Zebra V2 - U-He
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Zebra V2 - Guida all'uso - Versione documento: 1.0 Zebra V2 - Guida all'uso Indice dei contenuti 1. Introduzione...............................................................................................2 1.1. Installazione & aggiornamenti.....................................................................4 1.2. Gestione dei preset.................................................................................5 1.3. Interfaccia utente...................................................................................7 2. Moduli Audio..............................................................................................10 2.1. Comb.................................................................................................11 2.2. Filtri..................................................................................................13 2.3. Oscillatori FM (FMO)...............................................................................17 2.4. Rumore..............................................................................................18 2.5. Oscillatori...........................................................................................19 2.6. Altro..................................................................................................26 2.7. Shaper...............................................................................................27 2.8. XMF - Filtri a Modulazione Incrociata...........................................................28 3. Sorgenti di modulazione................................................................................29 3.1. Inviluppi.............................................................................................29 3.2. LFO...................................................................................................32 3.3. ModMatrix...........................................................................................34 3.4. ModMixer............................................................................................35 3.5. Inviluppi multistadio (MSEG).....................................................................36 4. Effetti.....................................................................................................40 4.1. Compressori.........................................................................................41 4.2. Delay.................................................................................................42 4.3. Equalizzatore.......................................................................................43 4.4. ModFX................................................................................................44 4.5. Riverbero............................................................................................45 5. Controlli XY...............................................................................................46 6. Voci........................................................................................................49 6.1. Arpeggiatore........................................................................................50 6.2. Global/FX...........................................................................................52 7. Informazioni..............................................................................................53 -1- Zebra V2 - Guida all'uso 1. Introduzione 1. Introduzione Benvenuto nel mondo di Zebra 2.0! Cos'è Zebra? In breve, è un plugin di sintetizzatore virtuale. Tra le migliaia di plugin di questo tipo disponibili oggi, Zebra si distingue per numerose ragioni. Non è un comune sintetizzatore virtuale. -2- Zebra V2 - Guida all'uso 1. Introduzione Filosofia Zebra è concepito per essere il sintetizzatore più flessibile e immediato cui si possa pensare. L'idea alla base è di offire un vasto insieme di opzioni e possibilità, nascondendone però la complessità. Zebra espone solo la complessità strettamente necessaria per un certo suono, e non di più. La sua struttura è pensata in modo tale da non presentare funzioni che non sono esplicitamente richieste. Zebra è un sintetizzatore modulare senza cavi. Si può scegliere tra molti tipi differenti di sintesi e manipolazione del suono, ed è possibile combinare questi elementi in maniera mai vista prima. Per esempio, si possono unire facilmente sintesi additiva, distorsione di fase e modulazione di frequenza. Oppure, si può ricreare la struttura del proprio sintetizzatore analogico preferito. Tutto questo si effettua in maniera intuitiva mediante il drag and drop, senza affollare l'interfaccia utente con cavi e quant'altro. Al contrario, Zebra si presenta semplice, pulito, e accessibile. In termini di suono e qualità, Zebra difficilmente ricorre a compromessi. Tutti gli algoritmi digitali sono ottimizzati sia per velocità sia per qualità del suono, ma nei casi in cui è stato necessario scegliere si è sempre privilegiata la qualità del suono. Ciò nonostante, per ogni funzione avida di risorse di CPU c'è sempre un'alternativa più leggera. Di fatto, se si ha già esperienza coi sintetizzatori ci sarà poco bisogno di consultare questo manuale. La maggioranza delle cose è auto esplicativa, anche se qua e là potreste trovare in questa guida qualche informazione preziosa. Buon divertimento! Urs Heckmann -3- Zebra V2 - Guida all'uso 1. Introduzione 1.1. Installazione & aggiornamenti L'installazione è semplice. Scaricate l'ultima versione dal server: www.zebrasynth.com/index.php?item=downloads contenente il programma di installazione. Fate doppio click su quest'ultimo e seguite le istruzioni. Si raccomanda di leggere il file README per informazioni aggiuntive specifiche per la versione più aggiornata. Aggiornamenti Gli aggiornamenti sono semplici come la prima installazione: scaricate l'ultima versione e installatela sovrascrivendo quella attuale. Disinstallazione Il software u-he non effettua scritture sul registro di Windows, non crea cartelle nascoste e non modifica nulla nel sistema. Per disinstallare è sufficiente eliminare i file del plugin e quelli della sua configurazione (patch, impostazioni, ecc.) File Associati In Windows, i file relativi a Zebra2 utilizzano questi percorsi: Preset: C:\Program Files\u-he\Presets\Zebra2\ Impostazioni etc.: C:\Program Files\u-he\Support\com.u-he.Zebra2.*.txt In MacOS X, i file relativi a Zebra2 utilizzano questi percorsi: Preset: ~/Library/Audio/Presets/u-he/Zebra2/ Impostazioni etc.: ~/Library/Application Support/u-he/com.u-he.Zebra2.*.* -4- Zebra V2 - Guida all'uso 1. Introduzione 1.2. Gestione dei preset La sezione dei preset si accede facendo click sul pulsante preset nell'angolo in alto a sinistra. Cartelle dei preset Mac Ci sono due diverse posizioni per i preset: Globale MacintoshHD/Library/Audio/Presets/u-he/Zebra2/ Specifico per utente ~user/Library/Audio/Presets/u-he/Zebra2/ Cartelle dei preset PC C:\program files\u-he\Presets\Zebra2\ La sezione dei preset è organizzata su due colonne. Quella di sinistra mostra la struttura delle cartelle, quella di destra mostra i preset presenti nella cartella selezionata. Le cartelle che raggruppano i preset vanno create manualmente usando Finder (Mac) o Explorer (Windows) nei percorsi sopra menzionati. Non è possibile creare direttamente cartelle all'interno di Zebra2! Caricamento dei Preset Caricamento diretto di un preset: fate click su un elemento della lista dei preset per caricarlo. In alternativa si può fare click sul visore in cima per ottenere un pop up con la lista dei preset -5- Zebra V2 - Guida all'uso 1. Introduzione della cartella corrente. In questo modo è possibile caricare preset velocemente senza usare la sezione dei preset. Scansione sequenziale: Si possono usare le frecce ai lati del visore per passare al preset successivo/precedente della cartella selezionata. Una volta raggiunto l'ultimo preset di una cartella Zebra2 carica automaticamente il primo della cartella successiva. In questo modo diventa semplice scorrere velocemente tutti i preset disponibili. Salvataggio dei preset I preset vengono salvati nella cartella selezionata. Facendo click su Save viene aperta una finestra che richiede il nome da dare al preset corrente. Se esiste già un preset con lo stesso nome nella cartella selezionata viene data la possibilità di • Archiviare il preset preesistente e salvare quello nuovo • Non salvare il preset, così da poter tornare alla sezione dei preset e portarsi in una cartella differente • Sovrascrivere il preset pre-esistente Tipi di preset Come impostazione predefinita i preset vengono memorizzati nel formato nativo del tipo di plugin. Ciò significa che la versione VST usa il formato .fxp mentre l'Audio Unit usa il formato .aupreset. Esiste anche un formato proprietario supportato da tutti i plugin u-he recenti: .h2p - è possibile attivare l'utilizzo di questo formato sotto la griglia della pagina dei preset. I preset memorizzati usando il formato .h2p sono di testo editabile. Ciò significa che è possibile caricarli in un editor di testo e vedere le impostazioni come in un file di configurazione. Scegliendo l'opzione ".h2p extended" si ottengono molte informazioni aggiuntive nel testo che illustrano chiaramente il significato delle varie righe del file. Perchè utilizzare un formato differente? - Semplice: in primo luogo, le patch diventano intercambiabili tra VST su Window e Audio Units. Inoltre, tutti i plugin u-he recenti contengono una virtual machine che permette lo scripting all'interno dei preset. Ciò non è direttamente visibile, ma le possibilità sono moltissime! - Si rimanda a quando la documentazione e gli esempi relativi saranno resi disponibili, in un momento che si spera non troppo lontano nel futuro. -6- Zebra V2 - Guida all'uso 1. Introduzione 1.3. Interfaccia utente L'interfaccia utente di Zebra è divisa in tre sezioni. La sezione superiore governa l'accesso ai pannelli principali di controllo. C'è anche un pulsante save che memorizza le impostazioni attuali nella cartella di preset correntemente selezionata (si rimanda al capitolo dedicato ai preset). Questa sezione contiene anche un visore che mostra il nome del preset attualmente caricato o il nome del parametro che si sta modificando. Le due frecce ai lati del visore permettono di caricare velocemente il preset successivo/precedente. La sezione centrale mostra il pannello di controllo selezionato. Il pannello XY. In quest'area si può modulare velocemente un suono trascinando una delle manopole dei quattro pad di modulazione. Facendo click sull'area sotto ogni pad XY si attiva un'area per l'inserimento di testo. Si può quindi inserire una descrizione dei parametri modulati dall'asse X e Y del pad. Premendo il tasto “Esc” si esce dall'area del testo descrittivo. Si rimanda al capitolo 5 “Controlli XY” per dettagli sull'uso dei pad. Il pannello synthesis contiene il rack di generazione del suono, l'area modulare detta "griglia" e il rack contenente le modulazioni fondamentali come gli inviluppi ADSR e gli LFO. Per una descrizione dettagliata della griglia, dei suoi moduli e del loro uso si rimanda al capitolo successivo 2 - "Moduli Audio". Voice mix Queste sezioni controllano volume e distribuzione stereo dei singoli canali, nonchè modulazioni per queste caratteristiche. Si rimanda al capitolo 6 - “Voci” per una descrizione dettagliata di questi elementi. -7- Zebra V2 - Guida all'uso 1. Introduzione ModMatrix In fondo alla