elab 5 - Provincia di Salerno

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elab 5 - Provincia di Salerno
PREMESSA
I l calcolo delle strutture sono stati redatti in ottemperanza alle seguenti Leggi e Norme vigenti;
-
Legge 5 Novembre 1971 n.1086 “Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato, normale e
precompresso, ed a struttura metallica”;
-
Legge 2 Febbraio 1974 n. 64 “Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche” così
come riunite nel “Testo Unico per l’Edilizia” di cui al D.P.R. 6 Giugno 2001 n. 380;
-
L.R. Campania n. 9 del 7 Gennaio 1983 “ Norme per l'esercizio delle funzioni regionali in materia di difesa del
territorio dal rischio sismico” con le modifiche introdotte dall’art.10 della legge regionale 28 dicembre 2009, n. 19;
-
D.M. I nfrastrutture 14/ 01/ 2008 “Nuove norme tecniche per le costruzioni” considerando le indicazioni e precisazioni
introdotte dalla Circolare 2 Febbraio 2009 n. 617 C.S.LL.PP. “I struzioni per l’applicazione delle Nuove norme tecniche
per le costruzioni di cui al D.M. 14/ 01/ 2008”.
TI POLOGI E OPERE DI SOSTEGNO E CALCOLI PRELI MI NARI
L’obiettivo principale del presente progetto esecutivo è quello di realizzare un adeguamento alle norme NTC 2008 delle
opere di sostegno di sottoscarpa della sede stradale della SP 101 – Via Vecchia Lavorate in Sarno all’altezza del civico n.
37 e seguenti.
Nel presente livello di progetto definitivo e sulla base della campagna di indagini geologiche condotte dal Servizio
Geologico dell’Ente, sono state dimensionate e calcolate in accordo con le NTC 2008 la seguente tipologia di opere di
sostegno:
Paratia continua di pali in conglomerato cementizio armato CON SOVRASTANTE MURO I N C.C.A. –
TI POLOGI A N. 1
Al fine di evitare gli inconvenienti ed i maggiori costi dovuti ad eventuali interferenze con i sottoservizi presenti sotto la
sede stradale, con i fabbricati prospicienti la sede stradale, nonché con la necessità di garantire l’esecuzione di eventuali
scavi in sicurezza e di eliminare maggiori costi per la demolizione e ricostruzione della nuova sede stradale, si è
ipotizzato di utilizzare la soluzione di paratia continua di pali in conglomerato cementizio armato trivellati.
Pertanto nell’apposito elaborato di Calcolo delle Strutture è stato dimensionato in ottemperanza alle NTC 2008, la paratia
di pali trivellati in conglomerato cementizio armato con sovrastante muro di muro in conglomerato cementizio armato.
Le dimensioni della paratia sono le seguenti:
Altezza paramento libero = 4,00 ml
Diametro dei pali = 80 cm
I nterasse dei pali = 1,20 ml
Profondità di infissione dei pali = 8,00 ml
Cordolo fondazione in c.c.a. ad intersezione pali – muro in c.c.a = Sezione = 1,60 x 0,80 m
Spessore paramento = 45 cm
Materiali utilizzati -- Calcestruzzo RcK 350 – Acciaio B450C
1
Si rimanda all’apposito elaborato dei calcoli strutturali per maggiori dettagli.
Pertanto la soluzione progettuale si è indirizzata nel considerare quale opera di sostegno da utilizzare,
esclusivamente quella relativa alla paratia di pali con sovrastante muro in c.c.a., in modo da eliminare
ogni interferenza con i sottoservizi e con i fabbricati prospicienti la strada.
I noltre anche i costi per la realizzazione delle due opere di sostegno per confronto sono i seguenti:
a)
Costo per la realizzazione della paratia e del muro sovrastante, con esigui rilevati e rinterri;
b)
Costo per la realizzazione di un muro con fondazione dirette, con rilevanti scavi, rinterri, demolizioni
e ricostruzioni della sede stradale, eventuali opere provvisionali per stabilizzare gli scavi e i fabbricati
prospicienti, eventuali opere per tutelare i numerosi sottoservizi presenti.
Confrontando le due possibili soluzioni, anche a livello di costi, la soluzione con la paratia non è molto
dissimile da quella con il muro con fondazione diretta, a causa di tutte le lavorazioni che in modo indiretto
bisogna, comunque, realizzare in aggiunta ( sottoservizi, opere provvisionali, maggiori rinterri e
demolizioni e ricostruzioni della sede stradale).
Relazione di Calcolo Strutturale
CRI TERI GENERALI COMUNI ALLE DUE TI POLOGI E DI OPERE DI SOSTEGNO
I l progetto e la verifica per il pre-dimensionamento delle strutture portanti sono eseguiti ai sensi del D.M. 14/ 01/ 2008.
La destinazione d’uso dell’opera è muro di sostegno di rilevato stradale da realizzare per l’allargamento stradale.
Le verifiche agli stati limite ultimi sono condotte adottando l’Approccio 1:
combinazione1: (A1+ M1+ R1).
combinazione2: (A2+ M2+ R2).
Nel calcolo è stato considerato un carico variabile uniformemente distribuito sul rilevato stradale a monte del muro
dovuto alla presenza della viabilità carrabile il cui peso ha influenza sulla stabilità del muro stesso.
La verifica della capacità portante in fondazione è eseguita in base alle caratteristiche del terreno sul sito di realizzazione
del manufatto descritte nella relazione Geologica a firma del Dott. Geol. Sergio Santoro, allegata al progetto esecutivo.
I noltre sono stati eseguiti due diversi calcoli, per entrambe le due diverse tipologie di opere di sostegno:
a)
Calcolo dell’opera di sostegno soggetta a Spinta del Terreno e Carico Variabile, costituito dal carico stradale;
b)
Calcolo dell’opera di sostegno soggetta a Spinta del Terreno e al Carico Eccezionale costituito da Auto in svio che
urta sulla barriera stradale
PROGETTO STRUTTURE I N C.A. E VERI FI CA CAPACI TÀ PORTANTE I N FONDAZI ONE
I calcoli di verifica sono stati eseguiti in accordo con il D.M. 14/ 01/ 2008 utilizzando il metodo agli stati limite.
Parametri utilizzati nel calcolo:
Localizzazione
Comune di SARNO
2
Latitudine
40°48'42"48 N
Longitudine
14°37'14"52 E
Destinazione d’uso e tipologia
Si considera la costruzione come opera di sostegno.
L’opera di sostegno è a servizio della strada Provinciale n. 101 – Via Vecchia Lavorate in Sarno che collega il Comune di
Sarno con il Comune di Nocera I nferiore.
Vita nominale
La vita nominale di un’opera strutturale VN è intesa come il numero di anni nel quale la struttura, purché soggetta alla
manutenzione ordinaria, deve potere essere usata per lo scopo al quale è destinata. La vita nominale dei diversi tipi di
opere è quella riportata nella Tab. 2.4.I delle NTC 2008. Per l’opera in questione sussiste il caso “Opere ordinarie, ponti,
opere infrastrutturali e dighe di dimensioni contenute o di importanza normale”
