Calo del Prezzo del Petrolio: Vincitori e Vinti

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Calo del Prezzo del Petrolio: Vincitori e Vinti
January 11, 2013
Aggiornamento di Portafoglio
gennaio 2015
Calo del Prezzo del Petrolio: Vincitori e Vinti
PROSPETTIVE DAL FRANKLIN TEMPLETON GLOBAL BOND GROUP
Michael Hasenstab, Ph.D.
Executive Vice President, Portfolio
Manager, Chief Investment
Officer, Global Bonds
Franklin Templeton Fixed Income
Group®
Sonal Desai, Ph.D.
Senior Vice President, Portfolio
Manager, Director of Research,
Global Bonds
Franklin Templeton Fixed Income
Group®
I prezzi globali del petrolio sono diminuiti significativamente di
Grafico 1: Prezzo Petrolio Grezzo Brent al Barile ($ USA)
50 punti percentuali durante il 2014. Il calo, dal un picco 2014 di
3 gennaio 2014–31 dicembre 2014
oltre 110 $ USA/barile a giugno a circa 56 $ USA/barile a fine
120
dicembre, ha scatenato un diffuso sell-off di asset dei mercati
emergenti, incluse le valute. Alla pressione al ribasso sui prezzi
110
del petrolio sia sul versante dell’offerta che su quello della
domanda pare aver contribuito una varietà di ragioni. Sul
versante dell’offerta, le innovazioni tecnologiche nelle tecniche
di perforazione hanno condotto ad un incremento nella
produzione da nazioni non OPEC ed hanno aumentato le
100
90
80
scorte. Al tempo stesso, l’OPEC non ha ancora adottato misure
per ridurre la produzione degli stati membri. Sul versante della
domanda, preoccupazioni riguardanti una flessione nella
crescita globale potrebbero avere influenzato negativamente la
domanda di petrolio greggio. Guardando alla riduzione dei
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60
50
prezzi, abbiamo visto emergere chiaramente sia vincitori che
vinti. I produttori di materie prime in cui il petrolio è la principale
fonte
di
entrata
potrebbero
dover
affrontare
40
maggiori
vulnerabilità e pressioni sui budget. Tuttavia, poiché la
maggior
parte
delle
più
importanti
economie
sono
importatori di petrolio, è verosimile, a nostro avviso, che
questo calo nel prezzo sia un contributore piuttosto che un
detrattore dalla crescita globale; l’effetto del calo nei prezzi
del petrolio è paragonabile ad uno sgravio fiscale per
queste economie. Ciononostante, il brusco calo ha portato
a volatilità nei prezzi degli asset ed ha generato timori
diffusi in quasi tutti i mercati emergenti.
Ad uso esclusivo di investitori professionali. Non destinato al pubblico.
Fonte: Bloomberg
Doppio Impatto – Vincitori/Vinti
Riteniamo che selezionati paesi in difetto sulle riserve
monetarie e che dipendono pesantemente dal petrolio per
sostenere i conti pubblici e i bilanci delle partite correnti
risentiranno probabilmente della perdita di entrate e di una
crescita inferiore. Le entrate legate al petrolio per i rilevanti
paesi produttori di petrolio Russia e Venezuela rappresentano
una significativa porzione delle loro rispettive entrate fiscali
totali. Questi paesi hanno già affrontato e stanno affrontando
grossi problemi economici e probabilmente sperimenteranno più
tensioni se i bassi prezzi del petrolio dovessero persistere, con
la possibilità di significativi tagli al PIL. D’altra parte, riteniamo
che il calo nei prezzi del petrolio sia potenzialmente
favorevole per una serie di importatori netti di energia che
vanno da nazioni sviluppate quali Giappone e alcuni
membri dell’Unione Europea fino a mercati emergenti quali
India e Corea del Sud. Il calo nei prezzi ha anche il
potenziale di incoraggiare la riforma economica in alcune
economie. Di recente, molti mercati emergenti, quali la Malesia
e l’Indonesia, si sono mossi verso la riduzione dei finanziamenti
di carburante mentre altri, quali India ed Egitto, hanno assunto
impegni simili in termini di politica monetaria e fiscale per
migliorare le loro finanze pubbliche.
Volatilità di Materie Prime e Valute
In tempi di incertezza e volatilità, il panico e l’effetto contagio di
breve periodo hanno il potenziale di scatenare sell-off su larga
scala in tutti i mercati emergenti e asset rischiosi, incluse le
valute. Il calo nei prezzi del petrolio ha esercitato pressioni
ribassiste sui mercati delle valute estere, in particolare per
le valute di paesi dipendenti dalla vendita di petrolio come
la Russia (vedere grafico sottostante).