sezione Voice mix si può selezionare il pulsante ModMatrix. Per una trattazione approfondita di tale argomento si veda il capitolo 3 - "Sorgenti di modulazione”. Il pannello preset viene usato per caricare i preset e spostarsi fra le cartelle contenenti i preset di Zebra. Rack di generazione del suono Questo rack mostra i controlli di ogni modulo. Per una descrizione più completa si veda il capitolo 2 - “Moduli Audio”. I moduli possono essere spostati nel rack facendo click sull'estremità superiore per muoverli verso l'alto o su quella inferiore per muoverli in basso. Facendo click con il tasto destro si ottiene un menu che presenta la possibilità di evidenziare un modulo attivo nella griglia o far si che il modulo selezionato sia sempre in cima al rack. Il rack per inviluppi e LFO Questo rack mostra i controlli per gli invilupppi ADSR e gli LFO. Per una spiegazione completa di questi elementi si rimanda al capitolo 3 "Sorgenti di modulazione”. Come nel rack di generazione del suono, è possibile spostare i moduli facendo click sull'estremità superiore per spostarli verso l'alto o su quella inferiore per spostarli in basso. Facendo click con il tasto destro si ottiene un menu che presenta la possibilità di evidenziare un modulo attivo nella griglia o far si che il modulo selezionato sia sempre in cima al rack. ModMatrix La sezione ModMatrix è sotto la griglia. Fare click su ModMatrix per visualizzarne i controlli. Per una spiegazione completa di questi elementi si rimanda al capitolo 3 - "Sorgenti di modulazione”. In questo pannello non sono presenti controlli o opzioni speciali. La parte inferiore dell'interfaccia ospita i seguenti pannelli: Effects Il pannello effects contiene sia controlli globali che relativi agli effetti. I controlli per la polifonia, il pitch bend e il portamento sono collocati a sinistra, al centro c'è il mixer globale e a destra si trovano i controlli per gli effetti. Si rimanda alla sezione 4 - “Effetti” per una descrizione più dettagliata degli effetti. Il mixer globale comprende un'altra griglia da cui abilitare o disabilitare molti moduli. Facendo click su un modulo, alla sua destra compaiono i suoi controlli. Facendo click su una posizione vuota si aggiunge un nuovo modulo. Facendo doppio click o command-click (Mac) / Ctrl-click (PC) si accende o spegne un modulo. Facendo click con il tasto destro si possono modificare gli input dei moduli o rimuoverli dalla griglia. Zebra2 ha un canale master e due canali aux (bus). Usando i controlli di send si può impostare -8- Zebra V2 - Guida all'uso 1. Introduzione la mandata ai canali aux. Tale mandata può essere modulata agendo sulla manopola adiacente ad essa. Il controllo di return imposta il livello di ritorno del canale aux. Output controlla il volume generale di Zebra. da more OSC 1 a more OSC 4 Mediante queste sezioni si impostano le forme d'onda degli oscillatori. Per una descrizione dettagliata si veda il capitolo 2 - "Moduli Audio” MultiStage EG Questo pannello viene usato per impostare i generatori di inviluppo multistadio di Zebra. Si veda il paragrafo “MSEG” del capitolo 3 - "Sorgenti di modulazione” per dettagli su come usare i generatori. XY assign Questo pannello va usato per impostare le destinazioni di modulazione e i relativi parametri dei pad XY di modulazione. Si rimanda al capitolo 5 - “Controlli XY” per dettagli su come usarli. Manopole In Zebra2 ci sono due tipi di manopole: • Manopole con valori positivi e negativi, riconoscibili dalla linea a ore 12. • Manopole con valori solo positivi, riconoscibili dalla linea a ore 7.30. Trascinando su o giù il valore di una manopola, essa modifica il proprio valore. Per aggiustamenti più precisi tenere premuto shift prima di cominciare l'operazione di trascinamento. Se una manopola ha tre puntini sotto di sè, significa che ad essa non le è stato ancora assegnato un parametro. La prima volta che si fa click su una manopola non assegnata, compare un menu pop up che permette di selezionare un parametro da assegnarle. Facendo click destro su una manopola già assegnata ad un parametro, è possibile modificarne l'associazione. Il visore di stato mostra il valore dell'ultima manopola modificata. Questo visore generalmente mostra valori in relazione alla destinazione di modulazione, quindi se questa è costituita dalle forme d'onda i valori vanno da 1 a 16, mentre per l'intonazione si va da -48 a 48 ecc. Menu popup Generalmente facendo click con il tasto destro viene mostrato un menu con funzioni avanzate per i moduli, per i punti nelle forme d'onda e per le manopole dei parametri. Questi verranno descritti in dettaglio nelle sezioni corrispondenti. In questo manuale quest'azione verrà d'ora in poi denominata “click destro” . -9- Zebra V2 - Guida all'uso 2. Moduli Audio 2. Moduli Audio Zebra2 comprende una vasta gamma di moduli audio che coprono uno spettro incredibilmente ampio di suoni. In questo capitolo si illustreranno i moduli ed il loro modo di impiego. Molti concetti non sono mai stati realizzati prima in un sintetizzatore perciò può essere necessario del tempo per fare pratica con essi. La griglia La griglia viene usata per accendere o spegnere i moduli utilizzati per la sintesi sonora. Le caratteristiche dei vari moduli vengono illustrate in dettaglio nel seguito di questo capitolo. La griglia contiene quattro canali. La normale catena di elaborazione del segnale va dall'alto verso il basso. Questo comportamento può essere modificato scegliendo input differenti per un modulo. Si può facilmente identificare il flusso del segnale seguendo la sottile linea bianca. Per aggiungere un modulo basta fare click su un elemento vuoto della griglia. Facendo doppio click su un modulo lo si commuta da attivo a non attivo e viceversa. Mediante il click destro su un modulo di può scegliere l'input del modulo dal menu di contesto che viene mostrato. Ciò permette di cambiare il flusso del segnale. Scegliendo “input 1″ per un modulo che è attivo sul canale 2 il suono che era precedentemente generato dal canale 2 non è più udibile. Si veda il preset “Signal flow ex 1″. E' possibile spostare i moduli trascinandoli. Se si trascina un modulo su un elemento vuoto, esso viene spostato nella nuova posizione. Se il trascinamento termina su un elemento che contiene già un modulo, i due moduli vengono scambiati di posizione. - 10 - Zebra V2 - Guida all'uso 2. Moduli Audio 2.1. Comb I filtri comb sono fondamentalmente delay molto brevi che operano a livello di campioni, per esempio un paio di campioni o millisecondi. Se si alimenta un delay di questo tipo con un rumore/impulso breve e si aggiunge del feedback si ottiene un segnale molto simile a un oscillatore. I filtri comb di Zebra offrono molte possibilità. Possono essere impiegati insieme fino a 4 delay, in varie configurazioni di circuito e sempre stereo. Si possono costruire flanger gestiti da inviluppo, corde pizzicate, flauti, percussioni, archi, suoni metallici, suoni bizzarri, timbri strani e un insieme completo di suoni non possibili in un sintetizzatore ordinario. Intonazione I parametri nella prima riga sono bene o male quelli che si trovano solitamente negli oscillatori. L'intonazione (tune) può variare da -48 a +48 semitoni ed è modulabile attraverso la manopola che si trova immediatamente accanto. Detune modifica l'intonazione fine del segnale stereo. Vibrato utilizza LFO1 per modulare la tonalità in un intervallo di +/- 1 semitoni. Keyscale determina la reazione dei filtri rispetto all'altezza della nota suonata. Quando si trova a 100 si ha un semitono per nota. Suono Feedback controlla il feedback del delay. Un filtro comb è un delay, quindi in pratica la manopola controlla l'entità dell'azione del filtro. Il parametro damp è un filtro passabasso di 6 db/ottava innestato sul percorso del feedback. I parametri di tono sono diversi a seconda della modalità del filtro, i dettagli sono discussi in seguito. Normalmente essi determinano il rapporto tra più delay in cascata. Distortion aggiunge armoniche al feedback. Usatelo con discrezione. Materiale PreFill aggiunge rumore bianco in ingresso. Questo parametro è utile per simulare corde pizzicate. - 11 - Zebra V2 - Guida all'uso 2. Moduli Audio Input controlla la quantità di segnale del canale (rumore ecc.) che viene inserita nel comb. Il parametro flavour, analogamente ai parametri di tono, dipende dalla modalità, per i dettagli vedere nel seguito. Tipicamente il parametro controlla l'inserimento del segnale del canale in un punto fra molti stadi comb/delay in cascata. Mix La manopola dry imposta il livello del segnale non effettato. Volume controlla il livello di output dei comb, non influenzando il segnale dry. Il controllo Pan gestisce la distribuzione stereo del segnale. In modalità dual split, la manopola width sposta i due segnali verso le estremità sinistra e destra dell'immagine stereo. Modalità • Comb Un semplice delay stereo, intonato rispetto alla nota suonata. I parametri tone e flavour non hanno effetto in questa modalità. • Split Comb In questa modalità 2 delay si alimentano a vicenda. I segnali in input vengono sommati. Il parametro tone governa il rapporto tra le lunghezze dei delay. Il parametro flavour inserisce il segnale in ingresso direttamente nel secondo delay. Gli output di ciascun delay sono sia a sinistra che a destra. • Split Dual In questa modalità 2 delay stereo si alimentano a vicenda come in Split Comb. La differenza è che in questo caso il segnale è completamente stereo. • Diff Comb Agisce come Split Dual ma in questo caso il secondo delay è un filtro di tipo allpass. Ciò produce suoni strani e dissonanti. Il parametro flavour controlla il feedback del filtro allpass. Le frequenze dissonanti possono prevalere sulla frequenza fondamentale, quindi potrebbe essere necessario intonare correttamente quest'ultima. • Dissonant Questa modalità crea un reticolo di 4 x 4 Delay con Feedback. Produce sempre suono metallico e dissonante. Tone e flavour determinano i rapporti fra le varie linee di delay. E' impossibile creare suoni “normali” in questa configurazione. - 12 - Zebra V2 - Guida all'uso 2. Moduli Audio 2.2. Filtri I filtri di Zebra si comportano direttamente come filtri analogici, basati su parametri di frequenza di taglio (Cutoff), Risonanza e OverDrive. Tuttavia, alcuni di essi sono speciali. Sono disponibili 4 filtri per ogni voce, impostabili nella griglia. Cutoff Il parametro Cutoff determina la frequenza limite a cui opera il filtro. Come tutti i parametri di frequenza in Zebra, esso è espresso in Semitoni, che in ambito musicale corrisponde ai numeri delle note Midi (in realtà un'ottava sotto). - Quindi, se Cutoff viene impostato a 81.00, la frequenza di Cutoff è quella di un La centrale, ovvero 440Hz. - In tal modo è possibile utilizzare grandezze musicali invece di altre più legate al contesto scientifico o fisico. Risonanza La risonanza indica il punto di feedback del filtro, che è l'enfasi aggiunta dal filtro alla sua frequenza di taglio. Nella maggior parte dei casi (a seconda del tipo di filtro), la risonanza può essere impostata a valori che causano l'auto oscillazione del filtro. Essa è usata come fattore q per alcuni tipi di filtro (ad esempio il peaking) per selezionare l'intervallo di frequenze centrato intorno alla frequenza di taglio. Drive (non per tutti i tipi di filtro) Solitamente il parametro drive di un filtro aggiunge sporcatura e distorsione al suono, generalmente rendendolo più "grosso". I filtri di Zebra utilizzano overdrive