67-Avv. Giulia Facchini L`assegno di mantenimneto per i figli

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67-Avv. Giulia Facchini L`assegno di mantenimneto per i figli
AVV. GIULIA FACCHINI
16/01/2014
“L’assegno di mantenimento per i figli maggiorenni fra
psicologia e diritto”
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12 marzo 2013
avv. Giulia Facchini
Dott. Marina Berruti -psichiatra- psicoanalista
CASO
•VIENE NEL VOSTRO STUDIO IL SIGNOR MARIO DIVORZIATO MEDICO IN
PENSIONE, CON UNA FIGLIA DANIELA , LA RAGAZZA HA 25 ANNI.
• FUORI CORSO DI TRE ANNI A LETTERE
• ERASMUS A LIONE
SENZA ESAME DI LETTERATURA E
IMPOSSIBILITATA A FARE LA LETTRICE DI ITALIANO
• LA SUA ASPIRAZIONE DAL RIENTRO DA LIONE, DOVE HA FATTO
ESPERIENZA DI TEATRO AMATORIALE, E’ LAVORARE COME
TRUCCATRICE COSTUMISTA, HA FATTO UN CORSO A TORINO MA NON
SI E’ PRESENTATA AGLI ESAMI.
• NEL FRATTEMPO E’ ARRIVATA L’ESTATE E’ PARTITA PER LA GRECIA PER
GESTIRE UN VILLAGGIO CON DEGLI AMICI CONOSCIUTI IN ERASMUS
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AVV. GIULIA FACCHINI
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• IN GRECIA LASCIA DOPO UN PAIO DI MESI, PER FATICA E
DIFFFICOLTA’ LINGUISTICHE
• RIENTRA IN AUTUNNO INOLTRATO MA NON RIPRENDE
L’UNIVERSITA’ E SI PRENDE UN PERIODO SABBATICO
VAGHEGGIANDO DI TORNARE A LIONE
• IL PADRE CESSA DI VERSARLE IL CONTRIBUTO AL
MANTENIMENTO PRETENDENDO UN PROGETTO CHIARO E
TEMPISTICHE RAGIONEVOLI
• LA RAGAZZA PROPONE UN CORSO PARAUNIVERSITARIO DI
MUSEOLOGIA (dove si è iscritta la sua migliore amica) CON
SCARSISSIME PROSPETTIVE DI LAVORO
CASO 2 ANDREA
• 21 ANNI NON HA TERMINATO IL LICEO. BOCCIATO IL PRIMO ANNO, HA
ABBANDONATO LA SCUOLA AL SECONDO
• DUE ANNI IN CASA A FARE NULLA
• POI INIZIA A FARE L’APPRENDISTA IN UN BAR, TROVA IL LAVORO
FATICOSO
• INTANTO FA TEATRO AMATORIALE. VORREBBE DIVENTARE SOCIO
DELL’UTLIMO TITOLARE DI BAR CON CUI LAVORAVA CHE PERO’ NON LO
PAGAVA O LO PAGAVA SEMPRE IN RITARDO. IL PADRE GLI PROPONE DI
FARGLI FARE L’ALBERGHIERO SERALE E INTANTO LAVORARE MEZZA
GIORNATA E LUI PERDE TEMPO FINCHE’ LE ISCRIZIONI SONO CHIUSE.
• LA MADRE GLI DA’ QUALCHE SOLDINO PERCHE’ GUARDI LA NONNA
MENTRE LEI LAVORA
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AVV. GIULIA FACCHINI
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Cassazione n. 7990/1996
Art. 148 c.c. genitori obbligati al
mantenimento dei figli maggiorenni e non
economicamente autosufficienti
Esonero se il genitore prova:
• Figlio è autonomo
• Figlio è posto nelle condizioni di essere
autonomo e non lo è diventato per negligenza
Cassazione n. 4765/2002, 15756/2006,
24018/2008
NON sussiste colpa del figlio se:
• Rifiuta lavoro non adeguato alla preparazione,
attitudini, effettivi interessi (?).
• Rifiuto
è
compatibile
economiche agiate famiglia
con
condizioni
• Nota bene limite 29 anni per contratti di
apprendistato
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AVV. GIULIA FACCHINI
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Cassazione
407/2007, 24989/2010, 14123/2011,
217/2012
Giudizio di merito: esiguità guadagno o lavoro
non consono alle aspirazioni
– Contratto da apprendista
– Contratto part time commessa con diploma
ragioneria
– Borsa studio per laurea in fisica nucleare
Caso limite
Cassazione 1830/2011
Contributo CONFERMATO
– Figlia con diploma scienze motorie
– Iscritta facoltà di medicina
– Sposata a Santo Domingo
– Convivente presso la madre con marito studente
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INVERSIONE DI ROTTA?
