Allianz Global Investors Investment Forum: conclusioni
Transcript
Allianz Global Investors Investment Forum: conclusioni
Allianz Global Investors Investment Forum: conclusioni Investment Forum New York, settembre 2015 Nel corso dell’ultimo Investment Forum di Allianz Global Investors, che si tiene ogni sei mesi, la revisione e l’analisi delle ipotesi chiave su cui si basa la consulenza strategica ai nostri clienti ha portato ad una sostanziale conferma delle principali conclusioni di investimento. Andreas E. F. Utermann Global CIO of Allianz Global Investors Analisi dell’economia globale e della probabile durata della Financial Repression La politica monetaria resta molto accomodante: Europa e Giappone sono in pieno quantitative easing e tutte le altre Banche Centrali, eccetto la Federal Reserve americana e la Bank of England, nel corso dell’anno hanno abbassato i tassi per sostenere l’economia domestica. Con l’evoluzione delle politiche monetarie, sui mercati valutari è tornata la volatilità, a cominciare da gennaio, quando la Svizzera ha abbandonato il cambio fisso franco-euro; gli investitori temono ora svalutazioni - volontarie o meno - in tutti i Paesi avanzati ed emergenti. L’ampliamento della fascia di trading dello yuan cinese durante l’estate, generalmente ed erroneamente definita una svalutazione, ha destabilizzato gli investitori, creando ancora più volatilità. Il contenimento dei costi di finanziamento a livelli contenuti per molto tempo ha favorito l’assunzione di debito in tutto il mondo, specialmente tra gli enti sovrani dei mercati emergenti e le imprese. Oggi, infatti, il debito mondiale è di USD 50.000 miliardi Documento illustrativo di approfondimento che non costituisce offerta al pubblico di prodotti/servizi finanziari. superiore rispetto al 2008, al culmine della crisi finanziaria globale. Gli attuali livelli di indebitamento e la generale mancanza di deleveraging ci portano a concludere che la crescita tendenziale sarà molto più contenuta che in passato - e anche più fragile. Gli squilibri globali si sono infatti ridotti, ma non sono scomparsi. Un’analisi più approfondita rivela che i surplus commerciali sono legati a un calo delle importazioni più che ad un aumento delle esportazioni - positivo per la crescita - e che, in particolare in Europa, si stanno riformando significativi surplus di bilancio a seguito delle politiche di austerità. Cina e mercati emergenti stanno generando investimenti fissi lordi, mentre le economie più sviluppate e mature sono caratterizzate da un sottoinvestimento a livello sia pubblico che privato: una tendenza che vanifica le politiche monetarie e fiscali volte a stimolare crescita e occupazione. Con una crescita tendenziale nominale più bassa nonostante il crollo dei prezzi delle commodity e i minori livelli di investimento - la produttività globale è Investment Forum Sommario Understand Act Prosegue la Financial Repression È fondamentale proteggere il potere d’acquisto La politica monetaria globale resterà accomodante per un periodo prolungato di tempo Continua la ricerca di rendimento La crescita economica è modesta e forse fragile I livelli di indebitamento a livello globale sono ancora elevati e aumenteranno ulteriormente Con il ribilanciamento dell’economia cinese, la crescita si manterrà contenuta In assenza di deleveraging, l’eccesso di capacità è deflazionistico Il quadro politico mondiale sta cambiando Le politiche sono ancora incerte, la regolamentazione aumenta I rischi geopolitici in Europa e Medio Oriente sono aumentati È necessario prepararsi a un periodo di incertezza e volatilità Sui mercati obbligazionari e azionari il “cheap beta” non offre più rendimento Gli investimenti “income” assumono rilevanza in un contesto di Financial Repression Per ottenere rendimenti è necessario assumersi dei rischi L’alpha è ancora più importante per produrre rendimenti I dividendi sono diventati un’importante fonte di rendimento Dato l’aumento della volatilità in tutte le asset class, gli investitori devono essere attivi “Pensiamo che i nostri clienti debbano assumersi dei rischi per poter raggiungere i propri obiettivi di investimento, con riferimento a ogni asset class. La nostra tesi sulla Financial Repression è più che mai valida nell’attuale contesto di crescita economica modesta, bassi tassi di interesse e sempre maggiore volatilità. In tale scenario Allianz Global Investors crede fortemente che l’approccio di investimento attivo, riferito alla selezione titoli e all’asset allocation, sia necessario per ottenere i rendimenti