Pertanto si rientra nel caso seguente:
Tipo di costruzione: 2
-
Opere ordinarie → Vita nominale: VN = 50
Classe d’uso
I n presenza di azioni sismiche, con riferimento alle conseguenze di una interruzione di operatività o di un eventuale
collasso, le costruzioni sono suddivise in classi d’uso. I n particolare le classi d’uso sono elencate nel paragrafo 2.4.2 delle
NTC 2008.
Le classi d’suo sono le seguenti:
Classe I : Costruzioni con presenza solo occasionale di persone, edifici agricoli.
Classe I I : Costruzioni il cui uso preveda normali affollamenti, senza contenuti pericolosi per l’ambiente e senza funzioni
pubbliche e sociali essenziali. I ndustrie con attività non pericolose per l’ambiente. Ponti, opere infrastrutturali, reti viarie
non ricadenti in Classe d’uso I I I o in Classe d’uso IV, reti ferroviarie la cui interruzione non provochi situazioni di
emergenza. Dighe il cui collasso non provochi conseguenze rilevanti.
Classe I I I : Costruzioni il cui uso preveda affollamenti significativi. I ndustrie con attività pericolose per l’ambiente. Reti
viarie extraurbane non ricadenti in Classe d’uso I V. Ponti e reti ferroviarie la cui interruzione provochi situazioni di
emergenza. Dighe rilevanti per le conseguenze di un loro eventuale collasso.
Classe IV: Costruzioni con funzioni pubbliche o strategiche importanti, anche con riferimento alla gestione della
protezione civile in caso di calamità. I ndustrie con attività particolarmente pericolose per l’ambiente. Reti viarie di tipo A
o B, di cui al D.M. 5 novembre 2001, n. 6792, “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade”, e di tipo
C quando appartenenti ad itinerari di collegamento tra capoluoghi di provincia non altresì serviti da strade di tipo A o B.
Ponti e reti ferroviarie di importanza critica per il mantenimento delle vie di comunicazione, particolarmente dopo un
evento sismico. Dighe connesse al funzionamento di acquedotti e a impianti di produzione di energia
elettrica.
Nel caso in questione, trattandosi di rete viaria extraurbana, che non rientra tra quelle elencate nella classe IV, viene
determinata la seguente classe d’uso:
Classe d’uso: I I I → Coefficiente d’uso: CU = 1,5
Periodo di riferimento per l’azione sismica
Le azioni sismiche su ciascuna costruzione vengono valutate in relazione ad un periodo di riferimento VR che si ricava,
per ciascun tipo di costruzione, moltiplicandone la vita nominale VN per il coefficiente d’uso CU :
Periodo di riferimento: VR = VN x CU = 50 x 1,5 = 75 anni
3
Azione sismica
Le azioni sismiche di progetto, in base alle quali valutare il rispetto dei diversi stati limite considerati, si definiscono a
partire dalla “pericolosità sismica di base” del sito di costruzione. Essa costituisce l’elemento di conoscenza primario per
la determinazione delle azioni sismiche.
La pericolosità sismica è definita in termini di accelerazione orizzontale massima attesa ag in condizioni di campo libero
su sito di riferimento rigido con superficie topografica orizzontale, nonché di ordinate dello spettro di risposta elastico in
accelerazione ad essa corrispondente Se (T) , con riferimento a prefissate probabilità di eccedenza PVR.
Nei confronti delle azioni sismiche gli stati limite, sia di esercizio che ultimi, sono individuati riferendosi alle prestazioni
della costruzione nel suo complesso, includendo gli elementi strutturali, quelli non strutturali e gli impianti.
Nel caso in questione saranno analizzati i seguenti stati limite:
Per lo Stato Limite di Esercizio sarà considerato il seguente stato limite:
Stato Limite di Danno (SLD) : a seguito del terremoto la costruzione nel suo complesso, includendo gli elementi
strutturali, quelli non strutturali, le apparecchiature rilevanti alla sua funzione, subisce danni tali da non mettere a rischio
gli utenti e da non compromettere significativamente la capacità di resistenza e di rigidezza nei confronti delle azioni
verticali
ed orizzontali,
mantenendosi
immediatamente utilizzabile pur
nell’interruzione d’uso
di
parte delle
apparecchiature.
Per lo Stato Limite Ultimo sarà considerato il seguente stato limite:
Stato Limite di salvaguardia della Vita ( SLV) : a seguito del terremoto la costruzione subisce rotture e crolli dei
componenti non strutturali ed impiantistici e significativi danni dei componenti strutturali cui si associa una perdita
significativa di rigidezza nei confronti delle azioni orizzontali; la costruzione conserva invece una parte della resistenza e
rigidezza per azioni verticali e un margine di sicurezza nei confronti del collasso per azioni sismiche orizzontali;
A ciascun stato limite considerato, in accordo con la tabella 3.2.I delle NTC 2008, corrisponde una Probabilità di
superamento PVR al variare dello stato limite considerato,
I n particolare per gli stati limite considerati, dalla tabella 3.2.I. delle NTC 2008, si deduce quanto segue:
State limite di esercizio
SLD
PVR = 63%
State limite ultimo
SLV
PVR = 10%
Le norme tecniche per le Costruzioni NTC 2008 definiscono le forme spettrali, per ciascuna delle probabilità di
superamento nel periodo di riferimento PVR, a partire dai valori dei seguenti parametri su sito di riferimento rigido
orizzontale:
ag
accelerazione orizzontale massima al sito;
Fo
valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale.
T* C
periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione orizzontale.
I n allegato alle norme tecniche per le costruzioni NTC 2008 sono forniti i valori di ag, Fo e TC* necessari per la
determinazione delle azioni sismiche, al variare delle coordinate di latitudine e longitudine, del sito di interesse.
Ulteriori parametri che influenzano la definizione dell’azione sismica sono i seguenti:
4
Categorie di sottosuolo
Ai fini della definizione dell’azione sismica di progetto, si rende necessario valutare l’effetto della risposta sismica locale
mediante specifiche analisi. I n assenza di tali analisi, per la definizione dell’azione sismica si può fare riferimento a un
approccio semplificato, che si basa sull’individuazione di categorie di sottosuolo di riferimento (Tab. 3.2.I I e 3.2.II I ).
Fatta salva la necessità della caratterizzazione geotecnica dei terreni nel volume significativo, ai fini della identificazione
della categoria di sottosuolo, la classificazione si effettua in base ai valori della velocità equivalente Vs,30 di
