarà in buona parte finanziata dall’Ulss 7 con fondi propri. Un contributo importante al completamento dell’opera arriverà anche dalla campagna di raccolta fondi “Un mattone per l’Hospice”, avviata dal Comitato Casa Antica Fonte. CAMINO: ACCUDITO CON CORAGGIO DALLA MOGLIE Si è spento Niccolò Migotto, dopo sei anni di coma e n’è andato, nella mattina Sgotto, del 26 giugno, Niccolò Mi76 anni, pensionato di Camino. Malato da tempo di Parkinson, viveva in stato comatoso da quando, nel 2004, non si era mai pienamente ripreso da un’anestesia praticatagli per una delicata operazione al femore. L’Azione aveva già raccontato la sua storia intervistando la moglie nel febbraio 2009, nel pieno del caso Eluana Englaro. In quell’intervista emerse l’eroica quotidianità della signora Anna Maria Pivetta, la quale aveva scelto di portare a casa il marito senza sapere se e come sarebbe riuscita ad accudirlo. C’è riuscita per sei lunghi anni, grazie anche agli assistenti sociali e soprattutto alla rete di solidarietà con la famiglia dell’uomo, una delle più numerose e conosciute del paese. Sei anni trascorsi “senza fare nulla di straordinario”, come affermò la donna all’epoca, vissuti alla giornata e con la convinzione di accudire, prima che un disabile, il proprio marito, la sua unica compagnia in casa dopo che i figli si erano sistemati. Ex meccanico alla fabbrica Sole, Niccolò Migotto era andato in pensione in anticipo per motivi di salute. Per anni aveva frequentato l’Associazione Fanti di Oderzo e coltivato passioni come la caccia e la pesca. Nico ha lasciato la figlia Sandra e il figlio Emanuele; i suoi funerali sono stati officiati nella chiesa di Camino nel pomeriggio di lunedì 28 giugno. Si suggella così una storia di grande umanità, amore coraggioso ed attaccamento alla vita. Andrea Pizzinat Niccolò Migotto 6 Attualità 4 luglio 2010 L’ULSS 7 PER IL BENIN TRAMITE L’AFR Un fuoristrada per Natitingou D al Veneto al Benin, dai servizi dell’Ulss 7 all’Ospedale di Santa Bahkita di Natitingou, nel segno della solidarietà e della memoria. Viaggerà su queste rotte il Land Rover Defender, donato dall’Azienda sanitaria locale 7, su richiesta dell’Associazione Famiglie Rurali della Sinistra Piave, in ricordo dell’opera di volontariato socio-sanitario svolta dal medico Andrea Portello, già direttore del distretto coneglianese scomparso nel febbraio 2009, nei territori martoriati di Atakora, dipartimento nel nord ovest del paese africano. Il dono è stato ufficializzato martedì 29 giugno al centro conferenze di Conegliano alla presenza delle autorità civili, delle massime rappresentanze religiose della diocesi di Natitingou, dei rappresentanti degli Enti coinvolti e di quanti hanno reso possibile questo connubio esemplare d’impegno civile e di carità missionaria. Un fuoristrada dismesso, non più funzionale alle prestazioni per cui era adibito, in sede locale, nell’ambito della prevenzione e dell’igiene ambientale, conosce una nuova vita, un riuso efficiente e prezioso nei villaggi sperduti dell’Africa. «Questa donazione - ha sottolineato Angelo Del Favero, direttore generale dell’Ulss - nasce nel solco dell’attività instancabile del dottor Portello, così sensibile e attento ai bisogni delle popolazioni più svantaggiate del Benin, e cercherà di garantire in loco la crescita e l’autonomia di comunità provate da malattie e di mor- Appuntamenti del week-end in Cansiglio Due le iniziative in programma domenica 4 luglio. C’è una visita guidata su “Geologia, la scogliera e i fossili in Cansiglio”, un’escursione talità molto elevate». Un automezzo utile e necessario per il trasporto di pazienti, ma anche di bambini verso le scuole presenti negli istituti religiosi e nelle sedi missionarie della regione di Atakora. «Un gesto tangibile che arriva come manna, come sostegno quanto mai tempestivo in una fase delicata di passaggio dal dispensario all’ospedale con i primi reparti di ginecologia e maternità - precisa Alessandro Toffoli, presidente dell’AFR- un progetto che corona nove anni di lavoro e cooperazione». Presenti ,tra gli altri, alla cerimonia suor Marie Cècile Kutolbena Toguera, madre generale della Congregazione di san Paolo operante nella diocesi del capoluogo, padre Jonas Anawia, parroco della Cattedrale di Natitingou, e Titti Camerotto Portello, compagna di vita e d’impegno di Andrea, che ha trovato, tra la commozione generale, la forza di concludere, «oggi per Andrea sarebbe stato un giorno di gioia, un passo decisivo verso un progetto in cui credeva con tutto sé stesso fin dal 1982». Elena Pilato di media difficoltà con ritrovo alle 9.30 al Punto Informazioni nel piazzale Rifugio San Osvaldo. Durata: giornata intera, pranzo al sacco. Alle 16.30 al Giardino Botanico Alpino c’è una conferenza con diapositive su “Gli uccelli del Cansiglio e il loro ambiente”, con il prof. NOVITÀ PER I LAVORI IN AGRICOLTURA Voucher utilizzabili anche dai cassintegrati ovità normative nell’imN piego di manodopera stagionale anche nelle campagne trevigiane: si allarga infatti l’utilizzo dei voucher a nuove categorie di lavoratori, e si dà la possibilità anche alle aziende agricole con volume d’affari superiore ai 7 mila euro di poter usufruire, per lavori stagionali, di lavoratori occasionali che siano percettori di ammortizzatori sociali (cioè cassaintegrati, disoccupati, soggetti in mobilità) e lavoratori part-time (purché il committente del lavoro temporaneo non coincida con il datore di lavoro del lavoratore part-time). Queste categorie di lavoratori Francesco Mezzavilla. Seguirà alle 18.00 una breve escursione in foresta. Giardino Botanico Alpino: Visite guidate sabato 3 alle 15.30, domenica 4 alle 11.00 e alle 15.30 Museo dell’Uomo in Cansiglio: visite guidate alle 11.00 e alle 15.30 sia sabato che domenica. si aggiungono agli studenti con età dai 16 ai 25 anni, durante il periodo di vacanze estive, natalizie e pasquali o nel corso del fine settimana, pensionati, casalinghe. I buoni lavoro - i cosiddetti voucher - comprendono già la copertura assicurativa e previdenziale e non sono soggetti a ritenute fiscali. «Si tratta - spiega Fulvio Brunetta, presidente di Coldiretti Treviso - di una opportunità che attraverso la semplificazione delle procedure ha permesso di ottenere importanti risultati nella lotta al lavoro sommerso. Nonostante le difficoltà determinate dai bassi prezzi riconosciuti per i prodotti agricoli (-7% nel primo trimestre del 2010) per effetto delle distorsioni e speculazioni lungo la filiera, la campagna continua ad offrire molte opportunità di lavoro in tutta la Marca, ora anche per categorie con problemi di occupazione, offrendo a molte famiglie una fonte di entrata in un momento congiunturale sfavorevole». o Super iore di Scienze Scienze R eligiose Istitut Istituto Superiore Religiose SSan an Lorenzo Lorenzo Giustiniani ESCI D DALL’ORDINARIO ALLL’ORDINARIO Laur Laurea ea triennale in SScienze cienze RReligiose eligiose Laurea magistrale Laur reea mag gistrrale a in S.R. - BBeni eni CCulturali uulturraali Laur ea magistr rale a in S.R. - Bio eticca Laurea magistrale Bioetica RICHIEDI UN APPUNTAMENTO APPUNTAMENTO CON CON IL DIRETTORE DIRETTORE ([email protected]) ([email protected]) INIZIO CORSI CORSI 2010/2011 INFO ISSR San Lorenzo Giustiniani Venezia 041.27439111 Dorsoduro 1, 30123 V enezia - TTel. el. e 041.274391 041 www .marcianum.it www.marcianum.it venerdì venerdì 1 ottobre ottobre 2010 Attualità 4 luglio 2010 7 CARITAS DEL TRIVENETO PER L’ABRUZZO Dopo il terremoto torna il sorriso L o scorso settembre hanno cominciato le lezioni scolastiche nelle tende i ragazzi di Roio, alle porte de L’Aquila. Poco o niente di avventuroso, a dire il vero, dopo cinque mesi di quella vita. Pur con tutto l’entusiasmo e la capacità di adattamento dei bambini, la creatività e l’organizzazione degli insegnanti, la scuola, specie quella dei più piccoli, è da sempre legata all’immagine dell’aula, della lavagna e delle carte geografiche appese alle pareti, della cattedra e dei banchi, dei corridoi e dell’area della ricreazione. Ma a L’Aquila post 6 aprile 2009 in ogni luogo si è fatta di necessità virtù e dunque anche qui, finché le condizioni atmosferiche lo hanno permesso, le lezioni e le interrogazioni si sono svolte nella tendascuola. Poi, con la chiusura di tutte le tendopoli a fine anno e in pieno inverno, gli alunni sono stati inseriti in un istituto di un’altra zona, considerato sicuro, dove hanno concluso le attività didattiche. Fino alla svolta di sabato 19 giugno. Con il ritardo legato alle lungaggini burocratiche che stanno paralizzando un po’ tutte le iniziative di ricostruzione – l’ha riconosciuto pubblicamente in quest’occasione l’assessore Pierluigi Pezzopane a nome del Comune –, sabato gli 80 bambini del territorio di Roio hanno tagliato il nastro rosso che cingeva la loro nuova scuola materna e primaria, realizzata grazie ai contributi delle Caritas del Nord-Est e della Campania nella frazione di Poggio di Roio. E hanno fatto festa Inaugurate in Abruzzo le due strutture costruite con le donazioni delle Caritas del Triveneto: una scuola dell’infanzia e scuola elementare a Poggio di Roio, un centro comunitario a Bagno con i genitori, i docenti, gli amici sostenitori giunti per l’evento dal Triveneto e dalla Campania, la comunità tutta. Difficile resistere alla commozione per gli anziani e i nonni, sentendo i loro concittadini più inermi cantare a squarciagola, ma rigorosamente a tempo, “L’Aquila bella mia”. Un’evocativa invocazione che non sarà solo ricordo, è stata la promessa: il futuro comincia da qui. CARITAS DIOCESANA: 134 MILA EURO E I VOLONTARI Tanti fili di solidarietà da Vittorio all’Abruzzo La cerimonia inaugurale della nuova scuola a Poggio di Roio, in Abruzzo; (sotto) uno scorcio della struttura realizzata con le offerte raccolte dalla Caritas Un anno di vicinanza alla popolazione «Siamo in questi territori dal 22 aprile 2009 – ha ricordato ai partecipanti don Giovanni Sandonà, direttore della Caritas diocesana di Vicenza e delegato delle Caritas del Nord-Est – con una presenza discreta, rifiutando le casacche per non creare distacco, condividendo la vita nelle tendopoli delle aree di Bagno e Roio, in cui come Caritas del Nord-Est siamo stati chiamati a operare gemellati alla Caritas campana. Continuiamo a stare con voi, a condividere i segni di speranza, che oggi vediamo concretizzati anche nella realizzazione di strutture per la comunità. Il nostro grazie è rivolto alle tante famiglie che nella sofferenza ci hanno aperto le porte, permettendoci di entrare da amici nella loro vita». Da subito dopo la tragedia che ha colpito il capoluogo abruzzese, i volontari del Nord-Est hanno operato nelle comunità di Bagno, Civita di Bagno, Colle Roio, Pia- A POGGIO E BAGNO SI RIPARTE Le due strutture realizzate dalla Caritas L La casa dello studente crollata a L’Aquila, luogo simbolo del terremoto del 6 aprile 2009 a frazione di Poggio di Roio, che dista pochi chilometri dal comune di L’Aquila, è compreso nel territorio di Roio insieme a Roio Piano, Santa Rufina e Colle di Roio. La scuola qui costruita ha una superficie coperta di 1.455 metri quadrati e include due sezioni di scuola dell’infanzia, cinque classi di scuola primaria, l’accoglienza, uffici, una palestra con spogliatoi, laboratori, l’infermeria, la cucina e la mensa, la direzione, una sala per le attività libere, servizi e locali tecnici. È una costruzione in legno costata 2 milioni 428 mila 700 euro. A Bagno i contributi delle Caritas diocesane del Triveneto e della Campania hanno realizzato un centro comunitario di 304 metri quadrati con salone polifunzionale, spazio di accoglienza e zone comuni, cucina e servizi, locali tecnici. Costata 638 mila 600 euro, si tratta di una struttura socio-pastorale accessibile a tutti, che ha l’intento di promuovere attività sociali, culturali, pastorali e ricreative per rafforzare il tessuto sociale e lo spirito partecipativo. nola, Poggio di Roio, Roio Piano, Santa Rufina: più di duecento in turni di una e poi due settimane, qualcuno fermatosi anche per un mese, coordinati nei primi momenti da Anita Scotz della Caritas di Trento, quindi da don Orazio Zecchin per la Caritas di Padova, dallo scorso giugno sino al termine del progetto (nel prossimo ottobre) da don Francesco D’Alfonso, diacono della Caritas di Belluno. Azioni improntate principalmente all’accompagnamento della popolazione con attività di ascolto, animazione delle comunità nei luoghi di accoglienza, rilevazione dei bisogni; quindi alla riabilitazione socio-economica attraverso iniziative di progettazione sociale, sostegno al reddito, supporto per l’accesso al credito, ripristino delle attività produttive; non ultima alla ricostruzione, in particolar modo di centri di comunità, scuole, servizi sociali e caritativi, alloggi per anziani e studenti. Sono più di tre milioni e mezzo gli euro raccolti e devoluti per l’emergenza dalle Caritas del Nord-Est. Centri comunitari per combattere la disgregazione sociale «Non è cambiato nulla dall’anno scorso: spentisi i riflettori sull’accaduto, sono terminati anche gli aiuti. Con un problema in più: le comunità sono ora molto più disgregate». Ivano, medico veronese già volontario per un mese la scorsa estate, è tornato ora per prestare servizio per altrettanto tempo, ma non nasconde lo scoramento di fronte a un immobilismo dettato da un’insormontabile burocrazia, che conduce i più alla rassegnazione. C’è da chiedersi, e lo ha espresso ad alta voce ai delegati Caritas mons. Giovanni D’Ercole, vescovo ausiliare de L’Aquila, nche in diocesi di Vittorio la A mobilitazione a sostegno delle popolazioni colpite dal ter- remoto in Abruzzo fu immediata, con tante persone disponibili, con offerte per le urgenze e poi per sostenere l’opera di ricostruzione. La Caritas diocesana avviò subito la raccolta di offerte economiche, convogliate poi a coprire i costi per le realizzazioni inaugurate nei giorni corsi a Poggio e Bagno. Le offerte raccolte fino ad oggi dalla Caritas vittoriese per l’Abruzzo ammontano a 134.604,95 euro. Sul fronte dei volontari, nel corso del 2009, dopo il terremoto del 6 aprile sono andati in Abruzzo 10 volontari della Caritas diocesana, le permanenze sono state dalle 2 alle 3 settimane e un mese per Valeria Maso. Questi i nomi dei volontari: Paolo Fornasier, Elsie Peruch, Paolo Romano, Vania Bottacin, Riccardo Antoniazzi, Silvestro Biasi, Federico Foltran, Marco Sartorello, Giovanna Foltran, Valeria Maso, Augusto Trinca, Paola Dell’Armi. come si potrà fare quando sarà conclusa l’opera dei volontari. Mancano le condizioni per continuare da soli. «Buona parte della popolazione oggi ha una casa – prosegue don Dionisio Rodriguez, direttore della Caritas diocesana locale –. Ma i nuovi centri abitativi sorgono distanti gli uni dagli altri. Si tratta di case staccate dal tessuto sociale, che anzi in questi nuovi villaggi spesso nemmeno esiste». Il panorama è quello di una ventina di quartieri “Case” (Complessi antisismici sostenibili ed ecocompatibili), realizzati nei dintorni del capoluogo, permanenti e isolati, privi di servizi sociali, commerciali, di luoghi di incontro. Ad aprile vi abitavano circa 15 mila persone. Chi invece è in attesa della ricostruzione o del permesso di risistemazione della propria abitazione ha trovato posto nei “Map” (Moduli abitativi provvisori), alloggi provvisori in legno che si trovano in ogni quartiere (ad aprile erano circa 2 mila le persone così sistemate); altri ancora negli hotel. Entro l’estate saranno liberate le strutture ricettive della costa e la Nel 2010 Valeria Maso è tornata in Abruzzo per un periodo di quattro mesi ed è rientrata a fine maggio. Augusto Trinca e Paola Dell’Armi vi sono stati per circa due mesi a periodo alternati. Tutti si sono resi disponibili per quanto si rendeva necessario, dalla distribuzione pasti all’animazione anziani, bambini... Ancora oggi il servizio dei volontari presso le strutture Caritas a L’Aquila continua, con servizi più mirati perché si sta ricreando il tessuto sociale: viene chiesto il sostegno per l’animazione dei bambini e delle persone anziane, quelli che soffrono di più a seguito della perdita delle abitazioni e dei riferimenti territoriali. Alla Caritas di Vittorio Veneto aggiungono: «Sono ben accette nuove disponibilità! Le richieste devono essere inoltrate a Caritas diocesana di Vittorio Veneto che contatta il centro in Abruzzo per le disponibilità e l’attuazione del necessario per recarsi a prestar servizio. Ognuno ha capacità e talenti da mettere in gioco per creare solidarietà e comunione!». gente verrà spostata negli alberghi della città. Nei minuscoli paesi in cui invece gli abitanti sono rimasti in loco, come Santa Rufina, comune di 450 anime prevalentemente anziane, la ricostruzione li ha portati a vivere disseminati, privi dei precedenti riferimenti e relazioni di una vita. Per questo la Caritas si sta operando per costruire nel territorio aquilano i centri di comunità, spazi in cui stare, ricrearsi, conoscersi, frequentarsi. Caritas nord-est e Caritas campana ne hanno inaugurato sabato scorso uno a Bagno, grazie alla generosità di tante parrocchie, gruppi, enti, singoli. «Ora non si può più dire che a Bagno non c’è nulla – è stato sottolineato durante la cerimonia ufficiale, cui ha partecipato buona parte degli abitanti della zona –. Questa è la smentita, questa è la risposta». Anche simbolica, viene da aggiungere. Lì dove mancano del tutto prospettive per il futuro – si sente, si vede – il centro sorge a fianco della parrocchia di Santa Maria, nell’area in cui, esattamente un anno fa, si estendeva una tendopoli. Cinzia Agostini Economia 4 luglio 2010 9 PREMIATI IL MIGLIOR LATTE CRUDO E FORMAGGIO DI FATTORIA I PRIMI MIGLIORI PROSECCHI DOCG L ll’Enoteca Veneta di Conegliano, la 15ª “Primavera del Prosecco” ha premiato i migliori produttori della nuovissima Docg “Conegliano Valdobbiadene Prosecco superiore”. I vini vincitori sono stati scelti da 11 commissioni tecniche composte da enologi, sommelier e dagli studenti della Scuola enologica di Conegliano. Ecco tutte le aziende premiate, che hanno superato gli 85 centesi- mi secondo il metodo di valutazione dell’“Union internationale des oenologues”: Andrea Da Ponte, Andreola di Stefano Pola, Cantina Colli del Soligo, Col Vetoraz spumanti, Mionetto, Reghini “Rive del Bacio”, La Gioiosa, Stramaret, Valdoc Sartori e Tanorè. Guglielmo Nardocci di Famiglia Cristiana si è aggiudicato il “Premio giornalistico Primavera del Prosecco Docg” settore periodici. MS in pensione senza rimetterci, ora non può più farlo. Ottimista si mostra pure Zanchetta sul pagamento del secondo anno di cassa integrazione a chi ne ha terminato il primo anno a febbraio. «Verrà concesso», hanno rassicurato fin da allora i sindacalisti. Ma fin adesso i soldi li ha anticipati l’azienda. E il decreto del ministero per il “si paghi” ancora non c’è. «È solo una questione di verifiche ispettive da completare», conferma Zanchetta. ...Certo però che si tratta di un triste ottimismo. Se tutto va bene, 30 su 90 ex Policarpo a metà luglio hanno trovato lavoro. Quindi gli altri 60 sono presumibilmente alla ricerca, ma ancora invano. Im- magina quanto ciò faccia bene al morale. Se tutto va bene, questi 60 accedono al secondo anno di cassa integrazione. Cioè, a quanto spiegano i sindacalisti, attorno agli 800 euro al mese. C’è di che stringere la cinghia. O attingere ai risparmi. Se tutto va bene, anche i circa 20 che a febbraio hanno iniziato il secondo anno di cassa integrazione riceveranno quanto loro spetta. Ma sicuramente solo fino a febbraio 2011. Se ci saranno ancora ritardi nel fatidico decreto, i lavoratori di febbraio già a luglio forse non percepiranno nulla. Policarpo non è più in condizione di anticipare cassa integrazione. Tommaso Bisagno o scorso 23 giugno, a casa “Forcolera” nella Tenuta Collalto di Susegana sono stati premiati a cura dell’Associazione provinciale allevatori di Treviso (Apat) gli associati che meglio si sono distinti nel dare più gusto al latte naturale – venduto poi come latte crudo nei distributori automatici – e più sapore ai formaggi di fattoria. «Sono questi dei formaggi di “tipo latteria” ottenuti però – spiega il dottor Lodovico Giustiniani, presidente dell’Apat – in un caseificio aziendale». Ecco i premiati per “Il gusto del latte naturale” (latte crudo), già al 3º concorso e nell’ordine: Enzo Dotto di Canizzano, Mauro e Andrea Fedrigo di Cessalto, e Danilo Tonon di Paese. I più bravi de “I formaggi di fattoria” sono risultati invece e nell’ordine: l’azienda “Tre comuni” di Eros Minato di Istrana, l’azienda “Ponte Vecchio” di Vidor e l’azienda “Fogal Marino e Michele” di S. Zenone degli Ezzelini. Sul “latte crudo”, che ha il gusto genuino del latte naturale, è utile sapere che è sottoposto a rigidi controlli sanitari, che è più digeribile in quanto contiene tutti gli enzimi in forma attiva, e che va conservato in frigorifero e consumato entro 2-3 giorni. La sicurezza, infine, è garantita dai controlli del Servizio sanitario locale e dagli stessi allevatori. MS A LA CASSA INTEGRAZIONE AL POLICARPO Tu chiamalo se vuoi ottimismo È moderatamente ottimista Italo Zanchetta, che per la Cgil sta seguendo la vicenda degli ex lavoratori del Lanificio Policarpo, che ha annunciato la chiusura l’estate scorsa. «Ci sono buone possibilità – dice – che i lavoratori che hanno perso il posto lo scorso luglio ottengano il secondo anno di cassa integrazione». Il primo anno lo terminano verso il 10 luglio. Per accedere al secondo, stabilisce l’accordo con il ministero del Lavoro, serve che almeno un terzo dei lavoratori si siano ricollocati. Cioè abbiano trovato un altro lavoro, o la pensione, o comunque non siano più a carico delle casse statali. In cassa da luglio 2009 sono circa 90, quindi serve che circa 30 siano ricollocati. A metà giugno erano già 21. L’obbiettivo non è lontano. Ma neppure la scadenza entro cui conseguirlo. «A breve faremo un incontro per tirare le somme. Se l’obbiettivo sarà di poco mancato andremo al ministero a spiegare la situazione nel dettaglio. Ad esempio c’è chi, a sue spese, sta seguendo un corso per operatore socio-sanitario, ed ha molta pro- babilità di essere assunto (e quindi non risulta ancora ricollocato). Inoltre sono cambiate le “finestre” per andare in pensione». Cioè: forse qualcuno di chi tra gli ex Policarpo prima pensava di poter andare prima in mobilità (quindi figurando come ricollocato nei conteggi per la cassa integrazione) e poi DA RE NON HA NOVITÀ SULLO STABILE on ci sono novità in arrivo a breve per l’ampio stabile del N Policarpo. O almeno questo ha spiegato martedì 22 giugno il sindaco Gianantonio Da Re ai sindacati: chi s’era fatto vivo con il Comune qualche mese fa, evidentemente d’accordo con il Policarpo proprietaria del complesso, per chiedere di possibili varianti urbanistiche, non s’è più visto né sentito dalle parti di piazza del Popolo. Per parte loro i sindacati hanno chiesto di essere coinvolti nelle decisioni sul futuro di tutti quei metri cubi. E che nel pensare al futuro del Policarpo si valorizzino le scelte – “ci va bene anche un supermercato, appartamenti no assolutamente”, ha detto Andrea Misercordia della Cisl – che portano lavoro. E se possibile lavoro agli ex del Policarpo. TB LA BOTTIGLIA DELL’ANNO DELLA CONFRATERNITA DEL RABOSO PIAVE Cecchetto premiato a bottiglia dell’anno “SeleL zione 2010” della Confraternita del Raboso Piave è di Gior- gio Cecchetto di Tezze di Piave. La proclamazione ufficiale è avvenuta, sabato 19 giugno, a Conegliano, nell’“Enoteca Veneta”. La bottiglia dell’anno viene assegnata dai confratelli della Confraternita a quel confratello che interpreta alla meglio l’ortodossia del vino Raboso del Piave, il che vale a dire: “maturazione in botti di legno, colore rosso rubino carico, con riflessi granati, un bouquet ampio e pieno che ricorda le violette di campo e anche, marcatamente, il profumo di marasca, mentre il sapore è secco, austero, sapido e moderatamente acidulo”. Il Raboso Piave, raggiunta la sua piena maturità, è uno dei gran- di vini rossi italiani, «ottimo – spiega il Gran Maestro della Confraternita, l’enologo Mario Barbieri – con la cacciagione di pelo e di piuma, le carni rosse, le grigliate e i formaggi molto invecchiati». Dunque, il Raboso del Piave è oggi un bel gran vino italiano, ma dall’esistenza travagliata, tant’è che nei primi anni Novanta del secolo scorso stava per scomparire sopraffatto nelle sue terre del Piave da vini più commerciabili come Pinot bianco e grigio ed altri ancora. Nel 1937 in Sinistra Piave gli ettolitri di Raboso Piave erano ben 58 mila su un totale di 65 mila di vino rosso, mentre nel 1949 gli ettolitri di Raboso Piave erano addirittura 100 mila, pari all’80% di tutti i rossi presenti in loco. Poi una lenta agonia, arrestata quasi in punto Giorgio Cecchetto di morte dalla costituzione il 27 dicembre 1996 della Confraternita del Raboso Piave, scaturita “per una sua giusta qualificazione ed un progressivo rilancio”. Il Raboso del Piave è poi un vino d’antichissima origine, e lo documenta anche il romano Plinio il Vecchio nella sua “Naturalis Historia”, descrivendolo come “Picina omnium nigerrima”: il vino il cui colore è più nero della pece! MS 4 luglio 2010 BENEDETTO XVI: PER RINNOVARE L’EVANGELIZZAZIONE NEI PAESI DOVE È GIÀ RISUONATO IL PRIMO ANNUNCIO LE TAPPE DEL CAMMINO PASTORALE DIOCESANO Gli impegni prossimi della Chiesa locale L’ Anno pastorale che sta per concludersi ci ha visti impegnati nella riscoperta del battesimo, realtà da cui prendono origine le varie vocazioni e i ministeri nella Chiesa. Molte sono state le iniziative e i percorsi formativi proposti nelle parrocchie, unità pastorali e foranie. Nella seconda parte dell’anno siamo stati anche chiamati dal Vescovo a rinnovare gli organismi di partecipazione ecclesiale: occasione quanto mai opportuna per rinnovare la coscienza che nella Chiesa presbiteri, diaconi, laici e religiosi siamo tutti chiamati a condividere la preoccupazione e la corresponsabilità per il Regno di Dio. Consigli foraniali e diocesano Ci rimane, ora, l’impegno per il rinnovo dei Consigli pastorali foraniali e del Consiglio pastorale diocesano. Il Vescovo, in un incontro con i neo eletti vicari foranei, ha voluto fissare alcune date entro le quali siamo chiamati a costituire tali organismi. La composizione del Consiglio pastorale foraniale, prevede, oltre ai rappresentanti delle varie commissioni, anche la presenza dei moderatori delle unità pastorali e di due laici scelti da ogni equipe dell’unità pastorale. badito la necessità di questo percorso, pena l’immobilismo. La partecipazione dei laici Purtroppo non tutte le unità pastorali hanno messo in atto lo strumento operativo della equipe, che ha la funzione di coordinare l’unità pastorale. È necessario quindi che entro il 15 ottobre ogni unità pastorale abbia la propria equipe, composta dai parroci, dai diaconi e da due laici di ogni parrocchia. La data stabilita per la formazione e convocazione dei Consigli pastorali foraniali è il 15 novembre, mentre la prima seduta del Consiglio pastorale diocesano si realizzerà entro dicembre. La decisione di questo slittamento di date è resa necessaria dal fatto che tutto l’impianto organizzativo dipende dall’effettiva costituzione della equipe dell’unità pastorale. Anche in un recente incontro con i moderatori delle unità pastorali il Vescovo ha ri- Nei due incontri sopra citati, è emersa con chiarezza anche la necessità che il cammino pastorale sia maggiormente condiviso tra preti e laici. Le equipe delle unità pastorali e il Consiglio pastorale foraniale, soprattutto con le commissioni che per statuto sono presiedute da un laico, sono il luogo ufficiale, ma non formale, di una vera partecipazione e corresponsabilità tra preti e laici nel discernimento e nella programmazione pastorale. Si è pure detto che è da evitare il più possibile che le decisioni siano prese nelle congreghe dei preti così che i laici siano dei semplici esecutori di decisioni già prese. Il nuovo Piano pastorale Il cammino di una diocesi ha bisogno di unità. L’unità avviene attorno alla persona del Vescovo. E, in campo strettamente pastorale, attraverso l’accoglienza e la fedeltà alle indicazioni pastorali che vengono da lui. Per il nostro cammino risulta prezioso lo strumento del Piano pastorale diocesano. Giovedì 9 settembre, in Cattedrale, alle 20.30, Nuovo Pontificio Consiglio unedì scorso papa BenedetL to XVI, nei primi vespri della festa dei santi Pietro e Paolo, nella basilica di San Paolo fuori le mura, ha annunciato la sua decisione di «creare un nuovo organismo, nella forma di “Pontificio Consiglio”, con il compito precipuo di promuovere una rinnovata evangelizzazione nei paesi dove è già risuonato il primo annuncio della fede e sono presenti chiese di antica fondazione, ma che stanno vivendo una progressiva secolarizzazione della società e una sorta di “eclissi del senso di Dio”, che costituiscono una sfida a trovare mezzi adeguati per riproporre la perenne verità del Vangelo di Cristo». «Le sfide dell’epoca attuale – ha spiegato – sono certamente al di sopra delle capacità umane: lo sarà presentato e consegnato il Piano pastorale per l’anno 20102011. Sono invitati all’incontro soprattutto i membri dei Consigli pastorali parrocchiali. Il Piano pastorale sarà oggetto di attenta lettura e considerazione a vari livelli: parrocchiale, di unità pastorale e foraniale, perché ognuno lo applichi al proprio livello e in modo coordinato. È doveroso richiamare anche un altro aspetto del cammino diocesano: è importante che ci sia un coordinamento tra gli uffici pastorali diocesani, voluti dal Vescovo come strumenti per l’azione pastorale diocesana, e le realtà di base, in particolare le commissioni foraniali. Che non succeda che si intraprendano cammini non coordinati, o addirittura contrastanti, a grave danno dell’unità. Don Martino Zagonel delegato per la pastorale sono le sfide storiche e sociali, e a