che il “cheap beta” non è in grado di offrire. Il reddito derivante da investimenti opportunamente selezionati nei mercati azionari e del credito potrà offrire agli investitori rendimenti meno volatili, così come il reddito derivante da investimenti di lungo periodo meno liquidi e decorrelati, come le infrastrutture,. La regolamentazione continuerà a influenzare i ritorni degli investimenti. AllianzGI rimane fortemente impegnata a sviluppare soluzioni di investimento in grado di rispondere alle esigenze future dei propri clienti.” – Andreas Utermann, Global CIO in calo, anche in presenza di nuovi servizi e tecnologie innovativi e rivoluzionari. Le spese per investimenti in conto capitale, oggi in forte diminuzione nell’industria delle materie prime, rappresentano oltre il 60% del totale degli investimenti a livello globale. anni: vivremo cioè in un contesto caratterizzato da crescita modesta, bassi tassi di interesse e fragilità economica.” La crescente volatilità dei cambi e le svalutazioni evidenziano la mancanza di un coordinamento a livello internazionale. Ciò acuisce i timori di guerre commerciali e valutarie, in cui ogni economia cerca di “sottrarre crescita” alle altre, anziché stimolarla. È evidente che tali politiche non favoriscono in modo sostanziale la crescita dell’economia globale– certamente non ai livelli osservati nelle precedenti fasi di ripresa. Valutazioni azionarie nel contesto di Financial Repression “La nostra ipotesi di uno scenario prolungato di Financial Repression si conferma valida e, in assenza di nuove politiche e strategie a sostegno della crescita, rimarrà in atto per molti – Stefan Hofrichter, Global Head of Economics & Strategies Ci sono molti modi per valutare i titoli azionari, dai modelli di attualizzazione dei dividendi all’analisi dei rendimenti di dividendi e utili, al P/E di Shiller a lungo termine. Quasi tutti gli strumenti di valutazione presuppongono un ritorno verso la media nel corso del tempo, ma ciò risulta distorto dal quantitative easing e dalle politiche dei tassi a zero (ZIRP) in atto in tutto il mondo. Nel considerare la necessità per i nostri clienti di assumersi dei rischi, cerchiamo di misurare il 2 Investment Forum tasso di sconto applicato dal mercato nel valutare i titoli azionari, per essere sicuri di assumere un livello di rischio corretto. Mentre gli investitori sono preoccupati dallo spettro della deflazione, noi siamo convinti che, se il picco stimato per i tassi di interesse in questo ciclo è inferiore ai picchi precedenti, il mercato azionario continuerà ad essere attraente, potrà essere oggetto di un rerating delle valutazioni e offrire redditi da dividendi interessanti e in crescita che accompagneranno l’incremento degli utili. “È giusto preoccuparsi delle possibili distorsioni e delle valutazioni eccessive create dalle politiche dei tassi a zero (ZIRP). AllianzGI, tuttavia, con l’analisi fondamentale e l’applicazione di filosofie e processi di investimento solidi e rigorosi, è in grado di creare l’alpha che è necessario ai propri clienti, controllando al tempo stesso la volatilità indesiderata.” – Steve Berexa, Global Head of Research & Global CIO Equity È interessante che proprio le assicurazioni siano state tra le prime a focalizzarsi sulla “caccia al rendimento”, accettando illiquidità e maggiori rischi, in presenza di un’offerta limitata di asset di tipo infrastrutturale. La regolamentazione è diventata pro-ciclica e ha spesso provocato un “effetto gregge” nei confronti di alcune asset class – un’altra freccia all’arco della Financial Repression. Suggeriamo ai nostri clienti di spostare la propria esposizione verso i mercati assicurativi orientati alla crescita in Asia e verso le società con linee di prodotto innovative. “La regolamentazione spinge gli investitori verso tipologie di asset class e orientamenti al rischio che non sempre consentono il raggiungimento degli obiettivi di lungo termine. Il nostro modello di rapporto consulenziale può aiutare i clienti a diventare più flessibili e dinamici nel ridefinire le opportunità di investimento.” – Arun Ratra, Head of Global Solutions Soluzioni per gli investitori LiabilityDriven Assicurazioni e fondi pensione continuano a prevedere di risolvere il proprio “funding gap” con strategie “wait-and-hope”, grosse iniezioni di liquidità, il ricorso strategico a nuove asset allocation o l’assunzione di rischio misurata su base dinamica. AllianzGI offre due soluzioni ai fondi pensione sia a prestazione definita che a contribuzione definita, che consentono ai