propagazione delle onde di taglio (definita successivamente) entro i primi 30 m di profondità. Per le fondazioni
superficiali, tale profondità è riferita al piano di imposta delle stesse, mentre per le fondazioni su pali è riferita alla testa
dei pali. Nel caso di opere di sostegno di terreni naturali, la profondità è riferita alla testa dell’opera. Per muri di sostegno
di terrapieni, la profondità è riferita al piano di imposta della fondazione.
Nel caso in questione dalla relazione geologica si evince che il sito di interesse è classificabile come segue:
Categoria di sottosuolo B: Rocce tenere e depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana fina molto
consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle
proprietà meccaniche con la profondità e da valori di Vs,30 compresi tra 360 m/ s e 800 m/ s
(ovvero NSPT,30 > 50 nei terreni a grana grossa e cu,30 > 250 kPa nei terreni a grana fina).
Al variare della categoria di sottosuolo, variano i coefficienti di amplificazione stratigrafica Ss e Cc
Condizioni topografiche
Per condizioni topografiche complesse è necessario predisporre specifiche analisi di risposta sismica locale. Per
configurazioni superficiali semplici si può adottare la classificazione della Tab. 3.2.IV delle NTC 2008.
Nel caso in questione, dalla relazione geologica si evince che la categoria topografica è la categoria T1 caratterizzata da
“ Superficie pianeggiante, pendii e rilievi isolati con inclinazione media i
≤ 15°”
Il coefficiente di amplificazione topografica, in tal caso assume il valore di ST = 1, come si evince dalla tabella 3.2.VI
delle Norme Tecniche per le Costruzioni del 2008.
I n conclusione, note le coordinate geografiche del sito oggetto di intervento, operate le scelte progettuali relative alla
Vita nominale e al coefficiente d’uso della struttura, noto lo stato limite rispetto al quale si vuole determinare l’azione
sismica e quindi determinata la Probabilità di superamento
P VR
dello stato limite considerato, nota la categoria di
sottosuolo e quindi i coefficienti di amplificazione stratigrafica, nota la categoria topografica e quindi il coefficiente di
amplificazione topografica è possibile calcolare attraverso le relazioni presenti nel paragrafo 3.2.3.2.1 delle NTC 2008 lo
Spettro di risposta elastico in accelerazione delle componenti orizzontali. E’ possibile, quindi, con le relazioni dei paragrafi
3.2.3.4 e 3.2.3.5 delle NTC 2008, calcolare gli Spettri di progetto per gli stati limite di esercizio e per gli Spettri di
progetto per gli stati limite ultimi, determinando l’azione sismica sulla struttura.
I n particolare gli spettri di progetto sono caratterizzati per ogni sito di intervento dai valori di ag, Fo e TC* e possono
essere desunti per mezzo del software di calcolo “Spettri di Risposta” in ambiente Excel fornito dal Consiglio Superiore
dei Lavori Pubblici per il calcolo degli spettri di risposta rappresentativi delle azioni simiche di progetto per il generico sito
del territorio nazionale.
I l software sviluppa le seguenti tre fasi:
-
Fase 1: I ndividuazione della pericolosità del sito oggetto di intervento attraverso l’immissione delle coordinate in
termini di latitudine e longitudine;
5
-
Fase 2: Scelta della strategia di progettazione, attraverso la scelta progettuale della Vita Nominale VN e del
coefficiente d’uso Cu;
-
Fase 3:
Determinazione dell’azione di progetto previa scelta dello stato limite da considerare, della categoria di
sottosuolo e della categoria topografica.
Pertanto nel caso in questione, per il Comune di sarno, le opere strutturali di sostegno sono caratterizzate dai seguenti
parametri:
Comune di SARNO:
Tipo di costruzione: 2
Latitudine
-
40°48'42"48 N
Longitudine
14°37'14"52 E
Opere ordinarie → Vita nominale: VN = 50
Classe d’uso: I I I → Coefficiente d’uso: CU = 1,5
Periodo di riferimento: VR = VN x CU = 50 x 1,5 = 75 anni
Categoria di sottosuolo C
Categoria topografica = T1
Coefficiente di amplificazione topografica, ST = 1
CALCOLO DELLA PARATI A CON SOVRASTANTE MURO DI SOSTEGNO CON FONDAZI ONI DI RETTE
Lo stesso programma di calcolo MAX 10.0 prodotto dalla Aztec I nformatica s.r.l. di Casole Bruzio (CS), utilizzato calcola
in automatico i parametri sismici. Risulta quanto segue:
Combinazioni/ Fase
Accelerazione al suolo [ m/ s^ 2]
Massimo fattore amplificazione spettro orizzontale F0
Periodo inizio tratto spettro a velocità costante Tc*
Coefficiente di amplificazione topografica (St)
Coefficiente di amplificazione per tipo di sottosuolo (Ss)
Coefficiente di riduzione per tipo di sottosuolo ( ฀)
Spostamento massimo senza riduzione di resistenza Us [ m]
Coefficiente di riduzione per spostamento massimo ( ฀)
Coefficiente di intensità sismica (percento)
Rapporto intensità sismica verticale/ orizzontale (kv)
SLU
SLE
1.708
2.443
0.380
1.000
1.445
0.913
0.060
0.455
0.697
2.375
0.334
1.000
1.500
0.913
0.060
0.455
10.446
0.00
4.424
I nfluenza sisma nella spinta attiva da monte
Forma diagramma incremento sismico : Triangolare con vertice in alto.
6
ANALI SI DEI CARI CHI
L’Analisi dei carichi gravanti sul rilevato stradale è svolta secondo quanto indicato nel D.M. 14 Gennaio 2008 " Nuove
norme tecniche per le costruzioni".
Per le opere di sostegno il paragrafo 6.5.2.1. delle NTC 2008 recita che “Nel valutare il sovraccarico a tergo di un’opera
di sostegno si deve tener conto della eventuale presenza di costruzioni, di depositi di materiale, di veicoli in transito, di
apparecchi di sollevamento”
L’opera di sostegno in questione ha la funzione di contenere il rilevato stradale sul quale agisce il carico dovuto al
transito dei veicoli. Il Capitolo n. 6 delle Norme Tecniche per le Costruzioni 2008 relativamente alla Progettazione
Geotecnica non fornisce particolari indicazioni per la determinazione del sovraccarico a tergo dell’opera di sostegno ed in
particolare per i veicoli in transito.
SOVRACCARI CO STRADALE
Per tale sovraccarico si fa riferimento, per equivalenza, alla normativa dei Ponti, relativa al paragrafo n. 5 delle NTC
2008. I n accordo con il punto 5.1.3.3.5 delle NTC 2008 “Il numero delle colonne di carichi mobili da considerare nel
calcolo dei ponti di 1a e 2a Categoria è quello massimo compatibile con la larghezza della carreggiata, comprese le
eventuali banchine di rispetto e per sosta di emergenza, nonché gli eventuali marciapiedi non protetti e di altezza
inferiore a 20 cm, tenuto conto che la larghezza di ingombro convenzionale è stabilita per ciascuna colonna in 3,00 m. I n