Grafico 2: Performance del Rublo Russo Indicizzata
Al 31 dicembre 2014
Prevediamo che le valute fortemente legate ai prezzi delle
materie prime rimarranno probabilmente sotto pressione se
persisteranno prezzi del petrolio come quelli attuali o più bassi.
Tuttavia, riteniamo che le valute di paesi che hanno una base di
esportazioni varia ed un budget fiscale sostenuto da molteplici
fonti di entrata saranno probabilmente più resistenti e
potrebbero potenzialmente sovraperformare quelle di paesi
altamente dipendenti da un singolo settore quando la volatilità
diminuisce e fattori legati ai fondamentali spingono le
valutazioni.
Aggiornamento di Portafoglio
Nel breve periodo, l’ampio rafforzamento del dollaro USA
insieme a movimenti delle valute dei mercati emergenti in
deprezzamento dati da più bassi prezzi dell’energia e
rinnovate preoccupazioni sulla crescita globale hanno
pesato sulla performance del Templeton Global Bond
Fund1. Tuttavia, la prospettiva fondamentale che sostiene le
nostre posizioni valutarie non è cambiata; prevediamo che le
valute delle economie con una crescita relativamente forte e
con politiche più prudenti probabilmente si apprezzeranno sul
lungo periodo contro le valute dei G3 (ossia Stati Uniti, Area
Euro e Giappone). Come parte del processo di ricerca sui
fondamentali, il nostro team di investimento valuta
l’esposizione al prezzo del petrolio di un paese e se un
paese ha molteplici leve per gestire uno shock nel prezzo
del petrolio. Cerchiamo di evitare paesi che riteniamo non
abbiano la capacità di affrontare prezzi del petrolio in calo,
quali il Venezuela, e abbiamo generalmente privilegiato
paesi con fondamentali forti ed un ampio mix di settori
quali Malesia e Messico. Inoltre, un gruppo di paesi asiatici,
dalla Corea del Sud all’India, sono grandi importatori di
petrolio. Una diminuzione nei prezzi del petrolio sarebbe
probabilmente favorevole alle loro economie e alle dinamiche
delle loro partite correnti.
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3/1/14
3/3/14
1/5/14
29/6/14
27/8/14
25/10/14
23/12/14
31/12/14
(Index) RUB/USD – Price
Fonte: FactSet. Consultare www.franklintempletondatasources.com per ulteriori informazioni sul fornitore di dati.
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Forte Performance di Lungo Periodo
Nonostante il Templeton Global Bond Fund abbia
sottoperformato nel breve periodo, esso ha sovraperformato il
suo benchmark e la media della categoria Morningstar nei
periodi di uno, tre, cinque e 10 anni terminati il 31 dicembre
2014. Il fondo si è classificato nel top quartile della categoria
Global Bond Morningstar (Europe) nel periodo di un anno e
entro il primo 10% nei periodi di tre, cinque e 10 anni.
Nel contesto delle notizie e dei rumori di mercato,
incoraggiamo gli investitori ad essere pazienti e mantenere
una focalizzazione di più lungo periodo. Riteniamo che la
capacità di contrastare la volatilità di breve periodo consenta
agli investitori di raggiungere una forte performance aggiustata
per il rischio basata sui fondamentali sottostanti.
Tabella 1: Performance del Fondo (Dividendi Reinvestiti)*
Al 31 dicembre 2014
Data di Lancio
3 Mesi
1 Anno
3 Anni*
5 Anni*
10 Anni*
28/2/1991
-2.08%
1.15%
6.00%
5.20%
7.09%
63
21
9
8
3
JP Morgan Global Government Bond Index (JPM GGBI)
-0.91%
0.67%
-0.88%
2.13%
3.36%
Morningstar (Europe) Global Bond Category Average
-1.99%
-1.08%
1.14%
2.37%
3.11%
Excess return vs. JPM GGBI
-1.17%
0.48%
6.88%
3.07%
3.73%
Excess return vs. Morningstar (Europe) Global Bond Category
-0.09%
2.23%
4.86%
2.83%
3.98%
Templeton Global Bond Fund – A (Mdis) USD
Morningstar Ranking
*I periodi superiori ad un anno sono mostrati come rendimenti totali annui medi.
Commissioni di vendita ed altre commissioni, tasse ed altri costi relativi pagati dall’investitore non sono inclusi. Le performance passate non sono indice o
garanzia di performance future. La fonte di tutte le informazioni è Franklin Templeton Investments. I dati legati al benchmark sono forniti da FactSet. Le posizioni
di portafoglio sono soggette a variazione. I riferimenti agli indici sono effettuati unicamente per finalità comparative e sono forniti per rappresentare il contesto di
investimento esistente durante i periodi di tempo mostrati. Un indice è non gestito e non si può investire direttamente in un indice. La performance dell’indice non
include la deduzione delle spese e non rappresenta la performance di alcun fondo Franklin Templeton.