maggior ragione quelle spirituali. Sembra a volte a noi pastori della Chiesa di rivivere l’esperienza degli apostoli, quando migliaia di persone bisognose seguivano Gesù, ed Egli domandava: che cosa possiamo fare per tutta questa gente? Essi allora sperimentavano la loro impotenza». Ma, ha aggiunto, «proprio Gesù aveva loro dimostrato che con la fede in Dio nulla è impossibile, e che pochi pani e pesci, benedetti e condivisi, potevano sfamare tutti. Ma non c’era – e non c’è – solo la fame di cibo materiale». Oggi «c’è una fame più profonda, che solo Dio può saziare». In realtà «anche l’uomo del terzo millennio desidera una vita autentica e piena, ha bisogno di verità, di libertà profonda, di amore gratuito». ANNIVERSARIO I 60 anni di sacerdozio di mons. Magarotto enerdì 9 luglio ricorre il sesV santesimo anniversario dell’ordinazione sacerdotale di monsignor Alfredo Magarotto, vescovo emerito della diocesi di Vittorio Veneto. CALENDARIO PASTORALE LUGLIO 2010 Appuntamenti pastorali del mese di luglio 2010 UFFICIO LITURGICO Tre-giorni di aggiornamento Da venerdì 23 (inizio alle 19 con la preghiera del vespro) a domenica 25 si svolge la tre-giorni estiva di aggiornamento e di formazione per gli operatori liturgico-musicali, gli animatori liturgici, i gruppi corali, i direttori di coro, gli organisti, i ministri straordinari della Comunione, i lettori. Sul tema “Molti ministeri per una Chiesa di comunione” sarà relatore don Gianfranco Gomiero, liturgista e parroco della diocesi di Venezia. Il corso è ospitato nella casa delle Suore Francescane di Cristo Re, a Pralongo di Forno di Zoldo. AZIONE CATTOLICA Campi estivi Casa Cimacesta (Auronzo): - 8-15 luglio: Campo Acr (elementari 6/8) - 15-22 luglio: Campo Acr (e- lementari) - 22-29 luglio: Campo 14-15 enni - 29 luglio-5 agosto: Campo Giovanissimi Casa Sacile (Auronzo): - 22-30 luglio: Campo 18enni Campi di servizio: - 28 giugno-10 luglio: Campo servizio a “La Nostra Famiglia” - 12-24 luglio: Campo servizio a “La Nostra Famiglia” CENTRO DIOCESANO VOCAZIONI Campiscuola per ragazzi e giovani Gruppo Samuel (4ª e 5ª elem.): 2-8 luglio a Pozzale di Cadore, presso la Casa alpina della parrocchia di Motta di Livenza Gruppo Giona (1ª e 2ª media): 8-14 luglio a Pozzale di Cadore, presso la Casa alpina della parrocchia di Motta di Livenza Gruppo David (dalla 3ª media alla 2ª sup.): 14-18 luglio ad Auronzo di Cadore Gruppo Tabor (3ª-4ª sup.): 5-8 luglio pellegrinaggio a Torino Gruppo Diaspora (dai 18 anni): 24-30 luglio camposcuola vocazionale ad Assisi Campiscuola per ragazze Gruppo Ester (4ª e 5ª elem. e 1ª media): 5-11 luglio a Spert d’Alpago Gruppo Sirio (dalla 2ª media alla 1ª superiore): 30 giugno-5 luglio a Spert d’Alpago Gruppo Miriam (dalla 2ª alla 4ª superiore): 28-31 agosto a Padova Gruppo Sicar: esperienza estiva della Scuola di preghiera D’Estatevi: presso il Santuario de La Verna (Arezzo): 2-6 agosto Incontro per D’Estatevi - La Verna Venerdì 23, alle 20.30 in Seminario a Vittorio Veneto, si tiene l’incontro di preparazione all’appuntamento estivo “D’estatevi 2010 - La Verna”, un itinerario di preghiera, fraternità, ascolto della Parola, accompagnamento spirituale, per giovani dai 20 ai 35 anni. Il soggiorno si svolgerà dal 2 al 6 agosto presso la Casa Tau, in località La Verna. Quota di partecipazione: 130 euro. Ad organizzare sono il Seminario vescovile, l’Agesci, l’Azione cattolica, la Pastorale giovanile e il Centro diocesano vocazioni. È una proposta in continuità con la Scuola di preghiera. Iscrizioni entro il 15 luglio rivolgendosi all’Ufficio diocesano di Azione cattolica. UNITALSI Pellegrinaggio a Loreto Da sabato 24 a mercoledì 28 luglio si svolge il pellegrinaggio diocesano a Loreto, in treno, organizzato dall’Unitalsi. LA NOSTRA FAMIGLIA Quindici giorni di volontariato L’istituto “La Nostra Famiglia” propone ai ragazzi che hanno compiuto 16 anni quindici giorni continuativi di volontariato al fianco dei bambini disabili. Nella sede di Conegliano que- sti i prossimi turni: 12-24 luglio; 26 luglio-7 agosto; 30 agosto11 settembre. Nella sede di Oderzo de “La Nostra Famiglia”, invece, sono previste due proposte: dal 5 al 30 luglio nei giorni di martedì, mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 12.30; dal 23 agosto al 10 settembre dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16.30. CARITAS In Albania per i bambini Dal 30 luglio al 21 agosto campo di animazione estiva per bambini in Albania. CENTRO CULTURALE HUMANITAS Pellegrinaggio in Turchia Il Centro culturale Humanitas di Conegliano organizza un pellegrinaggio in Turchia sulle orme di Paolo con la guida del professor don Santi Grasso. Il periodo è dal 23 al 30 luglio, con possibilità di prolungamento a Istanbul fino al 2 agosto. Chiesa 4 luglio 2010 L’ANALISI DEGLI OSTACOLI E DEI POSSIBILI SBOCCHI Collegio Dante: situazione difficile, da superare L a diocesi sta mettendocela tutta per affrontare la difficile situazione del collegio vescovile Dante Alighieri di Vittorio Veneto, limitando il più possibile le sofferenze degli insegnanti, che possono perdere il posto, e degli alunni con le loro famiglie. Il direttore don Fabio Soldan ha incontrato ripetutamente in queste settimane insegnanti e genitori per trovare insieme possibili soluzioni. Gli insegnanti hanno dato finora la loro disponibilità a continuare anche il prossimo anno nonostante l’incertezza del futuro. Due maestre hanno addirittura rifiutato l’impiego in un’altra scuola per non abbandonare i loro alunni e accompagnarli verso altri inserimenti. Anche le famiglie mantengono i loro ragazzi nella scuola. Ci risulta che a tutt’oggi soltanto tre alunni siano stati ritirati, mentre ci sono state altre due iscrizioni nelle classi che continuano. Critiche assurde Di fronte a tanto impegno, fa veramente pena leggere alcuni interventi – pochi per la verità –, in alcuni siti del web, che si scagliano contro la diocesi e i loro responsabili con insulti e menzogne alle quali non vale neppure la pena di rispondere tanto sono palesemente ridicole. La maggioranza degli interessati capisce che siamo di fronte ad oggettive difficoltà e non a ciniche decisioni che mirano soltanto agli interessi materiali. C’è la volontà di tener conto della preoccupazione di insegnanti e famiglie e di valutare tutte le possibilità per un rilancio dello storico collegio vittoriese Mancano le iscrizioni, che sono la condizione indispensabile perché una scuola possa esistere. Un futuro per il collegio è possibile solamente se ci si mette tutti insieme a ragionare con calma. Portare a termine il ciclo A quali conclusioni si è arrivati in questo sforzo comune? L’obiettivo minimo è quello di poter continuare anche oltre il prossimo anno per far termina- re a tutti gli indirizzi il rispettivo percorso fino all’ultimo anno. Ma questo sarà possibile solamente se le classi esistenti manterranno un sufficiente numero di alunni e se verranno coperte le spese per il personale insegnante. La diocesi mette a disposizione l’ambiente accollandosi le spese relative. Azione di orientamento Si può pensare a progetti di rilancio della scuola? Nessuno vuol dare per scontato che la storica esperienza del collegio sia data per conclusa. Ma ancora non sono chiare le vie per una continuazione. Si può pensare a un’azione incisiva per orientare i ragazzi verso la scuola. Cosa che peraltro non è mancata negli ultimi anni. Un buon terreno possono essere le scuole dell’infanzia, soprattutto quelle gestite dalle parrocchie, per rilancia- re la scuola elementare che potrebbe permettere poi la ripresa delle medie. Per quanto riguarda le superiori, solamente l’istituto dei geometri avrebbe qualche possibilità, considerando che istituti del genere esistono solamente a Treviso, a Pordenone e a Pieve, ma con altre caratteristiche. Altre prospettive Ma si possono pensare progetti che aprono altri orizzonti. Non è impossibile pensare ad una sinergia di realtà interessate ad avviare percorsi di formazione specifica. Potrebbero essere sollecitate a questo scopo le associazioni imprenditoriali o gruppi di imprenditori di determinati settori per avere del personale affidabile e ben preparato. In questo caso la diocesi potrebbe garantire l’aspetto educativo. Non è da escludere nemmeno il sorgere di cooperative formate da genitori, insegnanti e altri eventuali aderenti. Questi possibili sbocchi devono superare due notevoli ostacoli: l’annullamento del grande debito che si è accumulato in questi anni che supera abbondantemente il milione di euro e un radicale restauro dell’immobile. A questo fine l’unica possibilità è la vendita di una parte del fabbricato che è attualmente inutilizzata. Come si vede la volontà non manca e nemmeno le idee, però per non alimentare speranze illusorie bisogna considerare realisticamente anche le difficoltà. GpM UN CENTINAIO DI PRETI AL CORSO DI NEBBIÙ Preti ed impegno per le vocazioni a cura per le vocazioni al “il Ltemaministero ordinato” è stato del corso di aggiorna- mento di giugno, proposto – in due tornate – ad un centinaio di preti della nostra diocesi, presso la casa “Bruno e Paola Mari” di Nebbiù. Il vescovo Corrado, nell’introduzione ai lavori, ha richiamato le ragioni della tematica: il Piano pastorale diocesano 2009-2010, che ha dato particolare rilievo al ministero ordinato e alla cura per questa vocazione; la riflessione svolta dal Consiglio presbiterale sul Seminario e sulla pastorale vocazionale del Seminario; l’indizione dell’Anno sacerdotale. Sempre il Vescovo ha messo in luce i tre principali obiettivi del corso: rivisitare la dimensione vocazionale della nostra vita di presbiteri; prendere consapevolezza che soggetto della cura di tutte le vocazioni – anche quelle al presbiterato – è la Chiesa intera ma, in essa, c’è un apporto specifico del presbitero; riscoprire l’importanza dell’accompagnamento personale e le attenzioni pedagogiche per attuarlo, acquisendo una maggior “competenza” nella capacità di vedere i segni di vocazione, nel fare la proposta e nell’accompagnare i primi passi di una ricerca vocazionale. Nella prima mattinata è stato dato ampio spazio ai lavori di gruppo, avviati da don Giuseppe Zanon, responsabile della formazione dei preti della diocesi di Padova. L’interesse di questo primo momento è stato quello di “raccontare” la propria vocazione e il proprio vissuto di prete: narrare la storia di salvezza che è scritta dentro la vita di ognuno di noi. Ho trovato molto stimolanti le parole introduttive di don Giuseppe: «Siamo qui come presbiteri, insieme, perché c’è stato l’ingresso di Dio nella nostra storia… noi crediamo che da Betlemme in poi, Dio non si è più tirato indietro dallo scrivere una storia sacra. Sentiamo che Dio si serve di noi per fare storia sacra. Dio continua a scrivere la storia sacra nella vita di ognuno di noi. Tutti noi siamo codici e manoscritti singolarissimi, che forse neanche noi abbiamo letto e neanche gli altri. Tesori messi là: proviamo a condividere le nostre storie sacre». Il secondo giorno è stata data la parola a don Antonio Torresin, responsabile della formazione dei preti della diocesi di Milano, ed ha portato la nostra attenzione direttamente sull’identità del pre- te: «Il tema che affrontiamo – la cura delle vocazioni – riguarda la questione dell’identità». L’identità oggi sembra un problema, perché incerta e incapace di giungere ad una propria forma “definitiva”. Pertanto è necessario un esercizio di precisazione dell’identità e in questa logica può essere utile presentare il ministero del prete come un paradosso. Da qui il titolo della sua relazione: “Il paradosso del ministero ordinato”. Il paradosso è una categoria adeguata per esprimere la sproporzione della vocazione, che sorpassa le capacità dell’uomo ma al tempo stesso vi si innesta efficacemente e fecondamente. Il terzo momento della tre gior- 11 LA MESSA CON RAVIGNANI E LA VISITA A MOTTA Il ritrovo annuale del gruppo sacristi a Muggia Vecchia nche quest’anno il grupA po sacristi della diocesi e le loro famiglie si sono trova- ti insieme, mercoledì 16 giugno, per trascorrere una giornata in serenità e allegria. Ad organizzare l’iniziativa il presidente Antonio Dassiè, supportato dai segretari Antonio Marchet e Giuseppe Marcon. Mèta principale del ritrovo è stata la basilica di Santa Maria Assunta a Muggia Vecchia. Nella splendida chiesa romanica del X secolo c’è stata la partecipazione alla messa, celebrata da monsignor Eugenio Ravignani, vescovo emerito di Trieste, gentilmente presente per l’occasione. E i sacristi della diocesi vittoriese manifestano il loro ringraziamento a monsignor Ravignani, già vescovo di Vittorio Veneto, per la sua disponibilità. Nel pomeriggio c’è stata la visita alla Risiera di San Sabba a Trieste e, sulla strada del ritorno, una tappa è stata fatta alla basilica della Madonna di Miracoli di Motta di Livenza. Nella foto sotto i sacristi a Muggia Vecchia ni è stato dedicato ai “laboratori”: lavori di gruppo in cui l’obiettivo non era condividere delle esperienze personali ma “elaborare qualcosa insieme”, alla luce delle riflessioni emerse nelle giornate precedenti, e creare degli strumenti per renderci più attenti alla cura delle vocazioni al ministero ordinato. I laboratori erano cinque: l’attenzione alla vocazione al presbiterato nella predicazione e nella catechesi; il linguaggio dei giovani; l’accompagnamento personale; i segni di vocazione al presbiterato e modalità della proposta; pastorale giovanile e pastorale vocazionale. Don Gianluigi Papa, in qualità di direttore del Centro diocesano vocazioni, ha presentato un agile strumento, messo a punto dall’equipe del Seminario, su come scorgere i segni vocazionali e le modalità di una proposta vocazionale per i ragazzi e per i giovani. Questo strumento, che terrà conto dei suggerimenti emersi durante il corso, sarà presentato e messo a disposizione di tutto il presbiterio (e non solo!). Don Alessio Magoga 12 Chiesa 4 luglio 2010 OLTRE 500 PARTECIPANTI AL PELLEGRINAGGIO UNITALSI IL VESCOVO: ESPERIENZA PREZIOSA A Lourdes con la croce e il cero “Abbiamo bisogno di speranza” voluto accompagnarlo dal primo all’ultimo minuto ed esservi presente nei modi più completi possibili». Il vescovo Corrado per la terza volta ha guidato la Chiesa di San Tiziano alla grotta di Massabielle. «Lourdes – prosegue – è un’esperienza puramente ecclesiale che fa perno sugli elementi fondamentali dell’esperienza cristiana: l’ascolto della Parola di Dio, l’eucaristia celebrata e adorata, la riconciliazione, la preghiera, la carità fraterna». Eccellenza, nel contatto con la gente, che cosa ha colto di prezioso per il suo ministero? «Ho ascoltato tante persone che vivono sofferenze e prove dal punto di vista fisico, mora- L a croce e il cero sono i due segni che hanno caratterizzato l’inizio e la fine del pellegrinaggio diocesano a Lourdes. Un pellegrinaggio diverso, vissuto in comunione con alcune diocesi sorelle del Triveneto per una profonda esperienza di Chiesa, e al tempo stesso un pellegrinaggio scandito dai momenti cardine tradizionali della vita di Lourdes. La croce appunto, per richiamare il tema dell’anno “Nel segno della croce con santa Bernardetta” e per ricordare il presidente scomparso Enrico Bazzichetto, al quale è stata dedicata anche una celebrazione eucaristica. «Lo scorso anno – ha ricordato il vescovo Pizziolo – il presidente Enrico, pur segnato pesantemente dalla malattia, non ha voluto mancare, donandoci una testimonianza commovente. Quest’anno la sua presenza si è fatta sentire nel cuore di tante persone». Infine il cero della diocesi di Vit- Norma Bibi Viotto, presidente dell’Unitalsi diocesana: “È stata un’intensa settimana di fede e di preghiera” torio Veneto benedetto e acceso qualche ora prima della partenza. La sua fiamma nell’ardere per giorni ha fatto salire al Cielo tutte le intenzioni dei presenti e di quanti rimasti a casa hanno affidato ai pellegrini le loro intenzioni. In mezzo tutto il resto. La messa alla grotta presieduta dal nostro Vescovo, le Vie Crucis dei malati, del personale, dei pellegrini, la processione eucaristica, la messa dei volontari ogni giorno alle 6.15, il rosario con le fiaccole, la messa internazionale, i sacramenti della riconciliazione e dell’unzione degli infermi, il ricordo degli anniversari di matrimonio, di ordinazione e di consacrazione. «È stata – afferma la presidente della sottosezione di Vittorio Veneto dell’Unitalsi, Norma Bibi Viotto – un’intensa settimana di fede e di preghiera durante la quale abbiamo vissuto momenti di unione con Dio e abbiamo affidato a Maria le nostre speranze e quelle affidateci dai nostri cari. Ora che torniamo a casa spesso ci sentiremo chiedere: “Come è andata a Lourdes?”. Noi risponderemo: “Bene”, ma vale la pena di aggiungere “Perché non provare?”. Abbiamo il dovere di invitare altre persone a condividere questa esperienza». Gerda De Nardi pellegrinaggio a Lourdes «fedeIèlecclesiale, un’esperienza preziosa di per questo ho LE VOCI DI ALCUNI PARTECIPANTI E DEI TRE PRETI NOVELLI Giovani a Lourdes, per arricchirsi giovani volontari dell’UnitalIscovo si sono saliti insieme al Vee ai tre sacerdoti novelli alla Citè Saint Pierre, il centro di accoglienza che la Caritas francese ha realizzato, su indicazione di santa Bernardetta, per accogliere i pellegrini bisognosi. È stato un pomeriggio diverso, nel quale hanno ascoltato il racconto della vocazione di don Marco Dal Magro, don Marco Favret e don Riccardo Meneghel, preti da nemmeno un mese, e hanno narrato qualcosa di loro stessi e del perchè hanno preso posto sul treno dell’Unitalsi. «La prima volta – ha detto Luca – don Brunone mi ha trascinato sul treno. Avevo 14 anni e avevo passato un periodo nero della mia vita. Questo è il mio undicesimo pellegrinaggio. Quello che si vive qui non riesci a trovarlo altrove. Ogni volta ti arricchisci di qualcosa in più che l’anno prima non avevi provato». «I miei genitori – ha continuato Erica – ogni volta che tornavano da Lourdes mi dicevano, è un’esperienza che non possiamo raccontarti, devi provare. Li ho ascoltati e ritorno alla grotta da cinque anni. Ogni volta c’è qualcosa che mi riporta a prendere il treno». «Quello che mi spinge a tornare – ha espresso Giada, al terzo pellegrinaggio – è il fare qualcosa per gli altri, è la prospettiva del dono». «Lourdes è qualcosa di inspiegabile – ha affermato Loris –, ho visto la luce diversa negli oc- chi delle persone. Lo scorso anno ho conosciuto Enrico Bazzichetto, è stata una persona importantissima, sapeva coinvolgere tutti dal più piccolo al più grande, ci ha lasciato un segno che durerà per sempre». «Ho desiderato venire qui – ha le e nei rapporti familiari, ma al tempo stesso possiedono grande forza d’animo e fiducia nella presenza materna della Vergine Maria. Il pellegrinaggio è una fotografia della vita delle persone, esse cercano un sostengo nelle fatiche e lo trovano nella Madonna». Anche quest’anno ha dedicato un pomeriggio ad incontrare i giovani volontari. «Attraverso il pellegrinaggio essi hanno vissuto un’esperienza di generosità e gratuità che segna la loro giovinezza e costituisce un punto di riferimento per altre scelte. Molti giovani hanno raccontato di aver preso parte per la prima volta al pellegrinaggio senza avere grandi conoscenze, a volte un po’ spinti o quasi controvoglia, ma di averne poi scoperto la positività. Questo mi detto Carlo –. Nel salottino della Comunità vocazionale di Castello Roganzuolo è appesa la foto del gruppo giovani dello scorso anno. Ogni volta che la guardavo è come se mi dicesse “e tu non ci vuoi andare?”. Il servizio che facciamo ai malati è anche un servizio che facciamo a noi stessi». «Avevo 18 anni – ha raccontato don Marco Dal Magro – quando sono venuto a Lourdes per la prima volta. Da allora alcune nonne devono aver detto Chiesa 4 luglio 2010 SABATO 3 E DOMENICA 4 A MOTTA Ecco il musical sull’apparizione fa capire che vale la pena proporre ideali alti. Non dobbiamo avere paura di fare proposte faticose e coraggiose, perché quanti le colgono vivono un’esperienza profonda e arricchente e si dimostrano capaci di corrispondere con fiducia». Presiedendo la messa dei pellegrinaggi italiani alla grotta, ha affidato alla Vergine Maria tutta la Chiesa e in particolare le nostre comunità cristiane. Oggi, quali sono le urgenze e i bisogni della diocesi di San Tiziano? «Abbiamo bisogno di speranza, di non lasciarci condizionare troppo migliaia di rosari per me. È una bella esperienza di servizio e mi è servita per approfondire la preghiera». «Lourdes l’ho conosciuta partecipando al pellegrinaggio della Nostra Famiglia – ha espresso don Riccardo Meneghel –. È stato importante condividere l’esperienza con i bambini con difficoltà fisiche e psichiche. Poi dalle fatiche, dalle pesantezze che possono esserci dalla diminuzione numerica di quanti frequentano le nostre chiese. Dobbiamo rilanciare la nostra speranza e fiducia nella presenza e nell’azione dello Spirito Santo che accompagna la Chiesa e realizza la sua potenza di vita, senza rinunciare all’impegno e al tempo stesso non sentendoci gli unici protagonisti. In questo abbiamo molto da imparare da santa Bernardetta e da Maria». GDN gioso scritto e ideato da Rino Campagna, protagonista di spicco delle attività teatrali mottensi, in collaborazione con un attivo gruppo parrocchiale. Il recital verrà rappresentato sabato 3 e domenica 4 luglio alle 21 sul sagrato della basilica di Madonna dei Miracoli, per celebrare degnamente il 500º anniversario dell’apparizione. Si tratta di un’opera autoprodotta che nasce dalla creatività e dalla competenza del gruppo, in particolare le musiche sono composte da Gianluca Marcon, i balletti e le coreografie sono curate da Patrizia Verardo. “Su un campo di grano” è una commedia musicale in tre atti. La prima parte, attraverso piccoli passaggi del Vangelo, propone l’eterna lotta tra il bene e il male personificati dall’angelo e dal diavolo e si conclude con l’apparizione della Vergine Maria. La seconda parte ripercorre i fatti più significativi della storia del santuario dal 1500 ad oggi. La terza parte, dedicata al tempo attuale, ripropone il conflitto tra il bene e il male, che giungerà al suo epilogo anche attraverso le parole della Madonna, la quale ricorda agli RINO CAMPAGNA E LA COMPAGNIA “LUNA BUONA”: GENESI E MESSAGGI DEL MUSICAL sono ritornato con l’Unitalsi quand’ero in Comunità vocazionale». «Qui – ha continuato don Marco Favret – si vedono persone che hanno una fede sostanziosa, fatta di concretezza e questo mi ha colpito fin dalla prima volta». GDN La preghiera di un pellegrino reghiera composta da un malato davanti al mosaico dell’AsPsunta nella basilica del Rosario. Vergin Santa, penetra nella mia mente e dentro la mia anima aprendola alla bontà e al servizio degli altri. u un campo di grano”. È “edSevocatorio, questo il titolo, suggestivo del musical reli- Vergin Santa, coprimi col tuo bianco mantello, proteggimi per tutta la mia vita finché raggiungerò tuo Figlio. Deo laudam. Amen. (Biagio) Rino Campagna, autore del A recital rappresentato a Motta abbiamo chiesto: come è na- ta l’idea di “Su un campo di grano”? «L’idea è nata circa due anni fa, in seno al Consiglio pastorale parrocchiale, per ricordare i 500 anni dell’apparizione della Vergine Maria a Motta. L’idea fu del parroco, monsignor Rino Bruseghin, che ci invitò a programmare qualcosa. Ho cominciato a lavorarci prendendo spunto da un campo di grano, luogo dove la Vergine sedette quando apparve al pio Giovanni Cigana». Chi l’ha stimolata ad affrontare questo tema e quali sono state le sue impressioni? «Oltre alla mia consultazione dei testi storici, mi ha aiutato la mia esperienza passata su diversi lavori teatrali a sfondo religioso. Lo stimolo mi venne da un’amica, ora scomparsa, Nives Rusalen Dario, una persona molto sensibile, alla quale ho fatto vedere le bozze del mio testo scritto per ascoltare i suoi pareri e consigli, come spesso facevo. A lei dedico dunque questo mio lavoro». Quali sono i suoi pensieri sull’apparizione della Madonna? «Io sono nato all’ombra della basilica, dove ci sono tutti i più bei ricordi della mia infanzia e della mia gioventù, fino a quando sono stato chiamato a lavorare in parrocchia. La Madonna è stata per me la figura più importante della mia vita. È lei la guida sicura per incontrare suo figlio Gesù». Secondo lei come possono questi spettacoli musicali a tema religioso coinvolgere i più giova- 13 uomini che l’umanità intera potrà degenerare se smarrisce i propri valori cristiani fondanti. La compagnia La Luna Buona si è costituita a Motta nel 2007 per volere di alcuni parrocchiani mottensi di tutte le età, che oggi contano circa un centinaio di persone tra attori, musicisti, ballerini, coristi e collaboratori, comunque non professionisti, i quali intendono testimoniare e veicolare attraverso i loro spettacoli un messaggio forte fondato sui valori cristiani. Tra i successi di pubblico ottenuti da questa compagnia si può ricordare la rappresentazione musicale “Frate Francesco”, rappresentata l’anno scorso a Motta di Livenza e in seguito in altre piazze locali e non solo, come ad esempio Oderzo, Sesto al Règhena ed Assisi. Fiorella Casonato ni? «Questi spettacoli possono aiutare i giovani a riflettere sui tanti perché della vita e a crescere, sfruttando i tanti talenti che Dio ha donato a ciascuno di loro; ma devono armarsi di umiltà, pazienza e sacrificio e lasciarsi plasmare dall’alto. Potrei citare una frase del recital: “È nell’umiltà che si acquista grandezza”». Come è proceduto il lavoro per la preparazione del recital? «Da sei-sette mesi la compagnia “La Luna Buona” ha l’incarico e la responsabilità di mettere in scena questo spettacolo. Circa un centinaio di persone lavorano a gruppi separati per poi mettere insieme tutte le parti nelle ultime due prove. C’è un gruppo che si dedica al coro, un altro agli attori, un altro ancora al balletto e alle coreografie, poi alla scenografia, alle luci, eccetera. A questo punto, faccio un “in bocca al lupo” a tutti!». FC Pellegrinaggio al santuario del monte Lussari a basilica Madonna dei MiL racoli di Motta di Livenza organizza per domenica 25 luglio un pellegrinaggio al santuario del monte Lussari, nella foresta delle Alpi carniche che ha donato il larice della Croce del Giubileo. Alle 8 partenza, in pullman, per Tarvisio dal parcheggio della basilica, alle 10.30 trasferimento in cabinovia da Camporosso al monte Lussari, alle 12 messa al santuario, alle 13 pranzo in rifugio, alle 16.30 ritorno. Costo 40 euro (oppure 26 con pranzo al sacco). Prenotazioni in basilica: telefono 0422-766030, 0422289765, e-mail [email protected]. 