ogni caso il numero delle colonne non deve essere inferiore a 2, a meno che la larghezza della sede stradale sia inferiore
a 5,40 m. La disposizione dei carichi ed il numero delle colonne sulla carreggiata saranno volta per volta quelli che
determinano le condizioni più sfavorevoli di sollecitazione per la struttura, membratura o sezione considerata.
Per i ponti di 1a Categoria si devono considerare, compatibilmente con le
larghezze precedentemente definite, le
seguenti intensità dei carichi (Tab. 5.1.I I):
Tabella 5.1.II - Intensità dei carichi Qik e qik per le diverse corsie
Posizione
Carico asse Qik [kN]
Corsia Numero 1
300
Corsia Numero 2
200
Corsia Numero 3
100
Altre corsie
0,00
qik [kN/m2]
9,00
2,50
2,50
2,50
7
La Circolare 617 del 2009 del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici “I struzioni per l’applicazione delle “Norme tecniche
per le costruzioni” di cui al D.M. 14 gennaio 2008” al punto C5.1.3.3.7.1 “Carichi verticali da traffico su rilevati e su
terrapieni adiacenti al ponte” prevede che “Ai fini del calcolo delle spalle, dei muri d’ala e delle altre parti del ponte a
contatto con il terreno, sul rilevato o sul terrapieno si può considerare applicato lo schema di carico 1, in cui per
semplicità, i carichi tandem possono essere sostituiti da carichi uniformemente distribuiti equivalenti, applicati su una
superficie rettangolare larga 3,0 m e lunga 2,20 m. I n un rilevato correttamente consolidato, si può assumere una
diffusione del carico con angolo di 30° .”
I n tal caso per il calcolo dei sovraccarichi stradali sul terreno del rilevato stradale a tergo dei muri si procederà come
segue:
Secondo quanto riportato nelle I struzioni per l’applicazione delle Norme tecniche per le Costruzioni al punto C5 1.3.3.7.1,
per il calcolo delle spalle, dei muri d’ala e delle
altre parti di un ponte a contatto con il terreno, sul rilevato o sul
terrapieno si può considerare applicato lo schema di carico 1, in cui per semplicità i carichi tandem possono essere
sostituiti da carichi uniformemente distribuiti equivalenti, applicati su una superficie rettangolare larga a= 3.0m e lunga
b= 2.2m. I noltre in un rilevato correttamente consolidato, sempre secondo le Norme precedentemente citate, si può
assumere una diffusione del carico con un angolo di 30° .
Lo schema di carico 1 prevede la presenza di carichi su due assi in tandem, per un totale di 600kN. Distribuendo tali
carichi su una superficie F1 di 3.0 x 2.2m, si ottiene un carico distribuito pv1, sulla superficie del terreno superficiale pari
a:
pv1 = 600 / (2.2 x 3) = 90.9kN/ mq.
Per il generico muro, considerando un angolo di diffusione del carico di 30°, l’area A1 di base si allarga fino ad assumere
le dimensioni dell’area A2 alla base del muro di altezza H, come descritto nella figura in allegato.
Pertanto alla base del muro il carico viene distribuito, sull’area A2 pari a:
A2 = a’ x
b’
dove a’ e b’ sono le dimensioni dell’area sulla quale il carico viene distribuito alla profondità H del muro.
Risulta:
a’ = a + tg (30°) x H = a + 0,577 x H
b’ = b + 2 x tg (30°) x H = b + 1,154 x H
E’ possibile, quindi, calcolare il valore della pressione verticale pv2 media sull’area A2 di base. Risulta:
pv2 = pv1 x (A1 / A2)
Ricordando che l’espressione per il calcolo della spinta attiva è la seguente:
Ka = tg (45 – f / 2) x tg (45 – f / 2)
E’ possibile calcolare la distribuzione delle tensioni orizzontali, come segue:
s1 = pv1 x Ka
s2 = pv2 x Ka
Nell’ipotesi, a vantaggio di statica, che l’andamento delle pressioni orizzontali, abbia un andamento lineare con la
profondità, si calcolerà la spinta totale Stot, esercitata dal solido delle pressioni (vedi figura allegata) lungo la superficie
verticale passante per il bordo del rettangolo delle pressioni di superficie. Risulta:
Stot = S1 + S2 = s2 x H x (b + b’) / 2 + 1 / 6 x (2b + b’) x (s1 – s2)
Da tale relazione si può individuare il carico superficiale q uniformemente distribuito in grado di generare una spinta
analoga a Stot, come segue:
q x H x b’ x Ka =
Stot
da cui risulta:
q = Stot / (H x b’ x Ka)
Nel prosieguo si allegano schemi grafici e tabelle di calcolo per la determinazioni dei sovraccarichi stradali.
8
Risulta quanto segue:
Per entrambe le opere di sostegno calcolate è possibile tenere in considerazione una profondità di trasmissione del carico
pari ad H = 4,80 – Paramento + fondazione
Si considerano le due colonne di carico come da normativa
Risulta:
Carico uniformemente distribuito per larghezza di 3,00 m – Colonna 1 = 2887 Kg / mq
Carico uniformemente distribuito per larghezza di 3,00 m – Colonna 2 = 1925 Kg / mq
CARI CO ECCEZI ONALE AUTO I N SVI O
I l DM 14/ 01/ 2008 definisce, ai paragrafi 5.1.3.10 e 3.6.3.3.2, le azioni da considerare nel caso di collisioni / urto di
veicolo in svio. L’azione orizzontale agente sulla barriera è pari a 100 KN applicata su una lunghezza di 50 cm ad
un’altezza, nel caso in esame, di 1,0 m dal vertice del muro [ min tra (Hbarriera – 0,1) e 1,00 m] . Per i carichi verticali
deve assumersi il secondo schema di carico di cui al paragrafo 5.1.3.3 delle NTC 2008 (due impronte 35 x 60 cm di 200
KN ciascuna poste ad interasse di 200 cm), applicato in adiacenza al sicurvia stesso. Nella verifica del muro,
cautelativamente, si considera che l’urto avvenga in corrispondenza dell’estremità del muro, dove la diffusione del carico
può avvenire esclusivamente in una direzione. Al fine di determinare la lunghezza del muro effettivamente collaborante,
pertanto, si considera una ripartizione nel paramento e nella fondazione secondo un angolo di 60 gradi.
Nella tabella allegata vengono calcolati carichi da considerare quale carico eccezionale:
Forza orizzontale in testa al muro: 8,90 KN / m
Momento in testa al muro: 8,90 KN / m
Carico uniformemente distribuito verticale sul terrapieno per urto lungo una fascia di 2,60 ml: 13,69 KNm
I n particolare, per il carico eccezionale le combinazioni di carico da adottare sono fissate con apposita combinazione di
calcolo che assegna specifici valori ai coefficienti di partecipazione dei diversi carichi.
MODELLAZONE TERRENO
Con l’ausilio della relazione geologica redatta dal Dott. Sergio Santoro la modellazione del terreno è stata eseguita come
segue:
TERRENO PER OPERA DI SOSTEGNO TI POLOGI A N. 1 – PARATI A
Descrizione terreni
Simbologia adot t at a
n°
Descrizione