in modo più particolare, che privilegia l'aspetto musicale rispetto a quello di puro inspessimento. La funzione effettiva viene illustrata più avanti, nei dettagli dei tipi di filtro. - 13 - Zebra V2 - Guida all'uso 2. Moduli Audio Modulazioni Possono essere usate direttamente nel filtro fino a due sorgenti di modulazione. In tipi di filtro come “LP Formant”, la seconda sorgente di modulazione gestisce uno degli altri parametri. KeyFollow Questo parametro aggiunge la nota suonata alla frequenza di taglio, più alta è la nota, più alta la frequenza di taglio. - Se key follow vale to 100%, cutoff 12 e la risonanza è impostata in modo da generare auto oscillazione, è possibile suonare il filtro con la tastiera, in perfetta accordatura! Gain (non per tutti i tipi di filtro) Il parametro gain in vcf3 and vcf4 viene usato da alcuni tipi di filtro (per esempio shelving, peaking) per indicare l'entità dell'aumento o della diminuzione dell'intervallo di frequenze individuato da CutOff e Res. Tipi di filtro: • LP eXiter E' un filtro passabasso 24dB con uno stadio di saturazione che opera effettivamente come exciter dipendente dalla frequenza. Per alti valori di drive, lo stadio di saturazione aggiunge al segnale molte armoniche pari e dispari, che producono un aumento delle alte frequenze e un suono molto ricco. • LP allround E' un filtro passabasso 24 dB, molto simile a quelli di altri sintetizzatori virtuali. Il parametro drive ha in questo caso un impatto molto leggero, ma che è utile per aggiungere colorazione al suono. • LP midDrive La variante midDrive principalmente enfatizza con il parametro drive le frequenze medie, in modo particolarmente utile per lead potenti che necessitano di emergere dal mix. • LP oldDrive Il filtro oldDrive è un passabasso che aggiunge essenzialmente armoniche pari allo spettro, producendo un suono di tipo vintage, che spesso può essere scadente, come vecchie registrazioni su nastro. • LP formants Questo è un filtro molto speciale. Esso unisce un filtro non risonante 12 dB con uno - 14 - Zebra V2 - Guida all'uso 2. Moduli Audio stadio formante risonante in stile vocoder. In questo caso, il parametro di risonanza controlla la profondità dello stadio formante, mentre il parametro Drive permette il morphing di cinque formanti di vocali: A-E-I-O-U - Questo filtro è indicato per suoni di lead che "cantano" e pad di tipo vintage vocoder. • Lowpass 12dB E' una versione risonante 12 dB di quello Lowpass Allround, ma senza la sezione interna di overdrive. • Lowpass 6dB E' un filtro passabasso molto semplice con una curva molto piatta. Non è risontante, quindi la manopola della risonanza non mostra valori. • BP rezBand FIltro passabanda risonante 12dB. • Bandpass Q Filtro passabanda risonante con un suono lievemente diverso rispetto al precedente. • HP highpass Filtro passaalto risonante 24dB.. • Highpass 12dB Versione di passaalto a 12bB. - 15 - Zebra V2 - Guida all'uso • 2. Moduli Audio BR Notch Filtro 24dB a eliminazione di banda. • Peaking Il filtro peaking utilizza il parametro Res / q per individuare la ripidità del picco di frequenza situato in corrispondenza del Cutoff. Il picco può variare da molto stretto (q = 0.00) fino a un intervallo di 4 ottave (q = 100.00). Il parametro gain può variare da -20dB (gain = 0.00) a +24dB (gain = 100.00). Se gain vale 00, il filtro ha un effetto praticamente nullo. • Phaser4 / Phaser8 I 2 filtri phasing utilizzano rispettivamente 4 o 8 stadi di filtri allpass per ricreare la tipica impronta sonora degli effetti di phasing. Cutoff e risonanza sono usati per indicare la frequenza di centro e l'intensità dell'effetto. In Phaser8, il parametro gain viene usato per sfasare le frequenze degli 8 stadi, permettendo di ottenere particolari sfumature di phasing. • LoShelf / HiShelf I filtri di tipo shelving sono usati per enfatizzare o smorzare parti dello spettro, in modo molto simile agli equalizzatori. Come nei filtri peaking, il parametro gain viene usato per aumentare o attenuare le frequenze basse / alte, mentre la risonanza viene usata per influenzare la pendenza o ripidità dell'attenuazione di frequenze. - 16 - Zebra V2 - Guida all'uso 2. Moduli Audio 2.3. Oscillatori FM (FMO) Zebra2 include 4 oscillatori a modulazione di frequenza (FMO). Gli FMO sono oscillatori molto semplici che generano onde sinusoidali. A differenza di oscillatori complessi, questi possono essere modulati a livello di audio in differenti maniere (si veda "Modi" nel seguito). Gli FMO possono operare in mono o stereo, ma non quad - Per scegliere basta agire sul pulsante mono a sinistra della manopola tune. Intonazione Usate la manopola tune per regolare la tonalità fondamentale degli FMO. L'intervallo è da -48 a +48 semitoni. Usate la modulazione per modificare la fondamentale. Vibrato utilizza LFO1 per modulare l'intonazione di +/- 1 semitoni. Keyscale indica come l'oscillatore reagisce rispetto all'altezza della nota suonata. Ad un valore di 100 corrisponde lo standard di un semitono per nota. Alcune modalità FMO sostituiscono il segnale del loro canale, proprio come i filtri. Altri aggiungono suoni al canale, come gli oscillatori. Modalità • FM by Input Prende il segnale in ingresso per modulare in frequenza (FM) la sua sinusoide. Molto simile a un carrier nella sintesi FM; ma in questo caso il segnale modulante può essere qualsiasi cosa, a seconda della configurazione della struttura modulare della griglia. • FM by self (+) Usa il suo stesso output per modulare la sua sinusoide. E' molto simile a un feedback FM. A profondità di modulazione > 50% viene generato molto aliasing fino a produrre solo rumore bianco. A causa del fatto che questa modalità è in qualche modo "entro contenuta", questa modalità aggiunge al canale invece di sostituirlo. • RM Input Questa modalità effettua una modulazione ring tra la sinusoide prodotta dall'FMO e il segnale originario del canale in cui si trova l'FMO stesso. • FM Filtered Attenua il segnale di input con passabasso invece che per profondità. In questo caso la manopola FM regola il cutoff di un filtro passabasso mentre la reale intensità FM è a 100%. Come risultato si ha una FM con suono più smorzato che si attenua - 17 - Zebra V2 - Guida all'uso 2. Moduli Audio automaticamente verso le frequenze alte, producendo meno artefatti come l'aliasing, ma che può non essere brillante come la normale FM. E' più indicato per effetti leggeri. • FM self 2 (+) Usa il suo stesso output squadrato per modulare in frequenza la sua sinusoide. Mentre il feedback ordinario crea una forma d'onda di tipo dente di sega, questo crea un'onda simile alla quadra. 2.4. Rumore Ci sono 4 tipi diversi di rumore fra cui scegliere: • White Noise - Rumore Bianco Segnale casuale con densità spettrale a potenza costante. • Pink Noise - Rumore Rosa Rumore con volume delle alte frequenze progressivamente ridotto di 3db/ottava. Sia nel rumore rosa che nel bianco, Zebra2 usa un filtro passabasso 6dB e uno passaalto 6dB allo scopo di regolare il suono del rumore. • Digital Noise • Crackles I moduli di rumore possono essere usati sia in mono che in stereo. In modalità stereo il parametro width controlla l'apertura dei due canali. Usate pan per impostare la posizione stereo dell'output dei moduli e volume per aggiustarne il livello. Sia pan che volume possono essere modulati direttamente dall'interno del modulo usando i consueti controlli e le manopole/menu popup (si veda la sezione “Interfaccia utente”). Il modulo del rumore ha due filtri integrati. Con il rumore bianco e il rumore rosa Filter1 è un passabasso e Filter2 è un passaalto, nelle altre modalità Filter1 controlla l'intonazione e Filter2 la quantità di rumore. Entrambi i filtri hanno dei modulatori diretti regolabili mediante le solite manopole e o menu popup (si veda la sezione "Manopole" in "Interfaccia utente"). - 18 - Zebra V2 - Guida all'uso 2. Moduli Audio 2.5. Oscillatori Gli oscillatori di Zebra sono delle belve molto potenti. Siccome essi adottano delle nuove forme di sintesi è consigliabile leggere questa sezione anche se si conoscono già le nozioni riguardanti gli oscillatori convenzionali. Modulo oscillatore Il modulo oscillatore contiene controlli sull'intonazione, il mix, gli effetti e la fase dell'oscillatore. Il modulo è richiudibile per risparmiare spazio nel rack. Quando esso è chiuso i controlli di mix, effetti e fase non sono accessibili. Facendo click su un pulsante qualsiasi del modulo, esso viene espanso per mostrarne i controlli. Preset di oscillatore In Zebra2, per accelerare il processo di creazione dei suoni, è possibile creare preset per gli oscillatori. Fate click sul box “default” del modulo oscillatore per visualizzare un selettore di file e scegliere il preset. Attualmente non sono presenti preset di oscillatore, ma essi cominceranno ad apparire in aggiornamenti futuri e saranno anche resi disponibili nella pagina di download di Zebra2. Si tenga presente che se sono state impostate modulazioni (come WaveWarp modulato da un LFO), la sorgente e la quantità di modulazione saranno memorizzate nel preset di oscillatore ma le impostazioni della sorgente di modulazione non lo saranno. Per questo motivo un preset ricaricato successivamente potrebbe non suonare al 100% uguale a come quando è stato originariamente salvato. Per salvare un preset di oscillatore Fate ctrl-click o click destro sul box "default" per richiamare il selettore di file di Zebra2 per il salvataggio. I preset di modulo sono situati in queste cartelle: Mac: Locale: MacHD/Library/Application Supper/u-he/Zebra2/Modules/Oscillator/ Utente: ~/Library/Application Supper/u-he/Zebra2/Modules/Oscillator/ Windows: C:\Program Files\u-he\Zebra2\Modules\Oscillator\ - 19 - Zebra V2 - Guida all'uso 2. Moduli Audio Intonazione Ogni oscillatore può essere intonato in un intervallo da -48 a +48 semitoni, in passi di 1 Cent. Quindi, se il valore di intonazione mostrato è “7.24″, l'oscillatore è spostato di 7 semitoni in alto, più 24 Cents. L'intonazione ha una sorgente di modulazione diretta. Senza bisogno di ricorrere alla Modulation Matrix, si può impostare direttamente un modulatore. La modulazione dell'intonazione controlla l'intonazione dell'oscillatore in un intervallo da -48 a +48 semitoni. Vibrato utilizza LFO1 per modulare l'intonazione di +/- 1 semitono. Keyscale determina come l'intonazione varia rispetto all'altezza della nota suonata. A un valore di 100 corrisponde lo standard di un semitono per nota. Mix Questa sezione controlla il volume del suono. La manopola volume regola il volume di output dell'oscillatore. In aggiunta al volume c'è un modulatore di volume pronto all'uso, è sufficiente selezionare la sorgente di modulazione dal menu popup mod e l'intensità di modulazione con la manopola mod. Il menu popup permette anche la selezione del tipo di unison, tra single, dual e quad. La manopola width influenza la distribuzione nel panorama stereo. Impostate la distribuzione stereo con la manopola pan. Essa può anche essere modulata scegliendo un modulatore dal menu popup e impostando la quantità di modulazione con la manopola mod. Waveform L'editor di forma d'onda è il cuore della sintesi di Zebra2. In questa sezione è possibile disegnare forme d'onda o forme di spettri additivi. Esistono 4 modalità differenti tra cui scegliere mediante il parametro Waveform, a destra dell'area di disegno. Un diagramma di keyscale permette di controllare le variazioni di volume lungo la tastiera. Ciò è utile nel caso si sia costruito un suono