14 Chiesa 4 luglio 2010 INTERVISTE A UN ASSISTENTE E A UN CUOCO, DUE FIGURE SPECIALI DI ADULTI CHE ASSICURANO LA RIUSCITA DELL’ESPERIENZA Azione Cattolica Campiscuola, che passione! È in pieno svolgimento il programma dei campiscuola proposti dall’Azione cattolica di Vittorio Veneto. Per i ragazzi che vi partecipano è un’esperienza forte di vita insieme, grazie alla presenza di alcune persone speciali, come il prete che fa l’assistente o il cuoco in cucina. Ne abbiamo intervistate due. L’ASSISTENTE: don Michele Qual è il ruolo di un assistente in un camposcuola di Acr? «Facile la risposta: essere un prete cioè volto, bocca, mani, cuore di Gesù buon Pastore per una comunità che vive e testimonia la fede a misura di ragazzo/a». Qual è la priorità di un assistente verso il ragazzo che partecipa al camposcuola? E verso l’educatore? «Accoglienza di tutti e testimonianza convinta e cordiale di Colui che ci ama. Verso l’educatore risvegliare e consolidare il senso di appartenenza alla Chiesa che annuncia Cristo con varietà di carismi e di stili nella concordia dell’unica fede». Quali momenti della giornata-tipo del camposcuola richiedono la presenza attiva dell’assistente? «La presenza è sempre attiva, vigile, partecipe, anche durante i pasti e i momenti di pausa. Ma è soprattutto nell’eucarestia, nella celebrazione del perdono e nella preghiera mattutina e serale che emerge più visibilmente la guida spirituale del sacerdote». Si è appena concluso l’Anno sacerdotale. Può un camposcuola essere occasione per avvicinare in modo diverso ragazzo e sacerdote? «Se c’è un prete che non ha mai fatto un camposcuola forse è il momento di pensarci seriamente! È certamente occasione privilegiata per un contatto e un annuncio più fresco e incisivo». Cosa porta a casa, in particolare nella propria parrocchia, un assistente da un’esperienza come un camposcuola? «Al di là delle inevitabili fatiche, il tesoro di una gioia di seguire Gesù con il passo allegro e spensierato (lontano dai veleni di insulse contrapposizioni) dei ragazzi!». IL CUOCO: Lorenzo Quali gli ingredienti giusti perché una cucina sia efficiente in un camposcuola? «Allegria, buon umore e amalgama con i collaboratori. Da soli non si fa nulla». I ragazzi di oggi hanno bisogno anche di educazione alimentare, come un camposcuola può aiutare a crescere in tal senso? «Insegnare è la base. I ragazzi sono abituati ai cibi delle mense scolastiche, non hanno ancora gusti particolari, precisi. Hanno bisogno di cose genuine, semplici, ma allo stesso tempo al camposcuola imparano ad assaggiare e a mangiare anche quello che a casa non mangerebbero. In tal senso il caposcuola offre un grande aiuto». Il cuoco, come tutto il personale, in che misura riesce a trasmettere ai ragazzi la sua testimonianza di servizio? «Rispondo raccontando come chi faceva servizio ai campi sia stato di esempio per me: quando da genitore partecipavo ai campi, vedevo che oltre agli educatori c’erano molti altri che facevano qualcosa per i ragazzi. Allo stesso modo ho pensato che fosse giusto che anch’io facessi qualcosa. Credo che l’esempio diretto, il vedere che c’è qualcuno che presta il proprio tempo gratuitamente sia la testimonianza più convincente per i ragazzi». Messa a Cimacesta con il vescovo Corrado Nel pomeriggio di domenica 4 luglio il vescovo Corrado celebrerà l’eucaristia per i ragazzi di prima e seconda media presenti e per i genitori saliti a condividere con i figli una giornata di camposcuola. BREVI Azione cattolica Campo Acr sei/otto anni, 8-15 luglio Giovedì 8 luglio parte il quinto campo Acr. Per la prima volta l’esperienza viene riservata ai piccoli di prima, seconda e terza elementare. Don Egidio Dal Magro, parroco di Farra di Soligo, sarà l’assistente, e Marta Tonetto, responsabile diocesana Acr, farà da capocampo. Le parrocchie presenti sono: Bagnolo, Cimetta, Codognè, Col San Martino, Colfosco, Cordignano, Farra di Soligo, Fontanelle, Fontanellette, Gaiarine, Mareno di Piave, Pieve di Soligo, Ponte della Priula, Refrontolo, Santa Lucia, Staffolo, Vazzola, Vidor, Villanova di Prata, Visnà. Campo Acr di prima e seconda media a fine agosto, Auronzo, Casa Cimacesta Dal 30 agosto al 6 settembre è stato messo in calendario un campo per ragazzi di prima e seconda media. La data al primo momento può non sembrare indovinata, forse perché c’è già nell’aria odore di scuola. In realtà, proprio per questo, potrebbe rivelarsi un’opportunità per vivere l’ultimo scampolo di vacanza in modo interessante e vivace, insieme ad amici nuovi e vecchi. Per informazioni: Ufficio diocesano di Azione cattolica, telefono 0438-940374 oppure al sito www.acvittorioveneto.it. I 100 ANNI DEL “QUAM SINGULARI” DI PIO X RICORDIAMO I NOSTRI PRETI Don Luigi, prete “L’iniziazione cristiana semplice e generoso sia serena e gioiosa” hi ha conosciuto don LuiC gi Sartorello senz’altro si ricorderà di un prete dall’ani- mo molto generoso, soprattutto con chi era nel bisogno; divideva anche i suoi miseri pasti con le famiglie più povere del paese. Don Luigi nacque a Santa Lucia di Piave il 25 aprile 1905; venne ordinato sacerdote nella Cattedrale di Vittorio Veneto il 29 giugno 1929 da monsignor Eugenio Beccegato; divenne vicario cooperatore a Gaiarine prima e a Col San Martino poi. Fu inoltre vicario economo ad Albina e a Solighetto, dove poi nel 1936 fu nominato parroco. Fu padre spirituale al collegio “Balbi Valier” di Pieve di Soligo. Di lui si può dire che avesse un carattere semplice, molto at- Originario di Santa Lucia di Piave, è scomparso nel 1974. Fu parroco per 35 anni a Solighetto e padre spirituale al collegio “Balbi Valier” di Pieve di Soligo tento ad aiutare i sofferenti e i malati che visitava frequentemente in casa o all’ospedale prima in bicicletta e poi in motorino (in cui rimediò anche due incidenti); nonostante ciò non smise mai di essere loro vicino soprattutto con la preghiera che lui recitava assiduamente. Sentiva molto la sua missione di sacerdote e guidava la sua parrocchia con la forza che viene dal Signore attraverso lo Spirito Santo. Era molto attento alla formazione cristiana dei ragazzi e dei giovani, sempre disponibile in ogni momento e saggio nell’aiutare chi gli chiedesse qualche consiglio. Fu padre spirituale anche del compianto don Mario Gerlin quando, dopo aver terminato il suo mandato di sindaco di Pieve di Soligo, scelse la strada del sacerdozio. Durante la sua permanenza a Solighetto, don Luigi ebbe modo di operare diverse migliorie alla chiesa, tinteggiandola, installando il riscaldamento ed elettrificando le campane; ampliò anche l’asilo e lo dotò di riscaldamento. Per problemi di salute rinunciò n’occasione per ricordare il U pontefice veneto san Pio X – “uomo buono ma insieme fermo e Mons. Luigi Sartorello alla parrocchia il 1º marzo 1971 e si ritirò nella canonica di Gai; ritornò poi a Solighetto in abitazione privata. I cittadini si strinsero attorno a lui per l’ultimo saluto il 2 marzo 1974. Parteciparono numerosi al suo funerale, riconoscenti a quell’umile prete che ben aveva saputo mettere in pratica le 7 opere di misericordia corporale e spirituale. Un parroco ricco di fede e bontà d’animo che è rimasto nel cuore di quanti lo hanno conosciuto. Don Luigi riposa nel cimitero di Solighetto con il fratello don Augusto e la sorella Giustina. Rosaria Spina risoluto nel promuovere il rinnovamento della vita ecclesiale” – e richiamare “il valore decisivo dell’iniziazione cristiana dei ragazzi, soprattutto in questo tempo segnato da un accelerato processo di secolarizzazione e di indifferenza religiosa”: con quest’intento i vescovi della Conferenza episcopale del Triveneto – nella riunione del 1º giugno scorso a Zelarino (Venezia) – hanno sottoscritto la nota pastorale intitolata “La prima comunione all’età dell’uso della ragione”. Il testo esce nella circostanza del centesimo anniversario del decreto “Quam singulari Christus amore” – emesso dalla Sacra Congregazione dei sacramenti l’8 agosto 1910, per disposizione di papa Pio X – con cui si stabilì che i ragazzi fossero ammessi alla prima comunione all’età della discrezione, cioè verso i 7 anni di età, anziché a 12-14 anni come prevedeva la prassi pastorale del tempo. La nota ripercorre il quadro storicoecclesiale e le motivazioni pastorali che determinarono tale svolta ma si interroga, soprattutto, su quanto quel decreto possa dire og- gi riguardo l’educazione cristiana dei ragazzi. “Ci invita – scrivono i vescovi – a tenere viva la nostra attenzione ai ragazzi e promuovere la loro educazione cristiana, fin dai primissimi anni della loro vita. Ci chiede di accompagnare i ragazzi verso una progressiva conoscenza di Gesù e verso una comunione sempre più intensa con lui, facendo vivere loro una serena e gioiosa esperienza di vita cristiana all’interno delle nostre comunità ecclesiali. Ci ricorda che il momento culminante della comunione con Cristo si realizza mediante l’incontro sacramentale con Lui nell’eucaristia e che iniziare i bambini all’eucaristia è molto di più che prepararli alla prima comunione. È introdurli alla vita cristiana ed ecclesiale; è nutrire la loro vita cristiana con gli atteggiamenti propri della vita liturgica espressi nella celebrazione eucaristica: l’accoglienza fraterna, l’ascolto della parola di Dio, l’offerta di sé, la disponibilità al servizio”. Fondamentali, perciò, risultano la partecipazione attiva dei genitori e delle famiglie nonché il coinvolgimento organico dell’intera comunità parrocchiale nei cammini di iniziazione cristiana dei ragazzi. Chiesa 4 luglio 2010 gran bella poesia: “Rallegratevi, esultate, sfavillate di gioia tutti voi che eravate in lutto”! E chi non si porta dentro un po’ di tristezza e di morte, da non godere di questo invito alla gioia? C’è il tema della prosperità: “sarete allattati / vi sazierete / vi delizierete”. Nel mondo biblico il benessere economico è un segno della benedizione di Dio. Ma se una volta il benessere sembrava un obiettivo da raggiungere, oggi sembra da evitare, perché la prosperità ottunde mente e cuore. Sempre vero il Salmo 49, 21: “Nella prosperità l’uomo non comprende, / è simile alle bestie che muoiono”. A volte l’abbondanza e il benessere ci tolgono altre cose necessarie per vivere e non legate al successo, al denaro, al piacere, alla moda. Quando si è pieni di tutto, c’è il pericolo che manchi l’essenziale. E poi c’è il tema della tenerezza di Dio: “Voi sarete portati in braccio, / sarete accarezzati / consolati. Le vostre ossa saranno rigogliose come l’erba”! Mi piace un Dio così! Non c’è nulla da spiegare. Solo da contemplare, da gustare, da ripetere. Anche il Vangelo è tutto un fiorire di temi. “Li inviò a due a due”: è il tema della solidarietà, della condivisione, della necessità di lavorare insieme. “La messe è abbondante! Pregate il signore della messe”: è il tema della preghiera per le vocazioni. Ma anche di un nuovo sentire: la messe abbondante io la intendo come un’opportunità per il prete. A volte vien da dire: sta cascando tutto! Ma proprio sulle macerie del bisogno, della disillusione può spuntare un fiore, può fiorire un mandorlo. “Vi mando come agnelli in mezzo a lupi”: è il tema della proposta mansueta, disarmata, umile. Occorre parlare un “altro” linguaggio, diverso da quello dei lupi, dei potenti. “Non portate borsa, né sacca, né sandali”: poche cose nello zaino della vita! E tanta fiducia nella Provvidenza! La mancanza dei mezzi umani non è un impedimento, ma una possibilità. E poi: “non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada”: non è un invito alla maleducazione! Ma si tratta di evitare le chiacchiere inutili, e tutto quel complesso di convenevoli, non sempre sinceri. In qualche città, in qualche situazione, è previsto anche il fallimento della missione: “quando non vi accoglieranno”. Ma c’è sempre un altro paese, un altro cuore, che aspetta l’annuncio del regno. Però, al di là di ogni insuccesso, mi piace notare come quanti son partiti per la missione tornino contenti, “pieni di gioia”. Bello! Missione riuscita! Don Pietro Bortolini to modo nella parrocchia», mi si aprono i polmoni, respiro aria buona: è vero che è tutta da ripensare la pastorale delle nostre parrocchie, ma è vero anche che risuona oggi la parola di Gesù: “Da questo riconosceranno che siete miei discepoli: se avrete amore l’uno per l’altro” (Gv 13, 35). Noi siamo spaventati per le percentuali basse di frequenza alla messa domenicale, ma che dire quando sentiamo una neofita affermare: «Sento il bisogno la domenica di andare a messa, lì mi sento a mio agio; quando esco dalla messa ho una sensazione di pace e di gioia». Altro che “precetto”, non morde più l’idea di precetto: è la sensazione di appagamento, di pienezza, di “cuore che batte”, che ebbero i discepoli di Emmaus dopo l’ascolto della Parola e lo spezzare il Pane operati da Gesù stesso (cfr Lc 24, 32). Un altro neofita parAlberto Azzari la con gratitudine della parrocchia come del luogo dove è “cresciuto come cristiano”, grembo materno di nuovi cristiani; meglio se c’è una buona organizzazione, ma non è la cosa più importante: importante è generare alla fede. Commovente è quando ti dicono: «Ho ricevuto tantissimo aiuto dalle persone cristiane, a mia volta mi sento in dovere di aiutare gli altri e di stare loro vicino». Le nostre comunità sono luoghi di relazione d’aiuto, di prossimità? In quel caso, almeno, pare che sia stato così. È vero che i sommari che ci danno degli spaccati sulla prima comunità cristiana, che troviamo negli Atti degli Apostoli, sono rappresentazione idealizzata, ma al tempo stesso indicano un’esperienza possibile (cfr At 2, 42-47; 4, 32-35). La stessa neofita aggiunge poi che è il Vangelo che guida la sua vita e in particolare quella Parola nel Vangelo di Luca: “Nulla è impossibile a Dio” (Lc 1, 37), che costituisce un po’ tutta la trama della Buona Notizia. Ci crediamo? Infine, una testimonianza forte: «La fede può inaridirsi e seccare, la fede va coltivata. Un modo per tenere viva la fede è la riflessione sulla Parola di Dio, che io pratico, con la mia fidanzata, tutte le sere». Che non sia il caso di prenderne spunto per la nostra preghiera quotidiana? Alberto Azzari Grandi le opere del Signore Domenica 4 luglio - XIV del tempo ordinario - anno C Is 66, 10-14; Sal 65; Gal 6, 1418; Lc 10, 1-12. 17-20 Acclamate Dio, voi tutti della terra Seconda settimana del Salterio E ntriamo già nel mese di luglio. Tempo ordinario. Nelle nostre chiese il numero dei fedeli s’assottiglia. Voglia d’estate, di mare, di montagna. Di “esodo”. Eppure la liturgia resta splendida. Il popolo ebreo ha fatto esperienza dell’esilio. Come noi: lontani da Dio, in una terra che non appartiene più a lui e neanche a noi. Ma il Terzo Isaia promette il conforto del Signore. Questa pagina apre il cuore, perché è aperta alla speranza. Considerando l’insieme del testo, ma anche le singole parole, balzano evidenti alcuni temi: quello della gioia, della prosperità e della tenerezza. Ci sono delle immagini forti, che domandano memoria più che esegesi. Bisognerebbe ripeterle, fissarle nel cuore. Sono una I neofiti e noi i hanno colpito alcune M testimonianze di neofiti, cioè di nuovi cristiani, di- ventati tali in età adulta, ascoltate in un recente incontro con coloro che hanno ricevuto i sacramenti dell’iniziazione cristiana nella Veglia pasquale 2010. Mi hanno fatto pensare, perché quanto qualcuno di loro ha detto apre pagine del Vangelo che sono nutritive per la mia vita, che loro stessi accolgono e vivono. E poi, accanto alle tristezze delle cronache, che toccano una minima frangia di comportamenti degli uomini (anche se talora di uomini con ruoli di riferimento), sta nella Chiesa la perenne fioritura dei doni dello Spirito. Ascoltiamole allora le testimonianze dei neofiti. Quando uno dice: «Mi ha colpito l’amore che trasmettono coloro che sono impegnati in un cer- 15 Domenica 4 luglio: Celebra messa e cresime a Miane (ore 10). Nel pomeriggio celebra la messa a Cimacesta per i partecipanti a un campo scuola dell’Azione cattolica. Lunedì 5 luglio: Nel pomeriggio a Pozzale di Cadore incontra un gruppo di ragazzi partecipanti ad un campo vocazionale e celebra la messa per loro. Mercoledì 7 luglio: In mattinata visita la casa di riposo a Mel e celebra la messa per ospiti e operatori. Venerdì 9 luglio: Nel pomeriggio a Pozzale di Cadore incontra un gruppo di ragazzi partecipanti a un campo vocazionale e celebra la messa per loro. Sabato 10 luglio: In serata a Spert incontra un gruppo di partecipanti a un campo vocazionale. Domenica 11 luglio: Celebra messa e cresime a Ghirano (ore 9.30). BREVI CHIESA DIOCESANA Operazioni di straordinaria amministrazione I parroci che hanno in programma operazioni di straordinaria amministrazione, per le quali è richiesta l’autorizzazione dell’Ordinario diocesano, presentino domanda all’Ufficio amministrativo diocesano entro mercoledì 14 luglio. Il santuario di Revine aperto fino a settembre Il santuario di San Francesco da Paola di Revine com’è tradizione nel periodo estivo è aperto tutte le domeniche per visite e momenti di preghiera. L’apertura sarà dalle 16 alle 19 fino al mese di settembre. Ogni mercoledì sera, inoltre, nel santuario viene celebrata una messa, con inizio alle 20. Radio Palazzo Carli: messe domenicali A luglio Radio Palazzo Carli trasmette in diretta le messe domenicali dalle nostre chiese: il 4 luglio alle 10.30 da Vittorio Veneto; l’11 alle 11 da Sacile; il 18 alle 11 da Conegliano; il 25 alle 11 da Sacile. Meeting: venerdì 9 a Conegliano la presentazione Venerdì 9 luglio, alle 21 all’ex convento di San Francesco (in caso di pioggia nell’aula magna dell’ex convento) a Conegliano, verrà presentato il 31º Meeting per l’amicizia fra i popoli che si terrà a Rimini Fiera dal 22 al 28 agosto. Tema: “Quella natura che ci spinge a desiderare cose grandi è il cuore”. Ingresso libero. Organizzano il Comune di Conegliano e la Compagnia delle Opere Veneto. PELLEGRINAGGI TERRA SANTA La parrocchia di Francenigo propone un pellegri- naggio in Terra Santa nell’ambito del progetto “Betlemme” per contribuire al dialogo, alla solidarietà e alla pace. Si terrà dal 16 al 23 settembre. Per informazioni e adesioni: telefono 0434-76002. Sovvenire: indicazioni per la firma e la raccolta delle schede modello Cud 2010 nche pensionati e lavoratori dipendenti che hanno ricevuto il Amodello Cud e non sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi possono contribuire al sostegno economico alla Chiesa cattolica. La firma non costa nulla e firmando è come se si rispondesse positivamente ad una specie di “referendum” a favore della Chiesa cattolica. Quando e dove consegnare? Entro il 31 luglio, solo la scheda con la scelta, in una normale busta bianca chiusa, presso qualsiasi agenzia postale. Si raccomanda di esibire la scheda Cud in possesso e di firmare sia all’interno della casella “Chiesa cattolica”, sia in fondo alla scheda stessa. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al Caf di propria fiducia oppure anche al parroco oppure a collaboratori che il parroco avrà incaricato di questo servizio. L’incaricato diocesano per il Sovvenire diacono Aldo Cappellotto 16 Camminamonti 4 luglio 2010 ALTRI TRE ITINERARI SPECIALI CON MÈTA UN GRANDE ALBERO CAMMINAMONTI 2010 A - Tassi di Dubiea (Piano di Dubiea) 1.429 m - Larice al Bivacco CarnielliDe Marchi (Spiz di Mezzodì) 2.010 m - Cirmolo verso il rifugio Sco toni (Alpe di Lagazuoi) 2.100 m - Faggio di casera Laghet de Sot (Val dei Frassin) 1.580 m - Fagheron di casera Costa Curta (Prealpi trevigiane) 1.069 m - Giornata Camminamonti Domenica 5 settembre: Fa gheron di Pian Formosa a Casone Crosetta (Val di Funes, Alpago) 1.156 m L’ALBERO PENDENTE ALL’ALPE DI LAGAZUOI A QUOTA 2.100 Ma lo sguardo non può non immaginare quell’albero come l’opera d’arte d’uno scultore geniale che si sia voluto cimentare in un monumento dalle forme ardite inneggiante al coraggio di vivere. E oltretutto quella posizione pendente che sfida la legge di gravità fa pensare a una “torre di Pisa” naturale, predestinato a reggere per farsi ammirare da generazioni e generazioni di escursionisti pronte a spingersi fin lassù a salutare quel cirmolo indomito dell’alpe di Lagazuoi. lla scoperta dei grandi alberi nelle nostre montagne. Proseguiamo nella presentazione degli otto “itinerari speciali” proposti dalla giuria ai partecipanti a “Camminamonti 2010”, dedicati ad alcuni alberi di particolare valore storico, naturalisti- co, paesaggistico. È un modo per collegare l’iniziativa all’Anno internazionale per le biodiversità dell’Onu. Queste le otto mète: - Lares del Belo (Sasso di Bosconero) 2.010 m - Cirmoli di Lerosa (Alpe di Lerosa - Dolomiti ampezzane) 1.900-2.000 m Il cirmolo verso il rifugio Scotoni scorgerlo lì, in mezzo ad alA tri pini cembri molto grandi, quell’enorme cirmolo non può passare inosservato. Quell’albero d’alta quota piegato vistosamente su un fianco e quasi appoggiato su un proprio ramo spezzato può persino emozionare i più sensibili all’opera della natura. Perché quel cirmolo, dall’età sconosciuta ma certamente ultracentenario, sorprende innanzitutto per l’essere riuscito a sopravvivere ai venti e alle intemperie, che a quell’altitudine s’immaginano talora implacabili, restando con le proprie radici aggrappato al terreno e alle rocce. Per ulteriori informazioni sugli SCHEDA per l’escursione Comune: San Cassiano 1º Accesso: dal passo Falzarego si prosegue in auto fino al rifugio Valparola (2.168 m). Dopo un primo tratto sulla strada, si imbocca la vecchia carrozzabile e quindi il sentiero 20a in direzio- l fag g io (in Italia il geIdall’unica nere è rappre sentato specie Fag us Il fagheron di casera Costa Curta l’età, lo troviamo nelle nostre Prealpi. Un’escursione adatta anche ai primi giorni d’autunno, per ammirarne le incredibili sfumature delle foglie. SCHEDA per l’escursione Comune: Cison di Valmarino Accesso: dal passo San Boldo (712 m) si procede sul sentiero 991 in direzione del bivacco dei Loff (1.100 m). Dopo essere passati sotto la cima Agnelezze, prima di arrivare al bivacco al bivio (1.124 m) si tiene la destra in leggera discesa in direzione della casera Costa Curta (1.069 m), che si raggiunge in 15-20 minuti. Il fagheron secolare si vede sopra la casera sulla destra e ci si arriva in un paio di minuti. Per la discesa e il ritorno al passo San Boldo si può continuare sul sentiero della casera (segnavia 2) in direzione sud, verso Pian della Croda, fino ad incrociare la carrozzabile che porta al passo. Dislivello totale: 500 m Tempo di percorrenza: 3 ore circa per completare l’anello Difficoltà: Escursionistica Cartografia: Tabacco 1:25.000 n. 024 o Lagiralpina n. 4 Fotografia per Camminamonti: vedi immagine sopra. IN VAL DEI FRASSIN A QUOTA 1.580 METRI Il faggio di casera Laghet de Sot n un’amena conca prativa cirIstecondata su tutti i lati da crerocciose e versanti d’erba e mughi, battezzata “La valle dell’Eden”, si trova questo stupendo faggio di circa 400 anni sul sentiero a circa 10 minuti da casera Laghet de Sot. SCHEDA per l’escursione Comune: Cimolais Accesso: Dal parcheggio di Pian Fontana (910 m) lungo la Val Cimoliana si guada il torrente Cimoliana e si prende il sentiero 356 e subito dopo ad un bivio il 389 diretto a casera Laghet percorrendo la Val dei Frassin. Ad un successivo bivio si continua per il 390 in direzione nord in bosco fino a casera Laghet de Sot (1.580 m). Ora su terreno aperto, incontrando infine una sorgente, si arriva a casera Laghet de Sora (1.871 m). Dislivello totale: 960 m Tempo di percorrenza: 2 ore 50 a casera Laghet de Sora Difficoltà: Escursionistica Cartografia: Tabacco 1:25.000 n. 21 Fotografia per Camminamonti: vedi immagine a fianco. Per chi volesse, proseguendo a ne forcella Selares. Dopo una traversata pressoché in quota, parte un ripido sentiero a serpentine in uno stretto canalone ghiaioso che fa prendere velocemente quota fino alla forcella (2.250 m). Superatala, dopo circa 15 minuti sulla destra si incontra l’inconfondibile albero piegato. Proseguendo sul sentiero si raggiunge il rifugio Scotoni con un ultimo tratto in discesa (1.985 m). Dislivello totale: 200 m Tempo di percorrenza: 2 ore al rifugio Scotoni Difficoltà: Escursionistica Cartografia: Tabacco 1:25.000 n. 03 2º Accesso: raggiunto il rifugio Scotoni da Capanna Alpina (1.725 m) o dal rifugio Lagazuoi (2752 m) si imbocca il sentiero 20a in direzione forcella Selares e si raggiunge l’albero in meno di mezz’ora (2.100 m circa). Fotografia per Camminamonti: vedi immagine sopra. L’ALBERO NELLE PREALPI TREVIGIANE A QUOTA 1.069 uesto imponente esemplaQ re di faggio dalla chioma rigogliosa, di cui non conosciamo itinerari, ma anche sulle modalità di partecipazione e regolamenti di “Camminamonti 2010” consultare il sito www.lazione.it. nord-ovest lungo il segnavia 365, si raggiunge forcella Val di Frassin (2.197 m) e di lì casera Cavalet (1995 m). sylvatica L.) è un albero che rag g iunge facilmente i 25-30 metri di altez z a . Ha una chioma ma ssiccia , molto ramificata e con fitto fogliame , facilmente riconoscibile a distanz a perché molto arrotondata e larga , con rami della porzione apicale eretti ver ticali. L’are ale naturale di distribuzione della specie va dalla Svezia e Nor veg ia a nord, fino all’Italia centrale e alla Penisola Iberica , ma si e stende fino alla Turchia nord-occidentale . In Italia è presente sulle Alpi e sugli Appennini, dove forma boschi puri ( fag gete) o misti. Localmente , quando le condizioni climatiche lo consentono, il fagg io lo si può trovare anche più in ba sso. Si adatta a qualsia si terreno. In condizioni sfavore voli si pre senta come un arbusto prostrato e molto ramificato, adatto a soppor tare il pe so del manto ne voso per lunghi periodi. Il leg no di fag g io, piuttosto leg gero, è largamente impiegato (specialmente in pa ssato) in lavori di costruzione e di faleg nameria . Molto impiegato, a scopo ornamentale , nei parchi e nei g iardini. 17 LA LAPIDE DELL’ANPI NEL 30º DELLA LIBERAZIONE I martiri “Penza”, “Briga” e “Deciso” ricordati a Salsa vivere in libertà “pressori, Veolevano si ersero contro gli opcol loro sacrificio l’I- talia ritornò libera”. Con queste parole incise su una lapide posta in piazza Salsa a Vittorio Veneto, sull’edificio che sorge di fronte alla chiesa parrocchiale dedicata a san Michele Arcangelo all’angolo con piazza Borro, la sezione di Vit- torio Veneto dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia volle ricordare, a trent’anni dalla fine del secondo conflitto mondiale, tre giovani partigiani che persero la vita in occasione delle azioni che permisero all’Italia di lì a poco di essere liberata. Si tratta di tre vittoriesi: Egidio Dall’Acqua “Penza” morì a 22 anni nel 1944 come il diciannovenne Arturo Fighera, conosciuto dai suoi compagni con il nome di “Briga”. Nel 1945, poco prima della liberazione del 25 aprile, a morire per la resistenza fu il venticinquenne “Deciso”, nome di battaglia di Giuseppe Castelli. Claudia Borsoi ARMELLIN, DE ZORZI, LUIGI E GIUSEPPE MARCHETTI, ZENNER Da Ceneda a Marsala: cinque cenedesi fra i Mille di Garibaldi A Garibaldi, in Italia, sono state intitolate migliaia di strade. Ai singoli garibaldini, molte di meno e, tra i pochi, sono ricordati solo i più famosi, come Nino Bixio, per esempio, o altri per meriti diversi, come Ippolito Nievo e Francesco Crispi. In questi mesi, ricorrendo il 150º anniversario dell’impresa dei Mille, si ha notizia di iniziative, soprattutto in centri minori, finalizzate a ravvivare e celebrare la memoria di qualche concittadino, a suo tempo partecipe della “folle avventura” garibaldina e con gli anni poi inesorabilmente dimenticato. E forse qualcuno avrà anche proposto di intitolare a lui una strada del paese. Si sa che in occasioni del genere la retorica – in un senso o nell’altro – è sempre in agguato; ma c’è anche il suo bravo antidoto che è il racconto dei fatti come sono veramente andati, degli uomini co- me veramente erano; se volete, la lezione seria e pacata della storia. È in questo spirito che ritengo sia giusto ricordare i garibaldini della nostra diocesi. Cominciamo dai cenedesi. Ceneda, nell’anno della spedizione dei Mille, era uno dei più importanti comuni della provincia di Treviso. Si è sempre detto che, tra i Mille, i cenedesi furono quattro. Per il vero, una più accurata verifica dei dati biografici dei singoli ci dimostra che essi, invece, furono cinque. Seguiamo l’ordine alfabetico. Bartolomeo (Bortolo) Armellin(i), nato a Ceneda il 22 dicembre 1834, morto a Vittorio il 24 agosto 1891. Professione: fruttivendolo. Ippolito De Zorzi, nato a Ceneda il 18 aprile 1839. Nell’elenco ufficiale dei Mille è definito possidente. Luigi Giuseppe Marchetti, nato a Ceneda il 29 marzo 1816, medico, morto a Campofreddo (ora COLTIVATO AI 1.700 METRI, È PRESIDIO SLOW FOOD L’orzo da minestra delle vallate bellunesi n tempo diffusa in tutte le U vallate dolomitiche bellunesi, la coltivazione dell’orzo si è conservata quasi esclusivamente nell’area ladina di Fodom, oltre i 1.700 metri di altitudine. Grazie ad un rinnovato interesse per le produzioni agro-alimentari locali, alla passione e alla ricerca di un gruppo di lavoro composto dai coltivatori della cooperativa La Fiorita, l’Istituto agrario di Feltre, la Provincia di Belluno e le comunità montane, il prezioso ecotipo au- toctono è stato recuperato ed è ora l’oggetto di un’intensa valorizzazione. L’orzo bellunese è una varietà poco esigente in termini nutrizionali e adatta ai climi montani, tuttavia le rese produttive sono un terzo inferiori rispetto alle varietà moderne coltivate in pianura. Questo aspetto la rende una coltura non competitiva sul mercato cerealicolo nazionale e internazionale. Si tratta, infatti, di una varietà di tipo distico cioè la spiga ha forma appiattita con due sole fi- SERVONO TÈ NERO, LIMONE, PESCHE E ZENZERO Campo Ligure) in anno incerto tra il 1861 e il 1864. Risulta che abbia esercitato la sua professione per vari anni a Chioggia. Lì è nato suo figlio, Giuseppe Marchetti, il 24 agosto 1849. L’elenco ufficiale dei Mille, registrando il luogo di nascita di Giuseppe, ha legittimamente indotto gli storici della spedizione a considerarlo chioggiotto, ma ha anche fuorviato i due-tre studiosi di casa nostra in cerca di conterranei garibaldini. Una lettura più attenta dei dati (anche a questo servono i centenari) ci consente ora di mettere le cose a posto e di annoverare Giuseppe Marchetti tra i cenedesi partecipanti alla spedizione dei Mille. Accreditato di un titolo d’onore meraviglioso, per cui non c’è quasi nessuno storico della grande spedizione che non lo ricordi: quello di essere stato il più giovane dei garibaldini (quando si im- barcò a Quarto non aveva ancora undici anni). Pietro Zenner, nato a Ceneda l’8 marzo 1838. Morì durante la spedizione. Sul luogo e la data esatta della morte ci sono due versioni. L’elenco ufficiale afferma che morì combattendo a Reggio Calabria nel 1860. Lo storico locale monsignor Angelo Maschietto precisa la data: 21 agosto 1860. Ma don Benedetto Zenner, fratello di Pietro, che tra il 1861 e il 1863 è in Sicilia cappellano militare del 37º Reggimento, Brigata Ravenna, del nuovo esercito italiano, fa ricerche sul luogo, e alla fine conclude che il fratello è morto sui campi di Calatafimi, quindi tra il 15 e il 16 maggio. E la sua versione, per intuibili motivi, è più attendibile. A Pietro Zenner, a Vittorio, è intitolata una strada (tra i garibaldini “minori” è un’eccezione). Aldo Toffoli le di semi, che comporta una produzione inferiore rispetto alle varietà polistiche ma un’ottima qualità del seme. La semina, a spaglio o a righe, viene effettuata da fine marzo a fine aprile, mentre la raccolta avviene normalmente dalla prima decade di luglio a fine agosto. Questi semi, decorticati a pietra con i vecchi pestin ancora esistenti, sono utilizzati per la famosa minestra d’orzo, uno dei piatti più caratteristici della tradizione gastronomica dolomitica. Il seme macinato costituisce, invece, la base per diversi prodotti da forno, mentre la sua tostatura artigianale è indispensabile per produrre l’aromatico caffè d’orzo. Attualmente l’orzo bellunese viene coltivato su una superficie inferiore ai due ettari soprattutto nella zona pedemontana della Val Belluna, a ridosso del Parco nazionale delle Dolomiti bellunesi, dove sono riscontrabili condizioni climatiche migliori, superfici agrarie più fertili e facilmente meccanizzabili rispetto alla parte alta della provincia. L’orzo bellunese è ora anche un presidio di Slow Food, che si pone come obiettivo urgente la conservazione e la moltiplicazione del seme e, in un secondo momento, la diffusione di questa coltura in quella che a buon diritto viene considerata una delle aree rurali più integre del Veneto. Il presidio si innesta, inoltre, nel progetto di coltivazione di orzo da destinare alla produzione di birra nello storico birrificio di Pedavena, con l’obiettivo di sostituire le attuali varietà commerciali. Andrea Spiga d’orzo Pasqualotto Come si prepara in casa il dissetante tè alla pesca uesta volta vi spiego la riQ cetta per preparare un delizioso tè alla pesca da servire fred- do per permettervi di prepararlo in casa, invece di acquistare le bevande dallo stesso nome in bottiglia o in lattina, la cui lista di ingredienti suscita di solito alquante perplessità, ricca com’è di solito di coloranti, aromi artificiali e troppi zuccheri. Vi consiglio di preparare una bella brocca di questo delizioso tè, se un folto gruppo di amici si riunirà a casa vostra per una lunga chiacchierata, ma anche una borraccia termica da portare al mare. Ingredienti: 7 bustine di tè nero (vi suggerisco il Earl Grey o il Darjeeling: tè nero che cresce nel nord-est dell’India, considerato lo champagne dei tè); 1 limone da agricoltura biologica affettato; 1 pezzetto di zenzero di circa 5 centimetri pelato e pestato; 1 litro di acqua bollente; 8 tazze di cubetti di ghiaccio; 2 pesche pelate, snocciolate e tagliate a pezzetti; 1 pesca pelata, snocciolata e tagliata a fette; 100 grammi di zucchero (quantità indicativa, potete modularla a vostro piacimento); 8 rametti di menta (opzionale). Mettete le bustine di tè, il limone e lo zenzero in un recipiente resistente al calore e versateci sopra l’acqua bollente. Lasciate riposare per 7-8 minuti. Mettete 4 tazze di cubetti di ghiaccio in una brocca e versateci sopra il tè passandolo attraverso un colino. Frullate le pesche a pezzetti con lo zucchero, versate il frullato nel tè e mescolate. Servite in bicchieri alti con altri cubetti di ghiaccio, decorando i bicchieri con le fettine di pesca e i rametti di menta, oppure mettete le fette di pesca nella brocca. Mara Campaner 18 4 luglio 2010 FESTIVAL D’ALTAMARCA Concerti a Conegliano, a Follina e a Cison er il 19º festival Concerti P d’Altamarca, organizzato dall’associazione Quadrivium e dalla Regione, in collaborazione con la Provincia e i comuni coinvolti, venerdì 2 luglio a Conegliano nel giardino di villa Paccagnella si esibiscono il chitarrista napoletano Edoardo Catemario e il flautista Mario Carbotta. Il duo esegue brani tra tango e barocco, in un’atmosfera che mescola i caldi e coinvolgenti ritmi della scuola spagnola con le ricercate note barocche del Seicento. Sabato 3 luglio, nell’antico refettorio dell’abbazia di Follina, si tiene una serata dedicata a Schumann, con musica da camera interpretata dai violinisti Valery Oistrakh, figlio d’arte di una grande famiglia di violinisti, e Valentina Caiolo, musicista dell’Orchestra del Teatro Massimo di Catania, dal violoncellista Christophe Coin, dalla viola di Vladimir Mendelssohn e dal pianoforte di Francesco De Zan, direttore artistico del Festival. 