clienti di ottimizzare il rapporto fra rendimenti e rischi. Le stesse compagnie di assicurazione si trovano ad affrontare la prospettiva che i potenziali rendimenti vengano compressi dalla direttiva europea Solvency II e dal contesto ZIRP. Diventa quindi sempre più consigliabile ridurre l’esposizione alle linee di business ad alta intensità di capitale, e ricercare rendimenti più diversificati e a minore intensità di capitale. Shale oil e ramificazioni a livello globale Nel corso dell’ultimo anno i cambiamenti nella crescita della domanda globale hanno avuto un impatto sia sui volumi che sul valore del petrolio; la situazione è stata poi esacerbata dalla risposta geopolitica dell’Arabia Saudita alla crescita del petrolio di scisto americano e all’aumento della produzione in altre aree. Gli investimenti nel settore evidenziano ora un calo vertiginoso a livello globale, che non si è ancora riflesso nei prezzi di mercato del petrolio alla luce dell’offerta proveniente da Iran, Iraq e Arabia Saudita. Il nuovo management delle aziende del settore sta imponendo criteri di investimento rigidi e severi, che avranno impatti significativi sull’industria dei servizi petroliferi; inoltre, l’inasprimento dei criteri per la concessione di finanziamenti, soprattutto negli USA dopo il calo dei prezzi, ridurrà la volontà 3 Investment Forum e la capacità di sviluppare progetti nello shale oil. Di conseguenza, in presenza di una stabilizzazione della domanda, il mondo non sta sostituendo i 2-3 milioni di barili di petrolio al giorno persi per l’esaurimento dei giacimenti esistenti. Inoltre, dati gli altissimi rischi geopolitici in Medio Oriente, temiamo la possibilità che possano verificarsi incidenti che penalizzerebbero la produzione nell’area. “Mentre le dinamiche del settore sono gravate dalle incertezze su domanda, produzione e tensioni politiche, è ormai chiaro che la prognosi per il petrolio non è così disperata come suggerirebbe il prezzo attuale. In un mondo dominato dalla Financial Repression, molti titoli petroliferi offrono una combinazione attraente di basse valutazioni, notevoli capacità di ‘self-help’ e dividend yield elevati.” – Scott Migliori, CIO Equity US Evoluzione dell’asset management Il panorama dell’asset management sta cambiando rapidamente come conseguenza della regolamentazione, che riguarda i distributori, le banche e, soprattutto, i nostri clienti. Una situazione già da noi ampiamente prevista con il concetto di Financial Repression. Oggi però il settore è caratterizzato da una crescente domanda di trasparenza, dall’esigenza di un migliore allineamento delle strutture di commissione e da una diversa visione sul raggiungimento degli obiettivi di rendimento. Il “beta” ormai è pressochè gratuito e gli investitori si concentrano sui costi – non sull’”alpha” – poiché i mercati hanno generato rendimenti positivi. Crediamo tuttavia che d’ora in poi il “beta” sarà più volatile e non necessariamente positivo. Ciò significa che gli investitori dovranno accettare maggiori rischi e ricercare l’”alpha” come la componente più rilevante del rendimento totale. Inoltre, le nuove normative e la Financial Repression potrebbero dissuadere molti investitori, fra cui le compagnie di assicurazione e i soggetti vincolati a un approccio LDI, dall’assumere livelli di rischio adeguati. Ecco perché AllianzGI ha sviluppato una nuova gamma di soluzioni di investimento in risposta alle mutate esigenze dei clienti: strategie unconstrained, idee absolute-return con accesso a forti segnali di alpha, strategie di factor-investing e una gestione del rischio altamente qualificata. “Siamo sempre più convinti che l’attenzione di AllianzGI allo sviluppo di un’offerta attiva, nonchè alla verifica e all’aggiornamento strategico di molti dei nostri processi e delle nostre soluzioni di investimento sia in sintonia con le nuove esigenze dei nostri clienti. Con un beta gratuito e sempre più volatile, è il momento giusto per proporre ai nostri clienti un alpha sostenibile e di qualità, in grado di soddisfare obiettivi di investimento ambiziosi.” – Andreas Utermann, Global CIO Monitorare il rischio con particolare attenzione alla liquidità Il nostro ultimo Risk Monitor – l’indagine annua di AllianzGI presso gli investitori istituzionali – ha evidenziato le principali preoccupazioni del mercato. Molti dei nostri clienti sono sempre più preoccupati per i crescenti rischi geopolitici e le bolle negli asset, nella convinzione che nel sistema circoli oggi troppo denaro a costo zero. Gli investitori attivi in Asia sono