Potenza, gusto per il design, lusso e artigianalità dei dettagli

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Potenza, gusto per il design, lusso e artigianalità dei dettagli
di Tiziana Sforza
Direzione Marketing & Comunicazione
Potenza, gusto per
il design, lusso e
artigianalità dei dettagli
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Altran Italia Magazine | n° 5 Gennaio 2011
elocità, lusso, tecno‐
logia, affidabilità. In
una parola “Lambor‐
ghini”. Più di un’automobile:
un oggetto di desiderio. Co‐
stituita nel 1963, l’azienda ha
sede a Sant’Agata Bolognese
e fa parte del gruppo Vol‐
kswagen. Matteo Moriotti,
Manager AIT e responsabile
della Linea di Espansione Emi‐
lia Romagna, guida e coordi‐
na il team di Consultant di Al‐
tran Italia presenti da qualche anno in Lam‐
borghini per supportare l’azienda auto‐
mobilistica nel settore della gestione elet‐
tronica del powertrain. Per saperne di più
abbiamo intervistato Stefano Mazzetti,
Powertrains & Electronics Manager di
Lamborghini.
V
Intervista a Stefano
Mazzetti, Powertrain
& Electronics Manager
di Lamborghini.
Di che cosa si occupa la Direzione Po‐
wertrains & Electronics?
Ci occupiamo del completo sviluppo del‐
la motorizzazione, della trasmissione,
dei loro sistemi di controllo e dell’elet‐
tronica di bordo delle vetture Lambor‐
ghini. Gestiamo e realizziamo tutte le fasi
dello sviluppo: partiamo dal concetto, per
poi proseguire con la definizione dei mo‐
delli e della simulazione, dei componen‐
ti o dei sistemi di controllo, effettuiamo
la progettazione CAD passando per la pro‐
totipazione e la seguente sperimenta‐
zione, fino alla validazione in vettura. Uno
sviluppo a 360° in sostanza.
Il brand Lamborghini è diventato sino‐
nimo di qualità e alte prestazioni auto‐
mobilistiche. Quali sono le caratteri‐
stiche dell’identità e dell’offerta di que‐
sto marchio? In che cosa si differenzia
da altre case automobilistiche che pro‐
ducono vetture destinate alla stessa nic‐
chia di mercato?
Le vetture Lamborghini combinano l’ec‐
cellenza di design, artigianalità, lusso e
contenuti tecnici all’avanguardia. E da
questo sapiente bilanciamento derivano
supercar assolutamente uniche.
Il simbolo della casa automobilistica è
un toro. A nomi di tori si ispirano la gran
parte delle vetture della casa (come
Lamborghini Urraco, Espada, Jalpa,
Murciélago, Gallardo, Reventón e la
stessa Miura). Da cosa deriva questa
scelta?
Ferruccio Lamborghini, il fondatore del‐
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l’azienda, era nato sotto il segno del Toro,
che nello zodiaco è sinonimo di un carat‐
tere impetuoso e aggressivo, caratteristi‐
che nelle quali si riconosceva e che volle da
sempre trasferire alle sue vetture.
Le vostre auto coniugano applicazioni
ingegneristiche avanzate e design. Qua‐
li sono gli elementi più innovativi che le
Lamborghini presentano in questi due
campi?
Sin dalla sua fondazione, il marchio Lam‐
borghini ha continuato a dettare nuove
tendenze di design nel mondo delle auto
sportive più ambite e ha sempre prodot‐
to automobili dal carattere assoluta‐
mente inconfondibile.
Segni grafici netti, linee precise e super‐
fici pulite danno vita a un design essen‐
ziale, elaborato dal Centro Stile Lam‐
borghini, centro di design sorto nel 2004,
grazie al quale, per la prima volta nella sua
storia, la Lamborghini è in grado di tra‐
durre in realtà la sua filosofia di design
senza commissionare alcun lavoro a so‐
cietà esterne di styling.
Per quanto riguarda il campo stretta‐
mente ingegneristico, abbiamo una vasta
esperienza nella costruzione leggera in
fibra di carbonio e alluminio e nella tra‐
zione integrale permanente. Grazie a
questo abbiamo individuato nel ‘power‐
train’ (motore + cambio) gestito come un
unico sistema uno dei modi per fare in‐
novazione. Infatti la ricerca di prestazioni
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sempre all’apice (potenza, coppia, tem‐
pi di cambiata, comfort) che devono però
essere coniugate con la riduzione dei
consumi e delle emissioni di CO2, ci ha fat‐
to optare per mantenere all’interno del‐
l’azienda le competenze non solo per la
meccanica, ma anche per lo sviluppo
dell’elettronica (soprattutto software)
che la gestisce.