400 ANNI FA MORIVA IL MISSIONARIO GESUITA Matteo Ricci L a sera dell’11 maggio 1610 Matteo Ricci, 57 anni, moriva a Pechino, la capitale dell’impero cinese dei Ming. La presenza del maestro Ricci, uno straniero che si era guadagnato una vasta fama in tutta la Cina, era ben nota anche a corte e dallo stesso imperatore, che aveva stabilito che Ricci e compagni dovevano essere sostenuti dall’erario statale, come veniva riservato agli ambasciatori dei paesi tributari. Il gesuita umanista italiano, in modo sorprendente e straordinario, era riuscito a farsi accreditare e stimare da tutti. Fu il primo straniero a cui la corte assegnò un terreno di proprietà imperiale perché vi fosse sepolto. Il corpo dei pochi stranieri che morivano in terra cinese, infatti, veniva di regola inviato nei propri paesi. La sepoltura nella capitale significò che la presenza cristiana era di fatto legittimata, i missionari e i cristiani erano legittimati nel loro apostolato. E la tomba di Ricci continua ancora oggi ad avere un particolare significato simbolico. L’ampio rilievo che stanno assumendo le celebrazioni del quarto centena- Originario di Macerata, ancora oggi è venerato in Cina ma poco conosciuto in Italia. Uomo di cultura, intuì l’importanza di coniugare le istanze del cristianesimo con il pensiero tradizionale dell’Estremo Oriente rio della morte del gesuita originario di Macerata, insieme alla recente riapertura della causa di beatificazione, sono i segnali di una riscoperta e rivalutazione, da parte della Chiesa, della modalità di approccio al mondo cinese che elaborò il missionario, il quale ebbe anche il merito di introdurre in Cina le conoscenze scientifiche, culturali, filosofiche e religiose europee. Ricci, nato nel 1552 da famiglia patrizia, studiò presso i gesuiti prima a Macerata e poi a Roma. Nel 1577, prescelto per la missione in Oriente, andò prima in Portogallo e poi in India, dove studiò e insegnò e, nel 1580, venne ordinato sacerdote. Nel 1582 en- Musica lirica SABATO 3 LUGLIO L’OPERA DI PUCCINI Nadia Vezzù è “Tosca” al teatro Careni di Pieve di Soligo n evento d’eccezione al U teatro Careni di Pieve di Soligo. Sabato 3 luglio, alle 21, va in scena “Tosca”, l’opera lirica di Giacomo Puccini. L’azione si svolge nel 1800 a Roma in un clima di tensione in seguito agli avvenimenti rivoluzionari in Francia e alla caduta della prima repubblica romana. La trama riproduce il tragico amore tra il pittore Mario Ca- trò in Cina a Macao e, facendo tappa in varie città, nel 1601 riuscì ad ottenere di stabilirsi a Pechino, soprattutto grazie all’amicizia con Xu Guangqi, il “dottor Paolo” degli scritti gesuitici, un alto letterato convertitosi alla fede cristiana, che in seguito divenne Gran segretario dell’Impero cioè primo ministro. Matteo Ricci, ma ancor di più “Li Ma dou”, perché sicuramente il nome cinese del missionario italiano vissuto a cavallo tra Cinquecento e Seicento è più noto in Cina che non in Italia. Ed era soprannominato “Xitai”, che significa “il maestro del grande Occidente”. «In Cina padre Matteo Ricci, insieme a Marco Polo, è l’italiano più famoso. Tutti i cinesi che hanno studiato un poco, conoscono il grande ruolo storico che ha avuto». A dirlo è padre Gianni Criveller, missionario trevigiano del Pime, uno studioso della storia della presenza dei cristiani in Cina, da una ventina d’anni inserito nel contesto della “grande Cina”: prima a Taiwan, poi a Hong Kong, a Macao ed ora prossimo a trasferirsi a Pechino. Su Matteo Ricci Musica lirica varadossi e la cantante Floria Tosca, fra i quali irrompe il prigioniero politico Cesare Angelotti, evaso da Castel Sant’Angelo. Per proteggere Cesare, Mario viene torturato, imprigionato e condannato alla fucilazione. Tosca compie l’estremo tentativo di salvare il suo amante: si promette al capo della polizia papalina, Scarpia, il quale finge di ordinare una falsa fucilazione. Tosca lo accoltella ma, dopo aver raggiunto l’amato, assiste alla sua reale fucilazione. Dal dolore si getta allora dagli spalti del castello. Questi i personaggi principali: Tosca è il soprano Nadia Vezzù (nella foto), Cavaradossi è il tenore Francesco Grollo, Scarpia è il baritono Elia Fabian, Angelotti è il basso Salvatore Giacalone. Ingresso unico 16 euro. VENERDÌ 9 E SABATO 10 PER OPERA IN PIAZZA Oderzo, due serate con il “Rigoletto” di Giuseppe Verdi pera in piazza a Oderzo enO tra nel vivo con la messa in scena del “Rigoletto” nelle sera- te del 9 e 10 luglio ovviamente in piazza Grande. La celebre opera in tre atti di Giuseppe Verdi, tratta da un romanzo di Victor Hugo e interpretata per la prima volta alla Fenice di Venezia nel 1851, rappresenta l’appuntamento centrale tra quelli inseriti nel programma di questa ventesima edizione della kermesse. Gli attori saranno accompagnati dalla Seoul International Orchestra, diretta dal maestro Matteo Yeong-hwa Lee. Coreano sarà anche colui che interpreterà il protagonista Rigoletto, il trentaduenne baritono Leo An. Gli altri interpreti saranno Denis Leone, Petia Ivanova, Valentino Pivovarov, Irena Petkova, Tina Marzariol, Paolo Buttol, Miro Busolin junior, Anastasia Zambianco, Zdravko Perger, Alessandro Sessolo, Maria Grazia Biancolin. Parteciperanno a vario titolo tra gli altri anche il coro lirico Verdi di Padova e la scuola di danza l’Etoile, i costumisti dell’Opera di Maribor. La regia è affidata ad Alfredo Corno. Nel corso della serata di sabato gli ospiti Monica Curth, vedova del tenore Giuseppe Di Stefano, e il soprano opitergino Maria Chiara e Carlo Fontana, già Sovrintendente della Scala di Milano, consegneranno il riconoscimento lirico internazionale “Giuseppe Di Stefano” a Adua Veroni, prima moglie di Luciano Pavarotti. Gli spettacoli inizieranno alle 21. Andrea Pizzinat SERRAVALLE Festival teatrale Penultimo appuntamento, venerdì 9 luglio, con il Festival di Serravalle diretto da Luisa Baldi. Nella suggestiva cornice del Castrum va in scena – si tratta della prima regionale dopo il debutto al Festival di Spoleto – “Per non morire di mafia” di Pietro Grasso. Sebastiano Lo Monaco propone in versione teatrale (con la regia di Alessio Pizzech e la drammaturgia di Nicola Fano) il tema che fa da filo conduttore al libro del Procuratore nazionale antimafia. Pietro Grasso affronta, infatti, nel suo lavoro i legami tra la mafia siciliana e la politica, gli scontri all’interno della magistratura, oltre alle carenze legislative e dei mezzi. In caso di pioggia lo spettacolo si svolgerà all’auditorium del collegio Dante sempre alle 21.30. Il prossimo appuntamento con il Festival di Serravalle sarà venerdì 16 luglio lo spettacolo “All’inseguimento di Angelica” con Carla Stella. Claudia Borsoi 19 4 luglio 2010 Domenica 4 luglio a Cison di Valmarino, nello splendido senario di Castelbrando, il violinista Gernot Winischooofer e la pianista Anna Ferrer condurranno il pubblico in un viaggio musicale dall’Austria classica alla Spagna gitana, eseguendo sonate di Mozart e Beethoven, un rondò di Saint-Saens e la danza basca di Pablo de Sarasate. I concerti iniziano alle 20.45. Biglietti: gratuito fino a 18 anni, 10 euro ridotto (da 18 a 26 anni), 15 intero. CONEGLIANO Alla Leonart Il pittore Arturo Picca e lo scultore Ivan Lardschneider espongono alla galleria Leonart in via Immacolata di Lourdes a Conegliano nella mostra di arte e design “Testa tra le nuvole”. Lardschneider, attraverso la scultura, rappresenta la società contemporanea oberata dallo stress senza mai tralasciare la vena umoristica. Con la materia, il legno, cerca di darci l’immediatezza comunicativa, rendendo essenziali le immagini. Picca, invece, ci porta come in un sogno a viaggiare nelle nuvole, che la sua mano sapiente rende con assoluta leggerezza. La sua pittura è utilizzata a livello di base, usando colori e soggetti in maniera schematica ed eliminando tutti gli effetti che possano dare una complicazione. Orario (fino al 17 luglio): tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30. Mara Campaner COL SAN MARTINO Mercoledì 7 luglio, alle 21 in piazza dell’Emigrante (in caso i pioggia nella scuola d’infanzia), l’irlandese John Wilson in “Androcle e il leone”, teatro di figura. Ingresso libero. libero. VISTORTA Venerdì 2 luglio, alle 21 al parco festeggiamenti, il Collettivo di ricerca teatrale in “Era na òlta”. Ingresso libero. SONEGO Sabato 3 luglio, alle 21 in piazzetta Insulera (in caso di maltempo al centro sociale), l’associazione Teatro Menomale di Fregona in “Lavori in corso”. Ingresso libero. CONEGLIANO Venerdì 2 luglio, alle 21.30 alla cantina Carpenè Malvolti, “Veglia d’amore divino” di Antonio Damasco. Ingresso: 10 euro con degustazione di vini doc e buffet di gastronomia biologica. PORTOBUFFOLÈ Sabato 3 luglio, alle 21.15 in piazzetta Ghetto (in caso di maltempo sotto la loggia del Fontego), il Roncade Teatro in “La bottega del caffè” di Carlo Goldoni. Ingresso: 6 euro, ridotto 3. padre Criveller ha appena terminato di scrivere due pubblicazioni. «Il suo fu un approccio amichevole, dove religione, cultura e scienza hanno svolto una ruolo importante – continua padre Criveller –. Non fu un approccio coloniale, basato sul senso di superiorità, sul commercio e la forza militare, come successe altrove. Ricci approfondì la conoscenza della cultura cinese e delle tradizioni religiose e filosofiche. Fu molto critico con il taoismo e il buddhismo, che considerava avversari del cristianesimo, mentre vide nel confucianesimo una base, un’opportunità per la diffusione del cristianesimo: secondo lui esso poteva svolgere in Cina un ruolo simile a quello che ebbe in Occidente la filosofia greca rispetto al cristianesimo». Di fronte a un mondo e a una civiltà così diversi aveva capito che era importante innanzitutto aprire una porta, e occorreva con rispetto. Le sue stesse parole lo spiegano bene: “Io non sono qui per raccogliere – affermò – e neanche per seminare, ma sono qui come per aprire i boschi. Non chiedetevi quanta gente ho battezzato, del fondamento che abbiamo potuto dare a questa difficile missione”. E la storia gli ha dato ragione: a 400 anni di distanza la Chiesa cattolica da lui fondata in Cina è ancora presente, mentre i tentativi precedenti non avevano lasciato traccia. Franco Pozzebon A CONEGLIANO PARTE IL CICLO DI “LETTURE D’ESTATE” TEATRO MOSTRE PRATA DI PORDENONE Domenica 4 luglio, alle 11 alla galleria espositiva di piazza Meyer, si inaugura la mostra d’arte contemporanea di Tiziana Pauletto (pittrice) e Francesca Sist (patchwork). Orario (fino al 18 luglio): martedì, giovedì, sabato 17.3019.30, domenica e festivi 9.30-12 e 16.3019.30. ASOLO Chiude domenica 4 luglio, al museo civico, la mostra “Gino Rossi. La nostra passione” a cura di Mario Guderzo e Carlo Sala. Orario: giovedì-domenica 10.30-12.30 e 14-18. Ingresso: 4 euro. VITTORIO VENETO Chiude lunedì 5 luglio, alla chiesetta di San Paolo al Piano, la mostra “Euridice: un amore di Antonio Canova” curata da Ottorino Stefani. CONEGLIANO Da venerdì 9 a domenica 11, nell’oratorio dell’Assunta in piazza Cima, è aperta la mostra di pittura astratta e arte povera di Federico Xavier Canizares. Ingresso libero. Orario: 15.30-19.30. BIBANO Giovedì 8 luglio, alle 21.15 in piazza oratorio (in caso di maltempo al Palaingresso dell’area fiera di Godega di Sant’Urbano), Paolo Papparotto in “Arlecchino e la casa stregata”, teatro di figura. Ingresso SACILE Giovedì 8 luglio, alle 21.15 nel cortile dell’ex chiesa di San Gregorio, il Teatro dei Pazzi di San Donà di Piave in “Un curioso accidente” di Giovanni Giusto. VIDOR Venerdì 9 luglio, alle 21 al centro polifunzionale, la compagnia De Bastiani/Puche in “La leggenda di coniglio volante”, teatro di figura. Ingresso libero. Il quartetto di lettori Roveredo, Maffei, Carrara e Scaramucci ll’interno del ricco calendaA rio del Conegliano estate festival spicca la nona edizione del- la manifestazione “Letture d’estate”. Stavolta il tema prescelto è quello della prossimità: al centro c’è il Nord-Est, tra storia e contemporaneità, attraverso le voci di attori veneti e friulani e le vicende evocate dalle parole degli scrittori del territorio. Protagonisti, infatti, sono i friulani Rita Maffei, Pino Roveredo e Fabio Scaramucci e il vicentino Armando Carrara. Il primo appuntamento, in programma lunedì 5 luglio alle 21.15 all’ex convento di San Francesco, coinvolge Pino Roveredo che leggerà brani tratti dai suoi libri “Mandami a dire” (Premio Campiello nel 2005) e “Caracreatura” (2007), in cui sono protagonisti personaggi sbandati o vittime di violenze e di umiliazioni, in perenne lotta con la vita. Martedì 6 luglio, alle 21.15 all’ex convento di San Francesco, tocca all’attrice e registra Rita Maffei, vicepresidente e codirettore artistico del Centro servizi e spettacoli di Udine, teatro stabi- TREVISO Venerdì 9 luglio, alle 17.30 al museo di Santa Caterina, si inaugura “LiquidaFestival d’arte contemporanea” curato da Carlo Sala. Orario (fino all’8 agosto): martedì-domenica 9-12.30 e 14.30-18. Ingresso (con biglietto del museo): intero 3 euro, ridotti 2 e 1. TREVISO Fino al 9 luglio, nella sala biblioteca della Provincia, è aperta la mostra fotografica “Gente, paesaggi e storia tra Piave e Livenza”. Orari: lunedì-venerdì 8-14, lunedì e mercoledì anche 15-18. Apertura a richiesta per altri giorni e orari telefonando allo 0422-656695 oppure 656139. CAMPOMOLINO Sabato 10 luglio, alle 19 a villa Altan, si inaugura la mostra dello scultore Alberto Pasqual. Intervento critico di Alessandra Santin. Orario (fino al 25 luglio): venerdì-sabato 21-23, domenica 17-23. PORDENONE Fino al 24 luglio alla galleria Sagittaria è aperta la mostra “Giulio Belluz. Il mestiere dell’arte. Disegni, dipinti, sculture dagli anni ’60”. Orario: feriale 16-19, festivo 10.30-12.30 e 16-19, chiuso le domeniche di luglio. Armando Carrara, atteso a Conegliano il 15 luglio le di innovazione del Friuli Venezia Giulia. Maffei leggerà il racconto “Il movimento del volo”, ambientato fra la Grande Guerra e la lotta di liberazione partigiana. Giovedì 15 luglio, alle 21.15 in borgo Madonna, sarà la volta di Armando Carrara che, con il supporto dei musicisti etnici Davide Matteazzi e Dante Calore, guiderà alla scoperta delle voci del bosco attraverso gli scritti dell’ertano Mauro Corona. Il quarto e ultimo appunta- TREVISO Fino al 31 luglio, allo Spazio Paraggi, è aperta la mostra di Giovanna Torresin “Pasto nudo”. Orario: mercoledì-venerdì 10-12.30 e 16-19.30, sabato 16-19.30. PIAVON Fino al 22 agosto, a Ca’ Lozzio Incontri, è aperta la mostra di Nadia Blarasin. Orario: mercoledì-domenica 15-24. BOCCAFOSSA Fino al 5 settembre, al Museo del paesaggio, è aperta la mostra “Memorie di paesaggio. Il Veneto felice nei suoi pittori del Novecento”. Orario: venerdì-sabato 16-19, domenica 10-12 e 16-19, martedì, mercoledì e giovedì solo su prenotazione (telefono 0421-324440). PORDENONE Fino al 30 settembre, presso la sede della Banca Friuladria a palazzo Cossetti, è aperta la mostra “Cesare Laurenti (1854-1936). Dal vero al liberty: l’alchimia della pittura”. Orario: lunedì-venerdì 8.30-13.30 e 14.30-17.30, giovedì di luglio e agosto 20.30-23 con visite guidate. ILLEGIO Fino al 3 ottobre, alla Casa delle esposizioni, è aperta la mostra “Angeli. Volti dell’invisibile” con opere di Botticelli, Veronese, Bernini, Rubens e Tiepolo tra gli altri. Orario: intero 8 euro, ridotto 5. mento è in calendario per giovedì 22 luglio, alle 21.15 al parco Vivaldi di Parè. In quell’occasione l’autore, regista, burattinaio e attore Fabio Scaramucci, attivo nell’ambito del teatro ragazzi Ortoteatro, inscenerà per bambini e famiglie lo spettacolo “Fatti avanti, se hai coraggio!”, incentrato sui racconti magici e fiabeschi del passato. Le musiche sono di Fabio Mazza. L’ingresso è libero a tutti gli incontri. Giacinto Bevilacqua TRENTO Fino al 7 novembre, al Castello del Buonconsiglio, è aperta la mostra “L’avventura del vetro. Dal Rinascimento al Novecento tra Venezia e mondi lontani”. Orari: 10-18. ALTRI APPUNTAMENTI CONEGLIANO Venerdì 2 luglio, alle 21 all’ex convento di San Francesco (in caso di pioggia al teatro Accademia) “Senza tempo”, spettacolo dell’Accademia di danza arte e cultura. Ingresso libero. VITTORIO VENETO Sabato 3 luglio, alle 21 al Bianconiglio, concerto della folk band travigiana Manodopera. Ingresso libero. CONEGLIANO Sabato 3 e domenica 4 luglio, all’ex convento di San Francesco, si svolge la 24ª edizione del concorso internazionale di musica vocale da camera “Città di Conegliano”. CONEGLIANO Giovedì 8 luglio, alle 21 al chiostro di San Francesco, concerto dei Solisti Veneti in omaggio a Cima da Conegliano con musiche di Mozart, von Weber, Vivaldi, Bottesini, Rossini e Paganini. Biglietti: interi 15 euro, ridotti 10. PRESENTATE LE NOVITÀ DI GENERE Fiction Rai su Walter Chiari e papa Pio XII D al 5 al 10 luglio si tiene la quarta edizione del Roma Fiction Fest 2010, che presenta in anteprima tutte le novità del mondo seriale che si potranno vedere la prossima stagione televisiva. Mentre i palinsesti estivi offrono le solite tediose trasmissioni, infatti, quelli autunnali sono già stati resi noti. Spiccano ovviamente le fiction, le cui prime puntate verranno proiettate alla manifestazione romana. La televisione di Stato è stata la prima, nei giorni scorsi, a esporsi ufficialmente, presentando le prossime fiction. Il direttore Fabrizio Del Noce si è sbilanciato promettendo una miniserie su Walter Chiari e indicando in Rosario Fiorello il perfetto interprete. Non si contano i personaggi che sicuramente si vedranno in tivù nelle prossime stagioni: si va dal racconto della vita di Luciano Pavarotti a quella di Oriana Fallaci, passando per Evita Peron (probabilmente interpretata da Gabriella Pession) e Domenico Modugno (in forse Riccardo Scamarcio per il ruolo). Successivamente, anche il direttore di Rai Fiction ha preannunciato interessanti progetti: una miniserie su Lina Merlin e sulla chiusura delle case di tolleranza, uno sulle stragi del sabato sera, una serie sulla rea- lizzazione del Titanic nel centenario del disastro (2012). In concreto Raiuno ha annunciato per il prossimo settembre e per quanto concerne la lunga serialità: “Ho sposato uno sbirro 2”, “La ladra” con il ritorno di Veronica Pivetti (nella foto), l’epopea maremmana “Terra ribelle”, “Fuoriclasse” con l’imperdibile coppia composta da Luciana Littizzetto e Neri Marcorè, “Rossella” con la Pession. A questi si aggiungono le consuete miniserie biografiche e storiche, tra le quali quella dedicata al Trio Lescano (“Le ragazze dello swing”), a papa Pio XII (“Sotto il cielo di Roma”), a Tiberio Mitri impersonato da Luca Argentero (“Un pugno e un bacio”), a Costante Girardengo alias Beppe Fiorello in “Il campione e il bandito”, a San Filippo Neri interpretato da Gigi Proietti (“Preferisco il Paradiso”). Su Raidue si punterà come sempre ai telefilm stranieri specialmente nei pomeriggi dei week end e nella prima serata infrasettimanale, con “One tree hill”, “NCIS Los Angeles”, “Castle”, “Criminal minds”, “Life unexpected” e tanti altri. Di rilievo il thriller tutto italiano “Persone sconosciute”, coprodotto da Rai e FoxCrime. Silvia Albrizio OTTIMO ELIO GERMANO, MENO IL FILM DI LUCHETTI “La nostra vita” ra l’unico film italiano in gara al Festival di Cannes, dove Elio E Germano ha vinto il premio come miglior attore. Giusto, perché è lui che regge la storia di Claudio, operaio nei cantieri edili della periferia di Roma, sempre in bilico sul filo della legalità tra infrazioni alle regole della sicurezza e lavoratori in nero. È in attesa del terzo figlio, ma la nascita segna la morte della moglie. Non basta gridare “Anima fragile” di Vasco Rossi al funerale o affidare i figli alla sorella per colmare il vuoto della perdita. Claudio si butta nel lavoro cercando di diventare impresario, virando verso il sommerso e l’illegalità e scornandosi con usurai e impresari più furbi di lui. Girato da Daniele Luchetti con stile da documentario, il film è tutto centrato sul personaggio, punto di forza e di debolezza insieme: all’attivo c’è la bravura dell’attore e la capacità di vestire i panni dell’operaio ma anche un eccesso di corrispondenze tra la sua vita privata e il lavoro, con un finale che sembra affrettato e personaggi di contorno che non acquistano vero spessore. Gianfranco Da Re LA RASSEGNA DI CINEMA ALL’APERTO AD ANZANO Via a “Martedì horror” horror all’aperto. E il buio attorno”. È questo lo slogan del“circolo UlanArcifilm nuova rassegna cinematografica “Martedì horror” proposta al di Anzano. Quattro le pellicole proposte, classici consideraSABATO 3 LUGLIO Radio 3 Rai, 13, Uomini e profeti. Leggere la Bibbia. Raitre, 18, Ciclismo. Tour de France: cronoprologo da Rotterdam. Italia 1, 21.10, Mrs Doubtfire. Film commedia. DOMENICA 4 Radio 1 Rai, 13.30, Il trucco e l’anima. Settimanale. Raitre, 17.40, Ciclismo. Giro d’Italia femminile. Raidue, 21.05, Numb3rs. “Il dirottamento”. Telefilm. LUNEDÌ 5 Radio 2 Rai, 8, Il ruggito del coniglio. Con Antonello Dose e Marco Presta. Telechiara, 18.20, Fat Albert. Cartoni. Raidue, 21.05, Lost. Tre episodi dell’ultima serie. MARTEDÌ 6 Radio 3 Rai, 14, Ad alta voce. Un racconto al giorno. Raitre, 15.30, Ciclismo. Tour de France: Wamze-Arenberg. La 7, 21.10, La gaia scienza. Documenti con Mario Tozzi. MERCOLEDÌ 7 Radio 24, 15, Destini incrociati. Conduce Giacomo Zito. Telechiara, 20.50, In & Out. Il tuo Grest in onda. Retequattro, 21.10, A.I. Intelligenza artificiale. Film di fantascienza. GIOVEDÌ 8 Raitre, 13, Cominciamo bene estate. Condominio Terra. Radio 3 Rai, 20.50, Radio 3 Suite. Il cartellone. Italia 1, 21.10, Mitici ’80. Varietà. VENERDÌ 9 Radio 1 Rai, 14.48, Ho perso il trend. Con Enrico Bassignano. La 7, 16.05, La 7 Doc. “La città segreta - Berlino nella tana di Hitler”. Italia 1, 21.05, C.S.I. Scena del crimine. “La maschera”. Telefilm. ti capisaldi del genere. Si parte martedì 6 luglio alle 21 con “La notte dei morti viventi”, l’originale in bianco e nero del 1968 di George A. Romero, si continua martedì 13 con l’allucinante “Non aprite quella porta” di Tobe Hooper (1974), martedì 20 con il demoniaco “La casa” di Sam Raimi (1981) e, infine, martedì 27 con il primo “Nightmare - Dal profondo della notte” di Wes Craven (1984). L’horror è un genere particolare, perfetto per la stagione estiva, da vedere in compagnia per esorcizzare la paura. Prima di ogni film saranno proiettati corti speciali realizzati appositamente per l’evento. Assieme alle proiezioni saranno offerte bevande estive rigorosamente di colore rosso. L’ingresso, riservato ai soci Arci, sarà di 3 euro. SA Gli altri spettacoli SUSEGANA Venerdì 2 luglio, alle 21.30 in piazza Martiri della Libertà, “Brancaleone alle crociate” (Italia, 1970) di Mario Monicelli. Ingresso libero. VIDOR Martedì 6 luglio, alle 21.15 al centro polifunzionale, “Sherlock Holmes” (Usa/Gran Bretagna, 2009) di Guy Ritchie. Ingresso: 3 euro. VITTORIO VENETO Martedì 6 luglio, alle 21 al Bianconiglio, “Lord of dogtown” (Usa, 2005) di Stacy Peralta. Ingresso libero. SAN GIACOMO DI VEGLIA Mercoledì 7 luglio, alle 21 all’oratorio, “Generazione 1000 euro” (Italia, 2008) di Massimo Venier. Ingresso: 2 euro. SAN POLO DI PIAVE Mercoledì 7 luglio, alle 21.15 nell’aia dell’ex agenzia Giol, “Le cronache di Narnia: il principe Caspian” (Usa/Gran Bretagna, 2008) di Andrew Adamson. Ingresso libero. SAN PIETRO DI FELETTO Mercoledì 7 luglio, alle 21.30 al parco dell’antica Pieve, “Dragon trainer” (Usa, 2010, animazione) di Dean DeBlois. Ingresso libero. SOLIGO Giovedì 8 luglio, alle 20.30 alla cantina Perlage, “Terra Madre” (Italia, 2009) di Ermanno Olmi. Ingresso: 10 euro con degustazione del presidio Slow Food e vino. PIEVE DI SOLIGO Giovedì 8 luglio, alle 21.15 all’Isola La Roggia, “A crude awakening-The oli crash” di Basil Gelpke e Ray McCormack. Ingresso libero. LAGO Venerdì 9 luglio, alle 21.15 nel cortivo dell’associazione Al Portego, “Una montagna di balle” di Nicola Angrisano. Ingresso libero. PROSEGUE L’APPUNTAMENTO CURATO DA PIZZINATO Lunedì con la lirica LUNEDÌ DELLA LIRICA Ogni lunedì dalle 10.30 alle 13 spazio alle grandi voci della lirica e alle maggiori opere con la trasmissione curata e condotta da Luciano Pizzinato. NOTIZIE FLASH Spazio alla cronaca e ai temi d’attualità con le “Notizie flash” selezionate da Giulia Riva. La rassegna va in onda ogni giorno dal lunedì al sabato, alle 11.30, 12, 17 e 19.45. I RAGAZZI DEL PALAZZO Intrattenimento, comicità e risate con il programma di Andrea, Cristian, Cristiano, Vincenzo e Alessio in onda ogni sabato pomeriggio dalle 14 alle 16. L’ISOLA DELLE PERLE I disagi degli anziani al centro della trasmissione in onda ogni martedì pomeriggio dalle 14.30 alle 16, coordinata da Mara Pasin e condotta dal gruppo giovani “La scialuppa”. È possibile intervenire in diretta telefonando allo 0434-781477. Vittorio Veneto 23 CONSIGLIO COMUNALE l consiglio comunale di Inisce Vittorio Veneto si riulunedì 5 luglio alle ADDIO NONNA ROSINA tornata al Padre veÈ nerdì 25 giugno Rosina Dal Mas, la nonna di Vit- torio Veneto: con i 104 anni che avrebbe compiuto il 26 ottobre, era infatti la cittadina più anziana. Originaria di Longhere, in gio- ventù aveva lavorato in filanda; col marito Ismaele Tadiotti aveva aperto poi una tappezzeria in via Roma a Serravalle, gestendola fino alla pensione. Un anno fa aveva deciso di entrare in casa di riposo, cu- rando personalmente le relative pratiche burocratiche. Qualche giorno fa, un ricovero per un banale intervento e l’improvvisa scomparsa. Nonna Rosina lascia la figlia Silvana, residente a Viareggio; aveva anche un altro figlio, ormai scomparso. COMUNITÀ, PARTECIPAZIONE, APPARTENENZA Un progetto per Ceneda H a raggiunto una delle sue prime tappe il progetto “Comunità, partecipazione, appartenenza”, cammino promosso tra i gruppi di giovani e adulti che operano nella e con la comunità parrocchiale di Ceneda, progetto che è coordinato dal Centro servizi per il volontariato di Treviso, dal Coordinamento volontariato della Sinistra Piave e dall’associazione Tonino Bello. In occasione dell’assemblea di venerdì 25 giugno, alla quale erano presenti una settantina di persone, è sorto il Gruppo Progetto, costituito da 16 persone a rappresentanza dei vari gruppi, che nei prossimi mesi lavoreranno sui nodi e sulle risorse emerse L’assemblea del 25 giugno in occasione della seduta. Un cammino, questo, che nasce circa un anno fa. Come prende avvio il progetto? «Un gruppo di volontari del Vittoriese – spiega Fabio Tesser, operatore di LA PRIMA ASSEMBLEA «È andata bene – precisa Fabio Tesser, referente del progetto, riferendosi all’assemblea pubblica del 25 giugno –, non nascondo però la diffidenza iniziale di molti gruppi al momento dell’avvio di questo progetto. Si tratta di un gruppo eterogeneo, fatto di giovani e meno giovani, che ha portato a un bel risultato, perché si è potuti giungere alla condivisione di problematiche e risorse, per poter poi fare delle proposte concrete». «Scopo dell’assemblea – continua Fabio Tesser – è stato quello di decidere su quali delle sette aree sarà prioritario lavorare. Il gruppo ha deciso di puntare sulle attività, sul loro coordinamento e sulla comunicazione. Ci sono infatti diverse attività, ma manca chi le coordina, manca la condivisione e la conoscenza, mancano o- biettivi comuni a livello di comunità». Il Gruppo Progetto inizierà ora a lavorare sulla base di quanto emerso dall’assemblea. Tra i nodi sono stati ad esempio segnalati: la mancanza di attività che facciano uscire gli anziani da casa e di concerti pubblici in piazza Duomo con generi e gruppi diversi; i più giovani hanno sottolineato come non tutti gli spazi del patronato