che ha un forte picco in una zona particolare a causa di un filtro risonante. Mediante il diagramma è possibile attenuare il volume nella zona critica. Ovviamente ci sono altri utilizzi, come ad esempio suoni compositi dove i registri più bassi sono usati per un suono di basso e quelli più alti per lead o pad. Sotto l'area keyscale è situato un controllo velocity scale che si può usare per escludere o scalare i valori di velocity. Per esempio se si vuole che un oscillatore suoni solo per dinamiche di tocco delicato e un altro per dinamiche forti. Le linee e i punti rappresentano la velocity più alta a cui l'oscillatore risponde. In altre parole è come un filtro sulla velocity: esclude tutte le note che hanno velocity superiore alla soglia impostata. • GeoMorph: Scegliete questa modalità per disegnare una forma d'onda avente fino a 32 punti. Il - 20 - Zebra V2 - Guida all'uso 2. Moduli Audio primo e l'ultimo punto sono identici per garantire l'assenza di discontinuità nel loop. Opzioni di modifica: Click: seleziona un punto (verde) Shift + Click: aggiunge/toglie punti alla selezione Drag: sposta liberamente i punti Drag su più punti: selezione mediante rettangolo. Alt o command (Mac), Ctrl o Alt (PC) + drag: cambia la pendenza rispettivamente verso sinistra / destra)(rispettivamente) Click destro su un punto selezionato: visualizza menu di contesto per rimuovere il punto o modificarne la pendenza. Click destro con più punti selezionati: visualizza menu di contesto per operare su punti selezionati. Click destro in area vuota: aggiunge punto o applica funzioni a intera forma d'onda. Ctrl + command + click (Mac), alt + click destro (PC) in area vuota: aggiunge punto. • SpectroMorph: Apparentemente è come GeoMorph ma in realtà è completamente diverso. In questa modalità non viene visualizzata una forma d'onda bensì uno spettro additivo composto da 1023 armoniche. Le armoniche sono distribuite logaritmicamente su 10 ottave. Il 10° visualizzato più a sinistra controlla la frequenza fondamentale, il successivo 10° le prime due armoniche e così via fino ad avere 511 armoniche nel 10° più a destra. Il punto più alto vale sempre zero. Anche il volume è espresso logaritmicamente. Una linea orizzontale dà luogo ad un dente di sega. Le opzioni di modifica sono le stesse descritte in precedenza. • GeoBlend: Permette di disegnare una forma d'onda usando 128 punti distribuiti uniformemente. Option-drag (Mac), ctrl-drag (PC) disegna una linea. Command-drag (Mac), alt-drag (PC) resetta il punto. Click destro: visualizza un menu di contesto con funzioni per smussare, affilare o massimizzare la forma d'onda. • SpectroBlend: E' identico a SpectroMorph tranne per il fatto che lo spettro della forma d'onda è - 21 - Zebra V2 - Guida all'uso 2. Moduli Audio composto da 128 armoniche disposte linearmente sia in frequenza che in ampiezza. In questa modalità si ha diretto controllo sulle armoniche anche se la modifica di armoniche specifiche è più difficoltoso rispetto alle modalità Morph. Il selettore di forma d'onda è situato sotto all'editor. In esso si sceglie una delle 16 forme d'onda da modificare. La forma d'onda selezionata è evidenziata con un colore diverso. Option-drag (Mac), ctrl-drag (PC): si usa per ridisporre le forme d'onda. Command-click (Mac), alt-click (PC) su una forma d'onda non selezionata produce una trasformazione dalla forma d'onda selezionata a quella su cui si è effettuata l'azione. In questo modo è possibile creare un insieme completo di forme d'onda da modificare successivamente. Option-command-click (Mac), ctrl-alt-click (PC) su una forma d'onda non selezionata copia la forma d'onda selezionata in quella in cui si è effettuata l'azione. Click destro visualizza un menu di contesto che permette di scambiare, copiare o trasformare le forme d'onda. In pratica le stesse opzioni sopra illustrate. Blend < -> Morph La sintesi di Zebra2 consiste in due principi diversi di sintesi wavetable: GeoMorph e GeoBlend. Geo è un'abbreviazione di geometria in riferimento alla visualizzazione della forma d'onda. In aggiunta ci sono due tipi di sintesi additiva: SpectroMorph e SpectroBlend che possono usati per creare una forma d'onda. Sia GeoMorph che SpectroMorph generano il suono usando curve di Bezier, conosciute nella grafica e nel software 3d. Se avete creato un insieme di forme d'onda (o avete caricato il preset Doc waveform morph) e agite sul parametro wavewarp a sinistra, la visualizzazione della forma d'onda viene divisa. Zebra2 effettua un'interpolazione graduale tra due forme d'onda producendo morbide transizioni tra esse; da qui il termine “morph”. Le modalità blend, d'altro canto, sono costruite a partire da punti fissi e le trasformazioni tra le forme d'onda sono costruite a partire dai punti stessi, che rappresentano le forme d'onda come nelle sintesi tradizionali wavetable o vettoriale. WaveWarp e Resolution Questo metodo di sintesi è molto dispendioso per la CPU, come potreste immaginare. Dopotutto, le forme d'onda possono essere incrociate con continuità usando il parametro wavewarp. E' piuttosto sorprendente vedere che Zebra2 è comunque molto efficiente nel consumo di CPU in confronto ad altri sintetizzatori che calcolano le forme d'onda in tempo reale. Ciò viene ottenuto usando un semplice accorgimento: le forme d'onda non vengono calcolate di continuo ma a certi intervalli. Quindi, di fatto Zebra2 è una sorta di sintetizzatore granulare i cui elementi costitutivi sono ricavati dalla sintesi appena illustrata. Il parametro resolution determina la lunghezza dell'intervallo tra due calcoli successivi. Una risoluzione maggiore produce transizioni più precise (e veloci) da una forma d'onda all'altra. L'intervallo per resolution va da 4 secondi a meno di un millisecondo. Impostazioni ai limiti possono accrescere significativamente l'uso della CPU (a valori maggiori di 9) o introdurre - 22 - Zebra V2 - Guida all'uso 2. Moduli Audio artefatti come aliasing (a valori minori di 4) quando si usano modulazioni veloci dell'intonazione. In generale: per modulazioni veloci o cambiamenti più intensi nell'intonazione la risoluzione deve essere impostata a valori elevati. Fase La sezione phase permette di sommare una versione invertita della forma d'onda al segnale. La manopola phase determina la fase della versione invertita. Un segnale dente di sega sommato con un dente di sega invertito produce un'onda a impulso. Il pulsante Sync attiva la funzione di sincronizzazione forzata degli oscillatori. Gli oscillatori possono essere stonati di un intervallo fino a 3 ottave rispetto alla frequenza base, mentre la loro fase viene periodicamente reimpostata alla frequenza base. Questo effetto aggiunge molte armoniche ed è molto efficace modulando lo spostamento della frequenza sincronizzata (parametro Sync) - ricorda molto il tipico effetto di chitarra sintetizzata dei sintetizzatori analogici. La differenza principale in questo caso è che mentre nei sintetizzatori analogici sono necessari due oscillatori per ottenere il rislutato, a Zebra ne basta uno solo. Sezione FX La sezione FX è un'altro punto di forza degli oscillatori di Zebra2! E' possibile applicare alla forma d'onda generata 2 sezioni FX ciascuna dei quali offre 17 algoritmi. Ci sono molte possibilità che vanno dal grossolano al molto leggero in dipendenza non solo dal tipo di effetto ma anche dalla forma d'onda. Gli effetti sono calcolati direttamente nella forma d'onda. Per questo motivo il parametro - 23 - Zebra V2 - Guida all'uso 2. Moduli Audio resolution è vitale per la velocità e la precisione del calcolo. Valori più elevati permettono effetti di modulazioni più rapide. Valori di 7-8 dovrebbero essere sufficienti per la maggior parte delle situazioni. In aggiunta, esiste anche un parametro normalize. Questo agisce da terzo effetto. Normalize analizza il volume della forma d'onda generata (non il picco ma il valore RMS). Se è impostato a 100% normalize genera un livello di 0 dB. Ciò è molto indicato per le patch che hanno molta escursione di volume. Tuttavia può anche portare a volumi molto forti ad alte frequenze. Fortunatamente l'effetto è regolabile. • Fundamental: Regola l'onda sinusoidale della fondamentale della nota suonata. Spazia da -200% (invertita) a +200% (accentuata) • Odd for Even: Sposta il volume delle armoniche pari verso quelle dispari per valori positivi producendo forme d'onda più simili a onde a impulso, in quanto queste ultimecontengono solo armoniche dispari. Per valori negativi le armoniche pari diventano prominenti producendo suoni più attenuati e nasali. • Brilliance: Accentua o attenua le armoniche più alte, producendo suoni più brillanti o cupi. • Filter: SI comporta da filtro passa basso per valori negativi e passa alto per valori positivi. Questo filtro agisce a livello di spettro ed ha una pendenza di più di 100 dB per ottava. Non è disponibile un parametro di risonanza ma suona comunque molto effettato. • Bandworks: E' un filtro passabanda per valori positivi e eliminazione di banda (notch) per valori negativi. • Registerizer: Accentua le armoniche che si trovano sulle ottave della fondamentale. Produce un suono tipo organo. • Scrambler: E' simile agli oscillatori automodulanti dei sintetizzatori FM: la fase della forma d'onda è modulata da se stessa. Questo procedimento crea suoni con molte armoniche che possono essere veramente graffianti. Per suoni più caldi si può usare senza modulazione. Se amate i suoni sporchi, questo è l'effetto giusto. - 24 - Zebra V2 - Guida all'uso • 2. Moduli Audio Turbulence: Turbulence mischia le armoniche in modo casuale. Questo effetto è molto legato al parametro resolution. Può suonare molto vivido ma anche molto tagliente. • Expander: Espande o contrae lo spettro. Potrebbe suonare in modo simile a brilliance se le armoniche sono ben distribuite. • Symmetrie: Distorce la forma d'onda verso l'inizio o la fine. Ha sonorità simili alla Pulse Width Modulation e con un'onda quadra è esattamente quella. • Phase Xfer, Phase Root und Trajector In queste modalità la forma d'onda influenza una sinusoide. Phase Xfer crea una sinusoide e aggiunge alla fase la forma d'onda modulata ad anello da un'altra sinusoide. Phase Root moltiplica la fase della sinusoide per la forma d'onda. Trajector aggiunge la forma d'onda alla fase della sinusoide. Questi effetti possono avere suonare in modo molto leggero o molto percettibile. A causa della loro natura essi possono produrre i suoni tipici dei sintetizzatori a distorsione di fase degli anni '80. • Ripples: Moltiplica la forma d'onda con una sinusoide costituita da un numero variabile di vibrazioni. Produce suoni di tipo risonante. • Formanzilla: Moltiplica lo spettro della forma d'onda con una sinusoide costituita da un numero variabile di vibrazioni. Produce suoni nasali. • Sync Mojo: Simula hardsync nella forma d'onda contraendo l'asse del tempo e riscrivendo ripetutamente la forma d'onda in memoria. • Fractalz: Simile a Sync Mojo, contrae la forma d'onda e la ripete, tuttavia le ripetizioni sono incluse nelle forme d'onda successive producendo una forma d'onda frattale che contiene ancora più armoniche rispetto all'hardsync. - 25 - Zebra V2 - Guida all'uso 2. Moduli Audio 2.6. Altro Mixer di canale Sono presenti 4 mixer di canale nella griglia di sintesi e 3 nella griglia degli effetti. La loro funzione è praticamente la stessa. Facendo click destro su un mixer di canale nella griglia si apre un menu che permette di selezionare gli input. Come per tutti i