Siamo infatti convinti che l’elettronica
possa venire impiegata in modo più effi‐
ciente di quanto avviene oggi, che sia pos‐
sibile ridurre il numero di centraline a bor‐
do e che si possano introdurre sistemi più
sofisticati che non risultino invasivi per la
guida, ma che siano sempre attivi per ga‐
rantire la massima sicurezza possibile o
la gestione più efficiente in termini ener‐
getici del veicolo.
Inoltre partecipiamo insieme agli altri
team a quello che ormai da anni è diven‐
tato un obiettivo comune per tutta la R&D
Lamborghini: la riduzione del peso del vei‐
colo, spingendoci verso l’impiego di ma‐
teriali leggeri e ottimizzando i compo‐
nenti.
Nel 2007 Lamborghini ha aumentato il
numero delle attività di ricerca focaliz‐
zandosi sullo studio del comporta‐
mento in caso di urto di strutture pri‐
marie composite in campo automo‐
bilistico. Lo conferma l’inaugurazione a
Washington dell’ “Advanced Composite
Structures Laboratory Automobili Lam‐
borghini“ (ACSL), che vanta la collabo‐
razione di partner leader nella ricerca in
campo aeronautico e astronautico come
la University of Washington, la Boeing
Company e la Federal Aviation Admin‐
istration (agenzia federale statunitense
per l’aviazione civile). Come si svolgono
le attività di ricerca e sviluppo in questo
laboratorio?
Alla fine del 2009 è stato istituito l’ “Au‐
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tomobili Lamborghini Advanced Com‐
posite Structures Laboratory (ACSL)”,
struttura in cui si favoriscono la ricerca e
lo sviluppo sulla fibra di carbonio per il set‐
tore automobilistico in collaborazione
con la University of Washington, Seattle
(USA) e la Boeing Company. Svolgiamo at‐
tività prevalentemente dedicate alla ca‐
ratterizzazione dei materiali compositi e
allo studio di nuove tecnologie che ab‐
biano lo scopo di massimizzare i volumi e
ridurre i costi.
Facciamo molta simulazione assieme a
Boeing Phantom Works, che è il diparti‐
mento in Boeing che si è occupato della
validazione numerica del modello di crash
dell’aereo 787.
Infine, le attività di ricerca si svolgono an‐
che su altri temi che al momento non è
possibile divulgare per motivi di riserva‐
tezza.
La fibra di carbonio ‐ materiale perfet‐
to per la produzione di auto superspor‐
tive soprattutto per la sua densità, mol‐
to più bassa rispetto a quella dell’accia‐
io ‐ sarà un elemento chiave della tec‐
nologia Lamborghini. In che modo state
sviluppando la ricerca sulle applicazioni
di questo materiale?
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Negli ultimi quattro anni abbiamo am‐
pliato le nostre conoscenze su nuove tec‐
nologie aventi l’obiettivo di aumentare le
capacità produttive, mantenendo allo
stesso tempo i valori di performance e di
rigidezza specifica. Stiamo sperimentan‐
do nuovi materiali e nuove combinazioni
di fibre/resine. La ricerca è rivolta inoltre
alla messa a punto di sistemi di manu‐
facturing che riducano il più possibile il
tempo ciclo, i tempi di preformatura e di
cura del manufatto. La collaborazione
con Boeing ci ha consentito di accedere a
tecnologie che prima erano per noi im‐
pensabili.
Stephan Winkelmann, Presidente e ad
di Automobili Lamborghini S.p.A., ha af‐
fermato che l’azienda “da sempre si
ispira alla tecnologia aerospaziale“. Si
tratta di un tipico esempio di cross fer‐
tilization. Quali tecnologie provenienti
da settori apparentemente distanti dal‐
l’Automotive utilizzate in azienda?
Dalla collaborazione con il settore aero‐
spaziale abbiamo mutuato diverse appli‐
cazioni. Ci siamo concentrati in particolare
sulle metodologie di caratterizzazione
dei materiali compositi, aventi requisiti
molto severi in campo aeronautico, su tec‐
nologie innovative (ad esempio le fibre cor‐
te) e su metodi di manufacturing alter‐
nativi. Non da ultimo, l’approccio ai me‐
todi di simulazione dinamica utilizzati da
Boeing ci ha consentito di avere un mo‐
dello predittivo molto vicino alla realtà del
test omologativo.
Il “Lamborghini Blancpain Super Trofeo”,
lanciato nel maggio 2009, è l’unico cam‐
pionato monomarca disputato con vet‐
ture a quattro ruote motrici. Com’è an‐
dato questo progetto? Avrà un seguito?