s

numero d'ordine dello st rat o a part ire dalla sommit à della parat ia
Descrizione del t erreno
peso di volume del t erreno espresso in [kg/ mc]
peso di volume sat uro del t erreno espresso [kg/ m c]
angolo d'at t rit o int erno del t erreno espresso in [°]
9

c
angolo d'at t rit o t erreno/ parat ia espresso in [°]
coesione del t erreno espressa in [kg/ cmq]
n°
1
2
3
4
5
Descrizione
Terreno 1
Terreno 2
Terreno 3
Terreno 4
Terreno 5

s


1800.00
1800.00
1700.00
1800.00
1700.00
2000.00
2000.00
1900.00
2000.00
1900.00
23.00
31.00
28.00
33.00
30.00
15.00
21.00
18.00
22.00
20.00
c
0.000
0.000
0.000
0.000
0.000
Con i dati a disposizione è possibile procedere come segue:
A) Con l’ausilio del programma di calcolo PAC 10.0 prodotto dalla Aztec I nformatica s.r.l. di Casole Bruzio (CS), viene
eseguito il dimensionamento della opera di sostegno tipologia n. 1 – Paratia di pali con sovrastante muro di sostegno
in c.c.a.
I materiali previsti per i calcoli di pre-dimensionamento sono:
conglomerato cementizio armato di classe Rck 350 – C28/ 35 e acciaio per usi strutturali B 450 / C
Seguono:
Elaborati Grafici e carpenterie di armatura delle due opere di sostegno – tipologia n. 1
Tabelle per il calcolo del sovraccarico stradale e del carico eccezionale auto in svio
I n altro elaborato vengono allegati i tabulati di calcolo
10
ANALISI urto di un veicolo in svio
Il D.M . 14/ 01/ 2008 definisce, ai paragrafi 5.1.3.10 e 3.6.3.3.2, le azioni da considerare nel caso di collisioni / urt o di
veicoli in svio. L'azione orizzont ale agent e sulla barriera è pari a 100 KN applicat a su una lunghezza di 50 cm ad
un'alt ezza, nel caso in esame di 1,00 m del vert ice del muro [min t ra (Hbarriera - 0,1 m) ed 1,00 m]. Per i carichi
vert icali deve assumersi il secondo schema di carico di cui al paragrafo 5.1.3.3 NTC08 (due impront e 35 x 60 cmdi 200
KN ciascuna post e ad int erasse di 200 cm), applicat o in adiacenza al sicurvia st esso. Nella verifica del muro,
caut elat ivament e, si considera che l'urt o avvenga in corrispondenza dell'est remit à del muro, dove la diffusione del
carico può avvenire esclusivament e in una direzione. Al fine di det erminare la lunghezza del muro effet t ivament e
collaborant e, pert ant o, si considera una ripart izione nel parament o e nella fondazione secondo un angolo di 60°
gradi, come illust rat o in figura.
Opera di sostegno Sarno - Via Vecchia Lavorate
Alt ezza rilevat o fino all'at t acco in fondazione (H)
=
4,20
m
Lunghezza fondazione di mont e (L1)
=
2,00
m
=
7,27
m
[A]
=
3,46
m
[B]
Larghezza effet t iva collaborant e = (A + B + 0,50) m
=
11,24
m
[C]
Forza orizzont ale in t est a al muro = 100 KN / [C]
=
8,90
KN/ m
[D]
M oment o in t est a al muro = D x 1 m
=
8,90
KNm/ m
[E]
Diffusione della larghezza collaborant e lungo il parament o = H
x t g 60°
Diffusione della larghezza collaborant e lungo la lunghezza
fondazione di mont e = L1 x t g 60°
Per i carichi vert icali, nel caso di verifica localizzat a per urt di un veicolo in svio, la normat iva NTC08 indica di fare
riferiment o al secondo schema di carico di cui al punt o 5.1.3.3 (due impront e di di 35x60 cm di 200 KN ciascuna
post e ad int erasse di 200 cm) applicat o in adiacenza al sicurvia st esso
Carico numero due assi t andem
=
400
KN
Larghezza effet t iva collaborant e = (A + B + 0,50) m
=
11,24
m
Lunghezza effet t iva collaborant e = (0,30 + 0,30 + 2,00) m
=
2,60
m
=
13,69
KNm
Carico uniformement e dist ribuit o vert icale per urt o lungo una
fascia di 2,60 ml
ANALISI SOVRACCARICO STRADALE
Per t ale sovraccarico si fa riferiment o, per equivalenza, alla normat iva dei Pont i, relat iva al paragrafo n. 5 delle
NTC 2008. In part icolare l'analisi del sovraccarico st radale viene condot t o in accordo con il punt o 5.1.3.3.5 delle
NTC 2008 ed in accordo con la Circolare 617 del 2009 del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, in analogia con il
Colonna di carico n. 1 - opera di sostegno Sarno - Via Vecchia Lavorate
Alt ezza rilevat o fino in fondazione
=
4,80
m
Lo schema di carico 1 prevede la presenza di carichi su due assi t andem, per un t ot ale di 6000 KN. Dist ribuendo t ali
carichi su una superficie pari di 2,20 m x 3,00 m, risult a quant o segue:
Carico numero due assi t andem
A1
=
2,20
m
x
3,00
pv1
=
600
KN
/
6,60
m
mq
=
600
KN
=
6,60
mq
=
90,91
KN / mq
Se si considera un angolo di diffusione del carico a 30°, l'area A2 alla base del muro sulla quale il carico viene
dist ribuit o, sarà pari a:
H
=
4,80
A2
=
a'
m
b'
x
dove
a'
b'
=
a
+
t g(30°)
x
H
=
=
3
+
0,5774
x
4,80
=
=
b
+
2
x
t g(30°)
x
H
=
2,20
+
2
x
0,5774
x
4,8
=
A2
=
5,77
x
7,74
=
44,68
5,77
7,74
m
=
m
mq
Applicando una semplice proporzione, si può t rovare il valore della pressione vert icale pv2 media sull'area A2
pv2
=
pv1
x
A1
/
A2
=
=
90,91
x
6,60
/
44,68
=
Considerat o che il t erreno spingent e è carat t erizzat o da
13,43
f
KN / mq
=
31
Il coefficient e di spint a at t iva è pari a:
Ka
t g (45 - f/ 2)
=
t g (45 - f/ 2)
x
=
0,32
Pert ant o le t ensioni orizzont ali sul t erreno e alla base del muro sono:
s1o
=
Ka
x
pv1
=
0,32
x
90,91
=
29,10
KN / mq
s2o
=
Ka
x
pv2
=
0,32
x
13,43
=
4,30
KN / mq
Per semplicit à di t rat t azione e a vant aggio di st at ica si ipot izza che le t ensioni orizzont ali abbiano un andament o
lineare con la profondit à.
In t ale ipot esi risult a che è possibile calcolare la spint a t ot ale St ot , esercit at a dal solido delle pressioni lungo la
superficie vert icale passant e per il bordo del ret t angolo delle pressioni di superficie, come segue:
St ot = s2o x h x (b + b') / 2 + 1 / 6 x h x (2 x b + b') x (s1o - s2o) =
=
4,30
x
4,80
x
4,971
+
0,167
x
12,1426
x
24,80
=
343,488
x
4,80
x
E' possibile calcolare il carico superficiale q uniformement e dist ribuit o in grado di generare una spint a analoga a
St ot . Risult a quant o segue:
St ot = q
x
h
x
b' x
Ka
da cui si ricava che:
q =
St ot / ( h
q
=
=
x
b' x
343,49
Ka )
/
(
28,8736
4,80
x
7,74
x
0,32
)
KN / mq
Pert ant o per il dimensionament o e la verifica del muro in quest ione, il sovraccarico esercit at o dal t raffico si
considera come un carico accident ale uniformement e dist ribuit o a mont e del rilevat o di int ensit à pari a:
q
=
2887
Kg / mq
ANALISI SOVRACCARICO STRADALE
Per t ale sovraccarico si fa riferiment o, per equivalenza, alla normat iva dei Pont i, relat iva al paragrafo n. 5 delle
NTC 2008. In part icolare l'analisi del sovraccarico st radale viene condot t o in accordo con il punt o 5.1.3.3.5 delle
NTC 2008 ed in accordo con la Circolare 617 del 2009 del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
Colonna di carico n. 2 - opera di sostegno Sarno - Via Vecchia Lavorate
Alt ezza rilevat o fino in fondazione