siano facilmente accessibili e come, in generale, manchino fondi per la loro gestione. Un’altra problematica emersa è che molto spesso l’appartenenza alla parrocchia viene vissuta come un’etichetta. Numerose le risorse a disposizione: dagli spazi, patronato, loggia, piazza, parco della villa, spesso non valorizzati, alle persone che a vari titoli operano all’interno della comunità. CB strada dell’associazione Tonino Bello e referente per questo progetto – ha seguito un corso promosso dal Centro servizi per il volontariato di Treviso. Al termine questo gruppo ha pensato che si potesse fare qualcosa per la città, nello specifico Ceneda, un po’ perché è poco valorizzata, dall’altro perché si tratta di uno dei quartieri più vecchi, come età della popolazione, di Vittorio Veneto. Questo gruppo è partito analizzando le cose negative, ma anche positive, che caratterizzano il quartiere». Quali le prime idee emerse? «Il gruppo aveva pensato di lavorare con la famiglia proponendo, ad esempio, la creazione di un doposcuola, ma si sono resi conto che il doposcuola c’era già. Tra loro è quindi sorta la domanda: come riusciamo a capire cosa poter fare per Ceneda?». Il gruppo si è così messo in contatto, tramite il Centro servizi per il volontariato, con l’associazione Tonino Bello di Treviso, realtà che già da un anno porta avanti con gli operatori di strada un progetto – “Adulti acro- 20.30. Punto principale all’ordine del giorno, l’approvazione del bilancio 2009, e la prima variazione del bilancio di previsione 2010. In discussione anche due interpellanze sui materiali raccolti per il museo del baco da seta e sul recupero del complesso “ex Ceppi” in via Isonzo, e sul progetto di vigilanza Tv3a. In votazione anche un piano urbanistico attuativo (legato al Piano casa regionale) in via della Cartiera in centro città, e la nomina di tre componenti del comitato di gestione dell’asilo nido. Rosina Dal Mas bati” – in varie realtà trevigiane. Ne è seguito un incontro a fine 2009 e da qui la volontà di allargare il gruppo alle realtà che in prima persona sono operative a Ceneda per interrogarsi su cosa poter fare per questo territorio, anche in relazione agli spazi disponibili. Il gruppo ha così coinvolto nove realtà: dal consiglio pastorale parrocchiale ai catechisti, dai ragazzi di 3ª media al gruppo sala prova, dai volontari di Insieme per Ceneda al gruppo anziani, dal gruppo missionario ai ragazzi delle superiori e agli animatori dei gruppi. Gli operatori, nel corso di questi mesi, di strada hanno incontrato ogni singolo gruppo per capire quali, secondo loro, fossero i nodi (le problematiche) e le risorse a disposizione della comunità. A ciò è seguita, lo scorso 25 giugno, un’assemblea di condivisione finale. Il Gruppo Progetto si darà nuovamente appuntamento a settembre per poi giungere, entro la fine dell’anno, alla presentazione di alcune proposte concrete che possano rilanciare il quartiere. Claudia Borsoi VA ALLA TORRE DELL’OROLOGIO, LASCIANDO SPAZIO AL QUADRILATERO AI VIGILI Nuovo ufficio Commercio a stazione della L polizia municipale verrà ampliata nei locali del vicino ufficio Attività produttive, che è stato spostato alla Torre dell’orologio, a Serravalle. «In questo modo risolveremo i problemi di spazio della nostra polizia locale e sposteremo a Serravalle degli uffici che porteranno nel quartiere una nuova attività», spiega l’assessore alla polizia municipale, Mario Rosset. I vigili e le vigilesse hanno in effetti qualche problema di spazio nella loro attuale stazione. Gli uffici sono ridotti al minimo necessario e il personale è costretto a servirsi di un unico bagno. Una situazione cui lo spostamento dell’ufficio Commercio, nome popolare delle Attività produttive, ha posto rimedio. L’ufficio era in piazza Concordia, di fronte alla stazione della polizia municipale, al primo VERSO L’EPILOGO LA VICENDA DELLA PETIZIONE PRO CASELLO A27 MAI RECAPITATA Le firme contese i avvia alla conclusioSvicenda ne, almeno formale, la della petizione e delle lettere pro-casello dell’A27 in zona industriale a San Giacomo. «Consegneremo le firme direttamente nelle mani del presidente della Provincia Leonardo Muraro e del vice presidente Floriano Zambon», lo annuncia Gianni Varaschin, presidente della circoscrizione della Val dei Fiori, organizzatrice della raccolta di oltre 1000 firme, attività cui avevano partecipato altri comitati, il quartiere Ceneda e altri. Proprio da alcuni di coloro che avevano collaborato si era recentemente le- vata la protesta: «Le firme devono essere assolutamente consegnate a Provincia e Società autostrade», è stato ripetuto più volte. La circoscrizione ha sempre sostenuto di aver voluto evitare la strumentalizzazione delle firme contro la realizzazione del passante di Ceneda sud, che collegherà l’uscita Vittorio Sud dell’A27 all’Alemagna, sostenendo che la petizione e le oltre 35 lettere di industriali, tra cui Zoppas e Permasteelisa, sostengono esclusivamente la realizzazione del casello, che non costituisce alternativa al passante. «Ho tentato di consegnare le firme, ma la politica piano del condominio Quadrilatero. Oggi invece si trova al piano terra e al primo piano della Torre dell’orologio, ai piedi del collegio Dante, a Serravalle. La polizia potrà così occuparne i locali, e trovare lo spazio e i servizi di cui ha bisogno. La stazione della polizia troverà comunque sede definitiva nel condominio in via di realizzazione nell’area antistante, dove si trovava l’istituto d’arte. «Probabilmente, se i progetti a lungo termine della Regione seguiranno il loro corso, quella stazione diverrà la sede delle polizie locali di tutto l’hinterland vittoriese», conclude Rosset. ADG non se ne è mai interessata» aveva inoltre dichiarato recentemente Varaschin, ottenendo la pronta risposta, per di più simultanea, di Muraro e Zambon: «A nostra memoria nessuno ha mai cercato di consegnarci le firme. In ogni caso è sufficiente inviarle alla Provincia tramite fax o raccomandata». Un’ipotesi che la circoscrizione non prende nemmeno in considerazione: «Le firme sostengono un’idea ancora valida, per cui devono essere prese in carico molto seriamente. Per questo prenderemo appuntamento e le consegneremo direttamente alle persone di Muraro e Zambon», conclude Varaschin. Almeno dal punto di vista di cittadini e circoscrizione pare che la vicenda si stia avviando alla conclusione. Alberto Della Giustina 24 Dai nostri paesi Vittorio Veneto 4 luglio 2010 GUIDO TONIETTO NUOVO PRESIDENTE DEL ROTARY artedì sera, nella seM de dell’hotel Terme, il Rotary Club Conegliano Vittorio Veneto ha vissuto il passaggio delle consegne dall’ormai past president Francesco Magno, all’attuale presidente Guido Tonietto, già primario chirurgo all’ospedale di Costa. Nel corso dell’anno rotariano appena chiuso, il club vittoriese-coneglia- nese guidato dal presidente Magno si è impegnato a fondo sia nelle attività interne (incontri, conviviali, visite e gite), che nei cosiddetti service verso l’esterno. È importante ricordare gli incontri di orientamento professionale nelle scuole superiori delle due città, l’impegno per l’insegnamento della lingua italiana agli extracomunitari, la donazione alla Piccola Comunità di Conegliano in memoria di don Antonio Zuliani, il sostegno dell’attività di padre Barando per la realizzazione di una scuola in Togo, l’acquisto di cinque letti ospedalieri completamente attrezzati per l’infermeria dei frati Cappuccini di Conegliano, il concorso di disegni “Stephan Zavrel” per le scuole elementari di Vittorio Vene- IN MANCANZA DI UN PIANO COMUNALE Rischio antenna selvaggia S i parla ancora di piano antenne, regolamento volto a normare l’installazione di antenne per trasmissioni radio e telefoniche sul territorio comunale. L’improvvisa comparsa di un’antenna per trasmissioni radio in borgo Trubian, uno dei gruppi di case che compongono la frazione di Fais, ha portato alla protesta dei residenti. «Nessuno ci ha avvisato, l’antenna è comparsa dall’oggi al domani – avevano riferito –. Abbiamo pau- ra, secondo noi l’impianto è troppo vicino alle nostre case». In effetti l’antenna dista poche decine di metri dalle case di borgo Trubian, è collocata a filo della strada del col Visentin. Il giudizio del presidente del consiglio di quartiere della Val Lapisina Silvano De Nardi, del comitato Antenne guidato da Sergio Balliana e del Partito democratico per bocca del consigliere di minoranza Adriano Botteon è stato unanime: «Manca un piano antenne». Sergio Balliana, che è anche consigliere del quartiere Centro, lancia la raccolta firme e fa appello a tutte le circoscrizioni cittadine: «Sono sufficienti 250 firme, secondo lo statuto comunale, per portare il piano antenne all’ordine del giorno del consiglio comunale». Il regolamento consente al Comune di orientare l’installazione degli impianti per trasmissione sul territorio comunale, indicando al gestore i luoghi adatti e le tecnologie più conso- Il passaggio delle consegne tra i presidenti Magno e Tonietto pediatrico di Kiev. Il presidente Tonietto si avvarrà della collaborazione del segretario Gianni Dall’Agata, del vicepresidente Gianfranco Albanese, del presidente eletto (cioè il prossimo presidente) Sergio Dionese, del tesoriere Giuseppe Maset, del prefetto Giuseppe Giuliano Piccoli e dei consiglieri Vincenzo Caliò, Angela Daccò, Vaniero Peroni, Franco Petrucci e Benedetto Spinelli. AT to. Assieme agli altri Rotary Club della provincia si è sostenuta l’attività dell’Advar e si è donato un microscopio all’istituto ne al luogo. Oltre alle antenne esistono per esempio degli apparecchi per trasmissioni a livello del suolo, che emettono onde ad intensità molto basse. In caso il gestore volesse contestare le indicazioni comunali per fare diversamente è obbligato a dimostrarne l’infondatezza, secondo il cosiddetto principio di “leale collaborazione”, previsto dalle vigenti leggi. In caso di mancanza di un piano antenne la “legge Gasparri” consente al gestore di installare dove meglio crede, senza bisogno di autorizzazioni comunali. È sufficiente pagare un affitto al proprietario del terreno o acquistarlo, quest’ultimo caso è quanto è successo a Fais. L’assessore all’Ambiente Antonella Caldart sta seguendo da diversi mesi la vicenda e rassicura residenti e circoscrizione, comitati e opposizione : «Approveremo il piano antenne in consiglio comunale entro l’anno, abbiamo già la bozza pronta – ha spiegato –. Se finora non siamo arrivati all’approvazione è perché in giunta ci sono state altre, pressanti, priorità». Alberto Della Giustina A SERRAVALLE UN’ANTENNA PER NAVIGARE GRATIS IN SERRAVALLE Inaugurazione per il parco di via Piai inaugurato giovedì V8erràluglio alle 16.30 il nuovo parco di via Piai, preparato dal Comune per diventare area verde attrezzata. Un “giardino segreto”, come chi l’ha visto lo chiama. Il parco avrà anche un nome: lo si scoprirà proprio giovedì 8, quando verrà premiata la migliore denominazione emersa da un piccolo, apposito concorso. Dopo il taglio del nastro e i discorsi delle autorità, i bimbi potranno fare i primi giri sui giochi allestiti, quindi dopo la merenda, letture animate per tutti. ireless, questo scoW nosciuto. Il Comune ha messo ha disposi- zione da tempo il servizio gratuito di Internet veloce con collegamento via radio, senza fili, appunto “wireless”, in inglese. Ma i commercianti, che teoricamente dovrebbero essere interessati a risparmiare sui contratti dei servizi, danno segno di non conoscerlo, o almeno di non servirsene. Il primo punto di collegamento realizzato è di fronte piazza Minucci, in pieno centro storico serravallese. Il servizio è completamente gratuito e qualsiasi cittadino vittoriese può accedervi liberamente. Tuttavia, nonostante l’appetibile caratteristica, la maggioranza dei commercianti di via Martiri non lo utilizza. Quasi tutti hanno un contratto privato con un fornitore di servizi Internet, naturalmente a pagamento. L’anomala situazione è emersa la scorsa settimana, quando il servizio di Internet veloce senza fili, messo a disposizione dal Comune a Serravalle, ha smesso di funzionare. Una delle schede che compongono il circuito di alimentazione dell’antenna wireless in piazza Minucci è andata bruciata, per motivi ancora da chiarire. Tuttavia, a parte una segnalazione arrivata all’assessore Antonio Miatto, quasi nessuno degli esercenti si è accorto del problema, c’è stato anche chi ha ammesso di non conoscere l’esistenza del servizio. In ogni caso l’antenna verrà riparata, e il servizio implementato. «Sono stati ordinati i ricambi, che arriveranno tra poco – ha spiegato l’assessore Miatto –. Abbiamo così approfittato per ordinare anche il materiale per l’istituzione di un secondo punto di accesso in piazza del Popolo, che dovrebbe divenire operativo tra qualche tempo». Questo servizio di accesso a Internet è gratuito e fruibile a tutti i cittadini vittoriesi: è sufficiente farne richiesta agli uffici comunali oppure online, tramite il sito del Comune. ADG Agenda Vittorio Veneto VENERDÌ 2 LUGLIO Fino al 24 allo Spazio Sartè si tiene la mostra di Isabella Breda “La magia della madre Terra”. Ingresso libero. Comincia oggi la Festa di S. Daniele a Carpesica con gruppi musicali, serate danzanti, stand enogastronomico. Continua fino al 4 luglio al parco Dan il Luglio sangiacomese: musica, giochi e stand enogastronomico, Palio delle contrade. un amore di Antonio Canova” a cura di Ottorino Stefani. Alle 19.30, per il Luglio sangiacomese, al parco Dan ci sarà il Ludobus al palio. Alle 21, alla libreria Fenice, per il ciclo “Gli incontri della stanza gialla” è prevista la presentazione del libro di Stefano Zampieri “Introduzione alla vita filosofica”. MARTEDÌ 6 Alle 21, al Bianconiglio, concerto dei Manodopera. Alle 21, al Bianconiglio, rassegna Skate is not a crime presenta “Lord of dogtown” di Stacy Peralta (Usa, 2005). Ingresso libero. DOMENICA 4 MERCOLEDÌ 7 Lungo il centro storico di Serravalle si tiene il Mercatino dell’antiquariato e dell’hobbistica. Alle 18, all’osteria Da Lauro, concerto di Lorenzo Risi. Alle 21, all’oratorio di San Giacomo di Veglia, Cinesangio proietta: “Generazione 1000 euro” di Massimo Venier (Italia, 2008). Ingresso 2 euro. LUNEDÌ 5 Farmacia di turno: Comunale 1 centro, via Brandolini 111, telefono 0438-53198. SABATO 3 Termina oggi nell’ex chiesa di San Paolo al Piano la mostra “Euridice: 26 Dai nostri paesi Vittoriese VIA ALLA SECONDA TRANCE DEI LAVORI ALLA SEDE DEI CARABINIERI DI CORDIGNANO Lavori in caserma a caserma dei carabiL nieri di Cordignano ridisegna i suoi spazi in- terni. Maggiore funzionalità sia per la zona uffici che per il reparto notte è l’obiettivo che si pone il progetto avviato dal- l’amministrazione comunale in merito alla ristrutturazione dell’edificio di via Vittorio Veneto. Programmato in diversi stralci, ora l’intervento è giunto alla seconda tran- 4 luglio 2010 ce. «Inizialmente – spiega il sindaco di Cordignano, Roberto Campagna – è stata portata a termine la parte relativa all’area esterna ed è stata realizzata la nuova recinzione che prima non c’era, in modo da garantire una migliore sicurezza. Ora, grazie all’impiego dell’avanzo di amministrazione, potremmo finanziare la seconda trance per un costo complessivo di 180 EVELIN DE MARTIN PRESTO SI ARRUOLA Montaner, nuova sede degli alpini L a nuova casa della sezione Alpini di Montaner è stata inaugurata nel migliore dei modi, con la partecipazione di tutti. Evelin De Martin è la giovane donna che porterà avanti la tradizione alpina del paese. I “veci” le hanno affidato con un applauso il compito di tenere alta la bandiera. Evelin ha 23 anni e studia economia all’università di Udine. Durante i discorsi di inaugurazione i presidenti delle sezioni parlano dei giovani e indicano lei, che è di Montaner, come la sezione alpina che sta inaugurando l’opera di 8 anni. Per le ultime due settimane di luglio Evelin sarà a San Candido, per arruolarsi negli Alpini. Perché ha preso questa decisione? «È una cosa che senti dentro – dice Evelin, con naturalezza –. Ne so- L’inaugurazione del cippo intitolato a don Faè no orgogliosa». La pioggia battente non ha fermato la sfilata e l’inaugurazione. Presenti i presidenti delle sezioni di Sarmede e Vittorio Veneto, Francesco De Martin e Angelo Biz, i sindaci di Sarmede e Cappella Maggiore, Eddi Canzian e Mariarosa Barazza, l’assessore alla Sicurezza di Vittorio Mario Rosset, il consigliere nazionale dell’Ana Nino Geronazzo, il presidente della Banca Prealpi La prossima alpina Evelin De Martin Carlo Antiga e il vice presidente della Provincia Floriano Zambon. Alme- I SESSANTA CHIERICHETTI DI CORDIGNANO mila euro». Secondo le previsioni i lavori dovevano essere pagati con un mutuo ma la giunta ha poi deciso di proporre al consiglio comunale la variazione di bilancio inerente lo stanziamento dell’avanzo di amministrazione. La quasi totalità di quest’ultimo, circa 150 mila euro, servirà per le opere della caserma, mentre l’importo rimanente verrà pagato con gli introiti deri- vanti dagli oneri di urbanizzazione. «Non andremo ad accendere un nuovo mutuo – continua Campagna – e quindi risparmieremo sugli interessi passivi futuri. Vista la ristrettezza di risorse e i vincoli dati dal patto di stabilità e dalla nuova manovra finanziaria siamo chiamati ad effettuare un’attenta valutazione degli ulteriori interventi da attuare nel prossimo semestre. Tale no duecento i partecipanti che hanno riempito per la prima volta la nuova casa, dopo il taglio del nastro, avvenuto dopo la sfilata della banda alpina di Borsoi e l’inaugurazione del cippo che dedica la nuova struttura a don Giuseppe Faè. I discorsi delle autorità si sono rivolti agli alpini di ieri e di oggi, ai giovani e alle nuove leve, come Evelin. La nuova casa, oltre 440 metri quadri su tre piani e 480 metri di scoperto attrezzato, simboleggia il vigore dei valori alpini. Le sue porte saranno aperte a tutti, sempre. Testimonia l’umiltà, l’operosità, la tenacia e la dedizione come valori della tradizione alpina, così radicata nella Marca. I ringraziamenti sono quindi necessariamente stati per tutti: per il Comune di Sarmede, la Banca Prealpi, la Provincia di Treviso, la Comunità montana delle Prealpi trevigiane, i progettisti e gli artisti, le numerose imprese edili, la Protezione civile. E anche a tutti gli alpini che, dalle prime riunioni in canonica a Montaner nel dicembre 2002, hanno portato avanti fino ad oggi, con il loro lavoro e l’aiuto di molti, quella che era una semplice idea. Alberto Della Giustina BREVI VITTORIESE PALIO è grande fermento a C ’ Cappella Maggiore per l’imminente Palio del- ra chierichetti (dalla T terza elementare) e ministranti (fino alla quin- ta superiore) in parrocchia a Cordignano sono oltre sessanta e tutti maschi (nella foto qualcuno manca). Le ragazze, dai 16 anni, formano il coro Emmanuel, che anima ogni domenica la messa delle famiglie delle 9. Il parroco don Piergiorgio li segue tutti con particolare cura e li incontra periodicamente a gruppi. L’ingresso nel gruppo e l’addio finale vengono fatti solennemente in chiesa. È davvero consolante ve- dere alla domenica, a ogni messa, un bel gruppo di inservienti e ben preparati. Se – come diceva papa Luciani – i chierichetti sono il ponte tra il popolo e l’altare, qui a Cordignano ce n’è uno di veramente solido e bello. GD le contrade, giunto alla sedicesima edizione, in programma venerdì 9 e sabato 10 luglio, organizzato con passione e competenza da Loris Da Ros. La manifestazione comincia venerdì con la cena di gala in piazza Vittorio Veneto, l’estrazione delle batterie, l’abbinamento cavalli/contrade, e la serata musicale. Sabato 10 dalle 20 la sfilata in costume, lo spettacolo di tamburini e sbandieratori, quindi le varie fasi della gara, intervallate da carosello a cavallo, tiro alla fune tra contrade e corsa dei mus. Finale e premiazioni alle 23. In caso di maltempo si rinvia a domenica 11 alle 18. spesa, infatti, va a incidere nel patto di stabilità». Nel concreto i lavori prevedono la sistemazione interna della caserma a partire dall’ingresso e dagli uffici in modo tale da renderla funzionale all’attività dei carabinieri. Oggetto di intervento sarà anche la zona abitata dagli agenti. Le migliorie da apportare sono state concordate secondo le esigenze dell’Arma. Gerda De Nardi FREGONA: ritorna Scena Foresta Comincia la sesta edizione di Scena Foresta, la rassegna che porta il teatro nei borghi di Fregona. Dal primo Scena Foresta è nata la compagnia teatrale locale, il Teatro Menomale, che apre la rassegna sabato 3 luglio in piazzetta Insulera a Sonego con il suo “Lavori in corso”, su vita, maternità e le sue sfide. Poi sabato 10 il Collettivo di ricerca teatrale riporta “Il circo di Carnera” davanti alla chiesa di Osigo, sabato 17 i clown del Teatro Necessario di Colorno (Pr) allestiscono la “Nuova Barberia Carloni” a Piai, infine sabato 24 lo spettacolo per ragazzi “Moon Amour - L’ombra dell’amore”, sui primi passi dell’affettività di un ragazzo e una ragazza, dei Teatri Soffiati di Trento vicino alla chiesa di San Giusto alle Fratte. Tutti gli spettacoli sono a ingresso libero e iniziano alle 21. Se piove al centro sociale tranne “Nuova Barberia Calorni” in palestra. CAPPELLA: Anziani all’Arena di Verona L’associazione “Anziani e amici di Cappella Maggiore” ha previsto per gli amanti dell’opera lirica la possibilità di assistere ad una serata all’Arena di Verona nel mese di agosto. Per l’occasione è stata scelta l’opera “Il Trovatore” di Giuseppe Verdi, in calendario per sabato 28 agosto sera. La partenza per raggiungere la città di Giulietta e Romeo è prevista nei pressi del municipio alle 14.15 in pullman. Per ulteriori informazioni e prenotazioni occorre rivolgersi ad Alberto Bottan (telefono 0438-580711). SARMEDE: via a Summer Generation È partito “Summer Generation”, il campo estivo per giovani organizzato dal Comune, che si protrarrà fino al 16 luglio. In programma anche una collaborazione con il gruppo anziani per realizzare un cortometraggio che sintetizzi il confronto tra generazioni e una visita guidata al centro ippico di Cappella Maggiore. SARMEDE: incontri con gli editori Nell’ambito degli incontri con i responsabili editoriali di alcune delle più importanti case editrici per l’infanzia organizzati a Sarmede, per presentare le novità, le tendenze e i progetti futuri ad illustratori, scrittori, bibliotecari, insegnanti e genitori, giovedì 8 luglio alle 20.45 in municipio ci sarà Antonella Vincenzi dell’editrice Franco Cosimo Panini. L’ingresso è libero. COLLE: pedalata Domenica 4 luglio si svolge la pedalata non competitiva aperta a tutti “Colle Umberto Pedala”, organizzata da Pro Loco e Ads Bottecchia nell’ambito del festeggiamenti di San Tomaso. Ritrovo alle 9.30 alla sala polifunzionale di via Garibaldi: si può partecipare solo alla pedalata, o anche fermarsi a mangiare assieme a mezzogiorno. CORDIGNANO: teatro per bambini Giovedì 8 luglio, alle 21 nel piazzale delle scuole medie, va in scena lo spettacolo teatrale itinerante per bambini “Da una goccia nel mare”. Organizza la biblioteca civica Francesconi. L’ingresso è libero, in caso di maltempo ci si sposta al teatro Francesconi. CORDIGNANO: visita in Francia Scambio culturale all’insegna della musica tra i rappresentanti di Cordignano (guidati da Lorena Perinot) e i gemellati francesi di Pins Justaret. La rappresentanza cordignanese ha passato tre giorni in Francia: il coro Code di Bosco di Orsago ha cantato a Tolosa, il giovane violinista coneglianese Paolo Tagliamento ha suonato per sindaco e giunta di Pins, che gli hanno donato la medaglia d’oro del Comune. Dai nostri paesi Quartier del Piave 4 luglio 2010 27 LE GRAZIE: INCONTRO TRA LE QUATTRO PARROCCHIE unità pastorale Le L ’ Grazie si è incontrata nel santuario di Colber- taldo domenica 13 giugno. Presenti le rappresentanze dei quattro consigli pastorali di Colbertaldo, Vidor, Moriago e Mosnigo. L’incontro è stato guidato da monsignor Martino Zagonel, vicario generale della diocesi. È la quarta volta che si realizza, una volta l’anno, e rientra nel programma dell’unità pastorale. Lo scopo di questi incontri è quello di pregare, riflettere e fare una verifica sul percorso dell’unità, ma è anche l’occasione propizia e necessaria per dare uno sguardo in avanti, al futuro, che molti vorrebbero lontano, che invece è già presente. L’incontro, scarso per la partecipazione numerica, si è svolto intensamente e con impegno. Tra i vari suggerimenti e le proposte di monsignor Zagonel, va sottolineato quello di formare un’équipe nell’unità pastorale, che prenda in esame e proponga concretamente alle quattro comunità una realtà intorno a cui lavorare, quella di allargare gli incontri alle quattro parrocchie. Infine, ha suggerito di creare nel santuario di UN LIBRO DELL’UNIVERSITÀ DEGLI ADULTI DI PIEVE Ricette di casa nostra I n tutte le case c’è una ricetta preferita, quella che riesce meglio, che si cucina nei momenti di festa o che si porta dietro il sapore di altre generazioni, che ha il profumo degli affetti o che ha portato una ventata improvvisa di novità sul tavolo di cucina. Ed è un peccato non raccogliere almeno in parte questo patrimonio e farlo uscire dalle mura di ogni singola casa. Per questo l’Università Adulti di Pieve di Soligo ha pubblicato “I nostri dolci 100 ricette”, primo volume di una collana destinata a continuare nei prossimi anni, con l’intento appunto di presentare le ricette che “si fanno con più successo” a casa propria. Un libro che va letteralmente a ruba, al punto che è già in corso la ristampa! Nel libro si possono ritro- vare sia la ricetta tradizionale, magari con un ingrediente nuovo e particolarmente amato in famiglia, sia la ricetta moderna rivisitata con o- dolci al cucchiaio e semifreddi, dolci delle feste, dolci dal mondo, e liquori. Quello che unisce le proposte culinarie contenute in questo agile ed elegan- Madonna delle Grazie vari momenti di spiritualità a cui l’unità pastorale possa attingere energia per l’annuncio e ricaricarsi nella preghiera e “nella assidua partecipazione dell’ascolto della Parola e del- te libretto è la fattibilità e la sicura riuscita, garantita da tanti anni di successo in famiglia. Le curatrici – Bruna Dorigo, Luisa Cigagna e Flaminia De Martin –, che hanno con pazienza raccolto le ricette tra le iscritte all’Università, precisano che si tratta di un primo volume, cui sono intenzionate a far seguire, già dal prossimo anno, le 100 ricette di primi piatti e poi via via. BREVI QDP TIRAMISÙ AL LIMONE isto che il tempo si è deciso al bello proponiaV mo ai lettori una ricetta estiva: il tiramisù al limone proposto da Luisa. Una ricetta che a prima vi- riginalità: dagli arancini canditi ai biscottini alle nocciole, dalle tartine alle mele di zia Mery allo strudel dea Maria, dal budino di cioccolato di nonna Isabella al tiramisù al limone, dalla pinza raffinata di zia Antonietta alla torta di Linz. Le ricette sono raggruppate in sei gustosi capitoli: biscotti e pasticcini, dolci da forno, sta può sembrare “spericolata” per l’accostamento di mascarpone e limone, in realtà è freschissima e si rivela un ottimo dolce freddo o come dessert dopo una cena a base di pesce. Ingredienti: 500 g di mascarpone, 125 g di zucchero a velo, 4 limoni, 4 albumi, savoiardi, qualche cucchiaio di acqua, limoncello (a piacere). Grattugiare la scorza di due limoni e spremere il succo di tutti e quattro. Filtrarlo con un colino e diluirlo con tre o quattro cucchiai d’acqua. Mescolare il mascarpone con lo zucchero, la scorza di limone e per ultimi unire gli albumi montati a neve ben ferma. Procedere come al solito per il tiramisù alternando strati di savoiardi imbevuti nel succo di limone (a cui volendo si può aggiungere un bicchierino di limoncello) con la crema al mascarpone. Terminare con uno strato di mascarpone. Volendo la superficie può essere decorata con una manciata di pinoli tostati (e fatti raffreddare) tritati grossolanamente. l’Eucaristia, insieme a Maria” come la prima comunità cristiana faceva nel Cenacolo. MORIAGO: pedalata con gli alpini Il gruppo Alpini di Moriago organizza una pedalata lungo la ciclabile San Candido-Lienz per domenica 4 luglio. Partenza alle 6.30 dalle scuole medie di Moriago (le bici vengono caricate sabato 3 luglio alle 13.30). Informazioni e prenotazioni: 335-1041765. COL S. MARTINO: Concerto a S. Vigilio Venerdì 2 luglio primo appuntamento della tradizionale rassegna “Concerti di San Vigilio”. Alle 21 nell’antica chiesetta di Col San Martino il Trio d’archi Harmoniae (violino, violoncello e soprano) propone brani di Mozart, Vivaldi, Bach, Handel, Pergolesi, Corelli. Il venerdì successivo concerto di cristallarmonio e chitarra. Ingresso libero. Organizzano Comune di Farra e Asolo Musica. Torna Pieve di sera Con il mese di luglio ritorna la manifestazione “Pieve di sera”. Dal calar del sole nel centro pievigino, chiuso al traffico, negozi aperti, musica, spettacoli, iniziative culturali e sportive. Tra le proposte di martedì 6 luglio: il tributo a Ligabue del duo “Camera con vista sul deserto” e baby dance per bambini con i “Baraonda” in piazza Balbi Valier; la serata equa e solidale con la Bottega del Mondo in Centro Balbi; le musiche anni Settanta e Ottanta con gli Albatros in via Schiratti; Francesco Milillo e Devid Degà alla consolle nel parco Vela. Organizzano Comune, Pro loco e commercianti. PIEVE: la Tosca al Careni Sabato 3 luglio, alle 21 al teatro Careni di Pieve, viene proposta l’opera lirica “Tosca” di Puccini in forma di concerto. Tosca è il soprano Nadia Vezzù, Cavaradossi il tenore Francesco Grollo, Scarpia il baritono Elia Fabian. I pezzi per coro sono eseguiti dal coro di Salvarosa. Musiche a cura dell’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta. Ingresso unico: 16 euro. Informazioni: 0438-980699. PIEVE: UN PONTE PER LE DONNE È MANCATO RAFFAELE D’AGOSTIN A mancato luÈ nedì 28 giugno, nella sua abitazio- Pieve di Soligo si è da poco concluso “Un ponte per le donne 4”, la quarta edizione