moduli finora trattati, il mixer ha ingressi da 1 a 4, che rappresentano i canali 1-4. In aggiunta sono disponibili degli ingressi di sidechain 1-4 che analogamente rappresentano i canali. Una volta impostati input e sidechain ed è presente segnale su questi, il mixer somma i segnali. Ciò viene evidenziato da due linee che vanno nel mixer di canale invece della consueta linea unica. I mixer di canale sono anche usati per regolare l'ampiezza stereo di un canale singolo: impostateli su "pan mono" e mettete il sidechain sullo stesso canale dell'input. Ora il parametro mix controlla il rapporto la porzione diretta (stereo) e trattata (mono) del suono. Naturamente lo stesso si applica alla griglia degli effetti. Per quanto riguarda i mixer di canale e la sezione mix sotto la griglia: se si può evitare di usare un mixer di canale sfruttando il mixer principale usate quest'ultimo! Ringmodulator Facendo click destro su un ringmodulator nella griglia si apre un menu che permette di impostare ingresso normale e di sidechain (vedi sopra). Invece di sommare questi due segnali il ringmodulator li moltiplica, creando il consueto suono tipico della modulazione ring. Il ringmodulator non ha interfaccia. - 26 - Zebra V2 - Guida all'uso 2. Moduli Audio 2.7. Shaper Gli shaper sono sostanzialmente unità di distorsione, ma naturalmente, come c'è da aspettarsi dal software u-he, con qualche particolarità. Gli shaper si trovano sia nella griglia di sintesi che in quella degli effetti. Ci sono quattro tipi distinti di distorsione selezionabili dal menu popup di sinistra, dove vedete la scritta Shape nell'immagine. Shaper1 è invece il nome del modulo. Gli shaper hanno 5 controlli di cui due sono modulabili. Il parametro depth controlla la quantità di distorsione. Esso può essere modulato selezionando una sorgente di modulazione nel menu popup della manopola che si trova accanto ad esso. Edge gestisce il tipo di sovratoni creati, più alto è il suo valore e più forte suonano i sovratoni. Input e Output controllano la quantità del segnale in entrata nella distorsione e il volume del segnale post distorsione. HiOut è una funzione speciale non disponibile nelle normali unità di distorsione. Essa amplifica il volume dei sovratoni producendo un suono molto ricco. Descrizione delle varie modalità shape: • Shape Questo tipo di distorsione aggiunge al segnale lievi sovratoni. • T-Drive Questa modalità ha un'impronta più caratteristica. Naturamente si può regolare alzando il valore della manopola HiOut • Crush Crush agisce effettuando distorsione di tipo bit decimator. • Wedge Wedge è la modalità che tra tutte accentua maggiormente le frequenze basse. Usatela per ottenere un suono con più distorsione nei bassi. - 27 - Zebra V2 - Guida all'uso 2. Moduli Audio 2.8. XMF - Filtri a Modulazione Incrociata Le due unità XMF sono state introdotte in Zebra V2.1 - si tratta di moduli di filtro estremamente potenti che lavorano in modo molto analogico, comprendendo distorsione dipendente dall'input e modulazione FM. In più, sono auto oscillanti anche senza segnale di ingresso! L'utilizzo è molto diretto, avendo i tipici controlli di Cutoff e Resonance in abbinamento a 5 tipi di filtro: Passabanda e Passabasso 4 Poli, Passabanda 2 Poli, Passaalto e a eliminazione di banda. (Altri verranno aggiunti in aggiornamenti successivi). Essendo filtri stereo, essi fondamentalmente processano le due componenti indipendentemente. Fortunatamente questi due filtri possono essere stonati fra loro senza impattare ulteriormente sull'uso della CPU, grazie al controllo modulabile Offset che allontana l'intonazione del canale destro e di quello sinistro in semitoni. Ciò consente di ottenere interessanti effetti di panning. FilterFM permette di modulare la frequenza di Cutoff mediante un segnale sidechain. Utilizza anche qualsiasi segnale proveniente da qualsiasi modulo che lo precede nella griglia, ma l'uso tipico prevede di dirigere un oscillatore nell'ingresso sidechain del modulo XMF. Il parametro Click permette di inserire nel filtro un breve impulso ogni volta che viene iniziata una nuova nota. Questo permette un attacco più brusco e una reazione più veloce quando si usa l'auto oscillazione. Un primo modo per controllare la quantità di distorsione è regolare il volume dell'audio che passa per il filtro. Non temete di usare volumi degli oscillatori sotto il 10%. Si possono ottenere suoni caldi e puliti. Se serve un po' di colorazione, agite sul parametro Bias che controlla l'asimmetria della distorsione e aggiunge altre armoniche pari. Se è necessario un intervento di irrobustimento più drastico del suono, usate semplicamente la manopola Overload - prima però assicuratevi di abbassare il volume dei vostri altoparlanti! - 28 - Zebra V2 - Guida all'uso 3. Sorgenti di modulazione 3. Sorgenti di modulazione Zebra2 ha molte possibiltà di modulazione che aiutano a creare suoni dinamici, vibranti e selvaggi. Routing Diretto e Routing Libero Routing Diretto significa che si può assegnare una sorgente di modulazione (mod source) ad una manopola direttamente dal menu popup di ogni modulo. Le manopole di modulazione sono generalmente più piccole di quelle dei normali parametri. Se non è stata assegnata nessuna sorgente ad una manopola, sotto ad essa vengono visualizzati tre puntini, se invece è già stato effettuato un assegnamento compare il nome abbreviato. Tutti i parametri che tipicamente sono modulabili hanno una manopola di modulazione. Per assegnare una sorgente differente rispetto a quella attuale, basta fare click destro (ctrlclick) sulla manopola di modulazione per mostrare un menu con tutte le sorgenti disponibili. E' possibile anche combinare più sorgenti per una sola destinazione utilizzando i mixer di modulazione che combinano fino a 3 modulatori e un valore costante. Se una manopola non ha una manopola di modulazione accanto, probabilmente controlla un parametro che di solito non è modulabile. Tuttavia, in questo caso entra in campo il Routing Libero: praticamente ogni manopola può essere impostata come destinazione di una modulazione dalla Modulation Matrix, persino le manopole della sezione effetti. 3.1. Inviluppi Zebra2 offre 4 inviluppi ADSR molto evoluti. Essi possono lavorare in molti modi diversi: • inviluppo ADSR normale • ADSR con parametri aggiuntivi di caduta o salita • inviluppo ciclico con sezione di ciclo assegnabile L'inviluppo è sostanzialmente controllato da 4 parametri principali (attack, decay, sustain e release), riconoscibili dalla maggiore dimensione delle manipole, e 4 parametri secondari. Ci sono due opzioni che controllano il riferimento temporale degli inviluppi: due menu popup permettono di scegliere il tempo base e la modalità fra “Quadric”, “Linear” o a curva personalizzata (V-Slope). - 29 - Zebra V2 - Guida all'uso 3. Sorgenti di modulazione Quadric - pendenza esponenziale Linear - la manopola regola la durata linearmente rispetto al tempo base V-Slope - quando viene selezionata questa modalità, nel pannello dell'inviluppo compare uno slider che permette di regolare la pendenza della curva tra ultraexponential (molto rapida!) a -100.00, lineare a ultra-logarithmic (molto lenta) a +100.00. E' analogo alla curvatura lenta/veloce del MultiStage. Un valore di -50 è più o meno equivalente alla modalità quadric mode, ovvero quanto ci si può aspettare da un andamento esponenziale. Il tempo base degli inviluppi può essere espresso in secondi o in relazione al tempo dell'host: 8sX - fino a 8 secondi, andamento esponenziale, la posizione centrale è di 1 secondo. 16sX - fino a 16 secondi, come sopra 10s - fino a 10 secondi, andamento lineare. Un valore di 20.00 equivale a 2 secondi etc. 1/4 - a 100.00, lo stadio di inviluppo ha la lunghezza di una nota da un quarto. A 25.00 è solo un sedicesimo etc. 1/1 - note intere 4/1 - quattro misure Inviluppo ADSR normale Se nessuna delle opzioni descritte più sotto viene usata, l'inviluppo si comporta come un normale ADSR. Attack - tempo che occorre al volume per giungere al valore massimo. Decay - tempo che occorre per raggiungere il livello di sustain. Sustain - livello di sustain da usare quando si tiene premuta una nota. Release - tempo che occorre per tornare a volume 0 dopo la fine di una nota. Zebra2 offre ulteriori opzioni per controllare l'andamento degli inviluppi. Pre attack Selezionare un'opzione di pre attack dal menu di popup che appare facendo click destro sulla manipola. Le opzioni disponibili sono: None - l'inviluppo lavora come un normale ADSR. Init - imposta il valore iniziale per l'inviluppo prima di entrare nella fase di attacco. Permette al sustain di essere più basso dell'attacco. Delay - imposta un ritardo generale per l'inviluppo. E' utile ad esempio per fare iniziare in ritardo il suono. MIDI learn - assegna il controller MIDI ricevuto alla manopola, Si veda MIDI learn. Post sustain Sono disponibili molte opzioni per controllare l'andamento dell'inviluppo una volta raggiunto il volume di sustain. - 30 - Zebra V2 - Guida all'uso 3. Sorgenti di modulazione Le opzioni sono sostanzialmente gestite mediante due manopole. Fall/Rise regola il tempo che occorre al livello di sustain per raggiungere il suo valore massimo o minimo. Facendo click destro sulla manopola accanto a Fall/Rise viene mostrato un menu popup con le seguenti scelte: Sust2 - livelli di fine dello stadio Fall/Rise LoopA - tempo per tornare a livello zero prima di ricominciare da Attack LoopD - tempo per sfumare a livello massimo prima di tornare a Decay LoopS - tempo per tornare a livello di sustain, per poi tornare di nuovo a Fall/Rise Rel25 - dopo che il tasto viene rilasciato, tempo per andare a 25% prima di passare a Release Rel50 to Rel100 - come sopra, ma usando 50% e 100% al posto di 25%. Modulazione di inviluppo Gli inviluppi possono variare in funzione sia della velocity sia dell'altezza di nota. Esiste uno scaling globale rispetto alla velocity nel modulo generale dell'inviluppo. Facendo click su “+” si espande il modulo dell'inviluppo per mostrare più opzioni per regolare l'influenza di velocity e altezza della nota sull'andamento dell'inviluppo. Velocity scale e key scale sono regolabili anche per i sette parametri dell'inviluppo per permettere la creazione di suoni dinamici e vividi che reagiscono molto allo stile esecutivo. - 31 - Zebra V2 - Guida all'uso 3. Sorgenti di modulazione 3.2. LFO Zebra2 include 2 LFO globali e 4 LFO per voce. I moduli corrispondenti diventano disponibili nel rack relativo man mano che vengono assegnati come sorgenti di modulazione. Parametri comuni: Tutti gli LFO hanno un menu popup per la scelta della forma d'onda. Queste le scelte possibili: • Sine - sinusoide • Triangle - triangolare • Saw up - dente di sega con inizio in basso • Saw down - dente di sega con inizio in alto • Square hi-lo - onda a impulso con inizio in alto • Square lo-hi - onda a impulso con inizio in basso • Random hold - valori casuali a gradino. • Random glide - valori casuali con passaggio graduale. • User - forma d'onda personalizzata Scegliendo la forma d'onda personalizzata viene visualizzato un editor multistadio tipo inviluppo. In esso si possono creare le forme personalizzate per l'LFO. Ogni punto rappresenta un passo. La velocità dell'LFO è determinata dal valore impostato nel menu popup sync. La forma d'onda personalizzata può essere eseguita come insieme di gradini discreti o linee che uniscono i punti. Si possono usare da 2 a 32 punti. Tutti gli LFO sono sincronizzati con il tempo host. Il