=
4,80
m
Lo schema di carico 1 prevede la presenza di carichi su due assi t andem, per un t ot ale di 6000 KN. Dist ribuendo t ali
carichi su una superficie pari di 2,20 m x 3,00 m, risult a quant o segue:
Carico numero due assi t andem
A1
=
2,20
m
x
3,00
pv1
=
400
KN
/
6,60
m
mq
=
400
KN
=
6,60
mq
=
60,61
KN / mq
Se si considera un angolo di diffusione del carico a 30°, l'area A2 alla base del muro sulla quale il carico viene
dist ribuit o, sarà pari a:
H
=
4,80
A2
=
a'
m
b'
x
dove
a'
b'
=
a
+
t g(30°)
x
H
=
=
3
+
0,5774
x
4,80
=
=
b
+
2
x
t g(30°)
x
H
=
2,20
+
2
x
0,5774
x
4,8
=
A2
=
5,77
x
7,74
=
44,68
5,77
7,74
m
=
m
mq
Applicando una semplice proporzione, si può t rovare il valore della pressione vert icale pv2 media sull'area A2
pv2
=
pv1
x
A1
/
A2
=
=
60,61
x
6,60
/
44,68
=
Considerat o che il t erreno spingent e è carat t erizzat o da
8,95
KN / mq
f
=
31
Il coefficient e di spint a at t iva è pari a:
Ka
t g (45 - f/ 2)
=
t g (45 - f/ 2)
x
=
0,32
Pert ant o le t ensioni orizzont ali sul t erreno e alla base del muro sono:
s1o
=
Ka
x
pv1
=
0,32
x
60,61
=
19,40
KN / mq
s2o
=
Ka
x
pv2
=
0,32
x
8,95
=
2,87
KN / mq
Per semplicit à di t rat t azione e a vant aggio di st at ica si ipot izza che le t ensioni orizzont ali abbiano un andament o
lineare con la profondit à.
In t ale ipot esi risult a che è possibile calcolare la spint a t ot ale St ot , esercit at a dal solido delle pressioni lungo la
superficie vert icale passant e per il bordo del ret t angolo delle pressioni di superficie, come segue:
St ot = s2o x h x (b + b') / 2 + 1 / 6 x h x (2 x b + b') x (s1o - s2o) =
=
2,87
x
4,80
x
4,971
+
0,167
x
12,1426
x
16,53
=
228,992
x
4,80
x
E' possibile calcolare il carico superficiale q uniformement e dist ribuit o in grado di generare una spint a analoga a
St ot . Risult a quant o segue:
St ot = q
x
h
x
b' x
Ka
da cui si ricava che:
q =
St ot / ( h
q
=
=
x
b' x
228,99
Ka )
/
(
19,2491
4,80
x
7,74
x
0,32
)
KN / mq
Pert ant o per il dimensionament o e la verifica del muro in quest ione, il sovraccarico esercit at o dal t raffico si
considera come un carico accident ale uniformement e dist ribuit o a mont e del rilevat o di int ensit à pari a:
q
=
1925
Kg / mq
Terreno 1
g= 1800 kg/ mc c= 0.00 kg/ cmq
400
Ø=23.0 °
d= 15 °
Terreno 2
g= 1800 kg/ mc c= 0.00 kg/ cmq
d= 21 °
1070
Ø=31.0 °
Terreno 3
g= 1700 kg/ mc c= 0.00 kg/ cmq
Ø=28.0 °
d= 18 °
Terreno 4
g= 1800 kg/ mc c= 0.00 kg/ cmq
Ø=33.0 °
d= 22 °
10
Terreno 5
g= 1700 kg/ mc c= 0.00 kg/ cmq
Ø=30.0 °
d= 20 °
6Ø8 / mq
Ø10/ 24
1200
50
74
74
72
151
154
4Ø16(T= 525)
15Ø20
Ø10/ 19
80
50
474
7Ø16(T= 572)
7Ø16(T= 572)
474
9
39
9
39
Ø10/ 24
ORDI NARI
2887 Kg / ml
1925 Kg / ml
Terreno 1
400
g= 1800 kg/ mc c= 0.00 kg/ cmq
Ø=23.0 ° d= 15 °
Terreno 2
g= 1800 kg/ mc c= 0.00 kg/ cmq
Ø=31.0 °
d= 21 °
1070
CARI CHI
Terreno 3
g= 1700 kg/ mc c= 0.00 kg/ cmq
Ø=28.0 °
d= 18 °
Terreno 4
g= 1800 kg/ mc c= 0.00 kg/ cmq
Ø=33.0 °
d= 22 °
10
Terreno 5
g= 1700 kg/ mc c= 0.00 kg/ cmq
Ø=30.0 °
d= 20 °
CARI CHI ECCEZIONALI
890 kgm
890 kg
1369 kg
Terreno 1
g=1800 kg/ mc c= 0.00 kg/ cmq
400
Ø=23.0 ° d= 15 °
Terreno 2
g=1800 kg/ mc c= 0.00 kg/ cmq
1070
Ø=31.0 ° d= 21 °
Terreno 3
g=1700 kg/ mc c= 0.00 kg/ cmq
Ø=28.0 ° d= 18 °
Terreno 4
g=1800 kg/ mc c= 0.00 kg/ cmq
Ø=33.0 ° d= 22 °
10
Terreno 5
g=1700 kg/ mc c= 0.00 kg/ cmq
Ø=30.0 ° d= 20 °
®
Aztec Informatica * PAC 10.0
Relazione di calcolo
1
Progetto:
Paratia
Ditta:
Comune:
Progettista:
Direttore dei Lavori:
Impresa:
Relazione
di
sintesi
per progetto
definitivo -
Normative di riferimento
- Legge nr. 1086 del 05/11/1971.
Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio, normale e precompresso ed a
struttura metallica.
- Legge nr. 64 del 02/02/1974.
Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche.
- D.M. LL.PP. del 11/03/1988.
Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e
delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l'esecuzione e il collaudo delle
opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione.
- D.M. LL.PP. del 14/02/1992.
Norme tecniche per l'esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le
strutture metalliche.
- D.M. 9 Gennaio 1996
Norme Tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato
normale e precompresso e per le strutture metalliche.
- D.M. 16 Gennaio 1996
Norme Tecniche relative ai 'Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei
carichi e sovraccarichi'.
- D.M. 16 Gennaio 1996
Norme Tecniche per le costruzioni in zone sismiche.
- Circolare Ministero LL.PP. 15 Ottobre 1996 N. 252 AA.GG./S.T.C.
Istruzioni per l'applicazione delle Norme Tecniche di cui al D.M. 9 Gennaio 1996.
- Circolare Ministero LL.PP. 10 Aprile 1997 N. 65/AA.GG.
Istruzioni per l'applicazione delle Norme Tecniche per le costruzioni in zone sismiche di cui al
D.M. 16 Gennaio 1996.
- Norme Tecniche per le Costruzioni 2008 (D.M. 14 Gennaio 2008)
- Circolare 617 del 02/02/2009
Istruzioni per l'applicazione delle Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al D.M. 14
gennaio 2008.
®
Aztec Informatica * PAC 10.0
Relazione di calcolo
2
Geometria paratia
Tipo paratia: Paratia di pali con muro in testa
Altezza fuori terra
4.00
Profondità di infissione
8.00
Altezza totale della paratia
12.00
Lunghezza paratia
20.00
Numero di file di pali
Interasse fra i pali della fila
Diametro dei pali
Ordinata testa pali
Numero totale di pali
Numero di pali per metro lineare
1
1.20
80.00
4.00
17
0.85
Geometria muro
Altezza paramento
Spessore testa paramento
Inclinazione esterna
Inclinazione interna
Spessore base paramento
Larghezza fondazione
Altezza fondazione
Altezza totale muro
4.00
0.45
0.000
0.000
0.45
1.60
0.80
4.80
[m]
[m]
[m]
[m]
[m]
[cm]
[m]
[m]
[m]
[°]
[°]
[m]
[m]
[m]
[m]
Geometria cordoli
Simbologia adottata
n°
Y
numero d'ordine del cordolo
posizione del cordolo sull'asse della paratia espresso in [m]
Cordoli in calcestruzzo
B
Base della sezione del cordolo espresso in [cm]
H
Altezza della sezione del cordolo espresso in [cm]
Cordoli in acciaio
A
Area della sezione in acciaio del cordolo espresso in [cmq]
W
Modulo di resistenza della sezione del cordolo espresso in [cm^3]
n°
1
Y
0.00
Tipo
Calcestruzzo
B
80.00
Geometria profilo terreno
Simbologia adottata e sistema di riferimento
H
80.00
A
--
W
--
®
Aztec Informatica * PAC 10.0
Relazione di calcolo
3
(Sistema di riferimento con origine in testa alla paratia, ascissa X positiva verso monte, ordinata Y positiva verso l'alto)
N numero ordine del punto
X ascissa del punto espressa in [m]
Y ordinata del punto espressa in [m]
A inclinazione del tratto espressa in [°]
Profilo di monte
N
X
2
7.50
Y
0.00
A
0.00
Profilo di valle
N
X
1
-10.00
2
0.00
Y
-4.00
-4.00
A
0.00
0.00
Descrizione terreni
Simbologia adottata
n°
Descrizione