del corso gratuito di lingua italiana, usi e costumi locali rivolto a donne immigrate. Il corso ha fornito non solo nozioni linguistiche, ma ha previsto anche l’intervento di e- sperti che hanno spiegato come funziona il mercato del lavoro, il sistema sanitario, le regole della scuola e molte altre indicazioni utili all’integrazione e alla convivenza civile. L’obiettivo è che le donne imparino ad essere di sostegno alle proprie connazionali in una for- ma di aiuto reciproco che permetta loro di integrarsi al meglio nella società. Le donne sono state accolte in municipio dalla giunta al completo; l’attestato di partecipazione al corso è stato consegnato personalmente dal sindaco Fabio Sforza e dall’assessore Rosalisa Ceschi. zione “Sherlock Holmes”. Biglietto: 3 euro. Organizza Comune di Vidor, assessorato alla Cultura. bero. Alle 21.15, al parco Vela di Pieve di Soligo, proiezione di “La strana coppia”. MERCOLEDÌ 7 GIOVEDÌ 8 Alle 21, in piazza dell’Emigrante a Col San Martino, spettacolo di burattini “Androcle e il leone” a cura di John Wilson. In caso di maltempo nel salone della scuola materna. Nell’ambito della rassegna itinerante di burattini&marionette proposta dall’associazione Il Piccolo Principe. Ingresso li- Alle 20.30, alla cantina Perlage di Soligo, per la rassegna “Il cinema in cantina” proiezione del film “Terra Madre” (Italia 2009). Presidio Slow Food associato: bruschette con il Pan de Toni bio, pomodoro e aglio di Resia, mentre il vino è Verdiso del Veneto. Ingresso (film+degustazione): 10 euro. Agenda Quartier del Piave VENERDÌ 2 LUGLIO Alle 20.30, a Colbertaldo, “L’acqua: risorsa comune” serata informativa promossa dal gruppo Equi. Prima serata dei tradizionali festeggiamenti di Madonna delle Grazie. Organizza la Pro loco. DOMENICA 4 Alle 10, a Colbertaldo per la festa di Madonna delle Grazie, messa solenne; alle 12.30 spiedo gigante; alle 15.50 bambini musicali con Eneas; alle 21 serata danzante. I festeggiamenti proseguono fino a domenica 11. SABATO 3 Alle 20, a Colbertaldo, proseguono i festeggiamenti di Madonna delle Grazie: stand enogastronomico e serata danzante. MARTEDÌ 6 Alle 21.15, al centro polifunzionale di Vidor in località Capitello, per “Cinema sotto le stelle” proiezione del film di a- ne di Collalto, il commendatore Raffaele D’Agostin, 71 anni (nella foto), titolare della “Battistella Costruzioni” e vice presidente della Fondazione “Casa per anziani” di Pieve di Soligo. Già presidente della Pievigina negli anni d’oro del calcio locale, negli anni Ottanta era stato anche assessore comunale con le giunte Dc guidate dal sindaco Antonio Padoin. Nonostante la malattia, anche negli ultimi tempi non si è mai allontanato dal lavoro, dalla famiglia e dalle sue passioni, compresa quella per la piccola comunità di Collalto, dove si era trasferito da qualche anno con la moglie Anna. Entrato a 15 anni nell’allora impresa edile di Giuseppe Battistella, ne diventò uomo di fiducia, e negli anni Sessanta accompagnò Battistella nel boom economico trasformando un’azienda di una decina di operai in una realtà del Triveneto con oltre trecento dipendenti. Un’attività sempre accompagnata dall’impegno sociale, tanto che Raffaele D’Agostin fu nominato cavaliere della Repubblica nel 1978, cavaliere ufficiale nel 1987 e commendatore nel 1991. Molti i suoi incarichi anche nell’ambito dell’associazione costruttori edili. Dal 2002 era vice presidente della Casa per anziani di via Ospedale, a fianco del presidente Antonio Schiratti. Oltre alla moglie Anna, lascia il figlio Enrico, geometra e attuale presidente della società di calcio Eclisse Barbisano. GZ 28 Dai nostri paesi Vallata - Bellunese SACRARIO DI FOLLINA: SUFFRAGIO L’ULTIMA DI GIUGNO olenne cerimonia di Sscorsa suffragio, domenica 27 giugno, al sacra- rio austro-ungarico di Follina, che attualmente raccoglie 77 caduti dei 900 qui inumati dal 1917 al 1918. Sono intervenuti a ricordo di tutte le nazionalità combattenti sotto l’impero austro-ungarico, il console di Romania dottor Bichis, il dottor Kratky dell’ambasciata della Repub- blica Ceca e il dottor Herwig Brandstetter della “Croce Nera” d’Austria, omologa al nostro “OnorCaduti”. Il sindaco Renzo Tonin e gli alpini di Follina hanno invece rappresentato l’Italia della Grande Guerra. Dunque Follina, un monumento alla Concordia per i popoli d’Europa e per cattolici, protestanti, ortodossi, ebrei e musulmani, qui se- polti in quegli anni di guerra. «“Fratelli nella morte” che oggi ci hanno reso però “fratelli nella vita”, e la guerra – ha commentato Marcello Tomasi del Comitato per il sacrario di Follina – non prenda il sopravvento sul dialogo, perché anche oggi ci sono gli innamorati della guerra!». Dunque, la pace non solo come bisogno morale, ma anche come COMBAI / A SETTEMBRE VIA AI LAVORI 4 luglio 2010 fonte di benessere. A Follina era poi attesa la delegazione ufficiale della “Bosnia-Erzegovina”, che ebbe al tempo della Grande Guerra il suo 2º reggimento schierato sul fronte montano delle Melette, ma problemi di passaporti e di visti ne hanno impedito il voluto arrivo. Padre Lorenzo dei Servi di Maria, che ebbe il papà soldato sul Carso, ha recitato per tutti e a nome di tutti una preghiera. Pre- sente, fra i numerosi altri, anche Elisa Signorotto Falchetto di Susegana, presidente trevigiana dell’Associazione nazionale delle famiglie dei caduti e dispersi in guerra, che tanto si è adoperata per dare una degna sepoltura ai resti di austriaci o italiani che fossero, restituiti ai vivi dopo le piene del Piave. L’ultima VIA AGLI EVENTI DEL CENTENARIO DELLA SOCIETÀ OPERAIA DI MUTUO SOCCORSO DI LENTIAI Un nuovo centro Solidarietà antica di raccolta marroni l futu“laIsolidaro del- «C ontiamo di iniziare a settembre o ottobre i lavori per il nuovo centro di raccolta e lavorazione delle castagne», annuncia Gianni Pagos, presidente dell’associazione dei produttori del Marrone di Combai. Lo stabile sorgerà in un’area a sud di Combai per la quale il Comune cederà il diritto di superficie alla cooperativa Agricombai, espressione dei produttori. Verrà così sostituito lo stabile attualmente utilizzato a Miane. Ma non è solo per passare da inquilini a proprietari che i produttori hanno optato per il trasferimento. Il nuovo centro di raccolta, spiega Pagos, sarà più grande dell’attuale, e più idoneo per certi tipi di lavorazione. Ancora più grande dopo la variante al progetto che è attualmente in elaborazione. «L’abbiamo decisa – spie- ga Pagos – anzitutto perché abbiamo visto che nello spazio a disposizione uno stabile più grande ci sta. E poi perché da alcune simulazioni di lavorazione abbiamo capito che ci serve». La variante dovrà naturalmente essere presentata al Comune di Miane. E comporta un aumento di prezzo. Il preventivo iniziale era di 320 mila euro. Come raggranellare i soldi? C’è un contributo del Piano di sviluppo rurale, anzitutto, “ed è a causa di questo che i lavori devono essere per forza terminati entro maggio 2011”, precisa Pagos. Provincia e Comunità montana danno fondi all’associazione dei produttori che a sua volta finanzia Agricombai. Inoltre la cooperativa, nella sua assemblea del 7 maggio, ha approvato il re- Agenda Vallata SABATO 3 LUGLIO Alle 20.45, all’antico refettorio abbazia di Follina, concerto “Serata Schumann, la musica da camera”. Valery Oistrakh e Valentina Caiolo violino, Vladimir Mendelssohn viola, Christophe Coin violoncello, Francesco De Zan pianoforte. Nell’ambito dei Concerti d’Altamarca. Biglietti: 15 euro intero, 10 ridotto (da 18 a 26 anni), gratuito fino a 18 anni. Per prenotazioni: [email protected]. DOMENICA 4 Alle 20.45, al teatro Sansovino di Castelbrando di Cison, “Dall’Austria classica alla Spagna gitana” per i Concerti d’Altamarca. Gernot Winischhofer violino e Anna Ferrer pianoforte. Ingresso a pagamento. VENERDÌ 9 Alle 20.45, all’antico refettorio abbazia di Follina, Concerti d’Altamarca propone il concerto “Metamorfosi del virtuosismo pianistico”. Paolo Restani al pianoforte. Informazioni: www.altamarca.it. SABATO 10 Alle 20.45, nel cortile del collegio San Giuseppe di Follina, concerto “Follina in musica” con la partecipazione di andanteconTrio, Monica Giust al clarinetto, Lucia Zigoni alla viola, Riccardo Bozolo al pianoforte. Musiche di Bruch, Mozart, Reinecke. Ingresso libero. Farmacia di turno: Cesca, via Padre Anacleto Milani 15, Follina, telefono 0438-970227. golamento sull’autofinanziamento dei soci per la nuova struttura. Ogni socio presta un tot in base al proprio volume d’affari; il regolamento stabilisce in che modo avrà indietro i suoi soldi. Il meccanismo è legato all’andamento dei raccolti futuri. L’autofinanziamento mira a raccogliere 100 mila euro. Il 90% dei soci della coop ha accettato di partecipare. Una volta restituiti i prestiti, Agricombai ha già in mente un nuovo progetto: realizzare un essiccatoio grazie al quale iniziare a produrre anche farina di castagne. TB rietà ha un cuore antico”. Con questo titolo, che ci porta a riflettere sull’attuale situazione non proprio felice che stiamo attraversando, la Società operaia di mutuo soccorso di Lentiai “Felice Cavallotti” ha messo in programma una serie di iniziative culturali, che prendono l’avvio domenica 4 luglio (per concludersi a settembre) con un incontro sulla storia e l’impegno di due Soms del Bellunese: quella di Perarolo di Cadore (1874-1940) e quella di Arsiè (1883-1954). Quest’anno ricorrono i 100 anni dell’inaugurazione della sede della Soms di Lentiai avvenuta il 15 dicembre 1910 (nella foto lo storico evento). «Sarà una serie di vari e qualificati eventi – dice la presidente della Soms di Lentiai, Gabriella Bondavalli –: mostre a tema, incontri, spettacoli, documentari, per far conoscere il mondo della solidarietà, ma anche il territorio e la storia locale, il mondo del lavoro e dell’emigrazione. Vogliamo promuovere un’informazione su alcuni aspetti del nostro passato associativo, con un’attenzione al presente e con uno sguardo al nostro futuro per mantenere sempre vivo lo spirito e gli ideali dei fondatori. Questa rassegna ci permette di uscire dall’ambito locale per assumere una dimensione nazionale ed europea. Attraverso la rete promossa dalle manifestazioni legate dal movimento del mutuo soccorso e dalla cultura della “vigna solidale” verranno approfondite le realtà presenti oltre che in Italia, in Francia, in Belgio, in Lussemburgo e Norvegia». L’iniziativa di Lentiai è collegata al programma di celebrazioni del comitato bellunese per il 150º dell’unità d’Italia. Sergio Cugnach domenica di giugno sarà infine per il sacrario di Follina, cogestito con l’Austria, la data ufficiale del suffragio per gli anni a venire. MS TRICHIANA: “DIPLOMATI” ALL’ASILO piccoli alunni delle due Ichiana scuole dell’infanzia di Triche a settembre passeranno alla scuola primaria hanno ricevuto i “diplomi” per mano della dirigente scolastica, in una serata di festa con le famiglie. L’amministrazione comunale, che ha collaborato con le scuole sostenendo e promuovendo alcuni importanti progetti, ha colto l’occasione per “ringraziare gli insegnanti e il personale scolastico che con dedizione ed estrema competenza hanno seguito i bambini e i ragazzi. E i comitati dei genitori delle due scuole che da sempre danno un determinante contributo per la realizzazione delle attività collaterali”. Il sindaco Cavallet ha voluto ringraziare chi ha collaborato con il personale del Comune per la manutenzione delle aree esterne, quali aiuole e giardini: “Grazie a un nutrito gruppo di genitori si sono recuperati i giochi e le strutture da giardino esistenti presso l’ex scuola di Cavassico, riposizionandoli in sicurezza presso la scuola dell’infanzia di Trichiana. Di questo potranno beneficiare da quest’anno anche i piccoli utenti del centro estivo, gestito dal Comune, per tutto il mese di luglio, fino al 6 agosto prossimo”. BREVI VALLATA BREVI BELLUNESE FARRÒ: marcia Madonna delle Grazie MEL: il Vescovo incontra la Caritas Domenica 11 luglio, alle 9 a Farrò, prende il via la 14ª marcia Madonna delle Grazie di 6 e 12 chilometri. Organizzano il Comitato festeggiamenti Farrò e il Gs Valsana. Telefono 0438-970970. Venerdì 2 luglio, alle 20.30 a Mel, il Vescovo incontra i volontari dei centri di ascolto e i responsabili Caritas parrocchiali della forania Zumellese. MIANE E FOLLINA: Turandot all’Arena Le biblioteche di Miane e Follina organizzano il viaggio in pullman all’Arena di Verona per assistere alla Turandot di Puccini la sera di sabato 24 luglio. Quota individuale: 48 euro. Per informazioni e prenotazioni: biblioteca di Miane telefono 0438-960054. LIMANA: domenica 11 Magnalonga Domenica 11 luglio si terrà a Limana la “Magnalonga”, passeggiata tra natura e gastronomia bellunese. Due i tracciati: il Percorso delle Creste (lunghezza 14 chilometri, dislivello 450 metri, partenza e arrivo in piazza Valmorel); il Percorso delle Malghe (lunghezza 7 chilometri, dislivello 250 metri, partenza e arrivo piazza Valmorel). Tutte le informazioni nel sito www.valmorel.it. FRATTA DI TARZO: favole per tutti Mercoledì 7 luglio alle 20 nel sagrato della chiesetta di San Martino a Fratta di Tarzo lettura di favole per grandi e piccini. Organizza l’associazione Va’ dee Femene. TARZO: manutenzione sentieri Il 9 e il 10 luglio il gruppo Alpini di Tarzo sarà impegnato nella manutenzione del sentiero Ana Tarzo sulle Marmarole. LENTIAI: idee per l’ex asilo Un’apposita commissione – composta dal parroco don Gabriele Secco, Silvano Venturin, Agostino Tres, Giacomo Deon e Flavio Grigoletto – sta predisponendo il bando per la raccolta di idee e proposte per la trasformazione dell’ex asilo in oratorio. Il bando sarà rivolto ad architetti e indicherà le esigenze da soddisfare nell’utilizzo degli spazi interni ed esterni, fisserà il tetto di spesa e le modalità di valutazione degli elaborati. Dai nostri paesi Conegliano 4 luglio 2010 ANNUNCIATO UN NUOVO CORSO POST DIPLOMA Tecnici superiori al Cerletti I l campus della Scuola enologica di Conegliano si arricchirà di un nuovo corso biennale post diploma per formare “enotecnici superiori”. Lo ha annunciato la preside del Cerletti Damiana Tervilli nel suo intervento alla cerimonia di inaugurazione della nuova sede del corso di laurea triennale in Scienze e Tecnologie viticole ed enologiche (Università di Padova, facoltà di Agraria) la settimana scorsa. Dopo i 5 anni, dunque, i diplomati del Cerletti, che oggi facendo un anno in più diventano enotecnici, possono accedere, con il nuovo biennio, al titolo di “tecnici superiori”. Il corso sarà impostato in modo “molto flessibile per venire incontro alle esigenze delle aziende e del territorio”. Intanto, il corso di laurea triennale ha finalmente una sede adeguata. Le nuove aule sono state ricavate dalla ristrutturazione della ex palestra (poi magazzino) dell’istituto Cerletti, in area nord. L’edificio è del 1902 ed era originariamente adibito a salone per le esposizioni. L’intervento ha previsto il consolidamento delle fondazioni, il rifacimento totale di parte della coper- tura e il fissaggio delle capriate più recenti, l’isolamento di tutti i muri perimetrali e la realizzazione delle partizioni interne. Tutti i locali sono ora dotati di moderna attrezzatura impiantistica, tra cui impianti speciali per diffusione sonora, videoconferenza, tv e tv-sat, trasmissione dati e telefonia. La realizzazione di due soppalchi praticabili e due solai per collocare gli impianti tecnici ha consentito un lieve aumento delle superfici per un totale finale di 1208 mq. Nell’ala nord dell’edificio si trova un’ampia aula da 110 posti. È stata poi realizzata, su indicazioni degli esperti del settore, una sala per le attività di analisi e valutazione senso- Inaugurata la nuova sede universitaria riadattando l’ex palestra. Dal 2000 ad oggi a Conegliano si sono laureati 213 ragazzi riale, attrezzata con 34 postazioni, con annesso un locale per la preparazione (cucina) e una cella frigocantina per la conservazione dei prodotti. L’ala sud è invece dedicata alla didattica con un laboratorio di informatica da 18 postazioni, due aule didattiche da 28 posti e una da 53, oltre ai servizi. Il costo complessivo dell’operazione ammonta a 2.384.000 euro (1.385.565 euro dalla Provincia, 445.435.999 euro dalla Re- gione Veneto, 580.000 dallo Stato, ottenuti nel 2005). «Soldi spesi bene – ha detto il presidente della Provincia, Leonardo Muraro –. Si tratta di un investimento sia per i ragazzi, che dopo la laurea al 90% trovano lavoro entro sei mesi, sia per le aziende, perché possono rendersi competitive nel mondo grazie all’inserimento di tecnici qualificati». Dal 2000 ad oggi si sono laureati 213 ragazzi. La cerimonia di inaugurazione è iniziata con la benedizione da parte di don Pierpaolo Bazzichetto, parroco di San Pio X. Oltre a Leonardo Muraro, presidente della Provincia di Treviso, ente che in questi anni ha generosamente finanziato l’ammodernamento del campus, sono interventi, tra gli altri, il rettore dell’Università degli studi di Padova Giuseppe Zaccaria e il direttore del corso di laurea Claudio Giulivo, che ha conferito a uno studente il premio di studio Gian Maria De Bernard. Francesca Nicastro INTERPELLANZA SULLA BRETELLA DI PARÈ l consigliere comunale del Pd Carlo FelIvicenda tre ha presentato un’interpellanza sulla della bretella di Parè, opera che sta incontrando grossi ostacoli “nonostante sia estremamente necessaria per il quartiere di Parè”. Il progetto, secondo Feltre, “sta subendo aumenti di costo improponibili e un iter amministrativo discutibile sia a livello coneglianese che a livello provinciale. Le perplessità che hanno accompagnato l’intero percorso amministrativo dell’opera viaria e che sono in più occasioni state chiaramente esposte e an- ticipate dai consiglieri comunali di opposizione, si stanno concretizzando in termini di conflittualità intensa con gli espropriati. La scelta del percorso più scontato, più economico e meno impattante, finora sempre appoggiato dal Partito democratico, sarebbe stato da sé in grado di evitare le pastoie burocratiche (leggi quattro ricorsi al Tar) in cui si trova adesso l’intero progetto”. Feltre conclude l’interpellanza invitando l’amministrazione a “soprassedere alla difesa di un progetto ormai evidentemente insostenibile”. Agenda Conegliano VENERDÌ 2 LUGLIO In serata, in centro, Festaloonga! Spettacoli, ospiti, cultura, negozi aperti. Alle 20.45, a villa Paccagnella, Concerti d’Altamarca propone “Due virtuosi tra tango e barocco”, concerto di Edoardo Catemario, chitarra, e Mario Carbotta, flauto. Biglietto: 15 euro intero, 10 ridotto (da 18 a 26 anni), gratuito fino a 18 anni. Per prenotazioni: [email protected]. Alle 21.30, alla cantina Carpenè Malvolti in via Carpenè 1, “Veglia d’amore diVino”. Commedia in cinque bicchieri di vino. Ideazione e regia di Antonio Damasco con Antonio Damasco, Silvia Edera. Musiche di Gerardo Cardinale, Franco Montanaro, Giuseppe Leone. Voce Dorcas Mpemba Ngalula. Informazioni e prenotazioni: gruppo Panta Rei, telefono 0423-53544, www.gruppopantarei.it. le Bocchette-Dolomiti di Brenta”. Dalle 12 alle 22, allo stadio comunale di rugby in viale dello Sport, 3ª edizione del torneo di rugby “Touch me”. Parteciperanno i bar di Conegliano e Pieve di Soligo. Ingresso libero. DOMENICA 4 SABATO 3 Alle 10 visita al cimitero ebraico. Alle 14.30, nella sede dell’associazione lirica Pier Adolfo Tirindelli, conferenza “La romanza da salotto ispirata dai versi dei poeti veneti”. Relatore Renato Toffoli. Alle 17.30, nel piazzale Fratelli Zoppas, “Boxexplosion” la grande boxe a Conegliano. Dieci incontri tra pugili dilettanti. Organizza l’associazione Ma.Da. Energy. Alle 21, all’ex convento di San Francesco, per Conegliano Estate Festival 2010 24º Concorso internazionale di musica vocale da camera, prova pubblica finale in forma di concerto. Il Cai propone per oggi e domani una gita escursionistica sul “Sentiero del- LUNEDÌ 5 Alle 8.30 ritrovo nel piazzale del cinema Melies dell’uscita “In bicicletta con Tecla”, lungo strade scarsamente trafficate, nei dintorni di Conegliano. Alle 21, all’ex convento di San Francesco, Pino Roveredo in “Mandami a dire” per le Letture d’estate del Conegliano Estate Festival. MARTEDÌ 6 Alle 21, all’ex convento di San Francesco, per le Letture d’estate Rita Maffei in “Il movimento del volo”. MERCOLEDÌ 7 Alle 8 ritrovo alle piscine di Conegliano per quanti desiderano partecipare alla passeggiata nel bosco che parte da Borca di Cadore e ha come meta il rifugio Ceuta ai piedi del Pelmo. Dislivello 600 m. Andata 2.30-3 ore. È una proposta dell’Università Aperta. Per informazioni: Lidia 043831758. Alle 21, all’ex convento di San Francesco (in caso di pioggia al teatro Accademia), la Reale Corte Armonica porta in scena “Il barbiere di Siviglia”, celebre opera buffa in due atti di Gioacchino Rossini, libretto di Cesare Sterbini. Regia di Marco Bellussi. Direttore Roberto Zarpellon. Ingresso 15 euro. VENERDÌ 9 Dalle 15.30 alle 19.30 all’oratorio dell’Assunta in piazza Cima è possibile visitare la mostra di pittura astratta e arte povera “Schegge d’astrattismo e poverismo a Conegliano” di Federico Xavier Canizares Enriquez. Fino a domenica 11. Alle 20, all’ex convento di San Francesco, concerto del Corocastel. Alle 21, in duomo, concerto di musica sacra del coro inglese “Rbs - Chorus”. Dirige il maestro Jeremy Jackman. Il programma prevede brani corali della tradizione veneziana con pezzi complementari tratti da altre tradizioni musicali tra cui Monteverdi, Lotti, Gabrielli e Tavener. Farmacia di turno: Marson, via XX Settembre 64, telefono 0438-22814. 29 Le autorità tagliano il nastro della nuova sede BREVI CONEGLIANO Istituto S. Antonio: messa del Vescovo Sabato 3 luglio alle 6.45 il vescovo Corrado celebra una messa nella cappella dell’istituto S. Antonio delle Suore della Misericordia. Multa a chi compra dagli abusivi La giunta comunale ha approvato un provvedimento che stabilisce la sanzione fino a 500 euro per chi alimenta il commercio abusivo, vendendo o comprando prodotti contraffatti. Il fenomeno si riscontra, in modo particolare, durante il mercato settimanale. Il Comune dunque intensifica l’attività di tutela e garanzia del commercio regolare, fornendo alle forze dell’ordine e alla Polizia locale uno strumento sanzionatorio che si aggiunge a quello della confisca amministrativa delle merci comprate. Giovedì 8 concerto dei Solisti Veneti Nell’ambito di Conegliano Estate festival 2010-omaggio a Cima da Conegliano poeta del paesaggio, giovedì 8 luglio alle 21 all’ex convento di San Francesco (in caso di pioggia in duomo), si svolge il concerto di musica classica a cura de I Solisti Veneti, diretti da Claudio Scimone. Musiche di Mozart, Weber, Vivaldi, Bottesini, Rossini e Paganini. Prevendite alle librerie Quartiere Latino e Canova. Ingresso: 15 euro intero (10 ridotto). Elezioni al Cai Conegliano A seguito dell’assemblea ordinaria dei soci e della successiva riunione del consiglio direttivo dell’8 aprile, sono stati rinnovati gli organi della sezione di Conegliano del Club alpino italiano per il triennio 2010-2012. Ecco, di seguito, l’attuale ordinamento della sezione, che al 30 ottobre 2009 contava 1.515 soci: presidente Diego Della Giustina, vice presidente Marino Fabbris, segretario e tesoriere Graziano Zanusso, consiglieri Giovanni Casagrande, Santina Celotto, Rino Dario, Lorenzo Donadi, Alberto Oliana, Germano Oliana, Luigino Pase, Guido Ronchi, presidente gruppo Sci Cai Germano Oliana, reggente sottosezione San Polo di Piave Giancarlo Celotto, delegati sezionali per l’anno 2010 Giancarlo Celotto, Diego Della Giustina, Alberto Oliana, Tomaso Pizzorni, revisori dei conti Roberto Dario, Olderigi Rivaben, Giulio Schenardi. BREVI S. PIETRO DI FELETTO Mercoledì 7 cinema all’aperto Mercoledì 7 luglio, alle 21.30 nel parco della pieve di San Pietro di Feletto, cinema all’aperto nell’ambito della rassegna “Estate al parco”. Ingresso libero. Sfalcio del verde, multe fino a 500 euro In arrivo multe salate – da 25 fino a 500 euro – per chi a San Pietro di Feletto non falcia l’erba, violando il Regolamento del Cit che obbliga i privati a tenere pulite le aree di proprietà. Il vigile urbano ha avuto ordine di effettuare controlli a tappeto, per la necessità di tenere sotto controllo la diffusione di insetti, in particolare le zecche, e di topi, ratti e bisce che proliferano là dove l’erba non viene falciata regolarmente. Il regolamento stabilisce che “i luoghi di uso comune dei fabbricati, nonché le aree scoperte private, recintate e non, devono essere tenuti puliti a cura dei rispettivi conduttori, amministratori o proprietari. In particolare devono essere manutentate le siepi e le alberature prospicienti sulle aree pubbliche”. 32 Dai nostri paesi Coneglianese FESTA PER IL SESSANTESIMO DI DON OMAR GIORGIO DAL POS D on Omar Giorgio Dal Pos, ordinato sacerdote a Venezia il 4 giugno 1950 dal patriarca Carlo Agostini, ha festeggiato, in tre occasioni, il sessantesimo di ordinazione. Il 6 giugno a San Rocco di Conegliano, dove celebra da circa dieci anni ogni domenica alle 11.30. Domenica 13 giugno a Colfosco, parrocchia in cui è nato, è stato battezzato e cresimato e ha cantato la prima messa solenne il 25 giugno 1950. Erano presenti i familiari, molti concittadini e amici, venuti anche da lontano. Hanno concelebrato monsignor Luigi Davanzo, monsignor Tarcisio Bolzan, parroco di Susegana, padre Rocco Tomei, direttore dell’Istituto Cavanis di Chioggia, padre Luigi Pennacchi, economo generale dei padri Cavanis, don Michele Pepe, presidente degli Oblati della Madonna del Divino Amore di Roma, don Vincenzo Pallippadan, rettore del Seminario degli stessi Oblati. Infine il 20 giugno ha celebrato la messa delle 10 a Ponte della Priula dove è stato in aiuto nell’ultimo decennio del secolo scorso. «Che il Signore – sottolinea don Omar Giorgio – benedica 4 luglio 2010 BREVI LA COLONNA MARENO: folclore bielorusso don Omar Giorgio Dal Pos quanti hanno condiviso con me la gioia di questo anniversario». Il Comune chiama il volontariato I compagnamento dei bambini al parco giochi alla realizzazione di piccoli lavoretti magari in forma cooperativa». Montesel aggiunge un’annotazione interessante: «L’avvio di questo percorso si deve all’arricchimento che ci è derivato dall’apertura, nel nostro territorio, di strutture quali la comunità terapeutica per sofferenti psichici, l’azienda agricola di Borgo Casoni dove operano persone con vari tipi di difficoltà, la comunità per disabili adulti del Piccolo Rifugio. Queste presenze ci aiutano ad allargare le vedute e, secondo me, “preparano” la gente ad affrontare tematiche impe- Il municipio di Susegana e in alto il sindaco Gianni Montesel L’APPELLO DI CLEMENTA DOS OLIS VIEIRA PER JOSE LUIS C CREVADA: marcia delle colline Domenica 4 luglio si tiene la 22ª Marcia delle colline di 5, 11 e 16,5 chilometri. Partenza alle 8.45 da Crevada. Organizza l’associazione Valcrevada. Informazioni: 0438455016. L’EMERGENZA A SUSEGANA cosiddetti indicatori economici a Susegana sono abbondantemente positivi. Milleduecento le aziende che vi operano (con una forte propensione all’esportazione), il reddito pro-capite sfiora i 20 mila euro (dato 2006), le case sono quasi tutte di proprietà. Ma questi scoppiettanti dati economici nascondono una situazione sociale a rischio sfilacciamento. Ne è ben consapevole l’amministrazione comunale, che in questi giorni sta chiamando a raccolta, in vari incontri zonali, cittadini e associazioni per intraprendere un percorso volto ad accrescere la collaborazione tra associazionismo e Comune al fine di creare una efficace rete di vigilanza sociale, assistenza nelle situazioni di disagio, e prevenzione di fenomeni negativi. «C’è poco da fare: le amministrazioni comunali potranno fare sempre meno nel campo sociale – spiega il sindaco Gianni Montesel –. Se i tagli statali proseguono, avremo i soldi solo per pagare gli stipendi dei dipendenti. Quindi la risposta di assistenzialismo economico è sempre più esigua. Nel contempo sono evidenti gli scricchiolii della coesione all’interno delle nostre comunità. Per questo abbiamo pensato di muoverci chiamando in causa le forze del volontariato, che ci sono e sono molto generose. A loro chiediamo un ulteriore sforzo per tutta una serie di servizi essenziali per il ben-essere della comunità: dal trasporto degli anziani per compere o visite mediche a servizi domiciliari che non richiedono particolari professionalità, dall’ac- Giovedì 8 luglio, alle 21 nel giardino del centro culturale di Mareno di Piave, il gruppo folcloristico Viazanka di Minsk (Bielorussia) farà conoscere le tradizioni, gli usi e i costumi, la storia della Bielorussia, della Russia e dei Paesi Baltici, nonché gli usi e i costumi delle popolazioni tzigane. Il Viazanka si presenta in un team di 36 unità: una ventina di ballerini, un abilissimo gruppo strumentale e alcune voci di valore internazionale. In caso di pioggia all’interno del centro culturale. Ingresso libero. Organizza il Comune. lementa Dos Olis Vieira, la santaluciese della Guinea Bissau che dedica tanto del suo impegno e del suo cuore per aiutare i bambini del suo Paese, e con il suo sorriso e il suo entusiasmo ha convinto molti della Sinistra Piave a collaborare, chiede nuovamente ospitalità a L’Azione. E lo fa per chiedere aiuto per Jose Luis. Un ragazzo della Guinea Bissau che da quando ha 7 anni ha un tumore alla lingua: la lingua è rigonfia, enorme, gli ingombra il palato. Abbiamo visto le foto: impressionano. Fatica a parlare e gli altri faticano a capirlo. Fin da piccolo Jose Luis è stato isolato e schernito: come spesso accade in Guinea Bissau, la sua malattia è stata considerata una sua colpa. Un segno di maledizione. Grazie alla collaborazione di generosi medici e altri volontari di Trieste, Clementa è riuscita a coinvolgere la Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin “per i bambini vittime della guerra” di Trieste. Ora sarà la Fondazione, tramite l’ospedale per bambini Burlo