Cassazione 12477/2004
Obbligo dei genitori deve essere LIMITATO
– Effettiva attività lavorativa del figlio
– Concreta possibilità di conseguire un titolo di
studio o di reperire lavoro
– Età che fa presumere indipendenza
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Cassazione
23590/2010, 24390/2010, 1611/2011,
19589/2011
REVOCATO mantenimento
– Figlio lavorava ma ha perso il lavoro
– Si presume che troverà un altro lavoro a breve
Cassazione
610/2012 e 4555/2012
REVOCATO mantenimento
– Figlia 36 anni laureata con rendita immobiliare,
rifiuta lavoro offerto dal padre
– Ragazzo laurea triennale, lavoro tempo
indeterminato, si iscrive laurea specialistica
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Rapporto Censis 2010
• La sensazione è che a mancare in Italia non sia
tanto il lavoro quanto il «lavoro giusto» per chi
lo cerca.
• Rigidità culturale e antropologica rispetto a
lavori non rispondenti a aspettative perché
troppo faticosi, non consoni al percorso
formativo
o
non
congruenti
con
professionalità aspirata.
CASO MAC DONALD
• Politica aziendale: «Dal Basso verso l’alto»
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LA PAROLA ALLA PSICOANALISTA
• STUDI DI BLOS 1954
ADOLESCENZE PROTRATTE: “UNA STATICA PERSEVERAZIONE
NELLA POSIZIONE ADOLESCENTE CHE IN CIRCOSTANZE
NORMALI E’ LIMITATA NEL TEMPO ED E’ PER NATURA
TRANSITORIA. UNA FASE DI SVILUPPO CHE SI RITIENE
DOVREBBE ESSERE LASCIATA ALLE PROPRIE SPALLE DOPO
AVER ESAURITO IL SUO COMPITO E CHE INVECE DIVIENE UN
MODO DI VIVERE” si riferiva alle prime comunità Hippies con
stili di vita alternativi
CONTENITORI PSICO SOCIO AFFETTIVI
• FAMIGLIE E GENITORI: PERDITA DEL RUOLO
PATERNO MASCHILE
• NEANCHE I TRIBUNALI ESERCITANO PIU’ IL
RUOLO NORMATIVO DEL PATERNO MASCHILE
CHE COSA E’ LA FUNZIONE PATERNA: LIMITI
REGOLE PIANO ETICO E NORMATIVO
DIRITTI/DOVERI
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AVV. GIULIA FACCHINI
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CONTENITORI PSICO SOCIO AFFETTIVI
• CHE COSA E’ LA FUNZIONE MATERNA: EMPATIA
SODDISFACIMENTO BISOGNI E DESIDERI ACCUDIMENTO E
PROTEZIONE
• SQUILIBRIO DEI RUOLI CONSEGUENZE:
A) SQUILIBRIO SUL PIANO DEI DIRITTI A SCAPITO DEI DOVERI
B) INTOLLERANZA ALLA FRUSTRAZIONE E ALLA FATICA
NECESSARIA CORREZIONE DI ROTTA DELLA SOCIETA’ CHE
DEVE RECUPERARE UNA VALENZA PATERNA SOPRATTUTTO
LA GIURISDIZIONE
I DUE FATTORI DI MATURAZONE
RESPONSABILITA’ E TEMPO
• Responsabilità
A) obbligo (impegno) derivante dalla consapevolezza di dover
rispondere degli effetti delle proprie azioni e di assumere
impegni
B) obbligo di risarcire un danno (capacità riparativa)
C) garanzia assicurazione un modo di dare salvaguardia di
mettere al sicuro (protezione)
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RESPONSABILITA’ IN CONCLUSIONE
La responsabilità è un atto soggettivo che implica la capacità di
assumersi un impegno all’interno di un legame sociale
riconosciuto, di riconoscere le conseguenze del proprio
comportamento indipendentemente dalle proprie intenzioni e
di essere disponibile a riparare errori commessi (capacità di
sviluppo della colpa e riparazione).