s


c
numero d'ordine dello strato a partire dalla sommità della paratia
Descrizione del terreno
peso di volume del terreno espresso in [kg/mc]
peso di volume saturo del terreno espresso [kg/mc]
angolo d'attrito interno del terreno espresso in [°]
angolo d'attrito terreno/paratia espresso in [°]
coesione del terreno espressa in [kg/cmq]
n°
1
2
3
4
5
Descrizione
Terreno 1
Terreno 2
Terreno 3
Terreno 4
Terreno 5

1800.00
1800.00
1700.00
1800.00
1700.00
s
2000.00
2000.00
1900.00
2000.00
1900.00

23.00
31.00
28.00
33.00
30.00

15.00
21.00
18.00
22.00
20.00
Descrizione stratigrafia
Simbologia adottata
n°
sp
kw

Terreno
n°
1
numero d'ordine dello strato a partire dalla sommità della paratia
spessore dello strato in corrispondenza dell'asse della paratia espresso in [m]
costante di Winkler orizzontale espressa in Kg/cm2/cm
inclinazione dello strato espressa in GRADI(°)
Terreno associato allo strato
sp
1.20

0.00
kw
0.13
Terreno
Terreno 1
c
0.000
0.000
0.000
0.000
0.000
®
Aztec Informatica * PAC 10.0
2
3
4
5
5.20
1.90
2.40
2.30
0.00
0.00
0.00
0.00
Relazione di calcolo
4
1.28
2.11
3.49
3.74
Terreno 2
Terreno 3
Terreno 4
Terreno 5
Falda
Profondità della falda a monte rispetto alla sommità della paratia 10.70
Profondità della falda a valle rispetto alla sommità della paratia 10.80
Regime delle pressioni neutre:
Idrostatico
[m]
[m]
Caratteristiche materiali utilizzati
Calcestruzzo
Peso specifico
Classe di Resistenza
Resistenza caratteristica a compressione Rck
Tensione ammissibile a compressione c
Tensione tangenziale ammissibile c0
Tensione tangenziale ammissibile c1
Acciaio
Tipo
Tensione ammissibile fa
Tensione di snervamento fyk
Caratteristiche acciaio cordoli in c.a.
Tipo
Tensione ammissibile fa
Tensione di snervamento fyk
2500
C28/35
357
112
6.8
19.9
[kg/mc]
[kg/cmq]
[kg/cmq]
[kg/cmq]
[kg/cmq]
B450C
4589
4589
[kg/cmq]
[kg/cmq]
B450C
4589
4589
[kg/cmq]
[kg/cmq]
Condizioni di carico
Simbologia e convenzioni adottate
Le ascisse dei punti di applicazione del carico sono espresse in [m] rispetto alla testa della paratia
Le ordinate dei punti di applicazione del carico sono espresse in [m] rispetto alla testa della paratia
Forza orizzontale espressa in [kg], positiva da monte verso valle
Fx
Forza verticale espressa in [kg], positiva verso il basso
Fy
M
Momento espresso in [kgm], positivo ribaltante
Qi, Qf Intensità dei carichi distribuiti sul profilo espresse in [kg/mq]
Vi, Vs Intensità dei carichi distribuiti sulla paratia espresse in [kg/mq], positivi da monte verso valle
®
Aztec Informatica * PAC 10.0
R
Relazione di calcolo
5
Risultante carico distribuito sulla paratia espressa in [kg]
Condizione n° 1
Carico distribuito sul profilo
Carico distribuito sul profilo
Xi = 0.00
Xi = 3.00
Xf = 3.00
Xf = 6.00
Qi = 2887
Qi = 1925
Qf = 2887
Qf = 1925
Descrizione terreni
Simbologia adottata
n°
Descrizione

s


c
numero d'ordine dello strato a partire dalla sommità della paratia
Descrizione del terreno
peso di volume del terreno espresso in [kg/mc]
peso di volume saturo del terreno espresso [kg/mc]
angolo d'attrito interno del terreno espresso in [°]
angolo d'attrito terreno/paratia espresso in [°]
coesione del terreno espressa in [kg/cmq]
n°
1
2
3
4
5
Descrizione
Terreno 1
Terreno 2
Terreno 3
Terreno 4
Terreno 5

1800.00
1800.00
1700.00
1800.00
1700.00
s
2000.00
2000.00
1900.00
2000.00
1900.00

23.00
31.00
28.00
33.00
30.00

15.00
21.00
18.00
22.00
20.00
Descrizione stratigrafia
Simbologia adottata
n°
sp
kw

Terreno
n°
1
2
3
4
5
numero d'ordine dello strato a partire dalla sommità della paratia
spessore dello strato in corrispondenza dell'asse della paratia espresso in [m]
costante di Winkler orizzontale espressa in Kg/cm2/cm
inclinazione dello strato espressa in GRADI(°)
Terreno associato allo strato
sp
1.20
5.20
1.90
2.40
2.30