tempo di ogni LFO viene impostato in un apposito menu popup. Gli intervalli possibili sono • valori di nota da 1/1 (note intere) a 1/64 (sessantaquattresimi) - 32 - Zebra V2 - Guida all'uso 3. Sorgenti di modulazione • note puntate da 1/1 (note intere puntate) a 1/32 (trentaduesimi puntati) • triplette da 1/1 (triplette di note intere) a 1/32 (triplette di trentaduesimi) • da 2 a 8 misure intere. Siccome una misura è equivalente a una nota intera essa è raggruppata assieme ai valori di nota. All'interno dei suddetti valori è possibile regolare finemente la velocità dell'LFO usando il parametro rate. A 100 (valore di centro predefinito) la velocità è quella prescelta, per valori più alti la velocità cresce fino al 200 % (in cui una nota da 1/4 note diventa realmente di 1/8). Per valori inferiori, come 50%, la velocità è dimezzata. L'LFO si arresta quando rate è impostato a 0%. Tutti gli LFO hanno una manopola per impostarne l'ampiezza. E' possibile variare la fase dell'LFO spostandone la forma d'onda di un ciclo. LFO Globali GLi LFO globali hanno l'opzione che ne permette la ripartenza ad ogni misura o suoi multipli fino a 32 misure. LFO per voce Gli LFO per voce hanno molte opzioni in più. Essi possono funzionare in modalità libera o gate. In modalità gate la forma d'onda ricomincia ogni volta che una nota inizia. In modalità libera il valore dell'LFO è quello corrente della sua forma d'onda. Ampiezza e velocità degli LFO per voce possono essere modulati. Scegliete un modulatore dal menu popup relativo e impostate il valore di modulazione. Gli LFO per voce hanno anche un parametro di delay che permette la dissolvenza graduale in entrata dell'ampiezza di intervento dell'LFO. - 33 - Zebra V2 - Guida all'uso 3. Sorgenti di modulazione 3.3. ModMatrix La sezione ModMatrix serve a impostare sorgenti e destinazioni di modulazione in aggiunta a quelle che si possono stabilire direttamente nei vari moduli. Sono disponibili quattro modulazioni separate. Inoltre ModMatrix offre un parametro “via” che permette di modulare a sua volta l'intensità della modulazione. Questa è una funzione molto dinamica e potente. Scegliete la destinazione di modulazione dal menu popup target. In questo menu compaiono solo voci relative a moduli attualmente attivi nella griglia. Scegliete il modulatore (ovvero la sorgente) facendo click destro nella manopola mod a fianco della destinazione. Usate la manopola per impostare la quantità della modulazione. Il parametro via è a disposizione per configurare un modulatore secondario che influenza l'entità della modulazione principale. - 34 - Zebra V2 - Guida all'uso 3. Sorgenti di modulazione 3.4. ModMixer Mixer della Modulazione Sono presenti 4 moduli di Mixer della Modulazione (MMix1 - MMix4). Come il loro nome fa capire, essi permettono di unire più sorgenti di modulazione in modo più complesso. Ciò può essere utile quando si vuole che una destinazione venga contemporaneamente gestita da molteplici sorgenti. Per usare un mixer di modulazione è necessario assegnarlo come sorgente di modulazione di una manopola (ad esempio MMix1). Ogni ModMixer contempla fino a 3 sorgenti di modulazione e un parametro costante. Questi possono essere combinati in diverse modalità: • sum modulations In questa modalità le tre sorgenti di modulazione e il valore costante vengono semplicemente sommati in un unico segnale modulante. • scale sum by const In questo caso le tre sorgenti di modulazione vengono sommate, mentre il valore costante funge da fattore di scala per l'ampiezza complessiva del segnale di modulazione risultante. • fade 1/2 by 3xC Questa modalità è un po' complessa ma permette modulazioni molto interessanti: Nella modulazione intervengono direttamente solo le sorgenti 1 e 2. Esse vengono unite reciprocamente, e controlllate dalla sorgente 3 e dal valore costante. - 35 - Zebra V2 - Guida all'uso 3. Sorgenti di modulazione Come esempio di quest'ultima modalità, si può usare un LFO (sorgente 1) e un inviluppo (sorgente 2) per controllare la frequenza di cutoff di un filtro (ad esempio MMix2 assegnato a Filter1 Cutoff). Impostando ModWheel come sorgente 3, è possibile passare dall'inviluppo all'LFO usando la modwheel. Ciò significa che quando la modwheel è nella posizione minima, la frequenza di cutoff viene influenzata unicamente dall'LFO. Più si alza il valore di modwheel, più l'azione dell'inviluppo diventa significativa- Alla posizione massima, la frequenza di cutoff viene solo gestita dall'inviluppo e non dall'LFO! - Ovviamente è possibile usare ogni modulatore in ogni posizione, ed è possibile modulare ogni destinazione! 3.5. Inviluppi multistadio (MSEG) Zebra2 offre 4 generatori di inviluppo multistadio (MSEG). Per aprire il loro editor occorre fare click in “MultiStage EG” nella sezione inferiore dell'interfaccia. Selezionando uno dei quattro pulsanti nella parte inferiore dell'editor vengono visualizzati i parametri dell'inviluppo corrispondente. Se viene assegnato più di un MSEG come sorgente di modulazione, l'editor mostra l'inviluppo modificabile con una linea bianca e gli altri con linee rosse sbiadite, per praticità di riconoscimento. Preset di inviluppi multistadio In Zebra2 è possibile creare preset degli inviluppi multistadio per velocizzare il procedimento di creazione dei suoni. Cliccare l'area “default” nel modulo MSEG per visualizzare un selettore del preset da caricare. Attualmente non sono inclusi preset, ma è previsto che essi vengano aggiunti in aggiornamenti futuri, nonchè resi disponibili per lo scaricamento nella pagina di download di Zebra2. Per memorizzare come preset un inviluppo multistadio fate ctrl-click o click destro sull'area "default" per visualizzare la finestra di salvataggio. I preset sono situati in queste cartelle: Mac: Locale: MacHD/Library/Application Supper/u-he/Zebra2/Modules/MSEG/ Utente: ~/Library/Application Supper/u-he/Zebra2/Modules/MSEG/ Un MSEG è fondamentalmente un inviluppo complesso comprendente fino a 32 segmenti. Invece del normale comportamento di sustain è possibile ciclare più segmenti. Ogni segmento ha una propria pendenza. - 36 - Zebra V2 - Guida all'uso 3. Sorgenti di modulazione I numeri in alto rappresentano le note da un quarto nell'applicazione host. La caratteristica principale sono i punti che possono essere spostati sia nel tempo che nel valore. Sono disponibili tre modalità di visualizzazione degli MSEG, per supportare la creazione del suono desiderato. • Disegno indipendente: Muove un singolo punto senza spostare quelli adiacenti. Naturalmente non è possibile spostare un punto oltre quelli adiacenti. • Spostamento con tempo: Questa modalità è la migliore per ottenere inviluppi regolari. Spostando un punto vengono mossi anche tutti i successivi. • Spostamento a tempo costante: Tutti i punti hanno la posizione orizzontale fissata. E' possibile spostare i punti solamente in alto e in basso. Se si selezionano per trascinamento più punti, essi vengono tutti portati al valore della posizione del mouse. Ciò è molto utile per creare strutture ritmiche come in uno step sequencer. Aggiunta/cancellazione di punti Usate command-click (Mac), alt-click (PC) in uno spazio vuoto dell'editor MSEG per inserire un nuovo punto dell'inviluppo. Facendo click su un punto esistente esso viene eliminato. Se si tiene premuto il modificatore e si trascina su più punti, essi vengono tutti eliminati. Disegno libero Option-drag (Mac), ctrl-drag (PC) su un punto permette di disegnare liberamente l'inviluppo. Menu di contesto su un punto Facendo click destro su un punto viene visualizzato il menu di contesto che permette di impostare il punto come inizio/fine di un ciclo o di eliminare il punto. Menu di contesto nell'editor Facendo click destro in una zona vuota dell'editor MSEG compare un menu di contesto con le seguenti opzioni: • Half size Dimezza la durata dell'inviluppo (ne raddoppia la velocità) • Double size Raddoppia la durata dell'inviluppo (ne dimezza la velocità) - 37 - Zebra V2 - Guida all'uso • 3. Sorgenti di modulazione Upside down Inverte verticalmente l'ampiezza dell'inviluppo • Unit snap Determina se i punti si allineano a una griglia di tempi e imposta la risoluzione della griglia. I valori sono espressi in unità ritmiche: triplette, sedicesimi, triplette di sedicesimi e trentaduesimi. • Value snap Sono più modalità che controllano una griglia di valori dei punti. Per esempio se l'MSEG modula l'intonazione di un oscillatore è possibile impostare la griglia a 24 valori per creare arpeggi tonali usando l'MSEG. • Quantize to snap Allinea tutti i punti al valore di unità/valore selezionato. • Unit spacing Distribuisce tutti i punti verticalmente su note da un quarto. • Even spacing Distribuisce tutti i punti uniformemente nel tempo lungo la durata totale dell'inviluppo. • Pointer off/coarse/fine L'MSEG visualizza la posizione corrente con una linea verticale che si muove da sinistra a destra per l'ultima nota suonata. A causa dei complessi calcoli delle curve coinvolti, questa visualizzazione può essere disattivata o impostata a "coarse" per risparmiare carico sul processore. Su computer veloci può anche essere lasciata impostata a "fine". Pendenza Se al posto di un punto si trascina una curva è possibile mutarne la pendenza. Un trascinamento in senso verticale produce pendenze paraboliche. Il trascinamento orizzontale invece produce curve a S. Facendo click senza trascinamento il segmento diventa una linea retta. Suggerimento: a volte i valori orizzontali e verticali possono interferire così da far passare continuamente la curva tra parabolica e a S. Facendo click sul segmento esso ridiventa retto ed è possibile tornare a lavorare facilmente sulla forma della curva. Regione ciclica I punti di inizio e fine del ciclo sono rossi per distinguerli da quelli regolari. - 38 - Zebra V2 - Guida all'uso 3. Sorgenti di modulazione L'inviluppo torna direttamente al punto di inizio del ciclo se una nota viene tenuta fino a raggiungere il punto finale del ciclo. Se i punti di inizio e fine coincidono, il valore unico viene mantenuto fino al rilascio della nota. Se dopo il punto di fine ciclo non ci sono più punti, il ciclo viene eseguito anche durante la fase di release. In cima all'editor MSEG potete vedere la regione del ciclo. Potete trascinare i punti di inizio e fine del ciclo direttamente invece di impostarli dal menu di contesto (come descritto in precedenza). Zoom e navigazione Trascinando in verticalmente una zona vuota dell''editor MSEG, ne viene cambiato il livello di zoom, mentre un trascinamento orizzontale permette di scorrere l'inviluppo lungo l'asse del tempo. Facendo doppio click nell'editor, esso cambia il fattore di zoom in modo da visualizzare l'intero inviluppo. - 39 - Zebra V2 - Guida all'uso 4. Effetti 4. Effetti I molti effetti in Zebra2 permettono di modificare il suono dopo che esso è stato generato nella griglia di sintesi. Gli effetti sono posizionabili nell'apposita griglia. Questi sono gli effetti disponibili: • 2 ModFX, che possono essere chorus, flanger o phorus • 2 Delay • 1 Riverbero • 2 Waveshaper • 1 Ringmodulator • 2 Compressori • 2 equalizzatori parametrici a quattro bande I moduli vengono illustrati nel dettaglio in questo capitolo. Waveshaper e ringmodulator sono stati già descritti nel capitolo “Moduli audio”. La griglia degli effetti La griglia degli effetti funziona fondamentalmente come quella di sintesi: Fate click su una casella vuota per aggiungere un modulo nuovo. Doppio click abilita o disabilita un