Garofolo di Trieste, a farsi carico delle cure possibili del giovane, che già si trova ospitato a Trieste. Per le indicazioni su come aiutare per un futuro migliore Jose Luis e sostenere l’impegno di Clementa: www.fondazioneluchetta.org. TB SAN POLO: film all’ex Agenzia Giol “Le cronache di Narnia: il principe Caspian” è il film in programma giovedì 8 luglio alle 21.15 nell’aia dell’ex Agenzia Giol di San Polo di Piave. Secondo appuntamento della rassegna “Cinestate”. In caso di maltempo nel patronato Don Bosco. Ingresso libero. SAN POLO: rinviata la Festa d’estate gnative». Un’analisi della realtà suseganese Il dibattito in corso ha come punto di partenza un documento dal titolo “Susegana: paese in rete”, redatto dallo stesso sindaco e dall’assessore ai Servizi sociali Vincenza Scarpa. È una fotografia della realtà. Dei dati economici si è già detto. L’anagrafe rivela che su una popolazione di 12.017 persone, 2.043 sono immigrate (pari al 17%). Vi è la presenza di una forte comunità macedone: 530 tra uomini e donne. Gli immigrati sono perlopiù giovani e questo abbassa l’indice di vecchiaia e aumenta il tasso di natalità rispetto al resto della provincia di Treviso. I numeri della scolarizzazione non sono brillanti: sia i diplomati che i laureati sono sotto la media provinciale e regionale. Lungo l’elenco delle emergenze sociali. Anziani: isolamento sociale e solitudine determinati dalla minore tenuta delle reti familiari e dalla riduzione del potenziale di assistenza informale. Disoccupazione: dalla fine del 2008 sono in crescita le richieste di intervento economico per la soddisfazione di bisogni fondamentali di famiglie rimaste prive di fonti di reddito. Giovani: aumentano in modo allarmante le situazioni di disagio psichico. Minori: in costante crescita anche le segnalazioni relative a situazioni familiari critiche in cui si rendono necessari interventi a tutela/sostegno di minori. «Questo quadro – conclude Montesel – spinge una società giusta e partecipe a dare risposta in coordinamento di rete con la partecipazione dell’amministrazione». Federico Citron La Festa d’estate di San Giorgio di San Polo, prevista per domenica 4 luglio, è stata rinviata a domenica 18 luglio. SAN POLO: 188 libri per il Mazzotti Alla scadenza dei termini per partecipare al 28º premio letterario Gambrinus Giuseppe Mazzotti spiccano i numeri record: 188 sono infatti le opere inviate da ben 102 case editrici (nell’edizione 2009 sono state 164, provenienti da 97 case editrici). Tre le sezioni previste dal premio: Alpinismo: imprese, vicende storiche, biografie e guide; Ecologia e paesaggio; Artigianato di tradizione. I vincitori saranno annunciati ad ottobre. Ad esaminare le opere quest’anno sono chiamati anche due nuovi membri della giuria: il sociologo Giuseppe De Rita e l’archeologo e scrittore Valerio Massimo Manfredi. MARENO: parte il cinema all’aperto Inizia lunedì 5 luglio la rassegna “Cinema sotto le stelle” a Mareno di Piave. Alle 21.15, nel giardino del centro culturale, proiezione del film d’animazione “Nat e il segreto di Eleonora”. Ingresso: intero 5 euro, ridotto 2. In caso di maltempo all’interno del centro culturale. Organizzano Comune e Pro loco. SUSEGANA: Brancaleone alle Crociate Con la pellicola “Brancaleone alle Crociate” prende il via venerdì 2 luglio alle 21.30 in pazza Martiri della Libertà a Susegana la rassegna cinematografica “Storia d’Italia attraverso i maestri della commedia all’italiana”. Organizzano Comune, Arci e Insieme si può. VAZZOLA: cinema all’Handy Hope “Pa-ra-da” è la pellicola che verrà proposta giovedì 8 luglio alle 21.15 sulla terrazza della comunità alloggio per disabili adulti Handy Hope di Vazzola. È il secondo di quattro appuntamenti cinematografici promossi dagli operatori e dai ragazzi della comunità. Ingresso a offerta libera. VAZZOLA: festa dei giovani Sabato 3 luglio dalle 15 al parco Rossi, il gruppo giovani G&B con il patrocino del Comune organizza una giornata di festa intitolata “Me on air” con tornei di tiro alla fune, esposizione d’auto, musica dei Black Pepper e degli Oggetti Smarriti. SANTA LUCIA: cena dei Fanti per i bambini bielorussi Le sezioni dei Fanti di Santa Lucia di Piave e Ponte della Priula offrono per il terzo anno consecutivo una cena di benvenuto, sabato 3 luglio alle 20.30, ai ragazzi bielorussi che sono ospiti in famiglie delle due rispettive parrocchie. La cena, interamente offerta dai Fanti, si svolgerà nella sede della sezione Fanti di Santa Lucia alla presenza dei sindaci di Susegana e Santa Lucia. Quest’anno, in modo particolare, la sezione Fanti si è fatta carico di sostenere le spese per l’adozione di due ragazzi bielorussi. La sezione di Santa Lucia, presieduta da Moreno Avanzi, è stata costituita nel 1957, e dal 1993 aiuta la parrocchia con attività e contributi per l’asilo parrocchiale, e impegnandosi per gli anziani. Da tre anni segue anche le famiglie che ospitano i ragazzi bielorussi. Dai nostri paesi Coneglianese 4 luglio 2010 IL RESTAURO DELLA CHIESETTA A SAN POLO Nanotecnologie per San Giorgio L a chiesetta medievale di San Giorgio a San Polo di Piave potrebbe essere uno dei primi edifici storici religiosi in Italia a diventare oggetto di un particolare intervento di restauro degli affreschi condotto con speciali tecniche all’avanguardia, mai applicate fino ad oggi su costruzioni analoghe. Un intervento definito “di frontiera” dallo stesso direttore del Distretto veneto per le nanotecnologie, Roberto Basset, referente tecnico per il progetto, denominato “progetto Petra”. Gli enti scientifici che hanno presentato la proposta alle parti istituzionali sono Veneto Nanotech e Civen (Coordinamento interuniversitario veneto per le nanotecnologie), che attendono ora la valutazione da parte della Regione e della Soprintendenza per i beni culturali, con il coinvolgimento dell’Ufficio diocesano per l’arte sacra di Vittorio Veneto, diretto da Cristina Falsarella. Se il progetto verrà approvato, con molta probabilità il restauro potrà iniziare nei primi mesi del 2011, finanziato dalla Regione Veneto e realizzato dalla ditta Lorenzon Co- no al 1466, dall’altro il loro consolidamento, ad oggi davvero urgente a causa di operazioni discutibili eseguite in passato che hanno gravemente compromesso la stabilità delle pitture murarie. Per la pulitura si utilizzerà la tecnica al plasma freddo, impiegando gas ionizzato. Non vi sarà quindi l’utiliz- struzioni srl di Pieve di Soligo; l’azienda lo porterà a termine con altre tecniche anche nel caso di mancata approvazione dell’innovativa proposta ora al vaglio delle istituzioni. L’intervento pionieristico è stato studiato per essere condotto su due fronti: da un lato la pulitura dei preziosi affreschi che risalgo- La chiesetta e, sotto, l’interno con gli affreschi A SAN FIOR ANCHE IL VESCOVO MAGAROTTO Festa per la beata Mastena L a quinta memoria liturgica della beata Maria Pia Mastena è stata celebrata solennemente a San Fior, dove la religiosa ha fondato la congregazione delle Suore del Santo Volto e dove, nella chiesa parrocchiale, è possibile venerare il suo corpo. Il vescovo emerito di Vittorio Veneto, monsignor Alfredo Magarotto, ha reso con la sua presenza ancor più speciale l’evento. Prendendo spunto dalla Sacra Scrittura e cogliendo gli aspetti fondamentali della vita della madre fondatrice, monsignor Magarotto ha dato dei suggerimenti concreti per vivere oggi il cristianesimo. «La beata Maria Pia – ha detto il vescovo – appena avvertì la chiamata del Signore a consacrare a lui la sua vita lasciò tutto, la sua famiglia benestante e si mise a completa disposizione di Dio per essere tutta sua e per collaborare per la salvezza del mondo. Tutti siamo chiamati da Dio, ciascuno con una sua particolare vocazione. Importante è scoprirla e poi seguirla con generosità, come ha fatto la beata Mastena. Anche noi siamo chiamati a far risplendere il volto del dolce Gesù in quanti incontriamo nel nostro cammino». Parallelamente a San Fior, il 27 giugno, c’è stata festa grande anche in Indonesia, in Brasile, a Roma e in tutti i luoghi in cui sono presenti le religiose e i missionari del Santo Volto. Un gruppo di giovani indonesiane nella casa madre di San Fior e a Roma hanno rinnovato nello stesso giorno la loro professione religiosa. Quattro giovani in Indonesia hanno invece emesso i voti perpetui. La messa a San Fior ha visto un gran convenire di religiose, di fedeli della locale parrocchia, di Miane e di Cessalto. A concelebrare insieme a monsignor Magarotto c’erano i parroci don Claudio Carniel e don zo di solventi, prodotti aggressivi, liquidi, sistemi meccanici, tutto per ridurre al minimo il contatto fisico con l’affresco. Questo particolare sistema di pulitura è già stato testato con successo nei laboratori interni di Veneto Nanotech. Agli affreschi della chiesetta di San Giorgio sarà comunque applicato iniziando dalle parti meno pregevoli, per monitorarne la reale efficacia. Per quanto riguarda invece il consolidamento, verrà portato avanti con l’utilizzo di speciali nanocalci, già impiegate durante diversi restauri di pregiati affreschi rinascimentali a Firenze con ottimi risultati. Il successo di questa operazione di restauro potrebbe fare da apripista a un nuovo protocollo scientifico su un certo tipo di interventi di recupero condotti con l’ausilio delle nanotecnologie, settore in cui la Regione Veneto è all’avanguardia e che annovera oltre 600 persone tra professori, ricercatori e dottorandi impegnati nelle università e centri di ricerca per favorire le attività di ricerca precompetitiva e industriale, rafforzando le infrastrutture esistenti e facendo leva sulle competenze presenti nel territorio. E proprio nel nostro territorio si concentra questo lavoro di squadra per cogliere i primi frutti dell’applicazione delle nanotecnologie alla conservazione degli edifici sacri di particolare pregio come la chiesetta di San Giorgio, definita dall’ingegner Basset “un piccolo capolavoro che non deve sopravvivere, ma vivere”. Giulia Spagnol Francesco Veronese, il sacerdote originario di Miane don Mario Dall’Arche figlio di un’alunna di suor Maria Pia Mastena, don Mirko Dalla Torre e don Adriano Dall’Asta. L’occasione è servita inoltre per annunciare l’imminente inizio dei lavori di ristrutturazione della cappella della chiesa parrocchiale che verrà dedicata alla beata e conterrà l’urna con le sue spoglie. Gerda De Nardi 33 UN LIBRO SULLA TRADIZIONE DI CASTELLO ROGANZUOLO La storia della “Sagra de San Piero” iproponendo la sagra R patronale, gli “Amighi de San Piero” vogliono che questo sia un momento di incontro della comunità di Castello Roganzuolo all’ombra del campanile come un tempo, per sentirsi ancora paese. Nella prima metà del Novecento “la festa in onore dei santi patroni Pietro e Paolo diventava addirittura un evento straordinario”, ricorda Angelo Mario Tonon intervistato da Gianfranco Dal Mas nel libro “In cammino per le strade d’Europa, ricordi e racconti della prigionia di un nostro paesano”. “In occasione della sagra de San Piero prendevano il via, già tre giorni prima, i concerti di campane suonate a distesa, quasi a sottolineare la febbrile attesa della festa. Era usanza che, per tale occasione, fosse invitato a celebrare la messa granda, sempre cantata, un sacerdote che avesse fama di grande oratore, detto appunto “predicatore straordinario”... Le altre domeniche dopo il vespro le donne riprendevano la via di casa, i ragazzi si ritrovavano nel campetto dell’asilo a rincorrere un pallone, le ragazze giocavano nel cortile, sorvegliate dalle suore. Gli uomini scendevano in borgo Gradisca per l’unico momento di festa in tutta la settimana... Ma il 29 giugno, dopo il vespro si riversavano tutti in borgo Gradisca, colora- ta a festa dalle variopinte baracche zeppe di un unico prodotto: i buzolà de San Piero, caratteristiche ciambelle col buco. Per gli uomini la partita a bocce o a carte andava poi a concludersi attorno a un tavolo e a una bottiglia a discutere delle vicende del paese e del mondo, fino a quando qualcuno partiva con un canto. Le osterie diventavano allora luogo di esibizione, dove audaci e magistrali assolo si alternavano alle interpretazioni corali, come nello Spazzacamino o nel Minestron, canti che erano di rito in ogni allegra compagnia. E non era raro che, a corto di repertorio, qualcuno andasse a pescare nel liturgico. Poteva accadere allora che per le vie della Gradisca risuonassero a sera le note del Perosi sentite alla messa granda del mattino. Tutto si concludeva poi con la degustazione del piatto tradizionale della Sagra de San Piero: i gambri e i smandoi del Tita. Tutta qui la grande Sagra de San Piero... I buzolà migliori erano quelli della Speanzona (Maria Spellanzon), che veniva da borgo Canè di San Fior. Davanti ai buzolà dea Maria Speanzona si riproponeva la più antipatica e penosa delle divisioni, quella vecchia quanto il mondo: in poche parole chi che ghen vèa magnèa, queàltri vardèa!”. BREVI CONEGLIANESE CASTELLO R.: ultimi giorni della Sagra di San Piero Ultimi giorni per la Sagra di San Piero a Castello Roganzuolo. Venerdì 2 e sabato 3 luglio alle 20.30 proiezione su schermo gigante delle partite dei quarti di finale del mondiale di calcio. Domenica 4 alle 11 messa solenne e alle 23.30 fuochi d’artificio a cura di Pirotecnica Papa. Funziona chiosco e alla sera musica dal vivo. Organizzano gli “Amighi de San Piero”. BIBANO: burattini&marionette Giovedì 8 luglio, alle 21.15 nell’area esterna dell’oratorio di Bibano, la compagnia Paolo Papparotto propone lo spettacolo di burattini “Arlecchino e la casa stregata”. In caso di pioggia al Palaingresso della Fiera di Godega. La serata rientra nella rassegna itinerante di burattini&marionette proposta dall’associazione Il Piccolo Principe. Ingresso libero. PIANZANO: Calici in villa Il vescovo Magarotto con le religiose Sabato 3 luglio dalle 20 alle 24 a villa Amalteo Lucheschi di Pianzano ottava edizione di “Calici in villa”, con degustazioni guidate da sommelier abbinate a cibi tradizionali. Partecipano circa sessanta cantine di Veneto e Friuli. L’iniziativa è del Comune in collaborazione con Slow Food e Federazione italiana sommelier albergatori ristoratori. Ingresso libero. Degustazioni a pagamento. 34 Dai nostri paesi Friuli 4 luglio 2010 CANEVA: APERTA LA BRETELLA CON LA STATALE L’ obiettivo per la A28 è la transitabilità, nel lotto 29, in direzione ovest-est e la funzionalità della barriera di Cordignano prima dell’esodo turistico di fine luglio per usarlo come by-pass in caso di necessità. Lo ha ribadito l’assessore regionale ai Trasporti e vice commissario per la terza corsia, Riccardo Riccardi, intervenuto all’inaugurazione della bretella di Caneva, asse viario di complessivi 2 chilometri che rappresenta il prolungamento verso nord-ovest della bretella che attualmente collega la A28, dallo svincolo di Sacile Ovest a Cornadella sulla statale 13. Tre milioni 899 mila euro l’investimento per il nuovo tratto stradale che si inserisce nella viabilità esterna di collegamento all’autostrada A28 e rientra nella convenzione sottoscritta fra la Regione e Autovie Venete per la realizzazione di lavori finalizzati al potenziamento e adeguamento della viabilità di raccordo con il sistema stradale e autostradale regionale (in questo caso, il sistema autostradale è quello che connette l’autostrada A28 all’A27 a Conegliano). Incaricata della realizzazione la ditta Tomat spa di Udine, che ha avviato i lavori nel gennaio 2009 per con- DEPOSITATE IN MUNICIPIO 2 MILA FIRME PER LA CHIUSURA Sacile, per piazza del Popolo ancora nessuna certezza S ono entrati in municipio con duemila firme e una proposta: piazza del Popolo chiusa al traffico 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Ad accoglierli, però, non hanno trovato un portone spalancato. Al contrario, ad attenderli c’era, guardiano irremovibile, il sindaco Roberto Ceraolo, che se proprio non può farne a meno, preferisce parlare di “rilancio del centro storico”. «I cittadini si tranquillizzino – ha dichiarato il primo cittadino –. La nostra giunta è impegnata per l’intero territorio comunale e non solo per questa benedetta piazza». «Se teniamo conto che dietro una firma in molti casi c’è un intero nucleo familiare – rispondono dal canto loro i promotori del referendum per la chiusura della piazza – si può dire che le adesioni vanno oltre quota cinquemila. Il primo cit- tadino e la giunta dovrebbero ben riflettere su questo dato, in quanto i cittadini che hanno sottoscritto il documento sono consapevoli dei problemi che riguardano la piazza, ma sono determinati ad impegnarsi perché essa rimanga definitivamente chiusa al traffico». Continua così, con la consegna delle firme in municipio la scorsa settimana, il dibattito fra i sostenitori dell’iniziativa “Una piazza chiusa per uno spazio aperto” e amministrazione comunale. A suo tempo avevamo definito la soluzione del primo cittadino Ceraolo come una proposta di chiusura “ad intermittenza”, vale a dire limitata al sabato e alla domenica, per non “desertificare la piazza”. Linea, questa, che il sindaco non intende abbandonare. I sostenitori del referen- SACILE / 165 ADESIONI AL CORSO DELLE SUORE Il gioioso esercito delle giovani ricamatrici L’ oratorio della parrocchia di Sacile ha ospitato il corso di ricamo, incentrato sul tema “Tra piume e colori”, che ha attirato e appassionato le 165 partecipanti, tra bambine e ragazze, provenienti da 13 parrocchie diverse. Trenta volontarie hanno offerto tempo e capacità per insegnare e perfezionare l’arte del ricamo, tanto apprezzata dai genitori. Nel cuore della mattinata è stato offerto un momento formativo: guidate dalla storia “La città di Anagoor”, le partecipanti hanno compreso l’importanza dei sensi, doni da apprezzare, valorizzare e ringraziare. Un altro intenso momento è rappresentato dalla giornata di venerdì 2 luglio, quando è prevista una visita al- l’azienda agricola “L’Acero Rosso” di San Giovanni del Tempio con partecipazione alla messa. La novità è cluderli nel mese di aprile di quest’anno (il cantiere si è protratto per 436 giorni). Un tratto molto atteso dalla popolazione, perché contribuirà ad assorbire il traffico pesante che ora insiste nei centri abitati di Caneva e Sacile. Non solo. La nuova bretella rappresenta un elemento strategico a supporto della futura zona industriale di Caneva e della più ampia rete viaria che include la A28. dum, invece, sono agguerriti e non mollano. I promotori, tra i quali si annoverano anche alcuni ex amministratori comunali come Antonello Bontempi e Rossana Casadio di “Sacile sostenibile e partecipata” e Gina Fasan, sottolineano inoltre come siano molti i giovani che hanno aderito alla loro proposta con entusiasmo. Il loro progetto non si ferma alla semplice, immediata e definitiva chiusura al traffico di piazza del Popolo (ad eccezione dei residenti e dello scaricocarico merci per le attività commerciali presenti in piazza). L’idea è rendere la zona appetibile, vale a dire ricca di attrazioni che spingano i sacilesi, i turisti e tutti coloro che per affari o piacere gravitano nella città liventina a sostare proprio in piazza: «Per richiamare i cittadini al suo utilizzo, la piazza deve essere arredata con strumenti che ne consentano l’uso agevole e piacevole come panchine, punti verdi, spazi per i giovani, la storica edicola e possibilmente una fontana». Al momento però, la situazione non si sblocca. Francesca Ceccato rappresentata dall’allestimento di una mostra sabato 21 agosto nell’ambito della Sagra dei osei. Le suore, il parroco don Graziano e le maestre sono felici di aver offerto questa opportunità di crescita cristiana e umana a tante giovani che si stanno aprendo alla vita e necessitano di respirare esempi e valori negli educatori. S. CASSIANO: FESTA FAMIGLIA abato 3 luglio, alle 21 Sno,nel salone Festa del vitornano in scena i bambini di San Cassiano di Livenza. «Si tratta di un appuntamento consolidato per riunire tutti i ragazzi del paese – spiega Franco Segatto dell’associazione Festa del vino – e soprattutto per rinnovare i nostri ringraziamenti a don Carlo Dal Pont, che parecchi anni fa ha dato i- nizio a questa bella iniziativa che è diventata una tradizione». L’appuntamento con balli, canti, sketch e scenette realizzati dai bambini che frequentano il catechismo è, infatti, una vera e propria istituzione, un evento atteso in paese che si ripete da oltre 30 anni, cioè dal momento dell’arrivo di don Carlo alla guida della parrocchia. BREVI FRIULI VISTORTA: teatro Venerdì 2 luglio, alle 21 nell’area festeggiamenti, per la settima rassegna teatrale va in scena “Era na òlta” con il Collettivo di ricerca teatrale di Vittorio Veneto. Venerdì 9 tocca a “Angiolina e Angiolino”, spettacolo per bambini. Ingresso gratuito. CANEVA: Castel “a tuta bira” Due serate con la festa della birra in castello. Venerdì 2 luglio suonano gli Ostetrika Gamberini (cover rock), sabato 3 tocca ai Sette Sotto (cover anni ’70 e ’80). VISTORTA: festa paesana Da venerdì 2 a sabato 17 luglio si svolge la “Festa della verde contrada”. I festeggiamenti propongono i sabati 3 e 17 delle cene paesane, domenica 11 il pranzo con gli anziani. Per prenotazioni telefonare allo 0434-70803. PRATA DI P.: mostra d’arte Domenica 4 luglio, alle 11 nella galleria espositiva in piazza Meyer, si inaugura la mostra d’arte contemporanea della pittrice Tiziana Pauletto e di Francesca Sist (patchwork). Orario (fino al 18 luglio): martedì, giovedì e sabato 17.30-19.30, domenica 9.30-12 e 16.3019.30. PRATA DI P.: concerto di gregoriano Lunedì 5 luglio, alle 20.30 nella chiesa di San Giovanni dei Cavalieri, concerto di gregoriano a cura della schola gregoriana Ensemble Armonia diretta da Patrizia Avon. CANEVA: convegno storico Giovedì 8 luglio, alle 20.30 all’interno della chiesa castellana, nell’ambito della XLVII edizione di “Castello in festa” convegno a carattere storico. Anna Maria Breccia Cipolat parlerà sul tema “La presenza dei Turchi nel Friuli occidentale”. SACILE: teatro in borgo Giovedì 8 luglio, alle 21.15 in borgo San Gregorio presso il cortile dell’ex chiesa di San Gregorio, il Teatro dei Pazzi di San Donà di Piave mette in scena la commedia di Carlo Goldoni “Un curioso accidente”. CANEVA: cena medievale Venerdì 9 luglio, alle 20.30 nella rocca del castello, X edizione della cena medievale su ricette di Martino da Como, con piatti e bevande alla moda del Trecento. Per prenotazioni telefono 0434-79510. CANEVA: consiglio dei ragazzi Il 24 giugno si è insediato il nuovo consiglio comunale dei ragazzi composto dal sindaco Matteo Astolfi, i vicesindaci Marco Della Libera e Lorenzo Lucchese, i consiglieri-assessori Damiano Andreazza, Matteo Buosi, Giampiero Feltrin, Sofia Feltrin, Lorenzo Magno, Tommaso Manfè, Irene Pancotto, Stefano Perin, Nicola Posocco, Elisabetta Ronchi, Ilaria Stinat e Leonardo Varnier. 36 Dai nostri paesi Opitergino ODERZO: CNA PENSIONATI IN PIAZZA 4 luglio 2010 MOSTRA FOTOGRAFICA DI OLIVO BARBIERI LUTRANO: C’È IL PALIO DELLE CONTRADE na pensionati i mercoledì 7 e 21 luenerdì 2 luglio, alle 19.30 a paorna anche quest’anno, per la quarC glio sarà presente all’interno del mer- Vlazzo Foscolo a Oderzo, inaugu- Tta edizione, il “Palio delle contrade” cato di Oderzo con un proprio punto razione della mostra “Viaggi in Ita- del comune di Fontanelle, manifestazioinformativo. Al gazebo, allestito presso l’ex distributore in piazza Castello, si potranno reperire informazioni sui servizi forniti ai pensionati soci dall’associazione di categoria, dalla tutela sindacale all’assistenza sanitaria, dalla polizza assicurativa gratuita contro scippi e rapine a quella contro gli infortuni, dalle agevolazioni offerte dalla Carta “Cna Servizi più” alle iniziative di turismo sociale. lia”, che propone 52 fotografie di Olivo Barbieri, raccolte anche in un libro con il medesimo titolo che verrà presentato nell’occasione, realizzato in collaborazione con Skira Editore. L’apertura al pubblico della mostra è dal 3 al 25 luglio, con i seguenti orari: giovedì, venerdì, sabato 9-12 e 15-18, domenica 16-19. Ingresso gratuito. ne sportiva organizzata dal Gruppo oratorio “Don Bosco” di Lutrano, in collaborazione con l’amministrazione comunale, presso gli impianti sportivi parrocchiali della frazione. Possono partecipare tutti i residenti in comune, in base alla loro “contrada” di provenienza (Lutrano, Fontanellette, Santa Maria del Palù, Fontanelle, Vallonto); la quota di iscrizione ammonta a 10 euro a partecipante. Il programma si svilupperà nelle serate dell’8, 9, 10, 14, 15, 16 luglio prossimi e prevede come “specialità” il calcio balilla, il calcio per ragazzi classi 1996-1999, la scopa all’asso, il percorso campestre, il “ballinetto”. Le finali dei tornei sono previste per il 15 luglio, seguite il 16 dallo spiedo su prenotazione e dalle premiazioni. Per informazioni: telefono 0422-757616 (Tecnogomme Snc di Lutrano). AL MUSEO ARCHEOLOGICO “BELLIS” INAUGURATA DOPO IL RESTAURO Basalghelle, completato il L’antica sepoltura di cavallo, quanta storia! restauro della canonica È È stata inaugurata domenica scorsa la canonica della parrocchia San Giorgio martire di Basalghelle, in presenza del parroco di Mansuè e frazione don Lucio Marian, del sindaco Giuseppe Vizzotto e degli architetti artefici del progetto di restauro, Mauro ed Elisa Bonotto. L’architetto Bonotto ha sottolineato come l’idea del restauro, sorta nel 2007, sia stata motivata dalla funzione aggregativa di fulcro che ha questo edificio per la vita sociale, culturale e religiosa della comunità di Basalghelle. Essendo la canonica una costruzione storica di pregio architettonico locale, Una costruzione storica di pregio che può svolgere una funzione aggregativa di fulcro per la vita sociale, culturale e religiosa della comunità ma anche un bene ecclesiastico, sia gli architetti che il parroco hanno dovuto rapportarsi principalmente con due enti: la Soprintendenza dei beni architettonici e l’Ufficio per l’arte sacra della diocesi di Vittorio Veneto. È stato evidenziato che all’interno della canonica, che si trovava oramai in uno stato di degrado avanzato, sono stati rinvenuti documenti storici importanti quali i vecchi registri di battesimo, che partono dal lontano 12 luglio 1626. Si tratta di documenti che richiedono un lavoro certosino di catalogazione, conservazione ed archiviazione, per poterli poi mettere a disposizione di ricercatori e storiografi. La cerimonia di inaugurazione avvenuta domenica scorsa L’iter tecnico è stato piuttosto complesso, come ha spiegato l’architetto Bonotto facendo la cronistoria delle più significative tappe del progetto, partendo da settembre 2007, data di deposito presso il Comune di Mansuè della cosiddetta Denuncia di inizio attività edilizia per attuare i lavori. Quindi, via via sono giunte le autorizzazioni, nonché i contributi richiesti, in particolare quelli assegnati dalla Giunta regionale del Veneto di 24 mila 321 euro, poi il contributo stanziato dal Comune di Mansuè di 8 mila euro e quello del Comitato ricreativo di Basalghelle per 10 mila euro. Benchè l’avvio ai lavori alla canonica sia stato dato ufficialmente nell’ottobre 2009, questi sono effettivamente iniziati solo nel gennaio di quest’anno e terminati tra aprile e maggio scorso. Va ricordato, tra i diversi lavori di rifacimento eseguiti, anche l’abbattimento delle barriere architettoniche esterne, in quanto in futuro una stanza al piano terra sarà adibita a consultazione telematica dei documenti storici per i diversamente abili. «La proprietà della canonica è della parrocchia San Giorgio Martire di Basalghelle – ha specificato don Lucio – essa è dunque della nostra comunità, è importante che tutti noi possiamo utilizzarla». Il sindaco di Mansuè Vizzotto è intervenuto con un personale “amarcord” di quando, bambino, si recava alla messa alle prime ore dell’alba con la nonna, per poi fare colazione in canonica assieme all’allora parroco don Felice. «Vorremo terminare questa piazza con qualche piccolo negozio, per esempio di alimentari, ed animare in qualche modo questa comunità così antica» ha concluso il sindaco. Fiorella Casonato stato presentato al museo archeologico “Eno Bellis” l’intervento di restauro di uno scheletro di cavallo veneto e la sua bardatura. Al contempo è stata inaugurata la vetrina espositiva. Il restauro è stato reso possibile grazie al determinato e generoso intervento del dottor Guglielmo Marcuzzo dello Studio Marcuzzo-Benvegnù, moderno mecenate opitergino. La tomba di cavallo veneto è stata rinvenuta nel marzo del 2005 durante lo scavo per la costruzione di casa Moro, lungo la via Postumia, a pochi passi dal museo stesso. Nel settore meridionale rispetto al centro opitergino era stata individuata una necropoli preromana dove sono state portate in luce circa 60 sepolture, riunite in una quindicina di tumuli. Tre sono sepolture di cavalli, che si aggiungono a una rinvenuta nei primi anni Ottanta in località La Mutera di Colfrancui. Fra queste però la tomba 49 si distingueva per la presenza di una ricca bardatura di ferro e di bronzo. È la tomba di un esemplare maschio, quasi certamente intero, quindi uno stallone, di circa 12-15 anni, deposto in una fossa coperta da un tumulo. La sepoltura risale al V secolo a.C. Il cavallo della tomba 49 verrà esposto in due vetrine, una dedicata allo scheletro dell’animale e l’altra alla sua bardatura. Il progetto di recupero è stato promosso dalla Fondazione Oderzo Cultura onlus e dalla Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto ed è stato realizzato grazie alla sponsorizzazione di un privato, il dottor Guglielmo Marcuzzo. Grazie a lui quindi il cavallo veneto con la sua bardatura è stato restau- rato e diverrà sicuramente uno dei punti di forza del museo. L’auspicio è che altri imprenditori privati si facciano avanti per finanziare l’esposizione anche degli splendidi corredi delle sepolture umane che appartenevano a questa necropoli e che, in questo caso già restaurati, attendono ora