0.00
0.00
0.00
0.00
0.00
kw
0.13
1.28
2.11
3.49
3.74
Impostazioni di analisi
Analisi per Combinazioni di Carico.
Rottura del terreno: Pressione passiva
Terreno
Terreno 1
Terreno 2
Terreno 3
Terreno 4
Terreno 5
c
0.000
0.000
0.000
0.000
0.000
®
Aztec Informatica * PAC 10.0
Relazione di calcolo
6
Influenza  (angolo di attrito terreno-paratia): Nel calcolo del coefficiente di spinta attiva Ka e
nell'inclinazione della spinta attiva (non viene considerato per la spinta passiva)
Stabilità globale: Metodo di Fellenius
Impostazioni analisi sismica
Combinazioni/Fase
Accelerazione al suolo [m/s^2]
Massimo fattore amplificazione spettro orizzontale F0
Periodo inizio tratto spettro a velocità costante Tc*
Coefficiente di amplificazione topografica (St)
Coefficiente di amplificazione per tipo di sottosuolo (Ss)
Coefficiente di riduzione per tipo di sottosuolo ()
Spostamento massimo senza riduzione di resistenza Us [m]
Coefficiente di riduzione per spostamento massimo ()
Coefficiente di intensità sismica (percento)
Rapporto intensità sismica verticale/orizzontale (kv)
SLU
1.708
2.443
0.380
1.000
1.445
0.913
0.060
0.455
SLE
0.697
2.375
0.334
1.000
1.500
0.913
0.060
0.455
10.446
0.00
4.424
Influenza sisma nella spinta attiva da monte
Forma diagramma incremento sismico : Triangolare con vertice in alto.
Spinta
Spinta massima
Spinta della falda
Resistenza passiva
Controspinta
Pa = 11946
Pw =
125
Pp = -28922
Pc = 16852
[kg]
[kg]
[kg]
[kg]
Y=
Y=
Y=
Y=
2.46
11.37
7.63
11.27
Sollecitazioni
M
48559
0
YM
7.50
0.00
T
11945
-16977
YT
4.80
9.80
N
15391
0
YU
0.00
12.00
V
0.0064
0.0000
YV
0.00
0.00
MAX
MIN
YN
12.00
0.00
Spostamenti
U
4.9413
-0.4074
Stabilità globale
Raggio del cerchio critico
Centro del cerchio critico
Intersezione cerchio-pendio a valle
Intersezione cerchio-pendio a monte
R=
14.60
(-2.40; 2.40)
(-15.53; -3.98)
(12.01; 0.00)
[m]
MAX
MIN
[m]
[m]
[m]
[m]
®
Aztec Informatica * PAC 10.0
Fattore di sicurezza
Relazione di calcolo
FS =
7
2.08
Verifiche strutturali muro
Ordinata della sezione con fattore di sicurezza minimo Y =
Momento ultimo
Mu =
Sforzo normale ultimo
Nu =
Fattore di sicurezza della sezione
FS =
7.45
61064
13245
1.07
Tensione massima nel calcestruzzo
c = 101.92[kg/cmq]
Tensione massima nei ferri (lato valle)
fi = 3105.33[kg/cmq]
Tensione massima nei ferri (lato monte)
fs = 2373.79[kg/cmq]
Tensione tangenziale massima nel calcestruzzof =
2.72[kg/cmq]
[m]
[kgm]
[kg]
Y=
Y=
Y=
Y=
6.55
6.55
4.00
4.55
[m]
[m]
[m]
[m]
6.55
6.55
4.55
[m]
[m]
[m]
Verifiche strutturali paratia
Ordinata della sezione con fattore di sicurezza minimo Y =
Momento ultimo
Mu =
Sforzo normale ultimo
Nu =
Fattore di sicurezza della sezione
FS =
7.45
61064
13245
1.07
Tensione massima nel calcestruzzo
c = 101.92[kg/cmq]
Tensione massima nell'armatura
f = 3105.33[kg/cmq]
Tensione tangenziale massima nel calcestruzzof =
2.72[kg/cmq]
[m]
[kgm]
[kg]
Y=
Y=
Y=
®
Aztec Informatica * PAC 10.0
Relazione di calcolo
Dichiarazioni secondo N.T.C. 2008 (punto 10.2)
Analisi e verifiche svolte con l'ausilio di codici di calcolo
Il sottoscritto , in qualità di calcolatore delle opere in progetto, dichiara quanto segue.
Tipo di analisi svolta
L'analisi strutturale e le verifiche sono condotte con l'ausilio di un codice di calcolo automatico. La
verifica della sicurezza degli elementi strutturali è stata valutata con i metodi della scienza delle
costruzioni. L'analisi strutturale è condotta con l'analisi statica non-lineare, utilizzando il metodo
degli spostamenti per la valutazione dello stato limite indotto dai carichi statici.L'analisi strutturale
sotto le azioni sismiche è condotta con il metodo dell'analisi statica equivalente secondo le
disposizioni del capitolo 7 del DM 14/01/2008.
L'analisi strutturale viene effettuata con il metodo degli elementi finiti, schematizzando la struttura
in elementi lineari e nodi. Le incognite del problema sono le componenti di spostamento in
corrispondenza di ogni nodo (2 spostamenti e 1 rotazioni).
La verifica delle sezioni degli elementi strutturali è eseguita con il metodo degli Stati Limite. Le
combinazioni di carico adottate sono esaustive relativamente agli scenari di carico più gravosi cui
l'opera sarà soggetta.
Origine e caratteristiche dei codici di calcolo
Titolo
PAC - Analisi e Calcolo Paratie
Versione
10.0
Produttore
Aztec Informatica srl, Casole Bruzio (CS)
Utente
Provincia di Salerno - Centro di Responsabilita' Viabilita'
Licenza
AIU22206M
Affidabilità dei codici di calcolo
Un attento esame preliminare della documentazione a corredo del software ha consentito di
valutarne l'affidabilità. La documentazione fornita dal produttore del software contiene
un'esauriente descrizione delle basi teoriche, degli algoritmi impiegati e l'individuazione dei campi
d'impiego. La società produttrice Aztec Informatica srl ha verificato l'affidabilità e la robustezza del
codice di calcolo attraverso un numero significativo di casi prova in cui i risultati dell'analisi
numerica sono stati confrontati con soluzioni teoriche.
Modalità di presentazione dei risultati
La relazione di calcolo strutturale presenta i dati di calcolo tale da garantirne la leggibilità, la
corretta interpretazione e la riproducibilità. La relazione di calcolo illustra in modo esaustivo i dati
in ingresso ed i risultati delle analisi in forma tabellare.
Informazioni generali sull'elaborazione
Il software prevede una serie di controlli automatici che consentono l'individuazione di errori di
modellazione, di non rispetto di limitazioni geometriche e di armatura e di presenza di elementi non
verificati. Il codice di calcolo consente di visualizzare e controllare, sia in forma grafica che
tabellare, i dati del modello strutturale, in modo da avere una visione consapevole del
comportamento corretto del modello strutturale.
Giudizio motivato di accettabilità dei risultati
I risultati delle elaborazioni sono stati sottoposti a controlli dal sottoscritto utente del software. Tale
valutazione ha compreso il confronto con i risultati di semplici calcoli, eseguiti con metodi
8
®
Aztec Informatica * PAC 10.0
Relazione di calcolo
9
tradizionali. Inoltre sulla base di considerazioni riguardanti gli stati tensionali e deformativi
determinati, si è valutata la validità delle scelte operate in sede di schematizzazione e di
modellazione della struttura e delle azioni.
In base a quanto sopra, io sottoscritto asserisco che l'elaborazione è corretta ed idonea al caso
specifico, pertanto i risultati di calcolo sono da ritenersi validi ed accettabili.
Luogo e data
________________________
Il progettista
( )
_____________________________________