Il campionato ha regalato molte soddi‐
sfazioni e ha permesso di vedere gareg‐
giare una delle vetture più veloci deriva‐
te dalla serie sugli autodromi internazio‐
nali. Il 25 aprile a Hockenheim è iniziato il
secondo Super Trofeo.
Il mercato premia le auto a bassa emis‐
sione di Co2 e meno inquinanti. I moto‐
ri ibridi sono sempre più diffusi. Prose‐
guono le attività di ricerca per sviluppare
il motore elettrico. Quali azioni sono sta‐
te avviate in Lamborghini a tutela del‐
l’ambiente?
Lamborghini sta realizzando una strate‐
gia integrata per l’ambiente basata sul‐
l’innovazione sia dei processi produttivi sia
del prodotto. Questo impegno compren‐
de anche l’obiettivo di ridurre del 35 per
cento le emissioni di CO2 delle auto Lam‐
borghini entro il 2015.
Il programma ha raggiunto un primo tra‐
guardo con la Gallardo LP 560‐4. Le nuo‐
ve soluzioni tecniche apportate alla vet‐
tura hanno consentito di ridurre le emis‐
sioni di CO2 del 18 per cento già lo scor‐
so anno.
Ora le attività di Ricerca e Sviluppo pro‐
seguiranno nella direzione di ridurre il
peso delle vetture, migliorare la combu‐
stione, ridurre gli attriti, realizzare siste‐
mi Start and Stop, studiare di soluzioni di
trasmissione ibrida, implementare il bio
fuel
Sul fronte dello stabilimento, la realizza‐
zione di un impianto fotovoltaico integrato
da 17.000 metri quadrati sullo stabili‐
mento è parte di questo impegno. L’im‐
pianto è il più grande del settore indu‐
striale della regione Emilia Romagna e
complessivamente riduce del 30 per cen‐
to le emissioni di CO2 dello stabilimento,
pari a oltre 1067 tonnellate all’anno.
Le auto low cost sono più affidabili, se‐
condo oltre ventimila consumatori eu‐
ropei interpellati dall’associazione Al‐
troconsumo sull’affidabilità (intesa come
indice legato alla frequenza e all’im‐
portanza dei guasti) della propria auto‐
mobile. A suo parere da che cosa nasce
questa percezione? Che cosa risponde‐
rebbe a questi consumatori?
Non conosco i criteri dell’indagine di Al‐
troconsumo, ma posso dire che vale sem‐
pre il famoso detto “quello che non c’è non
si rompe”. Ma è anche vero che la perce‐
zione del consumatore è spesso legata alle
aspettative, quindi ritengo che chi compra
una vettura low cost sia più incline ad ac‐
cettare certi guasti, diametralmente op‐
posta è invece la situazione per quei con‐
sumatori che scelgono vetture ‘premium’
o di lusso, che ovviamente e corretta‐
mente si aspettano qualcosa di più.
Proprio per questo l’affidabilità e la qua‐
lità più in generale è uno dei nostri prin‐
cipali contenuti di prodotto. Si possono in‐
fatti realizzare vetture sofisticate affida‐
bili, se fin dall’inizio della concezione del
prodotto si definiscono gli obiettivi rela‐
tivi.
In quali attività consiste la consulenza di
Altran Italia presso Lamborghini?
Altran Italia è ormai presente da anni in
Lamborghini e ci supporta proprio nel
settore della gestione elettronica del po‐
wertrain, una delle nostre attività centrali.
Che cos’è la Lamborghini Consulting?
Dal 2008 è stata creata in seno all’azien‐
da un’unità, “Automobili Lamborghini
Consulting”, che si occupa di consulenza
a terzi e di cui mi è stata affidata la re‐
sponsabilità. Abbiamo iniziato a offrire ser‐
vizi tecnici mettendo a disposizione i no‐
stri laboratori analisi emissione gas e la no‐
stra cella climatica ad altre aziende ope‐
ranti nel settore automobilistico o moto‐
ciclistico. Successivamente abbiamo in‐
dividuato diversi settori in cui potevamo
essere attori primari nell’offrire le espe‐
rienze maturate in azienda. Oggi Auto‐
mobili Lamborghini Consulting opera an‐
che nei settori dei materiali compositi (pro‐
gettazione e produzione), nel settore del
Design e in quello del Lean Thinking.
I nostri clienti principali sono aziende
medio‐piccole a cui siamo in grado di of‐
frire un’esperienza maturata, applicata e
consolidata in azienda, attraverso soluzioni
che però salvaguardano le peculiarità
dell’azienda cliente, in quanto riteniamo
fondamentale che ogni azienda di suc‐
cesso debba mantenere e difendere il
proprio DNA.

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