particolarmente sensibili a questo aspetto. I timori per la liquidità o la minaccia di illiquidità – sperimentata l’ultima volta nel 20092010 – sembrano ora più contenuti, e in generale non si riscontra la preoccupazione di non riuscire a generare rendimenti accettabili in futuro. Molti rischi di mercato si sono rivelati ciclici: il rischio aumenta quando i rendimenti sono positivi e 4 Investment Forum viceversa. Questa situazione naturale si è combinata con politiche normative sempre più procicliche e con strutture di mercato fondamentalmente alterate, cambiate dopo i dolorosi eventi del 2008-2009. In mercati profondamente trasformati e in cui la liquidità si trova sempre più nei prodotti indicizzati e negli ETF, per molte asset class non è chiaro dove possa essere il “compratore di ultima istanza”. “L’alpha è ancora scarso e oneroso, e la gestione del rischio si basa sulla diversificazione, dove la gestione dei costi è essenziale. Gli investitori sono più spaventati dai rischi estremi che dai pericoli dell’illiquidità. Dobbiamo quindi aiutare i nostri clienti a navigare in queste acque e a trovare rendimenti associati a livelli di rischio accettabili.” – Kristina Hooper, US Investment Strategist Conclusioni del Global Policy Council Durante l’Investment Forum, il Global Policy Council – il nostro team formato da CIO e economisti – ha affrontato varie questioni, ponendo particolare attenzione alle prospettive della Cina e degli altri Paesi emergenti. I membri del GPC si sono concentrati sullo scenario per il petrolio e le altre commodity, così importanti per molte economie emergenti, e hanno riconosciuto che le prospettive per l’economia mondiale sono ancora discrete. Nello stesso tempo, i flussi di investimento verso molti mercati sono ora negativi e le incertezze sulla politica della Federal Reserve americana potrebbero limitare la propensione all’indebitamento e al rischio. In base alle valutazioni azionarie, l’Europa continua a risultare più interessante di USA e Giappone; i mercati emergenti appaiono “cheap”, ma non abbastanza. La preferenza del GPC per il debito dei mercati emergenti è stata messa in discussione e sarà verificata in modo dinamico nel quarto trimestre. Tutte le emissioni sovrane non risultano attraenti. 5 L’investimento implica dei rischi. Il valore di un investimento e il reddito che ne deriva possono aumentare così come diminuire e, al momento del rimborso, l’investitore potrebbe non ricevere l’importo originariamente investito. I rendimenti passati non sono indicativi dei quelli futuri. Le informazioni e le opinioni espresse nel presente documento, soggette a variare senza preavviso nel tempo, sono quelle della società che lo ha redatto o delle società collegate, al momento della redazione del documento medesimo. I dati contenuti nel presente documento derivano da fonti che si presumono corrette e attendibili ma non sono state verificate da terze parti indipendenti. Per questo motivo l’accuratezza e la completezza di tali dati non sono garantite e nessuna responsabilità è assunta circa eventuali danni o perdite derivanti dall’uso delle informazioni fornite. Si applicano con prevalenza le condizioni di un’eventuale offerta o contratto che sia stato o che sarà stipulato o sottoscritto. Il presente documento è una comunicazione di marketing emessa da Allianz Global Investors GmbH, www.allianzgi.com, una società di gestione a responsabilità limitata di diritto tedesco, con sede legale in Bockenheimer Landstrasse 42-44, 60323 Francoforte sul Meno, iscritta al Registro Commerciale presso la Corte di Francoforte sul Meno col numero HRB 9340, autorizzata dalla Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht (www.bafin.de). Allianz Global Investors GmbH ha stabilito una succursale in Italia, Allianz Global Investors GmbH, Succursale in Italia, via Durini 1, 20122 Milano, www. allianzglobalinvestors. it, soggetta alla vigilanza delle competenti Autorità italiane e tedesche in conformità alla normativa comunitaria. Le informazioni contenute nel presente documento hanno natura confidenziale. È vietata la duplicazione, pubblicazione o trasmissione dei contenuti del presente documento in qualsiasi forma. Le informazioni contenute in questo documento sono a scopo meramente illustrativo e non devono essere considerate alla stregua di previsioni, ricerche o consigli di investimento, né di una raccomandazione ad adottare alcuna strategia di investimento. Documento illustrativo di approfondimento che non costituisce offerta al pubblico di prodotti/servizi finanziari.