di essere esposti vicino al cavallo. In tutta la storia antica possedere un cavallo era segno di prestigio e di distinzione, chiaro indicatore di elevata condizione sociale: il cavallo quindi come vero e proprio status symbol. I corredi tombali degli uomini antichi più ricchi e potenti contengono quasi sempre morsi e finimenti equini. Nel periodo preromano in particolare, già agli inizi dell’età del Ferro, le sepolture di coloro che iniziavano a distinguersi per rango e potere, gli “aristocratici” del tempo, si differenziano appunto per la presenza di bardature equine. Annalisa Fregonese OTTO STUDENTI USA OSPITI DELL’ASSOCIAZIONE “OBICI” Agenda Opitergino È Alle 21, in piazza del Foro, proiezione dei “Trailers” delle precedenti edizioni dell’Opera in piazza. L’appuntamento è anche per sabato e domenica. Alle 21.30, in centro storico a Portobuffolè, primo appuntamento di JazzArt’round Midnight 2010 con il Luma Lourenço Quartet (Luma Lourenço, Tommaso Genovesi, Lello Gnesutta, Luca Bortoluzzi). Ingresso libero. arrivato da Suffolk, Virginia, il gruppo di otto studenti americani che fanno parte del gemellaggio promosso dall’associazione “Amedeo Obici”, che ha tra i suoi scopi quello di favorire gli scambi interculturali tra studenti americani e opitergini. L’estate scorsa un gruppo di 8 studenti italiani si era recato a Suffolk per un soggiorno di 3 settimane, ospiti di famiglie. Ed ora viene ricambiata l’ospitalità. L’associazione Obici, in primis la presidente Marisa Forner, accoglie gli 8 ragazzi tra i 16 e i 18 anni per questa visita a Oderzo, che durerà fino al 20 luglio. Il programma della visita è fitto: dopo i primi tre giorni in famiglia, domenica 4 l’associazione Obici organizza la festa di benvenuto a villa dei Carpini a Camino, che coincide con l’Independence Day. Poi ci saranno una gita a Venezia, il ricevimento in municipio dal sindaco Dalla Libera, il 9 luglio l’Opera in piazza “Il Rigoletto” e domenica 11 è prevista una gita in Cansiglio. Da lunedì 12 a mercoledì 14 il gruppo sarà ospite del rifugio Pramperet del Cai Oderzo. Seguiranno una visita guidata agli scavi di Concordia e Portogruaro, una gita alla città di Trieste e, infine, lunedì 19 la serata d’addio assieme a tutte le famiglie ospitanti. FC VENERDÌ 2 LUGLIO SABATO 3 Questo fine settimana terminano i Grest di Camino, Fratta e Lutrano. Alle 21.15, in piazza Ghetto a Portobuffolè, “La bottega del caffè” di Carlo Goldoni, con la compagnia “Roncade Teatro”. Regia di Renzo Santolin. Ingresso 6 euro, 3 ridotto. Apre al Gellius la personale di Carlo Favero. Orari (fino al 21 agosto): da martedì a domenica 10.30-21.30, lunedì chiuso. DOMENICA 4 Terminano oggi i festeggiamenti patronali a Faè. Alle 9 davanti alla chiesa parte la 21ª Pedalata ecologica: arrivo previsto verso le 12. Iscrizione 6 euro comprendente premio, ristoro, pastasciutta finale. Organizza l’Unione sportiva Faè. Dalle 8 alle 18 in centro storico mercatino dell’antiquariato e dell’hobbistica. LUNEDÌ 5 Inizia il Grest a Oderzo. Farmacia di turno: Dal Magro, piazza Marco D’Aviano 7, Piavon, telefono 0422-752950. Dai nostri paesi Mottense - Veneziano - Memorie 4 luglio 2010 L’ACQUA PUBBLICA GASSATA, A 4 CENT AL LITRO IL MOTTENSE PAOLO RORATO COME NEL 990.. in bici da A Chiarano una Pellegrino Canterbury a Roma casa per l’acqua ompirà un itinerario C spirituale, uno dei più antichi, da Canterbury a U na vera folla ha assistito all’inaugurazione della “casetta dell’acqua” e del nuovo serbatoio di accumulo, domenica scorsa a Chiarano. E sarà stata la novità, ma nell’arco di una sola giornata i tre rubinetti hanno erogato oltre due ettolitri di acqua. «La conclusione di un’opera dà sempre sentimenti di speranza. L’acqua è sorgente di vita: sono contento», ha detto don Giancarlo, parroco di Chiarano, al momento della benedizione e del taglio del nastro. «La “casetta dell’acqua” di Chiarano è una fra le prime nel Veneto – ha ricordato Graziano Panighel, presidente dell’Aato –, consente un notevole risparmio per le famiglie, visto che siamo abituati ormai al sapore dell’acqua gassata. Elimina gli sprechi delle bottiglie in Pet; dà un forte messaggio sull’importanza dell’acqua. Questo è un progetto pilota che serve tutto il territorio, non soltanto i cittadini di Chiarano. Mi auguro che abbia successo e che si estenda». La “casetta dell’acqua” appare come una struttura di legno, che si armonizza con il vicino distributore del latte. È situata davanti alle scuole medie, alla sala del consiglio comunale e al polo sportivo, con un ampio parcheggio davanti. Ha tre sportelli dai quali sgorga acqua naturale, gassata e leg- germente gassata: anche refrigerata. L’acqua naturale è gratuita, quella gassata costa 4 centesimi al litro. Il Comune ha regalato tre bottiglie di vetro ad ogni famiglia, ma l’erogazione è libera, per tutti. Già da domenica decine di persone dotate di cestelli con le bottiglie facevano la fila per rifornirsi. «Questo sistema consente un risparmio di oltre 300 euro all’anno per una famiglia di tre persone – ha spiegato il sindaco Gianpaolo Vallardi – ed elimina le bottiglie in Pet. L’acqua è controllata e sicura perché sgorga dai pozzi profondi di Rai. Il Comune non ha speso un centesimo per questa operazione, il costo di 30 mila euro è stato coperto da finanziamento pubblico. In questi giorni ci sono state polemiche strumentali: importante è dare servizi al cittadino». È stato inaugurato anche il nuovissimo serbatoio di accumulo, che ha la capacità di un milione di li- SAN VENDEMIANO - LA FEDE CI DICE CHE SEI PRESENTE tri di acqua. Significa la fine dei periodi estivi di “siccità”, che nel passato avevano martoriato i cittadini di Chiarano. Solo soddisfazione fra i tantissimi presenti alla cerimonia: «Trovo che l’idea sia molto buona – dice Raffaella B. –. Personalmente comprerò anche altre bottiglie di questo tipo per farne una scorta in casa». «Sono già da anni una fedelissima del distributore del latte – aggiunge Luisa V. –, ora arriverò qui anche con le bottiglie per l’acqua. È comodo, io ci vengo in bici». Anche qualche polemica dal gruppo di minoranza “La nuova civica”: «L’idea di partenza, fontana pubblica con acqua sicura e garantita, non era sbagliata. Peccato che la fretta del “fare” e la solita mania di protagonismo di qualcuno abbia prodotto l’ennesimo errore di gestione delle povere risorse economiche del nostro Comune». Giuseppina Piovesana COLLE UMBERTO GIOVANNA TOLIN n. 8.1.1924 - m. 7.7.2009 solo Medjugorje. «Ho percorso l’intero cammino di Santiago una volta in bici e un’altra a piedi; poi, sempre su due ruote, ho raggiunto Medjugorje; altra avventura, il pellegrinaggio in Terra Santa sempre in bici. E oggi partiamo per quest’altra avventura». Saranno 14 tappe da 140 km giornalieri di media… «Insieme a due compagni di viaggio vicentini arriveremo a Roma, secondo Che estate intensa! ei giorni scorsi i capi N del gruppo scout Ceggia 1 sono andati in e- scursione presso malga Tintina ad Ampezzo (Udine) con l’obiettivo principale di iniziare a progettare, oltre ai campi estivi per i ragazzi, anche le attività di gruppo per l’anno 2010-2011. Per il prossimo anno gli scout di Ceggia sono intenzionati a rilanciare la propria presenza nel territorio e in diocesi poiché – dopo più di sessant’anni di tradizione ininterrotta – il gruppo, co- sciente della propria responsabilità educativa, desidera continuare nel cammino intrapreso nel lontano 1947 dai propri fondatori. L’obiettivo futuro rimane quindi quello di sempre: essere luogo di formazione umana e cristiana per i giovani dell’area veneziana della diocesi. Nel frattempo, durante l’estate il gruppo svolgerà regolarmente i propri campi che saranno di sicuro forti esperienze di avventura e crescita per tutti i ragazzi che Dio ha gene- rosamente voluto affidare alla cura dei capi del gruppo scout di Ceggia. Questo il programma: Branco “Seeone”: Vacanze di Branco per lupetti, dal 13 al 18 luglio, sul tema “Famiglia felice”; Riparto “San Sebastiano”: campo estivo esploratori, dal 26 luglio al 6 agosto, con i riparti di Noventa di Piave e Fossalta di Piave; Clan “Santa Cecilia”: campo mobile rovers, a settembre, sulla Carta di Clan. LA FESTA DEI CARABINIERI DI CEGGIA lo Compagnia la cerimonia per il 196º anniversario della Festa dell’Arma dei Carabinieri. Sono intervenute alla cerimonia, a Gainiga di MARIA BOZZON ROMANEL n. 11.8.1918 - m. 1.7.1995 Ormai vivi in cielo da 15 anni. La tua assenza è stata colmata dai tanti ricordi di momenti condivisi e dai preziosi insegnamenti da te ricevuti. Ti pensiamo nella gioia eterna alla quale anche noi aspiriamo. I tuoi cari. Una messa verrà celebrata sabato 3 luglio alle 19 a Colle Umberto. Il ciclista mottense Paolo Rorato programma, il prossimo 16 luglio. Partiremo venerdì 2 dall’aeroporto di Gatwick, a Londra». Quali le tappe più temute? «Potrei citare il dislivello del Gran San Bernardo, 2.473 metri sul livello del mare, 2.000 di dislivello in 50 km; ma non sarà meno duro il passo della Cisa o altri passi tutt’altro che semplici. Lo spirito sarà però quello del pellegrino, ci fermeremo ad ammirare diverse chiese lungo il percorso, tappe spirituali di primo piano lungo le strade d’Europa. Un itinerario antico e allo stesso tempo affascinante». Tra l’altro nel pieno spirito evangelico, senza dove posare il capo… «Non avremo auto al seguito. Per gli alberghi ci arrangeremo giorno dopo giorno. Sarà un’avventura nell’avventura». Con in testa comunque il 16 luglio… «Quel giorno abbiamo in programma i 90 km che separano Viterbo da piazza San Pietro e dunque la città del Vaticano. Ma il traguardo lo taglieremo giorno dopo giorno, nello spirito del pellegrino. Proprio come Sigerico nel 990». IL GRUPPO SCOUT CEGGIA 1 a sezione dell’Arma L dei Carabinieri di Ceggia ha curato a livel- G iovanna carissima, è già passato un anno da quando ci hai lasciati. Sembra un vuoto incolmabile, ma la fede ci dice che tu sei presente e ricordi a noi tutti di tenerci sempre preparati all’incontro con il Signore. Ogni giorno ti ricordiamo e cerchiamo di volerci bene e amarci come tu, con la tua vita, ci hai insegnato. Vivi in Cristo Gesù e prega per noi. I tuoi fratelli, nipoti e pronipoti, parenti e amici tutti. Roma. E lo farà in bicicletta, lungo i 1.973 di percorso che ricalcherà il viaggio del 990. Il bisogno di approfondimento spirituale unito alla sana passione per lo sport. Paolo Rorato, mottense, ciclista per vocazione: perché quest’idea? «Si tratta dell’antico pellegrinaggio compiuto dall’arcivescovo inglese Sigerico nel 990 di ritorno da Roma, dopo aver ricevuto il Pallio dalle mani del Papa. L’itinerario di Sigerico è la relazione di viaggio più antica in riferimento alla via Francigena o Romea: in epoca medievale una delle più antiche vie di comunicazione europee». Non solo Santiago de Compostela dunque, non 37 Ceggia, numerose autorità e rappresentanze: le sezioni di Jesolo, Noventa di Piave, San Donà di Piave, San Stino di Livenza, le associazioni combattentistiche di Ceggia, il capitano Giovanni Blasutig e il maresciallo Vincenzo Cerrato di San Donà di Piave, il luogotenente Valter Bonafini di Eraclea, l’onorevole Rodolfo Viola, il sindaco di Ceggia Massimo Beraldo e il vicesindaco Graziano Vidali. BOCCE VOLO Bronzo per Tonon Sara Tonon, giovane talento della bocciofila Florida di San Vendemiano, ha conquistato la medaglia di bronzo ai campionati italiani di combinata riservata alle categorie A e B femminili. To- non, appena diciottenne, si è fermata ad un passo dalla finale per il titolo finito al collo della forte Paola Mandola, fuoriclasse della Forti e Sani di Saluzzo (Cuneo) che ha battuto Chiara Botteon della Fenice di Fossalta di Portogruaro (Venezia). Per Sara, già nel giro della nazionale maggiore, si è trattato della conferma del suo valore già ben noto. Scudetto sfiorato C i sono andati davvero vicino. Gli allievi della Liventinagorghense, società che esprime uno dei vivai più fertili di tutto il Triveneto, si sono fermati alla finale contro la Nuova Tor Tre Teste, agguerrita formazione di Roma. Il 2-0 per i capitoli- L’undici della Liventinagorghense ni non ammette repliche, trovando sostanzialmente daccordo anche i mottensi, appagati dal raggiungimento della prestigiosa finale nazionale. «La vittoria dei nostri avversari non fa una piega- ha affermato Giancarlo Barbesin, il dirigente responsabile dei gio- itorna la Marcia delle ColR line. La classica non competitiva, primo da 5 chilometri, il secondo da 11. L’organizzazione, curata dall’associazione Valcrevada, ha fissato la partenza fra le 8.45 e le 9. Per informazioni ulteriori tel. 0438-455016. nulla all’ottimo rendimento stagionale dei nostri ragazzi». La marcia di avvicinamento alle finali nazionali della squadra allenata da Alberto Romano è stata trionfale. Spazzati via i veronesi del Sonamazzo (5-0) nella finale regionale, la Liventinagorghense si è imposta nettamente anche nel triangolare triveneto con un doppio 3-0 rifilato ai friulani del Donatello e al Brixen di Bressanone. In provincia di Siena, infine, sono andate in scena le finali nazionali. La massima ribalta non è una novità per la società altoliventina (nel 2007 vicecampioni italiani giovanissimi, nel 2008 campioni allievi) ma l’impatto è stato ottimale: 2-1 al Valanidi di Reggio Calabria e 4-1 allo Juventus club di Parma. La finale non è andata per il verso giusto ma nessuno recrimina. «Non sono mancate le lacrime-racconta Romano- ma siamo consapevoli che arrivare a provare un’emozione così non è da tutti». Come buona tradizione societaria, anche questa estate sarà caratterizzata dal lancio di giovani di sicuro interesse verso club professionistici di tutta Italia: Mattia Pitton e Alberto Spagnolli passano al Milan, Alex Manolache all’Inter e altri cinque-sei sono già sulla pedana di partenza. Spes Conegliano valevole per il concorso Trevisando, è in calendario per domenica 4 luglio. In località Crevada di Susegana sono due i percorsi selezionati: il GLI ALLIEVI DELLA LIVENTINAGORGHENSE SCONFITTI NELLA FINALE NAZIONALE Il difensore Andrea Bevilacqua MARCE DOMENICA SI CORRE A CREVADA vanissimi e degli allievi della Liventinagorghense-. Abbiamo disputato una finale sotto tono, emozionandoci di fronte ai 300 spettatori. Questa sconfitta, peraltro maturata contro una squadra veramente forte, composta da giocatori tecnici e fisici, non toglie CAI GLI APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA LA PARTENZA DELLA 2ª TAPPA SABATO DA SACILE ita alpinistica al Sentiero G delle Bocchette (Dolomiti di Brenta) per il Cai di Pie- Arriva il 21º GiroDonne ve di Soligo e il Cai di Conegliano sabato 3 e domenica 4 luglio. Il tour lungo le antiche vie ferrate del Brenta permetterà di visitare i sentieri paesaggisticamente più belli delle Alpi calcaree meridionali. Nella prima salita gli escursionisti verranno aiutati dalla funivia del Grostè per raggiungere il Rifugio Stoppani dove potranno dividersi per un percorso più semplice, costeggiando le pareti, che li porterà prima al Rifugio Tuckett e poi, per il sentiero Sosat, al Rifugio Alimonta dove pernotteranno. I più preparati percorreranno il sentiero Benini e poi le Bocchette Alte. La domenica al primo albeggiare vedrà gli impavidi scalatori percorrere il sentiero delle Bocchette Centrali sino al Rifugio Pedrotti. Una volta soddisfatti e rifocillati scenderanno per la Val Brenta al Rifugio Brentei e poi a Madonna di Campiglio per il rientro. Dati il dislivelli e le difficoltà tecniche, si raccomanda un ottimo allenamento fisico e materiale da ferrata omologato. La sezione Cai di Pieve di Soligo patrocina le uscite del Nordic walking Tam Tam con l’uscita “Le vie dell’acqua a Cison”. Domenica 4 il Cai di Vittorio Veneto propone l’uscita Jof di Miezegnot, la traversata dalla ValBruna a Malga Saisera sulle Alpi Giulie. Il Cai di Motta di Livenza presenta una serata all’insegna del cinema con il film “Himalaya, l’infanzia di un capo” giovedì 8 alle 21.30 in piazza Duomo a Motta. Il film ricevette la nomination all’Oscar nel 2000 come miglior film straniero. Ingresso libero. Mara Campaner opo la Settimana TricoloD re, arriva il GiroDonne. La più prestigiosa corsa a tappe internazionale femminile, giunta alla 21ª edizione, arriva in diocesi sabato 3 luglio per la sua seconda tappa. La frazione Sacile-Riese Pio X attraversa una fetta di territorio diocesano, toccando anche Brugnera, Portobuffolé, Gaiarine (traguardo volante in via Vizza a Gaiarine alle 12.30), Fontanelle, Codogné, Mareno di Piave prima di passare in Destra Piave. La partenza è alle 11.45 in via Mazzini. Da segnalare alcuni eventi collaterali. Venerdì 2, alle 19.30, è prevista la visita con aperitivo al Museo del ciclismo Altolivenza “Duilio Chiaradia e Giovanni Micheletto” di Portobuffolé, cui alle 20.30 segue la cena presso il capannone dei festeggiamenti di Albina con lo staff organizzativo del GiroDonne. Nell’occasione avverrà la consegna di una targa alla memoria di Enos Dardengo, l’ex dilettante scomparso l’anno scorso, ai familiari. Le altre gare Sabato 3 luglio i miniciclisti sono a Oderzo per la manifestazione “Giovanissimi ad Oderzo” organizzata dal Pedale Opitergino Tonello. La partenza è alle 16.30. Domenica 4 i bikers sono di scena nell’11° Gran premio “Città di Conegliano” a cura del Conegliano Bike Team. La parten- lla fine la Spes ha presenA tato la domanda di iscrizione al campionato di A/1. A poche ore dalla scadenza del termine, programmato per il 30 giugno, le società di Conegliano e di Jesi si sono accordate per lo scambio dei diritti sportivi. Affare complicato, che passa per la triangolazione, tra Jesi, che per ragioni interne aveva già deciso di non disputare la A/1, Conegliano e il Cuatto Volley Giaveno, club piemontese cui Conegliano ha ceduto il titolo per la serie A/2, acquisendo in contropartita i diritti di B/2, poi finiti a Jesi. Dunque, la questione che ha tenuto banco dalla fine dello scorso campionato, lasciando i tifosi e la città di Conegliano con il fiato sospeso, è stato risolto con la soluzione più gradita al pubblico gialloblù. Scartata la terza via, quella della pausa di una stagione sportiva per consolidare i progetti di sponsorizzazione che dovrebbero portare nelle casse della Spes risorse utili per realizzare i progetti nell’agenda del presidente Giovanni Lucchetta. Risolti anche i problemi del Volley Codogné. La società presieduta da Patrizia Iorio partirà dalla serie C, avendo scambiato il titolo sportivo con la Juvenilia Padova. Alberto Rosa za è alle 9. Ancora il Pedale Opitergino Tonello organizza a Faè di Oderzo la 1a Pedalata ecologica San Tomaso di 24 chilometri con partenza alle 9. Giovedì 8 è la volta del Trofeo Ciottolino per giovanissimi ospitato dal Velo club San Vendemiano. Il percorso, sterrato e asfaltato, inizia allo stadio comunale di San Vendemiano. Via alle 19. Venerdì 9, infine, a San Fior di Sotto scatta la 21a Notturna organizzata dalla Sanfiorese e riservata alle categorie G5, G6, esordienti, allievi e juniores. La partenza è alle 19.15. GB Claudia Hausler festeggia il successo al Giro 2009 39 Potete inviare le vostre LETTERE AL DIRETTORE per posta elettronica all’indirizzo: [email protected] per posta all’indirizzo: L’Azione - via Jacopo Stella, 8 31029 Vittorio Veneto oppure per fax allo 0438.555437 PERCHÉ IL COMUNE DI GODEGA NON COMINCIA A SISTEMARE LA CHIESETTA DI SANT’URBANO? crivo a proposito dell’artiSdelcolo del L’Azione di pagina 26 27 giugno 2010 intitolato “Case fatiscenti prime ordinanze / il comune di Godega obbliga i privati ad intervenire”. Mi chiedevo se tale ordinanza avesse validità anche per i beni di proprietà del Comune dato che a Pianzano, in via Chiesa, tutti possono vedere in quale stato di abbandono si trovi la più antica chiesa esistente nel territorio comunale, dedicata a Sant’Urbano. Edificio questo di proprietà del Comune di Godega. Se ha occasione di passare potrà notare che l’abside, puntellata già da diverso tempo, pre- LA VICENDA DELLA CANZONE PREFERITA ALL’INNO DI MAMELI ALL’INAUGURAZIONE DELLA SCUOLA DI VEDELAGO “Va pensiero” e i politici “spot” D ell’inaugurazione di una nuova scuola elementare a Vedelago s’è parlato e scritto molto nei giorni passati; non per le caratteristiche dell’edificio, rispondenti a criteri innovativi per tipologia costruttiva e per opportunità di scelte didattiche che esso favorisce; neppure perché una comunità s’è raccolta attorno alla sua scuola per una bella festa di popolo, dato il rilievo che assume sempre, e soprattutto di questi tempi, un investimento nel campo dell’educazione e dell’istruzione per il futuro di ogni paese e di ogni città. No, il fatto ha avuto risonanza nazionale perché la politica, non quella alta, bensì quella misera e stradaiola, ci ha infilato la sua coda velenosa. L’onorevole Fabio Gava, parlamentare Pdl, presente fra le autorità, ha contestato duramente l’esecuzione del “Va pensiero” verdiano nel momento culminante della cerimonia inaugurale, mentre dell’Inno di Mameli si sarebbe sentita solo l’eco tardiva e lontana, quando tutto ormai s’era compiuto e le autorità avevano preso il largo. Non sorprende che la presenza del cosiddetto “governatore” veneto Luca Zaia, ovviamente primattore, per il taglio del nastro, abbia scatenato, all’interno dello schieramento politico governativo, una reazione sdegnata: qualcuno ha parlato di programmazione opportunamente orchestrata della cerimonia, di ordini perentori impartiti, di provocazione bella e buona; il tutto sintetizzabile nell’espressione “dileggio istituzionale” alla Nazione e ai suoi simboli. Nel maldestro tentativo di porre rimedio a quanto accaduto, s’è detto e fatto di tutto da parte degli incriminati e della Lega: mezze ammissioni iniziali, successive giustificazioni assai poco plausibili, ricorso risibile a disguidi tecnici d’ordine organizzativo, fino addirittura alla conclusiva negazione dei fatti. Non è accaduto nulla! La vera provocazione sono le insinuazioni e le accuse a Zaia! Un nugolo di mosche s’è dato convegno attorno al boccone maleodorante e in soccorso del “governatore” sono venuti tutti i sodali, dalle plaghe venete all’estremo ovest d’Italia; tutti a dire (argomentare è troppo difficile!) la loro solidarietà per un così vile attacco a chi per definizione deve essere “inattaccabile”. La favoletta del lupo e dell’agnello non invecchia mai! La questione è stata rimessa alle forze di governo per un chiarimento e una soluzione; al momento non ho avuto modo di constatare né quello, né questa; e intanto le ipotesi interpretative mi si accavallano nella testa. Sforzo inutile! Mi soccorre, però, un pensiero e dico a me stesso: “Perché insistere? Perché cadere nel tranello di questi politici improvvisati e ‘male educati’, che non perdono occasione per far sì che si parli di loro e trasformano ogni fatto, quale che sia, in un personale ‘spot’ pubblicitario?”. Purtroppo è tardi e anch’io ho portato il mio modesto contributo! Lamberto Pillonetto Sernaglia della Battaglia INVECE DI ESPORRE CROCI, DIMETTETEVI! irando per Mareno sono G stato colpito dalla esposizione di una particolare epigra- fe che, accompagnata da una grande croce nera, preannunciava la fine del Comune di Mareno di Piave. Certamente il primo spontaneo disappunto è andato al metodo. Siamo stati ultimamente colpiti dalla dipartita di tanti amici e parenti che, quando si scorge in lontananza una croce su una iscrizione pubblica, ci prende un colpo al cuore. Poi abbiamo da sempre deprecato gli scherzi goliardici fatti usando questo metodo. Sicuramente la nostra giunta, come quella di Santa Lucia e di tantissimi altri comuni della zona, è stata ulteriormente colpita dalla manovra correttiva governativa per il risparmio e la razionalizzazione dei costi degli apparati amministrativi locali. Infatti il governo ha deciso degli inasprimenti della sperequazione economica e inflitto altre lesioni all’autonomia ammini- strativa regionale e comunale. Ma da qui viene il paradosso. Mareno, Santa Lucia e tantissime giunte di centro-destra attuano forme di protesta contro il governo di stesso segno reo del fatto che è capace di apportare solo tagli lineari e orizzontali. Il centro-destra fa opposizione a se stesso e quindi funge da maggioranza e da minoranza insieme. Questo non va bene perché a destra, al centro, a sinistra ci sono indicazioni da mettere sapientemente insieme per aggiustare (non proprio superare) una direttiva europea come il patto di stabilità; ma il governo sceglie la via di far pagare tutti quelli a cui è più facile imporre qualcosa. La via giusta era quella di tagliare a chi ha ingiustamente di più anche col metodo dei costi standard e invece si sceglie la via breve e iniqua. (...) Ma tornando ai nostri comuni d’intorno, è deprecabile che le giunte protestino con forme inefficaci che non porteranno a nessun risultato. A Mareno il consiglio comunale aveva già votato recentemente su questo tema tre ordini del giorno senza risultati. Sono manifestazioni pubblicitarie che a qualche sprovveduto daranno il senso di amministrazioni reattive. Ma non è così, perché ho raccolto disappunti di amici filogovernativi che però ne hanno piene le tasche di provvedimenti che condannano chi ha più spinta al fare. Una protesta diffusa potrebbe essere quella di consegnare le fasce tricolori, ma sarebbe pure una formalità. Una protesta efficace e apprezzata dalla gente è quella che tutti gli amministratori locali della zona, ma anche quelli della parte buona d’Italia, si dimetta dagli innumerevoli incarichi conseguiti negli enti più o meno utili derivati, consociati, associati, aggregati a comuni, province, regioni. Giorgio Borsoi Capogruppo consiliare “Obiettivo Mareno” senta delle crepe notevoli e l’area circostante che arriva a lambire i muri della chiesa, di proprietà privata, è invasa da acacie, sterpi e rovi. Sicuramente non è un bel vedere. In via confidenziale le dirò che l’Associazione culturale Borgo Baver ha già segnalato questo stato di degrado alla Soprin- tendenza di Venezia. Forse il Comune dovrebbe dare l’esempio per essere seguito dai suoi abitanti. Augusto Fabris PS: Una battuta: alcune case fatiscenti, con i loro pertugi lunghi e stretti, non sarebbero l’ideale per ospitare qualche pipistrello? POMIGLIANO E IL RISCHIO CHE LA SITUAZIONE SI RIPETA gregio DirettoE re, il problema Fiat di Pomigliano desta seria preoccupazione e credo per molti anche il pianto. Il mancato accordo tra le organizzazioni sindacali ha imposto il voto ai lavoratori e il 36% dei no alla proposta Fiat (inaspettato dal suo maggiore responsabile) potrebbe mettere in discussione il tutto, compreso il trasferimento dell’azienda in Polonia. Tra i motivi rilevanti c’è l’assenteismo e la inadeguata produttività dovuta ai lavoratori. Perché se ci sono state mancanze non si è provveduto a intervenire nel momento in cui tali mancanze si verificavano? Ora un eventuale trasferimento castiga chi ha fatto il proprio dovere. Con questa vertenza sta per caso nascendo un nuovo modo di relazioni, nel tentativo di piegare i lavoratori attraverso l’indebolimento della rappresentanza sindacale? Dimentica Marchionne che la Fiat, nelle sue diverse crisi, per molti anni ha ricevuto dallo Stato italiano contribuiti a salvaguardia dei 60 mila lavoratori? Si ragiona così: o si accetta quello che propongo o me ne vado in Polonia, in Romania e se si avanzano pretese in questo Paese posso traslocare in Cina, meglio in India, dove il costo del lavoro è minore che in Italia. Si hanno notizie che in provincia di Treviso qualcuno ponga lo stesso problema della Fiat. Quando però la merce torna in Italia la paghiamo allo stesso prezzo. Al presidente Moro, poco prima di morire, fu fatta una domanda: “Presidente, come vede il futuro?”. E la risposta fu altrettanto breve: “Vedo buio in fondo alla via”. Questa risposta la vedo attuarsi in questo nostro inizio del terzo millennio. Sono una credente cristiana, la mia scelta verso il sindacato l’ho trovata nel Vangelo e nella Rerum Novarum. L’insegnamento della Chiesa non mi ha impedito di lottare per migliorare le condizioni di vita e migliorare non è solo un atto di giustizia sul quale si gioca la pace, ma economicamente è mettere in funzione il volano della produzione. Ma questi sconvolgimenti potrebbero essere la risposta alla globalizzazione? I paesi sviluppati arretrano, i popoli poveri non migliorano. Di chi è la colpa? Certe forze nel nostro Paese giudicano che il maggior ostacolo per una restaurazione autoritaria sia l’unità sindacale. A questo scopo qualunque spesa per provocare la scissione e la nascita di una Confederazione sindacale che raggruppi gli autonomi appare indispensabile se non addirittura pregiudiziale. Anche un costo aggiuntivo da 5 a 10 miliardi sarebbe poca cosa di fronte al risultato cui si tende. Non mi rimane che rivolgermi ai lavoratori che questo governo hanno sostenuto con il loro voto. Sia quelli del pubblico che del privato, quelli della mente e del braccio. Il caso Fiat può allargarsi. La crisi si fa sempre più acuta, i disoccupati superano il 10 per cento. Vorrei chiedere al governo che ci manderà in pensione a 65 anni: dove troveranno lavoro i giovani laureati e non; che succederà ai licenziati verso i 50 anni che nessuno più vuole; come potranno pensare a una famiglia i precari? Che fine ha fatto fare questo nostro governo alla cifra di assegni familiari prevista nel bilancio 2008 dal governo Prodi? Tutto questo per la maggioranza degli italiani fa paura, produce buio in fondo alla via. Svegliamoci tutti dal torpore della propaganda, rimettiamoci tutti a discutere in modo serio. E, da cofondatrice della Cisl, sento il dovere di aprire un dialogo non solo con il padronato, ma con le organizzazioni sindacali tutte. I muri sono caduti, i partiti si sono evoluti (almeno quelli vicini ai lavoratori). Egregio Direttore, perché su questi grandi temi la nostra Chiesa diocesana non prepara un incontro pubblico? Io mi permetto di sperare. Francesca Meneghin ex dirigente Cisl Vittorio Veneto