Lettera del Vescovo ai genitori che chiedono il battesimo per il loro

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Lettera del Vescovo ai genitori che chiedono il battesimo per il loro
Carissimi genitori,
avete chiesto che il vostro bambino
riceva il sacramento del battesimo.
Il battesimo farà del vostro
bambino un “figlio di Dio”, gli darà la
grazia della fede; non la meritiamo, è
dono che viene dall’alto.
Per battezzare un bambino la
Chiesa chiede che i due genitori, o
almeno uno di essi, diano garanzia di
educare il figlio nella fede e nella vita
cristiana.
Il battesimo non può essere
richiesto per semplice consuetudine
e tradizione sociale.
Carissimi genitori, vi chiedo di
partecipare, insieme al padrino o alla
madrina, agli incontri di catechesi
proposti dalla parrocchia.
La fede non è un fatto privato e i
sacramenti sono azioni comunitarie;
perciò il luogo proprio del battesimo è
la vostra chiesa parrocchiale.
Né particolari “voti” fatti verso i
santuari né “devozioni” possono far
derogare da questo importante
principio ecclesiale.
Vivete bene, in modo dignitoso e
gioioso, la celebrazione del
battesimo di vostro figlio. Cercate
l’intesa con il parroco circa gli
interventi di fotografi e
cineoperatori; questi siano discreti
per favorire la partecipazione dei
fedeli.
Avete dato un nome al vostro
bambino. Il nome lo accompagnerà
per tutta la vita. Abbiate cura di non
imporre al vostro bambino un nome
estraneo al senso cristiano.
In caso diverso, un nome cristiano
si affiancherà a quello con cui il
bambino è stato dichiarato
all’anagrafe comunale.
Un’altra raccomandazione voglio
rivolgervi circa la scelta del padrino
o della madrina. La chiesa fin
dall’antichità, vuole che il
battezzando abbia, “per quanto è
possibile” un padrino o una madrina.
Questa figura è molto importante:
il padrino è chiamato ad esprimere
visibilmente la chiesa madre che
genera, accoglie e accompagna i suoi
figli. Purtroppo la figura del padrino o
della madrina non sempre corrisponde
a questo profilo.
Vi chiedo di essere coraggiosi nella
scelta del padrino: non seguite i
criteri consueti (di parentela,
amicizia, convenienza sociale) ma
scegliete un padrino o una madrina
che abbia i seguenti requisiti:
Ÿ sia cattolico;
Ÿ abbia già ricevuto la cresima e il
sacramento dell’Eucaristia;
Ÿ conduca una vita conforme alla
fede;
Ÿ non sia il padre o la madre del
battezzando;
Ÿ non possono essere ammessi
come padrini quanti
notoriamente sono ritenuti di
appartenere ad organizzazioni
malavitose, quanti praticano
l’usura o altre attività criminali
quali lo spaccio di droga ecc. in
ogni caso non si ammettono
persone di cui non sia nota
l’onestà della vita pubblica e
privata.
Anche i divorziati risposati, gli
sposati solo civilmente ed i
conviventi non possono essere
ammessi come padrini.
Acerra, 26 ottobre 2015
Il vostro Vescovo
X Antonio Di Donna
Diocesi di Acerra
La vostra comunità parrocchiale
Cari genitori,
chiedendo il battesimo per il
vostro bambino, voi vi impegnate ad
educarlo nella fede.
La parrocchia vi aiuta in questo
compito così importante, offrendovi
anche il testo della fede della
chiesa, il catechismo dei bambini
“Lasciate che i bambini vengano a
me”.
Il battesimo di vostro figlio
stimoli la vostra sensibilità verso
tanti bambini che, senza un concreto
aiuto, non riuscirebbero ad avere un
futuro. Vi invito a compiere gesti di
carità verso di loro (come ad
esempio, adozione a distanza o
altro...).
Ai genitori
che chiedono
il Battesimo
per il loro bambino