modulo. Click destro permette di selezionare gli input o di rimuovere il modulo dalla griglia. Il mixer degli effetti consiste in un canale stereo di master e in due bus stereo. La quantità di segnale che entra nei bus viene controllata dalla manopola di send (mandata) mentre la quantità del segnale effettato che entra nell'uscita complessiva viene dosata dalla manopola return. Quest'approccio offre un paio di vantaggi: • E' possibile configurare un canale di effetti e dirigervi tutto il suono generato oppure... • ...E' possibile impostare uno dei canali della griglia di sintesi per andare direttamente a un bus e applicare gli effetti solo al canale specifico. Naturalmente è possibile anche optare per soluzioni intermedie, mandando un canale direttamente in un bus e mandare il master allo stesso bus. Le mandate possono essere modulate, quindi è possibile modificare dinamicamente la quantità di segnale effettato mentre il suono viene prodotto. Questo è indice di grande flessibilità ed è una delle ragioni che rendono Zebra2 così potente e capace di produrre una vasta gamma di sonorità. Quando si usano gli effetti su un canale bus è consigliabile di posizionare la manopola mix tutta verso "wet"- Ovviamente a vostra discrezione e gusto personale. Diversamente, il segnale non effettato diventerà proporzionalmente più forte. Modulazione di parametri FX Zebra ha una caratteristica molto rara che permette di usare la modulation matrix per comandare i parametri degli effetti, come la dimensione del riverbero o il feedback del delay, - 40 - Zebra V2 - Guida all'uso 4. Effetti da qualsiasi sorgente di modulazione. Ciò è abbastanza complicato in quanto esistono modulatori per voce, come gli inviluppi, mentre gli effetti sono globali (non per voce). Quindi ci possono essere conflitti quando vengono suonate molteplici voci simultaneamente. In tal caso è sempre l'ultima voce (la più recente) a governare le modulazioni globali. 4.1. Compressori Nella matrice di mix globale sono presenti due unità di compressione. Fate click su una casella vuota della matrice e selezionate un modulo di compressore dal menu. I controlli di input e output controllano il livello del segnale prima e dopo la compressione. Il livello threshold seleziona la soglia al di sopra della quale ha luogo la compressione. Compression imposta la quantità di compressione- Al posto del solito rapporto la compressione è espressa in percentuale del livello del segnale. Quindi impostare il valore a 50% equivale ad un rapporto di 1 : mezzo infinito. :-) La velocità del compressore è regolata dai parametri attack e release. Quando essi valgono zero il tempo utilizzato è di un campione. - 41 - Zebra V2 - Guida all'uso 4. Effetti 4.2. Delay Le funzioni di delay contemplano 4 linee di delay che funzionano in modo differente a seconda della modalità scelta. I controlli Il volume del delay viene impostato usando il parametro mix. Feedback and X-back Controllano rispettivamente il feedback normale e quello incrociato. E' possibile filtrare il segnale che entra nel delay usando i filtri passabasso e passaalto. Usate il menu popup sync per selezionare il valore di nota del delay. La manopola ratio permette di scalare la durata con continuità da 0% a 200% del suo valore nominale. Ad esempio: Delay = 1/4 Ratio Ratio Ratio Ratio 50 : 1/8 75 : 1/8 puntato 25 : 1/16 0 : minimo 4 campioni La manopola Pan regola la distribuzione del segnale ritardato nel panorama stereo. Le modalità • Stereo 2 Usa solo le linee di delay 1 + 2. E' un normale delay stereo. • Multitap 4 Consiste in 4 linee di delay. C'è un feedback incrociato 1->2, 2->3, 3->4, 4->1. E' una specie di struttura circolare, utile per delay che si "muovono intorno" • Dubby 2+2 Il segnale prima entra nelle linee 1 & 2. Successivamente il segnale risultante entra nelle linee 3 & 4. In questo modo è possibile costruire delay con una sorta di “pre delay” più o meno lungo del segnale risultante. - 42 - Zebra V2 - Guida all'uso 4. Effetti 4.3. Equalizzatore E' possibile usare un equalizzatore parametrico a 4 bande nella matrice degli effetti. Trascinate gli indicatori circolari di ogni banda dell'EQ per impostarne la frequenza e la quantità di attenuazione/aumento. Facendo click destro è possibile anche regolare l'ampiezza di ognuna delle bande. Sulle bande agli estremi l'effetto del click destro è di commutare da filtri EQ shelving (predefinito) a rispettivamente passaalto e passabasso. Facendo click destro su una zona vuota dell'EQ viene mostrato un menu dal quale è possibile compiere funzioni base di modifica come il copia/incolla delle impostazioni o il reset allo stato iniziale (neutro). - 43 - Zebra V2 - Guida all'uso 4. Effetti 4.4. ModFX Questi sono gli effetti ModFX disponibili in Zebra2: Chorus - un chorus/flanger Phorus - un chorus/flanger costruito con delay di tipo allpass. Il feedback deve essere attivato. Phaser - un phaser L'effetto si comporta come un chorus (25%) o a più alti valori come un flanger (75%) in dipendenza dal valore di "center". Speed controlla la velocità (da 0.001Hz a 1 Hz). Depth controlla la modulazione del tempo di delay (modulazione di frequenza del filtro phasing) attorno al valore center. Stereo regola lo spostamento di fase della modulazione per i canali sinistro e destro. Feedback commuta il chorus in un flanger. Mix imposta la quantità di segnale effettato che viene combinato con quello non effettato. La prossima sezione è quella che rende unici questi effetti. Quattro parametri coinvolgono l'equalizzazione: Low Cut Freq / Boost Hi Cut Freq / Boost Il segnale che passa nell'effetto viene limitato da HiCut e LowCuts. Ciò preserva l'immagine stereo delle frequenze basse (LowCut) e rende il suono del chorus meno aspro e digitale (HiCut). Ma si può anche sfruttare l'effetto per "quel particolare suono". L'attenuazione del segnale è prefissata a -24 dB. Allo scopo di manterenere lo spettro di frequenze alte e basse del segnale di ingresso, il segnale non effettato viene automaticamente alzato in base alla posizione Mix per compensare la perdita. Considerato che il segnale non effettato è equalizzato, sono presenti due parametri di boost. Questi possono addizionalmente equalizzare il segnale non effettato di +/- 12 dB. Quad e QuadPhase. Questo effetto ingrossa il suono rendendo più caldo il segnale. Quad controlla la profondità dell'effetto, QuadPhase il tono. In un certo qual modo, lo stadio Quad può essere considerato un chorus secondario. - 44 - Zebra V2 - Guida all'uso 4. Effetti 4.5. Riverbero Zebra2 include un effetto di riverbero per aprire ampi spazi alla vostra progettazione dei suoni. Il riverbero può funzionare in due modi differenti, Reverb e Metalverb. Mentre Reverb ha il suono tipico di un riverbero digitale, Metalverb permette di ottenere suoni più artificiali e spaziosi. A differenza della maggior parte degli altri moduli il riverbero non ha un unico parametro mix bensì due manopole indipendenti che governano separatamente il livello del suono non effettato e di quello effettato. Il riverbero di Zebra2 ha due elementi costitutivi: il riverberatore e il diffusore. Riverberatore Range e feedback controllano entrambi la dimensione dello spazio simulato. Damp è sostanzialmente un filtro passabasso. Come in ogni riverbero cambiamenti nel comportamento delle riflessioni rendono uno spazio più "reale". Usate la manopola modulation per aumentare la quantità di modulazione del parametro range e la manopola speed per variare la velocità di modulazione. Diffusore Il diffusore aggiunge altre riflessioni al suono. Usate i parametri D-Range e D-Feedback per regolare le frequenze riflesse e il loro feedback. D-Mix controlla il livello del segnale del diffusore. Anche il diffusore può modulare i suoi parametri, usate D-Speed per gestire la velocità e D-Mod per l'entità della modulazione. - 45 - Zebra V2 - Guida all'uso 5. Controlli XY 5. Controlli XY I controlli XY sono uno strumento potentissimo per modificare i preset senza realmente modificarne le impostazioni originali. Si possono trasformare paesaggi e orizzonti sonori o creare suggestive modulazioni a partire da un suono ordinario e statico. Una volta terminata la trasformazione, riportando semplicemente il controllo XY nella sua posizione centrale si torna al suono originario. I controlli XY offrono una grande flessibilità, ma essi devono essere configurati prima di poterli usare. Non è certo la sezione più facile di Zebra, ma i benefici valgono bene lo sforzo. Per ogni asse di un controllo XY si possono associare fino a 8 degli oltre 100 parametri XY-abili in Zebra. Quindi, ogni XY controllo può trasformare fino a 16 parametri. Inoltre, ogni asse è centrato nel punto mediano di un'area XY. Per ogni asse esistono perciò due direzioni diverse, quella positiva e quella negativa (su e giù per l'asse Y, destra e sinistra per l'asse X). L'entità di intervento è regolabile indipendentemente per ogni direzione. Esaminate la figura che segue e caricate il preset “DM djm OBX Synth Modeler” dalla cartella “Synth”. Tutti e quattro i controlli (pad) XY risultano assegnati per modulare dei parametri. Consideriamo pad 1 (in questo esempio impostato per modulare gli oscillatori), pad 2 (in questo esempio configurato per controllare i filtri) and pad 3. In breve avrete compreso il principio di funzionamento. Ci sono 8 manopole a sinistra della parte inferiore dell'interfaccia. Esse rappresentano le posizioni X e Y dei quattro controlli XY. Potete usare le manopole per modulare usando solo una direzione o riportare alla posizione neutra una sola direzione facendo doppio click sulla manopola corrispondente. Sopra le manopole ci sono 4 pulsanti che comandano la visualizzazione degli assegnamenti delle coppie XY dei vari controlli: da XY1 a XY4 indicano i quattro controlli XY. - 46 - Zebra V2 - Guida all'uso 5. Controlli XY Esaminiamo prima il pad 1. L'asse X in questo caso modula il parametro WaveWarp (vedi "Oscillatori") sia di Oscillatore 1 sia di Oscillator 2. Notate che i triangoli bianchi sopra e sotto l'intervallo del modulatore rappresentano i valori massimi e minimi per ogni direzione. Il triangolo con la punta verso il basso corrisponde al movimento verso destra (asse X) e alto (asse Y), mentre il triangolo con la punta verso l'alto corrisponde al movimento verso sinistra (asse X) e basso (asse Y). L'insieme dei due determina l'intervallo utile della modulazione. In questo modo ogni asse può modulare parametri completamente scorrelati. Osservate nell'esempio come il movimento lungo l'asse Y verso l'alto modula il parametro Detune mentre quello verso il basso influenza il tempo di decay di ENV3 e l'intonazione di OSC2. L'impostazione dell'asse Y di questo esempio è più interessante da studiare in quanto mostra l'influenza dell'intervallo definito dai triangoli rispetto alla direzione e alla modulazione. Esaminiamo il pad 2. Si tratta di un esempio semplice the illustra molto chiaramente il concetto. L'asse X controlla il cutoff del filtro 1 mentre l'asse Y ne controlla la risonanza. Il valore originale di un parametro nel suo modulo, memorizzato col preset, si trova sempre al centro, rappresentato da una linea bianca nella sezione di assegnamento dei modulatori. La barra colorata mostra la massima escursione nella modulazione di un parametro. Se la barra va solo verso destra, il parametro è già al suo valore minimo possibile. In questo modo è possibile verificare immediatamente dopo la scelta dal box di selezione l'escursione possibile