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QUALI SONO I RISCHI?
Tutti gli investimenti comportano rischio, inclusa la possibile
perdita di capitale. I tassi valutari possono oscillare
significativamente in brevi periodi di tempo, e possono ridurre i
rendimenti. I derivati, incluse le strategie della gestione
valutaria, comportano costi e possono creare leva economica in
un portafoglio di investimento che potrebbe determinare una
significativa volatilità e fare partecipare il portafoglio a perdite
(come anche consentire guadagni) su una cifra che supera il
suo investimento iniziale. Un portafoglio può non raggiungere i
benefici anticipati, e può realizzare perdite quando una
controparte non riesce a performare come promesso. Agli
investimenti esteri sono associati rischi particolari, inclusi
oscillazioni valutarie, instabilità economica e sviluppi politici. Gli
investimenti nei mercati in via di sviluppo comportano rischi più
elevati legati agli stessi fattori, oltre a quelli associati con le loro
dimensioni relativamente più piccole, con la loro minore
liquidità. Gli investimenti in obbligazioni di più basso rating
includono un rischio maggiore di default e perdita del capitale.
Le variazioni nei tassi di interesse influiranno sul valore di un
portafoglio e sul suo rendimento. I prezzi delle obbligazioni si
muovono generalmente nella direzione opposta dei tassi di
interesse. Dal momento che i prezzi delle obbligazioni in un
portafoglio d investimento si adeguano ad un aumento nei tassi
di interesse, il valore del portafoglio potrebbe scendere. Le
variazioni nella forza finanziaria di un emittente obbligazionario
o nel rating creditizio di un’obbligazione possono influire sul suo
valore.
Questo documento è da intendersi unicamente di interesse
generale e non costituisce alcun consiglio di tipo legale o
fiscale, e nemmeno un’offerta di azioni o un invito a richiedere
azioni di alcuna delle SICAV di diritto lussemburghese Franklin
Templeton Investment Funds. Nessuna parte di questo
documento deve essere interpretata come consiglio
all’investimento.
Le sottoscrizioni alle azioni di un Fondo possono essere
effettuate solo sulla base del prospetto del Fondo, del relativo
Documento Chiave per gli Investitori, accompagnato dall’ultima
relazione annuale rivista disponibile e dall’ultima relazione
semi-annuale se pubblicata successivamente.
Il valore delle azioni in un Fondo ed i rendimenti che ne
derivano possono scendere come salire, e gli investitori
possono non riottenere l’intero importo investito. Le
performance passate non sono garanzia di rendimenti futuri. Le
fluttuazioni valutarie possono influire sul valore degli
investimenti effettuati in valuta straniera.
Quando si investe in un fondo denominato in una valuta estera,
anche la vostra performance può subire variazioni dovute alle
oscillazioni valutarie.
Un investimento in un Fondo comporta rischi che sono descritti
nel prospetto completo e nel Documento Informativo Chiave per
gli Investitori. Nei mercati emergenti i rischi possono essere
maggiori rispetto a quelli nei paesi sviluppati. Gli investimenti in
strumenti derivati comportano rischi specifici più ampiamente
descritti nel prospetto del Fondo e nel Documento Chiave per
gli Investitori.
Nessuna azione dei Fondi può essere direttamente o
indirettamente offerta o venduta a cittadini o residenti degli
Stati Uniti d’America ed ai cittadini o residenti in Canada. Le
azioni di un Fondo non sono disponibili per la distribuzione in
tutte le giurisdizioni e i potenziali investitori sono tenuti a
confermare la disponibilità con il loro rappresentante locale
Franklin Templeton Investments prima di assumere qualsiasi
decisione di investimento.
Qualsiasi ricerca ed analisi contenuta in questo documento è
stata fornita da Franklin Templeton Investments per le sue
finalità ed è a voi fornita solo per inciso. Riferimenti a particolari
settori o aziende sono a scopo informativo generale e non sono
necessariamente indicativi della posizione di un fondo in alcun
momento.
Siete pregati di consultarvi con il vostro consulente finanziario
prima di decidere di investire. Una copia dell’ultimo prospetto,
del relativo Documento Chiave per gli Investitori e dell’ultima
relazione annuale e della relazione semi-annuale, se pubblicata
successivamente, possono essere reperiti sul nostro sito web
www.franklintempleton.it o reperiti senza alcun onere presso
Franklin Templeton Italia Sim.
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Italia, 1 - 20122 Milano - Tel: +39 0285459 1- Fax: +39
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1. Il Templeton Global Bond Fund è un comparto di Franklin Templeton Investment Funds, una SICAV di diritto lussemburghese.
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