Esempio colpa responsabilità: studio archeologia e non voglio
lavorare in un call center
Adolescenza e responsabilità
è in adolescenza che la responsabilità come capacità di
“rispondere” - cioè di assumere impegni, di prendersi cura
e di riparare - ha un particolare incremento, in relazione ai
processi di separazione e all’acquisizione d’autonomia, con
una progressiva competenza che viene riconosciuta
socialmente sia attraverso l’imputabilità dei minori, a partire
dai quattordici anni, sia con una serie di progressive
attribuzioni di responsabilità dai quattordici ai diciotto anni
(dal lavoro, alla patente di guida, alla possibilità di esprimere
il voto).
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In conclusione sulla responsabilità
Nel pensiero del dottor Senise, la maturità è
definita come “risoluzione del conflitto tra libertà
e responsabilità”. Ove solo all’interno della
risoluzione di questo conflitto si può avere una
“libertà responsabile”, in un’ottica di crescita della
persona fondata sulla consapevolezza di sé.
• Ogni fattore che promuove un incremento della
responsabilità diviene un intervento promotore
di cambiamento e di maturità della persona.
• Al contrario ogni fattore che agisce come deficit
della sua evoluzione, contribuirà al suo mancato
sviluppo. Andranno dunque individuati nell’area
del deficit quei fattori che hanno contribuito al
suo mancato sviluppo.
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FENOMENOLOGIA DELLE ADOLESCENZE PROTRATTE
• I BAMBOCCIONI SANNO COSA NON VOGLIONO MA NON
SANNO COSA VOGLIONO
• GENITORI PREOCCUPATI ED OSCILLANTI TRA LASSISMO ED
ESPULSIONE
• SOGNI ED ASPIRANZIONI VAGHI E CONFUSI CARRIERE NEL
MONDO DELLO SPETTACOLO COME FUGA DALLA REALTA’
NO TALENTO MA FUGA DA GIACCA E CRAVATTA E OBBLIGO
DI ORARIO
Personalità narcisistiche e difficoltà a “farsi il
ritratto”
• Adolescenza protratta ha a che fare con la
personalità narcisistica.
• In altri termini è come se queste personalità tenessero
dentro di sé un aspetto molto infantile di onnipotenza,
dove basta che decidano di diventare qualcosa o
qualcuno, e questo si realizzerà, senza fatica e senza
intoppi.
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• QUINDI L’IMPOSSIBILITA’ DI TROVARE UN LAVORO
CORRISPONDE ALLA FINALITA’ DI AGGIRARE LE
SCELTE PER TENERSI APERTE IPOTETICHE FANTASIE
PIU’ O MENO GRANDIOSE
• Perché cercare davvero un lavoro vuole anche dire
istituire un confronto, nella realtà, tra quelle che si
pensano essere le proprie capacità e quelle che poi si
erano realmente acquisite, e che possono davvero
risultare “spendibili” nella realtà sociale cui ci si trova
di fronte in un determinato momento storico.
DI FRONTE A UN BAMBOCCIONE NARCISISTA COSA
FARE?
• Si tratta cioè di ridimensionare completamente le aspettative,
perché non sono realistiche e aiutare i ragazzi a riformulare
completamente il loro progetto esistenziale perché altrimenti
non troveranno mai quello che vogliono e non riusciranno mai
ad avere una autonomia economica; per loro, in questo modo,
rischia di aprirsi una prospettiva che li porta a situazioni di
disadattamento; e ciò, guardando non solo al singolo caso, ma
al fenomeno in generale e alla sua consistente portata, al
grande pericolo di un ineludibile aumento dei comportamenti
antisociali.
• ADOLESCENZA PROLUNGATA PATOLOGIA DEL LIMITE
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TEMPO
• L’adolescente protratto nega il tempo, si illude che
l’adolescenza sia infinita, si irrita se “lo si stringe sui tempi”,
bloccato nel suo immobilismo che cerca in ogni modo di
preservare anche sostenendo che sta facendo altri corsi,
cercando nuove opportunità, che non trova lavoro, e via
dicendo.
• Mettere dei fini temporali alla realizzazione di qualunque
progetto evolutivo del proprio figlio è, dunque, essenziale e
in questo senso occorrerebbe che i genitori fossero
accompagnati e non ostacolati dalla magistratura. Un concetto
“cardine” educativo che sembra, insieme a tanti altri, essersi
misteriosamente “perso per strada” nel giro di poco più di una
generazione.
E SE IL BAMBOCCIONE E’ FIGLIO DI
UN CATTIVO DIVORZIO?
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