della modulazione del parametro. Molto comodo. Il valore attuale del parametro è sempre al centro del controllo XY! - 47 - Zebra V2 - Guida all'uso 5. Controlli XY Esaminiamo il pad 3. L'asse X in questo caso comanda le fasi di attacco e rilascio di ENV1 e ENV2. L'asse Y comanda il tempo di decay e il livello di sustain di ENV 1 e ENV 2. Alcuni suggerimenti per la programmazione • Iniziate la costruzione impostando tutti i controlli XY nella posizione centrale • Assegnate i controlli XY separatamente. Posizionate tutto a zero, tranne l'asse su cui state lavorando. Impostate l'asse al massimo valore negativo prima, modificate il comportamento in negativo (maniglie inferiori), quindi al massimo positivo (alto o destra) e tarate il comportamento in positivo. • Potete usare impostazioni differenti per entrambe le direzioni degli assi. Impostate il limite inferiore a zero per alcun parametri (nessun effetto per movimento verso il basso). Stessa cosa per la maniglia superiore, per gli altri parametri da controllare. In questo modo è possibile ottenere effetti molto diversi per lo stesso controllo XY! • Evitate di influenzare lo stesso parametro in modi diversi. Naturalmente, potete avere più XY che controllano il filtro. In questo modo però si creano scenari complessi di influenze combinate. In alcune situazioni , si può arrivare a non sentire niente o avere strani effetti collaterali che possono essere difficilmente identificati. Spesso, meno è meglio e ciò vale in particolare per i controlli XY di Zebra. Assicuratevi che le vostre impostazioni non siano troppo in conflitto, gli XY devono fungere da strumenti di controllo del suono, non come modo per creare problemi casuali. • Date un nome ai controlli XY. Fate doppio click sul testo sopra e sotto i controlli XY per aprire una finestra in cui inserire del testo descrittivo e dei nomi per la vistra configurazione XY. Una volta presa dimestichezza con i controlli XY, converrete che è molto facile usarli e che sono uno strumento potentissimo per creare musica! - 48 - Zebra V2 - Guida all'uso 6. Voci 6. Voci Voice mix La sezione voice mix si trova in prossimità del bordo inferiore della griglia. E' possibile dirigere il segnale di ciascun canale o al canale master della sezione globale o a uno dei bus, scegliendo dal menu popup che si trova sotto ad ogni canale. A fianco del popup di scelta è presente un pulsante mute che permette di silenziare temporaneamente il suono prodotto dal canale. Sotto il popup di output è possibile regolare il panning dell'uscita del canale. La manopola può fungere sia da controllo di pan che di balance, facendo click destro si commuta fra le due modalità. E' anche possibile impostare una modulazione per il pan selezionando una sorgente di modulazione dal popup che si trova sotto alla manopola di pan e regolando l'entità di modulazione mediante l'apposita manopola mod. Il popup successivo permette di selezionare l'inviluppo di volume. E' possibile scegliere uno degli inviluppi ADSR o impostare l'opzione di gate. Quest'ultima permette di produrre suono solo quando c'è una nota MIDI attiva. La manopola volume è utilizzata per controllare il volume del canale. In aggiunta alla modulazione fornita dagli inviluppi è possibile aggiungere un'altra sorgente selezionandola nell'apposito popup e impostando la quantità mediante la manopola mod. - 49 - Zebra V2 - Guida all'uso 6. Voci 6.1. Arpeggiatore L'arpeggiatore di Zebra2 è molto potente e si può pensare ad esso come a un piccolo step sequencer. L'arpeggiatore viene attivato selezionando la modalità arpeggiator nella sezione Global/FX. A sinistra del pannello dell'arpeggiatore sono presenti i controlli globali. Arp Sync controlla la velocità di base dell'arpeggiatore. Si noti che la nota da 16esimo del parametro length (illustrato in seguito) corrisponde al valore di nota impostato in Arp Sync. Il parametro Arp Order commuta tra due comportamenti diversi nella scelta delle note. Nella modalità “note” viene prima suonata la nota di tonalità più bassa. Nella modalità “as played” viene invece suonata per prima la nota suonata prima nel tempo. Arp Loop determina la direzione del ciclo di arpeggio. E' possibile permutare le note nelle seguenti direzioni (considerando l'esempio di un accordo di la minore, la-do-mi) • F –> dalla prima nota all'ultima in ordine (la-do-mi-la-do-mi…) • B –> inverte l'ordine, dall'ultima alla prima (mi-do-la-mi-do-la…) • FB < -> suona prima in ordine corretto poi inverte (la-do-mi-do-la-do-mi-do…) • BF >-< suona prima in ordine invertito poi in avanti (mi-do-la-do-mi-do-la...) Nota: Il parametro Arp loop fa riferimento alla sequenza con cui le note vengono attivate, ad esempio in un accordo. Non riguarda lo step sequencer che invece va sempre in avanti! Il selettore Oct imposta l'intervallo di ottave coperto dall'arpeggio. Le opzioni sono • 0 tutte le note vengono suonate alla loro altezza originale • 1 altezza originale più un'ottava • 2 altezza originale più due ottave Il menu popup Steps seleziona il numero di note che vengono prodotte dall'arpeggio prima di ricominciare la sequenza. I valori possibili sono tra 1 e 16. Se il selettore Porta è attivato, il portamento avviene solo tra le note suonate in modo legato (si veda il parametro gate più sotto). L'entità di portamento viene impostata nella sezione Global/FX. La riga di selezione Step mostra dei triangoli che somigliano a piccoli pulsanti di play. Ci sono anche menu popup le cui opzioni possibili sono: • > o next –> suona la nota successiva tra quelle attive - 50 - Zebra V2 - Guida all'uso 6. Voci • “ o same –> suona la nota precedente • |< o first –> suona la prima nota secondo il criterio impostato in Arp Order • >| o last –> suona l'ultima nota secondo il criterio impostato in Arp Order Length - questa riga contiene la durata delle note e permette di impostare la durata della nota di ogni passo della sequenza. Il menu popup contiene numeri da 1 a 4 che corrispondono ad altrettanti valori. La durata della nota è legata al valore del parametro Arp Sync come segue: • 1 - 16th –> valore di Arp Sync • 2 - 8th –> valore di Arp Sync raddoppiato • 3 - 8th con punto –> una volta e mezza il valore di Arp Sync • 4 - quarter –> 4 volte il valore di Arp Sync Impostando Arp Sync a note di 16esimi il parametro length rispecchia le durate reali delle note. E' facile intuire anche il comportamento quando Arp Sync è impostato a valori diversi da 16esimo. Come spesso capita nella musica, è più molto difficile esprimere il concetto che non utilizzarlo, specialmente dopo un po' di pratica. La riga Gate controlla la lunghezza della nota. I valori vanno da 0 a 5, con 0 che significa molto corta (ma comunque suonata) e 5 suonata in legato con la successiva. Nel legato gli inviluppi non vengono fatti ripartire. Con una eccezione però: se un passo successivo suona più voci (paragrafo successivo) gli inviluppi vengono fatti ripartire. Voices imposta il numero di voci suonate per ogni passo. 1 suona solo la prima nota, 2 suona la prima e la seconda e così via. In questo modo è possibile combinare e associare nell'arpeggio note singole e accordi. La riga Transp con le piccole immagini di tastiera determina la trasposizione di ogni passo in relazione alla nota suonata. Per nota suonata in questo caso si intende quella che sarebbe prodotta dall'arpeggiatore a un determinato passo e quindi interconnessa con le impostazioni del parametro Step. Anche in questo caso, la cosa migliore è senza dubbio sperimentare con configurazioni semplici e provare a suonare un intervallo. L'arpeggiatore offre anche due modulatori che possono anch'essi considerati sequenze e che possono modulare ogni cosa che può essere modulata. I modulatori seguono la velocità impostata in Arp Sync ed è sufficiente trascinare ogni passo in su o in giù per creare rispettivamente un valore di modulazione positivo o negativo. - 51 - Zebra V2 - Guida all'uso 6. Voci 6.2. Global/FX Come potete intuire, la sezione Global/FX permette di impostare parametri globali, ovvero che influenzano l'intera patch. Il menu popup Voices controlla il numero di voci utilizzato da Zebra2. Le opzioni sono few (poche), medium (medio) and many (molte). A causa del sistema di allocazione intelligente delle note di Zebra2 non avrebbe senso specificare direttamente un numero in quanto a volte in una sezione che richiede 4 note può essere comodo avere una nota che persiste per un po'. Con questo menu è comunque possibile controllare l'uso della CPU da parte di Zebra2. Usate il menu popup mode per impostare la modalità polifonica di Zebra2. • Poly - Zebra2 suona accordi fino al raggiungimento del numero di voci indicate dal parametro voices • Retrigger - fa ripartire gli inviluppi ad ogni nota • Legato - non fa ripartire gli inviluppi fino a quando le note sono suonate in legato • Arpeggiator - attiva l'arpeggiatore I menu di popup sotto PitchBend determinano l'intervallo usato dal pitch bend. Questo può essere differenziato tra movimento verso l'alto e il basso. Quindi è possibile avere un pitch bend verso l'alto di 7 toni e verso il basso di 2. E' possibile cambiare il comportamento in attacco tramite l'interruttore Attack Smoothing. Quando questo è attivo alcuni suoni potrebbero non essere aggressivi quanto si vuole, nel qual caso si può provare a spegnerlo. Le impostazioni di portamento di Zebra2 sono distribuite su due parametri. Portamento seleziona la lunghezza del portamento, range l'estensione. Zebra2 è uno dei pochi sintetizzatori (se non l'unico al momento) che consente di scegliere l'estensione del portamento. Ciò è molto utile per aggiungere piccoli scivolamenti che però non coprono l'intera differenza tra le note di un intervallo suonato. Usate il menu popup tune per impostare la tonalità e il registro base di Zebra2 e fine per accordare finemente entro 50 cent verso l'alto o il basso. Zebra2 permette di usare tabelle di intonazione. Per attivarne l'uso fate click sull'interruttore on/off sopra Voice Tuning Table. Fate click nell'area “default scale” sopra voice tuning table per aprire il navigatore e scegliere l'intonazione desiderata. Attualmente Zebra non include file di intonazione, ma appena l'area utenti sarà pronta ci sarà anche una sezione per lo scambio di tali file. Il parametro Swing viene applicato a tutto ciò che si è collegato a un valore di nota. Selezionate la lunghezza di nota desiderata dal menu popup e usate la manopola per impostare la percentuale di swing. Il parametro influenza gli LFO, gli inviluppi multistadio (MSEG) e la ritmica dell'arpeggiatore. - 52 - Zebra V2 - Guida all'uso 7. Informazioni 7. Informazioni Questo manuale è stato tradotto e impaginato da Mario Bianchi aka mabian, utilizzando OpenOffice 2.3.1. I contenuti sono tratti dalla versione inglese del manuale di Zebra 2.2, consultabile on line all'indirizzo http://www.u-he.com/zebra/manual/ e aggiornata al 19 febbraio 2008. Per suggerimenti, segnalazioni o qualsiasi annotazione che può aiutare a migliorare il manuale, in particolar modo per questa versione tradotta, potete scrivere all'indirizzo email [email protected] Nota: quest'indirizzo email non fornisce supporto tecnico e non viene garantita alcuna risposta individuale. L'indirizzo di riferimento per il supporto tecnico (tedesco e inglese) è: [email protected] Invitiamo anche ad utilizzare il forum degli utenti: http://www.kvraudio.com/forum/viewforum.php?f=31 in cui potrete chiedere informazioni e discutere del vostro plugin preferito! - 53 -